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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Novembre 2011
IV° EDIZIONE DELLA “EUROPEAN FUEL CELL TECHNOLOGY & APPLICATIONS PIERO LUNGHI CONFERENCE & EXHIBITION” ROMA, 14-16 DICEMBRE 2011  
 
Roma, 22 novembre 2011 - Si svolgerà dal 14 al 16 Dicembre 2011 presso il Centro Congressi Fontana Di Trevi la Iv° edizione della “European Fuel Cell Technology & Applications Piero Lunghi Conference & Exhibition – Efc”, appuntamento imperdibile per la comunità scientifica internazionale impegnata nella ricerca di tecnologie e applicazioni basate su idrogeno, celle a combustibile ed energie alternative. Fondata nel 2005 dall’Università degli Studi di Perugia ed Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) su iniziativa del Prof. Piero Lunghi – cui la conferenza è dedicata e prende il nome - e dell’Ing. Angelo Moreno, e supportata dall’Università di Napoli “Parthenope”, la European Fuel Cell si prefigge di delineare lo stato dell’arte delle celle a combustibile fornendo lo stato evolutivo della ricerca a breve- medio e lungo termine e delle relative opportunità di mercato, delle politiche globali e dei futuri scenari energetici. Con un Comitato Scientifico composto da esperti di fama internazionale provenienti dai più importanti centri ed università dediti alla ricerca ed applicazione delle celle a combustibile, la Efc ha lo scopo ambizioso di fornire delle risposte alle molteplici questioni aperte che continuano a mettere alla prova la comunità scientifica delle fuel cell, delineando un quadro chiaro dello stato della ricerca e promuovendo una collaborazione sistematica tra industria, enti di ricerca ed attori sociali. Nel corso delle tre giornate dei lavori verranno affrontate le tematiche di spicco e di maggior interesse del settore: nuove idee ed applicazioni di nicchia; stato dell’arte degli impianti pilota, dei materiali e dei processi di fabbricazione; rassegna delle politiche europee e mondiali sull’ambiente e sull’energia; quadro previsionale degli scenari di sviluppo a livello di mercato e possibili nuove opportunità. A fronte del successo ottenuto nel corso delle passate edizioni, l’evento vuole raggiungere il più ampio pubblico e, soprattutto, riunire i maggiori attori direttamente o indirettamente coinvolti nella questione energetica: ricercatori, docenti, politici, imprenditori. Sin dalla prima edizione, l’evento ha conosciuto l’attiva partecipazione non solo della comunità scientifica, ma anche di esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo industriale. Nel 2005, anno di start-up della conferenza, si segnala la partecipazione di 200 persone provenienti da tutte le parti del mondo - l’internazionalità sarà un elemento che caratterizzerà tutte le edizioni - con 103 presentazioni orali e 159 poster. Nel 2007 vengono superati i 200 partecipanti con 145 presentazioni orali e 92 poster. L’edizione 2009 segna il raggiungimento della piena maturità scientifica: la conferenza – contrariamente al trend generale che caratterizza i maggiori appuntamenti di settore – vede la partecipazione di circa 300 persone tra ricercatori, docenti, rappresentanti di industria ed istituzioni. Sul piano prettamente scientifico si contano 123 presentazioni orali e 52 poster. L’edizione 2011 segna una nuova ed importante sfida per la Efc: l’area espositiva. Obiettivo di questa nuova frontiera è garantire da un lato una nuova opportunità agli operatori economici del settore e - dall’altro - cementare la sinergia tra mondo della ricerca e dell’industria. Http://www.europeanfuelcell.it/    
   
   
COSTI ENERGIA ELETTRICA PER IMPRESE, INDAGINE ´EUROSTAT´: LE MARCHE TRA LE REGIONI CON LA ´BOLLETTA´ PIU` LEGGERA..  
 
Ancona, 22 Novembre 2011 - Le Marche sono tra le regioni in Italia con la bolletta dell´energia elettrica delle imprese piu` ´leggera´. A smentire alcune delle voci circolate nei giorni scorsi secondo cui le imprese marchigiane sarebbero le piu` penalizzate per gli elevati costi dell´energia elettrica, i dati ufficiali pubblicati da Eurostat (l´Ufficio Statistico dell``Unione Europea) che ha elaborato le cifre pubblicate nella Relazione Annuale dell´Autorita` per l´energia elettrica e il gas relative al 2010 comparandole con i costi energetici europei. Cifre che evidenziano come le Marche sono tra le Regioni italiane con il minore divario di spesa rispetto alla media della Ue. Analizzando il gap pro capite (extra costi della singola impresa rispetto alla media europea), le Marche registrano ottime performance, figurando tra le regioni in cui ciascuna impresa spende meno che nel resto d´Italia: con 1.435 euro di differenza tra la spesa di un´impresa marchigiana e la media delle imprese europee, la nostra regione e` quinta in classifica per minor divario, davanti a regioni come la Lombardia (2.208 euro) o la Puglia (1.720 euro) e alla media italiana che e` di 1.776 euro per impresa. E questo nonostante un deficit di produzione energetica del 45%. Solo qualche esempio: la Puglia, che produce il 185% di energia in piu` di quella che consuma, ha un extra costo per impresa di 1.720 euro (300 euro in piu` rispetto alle Marche); in Lombardia, regione con un deficit di produzione del 25% (inferiore dunque a quello marchigiano) un imprenditore paga quasi il doppio l´energia elettrica rispetto a un collega marchigiano. Di seguito i dati per impresa nelle Regioni italiane. Costo energia elettrica delle imprese : il divario con l``Europa per Regione Anno 2010 - divario in euro con costo medio area euro regione gap per impresa Nord 2.041 Centro 1.449 Sud 1.547 Italia 1.776 1 Calabria 954 2 Campania 1.099 3 Liguria 1.129 4 Lazio 1.249 5 Marche 1.435 6 Toscana 1.558 7 Sicilia 1.586 8 Molise 1.698 9 Puglia 1.720 10 Abruzzo 1.739 11 Emilia Romagna 1.852 12 Piemonte 1.979 13 Veneto 1.986 14 Basilicata 2.011 15 Trentino Alto Adige 2.036 16 Umbria 2.164 17 Valle d``Aosta 2.187 18 Lombardia 2.208 19 Sardegna 2.708 20 Friuli Venezia Giulia 3.151 .  
   
