|
|
|
MERCOLEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Marzo 2012 |
|
|
|
ASSOCIAZIONI RINNOVABILI: IL FUTURO DELL´ENERGIA PASSA PER LA VALORIZZAZIONE DI TUTTE LE RISORSE NAZIONALI ANIE/GIFI, APER, ASSOSOLARE E ASSO ENERGIE FUTURE AL MINISTRO PASSERA: OCCORRE RICORDARE GLI IMPEGNI EUROPEI E LO SVILUPPO DELLA FILIERA PULITA NAZIONALE |
|
|
|
|
|
Milano, 21 marzo 2012 – E’ necessaria una strategia energetica per supportare il tessuto produttivo nazionale nel rispetto degli obiettivi fissati a livello europeo. Per supportare questo processo occorre però avviare una condivisione tra Governo e settore delle rinnovabili. E´ quanto affermano Anie/gifi, Aper, Assosolare e Asso Energie Future, riferendosi alle dichiarazioni rese la scorsa settimana del Ministero delle Sviluppo. Le Associazioni richiamano l’attenzione sul contributo che il comparto delle rinnovabili può continuare a fornire se debitamente supportato da un modello di sviluppo che concili le diverse fonti senza contrapporle, nell’interesse comune. Anie/gifi, Aper, Assosolare e Asso Energie Future invitano il Governo a valutare l’energia non solo come bene comune analizzandone i suoi effetti sul clima, sull’economia e sulla crescita del Paese, ma anche come chance per recuperare le lacune in tema energetico che si sono create nell’arco dell’ultimo trentennio in Italia. Ad oggi lo sviluppo delle Rinnovabili ha sicuramente prodotto un primo risultato in termini di riduzione delle emissioni di Co2. Il solo fotovoltaico ha generato circa 39 miliardi di euro di Pil nel 2011 come emerge dal rapporto Cresme alimentando un’imprenditoria diffusa ed un flusso di occupazione giovanile. In particolare lo sviluppo del settore fotovoltaico – grazie ad un impianto normativo ben articolato – è stato perseguito al fine di recepire una Direttiva europea e i relativi obiettivi. In particolare il Conto Energia ha permesso una vivacità del settore e una reazione da parte dell’imprenditoria e degli investitori, attirando anche capitali stranieri. Solo l’incertezza e la mancanza di un percorso equilibrato e controllato di revisione a medio - lungo termine hanno creato un effetto “stop&go” provocando di fatto uno stallo come quello registrato negli ultimi mesi. Le Associazioni sono consapevoli che il sistema sta attraversando una fase di profondo cambiamento, anche grazie alla fase più matura del settore delle Fer. Lo scenario degli “oggetti intelligenti” è il prossimo futuro: efficienza energetica, mobilità sostenibili, città intelligenti. Come risulta da una ricerca del Politecnico di Milano il nostro Paese in alcuni ambiti risulta perfino all’avanguardia: sono già stati installati 34 milioni di contatori intelligenti di luce e gas e sono attive 3,9 milioni di Sim che trasmettono solo dati, connesse dunque a oggetti. L’integrazione razionale tra fonti fossili e fonti rinnovabili è dunque possibile dal punto di vista tecnologico. La tutela degli interessi su investimenti privati deve sì essere gestita, ma non può impedire la trasformazione del sistema. La minore utilizzazione di centrali esistenti comporta una gestione della transizione tra sistemi come quella che fu gestita all´indomani della liberalizzazione (cfr. Stranded cost), ma nel contempo costituisce uno stimolo ad una trasformazione dell´industria elettrica verso uno scenario di sicurezza degli approvvigionamenti energetici e di sostenibilità ambientale. Anie/gifi, Aper, Assosolare e Asso Energie Future ritengono indispensabile l’iniziativa imprenditoriale privata basata su innovazione e ricerca negli ambiti più promettenti e sentono come necessaria la condivisione di una visione sistemica con il Governo che ha il ruolo chiave di coordinare lo sviluppo delle infrastrutture e l’orientamento di medio lungo periodo. Le associazioni chiedono al Ministro Passera la possibilità di avviare un confronto aprendo un tavolo tecnico e di essere coinvolte secondo una congrua tempistica, anche a tutela degli investimenti già in corso. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOLZANO: AZZERATE LE ADDIZIONALI SULL´ENERGIA ELETTRICA: DA DOMANI LA NUOVA LEGGE PROVINCIALE |
|
|
|
|
|
Bolzano, 21 marzo 2012 - Anche i contribuenti altoatesini non dovranno pagare tre volte per il consumo di energia elettrica: entra in vigore mercoledì 21 la legge varata dalla Giunta provinciale che azzera l´addizionale provinciale sull´accisa e prevede analoga possibilità per i Comuni. E’ stata pubblicata martedì 20 ed entra in vigore oggi la legge provinciale "Modifica della legge provinciale 21 dicembre 2011, n. 15 (legge finanziaria 2012) in materia di addizionali all´accisa sull´energia elettrica" che azzera l´addizionale provinciale e permette ai Comuni di fare lo stesso per le aliquote comunali, evitando agli altoatesini di pagare tre volte per il consumo di energia. Fino al 2011 erano dovute l’accisa erariale, l’addizionale provinciale all’accisa e l’addizionale comunale, poi il Governo aveva deciso di aumentare l´aliquota dell´accisa erariale e di cancellare le addizionali provinciali e comunali, ma solo nelle regioni a statuto ordinario. Di conseguenza si era creata una disparità di trattamento tra cittadini e imprese di Regioni e Province autonome rispetto al resto d’Italia: mentre i cittadini delle regioni ordinarie non versano più le addizionali provinciali e comunali sul consumo di energia elettrica, i contribuenti altoatesini sarebbero stati obbligati a pagare sia l’accisa erariale maggiorata sia le addizionali provinciali e comunali non soppresse nei territori delle autonomie speciali. La Giunta provinciale è quindi intervenuta, in base alle sue competenze in materia di tributi provinciali e locali, con la nuova legge di modifica: "Per eliminare la disparità di trattamento di cittadini e imprese abbiamo deliberato l’azzeramento anche in Alto Adige delle addizionali provinciali e comunali a partire dal 1° gennaio 2012 e invitato i Comuni a recepire entro 120 giorni questa indicazione. In tal modo anche gli altoatesini pagheranno la sola accisa erariale maggiorata dello Stato e non le addizionali locali", spiega il presidente Luis Durnwalder. