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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Maggio 2012
RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE E SVILUPPO DELLA BANDA LARGA IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 30 maggio 2012 - L’amministrazione regionale sta mettendo in atto una serie di azioni tendenti all’immediato sfruttamento del programma Ermes per una infrastruttura di rete in fibra ottica sull’intero territorio regionale, al fine di offrire alla collettività ed alle imprese le capacità di innovazione e di lavoro proprie della banda larga. L’obiettivo è pertanto non solo di colmare, per i cittadini, lo svantaggio digitale (il cosiddetto digital divide) ancora presente in regione e nel nostro paese, ma anche di aumentare, per le imprese, la competitività del territorio. Per accelerare e rafforzare tale programma, la Regione ha ravvisato l’opportunità di promuovere una sinergia fra le potenzialità offerte dalla costruenda Rete Pubblica Regionale e quelle offerte dalle reti dei singoli operatori di telecomunicazioni, internazionali, nazionali e locali, attivi sul territorio regionale. In attuazione di questa strategia, Insiel, azienda regionale per lo sviluppo delle Ict sul territorio, e Telecom Italia hanno firmato ieri un Memorandum of Understanding, orientato al superamento del divario digitale in Friuli Venezia Giulia attraverso una disponibilità capillare della larga banda. Nello specifico, l’accordo prevede l’istituzione di un Comitato Tecnico Paritetico tra Insiel e Telecom Italia, che si occuperà di analizzare, valutare e proporre tutte le possibili azioni da intraprendere, in coerenza sia con gli obiettivi del “Programma triennale per lo sviluppo dell’Ict, dell’e-Government e delle infrastrutture telematiche 2012-2014” della Regione Friuli Venezia Giulia, sia con le finalità del programma Ermes per lo sviluppo della banda larga. Nel rispetto della normativa in materia di concorrenza, il Memorandum of Understanding non ha una natura esclusiva, restando le parti libere di stipulare analoghi accordi con altri soggetti ed altri operatori. Le azioni da intraprendere consentiranno in breve tempo, ad un sempre maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni locali, l’accesso alle nuove tecnologie digitali in banda larga. “Con la firma di oggi prosegue l’impegno della Regione per il superamento del divario digitale – ha commentato Riccardo Riccardi, Assessore regionale alle Infrastrutture, presente alla firma – attraverso la diffusione capillare delle infrastrutture di rete e connettività a tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia, cittadini ed imprese. Si tratta di un fattore di qualità della vita e di vantaggio competitivo per il Sistema Regione, fondamentale anche per la crescita dell’attuale assetto socio-economico.” “Questo Memorandum – ha commentato Oscar Cicchetti, Direttore Strategie di Telecom Italia – costituisce la base per raggiungere, in tempi brevi e su tutto il territorio del Friuli, l’obiettivo dell’annullamento del digital divide. ‘Internet per tutti’, questo è il primo traguardo indicato dall’Agenda Digitale Europea ed il suo raggiungimento è cruciale soprattutto in regioni che hanno una forte dispersione del tessuto abitativo e di quello produttivo”. “Insiel intende dedicare il massimo impegno a questo nuovo compito conferitole dalla Regione – ha aggiunto Sergio Brischi, Consigliere delegato Insiel alla Pianificazione Strategica – ben consapevole del ruolo determinante che dovrà svolgere, nell’ambito della sua complessiva missione di motore dell’innovazione tecnologica nel Friuli Venezia Giulia. La banda larga costituirà poi anche un importante fattore per la crescita della nostra azienda”.  
   
   
TELECOM ITALIA - COMUNE DI UDINE: ACCORDO SULLA RETE IN FIBRA OTTICA DI NUOVA GENERAZIONE  
 
 Udine, 30 maggio 2012 - Telecom Italia e il Comune di Udine hanno firmato ieri un accordo sulla rete ultrabroadband di nuova generazione in fibra ottica (Ngan) nel territorio comunale, riguardante tecniche che prevedono, grazie all’architettura Fttc (fibra al Cabinet) di portare a poche centinaia di metri dal cliente la fibra e l’elettronica di ultima generazione. La rete in fibra sarà realizzata utilizzando al massimo tutte le infrastrutture esistenti e tecniche innovative di scavo che permettono la riduzione dei tempi e dei costi di intervento, garantendo nel contempo un basso impatto ambientale. L’intesa è stata siglata dal Sindaco di Udine Furio Honsell e dal Direttore Strategy di Telecom Italia Oscar Cicchetti. L’iniziativa si inserisce nel piano nazionale di investimenti sulla fibra di Telecom Italia per la realizzazione della rete Ngan (Next Generation Access Network) che prevede di coprire il 75% della popolazione delle prime 100 città italiane entro i prossimi 30 mesi, dando così un rilevante contributo al conseguimento degli obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea. Già dall’inizio del prossimo anno i cittadini di Udine potranno iniziare ad usufruire di connessioni a larga banda con velocità da 30 ad oltre 50 Megabit al secondo, che rendono molto più performanti gli attuali servizi e abilitano nuove generazioni di applicazioni come i servizi di cloud computing per le imprese e i servizi di città intelligente, quali ad esempio il monitoraggio del territorio, i servizi di sicurezza urbana, il controllo da remoto degli impianti per i servizi pubblici, la gestione del traffico, la valorizzazione dei beni culturali e la teleassistenza domiciliare. In particolare, per garantire la velocità, la sicurezza ed il minimo impatto ambientale di tutti gli interventi infrastrutturali che verranno effettuati da Telecom Italia, saranno utilizzate le cosiddette “minitrincee”, innovative tecniche di scavo e ripristino del suolo che consentono, grazie a scavi di pochi centimetri di larghezza e di soli 30 centimetri di profondità, di ridurre fino all’80% i costi socio ambientali in termini di disagi per i cittadini e per le amministrazioni, del 67% gli incidenti sul lavoro e dell’80% i tempi necessari per la realizzazione di infrastrutture di Tlc. Particolarmente significativo sarà l’utilizzo delle infrastrutture fognarie. Si tratta di uno dei primi esempi in Italia di utilizzo, su larga scala, di questa metodologia innovativa, che richiede l’utilizzo di materiali specifici e tecnologie avanzate (mini-tubi blindati speciali, robot telecomandati per ispezioni nei condotti, etc.). Ciò permetterà di evitare più del 65% degli scavi. Inoltre si utilizzeranno anche gli impianti di illuminazione pubblica. L’equipaggiamento delle infrastrutture presenti avverrà con la posa di minitubi e pozzetti dedicati alla fibra ottica, separando la rete elettrica e quella fognaria dalla rete di Tlc in fibra ottica in modo di eliminare ogni interferenza. “I dati sono la ricchezza del 21esimo secolo. Investire sulle reti di telecomunicazione è importante come lo è stato investire nelle strade all’inizio del ventesimo secolo – sottolinea il sindaco di Udine Furio Honsell –. Per capire la portata di questo accordo basti pensare che l’Unione Europea ha fissato come obiettivo il raggiungimento dei 30 mega di velocità di connessione entro il 2020, mentre noi andremo molto oltre arrivando a 50 mega entro il 2015. Vari studi dimostrano che con l’aumento della banda di trasmissione aumenta anche il Pil e i posti di lavoro. Questo accordo è una misura concreta che l’amministrazione di Udine mette in campo per contribuire allo sviluppo economico e alla creazione di nuovi posti di lavoro”. “La realizzazione di infrastrutture broadband e ultrabroadband e soprattutto la diffusione dei servizi che esse abilitano – dichiara Oscar Cicchetti Direttore Strategy di Telecom Italia – daranno un forte impulso alla crescita economica del territorio udinese e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. La competitività di un sistema territoriale è infatti sempre più legata alla sua capacità di vivere in rete e di sviluppare i suoi nuovi usi. Per questo motivo – prosegue Cicchetti - Telecom Italia ha aderito con entusiasmo al progetto di Udine. Siamo convinti che attraverso l’impegno concreto delle istituzioni locali, si possano innescare progetti di trasformazione delle infrastrutture e dei servizi che valorizzino le specificità e le potenzialità dei singoli territori”. “Telecom sperimenterà proprio a Udine – spiega l’assessore comunale all’Innovazione Paolo Coppola – una modalità innovativa di stesura della fibra ottica, per la quale saranno utilizzate tutte le reti tecnologiche esistenti nel sottosuolo in modo da limitare i disagi dovuti agli scavi e velocizzare i lavori. L’intervento sarà eseguito, infatti, in accordo con Amga e l’Ato, che garantiranno la disponibilità a utilizzare la rete dell’illuminazione pubblica e quella fognaria. La possibilità di avere accesso a un servizio di connessione di questo tipo – prosegue Coppola – rappresenterà un valore aggiunto fondamentale per il territorio, un vantaggio competitivo strategico per rilanciare l’economia puntando su settori che faranno la differenza per riuscire a superare questa crisi economica”.  
   
