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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Marzo 2012
SOCIETÀ ENERGETICA LUCANA “ILLUMINA” COMUNE DI CORLETO PERTICARA LA CONNESSIONE IN RETE DEL “TETTO FOTOVOLTAICO”. RISPARMI PER L’AMMINISTRAZIONE MUNICIPALE E INVESTIMENTI RIPAGATI ALLA SOCIETÀ CON IL CONTO ENERGIA. CALA LA BOLLETTA PER LE PA LUCANE E ANCHE IL COMUNE DI MELFI E LA CAMERA DI COMMERCIO DI POTENZA ADERISCONO ALL’ACQUISTO ASSOCIATO  
 
Potenza, 15 marzo 2012 - Il Comune di Corleto Perticara, da oggi, si illumina con la Società Energetica Lucana, dopo che già, al pari di altre amministrazioni, si riscaldava con la Spa energetica regionale. Infatti proprio ieri c’è stata la connessione in rete dell’impianto fotovoltaico realizzato dalla Società Energetica Lucana sul tetto del Municipio di Corleto Perticara. Si tratta di un impianto da 9,12 kWp che consentirà una produzione di energia pulita pari a circa 12.768 kW annui con un risparmio netto in bolletta pari a circa 2.550 euro annui e un ricavo da conto energia pari a circa 3.450 euro annui. La realizzazione dell’impianto è stata interamente a cura e a carico della Società Energetica Lucana, quindi il Comune avrà solamente benefici, utilizzando senza alcun onere l’energia elettrica prodotta, mentre la Società Energetica Lucana utilizzerà i ricavi del Conto energia per ripagare l’investimento (il pareggio si raggiungerà in una decina di anni) trattenendo gli ulteriori introiti degli incentivi (erogati per un periodo di 20 anni) come guadagno da utilizzare per altre operazioni simili. Numeri che possono forse sembrare non elevati, ma che, invece, mostrano la loro importanza tanto in considerazione del fatto che analoghe operazioni sono in corso di realizzazione in altre realtà, tanto perché rappresentano solo una delle leve su cui la Società energetica Lucana sta agendo per ridurre la “bolletta” degli enti locali, e, ancora, per l’impatto ambientale. Il “piccolo” impianto di Corleto, infatti, consentirà da solo una riduzione di oltre 6 tonnellate di emissioni di Co2 l’anno, rappresentando un “polmone verde” per il miglioramento dell’ecosistema. Quanto agli interventi della Spa energetica regionale per la riduzione delle bollette, è bene ricordare, ad esempio che il Comune di Corleto Perticara ha inoltre aderito alla gara per la fornitura di gas naturale e servizi connessi indetta ad inizio marzo dalla Società Energetica Lucana nell’ambito del suo ruolo di centrale di committenza per l’acquisto aggregato di energia elettrica e gas. La gara, a cui hanno aderito anche altri 27 Comuni lucani, le due Province, la Regione Basilicata e altri soggetti pubblici tra Aziende Sanitarie e altri enti strumentali e non della Regione Basilicata, prevede un quantitativo di gas naturale a base di gara stimato pari a 15.607.226 smc per un valore economico stimato della fornitura per due anni pari a 13.309.842 Euro. Tale valore è stimato sulla base del corrispettivo praticato dalla Convenzione Consip Gas Naturale 4 diminuito di 2 eurocent/smc riferito al primo trimestre 2012. Attività portate avanti nella qualità di energy provider della Regione Basilicata (ruolo assegnatogli con la Legge Regionale n. 31/2008) in virtù del quale la Società sta operando a favore della pubblica amministrazione lucana per garantire un notevole risparmio economico sulle bollette energetiche, una migliore qualità dell’ambiente per l’intero territorio regionale e, di conseguenza, una migliore qualità della vita per i cittadini lucani, creando le condizioni per una crescita socio-economica della regione e quindi contribuendo alle importanti strategie di sviluppo messe in campo dal governo regionale. Per effetto delle gare esperita dalla Società Energetica Lucana, i costi annuali di approvvigionamento di energia elettrica e di gas degli enti pubblici lucani aderenti al gruppo d’acquisto sono scesi di circa il 10 per cento. E la dimostrazione della buona riuscita di queste attività è la continua crescita delle adesioni raccolte. L’elenco dei comuni lucani che aderiscono all’unione di acquisto di energia promossa dalla Società Energetica Lucana si allunga di continuo e ultimamente si registra anche l’adesione della Città di Melfi e di recente anche la Camera di Commercio di Potenza. Il relativo protocollo d’intesa tra il Presidente della Cdc, on. Pasquale Lamorte, e il Presidente della Sel, dott. Rocco Colangelo è stato sottoscritto qualche giorno fa avviandosi subito in fase operativa.  
   
   
FOTOVOLTAICO: TRENTINO SVILUPPO OFFRE 70.000 METRI QUADRATI DI TETTI DIECI GLI IMMOBILI INTERESSATI DALL´OPERAZIONE. MANIFESTAZIONI DI INTERESSE ENTRO IL 12 APRILE  
 