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TROPPI MOTIVI PER DIRE “NO TAP”. LA SPIAGGIA A DUE PASSI DAL LUOGO DOVE DOVRÀ APPRODARE IL GASDOTTO LUOGO DI NIDIFICAZIONE DI TARTARUGHE CARETTA CARETTA. L’ULTIMA SCHIUSA NELL’OTTOBRE 2007 QUANDO NACQUERO 41 TARTARUGHINE. LA ZONA DIVENTI AREA D’INTERESSE AMBIENTALE PER LA TUTELA DI QUESTA SPECIE |
|
|
|
|
|
Lecce, 21 marzo 2012 - Continua la battaglia dell’associazione “Sportello dei Diritti” fianco a fianco del comitato “No Tap” che com’è noto raccoglie associazioni, organizzazioni, partiti politici e semplici cittadini che si stanno opponendo alla realizzazione del megagasdotto che passerà sotto l’Adriatico in una zona d’inestimabile valore paesaggistico. Vale la pena a tal proposito ricordare che sulla spiaggia del Lido San Basilio nella località balneare di San Foca, nell’ottobre 2007 nacquero 41 tartarughe dopo essere state deposte sulla stessa spiaggia il 19 luglio precedente in piena stagione balneare. Come è noto, la caretta caretta è una delle specie di tartarughe marine in maggiore pericolo d’estinzione e la stessa possibilità che in zona si possano effettuare dei lavori di tale portata può mettere in pericolo un ecosistema fragilissimo, anche perché tale tipo di animali è solito ritornare da adulto sullo stesso luogo per poter deporre le uova. Per tali ragioni, Giovanni D’agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" chiede a gran voce che le istituzioni competenti a partire dal comune di Melendugno si attivino per fare dell’area una zona di rilevante interesse ambientale per la tutela di questa specie. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GAS NATURAL DISTRIBUZIONE ITALIA ACQUISISCE FAVELLATO RETI ED ESTENDE L’ATTIVITÀ DI DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE AD ALTRI 28 COMUNI. |
|
|
|
|
|
Acquaviva delle Fonti (Ba), 21 Marzo 2012 - Gas Natural Distribuzione Italia S.p.a., ha annunciato l’acquisizione dell’intera partecipazione di Favellato Reti S.r.l. Con questa operazione, Gas Natural Fenosa dà continuità alla propria strategia di crescita nel nostro Paese estendendo gli investimenti nel settore regolato della distribuzione del gas e facendo leva sulla disponibilità finanziaria di capitale privato, oltre che sull’esperienza tecnica maturata in un grande Gruppo nel gestire, in regime di concessione, infrastrutture di pubblica utilità. Favellato Reti è titolare di concessioni per la distribuzione del gas naturale in 28 Comuni: 16 della Provincia di Foggia, 8 nella Provincia di Benevento e 4 nella Provincia di Isernia, per circa 324 chilometri di rete e 9.669 punti di riconsegna. Con la nuova acquisizione, Gas Natural Distribuzione Italia S.p.a. Ha raggiunto i 6.736 chilometri di rete e i 440.297 punti di riconsegna attraverso cui distribuisce gas naturale a più di 200 Comuni italiani in 8 Regioni: Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata, Lazio, Abruzzo, Campania e Molise. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ROMA: PUNTARE SU MEZZI A BASSO IMPATTO ED ENERGIE PULITE |
|
|
|
|
|
Roma, 21 marzo 2012 - «L’attivazione dell’impianto fotovoltaico per la copertura energetica del Centro Agro Alimentare, l’impianto di cogenerazione metano-idrogeno a servizio degli impianti dell’Università La Sapienza a Tor Vergata, la promozione di un Manifesto per incentivare la mobilità ciclabile, elettrica o basso impatto, sono esempi di come questa Amministrazione sta lavorando per migliorare la qualità dell’aria, abbassare ulteriormente i livelli degli inquinanti e limitare le emissioni di gas ad effetto serra. Con l’adozione del Piano di intervento operativo a tutela della salute dei cittadini abbiamo già avviato un percorso positivo che ci permette di intervenire con immediatezza per far fronte ai picchi di inquinamento. Per garantire stabilmente una migliore qualità della vita, invece, dobbiamo puntare a strutturare gli interventi già programmati per la mobilità sostenibile e per incentivare l’uso del trasporto pubblico. Su questa strada dobbiamo continuare a lavorare per consolidare anche i risultati ottenuti di miglioramento della qualità dell’aria». Lo ha dichiarato il 19 marzo l’assessore all’Ambiente, Marco Visconti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TORRE AGLI, PARTE LA FASE ESECUTIVA. DALLA REGIONE TOSCANA 20 MILIONI DI EURO |
|
|
|
|
|
