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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Marzo 2012 |
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DISPOSITIVI MEDICI INNOVATIVI CON COSTI MINORI E MINOR USO DI ENERGIA |
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Bruxelles, 19 marzo 2012 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue si stanno occupando di innovazione e anche il settore medico riceverà i benefici del loro lavoro. I ricercatori del progetto Desyre ("On-demand system reliability") stanno sviluppando un sistema che è affidabile ma basato su componenti non affidabili. Il progetto Desyre è finanziato nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue con ben 2,8 milioni di euro. Rivolgendosi ai partecipanti alla recente conferenza Date 2012 a Dresda, Germania, il leader di Desyre, Ioannis Sourdis del Dipartimento di ingegneria informatica del Politecnico di Chalmers in Svezia, dice che i dispositivi usati in campo medico oggi, come i pacemaker e altri dispositivi medici impiantabili, si basano su tre componenti fondamentali: affidabilità, piccole dimensioni e longevità. È qui che entra in gioco il consorzio Desyre. Secondo le stime degli esperti l´incidenza dei guasti aumenterà man mano che si sviluppa la tecnologia. Il team di Desyre sta creando nuove tecniche di progettazione per futuri "sistemi su chip" che migliorino l´affidabilità ma che allo stesso tempo riducano le spese riguardanti l´alimentazione e le prestazioni associate alla tolleranza ai guasti. "Ci stiamo occupando in particolare della progettazione di sistemi su chip altamente affidabili che consumino molto meno energia rispetto ad altri progetti di sistemi ad alta affidabilità," ha spiegato il professor Sourdis. "Questo approccio permette di progettare dispositivi che associno un´alta affidabilità a batterie piccole e a una longevità all´avanguardia. È perfetto per applicazioni critiche per la sicurezza come i dispositivi medici impiantabili, per esempio pacemaker o stimolatori impiantati nel cervello per curare il morbo di Parkinson." La maggior parte degli studi che si occupano di sistemi affidabili di solito trattano in particolare di meccanismi privi di guasti che usano una serie di schemi di ridondanza. In questo caso, i sotto-sistemi sensibili sono considerati sicuri dai guasti. Per valutare i guasti nel sotto-sistema, si usa più energia, il che a sua volta riduce le prestazioni del chip. Il risultato finale è una perdita di tempo e uno spreco di energia. I partner del progetto Desyre stanno dividendo il sistema su chip in due settori distinti. Il primo è altamente resistente ai guasti, mentre il secondo contiene elementi di elaborazione inclini ai guasti. I ricercatori sostengono che i nuclei nel settore incline ai guasti sono intercambiabili e il compito di un nucleo può essere trasferito agli altri nuclei nel caso sia diagnosticata un´anomalia. La parte del chip priva di guasti nel frattempo osserva il funzionamento della parte incline ai guasti eseguendo "controlli di funzionamento" dei nuclei elaboranti. È anche responsabile di garantire che ogni nucleo svolga un sotto-compito assegnatogli senza errori. "Può sembrare contraddittorio progettare un sistema su chip altamente affidabile sulla base di componenti che possono guastarsi, ma è proprio questo che intendiamo fare," dice Gerard Rauwerda, dirigente tecnologico della Recore Systems B. V. Olandese, uno dei partner industriali di Desyre. "La bellezza del metodo Desyre è che il sistema continua a fare il suo lavoro in modo affidabile, anche se uno o più nuclei si guastano, allungando così la longevità del chip." Questo innovativo dispositivo di tolleranza ai guasti aiuterà a ridurre il consumo di energia al meno del 10 - 20% e a migliorare le prestazioni, sostiene il team. "Anche le persone che hanno bisogno di dispositivi medici impiantabili avranno benefici da questo metodo, visto che assicura una maggiore durata della batteria e permette di rimandare la sostituzione del dispositivo senza comprometterne l´affidabilità," dice il professor Sourdis. Del consorzio Desyre fanno parte esperti provenienti da Grecia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera. Per maggiori informazioni, visitare: Desyre: http://www.Desyre.eu/ Ricerca Tic: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ |
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TORINO: NATA AL SANT’ANNA LA PRIMA BIMBA ITALIANA DA AUTOTRAPIANTO OVARICO |
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Torino, 19 marzo 2012 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, si è dichiarato “orgoglioso e felice” per la nascita al Sant’anna di Torino di Aurora e per le buone condizioni della mamma Rosanna. Secondo Cota, “è il miglior epilogo del grande lavoro e dell’impegno messo in campo dall’équipe che fa capo alla Clinica universitaria di Ginecologia ed Ostetricia diretta dalla professoressa Chiara Benedetto. Sapere che è un ospedale piemontese ad ospitare la prima donna del Paese, ed una delle prime al mondo, ad aver concepito e portato a termine la gravidanza grazie ad un autotrapianto del proprio tessuto ovarico, è per me motivo di orgoglio e di grande grande soddisfazione. Voglio perciò ringraziare in modo particolare tutto il personale medico ed infermieristico che ha permesso il conseguimento di questo eccezionale risultato”. “Spero di poter già nella mattinata di domani - conclude il 15 marzo il presidente - poter incontrare per qualche minuto la signora Rosanna per congratularmi con lei per questo piccolo grande miracolo del Sant’anna”. |
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A TREVISO, 19-20-21 MARZO, CONFRONTO INTERNAZIONALE SU POLITICHE SOCIALI EUROPEE. EUROPA: LI’ C’E’ POSSIBILITA’ VERI FINANZIAMENTI PER PROGETTI SU ANZIANI E DISABILI |
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Treviso, 19 marzo 2012 - “Il Veneto e Treviso guardano all’Unione Europea per avere finanziamenti sui nostri progetti di politiche sociali per anziani, disabili e minori, per far conoscere le nostre eccellenze che sono tante, e anche per imparare da altre realtà europee a mantenere efficiente il valido sistema di welfare europeo, combattendone gli sprechi e innovandolo. Pertanto la progettazione europea degli interventi è per noi strategica perché in Europa non siamo soggetti al patto di stabilità e alle rigidità di certe leggi nazionali”. Così Remo Sernagiotto, Assessore regionale ai servizi sociali e Presidente della Rete Europea Elisan ha inquadrato il 19 marzo a Treviso, nella sede comunale di Palazzo Rinaldi, la presentazione della tre giorni – 19, 20 e 21 marzo prossimi- che riunirà nella capitale della Marca l’Assemblea generale Ensa (European Network of Social Authorities, con la presenza di tutti i tecnici delle politiche sociali) e il consiglio di amministrazione di Elisan (European Local Inclusion & Social Action network, composta dai rappresentanti politici), network sulle politiche sociali che riunisce 1200 tra Città e Regioni di 12 paesi europei con 30 milioni di abitanti e che ha ricevuto il riconoscimento ufficiale e il contributo dell’U.e. Sernagiotto ha ricordato che l’Assessorato regionale ai servizi sociali ha creato uno staff tecnico specificamente rivolto alla progettazione europea che si coordina con Casa Veneto, sede della Regione, a Bruxelles. Sono una ventina i progetti già finanziati dall’Unione Europea in materia di servizi sociali e altrettanti sono in corso di preparazione. Le assi portanti di questa presenza del Veneto in Europa attraverso la Rete Elisan ed Ensa, sono secondo l’esponente del governo regionale, l’inserimento socio lavorativo delle persone disabili, magari nelle fattorie sociali che il Veneto sta sostenendo, e la valorizzazione dei progetti di vita indipendente; l’attenzione sull’invecchiamento attivo (su questo tema il 2012 è stato dichiarato Anno internazionale) che punti a far arrivare sempre più tardi alla non autosufficienza, tramite la messa in atto di pratiche riabilitative e di un uso migliore più flessibile delle strutture residenziali che, in Veneto, devono riequilibrarsi con il settore della domiciliarità. Sono intervenuti alla presentazione dell’evento il Sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo e l’Assessore Mauro Michielon, il direttore dei servizi sociali della Regione Veneto Mario Modolo (coordinatore della rete Ensa), e Barbara Trentin responsabile del direttivo di Elisan che ha illustrato l’intenso programma dei lavori e degli incontri. “Voglio ringraziare – ha detto Sernagiotto – il Comune di Treviso, nuovo membro di Elisan, in particolare il Sindaco Gian Paolo Gobbo e l’Assessore Mauro Michielon che si sono subito resi disponibili ad ospitare un evento così importante”. Programma Dei Lavori - L’apertura dei lavori è prevista per lunedì 19 marzo, alle ore 9.00 a Palazzo dei Trecento. La giornata sarà dedicata alla discussione sulle problematiche generali di giovani, anziani con focus su situazioni specifiche, dalla povertà infantile al Silver Turism ossia il turismo degli over 