Trento, 15 marzo 2012 - Quasi 70 mila metri quadrati di capannoni industriali da coprire con pannelli fotovoltaici, per una superficie complessiva pari a 17 campi da calcio. È una vera e propria operazione “tetti puliti” quella lanciata da Trentino Sviluppo, che mette a disposizione di imprese e altri soggetti privati la possibilità di installare impianti fotovoltaici sui propri immobili industriali beneficiando delle rendite economiche derivanti dalla produzione di energia elettrica. In cambio il privato si impegna a versare un canone annuo che varia in funzione dei mega watt installati. Aziende, consorzi o altri soggetti possono inviare la propria manifestazione di interesse a Trentino Sviluppo entro il prossimo 12 aprile. Il testo integrale dell’avviso pubblico è disponibile su www.Trentinosviluppo.it  «Un anno fa – spiega Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo – aderimmo anche noi al progetto F.i.r.e. (Fotovoltaico Industriale Rinnovabile Energia, ndr), firmando un protocollo d’intesa con Provincia, Comune di Rovereto, Dolomiti Energia e le associazioni di categoria. Il nostro impegno era quello di individuare e mettere a disposizione tutte le possibili superfici ritenute idonee allo scopo. Abbiamo quindi avviato un attento monitoraggio seguito da una sperimentazione su tre tetti industriali, con l’obiettivo di testare sul campo la fattibilità economica e finanziaria dell’iniziativa. L’esperienza è stata positiva ed è quindi maturata l’opportunità di promuovere un avviso pubblico, cioè un sondaggio di mercato nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità, avente ad oggetto altri tetti disponibili. Pur consapevoli della difficoltà economica e finanziaria del momento, siamo desiderosi di provare a dare un’opportunità green al mondo delle imprese». «Trentino Sviluppo – spiega ancora Laner - è proprietaria di un consistente patrimonio immobiliare ad uso produttivo, la cui costante ed efficace manutenzione comporta dei costi non irrilevanti. Tale iniziativa combina quindi l’oculatezza nell’utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche con una accentuata sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale ed in particolare delle energie rinnovabili, che già ci vede impegnati in prima linea con Progetto Manifattura e con il cantiere “Leed” del nuovo edificio produttivo del Polo della Meccatronica». Dieci gli immobili industriali interessati dall’operazione “tetti puliti”. Il più importante è quello dello stabilimento Whirlpool a Spini di Gardolo, con 30 mila metri quadrati di superficie a disposizione, seguito dall’ “ex Nicolini” a Pieve di Bono (8.570 mq), dal tetto della Watts Londa a Lavis (7.920 mq), e da quelli degli stabilimenti Sicor in zona industriale a Rovereto (5.560 mq), Gunnebo a Trento (3.700 mq), “ex Elwag” a Storo (3.510 mq), Maino Fa.ma. Ad Arco (3.460 mq), Filiera Agroalimentare Trentina a Castelnuovo (2.900 mq), Elettrica Rotaliana a Mezzolombardo (2.320 mq) ed “ex Mecmar” ad Arco (1.350 mq). Dieci compendi industriali, per complessivi 69.290 metri quadrati di tetti, sui quali Trentino Sviluppo offre la costituzione a favore di terzi di un diritto di superficie ai fini di una loro valorizzazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare di energia solare mediante installazione di impianti fotovoltaici. L’offerta è rivolta ad imprese, enti e associazioni per le attività di impresa esercitate, nonché consorzi iscritti nel registro delle imprese. Sono inoltre ammesse le associazioni di categoria aderenti a confederazioni presenti all’interno del C.n.e.l., purché in possesso di partita I.v.a. Il corrispettivo consiste in un canone annuo di almeno 20 mila euro per ogni mega watt installato, per una durata minima di 21 anni. Le imprese potranno inoltre compensare parte dell’onere per la costituzione del correlato diritto di superficie pluriennale con l’assunzione diretta degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria di dette coperture. Benefici sono attesi anche per le aziende che utilizzano l’immobile sul cui tetto verranno installati i pannelli fotovoltaici, dal momento che è previsto un rifacimento dello stesso con una più efficiente coibentazione del compendio industriale. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 17.30 di giovedì 12 aprile 2012. Nel caso di più interessamenti sui medesimi immobili, Trentino Sviluppo si riserva di valutare comparativamente le proposte pervenute, nell’ottica di scegliere la migliore offerta sotto il profilo tecnico ed economico. Per condizioni e dettagli tecnici si veda l’avviso pubblico consultabile e scaricabile sul sito www.Trentinosviluppo.it  nella sezione "Bandi e Appalti", dove sono disponibili anche le schede tecniche di ogni singolo immobile interessato dall’operazione.  
   
   
IMPIANTO BIOMASSE CAVALLINO: REGIONE PUGLIA RESPINGE RICHIESTA AUTORIZZAZIONE  
 
Bari, 15 marzo 2012 - Con nota prot. N. 2360 di oggi 14/03/2012, il dirigente del Servizio Energia della Regione Puglia ha respinto la richiesta di Autorizzazione Unica avanzata dalla società “Tg Energie rinnovabili srl” per la costruzione di un impianto a biomasse da 37 Mw in località Masseria Guarini nel Comune di Cavallino (Le), al confine con il Comune di San Donato. “Si conclude così un complesso iter istruttorio che aveva portato, il 26 gennaio scorso al preavviso di diniego all’Autorizzazione Unica, al quale Tg Energie aveva replicato”- dichiara la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone. “Personalmente ho sempre ribadito la mia contrarietà ai grandi impianti, particolarmente invasivi per il territorio - continua la vicepresidente Capone - ora giunge la definizione istruttoria dell’Ufficio che conferma l’incompatibilità dell’impianto con il luogo individuato”. “E’ evidente che, con il supporto di Arpa Puglia e del Servizio Ecologia, sono state valutate tutte le osservazioni proposte da Tg Energie - dichiara la vicepresidente Loredana Capone - ma le controdeduzioni della società non sono state ritenute sufficienti a rimuovere i motivi ostativi rappresentati dagli Uffici regionali”. Per quel che attiene le distanze del sito di ubicazione dell’impianto rispetto alle aree e siti non idonei all’insediamento di impianti alimentati da fonti rinnovabili, definite dal R.r. N.24/2010, la società ha fornito una serie di misure nell’ordine di 1 km, mentre sulla base della documentazione prodotta dal Comune di San Donato di Lecce, l’area urbana edificabile dista 980 metri dal sito individuato. Altre criticità rilevate dall´Ufficio Energia riguardano l’area dove dovrebbe sorgere l’impianto che, per la vicinanza di due impianti di trattamento rifiuti (biostabilizzatore e Cdr) potrebbe entrare in contrasto con il Piano regionale di Qualità dell’Aria. Infine, nelle controdeduzioni presentate all’Ufficio,tg Energia non fornisce alcuna informazione in relazione alla composizione merceologica del combustibile (olio di jatropha) che sarà utilizzato nell’impianto rendendo impossibile stabilire le caratteristiche di pericolosità dello stesso. “La Regione Puglia non avrebbe lasciato che sulla questione si pronunciasse un Commissario ad acta e così è stato” dichiara la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone- riteniamo che le ragioni dello sviluppo debbano essere sempre compatibili con quelle dell’ambiente e abbiamo fiducia nella serietà degli Uffici e degli organi preposti alla tutela della salute”.  
   