   
PETROLIO: ENTI TERRITORIALI E CITTADINI PUGLIESI NON VOGLIONO PIATTAFORME  
 
Bari, 22 novembre 2011 - “In più occasioni abbiamo ribadito di non volere le prospezioni sismiche in Adriatico e neppure, tantomeno, la coltivazione di idrocarburi. I cittadini pugliesi e le istituzioni locali sono state chiare sotto questo aspetto ma, va riscontrato, gli orientamenti di politica energetica nazionale vanno in direzione contraria”. Così l´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente della Puglia, Lorenzo Nicastro, nel suo intervento a Polignano a Mare in occasione del Consiglio Comunale straordinario e congiunto dei comuni insigniti della bandiera blu. “Ribadisco l´importanza di una presa di coscienza da parte delle istituzioni locali che, nell´iniziativa di questa mattina, vedo coese nel ritenere il nostro mare una risorsa non barattabile, quali che siano i virtuali vantaggi economici di eventuali coltivazioni. Devo però rilevare, senza alcuna volontà polemica, l´assenza dei nostri rappresentanti istituzionali, con qualche eccezione, che presso Camera e Senato potrebbero, in qualche modo, tradurre in pratica la volontà dei pugliesi – prosegue Nicastro - di non essere colonizzati sul piano economico dalle multinazionali del petrolio”. “Le azioni dimostrative, le manifestazioni, la stessa mobilitazione delle istituzioni regionali (Regione, Province, Comuni) rischiano di non essere sufficienti senza la capacità di incidere sulle scelte della politica nazionale che, a prescindere dalla composizione dei governi che si sono succeduti, è andata privilegiando la linea delle concessioni anche in situazioni come il nostro Adriatico, davvero troppo angusto per le trivellazioni. La lotta, pur con modalità civili e responsabili, sarà lunga e dura, anzi durissima e solo sulla base di questa collaborazione tra istituzioni, tra le medesime ed i cittadini possiamo pensare di invertire la tendenza”.  
   
   
CASA: NO SANATORIE PER OCCUPANTI ABUSIVI A MILANO MANCANO ANCORA 2.948 CONTRATTI;618 SGOMBERI NEL 2011 E´ POSSIBILE INVECE RIMEDIARE A IRREGOLARITÀ AMMINISTRATIVE  
 
Milano, 22 novembre 2011 - Nessuna sanatoria per chi occupa abusivamente, mentre è prevista la possibilità di rimediare a irregolarità di tipo amministrativo. Questa la posizione ribadita ieri dall´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, affiancato dal presidente e dal direttore generale dell´Aler di Milano, Loris Zaffra e Domenico Ippolito, anche per rispondere in maniera definitiva a un volantino fatto circolare negli ultimi giorni da una sigla sindacale. No All´occupazione Per Necessità - ´Chi non possiede un regolare provvedimento di assegnazione - ha detto Zambetti -, e quindi non ha un contratto con il soggetto che gestisce il patrimonio, è occupante abusivo´. A questa situazione si può arrivare o perché si è illegittimamente occupato l´immobile o in quanto appartenenti al nucleo familiare dell´inquilino assegnatario o suoi ospiti e vi si rimane dopo la sua morte o il suo trasferimento. ´Le disposizioni regionali - ha proseguito Zambetti, ricordando il Regolamento regionale 3/2011 - non prevedono per gli occupanti senza titolo alcuna forma di sanatoria in senso tecnico, cioè non è stabilito alcun caso in cui si possa tramutare la situazione abusiva in assegnazione e diventare titolare di un contratto di affitto. Non è ammessa la linea dell´occupazione per necessità: ci sono tante famiglie che, pur in condizioni di grave disagio economico (anche superiore a quello dell´occupante abusivo), rispettano le disposizioni normative´. ´Quindi - ha sintetizzato l´assessore - l´occupazione abusiva non ha elementi di ammissibilità nell´ambito delle norme regionali. Le posizioni e le iniziative recentemente espresse per avviare percorsi di sanatoria non avranno alcun esito´. A Milano rimangono tuttora 2.948 occupanti abusivi. Di questi 1.126 in case del Comune di Milano e 1.822 nel patrimonio dell´Aler. Nell´anno in corso sono stati effettuati ben 618 sgomberi (257 Comune e 361 Aler). La Regolarizzazione Amministrativa - Diverso è il caso di chi non ha adempiuto tempestivamente a tutti i passaggi burocratici necessari. Nel caso di situazioni di convivenza consolidate, per le quali solo un´irregolarità di tipo amministrativo comporta l´assenza di un contratto, è infatti possibile stipulare un affitto temporaneo. E´ previsto un canone che tenga conto delle dimensioni, delle condizioni e della collocazione dell´appartamento e allo stesso tempo delle condizioni economiche della famiglia. ´A Milano - ha spiegato Zambetti - sono 500 le famiglie che potranno beneficiare della nuova norma. Aler ne ha già individuate 350, attivando così concretamente il procedimento di regolarizzazione, e il Comune di Milano, applicando le norme regionali relative all´occupazione delle abitazioni di cui dispone in quanto proprietario, sta avviando questo percorso per altre 150´. ´Sul tema dell´abusivismo, e sulla cosiddetta ´sanatoria per gli irregolari amministrativi´ - ha precisato Zaffra - non vogliamo che si creino aspettative sbagliate. È importante che rimanga ben chiara la differenza tra chi rispetta le regole, aspettando il proprio turno nella graduatoria comunale, e chi, con la prepotenza, viola le norme, occupando abusivamente. In caso contrario si creerebbe una giungla. Aler prosegue dunque con la propria linea per contrastare il fenomeno dell´abusivismo e promuovere il rispetto della legalità, migliorando la qualità della vita nei quartieri´. Il Regolamento Regionale - Zambetti ha spiegato che la posizione della Lombardia è quella prevista dalla legge, vale a dire dal Regolamento regionale 3/2011 che, approvato con il forte consenso unanime del Consiglio regionale e delle rappresentanze sindacali, disciplina l´assegnazione degli alloggi di edilizia popolare, indica infatti le modalità di gestione e assegnazione delle abitazioni di proprietà pubbliche, tramite disposizioni che danno regole chiare e un ordine preciso nell´utilizzo che deve essere fatto del patrimonio, garantendo le esigenze di socialità cui si deve far fronte. Nel contempo richiede il pieno rispetto della legalità e i diritti delle famiglie. I Comuni Possono Assegnare Direttamente Solo Alloggi Fuori Erp - Zambetti ha ribadito chiaramente che ´i Comuni hanno la facoltà di assegnare direttamente il proprio patrimonio per casi di particolare necessità, solo ed esclusivamente se lo stesso non fa parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica´. ´Per noi - ha sottolineato - è impossibile fare differenze e dunque non sarebbe giusto non tenere conto di chi magari è in graduatoria da 20 anni e si vede scavalcato in questo modo´. L´articolo 34 del regolamento recita infatti che ´L´ente proprietario, d´intesa con il Comune, può utilizzare il proprio patrimonio non destinato all´edilizia residenziale pubblica per far fronte allo stato di necessità, accertato dall´autorità giudiziaria o dai servizi sociali del Comune, di nuclei familiari in possesso dei requisiti economico-patrimoniali richiamati dall´articolo 8 della r.R 1/2004. A tali nuclei si applica un canone determinato secondo le disposizioni degli articoli 1571 e seguenti del codice civile. Al fine di verificare lo stato di necessità, i Comuni possono istituire specifiche commissioni che prevedano la rappresentanza dell´ente proprietario e degli inquilini´.  
   
