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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Maggio 2012 |
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ANTITRUST: L’APPLICAZIONE DELLE NORME DI CONCORRENZA FA BENE A TUTTO IL SETTORE ALIMENTARE DELL’UE |
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Bruxelles – La Rete europea della concorrenza (Ecn) ha pubblicato una relazione secondo la quale l’applicazione delle norme di concorrenza nel settore alimentare in tutta l’Europa, in particolare a livello della trasformazione e produzione, ha esercitato un effetto benefico su agricoltori, fornitori e consumatori. Negli ultimi anni il settore alimentare ha rappresentato una priorità per le autorità nazionali garanti della concorrenza in Europa che, dopo l’esplosione della crisi dei prezzi alimentari nel 2007, hanno intensificato la loro azione. Fanno parte dell’Ecn la Commissione e le autorità garanti della concorrenza dei 27 Stati membri. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione e responsabile della politica della concorrenza, ha dichiarato: “Le autorità garanti della concorrenza di tutta l’Europa si stanno impegnando a fondo per garantire che i mercati alimentari funzionino sia per i fornitori che per i consumatori. Quando vi sono stati casi di comportamento anticoncorrenziale a qualsiasi livello della catena di approvvigionamento alimentare, le autorità garanti della concorrenza li hanno affrontati rapidamente. Ma si potrebbe fare di più: alcuni produttori potrebbero riorganizzare le loro attività mettendole insieme per risultare più efficaci; gli inutili ostacoli normativi a livello del dettaglio che ancora sussistono in alcuni paesi potrebbero essere eliminati. Le autorità garanti della concorrenza sono pronte ad affrontare tali problematiche a livello nazionale e dell’Ue”. La relazione fornisce informazioni dettagliate sul funzionamento della concorrenza nel settore alimentare sulla base delle attività svolte più recentemente dalla Commissione europea e dalle autorità nazionali garanti della concorrenza in questo settore (si veda il Memo/12/373). Dal 2004 al 2011 le autorità garanti della concorrenza hanno svolto indagini su oltre 180 casi di antitrust, preso circa 1.300 decisioni su concentrazioni e realizzato oltre 100 azioni di monitoraggio. Il maggior numero di casi ha riguardato la trasformazione e la produzione e, in misura minore, la vendita al dettaglio. Sono stati vietati oltre 50 cartelli per la fissazione dei prezzi, la ripartizione dei mercati e dei clienti e lo scambio di informazioni commerciali sensibili e sono state messe al bando le pratiche di esclusione nei riguardi di agricoltori e fornitori concorrenti. Nelle loro attività di monitoraggio del mercato le autorità garanti della concorrenza hanno esaminato il funzionamento dei mercati alimentari riscontrando che, spesso, l’andamento sfavorevole del mercato era da attribuirsi a cause diverse dalla mancanza di concorrenza tra gli operatori di mercato. Le autorità garanti della concorrenza hanno inoltre chiesto una riforma della regolamentazione che comprenda la modifica o la revoca di leggi che ostacolano lo sviluppo di negozi al dettaglio e l’adozione di codici o leggi per combattere le pratiche commerciali scorrette. Infine, hanno invitato i produttori ad incrementare la loro efficienza e a consolidare la loro posizione nella catena del valore, ad esempio attraverso la creazione di cooperative. Il settore alimentare resterà una priorità per le autorità garanti della concorrenza europee che attualmente stanno svolgendo indagini su circa altri 60 casi di antitrust e realizzando ulteriori azioni di monitoraggio. Come in passato, continueranno a coordinare i loro interventi mediante la Rete europea della concorrenza e a sviluppare ulteriormente tale cooperazione in futuro. |
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BIODIVERSITÀ: ACCORDO TRA REGIONE E NAVDANYA INTERNATIONAL
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Firenze – Nasce una nuova alleanza nel segno della biodiversità e di un’agricoltura sostenibile. La Regione Toscana ha sottoscritto il 25 maggio un protocollo d’intesa con l’associazione Navdanya International, presieduta dalla nota scienziata e ambientalista indiana Vandana Shiva, grazie al quale verranno attivati studi, progetti, iniziative, finalizzati alla costruzione di una nuova cultura del cibo, che possa tenere insieme lo sviluppo economico con la tutela della salute, dell’ambiente e con il mantenimento della biodiversità. L’accordo è stato firmato a Firenze, nel corso di Terra futura, dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori e dalla stessa Vandana Shiva. “Da sempre – ha commentato Salvadori – la nostra Regione promuove un modello di agricoltura sostenibile basato sulla qualità dei prodotti, sulla salvaguardia della biodiversità, sull’attenzione all’ambiente e alla salute, sulla difesa del lavoro e della cultura contadina. L’accordo con l’associazione Navdanya international, da lei presieduta, e che ha sede proprio a Firenze, ci aiuterà a allargare l’analisi e il confronto su queste tematiche e a promuoverle in una prospettiva internazionale; ma quest’intesa ci aiuterà soprattutto a rafforzare quell’opera capillare di educazione alimentare e di diffusione della cultura dei beni comuni in cui abbiamo già coinvolto migliaia di giovani e che rappresenta la base per la crescita nelle nuove generazioni di una cultura del cibo più consapevole e attenta. In quest’ottica si colloca la “Giornata per un equo sviluppo globale” che abbiamo istituito ogni 21 dicembre, e per la cui iniziative ora avremo il prezioso apporto di Navdanya international”. “Accogliamo con gioia questa nuova collaborazione” ha commentato la famosa attivista indiana. “L’accordo – ha proseguito – apre nuovi stimolanti spazi di lavoro e di incontro con una Regione che è sempre stata all’avanguardia per la sua attenzione a queste tematiche”. “E’ proprio qui, in Toscana – ha aggiunto – che per dieci anni, con la Commissione sul futuro del cibo, studiosi e scienziati di tutto il mondo, hanno elaborato idee e promosso proposte concrete per un’agricoltura ed un sistema di alimentazione basati sulla biodiversità, le sementi e le produzioni locali, e per la piena affermazione della democrazia del cibo. Il nuovo accordo ci permette di raccogliere il testimone della Commissione e di rilanciare nuove sfide, in una fase in cui la crisi economica globale evidenzia ancora di più il bisogno di scegliere strade alternative di sviluppo”. La collaborazione tra Navdanya international e Regione Toscana nasce oggi ma con radici che vengono da lontano. La Toscana è stata la prima Regione a varare (era il 1997) una legge sulla tutela delle razze e varietà locali istituendo la banca regionale del germoplasma e approvare una normativa che sancisce il divieto di coltivazione degli Ogm. Si è inoltre sempre collocata in una posizione di primo piano a livello europeo: ha, per esempio, promosso e guidato la rete delle regioni ogm-free. Queste spinte hanno favorito l’incontro con le attività di Vandana Shiva in India e nel mondo e stimolato una collaborazione che, dopo l’esperienza della commissione internazionale sul futuro del cibo, si rinnova ora con Navdanya international, associazione senza scopo di lucro il cui obiettivo di fondo e quello di salvaguardare la biodiversità e promuovere un’economia alternativa, basata su un corretto rapporto con l’uomo e il suo ambiente. Navdanya international si è costituita appena un anno fa grazie al lavoro di un appassionato gruppo di scienziati, attivisti, volontari che avevano conosciuto e apprezzato il lavoro di Vandana: l’accordo è quindi anche un modo per festeggiare il primo anno di lavoro aprendo subito nuovi fronti di attività. Ma quali saranno le attività messe in cantiere con il protocollo d’intesa? Innanzitutto il varo di una serie di iniziative per le scuole e per i giovani da realizzare intorno alla “Giornata per un equo sviluppo globale” che la Regione Toscana celebrerà il 21 dicembre di ogni anno. Tali iniziative riguarderanno la diffusione della cultura dei beni comuni specie per le giovani generazioni e prevederanno anche azioni di formazione e incontri con scienziati, esperti e personalità di livello internazionale. In virtù dell’intesa sarà inoltre realizzato un rapporto globale sulle banche dei semi degli agricoltori a partire dal primo esempio di Navdanya realizzato in India. Navdanya inoltre offrirà il proprio supporto per lo studio di un progetto per la realizzazione del Parco agricolo della Piana Firenze-prato attraverso lo sviluppo di attività di sensibilizzazione rivolte a cittadini rispetto ai contenuti del progetto. Infine l’accordo prevederà attività di animazione e promozione a livello europeo su temi come la tutela e valorizzazione della biodiversità e offrirà la propria collaborazione per lo studio di filiere Ogm free nel settore agricolo e agroalimentare. |
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SISMA: SUBITO MISURE PER IL GRANA PADANO |
