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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2012
"2012 ESA WORKSHOP ON AEROSPACE EMC"  
 
Venezia, 10 aprile 2012 - La conferenza "2012 Esa workshop on aerospace Emc" si terrà dal 21 al 22 maggio 2012 a Venezia, in Italia. I fornitori e i produttori dell´industria aerospaziale devono soddisfare requisiti normativi sempre più rigorosi. Bisogna conformarsi a tecnologie e servizi sempre più sofisticati mentre i costi e i tempi del processo di approvvigionamento si riducono. In questa situazione, gli ingegneri esperti di compatibilità elettromagnetica (Emc) cercano metodi e tecniche avanzati per costruire modelli, progettare, produrre e testare con l´obiettivo finale di ottenere una compatibilità incorporata nella progettazione ed evitare costose correzioni per i sistemi integrati. L´evento costituirà un forum per i ricercatori e gli ingegneri di Emc del settore aerospaziale per avere una visione ampia dello stato attuale della tecnologia e delle tendenze dell´Emc. Il programma del workshop promuoverà anche la discussione degli sviluppi futuri nel campo dei veicoli spaziali e i progressi e le sfide della progettazione di aeromobili. Per ulteriori informazioni, visitare: http://congrexprojects.Com/12a05    
   
   
AIUTI DI STATO: COMMISSIONE INDAGA SU UN EVENTUALE AIUTO DI STATO PER L´AEROPORTO DI CARCASSONNE, FRANCIA  
 
 Bruxelles, 10 aprile 2012 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per stabilire se le disposizioni finanziarie tra il governo e l´aeroporto Carcassonne (Francia), così come gli sconti e le modalità di marketing concordate tra aeroporto e Ryanair, sono in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. L´apertura di un procedimento di indagine dà alle parti interessate la possibilità di formulare le loro osservazioni sulle misure in rivedere, non pregiudica l´esito delle indagini. Carcassonne Airport (Ccf) è un aeroporto regionale situato nel Aude (Languedoc-roussillon). Ha registrato 392,465 passeggeri totali nel 2010. E ´di proprietà del Languedoc-roussillon e, fino al maggio 2011, è stato operato dalla Camera di Commercio e Industria (Cci) locale. La sua azienda è stato poi stato attribuito a Veolia Transport, a seguito di una procedura di gara. Tra il 2000 e il 2010, l´Icc ha ricevuto sovvenzioni per un totale di 11 milioni di euro almeno, da più enti pubblici (compresa la regione, il dipartimento di Aude e la città di Carcassonne) per finanziare vari progetti di infrastrutture presso l´aeroporto di Carcassonne. A questo punto, la Commissione dubita che tali misure siano conformi alle linee guida del 2005 sugli aiuti di Stato per l´aviazione. Sarà verificare se contributi sono stati necessari per realizzare l´investimento, se l´aiuto sia proporzionato agli obiettivi, e se l´infrastruttura fornita opportunità di utilizzo soddisfacenti a medio termine. Icc ha anche beneficiato, tra il 2001 e il 2011, diverse misure di assistenza, compresi gli assegni per un totale di oltre 8 milioni di euro per il funzionamento dell´aeroporto di Carcassonne, e anticipazioni contanti. La Commissione ritiene in questa fase che queste misure coprono solo le spese di ordinaria amministrazione e può quindi costituire un aiuto al funzionamento concessi in violazione delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Inoltre, Veolia Transport, che gestisce l´aeroporto di Carcassonne dal maggio 2011, ha ricevuto contributi pubblici relativi al numero di rotte operate da questo aeroporto. Il proprietario aeroporto, il Languedoc-roussillon, s ´ sono inoltre impegnati a finanziare gli investimenti infrastrutturali più connesse all´attività commerciale sul sito dell´aeroporto (es. Aree di parcheggio per aerei commerciali), le strutture che saranno utilizzati gratuitamente dal gestore aeroportuale. La Commissione dubita che tali misure siano conformi alle norme Ue sugli aiuti di Stato. Infine, la Commissione esaminerà se gli accordi tra gli operatori del aeroporto con Ryanair, come gli accordi commerciali e sconti su tasse aeroportuali, sono stati conclusi da un investitore in un´economia di mercato. La Commissione teme che tale accordi sono suscettibili di conferire alla compagnia aerea, non solo utente commerciale dell´aeroporto, un ingiusto vantaggio economico di cui godono i suoi concorrenti.  
   
   
SARDEGNA: NUOVO VOLO PER PRAGA  
 
Cagliari, 10 Aprile 2012 - "Oggi presentiamo un importante collegamento tra la città di Cagliari e la terza regione più ricca di Europa, la Regione di Praga. Un opportunità importante per i sardi che possono in questo modo essere collegati con un mercato in forte sviluppo, ed allo stesso tempo per la Sardegna che si apre a nuovi flussi turistici". Lo ha dichiarato il 5 aprile l´assessore dei Trasporti Christian Solinas durante la presentazione del nuovo collegamento Cagliari Praga, iniziativa nata grazie alla collaborazione tra Sogaer, la compagnia aerea Smartwings e il tour operator Sardegna Travel. Sono previsti un volo il giovedì con partenza dal capoluogo alle 13,55 e arrivo a Praga alle 17,05, passando per Alghero. L´altro collegamento è la domenica alle 15,25 con arrivo nella capitale della Repubblica Ceca alle 17,30.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI SEMPLIFICARE L´IMMATRICOLAZIONE DEI VEICOLI IN UN ALTRO STATO MEMBRO  
 
