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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Aprile 2012
ASSOCIAZIONI RINNOVABILI: PER SALVARE LE AZIENDE ITALIANE SERVE SENSO DELLA RESPONSABILITA´. SUBITO UN TAVOLO TECNICO  
 
Milano, 2 aprile 2012 - Le Associazioni Anie-gifi, Aper, Asso Energie Future e Assosolare, alla luce delle recenti notizie relative alla preparazione di un decreto sul V Conto Energia, hanno inviato una lettera ai Ministri Clini e Passera chiedendo di confermare o smentire in modo chiaro ed inequivocabile i contenuti della presunta bozza circolata e pubblicata dalla stampa specializzata. La bozza del possibile nuovo Conto Energia ha fatto il giro del web in svariate versioni e l’accaduto ha creato ulteriore incertezza e sfiducia tra gli operatori del settore. Il mercato delle Rinnovabili, ed in particolare quello del solare fotovoltaico, non e’ nuovo ad improvvisi cambi di direzione normativa che hanno di fatto frenato gli investimenti negli ultimi mesi. Un nuovo Conto Energia, dopo altre due discipline adottate in meno di 18 mesi e di cui gli operatori del settore stanno ancora pagando le conseguenze, avrebbe effetti fortemente destabilizzanti per l’intero comparto. Ancora una volta verrebbero minacciati gli investimenti in corso così come la sopravvivenza della filiera italiana delle rinnovabili. Anie/gifi, Aper, Assosolare ed Asso Energie Future segnalano che un nuovo provvedimento normativo in quella direzione rappresenterebbe anche una lesione della libertà di iniziativa economica costituzionalmente garantita. Nella lettera ai Ministri le Associazioni hanno rinnovato la disponibilità a partecipare ad un tavolo tecnico congiunto richiedendo al contempo di ricevere il testo attualmente al vaglio dei Ministeri. Gli operatori hanno altresì sollecitato un incontro urgente nell’ambito del quale poter fornire il proprio contributo. Le Associazioni sono fiduciose nell’avvio di un dialogo costruttivo con il Governo ritenendolo uno strumento necessario per «favorire l’ulteriore sviluppo del settore fotovoltaico» come esplicitamente indicato dalle disposizioni del Iv Conto Energia. In uno scenario futuro dove tutto sarà basato sullo sviluppo delle smart grid e delle smart cities, il settore delle Rinnovabili e del solare fotovoltaico possono contribuire allo sviluppo del Paese e alla sua indipendenza energetica. Una strategia fondata sul mix energetico deve essere considerata come la base per favorire la filiera industriale e la crescita occupazionale.  
   
   
MENO CO2 E PIÙ BIODIESEL CON LA TECNOLOGIA DI T.M. PER IL TRATTAMENTO DELLE ALGHE  
 
Modena, 2 aprile 2012. In un mercato dell’energia libero e sempre più competitivo, le aziende stanno investendo in nuovi strumenti per migliorare l’efficienza energetica e salvaguardare l’ambiente. In questo scenario – dominato dal continuo aumento dei costi energetici – l´ultima Direttiva Ue, recepita anche in Italia, ha aperto grandi spazi per la crescita dei biocarburanti in Europa che in pochi anni ha raggiunto la leadership a livello mondiale, seguita a lunga distanza dagli Stati Uniti. Di pari passo è cresciuto però anche il dibattito scientifico sull´opportunità di produrre biocarburanti di origine vegetale, anche sulla base delle indicazioni della Fao che segnala con preoccupazione il diffondersi delle colture destinate alla produzione di biodiesel a discapito di quelle per l´alimentazione. Biodiesel dalle alghe, la nuova frontiera - Per rispondere a queste istanze, la società italiana T.m. Di Modena ha stretto una collaborazione con la Es Consultants Ltd di Hong Kong, società di ingegneria la quale gia’ grazie alla collaborazione con l’Università di Verona sta proponendo questa tipologia di impianti in Asia partecipando alle più importanti fiere del settore e concordando con i Governi locali i siti piu’ idonei per la produzione di Biodiesel per autotrazione. Tale progetto e’ stato presentato lo scorso novembre alla fiera delle energie rinnovabili Cigipts (China International Green Innovative Products and Technologies Show) di Guangzhou dove l’azienda ha avuto la visita e l’incontro con il Direttore dell’Apec di Pechino e con il Ministro delle Energie Alternative, interessati alla tecnologia Italiana. “L’alga è il vegetale più antico del mondo che produce il 40% dell’ossigeno mondiale, assorbe la Co2 presente nell’atmosfera proveniente per esempio da produzioni industriali o da teleriscaldamento, non ha bisogno di terra coltivabile - ha sottolineato Michael Magri, direttore generale di T.m. - e quindi non sottrae spazi alle colture alimentari. La tecnica dell’uso del fotobioreattore abbinata alla selezione del ceppo piu’ idoneo a tale scopo, garantisce al processo produttivo una maggiore resa rispetto alle prime realizzazioni di questo tipo di impianti. Il risultato è una maggiore produzione di Biodiesel e un maggiore assorbimento di Co2 nell’atmosfera”. Www.tm-srl.it    
   
   
MILANO: IL PUNTO SULLE TECNOLOGIE RINNOVABILI  
 
Milano, 2 aprile 2012 - La mappatura degli investimenti verdi nel nostro paese, la fuga delle aziende italiane all’estero, il punto sulle tecnologie rinnovabili (fotovoltaico, solare termodinamico e termico, eolico e biomasse), gli “economics” delle energie pulite nel 2011 nel confronto europeo e mondiale e l’analisi costi-benefici di tutto il settore. Sono questi alcuni dei punti chiave del nuovo Rapporto Irex (Italian renewable index) sulle energie rinnovabili che Althesys presenterà il 3 aprile a Milano (Camera di Commercio Palazzo Turati, via Meravigli 9 – ore 9:00 “Energie rinnovabili: l’industria italiana negli scenari globali”) e il 19 aprile a Roma (auditorium Gse viale Maresciallo Pilsudski 92 – ore 9:00“Energie rinnovabili: la strategia energetica italiana”). Per la presentazione dell’edizione 2012 dell’Irex Annual Report, Althesys ripropone la formula del doppio appuntamento: a Milano saranno affrontati gli aspetti economici e finanziari, a Roma quelli legati alla politica energetica nazionale. I due convegni vedono la partecipazione delle aziende del settore, delle associazioni, degli esperti, delle autorità, degli stakeholder e dei policy maker. Interverranno tra gli altri il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, l’amministratore delegato del Gse, Nando Pasquali, Roberto Vigotti dell’Iea, il numero uno di Enel Green Power Francesco Starace, il direttore generale di Terna, Gianni Armani, Claudio De Vincenti, Sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia Deputato Pdl già Sottosegretario dello Sviluppo Economico, Federico Testa della commissione Attività produttive della Camera, Paolo Guaitamacchi della Camera di Commercio Milano e Alessandro Marangoni, ceo di Althesys. Modera Laura La Posta del “Sole 24 Ore”. Cliccare su www.Althesys.com  per il programma completo e per iscriversi ai convegni. Althesys è una società professionale indipendente specializzata nella consulenza strategica e nello sviluppo di conoscenza. Opera con competenze di eccellenza nei settori chiave: ambiente, energia, infrastrutture, utility, nei quali assiste imprese e istituzioni. Per maggiori informazioni, approfondimenti e interviste ufficio stampa Althesys, tel. 0233610690; e-mail: press@althesys.Com    
   
   
ENERGIA: ABRUZZO MODELLO IN ITALIA PER FONTI RINNOVABILI  
 
L´aquila, 2 aprile 2012 - "I dati forniti da Legambiente al Ministro Clini sulle fonti energetiche rinnovabili confermano quanta strada ha percorso l´Abruzzo sul fronte dell´energia pulita". Lo ha detto l´assessore all´Ambiente e Energia commentando il rapporto 2012 sulle fonti energetiche rinnovabili che colloca l´Abruzzo tra le regioni più virtuose del Paese. "Non è esagerato parlare di Abruzzo come modello di riferimento - commenta l´assessore all´Ambiente -. Siamo una regione all´avanguardia che si sta caratterizzando per aver messo in campo una serie di politiche di sviluppo energetico che sono prese ad esempio a livello nazionale ed europeo. Su tutte, la nostra governance sul Patto dei sindaci, riconosciuta best practice dall´Unione europea e che più di tutte dà l´idea delle linee innovative che propone l´Abruzzo". Con il Patto dei sindaci l´obiettivo della disseminazione su tutto il territorio regionale di esempi concreti di efficientamento energetico è stato pienamente raggiunto con l´apertura di 650 cantieri in Abruzzo. Il cittadino, in sostanza, vede nel proprio comune, piccolo o grande che sia, l´adeguamento di un edificio pubblico con parametri di efficientamento energetico. "Non solo - insiste l´assessore - siamo regione leader e capofila sull´eolico off-shore con il progetto europeo Powered, che ha ottenuto peraltro importanti riconoscimenti a livello europeo e nazionale. Sulla stesso filone dell´energia, guidiamo anche il programma See Europe Effect che è finalizzato a definire linee per inserire nei bandi pubblici la valutazione dell´efficienza energetica. Un´attività a tutto campo - conclude l´assessore - che è anche segnale di una politica sul territorio che sta portando avanti questo governo regionale: volevamo il coinvolgimento di tutti su problemi che interessano direttamente il cittadino. Se i risultati sono questi, ci stiamo riuscendo".  
   
   
ODCEC MILANO: LE NUOVE LINEE GUIDA PER IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DELLE MULTIUTILITIES  
 
Milano, 2 aprile 2012 – Il tavolo di lavoro istituito dall’Ordine di Milano e dai rappresentanti di alcune tra le principali multiutilities territoriali il 4 aprile dalle 9.30 alle 13.30 presenterà il risultato della propria attività in occasione del convegno “Bilancio di sostenibilità delle multiutilities: prime linee guida” che si terrà presso la Sala Falck, Fondazione Ambrosianeum, via Delle Ore 3 (v. Programma allegato). La proposta di linee guida per la redazione del bilancio di sostenibilità delle imprese multiutilities vuole essere strumento di confronto per le aziende del settore che già rendicontano e al tempo stesso importante punto di riferimento pratico e immediato per le imprese che si apprestano a rendicontare. Nel corso del convegno esponenti delle categorie di settore - Federutility e Federambiente – nonché di alcune aziende che hanno partecipato al tavolo - A2a, Asa e Gruppo Hera - e i componenti della Commissione Bilancio Integrato di Odcec Milano, illustreranno il contenuto del documento e le applicazioni operative nell’ambito della rendicontazione di sostenibilità.  
   