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Milano - "Il nostro pensiero va innanzitutto alle vite spezzate dal terremoto e a quanti hanno perso la propria casa, ma anche l´agricoltura lombarda paga un prezzo altissimo per le scosse sismiche". E´ quanto detto da Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, il 29 maggio mentre segue, con grande apprensione, i fatti legati al sisma che sta colpendo la Lombardia e ovviamente l´Emilia Romagna e il Veneto. Situazione Gravissima Nei Caseifici Mantovani - "Si è purtroppo aggravata - ha proseguito De Capitani - la situazione dei caseifici del mantovano. Dalle prime stime si contano 250 mila forme, tra grana padano e parmigiano reggiano, cadute dalle scaffalature e irrimediabilmente danneggiate. Ma l´elenco dei danni, ancora in aggiornamento, si estende anche alle abitazioni rurali, alle strutture aziendali e agli impianti delle imprese vitivinicole". Urgenza Sono Nuovi Magazzini Per Formaggi - "L´urgenza - ha proseguito De Capitani - è quella di trovare nuovi magazzini di stagionatura per le forme. Stiamo cercando anche tra le strutture che generalmente sono destinate allo stoccaggio di frutta e verdura. Abbiamo inoltre avviato un´attenta ricognizione agli impianti di bonifica e di sollevamento delle acque, la cui funzionalità è di vitale importanza per il comparto agricolo". Regione Pronta A Sostenere La Produzione Agricola - "Siamo in costante contatto - ha detto ancora l´assessore - con la provincia di Mantova, le organizzazioni agricole lombarde e il mondo cooperativo, occorre infatti concertare gli interventi di aiuto alle aziende colpite". "Stiamo verificando - ha concluso De Capitani - l´adozione di misure straordinarie, pur in una situazione economica sfavorevole anche per le casse regionali, per agevolare la ripresa delle attività di produzione e commercializzazione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, che sono l´economia stessa e la principale fonte di reddito del mantovano". |
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IL MINISTRO CATANIA HA INCONTRATO LE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI DI CATEGORIA DELLA CALABRIA
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Il Ministro per le Politiche agricole Mario Catania, assieme all´Assessore Michele Trematerra, il 25 maggio ha incontrato i rappresentanti dello organizzazioni professionali del settore. I lavori sono stati introdotti dall´assessore all´Agricoltura Trematerra il quale ha sottolineato l´importanza dell´incontro perché dimostra che "c´è un sentire comune che é quello di imboccare una strada per valorizzare le risorse che ci sono nella maniera più qualificante. D´altra parte, le aziende visitate questa mattina sono il segno di quale sia il livello agroalimentare in Calabria". Sono, quindi, intervenuti, presente il dirigente generale del Dipartimento "Agricoltura" Giuseppe Zimbalatti, i rappresentanti professionali di categoria. Per la Cia é intervenuto Mauro D´acri che ha sottolinato come sia necessario "aggregare le migliori eccellenze calabresi di cui lei oggi ne ha visto qualcuna per dare un´immagine reale della nostra produzione". Il saluto della Coldiretti Calabria è stato porto dal Presidente regionale Pietro Molinaro il quale ha evidenziato la strada imboccata da qualche anno, quella di dare certezze alle imprese che lavorano seriamente. "Noi in questa regione rappresentiamo -ha detto-un ruolo importante nel made Italy". E´ quindi intervenuto Alberto Statti per la Confagricoltura. "Siamo diventati bravi nella produzione per eccellenza ma ancora ci stiamo attrezzando per la commercializzazione del prodotto, facilitando l´inserimento nelle aziende di nuove professionalità". Statti ha lamentato il forte aumento delle spese per il mantenimento delle aziende e delle produzioni, come, ad esempio, il gasolio per il trasporto, e le carenze delle vie di comunicazioni. Statti ha parlato anche delle difficoltà che si stanno vivendo per qualche settore particolare come quello vitivinicolo e quello olivicolo "che é - ha detto - in ginocchio. Per il settore agrumicolo, se da una parte vi é un ottimo sviluppo, dall´altro, in certi terrirtori, rischia di restare abbandonato". Per la Copagri é intervenuto Franco Celi che ha evidenziato alcuni impedimenti al migliore sviluppo del settore come la frammentazione aziendale e la loro debolezza, la lentezza della burocrazia ed ha chiesto una migliore applicazione normativa per poter lottare contro i prodotti contraffattconio Ministro Catania, nel concludere i lavori e rispondendo ai diversi quesiti ha detto "mi fa piacere vedere, anche attraverso le vostre dichiarazioni, il lavoro positivo che sta facendo l´Assessore Trematerra. Mi piace intravedere la possibilità di un ottimo inserimento del vostro prodtto nel mercato, che é una dinamica economica ma che é fatto anche di regole. La cosa importante é la scommessa fondamentale per la Calabria é vincere la scommessa del mercato. Sono contento di non aver sentito doglianze sotto il profilo della fiscalità. Parlando della Pac ha detto che si sta lavorando per avere risultato anche in questo settore. Sul dato mercato, devo dire che la Calabria ha delle potenzialità inespresse. Ci sono regioni italiane che sotto questo aspetto hanno fatto molto di più ma mi conforta parlare con l´Assessore perché su questi argomenti é fortemente mobilitato". |
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AGRICOLTURA IN SICILIA: 1,2 MLN PER SVILUPPO RURALE "GAL METROPOLI EST"
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Palermo - - Il dipartimento regionale per gli Interventi infrastrutturali in agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, con una dotazione di 1 milione e 200 mila euro, finanziera´ aiuti per il Piano di sviluppo locale "Distretto turistico rurale" del Gal "Metropoli Est", in attuazione dell´"Approccio Leader" del Psr Sicilia 2007-2013. A bando la misura comunitaria 323 per la "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale", che attiva l´azione B per la "Realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale". L´obiettivo, ha spiegato Elio D´antrassi, assessore per le Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana e´ "recuperare e mantenere gli assetti e gli elementi tipici del patrimonio rurale intervenendo nelle aree di maggiore pregio naturalistico e paesaggistico. Interventi necessari a promuovere l´attrattivita´ del territorio per creare un supporto alla diversificazione dell´economia rurale, migliorando di conseguenza la qualita´ della vita e i livelli di occupazione nelle aree agricole". Il sostegno, concesso in regime de minimis, non potra´ superare 200mila euro per ciascuna impresa e sara´ concesso al 75 per cento della spesa ammissibile per i privati e al 100 per cento per i beneficiari pubblici. Per gli operatori che svolgono invece attivita´ di tipo non economico, per finalita´ pubbliche e senza scopo di lucro, l´aiuto sara´ concesso al 100 per cento e non sara´ applicato il regime de minimis. Destinatari della misura sono l´assessorato delle Risorse agricole e alimentari, gli enti locali territoriali, in forma singola o associata, enti parco, enti gestori di riserve naturali, enti strumentali della Regione, enti o istituti pubblici di interesse regionale sottoposti a vigilanza e privati proprietari di manufatti per una pubblica fruizione. Gli interventi saranno destinati alle aree dei comuni di Bagheria, Baucina, Bolognetta, Campofelice di Fitalia, Casteldaccia, Ciminna, Lercara Friddi, Mezzojuso, Santa Flavia, Trabia, Ventimiglia di Sicilia, Vicari e Villafrati. Le richieste di contributo dovranno essere presentate entro le 13 del 60esimo giorno dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Ulteriori informazioni sono gia´ disponibili nei siti web istituzionali: www.Psrsicilia.it e www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato |
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VINO. OLTRE 6,6 MILIONI DI INVESTIMENTO PER PROMOZIONE ENOLOGIA VENETA IN PAESI TERZI |
