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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2012
UE: BANDO DI GARA PER L´INFRASTRUTTURA DI POST-NEGOZIAZIONE E TRASPARENZA NEL MERCATO DEL CARBONIO  
 
Bruxelles, 10 aprile 2012 - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per l´interazione tra il registro Ets dell´Ue e l´infrastruttura di post-negoziazione nei mercati finanziari, e trasparenza nel mercato del carbonio. Il sistema di scambio di emissioni dell´Ue (Eu Ets) è un caposaldo della politica dell´Unione europea per combattere il cambiamento climatico e rappresenta il suo strumento principale per ridurre le emissioni industriali di gas serra in maniera conveniente. Il contraente fornirà analisi tecnica (compresa analisi di impatto ove indicato) e consulenza alla Commissione riguardo alle seguenti questioni: interazione tra il registro singolo Ets dell´Ue, le infrastrutture di post-negoziazione nei mercati finanziari, certezza giuridica nel trattamento delle quote di emissione nell´Ue, nonché consulenza riguardo i meriti e le modalità di estensione della direttiva relativa ai contratti di garanzia finanziaria alle quote di emissione; elementi tecnici oggetto di atti delegati sulla trasparenza delle negoziazioni (pre e post, per sedi di negoziazione e internalizzatori sistematici) previsti nell´ambito del regolamento proposto relativo ai mercati degli strumenti finanziari (proposta Mifir) nella misura in cui tali atti affrontano le quote di emissione e i relativi derivati; elementi tecnici (in particolare soglia di rilevanza) oggetto di un atto delegato sulla divulgazione di informazioni privilegiate da parte dei partecipanti al mercato relativamente alle quote di emissione come previsto nell´ambito del regolamento proposto relativo agli abusi di mercato (proposta Mar). Il contraente dovrà inoltre contribuire, in conformità con le istruzioni della Commissione, alla preparazione di una consultazione con le parti interessate. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: Gu S 65 del 3 aprile 2012 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:105137-2012:text:it:html&src=0    
   
   
VENERDÌ 13 E MERCOLEDÌ 18 APRILE - ENTI LOCALI, PROGETTISTI E AZIENDE A CONFRONTO: “STRUMENTI E AZIONI POSSIBILI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEL PATRIMONIO PUBBLICO COMUNALE E DEL TERRITORIO  
 
 Sesto S. Giovanni, 10 aprile 2012 - Azioni possibili per l´energia sostenibile nei Comuni e nei territori: Ciclo d’incontri pubblici rivolti agli enti locali, agli operatori economici e ai cittadini. Per comprendere meglio i ritorni economici e sociali della sostenibilità energetica e ambientale. I Comuni di Novate Milanese, Baranzate e Cormano stanno lavorando insieme nella realizzazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) sovra comunale, grazie al contributo della Fondazione Cariplo. Nell’ambito di questo percorso e con il supporto di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e Ambiente Italia promuovono il 13 e il 18 aprile due incontri pubblici per approfondire con altre amministrazioni comunali, con le imprese, con le associazioni di categoria e con i cittadini le opportunità economiche e sociali legate agli interventi di efficienza energetica e ambientale che la maggior parte degli enti locali hanno deciso di attuare sul patrimonio pubblico e a livello territoriale. Venerdì 13 aprile – dalle ore 10.00 alle 12.30 Comune di Baranzate - Sala Espositiva (ex-chiesetta di Via Sauro/via Conciliazione) “La riqualificazione energetica del patrimonio pubblico comunale e del territorio” - Cresce in Italia il numero di enti locali impegnati nella riqualificazione energetica del proprio patrimonio pubblico e nel promuovere l’efficienza energetica e ambientale anche nel settore privato. Con queste azioni si cercano di raggiungere importanti obiettivi sociali e ambientali ma anche economici e gestionali. Tuttavia, per poter concretizzare alcuni interventi sul patrimonio pubblico, i Comuni si trovano ad affrontare importanti problemi finanziari e lunghi adempimenti amministrativi. L’incontro vuole essere l’occasione per mettere a confronto alcune associazioni di produttori e di installatori di impianti sulla possibilità di avviare un modello di collaborazione con gli enti locali per agevolare la realizzazione di interventi in ambito energetico. Alcuni dei temi che saranno trattati: Il Fondo di Kyoto: azioni e agevolazioni per gli enti pubblici (a cura di Dino De Simone, Cestec: Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitività), Le modalità di collaborazione possibili con le aziende e con i professionisti del settore energetico e ambientale. L’esempio della campagna Eternit Free (con i contributi di Cna Milano Monza e Brianza: Paolo Ponzini, presidente regionale Unione Installatori e Impianti; Apa Confartigianato Milano – Installatori e Impianti; Gifi Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, Campagna Eternit Free: Vincenzo Ventricelli ,Azzeroco2 ; Aper Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili (*invitato), Housing Sociale in classe A: le eco- case dei Comuni di Baranzate e di Cormano. (Visualizza il programma completo…) http://www.Milanomet.it/it/ultime/13-aprile-2012.html  Mercoledì 18 aprile - dalle Ore 10.30 alle ore 12.30 Comune di Novate Milanese - Sala Consiliare (Viale Vittorio Veneto,18). “Nuove norme e criteri di efficienza energetica e ambientale per l’edilizia nei Comuni di Novate Milanese, Cormano e Baranzate” Il Comune di Novate Milanese sta ultimando la realizzazione di un allegato energetico al Regolamento edilizio, che stabilirà i criteri di efficienza energetica e ambientale da rispettare nel settore dell’edilizia residenziale e del terziario. Uno strumento adottato da numerose amministrazioni comunali, tra cui le vicine Baranzate e Cormano, per attuare strategie di risparmio energetico nell’edilizia esistente e di nuova costruzione. I Comuni di Novate Milanese, Baranzate e Cormano hanno voluto organizzare un workshop rivolto agli enti locali, ai tecnici e agli operatori dei settori Edilizia e Impiantistica (costruttori, architetti, ingegneri e geometri) per individuare insieme agli “addetti ai lavori” opportunità e possibili ambiti di miglioramento. Alcuni dei temi che saranno trattati: Nuove norme e criteri di efficienza energetica e ambientale nei Comuni: opportunità e ambiti di miglioramento (con il contributo di Assimpredil Ance: Stefano Cera, responsabile area Tecnologia e Innovazione, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano: Giuseppe Rapisarda, coordinatore della Commissione Impianti della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia, Ordine degli Architetti Provincia di Milano (*invitato), Il nuovo allegato energetico al regolamento edilizio del Comune di Novate Milanese, Energie rinnovabili, pianificazione urbanistica e regolamentazione edilizia: la esperienza dei Comuni di Cormano e Baranzate. (Visualiza il programma completo: http://www.Milanomet.it/it/ultime/mercoled-18-aprile.html ) Sabato 14 aprile - dalle ore 15.30 alle ore 17.30 Cormano - Novate Milanese - Baranzate - Parco della Balossa Festa della Mobilità sostenibile al Parco della Balossa (Visualizza il programma completo…) http://www.Milanomet.it/it/ultime/sabato-14-aprile-2012.html  Segreteria organizzativa Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo www.Milanomet.it  Pilar Sinusia, Tel. 02 24126540, sinusia@milanomet.It  Comune di Baranzate www.Comune.baranzate.mi.it  Sportello Cittadino, Tel. 0239306750, urp@comune.Baranzate.mi.it  Comune di Novate Milanese www.Comune.novate-milanese.mi.it  Settore Ambiente, Tel.02.35473312, ambiente@comune.Novate-milanese.mi.it  Comune di Cormano www.Comune.cormano.mi.it  Annamaria Arcidiacono, Tel. 02.66324226 -210, annamaria.Arcidiacono@comune.cormano.mi.it  
   