   
DISMISSIONE CENTRALE GARIGLIANO: AVANTI NEL SEGNO DELLA TRASPARENZA. ATTIVITÀ SOGIN IN LINEA CON PROGRAMMI  
 
Napoli, 2 aprile 2012 - "Garantire a tutti la possibilità di seguire in maniera costante e trasparente le attività di dismissione della Centrale del Garigliano. E’ con questo intento che abbiamo attivato una sezione del portale regionale dedicata proprio al Tavolo interistituzionale." Così l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, al termine della riunione, che si è svolta il 28 marzo presso la centrale nucleare del Garigliano, del Tavolo della Trasparenza convocato per fare il punto sulla dismissione dell’impianto. "Nel corso dell’incontro - ha detto l’assessore - abbiamo risposto in tempo reale ad alcune istanze che venivano dalle Associazioni e dagli amministratori locali, alle altre risponderemo proprio attraverso il portale. Vogliamo fare in modo che il tavolo prosegua permanentemente anche sul web. Di volta in volta, infatti, verranno pubblicate le cosiddette Faq (Frequently asked questions) con le relative risposte, in modo che i soggetti portatori di interesse, e soprattutto i cittadini, possano seguire in diretta e avere consapevolezza di ciò che accade. Alla sezione dedicata al Tavolo, per l’attivazione della quale sono particolarmente grato alla struttura regionale, si accede attraverso le pagine dell’Assessorato Ambiente del portale regionale all’indirizzo www.Regione.campania.it." Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Sessa Aurunca Luigi Tommasino, il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale Massimo Grimaldi e numerosi rappresentanti sia delle istituzioni locali (incluse quelle del basso Lazio) che delle Associazioni ambientaliste, Sogin, la società di Stato che si sta occupando delle attività di bonifica e dismissione del sito, ha illustrato le principali attività in corso e quelle programmate nel piano industriale 2011-2015 per la centrale del Garigliano. In particolare, entro quest’anno, al termine dei lavori per la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti ausiliari, saranno avviate le operazioni per la bonifica delle trincee. Sarà avviato l’iter di gara per la demolizione del camino e l’impianto elettrico di cantiere verrà adeguato alle prossime attività di bonifica del sito. Terminerà, inoltre, la progettazione del nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi, denominato Radwaste. Tra le attività realizzate nell’ultimo periodo, Sogin ha terminato la ristrutturazione di un edificio, che ospitava l’impianto diesel d’emergenza, e la costruzione di un deposito, denominato D1. Nelle due strutture saranno custoditi temporaneamente in sicurezza esclusivamente i rifiuti radioattivi già presenti nel sito e quelli che saranno prodotti dalle operazioni di bonifica, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine delle operazioni di allontanamento, i depositi temporanei saranno demoliti. Per le necessità di bonifica del sito, è previsto l’adeguamento a deposito temporaneo dei locali dell’edificio turbina. Tutte le operazioni che Sogin svolge all’interno della centrale del Garigliano sono autorizzate e vigilate dai diversi enti, nazionali e locali, tra i quali l’Ispra e l’Arpa Campania. Nel sito del Garigliano è attiva, sin dagli anni della sua costruzione, una rete di sorveglianza ambientale che monitora costantemente le matrici ambientali del territorio tra le quali l’aria, l’acqua superficiale e di falda e i principali prodotti agro-alimentari della zona. I risultati dei monitoraggi sono inviati annualmente all’Autorità di controllo Ispra e resi pubblici. Dai risultati delle analisi non è mai emerso alcun impatto ambientale.  
   
   
TOSCANA, SU POSSIBILE NUOVO CONTO ENERGIA: AL GOVERNO CHIEDE CHIAREZZA  
 
Firenze, 2 aprile 2012 - “In questi giorni è circolata la notizia dell’esistenza della bozza di un decreto ministeriale su un nuovo conto energia, sarebbe il quinto in circa due anni, in quanto sembra pressoché raggiunto il tetto di finanziamento previsto dall’ultimo conto energia. A questo proposito chiediamo al Governo chiarezza”. Lo ha detto il 29 marzo l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini a proposito della possibilità che il Governo emani un nuovo conto energia. “Se la notizia venisse confermata – continua Bramerini – , e rispondesse alle reali intenzioni del Governo che sembrano rivolte a ridurre drasticamente i finanziamenti, il capitolo fotovoltaico ne uscirebbe male visto che il solo fatto che la bozza sia circolata ha già prodotto blocchi di finanziamenti bancari e di ordinazioni, producendo danni immediati a uno dei pochi settori economici di questo Paese che negli ultimi anni è cresciuto e ha creato occupazione”. “Sollecitiamo pertanto il Governo – conclude l’assessore – oltre a fare chiarezza, a una riflessione sul tema delle rinnovabili in Italia, un settore che, se vogliamo cresca, ha bisogno di certezze e di programmi a lungo termine”.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA € 1,6 MILIONI NEL AIUTI AI LAVORATORI EDILI IN ESUBERO IN SPAGNA  
 
 Bruxelles, 2 aprile 2012 - Giovedi scorso è stata approvato dal Parlamento europeo, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), un aiuto pari a € 1,6 milioni per aiutare gli oltre 1.100 lavoratori in esubero in Spagna in attesa di trovare nuovi posti di lavoro Il pacchetto aiuterà a 1.138 ex lavoratori edili licenziati da 513 imprese di piccole e medie imprese a Valencia a causa della recessione economica. Sarà finanziare la formazione, o integrare il loro reddito mentre cercano un´occupazione alternativa. Aiuto Feg per le vittime della globalizzazione, non recessione - Nel 2011, al momento della domanda Comunidad Valenciana, gli aiuti Egf era a disposizione di chi è colpito dalla crisi economica, così come quelli particolarmente colpite dalla globalizzazione. Tuttavia, il 2 dicembre 2011 il Consiglio dei ministri sospeso una regola che aveva permesso un aiuto Feg essere messe a disposizione di coloro che hanno bisogno di aiuto in un momento di crisi economica. Ciò significa che da allora in poi, solo le applicazioni chiaramente legati alla globalizzazione potrebbe essere considerato. In seguito a questo cambiamento, alcuni deputati contrari alla ripartizione di tali aiuti Feg a Valencia, con la motivazione che non è destinato ad aiutare chi è colpito dal crollo del mercato immobiliare spagnolo, che non è in alcun modo legata alla globalizzazione. Le domande di aiuto presentate prima del cambiamento 2011 dicembre sarà comunque considerato - solo quelli realizzati dopo il primo gennaio 2012 dovranno rispettare i nuovi criteri. Altre 23 domande saranno prese in considerazione in virtù della deroga di età. Fondo - Il Feg è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori licenziati in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione o alla crisi finanziaria e contribuire a reintegrarli nel mercato del lavoro attraverso la formazione e la ricerca di un lavoro di assistenza. Massimale annuo del fondo è di € 500 milioni. Negli ultimi due anni, il fondo ha aiutato 45.000 persone a trovare nuovi posti di lavoro.  
   
   
MILANO, IN VIA CENNI L´HOUSING SOCIALE È REALTÀ PRESENTATO IL BANDO PER L´ASSEGNAZIONE DI 124 ALLOGGI INTERVENTO AL VIA GRAZIE A SINERGIA PUBBLICO/PRIVATO  
 
Milano, 2 aprile 2012 - Abitare in una casa realizzata in housing sociale a Milano sarà presto una realtà concreta. Entro 14 mesi infatti in via Cenni, saranno pronti i primi 124 alloggi, tutti in classe energetica A, che saranno affittati a canone calmierato. Da oggi, sul sito www.Cennidicambiamento.it  è possibile accedere al bando per richiederli. Il progetto è stato presentato il 30 marzo, nella sede della Fondazione Cariplo, dall´assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti. Intervento Innovativo - Quello di via Cenni è un intervento dalle caratteristiche innovative. Sorgeranno 4 edifici in legno di 9 piani, abbelliti da parchi interni ed esterni. Edifici ispirati alla logica del mix abitativo che Regione Lombardia, prima in Italia, ha inserito in un testo legislativo. Le costruzioni di via Cenni proseguono la sinergia virtuosa della Regione con Fondazione Cariplo, Comune di Milano, Fondazione Housing sociale, Polaris Investments e Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr. ´Costruire in housing sociale - ha aggiunto l´assessore - è la dimostrazione dell´attenzione della Regione ai cittadini, a quelle persone, anziani, famiglie giovani o monoparentali, anzitutto, che non riuscirebbero, sul libero mercato, a soddisfare il loro bisogno abitativo e per le quali, grazie a questo strumento che consente di unire le forze di pubblico e privato, si superano le difficoltà di tipo economico´. Mix Abitativo - Gli alloggi (mono, bi, tri e quadrilocali) potranno essere richiesti da giovani single (età non superiore ai 35 anni); giovani coppie (almeno uno di età non superiore a 35 anni) e anziani (età superiore ai 65 anni). Si realizza in questo modo quel mix abitativo che è diventato uno dei punti di forza della nuova politica dell´abitare. Saranno proposti in affitto con patto di futura vendita o in affitto a prezzo contenuto, tramite canoni convenzionati o moderati che, a seconda della tipologia di alloggi, saranno compresi fra 325 e 845 euro al mese. Il Fondo Immobiliare Lombardia - Un ruolo da protagonista in questo percorso lo ricopre senza dubbio il Fondo Immobiliare Lombardia. ´Attraverso la partecipazione al Fondo - ha continuato l´assessore - Enti locali e soggetti pubblici e privati possono realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica di alta qualità. Siamo davanti a un esempio di progettualità responsabile con un modello abitativo che coniuga socialità, qualità e rispetto dell´ambiente´. Verso Il Fondo Di Garanzia - Zambetti ha anche ricordato come la Regione si stia muovendo a 360 gradi. ´Non dobbiamo dimenticare - ha detto - ad esempio le azioni in corso di attuazione per la costituzione di un Fondo di garanzia che permetta di abbattere del 2% gli interessi del mutuo per le giovani coppie e per facilitare l´acquisto di alloggi di housing sociale per le giovani coppie, le famiglie numerose e gli anziani´. Persona Al Centro E Futuro - ´Sono convinto - ha ribadito Zambetti - che la qualità rappresenti la vera leva di sviluppo delle nostre città. Tenendo la persona al centro, Regione Lombardia è pronta, dopo l´attivazione del bando di via Cenni e l´avvio della riqualificazione di Pieve Emanuele, a dare il là anche al progetto di riqualificazione del Lorenteggio dando risposte concrete a tante famiglie´.  
   
