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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Febbraio 2012 |
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UE: NORME VINCOLANTI PER GARANTIRE L´ACCESSO DELLE PERSONE NON VEDENTI AI LIBRI |
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Strasburgo, 20 febbraio 2012 - I non vedenti dovrebbero avere accesso a libri e altre opere pubblicate in formati speciali, come Braille, caratteri grandi o audio. Questo richiede che l´eccezione mirata alle norme sul diritto d´autore, afferma una risoluzione adottata dal Parlamento europeo Giovedì scorso, invitando il Consiglio e la Commissione a sostenere un trattato internazionale vincolante per renderlo possibile. Solo il 5% dei libri sono attualmente accessibili ai non vedenti nei paesi più ricchi, e meno di 1% in quelli poveri. I non vedenti e ipovedenti nella Ue hanno solo gravemente limitato l´accesso a libri e altri prodotti stampati perché il 95% di tutte le opere pubblicate non sono mai convertiti in formati accessibili, ad esempio i deputati. Non esiste attualmente alcuna norma giuridica internazionale per una deroga alle norme sul diritto d´autore mirato permettono distribuzione transfrontaliera di opere in formati accessibili. L´organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Wipo) sta considerando un trattato internazionale per migliorare l´accesso ai libri per persone non vedenti ciechi e degli altri, ma i rappresentanti dell´Unione europea si sono sempre opposti un testo giuridicamente vincolante, favorendo invece raccomandazioni volontarie. In questo contesto, il Parlamento invita il Consiglio e la Commissione a sostenere un trattato vincolante Ompi. Questa non è la prima volta che i deputati hanno chiesto un testo giuridicamente vincolante. A maggio 2011 Risoluzione del Parlamento europeo ha invitato la Commissione a lavorare "attivamente e positivamente all´interno del Wipo di accordarsi su una norma giuridica vincolante". In un dibattito il Mercoledì, petizioni, presidente della commissione Erminia Mazzoni (Ppe, It) ha dichiarato: "La Commissione e l´opposizione del Consiglio alla firma di un trattato internazionale vincolante rappresenta un approccio debole, che non protegge i diritti di un segmento chiave di cittadini dell´Ue che non deve essere messo al bando. Limitare l´accesso libero alle pubblicazioni ha ramificazioni significative ripercussioni culturali, sociali e un impatto negativo sul livello di emancipazione e di indipendenza tra questi cittadini ". Fondo - Parlamento ha approvato la presente risoluzione a seguito di una petizione ricevuta dalla Unione Mondiale dei Ciechi, l´Unione Europea dei Ciechi e il British National Institute of persone non vedenti. Qualsiasi cittadino dell´Unione europea o residente può, individualmente o in associazione con altri, presentare una petizione al Parlamento europeo su un tema che rientra nel campo dell´Unione europea di attività e che colpisce lei o lui direttamente. |
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LE RADIO D´ATENEO IN ITALIA DIVENTANO VOCI DELL´EUROPA DAL 27 GENNAIO LA RETE DEI MEDIA UNIVERSITARI USTATION, IN COLLABORAZIONE CON RADUNI, RILANCIA DUE FORMAT RADIOFONICI SETTIMANALI PRODOTTI DALLA COMMISSIONE UE IN ITALIALE RADIO D´ATENEO DIVENTANO VOCI DELL´EUROPA. |
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Bruxelles, 20 febbraio 2012 - Dal 27 gennaio le antenne del primo network nazionale dei media universitari Ustation.it ( www.Ustation.it ), in collaborazione con l´associazione degli operatori radiofonici Raduni ( www.Raduni.org ), trasmettono nei loro circuiti due format settimanali prodotti dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. I prodotti radiofonici che le antenne universitarie manderanno in onda sono 22 minuti, Una settimana d´Europa in Italia, un programma che ripercorre i fatti salienti di sette giorni attraverso reportage e interviste, e Un libro per l´Europa, una finestra dedicata ad autori e volumi che affrontano temi rilevanti per i cittadini dell´Unione. I redattori delle testate universitarie avranno inoltre la possibilità di intervistare esponenti del mondo politico, culturale e scientifico del vecchio continente. Le due trasmissioni sono illustrate musicalmente con dischi di giovani musicisti italiani ed europei, scelti da Luca D´ambrosio e www.Musicletter.it , nell´operazione Un disco per l´Europa. Questa collaborazione si configura