   
ARZANO, ACCORDO PROGRAMMA CHIESA "SPIRITO SANTO". TAGLIALATELA: "UNA RISPOSTA CONCRETA ALLE ISTANZE DEL TERRITORIO"  
 
Napoli, 22 novembre 2011 - E´ stato siglato ieri mattina, presso la sede dell´Assessorato all´Urbanistica e al Governo del Territorio della Campania, l´accordo di programma per la realizzazione della chiesa e del complesso parrocchiale "Spirito Santo" in via Calabresi ad Arzano (Na). L´accordo è stato sottoscritto dall´assessore all´Urbanistica e al Governo del Territorio della Campania Marcello Taglialatela, dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, dal sindaco di Arzano Giuseppe Antonio Fuschino, dal reverendo Don Fulvio D´angelo per l’Arcidiocesi di Napoli. Complessivamente, la struttura coprirà una superficie di 1434,83 mq. E insisterà su un lotto di 3.639,99 mq. Di proprietà della Diocesi di Napoli. La chiesa avrà una capienza di 500 fedeli (400 i posti a sedere). Nei locali seminterrati, da adibire ad attività pastorale, vi sarà anche un salone per manifestazioni ed incontri; al piano rialzato si troveranno gli uffici parrocchiali; al livello superiore la casa canonica. All´esterno della struttura saranno realizzati il sagrato, aree a verde attrezzato, un parcheggio di 1.268,70 mq che - quando non occupato da auto - potrà essere utilizzato quale campetto polivalente per i giochi dei bambini. Il costo complessivo dell´opera, in linea preventiva, ammonta a circa 5 milioni di euro e sarà finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (Servizio Nazionale per l’Edilizia del Culto) per 3.522.000,00 e dalla Diocesi di Napoli con propri fondi pari a 1.174.000,00, così come da atto di assunzione di responsabilità sottoscritto da Sua Eminenza Cardinale Crescenzio Sepe. I tempi di attuazione dell´intervento sono definiti da un cronoprogramma che prevede un tempo complessivo massimo di 1180 giorni, non comprensivo dei tempi di affidamento dell´appalto dei lavori. Termine, quest´ultimo, che decorre dal rilascio del permesso a costruire che deve avvenire entro 150 giorni dalla data di approvazione dell´Accordo di Programma. "La realizzazione della Chiesa dello Spirito Santo e del complesso parrocchiale di Arzano - sottolinea l´assessore Marcello Taglialatela - rappresenta una risposta concreta sia all´esigenza di spazi adeguati per la professione di culto, sia alla richiesta di servizi sociali per i cittadini, in particolar modo per i più piccoli." "In un momento storico - ha detto dal canto suo il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro - in cui le politiche sociali rischiano fortemente di essere penalizzate dall´attuale crisi economica, l´accordo di oggi rappresenta ancor più una giusta conquista in nome di un sano e corretto vivere civile."  
   