   
IL TERZO SEMINARIO DEL CRS4 SU "ENERGIA SOLARE A CONCENTRAZIONE"  
 
Cagliari, 10 aprile 2012 - Il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna informa che giovedì 19 aprile 2012 dalle ore 16.30 , presso la Facoltà di Architettura in via Corte d´Appello, 87 a Cagliari si terrà il terzo appuntamento della collana dei seminari 2012 organizzata dal Crs4 - gruppo di valorizzazione e trasferimento della conoscenza (Vale). L´evento sarà articolato in tre seminari in cui saranno illustrati gli strumenti scientifici e tecnologici e le opportunità a disposizione per uno sfruttamento eco-sostenibile dell´energia proveniente dal sole, principale risorsa energetica del nostro pianeta, con un focus sulle potenzialità del territorio della Sardegna in questo ambito. Questi i seminari: "Dalla radiazione solare diretta alla produzione di calore, elettricità e combustibili solari" a cura del Dott. Bruno D´aguanno. Il seminario fornirà un´introduzione ai processi fisici collegati allo sfruttamento eco-sostenibile dell´energia solare, allo stato dell´arte delle tecnologie disponibili ed alle loro potenzialità sul territorio sardo; "La radiazione solare diretta (Dni): le misure a terra e la loro rilevanza nelle applicazioni industriali per la produzione di energia" a cura del Dott. Marco Camerada. Il seminario presenterà le attività di ricerca svolte dal Crs4 nell´ambito della campagna di misura della radiazione solare diretta (Dni-direct normal irradiation) in corso a Macchiareddu. La Dni è una grandezza fondamentale per le tecnologie solari a concentrazione ed è fortemente dipendente dalle condizioni di irraggiamento locali, durante il seminario verranno presentate le metodologie di analisi utilizzate per la sua corretta valutazione in relazione allo sviluppo di impianti solari termodinamici a concentrazione (impianti Csp); "La radiazione solare diretta: la misura da satellite e il confronto con le misure a terra" a cura del Dott. Manuel Floris . Il seminario porterà l´attenzione sui modelli fisici utilizzati per la determinazione di lunghe serie temporali della Dni e mostrerà un confronto fra le misure ricavate da questi modelli e le misure dirette realizzate in Sardegna presso i siti di Macchiareddu e di Ottana. Https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_42_20120308114220.pdf    
   
   
SARDEGNA: PROROGA DEL BANDO PER L´ENERGIA RINNOVABILE E IL RISPARMIO ENERGETICO  
 
Cagliari, 10 aprile 2012 - Prorogati dall’Assessorato dell’industria i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per usufruire degli aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili e per la promozione dell´utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. La nuova scadenza è fissata per le ore 13 del 5 luglio 2012. Gli interventi, cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (F.e.s.r.) nell´ambito del Programma operativo regionale 2007-2013, hanno come finalità quella di generare delle condizioni di auto sostenibilità energetica diffusa sul territorio, in quanto le imprese devono destinare almeno il 70% dell’energia elettrica prodotta al proprio consumo. Gli obiettivi perseguiti sono, inoltre, volti a ridurre le emissioni di anidride carbonica (Co2), in piena coerenza con gli obiettivi europei. Nello specifico sono attuate le seguenti linee di attività: a) linea di attività 3.1.1.A - aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Rientrano in tale linea i programmi d´investimento aziendale destinati all’installazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o ampliamento di impianti esistenti. In particolare gli investimenti in impianti di produzione di energia elettrica possono consistere in: impianti per la produzione di energia elettrica da biomassa; impianti mini-eolici; impianti di produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e impianti che sviluppano tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica. Gli investimenti in impianti di produzione di energia termica possono consistere in: impianti per la produzione di energia termica da biomassa operanti in assetto cogenerativo ed aventi capacità termica massima inferiore a 3 Mw termici; impianti solari termici per la produzione di acqua calda ad usi sanitari, per finalità termiche legate al riscaldamento dell’ambiente o per finalità produttive. B) linea di attività 3.1.2.C - promozione dell’utilizzo da parte delle imprese di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa. Rientrano in tale linea gli interventi, all’interno di edifici già dotati di riscaldamento o condizionamento, di efficientamento energetico finalizzati all’adozione di tecniche e strategie di ottimizzazione del rendimento energetico e/o di risparmio energetico sia della linea produttiva che dell’edificio e del relativo involucro edilizio, nonché dei relativi sistemi di climatizzazione, impianti di cogenerazione ad alto rendimento e rigenerazione. In particolare gli investimenti di efficientamento energetico possono consistere in: interventi sulla linea produttiva: gli impianti/macchinari/apparecchiature da sostituire devono essere ancora in esercizio presso la sede operativa dell´ impresa alla data di presentazione della domanda; interventi di riqualificazione energetica dell’edificio. Gli interventi per la cogenerazione e la trigenerazione possono consistere in: realizzazione di nuovi impianti di cogenerazione ad alto rendimento e trigenerazione; conversione di impianti di produzione di energia esistenti in una unità di cogenerazione ad alto rendimento e trigenerazione. Accedono agli aiuti le imprese, singole o associate con sede operativa in Sardegna. Le imprese interessate dovranno presentare la domanda di partecipazione sia in forma telematica che in forma cartacea. La domanda compilata on line, dovrà essere poi stampata, timbrata, firmata dal legale rappresentante e inviata, in regola il bollo, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro 15 giorni dalla data di validazione della domanda on line al seguente indirizzo: Regione autonoma della Sardegna, Servizio energia , Viale Trento, 69 – 09123 Cagliari. Per informazioni sul bando è possibile contattare i seguenti numeri telefonici 070/6062413- 6062314 o inviare una e-mail all’indirizzo energiaimprese@regione.Sardegna.it    
   
