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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Maggio 2012
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UN ELENCO DI INDICAZIONI NUTRIZIONALI CONSENTITE PER I PRODOTTI ALIMENTARI  
 
Indicazioni sugli effetti benefici di determinate sostanze come il calcio o la vitamina C sulle etichette dei prodotti alimentari saranno d´ora in poi consentite solo se incluse nella lista approvata il 17 maggio dalla Commissione europea sulla base di uno studio dell´Efsa. I consumatori prestano sempre maggiore attenzione alla qualità del cibo che acquistano e sono ormai consapevoli che una dieta varia e bilanciata costituisce un requisito fondamentale per una buona salute, oltre al fatto che i singoli prodotti hanno un’importanza relativa nel contesto della dieta nel suo complesso. Le indicazioni nutrizionali riportate sulle etichette dei prodotti e nelle pubblicità possono quindi rappresentare un´importante fonte di informazioni nonché un indispensabile strumento di marketing utilizzato dagli operatori del settore alimentare per attirare l´attenzione del consumatore ed influenzarne le scelte. Per questo motivo, già nel 2006, con l´adozione del regolamento (Ce) n. 1924/2006, il Consiglio e il Parlamento si erano preoccupati di assicurare che le informazioni riportate sugli alimenti fossero chiare, precise e basate su prove accettate dalla comunità scientifica, in modo da garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, che avrebbero così potuto compiere le proprie scelte in piena consapevolezza ed in condizioni paritarie di concorrenza. Oggi la Commissione europea ha adottato un elenco di 222 indicazioni nutrizionali consentite, sulla base di una valutazione da parte dell´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) volta a dimostrare la validità scientifica degli effetti dichiarati e il rispetto degli altri requisiti contenuti nel regolamento. Come ha dichiarato John Dalli, commissario responsabile per la salute e la politica dei consumatori, questa lista, che ha già ricevuto il parere positivo di Parlamento europeo e Consiglio, "è il culmine di anni di lavoro e segna una tappa importante. L´elenco delle indicazioni nutrizionali consentite sarà disponibile on-line e permetterà ai consumatori europei di compiere le proprie scelte in modo consapevole. Le etichette contenenti indicazioni non garantite scientificamente dovranno essere ritirate dal mercato dopo un breve periodo di transizione". L´elenco attuale autorizza circa 500 delle 44000 indicazioni nutrizionali presentate dagli Stati membri nel 2008 per conto delle proprie industrie alimentari. Restano da analizzare circa 2200 voci relative alle cosiddette "sostanze botaniche", mentre più di 1600 indicazioni non hanno superato il processo di approvazione da parte dell´Efsa. Le industrie alimentari avranno a disposizione sei mesi per adeguarsi alle nuove norme stabilite dal regolamento, che saranno direttamente applicabili a tutti gli operatori del settore anche se la responsabilità dell´attuazione resterà ai singoli Stati membri. L´elenco delle diciture consentite e di quelle vietate sarà contenuto in un registro accessibile via web dal sito della Dg Salute e consumatori.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA REGOLE PIÙ SEVERE PER SALVARE IL TONNO ROSSO  
 
I deputati appoggiano nuove misure internazionali per ridurre ulteriormente le catture illegali del tonno rosso nell´Atlantico orientale e nel Mediterraneo, in un voto di mercoledì, mirato a garantire uno sviluppo più sostenibile dello stock. I deputati hanno inoltre richiesto ulteriori pareri sull´individuazione di zone di riproduzione e sulla creazione di santuari. Le nuove regole, che si concentrano principalmente sulla riduzione delle dimensioni delle flotte di pesca, il prolungamento delle stagioni di pesca chiuse per le reti a circuizione e il rinforzo dei controlli, sono state concordate alla riunione annuale della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell´Atlantico (Iccat) nel novembre del 2010. L´ue, in quanto parte contraente dell´Iccat, ha l´obbligo di incorporare tali raccomandazioni nel diritto comunitario. "Le nuove regole devono essere applicate in fretta, ora che si è da poco aperta la stagione di pesca del tonno rosso. Nonostante sia stato fatto un passo nella giusta direzione, mi rammarico che le norme non seguano un parere scientifico. Questa è un´opportunità mancata per tirare il tonno rosso fuori dal baratro" ha dichiarato Raül Romeva i Rueda (Verdi/ale, Es), che ha fatto passare la nuova legislazione in Parlamento. Più controlli per evitare le catture illegali Il nuovo piano di ricostituzione per il tonno rosso rafforzerà i controlli, inclusi quelli relativi ai trasferimenti di tonno dalle reti alle gabbie. Ogni operazione d´ingabbiamento dovrà essere video-registrata. Se il numero o il peso massimo del tonno rosso risulterà essere superiore del 10% a quello dichiarato dall´operatore dell´allevamento responsabile dell´ingrasso del pesce, i quantitativi in eccesso dovranno essere rilasciati. Gli stati membri dovranno garantire il monitoraggio, da parte dei loro osservatori nazionali, di tutte le loro navi da pesca con reti a circuizione inferiori ai 20 metri nel 2012. Per quanto riguarda le reti a circuizione più grandi, verrà ingaggiato un osservatore regionale dell´Iccat. In precedenza, solo il 20% delle reti a circuizione erano controllate. Meno navi ... Secondo le nuove regole, gli stati membri dediti alla pesca del tonno rosso avranno tempo fino all´inizio del 2013 per portare le loro flotte di pesca in linea con i contingenti a loro assegnati. Nel 2010 gli stati membri sono stati obbligati a eliminare solo il 25% della discrepanza tra la loro capacità di pesca e i contingenti a loro assegnati. Inoltre, la stagione di pesca con reti a circuizione sarà diminuita da due mesi a uno, e avrà luogo nel periodo dal 15 maggio al 15 giugno. Catturando meno pesci Il nuovo piano di ricostituzione riduce inoltre il totale ammissibile di catture (Tac) di tonno rosso a livello internazionale da 13,500 a 12,900 tonnellate. Di conseguenza, le Tac assegnate all´Ue sono state ridotte da 7113.15 tonnellate nel 2010 a 5756.41. Questa limitazione è già entrata in vigore nel 2011, anno in cui il contingente assegnato all´Italia ammontava a 1787,91 tonnellate. Prossimi passi Le nuove regole sono state approvate con 635 voti a favore, 16 contro e 11 astensioni. Il regolamento entrerà in vigore una volta ricevuta l´approvazione del Consiglio.  
   
   
IL MINISTERO DELLA SALUTE, È DA ANNI IMPEGNATO PER REALIZZARE UN’EFFICACE IODOPROFILASSI, QUALE IMPORTANTE MISURA PREVENTIVA DI SANITÀ PUBBLICA.  
 
In tale contesto lo iodio assume un importante elemento la cui assunzione è indispensabile nella dieta quotidiana. Tuttavia, in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, lo iodio è presente in quantità così esigue nel suolo, nelle acque e negli alimenti, che il fabbisogno minimo giornaliero necessario per una normale attività tiroidea non può essere soddisfatto. Per promuovere una corretta alimentazione, il Ministero della Salute ha avviato una serie di azioni per rilanciare il concetto di iodoprofilassi. Attualmente è in corso un intervento di modifica della legge n. 55 del 2005 (in materia di prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica) che ad oggi non prevede sanzioni agli obblighi previsti; in particolare sono state inserite sanzioni (da euro 1.000,00 a euro 10.000,00) in caso di mancata disponibilità di sale iodato nei punti vendita; mancata disponibilità di sale iodato nell’ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità; mancata esposizione della locandina informativa negli esercizi di vendita in prossimità degli espositori. Preoccupanti i dati statistici. In Italia soffrono di problemi della tiroide oltre 6 milioni di italiani. Più del 10% della popolazione si ammala di gozzo Colpita anche la popolazione giovanile residente in alcune aree del Paese dove il gozzo può superare la prevalenza del 20%”. Ci sono quasi 30 mila ricoveri ordinari con diagnosi di gozzo semplice, cioè quasi 50 ricoveri ogni 100 mila abitanti, con un impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno. Per Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” rimane centrale il ruolo della iodoprofilassi esteso a tutta la popolazione sia maschile che femminile e del supplemento di iodio in gravidanza e durante l’allattamento così come lo screening precoce delle malattie tiroidee in donne sia in gravidanza sia che ne stiano programmando una. Infatti le donne in determinati momenti fisiologici, quali la gravidanza e l’allattamento sono particolarmente esposte ad una carenza nutrizionale di iodio con ripercussioni negative sulla salute e qualità di vita..  
   