   
ERP, LOMBARDIA: RINCARI NON HANNO COLPITO I POVERI UN BILANCIO: CANONI A MISURA DI FAMIGLIA  
 
Milano, 22 novembre 2011 - Il gettito complessivo per i 100.000 alloggi Aler è variato da circa 114 milioni di euro nel 2007 a 150 milioni nel 2011 con un aumento percentuale complessivo del 32 per cento e con variazioni che vanno dal 7 per cento di Monza e Brianza fino al 39 per cento di Bergamo e con Milano che si attesta al 37 per cento. E´ partito da questa considerazione l´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, per rispondere al quesito ´Nuovi canoni per l´edilizia residenziale pubblica: a che punto siamo?´, al centro del seminario promosso dal Comitato paritetico di controllo e valutazione del Consiglio regionale. Nuclei Poveri Tutelati - In questo quadro il canone medio è passato da 108 euro mensili nel 2007 a 141 euro nel 2011, con aumenti concentrati nelle fasce di reddito più alte. Per tutte le diverse fasce di reddito, l´incidenza del canone sul reddito familiare non supera il 16 per cento (il 10 per cento per le fasce a reddito più basso), mentre nel libero mercato l´incidenza è notevolmente superiore (talora anche 50 per cento). ´Il dato percentuale medio degli incrementi - ha detto Zambetti - è poco significativo. Molte famiglie prima del 2009 pagavano meno di 10 euro al mese, mentre con la riforma dei canoni il valore minimo è stato posto a 20 euro: questo ovviamente distorce il valore se visto in percentuale, ma è un incremento di pochi euro come valore reale pagato´. La tutela per le famiglie più povere è stata garantita. ´Per i nuclei con reddito Isee (quindi non imponibile) fino a 9.000 euro (il 37 per cento del totale) il canone medio è oggi di 58 euro - ha sottolineato l´assessore - contro i 64 del 2007. Il canone incide mediamente per il 9 per cento del reddito famigliare, quindi ben al di sotto del limite del 16 per cento fissato dalla legge e neppure paragonabile ai valori di mercato mediamente pagati nel 2007´. Per le famiglie con redditi Isee da 9000 a 14000 euro (sono il 34 per cento) - che rientrano nell´area dell´accesso il canone minimo fissato per legge è 70 euro e mediamente le famiglie pagano 140 euro, nel 2007 era 105 euro, il canone incide mediamente per l´11 per cento del reddito e comunque non supera mai il limite del 20 per cento fissato dalla l.R. 27/2007. Per le famiglie con redditi Isee da 14000 a 35000 euro (27 per cento del totale), inserite nell´area della permanenza, il canone minimo è 120 euro e mediamente le famiglie pagano 245 euro, nel 2007 era 169 euro, il canone incide mediamente per l´11 per cento del reddito e comunque non supera mai il limite del 22 per cento fissato dalla l.R. 27/2007. ´I dati di dicono - ha spiegato Zambetti - che l´applicazione della legge ha garantito l´armonizzazione dei canoni e che questi, che registrano un incremento medio inferiore al 29 per cento, sono sopportabili e sostenibili per le famiglie´. Le misure messe in atto dalla Regione hanno consentito di venire incontro alle famiglie in difficoltà. Si spiega così il fatto che il canone ´teorico´ per le famiglie è spesso stato ridotto a seguito di misure a sostegno degli inquilini che vanno dai contributi di solidarietà fino alle riduzioni dei canoni e delle spese per i servizi fatte anche automaticamente dalle Aler come è avvenuto a Brescia. ´Grazie alle modifiche introdotte con il Regolamento regionale 3 del 2011 - ha concluso Zambetti - abbiamo favorito la mobilità negli alloggi consentendo ai locatari di poter disporre di un alloggio sempre adatto alle esigenze familiari e quindi anche con spese minori´.  
   
   
SARDEGNA: AREA PER NUOVI ALLOGGI A MONETA  
 
Cagliari, 22 Novembre 2011 - Ieri nell´aula consiliare del Comune di La Maddalena in piazza Garibaldi 13, l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha partecipato alla conferenza stampa sulla stipula della convenzione tra il Comune e l’Azienda regionale edilizia abitativa. L’atto, che è stato siglato dal sindaco maddalenino, Angelo Comiti, e dal direttore generale di Area, Giovanni Achenza, regolamenta la costruzione di 62 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel quartiere di Moneta. Il via libera all’intervento è stato dato il 23 settembre scorso dalla Giunta Cappellacci con l’approvazione di una delibera che prevede, complessivamente, la realizzazione di 76 nuovi appartamenti a La Maddalena. Di questi, 30 saranno assegnati a canone sociale riservati ai ceti meno abbienti, 20 a canone moderato per ceti medi in grado di pagare un affitto a prezzi calmierati e 12 riservati alle famiglie che occupavano altri alloggi nella località "Vaticano". Saranno successivamente riconvertiti in 14 abitazioni anche alcuni fabbricati di proprietà del Ministero della Difesa. Lo stanziamento totale previsto per questi interventi è pari a 10 milioni di euro, così ripartiti: 6,5 milioni a carico della Regione e 3,5 milioni ottenuti da un finanziamento già in capo all’Azienda regionale per l’edilizia abitativa. "Con questo provvedimento si interviene in maniera significativa in un Comune che, come tanti altri nell’isola, sconta i problemi relativi all’edilizia pubblica residenziale - dice Nonnis - in più si tratta di un’altra risposta al pressante problema dell’accesso alla prima casa da parte delle giovani coppie". L´iniziativa produrrà importanti e immediate ricadute sotto il profilo economico a beneficio del quartiere di Moneta, dove sorgeranno gli alloggi, e dell´intera comunità maddalenina e può considerarsi il primo importante frutto della collaborazione tra Regione, Provincia e Comune, nell’ambito del tavolo tecnico varato nel gennaio scorso per il rilancio economico e sociale dell’Arcipelago di La Maddalena.  
   
   
COOPERATIVE EDILIZIE, A MATERA E PROVINCIA FINANZIATE 29 DOMANDE  
 
Potenza, 22 novembre 2011 - Sono complessivamente quindici su ventiquattro le domande per la realizzazione di cooperative edilizie a Matera e provincia che saranno finanziate dalla Regione Basilicata per 7,09 milioni di euro, con le risorse del bando per la concessione di contributi in conto capitale. E’ questo l’esito del sorteggio avvenuto il 18 novembre in Regione, nel corso del quale sono state selezionate le domande nelle quali è stata dichiarata una priorità di sei punti. A queste si aggiungono le altre cinque domande con dieci punti, già finanziate, per 1,24 milioni di euro, in sede di istruttoria delle pratiche. Lo comunica l’assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità - Rosa Gentile. “Per la Provincia di Matera – spiega l’assessore Gentile - ammontano complessivamente a 8,3 milioni di euro i contributi disponibili. A fronte di ciò da Matera città sono pervenute 24 domande per 520 alloggi, con una richiesta di 14.8 milioni di euro e dalla provincia 24 domande per 325 alloggi per 9,4 milioni di euro. Con le risorse disponibili – osserva Gentile - riusciamo a finanziare quindi circa un terzo delle istanze pervenute. Nonostante i tagli del Governo – afferma Gentile - la Regione Basilicata prosegue il proprio sforzo per venire incontro alle richieste di nuove cooperative. Immettiamo nuova linfa economica nel settore immobiliare al fine di invogliare sia lo sviluppo del settore dell’indotto, sia il calmieramento dei prezzi delle case. I contributi – spiega infine l’assessore Gentile - sono destinati alla realizzazione di alloggi da assegnare in proprietà ai soci delle Cooperative di edilizia residenziale pubblica agevolata. Il limite massimo di costo convenzionale per alloggio è stato stabilito in 100 mila euro. Dovranno avere una superficie utile non superiore a 95 metri quadri, un parcheggio e una superficie non residenziale non superiore al 45% della superficie utile”. Il prossimo 23 novembre è fissato il sorteggio delle richieste che hanno conseguito punteggio zero per Potenza e provincia. A conclusione dei sorteggi le graduatorie di tutte le domande finanziate, stilate sulla base dell’autocertificazione, saranno pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata e nella sezione internet del dipartimento Infrastrutture del portale www.Regione.basilicata.it  
   