   
RIFLESSIONI SUL DIBATTITO RINNOVABILI DEL PRESIDENTE DI APER  
 
 Milano, 11 aprile 2012 - Di seguito la lettera del Presidente Aper, il dott. Agostino Re Rebaudengo, dedicata al dibattito sull´importanza e la convenienza delle fonti energetiche rinnovabili che ha recentemente alimentato numerosi articoli sulla stampa nazionale. “ Le polemiche sul prezzo dell´elettricità di questi giorni, con i conseguenti attacchi alle fonti d´energia rinnovabili (Fer) pubblicate dai diversi quotidiani, appaiono strumentali a un disegno che vorrebbe consegnare il futuro del Paese alle fonti fossili e alla generazione centralizzata, in un´ottica miope e di breve periodo. É assolutamente riduttivo, infatti, che si continui a sostenere che l’aumento annunciato dall’Aeeg lo scorso 30 marzo sia dovuto allo sviluppo delle rinnovabili, visto che il 70% dell’energia elettrica in Italia è prodotta dal gas che paghiamo circa il 30% in più rispetto alla media europea. Nessuno però sembra indignarsi di ciò e dell’ulteriore aumento annunciato dall’Aeeg di ancora un altro 1,8%. Perche?! Non possiamo neanche dimenticare che il principale meccanismo di sostegno delle Fer, basato sul mercato dei certificati verdi, è stato negli ultimi anni fortemente viziato da vere e proprie rendite di posizione che ne hanno decretato la morte. Si pensi a quei produttori da fonte fossile che hanno beneficiato dell’esenzione dall’acquisto dei certificati, o a molti grandi consumatori industriali che ottengono ancora oggi remunerazione per il servizio di interrompibilità che quasi mai eseguono, a spese delle bollette elettriche delle famiglie e delle Pmi. Allo stesso modo non è accettabile che debbano essere i produttori di energia pulita a dover pagare per gli investimenti fatti in nuove centrali alimentate a fonti fossili, in modo dissennato, senza che fossero considerati dati sui consumi di energia elettrica e gli obiettivi europei al 2020 per le energie rinnovabili. La sovraccapacità produttiva di energia elettrica da fonti fossili non può portare né al blocco dello sviluppo della green economy né al riconoscimento del “capacity payment” che altro non sarebbe se non una ingiusta corresponsione di denaro a chi ha investito in centrali inutili. Ciò che pesa sulla nostra “bolletta elettrica” non è tanto il sostegno alle fonti rinnovabili, quanto altre voci di costo raramente sul banco degli imputati. Ricordiamo ad esempio il famoso Cip6, grazie al quale le famiglie italiane continuano a regalare da oltre 20 anni decine di miliardi di euro alle cosiddette “fonti assimilate alle rinnovabili”: dall’incenerimento dei rifiuti urbani, agli scarti della raffinazione del petrolio. In sintesi nulla di più lontano dalle rinnovabili vere e proprie! O ancora, il costo del decomissioning delle centrali nucleari che, a distanza di ben 25 anni dal “no” referendario del 1986, continua a pesare sulla bolletta elettrica e ammonta oggi a circa 19 miliardi di euro. Questi sono alcuni dei numerosi falsi miti che Aper si è proposta di sfatare con il dossier “Energie senza bugie”, scaricabile dal nostro sito www.Aper.it Se infatti è giusto riconoscere che in alcuni momenti in passato gli incentivi allo sviluppo delle rinnovabili, sono forse stati superiori al dovuto, è giusto ricordare che probabilmente senza di essi l’Italia non sarebbe stata in grado di recuperare il gap con le altre potenze occidentali e sviluppare tecnologie e occupazione. Bloccare oggi il settore porterebbe a una nuova emarginazione del nostro paese rispetto alle politiche europea e sarebbe il segnale che stiamo nuovamente adottando una strategia autolesionista, rinunciando alla possibilità di essere capofila nello sviluppo delle tecnologie verdi. In questo modo sceglieremmo di rinnegare la strada imboccata che ci porterebbe verso l’indipendenza energetica (dalle fonti fossili e soprattutto dagli approvvigionamenti esteri) e la significativa creazione di nuovi posti di lavoro qualificati. Il Ministro Clini ha recentemente affermato che chi vuole “tagliare” le rinnovabili non tiene conto di tre fattori fondamentali: le direttive europee che dobbiamo rispettare pena sanzioni; l´orientamento del mercato internazionale che nel 2011 ha investito nelle rinnovabili 260 miliardi di dollari; i benefici che derivano alle casse pubbliche proprio dallo sviluppo dell´energia pulita. Non si possono sottolineare solo i costi delle rinnovabili e ignorare i vantaggi in termini di incremento del Pil, l’aumento del gettito fiscale, la diminuzione del picco diurno della domanda, la maggiore occupazione, il miglioramento della bilancia commerciale per le mancate importazioni dei combustibili fossili. Quanto espresso dal Ministro è ben documentato nello studio di Oir – Agici, condotto dal Prof. Andrea Gilardoni, dell´Università Bocconi, dal quale emerge che i benefici economici legati allo sviluppo delle fonti rinnovabili (senza tenere conto di quelli ambientali e di quelli per la salute), attualizzati ad oggi, sono di 76 miliardi di euro. Inoltre, se non verrà fermato lo sviluppo, l’occupazione passerà dagli attuali 130.000 occupati a 266.000 nel 2020. Il settore è vitale anche per le esportazioni di tecnologia, lo studio stima infatti che il saldo netto dell´import/export della componentistica per gli impianti Fer, passerà dai 614 milioni di euro nel 2012 a 4.667 milioni nel 2020. Questi i dati! Nei prossimi giorni il Governo dovrà decidere le sorti del nostro settore: crediamo fermamente che la gran parte degli Italiani si augura che la “partita non sia ancora terminata” e che l’Italia decida di continuare ad essere protagonista nell’ industria pulita delle energie rinnovabili. Presidente Aper Agostino Re Rebaudengo “  
   
   
NUOVA BUFERA SUI CERTIFICATI VERDI: APER BOCCIA L’IPOTESI DI DILAZIONE NEI PAGAMENTI DELL’INCENTIVO.  
 
Milano, 6 aprile 2012 – E’ di poche ore fa la notizia dell’inserimento nella bozza del “decreto elettrico” di una nuova norma che disciplina il riacquisto da parte del Gse dei Cv 2011 e che prevede una dilazione di sei mesi nel pagamento dei certificati verdi sulla produzione già effettuata. Una norma che se confermata metterebbe in ginocchio le aziende: Aper ne chiede pertanto l’immediato ritiro. «Potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e mette definitivamente e inesorabilmente in crisi l’intero comparto delle rinnovabili » afferma il Presidente di Aper, Agostino Re Rebaudengo. Il posticipo del pagamento dei certificati verdi, contenuto in una piccola norma presente tra le pieghe delle bozze del decreto – ufficiosamente in circolazione - prevede in pratica il pagamento dei Cv relativi alla produzione 2011 a dicembre 2012 e non, come di consueto, dopo sei mesi e quindi al 30 giugno 2012. «Un rinvio questo – commenta il Presidente di Aper - che non solo metterebbe in crisi di liquidità le aziende, ma renderebbe impossibili i pagamenti di mutui e rate bancarie. Assistiamo ancora una volta quindi all´ennesimo dispositivo retroattivo che cambia le regole del gioco in corsa, oltretutto in un momento di enorme difficoltà dell’accesso al credito bancario, a danno di aziende che hanno messo a punto le proprie attività con precisi business plan economico-finanziari, mettendone a rischio l´esistenza stessa». Aper chiede pertanto con fermezza che tale ipotesi normativa venga stralciata dalla bozza del “decreto elettrico” e che venga confermato anche per quest’anno che il pagamento dei certificati verdi sulle produzioni del 2011 da parte del Gse avvenga entro la naturale scadenza temporale del 30 giugno 2012.  
   
   
REGIONE BASILICATA-ENI: INTESA PER PIÙ SICUREZZA. E RIPARTE IL DIALOGO NELL’INCONTRO TRA DE FILIPPO E SCARONI DEFINITI GLI INTERVENTI PER SCONGIURARE IL RIPETERSI DI EPISODI COME QUELLO DI BERNALDA. ORA SI LAVORA A”PATTI” PER AMBIENTE E SVILUPPO  
 
