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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Maggio 2012 |
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GREEN BANKING: UNA SOLUZIONE PER USCIRE DALLA CRISI, TRA OPPORTUNITÀ DI LAVORO E BUSINESS BANCARIO |
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Milano, 24 maggio 2012 - Si avvicina l’appuntamento con la 6ª Edizione di Green Globe Banking Award & Conference del prossimo 14 giugno 2012 a Milano. Il Prof. Marco Fedeli, ideatore dell’evento e fondatore di Globiz, spiega i vantaggi sociali ed economici del nuovo approccio green, sottolineandone potenzialità di crescita e opportunità occupazionali. «Non si può fare business ignorando il contesto in cui si opera e l’evoluzione dei modelli di consumo» la pensa così il Prof. Marco Fedeli, ideatore di Green Globe Banking, il Premio che viene conferito ogni anno alle best practice delle banche che mettono in campo strategie verdi. È sempre più diffusa nella società contemporanea una nuova sensibilità legata ai temi dell’ambiente e del territorio che apre scenari inediti di sviluppo e nuove potenzialità economiche. Gli Istituti bancari, alla ricerca di soluzioni innovative per lo sviluppo del loro business, cominciano a guardare sempre con più interesse verso i consumatori ‘green oriented’, mettendo in campo nuove strategie finanziarie finalizzate a costruire e consolidare il mercato di riferimento. «Green banking - spiega Marco Fedeli - si traduce nello sviluppo di strategie di mercato e di realizzazione di specifiche attività, oltre che in una filosofia green che evita sovra consumi al suo interno dimostrandosi attenta agli sprechi, consapevole di trarre da questi sforzi un sicuro ritorno di valore economico, sociale e ambientale». Si evolve il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa, spesso interpretata e tradotta in operazioni di immagine che esulano dalla creazione di vantaggi economici. «La banca - sottolinea Fedeli - ha il compito delicato di contribuire a consolidare un nuovo quadro interpretativo sul ruolo della Rsi come strumento di valore non disgiunto a una reale occasione di ritorno economico. Il green banking è certamente un’opportunità in questo senso grazie a un’accelerazione nella diffusione dei suoi principi». Nuove opportunità di business, nuove opportunità occupazionali. «Il nuovo business favorisce lo sviluppo di sbocchi occupazionali che però necessitano di nuove competenze cioè figure professionali specificatamente formate, indispensabili per una corretta formulazione di strategie di mercato di successo, evitando i rischi collegati al greenwashing – ovvero l’auto-attribuzione di meriti ‘verdi’ non veritieri. Queste nuove professionalità – continua Fedeli – formate nel solco del societing, evoluzione del marketing che affianca all’analisi dal mercato quella della società, avranno il compito di fornire e diffondere una nuova visione del fare impresa e business. Per favorire la formazione di questi profili abbiamo istituito la Green Business Executive School.». L’appuntamento per un quadro completo sul Green Banking made in Italy è fissato per il prossimo 14 giugno 2012 nella Sala delle Colonne del Palazzo Corio Casati di Milano – Sede Storica della Banca Popolare di Milano – dove a partire dalle ore 14:00 si svolgerà la 6ª edizione dell’evento Green Globe Banking Award & Conference. Www.ggbanking.it |
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LA NUOVA FRONTIERA DELL’IMMOBILIARE È L’AFFITTO IN CONDIVISIONE, SU FACEBOOK ROOMMIS UTILIZZA LE CARATTERISTICHE VIRALI DELLA RETE SOCIALE PIÙ POPOLARE PER AIUTARE CHI CERCA/OFFRE UNA CASA IN CONDIVISIONE |
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Milano, 24 aprile 2012 – idealista.It, il portale di annunci immobiliari gratuiti per privati, lancia roommis, l’applicazione facebook che oltre ad aiutare gli utenti a trovare casa, li aiuta anche nella ricerca del coinquilino perfetto confermando la sua naturale vocazione all’innovazione, idealista.It integra i suoi servizi per la ricerca casa nel social network più diffuso al mondo (oltre 800 milioni di utenti registrati) sfruttandone appieno le caratteristiche di diffusione virale dei contenuti e di interattività per utilizzare roommis basta avere un profilo facebook e accettare le norme d’uso dell’applicazione, da quel momento in poi l’utente può partire nella ricerca di una stanza in un’abitazione in condivisione o pubblicare un annuncio in forma totalmente gratuita gli amici degli amici - per chi cerca casa è importante poter definire da subito come dovrebbe essere il futuro coinquilino per evitare convivenze infelici e problematiche, il vantaggio di un’applicazione nativa di facebook come roommis offre la possibilità di effettuare una prima selezione di annunci in base alla propria cerchia di amicizie sul social network roommis identifica immediatamente le stanze offerte da profili amici o da amici di amici. In questo modo, la scelta della casa in condivisione risulta più facile in funzione della relazione che abbiamo con i suoi abitanti. La possibilità di vedere i profili dei candidati come di coloro che già convivono nello stesso appartamento, aumenta l’affinità potenziale con gli inquilini della casa per chi pubblica un annuncio il processo è estremamente semplice - l’utente viene guidato nell’inserimento di tutti i dati riguardanti l’abitazione: numero di stanze o posti letto disponibili, posizione, metratura, regolamento della casa, requisiti necessari dei futuri compagni di appartamento e tanto altro ancora secondo gli ultimi dati di idealista.It, le offerte in condivisione sono cresciute in italia del 74,5% nell’ultimo anno, mentre la domanda è pressocchè triplicata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (204%). Il prezzo medio della camera singola ora è di 327 euro al mese, mentre l’età dei conviventi è di 26 anni, prevalentemente di sesso femminile, generalmente non fumatori, non posseggono né ammettono la presenza di animali domestici e propendono per abitazioni nel centro o nei quartieri universitari delle grandi città secondo vincenzo de tommaso dell’ufficio studi di idealista.It “con roommis idealista.It torna a stupire percorrendo stavolta la strada social di facebook per semplificare la vita di tante persone in cerca di una sistemazione adeguata alle loro esigenze abitative in un contesto che favorisca una convivenza piacevole tra coinquilini. Sappiamo che sia chi cerca casa, che chi la offre ha oramai grande dimestichezza con la tecnologia e i social networks, per questo crediamo che un servizio come roommis faciliterà e accelererà modalità e tempi di ricerca” roommis è completamente gratuito ed è già disponibile qui http://apps.Facebook.com/roommis/ |
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CONVEGNO SU RIGENERAZIONE URBANA E VALORIZZAZIONE EDILIZIA |
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Milano, 24 maggio 2012 - Giovedì 31 maggio, alle ore 15, in Camera di Commercio di Milano si parlerà di riqualificazione delle aree dimesse e recupero dei sottotetti per uso abitativo. Riqualificazione delle aree dismesse e recupero dei sottotetti per uso abitativo: 31 Maggio 2012 - Palazzo Turati Sala Consiglio - Camera Di Commercio Di Milano - Via Meravigli 9/B. Modera: Claudio Lossa Past President Fimaa Milano. Registrazione partecipanti. Inizio Convegno: Antonio Pastore Presidente Osmi Borsa Immobiliare Saluti introduttivi; Giuseppe Maria Jonghi Lavarini Architetto, Presidente Di Baio Editore Saluti introduttivi; Assessore Daniele Belotti Assessorato al Territorio e Urbanistica, Regione Lombardia “Presentazione dello studio Regionale afferente le aree dismesse e il recupero di aree rigenerabili ai fini abitativi, Normativa e incentivi premiali”; Giovannella Condò Consiglio Notarile “Le doverose attenzioni da porre agli acquirenti per le due tipologie abitative”; Margherita Corsi Responsabile Osmi Borsa Immobiliare, Azienda Camera di Commercio “Il mercato immobiliare di loft e mansarde: il punto di vista degli operatori”; Di Baio Editore Tavola rotonda: incontro con gli architetti “Esempi di riqualificazione urbana sostenibile.” Di Baio Editore Tavola rotonda: incontro con le Imprese “Innovazione tecnologica a servizio della qualità dell’abitare”. Coffee Break Fabio Todarello Avvocato - Studio legale Todarello and partners “Loft, mansarde e sottotetti: profili giuridici alla luce della legislazione ordinaria e del Piano casa” Assessore Ada Lucia De Cesaris Assessorato Urbanistica – Edilizia Privata “Il Comune di Milano cosa si aspetta dalla sua Città”. |