   
RELAZIONE AVVERTE SULL´AUMENTO DELL´URBANIZZAZIONE ENTRO IL 2050  
 
Bruxelles, 2 aprile 2012 - Abbiamo sentito molto parlare dell´impronta ecologica umana, ma cosa sappiamo della nostra impronta urbana? Secondo una nuova relazione delle Nazioni Unite (Onu), questa impronta urbana si espanderà di altri 1,2 milioni di chilometri quadrati se non riusciremo a modificare i modelli di sviluppo delle nostre città. Questo enorme aumento corrisponde alla dimensione di Francia, Germania e Spagna messe insieme. I punti salienti della relazione sono stati presentati alla recente riunione scientifica internazionale "Planet Under Pressure" (Il pianeta sotto pressione) a Londra, nel Regno Unito. Gli esperti sostengono che le nostre scelte di urbanizzazione svolgono un ruolo chiave nella sostenibilità dell´ambiente. Stime delle Nazioni Unite indicano che la popolazione umana crescerà di 2 miliardi nei prossimi 38 anni - raggiungendo i 9 miliardi totali - e che i centri urbani assorbiranno la maggior parte di questo aumento. In sostanza, da qui al 2050 ci saranno in media circa 1 milione di persone in più ogni settimana. Le città probabilmente risentiranno della pressione degli abitanti delle zone rurali (un altro miliardo di persone, secondo le proiezioni) che si sposteranno verso le città. I dati indicano che la popolazione urbana raggiungerà i 6,3 miliardi nel 2050, aumentando di 2,8 miliardi rispetto a oggi. Il dottor Michail Fragkias dell´Arizona State University, negli Stati Uniti, dice che è importante determinare in che modo compiere l´urbanizzazione, e non se compierla o meno. Va notato che il modello attuale di espansione urbana espone l´umanità a gravi rischi, innescati da problemi ambientali, secondo il ricercatore. Da parte sua, il dottor Shobhakar Dhakal, del Global Carbon Project in Giappone, fa notare che si possono ottenere benefici ambientali attuando delle riforme nelle città esistenti e prevedendo una migliore pianificazione per quelle nuove. "Per la sostenibilità globale è assolutamente necessario riprogettare le città," dice il dottor Dhakal, facendo notare che le aree urbane emergenti "hanno il vantaggio dei ritardatari in termini di conoscenza, idea di sostenibilità e tecnologia per gestire al meglio aspetti fondamentali come i rifiuti e i trasporti". Più di due terzi dell´anidride carbonica del pianeta (Co2) riguardano le esigenze dei centri urbani. Le emissioni urbane di Co2 sono state stimate a circa 15 miliardi di tonnellate metriche nel 1990 e 25 miliardi di tonnellate metriche nel 2010. Queste cifre sono destinate a balzare a 36,5 miliardi di tonnellate metriche entro il 2030 se non vengono implementate delle modifiche. Il dottor Dhakal aggiunge che ci si dovrebbe concentrare sul "miglioramento della qualità dell´urbanizzazione: dallo spazio urbano, le infrastrutture, la forma e funzione, allo stile di vita, le scelte energetiche e l´efficienza". Da parte sua, la professoressa Karen Seto della Yale University, dice: "Il modo in cui le città sono cresciute dopo la Seconda Guerra Mondiale, non è né socialmente né ambientalmente sostenibile, e il costo ambientale dell´espansione urbana in corso è troppo alto per continuare così." La professoressa Sybil Seitzinger, direttore esecutivo dell´International Geosphere-biosphere Programme presso l´Accademia reale svedese delle scienze, aggiunge: "Un pianeta realmente sostenibile richiederà città che pensano oltre i limiti della città. Tutto ciò che viene portato in città da fuori - cibo, acqua, prodotti ed energia - deve provenire da fonti sostenibili. Occorre ripensare il flusso di risorse verso le città." Per maggiori informazioni, visitare: Planet Under Pressure: http://www.Planetunderpressure2012.net/  Accademia reale svedese delle scienze: http://www.Kva.se/en/    
   
   
POSITION PAPER ASSOTERMICA SU EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI  
 
