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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Luglio 2012
NOLI (FONDAZIONE SANT’ANTONIO VIA SUOR LETIZIA 27;): BRUNO MUNARI LA REGOLA E IL CASO PROFILO DI UNA COLLEZIONE A CURA DI RICCARDO ZELATORE - 14 LUGLIO 2012/29 SETTEMBRE  
 
La Fondazione Sant’antonio, nella storica sede di Noli, apre le porte a un maestro indiscusso dell’astrazione italiana, Bruno Munari. La mostra personale dedicata al poliedrico artista milanese, attivo sulla scena nazionale e internazionale per settant’anni, si inaugurerà sabato 14 luglio alle ore 18:30 nelle sale di via Suor Letizia 27. La mostra, curata da Riccardo Zelatore con contributo critico di Alberto Rigoni e visitabile fino al 29 settembre, offrirà al pubblico una campionatura dei principali periodi dell’attività di Munari. La mostra nasce da un approfondito lavoro di ricerca e da un progetto affinato nel corso degli anni realizzato da Paolo Minoli (1942-2004), artista e amico di Munari, divenuto oggi parte significativa del patrimonio di Casaperlarte Fondazione Paolo Minoli fondata dall’artista a Cantù nel 2004. Nell’occasione, sotto la supervisione del prof.Carlo Pirovano, coordinatore generale di Casaperlarte, Riccardo Zelatore ha selezonato un nucleo importante di lavori di Bruno Munari che evidenziano il particolarissimo metodo progettuale, vero denominatore comune della sua multiforme attività. L’´esposizione sottolinea alcuni aspetti peculiari dell´opera di Munari, tra cui il rapporto con il mondo della didattica e la sua collaborazione praticamente ininterrotta con molte delle riviste italiane dedicate al progetto, alla comunicazione e all´arte. Il percorso espositivo, mette in relazione settori disciplinari diversi, che per Munari rappresentano fasi distinte di un´unica attività progettuale. La mostra, visitabile fino al 29 settembre, è accompagnata da un catalogo bilingue a colori edito da Casaperlarte e un folder invito con testi di Alberto Rigoni e Riccardo Zelatore  
   
   
GREEN HOME DESIGN 2012: COME ABITARE IL PRESENTE PER PRESERVARE IL FUTURO  
 
Dal 17 al 20 ottobre in mostra a Milano il costruire contemporaneo che coniuga estetica ed eco sostenibilità My Exhibition torna con il nuovo appuntamento autunnale “Green Home Design, abitare il presente” dal 17 al 20 ottobre nel contesto di Made expo, la manifestazione fieristica dedicata all’intero mondo delle costruzioni e del progetto, punto di riferimento internazionale per il settore edilizio. La mostra è patrocinata da Green Building Council, l’associazione non profit impegnata a favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell´edilizia sostenibile, a sensibilizzare l´opinione pubblica e le istituzioni sull´impatto che le modalità di progettazione e costruzione degli edifici hanno sulla qualità della vita dei cittadini e a fornire parametri di riferimento chiari agli operatori del settore oltre che a incentivare il confronto tra gli operatori del settore creando una community dell´edilizia sostenibile. Dopo il successo della scorsa edizione con Social Home Design, My Exhibition, con la collaborazione di Made expo, affronta quest’anno il tema della sostenibilità ambientale con una particolare chiave di lettura ispirata al design: dalla bio edilizia all’efficienza energetica, ecco la nuova vera sfida progettuale per architetti e progettisti che vogliono costruire e ristrutturare in maniera ecologica senza sacrificare il concetto di design. L’obiettivo è di offrire a un pubblico trasversale spunti di dibattito su tematiche che guardano alle modalità del costruire e del vivere contemporaneo, alla salvaguardia dell’ambiente e alla sostenibilità. Green Home Design è una mostra espositiva e convegno sull’architettura, sull’edilizia sostenibile e sull’efficienza energetica per fornire, agli oltre 253.000 operatori professionali attesi in fiera, esempi concreti di edifici eco sostenibili. In un’area di 1400 mq saranno realizzate quattro installazioni espositive, vere e proprie strutture prefabbricate suddivise in tre case ed un asilo, a cui si aggiungono una sala convegni e una zona lounge con Bio bar. Saranno tutte realizzate in scala 1:1 dalle migliori firme dell’architettura e del design tra cui Aldo Cibic, Luca Scacchetti, Marco Piva, Massimo Mandarini e da due architetti emergenti, con la partecipazione delle aziende più dinamiche del settore  
   
   
LA SOCIETÀ ALTOATESINA WOODEN VILLAGE GARANTISCE IL SOGGIORNO ESTIVO AL NUOVO NATURAL VILLAGE DI PORTO POTENZA PICENA (MC) ANCHE A CHI, IGNARO DEL FALLIMENTO DELLA PRECEDENTE GESTIONE, AVREBBE PERSO LA VACANZA.  
 
