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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Gennaio 2012 |
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6ª CONFERENZA INTERNAZIONALE "INTEGRATED MODELING AND ANALYSIS IN APPLIED CONTROL AND AUTOMATION"
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Vienna, 24 gennaio 2012 La sesta conferenza internazionale "Integrated Modeling and Analysis in Applied Control and Automation" si terrà dal 19 al 21 settembre 2012 a Vienna, in Austria. La modellazione e la simulazione dei sistemi vengono usate per creare un ponte tra matematici applicati, scienziati e ingegneri della ricerca che utilizzano metodi, strumenti e tecniche di modellazione per risolvere problemi complessi in settori quali le scienze applicate, la matematica e l´ingegneria. La conferenza riunirà esperti allo scopo di presentare e discutere tutti i tipi di problemi relativi al controllo e all´automazione delle applicazioni, sottolineando il ruolo dell´analisi dei modelli come parte integrante della progettazione di sistemi automatizzati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Msc-les.org/conf/imaaca2012/index.htm |
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GENOMICA, GENETICA, INFORMATICA, NANOTECNOLOGIE APPLICATE ALLE SCIENZE DELLA VITA; IL 30 GENNAIO PRIMO BANDO I-MOVE PER RICERCATORI
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Perugia, 24 gennaio 2012 - Verrà pubblicato il 30 gennaio sul sito della Regione Umbria (con un apposito link a I-move) ed il primo febbraio nel Bollettino Ufficiale della Regione il primo dei quattro bandi del Programma Persone (7Pq) - Azione Marie Curie denominata Cofund - Progetto I-move, il cui scopo è di sviluppare la mobilità internazionale dei ricercatori in settori altamente innovativi e di accelerare l´interazione tra imprese e società scientifica a favore della competitività in campi ritenuti di forte impatto sociale ed economico. Il primo bando prevede l´erogazione di 14 borse di studio a ricercatori in possesso di dottorato di ricerca o titolo equivalente, con l´obiettivo di promuovere la mobilità in entrata e in uscita tra Stati dell´Unione Europea, Paesi Terzi e laboratori italiani di ricerca che operano nei settori di genomica, genetica, informatica e nanotecnologie applicate a tutti gli aspetti delle scienze della vita. Il programma, per il quale sono stati stanziati oltre 4 milioni di euro, prevede l´erogazione di 35 borse di studio complessive aperte alla comunità scientifica nazionale ed internazionale. Ciò in linea con i criteri di elegibilità previsti dal Settimo Programma Quadro dell´Unione Europea - Programma Persone - Azione Marie Curie denominata Cofund, co-finanziatore dell´iniziativa. Tra i criteri di valutazione, preferenza viene data nel bando a quei soggetti che hanno anche un "impatto dimostrabile sulla regione Umbria". "Abbiamo voluto concorrere finanziariamente alla realizzazione di questo Programma europeo - ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini - perché offre ai ricercatori l´opportunità di acquisire esperienze all´estero con la flessibilità necessaria a trattare obiettivi scientifici di diversa complessità. I borsisti in entrata e in uscita dall´Umbria nello scambio di esperienze e conoscenze con i colleghi di altre nazioni contribuiranno alla crescita e allo sviluppo dei Centri di eccellenza di cui l´Umbria si è dotata, tra cui il Polo di genomica, genetica e biologia, con ricadute positive sulla rete delle imprese innovative e sui laboratori presenti su tutto il territorio regionale". |
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E-ELT: IL GRANDE OCCHIO SULL’UNIVERSO SARÀ REALIZZATO NEL DESERTO DI ATACAMA (CILE) IL PIÙ GRANDE TELESCOPIO OTTICO DEL MONDO |
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Trieste, 23 gennaio 2011 - Una “cattedrale” della scienza in pieno deserto cileno. Questo sarà l’European-extremely Large Telescope (E-elt), il telescopio ottico-infrarosso più grande al mondo che verrà realizzato entro una decina d’anni dall’European Southern Observatory (Eso) nel deserto di Atacama sulle Ande cilene, in località Cerro Amazones, a 3060 metri di quota. La sua progettazione e realizzazione, ai limiti delle attuali capacità tecnologiche, vedono coinvolti una quindicina di Paesi, tra i quali l’Italia, membri dell’Eso. La spettacolarità del progetto e gli scenari che il “super-telescopio” potrà aprire nella sempre più profonda osservazione dell’universo saranno al centro di un incontro pubblico, imperdibile per astrofili e amanti della scienza, venerdì 27 gennaio 2012 alle ore 15.00 alla Sissa, in aula 5. Con il contribuito di immagini e ricostruzioni virtuali, gli astrofisici Annalisa Calamida e Stefano Cristiani, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), spiegheranno con taglio divulgativo le caratteristiche più interessanti e innovative del telescopio e le implicazioni per gli studi astronomici che deriveranno dalla sua messa in opera. E-elt è un telescopio della classe dei 40 metri, quasi la metà di un campo da calcio. Grazie a un sistema di 5 specchi, di cui il maggiore di quasi 40 metri di diametro formato da un alveare di circa mille specchi esagonali da 1,4 metri ciascuno. Grazie alla sua imponente struttura riuscirà a raccogliere una quantità di luce 15 volte maggiore rispetto a quella raccolta dai telescopi più all’avanguardia della classe di 8-10 metri, attualmente in uso. Alla dimensione straordinaria degli specchi si uniscono le innovative tecnologie, come l’ottica adattiva di ultima generazione - un sistema che consente la correzione della sfocatura delle immagini stellari introdotta dalla turbolenza atmosferica - che permetteranno di realizzare enormi passi avanti nella comprensione dell’universo. La nostra conoscenza dell’astrofisica si amplierà enormemente grazie al contributo di E-elt, che studierà gli oggetti più distanti, dalle prime galassie ai buchi neri super-massicci. Riusciremo a comprendere come si siano formate le prime stelle e come si siano evolute. E-elt scruterà il cielo alla ricerca di pianeti extrasolari simili alla Terra e potenzialmente abitabili. Studiandoli nel dettaglio, avvicinerà gli astronomi a una migliore comprensione delle prime fasi della formazione di sistemi planetari, contribuendo a dare risposta all’ancestrale domanda: “Siamo soli nell’universo?”. La conferenza è organizzata dagli studenti del Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Il Master è un percorso formativo biennale organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della Sissa. I relatori: Annalisa Calamida si è laureata in fisica all´Università di Roma Tor Vergata nel 2003, con una tesi sulla fotometria dell´ammasso globulare Omega Centauri. Ha ottenuto il Dottorato di ricerca nella stessa università, svolgendo la sua attività di ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), presso l’Osservatorio Astronomico di Roma (Inaf). Nel corso dei quattro anni trascorsi all´osservatorio ha analizzato immagini acquisite con i telescopi dello European Southern Observatory (Eso) nelle bande ottiche e infrarosse per diversi ammassi globulari, pubblicando i risultati ottenuti su riviste scientifiche internazionali. Da luglio 2008 a giugno 2010 ha lavorato presso l´Eso, a Garching (Monaco di Baviera), al progetto per la costruzione del più grande telescopio ottico-infrarosso da terra, lo European Extremely Large Telescope (E-elt). In particolare, ha collaborato con l´ufficio scientifico dell´E-elt, lavorando principalmente alle simulazioni di immagini e spettri di stelle ed oggetti planetari. Da ottobre 2010 è tornata in Italia e lavora presso l´Osservatorio di Roma, continuando a collaborare con l´ufficio scientifico dell´E-elt, aggiornando il Caso Scientifico del telescopio, e promuovendo il progetto fra i ricercatori e il pubblico. Stefano Cristiani è professore ordinario di Astronomia osservativa all´Università di Trieste, dal 2005 al 2010 è stato direttore del locale Osservatorio Astronomico dell´Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Laureatosi in fisica all´Università di Roma “La Sapienza”, ricercatore e poi associato all´Università di Padova dal 1983 al 1992, ha lavorato per circa vent´anni con l´Eso (European Southern Observatory) prima al quartier generale di Garching (Monaco di Baviera), poi in Cile all´Osservatorio di La Silla, sulle Ande, e quindi di nuovo in Germania. Attualmente è membro del consiglio di amministrazione dell´Inaf e responsabile di vari progetti in campo astronomico e spaziale. Dal 2008 fa parte del Science Team and Executive Board per lo spettroscopio Codex dell´European Extremely Large Telescope (E-elt). Autore di 170 pubblicazioni, Cristiani si occupa di astronomia extragalattica, cosmologia, formazione ed evoluzione galattica, metodi di analisi dei dati. Moderatore: Fabio Pagan, giornalista scientifico |
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LA PRIMAVERA ARABA E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE |