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Venezia - Regione e sistema veneto del vino vogliono costruire, anche con il supporto e l’esperienza della Fiera di Verona, un percorso comune per dare più efficacia e incisività possibile alle azioni di promozione del patrimonio enologico regionale nei Paesi terzi e non solo. Su questo progetto si sono incontrati l’assessore regionale al commercio estero Marino Finozzi e il collega all’agricoltura Marino Finozzi con i rappresentanti delle organizzazioni agricole, della cooperazione, dell’industria agroalimentare, degli enologi, dell’Unione Consorzi Vini a Doc e dei Vini Veneti, di Valpolicella, Soave e Amarone, dei gruppi Pasqua e Zonin, e gli esponenti di Veronafiere impegnati nel Vinitaly in the Word. Per la promozione di vini veneti, la Giunta regionale ha messo a bando per la campagna 2012 – 2013 oltre 3 milioni 311 mila euro, che rappresentano l’ultima parte dei finanziamenti comunitari previsti per queste finalità dalla Organizzazione Comune di Mercato del Vino. Si tratta di risorse utilizzabili in cofinanziamento al 50 per cento con i privati, capaci dunque di mobilitare una spesa per quasi 6 milioni 223 mila euro. L’obiettivo – hanno ricordato Finozzi e Manzato – è di rafforzare la presenza del Veneto economico nei mercati esteri e sviluppare un rapporto strabile tra il sistema pubblico costituito da Regione e Camere di Commercio con il sistema privato, all’interno di uno scenario del quale lo strumento per la gestione delle iniziative è la nuova società Veneto Promozione. Dal punto di vista dei contenuti, si punta soprattutto al consolidamento dei mercati tradizionali e a quelli emergenti. Si guarda pertanto al progetto in programma a Montreal, in Canada, organizzato dagli enti camerali italiani, mentre possono fare da volano le iniziative programmate da Vinitaly tour in the Word in Russia (29/30 ottobre prossimi) e in Cina (8/10 novembre). L’impegno, sia nei Paesi terzi ma anche in quelli europei dove sono di primaria importanza appuntamenti come Vinitaly di Verona e Prowein di Dusseldorf, è di dare vita ad una valorizzazione coordinata e unica del sistema veneto, tradizionalmente caratterizzato da vini e vitigni di territorio che si esprimono in una grande varietà di prodotti di eccellenza. |
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BOLZANO: RIFORMA AGRARIA E QUOTE LATTE, OGGI L´ASSESSORE BERGER IN BAVIERA |
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Bolzano - La posizione della Baviera rispetto all´abolizione delle quote latte e la possibilità di intraprendere azioni comuni in ambito europeo per la tutela dell´agricoltura di montagna. Questi i temi che l´assessore altoatesino Hans Berger affronterà il 30 maggio a Monaco con il collega del governo bavarese Helmut Brunner. Nel mese di agosto, il Ministro bavarese all´agricoltura Helmut Brunner sarà in visita in Alto Adige, ma già domani (30 maggio) ci sarà un primo incontro per fare il punto della situazione sui temi più importanti, a partire dalle quote latte. L´assessore all´agricoltura, nonchè vicepresidente della Giunta provinciale, Hans Berger, sarà infatti a Monaco per incontrare Brunner. "L´unione Europea aveva già deciso di abolire le quote latte a partire dal 2014/2015 - spiega Berger - ma sotto la pressione della questione relativa ai prezzi, qualcuno chiede una marcia indietro. Di questo argomento parlerò sicuramente con il collega Helmut Brunner, valutando la possibilità che Baviera e Alto Adige intraprendano azioni comuni in ambito Ue". Oltre alla regolamentazione delle quote latte, tra gli altri argomenti che verranno trattati nel colloquio di domani spiccano le forme di sostegno alle zone svantaggiate, con particolare attenzione all´agricoltura di montagna, e l´accesso al credito per i giovani agricoltori. |
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BOLZANO: IL PATOGENO CAUSA DEGLI SCOPAZZI DEI MELI SI SVILUPPA NELLE RADICI |
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È l’esito di un progetto di ricerca sviluppato dalla biologa Gea Guerriero presso il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg grazie al concorso provinciale per la promozione della ricerca, da lei vinto nel 2010. I risultati del progetto sono stati presentati dalla biologa in una relazione tenuta venerdì scorso alla Laimburg. Il progetto di ricerca è durato due anni. La biologa Gea Guerriero ha concentrato lo studio sul “Candidatus Phytoplasma mali”, il patogeno che causa gli scopazzi del melo e su come esso influisce a livello cellulare sulle piante infette cambiando i profili dei geni e delle proteine che infine si esprimono nei tipici sintomi degli scopazzi”(cioè uno sviluppo affastellato dei rami, la cosiddetta ‘scopa’). Le ricerche si sono inserite perfettamente nel programma di ricerca del Centro di Sperimentazione sugli scopazzi del melo. Come ha spiegato Gea Guerriero nel presentare gli esiti dello studio condotto: “Le nostre analisi degli organi di alberi sani ed infetti come radici, foglie, rami e gemme hanno evidenziato un aumento delle espressioni dei geni che partecipano alla biosintesi della parete cellulare proprio nelle radici delle piante”. Queste nuove conoscenze aiutano a comprendere ulteriormente i meccanismi di sviluppo e di risposta agli attacchi da patogeni che poi potrebbero aiutare a sviluppare strategie di difesa contro gli scopazzi del melo. Gea Guerriero ha ottenuto una laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Napoli “Federico Ii”. Nel 2005 ha conseguito, sempre a Napoli, il dottorato di ricerca in Biologia Applicata. Dal 2006 al 2008 ha lavorato come postdoc presso la Swedish Agricultural University di Uppsala ed in seguito presso il Royal Institute of Technology di Stoccolma. Ora, dopo due anni alla Laimburg, Gea Guerriero partirà per seguire un nuovo progetto di ricerca all’estero. Il Centro di Sperimentazione agraia e forestale Laimburg ha sede a Vadena, tel. 0471 969500, fax 0471 969599, e-mail laimburg@provinz.Bz.it, www.Laimburg.it |
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AGRICOLTURA E URBANIZZAZIONE |
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Venezia - “L’agricoltura è stata la prima testimonianza di civiltà dell’homo sapiens e ogni nobiltà storica riposa sull´agricoltura”. Lo ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, a margine dell’incontro Agricolture Through the City’ Beyond Periurban, tenutosi in mattinata all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. “Oggi è stata ribadita l’importanza essenziale dell’agricoltura come esigenza primaria dell’uomo, il quale necessita non solo di cibo per sopravvivere ma anche di sicurezza sui prodotti e del rispetto di tutti gli aspetti sociali ad essa connessi”. Il Convegno ha cercato una risposta al problema di far coesistere le aree verdi adibite a spazio rurale e le zone urbanizzate, provando a “dipingere” un territorio che sappia salvaguardare il patrimonio agricolo rurale a disposizione per farne un elemento di forza. “Quando parliamo di tutela del territorio e di sviluppo sostenibile, puntiamo l’attenzione sull’aspetto ambientale. Ma non dobbiamo dimenticare – ha riaffermato Manzato – che l’agricoltore si prende cura del territorio, adeguandosi alle volontà dei cittadini di ottenere prodotti sicuri, a km zero, di prima qualità. Il settore primario risponde altresì ad esigenze di ordine sociale e culturale, mediante le fattorie didattiche e sociali, che stanno prendendo avvio in misura consistente sul nostro territorio”. “In un momento di crisi economica – ha aggiunto – generale parliamo di un settore che in Veneto, dal 2010 al 2011, presenta un dato occupazionale in aumento del 11 per cento e un volume di 5 miliardi di euro di produzione. Il problema è semmai quello del rinnovamento del comparto, il cui volano sta nel desiderio di imprenditoria di molti giovani under 40. Preparati, spesso laureati, attenti alla ricerca, con conoscenze digitali- ha concluso Manzato – sanno garantire e far coesistere produttività, sensibilità verso l’ambiente e verso i bisogni della gente, qualità: una lettura complessiva e diversa dal passato che costituisce la base per l’innovazione in un settore che non è né è mai stato, statico”. |
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VITIVINICOLTURA IN UMBRIA: PIANO DI VALORIZZAZIONE DEL VINO UMBRO AL GIRO DI BOA
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Perugia – In uno scenario caratterizzato da un calo dei consumi interni (-34 per cento), una crescita dell’export (+78 per cento), più visibile nei paesi extraeuropei (+27 per cento), soprattutto nei paesi del “Bric” (Brasile, Russia, Cina e India), con importanti prospettive che si stanno sviluppando negli Stati Uniti, il mondo del vino umbro deve mettere a punto piani e strategie mirate di promocommercializzazione, non tanto e non più sulla base di un modello unico e generalizzato, ma mettendo a punto azioni specifiche che tengano conto delle tipologie dei diversi mercati, concordate e coordinate con gli operatori locali, in una stretta interazione sul campo. È quanto è stato sottolineato ieri pomeriggio a Palazzo Donini, nel corso della riunione operativa, convocata dall’assessorato regionale all’agricoltura per fare il punto sullo stato di avanzamento del “Piano di Valorizzazione del Vino Umbro/ Il vino umbro nel mercato globale: punti di forza e di debolezza, scenari evolutivi e percorsi di sviluppo”, che la Regione dell’Umbria ha promosso, coinvolgendo nella sua redazione l’Inea (Istituto Nazionale per l’Economia Agricola) e la società di ricerca “Nomisma”. Il progetto (al quale è stato ufficialmente dato inizio il 27 gennaio scorso) dovrà entro luglio, sulla scorta di un’indagine che ha coinvolto una quarantina di aziende sottoposte a questionario, definire un quadro analitico dei punti di forza e di debolezza del sistema, per poi dedicarsi, focalizzandosi su “buyers” e importatori, ad analizzare il posizionamento del vino umbro rispetto ai mercati internazionali, così da giungere, in autunno, alla definizione di obiettivi, strategie e rischi per il futuro dei produttori vitivinicoli umbri. “La vitivinicoltura è un comparto importante della nostra agricoltura e della nostra economia – ha detto l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini -, e questo piano, che abbiamo fortemente voluto, aiuterà i produttori e le imprese a comprenderne con esattezza il potenziale produttivo e a cogliere le migliori opportunità di valorizzazione sui mercati mondiali”. “Le analisi macroeconomiche sono certamente importanti – ha detto l’esperto di promocommercializzazione del vino Fabio Piccoli, che con Denis Pantini e Raffaella Pergamo ha curato la presentazione dello stato attuale del progetto -, ma per un’azione efficace occorre andare sul campo e studiare con gli operatori locali come porsi sui singoli mercati, unico modo per sfuggire alle insidie di uno scenario complessivo fluido, in continua mutazione e sostanzialmente privo di solide certezze”. “Occorre – ha aggiunto Piccoli – presidiare le aree di mercato, evitando dispersioni e concentrandosi su tipologie e profili da intercettare”. E anche se non c’è contraddizione tra le attività di promozione esercitate collettivamente e la promozione delle singole aziende – ha sottolineato -, “bisogna sempre più fare dei territori e delle imprese una rete, costruita su coesioni d’interessi”. |