Partiamo dal lieto fine. La buona notizia è che esistono società che fanno dell’etica uno dei valore cardine. I clienti che hanno prenotato prima dell’1 giugno 2012 potranno godere comunque della loro vacanza al Nuovo Natural Village a Contrada Torrenova (Mc), tra Porto Potenza Picena e Porto Recanati. Quella meno buona, per chi si è trovato a dover gestire contemporaneamente il villaggio e una situazione critica, è che Wooden Village – società altoatesina che di recente ha rilevato la gestione del centro vacanze - assumerà spontaneamente un debito contratto da un´altra società. Una scelta fortemente etica, non obbligata ma allo stesso tempo sentita quasi come un obbligo da chi ha fatto del senso dell’ospitalità un lavoro e una ragione di vita, che dovrebbe servire da esempio a molte realtà e che, comunque, riscalda il cuore di un’estate tutta da vivere. I contorni della vicenda avrebbero contenuto tutti i presupposti per il classico caso di danno e beffa all’italiana, se non fosse stato per il finale, che invece – grazie al buon senso e alla serietà tipicamente altoatesini – risulta meno amaro di come sarebbe potuto essere se gli attori fossero stati altri. La Wooden Village Srl garantirà infatti il diritto alle vacanze a centinaia di ospiti che, non informati dal tour operator Mondo Villaggi del fallimento di Project Management - l’impresa precedentemente impegnata nella conduzione della struttura - avevano già prenotato e pagato il loro soggiorno. «Molte famiglie hanno risparmiato tutto l´anno per la loro vacanza - ha dichiarato il direttore del villaggio Lucia Zanfranceschi - Anche se non siamo noi all’origine del problema, veniamo da una tradizione forte e radicata, in cui l´ospite è prima di tutto una “Persona” e non possiamo rimanere insensibili a questa vera e propria beffa». Si tratta di una scelta rara - in un settore come quello turistico – e presa proprio nel momento di lancio della stagione estiva, quando una struttura come quella del Nuovo Natural Village dovrebbe marciare a pieno regime. Ma la beffa, che a questo punto vede in un certo senso la nuova gestione vittima alla pari dei clienti, può diventare per Wooden Village un’opportunità per dimostrare che una vacanza partita con presupposti pessimi può essere meravigliosa se affidata alle giuste mani e che, in queste mani, lo splendido villaggio tra Porto Potenza Picena e Porto Recanati ha tutte le caratteristiche per diventare la culla della vera ospitalità. Per informazioni: Nuovo Natural Village Contrada Torrenova – Porto Potenza Picena (Mc) Tel. 0733 686338  
   
   
PASSARIANO DI CODROIPO (VILLA MANIN): IL TEATRO ALLA MODA. COSTUMI DI SCENA, GRANDI STILISTI – MOSTRA PROMOSSA DAI MUSEI MAZZUCCHELLI - 20 LUGLIO / 4 NOVEMBRE 2012  
 
Dopo il successo riscosso a Roma, presso il Museo della Fondazione Roma, a Brescia presso i Musei Mazzucchelli, a Milano a Palazzo Morando e a Los Angeles - Beverly Hills, la mostra Il Teatro alla Moda. Costumi di scena. Grandi Stilisti, approda ne Passariano di Codroipo (Udine). Profondamente diverso dalle precedenti edizioni, nel percorso espositivo sono stati aggiunti costumi e opere mai esposti prima e un’articolazione in sezioni di carattere monografico dedicate ai diversi couturier nel tentativo di proporre un approfondimento tematico per ognuno di essi. Inoltre, a conclusione del percorso di visita, è stata inserita una sezione con straordinari costumi e gioielli di scena Omaggio a Maria Callas. Info@museimazzucchelli.it    
   
   
IL MUSEO POLDI PEZZOLI E LA NATIONAL GALLERY DI LONDRA  
 
I rapporti fra il Museo Poldi Pezzoli e la National Gallery di Londra affondano le loro radici nell’Ottocento. A partire dalla seconda metà degli anni cinquanta del Xix secolo i direttori della National Gallery di Londra tra i quali Charles Eastlake (1793-1865)e Otto Mündler (1811-1870), travelling agent di Eastlake, fra i più raffinati conoscitori di opere d’arte della sua epoca, viaggiarono per tutta l’Europa alla ricerca di dipinti per il museo nazionale inglese, che in quel periodo incrementò in maniera cospicua le sue raccolte. Milano era all’epoca uno dei principali centri del mercato artistico a livello internazionale e i funzionari inglesi vi soggiornavano più volte ogni anno, frequentando il mondo dei collezionisti, degli antiquari e dei restauratori, con il quale stabilirono rapporti molto stretti. Sono gli anni in cui anche Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879) costituiva la sua raccolta: nel terzo quarto dell’Ottocento Poldi Pezzoli è il principale competitore del museo nazionale inglese per l’acquisto dei più importanti capolavori dell’antica arte italiana. Non è dunque un caso che nelle collezioni del Museo Poldi Pezzoli e della National Gallery si trovino opere affini o addirittura provenienti dagli stessi insiemi, come il San Michele arcangelo e il San Nicola da Tolentino di Piero della Francesca, provenienti dal Polittico Agostiniano di Sansepolcro e conservati rispettivamente a Londra e a Milano, o le due Muse di Cosmè Tura, che un tempo decoravano lo studiolo di Lionello e Borso d’Este nel palazzo di Belfiore presso Ferrara. I taccuini in cui Eastlake e Mündler annotavano le opere che vedevano nel corso dei loro viaggi, che costituiscono documenti preziosi per la storia del collezionismo milanese, contengono precoci e utilissime descrizioni anche delle opere della raccolta Poldi Pezzoli. A causa di aspre polemiche sui restauri di dipinti antichi compiuti in Inghilterra, Eastlake faceva restaurare i dipinti acquistati in Italia a Giuseppe Molteni (1800-1867), conservatore della Pinacoteca di Brera nonché ritrattista e restauratore e antiquario di fiducia della famiglia Poldi Pezzoli, che era considerato il restauratore più bravo e affidabile a livello internazionale. Anche dal punto di vista conservativo dunque le opere della National Gallery si presentano molto affini a quelle del Museo Poldi Pezzoli. In anni più recenti il Museo Poldi Pezzoli ha stabilito rapporti cordiali di cooperazione scientifica con la National Gallery, in particolare per le due mostre che hanno ricostruito i contesti artistici e culturali in cui sono nati lo Studiolo di Belfiore e i Polittico Agostiniano di Piero della Francesca, svoltesi rispettivamente nel 1991-1992 e nel 1996. I colleghi inglesi hanno fornito in occasione di queste due importanti esposizioni la più ampia collaborazione, mettendo a disposizione i materiali dei loro archivi e le osservazioni e le analisi tecniche condotte presso i propri laboratori. Anche i cicli di conferenze sul restauro intitolati Grandi restauri tra tradizione e innovazione, tenutisi al Museo Poldi Pezzoli a partire dal 2001 e giunti ormai alla nona edizione, hanno visto la presenza in ben tre occasioni, nel 2002, nel 2003 e nel 2005, di Jill Dunkerton, restauratrice della National Gallery, contrassegnando anch’essi la collaborazione istituzionale fra ai due musei. Negli ultimi tempi, infine, i rapporti fra le due gallerie sono stati contraddistinti anche dallo scambio di importanti prestiti: per la mostra dedicata nel 2006 dal Museo Poldi Pezzoli al Cavaliere in nero di Giovanni Battista Moroni la National Gallery ha concesso uno dei più celebrati capolavori dell’artista bergamasco, il Sarto, mentre altri prestigiosi prestiti sono previsti per i prossimi anni. Il Museo Poldi Pezzoli dal canto suo ha prestato alla pinacoteca nazionale britannica dipinti di grande rilievo per le mostre Raphael. From Urbino to Rome, del 2004-2005, Renaissance Siena: Art for a City, del 2007-2008, e Leonardo Da Vinci. Painter at the Court of Milan, del 2011-2012.  
   