   
SMART CITY, INTERNET E LE NUOVE TECNOLOGIE CAMBIANO LE CITTÀ E GLI STILI DI VITA DELLE PERSONE  
 
Trento, 30 maggio 2012 - Nell’ambito del Festival dell’Economia, sabato 2 giugno 2012, alle 17 presso l’Aula Kessler della Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento di via Verdi, 6, si terrà un incontro dedicato alle città intelligenti, ovvero le “smart city”. Sono molte le città europee e americane che hanno deciso di coniugare sostenibilità e competitività in uno sviluppo economico e urbano dai bassi costi e dal ridotto impatto ambientale. L’appuntamento è curato da Informatica Trentina in collaborazione con Fondazione Graphitech, entrambi partner del progetto Europeo i-Scope (“Interoperable Smart City services through an Open Platform for urban Ecosystems”). Il progetto intende esplorare le prospettive per le città ed i territori, delineando lo scenario dei cambiamenti in atto per realizzare le “smart cities”, città intelligenti in cui convivono tecnologie digitali e reti sociali, abitate da “smart citizens”, cittadini altrettanto intelligenti, consapevoli che cooperano per migliorare i loro stessi stili di vita. Fra i relatori si segnala la prestigiosa presenza del professor Carlo Ratti, del Mit di Boston, pioniere dell’utilizzo delle nuove tecnologie per progettare edifici intelligenti e stili vita migliori. La comunità europea incentiva lo sviluppo delle cosiddette “smart city”, città capaci di coniugare sostenibilità e competitività in uno sviluppo economico e urbano dai bassi costi e dal ridotto impatto ambientale. Comunità “intelligenti” che vadano verso soluzioni integrate e sostenibili: la sfida è rivolta principalmente alle realtà urbane di medie dimensioni. Carlo Ratti, creatore e direttore del Senseable Lab del Mit di Boston, una delle maggiori figure di riferimento a livello internazionale del dibattito sulle Smart City del futuro, illustrerà al Festival dell´Economia lo scenario e le prospettive delle città e dei “territori intelligenti”. Si tratta della nuova via allo sviluppo di città efficienti, ecologiche e digitali, dove reti di comunicazione della nuova generazione, applicazioni, dati aperti e contenuti (informazioni) generate dagli stessi utenti, consentiranno di migliorare la qualità della vita, del lavoro e delle relazioni tra le persone. Lo studioso sarà a Trento grazie all´iniziativa di Informatica Trentina che sul territorio provinciale è protagonista, con la Fondazione Graphitech, del progetto I-scope. Sulla base degli scenari futuri, delineati dall’intervento del professor Ratti, seguirà poi una tavola rotonda che avrà l’obiettivo di attivare un confronto di esperienze e di prospettive tra i diversi livelli, dalla realtà cittadina di Trento, alla realtà territoriale trentina e nazionale, con evidenze in termini di progetti, proposte, servizi “concreti” attivati od in corso di “attivazione”.  
   
   
BANDA LARGA: LA PRESA DI POSIZIONE DI MONTI CONFERMA LA VALIDITÀ DELLE SCELTE DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 30 maggio 2012 - “L’umbria ormai è classificata tra le regioni italiane meglio posizionate digitale, visto che ha raggiunto il 96 per cento di copertura digitale considerando tutte le tecnologie in grado di fornire connettività ad almeno 2 Mbps”, afferma l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti commentando la posizione espressa dal presidente del Consiglio italiano Monti, in merito all’esigenza di liberare gli investimenti per la Banda Larga dai vincoli europei del “fiscal compact” e il programma presentato dal nuovo presidente Hollande per l’infrastrutturazione digitale della Francia, che, sottolinea Vinti, “confermano l’importanza degli investimenti per la connettività ad alta velocità come fattore decisivo per la crescita e l’occupazione. Le politiche per la diffusione della Banda Larga e Ultra larga avviate in Umbria, non solo sono coerenti con gli obiettivi dall’Agenda Digitale Europea e con gli orientamenti dell’Agenda Digitale Italiana in fase di redazione, ma rappresentano una scelta strategica per dotare il territorio regionale di reti di nuova generazione integrate con le infrastrutture esistenti e in grado di supportare l´innovazione delle pubbliche amministrazioni e la crescita economica con forti contenuti tecnologici e di conoscenza”. “In questa ottica, continua Vinti, appare ancora più insostenibile il permanere di aree in divario digitale nelle quali è negato l’accesso alla rete internet come nuovo e fondamentale diritto di cittadinanza. Da questo punto di vista i risultati raggiunti in Umbria, soprattutto in virtù degli interventi pubblici, sono straordinari. In una rilevazione condotta dalla società Centralcom emergeva che nel maggio 2009 circa il 18% della popolazione umbra non aveva accesso a connettività in banda larga, mentre la situazione attuale, elaborata dalla stessa società, evidenzia un vistoso progresso, con il divario digitale ridotto al 3%. Ovviamente, conclude l’assessore Vinti, permangono nel nostro territorio residue situazioni di criticità rispetto alle quali sarà necessario compiere un costante monitoraggio sugli esiti delle attività in corso e, comunque, occorrerà intervenire con specifiche iniziative, anche coinvolgendo le amministrazioni comunali”.  
   
