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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Maggio 2012
SYNBIOSIS: IN ITALIA E REPUBBLICA CECA BEST PRACTICE EUROPEE NEL BIOTECH I RISULTATI DEL PROGETTO PRESENTATI A BRUXELLES  
 
 Bruxelles, 30 maggio 2012 - Sono passati tre anni dall’inizio della sfida raccolta dai partner italiani e cechi del progetto Synbiosis, selezionato dalla Commissione europea tra un centinaio di proposte di valore per la connessione e il potenziamento di due distretti ad alto contenuto tecnologico: il Distretto tecnologico di Biomedicina molecolare del Friuli Venezia Giulia, coordinato dal Centro di Biomedicina Molecolare – Cbm, ( www.Cbm.fvg.it ), localizzato nell’Area Science Park di Trieste, e il Ceitec - Central European Institute of Technology ( www.Ceitec.eu ), attivo nella Moravia del Sud (Repubblica Ceca). Attraverso un programma intenso di attività di studio, convegni, visite e scambi di personale tra i partner e altri centri di ricerca, imprese e agenzie di innovazione attivi nel settore delle biotecnologie è stato possibile definire un vademecum che ha messo in comparazione alcune tra le migliori esperienze di cooperazione europea per quanto attiene l’apertura e condivisione di infrastrutture di ricerca di eccellenza, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuova impresa, l’internazionalizzazione e il “fund raising”. Allo scopo, i cluster delle due regioni partner si sono direttamente confrontati con altre realtà regionali molto avanzate in Austria, Francia, Germania e Italia. In particolare, grazie a un percorso articolato di studio dei territori, di analisi delle specificità e delle complementarietà (con una mappatura dei punti di forza, di debolezza, dei rischi e delle opportunità), di scambi di ricercatori, di visite aziendali a grandi infrastrutture europee e di discussione con esperti internazionali di buone esperienze pregresse, è stato possibile gettare le basi per una duratura collaborazione che darà vita a un piano di azione pluriennale denominato Joint Action Plan. Il piano di azione promuoverà sinergie tra i due distretti tecnologici e ne aumenterà la capacità competitiva nel solco del nuovo paradigma europeo noto come “smart specialisation”. I risultati prodotti dalle infrastrutture italiane e ceche e dagli altri stakeholder coinvolti saranno messi in condivisione a livello europeo per produrre innovazione e nuovi prodotti. Il progetto ha individuato in particolare tre ambiti di intervento: accesso alle infrastrutture di ricerca e alle imprese, trasferimento tecnologico, internazionalizzazione. Sul primo versante, sarà perseguito l’obiettivo di rendere i laboratori di ricerca coinvolti nel Joint Action Plan accessibili alle imprese, che dovranno poterne utilizzare i servizi, le dotazioni tecnologiche e strumentali e le competenze. Allo stesso tempo i ricercatori dovranno poter visitare e trascorrere periodi di training presso le aziende. Tutto questo dovrà tradursi in una maggiore collaborazione tra ricerca e industria che possa dare luogo a spin-off e a startup, individuando fonti di finanziamento e campi di investimento per progetti di interesse per il tessuto produttivo locale. Lo scambio di personale tra i settori scientifico e imprenditoriale sarà perseguito, così come un incremento qualitativo degli standard delle imprese locali. Per quanto riguarda il trasferimento tecnologico e di conoscenza sono state identificate due aree di intervento: scienze della vita e Ict. Sono stati creati gruppi di lavoro che hanno visto ricercatori coinvolti in attività con aziende, questo per far progredire processi di fertilizzazione incrociata in grado di produrre innovazione. Sarà importante realizzare roadmap tecnologiche capaci di anticipare i trend di sviluppo che influenzeranno i mercati, indirizzando così la formazione delle risorse umane e gli investimenti, rendendo più efficaci i programmi di valorizzazione dei risultati della ricerca e delle tecnologie più innovative. Infine, sul fronte internazionalizzazione, si punterà a stabilire piattaforme di ricerca interregionali, selezionando al meglio i partner, tenendo conto non solo delle pubblicazioni scientifiche ma anche dell’attitudine dimostrata a sviluppare progetti market-oriented. Sarà perseguito, inoltre, un maggiore coinvolgimento di ricercatori e aziende in borse di studio internazionali e un incremento delle competenze nella progettazione e nella gestione di progetti internazionali. Per saperne di più: www.Synbiosis.org    
   