Bruxelles, 10 aprile 2012 - Ogni anno i cittadini e le imprese dell’Ue devono trasferire circa 3,5 milioni di veicoli in un altro Stato membro e immatricolarli con le modalità previste dalla normativa nazionale. Normative differenti e requisiti a volte contraddittori rendono questa procedura, che nel mercato unico del ventunesimo secolo dovrebbe essere semplice, ancora lunga e complicata. Per completare la procedura sono necessarie in media cinque settimane, e il costo stimato per i cittadini e le imprese è di 400 euro. I problemi che ne derivano costituiscono inoltre un ostacolo non da poco alla libera circolazione dei beni, dei servizi e dei lavoratori, e quindi alla crescita e alla creazione di posti di lavoro in Europa. Per questo oggi la Commissione europea propone di ridurre drasticamente il peso ingiustificato di queste procedure amministrative. La proposta presentata dal Vicepresidente Antonio Tajani porterà a una sostanziale semplificazione amministrativa, con un risparmio complessivo di almeno 1 500 milioni di euro l´anno per le imprese, i cittadini e le autorità di immatricolazione. La proposta è semplice e affronta problemi molto concreti. La reimmatricolazione dei veicoli provenienti da un altro paese dell´Ue sarà limitata: ad esempio i cittadini che lavorano in un paese dell´Ue diverso da quello di residenza e guidano un veicolo già immatricolato dal datore di lavoro non avranno la necessità di immatricolarlo nuovamente. La maggior parte delle formalità amministrative per la reimmatricolazione all´interno dell´Ue di automobili, furgoni, autobus e camion sarà notevolmente semplificata in caso di trasferimento di residenza, ad esempio, e di acquisto di veicoli di seconda mano. Diventerà inoltre impossibile immatricolare in un altro paese dell´Ue i veicoli rubati. Ci saranno notevoli risparmi anche per le società di autonoleggio che potranno trasferire i veicoli in altri paesi dell´Ue durante la stagione turistica senza reimmatricolazione. Una buona notizia per i turisti: si prevede infatti che quando la proposta sarà approvata diminuiranno i costi di noleggio dei veicoli. Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: “Con la proposta di oggi la Commissione intende rendere più semplice possibile per i cittadini e per le imprese il trasferimento dei veicoli da uno stato dell´Ue all´altro e le relative procedure di immatricolazione. Regole estremamente semplificate per l´immatricolazione trasfrontaliera e una sostanziale riduzione delle procedure amministrative contribuiranno al buon funzionamento del mercato unico, il nostro motore per la crescita e la creazione di posti di lavoro". Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria ha dichiarato: “è inaccettabile che a vent´anni dall´entrata in vigore del mercato interno vi siano ancora così tanti ostacoli per i cittadini e le imprese. La nostra proposta intende mettere fine a molte formalità di immatricolazione e a procedure troppo lente. Ciò significa sostanziali risparmi per le società di autonoleggio. Un vantaggio per tutta l’attività economica, e in particolare per l’industria turistica.” Immatricolazione dei veicoli provenienti da un altro paese dell´Ue http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/single-market-goods/motor-vehicle-registration/index_en.htm  Ridotte radicalmente le formalità di reimmatricolazione dei veicoli in un altro paese dell´Ue La proposta presentata il 4 aprile comporta un miglioramento per le persone che trascorrono parte dell’anno in un altro paese dell’Ue dove, nella situazione attuale, viene spesso richiesta una nuova immatricolazione del loro veicolo. È introdotto il principio che i veicoli vanno immatricolati nel paese dell´Ue in cui vive il proprietario, e che gli altri Stati membri non possono imporre una reimmatricolazione anche se il proprietario del veicolo vi trascorre lunghi periodi. Quando la proposta sarà adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio: I cittadini che trascorrono parte dell´anno in un altro paese dell´Ue per le vacanze non dovranno più reimmatricolarvi il proprio veicolo. I cittadini che si trasferiscono definitivamente in un altro paese dell´Ue avranno sei mesi di tempo per la nuova immatricolazione. Per comprare o vendere un veicolo di seconda mano in un altro paese dell´Ue i cittadini non dovranno più far fronte a controlli tecnici aggiuntivi e problemi amministrativi. I cittadini che lavorano in un altro paese dell´Ue e guidano un veicolo immatricolato dal datore di lavoro non saranno più tenuti a immatricolarlo nel proprio paese d´origine. Le società di autonoleggio potranno trasferire le flotte da un paese dell´Ue all´altro per aumentare la disponibilità durante le stagioni turistiche senza reimmatricolare i veicoli (ad esempio trasferendo sulle Alpi nella stagione invernale le auto che d´estate sono tenute nelle località balneari). Diminuiranno di conseguenza i prezzi dell´autonoleggio. Per le imprese varrà lo stesso principio: automobili, autobus, furgoni e autocarri dovranno essere immatricolati nel paese in cui la società ha la sede principale e gli altri paesi dell´Ue potranno imporre una reimmatricolazione. Aumenterà la cooperazione tra le autorità che si occupano dell´immatricolazione, e questo faciliterà l´identificazione dei veicoli rubati: diventerà impossibile immatricolarli in un altro paese dell´Ue. Molti controlli saranno aboliti completamente, e le autorità richiederanno tutte le informazioni di cui hanno bisogno sul veicolo direttamente ai colleghi del paese in cui questo è già immatricolato. Contesto - Nella relazione 2010 sulla cittadinanza dell’Unione "Eliminare gli ostacoli all´esercizio dei diritti dei cittadini dell´Unione"1 (Ip/10/1390, Memo/10/525) la Commissione ha individuato i problemi di immatricolazione dei veicoli come uno dei principali ostacoli incontrati dai cittadini nell´esercizio quotidiano dei diritti stabiliti dalla normativa europea, e ha annunciato, tra le venticinque azioni concrete previste per eliminare tali ostacoli, la semplificazione delle formalità e delle condizioni per l´immatricolazione dei veicoli già immatricolati in un altro Stato membro. I 651 cittadini e le 151 imprese che hanno risposto alla consultazione pubblica nel 2011 hanno indicato i seguenti problemi: I problemi di immatricolazione hanno un impatto negativo sui cittadini e sulle imprese. Tra gli effetti negativi sono indicati in particolare la lunghezza delle procedure (per il 77,8% dei cittadini e per l’83,1% delle imprese) e le spese supplementari (per l´86,5% dei cittadini e per l´81,4% delle imprese): il 50,8% delle imprese dichiarano di rinunciare a trasferire autoveicoli da uno Stato membro all’altro. La produttività ne risulta seriamente compromessa per il 55,9% delle imprese consultate, e per il 64,4% questo ha influenza sulla crescita. Infine, il 23,7% dei cittadini e il 28,8% delle imprese ha dichiarato che, a conti fatti, non ha potuto immatricolare un veicolo nello Stato membro interessato. Le prossime tappe - La proposta sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Dopo l’approvazione gli Stati membri avranno un anno per prepararsi alle nuove procedure, ad esempio il software per lo scambio di dati ecc. La Commissione intende adottare entro la fine dell´anno un´iniziativa per chiarire la normativa Ue che gli Stati membri devono rispettare nell’applicazione delle tasse di immatricolazione e di circolazione. La Commissione intende formulare raccomandazioni al fine di migliorare il mercato unico, in particolare per evitare la doppia tassazione delle autovetture per i cittadini che si spostano da uno Stato membro all´altro e per rimuovere gli ostacoli al noleggio di veicoli transfrontaliero.  
   
   
BOOM DI PROPOSTE E IDEE PER PROGETTARE L’AUTO DEL FUTURO IN PIEMONTE  
 
Torino, 10 aprile 2012 - 40 grandi aziende, 28 dipartimenti universitari, 130 piccole e medie imprese e 5 centri di ricerca privati hanno riunito le forze per candidarsi a progettare in Piemonte l’auto del futuro. Complessivamente sono stati presentati 9 progetti, per un valore di oltre 145 milioni di euro e una richiesta di contributo alla Regione di circa 74. Sono questi i primi risultati concreti della nuova piattaforma tecnologica dell’automotive, che ha fatto il suo esordio a novembre così come previsto dal Piano per la Competitività e di cui qualche giorno fa, come da cronoprogramma, sono stati chiusi i termini del bando. “Una grande risposta da parte di tutti - commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano - ed un segno evidente che, quando si riesce a concertare in maniera pratica sui temi dello sviluppo con tutti i soggetti coinvolti, così come è stato fatto anche per questa piattaforma, si è già sulla buona strada. La crisi del settore è nota, ma nonostante questo rimane forte e viva l’attenzione delle realtà industriali del territorio per le opportunità messe in campo dalla politica, in questo caso dal Governo regionale, che ha destinato sin da subito 30 milioni di euro. Le candidature presentate e i relativi progetti innovativi, che adesso valuteremo attentamente, sono il migliore segnale di ottimismo rispetto alle potenzialità su cui possiamo contare”. Sviluppo di motorizzazioni a basso impatto ambientale, nuovi materiali per l’alleggerimento del peso del veicolo, miglioramento della logistica di approvvigionamento, riduzione delle perdite e recupero energetico erano i temi strategici che la Regione aveva concordato con i rappresentanti delle istituzioni, delle Università, delle associazioni imprenditoriali e delle principali aziende, su cui era stata la nuova piattaforma automotive. Su ciascuno di questi “assi” sono state presentate proposte per un totale di 9 progetti, di cui sono capofila Bitron, Centro Ricerche Fiat (3), Elp Grugliasco, General Motors, Iveco, Pininfarina e Rockwood. Tra le idee progettuali ci sono i veicoli ad elevata redditività, le motorizzazioni diesel di nuova generazione, lo sviluppo di materiali polimerici e al litio, nuovi powertrain a biometano e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie per la realizzazione di telai ultraleggeri che possano essere adattati a veicoli anche molto diversi tra loro.  
   
   
MILANO: IL COMUNE PROMUOVE LA DIFFUSIONE DEI VEICOLI ELETTRICI E IBRIDI L’AMMINISTRAZIONE PUNTA SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE E VUOLE SENSIBILIZZARE E INFORMARE I CITTADINI SUI VANTAGGI AMBIENTALI ED ENERGETICI DI QUESTI MEZZI DI TRASPORTO  
 
Milano, 10 aprile 2012 - E´ stato approvato il 4 aprile dalla Giunta il protocollo d’intesa, che non comporta alcuna spesa, tra il Comune di Milano e il Comitato elettrotecnico italiano - Commissione italiana veicoli elettrici stradali (Cei-cives) per la diffusione di veicoli elettrici e/o ibridi. Il provvedimento rientra tra le diverse azioni dell’Amministrazione per favorire la mobilità sostenibile e ridurre inquinamento e traffico in città. Il Comune, infatti, oltre a puntare su Area C, sull’aumento delle piste ciclabili e del bike sharing, sul potenziamento del trasporto pubblico locale, sulle corsie riservate, le aree pedonali e Ztl, intende dare il via a una serie di iniziative che contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il protocollo d’intesa siglato oggi va proprio in questa direzione e ha come scopo primario quello di sensibilizzare e informare i milanesi e gli operatori della mobilità sull’importanza dal punto di vista ambientale ed energetico dei veicoli ibridi e/o elettrici.  
   