   
ALTA TECNOLOGIA: UNA SFIDA CHE LA REGIONE TOSCANA DEVE SAPER AFFRONTARE  
 
Firenze, 30 maggio 2012 – “Le imprese hi-tech sul territorio toscano e, fra queste, in particolare quelle dei settori Ict e scienze della vita, stanno dimostrando di reggere meglio alla crisi, sia in termini di occupazione, che di fatturati. E’ un risultato che ci conforta nello sforzo per sostenere la propensione alla ricerca e all’innovazione del nostro sistema produttivo e per valorizzare le eccellenze in campo scientifico, mettendole in più stretto collegamento con le esigenze competitive delle imprese”. Così l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini commenta i dati dell’Osservatorio regionale sull’alta tecnologia, presentati ieri al Palacongressi da Unioncamere e dalla Scuola Sant’anna di Pisa. ”Quella dell’innovazione – avverte l’assessore – è una sfida ineludibile, un passaggio obbligato per la crescita economica e sociale della Toscana. Il sistema toscano dell’innovazione vede, nella nostra regione, la convivenza di alcune eccellenze scientifiche di livello internazionale con tante piccole e piccolissime realtà, sia nei settori del made in Italy che in quelli, di punta, dell’hi-tech. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare queste realtà favorendone, tramite l’innovazione e il trasferimento tecnologico, un riposizionamento competitivo sui mercati”. L’assessore ha ricordato, in particolare, le varie tappe della strategia della Regione per rafforzare e razionalizzare il sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, che dovrà far dialogare di più e meglio il sistema della ricerca con quello dell’impresa. “Un intervento – spiega Simoncini – che ha visto la costituzione e la valorizzazione di Poli di innovazione e la creazione di cinque Distretti tecnologici che dovranno saper cogliere le opportunità offerte, anche dai bandi nazionali, per integrare competenze e conoscenze a sostegno di progetti con forti ricadute sui territori. L’impegno della Regione va anche nelle politiche per l’incubazione e lo start up d’impresa e in tutta una serie di interventi che, grazie alle risorse della Regione, favoriscono progetti di ricerca e sviluppo, il consolidamento di reti di imprese, la creazione di servizi qualificati e di infrastrutture. Fra i più significativi già arrivati a conclusione, ricordo il bando per i progetti strategici, che a fronte di 61 milioni di finanziamenti ha attivato 120 milioni in ricerca e sviluppo, con 14 progetti di investimento di aziende grandi, piccole e medie”. Frale iniziative in cantiere anche la proposta di legge per la competitività che potrebbe essere approvata entro giugno dal consiglio regionale. “Nella legge abbiamo previsto un abbattimento dell’Irap fra l’altro anche per le imprese innovative”. L’assessore ha sottolineato con soddsfazione le performance positive delle imprese hi-tech, facendo presente che, proprio in virtù di questa presenza importante e diffusa, la Toscana ha partecipato alla missione istituzionale in Brasile come capofila per il settore.  
   
   
DATACONTACT: DE FILIPPO CHIEDE A TELECOM UNA PROROGA LA REGIONE BASILICATA INTENDE OFFRIRE ALL’AZIENDA MATERANA SUPPORTO ISTITUZIONALE PER COSTRUIRE UN PERCORSO DI TUTELA DEI LAVORATORI  
 
Potenza, 30 maggio 2012 - La proroga di un anno del contratto di Telecom a Datacontact per costruire un percorso di tutela dei lavoratori. E’ questa la richiesta che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha formulato ieri al presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, al termine di un incontro sulla vertenza che interessa la società materana. “E’ necessario – ha detto De Filippo - che Telecom garantisca parità di trattamento nei confronti di tutte le società che forniscono servizi. Per tale motivo – ha aggiunto il Presidente - sarebbe anche auspicabile l’apertura di un tavolo istituzionale centrale, presso il quale monitorare con trasparenza il percorso di riorganizzazione e internalizzazione annunciato da Telecom. La Regione Basilicata intende tutelare le professionalità acquisite dai lavoratori di Datacontact – ha concluso De Filippo - per questo motivo confidiamo nella disponibilità di Telecom nell’individuare tutte le soluzioni possibili per garantire un futuro ai lavoratori”. All’incontro, oltre ai vertici di Datacontact, hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori Pittella e Viti, i consiglieri regionali Braia, Falotico e Santochirico, il direttore generale della presidenza della Giunta regionale Nardozza e il sindaco di Matera Adduce.  
   
   
NAPOLITANO IN FRIULI: PROGREDIRE NELLA RICERCA COME SI FA IN FVG  
 
Udine, 30 maggio 2012 - "Dobbiamo difendere quello che ci hanno lasciato i nuovi costruttori di libertà del Paese, ma dobbiamo anche progredire nel know how: ed è quello che si fa nella vostra regione". Con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concluso all´Università di Udine il suo primo intervento in occasione della visita in Friuli che si protrarrà fino ad oggi. Un intervento a braccio, fuori programma, quello pronunciato dal Presidente Napolitano nell´Aula Magna di piazzale Kolbe, stimolato dalle emozioni suscitate dalla proiezione del film ´Carnia 1944. Un´estate di libertà´. Film, che, attraverso gli occhi di una scolaresca, ripercorre l´esperienza "assolutamente originale", come l´ha definita Napolitano, della Repubblica della Carnia, dell´ottobre 1944. Che bene si integra nella storia dei 150 anni dell´unità d´Italia. Il Presidente Napolitano è stato accolto a Udine, dinnanzi all´ateneo, dal Presidente della Regione, Renzo Tondo, e dal Presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, presente l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro. L´incontro di Napolitano con il mondo accademico friulano era stato aperto dal caloroso benvenuto da parte del magnifico rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno, che ha fatto osservare un minuto di silenzio per "i fratelli terremotati dell´Emilia", e pèr le vittime del nuovo terremoto verificatosi poche ore prima. Dopo la proiezione e gli interventi della Compagno e della presidente del consiglio degli studenti, Alice Buosi, Napolitano si è complimentato per "la bella realizzazione del film", curato dall´ateneo e dalla Regione, e ha evidenziato che "ci teneva moltissimo" a ritornare in Friuli: a visitare la ricchezza di esperienze che il Friuli può vantare. Napolitano ha quindi ripreso il tema del filmato proiettato nell´aula, per ricollegarsi all´esperienza della Carnia. Un grande "esercizio di libertà", che nel Presidente ha evocato il modello della ´polis´ greca, caratterizzato da elementi di democrazia diretta e partecipazione. Anticipatrice di intuizioni e di scelte, le quali ora fanno parte della nostra Costituzione repubblicana. Parlando della storia della Residenza, riferendosi ai fatti di Porzus, Napolitano ha affermato che essa è stata caratterizzata anche da ´ombre e macchie´, che non vanno dimenticate, per imprimere maggiore forza allo spirito della Resistenza. Toccando poi i temi drammaticamente attuali del terremoto, Napolitano ha poi sostenuto che non tutte le esperienze maturate in Italia dopo eventi tellurici hanno avuto risposte paragonabili a quella vissuta in Friuli. Auspicando che le esperienze nuove siano supportate dallo stesso spirito. Una particolare attenzione è quindi stata rivolta dal Presidente al mondo della ricerca, nel ribadire che l´Università di Udine e quella di Trieste vantano eccellenze che sono state mantenute nonostante la difficoltà del momento. Ha quindi espresso l´impegno personale a sostegno della ricerca e dell´alta formazione, affermando che sono stati un errore i tagli indiscriminati alla spesa pubblica, a componenti importanti per le aspettative dei giovani, e per il futuro della nostra società, quali sono quelle della formazione e della ricerca. Settori, rispetto ai quali Napolitano ha auspicato vengano messi a disposizione investimenti pubblici e privati, per dare risposta alle giuste attese delle giovani generazioni. Riferendosi alla visita che compirà domani al Polo tecnologico di Pordenone, il Presidente, parlando delle eccellenze della ricerca, ha rilevato che in Friuli "non si coltiva soltanto quello che c´è da tempo, ma si punta anche al nuovo". E ha infine toccato i temi della politica: oggi si registra un forte sviluppo di partecipazione civile dei giovani. A fronte di tale elemento propulsivo della nostra società la politica deve offrire loro spazi adeguati. In precedenza, il rettore Compagno aveva ricordato che l´Università di Udine è "l´unico ateneo in Italia a essere nato con una legge di iniziativa popolare per volere di una popolazione, quella friulana, prostrata dal terremoto". Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo essersi intrattenuto con gli studenti delle scuole superiori friulane, interpreti del film ´Carnia 1944, ha concluso la sua visita all´ateneo avviandosi, accompagnato dal senatore, Mario Toros, verso le tappe successive della visita in Friuli.  
   