Firenze, 21 marzo 2012 – Approvato il progetto per la riedificazione del complesso di Torre Agli, nel quartiere di Novoli a Firenze. La giunta regionale ha dato il via libera al progetto licenziato dal gruppo tecnico ed attribuisce 20 milioni di euro al L.o.d.e. Fiorentino per la realizzazione del progetto nel Comune di Firenze. Con questo atto viene avviata la fase esecutiva che, secondo le previsioni, dovrebbe completarsi entro il 2014 con l’assegnazione dei nuovi alloggi Erp. La somma, che proviene interamente dalle casse regionali, sarà utilizzata non solo per la riedificazione ma anche per la costruzione di 64 alloggi cosiddetti ‘volano’, destinati cioè ad ospitare temporaneamente le famiglie che saranno costrette ad abbandonare il palazzo che sarà demolito. “É uno degli interventi centrali di interesse regionale – ha commentato l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca – che permetterà non solo di riqualificare un’intera area ma anche di aumentare le unità abitative dato che dagli attuali 64 alloggi si passa a 149. Il progetto complessivo comprende non soltanto la ricostruzione di un intero palazzo ma anche la realizzazione di alcuni alloggi temporanei. Grazie alle tecnica che sarà impiegata, secondo i criteri della bioedilizia, il completamento dell’opera avverrà in tempi abbastanza rapidi”. Secondo le previsioni contenute nella delibera, gli alloggi ‘volano’ dovrebbero essere ultimati entro la fine del 2012 mentre la riedificazione del complesso di Torre Agli dovrebbe concludersi nel 2014. L’intervento prevede la demolizione dei 6 edifici di via Torre degli Agli che adesso ospitano 64 alloggi Erp e la realizzazione di 85 nuovi alloggi, sempre di edilizia popolare. Per questa operazione il costo stimato è di circa 15 milioni e 720 mila euro. I restanti 4 milioni e 280 mila euro serviranno per costruire altri 64 alloggi ‘volano’ che ospiteranno provvisoriamente le famiglie costrette ad abbandonare lo stabile destinato alla demolizione. Il soggetto incaricato degli interventi è Casa Spa. La tecnica che sarà utilizzata per la ricostruzione prevede l’utilizzo di pannelli in legno, ad alta efficienza energetica e secondo i criteri della bioarchitettura. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PALAIS LUMIERE DI CARDIN A PORTO MARGHERA SARÀ UN POLO DI INNOVAZIONE E CREATIVITA’ |
|
|
|
|
|
Venezia, 21 marzo 2012 - La realizzazione a Porto Marghera di un grande complesso polifunzionale che rappresenterà un polo di “economia creativa” e di innovazione di grande interesse sia per la città che per l’intera regione. Così il vicepresidente Marino Zorzato ha presentato il progetto “Palais Lumiere”, proposto da. Pierre Cardin nel 2010, su cui ieri la giunta veneta si è espressa con la formula dell’intesse regionale prevista dall’articolo 32 delle norme sulla programmazione (Legge regionale n. 35 del 2001) in deroga alle procedure urbanistiche ordinarie. Zorzato ha ricordato che sul progetto c’è già un “placet” del Sindaco di Venezia Orsoni ed è stata sentita anche la Provincia di Venezia. Il valore potenziale degli investimenti, interamente a carico dell’investitore, è pari a 1473 milioni di euro, di cui 758 milioni per la realizzazione del Palais Lumiere e delle opere di urbanizzazione strettamente connesse, 240 milioni per opere di interesse pubblico (tra cui la bonifica delle acque e dei suoli e i collegamenti) e 475 milioni per altri oneri e opere di riqualificazione. La proposta si concretizza in un edificio di notevole altezza (244 m. Per 60 piani complessivi) e di grande originalità architettonica, il Palais Lumiere (Palazzo della Luce), progettato da Pierre Cardin utilizzando criteri di ecosostenibilità. Il progetto di recupero e valorizzazione urbanistica e paesaggistica dell’area presenta anche un’ipotesi di sistemazione della viabilità, che consenta la connessione diretta alla stazione ferroviaria di Mestre ed il prolungamento del sistema metropolitano di accesso a Marghera. Si prevede di estendere l’intervento di recupero anche all’area adiacente a quella interessata dal Palais Lumiere. Oltre alla realizzazione della torre e la dismissione degli attuali edifici in stato di forte degrado, e alla necessaria bonifica dei suoli e delle acque, nel progetto è inserita alla creazione di un grande parco con servizi, opere viarie, percorsi ciclopedonali, parcheggi. E’ previsto anche un polo nautico. La torre ospiterà residenze, alberghi e ristoranti, attività direzionali, commerciali, servizi, poli di ricerca applicata tra cui l’università della moda, centro congressi e centri di istruzione superiore.Zorzato ha infine fatto presente che la costruzione, una volta ultimata la fase procedurale con la conferenza dei servizi, richiederà 4 anni di tempo e l’impiego di circa 10 mila addetti. A lavori compiuti si prevede che l’intervento procurerà nuova occupazione per 4500 addetti in occupazione diretta e indiretta nell’ambito del Palais (di cui il 40% con alte professionalità) e altri 2500 nell’indotto. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOLZANO: OPERATIVA L´AGENZIA UNICA PER GLI APPALTI |
|
|
|
|
|