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VINO:PER "CANTINE APERTE" IN ABRUZZO BOOM DI VISITATORI |
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Pescara - Diciassette edizioni ed un successo che puntuale si rinnova, per Cantine Aperte, l´evento che ha animato lo scorso week-end, organizzato dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo con il contributo dell´Assessorato all´Agricoltura, Unione delle Camere di Commercio d´Abruzzo, e in collaborazione con Abruzzo Promozione Turismo. Le 41 cantine aderenti hanno toccato punte di 2000 visitatori e un´affluenza complessiva stimata con oltre 40 mila presenze, provenienti anche da fuori regione, e in diversi casi con veri e propri pullman organizzati. "Un meraviglioso viaggio alla scoperta di quanto di meglio la nostra regione possa offrire dal punto di vista enogastronomico con il vino a fare da assoluto protagonista. Cantine Aperte si conferma straordinario strumento di promozione per tutto il territorio", ha sottolineato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, che ha sempre creduto nella forza di questa manifestazione. "Ancora una volta - ha aggiunto Febbo - c´è stata una grande risposta di pubblico con i nostri produttori che hanno dovuto fare gli straordinari per accogliere migliaia di enoturisti provenienti da tutto l´Abruzzo e non solo. L´accoglienza è stata come sempre all´altezza della situazione con le nostre aziende che hanno permesso a tutti gli appassionati di visitare quei luoghi dove si intrecciano passione, cultura, impegno e professionalità e dove nasce quel mix vincente che continua a regalarci tante soddisfazioni in Italia e all´estero. Inoltre, Cantine Aperte ha un doppio importante obiettivo: da un lato la promozione delle eccellenze dei vignaioli abruzzesi, della professionalità e serietà con i quali si dedicano a questo lavoro, dall´altro un concreto sostegno alla ricerca del Consorzio Mario Negri Sud. "Il vino - ha sottolineato l´Assessore - insieme ad un sano regime alimentare e motorio ha effetti protettivi sulla salute, più di un farmaco cardiovascolare. Più che appropriato quindi il nome del Progetto, ´Un sorso di salute´, grazie al quale parte del ricavato sarà destinato proprio all´attività del Mario Negri Sud". "La Regione - ha concluso Febbo - lavora con estrema convinzione per la promozione e soprattutto quella all´estero rappresenta, per i piccoli e piccolissimi produttori, un fattore fondamentale che noi cerchiamo di sostenere, promuovendo l´aggregazione tra produttori". Di grande successo dell´edizione ha parlato anche il presidente del Movimento Turismo Vino Abruzzo, Nicola D´auriam per il quale "è stata molto utile l´attività di promozione che abbiamo potuto fare nei ristoranti e negli hotel, che ha stimolato in misura maggiore rispetto agli scorsi anni le visite di più un pubblico di persone provenienti da fuori regione". |
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AFFERMAZIONE DI NUMEROSE CANTINE CALABRESI NELLA MANIFESTAZIONE “VINO DEL SINDACO”
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L’assessore Trematerra ha espresso grande soddisfazione per le numerose cantine calabresi che si sono affermate nell’ambito dell’edizione 2012 della manifestazione “Vino del Sindaco”, che si è svolta a Lamezia Terme lo scorso fine settimana. Il concorso internazionale, visitato anche dal Ministro alle Politiche Agricole, Mario Catania, ha selezionato, con l’ausilio di commissioni composte da enologi, enotecnici, assaggiatori, sommeliers e giornalisti del settore enogastronomico, circa mille etichette. “La Selezione del Sindaco – ha detto l’Asssessore Trematerra -, unico concorso enologico internazionale che prevede la partecipazione congiunta dell’Azienda che produce il vino e del Comune in cui sono localizzate le vigne, si propone di valorizzare le piccole partite di vino di qualità, Docg, Doc, Igt, frutto della tradizione e del territorio e di favorirne la conoscenza anche attraverso Internet”. Sono 4 le medaglie d’oro assegnate alle aziende calabresi: Masseria Falvo con il Moscato Bianco, Antico Diverzano dell’azienda Donnici, Lamezia Riserva delle Cantine Lento e Terraccia dell’Azienda Agricola Serracavallo, e 18 quelle d’argento ad altrettante aziende distribuite su tutto il territorio regionale. La Selezione del Sindaco è un concorso enologico itinerante che, in ogni edizione, vede cambiare la sede delle sessioni di assaggio, nell’intento di valorizzare al meglio tutti i territori delle città del vino. A partire dalla sua prima edizione, nel 2002, svoltasi a Siena, la manifestazione ha percorso l’Italia dal Nord al Sud, coinvolgendo Conegliano (2003), Alba (2004), Roma (2005), Ortona (2006), Monreale (2007), Cividale del Friuli (2008), San Michele all´Adige (2009), Brindisi (2010), Torrecuso (2011). “La manifestazione- ha concluso Trematerra - è stata un’ottima occasione per dare visibilità, in uno scenario internazionale, al settore vitivinicolo calabrese ed ai suoi territori che ne sono la più felice espressione e l’ adesione di più di 80 cantine calabresi all’ undicesima edizione della "Selezione del Sindaco 2012" è la conferma delle grandi potenzialità possedute dal comparto vitivinicolo della nostra Regione”. |
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CUNEO - I VINI DI GRANDA IN UN´INDAGINE DEL MOVIMENTO CONSUMATORI
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Analisi dei vini bianchi e rossi prodotti in provincia di Cuneo. Questo l´obiettivo dell´indagine promossa dal Movimento consumatori, nell´ambito di una serie di analisi nel settore agroalimentare, tese a verificare la genuinità di cibi e bevande. Lo screening, realizzato con il contributo della Camera di commercio, ha interessato 60 campioni, tra bianchi e rossi. In particolare, si è guardato alla presenza di solfiti e di residui di pesticidi, con risultati nel complesso soddisfacenti, ancora migliorabili. Per quanto concerne l´anidride solforosa (indispensabile nella produzione dei vini bianchi, in cui esplica azione antisettica e selettiva inibendo lo sviluppo dei batteri, e capace di evidenziare meglio colore e aroma dei vini rossi), la legge prevede che non debba superare i 200 mg per litro. Le analisi hanno rilevato percentuali inferiori, comprese tra i 50 ed i 130 mg per litro nei rossi (con assenza di tracce riscontrabili per alcuni prodotti) e un valore medio di 100 mg per litro nei bianchi. In questi ultimi, a tenori più alti di anidride solforosa corrispondono prezzi inferiori. Di qui una considerazione: la presenza di solfiti aumenta con il ridursi della qualità e del prezzo. Passiamo all´ocratossina A che non è stata rilevata, segno dunque di buona qualità delle uve e di un buon processo di vinificazione. A proposito dei pesticidi, tutti i campioni, esaminati dal laboratorio Eurofins di Nantes, sono risultati conformi ai limiti previsti dalla legge. Il 20% è risultato completamente privo di residui, mentre nell´80% dei campioni sono stati riscontrati residui di un pesticida o più, ma sempre tra quelli consentiti e nei limiti di legge. La ricerca del Movimento consumatori conclude con l´auspicio che la legge sull´etichettatura sia più chiara, prevedendo l’indicazione non solo della presenza, ma anche della percentuale dei solfiti, con vantaggio per il consumatore e potenziamento di immagine per i prodotti di maggior qualità. |
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L’ASSOCIAZIONE ALTI FORMAGGI - CHE RAGGRUPPA I CONSORZI DI TUTELA DI PROVOLONE VALPADANA, QUARTIROLO LOMBARDO, SALVA CREMASCO E TALEGGIO - HA DATO IL PROPRIO PATROCINIO ALL’INIZIATIVA “L´ISOLA CHE NON C´È”, CHE DA SABATO 19 MAGGIO FINO AL 6 OTTOBRE METTE IN CALENDARIO UN’ESTATE RICCA DI EVENTI, SPETTACOLI ED ESCURSIONI ALLA SCOPERTA DELLE TERRE DEL GERUNDO, COMPRESE TRA LE PROVINCE DI CREMONA, LODI, BERGAMO E MILANO.