   
"DIVENTO GRANDE": NUOVE PROSPETTIVE DI LAVORO PER I RAGAZZI CHE HANNO ABBANDONATO LA SCUOLA  
 
Milano, 30 maggio 2012 – 200 ore di formazione in aula, 600 ore di stage professionalizzante e una rete di soggetti radicati sul territorio per soddisfare i bisogni e le aspirazioni di 28 ragazzi e ragazze a rischio emarginazione, a cui è stata offerta una seconda opportunità. Questi, in sintesi, i principali numeri di Divento Grande, il progetto che il Comune di Milano - insieme con Fondazione Sodalitas e Fondazione Clerici, nonché con la collaborazione di Formaper e Obiettivo Lavoro – ha sviluppato nel 2011 per il recupero e la prevenzione del disagio giovanile ispirato al modello dell’alternanza formazione-lavoro. Destinatari del progetto sono stati adolescenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni che hanno abbandonato prematuramente il percorso di studi e che necessitano di un aiuto per costruire i propri progetti di futuro e di lavoro. Finalità particolarmente importante soprattutto se rapportata alla situazione del lavoro in Italia e alle prospettive di inserimento a disposizione dei giovani oggi. Nel mese di marzo 2012 il livello di disoccupazione nel nostro Paese sfiorava il 10%, risultando più alto di ben un punto percentuale rispetto al 2011 (fonte: Eurostat). Chi ne risente sono soprattutto i ragazzi tra i 15 e i 24 anni: il 40% di loro (quasi il doppio rispetto a 5 anni fa) non riesce a trovare lavoro. Una situazione che a sua volta fa sì che, da un lato, siano in vertiginoso aumento gli inattivi, cioè i ragazzi che non studiano e non lavorano (circa tre quarti del totale dei disoccupati) e che, dall´altro, siano sempre più numerosi i giovani tra i 25 e i 34 anni ancora a casa con i genitori (il 45%, contro il 33,2% nel 1993-1994). Il Progetto - n Divento Grande è stato realizzata nel 2011 e ha coinvolto 28 adolescenti. Il programma si è articolato in due fasi. La prima di orientamento, durante la quale i ragazzi hanno frequentato lezioni, partecipato a Laboratori per imparare un mestiere, simulato colloqui di selezione, imparato a costruire il proprio Cv, approfondito tematiche quali la motivazione e la comunicazione, il lavoro di gruppo e la ricerca di un’occupazione, nonché lavorato per acquisire competenze professionali di qualità da poter spendere efficacemente nel mercato del lavoro. La seconda di formazione sul campo attraverso tre esperienze di stage, individuate e costruite sulla base delle specifiche richieste ed attitudini di ciascuno. I ragazzi e le ragazze hanno effettuato esperienze di stage professionalizzanti presso 35 imprese e organizzazioni milanesi: 7 grandi imprese (Abb, Compass Group, Filca Cooperative, L’oreal Italia, Mcdonald’s, Ristò, Sodexo); 20 Pmi (100 Giardini, Anes, Bar Albely, Bar Iris, Bar Pentesilea, Bar Velasca, Beauty and Relax, Carpe Diem, Carrozzeria Baffa, Edilcogen, Hotel dei Cavalieri, I Grant, Idrolan, Igorbike, Macallè Gomme, Orea Malià, Pasticceria Cucchi, Pasticceria Gattullo, Ristorante Ciriboga, Sardi Group, Vittori); 6 Organizzazioni Nonprofit (Arci Milano, Coop. Soc. Il Mandorlo, Coop.soc. Di mano in mano, Coop.soc. Il Pellicano, Istituto Italiano della Donazione, Mani Tese). Dei 28 ragazzi coinvolti nel progetto 13 hanno potuto accedere - al termine del percorso - ad una Borsa Lavoro messa a disposizione del Comune per proseguire la propria esperienza di lavoro presso le realtà che li hanno accolti in stage e dove sussistono concrete prospettive occupazionali; 3 minori sono invece già stati assunti. “Ho deciso di lavorare in un bar perché mi piaceva essere a contatto con la gente – dice Xavier, 18 anni, attualmente in Borsa Lavoro presso il Bar Pentesilea - Il primo giorno dietro il banco mi sentivo una persona in più. Le cose sono cambiate piano piano perché mi hanno spiegato come fare le cose, e dopo ci ho preso la mano. Prima non ero così: prima ero uno che non voleva far niente. Sono soddisfatto di me perché non pensavo di arrivare a questo punto! E adesso si va avanti, non si può più tornare indietro!”. Francesco, 18 anni, attualmente in Borsa Lavoro presso il Ristorante Ciriboga spiega: “Nella cucina ho trovato la cosa che più mi interessa e che mi piace di più: infatti ci dedico molto tempo. Il progetto Divento Grande mi ha cambiato la vita: prima ero un ragazzo svogliato, non avevo voglia di fare niente.. È stato bello!”.  
   
   
TERREMOTO. COMUNE, SUBITO SCATTATO MONITORAGGIO NELLE 400 SCUOLE DI MILANO, POTENZIATA CENTRALE OPERATIVA PROTEZIONE CIVILE  
 
Milano, 30 maggio 2012 - In seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito l’Emilia e che sono state avvertite nitidamente anche a Milano, ieri il Comune ha avviato immediatamente tutte le azioni a tutela della sicurezza dei cittadini. In particolare, fin dai primissimi minuti sono scattate le operazioni di monitoraggio nelle oltre 400 scuole cittadine (nidi, materne, elementari e medie). Gli istituti hanno seguito le procedure di messa in sicurezza dei bambini e del personale, inviando le informazioni agli uffici dei settori Educazione e Lavori pubblici del Comune. In seguito alle segnalazioni raccolte, sono stati attivati ulteriori controlli da parte dei tecnici del Comune, in collaborazione con la Protezione civile comunale e i Vigili del Fuoco, garantendo la totale sicurezza del personale e dei bambini all’esterno degli edifici o nei cortili. La centrale operativa della Protezione civile del Comune (02/88465001) è stata potenziata per far fronte alle segnalazioni dei cittadini.  
   
   
MILANO: TEATRO, SCUOLE CIVICHE. DAL 1 GIUGNO SPETTACOLI DEGLI ALLIEVI DELLA PAOLO GRASSI  
 
Milano, 30 maggio 2012 - Dal 1 giugno porte aperte alla Scuola di Teatro Paolo Grassi, con spettacoli gratuiti per i milanesi. “La Paolo Grassi, come le altre Scuole Civiche della Fondazione Milano – ha dichiarato l’assessore per le Politiche per il Lavoro Cristina Tajani – è molto nota a livello nazionale e internazionale, soprattutto per il corso per attore e regista. Altrettanto importanti e prestigiosi sono i corsi dedicati a danzatori, drammaturghi e organizzatori teatrali. Le iniziative del mese di giugno sono una bella occasione per conoscere questi mestieri, meno noti al pubblico, ma fondamentali per la creazione di uno spettacolo teatrale ”. Venerdì 1 giugno alle ore 18.30 sarà presentato “Milano L´aquila: sguardi incrociati sulle città che andiamo a vivere”: una prima restituzione scenica del laboratorio “Arte e pratiche dell’osservazione” curato grazie alla collaborazione fra la drammaturga e pedagoga teatrale Renata Molinari e l’attrice e pedagogo aquilana Giorgina Cantalini, insieme a Tsa - Teatro Stabile d´Abruzzo. Giovedì 7 giugno, dalle ore 14.30 si svolge il convegno “Giorgio Guazzotti 10 anni dopo: un intellettuale teatrante”. A distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, la Scuola Paolo Grassi dedica un pomeriggio di testimonianze e approfondimenti a Giorgio Guazzotti, storico docente del corso Organizzatore dello spettacolo dal vivo e punto di riferimento fondamentale per la scena teatrale italiana dagli anni ´60 agli anni ’90. Un’occasione, a cura di Franco Ferrari e Mimma Gallina, per ricordare e per trasmettere alle nuove generazioni di organizzatori l’esperienza e la grande carica innovativa di un protagonista della vita culturale italiana. Inoltre, in calendario sono previsti tre appuntamenti del corso di Teatrodanza, coordinato dal critico Marinella Guatterini. Sabato 16 giugno gli allievi del primo anno debuttano al Piccolo Teatro Studio con lo spettacolo “Siamo”, coreografia della docente Ariella Vidach. Il lavoro esplora, in varie forme e modalità, la componente sonora del movimento che diventa il vero protagonista della scena e determina le relazioni tra gli interpreti. I performer indossano al polso degli accelerometri a radiofrequenza che registrano posizione e ampiezza dei gesti danzati modulando, in tempo reale, nuove sonorità sintetiche che si compenetrano, restituendo un nuovo senso alla scena. Il 21 e 22 giugno gli allievi danzatori del terzo anno parteciperanno all´ottava edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia con “Line Up” un progetto della Trisha Brown Dance Company per la Scuola Paolo Grassi. Il 5 e 6 luglio gli allievi danzatori del secondo anno presenteranno alla Scuola Paolo Grassi “Piccoli indizi di apocalissi annunciate – Ii studio”, una coreografia che nasce dal progetto formativo del coreografo Enzo Cosimi dedicato all’idea della catastrofe: strani suoni provenienti dal cielo e dalla terra impressionano il mondo. Il fenomeno è lo stesso: forti vibrazioni inspiegabili. Le cause attribuibili a queste onde potrebbero essere terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche uragani, tempeste. Per tutti gli spettacoli è necessaria la prenotazione: tel. 02.97152598. Altre informazioni sul sito della Fondazione Milano.  
   