 Potenza, 10 aprile 2012 - Potenziamento tecnologico dei sistemi di controllo attivo dell’oleodotto Viggiano-taranto e degli altri impianti di produzione del petrolio e forme di sorveglianza attiva e piani di emergenza esterni predisposti di intesa con le Prefetture. E’ la decisione su cui si sono ritrovati Regione Basilicata ed Eni nell’incontro che si è avuto il 4 aprile tra il governatore lucano, Vito De Filippo (accompagnato dagli assessori Agatino Mancusi, Attilio Martorano, Rosa Mastrosimone e Vilma Mazzocco, oltre che dal Direttore Generale del dipartimento Ambiente, Donato Viggiano) e una delegazione Eni, guidata dall’amministratore delegato, Paolo Scaroni e dal direttore generale E&p (Esplorazione e produzione) Claudio Descalzi. Nel corso dell’incontro sono state anche definite le attività da mettere in campo per portare il livello tecnologico dell´oleodotto ai migliori standard attualmente disponibili. In particolare si è deciso di proseguire in modo serrato e costante nel confronto tecnico, estendere i sistemi di controllo ora presenti negli edifici di superficie lungo la conduttura che trasporta il greggio anche agli impianti di interruzione linea sotterrati, prevedendo in particolare una rilevazione automatica per presenza vapori e liquidi che dia un segnale immediato alla sala operativa in caso di inconvenienti. Parallelamente si procederà a intensificare la sorveglianza pedonale e veicolare (oggi prevista una volta a settimana) e realizzare un sistema di videosorveglianza lungo la linea. Quanto allo specifico episodio verificatosi lo scorso mese a Bernalda, è stato deciso che il prossimo 19 aprile inizierà l´attività di rimozione del tratto oggetto dell´evento per l’esame radiometrico. Come richiesto nell’immediato dalla Regione, l’intera linea sarà ispezionata con un “pig” (un robot che procederà dall’interno della tubatura) e il pezzo in cui si è verificato il foro sarà smontato e sottoposto ad analisi metallurgiche i cui risultati saranno convalidati dall’Istituto Italiano della Saldatura. A valle di questa procedura sarà condiviso con la Regione un eventuale ulteriore upgrading tecnologico per il controllo attivo dell´oleodotto. Eni, inoltre, su richiesta della Regione, si è impegnata a predisporre piani di sicurezza d’intesa con le prefetture interessate, anche se tale strumento non è previsto dalle leggi come obbligatorio. “Sono cose che possono succedere ma che non devono succedere” ha detto l’Ad Eni Scaroni commentando l’accaduto, “siamo consapevoli che le estrazioni possono rappresentare un’opportunità per il territorio – ha spiegato De Filippo – ma la nostra priorità è e resta comunque l’ambiente”. Nel corso dell’incontro si è anche parlato più in generale dell’attività estrattiva e delle intese esistenti e da definire tra Regione ed Eni. In particolare è stata affrontata la necessità di prevedere ulteriori misure di tutela ambientale già nelle attività di prossima implementazione rientranti nel quadro dell’intesa siglata nel 1998. Regione ed Eni hanno concordato che già in questa fase, a fronte del completamento del programma di produzione, andranno abbassate le emissioni utilizzando tecnologie di ultima generazione, al fine di una più completa tutela ambientale. Allo stesso modo si è convenuto sulla necessità di offrire maggiori opportunità all’imprenditoria e ai lavoratori locali. Temi, questi ultimi, che rappresentano un’anticipazione del “patto per l’ambiente” e del “patto per lo sviluppo” che Regione ed Eni hanno deciso di definire per dare il via ad una nuova fase dell’intesa. De Filippo e Scaroni hanno convenuto di procedere serratamente nel confronto, sia con un tavolo bilaterale Regione-compagnie per definire gli impegni dei player economici, sia al tavolo Governo-regione-compagnie che dovrà approdare ai decreti attuativi dell’”Art.16” della legge sulle liberalizzazioni.  
   
   
RIGASSIFICATORE: COMITATO FA PROPRI RILIEVI DELLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 10 aprile 2012 - “La negazione del nulla osta di fattibilità (Nof) del rigassificatore di Brindisi mette in chiaro i dubbi che il Governo Regionale aveva espresso sulla realizzazione di quell´opera nella localizzazione voluta dall´azienda. Esistono, stando alle valutazioni tecniche degli uffici regionali, una serie di rilievi non superati. L´opera nel suo insieme conserva un forte indice di rischio per la sicurezza del territorio”. Così l´Assessore Lorenzo Nicastro commenta l´esito della riunione del Comitato Tecnico Regionale, organo in seno alla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, dipendente dal Ministero degli Interni. “L´area su cui l´impianto dovrebbe insistere, i rischi connessi agli sversamenti di gas liquido, dubbi sulla gestione e il trattamento dei reflui oltre che una serie di perplessità sui sistemi di connessione dell´impianto di Brindisi alle reti nazionali (metano dotto e oleodotto)in un´area a rischio idraulico: sono queste le perplessità che la nostra struttura tecnica ha sottoposto al Comitato regionale –spiega Nicastro – prima della valutazione definitiva ”.“Come ho detto all´indomani della notizia di un presunto ritiro della British Gas da Brindisi, la Regione ha svolto il proprio compito: avevamo il dovere istituzionale di valutare con puntualità l´impatto, in termini ambientali e di rischio industriale, che l´impianto e la gestione di 6 mln di tonnellate di metano liquido all´anno, avrebbero sull´area. Abbiamo con puntualità e fondamento tecnico – conclude Nicastro – fatto i nostri rilievi che il Comitato Tecnico ha fatto propri”.  
   
   
PAESAGGIO: SARDEGNA ALL´AVANGUARDIA NELL´INFORMAZIONE GEOGRAFICA  
 
Cagliari, 4 Aprile 2012 - La condivisione dell´informazione geografica e territoriale per favorire la conoscenza e l´innovazione; il governo delle trasformazioni del territorio con strumenti Ict (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) evoluti e ancora l’informatizzazione dei catasti in un progetto a servizio della gestione del territorio e del recupero della fiscalità locale. Sono stati questi i temi affrontati il 4 aprile nel corso del convegno, organizzato dall’assessorato regionale dell’Urbanistica, dal titolo: "Territorio, Paesaggio, Storia e Identità. L’ict a supporto della Pianificazione Paesaggistica e territoriale e della conoscenza geografica della Sardegna". Quello di oggi, che è stato il terzo appuntamento di una serie di seminari aperti agli amministratori locali, ai tecnici e ai cittadini con l’obiettivo di illustrare le azioni attuate dalla regione in materia di pianificazione e gestione del territorio, è dedicato ai servizi evoluti e alle piattaforme web messe a disposizione dei cittadini e degli Enti locali. "La Giunta Cappellacci - ha sottolineato nel suo intervento l’assessore dell’Urbanistica - sta investendo importanti risorse sia economiche che umane per una pianificazione territoriale e paesaggistica funzionale allo sviluppo della Sardegna. Per raggiungere questi obiettivi la Regione sta supportando le attività degli Enti locali con ogni mezzo, mettendo gratuitamente a disposizione tutti gli strumenti utili a una sempre più capillare conoscenza del contesto del territorio regionale". Nel corso del convegno sono state affrontate tutte le tematiche inerenti l’azione di pianificazione partecipata messa in campo dalla Regione con il fattivo coinvolgimento degli Enti locali, dei portatori di interesse e dei cittadini. Dall’incontro sono emerse le grandi novità rappresentate dal sistema informativo rivolto ai Comuni, ovvero l’insieme delle applicazioni informatiche e degli strumenti web che l’amministrazione regionale fornisce in maniera completamente gratuita ai Comuni per sostenerli nelle loro attività istituzionali di governo del territorio. In questo modo gli Enti locali potranno usufruire di un sistema integrato che consentirà di incrociare i dati catastali con i dati toponomastici e di gestire le pratiche edilizie localizzandole sul territorio. Questi strumenti, inoltre, costituiscono per i Comuni un fattivo apporto alle attività di recupero della fiscalità locale, anche alla luce delle recenti innovazioni normative emanate dal governo Monti. Durante i lavori è stata presentata anche la pubblicazione ufficiale, accessibile per chiunque via web, dei dati del Piano di Assetto Idrogeologico, realizzato dall’Assessorato dei Lavori Pubblici, e alcune ortofoto del territorio regionale del 1943, scattate durante la seconda guerra mondiale, che la Regione ha acquisito dalla Royal Air Force britannica per offrire la testimonianza di una realtà che tutt’oggi è viva nel ricordo e nell’identità culturale e storica della popolazione sarda. "Le attività che abbiamo presentato oggi e che la Regione sta sviluppando costantemente - ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo - dimostrano come la Sardegna sia all’avanguardia in Italia nel campo dell’informazione geografica. Il Sistema Informativo Territoriale Regionale con la sua Infrastruttura dei Dati Territoriali (Sitr-idt) è oggi una delle piattaforme più evolute e di più facile accesso da parte di tutte le categorie di utenti, anche quelle non specializzate". "Le nostre condizioni d’uso dei dati - ha concluso Rassu - ne consentono un utilizzo completamente gratuito e aperto a tutti, e questo favorisce la conoscenza, l’accessibilità e l’utilizzo dei dati stessi, rendendo il Sitr-idt un sistema veramente efficace".  
   