60. A seguito degli incontri saranno organizzate delle visite studio in alcune strutture “d’eccellenza” in regione, nel campo dell’assistenza all’infanzia, agli anziani e ai disabili e delle politiche giovanili. Martedì 20 marzo si terrà l’evento centrale dell’evento: l’Assemblea Generale Ensa “Growing Young”. Ensa è una rete di città e regioni europee nata con lo scopo di cooperazione internazionale in ambito sociale. Proprio in questo incontro si esporranno i progetti definiti per il 2012. Oltre agli esponenti dei Paesi coinvolti, alla tavola rotonda prenderà parte anche Sven Matzke, Direttore Generale di Occupazione, Affari Sociali, e Pari Opportunità della Commissione europea per presentare l’Anno dell’invecchiamento Attivo & Solidarietà Intergenerazionale. Verrà inoltre illustrato - per la prima volta al pubblico - il Premio Alzheimer 2012. Si tratterà inoltre di povertà energetica, altro tema al centro delle politiche sociali europee. L’ultimo appuntamento della giornata è con la Conferenza sul Volontariato, chiusura ufficiale in Veneto dell’anno europeo del volontariato, per un momento di sintesi e di riflessione sulle attività svolte nel 2011 e sulle progettualità per il futuro. Mercoledì 21 marzo, terza e ultima giornata di lavoro, la mattina prevede un incontro sulla progettazione europea, con alcuni interventi tecnici di formazione. Alle 10:30 si terrà il Consiglio di Amministrazione di Elisan (la Rete Europea per l’Inclusione Locale e l’Azione Sociale, che riunisce i responsabili politici di oltre 1200 tra città e regioni di 11 Stati membri dell’Unione Europea) dove si discuterà del programma attività 2013 e di solidarietà intergenerazionale, con particolare riferimento al progetto di sostegno alle famiglie con difficoltà nel sostenere spese energetiche. |
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LOMBARDIA. SANITÀ, BRESCIANI AL GERMAN HEART CENTER MUNICH
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Munich/Ger, 19 marzo 2012 - L´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani ha incontrato il 15 marzo la Direzione della struttura ospedaliera del German Heart Center Munich (centro cardiochirurgico di Monaco) e ha presentato ai primari la visione della sanità in Lombardia. Gli elementi illustrati hanno suscitato enorme interesse al punto che, nelle prossime settimane, è in programma una videoconferenza tra Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia e l´equipe medica del Centro Ospedaliero, per creare un apposito gruppo di lavoro, che approfondirà le tecniche operatorie in uso e studierà le modalità lombarde introdotte per affrontare le cronicità. |
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LOTTA AI TUMORI E NUOVE TECNOLOGIE: CONVEGNO A MILANO IL 20 MARZO |
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Milano, 19 marzo 2012 – “Il ruolo delle nuove tecnologie e il contributo dell’informatica nello studio della biologia dei tumori” sarà il tema principale del convegno pubblico organizzato da Sia per martedì 20 marzo a Milano presso la sede di Via Gonin, 36. L’incontro promosso da Sia nell’ambito della campagna di prevenzione dei tumori, rivolta ai propri collaboratori e sviluppata grazie a un’idea di Acto Onlus - Alleanza Contro il Tumore Ovarico, sarà un’importante occasione di approfondimento sul tema della prevenzione dei tumori con un focus specifico su quelli femminili, evidenziando i corretti stili di vita da seguire e il ruolo rilevante delle nuove tecnologie per lo studio della biologia di queste patologie. Alla conferenza interverrà il professor Maurizio D’incalci, Capo del Dipartimento di Oncologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri che presenterà alcuni dati epidemiologici relativi all’evoluzione dei tumori in Italia e i primi risultati della ricerca promossa da Acto Onlus e finanziata da Sia sulla “farmacogenomica dei carcinomi dell’ovaio”. L’azienda, infatti, sostiene alcune borse di studio rivolte a giovani ricercatori impegnati a scoprire nuove e più efficaci terapie di cura dei tumori e di altre malattie socialmente rilevanti come, ad esempio, la sclerosi multipla. Il convegno si inserisce nella nuova campagna aziendale di prevenzione dei tumori femminili, lanciata in occasione dell’8 marzo e rivolta alle donne impiegate in Sia. Tale iniziativa, alla sua seconda edizione, permetterà anche quest’anno alle dipendenti Sia di sottoporsi direttamente in azienda a delle visite gratuite di screening senologiche, ginecologiche e pap test, grazie alla collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Oltre al professor D’incalci, parteciperà al convegno l’equipe di ricerca dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, tra cui la dottoressa Eva Negri (Capo Laboratorio Metodi Epidemiologici), il dottor Sergio Marchini (Capo Unità Genomica Translazionale – Laboratorio di Farmacologia Antitumorale), l’ingegner Luca Clivio e il dottor Luca Beltrame (Laboratorio di Farmacologia Antitumorale). Comunicato stampa Sia è leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici, dedicati alle Istituzioni Finanziarie e Centrali, alle Imprese e alle Pubbliche Amministrazioni, nelle aree dei pagamenti, della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali. Il Gruppo Sia è attualmente presente in circa 40 paesi ed opera anche attraverso società controllate in Belgio, Ungheria e Sud Africa. Con 7,5 miliardi di transazioni annue relative a carte, incassi e pagamenti, 62,4 milioni di carte gestite e 9,2 miliardi di transazioni sui mercati finanziari, Sia trasporta in rete 11,1 mila miliardi di byte di dati. Il Gruppo si compone di sette società: la capogruppo Sia, le italiane Pi4pay (servizi di incasso e pagamento), Ra Computer (soluzioni e applicazioni per banche, imprese e P.a.) e Tsp (sistemi e servizi per aziende e P.a.), Sinsys (card processing) in Belgio, Perago (infrastrutture per banche centrali) in Sudafrica e Sia Central Europe in Ungheria. Per maggiori informazioni: www.Sia.eu Acto Onlus - Alleanza Contro il Tumore Ovarico é un´Associazione nata il 4 febbraio 2010 su iniziativa di un gruppo di donne colpite da carcinoma ovarico e di medici oncologi che si occupano in prevalenza di questa patologia. L’idea di Acto Onlus è quella di unire le forze, non solo economiche, in una vera e propria alleanza in cui pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio, imprese, uomini e donne di buona volontà si uniscano e collaborino ciascuno con proprie competenze al progetto comune contro il cancro all´ovaio. Un progetto in cui le pazienti giocano un ruolo attivo nel definire le priorità, impostare il lavoro e valutare i risultati lungo tre linee di azione: promuovere la conoscenza del tumore ovarico e promuovere iniziative sul territorio volte a favorire la diagnosi tempestiva; facilitare l´accesso a informazioni utili e a cure di qualità, per chi ne avesse la necessità; promuovere e stimolare la ricerca perché trovi al più presto l´arma finale. Per maggiori informazioni: www.Actoonlus.it |
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GENOVA: SAN MARTINO – IST CENTRO DI RIFERIMENTO PER LA SENOLOGIA |
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Genova, 19 Marzo 2012 - "L´istituto di ricovero e cura a carattere scientifico San Martino- Ist è il centro di riferimento ligure per la senologia, il punto più qualificato, dove sono confluite le attività, le risorse umane e tecnologiche delle due strutture". Lo ha detto l´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo il 15 marzo a margine della presentazione dell´incontro con esperti di senologia provenienti da tutta Italia, organizzato dall´assessorato alla salute della Regione Liguria in collaborazione con l´Irccs San Martino-ist al Palazzo della Borsa di Genova, per discutere di terapie contro il cancro al seno a fronte di un sempre maggior numero di donne che si ammalano in Europa. "Il centro San Martino – Ist – ha detto Montaldo – è tra i più organizzati e strutturati in Italia e va mantenuto, perché è una struttura in grado di salvare la vita a molte donne affette da carcinoma alla mammella. Qui si prende in carico la paziente, si fa attività diagnostica e di screening per sottoporre poi la donne a tutti gli approfondimenti necessari, fino alla definizione di un percorso diagnostico che poi incontra immediatamente, il percorso oncologico e chirurgico. È una presa in carico complessiva che comprende anche le verifiche successive negli anni a seguire". Per quanto riguarda le liste di attesa l´assessore Montaldo ha sottolineato che "il sistema dovrebbe funzionare meglio di quanto avviene, ma le donne che hanno avuto un problema o una diagnosi che suggerisce controlli sono comunque prese in carico con appuntamenti già fissati. Diverso è invece il caso dei controlli per la diagnostica preventiva che richiedono verifiche a uno o due anni e che devono essere prenotati dalle donne per tempo". L´assessore alla salute ha ribadito che "bisogna avere fiducia nel sistema, basta avere la disponibilità di uscire dall´area metropolitana andando, se serve, in strutture periferiche che garantiscono prestazioni in tempi celeri". |