   
VENETO: LAVORO E AGRICOLTURA  
 
 Venezia - “Non posso essere a Roma, ma idealmente sono a fianco di quanti oggi manifestano a Roma per il lavoro in agricoltura: irrigidire meccanismi che funzionano, come i voucher, non solo non creerà nuova occupazione, ma diventerà una istigazione al sommerso in un settore che, almeno nel Veneto, crea nuove occasioni lavorative e soprattutto che crea pil e immagine”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ha ribadito il 22 maggio la sua posizione sull’argomento: “i meccanismi, peraltro innovativi, introdotti nel lavoro agricolo, in primo luogo i voucher, hanno risolto moltissime situazioni altrimenti senza risposta, come il supporto di amici e parenti, hanno regolarizzato il lavoro occasionale, hanno evitato costi aziendali aggiuntivi, hanno portato soldi all’erario. Nella nostra regione questo strumento ha funzionato benissimo: sono stati utilizzati 591 mila voucher per attività agricole stagionali e 463 mila per attività non stagionali, per un totale corrispondente a circa 210 mila giornate/uomo di lavoro (stima Inps). Per fare un paragone, è come avere contrattualizzato 930 lavoratori a tempo pieno l’anno; pari all’8 per cento delle giornate lavorative dei dipendenti agricoli a tempo determinato. Senza voucher questo lavoro o non ci sarebbe stato o sarebbe stato in nero per reciproca volontà delle parti. E non c’è nulla di peggio di una legge per la quale il cittadino è nelle condizioni di non poterla applicare”. “Ribadisco inoltre che in Veneto il saldo occupazionale è attivo – ha ribadito Manzato – non sono non abbiamo perso occupazione ma ne abbiamo creata, proprio a favore del lavoro dipendente, mentre la produzione lorda vendibile sfiora i 5 miliardi l’anno, è un simbolo del “made in”, conquista i mercati, come ad esempio nel settore vino dove esportiamo oltre il 30 per cento della produzione nazionale. Pensare che una regolamentazione più rigida e l’obbligo di contratti per lavori di pochi giorni o per persone che vogliono lavorare un week end possa dare elasticità al sistema è una vera sciocchezza”.  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: ELIMINAZIONE VOUCHER CREA DIFFICOLTÀ AD IMPRESE  
 
Trieste - "Eliminare di fatto l´utilizzo dei voucher in agricoltura sarebbe una mossa assolutamente avventata in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo". Sulla possibile abolizione dei voucher in agricoltura prende dunque posizione anche l´assessore regionale alle Risorse rurali e agroalimentari Claudio Violino, sottolineando che "la Coldiretti ha ragione a chiedere maggiore attenzione rispetto a questa tematica: i voucher - continua Violino - sono uno strumento utile per dare occupazione a molti studenti e pensionati che non hanno altre possibilità di guadagno e che sono utili anche alle stesse imprese". "Con la situazione di grave crisi economica che anche il settore primario sta attraversando in questo momento, l´eliminazione dei voucher rappresenterebbe un vero e proprio contraccolpo per le imprese agricole - prosegue l´assessore Violino - che vedono già il loro reddito notevolmente ridotto". "Eliminare i voucher creerebbe nuove spese per assunzioni che molte volte le imprese agricole non si possono permettere. Spero - conclude - che si riesca a trovare un accordo che possa venire incontro alle migliaia di lavoratori anche della nostra regione".  
   
   
IMBOSCHIMENTO TERRENI NON AGRICOLI. DAL PSR DEL VENETO 2 MILIONI DI EURO  
 
Il Programma di Sviluppo Rurale del Veneto ha finanziato con 2 milioni di euro complessivi la Misura 223 “Imboschimento di terreni non agricoli”, finalizzata al miglioramento dei suoli mediante formazioni forestali e arboricoltura da legno. “Con questa iniziativa – ha fatto presente l’assessore regionale all’agricoltura – puntiamo a sostenere la difesa del suolo, l’assorbimento di anidride carbonica, la diversificazione delle attività agricole tradizionali, la riqualificazione del paesaggio agrario e la ricostituzione di ambienti naturaliformi, la diminuzione dei contaminanti presenti nel suolo e l’uso sostenibile delle risorse idriche”. La misura sostiene finanziariamente la realizzazione di boschi permanenti, di fustaie a ciclo medio – lungo, di impianti a ciclo breve, di impianti ad alta intensità per il disinquinamento dell’acqua e di impianti ad alta densità per la ricarica delle falde. “Con tali interventi – ha aggiunto l’assessore - sarà possibile anche contrastare la degradazione del suolo dovuta all’erosione e allo stesso tempo valorizzare il paesaggio. Le domande di aiuto andranno presentate ad Avepa entro il 29 giugno prossimo.  
   
   
AGRICOLTURA SOCIALE IN TOSCANA: COME FUNZIONA IL PRIMO BANDO IN ITALIA  
 
Firenze – E’ il primo bando di questo genere in Italia e le domande si possono fare fino al 2 luglio prossimo. E’ il bando sull’agricoltura sociale della Regione Toscana, la misura che offre contributi pubblici a fondo perduto, a fronte dell’inserimento di persone con disabilità o svantaggio in una azienda agricola, a coloro i quali, che siano imprenditori agricoli, cooperative sociali, enti o associazioni, svolgono attività a favore di persone con disabilità o svantaggio. Come funziona il bando, chi può ottenere i contributi, quali attività si possono fare, quali le priorità, quali persone con disabilità possono tarre più vantaggio dall’attività in campagna: questi e altri saranno i temi di una presentazione che si terrà il 24 maggio, dalle 10 alle 12, in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Saranno presenti l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, il consigliere per i diritti delle persone disabili, Massimo Toschi, il responsabile dell’ufficio Giovanisì della Regione, Carlo Andorlini, e il dirigente del settore agricoltura che ha emanato il bando, Simone Tarducci. L’iniziativa si inserisce all’interno della programmazione dei Cantieri Giovanisì – Infoday Per maggiori informazioni: Numero verde Giovanisì: 800 098 719 (lun-ven, ore 9.30-16) E-mail: cantieri@giovanisi.It    
   
   
A EUROCARNE, ASSICA PROTAGONISTA CON UN CONVEGNO SUI VALORI NUTRIZIONALI DEI SALUMI ITALIANI E SULLA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE  
 
Milano – Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente a Confindustria, sarà presente a “Eurocarne", il Salone Internazionale delle Tecnologie per Lavorazione, Conservazione, Refrigerazione e Distribuzione delle Carni, con un Convegno dedicato ai nuovi valori nutrizionali dei salumi italiani. A Verona, Il 24 maggio, il giorno dell’inaugurazione della Fiera, alle 14.30, nell’Area Forum, si avrà questo importante momento scientifico, dedicato ai valori nutrizionali dei salumi italiani emersi dalle analisi effettuate dalla Ricerca Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e Ssica (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari). Dalla ricerca, promossa da Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani) e da Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati), si evidenzia come i salumi siano una categoria di alimenti in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica. Parteciperanno al Convegno: Giovanni Ballarini, antropologo alimentare, Massimo Lucarini, Ricercatore presso l’Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione, Giovannibattista Pallavicini, tutela e anticontraffazione dell’Istituto Salumi Italiani Tutelati; Giovanna Saccani, Ricercatrice presso la Stazione Sperimentale Dipartimento Carni. Modera Monica Malavasi, Direttore dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani. Al Convegno non si parlerà solo di aspetti nutrizionali ma anche di lotta alla contraffazione e di tutela dei marchi a denominazione; inoltre sarà possibile scoprire aneddoti e curiosità sui salumi italiani nella storia millenaria grazie alla presenza del Prof. Ballarini, antropologo alimentare e massimo esperto del settore dei salumi. In occasione del Convegno sarà distribuito anche il booklet scientifico “Salumi Italiani, nuovi valori, nuovo valore”, una pubblicazione che ha il compito di aggiornare e documentare la composizione nutrizionale dei salumi italiani, le cui ultime analisi risalivano al 1993. Un utile strumento per i professionisti del settore, della salute, e per tutti coloro che sono interessati ad una alimentazione di qualità.  
   