   
IL MINISTRO DELLA SANITÀ DELLA REGIONE SOMALA DEL PUNTLAND IN VISITA IN REGIONE MARCHE - IN FASE DI REALIZZAZIONE IL PROGETTO PER LA CREAZIONE DI UN LABORATORIO FARMACEUTICO .  
 
Ancona, 30 maggio 2012 - Lo scorso 6 maggio è sbarcato al porto somalo di Bosasso un container con un carico di medicine e di componenti per la creazione di un laboratorio farmaceutico con sede nell’Università di Galkayo. E’ questa la prima fase del progetto umanitario “Somalia Action” che l’assessorato alla Cooperazione allo sviluppo ha affidato all’associazione marchigiana Perigeo Onlus. Il progetto rientra infatti tra le iniziative umanitarie che la Giunta regionale ha deliberato nel corso del 2011 e che il Consiglio regionale con specifico ordine del giorno ha chiesto che fosse assegnato un importo pari a 70mila euro. I medicinali prodotti consentiranno di porre fine al fenomeno della distribuzione di farmaci che, contenendo scarse quantità di principi attivi, provocano effetti collaterali dannosi. A suggellare la cooperazione tra la onlus e le autorità locali somale, la visita nelle Marche di Ali Abdullahi Warsame, ministro della Sanità del Puntland, Stato federale somalo con cui l’associazione Perigeo ha attivato da due anni stretti rapporti di collaborazione. L’associazione è ufficialmente riconosciuta nel Puntland e ha aperto un ufficio con personale locale nella città di Galkayo, oltre ad essere delegata dal Ministro della Sanità per le relazioni con enti e organizzazioni italiane nel settore della sanità. Questa mattina il ministro è stato accolto in visita nella sede della Regione dall’assessore Luca Marconi, il quale ha espresso la sua soddisfazione per il positivo avvio del progetto in grado di portare un concreto e reale beneficio alle popolazioni locali. Il ministro Warsame ha tracciato un quadro della situazione somala in questo momento e dello Stato del Puntland in particolare. “Una situazione – ha detto – in fase di miglioramento rispetto al passato, sia politicamente che dal punto di vista umanitario”. Il Puntland, in particolare, come è stato evidenziato, rappresenta una zona virtuosa che sta lavorando intensamente per favorire il processo di democratizzazione della Somalia. Con i suoi 1600 chilometri di costa, il Puntland è tra le zone più ricche al mondo per il pescato, resta il problema sanitario: “Solo 100 medici – ha affermato il ministro - per circa 3 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza; in pratica un medico ogni 30 mila persone. Diventano quindi di estrema importanza per noi le risorse umane e per questo auspichiamo forme di collaborazione anche in questo settore con le Università e i centri specializzati per la formazione del personale”. La prossima fase del progetto “Somalia Action” prevede l’invio alla fine del mese di giugno di un altro container con i macchinari necessari per la messa in opera del laboratorio (comprimitrice, preparatrice di unguenti, blisteratrice, miscelatore di polveri, bilancia elettronica). Il laboratorio, messo a regime, produrrà 20.000 compresse all’ora (antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici).  
   