Bolzano, 21 marzo 2012 - Diventa operativa l´Agenzia unica degli appalti, una struttura che offrirà ai Comuni e agli enti pubblici non solo consulenza, ma anche la possibilità di preparare le singole gare d´appalto. La Giunta provinciale ha infatti approvato il 19 marzo lo statuto, la convenzione e la nomina degli organi dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici, lavori, servizi e forniture, istituita con la Legge finanziaria provinciale 2012. L´agenzia assume la funzione di stazione unica appaltante per gli enti pubblici, con il compito di svolgere attività di consulenza ma anche preparazione, indizione e aggiudicazione delle gare relative a lavori pubblici, servizi e forniture. Presidente dell´ente strumentale è nominato il direttore della Ripartizione Affari comunitari Thomas Mathà, che guiderà l´Agenzia nella fase iniziale e potrà contare su un Comitato di coordinamento composto da esperti della Provincia, delle associazioni imprenditoriali, degli albi professionali, del Consorzio dei comuni, dei consorzi di bonifica, dell´Azienda sanitaria e della Camera di commercio. Revisore dei conti sarà Giulio Lazzara, direttore dell´Ufficio provinciale bilancio. "L´agenzia unica degli appalti - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder dopo la riunione di Giunta - sarà una sorta di sportello che offre ai Comuni e agli enti pubblici non solo consulenza ma anche la possibilità di preparare le singole gare d´appalto." Attualmente molte amministrazioni, soprattutto quelle di piccole dimensioni, si affidano ad agenzie private oppure ai segretari comunali, con il risultato che manca una vera uniformità nell´applicazione delle norme relative agli appalti, senza contare che la materia è complessa e soggetta a continue modifiche a livello di norme provinciali, nazionali ed europee. "La nuova Agenzia garantirà un maggiore e migliore coordinamento da questo punto di vista e la pubblica amministrazione potrà risparmiare tempo e denaro nello svolgimento delle gare", ha aggiunto Durnwalder. Il personale - una decina di unità - viene reperito all´interno di Provincia e Comuni senza costi aggiuntivi. All´agenzia gli amministratori comunali potranno rivolgersi innanzitutto per chiedere informazioni e consulenze. Il nuovo servizio è importante in particolare per i piccoli Comuni che non hanno la possibilità di creare una struttura specifica: potranno anche avvalersi dell´Agenzia per il bando della gara d´appalto che riguarderà sia i lavori pubblici che l´acquisto di materiali o la fornitura di servizi. Il servizio avrà un costo che sarà a carico dei richiedenti: nessun onere in più, perché già oggi le amministrazioni pagano personale proprio che si occupa degli appalti o si rivolgono ad agenzie esterne. In base alle normative vigenti, il bando di gara viene richiesto per lavori di importo superiore al milione di euro nelle opere pubbliche e di 210mila euro nelle prestazioni di servizio. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UMBRIA: COMUNI PREVEDANO FONDI PER IL SOSTEGNO AGLI AFFITTI |
|
|
|
|
|
Perugia, 21 marzo 2012 - L’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, ha invitato i Comuni dell’Umbria a prendere in seria considerazione la necessità di inserire nei propri bilanci di previsione un fondo per il sostegno agli affitti. Vinti ricorda che “nonostante i tagli operati dal Governo centrale e la generale carenza di finanziamenti a sostegno delle politiche della casa, la Regione dell’Umbria ha mantenuto un’attenzione alta al settore, che si traduce in un impegno nel bilancio di previsione di 2 milioni di euro. Fondi senz’altro non sufficienti a coprire il fabbisogno crescente di casa in mancanza di un sostegno assicurato dalle politiche nazionali. Si rende pertanto indispensabile uno sforzo delle Amministrazioni locali”, ha concluso Vinti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TRENTO, CFP: BUONO L´ANDAMENTO DEGLI OCCUPATI A 18 MESI DALLA QUALIFICA RESI NOTI I RISULTATI DI UN´INDAGINE COMPIUTA SUI GIOVANI NELL´ANNO SCOLASTICO 2008-2009 |
|
|
|
|
|
Trento, 21 marzo 2012 - L’osservatorio del Mercato del Lavoro dell’Agenzia del Lavoro ha di recente reso pubblici i risultati della rilevazione che viene fatta annualmente per verificare gli esiti lavorativi a diciotto mesi dal conseguimento del titolo triennale, dei giovani in uscita dal sistema della formazione professionale. Questa indagine, che si riferisce ai qualificati nell’anno di leva 2008/2009, verifica le percentuali del loro inserimento lavorativo e il tipo di occupazione conseguita allo scadere dell’anno e mezzo dal titolo, e cioè nel dicembre 2010. L’indagine ha coinvolto 786 giovani, l’83,2% dei 945 intervistandi che avevano ricevuto il titolo nella sessione d’esami 2008/2009. Dalle risposte di questi intervistati è emerso che ad un anno e mezzo di distanza più di sei giovani su dieci, il 60,1%, risultano occupati, confermando sostanzialmente il dato occupazionale del 2009 (60,3%). Questo indice è più alto per i maschi (67,3%), che peraltro proseguono meno negli studi, rispetto alle femmine (47,2%). La quota di giovani in uscita dai Cfp che prosegue ulteriormente gli studi risulta infatti molto elevata tanto che un quinto dei giovani intervistati, il 22,9% del totale, è ancora studente all’atto dell’intervista; dalla suddivisione per genere si nota però che si tratta del 32,4% delle femmine e del 17,5% dei maschi. Interessanti sono anche alcune informazioni di maggior dettaglio che si riferiscono ad alcune specifiche aree professionali. Il settore “industria e artigianato” con 326 qualificati di cui ben 284 intervistati risulta quello che, pur avendo risentito del triennio di crisi, mantiene buone performance sia come tasso di occupazione, visto che tre quarti degli intervistati nel 2010 risultano occupati a diciotto mesi dalla qualifica, sia come quota di occupazione coerente con la qualifica ottenuta (il 65% dei giovani intervistati risulta essere occupato nel settore industriale). I migliori risultati occupazionali dell’area riguardano peraltro il settore del “legno”: praticamente