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DIABETE DI TIPO 2: EFFETTI POSITIVI DELLE INCRETINE SULLA RIDUZIONE DELLE GRAVI COMPLICANZE DELLA MALATTIA |
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Roma, 19 marzo - Il Diabete Mellito di tipo 2 (Dmt2) è una delle sfide più ardue per tutti i sistemi sanitari del pianeta, a causa della continua e inesorabile crescita della sua prevalenza, dipendente soprattutto dalla diffusione dell’obesità e dall’invecchiamento della popolazione. Si stima che entro il 2030, nei Paesi industrializzati, il Dmt2 possa diventare la quarta causa di morte; tra le persone affette da diabete, infatti, le patologie cardiovascolari sono da due a quattro volte più frequenti rispetto ai soggetti non diabetici di pari sesso ed età. Secondo i dati riportati nell´annuario Istat del 2010, in Italia è diabetico il 4,9% della popolazione (5,2% delle donne e 4,5% degli uomini), pari a circa 2.960.000 persone. Alla base del diabete di tipo 2 vi sono, principalmente, una ridotta ed alterata produzione di insulina e la resistenza agli effetti biologici della stessa: è stato dimostrato che un controllo glicemico ottimale riduce le complicanze croniche di tale patologia. Fino a poco tempo fa, la terapia farmacologica del diabete tipo 2 era basata in via quasi esclusiva sulla metformina, sui secretagoghi (sulfoniluree e glinidi), sui glitazoni (oggi solo pioglitazone) e sull´insulina. Di recente, si è diffusa una nuova classe di farmaci, le cosiddette incretine, che comprendono gli agonisti del recettore del Gastrointestinal Like Peptide (Glp-1) (Arglp-1, exenatide e liraglutide) e le glipitne (inibitori della dipeptil-peptidasi 4 -Dpp4). Il corretto impiego di questa nuova classe di farmaci per il diabete e la relativa appropriatezza prescrittiva sono stati oggetto di discussione durante l’evento “Diabete tipo 2 ed innovazione terapeutica: le incretine”, organizzato oggi in Senato, presso la sala Caduti di Nassiriya, dall’ Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e dall’Italian Barometer Diabetes Observatory, al quale ha preso parte il Direttore Generale di Aifa prof. Pani. Per il senatore Antonio Tomassini e la Senatrice Emanuela Baio, firmatari di una mozione parlamentare sul tema, bisogna che a livello nazionale e Regionale venga garantita da parte di Aifa, la piena disponibilità dei farmaci incretinici e l´accesso ai farmaci innovativi in linea con quanto avviene a livello di altri paesi Europei, per garantire a tutti i pazienti diabetici di tipo 2 che ne hanno bisogno una corretta gestione della terapia e una gestione precoce della malattia, con gli effetti positivi sulla riduzione delle gravi complicanze del diabete. La preoccupazione di fondo da parte delle Società Scientifiche di diabetologia, che hanno redatto un position statement sulle incretine, è che l’imposizione di un tetto di spesa a tali farmaci innovativi da parte di Aifa, rischia di non garantire per tutti i pazienti che già ne traggono beneficio il mantenimento della terapia, e di ostacolarne o negarne l´utilizzo per altri potenziali pazienti che a giudizio del diabetologo dovrebbero farne uso. Secondo il Prof. Gabriele Riccardi, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, “la terapia incretinica rappresenta una importante innovazione nel trattamento del diabete di tipo 2 portando innegabili vantaggi soprattutto ai pazienti con complicanze cardiovascolari, particolarmente frequenti nelle persone anziane, oppure a chi ha problemi di obesità”. Nel suo intervento di apertura il Prof. Riccardi ha sottolineato come le incretine “sono farmaci di grande maneggevolezza ed efficacia che possono portare addirittura ad una riduzione della spesa per la cura del diabete se si considera che sono proprio le complicanze e, la conseguente ospedalizzazione che ne può derivare, ad incrementare i costi per questa malattia. Le ipoglicemie rappresentano una frequente causa di ricovero specie nelle persone anziane e i farmaci incretinici riducono drasticamente il rischio di ipoglicemie e di conseguenza anche gli interventi sanitari, inclusa l’ospedalizzazione, che sono necessari per trattarle”. Il Dottor Carlo Giorda, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi ha sottolineato “l´importanza dell´uso mirato dei farmaci incretinici, strumenti di terapia ormai indispensabili per una cura moderna e tempestiva del diabete – facendo notare nel contempo come - in Italia la prescrizione di questi farmaci è pari ad un ottavo di quella degli altri paesi Europei”. Il dottor. Giorda ha spiegato inoltre “come sarebbe semplice e immediato monitorare l’utilizzo dei farmaci incretinici attraverso le reti, già esistenti, di cartelle cliniche elettroniche della diabetologia e della medicina generale, garantendo così, in tempo reale, un efficace controllo dell’appropriatezza d’uso”. Per i presidenti delle due Società Scientifiche, in definitiva la terapia incretinica può offrire un buon rapporto costo/efficacia se impiegata in categorie specifiche di pazienti con diabete mellito di tipo 2. In questi soggetti è possibile calcolare come l’aumento di spesa iniziale possa fornire un risparmio economico a lungo termine grazie alla riduzione dei costi assistenziali diretti e di ricovero. Per ottenere tali risparmi, tuttavia, è indispensabile garantire la prescrivibilità degli Arglp-1 e delle gliptine ai pazienti nei quali i benefici terapeutici, inclusa la documentata riduzione delle complicanze acute e croniche, giustifichino l’incremento dei costi farmaceutici. L’attuale tetto di spesa non è in grado di garantire la prescrivibilità al paziente fragile, che svolge professioni a rischio, con fattori predittivi di rischio di grave ipoglicemia, in quello con intolleranza alla metformina. A tal fine Sid e Amd si rendono immediatamente disponibili a collaborare all’elaborazione di linee guida condivise sull’uso di questi farmaci che prevedano indicazioni precise al loro uso (anche mediante un’apposita nota Aifa alla prescrivibilità di questi farmaci) costituire un osservatorio sull’appropriatezza prescrittiva, verificare gli outcomes della terapia. In questa prospettiva un valore aggiunto avrebbe la promozione delle cartelle cliniche informatizzate già in uso presso Medici di Medicina Generale e Diabetologia Specialistica, con la possibilità di scambio dati per la verifica dell’appropriatezza prescrittiva e degli outcomes della terapia. Il Dott. Carlo Tomino, Direttore Ufficio Sperimentazione e Ricerca di Aifa, ha presentato i dati del monitoraggio Aifa su questi classi di farmaci. Il prof. Lorenzo Mantovani, Presidente Comitato Scientifico “Fondazione Charta”, nel suo intervento ha spiegato: "E´ assodato che la terapia con le diverse incretine, quando usate in modo appropriato, contribuisce in modo efficace e costo efficace alla gestione di un paziente complesso come il soggetto diabetico. Questo ruolo è stato riconosciuto anche dalle agenzie di technology assessment che adottano i criteri severi nel giudizio dei nuovi farmaci, vale a dire lo Scottish Medicine Consortium (Smc) ed il Nice. Nonostante la letteratura scientifica italiana mostri rapporti di costo efficacia simili a quelli stimati da Nice ed Smc per Inghilterra Scozia e Galles, tuttavia l´uso di questi farmaci in Italia rimane a tutt´oggi decisamente più limitato di quanto sia in altri paesi, incluso il Regno Unito." In conclusione il Prof. Renato Lauro, Presidente dell’Italian Barometer Diabetes Observatory, ha evidenziato come sia necessario oggi affrontare globalmente gli aspetti pandemici dei diabetici, puntando sulla prevenzione, diagnosi e trattamento precoce e che certamente l’utilizzo di nuove classi di farmaci quali le incretine, servono in tal senso a portare un reale contributo nella terapia del diabete tipo 2. Diabete Fatti E Cifre In Italia Malati e mortalità: 3 milioni di italiani adulti hanno il diabete, pari al 4,9% della popolazione totale. Si stima che un ulteriore milione di persone abbia il diabete senza saperlo e che 2,65 milioni di cittadini (6% della popolazione) soffrono di alterata intolleranza al glucosio (pre-diabete). La situazione peggiorerà in futuro, si stima infatti che nel 2030 quasi 5 milioni di cittadini adulti soffriranno di diabete. Oltre 27.000 cittadini italiani fra i 20 e i 79 anni muoiono di diabete ogni anno, questo vuol dire 3 cittadini all´ora. Il diabete di tipo 2, relativo al 90% di tutti i casi di diabete in Italia, riduce l´aspettativa di vita di 5-10 anni. Secondo L´organizzazione Mondiale della Sanità, il diabete sarà entro il 2030 la quarta causa principale di morte di Europa. Il diabete è una delle cause principali di malattie cardiovascolari, renali, cecità e amputazione di arti.2 Circa il 70-80% di tutti i cittadini dell´Unione Europea con il diabete di tipo 2 muoiono di malattie cardiovascolari.3 Molti cittadini soffrono di altre complicanze legate al diabete. Le cifre che seguono vengono si riferiscono specificatamente all’Italia: il 10% di tutte le persone con diabete soffrono di