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Pavia, 24 gennaio 2012 - Una trentina di studenti provenienti da tutto il mondo, in particolare Medio Oriente, Africa e Asia riceverà mercoledì 25 gennaio il diploma di Master in Cooperation and Development. Si tratta della conclusione di un percorso formativo unico, proposto dall’Università di Pavia, che unisce alla parte residenziale di didattica anche l’opportunità svolgere un periodo di stage al fianco di professionisti nel campo della cooperazione allo sviluppo, presso Ong e istituzioni internazionali. A consegnare i diplomi, alle ore 15, presso il collegio santa Caterina da Siena (Via San Martino 17/B) saranno, accanto al direttore del Master, prof. Gianni Vaggi , il Rettore dell’Università di Pavia Angiolino Stella, il Direttore dello Iuss Roberto Schmid, e il prof. Riccardo Bocco, direttore del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, dove insegna Sociologia politica. Il prof. Bocco terrà una conferenza dedicata alla primavera araba e alla nuovo impegno della cooperazione nel bacino del Mediterraneo. Titolo della lectio: The Arab Spring and the Political economy of international aid in the Mediterranean Basin. Riccardo Bocco (Phd, Institut d’Etudes Politiques – Paris) è professore di Sociologia politica presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. Il suo campo di ricerca è il ruolo delle organizzazioni internazionali di aiuto allo sviluppo e l’impatto dei loro programmi umanitari e di sviluppo. Ha diretto il Cermoc, ovvero il centro di studi e ricerche sul Medioriente contemporaneo, il French Social Sciences Research Institute di Amman e il centro di ricerca del Graduate Institute di Ginevra. Ha insegnato presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Parigi) e l’università di Bologna. Dal 2004 al 2007 ha diretto un progetto di ricerca congiunto con l’Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati). Nel 2008 ha co-fondato il Centre on Conflict, Development and Peace press il Graduate Institute di Ginevra. Le sue più recenti attività di ricerca si concentrano sui temi delle politiche di peace-building e riconciliazione nei Paesi del Medioriente. Il Master in Cooperation and Development, nato nel 1997 e diretto dal prof. Gianni Vaggi, è organizzato in collaborazione tra lo Iuss e l’Università degli Studi di Pavia, insieme alle ong Cisp, Coopi e Vis, ed è sostenuto dalla Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. Negli anni recenti, il Master ha aperto una seconda sede a Betlemme e una in lingua spagnola a Cartagena, in Colombia, divenendo punto di riferimento per i giovani del Medio oriente e dell’America latina. |
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UNIVERSITÀ, PRESIDENTE MARINI A INAUGURAZIONE BIBLIOTECA MEDICINA: SI ACCRESCE QUALITÀ RICERCA E FORMAZIONE, BENEFICI PER SISTEMA SANITARIO UMBRO |
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Perugia, 24 gennaio 2012 - "La biblioteca medica che inauguriamo oggi aggiunge ulteriore qualità all´attività di ricerca e didattica della Facoltà di Medicina dell´Università di Perugia, ma anche del sistema sanitario regionale perché essa sarà fruibile a tutti i medici umbri per le loro necessità di ricerca, aggiornamento e studio". È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri mattina alla cerimonia di inaugurazione della nuova biblioteca e della mensa per studenti della Facoltà di Medicina. Ricordando che è in atto un confronto tra Regioni e Ministero della sanità per la definizione del nuovo Patto per la salute, la presidente ha ricordato come proprio le questioni riguardanti ricerca e formazione del personale medico troveranno adeguato spazio nel Patto: "Come Regione Umbria - ha detto - abbiamo in un certo qual modo anticipato ciò che il Patto per la salute conterrà come linee strategiche per tutte le Regioni per quanto riguarda i percorsi di formazione dei medici, con particolare riferimento agli specializzandi. Nella convenzione Regione-università per la sanità, che andremo a definire nelle prossime settimane (la presidente ha auspicato che la formalizzazione dell´intesa possa avvenire entro la fine del mese di gennaio, n.D.r), abbiamo infatti assunto precisi impegni in questa direzione. E proprio nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando europeo per la ricerca su scala internazionale di professionalità scientifiche disponibili a lavorare nella nostra regione. È questo il primo esempio di un bando regionale per l´attrazione ´cervelli´, in un quadro nazionale che vede purtroppo moltissimi talenti italiani costretti a lavorare all´estero". Sarà, invece, la definitiva partenza del centro di ricerca per la "genomica" a rafforzare il ruolo dell´Umbria e della sua Università quale centro di altissima ricerca: "È questa la ´sfida alta´ che intendiamo accogliere, lavorando positivamente e costruttivamente affinché la vocazione di ´research university´ del nostro ateneo divenga realtà, consapevoli che ciò si traduce in una crescita del livello qualitativo dell´intero sistema sanitario regionale. Queste realizzazioni - ha concluso la presidente Marini - oggi si rendono possibili perché sono figlie della programmazione realizzata in passato e frutto dei positivi rapporti avuti negli anni dall´Università con la Regione e con il sistema delle autonomie locali". |
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BOLZANO: KASSLATTER MUR INCONTRA PROFUMO MATURITÀ PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Bolzano, 24 gennaio 2012 - Dalle scuole per l´infanzia all´Università: discussione a 360 gradi a Roma fra l´assessore alla scuola tedesca Sabina Kasslatter Mur e il Ministro dell´istruzione Francesco Profumo sul sistema formativo altoatesino. Via libera ad un gruppo di lavoro che elaborerà un protocollo d´intesa per il quinto anno valido e l´esame di maturità per la formazione professionale. "Il nostro sistema duale della formazione professionale è stato a lungo ignorato dal resto d´Italia - sottolinea la Kasslatter Mur - ma il Ministro Francesco Profumo si è dimostrato molto interessato a quello che viene fatto in Provincia di Bolzano perchè è proprio in questa direzione che ci si vuole muovere a livello nazionale". Nonostante possa essere preso come esempio positivo da esportare nelle altre regioni italiane, il modello altoatesino e quello trentino non hanno nessuna intenzione di cullarsi sugli allori. Lo hanno ribadito sia l´assessore Sabina Kasslatter Mur, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di scuola e formazione professionale in lingua tedesca, sia la sua collega trentina Marta Dalmaso. Nel colloquio avuto il 20 gennaio a Roma con il direttore generale del Ministero dell´istruzione, infatti, è stata affrontata una delle questioni centrali per quanto riguarda lo sviluppo futuro del sistema. "Il nostro obiettivo - ricorda l´assessore - è che nell´estate del 2015 i primi studenti della formazione professionale possano frequentare il quinto anno di scuola superiore e sostenere l´esame di maturità". Per arrivare a ciò, è necessario un accordo con l´autorità nazionale, e per questo motivo è stato deciso di istituire un gruppo di lavoro misto, composto da funzionari delle Intendenze scolastiche provinciali e del Ministero dell´istruzione, che possa elaborare un protocollo d´intesa. "Non vogliamo creare doppioni delle superiori - precisa la Kasslatter Mur - ma adeguare e completare l´offerta delle scuole provinciali di formazione professionale". Altro punto discusso a Roma dalle rappresentanti di Bolzano e Trento, è stato quello dell´esame di terza media. "Attualmente gli scolari devono sostenere cinque prove scritte in cinque giorni - spiega l´assessore altoatesino - due prove, e due giorni, in più degli studenti che fanno la maturità. Ci sembra eccessivo". L´obiettivo è quello di accorpare le prove in soli tre giorni, con un contemporaneo riequilibrio del peso tra le materie linguistiche e quelle tecnico-scientifiche, attualmente troppo sbilanciato sulle prime. Dai funzionari ministeriali sono giunti riscontri positivi, dato che l´idea è quella di rivedere il tutto a livello nazionale. Per quanto riguarda invece l´esame di stato, ovvero l´esame di maturità, la discussione si è concentrata sulla terza prova scritta, quella composta da una parte pluridisciplinare e da una parte che valuta le competenze linguistiche. "Sino ad ora ogni commissione d´esame ha avuto totale libertà di scelta - sottolinea la Kasslatter Mur - ma ciò ha comportato grandi differenze da scuola a scuola, con studenti avvantaggiati o penalizzati a seconda del grado di difficoltà della prova di lingua. L´obiettivo è quello di arrivare ad un test unico, uguale per tutti, preparato dalle Intendenze scolastiche". Per quanto riguarda, invece, il percorso riservato all´abilitazione all´insegnamento presso la Facoltà di scienze della formazione della Lub, l´assessore Sabina Kasslatter Mur ha ribadito la richiesta di un decreto ad hoc per l´Alto Adige che agevoli la "chiamata" di docenti ed esperti provenienti dall´estero, e che consenta di adeguare il percorso di studi ai differenti standard del mondo formativo di lingua tedesca. L´assessore provinciale, infine, ha chiesto la possibilità di concedere agevolazioni fiscali a chi riceve borse di studio per la frequenza di scuole dell´obbligo, scuole professionali e scuole superiori. |
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‘REVOLUTION SCHOOL MUSIC’ DI MOLVENA CON FRANCESCA MICHIELIN, FRESCA VINCITRICE DI X-FACTOR; “GIOVANI E TALENTO, UN BINOMIO DA VALORIZZARE”
