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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Aprile 2012
NUOVA TECNICA PER OSSERVARE SINGOLE PROTEINE  
 
Bruxelles, 11 aprile 2012 - I ricercatori devono essere in grado di riconoscere come funzionano le proteine in modo da poter capire i processi biologici che avvengono a livello molecolare. Queste informazioni si ottengono contrassegnando le proteine con sostanze fluorescenti. Il problema di questo metodo, però, è che altera le proteine e influenza i processi biologici sotto osservazione. Un nuovo studio condotto in Germania ha sperimentato un nuovo metodo in grado di osservare singole proteine. Presentata sulla rivista Nano Letters, la ricerca è stata in parte finanziata dal progetto Singlesens ("Single metal nanoparticles as molecular sensors") coordinato dal professor Carsten Sönnichsen, che nel 2010 ha ricevuto un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) del valore di 1,5 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. I ricercatori della Johannes Gutenberg University (Jgu) a Mainz, Germania, sono responsabili di questa nuova tecnica. "Il nostro metodo permette di seguire dal vivo singole proteine senza doverle contrassegnare," spiega il professor Carsten Sönnichsen dell´Istituto di chimica fisica della Jgu, l´autore anziano dello studio. "Stiamo adesso ottenendo informazioni completamente nuove sui processi molecolari e possiamo vedere, per esempio, che le cose si muovono in continuazione anche in scale piccolissime." Questo metodo innovativo si basa sull´uso di nanoparticelle di oro, che agiscono come nano-antenne brillanti e cambiano la propria frequenza (o colore) quando si rilevano proteine singole e non contrassegnate. "È un passo avanti enorme dal punto di vista tecnologico," dice il professor Sönnichsen. "Siamo riusciti a ottenere una risoluzione temporale molto alta per l´osservazione di singole molecole." I ricercatori adesso possono osservare in modo preciso le dinamiche di una molecola proteica fino al millisecondo. Questo sviluppo permetterà agli scienziati di andare avanti con la ricerca sulle proteine, in particolare osservando la fluttuazione delle densità della popolazione di proteine e monitorando i processi di assimilazione delle proteine in tempo reale. "Possiamo vedere come si muovono le molecole, come si attaccano in particolari punti e come si ripiegano, questo ci ha fornito una finestra sul mondo molecolare," dice la dott.Ssa Irene Ament, membro del gruppo di Sönnichsen e autore principale dello studio. Questa nuova tecnica potrebbe essere utile nel settore della chimica, della biologia e della medicina. Gli esperti dicono che questo sviluppo è un elemento chiave per la ricerca sui fenomeni di non-equilibrio a livello molecolare. Per maggiori informazioni, visitare: Johannes Gutenberg Universität Mainz (Jgu): http://www.Uni-mainz.de/eng/  Nano Letters: http://pubs.Acs.org/journal/nalefd  Consiglio europeo della ricerca: http://erc.Europa.eu/    
   
   
3º SIMPOSIO INTERNAZIONALE "PAIN IN THE BALTICS"  
 
Vilnius, 11 aprile 2012 - Il terzo simposio internazionale sul trattamento del dolore nei paesi baltici (Pain in the Baltics 2012) avrà luogo il 13 e 14 aprile 2012 a Vilnius, in Lituania. Il dolore cronico rappresenta una sfida per la pratica clinica e i sistemi sanitari. La mancanza di conoscenza sugli oppiacei, gli atteggiamenti negativi verso la prescrizione di oppiacei e l´insufficiente capacità di valutare il dolore si combinano per creare forti ostacoli al sollievo dal dolore. Le barriere connesse ai pazienti, come la mancanza di comunicazione e le paure ingiustificate della dipendenza, complicano ulteriormente la valutazione del dolore e rendono difficile il trattamento. Anche il sistema sanitario stesso può ostacolare il sollievo dal dolore attraverso vincoli pratici nella comunità e la paura di controlli normativi. Mettendo in evidenza queste sfide si può contribuire a far decollare il processo di valutazione e miglioramento delle pratiche di gestione del dolore. L´evento vuole essere un forum per medici, assistenti sociali, scienziati, decisori nel settore sanitario e specialisti in terapia del dolore. I temi delle sessioni riguarderanno tra l´altro: prevalenza del dolore e impatti sociali; prospettiva didattica; organizzazione del trattamento del dolore nel sistema sanitario - qual è il modello ottimale; oppiacei - pro e contro; tecniche interventistiche di gestione del dolore: aggiornamenti e orientamenti; interventi fisiologici per il dolore; quando possono aiutare i chirurghi per il dolore? mal di schiena: novità, aggiornamenti e modernismo; neuromodulazione e progressi nei paesi baltici; dolore tumorale, cure palliative e assistenza infermieristica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Balticpain2012.com/    
   