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EDILIZIA IN TOSCANA: NEL 2011 IL 48% DELLE IMPRESE RIDUCE IL FATTURATO RISPETTO AL 2010 FRA LE DIFFICOLTÀ LA CARENZA DI LIQUIDITÀ DOVUTA AI RITARDI NEI PAGAMENTI DELLA PA |
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Firenze, 24 maggio 2012 - Rispetto al 2010, nel 2011 il 43% delle imprese rileva una flessione della propria attività, misurata in termini di ore effettivamente lavorate, che si traduce in un calo del fatturato per quasi una impresa su due (il 47, 7%). Sono alcuni dei dati più significativi dello studio elaborato da Unioncamere Toscana con la collaborazione di Ance. I risultati derivanti dall’indagine condotta nel mese di marzo 2012 su un campione di 205 imprese operanti nel settore delle costruzioni con almeno dieci addetti sono univoci: il settore delle costruzioni chiude il 2011 con un nuovo deciso peggioramento degli indicatori economici disponibili. Nel 2011 solo il 10,8% delle imprese considerate ha fatto registrare un aumento della propria attività (in termini di ore effettivamente lavorate) rispetto al 2010 e il 46,2% ha mantenuto i livelli dell’anno precedente. Nel complesso la contrazione media è stata pari al 10,5%, maggiormente pronunciata per le imprese di medio-grandi dimensioni rispetto alle piccole. A livello di singoli segmenti di mercato, una situazione relativamente migliore interessa il comparto dell’edilizia residenziale su commessa di terzi privati, fondamentalmente attivata dalla domanda delle famiglie e delle cooperative di abitazione. Flessione generalizzata (nel 46,5% dei casi) anche per il portafoglio ordini delle imprese, che fa sì che il 44,9% delle imprese lo ritenga insufficiente (il 51,5% ritiene invece lo stesso soddisfacente) per una continuazione regolare della propria attività. Alla fine del 2011 la media di mesi di attività assicurata dal portafoglio ordini è inferiore all’anno ( 8,9 mesi): in questo caso, va meglio per le imprese medio-grandi (10,4 mesi) rispetto alle piccole (6,8). Come anticipato, il fatturato del 2011 risulta per lo più in diminuzione rispetto al 2010 (nel 47,7% dei casi ), mentre il 40,1% ha riportato una situazione di stabilità e solo il 12,3% ha dichiarato un aumento. Nel complesso, la contrazione media del fatturato (-10,2%) evidenzia una dinamica meno negativa per le piccole imprese rispetto alle medio-grandi. Contemporaneamente, cresce nel 31% dei casi il costo della manodopera sui costi complessivamente sostenuti dalle imprese. Manodopera che nel 20,2% delle imprese subisce una riduzione di organico, con una maggiore dinamicità sul fronte occupazionale per le imprese medio-grandi. Infine, gli investimenti si riducono per il 22,5% delle imprese, anticipando una tendenza alla contrazione che peggiorerà nel 2012, in linea con il clima di pessimismo che caratterizza il settore costruzioni. Fra le principali determinanti di questa situazione: problematicità sul fronte della liquidità sulle quali incidono in maniera rilevante i rapporti con il committente pubblico. Il 70,6% delle imprese aventi rapporti con la Pubblica amministrazione segnala ritardi di pagamento rispetto ai termini contrattuali e tale ritardo, nella metà dei casi, arriva a superare i sei mesi; difficoltà delle condizioni di accesso al credito (evidenziate dal 36% delle imprese) e peggiorate, nel 2011, per una impresa su due, a causa, prevalentemente, della richiesta di maggiori garanzie ed all’aumento dei tassi di interesse. |
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CASA: FVG, 6.850 FAMIGLIE GODRANNO FINANZIAMENTI PER MANUTENZIONI IN VARIAZIONI BILANCIO ALTRI 20 MLN. EURO, DOPO 13 MLN. 2011 |
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Trieste, 24 maggio 2012 - "Se verrà confermata dal Consiglio regionale la proposta della Giunta, sarà possibile complessivamente sostenere oltre 6.850 famiglie le quali, con l´aiuto della Regione, miglioreranno le condizioni energetiche delle loro prime case". Lo ha affermato l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, ieri in aula rispondendo ad una interrogazione del consigliere regionale Enore Picco. "Ad oggi - ha precisato Riccardi - sono state finanziate oltre 2.500 domande per opere di manutenzione straordinaria sulla ´prima casa´ (messa a norma di impianti tecnologici o per il conseguimento del risparmio energetico), mentre supererebbero quota 4.300 le nuove istanze da poter sostenere se lo stanziamento di altri 20 milioni di euro proposto dalla Giunta regionale sarà approvato nella manovra di assestamento di bilancio scorrendo la graduatoria delle domande fino ad ora presentate". Una linea di sostegno individuata dal presidente della Regione Renzo Tondo e già condivisa dalla maggioranza, ha spiegato l´assessore. "Contenimento nell´utilizzo dell´energia nel rispetto delle indicazioni dell´Unione europea, aumento del valore delle abitazioni e nuove opportunità di lavoro in particolare per piccole e medie imprese di tutto il Friuli Venezia Giulia", segnala lo stesso Riccardi, sono gli obiettivi di questo secondo stanziamento regionale a favore delle attività di manutenzione straordinaria. In totale, grazie ai finanziamenti previsti dalla Giunta regionale lo scorso anno e con questo nuovo flusso di contributi, "vengono attivati almeno 66 milioni di euro di nuovi lavori - ha osservato Riccardi - metà dei quali arriveranno dalla Regione, per realizzazione di ´cappotti´ ed impianti, opere di messa a norma, sostituzione di serramenti ed altri interventi di miglioramento delle prime case". |
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TRENTINO SVILUPPO CERCA IMMOBILI PRODUTTIVI NON UTILIZZATI
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Trento, 24 maggio 2012 - Dopo operazioni come quelle di Avio, Malé e Grigno, che hanno rimesso a disposizione di aziende locali importanti immobili industriali da tempo inutilizzati, Trentino Sviluppo torna a sostenere le imprese trentine nella loro ricerca di spazi produttivi. Lo fa con un avviso pubblico mediante il quale si ricercano sul mercato immobiliare, con particolare riferimento all’asta dell’Adige, immobili a destinazione produttiva da prendere in locazione, “rigirandoli” poi ad attività produttive che ne avessero effettiva necessità, oltre ai requisiti richiesti, anche con l’obiettivo di sostenere la creazione di nuova occupazione. Eventuali disponibilità dovranno pervenire a Trentino Sviluppo entro venerdì 15 giugno. «La ricerca di immobili disponibili sul territorio - spiega Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo - rappresenta un’ulteriore azione di supporto alle imprese. In particolare, al verificarsi delle condizione dell´avviso e alla conseguente stipula dei contratti di locazione, si potrà procedere mettendo a disposizione tali compendi produttivi con l’obiettivo di favorire l´insediamento di nuove iniziative o di perseguire la razionalizzazione degli spazi per le aziende già esistenti, senza che ciò vada in alcun modo a gravare sulla finanza pubblica». L’avviso pubblico - disponibile nella sua versione integrale sul sito www.Trentinosviluppo.it nella sezione “Bandi e appalti” – ha per oggetto la ricerca sul mercato immobiliare provinciale, con particolare riferimento all’asta dell’Adige (valle dell’Adige, Vallagarina, Piana Rotaliana), di immobili a destinazione produttiva, serviti da viabilità primaria e con disponibilità di parcheggio, realizzati successivamente al 1995 o comunque, se precedenti, in eccellente stato di conservazione. Il taglio minimo della superficie è di 1.000 metri quadrati coperti. Tra gli immobili che si renderanno disponibili, Trentino Sviluppo procederà ad una scelta che incroci le disponibilità reali con le esigenze delle aziende che ne faranno richiesta di utilizzo. In seguito, soltanto sugli immobili prescelti, sarà effettuata a cura di Trentino Sviluppo una perizia tecnico-estimativa. Il canone annuo di locazione ordinaria, nei termini di legge, che Trentino Sviluppo proporrà alla proprietà sarà pari ad un massimo del 4,5% di predetto valore peritato sul valore dell’immobile. Il termine per il ricevimento delle manifestazioni di disponibilità scadrà il 15 giugno 2012. |