   
OSPEDALE DI BERGAMO: FARE PRESTO E BENE  
 
Bergamo, 30 maggio 2012 - L´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, ha partecipato insieme ai componenti della Commissione Sanità a un sopralluogo presso il nuovo Ospedale di Bergamo. "Ho constatato la precisa volontà della Direzione generale degli Ospedali Riuniti - ha spiegato Raimondi - di procedere in tempi spediti a far sì che le richieste della commissione di collaudo siano ottemperate in modo da garantire che, al momento del trasloco, che comincerà il prossimo 22 ottobre, l´ospedale sia in perfetta efficienza in tutte le sue parti". La Direzione dell´ospedale ha infatti garantito che entro la fine di agosto il Giovanni Xxiii sarà pronto per i collaudi e che il trasloco quindi inizierà subito dopo. "E´ interesse di tutti - ha concluso Raimondi - che i tempi siano rispettati e che le prescrizioni per il collaudo siano adempiute".  
   
   
16 GIUGNO PRIMA GIORNATA NAZIONALE DEL COLESTEROLO: CONTROLLI GRATUITI PER TUTTA LA FAMIGLIA, A PARTIRE DAI GIOVANI  
 
Milano, 30 maggio 2012 - Sabato 16 giugno 2012 si celebra la Prima Giornata Nazionale del Colesterolo, promossa da Sisa, Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi, in collaborazione con la Croce Rossa e la Società Italiana di Medicina Generale. “L’iniziativa, che prevede visite gratuite in tutta Italia, nasce con l’obiettivo di rendere consapevoli gli italiani del ruolo della componente genetica nell’ipercolesterolemia, che interessa circa mezzo milione di persone” - spiega il professor Andrea Mezzetti, Direttore del Centro di ricerca clinica dell’Università G. D’annunzio di Chieti-pescara e Presidente Sisa - “Nelle forme più gravi, infatti, valori alti spesso si manifestano già dalle prime decadi di vita: è molto importante, quindi, eseguire i controlli sin da giovani, già a partire dai 20 anni e ripeterli almeno ogni 5 anni”. C’è poi la forma poligenica comune, in cui fattori ambientali, l’alimentazione soprattutto, agiscono in presenza di fattori genetici predisponenti aumentando i livelli di colesterolo: questa forma, per fortuna meno grave, potrebbe interessare circa 1.200.000 italiani”. La visita gratuita in pratica - In occasione della Prima Giornata Nazionale del Colesterolo sono in programma visite gratuite in Piazza Cordusio in collaborazione on la Croce Rossa. Prevedono inizialmente la compilazione di un questionario che verte sullo stile di vita, l’assunzione di farmaci oltre che sulla conoscenza di un’eventuale familiarità della patologia, utile a fornire una prima indicazione del rischio cardiovascolare globale. A seguire, viene eseguito un prelievo di sangue (capillare) per la misurazione dei livelli di colesterolo, glicemia, trigliceridi e viene fatta una misurazione della circonferenza vita. Al termine della visita, al cittadino verrà consegnato un talloncino con i risultati delle analisi e i consigli degli specialisti su ulteriori eventuali esami di approfondimento. Il servizio di informazione al cittadino disponibile da lunedì 11 a venerdì 22 giugno - La Sisa, Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi, mette a disposizione – la settimana precedente e quella successiva all’iniziativa – un servizio di informazioni via mail attraverso cui i cittadini possono formulare domande agli specialisti. Ecco i siti di riferimento: www.Preveniamo.it  - www.Sisa.it  Giovani e infarto: colesterolo alto molto più rischioso dell’ipertensione arteriosa - Il colesterolo alto, quindi, è un male silente, che non dà