   
AOSTA: GIORNATA FINALE DEL PROGETTO MINI-METEO  
 
Aosta, 30 maggio 2012 - 275 alunni e 30 insegnanti di 22 classi delle scuole primarie della regione sono stati coinvolti nella prima edizione del progetto Mini Meteo – Sono io che faccio le previsioni!, realizzato nel corso dell’anno scolastico che sta per concludersi e che ha vissuto, martedì 29 maggio, la sua giornata conclusiva alla Cittadella dei Giovani di Aosta, con giochi di squadra e consegna degli attestati a tutti i partecipanti. Il progetto ha avuto come obiettivo quello di trasferire ai bambini competenze per la lettura e l’interpretazione delle informazioni meteorologiche attraverso un percorso di approfondimento sul funzionamento del sistema di previsione, di monitoraggio e di allerta, in particolare su come vengono effettuate le previsioni meteorologiche e su quali possono essere gli effetti sul territorio, quali frane e inondazioni, di eventi meteorologici intensi. Le attività sono state distribuite nel corso dell’anno scolastico, prima in un incontro mirato con gli insegnanti e poi attraverso tre incontri con i ragazzi. Alle insegnanti, oltre a illustrare il percorso didattico, sono state fornite informazioni e materiale didattico per effettuare ulteriori approfondimenti in aula nel corso dell’anno. Il primo incontro con i ragazzi si è svolto in classe, dove sono state fornite le nozioni di base per poter leggere un bollettino meteorologico. Si è entrati poi nel vivo del progetto attraverso due uscite. Nella prima è stata visitata una stazione meteorologica nelle vicinanze della scuola, per scoprire quali sono gli strumenti della meteorologia e a quanti e quali campi può servire la raccolta di dati meteo sul territorio. La seconda uscita è stata dedicata alla scoperta del Centro funzionale regionale: i ragazzi hanno incontrato il meteorologo che ha spiegato loro come si effettuano le previsioni e hanno poi approfondito il tema delle frane, delle inondazioni e delle allerte attraverso un’animazione che ha alternato spiegazioni a momenti di gioco. L’iniziativa è stata ideata e realizzata dal Centro funzionale regionale dell’Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, sede dell’ufficio meteorologico regionale, in collaborazione con l’Equipe Arc-en-ciel di La Salle, e il prossimo anno sarà inserita nelle attività didattiche-laboratoriali in campo scientifico previste dall’Assessorato dell’istruzione e cultura. “Il primo risultato ottenuto da questa attività è stato quello di diffondere ai nostri ragazzi, e attraverso di loro anche alle famiglie, una conoscenza del territorio più approfondita, fornendo delle chiavi di lettura utili per adottare comportamenti preventivi corretti a partire dalla semplice comprensione di un bollettino meteorologico” ha sottolineato l’Assessore Marco Viérin. “Per esempio, abbiamo ricordato di consultare le previsioni meteo prima di fare un’escursione in montagna e eventualmente rinunciarvi in caso di previsto maltempo o, facendo vedere quali sono stati gli effetti di una alluvione, indicare alcune semplici misure di autoprotezione da adottare in caso di necessità”.  
   
   
FRUTTA NELLE SCUOLE, OLTRE 50 MILA GLI ALUNNI COINVOLTI IN EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 30 maggio  2012 - Arance, clementine, mandarini, kaki, mele, pere, nettarine, susine, carote e tanta altra frutta e verdura, fresche di stagione, per una salutare merenda ricca di vitamine, al posto degli ipercalorici snack confezionati. Si è svolto anche quest’anno Frutta nelle scuole, il programma di educazione alimentare per gli alunni della scuola primaria, promosso dall´Unione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con le Regioni. In Emilia-romagna l’iniziativa, che è ormai giunta alla terza edizione e che è stata presentata  ieri  a Bologna coinvolge 50.792 ragazzi di 278 scuole elementari, per un totale di 343.300 chilogrammi di frutta distribuita, accompagnata da 376 iniziative didattiche, in tutte le province. ”Frutta nelle scuole – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - è in assoluto il più importante programma di educazione alimentare rivolto a giovani e giovanissimi in Italia ed in Europa. La sua realizzazione lascerà certamente un segno durevole nei comportamenti alimentari quotidiani dei ragazzi e delle loro famiglie e uno stimolo a considerare stili di vita maggiormente equilibrati e corretti. La Regione lo sostiene con determinazione, sia per il suo alto valore educativo sia per il contributo che da esso potrà venire ad un aumento stabile dei consumi nazionali di ortofrutta, in sensibile calo nell´ultimo decennio.” “L’emilia-romagna – ha aggiunto Rabboni - è una delle regioni italiane leader nella produzione di ortofrutta, non a caso molte imprese fornitrici, vincitrici dei bandi nazionali, del programma “Frutta nelle Scuole” sono aziende emiliano-romagnole. Una conferma della qualità dei nostri prodotti e della capacità organizzativa delle nostre imprese”. Partito nel mese di novembre, “Frutta nelle scuole” riprenderà anche dopo la pausa estiva, accompagnata da iniziative educative e di sensibilizzazione affidate ad Alimos. In questo anno scolastico sono state realizzate: 27 giornate a tema realizzate a scuola con la presenza di animatori; 83 visite in fattorie didattiche, per offrire ai bambini la possibilità di interagire direttamente col mondo agricolo; 266 orti e laboratori didattici, attraverso il kit Ortolando, un piccolo e completo laboratorio di agronomia che Alimos ha ideato e inviato alle scuole. La distribuzione nelle scuole delle merende (33 porzioni per ogni alunno nel corso dell’anno scolastico) è realizzata in Emilia-romagna da Apofruit Italia che utilizza giornalmente 9 furgoncini refrigerati che partono dalle piattaforme di Pievesestina (Fc), Altedo (Bo) e Vignola (Mo). Per assistere il personale scolastico nella distribuzione e realizzare le spremute di arance, inoltre, sono impegnati più di 230 ragazzi residenti in Emilia-romagna. “E’ con profonda soddisfazione che rileviamo una grande partecipazione e interesse da parte delle scuole emiliano romagnole – ha commentato il direttore di Apofruit Italia, Mario Tamanti - il progetto, seppur molto impegnativo nella sua realizzazione e gestione logistica, ci consente di prendere parte ad un grande progetto finanziato con risorse del settore agricolo e di valorizzare i prodotti ortofrutticoli coltivati dagli agricoltori italiani coinvolgendo tanti ragazzi con l’obiettivo di favorire una sana e migliore alimentazione". Il progetto Frutta nelle Scuole coinvolge tutte le Regioni italiane e vede la partecipazione di numerose imprese ortofrutticole emiliano-romagnole. Degli otto bandi nazionali per la fornitura di frutta, ben sei sono state vinti da raggruppamenti di imprese che fanno capo a Organizzazioni di produttori emiliano-romagnoli.  
   