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FVG, LAVORI PUBBLICI: SCUOLE, APPROVATO RIPARTO "VETUSTÀ" EDIFICI |
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Trieste, 24 maggio 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, ha approvato ieri la nuova "tabella" dei riparti finanziari per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici - a favore delle quattro Amministrazioni provinciali del Friuli Venezia Giulia - riferiti alla vetustà degli immobili, come indicato dalla legge regionale 18 del dicembre 2011 (articolo 13, commi 85-88). Nell´ambito dei complessivi 12 milioni di euro in contributi ventennali, pari a 600 mila/anno, la legge 18/2011 prevede infatti che il 10 per cento delle risorse regionali stanziate vengano ripartite sulla base della "vetustà" dei fabbricati scolastici. Sulla base dei dati contenuti presso l´"Anagrafe regionale dell´Edilizia scolastica", l´Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia ha formulato un´ipotesi di suddivisione dei finanziamenti che la Giunta regionale ha oggi fatto propria, considerata la raggiunta intesa, ai primi di maggio, tra i presidenti delle quattro Amministrazioni provinciali. I 60 mila euro/anno (per 20 anni) saranno pertanto così assegnati: Provincia di Gorizia, 16.614 euro/anno; Provincia di Pordenone: 7.912 euro/anno; Provincia di Trieste: 22.969 euro/anno; Provincia di Udine: 12.505 euro/anno. Il restante 90 per cento dei contributi regionali erano già stati assegnati alle quattro Province sulla base della popolazione residente (40 per cento dello stanziamento di bilancio) e della superficie territoriale (50 per cento dello stanziamento di bilancio). Complessivamente, pertanto, alla Provincia di Gorizia andranno 62.052 euro/anno, a Pordenone 156.070 euro/anno, a Trieste 76.975 euro/anno e ad Udine 304.903 euro/anno. Oltre il 39 per cento delle 28 scuole triestine di competenza della Provincia - aveva a suo tempo comunicato la stessa Amministrazione provinciale - risale al 1800 ed addirittura un edificio risulta edificato nel 1802. |
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EX TOGNANA, PUGLIA: CHIARIMENTI SUL RIUTILIZZO DEI MATERIALI DA DEMOLIZIONE |
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Bari, 24 maggio 2012 - “Nonostante la Regione Puglia, ufficio Via, sia stata investita del progetto di ampliamento della struttura previsto nell´area ex Tognana solo pochi giorni fa già oggi il Comitato Via regionale ha esaminato i progetti, evidenziando tuttavia la necessità di integrazioni sulle modalità di riutilizzo dei materiali edilizi di risulta dal procedimento di demolizione dei vecchi manufatti esistenti. Soprattutto in ordine alla caratterizzazione dei materiali da riutilizzare ed alle autorizzazioni sugli apparati per la triturazione. Tematiche certamente di non poco conto rispetto alla salute dei cittadini ed alla salubrità di un sito che oltre ai lavoratori è votato ad accogliere migliaia di visitatori”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro riferisce della richiesta avanzata alla società proponente da parte del Comitato Via regionale. “Come i lavoratori, le istituzioni locali e le forze sindacali prestiamo massima attenzione a tutelare le prospettive occupazionali che sottendono al progetto ma dobbiamo farlo tenendo in massima considerazione il rispetto per le regole e, soprattutto, la tutela della salute dei cittadini. Per questa ragione – prosegue Nicastro – non è possibile pensare che si passi sopra o che si chiudano gli occhi su un procedimento, quello di triturazione e riutilizzo dei materiali presenti nel sito, senza una attenta valutazione delle procedure e dei sistemi di tutela da eventuali rischi per i cittadini”. “A questo si aggiunga una richiesta di chiarimenti ed integrazioni che il Comitato Via regionale ha inoltrato alla società in relazione ad una difformità nell´utilizzo delle superfici che va puntualizzato con apposita documentazione. Questi elementi hanno determinato la richiesta di integrazioni e chiarimenti che il comitato ha formalizzato a seguito della riunione di ieri, rispettando l´immediatezza dei tempi cui s´era impegnato e confermando la disponibilità a seguire da vicino la vicenda viste le già citate vicende occupazionali connesse”. |
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L’EUROPA HA PORTATO 180 MILIARDI DI EURO IN PIÙ ALLE IMPRESE ITALIANE IN VENT’ANNI QUASI 261 MILIARDI LE ESPORTAZIONI VERSO L’EUROPA, +225,8% TRA IL 1991 E IL 2011 PRIMI I TEDESCHI, POI FRANCESI E SVIZZERI CAMBOGIA IL NUOVO MERCATO, +14.704% IN 20 ANNI |
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Milano, 24 maggio 2012. - L’europa ha portato 180 miliardi di euro in più alle imprese italiane che esportano: in vent’anni l’export verso l’Europa è triplicato passando da quasi 80 a 261 miliardi di euro (+225,8%), per un peso pari al 69,3% delle esportazioni italiane mondiali. Si attesta attorno ai 376 miliardi di euro il valore dei prodotti che l’Italia ha esportato nel mondo nel 2011, in crescita del 247% dal 1991. Tedeschi primi clienti assoluti, seguiti da francesi e svizzeri. Nuovi clienti europei i romeni con una crescita del 3.513,7% in vent’anni. Altro nuovo mercato quello della Cambogia che per crescita ventennale supera l’India con un +14.704%. Tra i paesi emergenti si affaccia anche il Vietnam che incrementa la richiesta di merce italiana del +7.047,5% dal 1991. Nell’ultimo anno. L’export nel 2011 supera i 375 miliardi di euro, registrando un +11,4% rispetto al 2010. Crescono in percentuale soprattutto l’America Centromeridionale (+27,3%), i Paesi europei extra U.e. (+23,3%), l’Africa non mediterranea (+17,9%) e l’Asia Orientale (17,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2011, 2010 e 1991. Incontro europeo sulla competitività delle imprese in Camera di commercio. Il 18 maggio l’incontro europeo “Programma per la competitività delle imprese e delle Pmi 2014-2020” in Camera di commercio di Milano, con la partecipazione di Patrizia Toia deputato al parlamento europeo e vice presidente commissione per l’industria, la ricerca e l’energia, Armando Melone, policy officer, direzione generale industria e imprese, Commissione Europea . “La dimensione europea rappresenta un punto di riferimento centrale per la nostra economia e le nostre imprese - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano-. L’allargamento del mercato dalla dimensione nazionale ad un ambito sovranazionale ha portato benefici significativi in termini di competitività che si vedono nella crescente dimensione di apertura con il forte aumento delle esportazioni. Il made in Italy, a partire da Milano e dalla Lombardia che ne rappresentano una quota importante, è un elemento ormai diffuso a livello di conoscenza ed è un fattore di trasmissione del buon gusto, della creatività e della capacità innovativa tipica delle nostre imprese. La Camera di commercio partecipa al programma europeo che presentiamo oggi come parte dell’European Enterprise Network, punto di collegamento effettivo tra le imprese sul territorio che ha l’obiettivo di rendere sempre più diffusa la partecipazione alle opportunità comunitarie, che oggi rappresentano ancor più un valido aiuto per la crescita degli affari e il consolidamento dell’attività economica”. “Questo programma per la competitività delle imprese e delle Pmi 2014 – 2020 rappresenta la prima iniziativa europea capace di offrire una risposta valida e duratura alle piccole e medie imprese – ha dichiarato Patrizia Toia deputato al parlamento europeo e vice presidente commissione per l’industria, la ricerca e l’energia -. Parte già da ora Rsi - un programma sperimentale tra Cip, che si conclude, e Cosme, che si attiverà nel 2014 – e che consentirà la sperimentazione per questo futuro programma. È importante che ci muoviamo con questi nuovi strumenti capaci di affrontare i bisogni finanziari, sostenere l’internazionalizzazione, promuovere la mentalità imprenditoriale, tutte misure predisposte per stimolare la competitività dei soggetti economici in questa fase difficile. L’incontro di oggi con la Camera di commercio di Milano ci può consentire una maggiore partecipazione con l’obiettivo di far partire le piattaforme operative ed essere in prima linea per fruire dei vantaggi che questo programma può portare alle nostre imprese, in particolare le pmi che nel nostro Paese, a partire dall’area milanese e lombarda, rappresentano una ricchezza per tutta Europa”.