   
BONDO (CHIESA DI SAN BARNABA, VIA DANTE 50): MOSTRA COLLETTIVA POP ART E OLTRE…LA QUOTIDIANITÀ E I SUOI MITI - A CURA DI MARIO ZANETTI - PRESENTAZIONE DI PHILIPPE DAVERIO – INAUGURAZIONE SABATO 14 LUGLIO 2012, ORE 17.30 - 15 LUGLIO 2012 / 16 SETTEMBRE 2012  
 

La collettiva Pop art e oltre…La quotidianità e i suoi miti organizzata dallo Studio d’Arte Zanetti è dedicata ai grandi artisti americani che hanno rivoluzionato l’immaginario artistico del dopoguerra, facendo incontrare l’arte con la cultura dei mass-media.  In mostra 15 opere - tutte provenienti da collezioni private - di Andy Warhol, David Hockney, Ellsworth Kelly, Frank Stella, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein. L’esposizione, curata da Mario Zanetti e promossa dal Comune di Bondo, sarà presentata nel corso dell’inaugurazione dal critico d’arte Philippe Daverio, autore del testo critico pubblicato nel catalogo dell’evento

 

 
   
   
FIRENZE: APERTURA STRAORDINARIA DEL CHIOSTRO GRANDE DEL MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA SARÀ VISITABILE DA VENERDÌ 13 LUGLIO, FINO A SETTEMBRE INSIEME AL MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA  
 
 Il museo civico di Santa Maria Novella, recentemente ampliato grazie alla riapertura dopo 13 anni del Chiostrino dei morti, ‘cresce’ ancora: da domani e fino a settembre, infatti, sarà possibile per i visitatori accedere anche al Chiostro Grande, normalmente chiuso al pubblico perché parte della Scuola marescialli e brigadieri dei Carabinieri adiacente. In base all’accordo tra Comune e Arma, il Chiostro Grande sarà aperto negli stessi giorni e orari del museo di Santa Maria Novella (dal venerdì al lunedì, dalle 10 alle 16), e vi si potrà accedere con lo stesso biglietto a gruppi di massimo 15 persone. L’iniziativa andrà avanti per tutta l’estate fino a venerdì 7 settembre. Il complesso architettonico di Santa Maria Novella comprende un vero e proprio sistema di chiostri: il Chiostro Grande, il Chiostro Verde, il Chiostro della Sindicheria, il Chiostrino di Padre Dati e il Chiostrino dei Morti, che comunica con il Chiostro Verde attraverso un lungo passaggio che fiancheggia il Cappellone degli Spagnoli e il lato orientale della basilica. Contestualmente alla riapertura del Chiostrino dei Morti, lo scorso giugno, è stato anche inaugurato il nuovo ingresso del museo, in piazza della Stazione presso l’Ufficio informazioni turistiche. Per informazioni: www.Museicivicifiorentini.it/smn  
   
   
FIAVÉ (MUSEO DELLE PALAFITTE), TRIDENTUM ROMANA, SANZENO (MUSEO RETICO) E SITI ARCHEOLOGICI DEL TRENTINO: ARCHEOLOGOS - UN’ESTATE DI APPUNTAMENTI CON L’ARCHEOLOGIA  
 