Milano, 2 aprile 2012 - L’associazione ha saputo evolversi nel corso degli anni assumendo sempre più la connotazione di un’associazione sistemica, che detiene al proprio interno tutte le competenze legate all’impianto termico. Assotermica ha tra i propri scopi primari il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e di tutela ambientale, in sintonia con i programmi della Commissione Europea e nel rispetto delle direttive e delle normative vigenti. In tale direzione sono da interpretare il costante impegno e gli sforzi dei propri costruttori per sviluppare prodotti e componenti di impianto tecnologicamente avanzati. L’industria italiana del settore, tra i leader in Europa, ha da sempre offerto soluzioni all’avanguardia agli altri Paesi europei che hanno da molti anni sviluppato filosofie e attuato misure e strumenti nell’ottica del risparmio energetico e del contenimento delle emissioni. L’efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili (termiche in particolare) sono materie di rilevanza strategica, sia a livello industriale – se si considerano i numerosissimi investimenti che vengono fatti dalle imprese italiane o che operano in Italia – sia per l’intero sistema Paese. L’efficienza energetica rappresenta inoltre lo strumento più economicamente sostenibile ai fini del raggiungimento degli obiettivi vincolanti sui consumi da fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di Co2 (ex Direttiva 28/2009/Ce) nonché delle previsioni contenute nella “Roadmap for moving to a competitive low carbon economy in 2050”. E’ ulteriormente doveroso ribadire che la dipendenza dalle importazioni di energia è destinata a crescere, in assenza di misure urgenti specifiche. Oggi l´Europa importa più della metà dell´energia che utilizza e, in assenza di un cambio di rotta, tale trend aumenterà entro il 2030. A dispetto dell’obiettivo di risparmio energetico del 20% entro il 2020, oggi viene stimato che fra 9 anni sarà raggiunto solamente un livello di efficienza energetica pari al 9-10% rispetto ai valori del 2005. La “fotografia” ai giorni nostri testimonia che, in Europa, l’utilizzo di energia è una fonte importante di emissioni ed è responsabile della maggior parte dei gas a effetto serra (79%) rilasciati in atmosfera. Di tutta questa energia oltre il 40% è consumato dagli edifici, come confermato dalla “direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica nell’edilizia” che sancisce il principio secondo cui è necessario agire prioritariamente in questo settore con misure atte a ridurre il consumo energetico e promuovere l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. All’interno di un edificio, poi, circa l’80% dell’energia utilizzata è asservita al riscaldamento e alla produzione di acqua calda. Le tecnologie nazionali in grado di fornire energia per gli impianti di riscaldamento, condizionamento e produzione di acqua calda, consentono di integrare “efficienza energetica e impiego di rinnovabili termiche”, con costi di gestione nettamente inferiori (-20% e oltre), valorizzando di conseguenza lo stesso patrimonio immobiliare che li ospita. Questo potenziale è documentato anche da un importante lavoro di Confindustria che nelle proprie “Proposte al Piano Straordinario di efficienza energetica” ha stimato che, con opportune azioni di efficienza energetica, si possa raggiungere in Italia un risparmio di 29,20 Mtep di energia fossile nel periodo 2010-2020 con una riduzione di 74,6 Mton di Co2 solo per ciò che concerne l’impiantistica negli edifici. Per quanto riguarda gli effetti delle misure di efficienza energetica sullo sviluppo industriale, la stessa Confindustria prevede quanto segue: aumento della domanda: Totale 13.775 Milioni €; § aumento della produzione: 27.233 Milioni €; § aumento dell’occupazione 163.000 (Ula). Proposte e commenti: In un quadro economico quale quello attuale riteniamo che la valorizzazione delle risorse naturali esistenti e delle tecnologie più avanzate per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili possa costituire una reale opportunità di crescita. In questo senso l’industria termotecnica italiana, insieme alla Germania, è leader in Europa e nel mondo e può giocare un ruolo fondamentale come “porta d’accesso” al bacino mediterraneo per sviluppare le potenzialità di tecnologie quali la condensazione, il solare termico, le pompe di calore e la micro-Chp. Assotermica ritiene di dover sollevare alcune importanti osservazioni per conseguire la realizzazione di un corretto assetto legislativo che non vanifichi i grandi sforzi che la pubblica amministrazione, l’industria e i cittadini dovranno compiere almeno nel prossimo decennio. In particolare: Abbattimento delle barriere non economiche di ostacolo all´efficienza energetica - La proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sull´efficienza energetica e che abroga le direttive 2004/8/Ce e 2006/32/Ce richiede agli Stati Membri di eliminare gli ostacoli di ordine regolamentare e di altro tipo che intralciano l´efficienza energetica, con l´intento di evitare che essi rinuncino a realizzare investimenti intesi a migliorare l´efficienza energetica. Assotermica richiede che si concretizzi finalmente l’occasione per eliminare gli attuali ostacoli, che si incontrano soprattutto a livello di regolamenti locali obsoleti, relativi alla possibilità di scarico a parete per le caldaie a condensazione a bassissime emissioni. Attualmente in vari Paesi europei il mercato degli impianti termici si è orientato sulla sostituzione di caldaie esistenti (e ovviamente sulle nuove installazioni di caldaie) con generatori a condensazione a basse emissioni di inquinanti, in particolare di Nox. Per agevolare e velocizzare ulteriormente il processo di trasformazione di mercato e di sostituzione accelerata dei vecchi impianti più energivori è stata prevista espressamente la possibilità di scaricare i fumi direttamente in facciata utilizzando tubi fumi orizzontali di lunghezza (e costo) notevolmente più ridotti rispetto alle canne fumarie a tetto, ma per questo motivo anche molto più efficienti (i fumi in uscita con il sistema coassiale tubo- in-tubo a parete preriscaldano l’aria in ingresso aumentando l’efficienza di combustione). Esperienze documentate sono presenti, ad esempio, in: Belgio - Nbn D 51-003 - Germania - Dvgw G600 - Francia – Nf Dtu 61.1 P4 - Regno unito - Bs 5440-1:2008. In Italia la materia è regolata dalla Norma Tecnica Uni 7129 – Parte 3 (Ed. 2008), che agli artt. 4.3.3. / 4.4.3. / 4.5.4 fornisce le indicazioni tecniche per l’installazione dei terminali di scarico a parete. Tale modalità di installazione è espressamente consentita come alternativa nella Norma Uni 7129 nella generalità dei casi, a condizione che si rispetti la legislazione vigente. In altri termini il Normatore tecnico dell’Uni-cig non ha inteso limitare in alcun modo – o più restrittivamente - gli scarichi a parete di quanto non fosse già nella potestà e nelle responsabilità del Legislatore nazionale. A livello legislativo nazionale la materia degli scarichi a parete è regolata dal Dpr 412/93, modificato e integrato dal Dpr 551/99, che all’Art. 5 Comma 9 prevede una serie di deroghe espresse che consentono lo scarico a parete, nell’ipotesi prevalente di adottare generatori a basse emissioni inquinanti. La deroga dell’Art. 5 Comma 9 del Dpr 412/93 non è però ritenuta sufficiente ad una più larga diffusione di caldaie meno inquinanti e più efficienti e certamente non pericolose per la salute. Infatti questa si limita ai casi di sostituzione di un solo generatore, ad esempio in un condominio; se invece una pluralità di utenti decidessero di sostituire le proprie caldaie con nuove caldaie a condensazione più efficienti e meno inquinanti, si troverebbero a dover sostenere il progetto e i costi di installazione di una costosa canna fumaria esterna in acciaio a doppia parete coibentata di circa 20 mt (incluso il terminale sopra tetto), che verrebbe a costare tanto o più dei lavori di installazione delle caldaie. Infatti la tecnologia della caldaie a condensazione, con espulsione dei fumi in pressione a mezzo di ventilatore e contenenti umidità, non è idonea secondo le norme di buona tecnica ad espellere i fumi nelle vecchie canne fumarie condominiali di tipo “Canne Collettive Ramificate”, concepite e sviluppate per apparecchi senza ventilatore e con fumi molto più caldi e meno umidi, e in genere realizzate con materiali contenenti ethernit. Si noti peraltro che oggi anche la canna fumaria esterna in acciaio (che come visto si rende assolutamente necessaria, e può essere problematica ad es. Nei centri storici) è incentivata nel meccanismo della detrazione Irpef del 55%, quando il consentire lo scarico a parete per tutti e 5 gli utenti consentirebbe allo Stato di erogare un incentivo dimezzato o di incentivare il doppio degli interventi. Da ultimo, l’impianto legislativo prevede anche la preminenza (oltre che dei regolamenti condominiali in quanto contratti di diritto privato) anche dei Regolamenti Locali (es. Regolamenti di Igiene Asl), che possono vietare lo scarico a parete anche nei casi in cui la Norma Tecnica nazionale Uni Cig 7129 e il Dpr 412/93 lo consentissero. Ad oggi quindi paradossalmente un Comune italiano, ancorché piccolo e magari non dotato delle necessarie competenze/risorse tecniche nei propri uffici, potrebbe in punta di diritto sostituirsi agli esperti nazionali e internazionali dell’Uni Cig e dei Ministeri, scrivendo una “propria” normativa tecnica sugli impianti in materia di sicurezza, non più opponibile in base al (ritirato) Art. 17 ex Legge 46/90. Questo paradosso non riguarda solo gli impianti termici, ma potrebbe essere esteso agli impianti/tubazioni di adduzione gas nelle abitazioni, agli impianti elettrici (es. Tipologie di spine), agli ascensori et similia, tutti impianti/componenti/prodotti per i quali dopo lunghi sforzi il legislatore Europeo e il Normatore nazionale competente (in sinergia con i Ministeri) hanno trovato una standardizzazione intesa a salvaguardare i consumatori e gli investimenti e gli sviluppi dell’industria (in primis: europea) rispetto ad altri mercati e standard stranieri. Si propone pertanto il seguente emendamento al comma 9 dell’articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 412/1993 (come successivamente modificato ed integrato): Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell´edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente, nei seguenti casi: - nuove installazioni di impianti termici in edifici di nuova costruzione, anche se al servizio delle singole unità immobiliari, - ristrutturazioni di impianti termici centralizzati. Le disposizioni del presente comma non si applicano qualora si adottino generatori di calore a condensazione che, per i valori di emissioni nei prodotti della combustione, appartengano alla classe meno inquinante prevista dalla norme tecniche Uni En 297 e/o Uni En 483, nei seguenti casi: - sostituzione di generatori di calore per riscaldamento autonomo; - ristrutturazioni – in tutto od in parte - degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio, - trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali, - impianti termici individuali realizzati dai singoli previo distacco dall´impianto centralizzato, - nuove installazioni di impianti termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo. Resta ferma anche per le disposizioni del presente articolo l´inapplicabilità agli apparecchi non considerati impianti termici in base alla vigente legislazione nazionale in tema di efficienza energetica degli edifici. Tale emendamento dovrebbe essere integrato da un emendamento all’articolo 16 del Dm 37/08 con il parziale ripristino dell’ex Art. 17 Legge 46/90: - i comuni e le regioni sono tenuti ad adeguare i propri regolamenti, qualora siano in contrasto con la presente legge. - sono nulle le prescrizioni specifiche dei regolamenti locali o le eventuali regolamentazioni tecniche o altre disposizioni normative locali qualora esse si pongano in diretto contrasto o richiedano adempimenti diversi o più onerosi rispetto alla Normativa tecnica nazionale adottata in materia di sicurezza degli impianti. Innalzamento degli standard di efficienza energetica degli impianti nelle sostituzioni - Il recepimento della nuova direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica nell’edilizia può essere l’occasione per alzare gli standard prestazionali minimi richiesti, anche nel caso di sostituzione degli impianti termici. E’ vero infatti che la sola nuova edilizia, dove in molti casi la tecnologia della condensazione è spinta con maggior forza, è in contrazione e da sola non basta al raggiungimento degli obiettivi europei per l’efficienza energetica. Basti pensare che in Italia il parco caldaie è composto da circa 19 milioni di apparecchi, in massima parte con rendimenti molto bassi e pertanto caratterizzati da consumi particolarmente elevati e da emissioni inquinanti ingenti. Anche in previsione dei futuri obblighi della direttiva Ecodesign, che di fatto renderà obbligatoria la tecnologia della condensazione anche nelle sostituzioni di impianti termici, l’industria nazionale vuole attivarsi fin da subito per affrontare queste impegnative sfide e prepararsi a gestire con tutta la filiera una transizione senza scompensi. Si propone pertanto di partire con l’innalzamento dei requisiti sui rendimenti degli impianti termici, rispetto agli attuali, anche nelle sostituzioni nelle zone climatiche E e F per le abitazioni con superficie utile maggiore di 100 metri quadrati. Da nostre stime su dati del censimento Istat, le zone climatiche E e F dotate di riscaldamento autonomo e con superficie utile maggiore di 100 mq sono circa 4 milioni in tutta Italia. Si propone pertanto il seguente emendamento all’attuale bozza in discussione, che recepisce la normativa europea sulla prestazione energetica nell’edilizia: - i nuovi generatori di calore a combustibile gassoso o liquido, installati nelle zone climatiche E e F per le abitazioni con superficie utile maggiore di 100 metri quadrati, abbiano rendimento termico utile nominale, in corrispondenza di un carico pari al 100 per cento della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale al valore limite calcolato con la formula 93 + 2 log Pn, dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore, espressa in kW. Per valori di Pn maggiori di 400 kW si applica il limite massimo corrispondente a 400 kW - per le caldaie a gas si propone un limite sulle emissioni di Nox di 70 mg/Kw. Revisione degli obblighi di copertura dei nuovi edifici con fonti rinnovabili - Rimarchiamo quanto riportato nella relazione introduttiva della direttiva sull’efficienza energetica in corso di definizione, ovvero che la riduzione del consumo energetico dovrebbe aiutare gli Stati membri a conseguire i rispettivi obiettivi in materia di quote di energia da fonti rinnovabili, quali fissati dalla direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell´uso dell´energia da fonti rinnovabili. A tal proposito sottolineiamo che all’allegato 3 del decreto n. 28/2011 che recepisce la citata direttiva 2009/28/Ce, sono previsti degli obblighi per i nuovi edifici o gli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti - relativamente alla percentuale di copertura, con energia rinnovabile dei fabbisogni di riscaldamento, condizionamento e acqua calda sanitaria - che andrebbero rivisti e corretti. Si vuole infatti consentire una maggiore diffusione di queste tecnologie senza per altro introdurre difficoltà progettuali ingiustificate, che possono creare pericolosi scompensi a tutta la filiera e in particolare alle industrie produttrici. Assotermica ritiene che l’obiettivo per l’Italia possa essere più realisticamente raggiunto estendendo la base degli interventi soggetti ad obbligo sulle rinnovabili ad un campione più ampio, ma con valori che permettano uno sviluppo di mercato diversificato delle diverse fonti rinnovabili termiche. Al contrario, mantenendo l’attuale formulazione dell’allegato 3, si rischierebbe concretamente di fissare degli obiettivi “solo sulla carta”, ma irraggiungibili nella realtà sia sul piano tecnico che dal punto di vista dei costi e benefici. Gli stessi progettisti hanno recentemente sollevato questa criticità, sostenendo pubblicamente che costituisce uno dei principali problemi ad una piena attuazione in Italia della direttiva europea 2009/28/Ce sull’impiego delle fonti rinnovabili. Si propone pertanto la seguente riformulazione dell’allegato 3: Nel caso di edifici nuovi gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il contemporaneo rispetto della copertura, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili delle seguenti percentuali della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento (quest’ultimo ove previsto): - almeno il 50% per la produzione di acqua calda sanitaria e almeno il 20% per il totale (Acs+riscaldamento+raffrescamento) a partire dal 1 gennaio 2013 - almeno il 50% per la produzione di acqua calda sanitaria e almeno il 25% per il totale (Acs+riscaldamento+raffrescamento) a partire dal 1 gennaio 2015 - nel caso di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti – come da definizione della nuova direttiva Epbd – mantenere obbligo copertura del 50% dell’energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria e introdurre la possibilità del “conto energia termico” in parallelo. Promozione dell´efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento - Entro il 2014, in base all’art. 10 della citata proposta di direttiva europea sull´efficienza energetica e che abroga le direttive 2004/8/Ce e 2006/32/Ce, gli Stati Membri dovranno redigere Piani Nazionali di Riscaldamento e Raffreddamento con l’obiettivo di sviluppare il potenziale per l´applicazione della cogenerazione ad alto rendimento, del teleriscaldamento e del raffreddamento efficienti. Ravvisiamo che il teleriscaldamento non è sempre la soluzione energeticamente migliore, così come non lo è nessuna soluzione indistintamente e senza la necessaria valutazione da parte di un termotecnico esperto. Riteniamo pertanto sia da limitarne la predisposizione al solo caso in cui la rete di distribuzione e la generazione della centrale presentino minimi livelli di efficienza certificati. A maggior chiarimento rimarchiamoalcuni concetti presenti nelle prescrizioni di cui alla direttiva Ied 2010/75/Ce (Art. 14.3 e Allegato I punto 5.2 e segg.) che implica che i permessi per i nuovi impianti industriali di cogenerazione e/o incenerimento rifiuti sopra una certa soglia di capacità vengano rilasciati solo per l´utilizzo della Best Available Technology. Anche la direttiva 2008/98/Ce all’Allegato Ii, richiede almeno il 65% di efficienza ai sistemi di incenerimento dei rifiuti a fini di recupero; riteniamo che al minimo si debbano incentivare come “Fonti Rinnovabili” gli impianti che soddisfano i requisiti della direttiva Europea e/o perlomeno quelli di tecnologia più avanzata già oggi commercialmente disponibile. Assotermica, insieme alla Federazione Anima di cui fa parte, si dichiara sin d’ora disponibile a tutte quelle iniziative di collaborazione e di dialogo che si reputano assolutamente necessarie per difendere e far crescere un settore industriale di cui l’Italia è orgogliosamente leader. A questo scopo ha intessuto una fitta rete di collaborazioni con importanti partner tecnico-scientifici per porsi come riferimento nelle importanti discussioni riguardanti il settore del riscaldamento e auspica una sempre più fattiva collaborazione con la politica e gli organi decisionali.  
   