   
TOSCANA: POMPE DI BENZINA, FIRMA L’INTESA ANCHE FEDERDISTRIBUZIONE  
 
 Firenze, 10 aprile 2012 – Contro il caro benzina, ma anche per cercare garanzie al rischio che le liberalizzazioni si accompagnino ad una perdita di posti di lavoro, la Regione Toscana raccoglie nuove adesioni al protocollo sulle ‘pompe bianche’, ovvero i distributori slegati dai marchi delle grandi compagnie petrolifere. L’intesa siglata poco più di un mese fa da Conad e Coop è stata infatti firmata anche da Federdistribuzione, l’associazione di categoria che ha tra i suoi associati catene di supermercati come Esselunga, Carrefour e Pam. E’ accaduto il 4 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidente della Regione. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente Enrico Rossi e dal presidente di Federdistribuzione Toscana Giovanni Maggioni. ‘Pompe bianche’ più facili da aprire e più convenienti: è questo lo slogan. Come un mese fa gli obiettivi rimangono due: fissare un prezzo più basso e vantaggioso per i consumatori, ma anche garantire il riassorbimento del personale delle piccole stazioni di servizio che potrebbero chiudere o dover ridurre gli addetti. Era uno dei timori dei piccoli esercenti. “E per questo – annota Rossi – abbiamo inserito questa clausola”. Perchè il prezzo di benzina e diesel smetta di salire, l’intervento non può comunque fermarsi alla grande distribuzione. Per incidere sui costi alla pompa, tutti i gestori dovrebbero poter acquistare i carburanti sul libero mercato: anche quelli con un’insegna monomarca. Un mese fa Rossi aveva scritto una lettera al presidente del consiglio Mario Monti e al presidente della conferenza delle Regioni Vasco Errani per chiedere una modifica al decreto “Cresci italia” e consentire a tutti i gestori di poter acquistare carburanti sul libero mercato per almeno il 50 per cento di quanto erogato l’anno precedente. La conferenza delle Regioni ha fatto propria questa posizione. L’intesa - Con l’intesa firmata oggi Federdistribuzione si impegna ad aprire nuovi impianti di carburante garantendo prezzi alla pompa più bassi e competitivi rispetto al mercato tradizionale. Qualora poi l’impianto comporti la chiusura o l’esubero di personale in altre stazioni di servizio nel raggio di quindici chilometri, i centri commerciali si impegnano a riassorbire la manodopera: anche in altre attività presenti nel complesso commerciale. In alternativa la grande distribuzione che aprirà impianti non con il proprio marchio – e che non potrà quindi riassumere direttamente manodopera – si impegna a scegliere per l’affidamento delle stazioni di servizio in gestione, a parità di condizioni, gli esercenti che già operano negli stessi quindici chilometri. La Regione monitorerà i prezzi alla pompa praticati negli impianti di tutta la Toscana. Numeri e risparmi - In Toscana oggi ci sono 1565 stazioni di servizio. Le pompe ‘bianche’, quelle senza logo e con prezzi presumibilmente low cost, sono 39, di cui 4 gestite dalla grande distribuzione: 1 dalla Conad e 3 dalla Carrefour. La Conad un mese fa ha annunciato entro il 2012 almeno due nuove aperture e l’obiettivo di avere una stazione di servizio in almeno tutti i capoluoghi di provincia. La Coop non aprirà distributori con il proprio marchio, ma farà accordi con gestori già esistenti: un po’ come è già stato fatto davanti a Sesto Fiorentino. Il presidente Rossi è convinto che nei nuovi impianti che saranno aperti i consumatori possano godere di uno sconto di almeno 10 centesimi rispetto al prezzo medio del carburante. Cifre che già trovano conferma in alcuni centri commerciali.  
   
   
MILANO, BICICLETTE. OLTRE 1.300 NUOVI POSTI IN PIÙ PER PARCHEGGIARLE  
 
Milano, 10 aprile 2012 - E’ partita il 4 aprile da piazzale Dateo, con la posa delle prime 6 postazioni per un totale di 30 "agganci", l´installazione di 263 nuove rastrelliere che saranno distribuite in tutta Milano, dentro e fuori Area C. La prossima settimana ne verranno collocate altre 24 tra piazzale Cadorna e Bisceglie. In totale saranno disponibili, entro la fine dell’anno, oltre 1.300 stalli bici in più, quasi tutti in prossimità delle stazioni e delle fermate dei mezzi pubblici. “Il tema della ciclabilità è tra le priorità della nostra Amministrazione - ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran - e stiamo investendo molto per promuovere l’uso delle due ruote in modo capillare, dentro e fuori da Area C. Il nostro obiettivo è avvicinarci al più presto allo standard di altre grandi città europee dove la bici rappresenta ormai una valida e concreta alternativa all’uso dell’auto, non solo in centro, come mezzo di trasporto quotidiano, soprattutto negli spostamenti brevi tra casa e lavoro. Le posa di nuove rastrelliere, quindi, non solo promuove la ciclabilità ma, dal punto di vista dell’arredo urbano, rende anche più bella Milano e la identifica immediatamente come città sostenibile, amica delle biciclette”. Le rastrelliere saranno posizionate principalmente in prossimità di stazioni, fermate di mezzi pubblici e scuole. Nello specifico, intorno a Stazione Centrale in piazza Duca d’Aosta saranno collocate 39 rastrelliere per un totale di 195 posti; in vie Pepe e in piazza Freud, vicino alla Stazione di Porta Garibaldi, saranno creati 175 nuovi "agganci" (35 rastrelliere); altri 210 stalli saranno nei pressi della Stazione Cadorna (42 rastrelliere), davanti all’ingresso principale, vicino all’accesso alla metropolitana e in alcune vie limitrofe; presso la stazione Dateo del Passante ferroviario saranno sistemate 20 rastrelliere, per un totale di 100 nuovi posti bici; 70 nuovi stalli (14 rastrelliere) saranno collocati in corrispondenza della stazione di Porta Vittoria, mentre altri 280 si troveranno vicino alla stazione di Lambrate (56 rastrelliere). Inoltre, 180 nuovi posti per biciclette si troveranno vicino a importanti fermate dei mezzi pubblici, come Porta Venezia (48 posti), Bonola, Qt8, Bisceglie, Loreto e Cordusio (M1) e il capolinea dei tram 4 e 5 a Niguarda. Mentre altre rastrelliere saranno posizionate vicino ad alcune scuole in via Gattamelata, via Carlo Matteucci, via Quarenghi, via Palermo, via Ornato a Niguarda, via Volturno e via Solari.  
   
   
RICUCIRE L´ITALIA. VENDOLA SCRIVE A PASSERA E INVIA IL DOSSIER. SUBITO IL TAVOLO  
 
Bari, 10 aprile 2012 - “Debbo constatare che ad oggi il tavolo non è stato ancora formalmente insediato. La Regione Puglia ha quindi deciso, con spirito costruttivo e al solo scopo di agevolare e accelerare l’attività ricognitiva del Ministero, di elaborare una prima analisi del servizio universale, contenuta nel dossier che Le allego “Ricucire l’Italia/le zone d’ombra del servizio ferroviario nazionale”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che, il 5 aprile, ha inviato una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera per sollecitare non solo l’insediamento del tavolo sullo squilibrio ferroviario, a sfavore del Mezzogiorno, ma anche “l’intervento di una qualificante politica nazionale che, in questo ambito strategico, significa riattivare non solo un servizio pubblico nevralgico, ma anche un fattore fondamentale di coesione sociale e una leva cruciale dello sviluppo economico”. Vendola nella lettera ha evidenziato che “la sofferenza della Puglia ha ormai assunto un vastissimo carattere sociale e istituzionale” e che “ su questo tema tutta la comunità regionale si ritrova solidamente convergente”. E – ha aggiunto Vendola – “sento il dovere di dare alla mia comunità una risposta di prospettiva, ma anche immediata” con la convinzione che “la risposta debba essere costruita con il Governo nazionale”.  
   