Visite guidate, laboratori per bambini e adulti, archeologia sperimentale, spettacoli teatrali, archeotrekking, recital e concerti. Sono oltre 50 gli appuntamenti con l’archeologia proposti nel corso dell’estate dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e raccolti nella pubblicazione “Archeologos – parole sull’antico”. Occasioni uniche per conoscere, divertendosi, la storia più antica del Trentino. In tutto questo seguiti da chi effettua la ricerca sul campo, gli archeologi che affiancheranno i partecipanti alle diverse attività per svelare gli aspetti più curiosi e sorprendenti dei luoghi che le ospitano. Teatro delle iniziative saranno la Tridentum romana, il nuovissimo Museo delle Palafitte di Fiavé, il Museo Retico di Sanzeno, l’area archeologica Acqua Fredda al Passo del Redebus e altri siti archeologici particolarmente evocativi. Gli incontri sono realizzati grazie al supporto e alla collaborazione di Comuni, Aziende per il turismo, enti, associazioni, produttori locali che con grande sensibilità affiancano la Soprintendenza nella valorizzazione di queste importanti testimonianze. Il calendario degli appuntamenti sarà aperto da un evento di eccezione, il recital del Maestro Bruno Canino, straordinario interprete di opere pianistiche contemporanee che oggi, venerdì 6 luglio, si esibirà tra le vestigia romane del S.a.s.s., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento, sotto piazza Cesare Battisti, nell’ambito del Festival Risonanze Armoniche. Archeologos è in distribuzione presso il S.a.s.s. A Trento, il Museo Retico di Sanzeno e il Museo delle Palafitte di Fiavé. Gli interessati possono farne richiesta rivolgendosi alla Soprintendenza (tel. 0461492161 -sopr.Librariarchivisticiarcheologici@provincia.tn.it - www.Trentinocultura.net. --- Le palafitte di Fiavé, Patrimonio dell’Umanità Unesco La novità dell’estate è il Museo delle Palafitte di Fiavé, recentemente inaugurato. Incluso nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, Fiavé è uno dei siti palafitticoli più importanti d’Europa. Attraverso un emozionante viaggio nel passato il nuovo museo racconta la storia dei diversi abitati palafitticoli e delle comunità umane che si avvicendarono lungo le sponde dell’antico lago Carera (ora torbiera) dal Vii al I millennio a.C. Per saperne di più sui nostri antenati e capire meglio come vivevano, come riuscivano a procacciarsi il cibo e quali lavori svolgevano si potranno sperimentare alcune attività della vita quotidiana nell’età del Bronzo partecipando ai laboratori didattici dedicati alle famiglie (“Pane, burro e palafitte” il 24 luglio, “Bestiale!” il 31 luglio e “All’idea di quel metallo” il 21 agosto) oppure seguire le visite guidate “Avete detto palafitte?” e il “Viaggio dell’emozione” in compagnia di una cantastorie e di personaggi in costume (in collaborazione con l’Apt di Terme di Comano, il 4 e 18 luglio, 8 e 22 agosto, 5 settembre). I più piccoli potranno assistere a “Pali fitti? No, palafitte!”, divertenti spettacoli teatrali (8 e 22 agosto). Il 22 agosto l’appuntamento è con “Cinemamore”, tre film rispettivamente dalla Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto, dal Trento Filmfestival e da Religion Today Filmfestival. --- Alla scoperta di Tridentum Nel sottosuolo del centro storico di Trento, vive la Tridentum romana, splendidum municipium, come la definì l’imperatore Claudio nel 46 d.C. Sito simbolo è il S.a.s.s., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, sotto piazza Cesare Battisti, che come ormai tradizione ospita due concerti nell’ambito della undicesima edizione del Festival Risonanze Armoniche. Gli appuntamenti si terranno il 6 e 13 luglio, alle ore 20.45 con ingresso gratuito, e vedranno il recital del grande pianista Bruno Canino e interpreti di rilievo internazionale eseguire musiche di Brahms, Beethoven, Strauss. Il 12 luglio alle 17.30, Louis Godart, consigliere per la Conservazione del Patrimonio artistico della Presidenza della Repubblica, presenterà il volume “Archeologia della Grande Guerra”. A partire da settembre verrà riproposto, in collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino, “Alla scoperta di Tridentum. La città sotterranea”, l’itinerario archeologico nel centro di Trento, dal S.a.s.s. A Porta Veronensis e alla Basilica Paleocristiana. --- Nel “pozzo del tempo” al Museo Retico Di particolare interesse anche le attività proposte al Museo Retico - Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non a Sanzeno dove il suggestivo percorso che si snoda nel “pozzo del tempo” riunisce testimonianze che vanno dalla preistoria all’alto medioevo. Sono rivolti ai più piccoli “Chi cerca trova!”, laboratori tematici dedicati alla lavorazione dell’argilla (18 luglio), alla macinatura dei cereali (1 agosto), alla tessitura (8 agosto) e agli ornamenti di età romana (22 agosto), oltre allo spettacolo “Animali da favola” (3 agosto). Il 26 luglio e il 7 agosto si potrà partecipare all’archeotrekking “Dai Reti agli eremiti” con visita del museo e del Santuario di S. Romedio in compagnia di un archeologo e di un accompagnatore di territorio. Non mancherà la musica il 4 agosto con il concerto “Scarafaggi e regine. Dai Beatles ai Queen” del Gruppo Caronte: Gianfranco Cerreto voce, Alberto Martinelli violino, Elena Trovato arpa, Gabriele Miglioli violoncello, Luigi Signori pianoforte. Il 10 agosto verrà presentata la ricostruzione del karnyx, la tromba da guerra celtica, ritrovata a Sanzeno, che in questa occasione torna a suonare dopo duemila anni. Non mancheranno infine le visite guidate per approfondire le tematiche trattate nel museo, “Statue stele, Monte Ozol, Campi Neri, Mithra, i Santi Martiri: culti e religiosità in Val di Non” (20 luglio), “Reti e Romani in Val di Non” (24 agosto) e “I Reti e le antiche genti della Val di Non” (23 settembre). --- La fonderia preistorica al Passo del Redebus All’area archeologica Acqua Fredda al Passo del Redebus, tra la Valle dei Mocheni e l’altopiano di Pinè, dove si trova una delle più importanti fonderie preistoriche della tarda età del Bronzo (Xiii-xi sec.A.c.) dell’intero arco alpino, sono di scena i metalli, attorno ai quali ruota una serie di iniziative. “La spada è nella roccia” (13 luglio, 27 luglio e 23 settembre) prevede attività di archeologia sperimentale per bambini e adulti con un