   
SALUTE: UN SENSORE DI GRAFENE POSIZIONATO SULLA SUPERFICIE DEI DENTI SEGNALA LE MALATTIE BATTERICHE. IL DISPOSITIVO È IN GRADO DI TRASMETTERE MESSAGGI CHE SEGNALANO I BATTERI A LIVELLO DELLE SINGOLE CELLULE UTILIZZANDO TECNOLOGIA SENZA FILI. E ´LA PRIMA VOLTA CHE UN DISPOSITIVO È STATO INTERFACCIATO DIRETTAMENTE CON IL TESSUTO BIOLOGICO.  
 
 Lecce, 11 aprile 2012 - Michael Mcalpine della Princeton University, Stati Uniti, ha sviluppato un nuovo tipo di sensore chimico a distanza, che in realtà in grado di trasmettere i messaggi dei molari segnalando i batteri a livello delle singole cellule utilizzando tecnologia senza fili. Il sensore sviluppato dal team rileva i batteri e può operare in luoghi piuttosto strani, anche sulla superficie dei denti. Il grafene-dispositivo è studiato sulla possibilità di individuare i batteri a livello delle singole cellule e relazioni di queste utilizzando tecnologia senza fili. Il dispositivo si preannuncia essere un prototipo interessante per gli strumenti diagnostici del futuro. Il sensore rappresenta una nuova sinergia tra diversi materiali intelligenti. Questa tecnologia, lo stesso tipo usato in elettronica key card, consente la comunicazione wireless con un rilevatore. E ´la prima volta che un dispositivo è stato interfacciato direttamente con il tessuto biologico. Il sensore è stato stampato su di una piccola griglia di grafene a sua volta appoggiato su un sottile strato di seta trasparente. Questo ha agito come una piattaforma da cui partire per trasferire il grafene su una vasta gamma di supporti, non solo i denti, ma anche sui tessuti molli. Dopo aver posizionato il dispositivo di seta-grafene sul dente, l´area è stata risciacquata con acqua, sciogliendo il supporto di seta lasciando il circuito ultra-sottile in posizione. Le superlative proprietà del grafene ha garantito che il materiale aderisse fortemente alla superficie grazie alle forze di Van Der Waals. Il passo successivo è stato quello di attaccare peptidi bifunzionali allo strato basale di grafene. L’ estremità è formata da una proteina antimicrobica (Amp), che ha una forte affinità per i tre più importanti ceppi batterici. Quando i batteri si legano alla proteina antimicrobica (Amp), il sensore quando è interrogato tramite un antenna esterna, indica le concentrazioni batteriche che sono state determinate. Per Giovanni componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti una scoperta importante ai fini dell´individuazione tempestiva delle concentrazioni batteriche prima che si aggravino, in quanto possono anche rilevare i batteri a livello di singola cellula, costituendo un maggiore potenziale di successo nel loro trattamento. Inoltre i principi di progettazione potrebbero facilmente essere adattati per rilevare differenti obiettivi diagnostici. Le caratteristiche del design come il controllo wireless, la flessibilità e la natura non tossica del grafene significano tutto questo una strategia che ha una brillante futuro.  
   