   
SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO PER IL SESTO LOTTO DELLA SASSARI-OLBIA  
 
Cagliari, 10 Aprile 2012 - Venerdì 6 aprile, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il bando per l’esecuzione dei lavori del lotto 6 della Sassari-olbia. Si tratta del settimo appalto messo in campo per la costruzione della nuova strada. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. L’importo complessivo a base d’asta è pari a 78,890 milioni di euro. Secondo il progetto, il tracciato del lotto 6 è poco meno di 6 chilometri e mezzo. E’ prevista una strada in aderenza all’attuale percorso con il raddoppio a 4 corsie dal bivio per Monti a quello per Telti attraverso i comuni di Berchidda e di Monti. La velocità di progetto è di 120 chilometri orari e la pendenza massima è del 6 per cento. Saranno ripristinati tutti i sottopassi con l’allargamento dei triangoli di visibilità di 30 metri, si darà continuità alle strade locali che resteranno in esercizio, si realizzeranno cavalcavia in affiancamento agli esistenti per non bloccare il traffico e si dedicherà particolare attenzione agli aspetti ambientali. Dopo il bando per il lotto 6, restano da pubblicare quelli per i lotti 2, 3, 4 e 5. "Un altro passo in avanti - ha dichiarato il presidente della Regione - verso la realizzazione di un’infrastruttura strategica non solo per il territorio, ma per l´intera Sardegna".  
   
   
INFRASTRUTTURE IN LIGURIA: QUATTRO MILIONI DI EURO PER LA SICUREZZA STRADALE AL VIA BANDO PER I COMUNI  
 
 Genova, 10 Aprile 2012 - Quattro milioni di euro destinati ad interventi per migliorare la sicurezza stradale individuati d’intesa con le amministrazioni locali e per la realizzazione dell’osservatorio regionale sugli incidenti stradali. Sono stati assegnati dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle infrastrutture Raffaella Paita nell’ambito del piano nazionale sulla sicurezza stradale sulla base di fondi del Ministero dei Trasporti. Le amministrazioni che beneficeranno di questi finanziamenti sono la Provincia di Genova, la Provincia di Savona, la Provincia di Imperia e quella della Spezia. “Il finanziamento – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita – servirà ad intervenire nei punti critici, segnalati dalle amministrazioni provinciali in aree di particolare rischio per la sicurezza”. In particolare 2,3 milioni di euro sono stati assegnati a progetti infrastrutturali riguardanti la messa in sicurezza di tratti stradali e la realizzazione dei rotatorie, snodi, soste, allargamento di carreggiate individuati con le Province e 1,5 milioni per opere presentate dai Comuni. Tra i lavori previsti per il potenziamento della sicurezza stradale a cui Province e Comuni dovranno contribuire con almeno il 40% del valore complessivo: in Provincia di Genova interventi sulla strada provinciale 21 nel Comune di Neirone, nei Comuni di Davagna, Mezzanego e Mignanego, le rotatorie sulla strada provinciale 226 nel Comune di Casella , in Valfontanabuona nel Comune di Carasco e il riordino della viabilità nel Comune di Né per un totale di oltre 1,4 milioni di euro. Nella Provincia di Savona è prevista l’eliminazione della strettoie lungo la strada provinciale 8 tra Spotorno e Finale e interventi per il miglioramento della viabilità per un totale di circa 1,5 milioni di euro. Nella Provincia della Spezia sono previsti interventi nel Comune di Vezzano Ligure, sul nodo viario di Bottagna, sulla rotatoria di accesso al borgo di Fezzano e opere di miglioramento dell’innesto di via Mori alla Spezia per un totale di 810.000 euro. Previste nella Provincia di Savona opere sulla strada provinciale 548 di Valle Argentina, sulla Sp 54 di Vignai, nel Comune di Costa Rainera e sulla strada intercomunale Camporosso-vallecrosia, oltre a lavori di allargamento dei tornanti sulla strada provinciale 51 di Castellaro per un totale di circa 1 milione di euro. I 4 milioni messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti serviranno anche a realizzare l’osservatorio regionale sulla incidentalità stradale (250mila euro), uno strumento utile a monitorare le zone a rischio e a programmare gli interventi futuri”.  
   
   
GIUNTA REGIONALE, I PROVVEDIMENTI. VIA AL 3° TRONCO GRANDE PROGETTO STATALE 268 VESUVIO. IL 10 E L´11 GIUGNO REFERENDUM CONSULTIVO VALLE MADDALONI  
 
Napoli, 10 aprile 2012 - Si è riunita il 5 aprile a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente e dell´assessore alla Viabilità Sergio Vetrella, è stato approvato il protocollo d´intesa con l´Anas per i lavori di costruzione del 3° tronco e lo svincolo di Angri della Statale 268, Grande Progetto del Vesuvio. La Giunta ha altresì indetto per il 10 e l´11 giugno il referendum consultivo sul cambio di denominazione del Comune di Valle Maddaloni in Valle Tifatina. E´ stata approvata, nell´ottica di contenimento della spesa, la modifica dello statuto della Ccta, la società per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, con la riduzione del numero dei componenti del Cda e la possibilità di prevedere un eventuale amministratore unico. Su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza sono state emanante le prime disposizioni per il trasferimento dai Geni civili ai comuni delle attività e delle funzioni in materia di difesa del territorio dal rischio sismico. Su proposta congiunta del presidente e dell´assessore al Bilancio Gaetano Giancane sono state reiscritte a bilancio risorse per l´attuazione del programma di potenziamento tecnologico e la realizzazione di strutture destinate all´attività libero-professionale intramuraria delle Asl.  
   
   
BRETELLA, ROSSI: “L’OPERA RESTA STRATEGICA, MA È STATO SAGGIO RESCINDERE IL CONTRATTO”  
 
Firenze, 10 aprile 2012 – “Consideriamo la Bretella Lastra a Signa-prato un’opera strategica, necessaria, su cui bisogna ancora impegnarsi per trovare una soluzione. Certo non possiamo esprimere alcuna soddisfazione per aver dovuto annullare il percorso del progetto partito nel 2003 e che aveva portato con sé tante attese e speranze. Ma abbiamo preso atto del fatto che non era sostenibile sotto il profilo economico e finanziario. E nessuno, anche in questo Consiglio, ha contestato la decisione assunta dalla giunta regionale con la delibera 1030 del 2011 di rescindere il contratto con la società di progetto Sit”. E’ quanto affermato dal presidente Enrico Rossi il 4 aprile nel corso della comunicazione da lui tenuta in Consiglio regionale circa la “bretella” Lastra a Signa -Prato. “Se nessuno ha contestato quella decisione – ha proseguito il presidente Rossi – significa che la giunta ha fatto il suo dovere, che avevamo qualche solida e buona ragione per scegliere questa strada e che è stato saggio decidere di non procedere. Del resto ho tenuto informata costantemente la Procura della Repubblica sulle due ipotesi su cui ci siamo mossi nei mesi scorsi: rescindere il rapporto oppure ricontrattarne i prezzi. Una cosa è chiara: io non sarò il presidente che appalta un’opera a 50 e la realizza a 150 o, come in questo caso, che fa partire un’opera che dovrebbe costare 243 milioni e alla fine ne verrebbe a costare 385. Questi non sono più i tempi che avrebbero potuto consentire simili cose, siamo in un’altra epoca e questo ci impone di ripartire con un piede diverso”. “Nella stessa delibera del 2011, non contestata da nessuno – ha ripreso il presidente Rossi – è previsto il recupero del contributo pubblico di 28,9 milioni anticipato nel 2006, e garantito da una polizza assicurativa stipulata con Generali di cui la Regione ha chiesto l’escussione il 31 gennaio 2012. La stessa società assicurativa ha dichiarato valida ed efficace la polizza ma ha subordinato il pagamento del dovuto alla quantificazione dei costi del progetto. Le due partite – ha chiarito il presidente Rossi – devono essere tenute distinte e per questo abbiamo proceduto nei confronti di Generali con un decreto ingiuntivo”. “Pagheremo il progetto, come da convenzione e quindi valuteremo l’uso da farne e l’opportunità di inserire le nuove ipotesi di fattibilità della bretella nell’ambito del project financing per la strada di grande comunicazione Firenze-pisa-livorno. Infine – ha concluso il presidente – mi auguro che prima della pausa estiva su questi temi si possa decidere come Consiglio regionale”.  
   