   
LAVORI PUBBLICI: 55 MLN. EURO PER OPERE MINORI IN 93 COMUNI FVG  
 
Trieste, 21 novembre 2011 - L´amministrazione regionale mette a disposizione di quasi un centinaio di Comuni del Friuli Venezia Giulia risorse complessive per 55 milioni di euro (a copertura di mutui ventennali) allo scopo di realizzare tutta una serie di opere cosiddette minori nei centri urbani e nei borghi rurali della regione. Si tratta, come indicato nella delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, di interventi anche di dettaglio per la riqualificazione urbana e ambientale di molti Comuni della nostra regione: "andiamo ad aiutare le Amministrazioni municipali più piccole per la sistemazione urbana delle frazioni o delle piazze del centro urbano, il recupero di municipi e altri edifici pubblici, la riqualificazione della viabilità cittadina, la creazione di nuovi parcheggi, l´adeguamento e la messa a norma di palazzi di proprietà comunale (scuole, centri polifunzionali, case per anziani), interventi sulla viabilità secondaria, lavori di ripavimentazione o per la realizzazione di marciapiedi e passaggi ciclo-pedonali", sottolinea Riccardi. "Sulla base di una precisa scelta della Giunta, si è deciso di andare a finanziare opere e interventi con un costo inferiore al milione di euro", osserva l´assessore, che segnala come i 55 milioni stanziati "vengono anche a rispondere all´attuale, pesante momento del comparto delle costruzioni, piccole/medie imprese edili e professionisti". "Ora - conferma Riccardi - il nostro prossimo impegno sarà quello di studiare e concretizzare uno snellimento delle procedure per impegnare al più presto queste risorse e, dunque, per consentire una veloce e certa apertura di tutti questi piccoli 93 cantieri".  
   
   
ILLUSTRATE A FRANCOFORTE LE POLITICHE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE AVVIATE DALLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 22 novembre 2011 - La Regione Calabria ha partecipato all’iniziativa “l’Italia che innova e incanta” organizzata per celebrare il centenario della Camera di Commercio Italiana in Germania (Ccig) tenutosi a Francoforte presso il Westhafen Pier 1, Rotfeder-ring 1. Il congresso si è svolto in tre panel. I lavori sono stati avviati dall’Ambasciatore d’Italia in Germania, nonché Presidente onorario della Ccig, Michele Valensise, dal Segretario di Stato parlamentare del Ministro Federale dell’Economia e della Tecnologia, Otto Hans-joachim e dal Presidente di Ferrari spa, Luca Cordero di Montezemolo. Il terzo panel, dedicato a “L’italia che incanta”, ha visto, come primo relatore, l’assessore all’internazionalizzazione della Regione, Fabrizio Capua, unico rappresentante dei governi regionali al tavolo dei relatori che nella missione assegnatagli dal Presidente Giuseppe Scopelliti, si è fatto portavoce dell’importante azione di politica internazionale che la Calabria ha avviato. L’assessore Capua ha dichiarato che “la scelta di dare un forte e coraggioso segno di discontinuità rispetto al passato intervenendo con decisione in settori chiave come internazionalizzazione ed export ha rappresentato un passo molto importante per tutta la strategia di governo della Regione. A tal fine, il primo impegno è stato quello di far comprendere alle aziende calabresi che, in un mondo globale, non si può restare legati esclusivamente al proprio territorio, ma è di vitale importanza allargare i propri interessi e aprirsi verso altri Stati e mercati, orientandosi, almeno inizialmente, verso quelli in cui ci può essere una maggiore attenzione per i prodotti specifici che ciascuna di esse commercializza, e di conseguenza cogliere le opportunità che ivi si presentano”. La Regione è stata partner della Ccig, nell’organizzazione dell’ evento, poiché la manifestazione dedicata al centenario è rientrata nella convenzione che la Regione ha stipulato con la Ccig per la realizzazione del progetto “paese Germania”. L’azione di penetrazione commerciale in Germania, che rappresenta uno dei maggiori mercati per l’export locale, è iniziata con la diffusione di articoli promozionali dei prodotti calabresi su alcune riviste tedesche. Si è svolta inoltre presso Palazzo Italia a Berlino, una missione di imprenditori calabresi che hanno avuto riscontri positivi con buone prospettive di avvio di rapporti commerciali. L’ultima azione del progetto “paese Germania” sarà caratterizzata da una missione di incoming degli imprenditori tedeschi in Calabria a novembre 2011. Numerose sono state le aziende calabresi che hanno dato la disponibilità ad ospitare ed accogliere i potenziali buyers tedeschi, nell’ottica di un sempre maggiore rafforzamento dei rapporti economico/commerciali. L’azione di governo regionale di politica internazionale, fino ad oggi ha contribuito all’aumento del dato sull’export, infatti, come è stato ribadito dall’assessore Capua: “un dato particolarmente significativo è quello riguardante le esportazioni della Regione Calabria pubblicato di recente dall’Istituto Nazionale di Statistica. Le esportazioni calabresi hanno fatto registrare nei primi due trimestri dell’anno corrente un aumento pari al 2,8%, un dato confortante soprattutto se paragonato a quello finale del 2010 fermo allo 0,7%. Un trend positivo che non può certo essere considerato un punto di arrivo, ma semmai di partenza poiché si è consapevoli del fatto che la Calabria ha ancora tantissimo terreno da recuperare rispetto alla media delle regioni italiane”.  
   