esperto di archeometallurgia per scoprire i segreti della lavorazione dei metalli e visite guidate al sito. Il 19 luglio si potrà partecipare all’escursione “C’era una volta nella Valle Incantata”, un affascinante viaggio nel tempo per conoscere alcuni luoghi caratteristici della Valle dei Mocheni: l’area archeologica Acqua Fredda, il Maso Filzerhof e il Museo Pietra Viva di S.orsola Terme. Sono rivolti ai bambini gli spettacoli teatrali interattivi dedicati al mito di Vulcano, (“Pie’ zoppi man di fata” il 20 luglio) e alle leggende su miniere e minatori della Valle dei Mocheni (“Anche gli gnomi giocano a bocce” il 10 agosto). Originale appuntamento musicale il 28 luglio con “Note di rame”, performance sonora con Carlo La Manna, Corrado Bungaro, Filip Milenkovic e Giordano Angeli, nell’ambito di Piné Musica. Il 24 agosto “Acqua fredda, caldo metallo!” prevede laboratori archeologici e naturalistici con visita guidata al sito e alla riserva naturale circostante. --- Una fortezza ritrovata sui monti del Lomaso Sepolto dalla vegetazione il monte di San Martino, nel Lomaso, sta restituendo i resti di un insediamento fortificato predisposto al tramonto dell’impero romano per fermare i barbari, a lungo dimenticato dalla storia. Riportato alla luce dal lavoro di un’equipe internazionale coordinata dalla Soprintendenza, occupa il vertice di un solitario sperone di roccia sulle creste tra l’Altogarda e le Giudicarie. A otto anni di distanza dall’avvio degli scavi archeologici, sono già emersi nitidi le mura di cinta e i tratti più significativi di questa fortezza. Il sito archeologico sarà protagonista, il 21 luglio, della “Giornata del paesaggio” in collaborazione con l’Apt Comano Terme: accompagnati da asinelli da soma, si ripercorrerà la via che porta all’antica fortezza, dove gli archeologi ne sveleranno i segreti. A seguire, un concerto proposto dalla Scuola Musicale delle Giudicarie e la possibilità di visitare gli orti dove vengono coltivate le stelle alpine. --- Il villaggio nel bosco a Doss Castel Sulla sommità del Doss Castel, a Fai della Paganella, si trova uno dei siti archeologici più significativi della protostoria del Trentino. Qui, protetti da un fitto bosco, sono visibili i resti di un villaggio della seconda età del Ferro, attribuito alla cultura Fritzens-sanzeno o retica, risalente al V-iv secolo a.C. Il sito è raggiungibile dalla località Ori seguendo i pannelli della “Scuola del Bosco”, realizzati grazie alla collaborazione degli alunni della scuola primaria di Fai della Paganella. Per saperne di più e scoprire chi erano e come vivevano i Reti, il 20 luglio e il 3 agosto si terrà “Alla scoperta dell’abitato fortificato di Doss Castel”, visita guidata al sito con gli archeologi della Soprintendenza. --- Reperti inediti al Mag di Riva del Garda La Sezione archeologica del Museo Riva del Garda, curata dalla Soprintendenza, costituisce una delle maggiori collezioni in ambito provinciale e illustra i contesti archeologici e i reperti più significativi messi in luce nel territorio dell´Alto Garda, un´area particolarmente ricca di testimonianze del passato. Di particolare rilievo sono le affascinanti statue stele dell’età del Rame e le importanti scoperte di età romana tra le quali spiccano il luogo di culto di Monte San Martino e l´eccezionale complesso termale di via Pilati a Riva del Garda. Al museo sono da poco esposti “I gioielli di una madre” gli ultimi, preziosi ritrovamenti portati alla luce dagli archeologi nel febbraio 2012. Si tratta degli ornamenti indossati da una giovane madre morta con il suo bimbo nel corso della prima metà del Vii secolo a.C.: un bracciale in bronzo, due orecchini a cestello in argento e una catenina in bronzo. Per chi desidera approfondire, il 6 luglio alle ore 20.30, gli archeologi Nicoletta Pisu, Achillina Granata e Giovanni Bellosi, parleranno di “Monte San Martino: il grande interrogativo. Una storia da riscrivere alla luce delle scoperte della campagna del 2011” , mentre il 3 agosto, alle ore 20.30, a Palazzo dei Panni di Arco, Elisabetta Mottes, archeologa della Soprintendenza, presenterà “Nuovi dati sulla preistoria dell’Alto Garda”. --- All’antico santuario di Monte San Martino ai Campi di Riva Da non confondere con l’omonimo sito del Lomaso, Monte San Martino ai Campi di Riva, frequentato sin dalla protostoria come luogo di culto, è posto in posizione panoramica. Tra i resti riportati in luce è di particolare importanza il vasto edificio cultuale realizzato e frequentato in epoca romana. Tra gli antichi resti sarà ambientata, l’11 luglio alle ore 20.45, “Kassandra. Pre-visioni | Archeologia dell´anima”, performance teatrale di Marzia Todero, con Marzia Todero, Michela Embriaco, Roberta Rigotto e a cura di Multiversoteatro, mentre i più piccoli potranno partecipare, il 14 luglio alle ore 15, ad “Antichi tesori”, un’avvincente caccia al tesoro. --- Le attività dei Servizi Educativi per imparare a tutte le età Gli appuntamenti estivi sono in gran parte curati dai Servizi Educativi della Soprintendenza, conosciuti e apprezzati anche a livello nazionale, che in oltre quindici anni di attività hanno sviluppato programmi e iniziative volte a far conoscere il notevole patrimonio di reperti e siti del Trentino. Sono oltre 16.000 gli studenti delle scuole trentine (da quelle dell’infanzia alle secondarie di secondo grado), ma anche da fuori provincia, che nel corso dell’ultimo anno scolastico hanno partecipato alle attività proposte al S.a.s.s. E nelle aule didattiche di via Aosta a Trento, al Museo delle Palafitte di Fiavé, al Museo Retico a Sanzeno e presso l’area archeologica di Acqua Fredda al Passo del Redebus: percorsi e laboratori variamente articolati, dalla preistoria all´età romana, ma anche attività teatrali e uscite sul territorio. Alle proposte rivolte ai più giovani si aggiungono quelle per gli adulti coinvolti secondo le linee tracciate dai nuovi programmi comunitari nell’ambito del progetto europeo “Lifelong Museum Learning”, finalizzato all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. --- Info:  Provincia Autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici - Ufficio Beni archeologici - Via Aosta 1, 38122, Trento - tel. 0461492161 - fax 0461492160 - sopr.Librariarchivisticiarcheologici@provincia.tn.it  - www.Trentinocultura.net/archeologia.asp  
   