come prima tappa di un progetto più ampio volto ad alimentare il sentimento d´appartenenza europea negli universitari, la costruzione di uno spazio pubblico rivolto ai giovani e il sostegno del giornalismo partecipativo. "Questa alleanza ha un grandissimo valore per le radio d´Ateneo – spiega Gianluca Reale Ceo di Umedia srl e socio fondatore di Ustation.it – consolida l´orientamento dell´intero network dei media universitari, intrapreso da Raduni con l´adesione alla Community Media Forum Europe, verso una prospettiva europea e costituisce una straordinaria opportunità per i nostri studenti reporter". Esprime la propria soddisfazione in proposito anche Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza: "Spero che questa cooperazione sia fruttuosa per tutti e porti a una maggiore partecipazione alla sfera pubblica europea da parte degli studenti italiani e ascoltatori delle radio universitarie". "La coesione sociale si costruisce con la corretta comunicazione rapportandosi ai giovani e superando i nazionalismi" - rimarca Thierry Vissol, Consigliere Speciale Media & Comunicazione alla Rappresentanza e autore dei due format - "In quest´ottica il rapporto con i media universitari ha un´ importanza strategica". Per promuovere questo scambio il portale Ustation (www.Ustation.it ) dedicherà una pagina (Una radio per l’Europa) dove poter ascoltare i due format, trovare links e informazioni utili in materia di cittadinanza europea. |
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BIBLIOTECA IN OSPEDALE A SETTIMO TORINESE
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Settimo Torinese, 20 febbraio 2012 Una biblioteca con oltre 300 libri, cd musicali e film, con una postazione internet è stata inaugurata dal Comune di Settimo nell´ospedale cittadino. Il nuovo servizio è a disposizione dei 211 pazienti, in molti casi lungodegenti e anziani, e del personale della struttura. La biblioteca sarà sempre aperta e accessibile per due pomeriggi la settimana, grazie alla presenza di volontari e sarà possibile consultare il catalogo e prenotare di libri e dvd che saranno poi recapitati direttamente presso l´ospedale. E’ stato allestito anche uno scaffale di libri per bambini, pensato per i nipotini che si recano nell´ospedale in visita ai nonni. Www.comune.settimo-torinese.to.it |
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UN LIBRO RIPERCORRE STORIA E RESTAURO DI PALAZZO RANZI A TRENTO |
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Trento, 20 febbraio 2012 - Presentato il 16 febbraio nello spazio archeologico del Sass il libro: "Palazzo Ranzi a Trento. Un cantiere alle soglie d´Italia", di Elisa Burnazzi e Fabio Campolongo. Il palazzo che, con la sua splendida facciata, appena restaurata, si affaccia su Santa Maria Maggiore, "apre una finestra - si legge nell´introduzione dell´assessore Panizza - sull´Ottocento e sul rapporto fra le arti e la costruzione della Trento moderna, dove urbanistica, architettura, archeologia, scultura e pittura cercavano di dare forma e qualità alla città". Francesco Ranzi, Francesco Saverio Tamanini, Andrea Malfatti: nomi dell´architettura e della scultura che hanno dato un contributo fondamentale alle arti e all´economia del Trentino. Questi i protagonisti del volume, che ha anche come scopo quello di divulgare le informazioni acquisite nel lavoro di restauro della facciata di Palazzo Ranzi, offrendo a tutto, anche attraverso le sue splendide immagini, una visione "ravvicinata" dei busti di cotto che la decorano. Lo studio della costruzione dell´edificio, durante i lavori di restauro realizzati da Italcementi, ha offerto però anche l´opportunità di indagare sull´immagine in trasformazione di una città, Trento, che ha sperimentato, nel corso della seconda metà dell´800, una profonda trasformazione. Anni di incertezza politica ed economica, di invenzioni straordinarie, di complessa e a volre disorientante ricchezza culturale, di messa in discussione di ogni certezza e di progettazione di un futuro di cui si avvertiva la portata rivoluzionaria. "In questi mesi nei quali anche a livello nazionale si torna a discutere sul futuro del Trentino, lo studio di questo palazzo ci invita a non smettere di indagare le radici profonde della nostra cultura - scrive ancora Panizza - e della storia della nostra Autonomia." Alla presentazione sono intervenuti, oltre all´assessore alla cultura Panizza, Gianluca Ravasio della direzione Immobiliare Italcementi spa, il dirigente della Soprintendenza per i beni architettonici Sandro Flaim, Fabio Campolongo della Soprintendenza per i beni architettonici, il direttore dell´Ufficio tutela e conservazione della Soprintendenza Michela Cunaccia, Brunella Brunelli dell´Archivio storico del Comune di Trento, Alessandro Franceschini dell´Ordine degli Architetti della provincia di Trento. |