   
CORDONE OMBELICALE, ORA IN TOSCANA SI PUÒ DONARE ANCHE LA DOMENICA  
 
Firenze, 11 aprile 2012 – Dal mese di aprile negli ospedali della Toscana è possibile donare il sangue da cordone ombelicale anche la domenica e in tutti i giorni festivi. La Banca regionale del sangue da cordone ombelicale è aperta 365 giorni l’anno nelle sue due sedi operative di Firenze e Pisa e permette alle donne che partoriscono in qualsiasi giorno della settimana di compiere il loro gesto di solidarietà. “Un risultato importante – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – per il quale mi ero impegnata ad attuare tutti gli adeguamenti organizzativi indispensabili per consentire a tutte le mamme toscane di donare sempre, domenica compresa. Voglio manifestare tutta la mia soddisfazione per questo traguardo raggiunto grazie all’impegno di tutti gli operatori, delle aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e Pisa, del Centro Regionale Sangue e dell’associazione Adisco (Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale)”. Anche in questo settore della donazione la Toscana sta ottenendo buoni risultati, con un incremento di oltre il 10% della raccolta di sangue da cordone ombelicale nell’ultimo anno. Il prelievo non comporta alcun rischio né per il neonato né per la mamma. Il cordone ombelicale, alla sua recisione, subito dopo il parto, può ancora svolgere una funzione preziosa per la cura di gravi malattie come le leucemie o alcune malattie congenite. Il sangue cordonale contiene cellule staminali che possono essere trapiantate a persone malate e dare luogo così a nuove cellule del sangue. Le cellule staminali ottenute dal sangue del cordone ombelicale si stanno dimostrando ogni giorno di più indispensabili per assicurare cure appropriate a pazienti con gravi malattie del sangue, come leucemia e linfomi. La forte pressione mediatica ha prodotto negli ultimi anni una larga adesione delle neo mamme alla proposta di conservare in banche estere, per uso esclusivo del proprio figlio, il sangue del cordone ombelicale. Il tam tam mediatico ha creato la falsa illusione di poter assicurare ai propri figli una chance in più in caso di gravi malattie e molte mamme hanno aderito a questa suggestione, inviando all’estero il sangue del proprio cordone ombelicale, a proprie spese perché la conservazione autologa è proibita per legge nelle banche italiane, in quanto pratica non supportata da evidenze scientifiche. “La vera donazione – chiarisce l’assessore Scaramuccia – è quella volontaria, gratuita, anonima e consapevole. Se tutte, o molte mamme scegliessero la conservazione autologa, si assisterebbe a una diminuzione della disponibilità di sangue cordonale donato ad uso trapiantologico allogenico, e molti bambini e adulti in attesa di un trapianto non potrebbero trarre vantaggio da questa procedura terapeutica”. La Toscana è un nodo rilevante della rete italiana delle banche cordonali istituita nel 2009, l’Itcbn (Italian cord blood bank network), di cui fanno parte 19 banche su tutto il territorio nazionale, con una disponibilità di oltre 23.000 unità cordonali. Di queste, oltre 1.000 sono state utilizzate a scopo trapiantologico, il 30% in Italia e il 70% all’estero. In nostro Paese è al terzo posto in termini di unità rilasciate a livello europeo e al quinto a livello internazionale.  
   
   
AUDIT DELLA REGIONE TOSCANA PER I DUE DECESSI AL VERSILIA  
 
Firenze, 11 aprile 2012 – “La Regione farà, come prassi, un audit all’ospedale della Versilia, per chiarire tutte le fasi che nel mese di marzo hanno portato alla morte per infezione di due pazienti. La magistratura svolgerà le proprie indagini. Voglio sottolineare però che l’ospedale unico della Versilia è una struttura che garantisce prestazioni di qualità, come è stato confermato di recente anche dall’indagine dell’Agenas, che per alcune prestazioni lo vede ai primi posti nella classifica nazionale. E in occasione della verifica dei requisiti di accreditamento chirurgico svolta nel dicembre 2011 dall’apposita Commissione regionale, il Dipartimento chirurgico dell’azienda sanitaria 12 della Versilia ha dato risultati in linea con gli standard di qualità, e ha dimostrato un’adeguata applicazione delle pratiche per la sicurezza dei pazienti anche per quanto riguarda il controllo delle infezioni ospedaliere”. Dopo le morti di due pazienti (il 14 e il 26 marzo scorsi) in seguito a due interventi chirurgici all’ospedale di Lido di Camaiore, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ci tiene a fare completa chiarezza, ma anche a tutelare il buon nome della struttura sanitaria versiliese. “Le due suturatrici meccaniche della Johnson & Johnson presenti al Versilia – ricorda l’assessore – sono state sequestrate dalla magistratura, in seguito alla morte del paziente avvenuta il 26 marzo [le altre 6 macchine suturatrci della stessa marca, presenti a Siena, 2, e Careggi, 4, sono state ritirate cautelativamente dalla stessa ditta produttrice (ndr)]. Appena ricevuta la notizia del decesso del paziente – prosegue Scaramuccia – il Centro Gestione Rischio Clinico si è attivato immediatamente, effettuando una verifica in tutte le strutture sanitarie pubbliche: dalla quale è risultato che questi dispositivi (ad eccezione degli 8 sequestrati o ritirati) non sono più in uso. Ma non ci siamo fermati qui. Come ormai da anni facciamo di routine in occasione di eventi avversi, vogliamo analizzare a fondo i due casi, per capirne la dinamica e individuare le cause delle due morti. Per questo ho disposto l’audit. Ma, lo ripeto, il Versilia è un ospedale di qualità”. Le relazioni preliminari stilate dalla direzione dell’azienda sanitaria 12 sui due casi sono già sul tavolo dell’assessore Scaramuccia. L’audit verrà condotto entro la settimana in corso dal Centro Regionale Gestione Rischio Clinico, con esperti in ambito chirurgico e terapia intensiva. Nel dicembre 2011, l’area chirurgica dell’ospedale Versilia – come ricordato dall’assessore Scaramuccia – ha superato positivamente una simulazione di verifica da parte della Commissione Regionale. Nel 2011 l’attività chirurgica complessiva è stata di 15.063 interventi (comprensivi degli interventi programmati e urgenti in regime ordinario, di day surgery e di chirurgia ambulatoriale). La struttura complessa di chirurgia generale ha erogato il 10% di questa attività (il 90% è stata erogata da altre unità operative), e dei 1.082 pazienti operati in regime programmato, l’1,4% (16 pazienti) sono stati sottoposti a revisione chirurgica per complicanze e lo 0,4% è deceduto.  
   