   
PIEVE E., IN 3 ANNI 560 NUOVI ALLOGGI DI QUALITÀ PRESENTANTO MASTERPLAN AREA EX INCIS  
 
Milano, 2 aprile 2012 - La nuova Pieve Emanuele sta per nascere. Dove c´erano le torri di via delle Rose e dove ancora resistono quelle di via dei Tulipani (che cadranno in estate), saranno realizzati 706 alloggi. Entro il 2015 saranno pronti i primi 560 alloggi, di cui 375 di edilizia residenziale pubblica e 185 di edilizia convenzionata. I rimanenti 146 di edilizia libera saranno terminati successivamente. Questo il volto di domani dell´area ex Incis, una zona di circa 200.000 metri quadrati composta da dodici palazzi abbandonati da anni, insicuri e teatro di occupazioni abusive. Il masterplan è pronto e oggi è stato illustrato dall´assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, presso la Triennale di Milano, insieme al presidente dell´Aler di Milano, Loris Zaffra. Basta Degrado - ´Tutto questo - ha detto Zambetti - era il vecchio. Al posto delle torri che abbatteremo a settembre, saranno realizzati appartamenti di qualità e importanti strutture commerciali, direzionali, un complesso scolastico, una grande area verde connessa al Parco agricolo Sud Milano e un centro polifunzionale per servizi socio-ricreativi. Un quartiere che potrà ospitare circa 2.000 abitanti e che sarà collegato agevolmente a Milano grazie alla nuova stazione ferroviaria dove fermeranno treni diretti nel passante ogni 15-30 minuti´. Accordo Da 170 Milioni - Il progetto rientra nell´Accordo di Programma sottoscritto da Regione Lombardia, Comune di Pieve Emanuele, Aler Milano e Asset srl cui aderisce Infrastrutture Lombarde. ´Il costo dell´operazione - ha ricordato l´assessore - è di circa 170 milioni di euro. Regione Lombardia per la realizzazione degli alloggi Erp ne ha stanziati 36,5; altri 24 sono messi a disposizione da Aler Milano per abitazioni e opere di urbanizzazione essenziali´. Alta Qualita´, Alloggi Erp Pronti Per Il 2015 - Gli edifici di edilizia residenziale pubblica saranno completati, insieme al comparto commerciale, entro il 2015. L´edilizia libera prevede invece tempi di consegna un po´ più lunghi. L´attuazione del progetto vedrà nascere edifici di alta qualità progettuale, con caratteristiche tecniche studiate in relazione all´esposizione e all´ubicazione ai vari piani e in modo da garantire grande flessibilità per eventuali trasformazioni nel tempo. Attenzione Al Territorio - ´Questo intervento - ha detto ancora l´assessore - dimostra la forte attenzione di Regione Lombardia alla qualità abitativa nel pieno rispetto dell´ambiente e delle nuove esigenze dei residenti. Vogliamo rispondere in modo responsabile a una domanda abitativa crescente e mutata´. Risposte Che Superano Carenza Di Risorse - ´Non va poi dimenticato - ha sottolineato l´assessore - che in Lombardia, pur in questi tempi di gravi ristrettezze economiche, stiamo dando ampia prova della capacità di fare squadra e nel pieno rispetto dell´autonomia e delle competenze specifiche, sappiamo superare le sfide, anche le più difficili´.  
   
   
SARDEGNA: GIUNTA APPROVA NUOVE DIRETTIVE SU AUTORIZZAZ​IONI PAESAGGIST​ICHE  
 
Cagliari, 2 aprile 2012 - La Giunta regionale nell´ultima seduta, su proposta dell’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, ha varato nuove Direttive in materia di autorizzazioni e tutela paesaggistica, adeguando così le vecchie normative al mutato quadro legislativo di riferimento, costituito dalla Legge 28 del 1998, recentemente modificata dalla Legge regionale 21 del 2011. "Proprio la Legge 21 - ha sottolineato l´assessore Rassu - aveva introdotto importanti novità alla precedente normativa consentendo un potenziamento delle funzioni dei Comuni in materia di tutela paesaggistica e di semplificazione procedimentale con conseguente efficienza amministrativa e accelerazione dei tempi di ottenimento dei titoli abitativi". "Con le direttive approvate - ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo Cappellacci - si è voluto fornire agli uffici regionali e a quelli comunali un’interpretazione uniforme e omogenea delle norme grazie a un documento che, rispondendo alle esigenze manifestate dagli operatori del settore, potrà migliorare e rendere più spedita l’attività amministrativa in materia". Il provvedimento odierno prevede, tra le principali novità, il principio di separazione tra l’esercizio delle funzioni in materia paesaggistica e in quella edilizia, introducendo inoltre un procedimento di autorizzazione paesaggistica più semplice per alcune tipologie di interventi di lieve entità. Nello specifico le Direttive forniscono chiarimenti su alcuni procedimenti tra i quali: criteri di determinazione e modalità di esercizio di competenza comunale in materia di paesaggio; esercizio della competenza al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in aree soggette a pianificazione attuativa; attribuzione ai Comuni della competenza in materia di accertamento di compatibilità paesaggistica; tipologie di opere ammesse all’accertamento di compatibilità paesaggistica comunale e attività sanzionatoria comunale sempre in materia di paesaggio, compresa l´attività di vigilanza legata a accertamenti, contestazioni d´abuso e relative sanzioni di competenza comunale. Il documento, infine, permetterà di agevolare le procedure in riferimento alla semplificazione documentale e per quanto riguarda i procedimenti di competenza regionale sul rilascio delle autorizzazioni, vengono forniti chiarimenti sul ruolo degli Enti locali che collaborano attivamente con gli Uffici regionali per la tutela del paesaggio.  
   
   
SICUREZZA CANTIERI: PRIORITÀ IN LOMBARDIA  
 
 Milano, 2 aprile 2012 - La sicurezza all´interno dei luoghi di lavoro, eliminando i potenziali fattori di rischio e pericolo, e l´importanza del confronto continuo tra tutte le parti coinvolte nel sistema della prevenzione. Sono questi due degli aspetti sottolineati il 30 marzo - durante la Terza Giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri promossa da Federarchitetti - dall´assessore alla Casa della Regione Lombardia, Domenico Zambetti. ´Regione Lombardia - ha detto Zambetti - pone grande attenzione a questi temi, tanto che lo scorso 15 novembre ha approvato le linee di indirizzo per le attività di sicurezza nei cantieri edili, particolarmente esposti al verificarsi di incidenti gravi. Linee che tengono conto delle esperienze pratiche rilevate nei cantieri e delle diverse tipologia di infortuni che si sono verificati in campo edilizio´. Il Metodo Del Confronto - Per migliorare le condizioni di salute e sicurezza all´interno di luoghi di lavoro, Regione Lombardia ha deciso di accelerare sul confronto tra le parti coinvolte e sulla collaborazione, perché ´solo dal dialogo tra tutte le parti coinvolte nel sistema della prevenzione e del lavoro può articolarsi un´azione di intervento realmente efficace per ottenere e studiare le possibili strategie da mettere in atto´. ´D´altra parte - ha aggiunto Zambetti - il metodo della partecipazione e della collaborazione è quello che Regione Lombardia privilegia in quanto il ´fare sistema´ può rivelarsi un potente strumento per il perseguimento di obiettivi comuni condivisibili´, quali quelli del rispetto e della valorizzazione del lavoro e della solidità competitiva delle imprese, avendo cura non solo dell´occupazione e della partecipazione al mercato del lavoro, ma anche dell´inclusione sociale. Perché anche questo aspetto non sia trascurato, Regione Lombardia ha avviato politiche abitative ad hoc che porteranno ad attivare cantieri per la realizzazione di 10.000 nuovi alloggi entro il 2015. L´assessore ha anche ricordato che, proprio per sostenere l´avvio dei nuovi interventi, sono stati adottati strumenti nuovi e innovativi come il Fondo Federale Immobiliare (Fil) che, nel giro di poco tempo, è passato da una dotazione finanziaria di 220 milioni a 260 euro, con l´obiettivo di arrivare a circa 400 milioni. Aperti A Tutti I Suggerimenti - C´è dunque un filo rosso che lega nuove costruzioni, riqualificazioni e sicurezza nei cantieri. Per questo anche tutte le Aler, nel pieno rispetto della normativa, devono garantire una condizione di lavoro particolarmente attenta alle esigenze delle maestranze e di tutti coloro che accedono ai luoghi di lavoro. ´Siamo perciò sensibili a tutte le riflessioni e aperti alle proposte che matureranno nel corso di questo incontro - ha concluso Zambetti - così da poter qualificare ulteriormente il nostro impegno anche in questo settore´.  
   
   
BOLZANO, PROVINCIA COSTRUISCE ALLOGGI ALLA CASERMA POLONIO: IN CAMBIO DALLO STATO PARTE DELLE AREE  
 
 Bolzano, 2 aprile 2012 - La Provincia costruisce alloggi per militari ed ottiene in cambio aree dismesse: la permuta siglata con lo Stato si concretizza anche a Merano. Il 29 marzo il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e il sottosegretario alla Difesa Filippo Milone hanno simbolicamente posto la prima pietra nella palazzina che la Provincia sta realizzando nella caserma Polonio. In contropartita l’Esercito cede alcune parti del grande areale militare. Con un’intesa innovativa firmata nel 2007, Stato e Provincia sono impegnati a risolvere assieme le esigenze di edilizia abitativa dei soldati in Alto Adige: la Provincia costruisce alloggi all´interno delle caserme, sfruttando l´attuale cubatura, risana alcune strutture e adegua le infrastrutture necessarie. In cambio ottiene aree che l´Esercito non intende utilizzare. L’accordo si sta concretizzando anche a Merano, dove la Provincia costruisce la nuova palazzina alloggi per volontari alla caserma Polonio in via Cadorna. Il nuovo edificio (23.700 metri cubi, standard Casaclima B) è realizzato all’interno di una area di circa 4.000 mq. Nella palazzina sono stati ricavati 56 alloggi che potranno accogliere un massimo di 224 persone in 5 piani fuori terra. Ogni alloggio è dotato di 2 camere, un locale servizi, un locale magazzino, un locale tempo libero e un ingresso con armadio a muro). L’operazione ha un costo complessivo di 5,8 milioni di euro, per il controvalore lo Stato trasferirà alla Provincia una parte delle aree militari. Una simbolica posa della prima pietra ha contraddistinto oggi la visita alla palazzina di una folta delegazione guidata dal presidente Durnwalder con il sottosegretario di Stato alla difesa Filippo Milone, il direttore nazionale dell’Agenzia del Demanio Stefano Scalera, l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner, il sindaco di Merano Günther Januth. "Ringrazio tutte le parti, civili e militari, per l’ottima collaborazione in un lavoro non facile, dove sono necessari i sopralluoghi, le stime, i bandi di gara, i lavori tecnici. Provincia e Stato lavorano assieme con questa formula innovativa che è di interesse reciproco", ha sottolineato il presidente Durnwalder a Merano. Il presidente ha ricordato che "il calendario operativo dei lavori offre anche preziose opportunità alle aziende locali, fondamentale in una fase di crisi economica." Il sottosegretario Milone ha definito la cerimonia alla caserma Polonio "un momento importante, che testimonia come un’idea intelligente possa essere realizzata nei tempi dovuti grazie alla volontà delle parti coinvolte." Per il rappresentante della Difesa l’intesa Stato-provincia è un modello "che vuole rispondere alle esigenze della gente" e che il Ministero intende mostrare e applicare nelle altre regioni italiane. Il direttore nazionale dell’Agenzia del demanio Scalera ha parlato di "una collaborazione concreta che valorizza il territorio e consente il recupero di infrastrutture necessarie." Oltre alla costruzione degli alloggi per i volontari dell’Esercito, su una superficie di 11mila mq dello stesso areale la Provincia si appresta a realizzare posti coperti per automezzi, un parcheggio e un deposito carburante. Anche in questo caso, a conclusione dei lavori e per lo stesso importo la Provincia ottiene in contropartita altre superfici militari inutilizzate. Complessivamente la Provincia costruirà in Alto Adige 400 alloggi per militari e otterrà in cambio 70 ettari di terreni, quasi tutti nei centri abitati, per investimenti pubblici. Nel 2012 sono stati iscritti nel bilancio provinciale 30 milioni d euro per proseguire nel programma della permuta. Tra i presenti al sopralluogo anche il comandante delle Forze operative, generale Roberto Bernardini, il comandante delle Truppe alpine, generale Alberto Primicerj, il direttore generale dei lavori e del demanio del Ministero della Difesa, Antonio Caporotundo.  
   