   
UMBRIA, GIOVANI AGRICOLTORI. G.R. STANZIA ULTERIORI 3 MILIONI E MEZZO DI EURO PER I NUOVI INSEDIAMENTI DEL 2011  
 
Perugia - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche agricole Fernanda Cecchini, ha deciso di riaprire i termini per la presentazione delle domande per gli aiuti previsti dalla misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ai giovani agricoltori insediati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 ed attivando un apposito bando che sarà pubblicato nelle prossime settimane. “Con questa delibera, ha affermato l’assessore Cecchini, abbiamo destinato ulteriori 3 milioni e mezzo di euro per sostenere l’insediamento dei giovani in agricoltura. Per l’Umbria è di vitale importanza che nascano e si consolidino nuove aziende guidate da giovani che hanno un età inferiore ai quaranta anni”. La misura del Programma di sviluppo rurale prevede la concessione di un finanziamento fino a 70 mila euro di cui 35 mila di contributo a fondo perduto e 35 mila in conto interessi per investimenti. “Fino ad oggi, ha aggiunto l’assessore Cecchini, abbiamo già impegnato fondi per oltre 16 milioni di euro destinati a finanziare le domande dei giovani agricoltori che si sono insediati dal 2007 al 2010 e che hanno prodotto investimenti complessivi per oltre quaranta milioni di euro. Con quest’ultimo stanziamento arriviamo quasi a venti milioni di euro, e prevediamo di finanziare altre 50 aziende che vanno ad aggiungersi alle 331 che sono rientrate nei bandi degli anni scorsi. Sono numeri importanti per una regione come l’Umbria che confermano la vocazione del nostro territorio. Questo significa che l’agricoltura umbra può guardare al futuro con maggiore ottimismo e porta idee nuove in un comparto che resta vitale per l’intera economia dell’Umbria”. Dal giorno della pubblicazione dell’avviso pubblico, che sarà emanato dal Servizio “Aiuti alle imprese ed alle filiere del sistema produttivo agroindustriale” della Regione, gli interessati avranno sessanta giorni di tempo per la presentazione della domanda.  
   
   
AOSTA: TRATTORI E SICUREZZA, CONCLUSO IL CORSO DI FORMAZIONE PER AGRICOLTORI  
 
Quart - Chi lavora nei campi a contatto con macchinari e attrezzature agricole sa bene quanto sia importante rispettare le norme di sicurezza per tutelare la propria salute. Al fine di prevenire gli infortuni causati dal ribaltamento dei trattori agricoli e forestali, che rappresentano il 10% degli incidenti nel settore, l’Agenzia del Lavoro ha promosso un corso professionale finalizzato all’aggiornamento normativo e alla formazione sul campo. Robin Zotta, ingegnere - Il corso si propone come obiettivo, e come finalità, di capire da un lato quali possano essere i gradi di pericolosità, e dall’altro lato anche i dispositivi di sicurezza di cui sono dotati oggi giorno le macchine, come previsto dalla normativa di riferimento europea che anche l’Italia ha poi recepito, in funzione dell’accordo Stato-regione promosso nel marzo di quest’anno e che entrerà in vigore in maniera effettiva nel marzo del 2013, al quale gli agricoltori di tutta Italia si dovranno adeguare. Le macchine devono rispondere a determinati criteri di sicurezza, com’è previsto dalle normative europee: le macchine che non sono già predisposte dalla casa costruttrice delle varie dotazioni di sicurezza, dovranno essere adeguate da autofficine autorizzate dalle quali sarà poi rilasciata una dichiarazione di conformità della macchina stessa. Alle lezioni, che si sono svolte il 16 e 17 maggio presso il vivaio forestale regionale “Abbé Henry” di Quart, per un totale di dodici ore, hanno partecipato otto agricoltori. Robin Zotta, ingegnere - Abbiamo fatto 5 ore di teoria in cui venivano elencati sia i principi base del codice della strada per la guida in sicurezza della macchina, sia in strada che fuori strada, con tutte le dotazioni di sicurezza e anche un richiamo alle varie attrezzature e alle varie macchine agricole che possono essere attaccate anteriormente o posteriormente alle macchine, in funzione sempre di quanto previsto e permesso dal libretto di circolazione del veicolo stesso. Nelle prove pratiche abbiamo messo in evidenza quali possano essere le peculiarità di ciascuna macchina: in dotazione avevamo due trattori di cui uno dotato di rimorchio e l’altro dotato di un carico posteriore, in questo caso era una falciatrice, una trincia erba, e nelle varie prove, nelle simulazioni che sono state fatte, è stato creato un percorso apposito con diversi ostacoli, dallo zigzag alla retromarcia, dei percorsi articolati per vedere effettivamente come i nostri utilizzatori si muovevano con le macchine agricole, calcolando che potevano essere delle macchine che i partecipanti non avevano mai visto prima, mai provato, sia come dimensioni sia come potenza sia come complessità della macchina stessa. Nella parte conclusiva del corso si va a simulare quello che è un ribaltamento. Un momento fondamentale in cui gli agricoltori hanno toccato con mano, utilizzando un trattore speciale dotato di supporti pneumatici, ciò che potrebbe succedere nel momento in cui a fronte di un disguido, di un cedimento del terreno, di un’eccessiva pendenza non calcolata in anticipo o di uno sbilanciamento legato all’attrezzatura caricata, una macchina dovesse rovesciarsi. Robin Zotta, ingegnere - L’obiettivo del corso è andare a specificare la bontà dei dispositivi di ribaltamento di cui sono dotate le macchine, quindi in questo caso l’arco di protezione interno e l’abbinamento sempre obbligatorio con le cinture di sicurezza. Rovesciando il trattore, il nostro conducente ha la possibilità di verificare cosa può succedere nella realtà quando si trova in un campo agricolo. Edy Zerga, agricoltore - E’ importante perché almeno sappiamo valutare i rischi e facciamo una simulazione per vedere il ribaltamento e quando siamo ribaltati riuscire a sganciarsi dalla cintura e uscire dalla macchina operatrice insomma.  
   
   
AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO DI LOTTA BIOLOGICA AL CINIPIDE DEL CASTAGNO (GENNAIO-APRILE 2012).  
 
Il progetto di lotta biologica al Cinipide del castagno con l’utilizzo del parassitoide Torymus sinesis, secondo le linee di attuazione del Piano nazionale del settore castanicolo, sta proseguendo secondo la tempistica prevista. Le aree individuate nell’autunno 2011 per i lanci del Torymus sono state monitorate per sincronizzare il lancio del Torymus con la fase di sviluppo del cinipide all’interno delle galle. “Il Cinipide del castagno - come sottolinea l’assessore regionale al Piceno, Antonio Canzian – pur non interessando direttamente il frutto, può provocare nel lungo periodo il deperimento della pianta e, potenzialmente, perdita produttiva in termini di castagne. La Regione Marche - assessorato all’Agricoltura - con il Piano di settore castanicolo 2010-2013, ha aderito al programma di lotta biologica per contrastare l’emergenza Cinipide. Ai quattro siti di lancio previsti inizialmente dal progetto: Baccile (Montefortino); Meschia (Montegallo); San Pietro (Ascoli Piceno) e Venamartello (Acquasanta) è stata aggiunta una ulteriore zona, Rigo di Montegallo”. I parassitoidi portati sul posto dai collaboratori del prof. Alma, dell’Università di Torino, sono stati rilasciati con successo nei giorni 27 e 28 aprile scorsi, grazie alla collaborazione del personale del Servizio fitosanitario regionale e del Corpo Forestale dello Stato. Il personale del prof. Alma ha inoltre effettuato un sopralluogo presso il Vivaio regionale dell’Assam “Alto Tenna” di Amandola, per verificare lo stato di realizzazione del centro di moltiplicazione del Torymus sinesis, che permetterà, in futuro, alla Regione Marche di produrre autonomamente il parassitoide per la lotta al cinipide.  
   