   
FVG: AVVIATI LAVORI ROTATORIA SR 56 A BUTTRIO  
 
Buttrio, 5 aprile 2012 - Si dovrebbero concludere tra fine giugno ed inizio luglio 2012 i lavori a Buttrio per la realizzazione della rotatoria tra la strada regionale 56 di Gorizia (al km 9+750) e le vie d´Orment e Bariglaria, al confine tra i territori comunali di Buttrio e Pradamano, che il 4 aprile sono stati ufficialmente avviati dall´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, dall´assessore provinciale alla Viabilità, Franco Mattiussi, e dal sindaco di Buttrio, Tiziano Venturini. Presenti alla cerimonia anche i primi cittadini di Pradamano e San Giovanni al Natisone, Gabriele Pitassi e Franco Costantini, l´assessore comunale alla Viabilità di Manzano, Patrick Stacco, ed il direttore generale di Fvg Strade, Oriano Turello, Riccardi ha ricordato che questa rotonda (costo complessivo dell´opera 820 mila euro, sarà realizzata da un´impresa friulana, di Nimis) conclude di fatto gli interventi lungo la Sr 56 nell´area di Buttrio, dopo le rotatorie, già in esercizio, all´altezza delle Officine Danieli e d´ingresso al centro cittadino, alla confluenza con le vie Divisione Julia e Malignani. "Aggiungiamo dunque un altro eccellente risultato" alla fluidificazione ed alla messa in sicurezza del traffico a Buttrio e lungo tutta la regionale 56, che ora appare completamente diversa", ha osservato l´assessore regionale, il quale ha anche ricordato i lavori in atto per la variante di Premariacco ("si danno risposte in tempi immediati", ha affermato Mattiussi) ed ha annunciato la conclusione della gara per la rotonda di Lovaria, in comune di Pradamano. La rotatoria di Buttrio (a 4 bracci ed una bretella lungo via Bariglaria, per raggiungere una delle due zone artigianali) presenterà un diametro esterno di 60 metri sarà dotata di barriere di sicurezza, sistemi per la raccolta delle acque piovane ed illuminazione esterna e sarà predisposta per accogliere le tubazioni delle rete a banda larga. Secondo i tecnici, potrà smaltire un traffico di quasi 3.400 autovetture/ora.  
   
   
AL VIA ALTRI 1.250 MILIONI DI INVESTIMENTI PER I PENDOLARI: ALLE REGIONI I PRIMI NUOVI TRENI  
 
Roma, 10 aprile 2012 - Arrivano alle Regioni i primi nuovi treni per i pendolari commissionati a fine 2009 e, contemporaneamente, parte un ulteriore ingente investimento di Fs Italiane in altri nuovi convogli: 1.250 milioni di euro. Ferrovie Italiane rilanciano così il trasporto regionale con un’azione anticiclica, promossa a proprio rischio d’impresa, a favore dei pendolari e del lavoro italiano. A giorni, infatti, sarà definito il termine di presentazione delle offerte per altre due gare lanciate da Trenitalia e finalizzate all’acquisto di 130 convogli elettrici e diesel, con un’opzione per altri 60, destinati al trasporto locale e metropolitano. E le 350 nuove carrozze tipo Vivalto, entrate ormai in produzione nelle officine di Ansaldobreda, che nel dicembre del 2009 si aggiudicò la commessa, iniziano a essere consegnate in Toscana, Lazio, Liguria e poi in Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto e Lombardia (Trenord). Tutte Regioni che avevano contrattualizzato con Trenitalia, e sostenuto finanziariamente, il potenziamento e ammodernamento della flotta regionale. Flotta che, alla fine di questo percorso, si arricchirà di almeno 50 convogli a doppio piano, con locomotiva E464 Bombardier, confortevoli e capienti, in grado ciascuno di trasportare fino a 850 persone, comodamente sedute. In base alla composizione scelta per il treno, che può oscillare dalle 5 alle 7 vetture, il numero dei convogli varierà da un minimo di 50 fino a un massimo di 66. La presentazione alla stampa e la consegna dei primi nuovi treni, da parte dell’amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane Mauro Moretti e dell’ad di Trenitaliavincenzo Soprano, ha avuto luogo questa mattina a Roma Termini alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera. L’importanza dell’occasione è stata testimoniata dalla presenza di alcuni Presidenti delle Regioni interessate: Lazio Renata Polverini, Toscana Enrico Rossi, insieme agli Assessori ai Trasporti, Mobilità e Infrastrutture delle varie Regioni e ai rappresentanti diAnsaldobreda e Bombardier. All’evento sono stati invitati tutti i Presidenti delle Regioni coinvolte, alcuni dei quali non hanno potuto partecipare per precedenti impegni. Il piano di investimenti lanciato da Trenitalia nel 2009, a vantaggio dei pendolari, prosegue e si rafforza, quindi, nonostante il quadro legislativo sia cambiato e i contratti con le Regioni prevedano oggi una durata di soli sei anni e siano in scadenza, nella maggioranza dei casi, a dicembre 2014. Il piano, insieme alle 350 nuove vetture doppio piano Vivalto, ha già consentito l’acquisto di 100 locomotive E464, con un contratto di fornitura siglato con Bombardier nel novembre 2009 per 150 locomotive. E, inoltre, ha permesso di avviare la ristrutturazione e l’ammodernamento di circa 1.600 carrozze e di foderare i 480mila sedili di 6.000 carrozze, con nuovi copri sedili in eco-pelle. Un ulteriore investimento riguarda l’installazione di self service e validatrici di ultima generazione, per circa 61 milioni di euro. Mentre le nuove carrozze saranno prodotte da Ansaldobreda in quattro diversi siti produttivi a Pistoia, Verona, Santhià e Reggio Calabria, con una media di 12-14 consegne al mese, i locomotori E464 Bombardier continueranno ad uscire dalle officine di Vado Ligure con una cadenza di 4 al mese, portando la flotta Trenitalia di E464 a 688 unità entro la seconda metà del 2013. Le attività di allestimento dei nuovi treni, vetture doppio piano e locomotori, e quelle per gli interventi di revamping vedono impegnati migliaia di lavoratori in 17 diversi stabilimenti, tra cui 8 impianti di Trenitalia, distribuiti in 10 regioni italiane. L’impegno di Trenitalia nel fornire servizi sempre più adeguati alle esigenze dei pendolari sta dunque producendo risultati concreti, coinvolgendo anche l’industria ferroviaria e il suo indotto, e non si ferma di fronte al nuovo quadro legislativo di riferimento per il settore ferroviario e neppure nonostante i suoi ricavi unitari nel trasporto regionale (12,9 centesimi di euro a passeggero-km) siano molto inferiori a quelli registrati nei Paesi europei presi spesso a riferimento (22,9 in Francia e 19,5 in Germania). I miglioramenti sono oggettivi e sono testimoniati da tutti i principali indicatori (puntualità e soddisfazione dei viaggiatori), sia su scala nazionale sia nei singoli contesti territoriali. Lo dimostrano anche l’introduzione, in accordo con le Regioni committenti, di nuovi modelli di offerta, accolti con favore dai pendolari, e di alcune best practice, soprattutto nel settore della pulizia, che stanno elevando la qualità percepita dai viaggiatori. Un caso da portare ad esempio è quello della Liguria, che costituisce un modello vincente, da esportare nelle altre realtà. Qui, grazie alle novità tecnologiche, alle metodologie all’avanguardia e alle azioni intraprese dalle nuove ditte appaltatrici, tra cui la figura del pulitore viaggiante, già introdotto e presto in arrivo anche in altre regioni, i buoni risultati cominciano a essere evidenti a tutti. Le tecniche di lavorazione, i metodi d’intervento e i loro effetti sulla pulizia sono stati anche oggetto, nei giorni scorsi, di una mostra itinerante che ha inteso sensibilizzare i viaggiatori e ha suscitato l’interesse e l’attenzione soprattutto dei pendolari.  
   
   
MORETTI: “REINVESTIAMO GLI UTILI PER DESTINARLI AI PENDOLARI”  
 
Roma, 5 aprile 2012 - “Oggi dopo quattro anni consecutivi di utili, pensiamo di dover riversare questi utili sui treni regionali e lo facciamo senza garanzie, un’operazione quasi in controtendenza inspiegabile, se non per il fatto che il futuro dell’Italia è rigenerare la vita delle grandi città”. Lo ha detto il 5 aprile l’amministratore delegato di Fs Italiane, Mauro Moretti, presentando i primi nuovi treni per i pendolari consegnati alle regioni e annunciando un nuovo investimento di 1.250 milioni. “In questi anni - ha proseguito Moretti - abbiamo lavorato bene, risanando Trenitalia, e questo ci dà la possibilità di poter reinvestire. Nonostante la concorrenza siamo sicuri di poter continuare questo percorso virtuoso. Oggi reinvestiamo gli utili registrati in altri settori e con il Frecciarossa per destinarli al settore dei pendolari”. Alla presentazione dei nuovi treni a Roma Termini ha partecipato anche il presidente del Gruppo Fs Italiane, Lamberto Cardia, che nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di regole uguali per tutti in tema di concorrenza: “Occorre che ci sia una concorrenzialità equivalente, regole chiare - ha evidenziato - certe e da tutti ugualmente applicate. Servono piani equivalenti di normativa e non situazioni di sfavore per nessuno, perché è allora che ci saranno benefici per tutti”. Cardia, inoltre, ha sottolineato la necessità di una programmazione nel lungo periodo: “Non c’è dubbio che per programmare un’attività c’è bisogno di programmarla nel lungo periodo. Un periodo troppo breve non va a favore dello sviluppo, lo frena o non lo consente”.  
   