cardiopatia ischemica, il 32% di tutte le persone con diabete soffrono di neuropatia, fino al 34% di tutte le persone con diabete soffrono di retinopatia, che può portare alla cecità, il 30-40% delle persone con diabete di tipo 1 e il 5-10% di quelle con diabete di tipo 2 sviluppano nel corso della vita insufficienza renale con necessità di dialisi. Odue terzi delle persone con diabete di tipo 1 e oltre la metà di quelle con diabete di tipo 2 non presentano un adeguato controllo metabolico. Il 26-50% delle persone con diabete di tipo 2 non sono a conoscenza delle loro condizioni e restano senza cure. Questo significa che una persona su due viene diagnosticata troppo tardi, generando un incremento delle complicazioni e dei costi. Nonostante il diabete di tipo 2 abbia molti fattori di rischio (età, etnicità, fattori genetici, ipertensione, dislipidemia e obesità) l´obesità è stata identificata come il fattore con la più forte associazione al diabete di tipo 2. Un italiano adulto su tre è in sovrappeso (36%) e uno su dieci è obeso (9,9%). In Italia ci sono oggi 17,6 milioni di persone in sovrappeso e 4,9 milioni di obesi. Anche le giovani generazioni hanno mostrato una scarsa capacità di gestire il peso: un bambino di 8-9 anni su tre è in sovrappeso o obeso, ma in molte aree del sud la proporzione sale a uno su due. Tutela della salute, costi del diabete I costi del diabete per il budget della sanità italiana ammontano al 9% delle risorse.3 Questo vuol dire più di 9,22 miliardi di Eur all´anno o 1,05 milioni di Eur ogni ora. In generale il costo della sanità per un cittadino italiano con diabete è in media di 2.600 Eur all´anno14, più del doppio rispetto a cittadini di pari età e sesso, ma senza diabete. Nonostante le forti convinzioni, non è il trattamento del diabete che costa di più ma il trattamento della sue complicanze. In altre parole più sono lunghe le attese per i trattamenti più questi costeranno Infatti, solo il 7% della spesa riguarda i farmaci anti diabete, il 25% è legato alle terapie per le complicanze e le patologie concomitanti, mentre il 68% è relativo al ricovero ospedaliero e alle cure ambulatoriali. Da un punto di vista sociale, i costi economici includono anche perdita di produttività e conseguentemente perdita di opportunità per lo sviluppo economico. Prevenzione, diagnosi precoce e cura - La maggior parte dei casi di diabete di tipi 2 possono essere prevenuti da un cambiamento degli stili di vita, includendo una dieta sana con una limitata quantità di grassi e 30 minuti di moderato esercizio fisico quotidianO. Lo Screening per il diabete e per il pre-diabete è conveniente in tutti i cittadini sopra i 40 anni. L´intervento precoce produce significativi risparmi nei costi sanitari a lungo termine- L´efficace trattamento del diabete riduce significativamente le complicanze del diabete, come l´infarto, ictus e grave deterioramento della vista. Il trattamento efficace comporta un attento monitoraggio e controllo del livello di glucosio nel sangue, pressione arteriosa e dei lipidi.23 Principali sfide e azione politica sul diabete: Grandi sfide: rapida crescita del numero dei cittadini con diabete, pre-diabete e obesità - aumento della morbilità e mortalità legate al diabete e ai suoi fattori di rischio - crescente onere dei costi diretti e indiretti del diabete e delle sue complicazioni per il sistema sanitario e la società italiana - lo scarso livello di educazione al diabete e di sensibilizzazione alla salute stanno portando a bassi livelli di conformità medica e al fallimento nel perseguire uno stile di vita sano. Priorità chiave: prevenzione / strategie stili di vita - investimenti nella diagnosi precoce / programmi di screening per le persone con diabete e pre-diabete - sviluppo di un piano nazionale del diabete - elevare il livello di consapevolezza e educazione circa il diabete - una maggiore cooperazione tra professionisti di assistenza sanitaria e pazienti al fine di prevenire gravi complicanze - accrescere le conoscenze riguardo l’impatto del diabete e delle sue complicanze acute e croniche sui costi diretti, indiretti e intangibili. Azioni politiche: Dal 2004, l´Italia ha un piano nazionale di prevenzione, che include una sezione sulla prevenzione delle complicanze del diabete. Questo piano stabilisce un quadro nazionale per l´implementazione da parte delle autorità regionali. Vincoli di bilancio spesso minano però l´implementazione regionale del piano nazionale - Non esite nessun piano nazionale specifico per il diabete, ma il Ministro della Salute ha predisposto un comitato permanente al fine di prepararne uno - Il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 pone il diabete fra le priorità per il Sistema Sanitario Nazionale - Dal 2007, gli ´standard italiani per il trattamento del diabete´ forniscono le linee guida per gli operatori sanitari - Attualmente l´Italia ha oltre 600 “Centri specialistici per il diabete” - I sistemi sanitari regionali sono chiamati alla implementazione di “chronic care model”, basati su una forte centralità del paziente e una completa integrazione fra medicina specialistica e territoriale, resa possibile dalla definizione di percorsi assistenziali condivisi. |
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SALUTE FVG: TONDO, OSPEDALE DI SAN VITO ESEMPIO D´ECCELLENZA E SPECIALITÀ |
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San Vito al Tagliamento, 19 marzo 2012 - Non viene fatta per risparmiare la riforma del sistema della salute in Friuli Venezia Giulia, anzi. Nonostante questa sia la prima legislatura in decremento di risorse, quelle destinate al settore non hanno subito e non subiranno riduzioni, fatte a carico di altri comparti. Ma il sistema può migliorare e bisogna fare i conti con il cambiamento e con l´etica della responsabilità "che coinvolge ciascuno di noi". Il presidente della Regione Renzo Tondo l´ha ribadito anche il 15 marzo , nel corso dell´inaugurazione nell´Ospedale di San Vito al Tagliamento della nuova piastra endoscopica, parlando di una riorganizzazione ("la parola non mi piace - ha detto - ma talvolta finisco per usarla anch´io") che punta a portare il modello sanitario Pordenonese anche a Udine, Gorizia e Trieste. Tondo ha ribadito di puntare ad "un´azienda territoriale unica e tre aziende ospedaliere", in un disegno in cui debbono trovare attuazione tre principi: "dare soddisfazione ai reali bisogni dei cittadini, incrementare l´utilizzo delle tecnologie e attuare il riordino delle specialità". "Siamo all´avanguardia in molti settori della salute - ha detto il presidente - e questa è una regione che continua, pur in momenti difficili, a garantire l´eccellenza sanitaria ai suoi cittadini e a chi viene da fuori". Per Tondo non ci sono, sul nostro territorio, "troppi ospedali, perché viviamo di più e abbiamo più bisogno d´assistenza, per cui abbiamo bisogno di posti letto", ma "tanti ospedali che fanno troppe cose". Meglio, secondo il presidente, un territorio capace di rispondere alle cronicità ovunque, ma anche di concentrare le proprie specialità raggiungendo l´eccellenza, come nel caso dell´ospedale di San Vito al Tagliamento, secondo in Italia ed unico nel panorama dell´offerta sanitaria pubblica del Nord per essersi dotato, con la realizzazione della piastra endoscopica, di un "Centro" per la presa in carico ed il trattamento multidisciplinare e multiprofessionale delle patologie disfunzionali del pavimento pelvico. Una patologia che solo in Friuli Venezia Giulia riguarda 12 mila persone di cui 8 mila donne, è stato detto nel corso dell´inaugurazione che ha schierato accanto al presidente Tondo il sindaco di San Vito, Antonio di Bisceglie, il direttore generale ed il direttore sanitario dell´Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Luciano Zanelli e Giuseppe Sclippa, e monsignor Ovidio Poletto che ha benedetto la nuova struttura. Rivolgendosi ai molti medici e infermieri presenti assieme alle autorità ed ai consiglieri regionali Franco Dal Mas e Paolo Pupulin, Tondo ha detto "il vostro parere è più importante del mio e ciò che comunicate è importante", chiedendo loro di farsi portatori di un messaggio positivo sui temi della riforma. Rispondendo al sindaco, che tra l´altro ha chiesto l´installazione al presidio di San Vito di Tac e Risonanza magnetica, il presidente ha sottolineato la necessità di una valutazione tecnica della possibilità di inserimento delle strumentazioni necessarie e dichiarato che "se nella precedente legislatura non si fossero realizzate 13 risonanze magnetiche private oggi avremmo avuto meno difficoltà a darvi la vostra". Realizzata, come ha sottolineato il presidente, "in un anno di cantiere" la nuova endoscopia del presidio di San Vito al Tagliamento è destinata alla chirurgia ambulatoriale e all´endoscopia digestiva, è costata poco più di un milione di euro, ha una superficie di circa 400 mq e contribuisce in maniera decisiva alla qualificazione del presidio. In posizione centrale sono collocate due sale diagnostiche con da un lato 4 stanze per la preparazione dei pazienti e l´osservazione post-procedura e due locali dedicati uno agli infermieri e l´altro alla refertazione. Sul lato opposto sono stati ricavati 5 ambulatori ed i pazienti esterni hanno a disposizione sala d´attesa e accettazione. |