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Venezia, 24 gennaio 2012 - L’azienda ‘Revolution Music School’ di Molvena (Vicenza), dove ha studiato per un breve periodo la neo vincitrice di X-factor, la sedicenne bassanese Francesca Michielin, è stata teatro ieri di un particolare evento: la visita di due esponenti istituzionali, Elena Donazzan assessore regionale all’istruzione formazione e lavoro della Regione Veneto e Giorgia Meloni ex-ministro della gioventù che ha, tra l’altro, presentato il suo libro “Noi crediamo. Viaggio nella meglio gioventù d’Italia”, della Sperling & Kupfer. La ‘Revolution Music School”, nata nel marzo 2011, diretta da Davide Nicolli e Monia Gagliano, è già diventata un importante studio di registrazione e di produzione artistica e musicale all’avanguardia che fa scuola a molti giovani e giovanissimi artisti: per l’occasione si sono esibite Sara Bertirossi (18 anni) e Carlotta Gandolfi (12 anni) accompagnate dalla band “Lord of rock” composta di ragazzi tra i 10 e i 15 anni. “Siamo in una parte del territorio veneto – ha ricordato Donazzan, introducendo Meloni - fertile di talenti legati alla modernità, con aziende famose da Diesel a Dainese a Bonotto (recentemente protagonista a Pitti Uomo). Oggi si aggiunge questa nuova gemma nata dalla volontà di due giovani musicisti essi stessi di talento che hanno deciso di diventare imprenditori della musica. Se fossimo in grado di mettere in vetrina tutti i nostri talenti, dei giovani veneti e italiani – ha aggiunto – ci renderemmo conto che il pil non può misurare tutto e lo spread ancora meno. Siamo in una parte del Veneto che ha fatto l’Italia con il sacrificio di tanti ragazzi pieni di talento e di generosità che qui sul Grappa, all’epoca della Grande Guerra, sul Pasubio, sull’Ortigara, sul Piave ha fatto l’Italia, parlando l’italiano e costruendo una Patria. Il nostro rinascimento parte da qui: dal fatto che a ciascun talento si possano dare le migliori opportunità: poi spetterà alla persona affermarsi, alla sua forza interiore, al non sentirsi soli che purtroppo è sentimento diffuso ma che si può superare con l’attenzione all’altro e consapevoli che si è popolo. Valorizzare il talento e il protagonismo dei giovani è sempre stata la caratteristica di Giorgia Meloni e del Ministero da lei guidato, il Ministero per la Gioventù. Per quanto mi riguarda creerò una “Banca dati pubblica dei talenti veneti" : idee, esperienze, progetti, imprese, storie di cui essere fieri, buoni esempi da mettere in vetrina, da cui attingere. Vorrei che il libro dell´on Meloni diventasse l´inizio di una collana di altri libri con le storie straordinarie dei giovani talenti che il genius loci italico esprime in ogni parte d´Italia. E in questo il Veneto ha tanto da raccontare.". Meloni ha detto tra l’altro: “i giovani italiani, come già 150° anni fa, possono fare la differenza se l’Italia crede in loro. Nella nostra Nazione dobbiamo passare da una società bloccata da rendite di posizione e privilegi consolidati a una dove ciascuno sia al centro e il sistema sociale riesca a fargli scoprire e valorizzare il talento di cui è portatore. Si parla dei giovani per stereotipi. Ha tenuto banco per anni la storia dei ‘bamboccioni’ o quelle sul ‘bullismo’. Invece la realtà dei giovani che ho incontrato come ministro, e che racconto anche nel libro, è quella di una generazione che non cerca scorciatoie ma la possibilità e il diritto di essere valutati per le proprie capacità. Nessuno racconta mai questa faccia della medaglia e il libro lo fa”. |
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GUIDA ORIENTAMENTO ALLA SCUOLA SECONDARIA |
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Aosta, 24 gennaio 2012 - Il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione informa che sono in distribuzione da lunedì 23 gennaio, le Guide Orientamento alla Scuola secondaria di secondo grado, scuola superiore. Si tratta della consueta guida consegnata agli studenti frequentanti la classe terza della Scuola secondaria di primo grado (scuole medie inferiori) tramite le stesse istituzioni scolastiche, in tempo utile per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, prevista per il 20 febbraio 2012. Cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo, la pubblicazione riporta l’offerta di istruzione e formazione presente sul territorio regionale, aggiornata con le novità riguardanti il nuovo assetto delle istituzioni scolastiche ed esce in formato cartaceo e multimediale. La nuova Guida, infatti, rappresenta uno dei diversi strumenti che il Dipartimento offre alle famiglie ed agli studenti per definire la scelta degli studi superiori, cui è collegato il sito internet http://www.Orientamentovda.it/. La pubblicazione si articola in diversi capitoli nei quali sono descritte le singole istituzioni scolastiche, i percorsi di formazione professionale, utili all’acquisizione di una qualifica, e le modalità di accesso al mercato del lavoro. Un apposito servizio rivolto alle famiglie ed agli insegnanti, infine, è presente presso il Dipartimento, al fine di offrire indicazioni e strumenti utili per facilitare il processo di scelta dei giovani. Per ulteriori informazioni www.Regione.vda.it alla voce lavoro |
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INCARICHI DI DOCENZA NEI CORSI DI FORMAZIONE DEL CRFP DI CAGLIARI |
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Cagliari, 24 gennaio 2012 - L’assessorato informa che dal 23 gennaio e fino alle ore 13 del 14 febbraio 2012 sono aperti i termini per la presentazione delle domande per gli incarichi di docenza a collaboratori esterni nei corsi di formazione professionale gestiti dal Centro regionale di formazione professionale di Cagliari. I corsi di formazione riguardano i profili professionali di estetista ed acconciatore. Possono presentare la propria candidatura coloro che hanno un´età superiore ai 18 anni e inferiore ai 65 e che sono in possesso dei seguenti requisiti: - scuola dell’obbligo più qualifica professionale di estetista o acconciatore, legalmente riconosciuta o conseguita tramite percorsi formativi/professionali più certificata esperienza professionale nel settore di pertinenza non inferiore a 5 anni, comprendente eventuali periodi di apprendistato e/o attività in qualità di lavoratore dipendente; - iscrizione alla Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura; - esercizio della professione direttamente collegata alla materia specifica di docenza come titolare di impresa artigiana. In particolare, per l’insegnamento delle materie quali “apparecchiature elettroestetiche e fisica applicata” e “orientamento e accompagnamento al lavoro” vengono richiesti i seguenti requisiti: - diploma di scuola media superiore più cinque anni di esperienza professionale certificata nel settore; - laurea vecchio ordinamento/magistrale/specialistica più 3 anni di esperienza professionale certificata o 3 anni di insegnamento della disciplina. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate tramite raccomandata al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale Servizio delle attività territoriali del lavoro e formazione C.r.f.p. Di Cagliari, Via Caravaggio s.N.c. (loc. Mulino Becciu) Per informazioni gli interessati potranno contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 13,00 ed il martedì ed il mercoledì pomeriggio dalle ore 15 alle 17 i seguenti numeri telefonici: 070/6065153 – 0706065149 070/6065155 – 070/6065351 – 070/6065109 oppure l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assessorato in via Xxviii febbraio n. 1, 09131 Cagliari al numero telefonico 070/6067038. |
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FVG: INAUGURATO A TARVISIO NUOVO CONVITTO LICEO BACHMANN ANCHE PER STUDENTI/ATLETI PROVENIENTI DA FUORI REGIONE |
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Trieste, 24 gennaio 2012 - Il nuovo convitto adiacente all´Isis Ingeborg Bachmann non rappresenta soltanto un´opera di edilizia scolastica in senso stretto, ma anche e soprattutto una straordinaria opportunità per attrarre a Tarvisio un maggior numero di studenti/atleti e di proiettare questo istituto d´istruzione superiore in chiave europea. Lo ha detto l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, partecipando il 20 gennaio al taglio del nastro della nuova struttura, dedicata al compianto Luciano Lazzaro, già allenatore e vicedirettore presso l´istituto stesso. Alla cerimonia di inaugurazione del convitto, fortemente voluto dalla Regione Friuli Venezia Giulia (che ha stanziato in proposito un contributo di tre milioni di euro anche nell´ambito delle strategie di promozione turistica del territorio), sono interventi, tra gli altri, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, con diversi assessori, il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, i parlamentari Manuela Di Centa, Carlo Monai e Mario Pittoni, i consiglieri regionali Alessandro Colautti, Franco Baritussio, Sandro Della Mea, il direttore dell´Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, il presidente di Promotur Stefano Mazzolini, assieme al dirigente scolastico Antonio Pasquariello, docenti e studenti. Lo Ski College Bachmann, attivo a Tarvisio dal 2000, è un liceo scientifico che si rivolge ad atleti appassionati delle discipline della neve e del ghiaccio, che qui hanno la possibilità di non dover più scegliere fra l´attività formativa e la pratica dello sport ad alto livello. Il Bachmann si rivolge dunque ai talenti sportivi, permettendo loro di conciliare studio e sport ad alto livello, perfettamente interpretando il motto latino "mens sana in corpore sano". La presenza, ora, di un convitto, che oggi ha 57 posti letto, destinati a divenire 90, permette a Tarvisio di richiamare ancora più ragazzi, anche da fuori regione, di dar vita a classi più numerose, come ha evidenziato l´assessore Molinaro, e ne rafforza l´immagine presso le famiglie di struttura innovativa, ideale per far crescere ed educare i ragazzi in sicurezza, offrendo un´istruzione di qualità assieme ad un percorso agonistico di prestigio. Ma c´è di più. Il convitto, così prevede la destinazione d´uso, si aprirà anche per accogliere, durante l´estate, corsi esterni delle università di Trieste e di Udine. E anche questa opportunità va letta sia in chiave formativa che nel contesto di una diversificazione dell´offerta turistica. Tanto più che il Bachmann, così a ridosso di tre confini, è anche pienamente proiettato in una dimensione europea, in quanto coinvolto sia nel progetto comunitario "Comenius Regio", condotto da autorità educative di Italia e Slovenia, che nell´Interreg Iv Italia-austria, che offre la possibilità di una maturità bilingue. Insomma, una scuola connessa con il territorio che la ospita, che non solo ne comprende e asseconda le sue esigenze di crescita, ma diventa essa stessa protagonista e dello sviluppo locale. La nuova realizzazione è dunque strategica per il Friuli Venezia Giulia, ha ancora sottolineato Molinaro, che ha espresso il ringraziamento dell´Amministrazione regionale alla Provincia di Udine e al Comune di Tarvisio per il loro impegno in questa direzione, e al Coni e alla Federazione italiana sport invernali, che fin dall´inizio hanno sostenuto l´attività del Bachmann. |