   
NIELSEN DELINEA IL PROFILO DEL CONSUMATORE GLOBALE SOCIALMENTE CONSAPEVOLE: LA METÀ DEI CONSUMATORI SOTTO I 40 ANNI È DISPOSTA A PAGARE DI PIÙ PER PRODOTTI E SERVIZI DI AZIENDE SOCIALMENTE RESPONSABILI  
 
Milano, 2 aprile 2012 – Secondo un nuovo studio condotto da Nielsen, azienda leader globale nelle misurazioni e analisi relative ad acquisti e consumi, a utilizzo e modalità di esposizione ai media, a livello mondiale i consumatori socialmente consapevoli sono giovani (il 63% è di età inferiore ai 40 anni), consultano i social media quando devono prendere decisioni d’acquisto e si preoccupano di questioni ambientali, educative e di alimentazione. L’indagine Global Corporate Citizenship di Nielsen, condotta intervistando oltre 28.000 utenti internet in 56 Paesi, dimostra che il 46% dei consumatori globali è disposto a pagare di più per prodotti e servizi di aziende che hanno sviluppato programmi di responsabilità sociale, consumatori che Nielsen definisce “socialmente consapevoli”. "È chiaro che l’impegno delle aziende nella responsabilità sociale viene apprezzato da un gruppo specifico di consumatori", afferma Nic Covey, Vice President di Nielsen Cares, il programma globale Nielsen di responsabilità sociale. "I responsabili marketing devono sapere chi sono questi consumatori per poter massimizzare il ritorno degli investimenti economici e sociali. In questo modo le aziende possono impegnarsi in iniziative di impatto sociale che si rivolgano ai consumatori giusti, promuovendo le iniziative più rilevanti attraverso i canali più adatti." Consumatori globali socialmente consapevoli: età - L’indagine Nielsen mostra che, nel complesso, i consumatori più giovani sono maggiormente disposti a spendere di più per prodotti e servizi di aziende socialmente responsabili. Il 50% degli intervistati tra i 15 e i 39 anni pagherebbero un extra per tali prodotti e servizi, rispetto al 37% degli intervistati di età superiore ai 40 anni. In particolare, per quanto riguarda i consumatori socialmente consapevoli, i risultati Nielsen dimostrano che il 63% di essi ha meno di 40 anni. Consumatori globali socialmente consapevoli: territorio - I consumatori in Asia Pacifico (55%), Medio Oriente e Africa (53%) e America Latina (49%) sono maggiormente disposti a pagare di più per prodotti e servizi di aziende socialmente responsabili rispetto ai consumatori in Nord America (35%) ed Europa (32%). Secondo l´indagine Nielsen, la più alta concentrazione di consumatori socialmente consapevoli è nelle Filippine, dove il 68% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un extra per tali prodotti, mentre la concentrazione più bassa è nei Paesi Bassi, dove solo il 21% degli intervistati ha indicato la propria disponibilità a spendere più. In Europa, l’Italia si posiziona al primo posto con il 38% dei consumatori che dichiarano di essere disposti a pagare di più, seguita da Germania (32%), Spagna (31%), Francia e Gran Bretagna (entrambe 27%). Le cause più importanti per il consumatore globale socialmente consapevole - Tra le 18 cause prese in considerazione, Nielsen rileva che, a livello globale, gli intervistati socialmente consapevoli considerano prioritari i programmi, attuati dalle aziende, riguardanti la sostenibilità ambientale (66%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (56%) e l´eliminazione della povertà estrema e della fame (53%). In Italia la prima causa è la creazione di posti di lavoro ben remunerati (69%), a cui seguono la sostenibilità ambientale (57%), i miglioramenti apportati a scienza, tecnologia, educazione tecnica e matematica (48%) e l´eliminazione della povertà estrema e della fame (45%). "Sapere quali sono le cause più importanti per il consumatore socialmente consapevole può aiutare le aziende a dare priorità agli investimenti sociali", ha dichiarato Covey. "Il passo successivo è quello di capire esattamente quali cause sono rilevanti per i singoli clienti di un brand." Raggiungere il consumatore globale socialmente consapevole - Secondo l´indagine Nielsen, quando si tratta di brand e pubblicità, i consumatori globali socialmente attenti si fidano dei consigli da parte di persone che conoscono (95%) e cercano pareri e informazioni pubblicate online da altri consumatori (76%). I consumatori socialmente consapevoli sono, inoltre, più propensi, rispetto ad altri partecipanti alla ricerca, a utilizzare i social media per prendere decisioni d’acquisto (59% rispetto al 46% sul totale degli intervistati). "Per permettere che le attività di marketing sociale influenzino le vendite, i clienti devono prima di tutto essere consapevoli dell’impegno effettivo dell’azienda", continua Covey. "La ricerca Nielsen dimostra che i social media sono uno strumento fondamentale per l’effettiva riuscita di una strategia di marketing sociale."  
   
   
SLOVACCHIA, STIPENDIO MEDIO MENSILE CRESCE IN MOLTI SETTORI  
 
Bratislava, 2 aprile 2012 - Il salario nominale medio mensile in Slovacchia è cresciuto nel mese di gennaio 2012 in tutti i settori monitorati, a parte i servizi di ristorazione, dove è calato dello 0,6 per cento su base annua, ha annunciato l´Ufficio di Statistica. L´incremento maggiore è stato riportato nei servizi d´informazione e telecomunicazione (Ict), con una media del 15,1 per cento su base annua. Altri incrementi nella retribuzione media nominale si sono visti nei trasporti e magazzinaggio (+8,8), nell´industria (+6,7), nelle costruzioni (+2,7), nella vendita al dettaglio (+2,6), nei servizi di alloggio (+1,4), nel commercio all´ingrosso (+1,2). Per quanto riguarda i salari reali, la paga media mensile è cresciuta nel settore Ict del 10,8 per cento annuo, nei trasporti e magazzinaggio del 4,7 e nell´industria del 2,7. Ci sono state diminuzioni nei settori ristorazione (-4,3), vendita e manutenzione di veicoli a motore (-3,5), servizi di mercato selezionati (-2,8), commercio all´ingrosso (-2,6), alloggi (-2,4), vendita al dettaglio (-1,3), e costruzioni (-1,2). Lo stipendio nominale più alto rimane anche a gennaio nel settore It e delle telecomunicazioni con 1.703 euro lordi. Altri salari medi sono stati: nell´industria 816 euro, nei servizi di mercato selezionati 785 euro, nei trasporti e magazzinaggio 751 euro, nel commercio all´ingrosso 736 euro, nella vendita e manutenzione di veicoli a motore 725 euro, nelle costruzioni 567 euro, nei servizi di alloggio 563 euro, nella vendita al dettaglio 550 euro, e nei bar e ristoranti, da sempre il settore meno redditizio, 358 euro lordi.  
   
   
FVG: FONDO DI GARANZIA PER PMI CHE INVESTONO IN INNOVAZIONE  
 
Trieste, 2 aprile 2012 - Nel solo 2011 la Regione Friuli Venezia Giulia ha finanziato oltre 350 progetti aziendali di investimento nel campo dell´innovazione, per complessivi 73 milioni di euro; nel precedente periodo 2005-2010, invece, come il 29 marzo alla Camera di commercio di Trieste ha osservato l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, sono stati finanziati circa 120 progetti/anno, pari a 25 milioni di euro. "Confermiamo così che l´innovazione resta filone importante delle nostre strategie di politica industriale e nelle attività di internazionalizzazione dell´impresa Fvg", considerato anche che senza innovazione e senza ricerca applicata è sempre più difficile affrontare la strada dell´export, ha sottolineato l´assessore Seganti concludendo il convegno di presentazione del Fondo di garanzia per agevolare l´accesso al credito delle Pmi operative sul territorio regionale che intendano investire in progetti di innovazione. Nel corso dell´incontro, infatti, con la partecipazione del presidente camerale Antonio Paoletti, dei presidenti dei tre Confidi della provincia di Trieste (Confidi Artigiani e Pmi Trieste, Congafi Industria Trieste e Confidi Trieste) Dario Bruni, Massimiliano Fabian e Franco Sterpin Rigutti, di Marco Della Mora, responsabile del progetto del Fondo di garanzia, e di Gianfranco Paulatto (Area Science Park) è stato illustrato il funzionamento di tale Fondo, dotato di 22 milioni di euro - di cui oltre 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione - ed in grado di garantire finanziamenti sino a complessivi 110 milioni di euro. L´importo massimo garantito può raggiungere i 2 milioni di euro e la singola garanzia non può superare l´80 per cento dell´importo di finanziamento. Già attivo da alcuni mesi, negli ultimi 90 giorni di attività, come ha indicato Della Mora, sono state deliberate operazioni per 6,5 milioni di euro, in particolare per iniziative di acquisizione di servizi di consulenza strategica esterna, per attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, per l´innovazione di prodotto, di processo (metodi di produzione e consegna) e quello organizzativo, ha sottolineato Paulatto. Sino ad oggi sono dieci le banche che hanno sottoscritto la relativa convenzione ma un "invito" forte affinchè altri istituti di credito affianchino le Pmi in questo sforzo di investimento sull´innovazione è stato espresso sia dall´assessore regionale Seganti che dal presidente di Confidi Trieste, Sterpin Rigutti.  
   
   
CICAS:80MIL EURO FINANZIANO AMMORTIZZATORI IN DEROGA APPROVATO ACCORDO QUADRO PER IL  
 
L´aquila, 2 aprile 2012 – Il 28 marzo a Pescara si è riunito, presieduto dall´assessore al Lavoro, il Cicas (Comitato d´intervento per crisi aziendali e di settore) che, al termine del monitoraggio della spesa dei fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga per l´anno 2011, ha approvato all´unanimità il nuovo accordo quadro per il 2012, stabilendo le misure di sostegno al reddito per i lavoratori abruzzesi, finanziate grazie a un residuo di 80 milioni di euro delle risorse governative stanziate in favore della Regione Abruzzo. Dal monitoraggio è emerso che, nel corso del 2011, gli interventi per ammortizzatori sociali in deroga hanno interessato circa 8.000 lavoratori nell´intero territorio regionale, con una spesa totale di circa 40 milioni di euro. In particolare, sono stati investiti 36,5 milioni di euro per la Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la mobilità in deroga per tutto il territorio della Regione Abruzzo, e ulteriori 3,1 milioni di euro per la sola Area del Sisma. La Regione Abruzzo dispone dunque di risorse residue da utilizzare per gli ammortizzatori sociali in deroga anche per l´anno 2012, pari a circa 80 milioni di euro per la Regione Abruzzo e per l´Area Sisma. L´assessore dichiara : "Il Cicas in questi anni di crisi è divenuta un´efficace cabina di regia dove programmare gli interventi di sostegno per i lavoratori abruzzesi colpiti da situazioni di crisi occupazionale. La collaborazione, prosegue, ormai consolidata fra le tutte parti sociali e le Istituzioni che lo compongono consente al Comitato di lavorare in armonia e sempre con decisioni prese all´unanimità. Da un lato l´Abruzzo ha potuto contare su importanti risorse governative, dall´altro l´attento lavoro di individuazione dei bisogni e la scelta delle misure ha garantito una vasta e capillare protezione sociale per molti lavoratori e per molte famiglie abruzzesi. Una politica che oggi ci mette nelle condizioni, ancor prima di sapere quale sarà la quota di risorse governative per l´anno in corso, di poter fronteggiare con le risorse residue le nuove situazioni di crisi. Restiamo in attesa, conclude, che il Parlamento intervenga con l´approvazione della riforma del mercato del lavoro che riguarda anche la gestione operativa degli ammortizzatori sociali in deroga, per poter proseguire in una cornice normativa nuova la nostra attività di tutela sociale".  
   