   
CALABRIA: REGIONE INCONTRA I PRESIDENTI DEGLI ORDINI PROFESSIONALI  
 
Catanzaro, 10 aprile 2012 - L´assessore ai lavori pubblici Giuseppe Gentile e ed dirigente generale del Dipartimento Giovanni Laganà hanno incontrato il 4 aprile, in sede i presidenti degli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geometri e dei periti. L’appuntamento si è reso necessario in previsione dell’entrata in vigore della legge regionale n.35/2009 di disciplina delle normative antisismiche. L´attuale sistema di deposito e di controllo a campione lascerà il posto ad un sistema autorizzativo generalizzato su tutti i progetti di nuove costruzioni e di interventi su costruzioni esistenti e, nel solco di un percorso già efficacemente avviato in merito, la finalità dell´incontro è stata quella di individuare ogni iniziativa utile ad accompagnare con gradualità questo passaggio. In particolare, anche sulla base di oltre un anno di sperimentazione del sistema informatico Sierc per la trasmissione dei progetti, operativo dal gennaio 2011, i professionisti calabresi hanno chiesto l´attivazione di una procedura off-line che consenta la preliminare predisposizione dei dati da trasmettere attraverso il sistema informatico e la possibilità di trasmissione digitale dei progetti per come previsto dalla normativa nazionale in materia di dematerializzazione ed informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Il dirigente generale Laganà, nell´evidenziare “l´estrema importanza per un territorio fortemente sismico come quello calabrese di una nuova disciplina che , invertendo la rotta di vent´anni di ‘deregulation’, contribuirà a migliorare la qualità e la sicurezza delle costruzioni”, ha favorevolmente accolto le proposte avanzate dai professionisti, parte determinante del processo, dando mandato alla struttura dipartimentale di valutarne, da subito, la fattibilità tecnica. Nel contesto di un costruttivo percorso di collaborazione che già nello scorso mese di luglio, attraverso l´approvazione di una deliberazione di giunta regionale sull’identificazione delle cosiddette "opere minori", ha condotto ad un primo risultato tangibile in materia di semplificazione delle procedure, i professionisti hanno inoltre proposto alla Regione l´introduzione di un regime transitorio limitato ad alcune opere di minore rilevanza teso a garantire un graduale adeguamento dell´intera filiera (amministrazioni pubbliche appaltanti, committenti pubblici e privati, tecnici professionisti e uffici dell´amministrazione regionale) al nuovo regime autorizzativo. L´assessore Gentile, sottolineando l´importanza di imprescindibili momenti di condivisione con i soggetti coinvolti, ha evidenziato come “la digitalizzazione delle procedure vada nella direzione di una semplificazione amministrativa e di snellimento della burocrazia a vantaggio dei cittadini e delle imprese, fortemente voluta dalla Giunta regionale e dal Governatore Scopelliti”. Inoltre l´ assessore Gentile, accogliendo una richiesta unanime dei professionisti, ha comunicato che l´assessorato ha già avviato le procedure per l´apertura di un ufficio del Genio Civile nella città di Crotone, colmando una lacuna ultradecennale che penalizza fortemente il territorio della provincia crotonese. A margine dell´incontro, infine, gli ordini professionali hanno espresso la loro disponibilità a fornire un fattivo contributo nella definizione del nuovo prezzario regionale per i lavori pubblici nel contesto dell´attuale fase avanzata di istruttoria che condurrà, in tempi brevi, all´approvazione da parte della Giunta regionale.  
   
   
UMBRIA: SOSTENERE LA CANCELLAZIONE DELLA QUOTA IMU DESTINATA ALLO STATO SUGLI ALLOGGI ATER, COMUNALI E COOPERATIVE A PROPRIETÀ INDIVISA  
 
Perugia, 10 aprile 2012 - “Il relatore al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, ha annunciato la presentazione di un emendamento, che prevede la cancellazione della quota Imu destinata allo Stato sugli alloggi Ater, su quelli di proprietà comunale e delle cooperative a proprietà indivisa. Sarebbe un risultato positivo, frutto anche delle pressioni esercitate dalla Regione dell’Umbria, oltre che dagli Ater regionali dai comuni e dai sindacati degli inquilini”, commentava il 4 aprile Stefano Vinti, assessore regionale alle politiche abitative. “L’italia è già uno dei pochi paesi europei che non prevede finanziamenti all’edilizia residenziale pubblica. Con il governo Monti si rischia il paradosso che sia il comparto dell’edilizia residenziale pubblica a dover finanziare lo Stato, attraverso l’Imu, continua Vinti. La situazione, se non modificata, rischiava di diventare insostenibile, perché avrebbe costretto l’Ater ad intervenire sugli affitti. L’eventuale sollievo dell’Imu sulle case Ater non modifica comunque il giudizio negativo sulle politiche del governo Monti, che, in piena continuità con quello precedente, non prevede nessun finanziamento per l’edilizia residenziale pubblica e conferma l’azzeramento del fondo per il contributo all’affitto”. “Nell’imu, sottolinea Vinti, non è previsto alcun elemento di progressività in base al reddito, al numero e al valore delle abitazioni possedute. Per i comuni non è possibile fare interventi mirati a favore degli accordi territoriali, con la cedolare secca (un regalo alla rendita immobiliare) e l’Imu si azzera il canale del canone concordato. La crisi economica che taglia il potere di acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni, l’alto livello degli affitti privati, l’aumento degli sfratti per morosità, conclude l’assessore, richiedono un’altra politica fondata sul rilancio dell’edilizia residenziale pubblica”.  
   
   
LAVORI PUBBLICI IN ABRUZZO: SU SITO PROPOSTA NUOVO PREZZARIO  
 
L´aquila, 10 aprile 2012 - Alla stretta finale il nuovo prezzario regionale delle Opere pubbliche. La proposta è pubblicata sul sito istituzionale della Giunta Regionale, nell´area del Portale Ce.re.mo.co (il Tavolo di concertazione del comparto). Le parti sociali e di settore potranno così esprimere ogni utile commento e richiedere verifiche e/o integrazioni da dibattere in sede di Ce.re.mo.co, il tavolo di concertazione del settore dei Lavori pubblici cui partecipano i rappresentanti delle Imprese, dei Lavoratori, dei tecnici, degli enti locali, etc. Acquisito il parere del Ce.re.mo.co il prezzario sarà sottoposto al Comitato Regionale Tecnico Amministrativo (Crta) e poi si procederà all´approvazione con Delibera della Giunta Regionale. "Un obiettivo che perseguo da tempo - ha commentato l´assessore ai Lavori pubblici - insieme ai portatori di interesse, imprese, tecnici, enti locali. E´ un risultato importante perché è senza dubbio uno strumento utile a semplificare i procedimenti di progettazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche limitando i casi, ad oggi numerosi, in cui la discordanza "interpretativa" di un prezzo originava contenziosi, lungaggini e incertezze". Il nuovo prezzario riporta un totale di n. 15000 voci, ognuna delle quali completa di apposita descrizione e del costo di riferimento, definito in base ad una specifica analisi del prezzo. Le voci, con i relativi prezzi, sono suddivise in otto aree tematiche, contenenti ognuna i capitoli di riferimento, come riportato nell´indice generale. Queste le aree: Opere provvisionali, Sicurezza, Sondaggi e prove di laboratorio, Edilizia-opere civili, Recupero edilizio e consolidamento statico, Infrastrutture-opere di urbanizzazione, Impianti tecnologici, Impianti elettrici. Come per legge, l´attuale prezzario, basato su indagini di mercato, viene sostituito con il nuovo, articolato attraverso analisi prezzi per ogni singola voce. Il database informatico di gestione del nuovo prezzario permetterà un´immediata e puntuale revisione dei prezzi indicati, permettendo di agire anche sulla singola componente del prezzo che dovesse variare e rendendo così più coerenti con le dinamiche generali dei costi gli aggiornamenti prescritti dalla normativa in materia.  
   