Export italiano verso il Mondo – anni 2011 e 1991 – valori in euro
Italia verso tutti i continenti 2011 |
375.849.580.721 |
Italia verso tutti i continenti 1991 |
108.315.635.656 |
var.% 2011/1991 |
247,0% |
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al IV trim. 2011 e 1991
Export Italia – Europa, Africa, Asia, America e Oceania – valori in euro
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Europa |
Africa |
America |
Asia |
Oceania e altri territori |
totale |
Italia 2011 |
260.592.485.688 |
16.001.240.379 |
39.683.471.331 |
53.281.122.691 |
6.291.260.632 |
375.849.580.721 |
Italia 1991 |
79.993.773.917 |
4.717.065.870 |
10.890.700.461 |
11.495.181.294 |
1218914117 |
108.315.635.659 |
differenza valore assoluto 2011/1991 |
180.598.711.771 |
11.284.174.509 |
28.792.770.870 |
41.785.941.397 |
5.072.346.515 |
267.533.945.062 |
var.% 2011/1991 |
225,8% |
239,2% |
264,4% |
363,5% |
416,1% |
247,0% |
peso% Europa su mondo 2011 |
69,3% |
4,3% |
10,6% |
14,2% |
1,7% |
100,0% |
Elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al IV trim. 2011 e 199
Primi dieci Stati europei per peso export italiano nel 2011
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Italia 2011 |
peso su Europa |
peso su mondo |
Germania |
49.344.918.433 |
18,9% |
13,1% |
Francia |
43.706.640.679 |
16,8% |
11,6% |
Svizzera |
20.655.368.139 |
7,9% |
5,5% |
Spagna |
19.884.523.000 |
7,6% |
5,3% |
Regno Unito |
17.518.759.867 |
6,7% |
4,7% |
Belgio |
9.749.476.304 |
3,7% |
2,6% |
Turchia |
9.627.861.517 |
3,7% |
2,6% |
Polonia |
9.408.833.182 |
3,6% |
2,5% |
Russia* |
9.314.247.358 |
3,6% |
2,5% |
Paesi Bassi |
9.116.897.015 |
3,5% |
2,4% |
Totale Europa |
260.592.485.688 |
100,0% |
69,3% |
totale mondo |
375.849.580.721 |
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MISSIONE IN BRASILE, LA REGIONE MARCHE SOTTOSCRIVE IMPORTANTI ACCORDI PER IL SOSTEGNO ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE. |
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Ancona, 24 maggio 2012 Si è chiuso con la sottoscrizione di importanti accordi di intesa il Forum economico Italia-brasile, partecipatissimo momento di apertura della missione di sistema (coordinata dalla Regione Marche) nel Paese sudamericano. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha sottoscritto due Memorandum d´Intesa che aprono la strada ad importanti collaborazioni e partnership. Il primo, siglato da Regione Marche e Sebrae (Agenzia brasiliana di sostegno alle piccole e medie imprese) rappresentata dal suo presidente Luiz Barreto, prevede il rinnovo e l’estensione a tutte le Regioni italiane del modello di cooperazione sviluppato con successo in Brasile dalle Marche (Stati del Parà e Amazonas) nel settore del mobile. Avviato sette anni fa, questo modello ha consentito la nascita di un distretto del legno in Brasile con il coinvolgimento di 600 imprese brasiliane e 50 italiane. Per estendere questa stessa metodologia premiata dai risultati, è stato sottoscritto il secondo protocollo, tra Regione Marche e la Fiesp (la Federazione delle industrie dello Stato di San Paolo rappresentata dal suo presidente Paulo Skaff) che inaugura una collaborazione istituzionale ed economica per la promozione di incontri tra imprese dei reciproci sistemi imprenditoriali. “Qui in Brasile – ha detto Spacca – abbiamo trovato due grandi amici, due partner operativi di alto livello. Uno, il Sebrae, rinnova con noi un rapporto di proficua collaborazione, estendendola dopo sette anni anche a tutte le altre regioni italiane. L’obiettivo è ampliare la metodologia che ha portato alla creazione di un distretto del mobile in Parà e Amazonas, replicare il metodo della collaborazione territoriale e del supporto tecnico alle piccole e medie imprese. I risultati ottenuti nei due Stati brasiliani sono straordinari tanto che si è deciso, attraverso il secondo protocollo sottoscritto, di replicare questa stessa metodologia anche con la Fiesp. Vogliamo, attraverso il documento, che le imprese che vorranno internazionalizzare nello Stato di San Paolo, possano contare sul supporto tecnologico non solo di Sebrae, Ice, Camera di commercio italo-brasiliana, ma anche della Federazione delle industrie di San Paolo”. Terminata la sessione economico-istituzionale della missione, è ora la volta dei b to b, vale a dire degli incontri tra imprenditori italiani (200, selezionati tra oltre 700) e brasiliani (1.500 selezionati su ben 4.700), incontri improntati alla massima concretezza. Al termine degli incontri bilaterali tra le imprese dei due Paesi, la missione prosegue da oggi nelle tappe individuate per ciascun settore: Curitiba per l’agroindustria e l’alta tecnologia, Santos per la logistica-nautica e per le energie, San Paolo per la filiera del legno e arredo-contract-housing sociale (settore coordinato dalla Regione Marche), agroalimentare, edilizia, San José dos Campos per l’aerospazio, Belo Horizonte per la meccanica e l’automotive. |
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PER LE IMPRESE UNO STRUMENTO IN PIU’ PER UNA GESTIONE COSTRUTTIVA DEI CONFLITTI: IL 25 MAGGIO AD AVELLINO, IMPORTANTE CONVEGNO SULL’ARBITRATO. SI PRESENTA UFFICIALMENTE LA CONVENZIONE CON LA CAMERA ARBITRALE DI MILANO |
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Avellino, 24 maggio 2011 - Una gestione responsabile, propositiva e sostenibile del contenzioso: ad Avellino, a distanza di un anno dall’istituzione presso la Camera di Commercio dell’Organismo di Mediazione - iscritto il 21 maggio 2011 nell’elenco tenuto dal Ministero di Giustizia- si parla di conciliazione, mediazione e arbitrato, importanti strumenti offerti alle imprese anche grazie all’impegno costante dedicato a questi temi dall’Ente guidato da Costantino Capone, che ha uno sportello dedicato proprio ai metodi di risoluzione alternativa delle liti. L’ente di Piazza Duomo continua nella sua operazione di diffusione della “cultura conciliativa” e della “gestione etica” del conflitto, organizzando un importante convegno - in collaborazione con, tra l’altro, con Unioncamere e Camera Arbitrale di Milano - dedicato ai servizi offerti nell’ambito della media-conciliazione e, in particolare, all’Arbitrato, strumento di Adr flessibile, rapido e ispirato a principi di trasparenza, competenza, indipendenza ed imparzialità. Il convegno si terrà venerdì 25 maggio, a partire dalle ore 9.30, presso la sala della Chiesa dell’Oratorio della Santissima Annunziata in Piazza Duomo, sul tema “L’arbitrato: uno strumento in più per una gestione costruttiva dei conflitti”, rivolto a professionisti, associazioni di categoria, imprenditori e privati. L’incontro si svolge in collaborazione con gli Ordini Professionali della provincia (Odcec di Avellino, Ariano Irpino e Sant’angelo dei Lombardi, Consiglio dell’Ordine dei Notai di Avellino e Sant’angelo dei Lombardi, Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, di Ariano Irpino e di sant’Angelo dei Lombardi), che riconosceranno crediti formativi agli iscritti che parteciperanno al convegno, nella misura di 1 credito per ogni ora di effettiva presenza. Durante l’iniziativa, inoltre, sarà presentata ufficialmente la convenzione sottoscritta tra la Camera di Commercio di Avellino e la Camera Arbitrale di Milano, grazie alla quale l’ente irpino è oggi in grado di offrire un servizio qualificato ed innovativo per la provincia di Avellino e non solo. Sarà possibile, infatti, da un lato gestire le procedure arbitrali, sia nazionali che internazionali, in sinergia con la Camera Arbitrale di Milano e, dall’altro, promuovere in Irpinia la cultura arbitrale e la diffusione delle procedure arbitrali per la risoluzione delle controversie commerciali. Il convegno del 25 maggio si aprirà con i saluti del presidente della Camera di Commercio di Avellino, Costantino Capone, del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, Angelo Di Popolo, e del Direttore Banca d’Italia, filiale di Avellino, Giuseppe Genovese. A seguire gli interventi di Enzo Maria Marenghi, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno, su “La gestione del conflitto nell’attività d’impresa: conciliazione. Mediazione, arbitrato”, Rinaldo Sali, Camera Arbitrale di Milano, su “Amministrare l’Arbitrato: nomine, tempi e costi”, Maria Mucci, Segreteria tecnica Abf - Collegio di Napoli, su “Nuove opportunità per la soluzione delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari”. Le conclusioni saranno affidate a Tiziana Pompei di Unioncamere su “La centralità della conciliazione amministrata presso le Camere di Commercio”. Con l’importante appuntamento del 25 maggio continua l’attività svolta in questi anni dal sistema camerale, che ha fatto crescere la consapevolezza dell’esistenza di una rete in grado di rispondere adeguatamente alla richiesta delle imprese di accedere a strumenti alternativi per la soluzione stragiudiziale delle controversie, in modo da vivere il conflitto come una risorsa alla quale attingere per migliorare le relazioni, superando la logica della contrapposizione e trasformando il conflitto stesso in un’opportunità. La partecipazione al convegno è gratuita; per motivi organizzativi è richiesta la registrazione tramite il sito della Camera di Commercio di Avellino, www.Av.camcom.it |