   
CONVEGNO A MILANO SU ENERGIA: DA CONSUMO A SERVIZIO. MODELLI E OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER LE ESCO NEL SISTEMA ITALIA  
 
Milano, 15 marzo 2015 - Icim propone un interessante convegno gratuito su una tematica ancora poco dibattuta: Energia: Da Consumo A Servizio. Modelli E Opportunità Di Business Per Le Esco Nel Sistema Italia. L’incontro si svolgerà in sala Aquarius al Centro Congressi Fiera Milano Rho. Mercoledì 28 marzo 2012, 9.30 - 13.00. Il convegno, moderato da Simone Castronovo, Partner Energyinlink, intende analizzare le molteplici e concrete opportunità di business mettendo a confronto le proposizioni dei diversi attori della filiera, istituzioni, finanziatori, società di consulenza, organismi di certificazione, Esco. Il convegno, che si tiene nell’ambito di Mce Expo Comfort mostra convegno alla quale Icim è presente con lo stand A05 pad 24, è rivolto a tutti gli attori che operano nella filiera e a tutti coloro che manifestano interesse verso una tematica di grande attualità. Gli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni di gas serra hanno generato un nuovo modello di riferimento per la gestione dell’energia. Oltre al semplice consumo di energia, oggi l’utilizzatore finale richiede garanzie e servizi che stanno trasformando profondamente il rapporto tra produzione, distribuzione e approvvigionamento. Le Esco (Energy Service Company) sono sempre più spesso interlocutori efficaci per le imprese e le pubbliche amministrazioni che si pongono obiettivi di efficienza energetica e di miglioramento dell’utilizzo dell’energia. L’autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Aeeg), per stimolare e qualificare il mercato delle Esco che conta oggi 1900 imprese di cui il 15% ha dimostrato la sua operatività presso l’Autorità come operatore di efficentamento energetico attraverso la presentazione della richiesta di Tee (Titoli di Efficienza Energetica) per almeno un progetto implementato (Fonte: ‘Energy Efficiency Report 2011’), ha recentemente emanato la Delibera Een 9/11 che modifica i requisiti richiesti per l’accreditamento delle Esco. È questo un passo importante perché agevola l’accesso al mercato dei Tee ai soggetti che si certificano come Esco ai sensi della recente norma Uni Cei 11352:20. Agenda: h. 09.30 Registrazione dei partecipanti - Welcome Coffee; h. 10.00 Inizio Dei Lavori Gaetano Trizio, Amministratore Delegato - Icim Spa; h. 10.20 L’autorità: Premesse E Obiettivi “Il sistema di governance delle Esco - Marcella Pavan, Responsabile Unità Efficienza Energetica - Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Aeeg)”; h. 10.40 “Ruolo E Competenze Degli Operatori Coinvolti” Gli operatori coinvolti - Sandro Bagatti, Partner Energyinlink; “La certificazione Uni Cei 11352 - Paolo Gianoglio, Direttore - Icim Spa”; “Il ruolo dell’istituto di credito - Paola Rusconi, Settori specialistici - Desk Energy - Mediocredito italiano”. H. 11.45 Le Esperienze : Siram - Sergio La Mura, Direttore Innovazione e Sviluppo Siram; Amga Calore&impianti - Silvio Rudi Stella, Direttore Operativo Amga Calore & Impianti; h. 12:30 Domande E Risposte; h. 13.00 Conclusioni. Il Convegno è moderato da Simone Castronovo, Partner Energyinlink Per iscriversi cliccare qui e compilare il form: http://www.Icim.it/it/page/richiesta-informazioni  Segreteria organizzativa: Icim tel. 02 725341 - e-mail eventi@icim.It    
   
   
PROCEDURA RIGASSIFICATORE: TRIESTE ATTENDE CHIARIMENTI DA GOVERNO  
 
Trieste, 15 marzo 2012 - Si è svolta ieri a Trieste una Conferenza dei Servizi propedeutica all´eventuale realizzazione di un rigassificatore a Trieste. L´incontro riguardava nello specifico l´acquisizione dell´Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), ed è stato rinviato a seguito di richiesta di integrazioni. "In relazione alla procedura in corso relativa al rigassificatore - ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani - è necessario precisare da subito che questa Amministrazione regionale si sta attenendo alle norme e agli iter procedurali previsti a livello regionale, con l´obiettivo di portare avanti un percorso in maniera seria, concreta, costruttiva per dare risposte a tutti i propri interlocutori, dai cittadini fino ai proponenti l´investimento". "Proprio sul fronte procedurale, ribadisco che vi sono aspetti che questa Amministrazione ha chiesto di approfondire, in sinergia con il Governo. In particolare, oltre alla questione dei rapporti internazionali tra Italia e Slovenia, l´Amministrazione regionale ha richiesto al Governo un chiarimento in relazione al ruolo dello Stato nella fase decisiva del processo autorizzativo".  
   
   
CASA, FVG: RIFORMA NECESSARIA PER DARE RISPOSTE OMOGENEE  
 
Trieste, 15 marzo 2012 -"Il problema dell´edilizia residenziale pubblica non è discutere di commissari o consigli di amministrazione ma mettere mano a misure che devono correggere in maniera più omogenea le risposte ai cittadini. Non possiamo continuare ad assistere, come oggi invece sta accadendo, al fatto che le risposte ai cittadini vengano gestite ed evase in modo difforme tra un zona ed un´altra, applicando criteri differenti da un´Ater rispetto ad un´altra". E´ quanto ha osservato ieri a Trieste l´assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, incontrando i responsabili Fvg delle organizzazioni sindacali e di quelle degli inquilini per una discussione sul progetto di riforma delle cinque Aziende territoriali per l´edilizia residenziale. Riforma, ha confermato l´assessore, che guarda - in coerenza con le dichiarazioni ufficiali del presidente Renzo Tondo dello scorso fine settembre in Consiglio regionale - ad una risposta unica. "Meccanismi e tempi saranno comunque oggetto di una verifica nel giro delle prossime settimane", ha affermato Riccardi. "La riforma-casa in Friuli Venezia Giulia, più che mai necessaria ora con la riduzione di domande di sostegno per l´acquisto (crisi economica e stretta creditizia da parte degli istituti bancari frenano questa possibilità, peraltro anche a fronte del fatto che oggi 8 cittadini della regione su 10 risultano proprietari dell´immobile in cui vivono) e la pressante richiesta di un sostegno ai canoni d´affitto "impongono nuove e coraggiose scelte da parte della Giunta regionale che proprio dal sistema Ater devono trovare risposta". Nei prossimi mesi, comunque, sarà necessaria una riorganizzazione del sistema Ater: "dobbiamo mettere in ordine un sistema - ha indicato l´assessore Riccardi ai rappresentanti sindacali segnalando tra l´altro che vendere parte dell´attuale patrimonio non risolve i problemi - che oggi risponde in maniera non uniforme al bisogno-casa del cittadino del Friuli Venezia Giulia, soprattutto di chi ha più necessità: non possiamo più permetterci cinque ´punti di governo´ che rispondono in cinque modi diversi al problema casa".  
   