   
BOLZANO: PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI PARTECIPANTI AL PROGETTO DI EDUCAZIONE CIVICA E STRADALE  
 
Bolzano, 30 maggio 2012 - Si è svolta ieri mattina a Palazzo Widmann la premiazione del concorso sulle tematiche dell´educazione civica e stradale promosso dal Dipartimento cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana in collaborazione con il Dipartimento alla Mobilità e la Federazione Motociclistica Italiana. Si è svolta questa mattina a Palazzo Widmann la premiazione degli studenti vincitori del concorso d’idee che ha concluso il progetto di "Educazione civica e stradale", realizzato dal Dipartimento cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana in collaborazione con il Dipartimento alla Mobilità e la Federazione Motociclistica Italiana. Complessivamente hanno preso parte al progetto 16 istituti, per un totale di 103 classi e 1908 studenti, un vero e proprio successo per questo concorso giunto alla sua terza edizione. Il progetto “Educazione civica e stradale” rientra tra le iniziative sostenute dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, nell’ambito della formazione di una cittadinanza attiva nelle nuove generazioni. Il percorso proposto, unico nel suo genere in Italia, ha riguardato gli studenti delle seconde e terze classi degli istituti di istruzione secondaria in lingua italiana della Provincia ed è incentrato più che sull’educazione stradale vera e propria, sulla educazione alla mobilità ed alla convivenza. Il tema conduttore è infatti quello della libertà di movimento, nel rispetto delle regole civili, di se stessi, del prossimo, naturalmente comprendendo aspetti relativi alla mobilità ed alla prevenzione di situazioni di potenziale pericolo a seguito di condizioni psico-fisiche non adeguate. Nel corso degli incontri presso le varie scuole insegnanti di autoscuola, agenti della Polizia Stradale di Bolzano, operatori della Federazione motociclistica italiana e del Centro operativo primo soccorso di Bolzano hanno sviluppato con gli studenti e gli insegnanti referenti, teli quali il rispetto delle regole e l’importanza della condizione psico-fisica ottimale nella conduzione di qualsiasi mezzo. Sono stati affrontati nell’ambito del progetto anche argomenti come il rispetto dell’ambiente (suono, rumore, economia nell’uso dei mezzi, emissioni nocive ed inquinanti) ed i comportamenti da assumere in caso di incidente. La giuria ha assegnato tra i vari lavori pervenuti il 1° premio a Sara Treccarichi Scavezzo, del Liceo delle Scienze umane ed Artistico “Giovanni Pascoli” di Bolzano che ha presentato un elaborato artistico, il 2° premio è stato assegnato a Luca Lo Perfido, del Liceo Classico “Giosuè Carducci” di Bolzano che ha preparato un elaborato multimediale ed il 3° premio è andato a Joana Preza del Liceo delle Scienze umane ed Artistico “Giovanni Pascoli” di Bolzano con un elaborato artistico. Nel corso dell’incontro con la stampa, che ha preceduto la consegna dei premi, l’ispettore scolastico Paolo Lorenzi, la direttrice dell’Ufficio patenti ed abilitazioni di guida, Giovanna Valentini, e Marco Bolzonello, coordinatore per l’Alto Adige della Federazione Motociclistica Italiana, hanno sottolineato l’importanza del progetto ed il forte coinvolgimento registrato tra i numerosi studenti che vi hanno preso parte. Da segnalare anche il fatto che negli ultimi anni si è registrato un calo significativo degli incidenti stradali in provincia di Bolzano, soprattutto per quanto riguarda la fascia d’età tra i 16 ed i 20 anni. Hanno preso parte alla cerimonia anche Michele La Notte, della Centrale Provinciale Emergenze, il sovrintendente della Polizia Stradale, Gabriele Evaldi, e Carlo Pomaro, direttore dell´Ufficio finanziamento scolastico.  
   
   
CALABRIA: INCONTRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI SULL’INNOVAZIONE EDUCATIVA NELLE SCUOLE  
 
Catanzaro, 30 maggio 2012 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha sollecitato un incontro per promuovere l´innovazione educativa nelle scuole calabresi, secondo gli indirizzi indicati dal Presidente Scopelliti. Pertanto, i dirigenti scolastici calabresi sono stati convocati dal direttore dell´Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, per il prossimo venerdì 1 giugno alle ore 10.30, al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme. All’iniziativa parteciperanno il capo Dipartimento per la programmazione del Ministero dell´Istruzione Giovanni Biondi e la dirigente per gli affari internazionali Annamaria Leuzzi. Interverranno anche Luca Giuratrabocchetta di “Google Italia” e la responsabile delle iniziative culturali dell´Eni Lucia Nardi. L´obiettivo della Regione, sollecitato e condiviso dal Ministero, è quello di effettuare una vasta sperimentazione nelle scuole medie e in quelle superiori, realizzando ambienti di apprendimento con libri digitali, lavagne interattive, aule cablate e docenti appositamente formati. A tale riguardo, i primi di maggio il direttore Mercurio ha già inviato una circolare in tutte le scuole per sollecitare la partecipazione alla sperimentazione che segnerebbe l´avvio di un profondo cambiamento nei processi educativi.  
   
   
BOLZANO: SOSTEGNO UE ALL´INNOVAZIONE ED ALLA TUTELA AMBIENTALE: 12 GIUGNO CONVEGNO INFORMATIVO AL TIS  
 
Bolzano, 30 maggio 2012 - La Commissione Europea mette a disposizione 35 milioni di euro nel corso del 2012 per progetti nel campo della tutela dell’ambiente e dell’innovazione. Manifestazione informativa il 12 giugno presso il Tis di Bolzano. Il bando denominato “Eco Innovation” è stato pubblicato lo scorso 8 maggio e le imprese hanno tempo sino al 6 settembre per presentare i loro progetti. Naturalmente anche le imprese altoatesine che vogliono realizzare progetti nel campo della tutela ambientale e dell’innovazione hanno la possibilità di partecipare al bando di concorso “Eco Innovation” che consente di ottenere un sostegno finanziario sino al 50 per cento dei costi riconosciuti. Possono prendere parte al bando di concorso piccole e medie imprese, nonché consorzi di imprese che operano nei settori dei materiali edili sostenibili, degli alimenti e delle bevande, dell’acqua, del recupero dei materiali. Il bando è rivolto anche ad imprese che hanno sviluppato tecnologie ecologiche ed innovative nel campo dei servizi o processi che consento di evitare o ridurre i danni ambientali o di utilizzare in maniera più oculata le risorse. Per informare maggiormente le imprese e gli imprenditori riguardo alle opportunità offerte dal bando la Ripartizione Europa unitamente al Tis Innovation Park ed alla rete Een (Enterprise Europe Network) della Unioncamere veneto organizza martedì 12 giugno 2012 una manifestazione presso la sede del Tis in via Siemens,19 a Bolzano. Le iscrizioni alla manifestazione dovranno pervenire entro l´8 giugno prossimo al seguente indirizzo di posta elettronica: europa@eurosportelloveneto.It  
   