   
REVAMPING DI OLTRE 1.600 CARROZZE MEDIA DISTANZA: INVESTIMENTO DI 280 MILIONI DI EURO SARANNO CONSEGNATE ENTRO IL 2014. GLI INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE TOTALE, SIA ESTERNA SIA INTERNA, SONO TUTTI REALIZZATI IN IMPIANTI ITALIANI, PER LA MAGGIOR PARTE DI TRENITALIA  
 
Roma, 10 aprile 2012 - La seconda tranche del piano di investimenti da oltre due miliardi di euro che Trenitalia ha avviato per il trasporto regionale, oltre alle nuove carrozze a doppio piano e alle nuove locomotive, prevede anche il revamping, sia esterno sia interno, di oltre 1.600 vetture media distanza, che saranno consegnate tutte entro il 2014 con un investimento di 280 milioni di euro. Il piano di rinnovo interno delle carrozze è già stato avviato. Nel solo 2011, sono stati installati 480mila nuovi sedili in eco-pelle in 6.000 carrozze, con un investimento di 6,5 milioni di euro; mentre il restyling della flotta diesel, composta da 600 carrozze, sarà completato entro quest’anno. Gli interventi – tutti realizzati in impianti italiani, per la maggior parte di Trenitalia - prevedono la ristrutturazione totale dei locali, dell’arredo, delle facilities e delle attrezzature. Nel dettaglio il revamping comprende: la sostituzione completa del pavimento, dell’arredamento con nuove pannellature di alluminio e degli attuali sedili con quelli nuovi rivestiti in eco-pelle lavabile; nuovi finestrini per migliorare l’isolamento termoacustico, nuovi tavolinetti e nuovi cestini in alluminio; la realizzazione di postazioni per disabili; la riqualificazione delle toilette; l’installazione di prese da 220V integrate; l’accesso agevolato alle carrozze per ridurre i tempi di salita dei viaggiatori. L’impegno di Trenitalia nel fornire servizi sempre più adeguati alle esigenze dei pendolari e al loro significativo aumento continua dunque, nonostante l’incertezza derivante dal nuovo quadro legislativo, ed è anzi rinforzato da questa seconda corposa tranche d’investimenti.  
   
   
TPL, POLVERINI: NUOVI TRENI PER I PENDOLARI DEL LAZIO  
 
Roma, 10 aprile 2012 - In arrivo 75 nuove carrozze per i pendolari. Lo ha annunciato il 5 aprile la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, durante la presentazione alla Stazione Termini dei nuovi treni per i pendolari consegnati da Trenitalia alle Regioni. All´evento sono intervenuti anche l´ad di Fs, Mauro Moretti, il ministro per le Infrastrutture, Corrado Passera, il presidente di Fs, Lamberto Cardia. "35 carrozze - ha detto Polverini - saranno consegnate entro il 2012, le altre entro il 2013. Saranno inoltre disponibili 97 carrozze di media distanza completamente ristrutturate e 11 convogli metropolitani per i quali è stata sbloccata la gara inizialmente ferma a causa dei minori fondi del governo per il Tpl. Grazie all´accordo raggiunto abbiamo potuto sbloccare la gara". I nuovi treni sono esemplari di seconda generazione dei Vivalto, convoglio ad alta capacità a doppio piano. Al termine della presentazione, la presidente Polverini ha visitato il nuovo treno e successivamente ne ha inaugurato la partenza, bagnando la locomotiva, insieme a Moretti, con dello spumante. L´assessore alla Mobilità e Tpl della Regione Lazio, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato che "il primo nuovo treno in Italia è stato consegnato al Lazio. Si tratta di un risultato rilevante perché dimostra quanto questa Regione abbia assunto importanza anche nei confronti di Trenitalia".  
   
   
TOSCANA; TRENI REGIONALI, ENTRO IL 2012 IN ARRIVO 60 NUOVE CARROZZE  
 
Firenze, 10 aprile 2012 - Nuove carrozze, moderne ed a due piani, sono in arrivo per i pendolari della Toscana. La fornitura di 60 nuove vetture elettriche, prevista dal contratto di servizio in vigore tra Trenitalia e la Regione Toscana, sarà effettuata entro la fine del 2012 e le prime 5 carrozze arriveranno in Toscana già nel mese di aprile. La notizia è stata data il 5 aprile a Roma nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del programma di miglioramento del trasporto pubblico regionale organizzata da Trenitalia, alla quale hanno partecipato il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, oltre al Ministro per lo sviluppo economico, infrastrutture e trasporti Corrado Passera e all’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti. “Quella di oggi è una buona notizia”, ha detto il presidente Rossi. “Riceviamo il primo dei nuovi treni previsti dal nostro contratto di servizio con Trenitalia. Sono carrozze che abbiamo pagato e che attendevamo dal 2010. Serviranno per migliorare la qualità del viaggio dei nostri pendolari ma anche per aumentare la puntualità, dato che nel 60% dei casi i ritardi sono causati proprio da problemi collegati alla vetustà del materiale rotabile. Adesso dobbiamo controllare che tutte le 60 carrozze che ci sono state promesse siano consegnate entro il 2012, e che entro il 2014 sia esaurita tutta la fornitura che ci spetta, cioè di 150 nuove vetture, equivalenti a circa 30 treni”. Il presidente Rossi e la presidente della Regione Lazio Renata Polverini hanno partecipato al ‘battesimo’ con champagne dei primi due nuovi treni a due piani Vivalto, consegnati proprio a Toscana e Lazio. “Le nuove carrozze entreranno subito in servizio – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – e saranno destinate alle linee toscane che hanno maggior bisogno di rinnovamento del materiale rotabile, ad esempio le tratte Arezzo-valdarno, Firenze-pistoia-lucca-viareggio, Firenze-pisa-livorno”. Una prima comunicazione riguardo al programma di fornitura del nuovo materiale rotabile era arrivata lo scorso 2 aprile da parte dell’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, che in una lettera inviata all’assessore Ceccobao annunciava l’entrata in servizio sulla rete ferroviaria regioanle di 5 nuove vetture elettriche a due piani nel mese di aprile 2012, di altre 6 vetture nel mese di maggio, di 7 vetture nel mese di luglio, di otto nel mese di settembre, di ulteriori 16 vetture (in due tranche di 8 ) nel mese di ottobre ed infine di 18 nuove carrozze (in due tranche di 9) nel mese di novembre 2012. Il rinnovamento dei mezzi utilizzati dai pendolari toscani proseguirà anche nei prossimi anni: infatti sia il programma degli investimenti contenuto nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia (versione aggiornata del luglio 2011), sia la recente lettera di Soprano confermano che nel 2013 saranno destinate alla Toscana altre 50 nuove carrozze a due piani e nel 2014 ne arriveranno altre 40, per un totale di 150 nuove vetture. Novità all’orizzonte anche per quanto riguarda le linee ferroviarie diesel. La Toscana ha infatti stabilito di investire circa 100 milioni di euro, risorse derivanti in parte anche dall’aumento delle tariffa per le tratte regionali, per l’acquisto di 15 nuovi treni diesel. Trenitalia ha comunicato di aver individuato due possibili fornitori cui entro breve potrà esser commissionata la produzione dei nuovi convogli. Il servizio ferroviario in Toscana - In Toscana ci soni 1.477 km di rete ferroviaria, dei quali 876,7 km elettrificati e 600,7 km non elettrificati. Ogni giorno sui binari toscani transitano 846 treni (circa 286.520 in un anno) e 184.300 viaggiatori (circa 60.000.000 in un anno). Nel 2011 l’indice di puntualità medio per la regione è stato del 92,4%, con un miglioramento dell’1,4% sull’anno precedente. Parallelamente sono diminuite le soppressioni (-0,22%) ed è cresciuto il numero dei pendolari (+7,5%). Per garantire il miglior servizio possibile ai propri cittadini la Regione Toscana ha stretto con Trenitalia uno dei più rigidi contratti di servizio oggi in vigore in Italia. Il contratto prevede uno standard minimo di prestazione, standard che deve progressivamente andare a migliorare negli anni di validità del contratto. Nel caso lo standard non venga raggiunto scattano delle penali. Una squadra di 40 ispettori regionali monitora il rispetto del contratto e controlla alcuni parametri tra cui puntualità, pulizia delle carrozze, informazioni date in stazione ed a bordo, climatizzazione, riscaldamento, rispetto della composizione prevista per i treni. Nel 2011 sono stati effettuati 15.987 controlli che hanno portato all’applicazione di penali a Trenitalia per 556.000 euro. Le innovazioni ‘sperimentate’ in Toscana: Tra la fine del 2010 e il 2011 la Toscana ha ideato e avviato due sperimentazioni che stanno riscuotendo successo: la prima è l’alta velocità regionale, il servizio di ‘velocizzazione’ dei collegamenti tra il capoluogo di regione, i capoluoghi di provincia ed altre destinazioni importanti ai poli estremi della rete ferroviaria regionale. L’alta velocità regionale ha collegato prima Firenze, Pisa, Arezzo e Chiusi, successivamente Grosseto, Livorno, Siena, Pistoia, Prato ed Empoli. Sono in fase di elaborazione progetti per collegare anche le altre princiapli città toscane. La seconda innovazione sperimentata sulle ferrovie regionali è ‘Sprint’, il servizio del pulitore regioonali a bordo treno. Si tratta del primo progetto che prevede sui treni regionali un servizio di pulizia analogo a quello utilizzato a bordo dei treni Frecciarossa e Frecciargento. La sperimentazione durerà sei mesi ed è stata pensata per aumentare, il decoro complessivo del convoglio e con esso il comfort del viaggio.  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO, IL PRESIDENTE SPACCA ALL´INCONTRO DI UNIONCAMERE A SAN BENEDETTO: ´TAVOLO REGIONE MARCHE-TRENITALIA SEMPRE APERTO. OCCORRE FORTE AZIONE DI LOBBY SU TUTTA LA DIRETTRICE ADRIATICA´  
 