   
SANITÀ: TICKET, INTRAMOENIA, RIFORMA, REGIONE UMBRIA SINDACATI  
 
Perugia, 11 aprile 2012 - Si è svolto ieri mattina il previsto incontro tra l’assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria sui temi sanitari all’ordine del giorno. L’assessore era coadiuvato dal direttore generale dell’assessorato, Emilio Duca. L’incontro si è svolto in un clima positivo e collaborativo. Tomassoni ha informato le Oo.ss. Sulla evoluzione della situazione nazionale, che non appare priva di incognite. Già questa settimana le Regioni si incontreranno, e giovedi ci sarà la conferenza dei Presidenti di Regione per mettere appunto i dettagli del confronto con il Governo ai fini di una condivisione del Patto della Salute. Le Regioni appaiono ferme sul rivendicare garanzie finanziarie necessarie alla sostenibilità del sistema. Il Governo vuole ridefinire sia il merito dei ticket, sia le modalità applicative sulla base del modello della gradualità già applicata da tre regioni, Umbria, Emilia Romagna, Toscana. Si vuole definire una specie di “sanitomentro” che tenga conto della capacità reddituale, dei beni patrimoniali e dell’assetto familiare. L’assessore si è quindi impegnato, con la condivisione delle Oo.ss., a rivedere tutto il capitolo dei ticket alla luce di quanto stabilito dal patto della salute. Questo è atteso per fine aprile o al massimo la prima quindicina di maggio. In ogni caso c’è l’impegno reciproco ad affrontare il problema e ridefinire questo capitolo, prima dell’estate e superare quindi il sistema in atto. Allo stato delle cose modifiche parziali immediate e di breve durata produrrebbero solo confusione nei cittadini senza risolvere alla radice il problema. Correlata a ciò è la ridefinizione delle regole dell’intramoenia con la tendenza, già rappresentata dal Governo, a superare l’intramoenia allargata, con benefici per la trasparenza e la gestione di queste attività. E’ intenzione dell’assessore anche arrivare ad un tariffario unico regionale della attività intramoenia. L’assessore ha poi anticipato in generale i temi della riforma sanitaria regionale. La Giunta ha intenzione di assumere entro il 15 maggio, un atto preventivo di riordino sul quale aprire il confronto con le altre istituzioni e le Ooss. Ha affermato che si va verso un riassetto istituzionale con due aziende sanitarie ed una azienda universitaria integrata con un unico comitato di indirizzo e due presidi ospedalieri, Terni e Perugia, autonomi nella loro gestione. Ma vorrà discutere di questo con le Ooss prima di ogni decisione definitiva. L’assessore ha riferito poi dello stato avanzato delle trattative con l’Università per la definizione della convenzione, considerata l’esigenza, sottolineata da tutte le Ooss, di informare e possibilmente condividere con le Ooss la ipotesi di accordo, naturalmente coinvolgendo anche il Rettore su questo percorso. L’assessore ha poi sottolineato l’esigenza di una riforma delle cure primarie e dell’assetto del territorio a partire da nuove funzioni da affidare agli attuali ospedali di territorio e puntando ad una organizzazione incentrata anche sulla sperimentazione della casa della salute. Stesso percorso partecipativo è stato assunto anche per la riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza. Le Ooss hanno apprezzato l’impostazione ed hanno sottolineato l’importanza di condividere scelte destinate a ridisegnare la sanità umbra dei prossimi anni. Hanno chiesto di entrare nel merito dei vari provvedimenti e discutere i dettagli sulla base delle proposte presentate dalla Giunta. Si è sottolineata la necessità di valorizzare il personale, la loro professionalità e la dedizione al Ssr. Considerando imprescindibile il personale per un sistema sanitario di qualità. Le Ooss hanno affermato che la priorità non è solo economica ma anche nella gestione del personale e nei risultati di qualità dei servizi offerti ai cittadini. Hanno richiesto quindi un intervento sul precariato e sulla coerenza dei servizi con il personale necessario. Sulla necessità della riorganizzazione del territorio le Ooss hanno condiviso l’impostazione regionale. Anche qui è necessaria partecipazione e coerenza per fare riorganizzazioni effettive, percepite dai cittadini e non di facciata. Il percorso di partecipazione è stato concretizzato da tre impegni reciproci: 1) Nuovo incontro per il 26 aprile, nel quale l’assessore si è impegnato a discutere le proposte di riordino nel dettaglio. 2) Incontro specifico preventivo sulla convenzione universitaria da fissare d’accordo con il Rettore 3) Tavoli categoriali per affrontare i problemi specifici delle riforme e le ricadute sul personale.  
   