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BULGARIA, 5 IMPRESE ITALIANE PER IL LOTTO 2 DELLA STRUMA |
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Sofia, 24 maggio 2012 - L´agenzia bulgara per le Infrastrutture stradali ha invitato le aziende interessate a presentare la propria candidatura per partecipare alla gara per la progettazione e la realizzazione del secondo lotto dell´autostrada Struma. Quindici aziende hanno presentato le proprie credenziali entro i termini; tra queste la Società Italiana Per Condotte D´acqua, che partecipa individualmente, e due consorzi: Todini Costruzioni Generali Spa-salini Costruzioni e Salvatore Matarrese Spa-ing. Claudio Salini Grandi Lavori Spa. Solo 8 aziende verranno ammesse alla procedura ristretta di gara e saranno chiamate a formulare un´offerta entro i primi di luglio. Da sottolineare che la scelta del contraente, questa volta e per la prima volta in Bulgaria per questo tipo di gare, avverrà secondo il criterio dell´offerta più vantaggiosa (non necessariamente del prezzo più basso, come in passato), con una valutazione comparativa - tecnica ed economica - delle offerte. Ciò anche per le caratteristiche e le complessità tecniche del tracciato, che si snoda per 37 chilometri, da Dupnitza a Blagoevgrad, dal Km 322 al Km 359 dell´autostrada Struma. Il progetto è finanziato nell´ambito del Programma operativo Trasporti 2007-2013, per un investimento totale di 25 milioni di euro. L´intero percorso dell´autostrada, di 132 chilometri, parte del Corridoio trans-europeo Viii, è stato suddiviso in 4 lotti ed è destinato a collegare Sofia con la Grecia. Già aggiudicati i lotti 1 e 4 (il lotto 1 al consorzio "Struma", tra l´italiana Impresa Ad e le bulgare Gbs e Patstroy 92; il lotto 4 alla greca Aktor, avviati rispettivamente a ottobre 2011 per il tratto Dolna Dikanya-dupitsa e il 5 aprile di quest´anno per il tratto Sandanski-kulata), mentre la realizzazione del lotto 3 (Blagoevgrad-sandanski) è stata rimandata al prossimo periodo di programmazione 2014-2020, data la complessità e i costi di realizzazione (stimati in circa un miliardo di euro; prevista la costruzione di un tunnel di 13 chilometri sotto la gola Kresna). |
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INVESTIMENTI CROSS BORDER RIDIMENSIONATI DAL SENTIMENT ECONOMICO CONTINUA L’AFFLUSSO DI CAPITALI IN EUROPA, MENTRE I CAPITALI GLOBALI LASCIANO L’ASIA - PACIFICO |
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Londra, Chicago, Singapore, Milano, 24 maggio 2012 – Gli investimenti globali diretti in immobili commerciali sono diminuiti del 21% nel Q1 2012, raggiungendo quota $77 miliardi contro i $97 miliardi del Q1 2011. Gli investimenti cross border nel trimestre hanno rappresentato solamente il 39% delle transazioni complessive, il livello più basso dal Q3 2010. Il mercato statunitense degli investimenti immobiliari è il più attivo - Gli Stati Uniti d’America rimangono globalmente la fonte più attiva di capitali, grazie ad un incremento del 25% a livello annuale, nonostante la maggior parte delle transazioni venga effettuata nel mercato interno e gli investimenti statunitensi cross border siano solamente il 7%. Buoni volumi nelle Americhe, mentre diminuiscono in Emea e in Asia Pacifico - Nel complesso, le Americhe hanno registrato transazioni per $29 miliardi nel trimestre. Nonostante ci sia una diminuzione del 6% rispetto al Q1 2011, dovuta all’incredibile attività dello scorso anno in Brasile che quest’anno non si è ripetuta, il mercato degli immobili commerciali è salito del 15% negli Usa e del 52% in Canada. I $28 miliardi transati nel Q1 2012 in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) rappresentano una diminuzione del 27% rispetto ad un anno fa. Il peggior risultato a livello annuale è quello dell’Asia - Pacifico, con $20 miliardi transati, - 28%, nonostante sia Giappone che Hong Kong abbiano incrementato i propri volumi. L’europa beneficia dell’afflusso di capitali, l’Asia - Pacifico sperimenta il deflusso - La maggior parte dei capital flow inter-regionali rimane concentrata in Europa, con il 67% delle transazioni rilevanti effettuate nei mercati più grandi e liquidi. Continua il trend iniziato nel 2011 in Asia - Pacifico, che ha visto $5.7 miliardi uscire dalla regione e solo $400 milioni allocati all’interno. I fondi pensione asiatici in crescita stanno mettendo in atto le proprie strategie globali di diversificazione al di fuori dei propri mercati interni. Londra domina New York e Tokyo nel Q1 2012 - Nel Q1 2012 Londra ha reclamato il primato di città più attiva togliendolo a Parigi, che aveva registrato una notevole attività di investimento nel Q4 2011. Questo cambiamento si deve sia al Investimenti cross border ridimensionati dal sentiment economico - significativo apporto fornito al mercato londinese da parte degli investitori mediorientali, sia alla fine di un regime di tassazione favorevole in Francia. Grazie ad alcune transazioni eccezionali, Toronto ed Oslo entrano nella top 10 delle città più attive nel Q1 2012. Situazione in Italia - Il volume di investimenti diretti in Italia nei primi tre mesi dell’anno è stato pari a 440 milioni di euro. Il dato è in decisa flessione rispetto allo stesso periodo del 2011, in cui c’erano stati investimenti per circa un miliardo di euro; va però sottolineato che nel primo trimestre 2011 era stato incluso il deal della Rinascente di Milano, che da solo valeva circa metà degli investimenti. Escludendo questa importante transazione, il volume totale di investimenti su tutti i settori risulterebbe vicino a quello dell’anno scorso. Analizzando l’andamento dei singoli settori, sono stati registrati investimenti per circa 230 milioni di euro nel settore uffici; i volumi sono contenuti a Milano e Roma (rispettivamente circa 90 e 50 milioni di euro), mentre sale la quota delle altre città, arrivata a sfiorare il 40% del totale del settore, soprattutto grazie ad operazioni di dismissione di opere pubbliche. Il volume di investimenti nel settore della logistica è stato vicino ai 30 milioni di euro, principalmente grazie alla chiusura di operazioni cominciate nel 2011, mentre è stato un inizio di anno vivace per il settore degli hotel, con quasi 90 milioni di euro transati. Nel settore retail sono stati registrati un totale di 70 milioni di euro, che rappresentano comunque il 16% dei volumi totali del trimestre ma che indicano una contrazione consistente rispetto al primo trimestre 2011. Le transazioni di centri commerciali hanno subito una battuta d’arresto, in linea con il resto dei paesi europei, ma è stato piuttosto quieto anche il comparto dell’high street. In generale si osserva un atteggiamento di attesa di molti investitori, dovuto sia ad un’incertezza economica e normativa (tassazione e shell company) che alle continue difficoltà di accesso al debito. Nel contempo però alcuni attori appaiono ora più propensi a considerare una ripresa delle attività nel retail italiano, privilegiando ancor più che in passato asset prime e con condizioni di prezzo allineate alle loro aspettative ed al graduale riaggiustamento verso il basso dei valori e dei ritorni dell´investimento. Arthur de Haast, Lead Director International Capital Group di Jones Lang Lasalle, commenta: “Nonostante la partenza piuttosto tranquilla del 2012 rimaniamo ottimisti e confermiamo le nostre previsioni per l’intero anno a $400 miliardi. Anche se i recenti indicatori economici provenienti dagli Stati Uniti sono incoraggianti per il settore immobiliare globale, molto ancora rimane da fare, anche per l’Eurozona. L’anno continuerà ad essere dominato dalle reazioni dei governi all’attuale