 Ancona, 10 aprile 2012 - Una mail ricevuta da uno studente marchigiano, Paride Petrocchi, per raccontare dalle parole di chi la vive in prima persona, ogni giorno, quanto sia dura la carenza dei servizi ferroviari. L´ha letta il presidente della Regione Gian Mario Spacca ad apertura del suo intervento il 5 aprile al convegno organizzato da Unioncamere a San Benedetto del Tronto sul trasporto ferroviario. ´Ore 15.45 ´ ha scritto ieri Paride Petrocchi a Spacca - siamo in circa una cinquantina sulla banchina aspettando il treno, siamo meno del solito ma ci siamo. Attendiamo il treno che ci riporta a casa dalla nostre famiglie, abbiamo pagato 6.40 euro per fare 100 km. Siamo li, come ormai da un mese arriva una carrozza gia` strapiena da Fabriano, i piu` fortunati di noi salgono, gli altri dirottati su un pullman circa una dozzina, altri 12 non prendono ne` l``uno nell``altro. Siamo tutti li` in piedi, nei corridoi, nel vano di passaggio discesa ed uscita abbiamo un metro quadro ciascuno piu` o meno, l``aria e` quella che e`. Arriva a Civitanova il treno e sembra calmarsi quando invece arrivano i dodici del pullman e la situazione peggiora, ancora tutti in piedi attaccati e senza aria. Si arriva a San Benedetto ´ continua Paride - e si inizia a sperare, ci sono posti a sedere e tutto bene, fin quando il capotreno mi fa `stanno per salire 50 persone´, io pensavo scherzasse e invece ne salgano 50 se non di piu`. Il treno e` ancora piu` saturo, non ci si puo` muovere, persone anche stipate nella cabina di guida. Alla fine ci dicono `fin quando non ne scendono 20 non si puo` partire´, nessuno giustamente vuole scendere, allora interviene la polizia ferroviaria intimando ai piu` di scendere, si sa siamo pericolosi criminali non cittadini che pagano un servizio, tra indecisioni varie li fanno scendere e la gente rimane calma, grande mistero. Si riparte con mezz´ora di ritardo ed arrivo a casa con 45 minuti di ritardo. Alla fine sono giunto a pensare che la colpa fosse la mia che prendo il treno e voglio studiare´. ´La mail di Paride ´ ha detto Spacca ´ ci racconta una situazione di ordinaria quotidianita` vissuta sulla linea adriatica. Una situazione che le parole di questo giovane marchigiano descrivono in tutta la sua drammaticita`. La Regione Marche ha da tempo e in termini perentori posto la questione a Trenitalia, cui l´ente trasferisce 40 milioni di euro l´anno per il servizio ferroviario marchigiano. Il tavolo con l´amministratore delegato Moretti e` aperto e le prospettive per il ripristino di alcune fermate, a San Benedetto e Pesaro in particolare, sono positive. Contiamo di chiudere presto su questo punto, ma non basta. Il problema e` molto piu` grave e interessa la piu` complessiva strategia infrastrutturale e logistica´. Su questo punto Spacca ha chiamato a raccolta tutte le forze in campo nelle quattro regioni coinvolte (Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) per avviare una decisa azione di ´lobby´. ´L´iniziativa di oggi ´ ha detto ´ e` importantissima perche` fa fare un salto di qualita` all´approccio al problema, con il coinvolgimento non piu` di una singola regione ma dell´intera direttrice adriatica. Ed e` su questa direttrice che sta il nodo: l´asse di penetrazione in Italia e` oggi per l´Europa solo quello tirrenico. E´ li`, sulla linea Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli, che si concentrano gli investimenti e la strategia della Ue. Questo significa creare una bolla vuota sulla linea adriatica che rischia di frenare la crescita di quattro regioni. Su questo punto dobbiamo alzare il livello di organizzazione, che non puo` piu` appartenere alle singole amministrazioni ne` alle singole Regioni´. Spacca ha ricordato il lavoro svolto dalle Marche per il riconoscimento della strategia macroregionale adriatica, la sola in grado di allargare l´attenzione dell´Europa dall´asse tirrenico a quello adriatico. ´E´ la strategia fondamentale ´ ha sottolineato - per riportare la Ue a credere nell´infrastrutturazione della linea adriatica. Il Governo italiano sostiene con convinzione questa `battaglia´ che sara` vinta nel 2014 con il riconoscimento della Macroregione. Nel frattempo, pero`, non possiamo stare fermi, perche` al 2014 dobbiamo arrivarci `vivi´. Potremo riuscirci rivendicando con un´azione di lobby un ruolo di primo piano per quest´area, che ha una grande storia e una forte strategia per il futuro´.  
   
   
BREDA E TIRRENICA, PASSERA GARANTISCE A ROSSI L’IMPEGNO DEL GOVERNO  
 
Firenze, 10 aprile 2012 – Breda e autostrada tirrenica. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ne ha parlato il 5 aprile a Roma con il ministro Corrado Passera, a margine della presentazione di Trenitalia sul nuovo programma di trasporto regionale. Positiva la risposta del ministro, che si è impegnato a parlarne con il presidente del consiglio Mario Monti. “Ho scambiato qualche idea con il ministro – spiega Rossi – e a proposito della Breda Passera mi ha confermato che l’azienda deve essere rilanciata. Mi ha assicurato tutto il suo impegno su un settore, come quello dell’industria ferroviaria, strategico per il paese. Riguardo alle vicene legate al completamento della Tirrenica ha riconosciuto la legittimità della nostre richieste, a partire dalla riduzione del pedaggio grazie al ricorso a sgravi fiscali. Mi ha assicurato che si sarebbe impegnato per poterci dare una risposta positiva e che ne avrebbe parlato con Monti”. “Mi auguro – conclude Rossi – che l’impegno del ministro Passera porti a risultati positivi. Noi continueremo a fare il possibile per avere la giusta attenzione su queste due vicende”.  
   