   
MILANO (MUSEO DELLA PERMANENTE): CONTEMPORARY TALES - ELISABETH STRIGINI. SELECTED WORKS 2004/2012 - 13 LUGLIO/13 SETTEMBRE 2012  
 
Fantasy, American Story, Portraits. Sono questi i tre temi che corrispondono ad altrettanti percorsi dipanati nella prima importante personale italiana dell’artista Elisabeth Strigini, che dal 13 luglio al 13 settembre 2012 sarà presente al Museo della Permanente di Milano con la mostra dal titolo Contemporary Tales. L’esposizione al Museo della Permanente, ricca di oltre trenta lavori fra oli e tecniche miste su tela realizzate nell’ultimo decennio, comprenderà un’opera dal titolo Binky, che rappresenta il Bambi disneyano, il più famoso cerbiatto dell’immaginario infantile e fiabesco, e che verrà donata ai bambini del reparto di pediatria dell´ Ospedale Fatebenefratelli di Milano, diretto dal Dott. Luca Bernardo. Ideata da Ottavia Landi di Chiavenna con il coordinamento organizzativo di Sara Mesiano e con la curatela di Chiara Gatti e Angelo Crespi, la mostra indaga la raffinata e introspettiva ricerca di Elisabeth Strigini, personalità elegante e riservata nel panorama della figurazione internazionale. Francese di nascita ma inglese d´adozione, Elisabeth Strigini vive e dipinge tra New York e Londra, e negli ultimi anni ha lavorato a un ciclo di opere che, spaziando da formati minuti a dimensioni monumentali, trattano temi di natura esistenziale piegati a un linguaggio in bilico fra surrealismo e pop. Affascinata dai maestri del passato, dal Rinascimento italiano alla scuola fiamminga, Elisabeth è autrice di immagini dove ricordi infantili dialogano con atmosfere nordiche, citazioni da Bosch e Bruegel, con le sue indimenticabili nevi algide e silenziose, oltre a inserti spiazzanti ispirati al mondo dei cartoons, dei comics e della cultura massmediatica. Un cocktail di elementi che restituiscono la natura visionaria di una pittura colta e insieme vagamente underground, nella quale però l´uso di una tavolozza cupa, nei toni della polvere, della nebbia e del buio, allude a riflessioni inquiete sul destino dell´uomo, sui grandi temi dell´identità e della solitudine. Il percorso della mostra sarà altresì giocato sulla cultura popolare contemporanea riletta dall´esperienza interiore dell’artista le cui visioni accompagneranno il visitatore in tre grandi stanze labirintiche, divise in altrettanti macro periodi, per toccare i motivi cari alla sua riflessione, come l’educazione, i massmedia, le guerre, la paura, la religione; fulcri della ricerca esistenziale di Elisabeth e del suo rapporto con la realtà odierna interpretata come una favola amara. L´obiettivo è dunque quello di creare, complice l´allestimento firmato da Peter Bottazzi, un sogno-visione che trasformi le immagini in una sorta di ipertesto surreale capace di traghettare la realtà in una dimensione trasognata. Un “racconto contemporaneo” (Contemporary Tales appunto) allo scopo di produrre sulla tela una relazione segreta tra osservatore e pittore, che accenda l’attenzione su soggetti dando forti emozioni e un coinvolgimento immediato. Fantasy Qui prende vita il mondo interiore più profondo e sincero insito dentro di noi. La memoria di Elisabeth (e un po´ anche la nostra) è ispirata dalle fiabe dell´infanzia che narrano di castelli incantati immersi in atmosfere cupe vagamente angoscianti, popolate di cerbiatti, bambini distesi sull’erba e addormentati, paesaggi fatati dove tutto può accadere da un momento all’altro e dove, partendo da immagini del mondo reale si arriva a percepire lo splendido mondo ribaltato dei più piccoli attraverso gli occhi degli adulti e, di conseguenza, le opere pittoriche diventano la metafora di personali sensazioni infantili. Come in Castle del 2005 che sembra uscita da una delle tavole del mondo Disney immersa ora in uno scenario gotico. American Story In un contesto culturale assediato dai media di massa e dal flusso costante di immagini trasmesse via etere, la guerra e le pop-stelle animano le sue tele, facce inquietanti di un mondo dai valori instabili. Nel suo studio di Manhattan l’artista è ispirata da ciò che la circonda, l´universo di internet interagisce con il suo subconscio andando via via a formare un fil-rouge tra immaginazione e realtà. La copertura