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GLI ISTITUTI PROFESSIONALI DELLA LUCANIA RILASCERANNO QUALIFICHE TRIENNALI |
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Potenza, 24 gennaio 2012 - Gli studenti iscritti al primo anno degli istituti professionali statali lucani avranno la possibilità di conseguire una qualifica professionale al termine di un percorso triennale di formazione, facendo una scelta alternativa al diploma di istruzione secondaria rilasciato dopo i cinque anni di corso. Lo ha stabilito una delibera approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, che recepisce il Sistema di Istruzione e Formazione Professionale (Iefp) costruito dalla Regione attraverso un processo di concertazione, prima con l’Ufficio scolastico regionale, e poi con le Province e gli istituti scolastici. Saranno, infatti, le Agenzie provinciali di Potenza e Matera (Apofil e Ageforma) a realizzare i percorsi formativi presso gli Istituti professionali. “Così assicuriamo ai ragazzi – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – una offerta formativa più ampia e rispondente alle esigenze del mercato del lavoro, in linea con la strategia adottata dal Dipartimento di collegare il più possibile il mondo della scuola e della formazione al territorio e alle realtà produttive. Delle 21 qualifiche riconosciute a livello nazionale ne sono state selezionate 13 in modo da distribuire su tutto il territorio regionale questo tipo di offerta formativa, ma non è esclusa la possibilità di includere nell’elenco altre qualifiche con le prossime programmazioni”. Le qualifiche conseguibili sono le seguenti: Operatore dell’Abbigliamento; operatore delle produzioni chimiche; Operatore elettrico; Operatore elettronico; Operatore di impianti termoidraulici; Operatore del benessere; Operatore meccanico/elettrico/elettronico; operatore della ristorazione; Operatore ai servizi di promozione e accoglienza; Operatore amministrativo-segretariale; Operatore ai servizi di vendita; Operatore di laboratorio odontotecnico. |
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FORTE VALENZA SOCIALE SCUOLA CELIACHIA FVG |
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Udine, 24 gennaio 2012 - "E´ un progetto di elevata valenza sociale", secondo l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, quello inerente la costituzione della Scuola permanente di Celiachia, presentato ieri ad Udine, nel corso di un seminario organizzato dalla sezione del Friuli Venezia Giulia dell´Agenzia nazionale per lo Sviluppo dell´Autonomia scolastica (Ansas) in collaborazione con l´Associazione Italiana Celiachia, ed il supporto finanziario della Regione. Frutto di un accordo dell´Ansas con una rete di scuole del Friuli Venezia Giulia e con l´Università di Udine, il progetto si pone l´obiettivo prioritario di informare e formare i diversi soggetti del sistema scolastico sul tema della celiachia, una malattia genetica ancora poco conosciuta ma diffusa, che costringe coloro che ne sono affetti a limitazioni alimentari. Il progetto, per l´assessore Molinaro, oltre a essere rilevante dal punto di vista scientifico e di metodo, relativamente all´approccio dell´intera società nei confronti di tale malattia, "si pone infatti l´obiettivo di abbattere i pregiudizi, favorendo una migliore qualità della vita a coloro che ne sono affetti, sia che si tratti di studenti che di persone ormai avviate alla vita adulta". "E pone in relazione - ha aggiunto - il godimento dei diritti da parte delle persone con il benessere generale della comunità, all´interno della quale tutti, indistintamente, debbono poter fruire delle medesime opportunità". Per Molinaro, infatti, lo scopo principale del progetto della Scuola permanente di Celiachia è quello di evitare la marginalizzazione dei soggetti affetti da tale patologia all´interno della società. Molinaro ha quindi ringraziato tutti coloro che si sono adoperati nella ricerca finalizzata a comporre i diversi elementi del progetto, il quale nei prossimi tre mesi si svilupperà nell´intero Friuli Venezia Giulia. Si tratta infatti, ha aggiunto l´assessore, "di un´iniziativa realizzata per la prima volta in Italia su scala regionale, che riveste caratteristiche di specialità, e che anche per questo ha trovato il sostegno convinto dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia". Il progetto, ha concluso Molinaro, "si propone inoltre di valorizzare l´offerta formativa locale attraverso la messa in rete di un modello organizzativo che ha la capacità di interloquire con il territorio, divenendo così risorsa per le comunità". Il seminario odierno ha inoltre avuto lo scopo di presentare i corsi di formazione, che saranno attivati (rispettivamente) a Udine presso l´Isis Stringer, nell´Alto Friuli all´Isis Linussio di Tolmezzo ed al Circolo didattico di Gemona, a Trieste al Liceo Dante Alighieri e all´Impresa sociale Ad Formandum, a Gorizia all´Isis Dante Alighieri, a Monfalcone all´Isis Pertini, a Pordenone al Collegio Don Bosco. Ciascun corso, animato da medici, dietisti, psicologi, esperti in scienze alimentari, si articolerà per 10 ore distribuite in quattro pomeriggi nel periodo tra febbraio ed aprile e si concluderà con il rilascio di una certificazione di partecipazione. Già nel corso del seminario odierno sono state raccolte le prime iscrizioni, da parte di scolaresche, docenti, personale Ata, addetti alla ristorazione pubblica e privata. L´incontro di oggi è stato introdotto dagli interventi di saluto del direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, da Cinzia Del Torre, consigliere comunale di Udine, e dall´assessore provinciale all´Istruzione, Elena Lizzi. Il progetto della Scuola permanente è stato presentato dal direttore e dal presidente regionali dell´Ansas, Alessandra Missana e Luciano Pegoraro. E´ seguita una tavola rotonda, moderata da Alessandro Sensidoni, dell´Università di Udine, nel corso della quale sono intervenuti il pediatra Stefano Martellossi, il cuoco Francesco Di Martino e la dietista Sara Fabris. La disponibilità e le potenzialità di valorizzazione del progetto nelle scuole sono poi state illustrate dai rappresentanti di diversi istituti: Annamaria Zilli, dirigente scolastica dell´Isis Stringher di Udine; Fabio Pelizzari, dirigente scolastico dell´Isis Linussio di Tolmezzo; Emanuela Plazzotta, docente di laboratorio di cucina all´Isis Stringher di Udine; Patrizia Bertoli, docente di scienze dell´alimentazione, dell´Isis Linussio di Tolmezzo. |
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STUDIO E LAVORO: ALTO ADIGE LEADER A LIVELLO NAZIONALE |
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Bolzano, 24 gennaio 2012 - La disoccupazione giovanile è uno dei problemi più gravi che affliggono l´Italia, ma l´Alto Adige si pone ancora una volta all´avanguardia. Secondo i dati Istat, infatti, la Provincia di Bolzano ha di gran lunga il dato più basso di inattività per i ragazzi fra i 15 e i 29 anni. "La conferma che il nostro è un sistema solido nonostante la crisi - commenta l´assessore Bizzo - per il futuro nuove possibilità dal Parco tecnologico" In gergo tecnico si chiamano Neet, acronimo inglese di not in education, employment or training: sono quei ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Un problema che sta assumendo dimensioni drammatiche in Italia, che nell´Europa a 27 fa meglio solo della Bulgaria con il 22,1% di giovani non attivi. Nella classifica stilata dall´Istat, però, l´Alto Adige dimostra di essere ancora un´isola felice da questo punto di vista: qui il tasso di inattività è al 9,9%, unica regione italiana al di sotto del 10%, in linea con i risultati fatti registrare da un paese-guida come la Germania e dai vicini di casa austriaci. "Questo risultato - commenta l´assessore Roberto Bizzo, che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di lavoro - conferma che nonostante la crisi il nostro resta un sistema economico sano e solido, in grado di offrire risposte e prospettive concrete ai giovani che vogliono impegnarsi nello studio e nel lavoro". Nonostante la Provincia di Bolzano svetti in questa classifica rispetto alla stragrande maggioranze delle altre regioni italiane, l´assessore Bizzo è convinto che in futuro le cose possano anche migliorare. "In questi anni la formazione professionale ha dato grandi risultati e garantito un futuro occupazionale a migliaia di ragazzi - sottolinea - ma ora dobbiamo concentrare la nostra attenzione sui "cervelli", su coloro che seguono un percorso formativo di alta specializzazione e che spesso non trovano lavoro in Alto Adige. Il Parco tecnologico, da questo punto di vista, può rappresentare una grande opportunità grazie alla presenza di aziende fortemente orientate all´innovazione e grazie alla stretta collaborazione con il mondo dell´Università e della ricerca". |