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INAUGURAZIONE CENTRO SALUTE TODI, PRESIDENTE MARINI: RISULTATO DELLA CAPACITÀ DI PROGRAMMAZIONE DI REGIONE E USL |
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Perugia, 19 marzo 2012 - "Con l´inaugurazione di domani del Centro Salute di Todi si completano gli impegni della Regione Umbria per la riorganizzazione del Servizio sanitario della Media Valle del Tevere. Tutto questo nel quadro del più ampio programma di riorganizzazione regionale del sistema sanitario". È quanto sottolinea la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che il 17 marzo ha partecipato all´apertura del Centro Salute presso l´ex ospedale di Todi. "Non posso però non ricordare - aggiunge la presidente - come il lavoro svolto abbia dovuto misurarsi e fare i conti con momenti di resistenza, anche all´interno del Consiglio comunale di Todi. Ma, a giudicare dai risultati concreti conseguiti, abbiamo fatto bene ad avere quella capacità di visione del futuro del servizio sanitario e ospedaliero nel nostro territorio. La realizzazione dell´Ospedale comprensoriale di Pantalla, l´apertura della Casa della salute di Marsciano, ed oggi l´apertura del Centro salute di Todi - rileva - sono il frutto di una buona capacità di programmazione della Regione Umbria e dell´Asl 2". "Dunque - prosegue -, abbiamo fatto bene anche, in questi anni, a tenere fermo questo obiettivo. In una fase nella quale la sanità italiana, e di conseguenza quella umbra, sono alle prese con significativi tagli alla spesa e processi di razionalizzazione, questo territorio si presenta con una dotazione di servizi sanitari innovativi e con una nuova, moderna e migliore qualità dei servizi sia ospedalieri che territoriali". "Alle polemiche politiche ed alle ridicole strumentalizzazioni non intendo assolutamente rispondere - afferma - Voglio invece dire come da sindaco della città prima, e da presidente della Regione ora, ho sempre lavorato per dare piena attuazione a tutto ciò che era previsto dal Piano sanitario regionale, e rendere più efficiente spesa e costi di gestione degli immobili. Infatti, nel caso del Centro salute di Todi sono stati oltretutto estinti vari contratti di affitto con un significativo recupero di risorse finanziarie". "Insomma, abbiamo pensato prima di tutto ai cittadini - dice la presidente Marini -, i veri fruitori della nuova struttura che vede unificati i servizi territoriali del Centro salute, quelli del Dipartimento di prevenzione, della Guardia medica, i Medici di medicina generale della città, insieme ad una nuova area che ospiterà l´importante esperienza del Centro per la cura dei disturbi alimentari. Tutto ciò permetterà di offrire risposte ai bisogni di salute dei cittadini in termini di maggiore efficienza e qualità". "Vorrei quindi manifestare la mia soddisfazione per questo importantissimo intervento realizzato a Todi - dice ancora la presidente della Regione Umbria -, anche perché ciò offrirà un positivo contributo di tipo economico e sociale per un quartiere della città che, soprattutto in questa fase molto difficile, è ancora più significativo e prezioso". "Voglio ringraziare - conclude - l´Asl 2, la Direzione generale e tutti i dipendenti che in questi mesi, ignorando giustamente le polemiche sterili, si sono adoperati insieme a tecnici ed imprese, per consentire in tempi così rapidi la riqualificazione dell´immobile e l´apertura del Centro salute alla popolazione, che possiamo considerare davvero una straordinaria testimonianza di una pubblica amministrazione efficiente". |
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BOLZANO: CONVEGNO SUL “PIANO DI SETTORE DISABILITÀ” |
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Bolzano, 19 marzo 2012 - Un’iniziativa organizzata dalla Ripartizione politiche sociali con la partecipazione dell’assessore Richard Theiner. Si svolgerà giovedì 22 marzo, dalle ore 8,30 alle 12,30, presso la sede del capoluogo della Libera Università di Bolzano il convegno organizzato dalla Ripartizione politiche sociali sul tema “Piano di settore disabilità: obiettivi e sfide delle politiche per le persone con disabilità in Alto Adige 2012-2015”. Prenderanno parte ai lavori del convegno l’assessore alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner, il rettore della Libera Università di Bolzano, Walter Lorenz, Christina Wurzinger, giurista, membro dell’organo austriaco per l’implementazione delle Convenzioni Uno, Pfeifer Karin, Robert Mumelter di people first Alto Adige, gruppo di autorappresentanza di persone con difficoltà di apprendimento e Luciana Fiocca, direttrice dell’Ufficio soggetti portatori di handicap. L’iscrizione al convegno può essere inviata tramite fax 0471 41 82 99 oppure e-mail portatori.Handicap@provincia.bz.it all’Ufficio soggetti portatori di handicap. |
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FVG CON VENETO NEL PROGETTO INTEGRAZIONE RETHI |
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Trieste, 19 marzo 2012 - Il Friuli Venezia Giulia prenderà parte insieme al Veneto al progetto sociosanitario sulla disabilità Rethi (Regions Tackling Health Inequalities). Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta del presidente Renzo Tondo, autorizzando la direzione centrale Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali a sottoscrivere l´accordo che disciplinerà i rapporti tra le due Regioni. Rethi è un´iniziativa presentata dalla Regione Veneto nell´ambito del programma comunitario Progress. Approvato a dicembre 2010, il progetto ha come obiettivo la promozione di politiche e strategie a livello europeo, rafforzando l´interlocuzione tra stakeholder e decisori pubblici sulle diseguaglianze sociali di salute. Il dialogo verrà favorito attraverso la creazione di gruppi regionali trasversali impegnati ad accrescere la consapevolezza, analizzare lo stato dell´arte delle politiche e definire modelli e strategie integrate per la riduzione delle diseguaglianze di salute nei diversi settori di intervento. Il Veneto è Lead Partner di Rethi che, oltre al Friuli Venezia Giulia, coinvolge anche la contea svedese Vastra Götaland, la fondazione inglese Play England e l´istituto onlus di ricerca tedesco Deutsches Institut für Gesundheitsforschung. |
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ASSISTENZA SANITARIA, AIN ENTRA NEL FONDO INTEGRATIVO “INPIÙ” |
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Novara, 19 marzo 2012 - L´associazione Industriali di Novara ha concluso le procedure di ingresso nel fondo di assistenza sanitaria “Inpiù”, integrativo del Servizio sanitario nazionale; si tratta di un ente senza scopo di lucro con sede a Biella, di cui sono socie anche l’Unione Industriale Biellese e Confindustria Vercelli- Valsesia. «Inpiù – ha spiegato il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – è finalizzato all´erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria integrativa e di prestazioni assistenziali (rimborso spese mediche, coperture infortuni, invalidità permanenti, vita) ed è rivolto agli imprenditori associati, ai loro familiari, ai dirigenti e alle altre figure-chiave aziendali. Prevedendo la possibilità di estendere l’adesione a tutti i dipendenti (quadri, impiegati e operai), può divenire uno strumento flessibile cui ricorrere nell’ambito della contrattazione di secondo livello». Www.ain.novara.it |
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FVG: TONDO IN VISITA ALLA FONDAZIONE BAMBINI E AUTISMO |
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Pordenone, 19 marzo 2012 - "Una struttura socio-sanitaria all´avanguardia, cui va il più vivo apprezzamento della Regione per i risultati conseguiti e le prospettive future e il ringraziamento per occuparsi con rigore scientifico di un grave problema come quello dell´autismo; nel contempo desidero esprimere la nostra vicinanza alle famiglie che vivono una così difficile situazione". Così si è espresso il presidente della Regione, Renzo Tondo, che il 15 marzo ha visitato, - accompagnato dal consigliere regionale Franco Dal Mas, presenti il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti, e il direttore generale dell´Ass 6 "Friuli Occidentale", Giuseppe Tonutti - il Centro lavorativo per adulti affetti da autismo "L´officina dell´Arte" e il cantiere della nuova struttura residenziale "Vivi la città", entrambe facenti parte della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Come hanno illustrato la presidente della Fondazione, Cinzia Raffin, e il direttore, Davide Del Duca, queste strutture sono un esempio in Italia per la presa in carico delle persone con autismo adulte e dunque un fiore all´occhiello per la Regione che ha sempre sostenuto la Fondazione nel corso del tempo. Il progetto dell´Officina dell´Arte è partito da tempo e consiste in un centro lavorativo con tre laboratori per la confezione di