   
PUGLIA: DDL FASCICOLO DEI FABBRICATI. UNANIMITÀ IN COMMISSIONE. ORA L’ESAME DELL’AULA  
 
Bari, 10 aprile 2012 - "L´ottima notizia è che la legge sul fascicolo del fabbricato è da oggi un testo che presentiamo all´approvazione dell´aula in maniera unanimemente condivisa, e materializza l´idea che sul tema della tutela della vita umana il dibattito politico non può far scontare divisioni, orientando il lavoro nel solco del contributo di collaborazione tra culture ed orientamenti diversi". Così l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha commentato il 4 aprile l´approvazione da parte della V commissione consiliare della legge in materia di sicurezza delle costruzioni e istituzione del cosiddetto "fascicolo del fabbricato", adottato dalla Giunta regionale il 29 dicembre scorso. "È quantomai dovuto, quindi - ha detto Amati - il nostro ringraziamento alle forze politiche della maggioranza e della minoranza, ed ai singoli consiglieri che con le loro proposte emendatore hanno reso più snello e funzionale il testo approvato, prevedendo inoltre una apposita dotazione finanziaria, destinata ad evitare il rischio che le norme previste si fermino al ruolo indicativo di principi o, peggio, di manifesto. Visto come si è sviluppato il primo impegnativo passaggio - ha concluso - sono certo che lo stesso clima saremo in grado di replicarlo nel dibattito consiliare, per cui sin d´ora mi sento di esprimere la nostra gratitudine". Il disegno di legge istituisce il cosiddetto "fascicolo del fabbricato" e definisce le disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni. La legge si pone a tutela della pubblica e privata incolumità ed intende perseguire una politica mirata alla conoscenza dello stato conservativo del patrimonio edilizio, nell’ottica della salvaguardia del regime di sicurezza e della qualità delle strutture e del buon governo del territorio. Seguendo il principio di sussidiarietà tra Regione e Comuni, si propone di realizzare un sistema integrato ed informatizzato per la conoscenza dello stato conservativo del patrimonio edilizio esistente e di adottare una politica di prevenzione e protezione dai rischi di eventi calamitosi, mediante l’individuazione di modalità di attuazione che pervengano alla sensibilizzazione anche dei soggetti privati interessati. Il fascicolo del fabbricato è istituito per tutti gli edifici di nuova costruzione, sia pubblici che privati, e dovrà contenere tutte le informazioni riguardanti la situazione progettuale, urbanistica, edilizia, catastale, strutturale, impiantistica, nonché i dati dei relativi atti autorizzativi. Il fascicolo dovrà essere aggiornato ogni dieci anni e comunque in occasione di ogni lavoro o di modifica significativa dello stato di fatto o della destinazione d’uso dell’intero fabbricato, o di parte di esso. L’aggiornamento dovrà essere effettuato anche nel caso di lavori eseguiti da enti erogatori di pubblici servizi (luce, acqua, gas, telefono, ecc.). Per tutti i fabbricati esistenti, entro sei mesi dalla pubblicazione della legge, dovrà essere redatta, a cura dei proprietari, una "Scheda informativa", nella quale siano riportate informazioni che vanno dall´anno di costruzione al referto tecnico di verifica della condizione statica attuale, al certificato di abitabilità, alla tipologia della struttura portante dell´edificio e degli orizzontamenti, oltre ad altri dati ritenuti indispensabili. Anche in questo caso la scheda dovrà essere aggiornata ogni dieci anni e comunque in occasione di ogni lavoro o di modifica significativa dello stato di fatto o della destinazione d’uso dell’intero fabbricato, o di parte di esso. Sempre entro sei mesi dall´entrata in vigore della legge, i Comuni raggrupperanno i fabbricati esistenti per probabile livello di rischio attuale, sulla base delle informazioni e delle conoscenze sulle caratteristiche geotecniche e idrogeologiche del suolo, e, entro lo stesso termine, predisporranno un cronoprogramma definito in base al livello di rischio, finalizzato alla sottoposizione dei fabbricati interessati a verifica obbligatoria della condizione statica. Per quanto riguarda invece i fabbricati pubblici e privati ad uso pubblico, dovranno essere predisposte, entro sei mesi, le schede di rilevamento, che saranno aggiornate ogni qualvolta muteranno i dati in essa riportati. In caso di interventi sulle strutture aventi funzione statica degli edifici esistenti, privati, pubblici o di uso pubblico, che riguardino in particolare le soprelevazioni e gli aggregati, sarà necessario redigere il progetto di messa in sicurezza delle unità strutturali sottostanti ed adiacenti, anche se attinenti a proprietà diverse. Il disegno di legge prevede infine un apparato sanzionatorio diretto a dissuadere circa ogni inadempimento agli obblighi. Sono infatti previste una pena pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro nei confronti dei soggetti inadempienti rispetto agli obblighi e relativi termini stabiliti dalla legge, e contestuale sospensione dell´agibilità per gli immobili sui quali non saranno effettuate le verifiche. In relazione inoltre, al patrimonio edilizio comunale il mancato adempimento agli obblighi della legge comporta l´esercizio dei poteri sostitutivi della regione a spese del comune inadempiente attraverso un commissario ad acta nominato dalla Giunta regionale, che stabilirà le sanzioni per l´inadempimento. Infine, gli immobili ritenuti a rischio dovranno essere oggetto di messa in sicurezza da parte dei proprietari e, qualora i comuni dovessero accertare mancati interventi, si procederà alla revoca dei titoli edilizi eventualmente esistenti, allo sgombero forzato degli edifici e ai lavori di messa in sicurezza in danno dei proprietari. Per gli edifici abusivi non oggetto di condono, per i quali sia stata accertata una situazione a rischio, sarà disposta l´immediata demolizione da parte del comune con spese a carico del proprietario.  
   