sintomi ma che non va trascurato: con il passare degli anni può comportare la formazione di “placche” che ostruiscono le arterie e aumentano, insieme ad altri fattori, il rischio cardiovascolare. “Le persone considerano erroneamente i livelli alti di colesterolo come un fattore di rischio meno pericoloso rispetto ad altri fattori” – continua il professor Mezzetti - “In realtà, il colesterolo alto, specie nei giovani pesa circa il doppio rispetto all’ipertensione arteriosa nella valutazione del rischio cardiovascolare globale, cioè sulla possibilità che si verifichi un infarto”. Diffusione dell’ipercolesterolemia familiare, sintomi e grado di ostruzione delle arterie, uomini i più colpiti - In Italia, ad oggi, si stima che siano 12 milioni i cittadini con livelli di colesterolo elevato (1 ogni 5): il numero di soggetti affetti da dislipidemie genetiche propriamente dette (ipercolesterolemia monogenica e combinata) supera i 500.000 ma se comprendiamo anche la poligenica comune la cifra è molto più alta (circa 1 soggetto ogni 50 potrebbe essere interessato). L’iperlipidemia Familiare combinata è piuttosto comune (1 soggetto ogni 100-200), altre forme sono più rare, come l’Abetalipoproteinemia, di cui si contano circa 50-100 malati nel nostro paese. Fino all’età fertile la donna è “protetta” dal suo equilibrio ormonale, poi, con la menopausa, acquisisce un rischio simile al maschio. Tuttavia, lo stile di vita non corretto (fumo, vita sedentaria, obesità) predispone all’insorgenza di altri fattori di rischio (ipertensione, diabete) che tutti insieme aumentano il rischio di avere un evento precoce anche nella donna, evenienza oggi sempre più comune. L’ipercolesterolemia non dà sintomi. Nel tempo può dare invece i segni del danno d’organo subclinico, ad es.: formazione di placche ateromatose a livello carotideo o femorale (con conseguenti soffi all’auscultazione e affaticamento e dolore che insorgono durante il cammino) o a livello coronarico (con conseguente angina o addirittura infarto se l’ostruzione dell’arteria diventa molto grave) Non esiste una correlazione diretta tra livelli di colesterolemia (che variano significativamente nel tempo) e grado di ostruzione delle arterie, ma è importante sottolineare che più è alto il colesterolo (e/o più fattori di rischio sono presenti) tanto più rapida può essere l´evoluzione della malattia. La tavola in vacanza: sì agli scampi ma no alle aragoste, il calamaro ci avvelena, meglio la seppia - È noto che per contenere i livelli di colesterolo bisogna scegliere alimenti ricchi di fibre come frutta e verdura e preferire il pesce. Non tutti sanno, invece, che i maggiori “nemici” della nostra tavola sono le aragoste ed i gamberi, cibi con contenuto di colesterolo molto elevato, mentre i loro “cugini”, gli astici e gli scampi, sono meno dannosi. Ma il record di concentrato di colesterolo appartiene ai calamari, rispetto ai quali è meglio preferire le seppie che ne contengono meno della metà. E anche tra cozze e vongole è facile scegliere: le seconde sono molto meno dannose. Tra i pesci, infine, sono più grassi e ad elevato contenuto di colesterolo quelli di fondo, come la cernia, rispetto ad esempio al dentice, tra i più salutari. Ecco di seguito alcuni cibi, tipici della tavola in estate, con i relativi contenuti di colesterolo:
Cibo Colesterolo in mg per 100 g Cibo simile con meno colesterolo Colesterolo in mg per 100 g
Aragosta 164 Astice 95
Gamberi 150 Scampi 95
Cernia 70 Dentice 37
Cozze 108 Vongole 67
Calamaro 222 Seppia 110
 