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LA SCUOLA WALDORF DI MERANO TRA LE VINCITRICI DEL CONCORSO ARGEALP PER LA PROTEZIONE DEL BOSCO |
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Bolzano, 24 gennaio 2012 - È stato assegnato alla scuola Waldorf di Merano il premio Argealp per la Protezione del bosco alpino 2011 per la categoria “Progetti scolastici”. Presente alla cerimonia, tenutasi a Schaan nel Liechtenstein, anche il presidente Durnwalder. Il premio dell’Argealp è stato consegnato il 20 gennaio agli studenti della scuola Waldorf di Merano a Schaan nel Principato del Liechtenstein alla presenza del presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso degli ultimi due anni scolastici la scuola Waldorf di Merano ha realizzato con i suoi alunni ed in collaborazione con le guardie forestali provinciali un progetto di salvaguardia del bosco che ha portato alla costruzione di un paio di muri a secco ed alla messa a dimora di numerosi alberi. Il progetto della scuola Waldorf aveva in primo luogo lo scopo di sensibilizzare i giovani nei confronti dell’importanza del bosco e della sua tutela ed al termine del progetto gli studenti hanno realizzato anche una mostra che ha riscosso notevole interesse tra il pubblico. Nel corso della cerimonia di premiazione il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha posto l’accento sull’importanza di questi progetti per valorizzare tra le nuove generazioni il ruolo e l’importanza del bosco come ambiente naturale da preservare. Hanno preso parte al concorso promosso dalle associazioni forestali dell’Argealp 25 progetti elaborati da Alto Adige, Vorarlberg, Tirolo, Carinzia, Baviera, Liechtenstein e Grigioni. |
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PARLAMENTO EUROPEO: CONTROLLI PIÙ SEVERI SUI PESTICIDI |
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Strasburgo, 24 gennaio 2012 - I prodotti di controllo dei parassiti - per respingere gli insetti o uccidere i batteri - dovranno essere preventivamente autorizzati per essere venduti nell´Ue. Giovedì, i deputati hanno approvato un accordo raggiunto con il Consiglio che prevede controlli sanitari e ambientali più severi su questi prodotti e regole comuni per le imprese sul processo di autorizzazione alla vendita. "Sono molto felice che siamo riusciti a trovare delle soluzioni equilibrate per migliorare sia i controlli di sicurezza, sia il processo di autorizzazione, cosi da garantire agli europei prodotti pesticidi più sicuri ed efficaci´, ha detto la relatrice Christa Klass (Ppe, De), dopo che i deputati hanno approvato, per alzata di mano, la nuova legislazione. Perché le nuove regole entrino in vigore, è ancora necessaria l´approvazione formale del Consiglio, con il quale esiste un accordo preventivo. Divani più sicuri - La legislazione europea del 1998 sul controllo dei prodotti contro i parassiti sarà dunque aggiornata per includere anche i prodotti trattati - come ad esempio i mobili spruzzati con fungicida. I pesticidi per uso agricolo continueranno a essere disciplinati da una legislazione ad hoc. Restrizioni per le sostanze pericolose - Le sostanze più problematiche, come quelle cancerogene che colpiscono geni, ormoni o la riproduzione, saranno in linea di principio vietate. Gli Stati membri potranno eventualmente introdurre delle eccezioni a tale regola solo quando il loro uso risulti assolutamente inevitabile, come ad esempio nel caso che un prodotto sia necessario per garantire la salute pubblica. Le autorizzazioni, in questo caso, saranno soggette a regole ancora più dure e a scadenze più brevi, in attesa che siano trovate alternative meno pericolose. I deputati hanno anche inserito nella legislazione regole specifiche per i controlli di sicurezza per prodotti con nanotecnologie e l´etichettatura obbligatoria. Aprire il mercato - La nuova legislazione armonizza ulteriormente il mercato europeo dei prodotti pesticidi e introduce nuove scadenze per la presentazione delle domande di autorizzazione. Saranno semplificate anche le procedure di riconoscimento delle autorizzazioni fra paesi, e dal 2013 sarà introdotta la possibilità di richiedere l´autorizzazione direttamente a livello Ue. Diminuire i test sugli animali - Altre misure previste comprendono lo scambio di dati fra le imprese per evitare la duplicazione dei test sugli animali, in cambio di un compenso per chi ha eseguito i test. |
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IL 30 MARZO A MATERA IL TAVOLO SU INQUINAMENTO JESCE E GRAVINA PRESSO LA REGIONE PUGLIA |
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Potenza, 24 gennaio 2012 - Si terrà il 30 marzo a Matera la prossima riunione del Tavolo interregionale permanete sull’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina nella quale saranno resi noti i primi risultati dei campionamenti coordinati che le Arpa di Basilicata e Puglia effettueranno lungo le intere percorrenze dei due torrenti. E’ quanto è stato deciso oggi a Bari al termine di una riunione presso la Regione Puglia alla quale hanno preso parte gli assessori all’Ambiente di Basilicata e Puglia, Agatino Mancusi e Fabiano Amati e rappresentanti delle due Arpa, di Acquedotto Lucano, Acquedotto Pugliese, della Provincia di Matera e del Parco della Murgia Materana. In particolare nel corso della riunione sono stati analizzati dati riferiti alle prime verifiche concordate nella precedente riunione del 17 novembre scorso. Da questa attività è emerso che gli scarichi a valle dei depuratori di Altamura, Gravina e Matera non presentano in media valori oltre i i limiti ricompresi dalle norme sulle attività di depurazione e comunque riconducibili al fenomeno oggetto d’indagine. Da una prima attività di indagine svolta dalla Provincia di Matera è inoltre emerso che alcune aziende zootecniche e frantoi oleari si sono resi protagonisti irregolarità nello sversamento degli nei corpi idrici dei residuai delle attività. Per meglio circoscrivere ed individuare le effettiva cause di inquinamento il Tavolo ha infine accolto la proposta dell’Aarpa Basilicata di procedere, in concorso con l’Arpa Puglia e con le Province, ad un piano campionamento accurato, della durata di oltre un mese, dei corsi d’acqua, unitamente al censimento di tutti gli scarichi. Al termine della seduta l’assessore Mancusi ha espresso soddisfazione “per il metodo concertativo messo in campo con la Regione Puglia che già prodotto i primi risultati e che può costituire la base per la costruzione di un modello virtuoso di coordinamento istituzionale per affrontare questo tipo di emergenze. I primi dati positivi riferiti ai campionamenti effettuati nel mese di dicembre e che farebbero escludere il malfunzionamento dei depuratori – ha aggiunto Mancusi - non devono far a abbassare la guardia sul monitoraggio degli stessi che deve essere invece rafforzato. La presenza all’incontro del presidente del parco della Murgia materana -ha detto inoltre Mancusi - assicura il pieno coinvolgimento dell’ istituzione deputata alla conservazione e alla valorizzazione di una parte di territorio lucano con notevole valenze ambientali e paesaggistiche”. Al fine di favorire il pieno coinvolgimento di tutte le forze sociali e politiche interessate alla vicenda l’assessore Mancusi ha chiesto ed ottenuto che la prossima riunione del Tavolo si terrà a Matera il 30 marzo. “Tale appuntamento – evidenzia infine Mancusi - sarà significativo dal punto di vista scientifico perche, per la prima volta, sarà possibile valutare datai scientifici riferiti a campionamenti più vasti” . |
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SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA MINISTERO DELL’AMBIENTE, REGIONE CALABRIA E COMUNE DI COSENZA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
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Catanzaro, 24 gennaio 2012 - Regione Calabria, Ministero dell’Ambiente e Comune di Cosenza hanno firmato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di programmi comuni nel campo dello sviluppo sostenibile. A siglare l’atto, al termine di una conferenza stampa tenutasi a Lamezia Terme nei locali della Sacal, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il Ministro Corrado Clini ed il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Tenendo conto delle attività positivamente avviate in attuazione degli obiettivi dell’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente ed il Comune di Cosenza, del 02 agosto 2011, il protocollo d’intesa mira ad avviare (ai sensi della L. 241/1990) nell’ambito delle proprie specifiche attribuzioni e competenze, un programma comune di iniziative teso alla promozione dello sviluppo sostenibile della città di Cosenza nonché la realizzazione di progetti pilota in vari settori: promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, gestione integrata ed efficiente delle risorse idriche, con particolare riferimento alla riduzione delle perdite, gestione del ciclo dei rifiuti, con particolare riferimento alla raccolta differenziata e recupero, nonché alla valorizzazione della frazione organica per la produzione di composti di qualità, promozione della mobilità sostenibile, con particolare riferimento all’integrazione dei sistemi di trasporto tra Cosenza e le città limitrofe, valorizzazione delle risorse naturali, comprese le aree verdi urbane. “Quest’accordo ci consente di realizzare un percorso sperimentale partendo dalla città di Cosenza – ha dichiarato il Presidente Scopelliti. Tutto ciò trova la piena adesione della Regione. Il nostro obiettivo, terminata la fase sperimentale, è quello di rilanciare il protocollo su altre parti del territorio calabrese”. |