incertezza economica, che gli investitori globali osserveranno con interesse. Ci aspettiamo inoltre che la continua riduzione della leva finanziaria da parte delle banche attragga più private equity fund, che puntino ad opportunità debt e distressed sia negli Stati Uniti che in Europa.” Il settore uffici è liquido, mentre cresce l’interesse per quello industriale Investimenti cross border ridimensionati dal sentiment economico - Il settore uffici è stato quello più liquido e ha registrato il 54% degli investimenti totali, grazie al forte interesse nelle maggiori città globali. La recente tendenza, che ha visto il settore retail conquistare quote sempre maggiori dei volumi complessivi transati, in questo trimestre si è fermata. Il settore industriale ha osservato una buona attività, inclusi alcuni grandi portfolio deal in Giappone, registrando il 15% delle transazioni totali; si tratta di uno dei trimestri più attivi per il settore. Al contrario, questo trimestre sarà probabilmente il peggiore sia per il settore retail che per gli hotel, che hanno registrato volumi rispettivamente per $15 miliardi e $5 miliardi; tuttavia, il fatto che varie transazioni siano state appena concluse o siano in fase avanzata di due diligence, avrà un impatto positivo sui volumi del Q2. David Green-morgan, Global Capital Markets Research Director di Jones Lang Lasalle, commenta: “Ci aspettiamo che l’interesse degli investitori per il settore industriale continui per tutto il 2012, mentre i rendimenti nel settore uffici e retail si sono compressi a livello globale negli ultimi due anni. Ci aspettiamo, inoltre, una valutazione più attenta di opportunità value-add, inclusi mercati secondari precedentemente ignorati, mentre il pricing nei mercati prime resta fermo. Tuttavia, i tempi delle transazioni saranno sempre più lunghi, visto che molti investitori decidono di intraprendere ulteriori due diligence.” |
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CALABRIA; CONVEGNO SU “RAPPORTO TRA CREDITO E PROMOZIONE CULTURALE”
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Catanzarom 24 maggio 2012 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri è intervenuto al Convegno sul tema “Rapporto tra credito e promozione culturale” , che si è svolto a Castrovillari al Protoconvento Francescano. Caligiuri, nel ricordare gli investimenti realizzati in questi primi due anni del Governo Scopelliti e quelli già programmati per il 2012, ha detto che “l´investimento in cultura è ad alto reddito, ma per sostenere il settore, sia livello nazionale che regionale, non è possibile fare riferimento principalmente sulle risorse pubbliche che saranno, tra l’altro, sempre di meno. C´è bisogno – ha rimarcato l’assessore - del sostegno attivo dei privati, attraverso modalità innovative e produttive. Per questo abbiamo stimolato un confronto di idee, esperienze e progetti da utilizzare prontamente nelle politiche regionale”. All’incontro, finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura, hanno partecipato esponenti del mondo del credito e delle imprese private nazionali, operatori dell´informazione e rappresentanti delle istituzioni. In videoconferenza è intervenuto anche l’assessore alla cultura della Regione Piemonte Michele Coppola il quale ha parlato della carta di credito per la cultura in via di sperimentazione in Piemonte. Si tratta della possibilità di creare un fondo attraverso l’utilizzo di una carta di credito emessa dalle Regioni per sostenere le iniziative culturali. “Potrebbe essere una significativa innovazione - ha dichiarato Caligiuri - che dimostra come sia possibile reperire forme alternative di finanziamento pubblico a sostegno della cultura”. Al termine del suo intervento l’assessore Caligiuri ha ricordato l´iniziativa intrapresa come presidente della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni avviando, grazie all´associazione ‘Civita’, un tavolo di confronto tra le Regioni e i più importanti investitori privati italiani nel settore della cultura, da Enel a Telecom. “A fine giugno – ha rivelato Caligiuri – saranno formulate le prime proposte operative che vorremmo sperimentare anche in Calabria”. |
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DATI ISTAT SU FIDUCIA DEI CONSUMATORI DEL VENETO
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Venezia, 24 maggio 2012 - “Parliamoci chiaro: il fatto che l’Istat certifichi il raggiungimento del più basso livello del clima di fiducia dei consumatori dal 1996 non è il frutto dell’antipolitica, ma ha ragioni oggettive, che vanno contrastate con i fatti”. Franco Manzato, assessore del Veneto alla tutela dei consumatori, commenta con queste parole i dati forniti ieri dall’Istituto Centrale di Statistica. “E’ consolante il fatto che l’insieme degli indicatori considerati (clima economico generale, clima personale, clima futuro, situazione corrente, aspettative sulla situazione economica e sull’occupazione) diano per il Nord Est un clima di fiducia in lieve miglioramento – ha continuato Manzato – ma questo non è sufficiente di fronte ad una oggettività preoccupante su più fronti: non solo quello dell’economia e dell’occupazione affannate, ma più in generale quello della convivenza civile, delle regole, della responsabilità, dell’onesta e della sicurezza, che sono fattori di base per la serenità di una comunità. Quando si insinuano nella vita quotidiana elementi di incertezza, l’ottimismo viene meno e con esso, non di rado, l’entusiasmo di battersi per il futuro”. “Per questo come Regione vogliamo essere in prima fila anzitutto sulla spesa quotidiana dei nostri cittadini, per difenderne prezzo e soprattutto contenuti di qualità, rispetto ai mercati paralleli, oscuri e illegali, che inficiano le regole di leale concorrenza, puniscono l’economia onesta, costituiscono un rischio per i consumatori e alimentano il malaffare. Non c’è alcun risparmio dal mercato taroccato e dei falsi, ma solo danni e appunto disillusione. Ne sanno qualcosa anche negli Usa, dove il Pentagono sta addirittura verificando l’utilizzo di componenti fasulle e di poca qualità, principalmente di fabbricazione cinese, montati su mezzi strategici per la protezione nazionale. Speriamo di non dover arrivare a situazioni analoghe e invito tutti ad operare nell’azione di contrasto- ha concluso Manzato – perché la prima risposta viene dal controllo sociale, dove i cittadini devono sapere in ogni momento di avere al loro fianco le istituzioni e le forze dell’ordine, statali e locali”. |
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PROVINCE: CONCENTRATI SU SOLUZIONI UTILI ALLA SARDEGNA E NON A STERILI POLEMICHE |
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Cagliari, 24 Maggio 2012 - "La Giunta regionale è impegnata assieme al Consiglio Regionale per predisporre in tempi brevi una norma che, recependo la volontà popolare, consenta una transizione verso un nuovo quadro normativo delle autonomie locali. È necessario principalmente salvaguardare l´erogazione dei servizi e i livelli occupazionali". Lo ha dichiarato l´assessore regionale degli Enti locali, Nicola Rassu intervenendo ieri sul dibattito relativo agli effetti dei referendum abrogativi della province in Sardegna. "È sotto gli occhi di tutti, ed è stato messo in ampia evidenza dalle cronache, quale sia lo stato di avanzamento dei lavori che vedono unite tutte le forze politiche impegnate nella soluzione del problema che si è aperto in seguito all´esito delle urne - ha proseguito Rassu – ma è anche giusto ricordare che proprio in forza dello stesso regolamento consiliare, nonostante la Giunta avesse predisposto un testo di legge da sottoporre all’attenzione dell’aula, l´Assemblea non può procedere all’esame di altre proposte di legge relative a materie il cui iter di approvazione sia già in fase avanzata. Pertanto, attraverso una proposta condivisa tra la Giunta e il Consiglio si è deciso di emendare il testo già all´esame dell´aula già da prima della tornata referendaria", ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo, smentendo inoltre categoricamente quanto riportato sulla stampa relativamente all´affermazione a lui attribuita secondo la quale la Giunta non avrebbe avuto pronta una soluzione legislativa da sottoporre al Consiglio. “In un momento in cui siamo fortemente impegnati a lavorare insieme a tutte le altre forze politiche, per dare rapide certezze ai cittadini e alle istituzioni – ha concluso Rassu - riteniamo quindi più utile concentrarci sulle soluzioni da adottare per il bene della Sardegna invece che perderci in sterili polemiche". |