   
I NUOVI TRENI FS VIVALTO DA LUGLIO IN SERVIZIO IN FVG  
 
Roma, 10 aprile 2012 - I nuovi treni "Vivalto" destinati al trasporto pubblico locale su rotaia del Friuli Venezia Giulia, acquistati con le risorse finanziarie del Gruppo Ferrovie dello Stato, entreranno in servizio a luglio (i primi due complessi) ed alla fine dell´estate 2012 (ulteriori due treni). Lo ha confermato all´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi – il 5 aprile a Roma, alla Stazione Termini - in occasione della conferenza stampa di illustrazione del "Piano investimenti Trasporto regionale Trenitalia", l´amministratore delegato di Fs Mauro Moretti. "A causa dei ritardi di consegna del materiale rotabile da parte del fornitore a Trenitalia - ha osservato Riccardi - scontiamo quindi un ritardo di circa 7/9 mesi rispetto ai termini previsti dal contratto Regione-trenitalia, che indicava la messa in esercizio a fine 2011". "Con un po´ di fatica, dunque, siamo in prossimità del risultato che ci eravamo prefissati, grazie all´impegno di tutti. Ricordo peraltro - in prospettiva prossima - che grazie ai nuovi quattro Vivalto di Fs, pari ad una spesa di circa 29 milioni di euro, e, da gennaio 2013, agli otto elettrotreni Civity che saranno consegnati alla Regione, acquistati con 50 milioni di euro del proprio bilancio (altri 4 Civity stanno per essere ordinati, per altri 26/28 milioni di euro), il trasporto ferroviario regionale assumerà una ´nuova dimensione´, più rispondente alle legittime esigenze dei nostri pendolari", ha sottolineato l´assessore. "Rispetto ad altre regioni, inoltre, voglio ricordare che in Friuli Venezia Giulia Trenitalia ha già avviato (ed anche di questo voglio dare atto all´amministratore delegato di Fs) le attività di ammodernamento interno delle carrozze, il cosiddetto restyling, mentre in altre realtà territoriali deve ancora avere luogo". I primi Vivalto saranno consegnati tra aprile, maggio e giugno a Liguria, Lazio e Toscana; poi sarà la volta del Friuli Venezia Giulia, di Lombardia, Piemonte e Veneto. Gli ultimi treni saranno assegnati nel luglio 2014. Complessivamente, ha ricordato Moretti, il piano di investimenti di Fs dal 2009 ad oggi è di 1,250 miliardi di euro (di cui 500 milioni di euro per 350 nuove carrozze Vivalto), "e con oggi parte un nuovo ordine per altrettanti 1,250 miliardi di euro, per l´acquisto di 130 nuovi treni per tutto il territorio nazionale". Un impegno, ha indicato a sua volta il ministro per lo Sviluppo economico, le Infrastrutture e i Trasporti, Corrado Passera, che ribadisce l´impegno del Governo nazionale - "puntiamo sulle ferrovie", ha detto - per il trasporto e per il settore del Trasporto pubblico locale. I nuovi convogli Vivalto presentati oggi a Termini saranno composti da 4 carrozze ed una carrozza semipilota e verranno agganciati alle locomotive E 464 già in dotazione nel parco-mezzi Trenitalia, alcune delle quali acquistate anche con cofinanziamento regionale del Friuli Venezia Giulia. Sono complessi a due piani - da 558 posti a sedere, di sola Ii classe, dotati di tavolini e prese elettriche da 220 V, impianti di climatizzazione e videosorveglianza in ogni vettura, toilette per disabili - che in regione andranno a sostituire materiale rotabile risalente alla metà degli anni ´80 e che affiancheranno i Vivalto già in funzione sulla linea Trieste-venezia.  
   
   
ENTRO APRILE IN CIRCOLAZIONE IL PRIMO DEI 4 VIVALTO CONSEGNATI IN LIGURIA  
 
Genova, 10 Aprile 2012 - "Entrerà in circolazione in Liguria entro aprile il primo dei 4 Vivalto consegnati simbolicamente quest´oggi a Roma dall’ad delle Ferrovie Mauro Moretti alla Regione Liguria presente con l´assessore ai trasporti Enrico Vesco insieme alle altre regioni alla presentazione delle nuove carrozze". "I nuovi treni – ha detto il 5 aprile Vesco – rappresentano uno dei punti qualificanti del contratto di servizio sottoscritto nel 2009 ed è un fatto positivo che, anche se con un ritardo di alcuni mesi, questo impegno venga onorato da Trenitalia. Proprio nel rispetto del contratto di servizio dopo questo primo Vivalto è previsto l´arrivo di altri tre Vivalto entro la fine dell´anno". "Per quanto riguarda il treno – ha concluso l´assessore ai trasporti della Liguria – si tratta di un prodotto di qualità, molto curato e attento alle esigenze dei pendolari, sia nell’area della città di Genova, sia per le percorrenze più lunghe".  
   
   
CAPPELLACCI E SOLINAS ANNUNCIANO AVVIO PRENOTAZIONI ESTIVE CON LA SAREMAR: "FLOTTA SARDA OPERAZIONE DI LIBERTÀ"  
 
Cagliari, 10 Aprile 2012 - "Quella della flotta sarda è un´operazione di libertà, di autodeterminazione e di emancipazione rispetto a politiche piovute dall´alto che ci hanno visti stretti in una morsa che prima prendeva il nome di quella vera e propria vergogna nazionale chiamata Tirrenia e che rischiava di proseguire sotto altre sembianze". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che il 6 aprile ha annunciato insieme all’assessore per i Traporti, Christian Solinas, l´apertura sul sito della Saremar delle prenotazioni per le tratte estive da e per la Sardegna con le navi "con i quattro mori". "La Regione si è posta l’obiettivo non di diventare armatore, ma di difendere il diritto alla mobilità dei sardi, in tutte le sedi, nazionali ed europee – ha sottolineato il Presidente Cappellacci – e già alcuni degli organi a cui ci siamo rivolti hanno accolto le nostre tesi, presentate per difendere i nostri cittadini, che rischiavano di doversi rassegnare a guardare il mare perdendo lo sguardo nell’orizzonte senza aver la speranza di raggiungere l’altra sponda". "Nei primi mesi di operatività della tratta Civitavecchia-olbia - ha aggiunto l´assessore Solinas - abbiamo avuto un aumento costante sia del numero dei passeggeri sia delle merci trasportate, e le proiezioni ci dicono che la tratta in via di consolidamento, avrà delle performance ancora più soddisfacenti nei prossimi mesi. Sarebbe interessante comprendere, quali sono le proposte alternative di coloro i quali criticano l’iniziativa della Flotta Sarda, perché se ci fosse un’idea realmente percorribile saremo pronti ad esaminarla". "Noi vogliamo arrivare alle gare internazionali - ha concluso Solinas - che potranno essere svolte allorquando lo Stato trasferirà le competenze sulla continuità territoriale marittima e la relativa quota parte di risorse alla Regione. Ma sino a quel momento non potevamo permetterci di abbandonare i cittadini e l’intero sistema economico in balia dell’armamento privato, che con l’aumento vertiginoso delle tariffe voleva di fatto renderci ostaggi nella nostra Terra".  
   
   
CANTIERI NAVALI: SICILIA, A FINCANTIERI LAVORI BACINO 52MILA TONNELLATE  
 
 Palermo, 10 aprile 2012 - "La Fincantieri si aggiudica - con riserva - i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52 mila tonnellate sito nello stabilimento dei Cantieri Navali di Palermo". Lo comunica l´assessore regionale per le Attivita´ produttive, Marco Venturi. La Fincantieri ha presentato una offerta - giudicata la migliore - con un ribasso del 25,3 per cento, sull´importo a base d´asta di 45 milioni di euro. La seconda proposta - quella di Cimolai - e´ risultata superiore dello 0,6 per cento. "Con l´aggiudicazione di questo bando - afferma Venturi - il Governo regionale conferma concretamente di credere nel rilancio del polo siciliano della cantieristica navale, un settore dalla grande tradizione che aveva tuttavia la necessita´ di alcuni interventi strutturali. Interventi concreti supportati dai bandi emessi per la ristrutturazione del bacino da 19 tonnellate a Palermo e per quello dei cantieri navali di Trapani". Il bando inoltre contiene "una particolare clausola - aggiunge Venturi - a tutela e salvaguardia dei livelli occupazionali. Infatti, nel caso di nuove assunzioni, l´impresa vincitrice dovra´ garantire la precedenza ai lavoratori appartenenti al bacino dei Cantieri Navali di Palermo". Il bando per il bacino da 52 mila tonnellate e´ stato pubblicato sulla Gazzetta dell´Unione europea del 22 dicembre scorso. I lavori dovranno concludersi entro 720 giorni dalla consegna del cantiere.