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OLTRE DIECIMILA ALBERI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA AI COMUNI, UNO PER OGNI BAMBINO |
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Bologna, 24 gennaio 2012 - Un albero per ogni bambino. Sono 10.230 le nuove piante messe a dimora in Emilia-romagna nel 2011 per altrettanti nuovi nati: aceri, frassini, carpini, querce ed altre varietà locali. L´iniziativa avviene grazie alla Regione che mette a disposizione dei Comuni che ne fanno richiesta piante provenienti dai vivai forestali regionali Zerina di Imola, Castellaro di Galeata (Fc) o dalla struttura convenzionata Scodogna di Collecchio (Pr). "Si tratta di un intervento promosso da una legge nazionale che questa Regione sostiene con convinzione- ha commentato l´assessore regionale all´ambiente Sabrina Freda - è un modo semplice, ma concreto di pensare all´ambiente in cui viviamo, aumentando la dotazione di verde pubblico, migliorando la qualità della vita nelle nostre aree urbane. Il fatto poi che la messa a dimora di un nuova pianta venga legata alla nascita di un bambino ne aumenta il significato anche simbolico e può servire ad aumentare il coinvolgimento e la sensibilità ambientale delle nuove generazioni." Nel 2011 i Comuni emiliano-romagnoli che hanno aderito all´iniziativa sono stati 74. Ad essi la Regione ha assegnato, grazie a uno stanziamento complessivo di 50 mila euro, un contributo di 4,52 euro per ogni pianta prelevata gratuitamente dai vivai regionali e di 22,86 euro nel caso l´albero provenga dalla struttura vivaistica convenzionata. Le piante provenienti da quest´ultima nel 2011 sono state 205 su 10.230. Il Comune a sua volta ha il compito di comunicare alla famiglia del bambino l´avvenuto "gemellaggio". Gli alberi messi a dimora nel 2011 si riferiscono ai bambini nati nel 2009. Quest´anno verranno piantati gli alberi per i bambini nati nel 2010 |
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CIPE, : IL PIÙ GRANDE INVESTIMENTO DELL´ULTIMO DECENNIO IN CAMPANIA PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI” |
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Napoli, 24 gennaio 2012 - “E´ il più grande investimento per la messa in sicurezza del territorio regionale rispetto al dissesto idrogeologico dell´ultimo decennio. Un risultato di cui sono soddisfatto personalmente e che premia il grande lavoro che abbiamo svolto assieme al presidente Caldoro.” Così l´assessore ai Lavori pubblici e alla Difesa del Suolo, Edoardo Cosenza, ha commentato lo stanziamento di complessivi 204 milioni di euro per il piano "frane e versanti" approvato dal Cipe e dal Consiglio dei Ministri il 20 gennaio (di cui 184 milioni della delibera odierna e 19 milioni 700mila già stanziati dal Ministero dell´Ambiente). “Questo finanziamento – ha precisato l´assessore Cosenza – consentirà di attuare 57 interventi prioritari per la prevenzione del rischio idrogeologico in Campania, così come precedentemente stabilito dalla Regione, in accordo con il ministero dell´Ambiente e il Dipartimento della Protezione civile, alla luce delle priorità dettate dalle Autorità di Bacino e dall´Agenzia regionale per la Difesa del Suolo (Arcadis). “E’ importante anche l’ulteriore finanziamento destinato alle opere idrauliche, alle reti fognarie e alle infrastrutture a servizio della nuova sede Nato di Giugliano, pari a 26 milioni di euro. A questi 230 milioni di euro vanno poi aggiunti 50 milioni di euro che mi sono stati assegnati in qualità di commissario straordinario per il dissesto idrogeologico in provincia di Salerno, in seguito alle alluvioni del novembre 2010. Complessivamente un investimento straordinario per la sicurezza dei cittadini per il quale ringraziamo il Governo, anche in considerazione del particolare momento economico che il Paese sta attraversando”, ha concluso Cosenza. |
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UMBRIA: DECRETO LIBERALIZZAZIONI: POSITIVA MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO SULL’ACQUA |
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Perugia, 24 gennaio 2012 – Di seguito una dichiarazione Dell’assessore regionale Stefano Vinti: “La sostanziale marcia indietro nel Decreto Legge sulle liberalizzazioni del Governo Monti in merito alla privatizzazione dell’acqua, grazie all’esistenza di una forte mobilitazione popolare sul tema, è senz’altro da accogliere come fatto positivo, ma il procedere dell’esecutivo in fatto di liberalizzazioni, che si ritengono necessarie per la cosiddetta crescita, non ci lascia affatto tranquilli, anzi desta molte preoccupazioni. Liberalizzazioni uguale ripresa economica, liberalizzazioni uguale crescita, liberalizzazioni uguale sviluppo. Il più volte sbandierato “lenzuolo delle liberalizzazioni” è ormai divenuto la panacea per ogni male. Peccato che è facilmente verificabile come già in passato, in Italia o altrove, le liberalizzazioni hanno prodotto soltanto disoccupazione. D’altra parte non è proprio difficile capire che 5000 farmacie in più (o qualsiasi delle altre misure) non rimetteranno in sesto la nostra economia. Non sarebbe più opportuno rilanciare la ricerca e la formazione, operando tagli agli sprechi e alle spese militari? E’ solo un esempio di come si può fare cassa e investire nel futuro. Invece puntiamo su liberalizzazioni e privatizzazioni. L’acqua è appena sfuggita, il divieto di gestione pubblica del servizio idrico, sparito nell’ultima versione del decreto, è da considerarsi una vittoria del popolo dell’acqua, che ha continuato vigile in questi mesi a tenere alto l’esito referendario”. “In Umbria, faremo la nostra parte. Nel Dap, già approvato dalla Giunta, per esempio, si fa esplicito riferimento al rispetto della volontà popolare espressa con il referendum del 12-13 giugno 2011. Convinti che alla base dello stato sociale, oggi più che mai, bisogna porre la politica dei beni comuni. La crisi senza precedenti che stiamo attraversando non può diventare un alibi, non può essere motivo per l’eliminazione di diritti fondamentali come l’acqua. L’acqua non può diventare merce, deve essere gestita in modo partecipativo e senza profitto. Questo hanno votato milioni di cittadini italiani. La vicenda dell’acqua, una battaglia finalizzata a sostenere un diritto, può costituire un modello per una politica che deve essere diversa. Solo una politica fatta di partecipazione democratica e beni comuni, sarà in grado di rispondere alle sfide a cui siamo chiamati”. Stefano Vinti |
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BANDO DI CONCORSO SU «IL PASSATO INCONTRA IL FUTURO» |
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Novara, 24 gennaio 2012 - La Fondazione La Nosta Gent - Onlus di Romagnano Sesia ha indetto un bando di concorso per l´assegnazione di un premio mirato alla realizzazione di un lavoro di ricerca biologico-ambientale sul seguente argomento: «Il passato incontra il futuro. Le tradizioni popolari nel Novarese e Bassa Valsesia, fonte di idee e progetti per la valorizzazione culturale, ambientale ed economica del nostro territorio». Il bando è aperto ai cittadini italiani e stranieri, singoli e associati, alle scuole di ogni ordine e grado e agli istituti di ricerca, pubblici e privati. I lavori vanno presentati entro il 31 luglio. Il premio previsto per il vincitore è di 2 mila euro. Www.lanostagent.it |
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VIA ALLO SCOLMATORE LIMENELLA – FOSSETTA PER DIFESA IDRAULICA PADOVA NORD |
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Venezia, 24 gennaio 2012 - Può prendere il via la realizzazione del Canale Scolmatore di piena Limenella – Fossetta, finalizzato alla difesa idraulica del bacino Montà – Portello e dunque della zona di Padova Nord. Il commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico del Veneto, generale dei Carabinieri Vincenzo Alonzi, ha infatti impegnato a favore del Consorzio di Bonfica Bacchiglione, presentatore del progetto, il finanziamento di 3 milioni e mezzo di euro resi disponibili per queste finalità dal Ministero dell’Ambiente, che completano le esigenze finanziarie per l’attuazione dell’opera. “Ringrazio il generale Alonzi per il suo impegno – ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia – e per la celerità nell’adottare questo suo primo atto: un provvedimento che si inserisce nella linea di rendere più sicuro il territorio regionale”. Per realizzare lo scolmatore, ritenuto strategico per la sicurezza del Comune di Padova, nel 2006 fa gli enti coinvolti avevano firmato un accordo di programma che prevedeva l’intera copertura della spesa, allora prevista in 15 milioni di euro, dei quali 7,7 milioni impegnati dalla Regione, 4 milioni cofinanziati dal Comune e 3,5 cofinanziati dal Consorzio di bonifica. Successivamente, però, il progetto generale era stato aggiornato, autorizzando la realizzazione per stralci dei quali il primo dell’importo di 18,5 milioni, che con l’ordinanza del Commissario Alonzi vengono interamente coperti. Il Consorzio di Bonifica Bacchiglione dovrà ora predisporre il cronoprogramma, mentre l’affidamento del contratto avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. |