   
A MONZA E PROVINCIA PRATICHE EDILIZIE ON-LINE PROGETTO GIT,5 COMUNI UNISCONO FORZE PER VELOCIZZARE GLI ATTI MACCARI: GARANTITI PERCORSI TRASPARENTI E MAGGIORI CONTROLLI  
 
Monza, 15 marzo 2012 - Pratiche edilizie gestibili in modo più snello, monitoraggio costante del territorio e possibilità di incrociare via web dati catastali e tributari. È quanto prevede l´Accordo di collaborazione interistituzionale (Aci) siglato ieri mattina dall´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari e da quello al Decentramento del Comune di Monza Lucia Arizzi. Il Progetto Git - L´accordo consentirà ai 5 Comuni aderenti (Brugherio, Vedano al Lambro, Villasanta e Besana, che hanno un bacino d´utenza di 191.390 abitanti) di sfruttare le potenzialità della piattaforma informatica Git (Gestione Integrata del Territorio), sviluppata dal Comune di Monza. L´obiettivo del progetto, finanziato da Regione Lombardia con 150.000 euro, è quello di arrivare a coprire l´intero territorio della provincia di Monza e Brianza, interessando 840.700 cittadini. 24 Mesi Di Lavoro - "Il Git - ha detto l´assessore Maccari - permetterà, entro i prossimi 24 mesi, l´integrazione tra applicazioni di settore, che consentono ai Comuni di monitorare la presentazione e validazione delle pratiche di intervento edilizio elaborate dai professionisti e acquisire tutte le informazioni relative al fabbricato, oltre ai dati catastali a questi riferiti, per arrivare alla costituzione del fascicolo del fabbricato stesso". L´accordo, compreso nelle azioni previste dall´Agenda digitale lombarda, è risultato tra i 14 progetti finanziati da un apposito bando, che la Regione ha indetto per promuovere processi di digitalizzazione dei servizi nelle Pubbliche amministrazioni, investendo circa 2 milioni di euro. Banche Dati Condivise - "Grazie a questo progetto - ha aggiunto l´assessore - sarà possibile mettere in relazione tra di loro i dati fiscali e tributari dei singoli contribuenti anche in relazione a contratti già attivati e svolgere quindi controlli in tempo reale. Il territorio avrà inoltre a disposizione un database topografico aggiornato via web, con l´inserimento delle informazioni di base a cura dei singoli professionisti. Si tratta, in sintesi, di una rivoluzione che rende più efficiente il settore edilizio e garantisce, al contempo, la tutela della preziosa risorsa del territorio". Con il progetto sarà inoltre attivato un Portale dei Servizi, che metterà a disposizione informazioni di visura, permettendo anche la predisposizione e l´invio di autocertificazioni, la richiesta e il rilascio di certificati anagrafici, la verifica e il pagamento dei contributi e l´inoltro di domande per richieste di servizi comunali. Più Efficienza Ed Efficacia - "Le potenzialità e i punti di forza del progetto - ha concluso Maccari - sono rappresentate dal sensibile incremento sia dell´efficienza degli uffici, sia dell´efficacia dei servizi, grazie all´effettiva integrazione delle funzioni e alla disponibilità dei dati provenienti da differenti fonti, utilizzando le funzioni telematiche che aiuteranno, come auspica e sostiene Regione Lombardia, la vita dei professionisti e dei cittadini rendendo molti servizi a portata di mouse".  
   
   
ANIMA E FORMEDIL FORMANO IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI IL 22 MARZO È IL PRIMO APPUNTAMENTO  
 
Milano, 15 marzo 2012 - Il 22 marzo 2012 Anima, Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia e affine, organizza presso la propria sede a Milano la prima di una serie di Giornate Nazionali di formazione e aggiornamento per i docenti delle scuole edili di Formedil impegnati nei corsi Mics “Abilitazione Macchine”. La giornata rappresenta un’importante occasione per condividere con i docenti di Formedil - Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale - l’esperienza e le competenze tecniche da sempre presenti nelle associazioni federate Ucomesa, Unione Costruttori Macchine Edili, Stradali, Minerarie e Affini, e Aisem, Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento Elevazione Movimentazione. Con questa iniziativa prende il via la collaborazione prevista dal Protocollo d’Intesa siglato lo scorso novembre tra Anima e Formedil, finalizzato ad allargare e migliorare l’offerta di formazione degli addetti al settore delle costruzioni, con particolare riguardo alla tutela e al miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori nell’esercizio e nella manutenzione ordinaria dei mezzi d’opera. I contenuti formativi di questa prima Giornata verteranno su apparecchi di sollevamento, carrelli elevatori con braccio telescopico, gru a torre. Nelle altre Giornate in programma saranno trattate, anche con la collaborazione di associazioni non federate, ulteriori categorie del sollevamento, quali autogru e piattaforme, pompe per calcestruzzo, nonché l’area tematica della conduzione di mezzi per il movimento terra. Alla luce del recente Accordo della Conferenza Stato Regioni relativo alle modalità applicative del c. 5 dell’art. 73 del D.lgs 81/08 e in un contesto che vede sovente l’offerta di proposte di discutibile spessore tecnico e formativo, l’accordo tra Anima e Formedil testimonia la volontà di collegare la qualità e l’esperienza formativa nell’edilizia del sistema Formedil - ramificato, attraverso le scuole edili, in tutto il territorio nazionale - con chi, da sempre, rappresenta in Italia l’eccellenza e l’innovazione nell’ambito del macchinario e dei mezzi d’opera per il settore edile. Obiettivo fortemente condiviso sia da Anima sia da Formedil è dunque l’avvio di percorsi formativi di qualità, tecnicamente validi e finalizzati a migliorare in modo effettivo e verificabile la preparazione professionale e le competenze prevenzionali degli operatori.  
   