   
PRESTO IN TOSCANA STUDENTI A SCUOLA DI PESCE POVERO IN VENTI RISTORANTI TOSCANI PIATTI CON PESCE POVERO  
 
 Sono venti i ristoranti toscani (tra Prato, Montecatini, Livorno e Firenze) che propongono regolarmente nei propri menù piatti a base di pesce povero. Quaranta chili di pescato ordinato ogni settimana in arrivo dalle reti dei pescatori della nostra costa al prezzo di 8 euro al chilo. Un’azione che si traduce in 300 mila euro di fatturato in più registrato nei primi mesi del 2012 dalle cooperative coinvolte nell’iniziativa. Sono i primissimi risultati del Progetto di Promozione Regionale del Pesce Dimenticato portato avanti nel 2011 e nel 2012 che, se allargato ai ristoratori aderenti della Rete Vetrina Toscana, sarebbe in grado di consolidare nella nostra regione la filiera corta del pesce dimenticato e creare nuove economie basate su prodotti ittici del nostro mare definiti di scarto fino a pochi anni fa con fatturati di milioni di euro per i player del settore. Queste le Cooperative coinvolte nel Progetto: Cooperativa Santa Maria Assunta (Livorno), Cooperativa Mare Nostrum (Viareggio), Associazione Peschintavola (Viareggio), Cooperativa Aplysia (Livorno). Le imprese di pesca hanno costituito una piattaforma operativa presso la cooperativa Santa Maria Assunta di Livorno per le attività di lavorazione e logistica per la vendita e distribuzione del pescato. Inoltre per garantire servizio continuativo le cooperative costituiranno a breve una Rete di Impresa. Obiettivo: da una parte allargare il numero delle cooperative capaci di fornire il pesce, dall’altra far crescere la lista dei ristoranti che propongono il pesce dimenticato nei loro menù. Questo grazie alla rete di ristoranti di Vetrina Toscana a Tavola e senza dimenticare le pescherie… Questo primo bilancio del progetto è stato tracciato a Viareggio dagli assessori regionali Gianni Salvadori e Cristina Scaletti. Il futuro del Progetto Pesce Dimenticato: il progetto ha come obiettivo principale la realizzazione di una campagna promozionale negli istituti alberghieri toscani per aumentare la conoscenza sull’utilizzo e sul consumo del pesce povero tra i giovani ristoratori del futuro e contemporaneamente di valorizzare le produzioni agricole di eccellenza della nostra regione, in particolare vino, olio Igp toscano e pane toscano a lievitazione naturale. A questo obiettivo primario si aggiunge quello di collegare in maniera diretta il mondo della scuola con quello imprenditoriale della ristorazione toscana, proseguendo ed implementando la collaborazione con la rete dei ristoranti aderenti al progetto della Regione Toscana denominato “Vetrina Toscana”. Nello specifico la campagna di promozione si articolerà interessando tre settori molto importanti per continuare questo percorso nell’utilizzo consapevole del “pesce povero toscano”: il mondo della scuola, quello della grande distribuzione e quello della ristorazione di qualità legata alla rete “Vetrina Toscana”. Istituti Alberghieri Saranno organizzate con le classi 4° e 5° di dieci Istituti Alberghieri della regione percorsi seminariali formativi/informativi tenuti da cuochi professionisti e biologici con focus sulle specie del “pesce dimenticato”, sulle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del pesce, sui metodi di pulitura, la preparazione e la cottura e infine sono previste lezioni sulla preparazione di alcune ricette con esercitazione pratica. Inoltre alla fine del progetto sarà indetto il “Primo Concorso di cucina sul pesce povero…ma bello!!” al quale saranno chiamati a partecipare tutte le classi degli istituti alberghieri che hanno preso parte agli incontri. Sezioni Soci Unicoop Firenze Per la grande distribuzione verranno organizzate, sulla base dell’ottima riuscita avuta nel precedente progetto, ulteriori serate a tema rivolte alle sezioni socie di Unicoop Firenze sul territorio regionale. Ristorazione Toscana All’interno di “Vetrina Toscana” e in collaborazione con “Le strade del Vino”, con il “Consorzio per la tutela dell’Olio extravergine d’oliva Toscano Igp” e con il “Consorzio del pane toscano a lievitazione naturale” verranno realizzati inviti mirati ai ristoratori per avvicinarli all’impiego di specie ittiche a “costo competitivo” e alternative rispetto a quelle di maggior impiego, con l’aggiunta di un approccio culinario innovativo alla risorsa anche tramite l’utilizzo delle produzioni toscane dei soggetti chiamati a collaborare all’iniziativa e sfruttando la fantasia e la creatività dei futuri cuochi degli Istituti Alberghieri. Dati dall’Osservatorio Economico Sulle Strutture Produttive Della Pesca Marittima In Italia 2009 Nel 2009, la produzione ittica complessiva ha presentato un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, con un aumento della produzione (+7%) e del fatturato (+9%). Il positivo andamento dei quantitativi prodotti è da attribuire al comparto della pesca in mare che, dopo un anno di forte crisi (nel 2008, gli sbarchi erano diminuiti del 18% rispetto all’anno precedente), torna a salire sulle 242 mila tonnellate. In questo quadro il progetto di promozione del “Pesce Povero” è particolarmente importante se si considera che delle oltre 700 specie marine commestibili, solo il 10% circa è effettivamente commercializzato su larga scala, a causa di abitudini alimentari consolidate. Una significativa parte del pescato non arriva sui mercati a causa del suo scarso o nullo valore commerciale, mentre dall’altro lato alcune specie sono sottoposte ad una pressione di pesca eccessiva. Proprio per questo è necessario agire per limitare lo spreco di risorse comunque valide dal punto di vista alimentare e nutrizionale, modificando le nostre abitudini di acquisto e alimentari, riducendo così la pressione su quelle specie maggiormente sfruttate dall’attività di pesca.  
   
   
CIVIDALE, INAUGURATA LA RESTAURATA GRANDE CANTINA RICAVATE DUE NUOVE SALE DA RICEVIMENTO QUADRERIA INEDITA CON TELE A OLIO DEL SEICENTO E DEL SETTECENTO DUE ANNI DI LAVORO E UN INGENTE INVESTIMENTO, PRIVATO, DI UN MILIONE DI EURO.  
 