   
   
UN NUOVO STUDIO MOSTRA QUALE POLLINE È PIÙ AGGRESSIVO  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 - Con l´avvicinarsi dell´estate, gli sfortunati che soffrono di allergie da polline staranno preparando le loro strategie annuali di difesa e un nuovo studio finanziato dall´Ue, che ha rivelato quali sono i pollini più pericolosi, potrebbe aiutarli a prepararsi meglio. Ricercatori provenienti da 13 istituti partner in Austria, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Turchia si sono riuniti per condurre uno studio triennale, Hialine ("Health Impacts of Airborne Allergen Information Network") che ha ricevuto 599.429 euro in finanziamenti nell´ambito del programma "Salute" dell´Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori dell´Ue. Lo scopo iniziale era determinare la variazione naturale del contenuto di allergeni del polline di betulla, graminacea e ulivo e attuare un sistema di previsione dell´allergene. La betulla, la graminacea e l´ulivo sono i tre principali responsabili della febbre da fieno in Europa e studiare il potenziale allergico dei pollini che provengono da essi potrebbe aiutare quelli che soffrono di reazioni allergiche al polline. Persone diverse possono avere reazioni allergiche molto diverse a un particolare tipo di polline e l´allergenicità dei pollini varia a seconda del periodo dell´anno e della regione poiché i pollini producono diverse quantità di composti proteici e sono questi che in definitiva determinano le caratteristiche della immunoreazione allergica. I soggetti allergici sviluppano sintomi allergici quando vengono a contatto con l´allergene al quale sono sensibili, ma finora l´unico modo di accertare quanto gravemente una persona sarebbe stata colpita era misurare la concentrazione di polline portata dall´aria. Questo metodo però dà poche indicazioni su quanto aggressivi siano i pollini a seconda del loro grado di maturazione, i pollini di una particolare specie di pianta non solo producono diversi allergeni, ma anche il numero delle proteine allergeniche presenti varia. Adesso, il team di Hialine ha studiato il collegamento tra la conta del polline e la quantità di allergene rilasciato. Si sono occupati in particolare dell´allergene principale che si trova in ognuna delle tre specie di piante: Bet v 1 (betulla), Phl p 5 (graminacea) e Ole e 1 (ulivo). La ricerca mostra che la conta del polline è strettamente collegata al numero di allergeni rilasciati. Il team osserva comunque che esistono alcune differenze tra certi giorni e particolari stazioni di misurazione. "Il potenziale allergico varia con un fattore di 10", spiega il direttore dello studio Jeoren Buters. "In altre parole, fino a dieci volte più allergeni sono rilasciati nelle giornate "intense" rispetto ad altre volte. Le fluttuazioni più grandi sono state osservate nei pollini della graminacea in diversi siti di misurazione. Con sette volte il numero di allergeni Phl p 5, i pollini della graminacea in Francia erano significativamente più aggressivi rispetto a quelli misurati in Portogallo. I pollini della betulla, al contrario, hanno mostrato variazioni più lievi. La distanza geografica sembra comunque avere un ruolo secondario visto che in 2 stazioni di misurazione di ulivi che si trovano a solo 400 chilometri di distanza, i ricercatori hanno osservato che il livello di allergene era 4 volte più alto in uno dei due luoghi. Il dott. Buters spiega che anche il tempo ha un ruolo: "Alla stazione di misurazione in Portogallo, abbiamo trovato un´alta concentrazione dell´allergene Ole e 1, anche se c´era pochissimo polline trasportato dall´aria in Portogallo in quel momento. Abbiamo fatto alcuni calcoli meteorologici e abbiamo concluso che l´allergene era stato portato dalla Spagna, dove i pollini hanno un potenziale allergico sensibilmente più alto." Lo studio ha implicazioni per la ricerca futura nel campo e potrebbe portare a cure migliori per chi soffre di allergie, come spiega il dott. Buters: "Mettendo insieme misurazioni dell´allergene, previsione del polline trasportato dall´aria e dati meteorologici, possiamo migliorare significativamente i modelli che si usano oggi. L´unica vera terapia per un´allergia è l´iposensibilizzazione, il soggetto allergico deve cioè abituarsi all´allergene nel corso di un lungo periodo di tempo. Invece degli estratti di polline quindi i dottori potrebbero vaccinare i pazienti con proteine allergeniche, i veri responsabili delle allergie. Sarebbe molto più efficace per risolvere la causa del problema." Per maggiori informazioni, visitare: Technische Universität München: http://www.tum.de/    
   