   
ESPORTAZIONI PIEMONTESI: NEL 2011 LE VENDITE ALL’ESTERO AUMENTANO DELL’11,8% RISPETTO AL 2010  
 
Torino, 15 marzo 2012 - Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel 2011 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 38,5 miliardi di euro, registrando un incremento dell’11,8% rispetto al 2010. Valutando le singole performance trimestrali si osserva, tuttavia, come la dinamicità delle vendite regionali all’estero si sia progressivamente ridotta nel corso dell’anno: si è passati, infatti, dal +16,8% registrato nel I trimestre al +13,0% e +11,3% del Ii e Iii trimestre. Nel periodo ottobre-dicembre 2011 l’incremento si è arrestato al +7,0%. Nel 2011 il valore delle importazioni piemontesi di merci ha raggiunto i 29,0 miliardi di euro, il 9,6% in più rispetto al 2010. Il saldo della bilancia commerciale piemontese rimane, pertanto, attivo per 9,6 miliardi di euro, in crescita rispetto al valore del 2010 (8,0 miliardi di euro). L’incremento realizzato dalle esportazioni regionali si colloca in linea con il dato medio nazionale (+11,4%). La crescita delle esportazioni ha coinvolto tutte le ripartizioni territoriali, risultando superiore alla media nazionale per l’Italia centrale (+13,0%) e inferiore per le altre aree, con variazioni comprese tra il +9,6% dell’Italia insulare e il +11,2% delle regioni nord-occidentali, passando per il +10,7% dell’Italia meridionale e il +11,1% della ripartizione nord-orientale. Il Piemonte si conferma, anche nel 2011, la quarta regione esportatrice, con una quota del 10,3% dell’export nazionale: tra le principali regioni esportatrici solo l’Emilia Romagna ha registrato una performance migliore rispetto a quella piemontese, con una crescita del 13,1%. Lombardia e Veneto hanno concretizzato incrementi rispettivamente del 10,8% e 10,2%. “Il Piemonte resiste, con orgoglio e forza, alle sferzate della crisi, con un trend migliore di Lombardia e Veneto. In un contesto europeo e mondiale così fragile, però, le nostre imprese non possono e non devono essere lasciate sole. Dobbiamo evitare che il peso degli ostacoli strutturali e la mancanza di credito limitino le nostre aziende e dobbiamo pensare a programmi di sviluppo che permettano al nostro export di trainare la ripresa, così da poter incrementare ordini, produzione e occupazione - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Per continuare ad essere credibili sui mercati esteri, grazie alla qualità che da sempre caratterizza i prodotti, il nostro tessuto imprenditoriale ha bisogno di politiche efficaci di internazionalizzazione e linee di intervento pensate ad hoc, proprio come quelle che abbiamo previsto nel Piano realizzato con la Regione Piemonte”. La crescita dell’export piemontese non ha interessato tutti i principali comparti. Il settore dei mezzi di trasporto, che genera il 21,7% delle esportazioni complessive ha registrato, infatti, una lieve flessione (-0,9%), frutto della diminuzione dell’export di autoveicoli (-7,0%), solo parzialmente compensata dalla crescita delle vendite all’estero di componenti autoveicolari (+4,8%). Secondo comparto per quota detenuta sull’export complessivo, la meccanica ha incrementato il valore delle merci esportate del +15,9% rispetto al 2010. Particolarmente brillante è risultata la performance del settore dei metalli e prodotti in metallo (quarto per importanza rivestita sulle esportazioni complessive), che ha registrato un aumento del 22,7%. Superiori alla media regionale anche gli incrementi registrati per i comparti alimentare (+12,1%) e del tessile-abbigliamento (+14,8%). Analizzando la destinazione delle vendite piemontesi oltre confine, si osserva come, anche nel 2011, il principale bacino di riferimento risulti l’Ue 27, con il 61,7% dell’export regionale diretto verso quest’area, contro il 38,3% destinato ai mercati extra-Ue 27. La quota detenuta dall’area comunitaria appare, tuttavia, in ulteriore ridimensionamento rispetto al 2010, quando le esportazioni destinate ai mercati dell’Unione europea rappresentavano il 62,8% di quelle complessive. Tale ridimensionamento è frutto, ancora una volta, della dinamica espansiva più contenuta manifestata dalle vendite piemontesi dirette ai partner comunitari: a fronte di un incremento complessivo delle esportazioni dell’11,8%, queste hanno realizzato un aumento del 9,8%. È risultata, invece, ben più sostenuta la crescita dell’export verso i Paesi extra Ue-27 (+15,2%). Il dettaglio territoriale mostra, infine, come la provincia di Alessandria continui a registare la perfomance migliore (+25,1%), seguita da Biella e Novara, che concretizzano rispettivamente aumenti del 13,9% e 11,9%. L’export del Verbano Cusio Ossola cresce ad un ritmo analogo a quello piemontese (+11,8%), mentre risultano inferiori alla media regionale i risultati delle restanti province, compresi tra il +9,0% di Vercelli e il +10,0% di Asti, passando per il +9,8% di Cuneo e il +9,6% di Torino.  
   
   
DALL’IDEA ALL’IMPRESA TERZA EDIZIONE DEL BANDO PER L’IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA  
 
Torna, 15 marzo 2012 – per il terzo anno consecutivo – il bando “Incubatore d’impresa” rivolto a nuovi e ad aspiranti imprenditori promosso dalla Camera di Commercio di Como. Lo scopo dell’iniziativa è di aiutare a trasformare una buona idea in una vera e propria attività imprenditoriale, attraverso un percorso assistito di quattro anni fornito dalla struttura di consulenza tecnica e manageriale del Parco Scientifico Tecnologico Comonext a Lomazzo. Il sostegno si concretizzerà nell’aiuto alla stesura del business plan, nell’accesso a spazi lavorativi all’interno dell’Incubatore d’impresa Comonext e nel supporto alla crescita dell’impresa attraverso consulenza, formazione e tutoring. Il bando è rivolto ad aspiranti imprenditori e a imprese già attive da non oltre 18 mesi alla data della presentazione della domanda. Una novità per l’edizione di quest’anno è la cadenza semestrale del bando che consentirà di presentare le domande in due differenti finestre al fine di favorire una più ampia partecipazione. La prima finestra si aprirà il 15 marzo e si chiuderà il 30 aprile. La seconda finestra si aprirà il 15 settembre e si chiuderà il 31 ottobre. Il Bando prevede la selezione complessiva di massimo 10 progetti, di cui 5 tra le domande presentate nella prima finestra e 5 tra quelle presentate nella seconda finestra, destinati ad accedere all’Incubatore d’impresa usufruendo di un voucher del valore massimo di euro 50.000. Per ciascuna delle due finestre previste nell’anno 2012, la selezione dei candidati verrà effettuata in tre distinte fasi valutando i progetti presentati nei termini e con le modalità previste dal bando: - nella prima fase, una Commissione di Valutazione, composta da rappresentanti della Camera di Commercio di Como, di Comonext, di Comoventure/ttventure e altri esperti (docenti universitari e imprenditori) selezionerà le 15 migliori idee da approfondire. - nella seconda fase le 15 idee verranno valutate tramite colloqui individuali e indagini di mercato, tecnologiche e brevettuali per sondare la potenzialità di mercato del progetto, il suo contenuto tecnologico, la capacità di creare occupazione e sviluppo e la sostenibilità dell’iniziativa nel tempo. Verranno selezionate in questa fase un massimo di 5 idee; - nella terza fase le idee verranno valutate sulla base di un business plan completo e sui seguenti criteri: fattibilità tecnica dell’idea, potenzialità di mercati, sostenibilità economica e finanziaria. Le idee selezionate con un business plan meritevole potranno accedere all’Incubatore d’Impresa nei mesi successivi. Lo scopo dell´iniziativa è quello di favorire l´avvio di nuove attività, che poi dovranno proseguire "con le proprie gambe" ed essere in grado di svilupparsi al di fuori dell´Incubatore, pur potendo rimanere insediate all´interno del Parco Scientifico Tecnologico. Un’ulteriore novità di quest’anno sarà l’organizzazione, nel corso del 2012, di attività formative e di orientamento incentrate sul tema del trasferimento delle conoscenze, delle competenze e delle metodologie per la definizione del progetto imprenditoriale. Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito web della Camera di Commercio ( www.Co.camcom.it ) e sul sito web di Comonext ( www.Comonext.it ). Le domande potranno essere inviate via e-mail a incubatore@co.Camcom.it  firmate digitalmente, oppure consegnate a mano presso la Camera di Commercio di Como in Via Parini 16. A partire dai prossimi giorni sarà inoltre a disposizione sul sito di Comonext un’apposita sezione interattiva, collegata ai principali social network, dove sarà possibile essere accompagnati passo passo nella stesura dei progetti fino alla compilazione delle domande.  
   