mediatica e il carisma delle pop-star influenza l´omonima serie Pop Star: l’esposizione pubblica della vita di Michael Jackson o delle Spice Girl, come nell’opera Sg del 2009, da sempre affascinano l´autrice diventando il naturale “combustibile” della sua creatività stimolata dall´abuso che i media e il pubblico compiono della privacy altrui. Risale, in questo senso, al momento di eccitazione pre-elettorale, il ranch del Presidente, opera tratta da un’immagine circolata in internet del rifugio di Bush, qui traslato nella tela The Ranch (2007). A Year Ago (2008) è invece il caso di razzismo di Jena Six, realmente avvenuto nel 2006 in Louisiana. A rappresentare il tema dell’amore, come metafora di ogni sensazione possibile, è invece un ciclo di lavori dedicati ai marshmallow. Il tipico dolcetto americano, bianco e gommoso, diventa una massa gigantesca e minacciosa che avanza fantasmatica verso bambine indifese sperse nella nebbia, come in Little Girl and white Marshmallow (2005): in bilico tra amore e paura, è un omaggio alla teoria dell’amore di Stendhal e ai due stadi che lo scrittore francese definisce di “cristallizzazione”. Portraits Questo periodo coincide con i viaggi continui da un continente all’altro durante i quali l’artista ha cominciato a progettare ritratti immaginari e autoritratti fantasiosi nei panni di personaggi sospesi fra attualità e suggestioni cinematografica. Ragazze cattive, Bond-girl armate di fucile come eroine o terroriste. Il suo orizzonte si allarga qui a citazioni classiche, dai pittori del Rinascimento, come Jan Van Eyck, a Raffaello, ad Albrecht Dürer e Hans Holbein il Giovane fonte della sua ispirazione in effigi dalla forma classica e l´anima attuale. Ora Elisabeth dipinge con dovizia particolari delicati del viso, come nell’opera Gp del 2010, dedicata all´artista performer Grayson Perry, dove la linea tratteggia espressioni gentili su una stazza solida. Ironia e inquietudine insieme non mancano nell´opera (una vera dark tale!) Serial Hairdresser, il ritratto gotico di un parrucchiere pericoloso, dipinto con la grinta neo espressionista di scuola freudiana. Ma la sua vocazione fantasy sboccia anche in questa serie di ritratti sinistri, quando Elisabeth nasconde se stessa nel costume giocoso di un Teletubbies, e farcisce megaritratti allegorici di simboli rubati ai magazine, alla tv, zeppi di suggestioni filmiche e messaggi subliminali che si mescolano con garbo e sarcasmo, per svelare un racconto attuale di cui, alla fine lo spettatore scopre d´essere protagonista. La mostra è accompagnata da un volume edito da 24 Ore Cultura in edizione bilingue italiano/inglese, introdotto da testi critici di Angelo Crespi e Chiara Gatti, curatori della mostra, Guy Lesser, scrittore e giornalista, e Gauthier Hubert, artista belga che lavora con installazioni e dipinti. Inoltre un ricco apparato iconografico attraversa un decennio di ricerca, in un percorso antologico simile a quello pensato per la mostra milanese. L´artista Nata in Francia, Elisabeth Strigini si è laureata in Medicina presso l´Università di Montpellier, in Francia, e ha conseguito un master in ricerca scientifica presso la Oxford University, nel Regno Unito. Dopo aver lavorato un paio di anni nella ricerca clinica, ha deciso che questa non era la strada che voleva seguire e si è dedicata alla sua passione per la pittura. Per lei, esprimere se stessa sulla tela diventa una necessità. Inizia allora a lavorare accanto ad alcuni collettivi di artisti in Nuova Zelanda per poi tornare a Londra nel 1999 e frequentare il Chelsea College of Art and Design per un anno. In questi primi anni di attività partecipa ed espone le sue opere all´interno di varie mostre collettive in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra. Si è poi trasferita in Belgio, per un breve periodo di tempo in Giappone e infine è tornata a New York, dove ha vissuto gli ultimi 6 anni. Vivere in luoghi differenti influenza in modo inequivocabile e permanente la sua ricerca pittorica. Negli ultimi dieci anni ha mantenuto il proprio lavoro lontano dal mercato e dalla critica, non legandosi a gallerie per concentrarsi unicamente sullo studio della tecnica e rafforzare lo stile. Oggi vive e lavora tra New York e Londra  
   