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STORIE DI PESCATORI, PRESENTAZIONE DI UN LIBRO A VERBANIA
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Verbania, 20 febbraio 2012- Mercoledì 29 febbraio, alle ore 21, nella biblioteca civica Ceretti via Veneto 138, a Verbania Pallanza, verrà presentato il libro “Nelle reti del tempo. Storie, parole, immagini di pescatori alle Isole Borromee e sul Lago Maggiore” di Marzo Zacchera, Carlo Alessandro Pisoni e Ivan Spadoni e Zacchera, edito da La Compagnia de´ Bindoni. La presentazione sarà a cura di Ettore Grimaldi. Il libro rappresenta non solo una documentazione storica, ma anche vite vissute che restituiscono un´atmosfera genuina di storie di lago e di personaggi, ai più sconosciuti. Mette a confronto il polo turistico dell’isola Bella con la storia dei Borromei ai tempi dei pescatori e la tradizione culturale delle isole stesse. Una tradizione che rischia di rimanere offuscata, se non cancellata da una eccessiva impronta commerciale e turistica. Www.comune.verbania.it |
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A MILANO L’URBAN CENTER SI APRE ALLA CITTÀ. IL COMUNE FISSA CONDIZIONI E MODALITÀ PER OSPITARE INCONTRI ED EVENTI |
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Milano, 20 febbraio 2012 - L’urban Center si apre alla città. Sono state approvate il 17 febbraio dalla Giunta le linee d’indirizzo per la concessione in uso temporaneo dello spazio in Galleria Vittorio Emanuele Ii. Dal 1 marzo tutti i soggetti interessati (enti e privati con partita Iva) potranno richiedere l’utilizzo dell’Urban Center per convegni, conferenze stampa, incontri, seminari, esposizioni temporanee sui temi del governo del territorio. La richiesta va presentata con almeno 20 giorni di anticipo rispetto all’iniziativa. È la prima volta che il Comune fissa delle linee d’indirizzo per l’uso temporaneo dell’Urban Center, la fase sperimentale durerà fino al 31 dicembre 2012. “Valorizzando il ruolo storico dell’Urban Center in quanto laboratorio e luogo di confronto dedicato alle trasformazioni urbane e ai progetti architettonici della città e dell’area metropolitana – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – abbiamo definito in via sperimentale una gamma differenziata di utilizzi per aprire e valorizzare ulteriormente una prestigiosa sede del Comune di Milano. Questa scelta nasce dalla convinzione che l’Urban Center ha acquisito una significativa potenzialità in termini di visibilità, per il prestigio della localizzazione centrale e per la sua facile accessibilità. Abbiamo definito delle condizioni d’uso di cui si avvertiva da tempo la necessità”. Per informazioni su condizioni e modalità d’uso, è possibile contattare i numeri di telefono 02.884.56555 oppure 02.884.56370 o scrivere all’indirizzo e-mail: urbancenter@comune.Milano.it |
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ANNA MAZZAMAURO È “BRAVA!” AL SOCIALE DI OMEGNA
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Omegna, 20 febbraio 2012- “Brava!” è il one woman show che Anna Mazzamauro porta in scena mercoledì 22 febbraio, alle ore 21, al Teatro Sociale di Omegna, accompagnata da sei performer, con le coreografie di Fabrizio Angelici, sulle musiche di Michele Paulicelli. La storia di una attrice che decide di festeggiare il suo quarantesimo anno di carriera nel teatro, ormai in demolizione, che l’aveva vista debuttare e trionfare. Ed è proprio dal vuoto di quel palcoscenico che i suoi ricordi prendono forma, insieme a una ventina di personaggi: dalla Magnani, alla Signorina Silvani, da Mary Poppins a un numero infinito di soubrette, macchiette e personaggi del varietà italiano. Www.ilcontato.it |
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LA BOHÈME», PUCCINI IN UN’INEDITA MILANO OTTOCENTESCA |