   
PIÙ BISOGNI, MENO RISORSE: COME AFFRONTARE LA CRISI  
 
Milano, 15 marzo 2012 - Sodalitas Social Innovation è il programma che Fondazione Sodalitas ha ideato per aiutare il Nonprofit a creare social business plan di qualità in grado di attrarre l’interesse di imprese partner e sostenitrici. Il 15 marzo saranno presentate alcune delle partnership impresa-Nonprofit già generate dalla prima edizione Sodalitas Social Innovation alla quale hanno partecipato oltre 230 progetti sociali. La 2^ Edizione dell’iniziativa permetterà al Nonprofit di proseguire nel proprio percorso di crescita e di costruire efficaci partnership con le imprese più responsabili. Auditorium di Assolombarda - Milano, Via Pantano 9 15 marzo 2012, Ore 14.30-18. Apertura lavori: Antonio Colombo, Direttore Generale Assolombarda; Introduzione: Ugo Castellano, Fondazione Sodalitas; Tavola Rotonda: Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche Sociali Comune di Milano; Pier Mario Vello, Segretario Generale Fondazione Cariplo; Claudia Fiaschi, Presidente Consorzio Cgm; Rita Graziano, Direzione Generale per il terzo settore e le formazioni sociali, Ministero del Lavoro; Franco Vannini, Coordinatore Comitato Associati, Istituto Italiano della Donazione. Sodalitas Social Innovation 2^ Edizione: istruzioni per l’uso, i workshop e la nuova griglia: Antonio Salvi, Fondazione Sodalitas; Manuela Macchi, Holcim (Italia) - Raffaella Doni, Coop. Sociale Focus. Le partnership generate grazie a Sodalitas Social Innovation: Ubi Banca; Linklaters - Consorzio Cascina Nibai; Mellin - Spazio Aperto; Terna – Coopi; Coop. Lotta contro l’emarginazione - Be-ma editrice/Fondazione Bertini; Associazione Tv popolare. Per nuove partnership Profit-nonprofit: Ida Linzalone - Fondazione Vodafone; Marco Ratti - Banca Prossima; Bruno Ambrosini - Fondazione Italiana Accenture: Conclusioni A cura di Fondazione Sodalitas.  
   
   
IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO AL CONVEGNO ARTIGIANATO E PICCOLE IMPRESE TRA OCCUPAZIONE E AUTOIMPRENDITORIALITÀ  
 
Benevento, 15 marzo 2012 – Oggi il Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e Aic (Pst), dott. Floriano Panza, interverrà all’evento organizzato dalla Camera di Commercio di Benevento sul tema “L’artigianato e le piccole imprese per favorire l’occupazione e l’autoimprenditorialità giovanile e femminile”. Un’occasione per testimoniare il valore del Pst quale struttura in grado di produrre capitale sociale per il territorio attraverso lo sviluppo di relazioni interistituazionali e di rapporti stabili con imprese e centri di ricerca. Siamo convinti, a più volte sostenuto il Presidente Panza, che occorra rafforzare e consolidare, nel Sannio, la cooperazione tra gli attori locali per consentire che i collegamenti tra gli enti di ricerca, le imprese e le istituzioni pubbliche possano accrescere la produttività e il capitale sociale del territorio. Giovedì 15 marzo 2012 - ore 18.00 Sala Conferenze della Camera di Commercio di Benevento  
   
   
SCISSIONE PARZIALE DI B.P.VI FONDI SGR IL 50% DEL PATRIMONIO NETTO DI BPVI FONDI SGR PASSA A CATTOLICA IMMOBILIARE IL 100% DI BPVI FONDI SGR SARA’ CONTROLLATO DA BANCA POPOLARE DI VICENZA  
 
Verona, 15 Marzo 2012 – E’ stato reso noto che, in esecuzione delle intese sottoscritte nel 2010 tra Società Cattolica Assicurazione e Banca Popolare di Vicenza nell’ambito del rinnovo della partnership strategica, è stato perfezionato l’atto di scissione parziale non proporzionale - asimmetrica - di B.p.vi Fondi Sgr a beneficio di Cattolica Immobiliare1. La scissione riguarda il ramo d’azienda della Sgr operante con il Gruppo Cattolica, comprensivo del 50% del patrimonio netto della medesima società. Con l’operazione verrà meno la partecipazione della Società Cattolica Assicurazione in B.p.vi Fondi Sgr, che sarà pertanto assoggettata al controllo totalitario di Banca Popolare di Vicenza. Non è prevista l’emissione di nuove azioni a servizio della scissione da parte della beneficiaria, Cattolica Immobiliare, che continuerà pertanto ad essere integralmente controllata da Società Cattolica Assicurazione. Cattolica Immobiliare ha quindi modificato la propria denominazione in Cattolica Gestione Investimenti Società Per Azioni. L’operazione avrà efficacia a partire dal giorno 1 aprile p.V.  
   
   
ILVA DI TARANTO. CONFRONTO CON CLINI. VENDOLA: PRESTO AGENDA TARANTO  
 
Bari, 15 marzo 2012 - “Insieme abbiamo condiviso un’idea, quella cioè di tenere in equilibrio, così come ciascuna istituzione, Comune, Provincia e Regione ha faticosamente cercato di fare in questi anni, le esigenze legate all’ambiente e alla salute dei cittadini e le esigenze legate al lavoro. Rompere un equilibrio significa rischiare di far sprofondare Taranto in una condizione di ingovernabilità, significa produrre un conflitto drammatico.”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine del confronto sulla questione Ilva di Taranto, svoltosi ieri, con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Un incontro corale che ha visto la partecipazione anche del Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, del sindaco della città di Taranto Ippazio Stefàno e dell’assessore al bilancio della Regione Puglia Michele Pelillo.“abbiamo bisogno – ha aggiunto Vendola - di continuare e di intensificare il ritmo delle azioni di ambientalizzazione che abbiamo prodotto in questi anni, con normative di assoluta avanguardia e con risultati importanti sui principali veleni che hanno assediato la salute della città di Taranto”.  
   