   
TOSCANA: TUMORI PRIMA CAUSA DI MORTE PER GLI UOMINI, MALATTIE CARDIOVASCOLARI PER LE DONNE  
 
Firenze, 30 maggio 2012 – I tumori sono la prima causa di morte per gli uomini, le malattie cardiovascolari per le donne. E se la speranza di vita è più alta per le donne (84,6) che per gli uomini (79,8), il gap si sta progressivamente riducendo, perché la mortalità generale negli uomini si riduce con maggior forza rispetto a quanto si osserva nelle donne. Sono alcuni dei dati che verranno presentati e analizzati stamattina, all’Educatorio del Fuligno, via Faenza 48, dove si tiene l’incontro annuale del Registro di Mortalità Regionale Toscano, organizzato dall’Ispo, l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica. Il Registro, gestito dall’Ispo per conto della Regione Toscana fin dal 1987, fornisce annualmente dati e statistiche sulle cause di decesso dei residenti in Toscana. I nuovi dati che saranno presentati domani sono quelli relativi al 2009. I decessi sono stati in tutto 41.535 (19.773 negli uomini e 21.762 nelle donne). I tassi standardizzati (lo standard è quello della popolazione europea) sono pari a 603,5 morti per 100.000 abitanti negli uomini e 375,7 nelle donne, con una perdita di anni di vita potenziali persi prima dei 65 anni pari a oltre 35.000 negli uomini e quasi 22.000 nelle donne. Negli uomini si osserva infatti una speranza di vita alla nascita più bassa di quella delle donne (79,8 nei maschi, 84,6 nelle donne), anche se il gap si sta progressivamente riducendo. Anche la mortalità infantile (dovuta in gran parte a cause perinatali) è in ulteriore riduzione, dopo aver raggiunto i livelli dei Paesi più sviluppati, attestandosi su 2,7 morti ogni 1.000 nati vivi. “I dati di mortalità del Registro di Mortalità Regionale – dice il direttore dell’Ispo Gianni Amunni – ormai da alcuni anni sono utilizzati dal laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa come indicatori di contesto per la valutazione delle performance delle aziende del sistema sanitario regionale. Questi dati sono quindi importanti per la programmazione dei servizi e il monitoraggio delle azioni previste dai piani sanitari regionali, contribuendo ad orientare il governo clinico e gli interventi di prevenzione primaria e secondaria”. Nel 2009 i tumori sono stati la prima causa di morte negli uomini: 6.844 decessi per tumore, 6.777 per malattie cardiovascolari. Nonostante ciò, il tasso di mortalità per tumori continua a diminuire, come pure quello per malattie del sistema circolatorio, tra cui l’infarto acuto del miocardio, a testimonianza dei progressi terapeutici per queste patologie, specialmente nel trattamento della fase acuta. Si osserva un chiaro decremento della mortalità per tumore del polmone, che comunque resta la prima causa di morte per tumore negli uomini. Nelle donne la prima causa di morte è rappresentata dalle malattie cardiovascolari con 9.365 decessi per questa causa e 5.340 decessi per tumori. Si continua ad osservare un aumento della mortalità per tumore del polmone, confermando la necessità di attuare interventi efficaci di prevenzione sul fumo rivolti alle donne toscane. E’ in decremento la mortalità per tumore della mammella e per tumore dell’intestino, prima e seconda causa di morte per tumore nelle donne, entrambi i tumori oggetto ormai da anni di attività di prevenzione attraverso screening mirati. Un’attenzione ulteriore, da parte non solo del mondo sanitario, sottolineano i responsabili del Registro, deve essere posta alla mortalità per cause accidentali che, sebbene in diminuzione, colpisce particolarmente le classi di età giovani-adulte ed è da ricondurre in larga parte a eventi evitabili. Da ormai una ventina di anni inoltre si osserva un trend in aumento della mortalità per disturbi psichici (in particolare demenze senili) e malattie del sistema nervoso.  
   