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L’iniziativa, che coinvolge enti locali, istituzioni e privati, si pone l´obiettivo di promuovere eventi culturali e di spettacolo in luoghi significativi della zona al fine di stimolarne l´afflusso turistico ed esaltarne il patrimonio culturale ed enogastronomico. I Consorzi di Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco e Taleggio sono eccellenze del territorio che meritano di essere conosciute e gustate, patrimonio tangibile della cultura italiana, fonte di ricchezza culturale ed economica che deve essere protetta e salvaguardata. L’associazione Alti Formaggi aderisce all’iniziativa al fine di aumentare la propria visibilità e notorietà e di rendere i formaggi consorziati protagonisti di questi spazi “vivi” di cultura. Alti Formaggi è un progetto che parla di tutto questo: della conoscenza, dei saperi trasmessi di generazione in generazione, di una saggezza e capacità manuali originali che sembrano gesti artistici. Per ulteriori informazioni: www.Altiformaggi.com |
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TASTE OF MILANO SI CONFERMA UN EVENTO DI SUCCESSO
ANCHE QUEST’ANNO MIGLIAIA DI APPASSIONATI GOURMET
HANNO DECRETATO IL SUCCESSO DI TASTE OF MILANO
CHE SI CONFERMA COSÌ IL FESTIVAL ENOGASTRONOMICO PER ANTONOMASIA.
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La terza edizione di Taste of Milano, svoltasi dal 17 al 20 maggio all’Ippodromo del Galoppo di Milano, ha chiuso i battenti riscuotendo grande successo di pubblico e stampa e coinvolgendo foodies ed entusiasti gourmet non solo milanesi, ma provenienti da ogni parte d’Italia. I numeri si attestano sulle presenze delle prime due edizioni: un segnale inequivocabile a conferma che il format del Taste of Festival piace e che le novità inserite nel programma di quest’anno hanno stimolato una folta partecipazione di pubblico. 68.000 piatti “taste” serviti nei quattro giorni dai dodici ristoranti presenti nelle circa 100.000 stoviglie compostabili utilizzate anche quest’anno (con un impatto ambientale nullo). Più di 15.000 bicchieri di vino serviti dai sommeliers professionisti presenti nei quattro wine bar che hanno altresì suggerito gli abbinamenti più adatti ai menù proposti dei ristoranti. Oltre trecento giornalisti accreditati che hanno raccontato la manifestazione attraverso servizi televisivi e interviste agli chef e agli espositori. Molti anche i foodblogger presenti che hanno postato immagini e commenti e twittato per raccontare live i piatti assaggiati e i vini degustati. Il Festival che celebra il meglio della ristorazione milanese si conferma così un evento di grande appeal ponendosi come appuntamento clou nel calendario degli eventi imperdibili. Merito certamente di un’organizzazione attenta che ha saputo consolidare i punti di forza delle prime due edizioni ridisegnando gli allestimenti con migliore razionalità e funzionalità ed introducendo nuove attrazioni, come il “Taste Hub” e “In Cucina con…”. I 12 Top Chef presenti all’Ippodromo nella “4 giorni” con i loro ristoranti si sono confermati il fulcro della manifestazione: i temporary restaurant affollati da buongustai desiderosi non solo di assaggiare i piatti proposti, ma anche di fare la conoscenza degli chef, farsi raccontare ricette e segreti e condividere con loro la passione per l’alta cucina. Molti anche gli chef ospiti di assoluto prestigio e provenienti da tutta Italia (stellati e non) che hanno animato le varie attrazioni proposte: da Pietro Leemann ai fratelli Enrico e Roberto Cerea, da Andrea Berton a Maurizio Santin, da Nino Di Costanzo a Nino Mosca, da Silvia Baracchi a Mauro Morandin, Gianluca Fusto e Ernst Knam, solo per citarne alcuni… Allegria, divertimento, ma anche cultura e musica. Con questa ricetta Taste of Milano ha saputo conquistare i propri visitatori, accompagnandoli in un viaggio alla scoperta della migliore ristorazione della città. Come? Non solo attraverso gli oltre 40 piatti proposti in degustazione dai Top Restaurant, ma anche grazie al fittissimo programma di attività e appuntamenti interattivi. Gli shoowcooking, ad esempio, organizzati nel Teatro degli Chef coordinato con grande professionalità da Teatro7 e con la collaborazione di Relais&chateaux: 35 incontri con ospiti eccezionali che hanno registrato il tutto esaurito con un’affluenza di circa 7 mila appassionati. Così come i corsi di cucina perfettamente organizzati dagli Chef di Sale&pepe con la collaborazione di Congusto, letteralmente presi d’assalto da circa un migliaio di aspiranti chef che hanno partecipato con passione e impegno alle 35 demo proposte. La nuova attrazione, “In Cucina Con…”, presentata da Crodino, ha registrato un inaspettato successo: centinaia di persone sono “salite” sull’Arca di Inoxpiù e hanno partecipato con foodblogger e produttori a cooking lesson e degustazioni. Senza dimenticare le 1.400 persone che hanno preso parte alle numerose degustazioni di pregiati vini e distillati proposti nella Wine & Spirits Academy con la collaborazione di esperti sommelier Aspi coordinati da Giuseppe Vaccarini, wine ambassador, giornalisti enoici e le dinamiche produttrici dell’Associazione Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia. “Archiviamo questa terza edizione di Taste of Milano con grande soddisfazione – afferma Silvia Dorigo, Ad di Brand Events Italy e direttore artistico della manifestazione. Crediamo che il format Taste Festival stia conquistando sempre più persone e questo ci da lo stimolo per continuare a sperimentare nuovi contenuti e migliorare. Il primo ringraziamento va a tutti gli Chef che anche per questa edizione hanno creduto in noi e si sono messi a disposizione dei visitatori”. L’obiettivo più importante di Taste of Milano rimane, infatti, quello di far conoscere la qualità e il valore intrinseco dell’alta cucina anche a chi, normalmente, non ha modo di frequentarla; ma anche diffondere e promuovere la cultura del buon cibo e della sana alimentazione. “È quello che ci siamo proposti di fare con il Taste Hub – spiega Silvia Dorigo – il laboratorio culturale di Taste of Milano, coordinato da Edoardo Moussanet, che ha proposto talk e incontri sul tema cibo coinvolgendo chef, esperti nutrizionisti e alimentaristi, ma anche architetti, giornalisti, scrittori, designer e produttori”. Particolarmente seguite anche le interviste organizzate da San Pellegrino Acqua Panna nella propria lounge e condotte con simpatia e bravura da Gianluca Biscalchin che hanno permesso a tutti i visitatori di conoscere un po’ più da vicino i Top Chef di Taste of Milano. “Desidero ringraziare anche tutti i nostri partner del design che ci hanno consentito, con i loro originali arredi outdoor, di attrezzare le aree hospitality con un originalità e glamour; i media partner che ci hanno supportato nella comunicazione; Zer06 che con il kinder garden ha permesso alle mamme a i papà di godersi l’evento senza pensieri e ai bimbi di divertirsi in tante attività e giochi; Fe&de Group per aver curato in modo impeccabile il servizio catering nella Premium Lounge; e tutti gli espositori wine, food e travel presenti a Taste”. Anche per questa edizione Taste of Milano ha voluto rimarcare la propria sensibilità eco-friendly, non solo con l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e compostabili, ma anche con le shopping bag in juta naturale omaggiate ai visitatori da riutilizzare tutto l’anno per una spesa sempre più ecocompatibile. Il legame con il territorio ed in particolare con la Città di Milano si è rafforzato grazie anche alla partecipazione delle istituzioni: il patrocinio del Comune di Milano e la presenza della Regione Lombardia – Agricoltura che ha presentato a Taste of Milano una selezione di prodotti Dop e Igp prodotti nel territorio regionale. “Taste of Milano – afferma Silvia Dorigo – si sta affermando come punto di riferimento nell’ambito degli eventi dedicati al cibo e all’alimentazione: fra tre anni l’attenzione del mondo intero sarà rivolta a Milano e all’Expo e Taste è sicuramente un format che saprà ritagliarsi il proprio ruolo nell’ambito di questo importantissimo evento.” Ma le novità non finiscono qui! Brand Events Italy è orgogliosa e lieta di annunciare che il Taste Festival in Italia quest’anno farà il bis! Dal 20 al 23 Settembre andrà infatti in scena la prima edizione di Taste of Roma in una location straordinaria e unica: l’Auditorium Parco della Musica. L’appuntamento per tutti è dunque a Roma per una nuova, grande celebrazione dell’haute cuisine! |
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COSÍ COM’É, IL DATTERINO FRESCO SOTTOVETRO
FINAGRICOLA, IL PIÙ GRANDE ORTO D’ITALIA, PRODUCE E METTE SOTTO VETRO I SUOI GIOIELLI:
IL DATTERINO GIALLO, IL DATTERINO ROSSO, IL PIZZUTELLO.