   
SANITA´: IMPUGNATIVA GOVERNO, A DISPOSIZIONE 33 MLN APERTURA TAVOLO MONITORAGGIO A RAGIONI ABRUZZO  
 
 Pescara, 11 aprile 2012 - "In passato, si discuteva di come pagare i debiti che si erano accumulati nel tempo. Oggi, invece, si studia come utilizzare al meglio le risorse che sono a diposizione perchè i conti, e quindi i bilanci, sono in ordine". Un cambiamento radicale per una Regione come l´Abruzzo che, oltretutto, rappresenta un segnale di speranza per il futuro e che l´assessore al Bilancio ha tenuto a far rimarcare. Lo stesso assessore ha, inoltre, sottolineato le difficoltà legate alla estrema rigidità del Governo sia in merito alla scelta della Regione di destinare ad altri settori risorse non più utilizzate in sanità sia in relazione alla volontà della Giunta regionale di limitare, il più possibile, la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria. "Nella finanziaria 2011 - ha spiegato l´assessore - avevamo introdotto una norma che consentiva di non pagare il ticket quando il costo della prestazione fosse inferiore al ticket stesso. Invece, il Governo l´ha impugnata sostenendo che il ticket va, comunque, pagato. Nella stessa Finanziaria, - ha proseguito - avevamo previsto un´altra norma che prevedeva l´utilizzo di ben 33 milioni di euro. Si tratta di 20 milioni provenienti dal pagamento del bollo auto delle annualità 2010 e 2011. Risorse che non rientravano più nei piani operativi della sanità e che abbiamo deciso di utilizzare per il sociale. In secondo luogo, c´erano 13 milioni di euro derivanti dalle accise sulla benzina che avevamo accantonato per pagare la rata di mutuo dei 200 milioni di euro che il Governo ci aveva concesso come anticipazione per pagare i debiti del 2004, del 2005 e del 2006. Tuttavia, nel 2011, non abbiamo fatto quell´anticipazione, cioè non abbiamo utilizzato quei fondi, perchè non ne avevamo necessità. Così, abbiamo pensato di destinare quei 13 milioni di euro a spese obbligatorie dei trasporti". A tal proposito, l´assessore ricorda la positiva apertura avuta dal tavolo di monitoraggio ma, nonostante ciò, "il Governo ha impugnato anche questa norma di fronte alla Corte Costituzionale sostenendo che si trattava di fondi da destinare esclusivamente alla sanità". La problematica è stata prontamente sollevata dinnanzi al Tavolo di monitoraggio che ha garantito alla Regione che, nel momento in cui verrà portato a compimento il percorso di definizione dei conti della sanità, al 30 di aprile con la presentazione dei bilanci delle Asl, si cercherà di convincere il Governo a fare marcia indietro. "Qualora ciò non dovesse avvenire - assicura l´assessore al Bilancio - la Giunta andrà a sostenere con forza le ragioni dell´Abruzzo di fronte alla Corte Costituzionale. Infatti, siamo convinti del fatto che i fondi che sono a disposizione e non vengono utilizzati e magari rischiamo anche di andare persi, debbano essere utilizzati a vantaggio dei cittadini abruzzesi". Infine, capitolo tasse. "Oggi la Regione ha da parte dei fondi che non ha ancora utilizzato - ha concluso l´assessore - e che pensiamo di utilizzare creando, al tempo stesso, i presupposti per arrivare alla riduzione della tassazione come auspicato dai cittadini abruzzesi. Ovviamente, ci confronteremo con le parti sociali. Intendiamo, in questo modo, offrire agli abruzzesi prospettive di miglioramento delle condizioni di vita".  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: IL COMMISSARIO, BILANCIO IN UTILE MIGLIORANO I SERVIZI CHIESTO AL TAVOLO MONITORAGGIO RIDURRE TASSE  
 