Sono le cifre dell’imponente opera di restauro, realizzata in accordo e con la supervisione della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, che ha interessato una parte del corpo delle pertinenze di Villa De Claricini Dornpacher, la splendida dimora veneta di Bottenicco di Moimacco (Ud) realizzata nel 1650 e gestita oggi dall’omonima fondazione, presieduta dall’avvocato cividalese Antonio Picotti e il cui consiglio di amministrazione è larga parte composto da membri nominati dal Comune di Cividale del Friuli (Ud). L’inaugurazione si è tenuta domenica 6 maggio, a Bottenicco di Moimacco (Ud). Il sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch, ha presieduto i lavori in luogo del presidente, Antonio Picotti, impossibilitato a partecipare. Il consigliere Giorgio Trusgnich ha ricordato che i lavori sono stati possibili soprattutto grazie alla donazione che il giudice Angelo Favatà ha recentemente devoluto alla Fondazione De Claricini Dornpacher. Il consigliere Germano Zorzettig ha illustrato, invece, gli obiettivi dell’azienda agricola e le modalità della ristrutturazione dei vigneti e della cantina. Dopo diversi anni di progettazione e dedicata alla realizzazione, è ora a disposizione della Fondazione una ampia gamma di botti e di attrezzature moderne collocate nel contesto antico, particolarmente adatte all’ottenimento di vini di alta qualità. L’architetto Diego Kuzmin ha illustrato l’intervento di recupero e restauro nel rispetto delle strutture esistenti dei locali cantina e come sia stato utile l’accostamento con soluzioni moderne, per consentire all’azienda di operare al meglio nell’ospitalità di eventi nelle due sale di ricevimento e nel produrre buoni vini nelle vecchie cantine utilizzando moderne attrezzature. Dopo le conclusioni del sindaco di Cividale del Friuli, il maestro Massimo Belli ha diretto la nuova orchestra “Ferruccio Busoni” di Trieste per il concerto di musiche di Antonio Vivaldi, “L’estro Armonico - Libro Secondo”. In uno dei vani recuperati, con pareti interne con sasso a vista, è stato arricchito da una galleria di quadri prima mai esposti al pubblico, olii su tela perfettamente restaurati del Seicento e del Settecento, con temi sacri e allegorici. Tra le novità, in tema di quadreria, l’esposizione inedita di alcune opere di Guido Tavagnacco, artista friulano che a Villa De Claricini trionfa con 120 tele, grazie a una generosa donazione. Dal sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch, un plauso al presidente della Fondazione, Antonio Picotti, e a tutto il cda, per l’attività che l’Ente promuove a favore della conoscenza della villa, per le iniziative di conservazione e valorizzazione del complesso nobiliare, e per l’alto profilo dell’attività culturale proposta: in villa, infatti, vengono organizzati con regolarità concerti, incontri e presentazioni. “L’amministrazione comunale di Cividale - dice Balloch - intende mantenere e rafforzare sempre più il legame con la Fondazione, con la ricerca di progetti da attuare in sinergia, finalizzati al potenziamento delle attività da proporre a un pubblico sempre più vasto”. Www.declaricini.it  www.Cividale.net    
   
   
VINI TRENTINI NEI PAESI TERZI: 1,9 MILIONI PER LA PROMOZIONE  
 
Per la promozione dei vini trentini sui mercati dei Paesi terzi, la Commissione europea ha messo a disposizione dei produttori della Provincia autonoma di Trento, tramite il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, una dotazione finanziaria di 1.952.000 euro. Dando attuazione alla campagna 2012-2013 del Ministero, la Giunta provinciale ha provveduto stamane, con una delibera firmata dall´assessore all´agricoltura Mellarini, a fissare i criteri di priorità nell´assegnazione del contributo. La campagna recepisce misure previste a livello europeo relative all´Organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in particolare riferite ai programmi di sostegno del settore, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo. La delibera oggi approvata e che apre ufficialmente il bando per la presentazione dei progetti, prevede delle griglie di priorità, con punteggi differenziati, che privilegiano i progetti presentati da consorzi di tutela e associazioni di produttori nonchè l´esportazione verso Giappone, Russia e Svizzera. I progetti di promozione - che saranno esaminati da un Comitato di valutazione nominato stamane dalla Giunta - dovranno essere presentati alla Provincia (Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole), ad Agea ed al Ministero delle Politiche agricole entro l´11 giugno 2012.  
   
   
MILANO: RISCOPRIAMO LE RICETTE DELLA NONNA  
 
Alla riscoperta delle antiche tradizioni culinarie. E´ stato questo l´argomento su cui si è focalizzata la presentazione della Iv edizione di ´Milano food week´, la rassegna dedicata all´enogastronomia che coinvolge centinaia di ristoranti, trattorie, osterie, pasticcerie e gelaterie con iniziative culinarie, che si è svolta a Palazzo Giureconsulti e ha visto la partecipazione dell´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Margherita Peroni. Presenti anche la responsabile della comunicazione del Banco alimentare Anna Clerici, il vice direttore della Caritas ambrosiana Luciano Gualzetti e, in rappresentanza della Grande distribuzione, Dario Buzzi. Cultura Del Riciclo - "E´ necessario riscoprire la cultura della nonna - ha detto l´assessore Peroni -, che ci insegnava a riutilizzare i cibi e a non buttare via nulla. Bisogna convincere i cittadini a sprecare sempre meno. A questo proposito Regione Lombardia ha sottoscritto accordi con la Grande distribuzione e le associazioni di volontariato, affinché i cibi non più vendibili possano essere recuperati per i più bisognosi". Ricette Della Nonna - E, mentre a piazza Mercanti era stato allestito un mercato dove si barattano le ricette (ne porti a casa una in cambio di un´altra lasciata scritta sui notes appositamente predisposti), all´interno di Palazzo Giureconsulti si insegnavano e preparavano le ricette della nonna. La più richiesta è stata la ´Frittata di pane´, composta da ingredienti che tutte le massaie hanno sicuramente sempre a portata di mano. Oltre alle uova e alla mollica di pane raffermo servono, infatti, solo latte, olio, prezzemolo, formaggio grattugiato, sale e pepe. Expo 2015 - "La nostra strada - ha concluso l´assessore al Commercio - è quella tracciata dallo slogan di Expo 2015, ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´. Solo rispettando il pianeta possiamo infatti ottenere una migliore qualità della vita".  
   
   
FRANCESCA MORETTI PRESIDENTE DELLA STRADA DEL FRANCIACORTA SUCCEDE A GIANLUIGI VIMERCATI CASTELLINI  
 
Francesca Moretti è il nuovo Presidente della Strada del Franciacorta, fra le prime e più attive Strade del vino italiane. Succede a Gianluigi Vimercati Castellini e resterà in carica 3 anni. 38 anni, enologa, Francesca Moretti è responsabile del settore vitivinicolo del gruppo Terra Moretti, fondato dal padre Vittorio Moretti nel 1977, anno di nascita della cantina Bellavista in Franciacorta. A questa realtà sono seguite nel tempo Contadi Castaldi in Franciacorta (1987), Petra (1996) e Tenuta la Badiola (2000) in Toscana. Oggi Francesca Moretti si dedica con particolare attenzione alle strategie di sviluppo dei mercati, pur non trascurando il suo amore per la campagna e l’agronomia. Nel 2011 ha infatti fondato in Franciacorta la prima Scuola Italiana di Potatura della Vite in collaborazione con la Scuola dei Preparatori d’Uva Simonit & Sirch e con prestigiose Università ed Istituti di Ricerca. Questa scuola ha come obiettivo quello di diffondere la consapevolezza del valore strategico del recupero di tecniche colturali tradizionali che, garantendo la salubrità e la longevità delle vigne, sono in grado di valorizzare i caratteri di unicità di un territorio vitato e della sua produzione. L’incarico a Presidente della Strada del Franciacorta è un impegno che Francesca Moretti condurrà proseguendo l’indirizzo indicato dal presidente uscente Gianluigi Vimercati Castellini, nell’obiettivo di rendere sempre più efficace il sistema di sinergie tra operatori del territorio già avviato dal suo predecessore. “La Franciacorta – dichiara – è una splendida terra che, in relativamente pochi anni rispetto al storia di altri territori, si è affermata quale eccellenza enologica grazie alla consapevolezza che solo innalzando gli standard della propria offerta si possono ottenere due risultati contemporaneamente: sviluppo economico e tutela ambientale. Con la Strada del Franciacorta ci impegneremo sempre più affinché questo territorio possa consolidare la propria identità di “destinazione turistica”, individuando interlocutori e mercati che siano in linea con il posizionamento del comparto vitivinicolo. Punteremo cioè alla qualità del turismo oltre che alla evidente attenzione per un incremento quantitativo del comparto.” “ Sono consapevole che il percorso sarà complesso e impegnativo- conclude- ma sono molto fiduciosa, perché credo che in questo momento di incertezza economica la gente riesce ad avvertire con maggiore consapevolezza l’urgenza di affermare la propria identità culturale ed economica in un quadro competitivo di tipo internazionale”. Con Francesca Moretti sono stati eletti nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Strada del Franciacorta Camilla Alberti (Castelveder), Lucia Barzanò (Il Mosnel), Michele Bozza (Tenute La Montina), Ezio Maiolini (Majolini), Paolo Pizziol (Villa), Gianluigi Vimercati Castellini (Al Rocol), Daniela Codeluppi (Ristorante Hostaria Uva Rara), Patrizia La Rocca (Enoteca Le Cantine di Franciacorta), Rosa Milini (Comune di Erbusco), Mario Malossini (Trenord). Il nuovo Collegio dei Revisori, invece, è composto da Ernesto Stefanutti, Marianna Archetti (Comune di Rovato), Flavio Tignonsini (Iseo Bike).  
   