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AUSTRIA, AUMENTO EXPORT NEL MESE DI FEBBRAIO |
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Vienna, 24 maggio 2012 - Nel mese di febbraio le esportazioni austriache sono aumentate del 3,5 per cento su base annua per un totale di 10,16 miliardi di euro. Il deficit del commercio estero, che nello stesso del 2011 ammontava a 623 milioni di euro, si è così ridotto raggiungendo la cifra attuale di 540 milioni di euro. Tra gennaio e febbraio 2012 le esportazioni sono complessivamente cresciute del 5,4 per cento, per un totale di 19,51 miliardi di euro. |
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INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ, VENERDÌ 25 MAGGIO A TERNI PRESENTAZIONE PROGETTO MED TECHNOPOLIS REGIONE UMBRIA E AVVIO ATTIVITÀ POLO UMBRO MATERIALI SPECIALI |
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Perugia, 24 maggio 2012 - Il progetto "Med Technopolis", di cui è partner la Regione Umbria e che promuove l´innovazione tecnologica e l´economia della conoscenza nelle regioni dell´area mediterranea attraverso la creazione di un "network" di piccole e medie imprese, verrà presentato venerdì 25 maggio a Terni nell´ambito del "Pumas day", in cui saranno illustrate e avviate le attività del Polo di innovazione umbro materiali speciali e micro-nanotecnologie (in sigla "Pumas"). L´iniziativa, organizzata dalla Regione Umbria insieme al Polo d´innovazione, si aprirà con una visita guidata ai laboratori dell´Isrim (alle ore 16), l´Istituto superiore di ricerca e formazione sui materiali speciali per tecnologie avanzate (in Strada di Pentima, 4) che ne ospiterà i lavori (Sala Convegni dell´Isrim). Seguirà la presentazione di "Med Technopolis", nel quale la Regione Umbria si è assunta il compito, per l´area di propria competenza, di progettare e realizzare una sorta di laboratorio nel quale le aziende sono chiamate a sperimentare la pratica del confronto, dell´integrazione delle competenze, dello scambio di esperienze, da utilizzare nella realizzazione di un concreto progetto di filiera con marcati connotati innovativi. A illustrare il progetto sarà il coordinatore dell´Ambito Imprese e lavoro della Regione Umbria, Luigi Rossetti. Il programma dell´evento proseguirà con l´avvio delle attività del Polo di innovazione umbro materiali speciali e micro-nano tecnologie (ore 17.45). Il "Pumas" è una società consortile creata da 34 soci fondatori che hanno partecipato al bando della Regione Umbria per la presentazione di progetti per la costituzione di Poli d´innovazione, appartenenti al mondo della produzione e della ricerca, cui si sono aggiunti altri sette soci nel corso del 2011 mentre altre cinque imprese sono in attesa di poter entrare nel Polo. I lavori si chiuderanno con interventi e dibattito sugli obiettivi e le attività del Polo e sulle possibili sinergie con gli obiettivi del progetto "Med Technopolis". |
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AZIENDE: LA PARTECIPAZIONE VENETA A MATCHING 2012 |
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Venezia, 24 maggio 2012 - Un laboratorio per l’internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese. Così si propone Matching, giunto quest’anno alla Viii edizione, evento di business promosso dalla Compagnia delle Opere che si svolgerà dal 26 al 28 novembre nel quartiere fieristico di Milano-rho, con l’obiettivo di creare relazioni, incontri fra imprenditori, una rete che permetta, soprattutto alle piccole e medie imprese, di poter sviluppare al meglio il proprio business. Sono state 2.400 le imprese che hanno partecipato all’edizione 2011, di cui circa un’ottantina venete, dando vita a oltre 50.000 incontri di business che hanno coinvolto tutte le filiere presenti a Matching, tra cui agroalimentare, edilizia, energia e ambiente, innovazione, meccanica, sanità. Quest’anno c’è anche la finanza. Le novità dell’edizione 2012 e la partecipazione delle aziende venete alla manifestazione sono state presentate oggi a Palazzo Balbi a Venezia dall’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione Isi Coppola, dal Responsabile Rapporti Istituzionali di Matching Daniele Tagliabue e dal Presidente dell’Associazione Compagnia delle Opere del Veneto Luca Castagnetti. In un mercato globale sempre più complesso e imprevedibile, in cui domina la competizione – ha detto Tagliabue – per l’impresa è fondamentale costruire una rete di relazioni che la aiuti nel processo di sviluppo e di cambiamento. Ma la caratteristica di Matching è che ogni impresa che partecipa all’evento viene accompagnata da un referente locale dell’organizzazione. Si tratta quindi di una partecipazione strutturata, supportata da un lavoro preparatorio che consente alle aziende di ottenere durante la manifestazione risultati immediati in termini di presentazione del prodotto e di contatto diretto con potenziali fornitori e clienti. Castelletti ha sottolineato il ruolo della Regione per favorire la partecipazione di aziende venete a questa manifestazione unica ne l suo genere. “Vogliamo aiutare le imprese – ha aggiunto – a saper affrontare un mercato che cambia con una velocità a cui nessuno era abituato prima”. Da parte sua l’assessore Coppola ha fatto presente che è il terzo anno che la Regione aderisce a questo progetto, in collaborazione con altre realtà venete come Unioncamere, contribuendo ad un metodo di partecipazione basato su una filosofia di promozione che esula da quelle fieristiche tradizionali. “Il forte invito a partecipare che rivolgiamo alle aziende venete – ha aggiunto – non considera solo le facilitazioni economiche con cui la Regione interviene, ma i riscontri assolutamente positivi che ci hanno comunicato le aziende che hanno già partecipato negli anni scorsi”. “L’idea è di correre insieme per ottenere risultati. Questo è il clima giusto per superare la crisi e dar vita sul territorio a reti di imprese innovative”. |
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LAVORO, CALA L´OCCUPAZIONE DAL 2007 DI UN MILIONE DI LAVORATORI MENTRE AUMENTANO I LAVORATORI STRANIERI |
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Lecce, 24 maggio 2012 - Che la disoccupazione fosse una piaga sociale che peggiora mese dopo mese è un fatto noto. Ma sono le statistiche sulla coesione sociale pubblicate dal ministero del Lavoro sulla base dei dati Istat, che ci danno le conferme e ci fanno capire come cambia il mercato del lavoro in Italia e come siano urgenti misure strutturali per porvi un argine. Dal 2007, infatti, si è registrato un calo di un milione di lavoratori italiani, ma un aumento di 750.000 stranieri. Il saldo negativo è chiaro: nel quadrienno 2007 - 2011 l´occupazione in Italia è scesa di circa 250.000 unità. Ciò che è evidente è che la presenza di lavoratori stranieri attenua la riduzione generale dimostrando ancora una volta che gli immigrati sono una risorsa importante per il Paese. A sostenere questa tesi è Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”. I numeri ancora una volta parlano chiaro: gli occupati sono passati da 23.222.000 nel 2007 a 22.967.000 nel 2011 con un calo di 255.000 unità (-1,09%). Ma tale drastica riduzione è frutto di una contrazione consistente per i lavoratori con cittadinanza italiana che sono passati da 21.719.000 del 2007 ai 20.716.000 del 2011 e quindi oltre un milione in meno (pari al 4,61%). Un calo così risultato rilevante è in parte compensato da lavoratori con cittadinanza straniera che sono passati dai 1.502.000 del 2007 a 2.251.000 nel 2011 segnando così un aumento di 749.000 unità (+49,8%). Taluni osservatori hanno ben rilevato che tali dati sono anche dovuti agli interventi susseguitisi per la regolarizzazione dei lavoratori sommersi, soprattutto badanti e colf ed aggiungiamo anche ai decreti flussi. Per quanto riguarda gli aspetti di genere vi è da sottolineare che per quanto riguarda gli stranieri sono le donne a fare la parte del leone con un aumento da 579.000 unità del periodo ante crisi a 960.000 (+65,8%) dell’anno scorso. Meno marcato l’incremento occupazionale degli uomini stranieri nello stesso periodo è passata da 924.000 unità a 1.292.000 (+39,8%). Analogamente anche i maschi italiani subiscono la più marcata riduzione occupazionale con una diminuzione pari a oltre 800.000 unità in meno (-6,13%) se si pensa che si è passati da 13.133.000 occupati nel 2007 a 12.327.000. La riduzione del numero di donne occupate si è rivelata meno rilevante con un passaggio da 8.586.000 unità a 8.389.000 unità per un totale di circa 200.000 unità in meno (-2,29%). Per quanto riguarda le aree geografiche del Paese, i dati evidenziano ciò che ci si aspettava: il maggior aumento della disoccupazione si è verificato al Sud con una riduzione da 6.345.000 del 2007 a 5.922.000 nel 2011 (423.000 posti con un -6,66%). Più contenuto il calo al Nord ed al centro dove si è avuta un calo rispettivamente pari a 409.000 (-3,72%) posti in meno da 10.974.000 di occupati a 10.565.000 e 173.000 unità (da 4.401.000 a 4.228.000 unità. Con un -3,93%). L’aumento di lavoratori stranieri nel Mezzogiorno ha caratteri straordinari se si pensa che si è passati da 171.000 unità a 293.000 con una percentuale del 71,3% in più e poi a seguire il Centro con un +55,3% (da 385.000 a 598.000) ed infine il Nord con un aumento da 947.000 unità a 1.360.000 pari a +43,6%. |