Pescara, 11 aprile 2012 - "Mai l´Abruzzo è stato in avanzo di bilancio e mai si è avvicinato così tanto ai livelli essenziali di assistenza richiesti dal Ministero della Salute", ha dichiarato il Commissario ad acta della sanità, dopo il percorso virtuoso di gestione sanitaria che ha portato il Tavolo di monitoraggio del 4 aprile a certificare un avanzo di 60.986.000 di euro ed un utile di 5 milioni. Sulla base di questi risultati il Presidente ha reso noto di aver avanzato allo stesso Tavolo governativo la richiesta di riduzione delle tasse, dopo l´inasprimento subito nel 2007, per effetto del Piano di rientro. Il Commissario ad acta della Sanità ha illustrato nel corso della conferenza stampa, accanto a tutti i componenti l´Esecutivo, i risultati "storici" raggiunti nella gestione "del fenomeno sanitario" e le ragioni che hanno portato ad un miglioramento complessivo dell´offerta sanitaria abruzzese, certificato dal benchmark del Ministero della salute, in ordine ai livelli essenziali di salute, all´0assistenza distrettuale e ospedaliera. Ed è proprio la qualità de sistema sanitario, dopo il riequilibrio dei conti, il fattore che determinerà, nel Governo nazionale, la decisione sull´esito del commissariamento. "Il commissariamento - ha chiarito il Presidente - non lo decido io. Coloro che con il loro comportamento e le loro scelte scellerate hanno imposto di commissariare l´Abruzzo ora vogliono far credere che sia il Presidente a voler rimane in questo ruolo per gestire in solitudine i conti della sanità. Niente di più falso. E´ vero invece che al risanamento deve seguire l´attenzione alla qualità dei servizi. Questo obiettivo completerà l´azione commissariale". Il tavolo di monitoraggio, composto da ministero dell´Economia, della salute, dalle Regioni e dall´Advisor del Ministero ha certificato un utile di 5 milioni rispetto alla perdita di oltre 107 milioni di euro registrata nel 2008, in quella che il Presidente ha anche definito "operazione trasparenza su dati spesso oggetto di strumentalizzazioni operate da senatori che non conoscono e non si informano".Concorrono alla determinazione dell´avanzo, oltre all´utile di esercizio, 30 milioni di gettito fiscale, escluse le cartolarizzazioni, e la rideterminazione, rispetto alle previsioni del gestito fiscale operata dal Ministero, di 17 milioni di euro. I risultati economici delle Asl, rispetto al 2008, attestano per Avezzano-sulmona-l´aquila un utile di 22 milioni, per Pescara un utile di 1 milione 601 mila euro, per Lanciano-vasto-chieti una perdita di 2 milioni 285 mila euro e per Teramo un utile di 17.353.000 euro. Nel periodo 2008-2011 i costi sono aumentati del 1,4 per cento per migliorare e garantire i livelli essenziali di assistenza ma sono stati ridotti sprechi e privilegi. "a differenza di quanto una certa opposizione ignara va divulgando, rappresentando una visione difforme dalla realtà - ha dichiarato il Presidente - va evidenziato che il ciclo virtuoso si è ottenuto aumentando i costi per le prestazioni di primo livello, che sono passati dai 2.181.816 euro del 2008 ai 2.212.784 del Iv trimestre del 2011. E´ la cartina di tornasole di quello che abbiamo da subito sostenuto e cioè che razionalizzare non significa tagliare i servizi ma tagliare sprechi e privilegi, liberando risorse solo nell´interesse del cittadino e di un sistema sanitario di qualità". Nel 2010-2011 la spesa farmaceutica è diminuita dello 0.32 per cento così come è pure scesa del 5 per cento la farmaceutica convenzionata. Sono invece aumentati i prodotti farmaceutici del 7 per cento. "E´ un risultato complessivamente positivo perché siamo riusciti a restare dentro un sostanziale equilibrio ma è chiaro che