   
PERSONALE VILLA RUSSO E VILLALBA, REGIONE CAMPANIA ASSICURA CONCLUSIONE PROCEDURE MANTENIMENTO PRESTAZIONI ASSISTENZIALI E SALVAGUARDIA LIVELLI OCCUPAZIONALI  
 
Napoli, 30 maggio 2012 - La Regione Campania conferma la volontà di pervenire, nei tempi il più possibile solleciti, alla conclusione delle procedure attivate per garantire il mantenimento delle prestazioni assistenziali, già erogate dalle dismesse case di cura Villa Russo e Villalba, e la contestuale collocazione occupazionale del personale dipendente. A tal fine, in relazione a osservazioni avanzate dai tavoli di verifica ministeriali in merito ad alcuni profili delle predette procedure, sono state assunte iniziative presso il ministero della Salute, per attivare con urgenza un utile confronto, ritenendo che in tale sede potranno essere forniti dalla struttura commissariale tutti i necessari elementi idonei a chiarire e a superare le criticità riscontrate.  
   
   
ASSEGNATI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTO DELL´OSPEDALE DI VIPITENO  
 
Bolzano, 30 maggio 2012 - Per i lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell´Ospedale di Vipiteno e della sede dell´organizzazione di soccorso "Croce Bianca" , martedì 29 maggio 2012, è avvenuta l´assegnazione presso l´Ufficio appalti in Provincia a Bolzano. Sarà l´impresa "Consorzio Stabile Pedron" ad eseguire le opere per un importo di 611.000 Euro (con uno sconto di 359.000 Euro) a fronte di un importo a base d´asta di 970.000 Euro. L´impresa da Villa del Conte (Pd si è aggiudicata la relativa gara a procedura negoziata alal quale erano state presentate complessivamente tre offerte. L´impresa veneta ha a disposizione 150 giorni di tempo per ultimare i lavori.  
   
   
IL GRANDE NIDO DI ANTONIO NOCERA MILANO, PALAZZO LOMBARDIA 1 - 30 GIUGNO 2012  
 
Milano, 30 maggio 2012 - Inaugurazione: 31 maggio ore 18.30. Interverrà il prof. Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica Italiana Dal 30 maggio al 3 giugno prossimi Milano ospiterà un evento dalla portata mondiale, la Vii Giornata Mondiale delle Famiglie, che vedrà la presenza nel capoluogo lombardo di S.s. Benedetto Xvi. Saranno giorni di intensa attività e di riflessione sul ruolo della famiglia nella società contemporanea, che coinvolgeranno a diversi livelli centinaia di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Opera d’Arte, in collaborazione con Regione Lombardia e Archivio Opere Uniche, partecipa a questo importante evento offrendo al pubblico, nei prestigiosi spazi espositivi di Palazzo Lombardia, una mostra del Maestro Antonio Nocera, "Il grande nido", curata da Valerio Dehò e dedicata al significato simbolico del nido-casa esplorato in tutte le sue tonalità emotive. La mostra è inserita nel progetto "Oltre il nido" (sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica) e "Oltre il mare" che Nocera sta sviluppando in questi anni e che, dopo l´importante tappa romana del 2010 presso i Mercati di Traiano, avrà poi nella mostra presso il Museo del Mare di Genova da marzo a settembre 2013 l´appuntamento successivo e a Barcellona, Londra e New York una prosecuzione di grande prestigio internazionale. Già nel 2010, in occasione della seconda Conferenza Nazionale sulla Famiglia, il Presidente Giorgio Napolitano riconosceva che "la famiglia è una straordinaria risorsa per l´intera collettività, è fondamento insostituibile per lo sviluppo e il progresso di una società aperta e solidale. Sostenere e salvaguardare il miglior svolgimento delle sue funzioni costituisce una doverosa attuazione dei principi sanciti al riguardo dalla Carta costituzionale". La famiglia è la casa e la casa rappresenta uno spazio di individuazione, un luogo attraverso cui l´essere umano si definisce e si dà confini. È il luogo rassicurante della memoria, lo spazio vitale che testimonia l´inserimento dell´uomo nelle relazioni e nella cultura del suo paese. La casa è da sempre il rifugio atavico di ogni essere vivente, è il nido. Nell´immagine del nido Nocera intravede il simbolo della famiglia, delle radici, della provenienza, ma al contempo il luogo da cui si parte per la costruzione del nostro avvenire e, pertanto, anche il luogo dell´accoglienza del diverso e del lontano. Attraverso un percorso all´interno della produzione di Nocera – un centinaio di opere fra sculture, tele, tavole e libri d’artista - il visitatore è trasportato all´interno dell´esperienza personale dell´artista, in un tragitto di quarant´anni che, dopo varie tappe in diverse città d´Europa, lo ha portato ad approdare quest´anno a Milano in un´occasione di tale portata e significato, quale l´incontro mondiale delle famiglie. Come afferma Valerio Dehó, curatore della mostra "il Grande nido è un po´ una summa del suo lavoro [...] la sua ossessione estetica. [...] un simbolo legato alla famiglia, alla creazione della vita. [...] il nido diventa qualcosa che può staccarsi e viaggiare, magari attraverso il mare. [...] Le sue opere sono messaggi di pace e d’amore in un mondo che ne ha disperato bisogno. Ma non è un’arte consolatoria o banale: è un’arte comunicativa. La ricerca artistica procede di pari passo con l’indagine formale, con la resa di un’indagine attorno all’uomo e alla natura. Anche nell’archetipo legato alla casa e alla famiglia, l’artista rivela la sua forza di guardare le cose per quello che sono e che saranno. La sua è un’arte matura che ricerca e trova una continuità storica e una funzione dell’arte come trasfigurazione della vita, come storia parallela e fondante, come necessità biologica per una qualità dell’uomo come creatore". Catalogo con testi di Valerio Dehó, Gianni Cervetti, Luciano Frigerio, Mauro Giancaspro, Louis Godart , Giancarlo Lacchin.  
   