   
BRESCIA: SIGLATA INTESA CON LA CITTÀ DI SHENZHEN  
 
Brescia, 15 marzo 2012 - Segna un´altra importante tappa l´attività di interscambio economico e culturale avviata, da ormai da più di un ventennio, dalla Camera di Commercio di Brescia con le autorità istituzionali della città di Shenzhen. Una delegazione della città di Shenzhen (Repubblica Popolare Cinese) è stata infatti ricevuta ieri mattina presso l´Ente camerale dal Presidente, Francesco Bettoni, e dal Segretario Generale, Massimo Ziletti, per una visita istituzionale finalizzata alla sigla di un accordo di collaborazione. La delegazione, composta da 8 rappresentanti della Municipalità di Shenzhen, guidata dal Direttore Generale degli Affari Esteri, sig.Ra Tang Lixia, ha avuto modo di approfondire la conoscenza della realtà economico-produttiva del territorio bresciano, riscontrando molti aspetti di interesse per lo sviluppo delle relazioni economiche tra la città cinese con la provincia di Brescia. Il protocollo d´intesa siglato nel corso dell´incontro prevede, tra l´altro, lo sviluppo delle relazioni economiche nel settore high tech. In particolare, l´Azienda Speciale Pro Brixia valuterà la possibilità di organizzare la partecipazione alla “High Tech Fair” in programma a Shenzhen il prossimo mese di novembre. Interessanti opportunità sono legate anche al settore della “green economy”. “Shenzhen – commenta il Presidente Bettoni a proposito della città cinese della quale, tra l´altro, è cittadino onorario – rappresenta la parte economicamente più dinamica della Repubblica Popolare Cinese. Si tratta di una metropoli di oltre 15 milioni di abitanti estremamente moderna ed in continuo progresso, dove le nostre aziende possono trovare importanti occasioni di business”. Situata nel sud della Cina, adiacente ad Hong Kong, grazie alla creazione della “zona economica speciale” e al conseguente “boom” economico che ne è derivato, Shenzhen rappresenta oggi, con Shanghai, anche da un punto di vista urbanistico, l´aspetto più moderno della Repubblica Popolare Cinese. Considerata la sempre crescente propensione dei cittadini cinesi ad intraprendere viaggi all´estero, il protocollo prevede anche la collaborazione nel settore turistico, grazie anche all´attività promozionale del territorio bresciano che potrà essere svolta da Bresciatourism.  
   
   
CONFINDUSTRIA COMO - INCONTRO SULLE STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL FAR EAST  
 
Como, 15 marzo 2012 - Confindustria Como - in collaborazione con Ubi Banca Popolare di Bergamo e lo Studio Zunarelli – International Law Firm - organizza per martedì 20 marzo alle ore 15 l´incontro "Strategie di Internazionalizzazione nel Far East. Focus Cina, Corea del Sud e Singapore". Alcuni paesi dell’Asia Orientale stanno svolgendo un ruolo fondamentale per la ripresa dell’economia mondiale anche se non poche sono le difficoltà che caratterizzano l’approccio a questi mercati, in particolare per le piccole e medie imprese. Lo scopo di questo incontro è quello di favorire una maggiore conoscenza dei mercati di riferimento e identificare le migliori strategie per l’individuazione del Partner di riferimento con un concreto supporto operativo relativo ai rischi dei mercati internazionali. Di seguito il programma dell’incontro. Ore 15.00 Registrazione partecipanti; Ore 15.30 Apertura dei lavori - Saluto di benvenuto Alessandro Besana Referente Area Internazionalizzazione Confindustria Como; Luigi Amigoni Direzione Territoriale Lecco e Como – Direttore Territoriale. Intervengono: Ore 15.45 Andrea Croci Chief Representative Regional Manager Greater China – Ubi Banca Popolare di Bergamo; Outlook Sud Est Asiatico: rischi e opportunità nei mercati di riferimento. Ore 16.30 Giampaolo Naronte Managing Partner Shanghai Office Studio Legale Zunarelli; Scouting del Partner locale, tecniche di negoziazione, esame delle principali criticità collegate alla redazione e conclusione di contratti internazionali; Ore 17.00 Walter Fornoni Product Support Servizio estero commerciale Banca Popolare di Bergamo; Opportunità e rischi del mercato internazionale – Le forme di regolamento; Ore 17.30 Q & A Per informazioni e iscrizioni: tel. 031.234111.  
   
   
FERRIERA DI TRIESTE: FIRMATA INTESA PER AVVIARE PERCORSO RICONVERSIONE  
 
Trieste, 15 marzo 2012 - La sottoscrizione del Protocollo d´intesa proposto dalla Regione su richiesta delle organizzazioni sindacali (Cgil-cisl-uil) avvia di fatto il percorso per la progettazione del programma di riconversione dell´area industriale della Ferriera di Servola. L´atto formale compiuto ieri a Trieste, nella sede della Giunta regionale, è stato siglato da tutti i soggetti istituzionali interessati (ad esclusione dell´Autorità portuale che necessita ancora di un passaggio tecnico interno preventivo), cominciando proprio dall´assessore alla Programmazione del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, dal presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, e dal sindaco giuliano, Roberto Cosolini. "Grazie al senso di responsabilità collettivo - ha commentato soddisfatta Savino - questo è il primo, fondamentale passo verso l´auspicata soluzione di una criticità che da troppo tempo attendeva l´avvio di un percorso condiviso". Nel ringraziare tutti, Savino ha citato la Fiom "che oggi ha deciso di ritirare gli emendamenti presentati al fine di agevolare l´attuazione del documento nei tempi previsti. In ogni caso - ha ribadito - le loro osservazioni saranno tenute in debito conto". Il Protocollo, la cui versione finale è frutto delle ultime modifiche suggerite da Comune e sindacati, stabilisce tempistiche e modalità per giungere alla formulazione della proposta di accordo di programma per la riconversione dell´area Ferriera entro marzo 2013, con le parti coinvolte che si impegnano a rispettare il cronoprogramma. "Inizia un percorso senza preclusioni ed esclusioni - ha affermato Cosolini all´atto della firma - ad un Tavolo istituzionale e rappresentativo che non intende vincolare a decisioni pregresse eventuali nuovi soggetti che potrebbero entrare in gioco". Tra i principali punti inseriti nel Protocollo in funzione di una sostenibile reindustrializzazione produttiva all´insegna di modernizzazione, innovazione e green economy, figurano la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali diretti e dell´indotto e la creazione di nuove opportunità di impiego, il superamento delle problematiche di compatibilità ambientale ed il rilancio del tessuto economico e industriale della città contenendo l´inquinamento del mare.  
   