tutti i giovani che si sono qualificati nel 2009 si sono tempestivamente rivolti al mercato del lavoro (solo il 2% risultano ancora studenti al momento dell’intervista) e sono riusciti ad occuparsi in una percentuale elevata (il 90,2%) e coerente nel 70% dei casi. I giovani che hanno scelto invece il settore “grafico”, ma questo non è un dato nuovo, confermano sempre più la necessità di proseguire ulteriormente la loro formazione per arrivare ad un inserimento nel mondo del lavoro: la percentuale di intervistati che nel dicembre del 2010 si dichiara ancora “studente” sfiora il 90%. Per quel che riguarda il settore del “terziario”, i giovani che hanno ricevuto una formazione per i “servizi alla persona tengono bene sia come tasso di occupazione (63,8%) sia come percentuale di occupazione coerente con la qualifica ottenuta (79,5%). Quelli dei “servizi di impresa e servizi di vendita” hanno un tasso di occupazione basso (33,9%) anche perché nel 41,1% dei casi al momento dell’intervista sono ancora soprattutto studenti. Infine, gli esiti dei qualificati dell’”alberghiero e ristorazione” rilevano che circa metà dei qualificati risultano occupati (48,9%) essenzialmente in occupazioni coerenti (81,8%); l’altra metà dei giovani usciti da questo percorso è invece per circa un terzo ancora in condizione di studente. Chi sceglie il percorso formativo dell’area “agricoltura”, ancorché siano pochi soggetti, ha buone probabilità di trovare lavoro e, soprattutto, un’occupazione che sia coerente con la formazione ottenuta nel Cfp. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ILLUSTRATO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ABI CALABRIA LOMBARDI IL “FONDO JEREMIE” |
|
|
|
|
|
Catanzaro, 21 marzo 2012 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha incontrato a Cosenza la Commissione Abi Calabria guidata dal presidente Giuseppe Lombardi. L’iniziativa era stata programmata per presentare al sistema del credito calabrese il “Fondo Jeremie Calabria”. Ai lavori hanno dato un fattivo contributo Andrea Kirschen del Fei (Fondo Europeo degli Investimenti), il dirigente generale del Dipartimento Attività Produttive Maria Grazia Nicolò, Felice Iracà, dirigente regionale del competente settore e l’intero staff del Comitato d’Investimenti del fondo. L’assessore Caridi ha sollecitato la massima attenzione da parte del sistema del credito verso gli strumenti posti in essere dall’Assessorato, evidenziando che la problematica più attuale e più pressante del mondo imprenditoriale riguarda la questione legata all’accesso al credito per le piccole e medie imprese calabresi. In quest’ottica, l’Assessore ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico che veda riuniti, con cadenza trimestrale, la Regione, l’Abi e le associazioni di categoria per affrontare nel merito tutti gli aspetti legati al rapporto tra il sistema bancario e l’imprenditoria calabrese, studiandone le negatività e proponendo iniziative adeguate per migliorare i percorsi di accesso al credito e più in generale le condizioni per le imprese. La proposta è stata accolta favorevolmente dalla Commissione Abi che si è riservata successivi approfondimenti. Quindi, Kirschen ha illustrato alle banche le caratteristiche del fondo Jeremie, che offre alle imprese la possibilità di accedere a forme di credito agevolato. Ne è seguita un’approfondita discussione in ordine a specifici aspetti tecnici relativi alla Manifestazione di Interesse. L’occasione è stata propizia per un proficuo confronto nel corso del quale l’Assessore Caridi ha avuto modo di parlare anche del “fondo Mezzanino” e di altre misure che dimostrano concretamente l’impegno del Dipartimento nei confronti del mondo produttivo calabrese. Nel complesso. Il sistema creditizio ha manifestato attenzione ed interesse per il “fondo Jeremie” e, più in generale, per tutte le misure e le iniziative che la Regione sta mettendo in atto, dall’insediamento della Giunta guidata dal Presidente Scopelliti, per favorire la crescita e lo sviluppo, soprattutto in un momento di particolare crisi che investe l’intero sistema economico calabrese. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UDINE: TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE: LE INIZIATIVE DELLA CDC |
|
|
|
|
|
Udine, 21 marzo 2012 - L’innovazione e gli strumenti per la sua tutela e il suo trasferimento sono leve strategiche per la competitività delle imprese. Con questa convinzione, la Camera di Commercio di Udine ha messo in campo una serie di iniziative a sostegno delle Pmi, soprattutto per quanto riguarda la proprietà industriale. Attività riassunte ieri in una conferenza stampa che è stata occasione anche per concretizzare una di esse, cioè la firma della convezione per l’istituzione del nuovo Punto di Orientamento della proprietà intellettuale, sportello di prima consulenza professionale gratuita, per imprese ma anche cittadini, che desiderano avere informazioni di base su modalità e costi del deposito di un marchio, brevetto o disegno in Italia o all’Estero, ricerche nelle banche-dati nazionali e internazionali, fino all’eventuale valutazione economica legata allo sviluppo di un’invenzione. Con il presidente Giovanni Da Pozzo hanno siglato l’accordo Daniele Petraz per la Glp Srl e Luca D’agostini della D’agostini Organizzazione Srl, due dei principali studi di consulenza in materia della provincia. “La contraffazione e più in generale, le