dovremo lavorare con i direttori generali delle Asl per capire se è possibile scendere ancora sulla farmaceutica ospedaliera". Rispetto al 2008 sono pure diminuiti i costi derivanti dalle prestazioni da privati, non solo cliniche, passati da 381.060.000 del 2008 agli attuali 373.765.000. In particolare, per quanto riguarda la prestazioni da privato ospedaliera, nel periodo 2008-2011, si è avuta una riduzione del 7,3 per cento, mentre da privato per la riabilitazione extra ospedaliera una riduzione dell´8 per cento. E´ rimasto invariato il costo del personale per il periodo 2008-2001 per effetto del blocco del turn over, una delle sanzioni previste dal Piano di rientro. "Un dramma - ha evidenziato il Commissario - perché non ha consentito agli ospedali di salvaguardare la continuità delle loro performance". L´attività di risanamento ha quindi avuto come effetto anche quella di ottenere lo sblocco della sanzione e di assumere 1.118 tra medici e operatori del comparto, già vincitori di concorso, consentendo "ai nostri ospedali una stabilità delle attività ed una immediata ripresa della loro operatività a regime". Sul fronte dei costi per i beni e i servizi viene registrato nel 2008-2011 un aumento complessivo del 6,1 per cento. "Su questo segmento ci sono ulteriori margini di razionalizzazione e di miglioramento - ha spiegato il Commissario. Pensate che solo per aver proceduto ad una gara unica del farmaco abbiamo consentito in tre anni un risparmio di 60 milioni di euro. Lo stesso è accaduto per la gara sui vaccini e per quella sul 118". Grazie all´avanzo economico e alla posizione finanziaria netta positiva pari a 21 milioni di euro è stato possibile abbassare anche i tempi di pagamento delle fatture dei dispositivi medici di almeno 29 giorni, con la migliore performance fatta registrare dall´ospedale di Pescara, scesa dal 2010 a 80 giorni. In sostanza, nel periodo 2008-2010 il totale dei debiti della Regione si è ridotto del 44 per cento passando da 2.544.802 a 1.422.25; risultato che accanto all´avanzo economico e alla posizione finanziaria netta positiva ha portato l´Abruzzo definitivamente fuori dalla lista nera delle regioni canaglia. "Finora abbiamo parlato di conti economici che non sono ragionieristici ma fatti politici. Non voler avere più debiti non è una scelta ragionieristica ma tutta politica perché abbiamo deciso di non gravare sui giovani abruzzesi, pregiudicando il loro futuro. Il percorso virtuoso è un fatto politico perché vogliano dare speranza all´economia e al tessuto sociale della nostra regione". Secondo il Presidente i conti in ordine "sono il segnale di una migliore qualità delle prestazioni, si veda il sistema dalle Marche in su, fatta eccezione per il Piemonte in Piano di rientro. Infatti, tutto quello che viene sottratto al partito degli sprechi e dei privilegi va a beneficio della prestazione sanitaria in termini di tecnologia e di qualità del personale". Il Presidente non ha mancato di puntualizzare alcune questioni: anzitutto sulla mobilità passiva. "Intanto - ha detto - i dati sulla mobilità si riferiscono a due anni precedenti. Nel nostro conto economico abbiamo inserito in via previsionale un saldo extra di circa 71 milioni di euro e nonostante questo il nostro bilancio è in utile". In sostanza, il Commissario sostiene che nel "2005 quando la Regione perdeva 450 milioni di euro all´anno la mobilità era bassa ma nessuno mi convincerà che si devono fare cambiali per 450 milioni all´anno per risolvere il problema. Ragionamento questo che può piacere alle cliniche private ma non all´esigenza di salvaguardare il sistema sanitario, atteso che la mobilità incide in maniera irrilevante sui costi complessivi".  
   