   
SLOVENIA, INVESTIMENTI IN TITOLI ITALIANI  
 
Lubiana, 22 novembre 2011 - Gli investimenti sloveni in titoli italiani a fine settembre 2011 ammontavano a 106 milioni di euro, tra cui 80 milioni investimenti delle banche, 23 milioni delle varie assicurazioni e 3 milioni di investitori personali sloveni. Mentre i rendimenti dei titoli decennali italiani sono arrivati a un tasso superiore al 7 per cento, anche la Slovenia si avvicina con gli attuali 6,2 alla stessa soglia, oltre la quale Irlanda e Portogallo hanno chiesto i primi aiuti all´Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale. Ancora all´inizio dell´anno 2011, i titoli sloveni offrivano un rendimento del 4,2 per cento. Per i titoli sloveni a 5 anni oggi il rendimento è del 5,05 (all´inizio dell´anno era circa il 3), mentre per i titoli a 3 anni il tasso è del 3,44 (all´inizio del 2011 era del 2,79 per cento).  
   
   
FVG: RAPPORTO PICCOLO COMMERCIO-GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
 Udine, 22 novembre 2011 - "La Regione sta intervenendo per incoraggiare e incentivare nuovi modelli di sviluppo che rendano più equilibrato possibile il rapporto tra il piccolo commercio e la grande distribuzione". Lo ha ribadito a Udine l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità, Angela Brandi, intervenendo, in Sala Aiace, nel palazzo municipale, alla 31. Premiazione dei maestri del commercio della Confcommercio friulana. La Brandi ha precisato che -"la Regione ha ritenuto di offrire agli operatori commerciali, alle loro associazioni e agli enti locali l´opportunità di partecipare a progetti di rilancio del territorio urbano attraverso una strategia condivisa, affinchè l´offerta commerciale dei centri, delle vie e dei borghi del Friuli Venezia Giulia sia arricchita da iniziative, eventi, politiche di marketing, individuate e promosse in sinergia, dagli stessi commercianti, assieme alle espressioni del territorio". L´assessore regionale ha poi ricordato che la consegna dei riconoscimenti a 35 commercianti maggiormente distintisi per qualità e anzianità d´impegno nella provincia di Udine (le Aquile d´argento, per i 30 anni, d´oro, per i 40, e di platino, per i 50 anni d´attività) rappresenta la manifestazione della gratitudine dell´intera comunità friulana, alla quale si associa quella dell´intera regione, verso coloro che si sono distinti nel lavoro, interpretando un atto di profonda civiltà, e costituiscono un esempio fondante per i giovani. Un esempio non basato esclusivamente sul successo economico, bensì caratterizzato dal servizio a favore della comunità e dei suoi ospiti. I commercianti e gli esercenti, per la Brandi costituiscono un baluardo a difesa della caratterizzazione dei nostri centri abitati. Messa in difficoltà dai riflessi della globalizzazione e dalla grande distribuzione, che pone a rischio il piccolo commercio nelle nostre città e nei paesi. E crea il pericolo che si arrivi al depauperamento del tessuto commerciale cittadino, e al conseguente, possibile, degrado urbano. "La bellezza delle nostre piazze e delle nostre vie- ha soggiunto la Brandi - si basa anche sulla presenza di negozi, vetrine, offerte commerciali che rendono viva e pulsante l´immagine della città". Per questo, ha concluso, agli interventi normativi si debbono affiancare quei valori fondamentali che sono alla base del lavoro e del commercio, ma anche della vita di ogni giorno, quali la passione e il sacrificio per la propria attività, che i commercianti sanno trasfondere nei giovani. La cerimonia, condotta da Guido De Michelis, era stata aperta dagli interventi dell´assessore provinciale al Turismo, Franco Mattiussi, il quale ha invitato la categoria a rivolgersi al futuro con ottimismo, seguendo l´esempio del percorso di vita e dei risultati raggiunti dai premiati; del presidente dell´associazione ´Cinquanta e più, Enea Fabris; e del presidente della Confcommercio e della Camera di commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo.  
   
   
ITER PER PROPOSTE PENSIAMO BASILICATA SU TAVOLO "OBIETTIVO 2012"  
 
Potenza, 22 novembre 2011 - Intraprendere un percorso finalizzato a ricondurre le tematiche espresse dalle associazioni datoriali che hanno sottoscritto il manifesto “Pensiamo Basilicata” a proposte da valutare all’interno della discussione della Cabina di regia di “Obiettivo 2012”. E’ quanto hanno concordato, il 18 novembre, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e le stesse organizzazioni nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Presidenza della Regione Basilicata. Il presidente e i sottoscrittori del manifesto hanno concordato anche un iter finalizzato a ricondurre ad unità il ragionamento, che vedrà le sigle datoriali impegnate in una ulteriore fase di confronto al termine della quale le esigenze rappresentate nel manifesto dovranno essere meglio definite e tradotte in proposte operative realizzabili nel breve periodo (lo spirito di Obiettivo 2012 è quello di mettere subito in campo misure di sostegno allo sviluppo) per essere quindi sottoposte agli Uffici regionali al fine di una valutazione tecnico-politica che preluderà all’inserimento delle stesse proposte nell’agenda di lavoro della “Cabina di regia” che governa l’intesa “Obiettivo 2012”. Quest’ultima, intanto, continuerà ad essere attiva nella realizzazione delle misure già programmate, alla definizione delle quali, così come da tempo deciso, parteciperanno anche le associazioni che hanno sottoscritto il documento. Quello di oggi tra De Filippo e le sigle imprenditoriali è stato un confronto pienamente franco produttivo. Le associazioni presenti hanno ricordato che, in totale, rappresentano circa l’80 per cento del tessuto imprenditoriale lucano ed hanno manifestato la volontà di procedere unitariamente nel confronto, per contribuire a superare il momento di grave difficoltà che sta attraversando la comunità di Basilicata. In proposito si sono dette disponibili a raccogliere l’appello lanciato dal presidente De Filippo, che ha chiesto di concentrarsi sulle azioni possibili da mettere in campo, con la consapevolezza che non tutto potrà essere fatto. “Sicuramente – ha detto De Filippo – può essere più appagante, in termini di apprezzamento da parte della Comunità, lavorare facendosi interpreti del clima negativo che esiste, piuttosto che impegnandosi a risolvere ciò che al nostro livello può essere risolto. Perche dobbiamo avere la consapevolezza che noi tutti insieme non possiamo capovolgere il destino di questa regione se l’Italia e l’Europa non capovolgeranno il loro, ma questo è un motivo in più per dire le cose come stanno e affrontare e risolvere ciò che possiamo affrontare e risolvere, perché diversamente non ne usciamo”. Da parte di De Filippo c’è stato quindi un invito a lavorare in un’ottica di razionalizzazione “che deve partire dalla politica, così come da noi è già partita – ha detto – ma deve estendersi ad eliminare tutte le sacche di inefficienza e privilegio che il sistema Basilicata può avere, per dare più energie alle forze produttive”. Il tavolo ha anche esaminato le misure già messe in campo con “Obiettivo 2012” esprimendo un giudizio positivo, e le difficoltà su cui lavorare. Sotto questo aspetto, in particolare, l’accento è stato posto sui problemi creati dal patto di stabilità. “Purtroppo – ha spiegato De Filippo – i tentativi fatti da Basilicata e altre Regioni di far escludere dal computo i soldi relativi al cofinanziamento dei programmi europei non è stato accolto dal Governo, ma il fatto di essere una Regione con un sistema pubblico ordinato ci garantisce forme di intervento sul disagio, con sistemi di garanzia dei crediti, impossibili per altre Regioni. E anche su questo abbiamo fatto quanto era nella nostra possibilità, riuscendo a far reggere complessivamente il sistema. E in questo, abbiamo fatto la scelta anche di misure che garantissero una tenuta della Regione sul piano sociale, perché solo in questo clima è possibile pensare a mettere in campo iniziative di sviluppo”. Le organizzazioni imprenditoriali, dal canto loro, hanno detto di condividere l’impostazione indicata dal presidente assicurando che faranno giungere proposte operative in linea con gli indirizzi concordati a strettissimo giro.  
   