   
MONZA E BRIANZA - GOVERNO TECNICO, IMPRENDITORI LOMBARDI DIVISI  
 
Monza, 10 aprile 2012 - I primi mesi dell’esecutivo “tecnico” del Presidente del consiglio Monti passano, con riserva, l’esame degli imprenditori lombardi. Il 53,6% delle imprese promuove l’operato del governo, anche se la maggioranza (41,1%) lo ritiene “abbastanza positivo”. Gli scettici si fermano al 44,7%, con il 17% che dà un giudizio decisamente negativo. E sulla riforma delle pensioni il 37,1% degli imprenditori lombardi la ritiene imposta dall’Europa. 1 imprenditore su 3 pensa sia comunque necessaria per reperire risorse finanziarie per il Paese e poco più di 1 su 4 crede possa rendere il Paese più moderno. Per 3 imprenditori lombardi su 5 sono meglio i tecnici oggi al governo piuttosto che i politici. È quanto emerge dall’indagine “Governo Monti, riforme e imprese”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto circa 1000 imprese lombarde. L’indagine per provincia L’operato di Monti e dei suoi ministri piace soprattutto a Bergamo e a Brescia: rispettivamente il 57,4% e il 59,6% degli imprenditori lo ritiene in qualche modo positivo. Il governo “tecnico” raccoglie meno consensi a Varese, a Como e a Monza e Brianza: rispettivamente il 50,6%, 46,9% e 47,2% lo “boccia” giudicandolo negativamente. Per 3 imprenditori lombardi su 5 sono meglio i tecnici oggi al governo in Italia piuttosto che i politici: dato che sale di più a Brescia, a Milano e a Monza e Brianza, dove rispettivamente il 4,8%, l’8,8% e l’8,9% degli imprenditori preferirebbe un governo fatto di politici contro un dato medio regionale del 10,7%. È quanto emerge dall’indagine “Governo Monti, riforme e imprese”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto circa 1000 imprese lombarde.  
   
   
AUSTRIA, FRODE MILIONARIA ALLE IMPRESE LOCALI  
 
Vienna, 10 aprile 2012 - Alcune aziende austriache avrebbero pagato - a caro prezzo - per partecipare ad un progetto virtualmente organizzato dal Ministero dell´Economia slovacco. Un falso rappresentante del Ministero avrebbe sfilato soldi a queste società per spese inesistenti - come il progetto, del resto. La polizia si sta occupando del caso e il Ministro dell´Economia uscente, Juraj Miskov, incontrerà i rappresentanti dell´Ambasciata d´Austria. Il quotidiano Hospodarske Noviny spiega che diverse società austriache hanno pagato almeno 3 milioni di euro in totale a truffatori che si sarebbero presentati come inviati del Ministero e che avevano loro prospettato la partecipazione a un progetto da 127 milioni di euro per lo "sviluppo di infrastrutture e gestione di alloggi nella città di Levice", per il quale ogni società coinvolta ha ricevuto invito ufficiale su carta intestata del Ministero e la richiesta di pagare le cosiddette "spese amministrative", una somma di 164.000 euro. Il documento falso mostra tutti i dati del Ministero e il simbolo dello Stato slovacco, ma non porta timbri ufficiali. Le autorità competenti, naturalmente, non sanno nulla di un presunto progetto in quella località finanziato dallo Stato e da fondi europei. "Per quella somma si potrebbe ricostruire l´intera Levice", ha commentato costernato il sindaco della cittadina, Stefan Misak, secondo il quale l´unico progetto in corso sul posto è il parco industriale, ma quello non vale oltre i sei milioni di euro, nel quale sono coinvolte aziende tedesche, italiane e austriache. Il Ministro ha invitato le imprese a tenere gli occhi aperti, non fidandosi di presunti esperti e cercando sempre conferma delle informazioni ricevute per le vie ufficiali.  
   
   
GESIP: LOMBARDO CHIEDE APERTURA DI UN TAVOLO DI CRISI NAZIONALE  
 
Palermo, 10 aprile 2012 - La notte scorsa ho incontrato informalmente un gruppo lavoratori precari della Gesip di Palermo. Cosi´ come da impegni assunti ho comunicato loro che stiamo chiedendo al governo nazionale che si apra un tavolo di crisi che metta assieme governo nazionale, istituzioni locali e Regione perche´ si trovi una soluzione duratura per questo comparto costituito da circa 2000 persone con relative famiglie che, loro malgrado, hanno costruito la propria vita sull´indennita´ che ricevono". Lo dice il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo dando notizia di una lettera partita oggi da Palazzo d´Orleans alla volta di Roma ed indirizzata al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell´Interno, per la Coesione territoriale, per lo Sviluppo Economico, per l´Ambiente, per le Politiche sociali e del lavoro. "Ho anche chiesto - prosegue Lombardo - al Commissario straordinario del Comune di Palermo, che si predisponga un piano di riorganizzazione dell´azienda Gesip proponendo, ad esempio, il modello da noi messo in atto con la promozione di una onlus che ci ha consentito di sottrarre al precariato i Pip senza incrementare l´impiego di risorse economiche ma aumentando la produttivita´ del personale di una quota stimata fra il 25 ed il 30% rispetto al passato". "Ci aspettiamo - aggiunge il Presidente della Regione - che il piano di riorganizzazione della Gesip comprenda anche la riqualificazione e l´aggiornamento professionale del personale che potra´, cosi´, essere impiegato anche per realizzare lavori di altra natura rispetto a quanto fatto fino ad ora, ampliando lo spettro delle loro possibilita´ di utilizzo". "Occorre che il tavolo di crisi - conclude Lombardo anche nella lettera inviata al presidente del Consiglio ed ai Ministri interessati - determini una intesa istituzionale che individui i provvedimenti piu´ adeguati al superamento di questa delicata fase di incertezza del Comune di Palermo, avviando una esperienza che, limitando le alternative assistenziali, migliori la qualita´ dei servizi essenziali della comunita´ cittadina".  
   
   
VARESE EXPORT, TUTTE LE CIFRE 2011  
 
 Varese, 10 aprile 2012 - Sono cresciute del 5,9% rispetto all’anno precedente giungendo a quota 9 miliardi e 314 milioni di euro. L’analisi dei dati sulle esportazioni delle imprese varesine nel 2011 evidenzia una tendenza all’aumento che ha riportato i valori ai massimi del 2008, quando si toccò il record di 9 miliardi e 317 milioni frutto di vendite sui mercati esteri. Un recupero sostenuto da rapporti di cambio, particolarmente favorevoli negli scorsi dodici mesi. Situazione quest’ultima che, viceversa, ha pesato negativamente sull’import. A fronte di una forte capacità di penetrazione internazionale, il Sistema Varese registra infatti un ancor più accentuato aumento delle importazioni (+16,7%). Il saldo della bilancia commerciale varesina, peraltro, resta ampiamente positivo per 2 miliardi e 856 milioni di euro. Che non tutto sia “rose e fiori” in questi dati pubblicati su www.Osserva-varese.it , sito gestito dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio, è comunque confermato dalla circostanza che il recupero provinciale, pur ampiamente positivo, non ricalca appieno le solide dinamiche delle esportazioni evidenziate in Lombardia +10,8% e in Italia +11,4%. I dati sui documenti rilasciati dalla Camera di Commercio per l’accompagnamento delle merci verso Paesi extra-Ue in avvio di 2012 segnalano la diversificazione crescente delle relazioni internazionali delle imprese varesine. Questi documenti, necessari per l’export al di fuori del mercato comune europeo, sono infatti passati nei mesi di gennaio e febbraio dai 649 del 2011 ai 1.569 di quest’anno. Ritornando al dato complessivo 2011, le esportazioni della provincia di Varese per il 99% si riferiscono a merci prodotte da imprese manifatturiere. I macro-settori che hanno contribuito in misura maggiore sono il Metalmeccanico (63%), nel quale troviamo tra gli altri la “Meccanica e Macchinari” con il 26,9%, i “Mezzi di Trasporto” con il 17,5% e gli “Apparecchi Elettrici ed Elettronici” con il 13,9%. Seguono il settore Chimico-farmaceutico (10,6%), il Tessile-pelle-abbigliamento (9,5%) e la Gomma-plastica (8,4%). Quasi tutti i settori hanno registrato tassi di variazione positivi rispetto al 2010: bene la Meccanica e i Macchinari (+16%), il Chimico-farmaceutico (+12,9%), la Gomma-plastica (+9,2%), il Tessile-abbigliamento (+8,5%) e nel loro piccolo anche i Minerali non Metalliferi e la Metallurgia (+29,1%) e gli Alimentari-carta-legno-mobili (+13,7%). Performace in rallentamento, invece, per i Mezzi di Trasporto (-13,8%) e gli Apparecchi Elettrici ed Elettronici (-2,9%). Riguardo ai mercati di destinazione delle esportazioni, l´Unione Europea ne assorbe più della metà (52%) in particolare i paesi che ricoprono un ruolo primario sono Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Tuttavia, nell’ultimo anno la crescita è stata trainata soprattutto dalle esportazioni verso le aree extra Unione: in particolare il Sud America, l’Europa non Ue e tutta l’Asia, rallenta nel 2011, a causa soprattutto dell’instabilità politica, l’interesse per l’Africa e il Medio Oriente. Fuori dai confini Ue i paesi con i quali vi sono rapporti commerciali più intensi sono: Turchia, India, Cina, Russia e Brasile.  
   