   
MENTRE LE ESPORTAZIONI DEI PRODOTTI TIPICI ITALIANI CONTINUANO A CORRERE, IL BONTÀ SI PREPARA AD UNA NUOVA EDIZIONE RICCA DI SORPRESE.  
 
• Nei primi mesi dell’anno le esportazioni di formaggi italiani hanno segnato un +6,15%, mentre il valore di quelle del vino nazionale è aumentato del 3,7% • Il Bontà (Cremona, 10-13 novembre 2012) si prepara a riunire in un unico Salone le migliori produzioni nazionali. L’attesa per la nona edizione de il Bontà, il Salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali in programma alla Fiera di Cremona dal 10 al 13 novembre 2012, sta crescendo. La Manifestazione in questi anni ha infatti assunto sempre maggiore credibilità e importanza per gli operatori professionali e gli amanti della buona tavola grazie alla qualità dell’esposizione e alla sua efficacia commerciale dal punto di vista dei nuovi canali distributivi che è in grado di aprire ai piccoli e medi produttori nazionali. Fin dalla sua nascita, il Bontà propone il meglio dell’enogastronomia nazionale; se ne sono accorti anche all´estero, tanto che sempre più spesso arrivano a Cremona delegazioni straniere di buyer. Nel corso degli anni il Bontà ha ospitato operatori da Francia, Russia, Danimarca, Svezia e Giappone, e anche quest’anno non mancheranno le grandi catene estere. Uno dei principali obiettivi della Manifestazione è infatti quello di aiutare i piccoli e medi produttori, che ancora troppo spesso faticano a trovare sul mercato gli spazi che meritano, ad aprirsi nuove porte commerciali anche all’estero. In un mercato globalizzato, dove la contraffazione delle tipicità italiane rappresenta il concorrente più pericoloso e sleale, il Bontà rappresenta quindi uno strumento di lavoro importante per valorizzare le nostre eccellenze alimentari. Uno degli altri punti forti de il Bontà è inoltre l’ampia area espositiva dedicata alle attrezzature professionali: un paradiso per chef e ristoratori, anche perché prodotti di alta qualità meritano di essere trattati e cucinati con attrezzature altrettanto valide. Il Bontà non è tuttavia solo un’esposizione di alto livello, ma ogni anno offre una serie di eventi collaterali per tutti i gusti: degustazioni guidate, presentazioni, concorsi, seminari scientifici e convegni per affrontare tutti i temi legati alle produzioni tipiche e all’alimentazione: dalla celiachia alle qualità organolettiche dei cibi, passando per gli abbinamenti ideali con i vini e a concorsi ormai internazionali come il Cheese of the Year, il campionato mondiale di formaggi che quest’anno festeggia la sesta edizione. Nel corso degli anni si sono confrontati in questo concorso, sempre seguitissimo dagli operatori, paesi come Spagna, Francia, Grecia, Svizzera, Germania, Olanda e Messico: insomma, il top delle produzioni mondiali. Tra gli eventi collaterali de il Bontà 2012, anche un appuntamento dedicato alla la mise en place, una preziosa tradizione da conservare, che ha debuttato l’anno scorso. Oltre ad uno spazio espositivo che metterà in mostra tavole apparecchiate da ammirare e copiare per le occasioni speciali, verrà organizzato anche una tavola rotonda che avrà come tema “L´evoluzione del lusso nella storia della tavola”. Il Bontà 2012 si preannuncia quindi ricchissimo di sorprese e di golosità: per essere sempre aggiornati sul programma e sulle novità della prossima edizione è possibile visitare il sito www.Ilbonta.it  
   
   
DOPO IL SUCCESSO DELL´EDIZIONE MILANESE TORNA L´ITALIA BEER FESTIVAL IN VERSIONE ESTIVA DAL 29 GIUGNO AL 1° LUGLIO ALLO STADIO BRIANTEO DI MONZA CONFERMATA L´ATTENZIONE PER LA CELIACHIA CON UN MINIFESTIVAL DEDICATO A BIRRE E PRODOTTI ARTIGIANALI SENZA GLUTINE  
 
Dopo il successo della settima edizione milanese dell´Italia Beer Festival, il tradizionale appuntamento con il mondo dei microbirrifici artigianali italiani, l´Adb (Associazione Degustatori Birra) si farà promotrice a grande richiesta di una versione estiva dell´evento, l´Italia Beer Festival Estate, che avrà luogo da venerdì 29 giugno a domenica 1° luglio a Monza all´interno dello Stadio Brianteo, direttamente sul campo da calcio. L´italia Beer Festival Estate, che si svolgerà secondo la consueta formula basata sulla presenza dei banchi d´assaggio allestiti dai produttori con centinaia di birre in degustazione e sull´attivazione di laboratori e corsi rivolti sia ai neofiti che ai cultori del settore, si distinguerà per lo spazio riservato alle birre gluten free e, in generale, alle problematiche alimentari connesse alla celiachia. In sintonia con la neonata sezione di Adb dedicata alle birre gluten free, presentata durante l´edizione romana tenutasi ai primi di maggio e presieduta da Alfonso Del Forno, è infatti previsto in occasione del Festival brianzolo una sorta di "minifestival" dedicato ai celiaci, che potranno trovare in degustazione sia birre artigianali sia prodotti alimentari rigorosamente senza glutine. Accanto alle birre, saranno previsti spazi dedicati ai cibi di qualità e alla musica. La manifestazione si terrà allo Stadio Brianteo di Monza (via G.b. Stucchi 8) con i seguenti orari: venerdì 29 giugno (17.00-02.00); sabato 30 giugno (12.00 - 02.00); domenica 1 luglio (12.00 - 24.00). Per maggiori informazioni: www.Degustatoribirra.it  
   
   
“BUONO E FA BENE”: MUTTI, LA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI E SIGMA PROMUOVONO LE PROPRIETÀ BENEFICHE DEL CONCENTRATO DI POMODORO  
 