   
UNA DELEGAZIONE DI ALTO LIVELLO DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE IN VISITA ALLA FBK  
 
 Trento, 2 aprile 2012 - I vertici della Fondazione Bruno Kessler hanno incontrato il 30 marzo una delegazione cinese di esperti dell’Istituto Cinese di Ricerca sulle Imprese e della Banca Cinese di sviluppo, nel quadro di una visita di studio organizzata dall’Ocse e dalla Provincia autonoma di Trento. A partire dalla volontà di approfondire le caratteristiche del tessuto delle Pmi trentine, l’incontro ha permesso di esplorare le peculiarità della ricerca realizzata dalla Fondazione Bruno Kessler i cui contenuti fortemente applicativi hanno dimostrato di poter generare business e favorire i processi di trasferimento tecnologico. Un risultato testimoniato anche attraverso la creazione di spin-off (sono oltre 11 le realtà di questo tipo a cui la Fondazione ha dato vita negli ultimi anni) e le numerose collaborazioni con le piccole e medie imprese locali e nazionali. “Si è trattato - ha sottolineato il presidente della Fbk Massimo Egidi - di un incontro di grande interesse. Un primo passo che evidenzia l’apertura del governo cinese verso il nostro Paese e la volontà di sviluppare relazioni sempre più strutturate nell’ambito dell’R&d con il coinvolgimento delle istituzioni di ricerca trentine e del tessuto imprenditoriale”.  
   
   
INNOVAZIONE E RICERCA CONTRO LA CRISI IMPORTANTE ACCORDO TRA WHIRPOOL E POLITECNICO  
 
Milano, 2 aprile 2012 - ´Regione Lombardia cerca di incoraggiare il più possibile lo sviluppo di accordi come quello importante siglato da Whirlpool e il Politecnico di Milano. È proprio grazie a questa cultura infatti che la Lombardia è diventata la regione con l´intelligenza collettiva diffusa più alta d´Europa´. Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, in merito all´accordo strategico di ricerca siglato da Whirlpool e il Politecnico di Milano. ´Oggi inoltre - ha proseguito Gibelli - è fondamentale che le imprese investano in ricerca e innovazione per aumentare la propria competitività e di conseguenza i mercati di riferimento´. ´L´importanza - ha proseguito ancora l´assessore - che Regione Lombardia attribuisce alla collaborazione tra imprese, istituzioni e ricerca, è testimoniata dagli strumenti unici messi a disposizioni per le Pmi lombarde. Penso ad esempio al ´Bando Ricerca e Innovazione´, misura che, grazie al supporto del Miur, mette a disposizione delle Pmi Lombarde ben 120 milioni di euro´. ´Abbiamo inoltre - ha proseguito ancora il vice presidente - da poco lanciato il nuovo progetto che ci consentirà di essere, entro il 2015, la prima wiki-Regione d´Europa. L´idea è quella di costruire, attraverso la logica dei social network, piattaforme digitali e non, al fine di favorire lo scambio di conoscenza tra soggetti che non sono strettamente collegati in rete, ma che potenzialmente lo possono diventare´.  
   
   
CONVEGNO "DIRECT DIGITAL MANUFACTURING: PROCESSI, APPLICAZIONI E POTENZIALITá DELLA PROTOTIPAZIONE RAPIDA"  
 
Lomazzo, (Co), 2 aprile 2012 - Mercoledì 4 aprile a partire dalle ore 17.30 si terrà presso Comonext il convegno “Direct Digital Manufacturing: Processi, Applicazioni E Potenzialitá Della Prototipazione Rapida”. Durante il convegno verranno presentate, grazie al supporto di professori universitari e aziende del settore, lo stato dell’arte, le applicazioni industriali più innovative e le potenzialità della prototipazione rapida. Il tema sarà introdotto in modo elementare, ma rigoroso, in modo che l’incontro potrà essere utile sia per gli esperti del settore, sia per i neofiti. Agenda: 17.00 – 17.30 Registrazione partecipanti; 17.30 – 17.50 Lo stato dell’arte della fabbricazione additiva e le prospettive per il futuro - Prof. Luca Iuliano (Politecnico di Torino); 17.50 – 18.05 Le tecnologie di produzione additiva come risposta alle sfide industriali del nuovo millennio - Dott. Vito Chinellato (Eos Gmbh); 18.05 – 18.20 Situazione e prossima evoluzione del rapid manufacturing - Ing. Alessandro Buson (3D Systems); 18.20 – 18.35 Metal additive manufacturing - Sig. Vittorio Pedron (Dkp/slm Solutions); 18.35 – 18.50 Applicazioni di rapid manufacturing in diversi settori industriali - Ing. Cesare Zanetti (Protoplast Srl); 18.50 Aperitivo. L’incontro è gratuito e aperto a tutti. Confermare la propria partecipazione inviando una mail a segreteria@comonext.It  entro martedì 3 Aprile.  
   
   
LA SKOLKOVO FOUNDATION FIRMA UN PROMEMORIA D’INTESA CON BESSEMER VENTURE PARTNERS L’ACCORDO FAVORIRÀ LO SVILUPPO SCIENTIFICO E OFFRIRÀ OPZIONI DI FINANZIAMENTO ALLE AZIENDE TECNOLOGICHE DI NUOVA COSTITUZIONE  
 
 Menlo Park, California, 2 aprile  2012 – La Skolkovo Foundation e Bessemer Venture Partners (Bvp) hanno annunciato oggi la firma di un promemoria d’intesa in base al quale Bvp si impegna a investire 20 milioni di dollari nei prossimi due anni per le aziende residenti a Skolkovo. L’interesse principale della Skolkovo Foundation è colmare il divario tra gli investimenti iniziali necessari per l’avvio dell’attività di società tecnologiche russe e quelli per il loro successivo sviluppo, e collaborazioni come quella con Bvp sono essenziali per raggiungere tale obiettivo. Con la firma dell’odierno promemoria, Skolkovo diventa partner di oltre 30 società d’investimento russe e internazionali. L’accordo è stato firmato da Alexander Lupachev, responsabile della Divisione Investimenti della Skolkovo Foundation, e da Ed Colloton, responsabile operativo di Bvp, in occasione della partecipazione al Global Technology Symposium che si è tenuto a Menlo Park, nella Silicon Valley californiana. Il simposio rappresenta la principale conferenza sul venture capital, la tecnologia e l’imprenditorialità nei mercati emergenti e ogni anno riunisce opinion leader nel campo di business, finanza, tecnologia e politica per condividere le idee più recenti sulla globalizzazione. Più precisamente l’accordo prevede quanto segue: Bvp metterà a disposizione delle società residenti a Skolkovo 20 milioni di dollari nei prossimi due anni; Bvp godrà di un accesso privilegiato ai progetti della Skolkovo Foundation e potrà scegliere quelli più promettenti su cui investire; Bvp avrà l’occasione di invitare le aziende oggi presenti nel suo portafoglio a registrarsi a Skolkovo per ricevere il sostegno della Skolkovo Foundation. Bvp opera in Russia dal 2005, dove ha investito in aziende quali Parallels, Kupivip ed Enforta. La società dispone di un team dedicato alle attività d’investimento nel paese, guidato da Jeremy Levine e Brian Feinstein. L’accordo sfrutta il successo di Parallels, azienda che ha fissato la propria sede a Skolkovo e ricevuto un finanziamento di 5 milioni di dollari dalla Skolkovo Foundation. “Siamo entusiasti di collaborare con la Skolkovo Foundation, la cui attività è stata estremamente utile per la creazione di una vivace comunità imprenditoriale nel cuore della Russia che oggi favorisce l’innovazione globale,” ha affermato Ed Colloton di Bvp. “Bessemer è una delle prime società d’investimento a realizzare una piattaforma realmente globale quale metodo per perseguire la missione d’individuare e finanziare le nuove aziende più inclini alla crescita, ovunque operino. Siamo lieti di poter mettere in campo la nostra esperienza globale nel collaborare con gli imprenditori più brillanti di Skolkovo per costruire imprese di portata mondiale.” “Con la firma di questo documento, si formalizza una relazione già solida con il nostro partner di fiducia Bessemer Venture Partners,” ha aggiunto Viktor Vekselberg, Presidente della Skolkovo Foundation. “Questa azienda si unirà finalmente al nostro elenco d’investitori, che comprende oltre 20 società e fondi d’investimento russi e stranieri. La nostra collaborazione contribuisce allo sviluppo del capitale intellettuale e della ricerca scientifica, portando direttamente alla creazione d’industrie ad alta tecnologia.”  
   
   
EURALLUMINA, OGGI RIUNIONE PREPARATORIA IN REGIONE. CAPPELLACCI: "UNITÀ PER DIFENDERE NOSTRE REALTÀ INDUSTRIALI"  
 
Cagliari, 2 aprile 2012 - In vista dell´incontro convocato al Ministero per lo Sviluppo Economico per martedì 3 aprile, il presidente della regione, Ugo Cappellacci, ha convocato per oggi una riunione preparatoria alla quale parteciperanno, oltre all’assessore dell’Industria Alessandra Zedda, i sindacati, i parlamentari sardi, la presidente e i capigruppo del Consiglio regionale e i rappresentanti del territorio. L´incontro si terrà lunedì 2 aprile, alle 15, nella sede della presidenza della Regione in viale Trento a Cagliari. "Anche per la vertenza Eurallumina - ha dichiarato il presidente della Regione - è necessario definire una posizione comune affinché la Sardegna possa presentarsi al Ministero con una voce unitaria delle Istituzioni, delle forze politiche e di quelle sindacali".  
   