   
ANZIANI AUTOSUFFICIENTI; INAUGURAZIONE “RESIDENZE ATTIVE” DI FONTENUOVO  
 
Perugia, 11 aprile 2012 - "Mettere gli anziani autosufficienti nella condizione di conservare la proprie abilità, in piena autonomia, seppure in una struttura che li protegge. È con questa finalità che ieri presso la Residenza Fontenuovo di Perugia sono stati inaugurati quattro nuove unità abitative che si configurano come microstrutture del sistema dei servizi territoriali": lo ha detto la vice presidente della Giunta regionale dell´Umbria e assessore alle politiche sociali, Carla Casciari, presente stamani, alla cerimonia di inaugurazione, alla quale hanno partecipato anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Giuseppe Depretis, insieme al consigliere Mario Bellucci ed il Vicario generale dell´Arcidiocesi di Perugia-città della Pieve, don Paolo Giulietti. Gli alloggi, muniti di tutti i comfort, sono stati realizzati nella porzione di fabbricato della struttura ristrutturato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. "Questa tipologia di alloggi va ad affiancare la gamma di opportunità che il sistema regionale di welfare mette a disposizione delle persone autosufficienti che necessitano di un sostegno nella quotidianità. Giovedì 12 aprile si concluderà in terza Commissione Consiliare l´iter del Regolamento approvato dalla Giunta Regionale con Dgr n. 272 del 13/03/2012 in materia di autorizzazione al funzionamento di servizi socio-assistenziali, diretti ad anziani autosufficienti e con fragilità sociali connesse all´età, che prevede oltre alle residenze servite case di quartiere e gruppo appartamento". "Obiettivo del provvedimento - ha concluso la vicepresidente Casciari - è di definire standard di qualità, procedure e modalità per l´autorizzazione al funzionamento, metodi di controllo e monitoraggio dei servizi e delle strutture semiresidenziali e residenziali a carattere socio-assistenziale".  
   
   
600.000 EURO PER ASSISTERE 103 ANZIANI RELIGIOSI IN LOMBARDIA  
 
Milano, 11 aprile 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, ha deciso di stanziare un contributo complessivo di 600.000 a favore delle Asl Milano 1, Lecco e Varese, per favorire l´assistenza in via sperimentale per un anno di 103 religiosi non autosufficienti accolti in diverse strutture. "Nella nostra regione - spiega Boscagli - sono presenti 500 religiose e religiosi anziani che, in relazione alle diverse forme di non autosufficienza, sono assistiti presso le loro dimore abituali quali conventi e comunità religiose. Alcuni istituti, per favorire il miglior sostegno anche di carattere socio-sanitario, hanno organizzato adeguati spazi dedicati con la presenza di personale qualificato in grado di offrire loro prestazioni assistenziali e di carattere socio- sanitario. La particolare storia dei religiosi, infatti, rende difficoltosa un´adeguata collocazione presso le residenze sanitarie (Rsa) presenti sul territorio". Sono state individuate, in accordo con i rappresentanti della Conferenza Episcopale Lombarda, dell´Unione Superiore Maggiori Italiane della Lombardia (U.s.m.i.) e della Conferenza Italiana Superiori Maggiori della Lombardia (C.i.s.m.), diverse strutture che, in base a determinati requisiti igienico-sanitari, strutturali e gestionali, verificati in collaborazione con le Asl, possano ricevere, attraverso le Asl stesse, i contributi distribuiti in base alla gravità del paziente assistito. Tra gli istituti individuati, che già ospitano gli anziani, ci sono: Casa don Giuseppe Quadrio di Arese (Mi), Infermeria San Michele (Mi), Residenza suore anziane Maggianico (Lc), Pontificio Istituto Missioni Estere Rancio (Lc) e la Casa S. Giuseppe di Varese. "Tra i nostri obiettivi - conclude Boscagli - vi è la realizzazione di un sistema di welfare, che favorisca la permanenza delle persone in condizioni di fragilità nel proprio ambiente familiare e sociale. Un vero e proprio sistema di sussidiarietà circolare, che metta al centro del mondo la persona in quanto tale, con tutti i suoi bisogni".