violazioni della proprietà intellettuale – ha detto Da Pozzo –, sono in aumento e di portata internazionale. Le imprese guardano con attenzione crescente a queste tematiche e alla relativa evoluzione normativa. La loro tutela, infatti, è una delle condizioni necessarie per investire in ricerca e sviluppo e per poter operare in concorrenza leale sul mercato interno e sui mercati internazionali”. La difesa dell’idea “rappresenta un valore aggiunto ancora più forte in un Paese come il nostro. Gli strumenti offerti dalla proprietà industriale sono fondamentali per creare valore economico, perciò tutelare la capacità creativa delle imprese – conclude il presidente – è doveroso per sostenere il loro impegno quotidiano e promuovere il loro futuro”. A fargli eco, i due professionisti, che hanno sottolineato come “sul tema della tutela della proprietà intellettuale si gioca la vera partita delle aziende in campo internazionale e il “fai da te” può creare più danni che benefici”. Assume perciò grande rilevanza una consulenza mirata, che permetta alle imprese di salvaguardare al meglio la propria creatività. E la Cdc lo fa infatti su più fronti. Si è partiti con l’istituzione del Punto di orientamento – attività effettuata nella sede camerale, su appuntamento e dietro presentazione di una richiesta con le tematiche da approfondire, servizio che si stima possa coinvolgere almeno un centinaio di utenti all’anno e che rafforza e struttura l’attività in cui l’ufficio camerale è già impegnato da anni. Accanto a esso, la Cciaa “rinnoverà anche per il 2012 il bando di contributi per la copertura delle spese sostenute dalle imprese per la brevettazione”, ha aggiunto Da Pozzo. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MORNINGSTAR PRESENTA MARKOWITZ 2.0 E LE NUOVE FRONTIERE DELL’ASSET ALLOCATION |
|
|
|
|
|
Milano, 21 Marzo 2012 – Morningstar Italy, societa’ del gruppo Morningstar Inc ha promosso ieri a Milano il convegno “Markowitz 2.0. Asset allocation nel Xxi secolo”, in partnership con Eurizon Capital Sgr e il Cfa Institute. Nel corso dell’evento, esperti di fama internazionale hanno dibattuto di nuove frontiere efficienti, misure di rischio alternative, soluzioni di investimento a prova di shock di mercato. La Modern Portfolio Theory, elaborata dal Premio Nobel Harry Markowitz nel 1952, che per decenni è stata alla base delle strategie dei gestori a livello mondiale, è sfidata da crisi sistemiche, aumento delle correlazioni e volatilita’. I recenti accadimenti hanno generato scetticismo intorno alle teorie tradizionali e aperto la strada a nuovi modelli. Paul D. Kaplan, direttore della ricerca quantitativa di Morningstar Europe e autore di “Frontiers of Modern asset allocation”, ha presentato il nuovo approccio, da lui battezzato “Markowitz 2.0”. Nel modello tradizionale, è possibile costruire portafogli efficienti assegnando un peso a ciascuna asset class (azioni, obbligazioni, ecc.) ottimizzando il rapporto rischio-rendimento rispetto a tre variabili: il rendimento atteso, il rischio e le correlazioni. I limiti di questa teoria sono emersi con tutta evidenza nell’ultimo decennio, che ha mostrato come la probabilita’ di rendimenti fortemente negativi sia stata superiore rispetto a quanto stimato dalle distribuzioni probabilistiche normalmente utilizzate evidenziando quindi il fenomeno delle cosiddette “code spesse”. Kaplan ha proposto un nuovo approccio che tiene conto di questi aspetti e pone l’accento sul rischio, in particolare in caso di eventi estremi. L’investitore, infatti, è molto più sensibile a questo fattore quando lo percepisce come perdita di ricchezza. Tra gli altri relatori, Giorgio Di Giorgio, professore di Macroeconomia ed Economia Monetaria presso l’Universita Luiss “Guido Carli” di Roma e consigliere indipendente di Eurizon Capital Sgr, ha presentato i temi macro e di mercato per il 2012, partendo da quello che il 2011 ha insegnato agli investitori. Per Di Giorgio, nei prossimi mesi i mercati si guarderanno da eventuali colpi di coda della crisi dell’euro, ma soprattutto cercheranno di capire se la politica monetaria accomodante promossa dalla Bce avra’ successo nel fare ripartire la crescita economica, soprattutto del sud Europa. Il 2011 lascia in eredita’ un accresciuto peso delle banche centrali nel sistema economico-finanziario e un loro maggior coinvolgimento nella vigilanza e nella regolamentazione. Al convegno,che ha permesso di maturare 2,5 ore di crediti formativi Cfa, sono intervenuti anche Hal Ratner, direttore degli investimenti di Morningstar Investment Consulting Europe, e Dario Castagna, Cfa, senior portfolio analyst di Morningstar Investment Management. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LAVORO NERO: 10 AZIENDE COMMERCIALI SOSPESE IN SICILIA DOPO ISPEZIONI |
|
|
|
|
|