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I Datterini - non “semplici pomodori”, bensì l’eccellenza - sono ora disponibili in confezioni sottovetro a lunga conservazione, sempre freschi pronti all’uso. Finagricola seleziona i migliori semi di pomodoro pregiato da tavola, fa crescere le piantine nei suoi vivai e poi le trapianta nei 300 ettari di terreni di proprietà nella Piana del Sele. Coltiva le piantine in appezzamenti omogenei e di piccole dimensioni, controlla rigorosamente l’irrigazione che determina la qualità del pomodoro e gli unici incaricati della impollinazione sono… i bombi – i noti insetti operai ancora più produttivi delle api! Finagricola effettua, esclusivamente a mano, costanti operazioni di diradamento e di ancoraggio delle piante intorno ai tutori; i frutti vengono raccolti a mano solo quando giungono a maturazione e la delicata lavorazione, che non prevede lunghe cotture visto la qualità superiore della materia prima, avviene poche ore dopo la raccolta. Infine, Finagricola seleziona i migliori materiali da confezionamento, prodotti esclusivamente in Italia secondo rigorosi capitolati, per conservare al meglio le caratteristiche organolettiche del Datterino Così Com’è. Per questo, se si chiudono gli occhi quando si apre un vasetto Così Com’è, sembra di trovarsi nel più grande orto d’Italia: il profumo del Datterino fresco riempie le narici e porta direttamente sulla Piana del Sele. Tre i metodi di conservazione: al naturale, in succo, la passata. Il pomodoro al naturale è immerso nell’acqua e l’utilizzo ideale è come quello del pomodoro fresco: sgocciolato dal liquido di conservazione, gustato crudo o con una cottura semplice e veloce. Il pomodoro nel suo succo esprime il massimo del sapore ed è l’ideale per la preparazione di condimenti rapidi e gustosi. La passata è ideale sia senza cottura per aperitivi o vellutate, sia per la preparazione di ricette elaborate. Il Datterino rosso Al naturale – barattolo 350 gr Conservato intero al naturale (in acqua), dolce e profumato, è una varietà pregiata di pomodoro per arricchire tutte le ricette o da gustare da solo, con una cottura semplice e veloce. In succo – barattolo 350 gr Conservato intero nel suo succo, è dolce e aromatico. Si distingue per l’elevato grado zuccherino che lo rende particolarmente gustoso, dal sapore pieno. Sempre perfetto per dare forza e carattere ad ogni ricetta. Passata – barattolo 350 gr Buonissima, dolce, cremosa, emana il sapore fresco ed intenso del pomodoro appena raccolto. Perfetta anche da gustare tal quale, negli aperitivi o come ingrediente esclusivo di finger food. Il Datterino giallo Al naturale – barattolo 350 gr Antica varietà riscoperta in tutto il suo sapore, il Datterino giallo si esalta con una cottura leggera e veloce. Perfetto nelle preparazioni a base di pesce, sorprendente nelle creme. In succo – barattolo 350 gr Conservato nel suo succo, questo pregiato pomodoro intero ha un gusto morbido ed equilibrato. Il Pizzutello In succo – barattolo540 gr Il pomodoro Pizzutello è una varietà pregiata coltivata nella Piana del Sele dalla caratteristica forma ovale, con polpa carnosa assai gustosa e un sapore dolce-acidulo che esalta le preparazioni tradizionali. Ideale per assecondare le note piccanti dei piatti. Passata – barattolo 350 gr Naturale, ricca di vitamine e sali minerali, questa passata è una base pregiata per sughi dal sapore fresco e tipicamente mediterraneo. Semplice e versatile, pronta da personalizzare con aromi leggeri, aggiunge profumo e sapore a tutte le pietanze. Maggiori informazioni sul sito www.Cosicome.eu |
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DALL’ARTE PASTICCIERA SALENTINA ARRIVA IL “PANSORRISO” IL DOLCE BUONO E NATURALE, OTTIMO PER LA SALUTE |
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Giovanni Venneri, maestro pasticciere di Alliste (Le), l’aveva annunciato circa due mesi fa, aveva detto che stava lavorando all’elaborazione di un nuovo dolce dalle caratteristiche uniche; avrebbe utilizzato olio extravergine d’oliva prodotto dall’amico Mimmo Adamo al posto del burro (un olio pluripremiato a “metro 100”, visto che il frantoio dista non più di 100 metri dal laboratorio di pasticceria), miele salentino al posto dello zucchero e diversi altri ingredienti sani, a km zero e tipici del territorio. Oggi l’annuncio si è trasformato in realtà e giornalisti e pubblico hanno potuto degustare di persona il “Pansorriso”, questo nuovo dolce creato appositamente per la Dieta Med-italiana e presentato nell’ambito dell’omonimo Festival di Lecce. Inutile dire che il Pansorriso è piaciuto a tutti. La delicatezza e la leggerezza che lo contraddistinguono, uniti agli aromi tipici delle due versioni presentate, fichi e arance, hanno raccolto consensi e plausi dai giornalisti, dagli esperti, dai cittadini del luogo e, soprattutto, dai numerosissimi turisti italiani e stranieri giunti in città per l’importante evento. Anche il nome, il logo e l’originale forma di questo nuovo prodotto della pasticceria salentina sono piaciuti molto. L’icona che lo caratterizza richiama anche la forma con cui il Pansorriso si presenta al consumatore, ossia un sole sorridente, simbolo emblematico di questa terra. Il nome mette allegria soltanto a pronunciarlo e poi, è stato sperimentato in questi giorni presso lo stand in piazza, è sufficiente assaggiarne un pezzo per entrare in uno stato di buonumore. Il sottotitolo (“Ha il Salento dentro”) invece la dice lunga sulla sua caratteristica principale. E sarà probabilmente proprio questa sua caratteristica che ne decreterà la fortuna. Sì perché è convinzione consolidata che i dolci più sono buoni e più sono dannosi per la salute, mentre oggi c’è il Pansorriso che è un prodotto dolciario in grado di unire un gusto eccellente all’uso di ingredienti assolutamente naturali e sani, perfettamente in linea con la dieta mediterranea nostrana, i quali, pertanto, lo rendono paradossalmente salutare. Diamo il benvenuto, quindi, al dolce italiano della salute. |
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ARRIVA LA BELLA STAGIONE E CON ESSA LA VOGLIA DI MANTENERSI IN FORMA, CURANDO IL PROPRIO BENESSERE! OGGI SI PUÒ CON ZUEGG SKIPPER VITALITAS, LA LINEA DI SUCCHI DI FRUTTA DI ZUEGG SKIPPER COMPLETAMENTE NATURALI E RICCHI DI ANTIOSSIDANTI
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Dal mese di maggio, sono protagonisti del nuovo concorso “Vinci il gusto del benessere”. Partecipare al concorso “Vinci il gusto del benessere” è facilissimo: basta acquistare una confezione della linea Zuegg Skipper Vitalitas, collegarsi al sito www.Zuegg.com, dal quale accedere al minisito dedicato all’iniziativa www.Concorsovitalitas.it/, inserire i propri dati anagrafici unitamente a quelli della prova d’acquisto e scoprire subito se si è vinto! In palio 500 coupons Wellness Days validi per 4 ingressi o trattamenti benessere presso 4 diversi centri convenzionati Win a scelta tra fitness, wellness, yoga e shiatsu. Questa partnership nasce dalla costante attenzione di Zuegg Skipper Vitalitas verso tutti coloro che sono attenti al proprio benessere e, per questo, amano seguire un’alimentazione naturale ed equilibrata che li aiuti a stare in forma e a sentirsi bene. Per Skipper Vitalitas, Zuegg – marchio storico dell’industria alimentare italiana che da sempre coniuga tradizione e innovazione – ha selezionato solo la frutta più ricca di elementi funzionali, quali polifenoli, antociani e vitamina C per una naturale azione antiossidante. Queste sostanze, infatti, sono utili per contrastare il danno ossidativo, ossia il processo degenerativo di invecchiamento cellulare, contribuendo così ad eliminare i radicali liberi, proteggere la pelle dai danni provocati dai raggi Uv e migliorare la funzionalità cardiovascolare mantenendo l’organismo in forma. Zuegg Skipper Vitalitas Tre referenze che offrono tutti i benefici derivanti dalla combinazione di frutti attentamente selezionati per le loro elevate proprietà benefiche antiossidanti. Nascono così tre gusti unici, come Melograno & Uva, Pompelmo Rosa e Mirtillo Rosso e Frutti di Bosco, per una naturale azione antiossidante che soddisfa tutti coloro che stanno attenti alla propria salute senza però rinunciare a un gusto unico e dissetante! Zuegg Skipper Vitalitas, la soluzione naturalmente ‘semplice’ che rispecchia la filosofia del brand Zuegg Skipper, all’insegna del benessere, dell’entusiasmo e della gioia di vivere |
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A BELLAGIO IL RISTORANTE MISTRAL SI E’ TRASFERITO IN TERRAZZA.