A partire dal 14 Maggio, Mutti in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi e i supermercati Sigma dà vita ad una iniziativa speciale per promuovere le proprietà nutrizionali del Doppio Concentrato di pomodoro. In oltre 100 punti vendita Sigma presenti sul territorio dell’Emilia Romagna e della Lombardia, il pane fresco sarà venduto in sacchetti personalizzati Mutti che, focalizzandosi sul concetto che il Doppio Concentrato è “Buono e fa bene”, invitano i consumatori a sostenere la ricerca scientifica della Fondazione Umberto Veronesi. Il pane acquistato e così confezionato sarà inoltre accompagnato da un campione di Doppio Concentrato di Pomodoro, un ingrediente naturale, indispensabile per aggiungere bontà e colore in cucina: un gusto unico e versatile, ideale per legare armoniosamente i diversi sapori e dare ai piatti un tocco di originalità e gusto. Il sacchetto distribuito nelle panetterie dei supermercati Sigma riporta inoltre alcuni preziosi suggerimenti per l’utilizzo del Doppio Concentrato di Pomodoro Mutti, sia nelle ricette della tradizione che in primi e secondi piatti facili e veloci da preparare e quindi più contemporanei. Buono e fa bene …. Infatti, il Doppio Concentrato Mutti, prodotto secondo una ricetta antica e naturale con il 100% di pomodoro italiano e totalmente privo di coloranti o conservanti, si presenta anche come un “vero e proprio alleato della salute” in quanto contiene il Licopene, un potente antiossidante naturale che aiuta a prevenire molte patologie legate all’invecchiamento. Studi scientifici hanno dimostrato che questo importante carotenoide, che dà il colore rosso al pomodoro, è contenuto nel Doppio Concentrato in quantità fino a 5 volte maggiori rispetto al pomodoro fresco. Un consumo regolare di Licopene contribuisce così a ridurre i danni dovuti all’ossidazione delle cellule e dei tessuti. Inoltre, importanti ricerche condotte da Mutti insieme all’Ordine dei Biologi Italiani hanno attestato che questo importante nutriente aumenta la sua concentrazione nel pomodoro sottoposto a cottura e soprattutto nel concentrato. Mutti e Sigma sostengono così la Fondazione Umberto Veronesi e invitano tutti i consumatori a donare il 5xMille alla fondazione. Grazie a questa nuova campagna Mutti vuole sottolineare ancora volta l’importanza della ricerca e della divulgazione scientifica con lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione  
   
   
VALBONA: 50 ANNI DI EVOLUZIONE L’AZIENDA VENETA PRODUTTRICE DI SOTTOLI E SOTTACETI FESTEGGIA NEL 2012 L’IMPORTANTE TRAGUARDO. INNOVAZIONE, INVESTIMENTI, SVILUPPO E RICERCA PER GUARDARE AL FUTURO.  
 
Valbona, azienda leader nella produzione di verdure conservate, festeggia quest’anno i suoi primi 50 anni: un anniversario prestigioso che segna una tappa significativa per il brand veneto. Dietro l’elevato livello qualitativo dei prodotti Valbona, infatti, esiste un marchio ricco di storia, innovazione, crescita ed evoluzione, che è stato in grado di conciliare la tradizione gastronomica italiana con la più moderna tecnologia. La tradizione conserviera di Valbona comincia nel 1962 quando i primi soci fondatori rilevano l’acetificio Vittorio Gallina di Mira, in provincia di Venezia. La crescita è rapidissima e la produzione si allarga notevolmente: insieme al lavoro cresce anche la struttura e gli impianti produttivi vengono trasferiti nelle rimesse di una villa veneta nel comune di Lozzo Atestino. Negli anni ’70, grazie al favorevole riscontro e percependo la nuova era dei consumi, l’azienda comincia ad allargare l’offerta ed il suo successo si rafforza passo dopo passo fino al decennio successivo quando inizia a ricoprire un ruolo di primissimo piano nel segmento Private Label grazie ad importanti collaborazioni con catene distributive nazionali ed internazionali. “Gli anni ’80 sono stati un periodo di svolta –afferma Piero Cavallini, direttore commerciale di Valbona- le abitudini degli italiani stavano cambiando e gli acquisti erano sempre più indirizzati alla grande distribuzione dove i consumatori potevano trovare una vasta offerta. In questo periodo è iniziata la grande crescita della realtà veneta che, accanto ai sottaceti, ha iniziato a produrre sottoli, condimenti per riso, olive e antipasti”. Nel 1994 entra in funzione il modernissimo stabilimento di Lozzo Atestino in provincia di Padova: Valbona diventa protagonista di un considerevole sviluppo tecnologico, incrementa le proprie vendite, entra nei mercati esteri, crea nuove linee di produzione e prosegue nella sua espansione nella private label nazionale e internazionale. In questi anni cresce l’attenzione per il gusto e il consumatore inizia a chiedere servizio e rapidità di preparazione: si iniziano a produrre anche la famiglia dei grigliati e le salse per condimento. Nel 2004 Valbona inaugura il centro logistico di Monselice, aggiorna gli impianti e continua nella sua politica della qualità: un percorso che richiede standard qualitativi di massimo livello, dalle materie prime al ciclo produttivo, dalle competenze del personale agli strumenti messi a disposizione per lo svolgimento del lavoro. “Dalla sua nascita, l’azienda si è trasformata radicalmente insieme allo sviluppo del mercato –continua Cavallini- diventando una realtà consolidata su tutto il territorio italiano e all’estero. Oggi grazie agli investimenti nella ricerca e sviluppo e a un team di professionisti, siamo in grado di offrire nuove ricettazioni per nuove occasioni di consumo”. Valbona distribuisce oggi le proprie referenze in molti paesi di tutto il mondo ed è una presenza internazionale in costante sviluppo: tutto ciò è stato possibile grazie alla volontà della società di mantenersi al passo coi tempi, di innovare la propria produzione e ampliare la propria offerta. Il tutto ponendo grande attenzione alla qualità: ogni fase della filiera produttiva è costantemente monitorata e verificata. Ad un severissimo piano Haccp si affiancano certificazioni e standard internazionali quali Uni En Iso 9001:2008, Uni En Iso 22005:2008 (Certificazione di filiera – Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari), Brc (Global Standard for food safety), Ifs (International food standard), Woolworths Quality Assurance Standard e Tesco Food Manufacturing Standard ottenuta a marzo 2012 che accredita Valbona fra i fornitori della catena di distribuzione inglese. “Cinquant’anni di attività rappresentano senza dubbio per noi un prestigioso traguardo professionale” conclude Piero Cavallini “Valbona si è sempre dimostrata una realtà di eccellenze e un partner affidabile e innovativo, in grado di cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato. Per il futuro abbiamo in programma di consolidare la posizione raggiunta in Italia, di sviluppare ulteriormente la nostra presenza sui mercati esteri e di continuare con l’innovazione di prodotto attraverso l’attività di ricerca per proporre nuove referenze e ottimizzare quelle già esistenti”  
   
   
BABYBEL: LA BONTÀ DI SEMPRE, UN GUSTO TUTTO NUOVO! + LATTOSO E + MORBIDOSO!  
 
L’amatissimo e rotondissimo compagno di merenda di tantissimi bambini (e non solo!) torna ancora più buono. Grazie al lavoro degli specialisti caseari che hanno unito al gusto fresco del buon formaggio e alla squisitezza di sempre una nuova consistenza che rende Babybel + lattoso e + morbidoso! Nasce così il nuovo Babybel, ma con la praticità di sempre! Il prodotto sarà disponibile a partire da maggio su tutti gli scaffali della grande distribuzione e del canale tradizionale, nelle consuete retine con 6 mono-porzioni confezionate singolarmente e avvolte nell’inconfondibile guscio di cera rossa. Babybel: molto più di un formaggio… piccolo nelle dimensioni, grande nel divertimento! Da metà maggio Babybel regalerà un simpatico gadget dedicato ai piccoli calciatori di domani: i Minifoot! I Minifoot sono delle scarpine da calcio…per le dita! In 4 fantastici colori tutti da collezionare sognando gli Europei di Calcio di quest’estate! Saranno l’occasione per grandi e piccini per sfidarsi e dimostrare le prodezze di cui sono capaci con la palla di cera di Babybel! Non solo un gadget da collezionare, ma una vera e propria preparazione atletica da seguire sul sito babybel.It grazie ai suggerimenti del mister su come giocare ed imparare tutte le mosse dei campioni! I Minifoot saranno in Tv dal 3 Giugno per 4 settimane con uno spot dedicato. Babybel, il formaggio prêt-à-porter, amato da mamme e bambini, rotondo, allegro e impertinente, anche quest’anno sarà il protagonista indiscusso della tavola! Confezione da 132g, da 6 pezzi nella pratica retina Prezzo raccomandato al pubblico: 2,68€ Conservazione in fresco tra 4° C e 8° C  
   