prodotto, informatico e di mosaico professionale. La giornata lavorativa in questi laboratori è simile a quella di una azienda artigiana. Nei laboratori, dove assieme agli utenti lavorano volontari stagisti e operatori sanitari, si realizzano opere uniche di grande impatto. Le opere spesso vengono vendute: gli acquirenti le acquistano perché sono belle e piacciono indipendentemente dal fatto di essere realizzate da persone con un handicap invalidante come l´autismo. Ogni anno le opere musive sono oggetto di una mostra che viene allestita a Pordenone e anche in altri centri: sia il presidente Tondo che il consigliere Dal Mas hanno assunto l´impegno di "sensibilizzare il presidente del Consiglio regionale affinché il Consiglio stesso possa ospitare nelle sue sale la prossima edizione della mostra". L´officina è un Centro lavorativo diurno regionale, dunque in via teorica gli utenti possono venire da tutto il Friuli Venezia Giulia, ma a causa delle distanze ciò sarebbe impossibile. Per questo è nato il progetto "Vivi la città" che consiste nella realizzazione di una foresteria per gli adulti che lavorano a Pordenone ma non vi abitano stabilmente. L´amministrazione Comunale di Pordenone ha messo a disposizione della Fondazione un terreno in zona centrale per 99 anni. In questo spazio si sta completando la costruzione di una struttura in grado di ospitare a turno in sette giorni oltre venti persone. Molte di più saranno quelle che potranno frequentarla giornalmente e l´esperienza residenziale sarà strettamente collegata con la vita sociale della città. Importante per la realizzazione e l´arredo della residenza, oltre al sostegno pubblico, è stato ed è quello di enti, aziende e di privati. Per il presidente Tondo, quindi, "quello della Fondazione Bambini e Autismo e delle sue strutture di lavoro e di residenza è un esempio valido a livello non solo regionale ma anche nazionale come dimostra la scelta di questa struttura anche da parte di persone qui appositamente giunte da altre città. Per questo il sostegno della Regione è stato ed è convinto". |
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DUE SETTIMANE PER EMERGENCY DAL 24 MARZO AL 6 APRILE CECILIA STRADA A SACILE “IL MONDO CHE VORREI”: MOSTRE, INCONTRI, CONCORSI E SOLIDARIETÀ PER IL CENTRO SALAM DI CARDIOCHIRURGIA IN SUDAN |
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Sacile, 19 marzo 2012 - Due settimane interamente dedicate ad Emergency da sabato 24 marzo a venerdì 6 aprile, è “Il mondo che vorrei” manifestazione organizzata dall’associazione Sacile Live per sostenere il mantenimento del Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum in Sudan. Mostre, incontri, concorsi creativi, teatro, arte, musica e solidarietà, il ricavato sarà devoluto all’associazione presieduta da Cecilia Strada, la cui presenza nella città del Livenza è annunciata per la serata di venerdì 30 marzo alle 21 al teatro Zancanaro. Con il patrocinio del Comune di Sacile e della Provincia di Pordenone, la collaborazione di una decina di associazioni del territorio e una dozzina tra scuole primarie, medie e superiori, il sostegno di Graphistudio e Bcc Pordenonese, “Il Mondo che Vorrei – Incontriamo Cecilia Strada” si propone come un contenitore di eventi di grande rilevanza sociale tutti volti a sostenere Emergency ma non la realizzazione di un nuovo centro, bensì per il mantenimento di quello già esistente in Sudan, nella capitale Khartoum. Il Centro Salam di cardiochirurgia, aperto nell’aprile 2007, è collegato a una rete di Centri pediatrici dove cardiologi internazionali di Emergency effettuano lo screening di bambini e adulti cardiopatici da operare a Khartoum e offrono le cure post-operatorie necessarie. Il Centro Salam offre assistenza gratuita e altamente qualificata a pazienti affetti da patologie cardiovascolari congenite e acquisite di interesse chirurgico. Di particolare rilievo sono le patologie valvolari di origine reumatica, il cui sviluppo è spesso legato alla povertà e alla carenza di cure di base. “Sacile Live con questa iniziativa si propone di raccogliere fondi per Emergency - spiega il presidente del sodalizio sacilese, Alberto Bechi -, utilizzando l’arte come mezzo di comunicazione e di sostegno”. Oltremodo ricco il programma della kermesse, tra le anticipazioni soltanto le mostre saranno infatti ben tre. La prima, a cura di Emergency, sarà ospitata nella ex chiesa di San Gregorio e sarà inaugurata il 24 marzo, si intitola “Sudan diritto al cuore” e vedrà immagini di Marcello Bonfanti. “Giovani talenti espongono” è il titolo della seconda esposizione, prevista lo stesso giorno nella stessa sede e alla stessa ora, sarà curata dall’artista Germana Lorenzo e comprenderà opere artistiche come dipinti e sculture di giovani artisti locali. La terza mostra sarà invece dedicata alla Bolivia e sarà un gradito ritorno a Sacile, quello degli “Amori boliviani”, già ospiti un anno fa con la presentazione dell’omonimo libro di Letterio Scopelliti. Il 25 marzo nella Sala Caminetto di Palazzo Ragazzoni Biglia sarà la volta della mostra fotografica "La sonrisa de un niño", 100 immagini che raccontano la Bolivia di oggi a cura dell’associazione Braccia Aperte. Info e contatti: Sacile Live 331 9888724 - sacile.Live@virgilio.it |
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SPORT: UN AUTUNNO PIENO D´EQUITAZIONE CON SICILIA JUMPING TOUR |
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Palermo, 19 marzo 2012 - Il Comitato organizzatore del Sicilia Jumping Tour, composto dalla Regione siciliana, assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e dal Dipartimento Internazionalizzazione Fise (Federazione italiana sport equestre), comunica che gli appuntamenti di quest´anno del circuito internazionale Sicilia Jumping Tour si terranno in autunno. Nell´isola, per l´occasione, arriveranno cavalieri del salto ad ostacoli provenienti da ogni parte del mondo. "Si tratta di un´iniziativa di grande rilevanza sportiva - dice l´assessore regionale Daniele Tranchida - che consente di riunire in Sicilia il bel mondo del salto ostacoli internazionale promuovendo al contempo le bellezze e l´ospitalita´ della nostra regione e potenziando le presenze turistiche autunnali". Per favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici e una maggiore sinergia tra eventi sportivi affini, il Comitato del Sjt ha accordato lo spostamento delle proprie date per fare fronte comune con lo storico appuntamento di Coppa degli Assi di Palermo. In questo modo, oltre a garantire i tempi tecnici per un´organizzazione accurata e una promozione diffusa, si potra´ assicurare ai cavalieri partecipanti un evento di ancor maggiore rilevanza turistico-sportiva. Le gare del Sjt saranno qualificanti per gli Europei 2013. "È motivo di grande soddisfazione per la Fise che l´organizzazione del Sicilia Jumping Tour veda coinvolte in sinergica armonia la Federazione e l´assessorato. Conciliare i migliori livelli dello sport equestre con la promozione del territorio e´ stato e sara´ sempre un unico comune obiettivo", ha dichiarato Pierfrancesco Matarazzo, presidente del Comitato Regionale Fise della Sicilia. Secondo le date accordate dalla Federazione Equestre Internazionale, il Sicilia Jumping Tour fara´ tappa, dal 28 settembre al 14 ottobre, a Siracusa, Selinunte e Palermo. |
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´MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE´, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA HA INCONTRATO IL PRIMO MINISTRO DEGLI EAU AL MAKTOUM CHE HA ANNUNCIATO DI VOLER PARTECIPARE PERSONALMENTE ALL´EVENTO. |
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Ancona, 19 marzo 2012 - Il Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, S.a. Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, e` fermamente intenzionato a partecipare personalmente al ´Marche Endurance Lifestyle´. Lo ha confermato al presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel corso dell´incontro che si e` svolto oggi nella sede del Governo a Dubai. Un incontro molto cordiale ed approfondito che e` servito per illustrare al Primo ministro il progetto ´Marche Endurance Lifestyle´, il prestigioso evento che si svolgera` sulla Riviera del Conero dal 14 al 17 giugno. Grande appassionato della specialita` equestre dell´Endurance, l´Emiro Al Maktoum ha voluto conoscere ogni dettaglio del percorso e del Conero. Si e` dimostrato a tal punto interessato al percorso di gara, da chiedere una variazione del tracciato che arrivera` quindi a 160 Km rispetto ai 120 iniziali. L´emiro si e` detto felice di poter prendere parte alla manifestazione, dimostrando un particolare apprezzamento per le caratteristiche del territorio marchigiano. ´Il Primo ministro ´ ha detto Spacca al termine dell´incontro - vuole conoscere piu` da vicino una regione che gia` sostiene proficui rapporti istituzionali ed economici con gli Emirati Arabi Uniti. Le aspettative da parte delle autorita` degli Eau per l´evento di giugno sono molto alte, ma siamo certi che le Marche sapranno tirar fuori le doti necessarie per lo sviluppo turistico del nostro territorio. Questo evento sara` una vera e propria sfida alla nostra comunita`, che vuole svolgere progressivamente un ruolo di primo piano nelle dinamiche del turismo internazionale e quindi in questa occasione dovra` dimostrare il suo valore´. Meeting sportivo di primo piano nel calendario degli appuntamenti dell´equitazione, ´Marche Endurance Lifestyle´ sara` un prezioso momento di incontro tra gli imprenditori italiani e gli operatori degli Emirati Arabi Uniti. L´incontro con S.a. Al Maktoum e` stato il momento finale della missione del presidente Spacca a Dubai, missione che si chiude con un bilancio piu` che positivo. ´Abbiamo consolidato le basi ´ dice il presidente ´ per rendere l´evento di giugno un´occasione straordinaria di marketing territoriale e di rafforzamento delle relazioni economiche tra la nostra regione e gli Emirati Arabi Uniti. Consolidare i rapporti con le aree del mondo maggiormente in crescita, e` la via strategica alla creazione di nuove opportunita` di sviluppo, soprattutto per le micro e piccole imprese marchigiane, ma anche di reddito e di occupazione per tutta la nostra comunita`´. |