   
SLOVENIA, ANDAMENTO DELLE ESPORTAZIONI  
 
Lubiana, 22 novembre 2011 - Secondo quanto rivela l´Istituto Nazionale di Statistica sloveno, il 90 per cento delle esportazioni del Paese compiute tra il 2009 e il 2010, avrebbero avuto come destinazione le nazioni del vecchio Continente, principalmente nell´Unione europea. Sempre secondo i dati forniti dall´Istituto, anche la maggioranza delle importazioni avrebbe visto come Paese partner uno dei componenti dell´Europa, sebbene non sia certamente trascurabile lo straordinario incremento delle importazioni provenienti dai Paesi asiatici.  
   
   
A.MERLONI, IL PRESIDENTE SPACCA: ´GIA` DA DUE ANNI LA REGIONE E` IMPEGNATA PER LA DIFESA DEI SUB-FORNITORI E HA ATTIVATO SUBITO LA PROPRIA PARTE DELL´ACCORDO DI PROGRAMMA CON 14 MILIONI. PORTEREMO ORA LA QUESTIONE ALL´ATTENZIONE DEL MINISTRO PASSERA´..  
 
 Ancona, 22 Novembre 2011 - ´Apprezziamo l´impegno di Confindustria che si unisce a quello delle Regioni Marche e Umbria messo in campo negli ultimi due anni per la difesa dei sub-fornitori e dell´indotto della Antonio Merloni. Le preoccupazioni di Casali si uniscono alle nostre, anche sul tema di pagamenti dei fornitori, e danno maggiore rilievo alle sollecitazioni che gia` da un biennio abbiamo posto al ministro Romani, e che ora porteremo all´attenzione del nuovo ministro Corrado Passera´. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in merito alla situazione dei sub-fornitori della Antonio Merloni. ´La difesa dell´imprenditorialita` delle Pmi dell´indotto ´ dice Spacca - e` centrale per la tenuta sociale ed economica dell´entroterra appenninico umbro-marchigiano. Non a caso la Regione Marche in questi due anni ha subito attivato la parte di propria competenza dell´Accordo di Programma (pacchetto indotto) erogando a difesa della coesione di questo territorio 14 milioni di euro. Una cifra cosi` suddivisa: - sono state 630 le Pmi del distretto e dell´indotto Merloni che hanno potuto beneficiare di liquidita` attraverso il fondo di garanzia regionale di 1,5 milioni di euro, con oltre 30 milioni di finanziamenti garantiti; - 4 milioni di euro sono gli ammortizzatori sociali in deroga (Fse Marche) utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti; - oltre 1,5 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per la competitivita` e il trasferimento tecnologico delle Pmi; - 7 milioni di euro di interventi regionali specifici per le Pmi del distretto hanno riguardato aiuti alle assunzioni, creazione di imprese, tirocini, progetti e voucher formativi´. Riguardo alla rimodulazione dell´Accordo di Programma Spacca sottolinea che ´sempre in questi in due anni, comprendendo la criticita` delle problematiche non solo dei lavoratori diretti della Antonio Merloni, ma anche delle Pmi dell´indotto, la Regione aveva chiesto al ministro la rimodulazione dell´Accordo di Programma in questa direzione, la cui parte nazionale non e` ancora avviata. L´iniziativa del presidente Casali, insieme a quella di Cna e Confartigianato ´ conclude - e` utile, anche se non ci nascondiamo che in questa fase della procedura la strada diverra` ancora piu` impervia e complessa. Quindi si richiede una forte unita` di intenti e la piu` ampia capacita` di rappresentazione al nuovo ministro dello Sviluppo Economico´.  
   