   
PREVENZIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO, ARRIVA UN STUDIO SULLO STATO DI SALUTE DEGLI ARGINI  
 
Firenze, 30 maggio 2012 – Uno studio per individuare lo stato di salute dei nostri argini. Il lavoro, promosso dalla Regione Toscana, è stato presentato nell’ambito di Terra Futura e riguarda un progetto finalizzato allo sviluppo e all’applicazione di una metodologia d’indagine unitaria a scala regionale sullo stato delle strutture arginali dei corsi d’acqua per verificarne la suscettibilità al collasso. Per quest’attività, la Regione ha deciso di coinvolgere Urbat, l’unione regionale per le bonifiche, l’irrigazione e l’ambiente della Toscana, che riunisce i Consorzi di Bonifica regionali. “Questa iniziativa – spiega l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – testimonia una scelta di metodo della Regione per la quale prevenzione del rischio idraulico non significa solo leggi e norme ma sempre più significa conoscenza. Che è fondamentale per concentrare le risorse soprattutto in tempi come questi, di scarsa disponibilità di risorse”. “Abbiamo lavorato a questo progetto con grande soddisfazione – ha detto il presidente Urbat, Fortunato Angelini – perché si tratta di un’iniziativa che guarda al futuro e che può contribuire davvero a monitorare e migliorare la sicurezza dei nostri argini”. I Consorzi di Bonifica sono infatti competenti su molti tratti arginati e operano in avvalimento o convenzione con le Province su molte opere di seconda categoria. Oltre a questo c’è da considerare che il loro obbiettivo primario è la gestione e il mantenimento delle opere esistenti. Per questo non potevano che essere i Consorzi di Bonifica i soggetti da chiamare in causa per condurre uno studio che analizzasse “l’essere” piuttosto che teorizzare il “dover essere”. Nell’ambito del progetto, Urbat si è mossa seguendo due direttrici fondamentali: il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali con competenze nel settore e la ricerca della massima trasparenza nelle procedure di incarico a garanzia della migliore qualità dello studio. È nato così un tavolo tecnico che ha seguito tutto l’iter del progetto. Il gruppo ha visto la partecipazione di rappresentanti degli Uffici del Genio Civile della Regione, dell’Upi, delle Autorità di Bacino dell’Arno e del Serchio. Si è poi pubblicato il bando di gara, che ha portato a conferire l’incarico al Rti Hydrogeo – Canuti – Ghinelli. Obbiettivo del lavoro era la definizione di una metodologia che, basandosi su un modello teorico completo elaborasse un modello semplificato per valutare, in modo operativamente efficace, le condizioni di criticità delle arginature fluviali soggette ad eventi di piena. Uno studio di natura teorica e metodologica in grado di dare risposte rapide. Da sottolineare che strumenti con queste ambizioni, ad oggi, non esistono e che quindi quella posta dalla Regione Toscana si configura come una sfida di altissimo profilo. Il lavoro ha generato esiti inattesi, ma estremamente significativi e di grande potenzialità. Il software e il database realizzati hanno come unità minima d’informazione il rilievo di sezione, catalogato secondo un codice che indica la posizione relativa (distanza progressiva in metri) rispetto al punto terminale del corso d’acqua (foce o confluenza) e l’anno di rilevazione. L’utilizzo del sistema da parte di tutti gli operatori consentirà quindi la creazione di un archivio regionale delle informazioni geometriche e geotecniche degli argini: uno strumento di analisi formidabile per ogni nuovo studio e progetto, oltreché un utilizzo razionale delle risorse pubbliche che trovano la loro massima valorizzazione in un’ottica di condivisione delle informazioni (open data, secondo una formula oggi sempre più in vigore). La difficoltà di analisi dei dati geotecnici disponibili, dovuta alla loro estrema disomogeneità, sia per modalità di acquisizione che di analisi di laboratorio, ha evidenziato invece la necessità di definire uno standard regionale di acquisizione dei dati geotecnici. Uno strumento che, se e quando verrà messo a punto, consentirà di mettere a disposizione di tutti gli operatori informazioni cruciali, quanto costose come quelle geotecniche. Parte fondamentale del progetto però deve ancora venire: è infatti necessario un accurato lavoro di diffusione verso tutti i soggetti competenti per raccogliere spunti, suggerimenti, integrazioni. Solo così lo studio potrà diventare realmente patrimonio della collettività. Nel corso della stessa presentazione fatta a Terra Futura è stato anche illustrato l’approfondimento sulla capacità idraulica dei corsi d’acqua. In particolare, lo studio sull’Ombrone pistoiese svolto dall’Autorità di Bacino dell’Arno, lo studio sul Serchio svolto dall’Autorità di Bacino del Serchio e lo studio nel tratto di Arno che interessa tutta la provincia di Firenze realizzato dall’ufficio regionale del Genio civile di Firenze. Un quadro conoscitivo ampio che viene messo a disposizione nell’ambito delle attività che la Toscana deve svolgere per le ottemperanze della cosiddetta “Direttiva alluvioni”, la direttiva europea destinata a uniformare a livello europeo lo stato di conoscenza sulle alluvioni e l’adattamento del territorio ai cambiamenti climatici.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, ACCORDO REGIONE LAZIO-ORDINI PROFESSIONALI PER EMERGENZE  
 
Roma, 30 maggio 2012 - Al via al protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e gli Ordini e Collegi professionali degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali: da oggi, in caso di emergenza e calamità naturali, ma anche per attività di prevenzione, monitoraggio e verifica della mitigazione dei rischi esistenti sul territorio regionale, la Protezione Civile regionale potrà avvalersi delle competenze dei professionisti di Roma e provincia. È quanto prevede l’intesa sottoscritta ieri mattina dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, dal presidente dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Di Roma, Amedeo Schiattarella, dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Francesco Duilio Rossi; dal presidente dell’Ordine dei Geologi della Regione Lazio, Roberto Troncarelli; dal presidente del Collegio provinciale dei geometri e Geometri laureati di Roma, Marco D’alesio e dal presidente del Collegio professionale Periti Industriali di Roma e Provinciali, Giuseppe Guerriero. Presente anche il direttore regionale del Dipartimento Istituzionale e Territorio, Luca Fegatelli. Il protocollo, il cui schema è stato approvato dalla giunta Polverini lo scorso 18 maggio, avrà durata di 2 anni e stabilisce che all’interno di ciascun Ordine o Collegio professionale venga creato un “Gruppo di Protezione Civile”, da attivare su espressa richiesta della Direzione regionale Protezione Civile, cui resta demandato il coordinamento per tutta la durata dell’intervento richiesto. Il Gruppo di Protezione Civile ha sia funzioni di supporto tecnico-scientifico, sia operativo nella fase di emergenza, con particolare riguardo alla agibilità dei fabbricati, al primo intervento tecnico, alle prime valutazioni per il ripristino delle normali condizioni di vita e alle eventuali stime dei danni subiti. L’accordo stabilisce che la Regione Lazio possa avviare progetti formativi e programmi di aggiornamento periodico aperti ai tecnici facenti parte del “Gruppo di Protezione Civile”, impegnandosi altresì a farsi carico di assicurare i professionisti che operano in forma volontaria con polizze infortuni relative ai rischi, oltre ad assicurare i veicoli privati, nel caso venissero utilizzati durante l’attività mezzi non di proprietà della Regione Lazio.  
   
   
PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO, APPROVATA CARTOGRAFIA DIGITALE DELLA SARDEGNA AGGIORNATA AL 2011  
 
Cagliari, 30 Maggio 2012 - È stata approvata nell’ultima seduta del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino la banca dati cartografica digitale aggiornata al 2011 del Pai (Piano stralcio per l’assetto idrogeologico). La banca dati in formato digitale vettoriale sarà quindi resa disponibile sul portale istituzionale della Regione, www.Sardegnageoportale.it ., per gli enti locali, gli utenti di settore e i cittadini. Per consultare, interrogare e analizzare in maniera intuitiva tutte le cartografie contenute nella banca dati approvata, all’interno di Sardegna Geoportale è stato sviluppato l´apposito navigatore cartografico, Sardegnamappepai. L’agenzia regionale del Distretto idrografico, inoltre, curerà la costante revisione della cartografia del Pai, la quale sarà aggiornata con cadenza semestrale per quanto riguarda la pubblicazione nel Geoportale in Sardegnamappepai e in maniera continua a seguito dell’adozione di varianti nel sito istituzionale dell’Autorità di Bacino ( regione.Sardegna.it/autoritadibacino ). Come è noto, il Pai rappresenta un importantissimo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo per la conservazione, la difesa e la valorizzazione del suolo, nonché per la prevenzione del rischio idrogeologico. Data la sua natura dinamica, quindi, si rendono necessari i dovuti aggiornamenti.  
   