Palermo,21 marzo 2012 - Dieci aziende commerciali cinesi sospese e 20 lavoratori in nero scoperti. Sono il frutto del servizio simultaneo e coordinato portato a termine in tutte le province siciliane dagli Ispettori del Lavoro della Sicilia, coadiuvati dai Carabinieri specializzati del Nil, il Nucleo ispettorato del lavoro, e dai militari dell´Arma territoriale. Il servizio ispettivo, coordinato funzionalmente dal Dirigente generale del dipartimento Lavoro dell´assessorato regionale alla Famiglia, Anna Rosa Corsello, fa parte dell´attivita´ programmata per l´anno in corso tra l´assessorato regionale al Lavoro e l´Arma dei Carabinieri, impegnati nel contrasto al lavoro sommerso e irregolare. Sono state ispezionate 39 attivita´ commerciali, delle quali oltre il 50% e´ risultato fuori norma; sono state scoperti 20 lavoratori "in nero" e 3 irregolari, ovvero assunte, ma con forme contrattuali errate; sono state inflitte 136 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 248 mila euro; sono state accertate 17 violazioni in materia di sicurezza e conseguentemente elevate 19 contravvenzioni per un importo complessivo di 104 mila euro. Inoltre, sono stati recuperati contributi Inps e Inail per un importo complessivo di 25.200 euro; sono state sospese 10 attivita´ commerciali per aver superato il limite del 20% di lavoratori impiegati in nero, e un´altra attivita´ sospesa per aver toccato il 100%. Infine, 8 persone sono state denunciate a piede libero per violazioni sulla normativa sulla video sorveglianza e sulla somministrazione di mano d´opera irregolare. I titolari delle attivita´, che in questo caso hanno subito la chiusura delle loro aziende, possono ottenerne la riapertura pagando una multa di 1.500 euro e assumendo immediatamente e regolarmente i dipendenti riscontrati "in nero". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CAPPELLACCI E ALFANO INCONTRANO RSU ALCOA ED EURALLUMINA. IL PRESIDENTE: "DIFENDERE POLO STRATEGICO PER ITALIA" |
|
|
|
|
|
Cagliari, 21 Marzo 2012 - Alla presenza dei parlamentari sardi e di una delegazione di consiglieri regionali del Popolo della Libertà, accompagnati dal coordinatore regionale del partito, il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’on. Angelino Alfano hanno incontrato ieri le Rsu dell’Alcoa ed Eurallumina. Durante il confronto è stato fatto lo stato dell´arte su entrambe le vertenze industriali e sono state esaminate le possibili iniziative politiche. "Il segretario nazionale del Pdl - ha dichiarato Cappellacci - ha sentito dalle parole dei lavoratori lo spirito di una Sardegna che non chiede assistenzialismo e che chiede di essere messa nelle condizioni di contribuire allo sviluppo del paese. Accogliamo con favore - ha aggiunto il presidente della Regione - insieme all´impegno finalizzato a mobilitare il partito di maggioranza relativa sui temi del lavoro, quello a un’immediata interlocuzione dell´on. Alfano con il presidente Monti e con il ministro Passera, a verificare con l´Enel la possibilità di trovare una sintonia sulla questione energetica e a sensibilizzare il ministro per l’Europa affinché anche in sede comunitaria siano portate avanti tutte le iniziative che il caso richiede. Occorre un impegno straordinario di tutte le forze politiche e di tutti i livelli istituzionali - ha concluso Cappellacci - per salvare, consolidare e dare una prospettiva di lungo periodo a una realtà fondamentale per il territorio, per la Sardegna e per un paese come l´Italia che ha una forte necessità di rilanciare la propria economia sullo scenario internazionale". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BOLZANO: LIBERALIZZAZIONI, LA NUOVA LEGGE PROVINCIALE ENTRA IN VIGORE OGGI |
|
|
|
|
|
Bolzano, 21 marzo 2012 - Entra in vigore mercoledì 21 marzo la nuova legge provinciale sull´ordinamento del commercio. Il provvedimento è stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione. "Abbiamo cercato da un lato di prendere il meglio delle liberalizzazioni previste nel decreto Monti - commenta l´assessore Thomas Widmann - e dall´altro di tutelare il modello altoatesino". L´ordinamento del commercio, in Alto Adige, è sempre stato caratterizzato da una certa dose di restrittività, applicata per motivi ben precisi. "L´obiettivo della Giunta provinciale - prosegue Widmann - è quello di tutelare il tessuto commerciale che caratterizza le nostre città e i nostri paesi, garantendo innanzitutto la sopravvivenza del commercio di vicinato. Anche per questo motivo ci siamo sempre opposti con forza alla realizzazione di centri commerciali nel verde agricolo". Con il decreto Monti che introduce le liberalizzazioni, però, il modello altoatesino è stato messo seriamente in discussione. "Se avessimo applicato alla lettera quanto previsto dal governo - spiega l´assessore provinciale - il settore si sarebbe trasformato in un´autentica giungla, e sarebbe diventato impossibile gestire in maniera sensata lo sviluppo delle strutture di vendita da un punto di vista sia commerciale che urbanistico". Per cercare di salvaguardare il sistema in vigore, la Giunta si è affidata alle competenze garantite dall´Autonomia, elaborando una legge, approvata poi dal Consiglio provinciale, che limita l´impatto delle liberalizzazioni ai soli centri abitati. "Una maggiore "apertura" - sottolinea Thomas Widmann - può avere effetti positivi su queste aree, offrire nuove possibilità di sviluppo a città e paesi, e dare vantaggi sia ai commercianti che ai consumatori". Per il resto, invece, si è cercato di proseguire lungo la strada della rigidità. Nelle zone produttive, ad esempio, il commercio al dettaglio continuerà ad essere consentito solo per determinate categorie merceologiche, mentre resta un sostanziale divieto per il verde agricolo. "Abbiamo previsto due sole eccezioni - spiega Widmann - riguardanti la vendita diretta di prodotti agricoli dei contadini e di prodotti strettamente collegati a un´infrastruttura del tempo libero come una pista ciclabile o un campo da golf". La legge provinciale sull´ordinamento del commercio, pubblicata oggi (20 marzo) sul Bollettino ufficiale nr. 12 della Regione Trentino Alto Adige, sarà in vigore a partire da domani. "Abbiamo evitato una liberalizzazione selvaggia del settore - conclude l´assessore al commercio - che avrebbe portato svantaggi a tutto il sistema altoatesino: dai commercianti, ai consumatori". |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