PANORAMA SPETTACOLARE SUL LAGO
ALL’ALTEZZA DELLA SUA CUCINA.
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ll ristorante Mistral di Bellagio, diretto da Ettore Bocchia, quest’anno offre la sua cucina “stellata” sulla bellissima terrazza panoramica del Grand Hotel Villa Serbelloni: un panorama spettacolare all’altezza della stella Michelin e della cucina. Punto di riferimento per gli appassionati di gastronomia, il ristorante Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio quest’anno si è trasferito, con tutta la brigata di sala e di cucina, sulla grande terrazza affacciata sul lago. Una scelta che permette agli ospiti di assaporare in una location particolarmente suggestiva la cucina di Ettore Bocchia, che dal 2005 ha conquistato al Mistral una stella Michelin, e di godere una splendida vista sul lago di Como e sulle montagne che lo circondano. La carta del Mistral propone piatti di alta cucina italiana e un intero menu degustazione di cucina molecolare di cui Ettore Bocchia è il massimo esperto italiano. Tra i piatti più conosciuti: i filetti di rombo cotti in una miscela di zuccheri fusi (niente grassi e la conservazione di tutta la naturale umidità del pesce) e il gelato raffreddato con azoto liquido (una crema che non raffredda la bocca e permette di assaporare tutto il sapore del gelato, dal primo cucchiaino all’ultimo). Si è parlato molto di cucina molecolare. Per Ettore Bocchia, che la ha introdotta per primo in Italia nel 2002, significa prima di tutto la possibilità di fare cucina con la consapevolezza di cosa “bolle in pentola” cioè conoscendo quali sono i processi fisici che intervengono durante la cottura e il raffreddamento dei cibi. La sua cucina molecolare è una “scienza per la buona cucina” che gli consente di rispettare e valorizzare il sapore degli ingredienti, di inventare nuovi piatti, realizzare ricette dieteticamente controllate ma ricche di sapore e anche di ottenere il meglio da un arrosto o da un piatto di spaghetti al ragù. Un’altra particolarità del Mistral è l’eccellenza della materia prima. Ettore Bocchia si occupa personalmente degli acquisti, scopre allevatori e produttori di nicchia, vuole conoscere come lavorano e spesso suggerisce o pretende che i “suoi” prodotti siano trattati in modo da preservare al meglio la loro genuinità e il loro sapore Un pranzo o una cena al Mistral sono un’esperienza da provare. Nei week-end il ristorante è aperto a pranzo e a cena mentre durante la settimana solo per cena. Tutte le sere musica dal vivo e chi vuole può anche ballare. Abbigliamento elegante. In settimana il Mistral può essere aperto in esclusiva per pranzi di lavoro o ricevimenti per feste private. Grand Hotel Villa Serbelloni Via Roma, 1 22021 Bellagio Co - Italy Tel ++39 031 950216 Fax ++39 031 951529 e-mail inforequest@villaserbelloni.It Internet http://www.Villaserbelloni.it |
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BALLARINI: FATTURATO ECOSOSTENIBILE IN CRESCITA. L’AZIENDA MANTOVANA REGISTRA UN TREND POSITIVO DEL 32%
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La perenne ricerca della qualità e un’oculata politica d’investimenti rappresentano da sempre le scelte strategiche della Ballarini che vede nell’etica e nella qualità ambientale due colonne del proprio pensiero aziendale. E i frutti si fanno finalmente sentire: il fatturato delle collezioni ecosostenibili è in continua crescita registrando alla fine del 2011 un incremento del 32% rispetto al 2010. “Difficile resistere alla competizione globale – afferma Angelo Ballarini, responsabile marketing – qualche anno fa abbiamo vissuto, come molti, un momento di difficoltà dovuto all’importazione massiccia, sul mercato europeo, di prodotti a basso costo e bassa qualità. Ma il problema è stato superato in quanto il prodotto di importazione extra-europea non era all’altezza del mercato continentale. Eravamo inoltre consapevoli che il prodotto importato non poteva prescindere da una politica di sfruttamento iniquo delle risorse umane”. “E’ sulla base di queste considerazioni che l’azienda ha preferito investire in tecnologia avanzata – continua Guido Ballarini, responsabile Qualità dell’azienda - concentrandosi sulla capacità di produrre in una logica sempre più competitiva e nello stesso tempo tesa ad un progressivo miglioramento delle performance ambientali”. “Le collezioni ecosostenibili sono la logica e conseguente risposta alle esigenze di un consumatore evoluto che cerca non solo qualità ma anche valori. – dichiara Alessia Gorni Silvestrini, responsabile comunicazione dell’azienda – La tappa fondamentale dal punto di vista comunicativo è stata l’introduzione dell’etichetta ambientale, una sorta di carta d’identità simile all’etichetta nutrizionale presente sul food, un documento chiaro a garanzia di materiali e processi di produzione volti alla tutela dell’uomo e dell’ambiente”. Qualità e chiarezza premiate anche dalla giornalista Silvia Zamboni che ha raccontato le buone pratiche della Ballarini nel suo ultimo libro “L’italia della green economy”. Il volume raggruppa decine di esperienze reali e di successo sviluppate nei più diversi settori produttivi. La pubblicazione, rivolta a professionisti e tecnici, studenti di facoltà economiche e tecnico-scientifiche, mette in luce le eccellenze italiane della green economy in grado di produrre idee innovative che permettono di ricollocare nei grandi trend globali la nostra economia: dall’agricoltura ai settori industriali più consolidati, dall’energia al settore delle information technologies. Una guida dettagliata e sorprendente per un’Italia che è già nel futuro |
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IL PADIGLIONE ITALIANO DELL’EXPO 2010 (IL PIÙ VISITATO DOPO QUELLO CINESE) INAUGURATO IL 18 MAGGIO PER RIMANERE PERMANENTE A SHANGHAI
NEW ITALIAN CENTER RESTA APERTO ED ENOTECA ITALIANA SARÀ L’AMBASCIATORE DEL VINO
L’ISTITUZIONE ENOLOGICA - ACCANTO AI GRANDI NOMI INTERNAZIONALI DI DESIGN E MODA COME FERRARI E ALTAGAMMA- PER GESTIRE I WINE BAR DISLOCATI NEL PADIGLIONE, LA CARTA DEI VINI DEI RISTORANTI, GIFT SHOP E TUTTE LE ALTRE ATTIVITÀ RIVOLTE AL GRANDE PUBBLICO PER PRESENTARE L’ECCELLENZA MADE IN ITALY
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Accanto ai grandi nomi internazionali del Made in Italy di design e moda come Ferrari e Altagamma, anche Enoteca Italiana, l’ente vini fondato nel 1933 (Siena), è protagonista per promuovere il vino italiano del New Italian Center di Shanghai, il padiglione italiano di 12 mila metri quadrati dell’Expo 2010 (il più visitato dopo quello cinese). L’importante struttura, tra istituzioni pubbliche, società private e autorità locali, è stata inaugurata ieri 18 maggio alla presenza del vice sindaco di Shanghai, Mr. Yang Xiong, il Ministro per l’Ambiente, Corrado Clini, il vice presidente di Ferrari, Piero Ferrari, il presidente di Shanghai Expo Group, Mr. Ding Hao, e molte altre personalità cinesi e italiane. All’interno di questo grande progetto, Enoteca Italiana gestirà la vetrina del vino. Un palcoscenico importante per l’Italia, non solo per il settore del design e della moda, ma anche per i vini del nostro Paese, prodotti tra i più rappresentativi del Made in Italy nel mondo. Expo Shanghai Group (società cinese che fa capo alla municipalità di Shanghai e che ha deciso di investire nel grande progetto) ha siglato un accordo con Enoteca Italiana in cui l’ente vini sarà l’unico soggetto a gestire tutto il comparto enologico del New Italian Center. Dai Wine bar dislocati nel padiglione, alla carta dei vini dei ristoranti fino a tutte le altre attività volte a presentare al grande pubblico la produzione enologica italiana. Enoteca Italiana non è nuova in Cina e presente dal 2008 con la sua sede a Shanghai, Yishang Wine Business Consulting, con l’obiettivo di affermare e diffondere la cultura enologica del nostro Paese. “In un periodo di crisi – afferma Giovanni Pugliese, Export Manager di Enoteca Italiana e Vice Executive Director di Yishang - è importante rivolgersi ai