   
PUGLIA, CALCIOSCOMMESSE: SISTEMA DELINQUENZIALE CHE VA TRONCATO  
 
Bari, 30 maggio 2012 - “Non è più la malafede di un singolo, che fa propri modelli di vita sbagliati per fare denaro facile; si tratta di un sistema dai risvolti di natura delinquenziale ben più ramificato, che va troncato in maniera definitiva”. L’assessore allo Sport, Maria Campese, interviene sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse culminata l’altro ieri con 19 ordinanze di custodia cautelare e 150 indagati. “In questa vicenda – dice l’assessore - il fenomeno del malaffare sportivo ha superato ogni limite di tollerabilità”. “Non è più la malafede di un singolo, che fa propri modelli di vita sbagliati per fare denaro facile; si tratta di un sistema dai risvolti di natura delinquenziale ben più ramificato, che va troncato in maniera definitiva”. L’assessore allo Sport, Maria Campese, interviene sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta sul calcioscommesse culminata l’altro ieri con 19 ordinanze di custodia cautelare e 150 indagati. “In questa vicenda – dice l’assessore - il fenomeno del malaffare sportivo ha superato ogni limite di tollerabilità”. “Al di là della dovuta cautela legata all’attuale fase dell’inchiesta”, commenta Campese, “bisognerebbe avere il coraggio di riconoscere che, se lo scenario è quello tratteggiato nell’indagine della magistratura ordinaria, siamo di fronte a una vera e propria epidemia da cui sarà difficile salvarsi perché non basta prendere le distanze o auspicare pene esemplari. Coni e Federazione devono intervenire sul sistema, con riforme che siano in grado di segnare un effettivo cambiamento di rotta e restituire a tutto il mondo calcistico italiano dignità, credibilità e onorabilità”. “Va indubbiamente riformato il sistema che consente, a discapito dello sport di base, il finanziamento nelle forme più varie delle attività di società che gestiscono bilanci milionari, grazie al grande business dei diritti televisivi e agli introiti pubblicitari controllati dalla Lega Calcio”. “Lega, Coni e Federcalcio – conclude l’assessore Campese - dovrebbero spiegare agli italiani quanto ci sia di veramente sportivo in questo calcio -spettacolo che ancora una volta è stato impietosamente sbattuto nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo infangando l’intero movimento sportivo e togliendo credibilità alle migliaia di società che, con impegno, onestà e scarsissimi fondi a disposizione, lavorano davvero in favore dello sport per tutti”.