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EON, CAPPELLACCI E ZEDDA: CONFRONTO SUL PIANO NAZIONALE. SARDEGNA UNITA PER RICHIAMARE AZIENDA AL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI
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Cagliari, 24 Maggio 2012 - "Portiamo la vertenza Eon sul piano nazionale e ci presentiamo con una posizione unitaria dei sindacati, del territorio e della Regione". Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, al termine dell´incontro svolto stamane a villa Devoto con i sindacati e i rappresentanti degli enti locali. "Abbiamo chiesto l´apertura di un confronto sul tavolo nazionale - ha evidenziato il presidente della Regione - affinché l´azienda sia richiamata al rispetto degli impegni". Durante l´incontro è stato condiviso un documento unitario nel quale si ribadisce la valenza strategica della nuova centrale (il V gruppo), si richiede la realizzazione immediata della nuova centrale o, in subordine, la cessione da parte di Eon dell´autorizzazione ad un altro soggetto attuatore. L´atto prevede altresì la richiesta della dismissione dei gruppi a olio combustibile 1 e 2 entro il 2013 senza alcuna riduzione di personale. Regione, sindacati ed enti locali chiedono, inoltre, la revisione degli accordi sottoscritti al fine di garantire un adeguato livello di manutenzione dei gruppi 3 e 4 idoneo ad evitare interruzioni nell´erogazione dell´energia. Il documento contiene, infine, la richiesta di congelare le procedure di licenziamento avviate per gli operatori dell´indotto. "La posizione della Regione - ha aggiunto l’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda - è univoca: chiederemo il rispetto dell´accordo sulla realizzazione del quinto gruppo a carbone della centrale elettrica Eon di Fiume Santo, un´infrastruttura indispensabile per l´economia dell´isola. Il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a sollecitare il governo italiano una presa di posizione nei confronti di quello tedesco. L´amministrazione regionale ha rispettato tutti gli impegni assunti, Eon deve fare ancora la sua parte, avviando le bonifiche e costruendo la centrale. Qualunque investimento, o autorizzazione, è vincolata alla realizzazione dell´ impianto". |
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ALBANIA, CRESCITA VICINA AL 4 PER CENTO |
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Tirana, 24 maggio 2012 - Secondo gli ultimi dati del Fondo monetario internazionale (Fmi), l´economia albanese è cresciuta nel quarto trimestre 2011 del 3,8 per cento su base annua e dello 0,1 per cento su base trimestrale; la crescita reale durante lo scorso anno è stato del 3 per cento contro il 3,3 per cento del 2010. I principali fattori di traino alla crescita sono stati la domanda esterna e i provvedimenti di stimolo fiscale. Nel 2012 il trend in discesa dovrebbe proseguire, fermandosi allo 0,5 per cento, per poi tornare a crescere, all´1,7 per cento, nel 2013. L´inflazione nel mese di marzo si è attestata all´1 per cento su base annua; sia Fmi che Banca di Albania prevedono che l´andamento dell´inflazione nel corso del 2012 possa restare contenuto, in linea con l´obbiettivo fissato del 2-4 per cento. Il Governo Albanese ha fissato l´obiettivo del deficit al 3 per cento, contro il 3,5 per cento del 2011; nel primo trimestre 2012 il deficit è diminuito del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011; tuttavia il dato complessivo è pari al triplo di quanto previsto inizialmente, a causa di un calo delle entrate del 5 per cento e di un aumento delle spese del 5,1 per cento. A fine 2011 il debito pubblico ammontava al 58,8 per cento del Pil, il che vuol dire che i margini per l´aumento della spesa sono alquanto ridotti, dato che la quota 60 per cento, considerata il limite da non superare per non assistere a un ulteriore, rapido deterioramento, è molto vicina. Il deficit commerciale nel 2011 è arrivato al 12,2 per cento del Pil, contro l´11,3 per cento del 2010: il peggioramento è stato in gran parte dovuto alle importazioni di elettricità ed è stato solo in parte attenuato dalla crescita delle entrate e dei trasferimenti correnti. |
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COMMERCIO IN ABRUZZO: 26 APERTURE DOMENICALI E 4 FESTIVE IL DDL DI MODIFICA, FINO A 10 APERTURE ULTERIORI PER EVENTI |
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Pescara, 24 maggio 2012 "La proposta di legge regionale, appena approvata in Giunta e condivisa da Confcommercio, Cna commercio, Filcams Cgil, Confesercenti e Fisascat Cisl, che introduce nuove norme in materia di commercio e modifica la legge 11 del 2008, rappresenta una risposta al Decreto sulle liberalizzazioni messo in campo dal Governo". Lo ha affermato, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. "In questo progetto di legge - ha sottolineato l´assessore - viene ribadita la volontà della Regione di proseguire con il blocco della grande distribuzione per un periodo di 48 mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge regionale 17 del 2010. Inoltre, viene stabilito che le giornate di apertura nei giorni festivi e/o domenicali saranno 26+4, con una integrazione fino a 10 giornate in più solo per esigenze del territorio e della collettività in relazione a specifici eventi o iniziative di promozione del commercio". Con tale normativa si è voluto, in sostanza, ribadire il principio della competenza della Regione a legiferare e a decidere in materia di commercio e quindi in materia di disciplina degli esercizi commerciali così come prevede l´articolo 117 della Costituzione. "Mi sento in sintonia con tanti commessi e con i piccoli e medi commercianti e anche con persone impegnate nella grande distribuzione - ha proseguito Castiglione - che ritengono che tra la liberalizzazione selvaggia e l´eccessiva burocrazia ci sia lo spazio per una regolamentazione ragionevole che tuteli tutti coloro che animano il settore. Credo che la legge regionale - ha continuato - che regola le aperture dei negozi avesse raggiunto un saggio equilibrio tra la necessità di vendere e la libertà di godersi il riposo dei lavoratori del commercio. La normativa nazionale, invece, cancella tutte le tradizioni". Castiglione è consapevole del fatto che si possa innescare una sorta di guerra del commercio destinata a finire nelle aule di tribunale ma è altrettanto sicuro che a dettare le regole sia la legge attualmente in vigore. "Certamente - ha concluso l´assessore - i problemi del commercio non sono solo riconducibili alle aperture domenicali e/o festive ma sono connessi anche al credito, alla formazione ed ai servizi. La Regione sta lavorando su alcuni segmenti specifici come i Confidi che agevolano le possibilità di accesso al sistema creditizio così come stiamo operando sul Testo unico regionale del Commercio insieme alle associazioni di categoria ed ai sindacati che mi auguro di poter licenziare entro l´autunno". Ora il testimone passa la quarta commissione del Consiglio regionale che sarà chiamato ad approvare questo progetto di legge. Intanto, anche in conferenza stampa, Confcommercio, Cna, Conferesercenti, Cgil, Fisascat Cisl e Cna Commercio hanno voluto ribadire il plauso per questo intervento della Giunta regionale che va nella direzione di riequilibrare la situazione tra piccola e grande distribuzione". |
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