mercati emergenti come la Cina che, entro il 2014, diventerà il sesto mercato al mondo per consumo di vino, con un incremento previsto in 4 anni del 19,6% annuo. Attualmente l’Italia copre il 15 % del mercato enologico cinese e la vetrina che avremo al New Italian Center (dove si prevede un afflusso di 2.500 visitatori al giorno) farà da motore affinché questa percentuale cresca. Il vino rappresenta uno dei prodotti leader per l’Italia e anche grazie a questo nuovo strumento rappresenteremo in maniera ancora più incisiva in Cina il meglio della produzione dei nostri territori, dalla Val d’Aosta a Pantelleria. Le nostre bottiglie più rappresentative entreranno a far parte delle numerose attività, promozionali e commerciali, di questo nuovo grande progetto”. “Per l’Italia - continua Pugliese - sarà un’occasione unica per presentare al mondo le sue etichette, tutte in grado di esprimere la qualità, la diversità, la genuinità, la capacità innovativa delle nostre produzioni. Anche in un mercato sempre più competitivo, sono certo che i nostri vini troveranno uno spazio adeguato, confermando l’importante ruolo del nostro Paese”. Il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per i vini italiani. Se nel 2009 il settore vitivinicolo è stato caratterizzato dalla instabilità dei mercati internazionali che, a fronte di incrementi di vendita, hanno continuato a far registrare decrementi di introiti, la situazione è cambiata nei primi mesi del 2010. Di seguito a febbraio si è infatti registrata una inversione di tendenza tanto che gli ultimi dati disponibili parlano di vendite in crescita dell’8,1% in quantità e del 9,8% in valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La fase espansiva che ha coinvolto in modo massiccio i nuovi mercati è molto evidente sia in valore (Cina +145% e Russia +69%.) che in volume (Cina +218%, Russia +123%, Canada +50%, Corea del Sud 34%) e vede protagonista assoluta la Cina. I dati di crescita del mercato cinese sono confermati anche dalle ricerche Iwsr che sono confortanti anche in prospettiva e secondo le quali, a partire dal 2012, il consumo di vino arriverà a 828 milioni di litri l’anno. Si prevede un aumento di consumo dei vini rossi del 36,4% entro il 2012 e un maggior incremento dei vini bianchi che si attesterà intorno al 38% |
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FRANCESCA MORETTI
PRESIDENTE DELLA STRADA DEL FRANCIACORTA
SUCCEDE A GIANLUIGI VIMERCATI CASTELLINI
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Francesca Moretti è il nuovo Presidente della Strada del Franciacorta, fra le prime e più attive Strade del vino italiane. Succede a Gianluigi Vimercati Castellini e resterà in carica 3 anni. 38 anni, enologa, Francesca Moretti è responsabile del settore vitivinicolo del gruppo Terra Moretti, fondato dal padre Vittorio Moretti nel 1977, anno di nascita della cantina Bellavista in Franciacorta. A questa realtà sono seguite nel tempo Contadi Castaldi in Franciacorta (1987), Petra (1996) e Tenuta la Badiola (2000) in Toscana. Oggi Francesca Moretti si dedica con particolare attenzione alle strategie di sviluppo dei mercati, pur non trascurando il suo amore per la campagna e l’agronomia. Nel 2011 ha infatti fondato in Franciacorta la prima Scuola Italiana di Potatura della Vite in collaborazione con la Scuola dei Preparatori d’Uva Simonit & Sirch e con prestigiose Università ed Istituti di Ricerca. Questa scuola ha come obiettivo quello di diffondere la consapevolezza del valore strategico del recupero di tecniche colturali tradizionali che, garantendo la salubrità e la longevità delle vigne, sono in grado di valorizzare i caratteri di unicità di un territorio vitato e della sua produzione. L’incarico a Presidente della Strada del Franciacorta è un impegno che Francesca Moretti condurrà proseguendo l’indirizzo indicato dal presidente uscente Gianluigi Vimercati Castellini, nell’obiettivo di rendere sempre più efficace il sistema di sinergie tra operatori del territorio già avviato dal suo predecessore. “La Franciacorta – dichiara – è una splendida terra che, in relativamente pochi anni rispetto al storia di altri territori, si è affermata quale eccellenza enologica grazie alla consapevolezza che solo innalzando gli standard della propria offerta si possono ottenere due risultati contemporaneamente: sviluppo economico e tutela ambientale. Con la Strada del Franciacorta ci impegneremo sempre più affinché questo territorio possa consolidare la propria identità di “destinazione turistica”, individuando interlocutori e mercati che siano in linea con il posizionamento del comparto vitivinicolo. Punteremo cioè alla qualità del turismo oltre che alla evidente attenzione per un incremento quantitativo del comparto.” “ Sono consapevole che il percorso sarà complesso e impegnativo- conclude- ma sono molto fiduciosa, perché credo che in questo momento di incertezza economica la gente riesce ad avvertire con maggiore consapevolezza l’urgenza di affermare la propria identità culturale ed economica in un quadro competitivo di tipo internazionale”. Con Francesca Moretti sono stati eletti nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Strada del Franciacorta Camilla Alberti (Castelveder), Lucia Barzanò (Il Mosnel), Michele Bozza (Tenute La Montina), Ezio Maiolini (Majolini), Paolo Pizziol (Villa), Gianluigi Vimercati Castellini (Al Rocol), Daniela Codeluppi (Ristorante Hostaria Uva Rara), Patrizia La Rocca (Enoteca Le Cantine di Franciacorta), Rosa Milini (Comune di Erbusco), Mario Malossini (Trenord). Il nuovo Collegio dei Revisori, invece, è composto da Ernesto Stefanutti, Marianna Archetti (Comune di Rovato), Flavio Tignonsini (Iseo Bike). Per informazioni: Associazione Strada del Franciacorta tel. 030 7760870, info@stradadelfranciacorta.It , www.Stradadelfranciacorta.it La Strada del Franciacorta Nata nel 2000 dalla sinergia tra operatori privati (aziende vitivinicole, produttori di prodotti tipici e artigiani, alberghi, dimore storiche, ville in affitto, ristoranti, trattorie, osterie, wine bar, aziende agrituristiche, campeggi, enoteche, agenzie viaggi, campi da golf, noleggio biciclette) ed enti pubblici e privati (Comuni, associazioni per la promozione del territorio) la Strada del Franciacorta –fra le prime in Italia - è un percorso di 80 km che ha lo scopo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche, in particolar modo legate al turismo enogastronomico, della Franciacorta. I soci sono 177 |
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SAGNA: E’ SCOCCATA L’ORA DELLO CHAMPAGNE
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Dopo Hermès e Aston Martin, la Maison Louis Roederer annuncia un’altra collaborazione d’eccezione con la prestigiosa Casa svizzera di orologi, Jaeger-lecoultre.“le nostre due Maison - spiega Michel Janneau, direttore generale aggiunto della Maison Louis Roederer - sono accomunate dallo stesso profondo rispetto della storia, dalla costante ricerca della perfezione e da una raffinata eleganza”. Le due realtà condividono inoltre il medesimo spirito di mecenatismo e la grande passione per il mondo dell’arte e dello spettacolo. Insieme parteciperanno a due importanti eventi internazionali: la Mostra del Cinema di Venezia ed il Festival del Cinema di Shangai. Il 4 maggio scorso, la nota Casa portoghese produttrice di vini di Porto, Adriano Ramos Pinto, azienda di proprietà della Maison Louis Roederer, ha avuto l’onore di ricevere la visita di due ospiti davvero prestigiosi: il Principe Alberto di Monaco e la Principessa Charlène Wittstock. Ad accoglierli, i due dirigenti della storica azienda fondata nel 1880, João Nicolao de Almeida e Jorge Rosas. Durante il pranzo sono stati degustati i vini Duas Quintas White Reserva 2010, Duas Quintas Red Reserva 1997 e 2007, Quinta do Bom Retiro 20 Years Old. Il pasto si è concluso degustando una bottiglia d’annata, il Tawny Port 1923 Vintage, in ricordo dell’anno di nascita del padre del Principe Alberto |
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