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TORRENTI JESCE E GRAVINA. NUOVO INCONTRO IN REGIONE PUGLIA |
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Bari, 24 gennaio 2012 - "Alla luce delle indagini eseguite dai tecnici dalle Arpa di Puglia e Basilicata e salvo ulteriori indagini comunque in corso, non esiste nesso causale tra gli scarichi degli impianti gestiti da Acquedotto Pugliese e Acquedotto Lucano e l´inquinamento del Torrente. Parte ora la seconda fase di indagine puntuale lungo tutto il torrente, i cui risultati saranno analizzati durante la prossima riunione già convocata per il 30 marzo". Lo ha spiegato l´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile della Regione Puglia Fabiano Amati, a seguito dell´incontro tecnico che si è svolto il 20 gennaio a Bari sulle problematiche relative alle problematiche di inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina, segnalate dalla Regione Basilicata. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale della Basilicata all’Ambiente Agatino Mancusi e tecnici dell’Acquedotto pugliese, di quello Lucano, delle Arpa di Puglia e Basilicata, dell’Aip Puglia e dell´Ente parco Murgia Materana. "Così come avevamo stabilito nel corso della prima riunione - ha detto l´assessore - oggi il tavolo tecnico si è nuovamente riunito per esaminare gli esiti delle verifiche incrociate dei tecnici delle Arpa di Puglia e Basilicata, riassunti in un report utile ad avere un quadro chiaro dei buoni livelli di funzionalità degli impianti di depurazione che scaricano nei due torrenti interessati. Dai prelievi non si evince al punto di uscita dei depuratori una situazione che possa determinare l´inquinamento presente lungo il torrente. A questo punto, poiché non sussistono elementi specifici in grado di individuare responsabilità definite, si è reso necessario avviare un´ulteriore fase di indagine estesa all´intera asta del torrente, dove i tecnici eseguiranno nuovi prelievi e campionamenti. Ci riuniremo ancora tra circa due mesi, verificheremo i risultati ed in base ad eventuali responsabilità che saremo in grado di individuare, coinvolgeremo quanti potranno aiutarci a risolvere il problema". |
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AMBIENTE: GIUNTA ABRUZZO,DISPOSIZIONI CONTRO INQUINAMENTO ACUSTICO |
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Pescara, 24 gennaio 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Mauro Di Dalmazio, ha regolamentato esaustivamente tutta la materia realtiva all´acustica ambientale. Infatti, ha adottato con delibera i criteri attuativi della legge 23/2007 sull´acustica ambientale con i quali i Comuni, di concerto con tutti gli altri organi coinvolti, possiedono ora tutti gli strumenti idonei per applicare, ognuno sul proprio territorio, le procedure più atte alla salvaguardia della popolazione dall´inquinamento acustico. Di seguito è esposto, in maniera sintetica lo specifico obiettivo dei Criteri allegati alla delibera. Questi i criteri tecnici per la Redazione dei Piani Comunali di Risanamento Acustico: i Comuni potranno, entro 12 mesi dall´approvazione della delibera, suddividere, tenendo di quanto previsto dal proprio P.r.g., il loro territorio, in zone acustiche omogenee tenendo in considerazione le aree di interesse paesaggistico, ambientale e turistico. I Comuni adottano il piano di Risanamento Acustico di cui all´art.3 della L.r.23/2007 la cui predisposizione è di competenza esclusiva dei tecnici competenti in acustica ambientale che, nel redarlo, dovranno tener conto delle principali sorgenti di rumore che sono: il traffico veicolare e stradale, gli impianti connessi alle attività produttive(industriali, artigianali, commerciali, ludiche ecc), le linee ferroviarie e le infrastrutture aeroportuali. Si dovranno individuare le priorità degli interventi di risanamento in base alla somma dei punteggi ottenuti per ogni intervento secondo le tre tabelle principali che individuano i punteggi da assegnare per ogni parametro di valutazione: A) classificazione acustica del sito da risanare B) grado di superamento dei limiti C) popolazione interessata dall? intervento. E, in conseguenza, quanto più elevato è il punteggio tanto più è urgente l´intervento di bonifica da porre in atto. Criteri per il rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento di attività temporanee di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora esso comporti l? impiego di macchinari o di impianti rumorosi. Si tratta di attività che si svolgono e concludono in un periodo di tempo limitato e in luoghi non stabilmente attrezzati che comportino l´uso di macchinari e impianti rumorosi, ossia: cantieri, manifestazioni, spettacoli, concerti serate danzanti, piano bar, proiezioni cinematografiche; feste popolari, sagre, fiere, manifestazioni di partito, sindacali, di beneficenza, luna park temporanei, manifestazioni sportive all´aperto. E´ compito dei Comuni disciplinare le modalità amministrative per la presentazione delle domande atte ad ottenere le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento delle attività temporanee che tengano conto del pieno rispetto di una serie di misure necessarie a ridurre le molestie a terzi. Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione del clima acustico Entrambi i criteri devono essere predisposti da tecnici competenti nel campo dell? acustica ambientale. La prima deve essere redatta in caso di realizzazione, modifica, potenziamento, di: aeroporti, aviosuperfici, eliporti, strade di tipo A(autostrade), B(strade extraurbane principali), C(strade extraurbane secondarie), D(strade urbane di scorrimento), E(strade urbane di quartiere), F(strade locali)secondo la classificazione di cui al D.lgs 285/92 e successive modificazioni. Discoteche. Circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi. Impianti sportivi e ricreativi. Ferrovie e altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia. La valutazione di clima acustico deve invece essere prodotta per: scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani e nuovi insediamenti residenziali. La documentazione presentata per entrambe deve consentire, per la prima un valutazione comparativa tra la situazione di fatto e gli interventi eseguiti, comprensiva del rispetto dei valori limite della normativa vigente; per la seconda la situazione di fatto nelle aree interessate, ha lo scopo di valutare se le opere da realizzare tengono conto della destinazione d´uso delle zone di intervento e, di conseguenza, dei valori limite in esse consentiti. Segue poi una descrizione dei contenuti specifici della documentazione da presentare. Criteri per la classificazione acustica del territorio comunale Criteri per la predisposizione del Piano di Classificazione Acustica in cui vengono definiti i valori limite degli indicatori del rumore su tutto il territorio comunale, con particolare riferimento alle classi definite nella Tabella A del D.p.c.m. 14/11/97 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore". La zonizzazione ha lo scopo di tutelare la popolazione dall´inquinamento acustico e deve essere di conseguenza garantita, su tutto il territorio comunale, la rispondenza tra le attività in essere e previste e il clima acustico definito in ciascuna parte del territorio stesso. Per questi motivi, tale Piano deve essere sottoposto a Vas (procedure di Valutazione Ambientale Strategica) e, il lavoro di classificazione acustica deve essere diviso in 4 fasi: 1) Redazione di un quadro conoscitivo preliminare 2) Analisi e Zonizzazione dello stato di fatto 3) Analisi previsionale del territorio e zonizzazione dello stato di progetto 4) Confronto e sintesi tra fase 2 e fase 3: zonizzazione definitiva. Dopo la definitiva regolamentazione del riconoscimento dei tecnici competenti nel campo dell´acustica ambientale, l´istituzione dell´elenco regionale degli stessi e la regolamentazione dei corsi di aggiornamento, questo ultimo provvedimento dà luogo alla certa e completa attuazione delle attività di contenimento del rumore in campo esterno e in campo abitativo. |
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DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO POTOčNIK SUL VOTO DEL PE SULLA DIRETTIVA SUI RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE)