   
IMPRESE: MERCOLEDI´ IN REGIONE ABRUZZO ACCORDO TRA ASSOCIAZIONI  
 
Pescara, 10 aprile 2012 - Sarà il vice presidente ed assessore allo Sviluppo economico a tenere a battesimo alle ore 11 di mercoledì 11, a Pescara, presso la sede della Regione di viale Bovio (sala blu), l´accordo operativo tra le associazioni Assoartigiani e Pmi Abruzzomolise ed il Confidi Finapi. Un´intesa finalizzata ad individuare strategie comuni riguardo a settori come formazione, internazionalizzazione e credito. "La Regione - dichiara il vice presidente - guarda con attenzione alla realtà delle piccole e medie imprese che rappresentano il cuore del nostro tessuto produttivo. Siamo, peraltro, consapevoli del fatto che per essere competitive nel mercato globale ed avere qualche chance di penetrazione commerciale le imprese, soprattutto quelle di dimensioni ridotte, devono stringere alleanze ed agire in maniera sinergica. La logica, infatti, è ormai quella dei poli di innovazione e delle reti di impresa".  
   
   
VERTENZA ACMS, INTESA PER AFFIDAMENTO TEMPORANEO SERVIZIO  
 
Napoli, 10 aprile 2012 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi, nella qualità di coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo della Regione, ha incontrato il 5 aprile i rappresentanti delle segreterie regionali e territoriali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Faisa Cisal, per la vertenza Acms. All´incontro hanno preso parte il coordinatore dell´Agc Trasporti Gaetano Botta, il direttore generale e il dirigente della Provincia di Caserta, rispettivamente Raffaele Picaro e Antonio De Simone, e i rappresentanti di Clp Spa e Consorzio Casertano Mobilità, le società che hanno avanzato proposta di affidamento del servizio pubblico di Tpl per il territorio della Provincia di Caserta. Al centro dell’incontro, le linee programmatiche dell’intesa condivisa con le parti sociali per l’affidamento temporaneo del servizio di Tpl già svolto dalla fallita Acms nel territorio della Provincia di Caserta. Nel corso della riunione è stato stabilito che: il curatore fallimentare della società provvederà all’immediato licenziamento di tutto il personale dipendente della società fallita; le Oo.ss. Presteranno consenso alla definizione della procedura in sede amministrativa in occasione del primo incontro all’uopo convocato, per velocizzare le ulteriori attività; l’azienda assegnataria dovrà assumere alle sue dipendenze tutto il personale attualmente dipendente dalla società Acms Spa, garantire il rispetto del trattamento giuridico ed economico in godimento, con particolare riferimento all’anzianità e al parametro acquisito; il personale per il quale non sarà possibile l´immediata collocazione in servizio attivo in attesa dei processi di riorganizzazione che verranno posti in essere dall’assegnatario stesso, diverrà destinatario di contratto di solidarietà difensiva nell’ambito di intesa allo scopo raggiunta con le Oo.ss. Firmatarie dell’accordo. L’assegnataria dovrà garantire che eventuali economie derivanti da provvidenze previdenziali godute nel rispetto della vigente normativa per effetto dell’assunzione del personale già dipendente della Acms, saranno destinate all’incremento dei livelli occupazionali rispetto ai numeri indicati nelle offerte attualmente depositate presso l’Agc 14 della Regione Campania e che queste potranno essere modificate nel confronto tecnico tra Oo.ss. E azienda affidataria nell’ambito delle risorse assegnate. Inoltre, per tutto il personale ex Acms transitato alle dipendenze dell’assegnatario troveranno applicazione gli strumenti previsti dal Fondo regionale per i lavoratori delle aziende del Tpl. Nell’intento di migliorare l’efficienza dei servizi resi da Unico Campania, la Regione, il Comune e la Provincia di Caserta promuoveranno nei prossimi giorni un incontro con Unico Campania finalizzato a definire le modalità di gestione del servizio e della tariffa integrata. In tale ambito si richiederà la conferma del contingente di lavoratori Acms già in servizio presso il Consorzio stesso. In questi giorni la Regione Campania, d’intesa con gli Enti locali interessati, provvederà alla tempestiva assegnazione del servizio, per consentire l´immediato riavvio del servizio pubblico essenziale del trasporto pubblico locale nel territorio della provincia di Caserta. "Con l’intesa raggiunta oggi, pur nella drammaticità del fallimento di un’azienda come l´Acms, si è dimostrato che la coesione sociale è un valore e uno strumento per risolvere concretamente questioni complesse e trovare soluzioni utili alla collettività", ha detto l’assessore Nappi al termine dell’incontro.  
   
   
SICILIA, INTERNAZIONALIZZAZIONE: AVVISI PER PMI A FIERE ITALIANE E ESTERE  
 
Palermo, 5 aprile 2012 - Il servizio "Internazionalizzazione delle imprese" del dipartimento regionale delle Attivita´ produttive ha emanato una serie di avvisi su eventi promozionali per le piccole e medie imprese siciliane dei settori "sistema casa", "artigianato" e "nautica". L´iniziativa si inserisce nel quadro dell´obiettivo 5.2.1 del Programma operativo Fers 2007/2013. Per il "sistema casa" gli eventi inseriti nel calendario 2012 sono: "Marmorac", (a Verona dal 26 al 29 settembre); "Abitare il tempo", (Verona, 21-23 ottobre); "Madeexpo" (a Milano dal 17 al 20 ottobre). Le aziende interessate al Marmorac dovranno far pervenire l´istanza entro il 30 maggio. Mentre per aderire alle altre due rassegne il termine previsto e´ il 30 giugno. Le istanze di adesione vanno inviate esclusivamente via email all´indirizzo: gzizzo@regione.Sicilia.it  Per il settore "artigianato", gli eventi per il 2012 sono: "Maison&objet", dal 7 al 12 settembre a Parigi (domande entro il 30 aprile); Macef, 8-9 settembre a Milano (domande entro il 30 aprile); "A.f. Milano", 1-9 dicembre nel capoluogo lombardo (istanze entro il 30 giugno). Le istanze di adesione vanno inviate esclusivamente via email a: sgozzi@regione.Sicilia.it  Due le iniziative per il settore "nautica": 52° Salone nautico internazionale, a Genova dal 6 al 14 ottobre e "Salon nautico internacional de Barcelona, dal 3 all´11 novembre. Le istanze dovranno essere inviate via email entro il 18 maggio a: mpasolini@regione.Sicilia.it  Avvisi, modulistica e allegati su www.Euroinfosicilia.it  e sul sito del dipartimento regionale delle Attivita´ produttive, raggiungibile dal portale www.Regione.sicilia.it