   
ARGI: RECUPERARE COMPETITIVITÀ SI PUÒ  
 
Segrate, 15 marzo 2012 - Il clima è cambiato. Dopo la crisi economica che ha attraversato l´Italia tra il 2008 e il 2009, nulla sarà più come prima. Anche per l´industria grafica italiana. Ma chi ha detto che non potrà essere meglio? È una provocazione, si. Ma aiuta a riflettere e a comprendere meglio il contesto in cui Argi, giovedì scorso, ha presentato i consueti dati di mercato annuali (elaborati sulle vendite di tecnologie delle aziende associate ad Argi e a Assoit) oltre che il suo nuovo presidente, Francesco Crotti, che ha preso il posto di Giorgio Brambilla. E proprio Crotti è stato l´artefice della metafora più adeguata per definire l´attuale mercato. "Non si tratta più di aspettare che smetta di piovere e arrivi il sole, come è sempre successo. Oggi ci troviamo ad affrontare un cambiamento generale". È come se il clima temperato cui siamo abituati, d´un tratto fosse diventato tropicale. E per sopravvivere ci si deve adeguare. Sopravvivere oggi vuol dire per l´industria grafica adattarsi ad un mercato profondamente diverso rispetto agli anni passati e in continua evoluzione. I presupposti per crescere, però, ci sono. Argi tra il 2011 e il 2012 lo ha fatto, portando le aziende associate da 14 a 22. Chiaro segno che le imprese avvertono la necessità di fare aggregazione e di sentirsi rappresentate per affrontare meglio questo periodo di transizione. Ma vediamo nel dettaglio i dati di mercato, che riguardano macchine e materiali di consumo per la filiera della stampa offset, dalla prestampa, alla legatoria e cartotecnica, oltre alle tecnologie di stampa digitale. Osservando i numeri, il presidente di Argi, Francesco Crotti, ha tenuto a sottolineare che la nostra industria grafica nel periodo 2003 – 2011 tutto sommato non è andata malissimo, nonostante abbia segnato un -13%. Il nostro paese ha fatto sicuramente meglio di Francia ( -28%) e Inghilterra (-21%), che hanno subito il calo peggiore. Ma peggio della Spagna (+1,8%) – che però partiva da una situazione ben peggiore rispetto alla nostra – e peggio della Germania (+1,6). I dati appena elencati vanno interpretati facendo alcune precisazioni, sottolinea Crotti: il periodo 2008 – 2011 è stato caratterizzato da una serie di concomitanze sfavorevoli. In primo luogo la crisi interna al settore stampa determinata da: Le dinamiche economiche nelle aziende vendor che hanno portato a ristrutturazioni, chiusure, alleanze; L´anno di drupa come fine di un ciclo di investimenti; Poi la crisi generale dell´economia italiana che ha determinato: Un rallentamento dei consumi e a un conseguente sbilanciamento della domanda e dell´offerta; una pesante stretta creditizia nei confronti delle imprese. E proprio drupa potrebbe essere la chiave di "svolta" per il mercato grafico. Drupa che chiude definitivamente il ciclo di investimenti 2008-2011 per aprire uno nuovo. "I mesi che abbiamo davanti hanno delle buone credenziali per recuperare appieno la flessione dell´anno scorso", sottolinea Crotti, "e per registrare l´inizio di un nuovo ciclo di investimenti. La drupa potrebbe essere lo strumento ideale per dare vita ad una nuova fase di crescita del mercato, ipoteticamente tra la seconda metà del 2012 e il 2013". Un giro di boa che si realizzerà appieno solamente per quelle aziende che di questo momento di difficoltà hanno saputo coglierne gli aspetti positivi, e che nel frattempo sono riuscite a fare un percorso di ristrutturazione interna, diventando più flessibili, abbattendo i costi e gestendo il lavoro in modo più ottimizzato rispetto agli anni passati.  
   
   
FVG: INFORMEST, STRUMENTO SEMPRE PIÙ ATTUALE PER IMPRESE  
 
 Gorizia, 15 marzo 2012 - A vent´anni dalla sua istituzione, Informest è uno strumento sempre più attuale, un "valore aggiunto" che permette alle imprese del Friuli Venezia Giulia, e soprattutto a quelle piccole e medie, di crescere attraverso percorsi virtuosi di internazionalizzazione. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che, questo pomeriggio, ha visitato a Gorizia la sede centrale di Informest, l´agenzia per l´internazionalizzazione che ha come soci fondatori le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, oltre all´Istituto per il Commercio estero, a cui si è affiancato il sistema camerale. Il presidente Tondo è stato accolto dalla presidente dell´agenzia Silvia Acerbi e si è incontrato con il consiglio di amministrazione, che in quel momento aveva in corso una sua riunione. Tondo, assieme alla presidente di Informest Acerbi, era reduce da un intenso ciclo di incontri di due giorni in Serbia e nella provincia autonoma della Vojvodina, dove ha potuto verificare ancora una volta - ha rilevato - l´importanza del ruolo dell´agenzia. "Desidero esprimere - ha detto - un apprezzamento per il lavoro svolto dalla presidente Acerbi, dal consiglio di amministrazione e da tutto il personale, una squadra giovane e molto motivata". Secondo il presidente, in una situazione di crisi complessa come quella che stiamo attraversando è fondamentale creare le condizioni per permettere alle imprese di raggiungere e di esplorare nuovi mercati, anche quelli prima mai presi in considerazione. Ci sono certamente imprese che hanno la forza e la capacità di muoversi da sole, ma per tutte la possibilità di disporre di uno strumento di "accompagnamento" rappresenta sicuramente "un valore aggiunto", ha rilevato Tondo. "Perciò Informest - ha detto - è oggi più che mai attuale, addirittura più attuale di vent´anni fa, quando l´agenzia è nata per impulso della Regione e per volontà del legislatore nazionale". La presidente Acerbi ha ricordato che Informest ha in questi ultimi anni rafforzato la capacità di acquisire finanziamenti dell´Unione europea, che poi vengono riversati al servizio del territorio attraverso programmi di internazionalizzazione e azioni specifiche di "accompagnamento" e sostegno alle imprese all´estero, soprattutto nei Paesi dell´Est e nei Balcani. Tondo è stato quindi accompagnato in visita alla sede di via Cadorna, soffermandosi a parlare con i dipendenti dei vari uffici di Informest. "Voi rappresentate - ha detto - uno strumento fondamentale per il Friuli Venezia Giulia. Vi invito a continuare nel vostro impegno, ad andare avanti a testa bassa".