   
TOSCANA: ORA È POSSIBILE UNA COMMISSIONE REGIONALE UNICA PER IL PAESAGGIO  
 
 Firenze, 30 maggio 2012 – “Ora possiamo dotarci di una commissione regionale unica per il paesaggio adeguata al Codice dei beni culturali con il compito di rivedere i vincoli paesaggistici esistenti e/o di istituirne di nuovi in contesti di particolare pregio paesaggistico” Esprime soddisfazione l’assessore regionale al governo del territorio Anna Marson dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio della legge proposta dalla Giunta su sua iniziativa. Le Commissioni provinciali per il paesaggio erano infatti giunte a scadenza del loro mandato ed era necessario procedere all’istituzione di una commissione regionale unica. “Il mio ringraziamento – ha detto l’assessore Marson – va alle commissioni Ambiente e Cultura e ai due presidenti, Vincenzo Ceccarelli e Nicola Danti, che hanno lavorato al miglioramento del testo della nostra proposta, rendendo possibile il risultato lusinghiero di un sì unanime da parte dell’aula”.  
   
   
BOLZANO: LIBERALIZZAZIONI E CANONE IDRICO, PROVINCIA RESISTE IN GIUDIZIO  
 
Bolzano, 30 maggio 2012 - La Giunta provinciale ha deciso di resistere in giudizio di fronte alla Corte Costituzionale contro i ricorsi presentati dal governo nazionale e dall´Azienda energetica. Il primo riguarda la legge provinciale sulle liberalizzazioni, il secondo la regolamentazione del canone idrico. Lo ha annunciato il 29 maggio il presidente Luis Durnwalder. I punti della legge provinciale sulle liberalizzazioni impugnati dal governo Monti sono due, e riguardano le limitazioni al commercio nelle zone produttive e gli orari di apertura degli esercizi. Rispetto alle prime lettere inviate da Roma, il ricorso è molto meno "invasivo" del previsto, dato che inizialmente era stato messo in discussione il principio che stava alla base della legge, ovvero il fatto stesso che la Provincia potesse far valere le proprie competenze in tema di urbanistica, tutela del paesaggio, dell´ambiente e dei beni culturali. "Il ricorso - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - verterà sulle limitazioni al commercio nelle zone produttive, con il governo che si oppone ai paletti legati ai settori merceologici previsti dalla legge provinciale, e sugli orari di apertura degli esercizi. Su quest´ultimo punto, Roma contesta il fatto che le linee guida per i Comuni derivino da una delibera della Giunta provinciale. Oggi abbiamo deciso ufficialmente di resistere in giudizio di fronte alla Corte Costituzionale". Scelta identica anche per quanto riguarda l´impugnazione di Azienda Energetica, e dunque dei Comuni di Bolzano e Merano che sono soci di maggioranza, della regolamentazione del canone idrico. Rispetto al resto d´Italia, in Provincia di Bolzano è stato deciso che il canone idrico per la produzione di energia idroelettrica non sia unico, ma venga suddiviso in tre fasce a seconda della grandezza della concessione. "Riteniamo che le grandi centrali che ottengono ingenti guadagni dallo sfruttamento di una risorsa come l´acqua - ha spiegato Durnwalder - debbano pagare di più rispetto ai piccoli impianti che magari servono solo per l´approvvigionamento energetico di un rifugio di montagna". Questi dunque i canoni idrici fissati dalla Provincia ed oggetto dell´impugnazione di Ae: 27,15 euro per ogni kw autorizzato nelle centrali con produzione superiore ai 3.000 kw, per le centrali di medie dimensioni (tra i 220 e i 3.000 kw) 11,95 euro e 9,65 euro per le centrali di piccole dimensioni (al di sotto dei 220 kw). "In tutto - ha concluso Luis Durnwalder - si tratta di incassi pari a 22 milioni di euro, la metà dei quali a favore dei comuni. Se però Azienda Energetica vincesse il ricorso questa cifra diminuirebbe, e con essa anche gli introiti garantiti alle amministrazioni comunali".  
   
   
“LA REPUBBLICA SIAMO NOI”: L’UMBRIA ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEL FORUM DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA  
 
Perugia, 30 maggio 2012 - L’assessore regionale Stefano Vinti ha annunciato la sua adesione alla manifestazione nazionale, promossa dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che si terrà a Roma il prossimo 2 giorno, in occasione della Festa della Repubblica. “Sarà l’occasione, ha affermato Vinti, per chiedere il rispetto della volontà del “popolo sovrano” che un anno fa si è espresso chiaramente sul mantenimento della gestione pubblica dell’acqua, con la vittoria del referendum, e per ribadire, inoltre, la contrarietà alle politiche dell’attuale governo, che troppo poco guarda a questa sovranità popolare ed ai fondamenti della Costituzione repubblicana. “La Repubblica siamo noi”, conclude l’assessore Vinti, sarà un’occasione per ribadire la necessità di un cambiamento di rotta che riporti la vita dei cittadini, i diritti ed i beni comuni al centro della politica di questo paese”.  
   
   
EX ATO BA5, VENDOLA FIRMA CONTRATTO DI GESTIONE PER IMPIANTO RIFIUTI  
 
Bari, 30 maggio 2012 - “La firma del contratto di gestione per la fase terminale del trattamento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati e per la piattaforma di gestione dei materiali da raccolta differenziata per i comuni dell´ex Ato Ba5, è un tassello del mosaico del nuovo assetto del ciclo dei rifiuti che il Governo regionale sta ridisegnando”. Così il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola, in qualità di Commissario delegato per i rifiuti, in seguito alla stipula del contratto di gestione dell´impianto al servizio dei comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Capurso, Casamassima, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Gioia del Colle, Locorotondo, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Noicattaro, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Triggiano, Turi e Valenzano. “Con la stipula del contratto, approfonditamente ponderato, il territorio avrà a disposizione un servizio funzionale e modernamente concepito per i prossimi 15 anni. Anche in questo caso – conclude Vendola - la Regione Puglia fa un balzo in avanti, sul piano tecnologico e dei servizi, confermando il proprio primato nel trattamento meccanico dei rifiuti biologici”.  
   
   
CONTRATTO BA5: INNOVAZIONE DEI RIFIUTI DEL SUD BARESE  
 
Bari, 30 maggio 2012 - “Tra gli strumenti messi a disposizione delle amministrazioni locali per meglio gestire i servizi di raccolta oggi inseriamo, per l´ex Ato Ba5, anche la serenità di un programma di lavoro di ben 15 anni. Con la stipula del contratto, sottoscritta col gestore dal Commissario delegato, i 21 comuni dell´ex Ato Ba5 avranno un ulteriore strumento per massimizzare i risultati dei propri sistemi di raccolta e contribuire sempre più ad innalzare la percentuale regionale”. Così l´Assessore Regionale Lorenzo Nicastro commenta la sottoscrizione del contratto per la gestione dell´impianto di Conversano. “Il Governo regionale sta compiendo una azione di razionalizzazione e potenziamento del ciclo dei rifiuti su tutto il territorio: risorse economiche, strumenti normativi, incentivi alla differenziata, snellimento degli assetti di governance. Da oggi e per i prossimi 15 anni – conclude Nicastro – il sud est barese avrà anche la serenità di un impianto tecnologicamente avanzato ed efficiente nella gestione dei Rsu indifferenziati e di una piattaforma per la gestione dei materiali da differenziata”.