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Busto Arsizio (Varese), 20 febbraio 2012 - Un inno alla purezza e all’immortalità dell’amore, una celebrazione della creatività e delle speranze della giovinezza, un perfetto esempio della cosiddetta «poesia delle piccole cose»: «La Bohème», melodramma in quattro quadri con musiche di Giacomo Puccini e su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, sale sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio. L’appuntamento, inserito nel cartellone della stagione cittadina «Ba Teatro», è fissato per giovedì 23 febbraio, alle ore 21.00, quando nella sala di piazza Plebiscito il Teatro dell’Opera di Milano proporrà un’originale “rilettura” della tragica storia d’amore tra la giovane ricamatrice Mimì e lo squattrinato poeta Rodolfo, ambientata nella Milano della Scapigliatura e non, come da tradizione, nella Parigi bohèmien. A firmare la regia e l’ideazione scenica dello spettacolo, sottotitolato «La memoria dell’autore riemerge», sarà Mario Riccardo Migliara. La soprano Tiziana Scaciga Della Silva e il tenore Rodolfo Choi vestiranno i panni dei due protagonisti. Il baritono Carlo Cantoni sarà il pittore Marcello; la soprano Valentina Pennino darà corpo e voce a Musetta. Il filosofo Colline e il musicista Schaunard saranno interpretati rispettivamente dal basso Daniele Biccirè e dal baritono Antonio Russo; mentre le parti di Benoit, Alcindoro e del giocattolaio Parpignol vedranno in scena Achille Bigli, Carlo Oggioni e Luciano Grassi. Sul palco, con i cantanti lirici dell’associazione milanese, considerata oggi la prima compagnia itinerante di produzione di allestimenti completi di opera lirica in Italia, saliranno anche l’Orchestra Filarmonica di Milano, sotto la bacchetta del direttore Daniela Candiotto, la Corale lirica ambrosiana e il coro voci bianche «Fondazione Sacro Cuore di Milano». Le scenografie, che ricreano scorci della Milano di fine Ottocento (dal Duomo alle case di ringhiera del quartiere Brera), sono state ideate dall’architetto Maurizio De Caro e portano la firma di «Arti in scena». «La Bohème», Ovvero La Celebrazione Della Giovinezza - E’ l’inverno del 1893 quando Giacomo Puccini, reduce dall’affermazione ottenuta con «Manon Lescaut», sceglie il soggetto per la sua opera successiva. L’attenzione cade sulle «Scènes de la vie de Bohème» di Henri Murger, un romanzo d’appendice pubblicato a puntate più di quarant’anni prima, tra il marzo 1845 e l’aprile 1849, sulla rivista parigina «Le corsaire Satan», trasformato poi dallo stesso autore, con l’aiuto di Théodore Barrière, in una pièce in cinque atti, «La vie de Bohème», rappresentata con successo nel 1849. La stesura del libretto viene affidata dall’editore Giulio Ricordi ai letterati Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, un binomio artistico destinato ad affiancare il compositore lucchese per più di un decennio, fino a «Tosca» (1900) e «Madama Butterfly» (1904). Il primo elabora lo schema drammatico e abbozza i dialoghi; l’altro cura la versificazione. L’intera opera, per la quale nasce anche un contenzioso con Ruggero Leoncavallo (la sua «Bohème» debutterà alla Fenice di Venezia il 6 maggio 1897), è pronta due anni dopo e debutta al teatro Regio di Torino, sotto la direzione del ventinovenne Arturo Toscanini, nella serata del 1° febbraio 1896. «La bohème» viene accolta con perplessità dalla critica, ma incontra nelle riprese, già a partire dalla rappresentazione palermitana dell’8 aprile 1896, un sempre crescente successo di pubblico, tanto da divenire una delle opere più popolari di tutti i tempi. «Il libretto, un affresco in cui si alternano momenti di vivacità, di intimità, di rimpianto per il tempo trascorso, di tristezza dolorosa, prevede -scrive la musicologa Maria Giovanna Miggiani- un buon numero di personaggi principali. Vi è un quartetto di giovani amici (il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard e il filosofo Colline) e due fanciulle (la ricamatrice Mimì e la lorette Musetta), tutti carichi di simpatia e di entusiasmo quanto poveri di quattrini. Il dramma, suddiviso in quattro quadri, si conclude con la morte per tisi di Mimì tra le braccia dell’amato Rodolfo, dopo una separazione ricomposta in extremis; ma più che di una trama vera e propria si può parlare di un susseguirsi di situazioni liriche accomunate da un tema unitario, la celebrazione della giovinezza». Elementi di novità del capolavoro pucciniano sono l’aver elevato alla rappresentazione uno squarcio di vita contemporaneo, che in precedenza non era considerato degno delle scene operistiche, e l’aver suddiviso il libretto in quadri, all’interno dei quali non vi è la «consueta divaricazione tra recitativo e versi lirici», ma «una versificazione mobilissima e flessibilmente asimmetrica, in grado –scrive sempre Maria Giovanna Miggiani- di stimolare una sintassi musicale non periodica». Nella partitura non mancano «accensioni liriche memorabili», come «Che gelida manina», o «pezzi riconducibili a forme chiuse», quali «Vecchia zimarra», ma i suoi pregi più evidenti consistono nell’invenzione di «un tessuto musicale fittissimo e cangiante ove l’uso delle reminiscenze e del leitmotiv collega instancabilmente presente e passato, felicità e dolore». Tra le arie entrate nell’immaginario collettivo vanno, inoltre, ricordate i duetti «O soave fanciulla» e «Addio, dolce svegliare alla mattina», la cui melodia è presa dal motivo «Sole e amore», scritto nel 1888 per la rivista «Paganini». L’allestimento del Teatro dell’Opera di Milano porta lo spettatore tra le vie della Milano di fine Ottocento, restituendo il clima del quartiere di Brera, vissuto dallo stesso Giacomo Puccini (l’autore aveva casa in via Solferino, 27) negli anni del Conservatorio. L’atmosfera degli storici bar degli artisti, vecchi giocattoli e costumi tipici della Belle Époque e vecchie immagini in bianco e nero provenienti dal civico archivio della Biblioteca Bertarelli sono gli strumenti utilizzati da Mario Riccardo Migliara per mettere in scena l’appassionante storia d’amore tra Mimì e Rodolfo. «Tutti All’opera», Riflettori Accesi Sui Melomani - «La bohème» è il secondo appuntamento della mini-rassegna «Tutti all’opera», promossa dall’associazione culturale «Educarte» e dal Teatro dell’Opera di Milano, con la fattiva collaborazione della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus. L’iniziativa, che ha preso il via lo scorso novembre con la «Carmen» di Bizet, proseguirà con l’allestimento della «Tosca» di Giacomo Puccini (22 marzo ‘12) e una versione musical del dramma giocoso «La Cenerentola» di Rossini (10 maggio ‘12), entrambi per la regia di Mario Riccardo Migliara. Il prezzo del biglietto per «La bohème» è fissato ad euro 32,00 per il l’intero ed euro 25,00 per il biglietto ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci persone. E’ ancora disponibile l’abbonamento «L’opera, che festa!», che permette di vedere tra spettacoli musicali a un costo di 60,00 euro. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici di piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E´, inoltre, possibile riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000, tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.00. Www.teatrosociale.it |
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DANZA IN FIERA 2012: AL VIA LA SETTIMA EDIZIONE DAL 23 AL 26 FEBBRAIO ALLA FORTEZZA DA BASSO DI FIRENZE |
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Firenze, 20 febbraio 2012 - Al via dal 23 al 26 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze la settima edizione di Danza in Fiera che propone un programma interessantissimo, calibrato fra la presenza delle proposte più belle e coinvolgenti delle ultime edizioni, e le nuove idee, innovative e speciali, che non mancheranno di stupire e raccogliere l´attenzione del pubblico. La manifestazione si conferma come la più importante e seguita, sia a livello nazionale che internazionale, con un pubblico che nell´ultima edizione ha raggiunto la quota record di 250.000 partecipanti, e un crescente apprezzamento anche da parte degli espositori. È proprio pensando alle aspettative del pubblico che Dif vara la nuova edizione, con tantissime nuove iniziative rivolte soprattutto a mettere in mostra il talento dei giovani – con audizioni, casting e rassegne - sostenendo sempre di più l´eccellenza e la qualità delle proposte. Perché un grande cuore, anche nella danza, non si ferma mai. Mai come quest´anno sarà possibile incontrare alcuni dei più importanti protagonisti della danza italiana ed estera, artisti come Raffaele Paganini, ballerino dallo straordinario talento, ma anche Francesco Ventriglia, direttore del Maggiodanza di Firenze, Carlo Pesta, direttore artistico del Balletto di Milano, la grande Anna Maria Prina, per anni direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, e la giovane ma bravissima Polina Semionova, étoile dello Staatsballet di Berlino. Il pubblico di Dif2012 potrà incontrare i protagonisti di Ballando con le Stelle, Natalia Titova e Stefano Di Filippo, personalità come Amedeo Amodio, Mauro Astolfi, Paul Chalmer e Liliana Cosi, e il conduttore di “Progetti