A VARESE SOFFIANO “I 20 DELL’INNOVAZIONE” |
|
|
|
|
|
Varese, 21 marzo 2012 - Prende il via martedì 20 marzo il ciclo “I Venti dell’Innovazione”, promosso dalla Camera di Commercio in collaborazione con diversi attori della nostra provincia che, nei rispettivi ruoli, lavorano per favorirne lo sviluppo. Attori che vanno dalle associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, dell’industria e del mondo delle cooperative fino al Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento. L’obiettivo è di esplorare quegli scenari sui quali, pur in un periodo di crisi che perdura ormai da quattro anni, può ugualmente fondarsi lo sviluppo economico. Non mancherà, poi, l’illustrazione degli strumenti sia di diffusione dell’innovazione, una delle chiavi di volta della crescita, sia di trasferimento tecnologico, soprattutto quelli già disponibili per le aziende del territorio. Uno sforzo importante insomma per supportare al meglio il sistema delle imprese in questa aspra fase congiunturale. L’appuntamento di martedì prossimo (Ville Ponti, ore 16.00) s’intitolerà “Voce alle Aggregazioni Imprenditoriali” e sarà dedicato a chi ha già scelto la forza della collaborazione a diversi livelli. Imprese che hanno quindi saputo mettere in comune elementi qualificanti della propria attività e investire nell’aggregazione quale modalità operativa valida per risultare competitivi su mercati sempre più difficili da affrontare. Dopo una prima parte dedicata ai cluster europei con una relazione di Ludovico Monforte, al vertice dell’Ufficio di Bruxelles di Unioncamere Lombardia, si passerà alle testimonianze imprenditoriali, con un approfondimento sul perché aggregarsi. L’intervento del segretario generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli precederà le diverse comunicazioni sulla formula del “contratto di rete” curate da diversi esperti, fra cui il direttore di Confartigianato Varese Mauro Colombo. Tra i progetti illustrati, anche Mech-net, la rete d’aggregazione della meccanica varesina il cui contratto di rete è stato sottoscritto all’inizio di marzo. La partecipazione è gratuita, occorre però prenotarsi entro lunedì 19 marzo iscrivendosi con procedura telematica direttamente dal sito della Camera di Commercio. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INDUSTRIA: CARBOSULCIS, INCONTRO IN REGIONE SARDEGNA |
|
|
|
|
|
Cagliari, 21 Marzo 2012 - La vertenza Carbosulcis è stata al centro di un incontro tra Regione, azienda e sindacati, convocati il 19 marzo, nella sede dell´assessorato dell´Industria, per discutere il contenuto degli ultimi rilievi della Commissione Europea sul progetto integrato miniera, centrale, cattura e stoccaggio della Co2. "Durante le ultime interlocuzioni avute a Bruxelles, alla presenza dei funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico - ha affermato l´assessore dell´Industria, Alessandra Zedda - abbiamo registrato un atteggiamento positivo e di apertura verso un progetto che è stato giudicato interessante ed innovativo, ma che dovrà necessariamente rispettare i regolamenti comunitari. Questa settimana - ha aggiunto - l´esponente dell´esecutivo - la commissione referente formalizzerà le ultime osservazioni in materia di aiuti di stato (con particolare riferimento al Cip6) alla quale i tecnici della Regione e della Carbosulcis forniranno gli ultimi chiarimenti". Durante l´incontro è strato anche affrontato il tema del bando di gara internazionale, ormai in via di definizione, strettamente legato alla realizzazione del progetto di sperimentazione e ricerca. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FUORISALONE 2012: ABC+ALU |
|
|
|
|
|
Milano, 21 marzo 2021 - Dall’incontro di due prestigiosi marchi italiani che operano da anni nel mondo del retail nasce Plus, una installazione temporanea che a partire dal salone del mobile 2012 vestirà l’Atelier Abc di Milano in 5 Corso Como. Plus è il risultato della fusione tra l’armonia delle forme dei manichini Abc e della creatività applicata allo spazio dei sistemi espositivi Alu, due tipologie di prodotto complementari che insieme riescono ad animare e caratterizzare superfici espositive. Ispirata al concetto di Ritmo Lineare, l’installazione curata dal gruppo creativo di Alu mette in scena una sequenza armonica composta da Autopole e Slash che interagiscono e dialogano con le sinuosità e l’eleganza di Ophelia, l’ultima creazione in casa Abc. L’obiettivo è quello di coinvolgere ed ispirare il visitatore, facendolo immergere nell’atmosfera creativa che nasce dalla naturale commistione dei prodotti delle due aziende capaci insieme di esprimere un modo nuovo di fare visual merchandising. Invitati a interpretare l’atmosfera dell’Atelier, i diplomati di Istituto Marangoni - la prestigiosa scuola internazionale di moda e design con campus a Milano, Londra e Parigi - personalizzeranno le forme e gli spazi di plus vestendo i manichini con le loro creazioni. Plus sarà a Milano presso l’Atelier Abc fino al 9 maggio. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|