   
COMMERCIO: APERTO A FOLIGNO “THINK TANK” SU “SCENARI E STRATEGIE PER IL COMMERCIO UMBRO DEL FUTURO”  
 
 Foligno, 22 novembre 2011 - Cosa acquisterà il consumatore del futuro, come comunicherà? E quali competenze saranno necessarie alle aziende ed agli operatori commerciali per servire consumatori all’interno di scenari mutati, soprattutto in termini demografici e di applicazione delle nuove tecnologie informatiche, laddove adattarsi al cambiamento diventa vitale per non perdere il passo, e conoscere in anticipo i probabili scenari è destinato a fare la differenza fra il successo e il fallimento? Provano a rispondere a questi ed altri interrogativi i rappresentanti di imprese, operatori commerciali, esperti e amministratori, che da ieri fino ad oggi 22 novembre partecipano a Foligno, nelle sale del restaurato complesso di Santa Caterina, al “Think Tank” organizzato dalla Regione Umbria, per fare il punto su “scenari e strategie per il commercio umbro”. Divisi in sette tavoli che lavorano in stretto contatto e sinergia, sotto la guida e il coordinamento del professor Sandro Formica, docente di strategia aziendale presso la “Florida International University” di Miami (Usa), i partecipanti sono chiamati ad “incrociare”, secondo il metodo del “Think Tank”, competenze ed esperienze diverse, per far emergere gli scenari più probabili e le linee di tendenza di un comparto, in questo caso il commercio (a Todi, nel novembre 2010 e nell’aprile di quest’anno, lo stesso metodo fu applicato al turismo), da cui ricavare elementi utili sia alla programmazione politica che alle strategie aziendali. “Sono essenzialmente quattro domande, cui daremo risposte chiare ed esaustive – ha dichiarato il professor Formica, che domani pomeriggio, alle 17.30, a conclusione dei lavori, alla presenza della presidente della giunta regionale Catiuscia Marini, informerà dei risultati raggiunti dal “Think Tank” addetti ai lavori e giornalisti -: quali sono le future forze che influenzeranno il commercio italiano e, in particolare, quello umbro? Come si manifesteranno, e quale impatto avranno? E quali saranno i metodi competitivi che ci permetteranno di creare valore ed essere avanti alla concorrenza? E quali saranno le competenze di base necessarie?”. La capacità predittiva, secondo Formica, non può superare i cinque anni, meglio se meno, in un mondo che sembra essere percorso dalla velocità. L’obiettivo è comunque quello, attraverso lo scambio di informazioni ed “energie positive” del “Think Tank”, di “arrivare al futuro prima degli altri”. È piaciuta all’assessore al commercio della Regione Umbria Fabrizio Bracco la citazione di Darwin che il professor Formica ha apposto a epigrafe del “Think Tank”: “Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella che è più pronta al cambiamento”. “Lo scopo di iniziative come questa – ha detto Bracco, dopo il saluto del sindaco Nando Mismetti – è quello di mettere a punto un quadro di strategie, per indirizzare le azioni comuni in una visione integrata, inserita nella filiera Turismo/ Ambiente/ Cultura, ma estesa al commercio, all’artigianato artistico, all’agricoltura di qualità e ai centri storici: in una parola – ha spiegato l’assessore –, la risorsa umbra”. Sottolineando il “ruolo naturale” delle attività commerciali nella riqualificazione dei centri urbani e storici, anche a fini turistici, Bracco ha parlato di “un processo da costruire insieme agli operatori, nella consapevolezza che la risorsa Umbria vuol dire soprattutto innovazione e cambiamento”.  
   
   
AOSTA: INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELL’IVAT E DEL CENTRE D’ETUDES SUR L’ARTISANAT DE TRADITION  
 
Aosta, 22 novembre2011 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret, l’Assessore all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin e il Presidente dell’Ivat Rudi Marguerettaz inaugureranno giovedì 24 novembre 2011, alle ore 18.00, in via Chambéry 97/A ad Aosta, la rinnovata sede dell’Ivat, nel contesto della quale è stato collocato il nuovo Centre d’études sur l’artisanat de tradition, realizzato nell’ambito del progetto di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia/francia Alcotra 2007/2013 Traditions actuelles, in collaborazione con l’Institut valdôtain de l’artisanat de tradition. Il progetto, curato dall’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura con il coinvolgimento dell’Ivat, è stato prevalentemente rivolto alla riscoperta e alla valorizzazione delle attività che un tempo rientravano nella quotidianità e di cui l’artigianato di tradizione è parte integrante. Il centro di studi, nato con l’obiettivo di raccogliere, conservare e diffondere la conoscenza sui patrimoni della cultura materiale e immateriale valdostana, rispondendo alle esigenze informative, di studio e ricerca, non solo degli esperti del settore (operatori, docenti, ricercatori, studenti) ma della comunità in generale. Concepito come una struttura viva e dinamica, il Centro, infatti, offre al pubblico spazi, attrezzature e strumenti per l’approfondimento e la comprensione del savoir-faire artigianale locale. In particolare, verrà attivato presso il Centro il primo punto di consultazione sul territorio regionale che consente l’accesso da parte del pubblico alla mediateca dell’Assessorato Istruzione e Cultura e grazie al quale gli artigiani potranno consultare gli archivi fotografici, audio e video, quotidianamente implementati e contenenti documentazioni e testimonianze sulla cultura locale. Di particolare interesse potranno rivelarsi i fondi: Brocherel, contenente immagini sugli oggetti più antichi, Berton, con una rassegna di oggetti legati ai singoli artigiani, Bérard, che documenta le varie edizioni della fiera di Sant’orso, la premiazione degli artigiani, le diverse scuole di scultura, le differenti mostre dell’artigianato, nonché numerosi oggetti. Nel corso del 2012, nel nuovo spazio della cultura della tradizione, saranno anche resi fruibili gli archivi audio con numerose interviste agli artigiani della Valle d’Aosta.  
   
   
CANTIERI DI PISA, TRE SOGGETTI PER L’ACQUISIZIONE E IL RILANCIO  
 
 Firenze, 22 novembre 2011 – Passi avanti nel percorso per trovare un nuovo soggetto in grado di rilevare i Cantieri di Pisa. E’ quanto emerso nel corso di un incontro convocato in Regione dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e al quale hanno preso parte le organizzazioni sindacale, Provincia e Comune di Pisa e il commissario liquidatore del gruppo Baglietto di cui lo stabilimento pisano fa parte. “Abbiamo preso atto – ha spiegato l’assessore al termine dell’incontro Simoncini – che tre soggetti si sono fatti avanti per l’acquisizione e la ripartenza del cantiere. La Regione conferma la disponibilità, nel momento in cui l’offerta venisse formalizzata, a mettere a disposizione tutte le opportunità e gli strumenti in grado di favorirne l’insediamento e il rilancio, consapevole che i cantieri di Pisa rappresentano una realtà importante, sia per il patrimonio di competenze che per il peso che questa storica realtà esercita nell’economia dell’area”.