di Danza” su Rai5 Kleidi Kadiu. Saranno inoltre presenti Maria Zaffino, Garrison e i Ragazzi di Amici delle recenti edizioni – come Diana Del Bufalo, Francesca Nicolì, Costantino Imperatore, Adriano Bettinelli, Cassandra De Rosa, Luca Barbagallo, Marina Marchione, Gianluca Lanzillotta, Gennaro Siciliano, Susy Fuccillo, Michelle Vitrano, Valentina Mele, Valentina Tarsitano, Jessica Villotta e Stefano De Martino - che, per i quattro giorni della fiera, saranno disponibili per talk show, esibizioni e altre iniziative dedicate ai loro fan. Numerosissimi gli spettacoli, le rassegne, gli eventi speciali, come Expression, l´importantissimo concorso internazionale che accompagna da sempre Dif, e le positive collaborazioni con Anmb (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) e Idc (Italian Dance Council, associato del Wdc World Dance Council), che presentano i Campionati Italiani Assoluti Professionisti Idc-anmb per la Coppa Anmb 2012, e il Campionato Italiano Assoluto Wdc – Amateur League. Molto interessanti anche le proposte di Fida (Federazione Italiana Danza Amatoriale) e Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale, affiliato Fids, Federazione Italiana Danza Sportiva). Upgrade per il settore musical, con “Musical: il Concorso” organizzato da Professione Musical, con una giuria e premi di altissimo livello alla ricerca dei nuovi talenti. Straordinario l´impegno per promuovere e valorizzare il ballo più spettacolare e diffuso fra i giovani, con un articolato programma dedicato alle street dance che spaziano dai frenetici contest, coinvolgenti show ed entusiasmanti lezioni con b.Boys da tutto il mondo. Per tutti coloro che amano stili di danza “fuori dall´ordinario”, spazio alle rassegne Magie d´Oriente, per le danze orientali, The Vintage Show, il nuovissimo spettacolo di scatenate danze swing e non solo, ¡Explosiva!, per i balli caraibici, ma ci saranno anche eventi speciali come quelli dedicati al Cheerleading, alla Pole Dance e al Burlesque. Torna, per il quarto anno, l´importante premio Mps - L´italia che danza, assegnato a tutti coloro che promuovono la danza italiana e non solo, e torna anche il trofeo di danza sportiva Danzanfiera Open 2012, in collaborazione con Fida, mentre nasce l´evento di solidarietà Ballando con il Cuore, una rassegna organizzata a favore del Girotondo per il Meyer. Grandi presenze italiane ed internazionali caratterizzeranno l´area espositiva, con tante aziende che, anche per questa edizione, rinnovano la loro partecipazione e la loro fiducia ad un evento sempre in evoluzione, pieno di nuovi spunti e nuove occasioni di business. |
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AOSTA, SAISON CULTURELLE 2011/2012 L’INGEGNER GADDA VA ALLA GUERRA |
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Aosta, 20 febbraio 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura, nell’ambito della Saison Culturelle 2011/2012, propone, lunedì 27 febbraio, alle ore 21, al Teatro Giacosa di Aosta, lo spettacolo teatrale L’ingegner Gadda va alla guerra (o della Tragica Istoria di Amleto Pirobutirro), con Fabrizio Gifuni. Fondendo due scritti di Carlo Emilio Gadda, Diari di guerra e di prigionia ed Eros e Priapo, l’attore Fabrizio Gifuni costruisce, con l’accorta regia di Giuseppe Bertolucci, uno spettacolo mozzafiato, in cui la vicenda umana del gran lombardo incrocia nel male e nel bene la storia del suo Paese. Il Pirobutirro protagonista della Cognizione del Dolore diventa qui un vecchio Amleto che analizza le storture della Storia da un osservatorio privilegiato quanto scomodo: la trincea dove, sottotenente del V Alpini, testimonia dell’insensato dolore prodotto dalla guerra, passando poi dalla disfatta di Caporetto alla detenzione nei campi di prigionia tedeschi, alla morte del fratello Enrico. Lo sgomento e la desolazione diventano infinito sarcasmo e comicità a piene mani in Eros e Priapo con la denuncia della demenza di un popolo immaturo, che consegna il suo Paese ad un tiranno gaglioffo e sprecafemmine. Le molteplici voci di Gifuni, solo in scena con le sue strabilianti qualità di interprete, danno corpo drammatico e comico insieme alla materia scenica, attingendo alla bassa teatralità insita in ogni dittatura, di cui si svela l’aspetto falso, sleale, altamente risibile e, purtroppo, adeguato anche a tempi e persone più vicini allo spettatore. Sito Internet: www.Regione.vda.it |
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