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VELA: DIEGO NEGRI ED ENRICO VOLTOLINI CONTINUANO LA PREPARAZIONE SUL CAMPO DI PALMA DE MALLORCA |
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Sestri Levante, Ge 19 marzo 2012 - Mancano ormai pochi giorni all´inizio della primavera e si appresta a ricominciare anche nel Mar Mediterraneo il ricco calendario di prestigiose regate riservate alle classi olimpiche: a ogni stagione si dimostrano prove sempre molto importanti ma, quest´anno, in vista dei Summer Olympic Games, si annunciano ancora più combattute e strategicamente fondamentali per tutti gli equipaggi che avranno l´onore di rappresentare le proprie nazioni. Non mancano naturalmente all´appello Diego Negri ed Enrico Voltolini, staristi liguri delle Fiamme Gialle, i quali nel loro percorso di selezione per le Olimpiadi di Londra 2012 saranno impegnati dal 19 al 25 marzo in allenamenti sul campo di Palma de Mallorca, lo stesso dove una settimana più tardi prenderanno parte alle 43ma edizione del Trofeo S.a.r. Princesa Sofia. A poche ore dall´inizio di questa nuova fase, ecco il bilancio di Diego Negri dell´inverno appena trascorso. Tre mesi fa tornavate da Perth. Qual è la tua analisi alla luce dei risultati non coerenti con quelli dell´intero 2011? Il bilancio del mondiale è stato purtroppo negativo. Tuttavia quando al rientro dall’Australia abbiamo ripreso in mano la situazione, dalle analisi a sangue freddo è venuto fuori che il risultato negativo derivava da un insieme di cause. Non tutte di immediata comprensione: solo la settimana scorsa, infatti, abbiamo avuto coscienza di un fatto molto importante: analizzando con attenzione le vele, è emerso con grande probabilità che quelle che abbiamo ricevuto in Australia, le quali dovevano essere dello stesso modello e tessuto e con le stesse caratteristiche di quelle usate in precedenza, in realtà non erano affatto simili. Anche se non è stata la ragione principale del calo di prestazioni, è assai probabile che parte delle nostre difficoltà derivassero da questa cosa. A ben vedere, eravamo comunque affaticati da tutta la stagione, che era iniziata molto presto con le prime regate dello scorso marzo, dopo le quali non abbiamo mai mollato. Certo è che siamo arrivati in Australia primi in ranking list mondiale, mentre siamo tornati a casa senza un passo olimpico. Non ce lo aspettavamo, ma è meglio che questo tipo di inconveniente sia accaduto lontano da eventi veramente cruciali. Come avete lavorato dopo il mondiale? Durante gli scorsi mesi abbiamo avuto tempo e modo di riprenderci dalla batosta segnando un buon ritmo negli allenamenti a Loano, la sede che la Federazione ha identificato come nostro quartier generale. Lì abbiamo trovato condizioni ottime, a parte il freddissimo febbraio che ha colpito un po’ tutta l’Europa: in pratica abbiamo visto dei cieli primaverili sia a gennaio che a marzo, meno belli invece a febbraio. E abbiamo trovato ogni tipo di condizione di vento: medio, leggero e anche molto molto forte. Così intenso che, pubblicando solo pochi giorni fa alcune clip su Youtube di una grandiosa planata e di un’impegnativa bolina, abbiamo avuto un grande riscontro nel pubblico con parecchie migliaia di contatti. L’inverno che si avvia a concludere è stato anche fondamentale per portare avanti il nostro lavoro sui materiali, e soprattutto la preparazione fisica e tecnica, mentre ora è arrivato il momento di incrociare le armi con gli altri concorrenti. A tal proposito, per tutta la terza settimana di marzo saremo perciò impegnati in un allenamento collegiale a Palma di Maiorca, dove ci confronteremo con il polacco Kusznierewicz e il tedesco Staniek, il quale era con noi sino a pochi giorni fa. Che obiettivi vi date per questa training session? Lo scopo principale della trasferta è sicuramente quello di verificare i risultati ottenuti in questi mesi invernali. Domenica prossima torneremo poi brevemente a casa e dopo pochi giorni saliremo di nuovo sull’aereo per Palma allo scopo di andare a disputare il Trofeo Princesa Sofia, una regata con la quale ogni anno iniziamo la stagione mediterranea, ideale anche perché troviamo sempre condizioni meteorologiche molto favorevoli. E come proseguirà il percorso di avvicinamento alle selezioni olimpiche? In seguito alla parentesi spagnola, ci aspetterà molto presto una prima verifica importante in occasione del Campionato Europeo, che si svolgerà a Sanremo, praticamente a casa nostra, dal 12 al 19 aprile: siamo i campioni in carica e naturalmente parteciperemo per difendere il titolo. Sanremo fra l´altro è una località alla quale sono molto affezionato perché, sin da quando ero un bambino, è stata per me sede di regate, di avvenimenti, di allenamenti. Subito dopo la prova ligure ci sarà solo una settimana di recupero e poi prenderà il via il Campionato del Mondo, che sarà il nostro giro di boa perché è proprio lì che dobbiamo assolutamente conquistare il ritmo giusto per il grande evento. Non siamo particolarmente preoccupati a riguardo, però veniamo da una deludente trasferta australiana, quindi speriamo che le cose vadano bene a Hyeres. Dopodichè inizieremo una preparazione specifica in Inghilterra. Se tutto andrà bene infatti già dalla fine di maggio saremo impegnati in varie sessioni di allenamento, mentre a giugno ci sarà la “Sail for Gold”, una regata di avvicinamento proprio sul campo di gara ufficiale dei Giochi. Al termine, prenderemo parte a vari test collegiali insieme alla squadra olimpica che si svolgeranno fino al 15 di luglio e successivamente anche a ridosso della cerimonia di apertura. Riguardo l’imbarcazione definitiva ci sono ancora aspetti in via di definizione o c’è già qualcosa da poter svelare? In realtà ci eravamo ripromessi di provare la celeberrima barca americana, anche a seguito di questa analisi dei risultati: e infatti ci sarebbe stata l’opportunità di utilizzare la barca di un nostro amico, Lucio Boggi, che l’avrebbe messa a nostra disposizione. Purtroppo ci sono stati degli inconvenienti con la dogana, così l’arrivo della barca in Italia è stato un po’ ritardato: di conseguenza abbiamo preferito continuare il nostro lavoro come era previsto sin dall´inizio. C’è ancora modo eventualmente per provare questa imbarcazione, ma nel frattempo abbiamo portato avanti i nostri materiali, nei quali crediamo molto, e sono convinto che non avremmo degli svantaggi. Spendiamo qualche parola anche per Enrico Voltolini - Quello di Enrico, vedendolo dal di fuori, è stato un periodo un po’ difficile. Da un lato è stato catapultato in questo mondo di grande impegno e concentrazione: ma devo dire che ha reagito molto bene sia fisicamente che psicologicamente, perché comunque è insieme a lui che abbiamo raggiunto questi grandissimi traguardi nella stagione 2011. Allo stesso modo credo che, a differenza mia, gli sia caduto il mondo addosso a Perth, perché in realtà ha avuto più difficoltà di quelle che potevo avere io nel capire quali siano state le cause di questa nostra debacle mondiale. Lui ha molta meno esperienza, quindi si è trovato un po’ travolto da questa situazione. Quello che conta, comunque, è che la reazione, anche da parte sua, sia stata forte: l’ho visto molto concentrato questo inverno, molto determinato e spero che, insieme al mio sacrificio, anche il suo possa aiutarci a tornare ai livelli dello scorso anno. |
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LIVIGNO: CIASPOLEDA DA RECORD! |