   
LAVORO: ASSUNZIONI FERME PER LA PRIMA METÀ DEL 2012 L’85% DEI MANAGER NON PREVEDE NUOVE ASSUNZIONI  
 
Milano, 2 aprile 2012 –L’85% dei manager delle aziende italiane prevede che la situazione del personale della propria impresa resterà stabile e non subirà alcun cambiamento nella prima metà del 2012: solo il 6% dei dirigenti procederà infatti a nuove assunzioni, mentre il 6% si aspetta, invece, una diminuzione del numero degli impiegati in azienda. E’ quanto emerge dall’indagine sull’occupazione in area Amministrazione, Finanza e Controllo per il primo semestre 2012, elaborata dalla società di ricerca di personale qualificato Robert Half International su un campione di 300 dirigenti d’azienda italiani. La metà dei manager che deciderà di procedere a nuove assunzioni, lo farà in previsione della crescita o dell’espansione dell’azienda stessa, mentre solo il 33% a causa dell’aumento dei carichi di lavoro. Chi prospetta di ridurre il proprio staff, invece, opererà questa scelta a causa del rallentamento dell’economia (26%), in previsione di fusioni e acquisizioni (21%), oppure a seguito della pianificazione di nuove strategie di gestione (16%). “In una situazione del mercato del lavoro sostanzialmente statica e con poche variazioni rispetto all’anno precedente, rileviamo che permangono tuttavia alcuni settori professionali dove rimane una maggior crescita rispetto ad altri, spiega Carlo Caporale”, Associate Director di Robert Half. “In particolare, le famiglie professionali legate soprattutto al controllo di gestione registrano un certo sviluppo anche in un periodo fermo dal punto di vista delle assunzioni.” Previsioni di assunzioni I semestre 2012
Aumento del personale 6%
Diminuzione del personale 6%
Nessuna variazione 85%
Non so 3%
 
   
   
UMBRIA, “SORRIDI! SEI IN EUROPA”: PREMIAZIONE E BILANCIO. IMPORTANTE COMUNICAZIONE INNOVATIVA, MA DETERMINANTE EFFICACIA DELLE AZIONI  
 
Perugia, 2 aprile 2012 – Con la premiazione dei vincitori del concorso “Sorridi! sei in Europa”, avvenuta, giovedì 29 marzo, nella Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, si è conclusa la campagna informativa sulle opportunità offerte dai progetti cofinanziati con i fondi strutturali della comunità europea. Il progetto si è sviluppato nel periodo novembre-dicembre dello scorso anno ed ha coinvolto numerosi centri urbani, centri commerciali e discoteche della regione dove è stato possibile ricevere informazioni sulle attività europee. Sono stati oltre 1600 i contatti attivati, soprattutto giovani tra i 18 ed i 25 anni e di particolare rilievo l’attenzione femminile alle opportunità riguardanti il lavoro e l’impresa. “La Regione Umbria ha scelto una modalità decisamente innovativa, ed in linea con quanto stabilito dal “Libro Bianco su una politica europea di comunicazione”, per informare cittadini ed imprese umbre sulle opportunità offerte dai progetti cofinanziati con i Fondi Strutturali Fse (Fondo sociale europeo) e Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale)”, ha affermato l’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Riommi. “Molto spesso infatti le strumentazioni che si mettono in campo vengono pensate in modi e luoghi troppo diversi da quelli dei possibili beneficiari finali e quindi bisogno trovare il modo di contattare ed interessare il maggior numero di soggetti, anche al difuori dei canali di comunicazione istituzionale ordinaria e tradizionale, utilizzando un linguaggio comprensibile. E’ anche necessario però, ha aggiunto Riommi, che il “contenuto” dell’informazione sia utile per risolvere i problemi che sono presenti nel mondo del lavoro e che possono essere “aiutati” dai fondi e dalle strumentazioni nazionali e comunitarie. Non credo, ha sottolineato Riommi, che ci sia un problema di scarsità di risorse. Il problema vero è capire se queste risorse sono indirizzate, dalle normative comunitarie e nazionali, nella direzione giusta per aiutare ad esempio la nascita o il mantenimento di imprese e quindi di ampliare le possibilità di lavoro per tutti. E nella riforma del mercato del lavoro, di cui si sta discutendo in queste settimane, ha concluso Riommi, bisognerebbe tenere conto anche dell’efficacia degli strumenti messi in campo per sostenere il lavoro”. Nello stand itinerante realizzato dalla Regione, che, a partire da Trevi, ha toccato centri commerciali, centri urbani e discoteche, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini, per avvicinarli all’Europa, e di raggiungere anche quei soggetti che difficilmente entrerebbero in contatto con la pubblica Amministrazione come ad esempio i giovani che non lavorano e non studiano. Da qui la decisione di incontrarli su un “territorio” a loro congeniale: la discoteca. Lo stand è stato allestito presso “Etoile 54” a Montebello (Pg) e il “Queency Lounge Club” a Terni. In programma anche un concorso a premi “Sorridi! Sei in Europa”, con premi high-tech divisi per fasce di età, che ha consentito di creare un data base personalizzato, così da ricontattare la popolazione interessata. Le persone si sono fatte fotografare in apposite sagome poste presso lo stand e possono rivedersi nelle gallerie di immagini con accesso dai canali web www.Formazionelavoro.regione.umbria.it e www.Fesr.regione.umbria.it cliccando sul banner che riporta lo slogan del concorso. L’insieme delle iniziative, caratterizzate da un linguaggio è essenziale e diretto in linea con l’immagine dinamica che si vuole trasmettere, ha costituito la principale attività informativa annuale per presentare i risultati dei programmi operativi. Ciò, sostengono in Regione, anche per aumentare i contatti sui canali tematici di riferimento e per incrementare le possibilità della popolazione di accedere a bandi, corsi ed informazioni. La Commissione Europea, che ha apprezzato l’iniziativa umbra, attribuisce infatti grande importanza alla comunicazione delle attività co-finanziate grazie ai Fondi Strutturali.  
   
   
MERCATO DEI COMPONENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE: UN 2011 DI ALTI E BASSI  
 
Milano, 2 aprile 2012 – Vengono presentati il 29 marzo presso lo stand Anima all’ingresso dei padiglioni 14-18 in Fiera Milano Rho, i risultati dell’indagine statistica 2011 svolta da Co.aer./anima sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split e multisplit, condizionatori packaged e roof top, unità di trattamento aria gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria e ad acqua, unità terminali. L’indagine rileva andamenti diversi per i vari componenti: in netto calo, ad esempio, produzione e mercato Italia dei climatizzatori d’ambiente trasferibili; positivo, invece, il mercato dei climatizzatori monosplit con capacità oltre i 7 kW, che segna un +15% circa rispetto al 2010. Si conferma il calo del fatturato per i climatizzatori monosplit di capacità inferiore a 7 kW, tra i più influenzati dalla stagionalità, e per i multisplit. Decisamente positiva la situazione per i sistemi Vrf, che presentano una crescita a due cifre sostenuta soprattutto dai sistemi di piccola potenza (mini Vrf fino a 14 kW), con un totale fatturato Italia superiore ai 130 milioni di euro. Nel comparto centralizzato, su cui si concentra la produzione delle imprese italiane aderenti al Co.aer, si registrano leggeri decrementi per il mercato dei roof top e delle unità di trattamento aria. L’analisi relativa ai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria mostra invece un incremento in termini di fatturato (+7%), soprattutto nelle piccole-medie potenze, dovuto alla crescita del numero di pompe di calore. Ancora più elevata (+10%) è la crescita registrata per i refrigeratori condensati ad acqua, mentre si confermano i risultati negativi (-12%) per il comparto dei ventilconvettori, con una particolare diminuzione delle versioni mantellate (-20%). “La crescita del numero di pompe di calore - ha dichiarato Bruno Bellò, presidente Co.aer - dimostra che le aziende del settore della climatizzazione hanno iniziato ad aggredire l’enorme mercato del riscaldamento. Siamo fiduciosi che questo trend positivo proseguirà anche nel 2012 e come Associazione continueremo a svolgere una forte azione a supporto dei sistemi a pompa di calore, che riteniamo essere una valida alternativa ai tradizionali impianti di riscaldamento a combustione e uno dei sistemi di climatizzazione a ciclo annuale più efficienti ed efficaci attualmente disponibili sul mercato.” Dall’indagine statistica emerge, infine, che la disponibilità totale (produzione nazionale e importazione) dell’industria italiana del condizionamento dell’aria è di 1 miliardo e 724 milioni di euro (61% espansione diretta e 39% idronico), l’export vale 503 milioni di euro (33,7% espansione diretta e 66,3% idronico), mentre il mercato Italia è pari a 1 miliardo e 183 milioni (71,8% espansione diretta e 28,2% idronico). I risultati dell’indagine saranno commentati dai responsabili marketing di alcune delle principali aziende del settore.  
   
   
ALCOA: MERCOLEDÌ 11 APRILE INCONTRO PER AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Cagliari 2 aprile 2012 - A distanza di due giorni dall’intesa siglata al Ministero dello Sviluppo Economico, gli assessori dell’Industria e del Lavoro, Alessandra Zedda ed Antonello Liori, accelerano i tempi della vertenza Alcoa, convocando per mercoledì 11 aprile (alle ore 10) nella sede dell’Assessorato del Lavoro un incontro con azienda e sindacati, finalizzato alla sottoscrizione dell’accordo per la cassa integrazione.  
   
   
COLLABORAZIONE CON LO SPORTELLO DEL CONSUMATORE AD ALESSANDRIA  
 
Alessandria, 2 aprile 2012 - Nell´ambito del progetto, già avviato, di trasformazione del servizio relazioni con il pubblico del Comune di Alessandria in servizio unico del cittadino, è intenzione aprire, nel mese di aprile, lo sportello del consumatore. Per questo, sul sito del Comune di Alessandria nell´apposita sezione è stato pubblicato un avviso rivolto alle associazioni dei consumatori e degli utenti eventualmente interessate. La richiesta di collaborazione, redatta in carta semplice, corredata della documentazione indicata nell´avviso, dovrà pervenire all´ufficio protocollo entro e non oltre le ore 17 di martedì 3 aprile. Per ogni informazione e chiarimento ci si potrà rivolgere all´Urp: telefono 0131515203; dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 11:15. Www.informagiovani.al.it    
   
   
THYSSENKRUPP TERNI: LUNEDÌ VISITA A STABILIMENTO E INCONTRO ISTITUZIONALE DELEGAZIONE OUTOKUMPU  
 
Perugia, 2 aprile 2012 – Una delegazione del gruppo industriale finlandese Outokumpu, che ha acquisito il sito ternano della Thyssen Krupp Acciai Speciali, sarà a Terni nella giornata di lunedì, 2 aprile. La delegazione, guidata Mika Seitovirta, Ceo (Chief Executive Officer di Outokumpu), effettuerà una visita allo stabilimento e successivamente parteciperà ad un incontro istituzionale organizzato congiuntamente da Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni. L’incontro si terrà presso la sala Blu di Palazzo Gazzoli, sede ternana della Giunta regionale dell’Umbria, alle ore 17. Il programma dei lavori prevede il saluto delle autorità, Leopoldo Di Girolamo, sindaco della città di Terni, Feliciano Polli, presidente della Provincia, Monsignor Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-narni-amelia, e del presidente del Consiglio regionale, Eros Brega. Seguiranno gli interventi della presidente della Regione, Catiuscia Marini, di Nicola Pasini, in rappresentanza delle segreterie provinciali dei sindacati di categoria, del membro del Comitato esecutivo e responsabile per l’Italia di Tk, Ralph Labonte. Concluderanno i lavori dell’incontro Mika Seitovirta, Ceo del gruppo finlandese, e Marco Pucci, neo amministratore delegato della Tk Acciai Speciali Terni.