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Bruxelles, 24 gennaio 2012 - Il Commissario europeo all´ambiente Janez Potočnik si è rallegrato per il sostegno assicurato dal Parlamento europeo all´aggiornamento della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Un ampia maggioranza di europarlamentari ha votato a favore di un pacchetto legislativo che rispecchia un livello di ambizioni analogo a quello della proposta originaria formulata dalla Commissione. Ciò significa che nei prossimi anni l´Europa vedrà una forte accelerazione degli sforzi in materia di efficienza delle risorse. Il commissario Potočnik ha dichiarato: "L´odierna decisione del Parlamento europeo è una buona notizia per la salute dei nostri cittadini, per la competitività dell´Europa e per l´ambiente. In questo periodo particolarmente difficile, caratterizzato da cambiamenti economici e dall´aumento dei prezzi delle materie prime, l´efficienza delle risorse rappresenta il punto d´incontro tra i benefici economici e la crescita innovativa dell´industria europea. In questo contesto il flusso di rifiuti di gran lunga più pertinente è quello dei rifiuti elettrici ed elettronici. Oggi il Parlamento europeo ha impresso un grandissimo slancio a questa politica, grazie all´innalzamento dei livelli di raccolta obbligatoria per tali rifiuti all´85% entro il 2019. Auspico che ciò incoraggi alcuni Stati membri a essere ancora più ambiziosi, puntando a raggiungere tale traguardo anche prima della scadenza prevista. Un adeguato trattamento dei Raee è importante per prevenire danni alla salute umana e all´ambiente, e la loro raccolta sistematica costituisce il presupposto per il riciclaggio di preziose materie prime quali l´oro, l´argento, il rame e i metalli rari contenuti nei nostri televisori, laptop e telefoni cellulari usati." |
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RIFIUTI: NESSUNA DISCARICA A VALLO DELLA LUCANIA. BENE IL POLO ECOLOGICO |
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Napoli, 24 gennaio 2012 - "Nel piano regionale di gestione dei rifiuti urbani non è prevista alcuna discarica a Vallo della Lucania, né nei territori inclusi nelle aree protette e contigue". Così l’assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano. "Bisogna - sottolinea Romano - leggere in modo giusto lo strumento di programmazione approvato dal Consiglio Regionale della Campania, e non interpretarlo distorcendo la verità. "L´idea del Polo Ecologico, cosi come costruita dal commissario Tino Vardè d´intesa con l’assessore provinciale Antonio Fasolino, è validissima e può rappresentare un modello da esportare in altre aree del territorio regionale. Proprio a dimostrazione della valenza di tale soluzione, ho già convocato il commissario Vardè per la prossima settimana per proseguire nell´analisi della soluzione tecnica individuata. "Dopo aver fatto il punto con lui sulle attività che sta svolgendo, incontrerò tutte le Province, che saranno chiamate a partecipare a cinque distinti tavoli tecnici. Valuteremo, insieme, lo stato dell’arte della gestione del ciclo dei rifiuti, a cominciare dall’impiantistica. Gli incontri serviranno anche a verificare la programmazione provinciale rispetto al Piano Regionale, al fine di accertare l’esistenza di eventuali criticità che vanno superate insieme con la Regione", conclude Romano. |
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RIFIUTI IN CAMPANIA: PIANO È FRUTTO DI COSTANTE INTERLOCUZIONE CON LA UE |
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Napoli, 24 gennaio 2012 - “L’unione europea ha accolto con favore l’approvazione del Piano regionale dei rifiuti da parte del Consiglio regionale, che aspettava da tempo essendo la Campania priva di questo strumento da 17 anni. Attendiamo ora che lo valuti in modo che possa esprimersi in relazione alla procedura di infrazione in corso. Ciò su cui avevamo sostanzialmente avuto il via libera era il dimensionamento impiantistico previsto e sulle strategie di fondo.” Così l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, in merito alle attese decisioni di Bruxelles che arriveranno dopo l’incontro ufficiale con il ministro Clini, previsto per il prossimo 25 gennaio. “Il Piano – ha ricordato l’assessore Romano – è anche il frutto di una costante interlocuzione con la Ue ed è stato redatto sulla base di un confronto dialettico con l’Europa. Il via libera definitivo al Piano, approvato e reso esecutivo dal Consiglio regionale, potrà esserci solo dopo una attenta analisi da parte dell’Europa. “Va detto – ha aggiunto Romano – che un conto è il Piano, un conto la lettera che l’Italia ha inviato qualche giorno fa. Quest’ultima, infatti, contiene le risposte del Governo richieste dalla Ue in ordine a quesiti specifici e, in particolare, rispetto alla gestione della situazione transitoria.” |
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RIFIUTI IN CAMPANIA, DIMISSIONI FASOLINO, ASSESSORE ROMANO: "GIÀ AVVIATO CONFRONTO CON CIRIELLI, QUESTIONE IN FASE DI SOLUZIONE"
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Napoli, 24 gennaio 2012 - "Le questioni sollevate dall´assessore provinciale di Salerno Antonio Fasolino sono già in fase di soluzione. E´ stata raggiunta un´intesa con il presidente di Palazzo Sant´agostino Edmondo Cirielli e predisposta l´attività necessaria a superare la vicenda." Così l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano. "In particolare - ha detto Romano - la Regione, dopo l´approvazione del Piano, ha già avviato l´analisi delle specificità territoriali per andare incontro alle esigenze delle varie aree della Campania. Il colloquio con Cirielli è servito appunto a chiarire la situazione e a predisporre l´attività tecnica necessaria." |
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RIFIUTI: PARMA PROVINCIA VIRTUOSA IL PREMIO RIDEA AI 10 COMUNI PRIMI CLASSIFICATI DEL RAPPORTO REGIONALE, TUTTI DEL PARMENSE. |
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Parma, 24 gennaio 2012 – Dieci comuni con una differenziata super, con percentuali che vanno dal 79,1% (il decimo) all’84,1% (il primo). Sono i primi dieci classificati del Rapporto regionale sulla gestione dei rifiuti: tutti Comuni della provincia di Parma. È a loro che quest’anno è andato il premio Ridea, istituito dalla Provincia proprio per dare un riconoscimento agli enti locali che attuano scelte innovative sul tema della gestione dei rifiuti. Un premio che dà valore a un lavoro che per tutte queste realtà non è episodico ma viene da lontano, in un trend di crescita costante, in questi anni, di aumento della differenziata. In vetta Soragna con l’84.1% di raccolta differenziata, affiancata sul podio da Roccabianca con l’82,5% e da Trecasali con l’82,2%. A seguire Zibello (81,8%), Polesine Parmense (81,6%), Sissa (80,2%), Sala Baganza (80%), Felino (79,6%), Mezzani (79,2%), Busseto (79,1%). Ben sette, dunque, i Comuni del Parmense sopra l’80%: un risultato unico a livello regionale, con miglioramenti costanti in questi anni; e chi, come il Comune di Felino, ha iniziato quest’anno il “porta a porta” ha fatto un salto enorme, di una ventina di punti percentuali. Le buone notizie per il Parmense non si fermano qui, poiché dei primi 20 classificati nella graduatoria regionale ben 16 sono del nostro territorio: San Secondo al 12° posto (78,8% di differenziata), Fontevivo al 13° posto (76,1%), Collecchio al 14° posto (75,7%), Sorbolo al 18°posto (74,1%), Fontanellato al 19° posto (72,7%), Lesignano al 20° posto (72,7%). “I dati dimostrano come in questa provincia siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario. E serio”, ha detto oggi poco prima della premiazione in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. “Sui rifiuti è chiaro che la soluzione vera è ridurre il più possibile la produzione, avere una differenziata altissima e arrivare a un riuso, un riciclo, del 100%. Per avvicinarci a quell’obiettivo noi stiamo lavorando da anni. Nel 2000 abbiamo costruito insieme il piano di gestione dei rifiuti, un piano ambizioso che si sta realizzando: basti dire che in meno di dieci anni siamo passati dal 20% al 56% di raccolta differenziata, diminuendo significativamente la quota di rifiuti prodotti. Se tutto questo è stato possibile, e se incrociando i dati della produzione con quelli della raccolta differenziata siamo in primi in regione, è stato grazie a un grande gioco di squadra”, ha continuato Bernazzoli, che ha sottolineato “l’impegno dei cittadini e la grande maturità della classe dirigente degli enti locali della provincia”. Dalla Provincia un grazie anche a tutti gli altri attori del sistema: da Iren ad Ato, dalle cooperative sociali impegnate nella raccolta porta a porta alle associazioni ambientaliste con il loro lavoro di sensibilizzazione. “Ora da qui bisogna andare avanti, per migliorare ancora”, ha concluso Bernazzoli.secondo il Rapporto regionale sulla gestione dei rifiuti 2011 la provincia di Parma ha raggiunto il 56,6% di raccolta differenziata di rifiuti urbani (media regionale 50.4%), in perfetta coerenza con gli obiettivi indicati dal Piano provinciale gestione rifiuti (Ppgr) attualmente in vigore. “Si conferma che la nostra provincia è ai vertici della raccolta differenziata, e contrariamente al trend regionale siamo l’unica provincia che registra un calo nella produzione dei rifiuti, che si attesta a 606 kg/anno pro capite rispetto a una media regionale di 698 kg pro capite”, ha osservato l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, che ha a sua volta ribadito che “il nostro è un sistema che funziona grazie a tutti gli attori che ne fanno parte. La Provincia ha svolto e continua a svolgere un lavoro di coordinamento che insieme al lavoro dei comuni, al grande impegno dei cittadini e alla partecipazione di tutti gli altri attori ha permesso di costruire una sinergia virtuosa”. Lo dicono le cifre: solo pochi anni fa (2001) la raccolta differenziata nel Parmense si attestava intorno al 20%, oggi siamo al 56,6% (media regionale 50.4%) e in linea con gli obiettivi del piano provinciale. La prossima tappa è il raggiungimento del 65% della media provinciale e il suo superamento. Alla premiazione di oggi hanno partecipato anche rappresentanti di Iren, di Ato, delle cooperative sociali impegnate nella raccolta porta a porta, delle associazioni ambientaliste. |
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