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Livigno 19 marzo 2012 - La Ciaspoleda di Livigno bissa il successo dello scorso anno e raddoppia facendo registrare iscrizioni record (quasi 800 al via) tra agonisti, amatori, gruppi e gli oramai immancabili amici a quattro zampe. Si conferma così anche per il terzo anno consecutivo il successo per La Ciaspoleda di Livigno, partita in sordina nel 2010 ha di fatto dato prova di se nel giro di pochissimi anni richiamando oggi, sulle nevi di Livigno, quasi 800 ciaspolatori tra agonisti e amatori. Davanti a tutti loro, come lo scorso anno, degli ospiti d’eccezione: i cani da slitta del Centro Husky Village di Arnoga, che hanno fatto da apripista alla gara competitiva deliziando il vasto pubblico presente in zona partenza/arrivo. A vincere, nella prova competitiva de La Ciaspoleda, il bergamasco Davide Milesi che con questa vittoria si è aggiudicato anche il primo posto nel circuito Coppa Lombardia, di cui La Ciaspoleda fa parte assieme a La Ciaspolada di Vezza d’Oglio e la Ciaspalot di Val palot-Pisogne. Dietro di lui, con oltre 20 secondi di distacco, Alfredo Corsini e Ivan Bressanelli rispettivamente secondo e terzo nella classifica finale del Circuito Coppa Lombardia. Pronostici sovvertiti invece in campo femminile con una prova davvero a regola d’arte per la reggiana Isabella Morlini, podista dell’Atletica Scandiano, spodestando dal gradino più alto del podio la trentina Mirella Bergamo, la quale però si aggiudica il primo posto nella classifica del circuito Coppa Lombardia. Dietro di loro la beniamina di casa, Marianna Longa, che dopo aver rinunciato al duello con la Iozzia, ritiratasi a metà gara, ha deliziato pubblico e ciaspolatori presenti lungo tutto il percorso. Successivamente alla gara competitiva il via dei quasi ottocento appassionati che si sono divertiti dandosi battaglia lungo i due percorsi: uno breve di 3,5 km e uno per i più “esperti”, della lunghezza di 7,5 km. La giornata si è poi conclusa a Plaza Placheda con un ottimo pasta party e le premiazioni, non solo della gara agonistica ma anche di coloro che hanno partecipato alla camminata non competitiva, tra i quali il gruppo più numeroso, Associazione Noi Benefizi con ben 139 partecipanti; il più giovane e meno giovane, rispettivamente andato a Nicola Stucchi (2011) – Aurora Zini (2011) e a Anna Maria Bormolini (1934) – Ottavio Bormolini (1940) e molti altri premi a sorteggio. Classifica Gara Competitiva Maschile 18-mar-12
Posizione |
Pettorale |
Nome |
Cognome |
Tempo |
1 |
2 |
Davide |
Milesi |
32.04.93 |
2 |
61 |
Alfredo |
Corsini |
32.25.83 |
3 |
39 |
Ivan |
Bressanelli |
32:32:33 |
4 |
9 |
Gianluigi |
Martinelli |
34:02:49 |
5 |
27 |
Flavio |
Ghidini |
34.14.66 |
6 |
31 |
Urbano |
Ferrazzi |
34.27.92 |
7 |
45 |
Venanzio |
Compagnoni |
34.41.99 |
8 |
62 |
Giangiuseppe |
Corsini |
34.46.63 |
9 |
10 |
Paolo |
Tosetti |
34.54.99 |
10 |
59 |
Stefano |
Rizza |
35.39.77 |
11 |
7 |
Daniele |
Urbani |
35:49:36 |
12 |
55 |
Alfredo |
Bormolini |
36:34:58 |
13 |
5 |
Thomas |
Confortola |
36:55:49 |
14 |
56 |
Thomas |
Bormolini |
36:58:27 |
15 |
37 |
Paolo |
Ricca |
37:20:01 |
16 |
33 |
Gelsomino |
Cusini |
37.31.74 |
17 |
41 |
Dario |
Piller |
38.03.61 |
18 |
50 |
Fabio |
Ligasacchi |
38:04:22 |
19 |
21 |
Alessandro |
Losa |
38.20.77 |
20 |
20 |
Marino |
Raisoni |
38.25.93 |
21 |
38 |
Giancarlo |
Lanfranchi |
39:46:26 |
22 |
16 |
Marco |
Castelnuovo |
40:06:54 |
23 |
48 |
Cristiano |
Ponti |
41.47.70 |
24 |
15 |
Stefano |
Trezzi |
42:10:13 |
25 |
4 |
Leonardo |
Bormolini |
43:06:41 |
26 |
32 |
Sergio |
Cusini |
43.45.66 |
27 |
51 |
Fabrizio |
Franchi |
44:09:47 |
28 |
40 |
Tiziano |
Castellani |
45.28.67 |
29 |
13 |
Marco |
Rizzini |
45:47:42 |
30 |
23 |
Arnaldo |
Giulivi |
46:04:51 |
31 |
36 |
Daniele |
Benedetti |
46:44:06 |
32 |
34 |
Giuliano |
Schiopetti |
46.54.70 |
33 |
29 |
Sandro |
Rizzi |
46:59:24 |
34 |
11 |
Daniele |
Gastaldini |
47.42.85 |
35 |
46 |
Andrea |
Franzini |
49.47.99 |
36 |
58 |
Andrea |
Caffara |
50.50.64 |
37 |
54 |
Luciano |
Dalla Pozza |
52.28.71 |
38 |
53 |
Nando |
Bormolini |
52.28.71 |
39 |
35 |
Pierangelo |
Schiopetti |
54.32.77 |
40 |
47 |
Flavio |
Pini |
58:29:04 |
41 |
12 |
Luciano |
Parilli |
59.52.87 |
42 |
60 |
Carlo |
Scaglia |
1.13.15.89 | Classifica Gara Competitiva Femminile 18-mar-12
Posizione |
Nome |
Cognome |
Tempo |
1 |
Isabella |
Morlini |
36.49.60 |
2 |
Mirella |
Bergamo |
38:14:27 |
3 |
Marianna |
Longa |
39.09.89 |
4 |
Giovanna |
Confortola |
39:58:21 |
5 |
Natalia |
Pradella |
44:50:56 |
6 |
Daniela |
Poetini |
46:13:32 |
7 |
Luisella |
Pedretti |
46:39:14 |
8 |
Emanuela |
Zini |
48:47:26 |
9 |
M. Domenica |
Confortola |
52.31.83 |
10 |
Cristina |
Cavalli |
1.02.40.23 |
11 |
Antonella |
Giorgetta |
1.07.04.29 | |
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CAMPIONATI DEL MONDO SERVITI SU UN PIATTO…D’AUTORE PRESENTATO IL PIATTO CELEBRATIVO DI FIEMME 2013 |
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Trento, 19 marzo 2012 - Nella sede di Confcommercio Trentino a Trento, è stato presentato e premiato il 15 marzo il piatto celebrativo dei Campionati del Mondo di Sci Nordico 2013 della Val di Fiemme, scelto dopo mesi di intenso lavoro da parte di ragazzi e ragazze degli istituti superiori d’arte grafica del Trentino. Alla fine l’ha spuntata Filippo Menolli della 5^a dell’Istituto Pavoniano Artigianelli di Trento, la cui opera intende testimoniare nel tempo l’atmosfera e lo spirito dei campionati mondiali. “Non mi aspettavo sicuramente di vincere”, ha detto il diciannovenne studente di Ala, “anche perché c’erano molti altri studenti e la sfida è stata fin da subito tosta. L’idea mi è venuta dopo un lungo ragionamento in cui ho cercato di individuare i diversi elementi che rappresentano l’anima di questo importante evento sportivo. Oltre alla scritta ‘Mondiali di Sci Nordico 2013’, lineare e compatta, ci sono due sciatori in azione che raffigurano le principali discipline e vogliono trasmettere la fatica, ma anche la professionalità di cui sono dotati. Sulla fascia di destra, poi, vi sono una serie di elementi grafici disposti su più livelli. L’inverno, il freddo e l’aria sottile con componenti di colore freddo, la neve e il ghiaccio con tondi semi-trasparenti e l’accoglienza e la fratellanza con una scala colorimetrica più calda che compone la parte superiore della sagoma.” Alla conferenza stampa di presentazione del piatto celebrativo, ospiti di Confcommercio Trentino e del suo direttore Giovanni Profumo, sedevano il presidente del Co Nordic Ski Fiemme 2013 Pietro De Godenz, il presidente dell’Associazione dei Ristoratori del Trentino Danilo Moresco, la direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones e il rappresentante tecnico prescelto dagli Istituti d’Arte grafica Arch. Pio Nainer, il quale ha fatto le veci anche del presidente della Commissione Tecnica di valutazione Arch. Michelangelo Lupo, oggi impossibilitato ad essere a Trento. E proprio l’architetto Nainer, già collaboratore e referente dell’area grafica del primo Campionato del Mondo di Sci Nordico in Val di Fiemme nel 1991, ha sottolineato come il coinvolgimento scolastico sia stato fortemente apprezzato e sostenuto dalla commissione, anche nell’ottica di primo accesso alla successiva professione. “La scelta non è stata per nulla facile”, ha commentato Nainer, “cercavamo suggestioni che rappresentassero i diversi aspetti dell’evento in una sola figura che fosse non solo un’immagine visuale nata come risultato di esercizio scolastico, ma qualcosa di personale, che puntasse sui concetti espressi in maniera creativa e mirata, volti ad esprimere il territorio, lo sport e i Mondiali in senso ampio. Tre progetti sono arrivati in finale, e quello di Filippo ha vinto alla fine sugli altri”. Il progetto “Piatto dei Mondiali” è il frutto di una stretta collaborazione tra la Confcommercio Trentino, l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, il Comitato Organizzatore dei Mondiali Nordic Ski Fiemme 2013, l’Apt della Val di Fiemme e i principali Istituti superiori di Arte e Grafica del Trentino. E sia Pietro De Godenz che Elda Verones hanno voluto rimarcare quanto siano importanti la sinergia e il lavoro di squadra tra le varie realtà in Val di Fiemme, ma anche e soprattutto a livello provinciale. “I Mondiali non sono della Val di Fiemme”, ha detto chiaramente De Godenz, “ma sono di tutto il Trentino e di tutta Italia. Ciò che considero fondamentale nell’evento del prossimo anno è per prima cosa l’entusiasmo che tutti stiamo ponendo in questa fase di avvicinamento, per rappresentare al meglio il nostro paese, la nostra regione e il patrimonio delle Dolomiti. Accoglienza e unione sono la nostra forza, viviamo di turismo, sia in Val di Fiemme che a Trento, e il fare rete ci consente di realizzare l’evento dei Campionati del Mondo nella maniera più grande possibile. L’evento è di tutti noi ed è anche per questo che la cerimonia di apertura si terrà a Trento. Sono felice che tutti gli istituti del Trentino abbiano partecipato a questa iniziativa artistica, da sempre anche noi come comitato Fiemme 2013 siamo vicini e collaboriamo con le scuole e i risultati sono incredibili in ogni ambito.” L’elaborato vincente di Filippo Menolli ha fruttato anche un riconoscimento in denaro personale e all’Istituto, oltre che un invito speciale da parte della Val di Fiemme ad essere presenti in forze al Campionato del Mondo 2013. Inutile dire che gli studenti hanno tutti quanti risposto “Ci saremo”. Info: www.Fiemme2013.com |
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