   
ORIGINALITALY CELEBRA LA CUCINA E I SAPORI DEL BEL PAESE CON LA SECONDA EDIZIONE DEL “PREMIO CHEF D’AUTORE” SELEZIONATI DAGLI UTENTI DEL PORTALE I 5 CHEF CON LA RICETTA PIÙ APPREZZATA I FINALISTI SI SFIDERANNO MARTEDÌ 29 MAGGIO AL RISTORANTE ‘IL LUOGO DI AIMO E NADIA’ DI MILANO  
 
Originalitaly.it, il portale dedicato all´Italia e alle sue eccellenze, presenta i cinque chef finalisti della seconda edizione del “Premio Chef d’Autore”, che si sfideranno martedì 29 maggio 2012 in una competizione gastronomica nel celebre ristorante milanese “Il luogo di Aimo e Nadia”, alla presenza del famoso critico gastronomico e conduttore di Melaverde, Edoardo Raspelli. I cinque chef finalisti della seconda edizione del premio Originalitaly, che con la loro ricetta hanno maturato il punteggio più elevato assegnato dagli utenti stessi del network, saranno così i protagonisti della sfida finale che vedrà l’assegnazione della seconda edizione del “Premio Chef d’Autore”. Un ricco parterre di giornalisti e professionisti del settore giudicherà in base a criteri predefiniti le ricette e i piatti presentati dagli artisti ai fornelli del celebre ristorante milanese, abbinati per l’occasione con i vini delle rinomate Cantine Contadi Castaldi. I cinque chef che si sono aggiudicati la sfida finale sono: Francesco Fichera, del Ristorante ‘Shakti’ di Longiano (Fc) Simone Zambon, del Ristorante ‘Moma’ di Sesto Calende (Va) Ivan Berton, del Trattoria ‘Berton’ di Padova Fabio Sgrò, del Ristorante ‘Marcelin’ di Montà (Cn) Domenico Leone, del ‘Palazzo Plenilunio´ di Rutigliano (Ba) Ad aprire la kermesse sarà lo chef Francesco Fichera, per il quale il viaggio è un elemento fondamentale che lo ha formato professionalmente sin dall’inizio della sua carriera, vivendo un continuo pellegrinaggio tra Europa e Asia: con il ‘Filetto di maialino lardellato in segreto con tortino di pan di spagna, caponatina, salsa di mango, germogli di sango e pesto di rucola’ eseguirà un piatto che nasce come sintesi delle sue radici ed esperienze di vita, per far fare un giro del mondo a chi lo assapora. Seguirà lo chef Ivan Berton, affascinato sin da bambino dall’arte culinaria il cui ingrediente fondamentale è l’olio extravergine d’oliva, essenza stessa della cucina e della cultura alimentare italiana. Dalla passione per i prodotti semplici e dall’amore per i colori delle materie prime è nato il piatto che l’ha portato sino in finale, ‘Gnocchetti di patate viola con crema di asparagi verdi e gamberi in olio cottura’, dove colore e sapore si incontrano sorprendentemente. Con lo chef Fabio Sgrò si assaggerà un accostamento inedito e intrigante proprio come tutta la sua filosofia in cucina: “mangiare non deve solo riempire la pancia, ma deve essere un’esperienza completa per i cinque sensi”. Con ‘Tortelli di farina di kamut ripieni d´anatra al rosmarino, con crema di raschera D.o.p. E mirtilli’ Sgrò esprime tutta la sua sana follia nel giocare con ingredienti e sapori, supportato dalla voglia di mettersi in gioco e dalla consapevolezza che ogni giorno si impara qualcosa di nuovo. Il secondo sarà presentato dallo chef Simone Zambon, la cui curiosità l’ha portato a innamorarsi perdutamente della cucina e a interrogarsi su come certi ingredienti, messi insieme, potessero generare un’armonia di sapori. In ‘Tonno "in scatola" con verdurine in olio cottura e pomodori confit’ si rispecchiano pienamente i 4 capisaldi della sua cucina, curiosità, semplicità, passione e tradizione. A chiusura, lo chef Domenico Leone con la sua ‘Millefoglie croccante di mandorla all’esotico’: nato dalla voglia di proporre la frutta come dessert, questo piatto prende spunto dall’ultimo viaggio tra Bali e Brasile e dà vita a una ricerca di nuovi profumi e accostamenti di sapori che genera una ricetta in cui tradizione e sperimentazione si fondono perfettamente insieme in un dolce originale e fresco. Il "Premio Chef d’Autore" renderà così omaggio all´Italia delle tradizioni e dei sapori, degli accostamenti inediti e delle sperimentazioni tecniche applicate alla cucina. Dall´antipasto al dessert, le 5 ricette proposte durante l’evento, oltre a sedurre la vista, saranno un vero e proprio trionfo di gusti e profumi che si incontrano e si intrecciano, in un gioco di seduzione per il palato e per l’anima, esaltando unicità e peculiarità della migliore arte culinaria mediterranea. Originalitaly.it Originalitaly.it - il meglio in Italia - è l’innovativo e dinamico portale web dedicato all´Italia e alle sue eccellenze. Nato nel 2005, Originalitaly.it consente di organizzare una "vacanza made in Italy", fornendo informazioni, consigli e suggerimenti su dove Mangiare, Bere, Dormire e sulle migliori Tipicità italiane che è possibile acquistare anche online; grazie a Originalitaly è possibile trovare con estrema facilità alberghi, b&b, ristoranti, trattorie, agriturismi… Sul portale confluiscono, infatti, oltre 5000 Aziende italiane tra le migliori del settore enogastronomico e turistico che si distinguono per la qualità e la tipicità dei prodotti e dei servizi offerti, oltre che per la capacità di offrire al cliente prodotti e servizi sempre all´insegna dell´eccellenza. Due le partnership di prestigio che hanno accompagnato lo sviluppo del progetto sin dall´inizio: la testata web www.Panorama.it che ospita in home page un motore di ricerca collegato direttamente al sito ed Edoardo Raspelli, noto critico del mondo enogastronomico e dell´ospitalità che cura una sezione "L´angolo di Edoardo Raspelli" in cui segnala e recensisce le strutture da lui visitate nel corso della sua carriera  
   
   
TORRACCIA: DAL VINO NASCONO ….. LE SPEZIE L’AZIENDA PIEMONTESE TRASFORMA GLI IMBALLAGGI IN PICCOLI GIARDINI PER TERRAZZE E BALCONI  
 
Arriva l’estate e Torraccia del Piantavigna lancia un’idea per portare l’orto in città. Timo, finocchietto, origano, menta, salvia: le cassette in legno da contenitore di bottiglie diventano un piccolo giardino di spezie con Torraccia del Piantavigna. La storica azienda piemontese, affermata in tutto il mondo grazie a vini di eccellenza come Ghemme e Gattinara Docg, ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti nell’ecosostenibilità trasformando i classici imballaggi in legno in angoli verdi per terrazze e balconi. Tolte le bottiglie, la scatola si trasformerà in un vero e proprio set per gli amanti della natura. Torraccia del Piantavigna regalerà ai suoi clienti il terriccio e i semi da piantare ed aprirà un vero e proprio laboratorio per il pollice verde sul web. Sulla pagina Facebook dell’azienda si potranno postare le immagini delle diverse fasi dalla semina alla raccolta, scambiarsi consigli e chiedere il parere di un esperto. Il set per la realizzazione del mini giardino sarà distribuito in tutte le enoteche in cui si trovano i prodotti della cantina piemontese. «Abbiamo lanciato questa idea – spiega Alessandro Francoli, presidente della cantina – perché crediamo che sia importante pensare all’ambiente in tutte le fasi, dalla produzione alla vendita. Il vetro delle bottiglie è riciclabile, ma il legno delle cassette rischiava di finire nel fuoco o peggio ancora mescolato tra i rifiuti. In questo modo, invece, c’è una seconda vita anche per gli imballaggi che si trasformano in un orticello alla portata di tutti »