   
MILANO: SUL SITO DEL COMUNE TUTTI I DISEGNI ATTRIBUITI AL CARAVAGGIO  
 
Sono disponibili sul sito del Comune di Milano, all’indirizzo www.Comune.milano.it nella sezione News, i 96 disegni del Fondo Peterzano, di proprietà del Comune, attribuiti da due studiosi al Caravaggio. Ciascuna immagine è accompagnata da una scheda con i numeri d’inventario e il soggetto raffigurato, redatta dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco. A partire da ieri, giovedì 12 luglio, le immagini e le relative schede informatizzate saranno disponibili e consultabili da tutte le postazioni informatiche delle biblioteche civiche milanesi, all’indirizzo http://graficheincomune.Comune.milano.it/ e digitando nella maschera di ricerca ‘Fondo Peterzano’. Sullo stesso motore di ricerca sono inoltre consultabili oltre 30.000 schede con immagini di opere grafiche o librarie finora informatizzate, facenti parte delle seguenti raccolte civiche del Castello Sforzesco: Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Civico Gabinetto dei Disegni, Civica Raccolta delle Stampe "Achille Bertarelli". Tra queste il codice di Leonardo da Vinci conservato alla Biblioteca Trivulziana  
   
   
MITTELFEST: SABATO 14 L´INAUGURAZIONE E L´AVVIO DEGLI SPETTACOLI ATTESA PER "SIUMS" E PER GLAUCO VENIER  
 
Cividale del Friuli - Inizia a Cividale del Friuli l´edizione 2012 di Mittelfest, che quest´anno si esprime in una serie multiforme di percorsi, con puntate - in virtù delle sinergie culturali - anche a Pordenone e a Palmanova. Nella giornata di apertura - sabato 14 luglio - gli appuntamenti si susseguono a ritmo serrato: alle 17.30, a San Francesco, ci sarà la cerimonia d´inaugurazione, alla quale interverranno il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali e del festival. Subito dopo vi sarà - sempre a San Francesco - il primo spettacolo in cartellone. Si tratta di "Alpha Golem Revolution - Piccola Lectio Drammatica" di e con Marco Maria Tosolini e con Sonia Dorigo, canto, Angelo Comisso, pianoforte. Alle 19.00 in Riva di Borgo Brossana, andrà in scena lo spettacolo "Panta Rei", ideazione di Marta Bevilacqua / Compagnia Arearea, con Marta Bevilacqua e Valentina Saggin, musica di Nima Ben David. Molta attesa vi è per i due appuntamenti successivi, entrambi produzioni di Mittelfest e legate, come i precedenti, alle eccellenze culturali del Friuli Venezia Giulia. Alle 20.00, nel Teatro Ristori, in co-produzione con la Farie Teatrâl Furlane, prima nazionale di "Siums" (Sogni), uno spettacolo di Gigi Dall´aglio, suggestioni oniriche da Elio Bartolini, Antonio Bellina, Novella Cantarutti, Sergio Maldini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Sgorlon (prosa in lingua friulana). Gli aborigeni australiani chiamano la loro cosmogonia Big Dream e per apprenderla si affidano a un sogno comune, uguale per tutti. Anche Akira Kurosawa in uno dei suoi straordinari film, "Dreams", ci racconta l´essenza dell´esistenza attraverso sette sogni: "Vorrei che un piccolo consesso di scrittori, poeti, teatranti contemporanei - dice Dall´aglio - si organizzasse per estrarre dalla materia di autori oramai scomparsi, frammenti e invenzioni che dimostrino che c´è un modo comune di sognare il Friuli". Alle 22.30 in Piazza Duomo concluderà la giornata il concerto "Simphonica", composizioni commissionate a Glauco Venier che le eseguirà al pianoforte con la "Fvg Mitteleuropa Orchestra" e la "Mittelfest Big Band", direttore Walter Themel, Norma Winstone, voce, Uli Beckerhof, tromba e flicorno, Matthias Nadolny, sassofono tenore. Fra i progetti di punta di Mittelfest 2012, "Simphonica" impegna Glauco Venier nella raccolta dei diversi fili che formano il tessuto musicale, e in più larga misura culturale, delle nostre terre. Su commissione del festival, il pianista e compositore friulano li ha ricuciti in un cangiante pannello sonoro.  
   
   
MILANO (FONDAZIONE STELLINE):MOSTRA ROSSO GASTEL - DAL 13 AL 21 LUGLIO 2012  
 

Inaugurata ieri, giovedì 12 luglio, alla Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) la mostra ROSSO GASTEL, che presenta 12 scatti del fotografo milanese Giovanni Gastel, artista tra i più conosciuti a livello internazionale, che ritraggono figure femminili, caratterizzate dalla presenza, a volte solo accennata, a volte massiccia, della tonalità rossa.  Ed è proprio rosso, il colore del filo che lega tra di loro queste immagini, e che si manifesta sia attraverso le forme eleganti dei vestiti che abbigliano le donne protagoniste delle fotografie, sia attraverso un particolare, come le labbra, una collana o un’acconciatura, che cattura l’occhio del visitatore, sia mediante un artificio tecnico, come la stampa virata in rosso, o ancora tramite un’inquietante nebbia che si allunga sul corpo della modella. Come racconta lo stesso Gastel, “fin dalla mia giovinezza, mi ha profondamente colpito il racconto di Orfeo e del suo sublime canto per la perduta Euridice, che scatenò la follia amorosa delle donne che lo ascoltavano fino al parossismo di ucciderlo e dilaniare con le unghie il suo corpo. Da allora la leggenda vuole che le donne si tingano, in memoria di lui, le unghie di rosso. Il rosso è sempre stato per me il colore del femminile, del mondo dei sentimenti forti e, in un certo senso, delle dee madri, delle divinità ancestrali. Così, nell´arco del mio lavoro di moda e di ritratto, ho sempre inseguito questo sentimento che si trasforma in tonalità quasi musicale. Questo colore ricorre nelle mie opere quasi come il nero e il bianco, che ritengo tonalità dell´assoluto. Il rosso è il colore dell´anima e della vita”. L’iniziativa è uno degli eventi collaterali organizzati in occasione della mostra ROSSO | RED | ROJO, personale di Mario Arlati che, negli spazi della Fondazione, fino al 21 luglio, propone ventidue sue opere recenti che invitano il visitatore ad intraprendere un viaggio nel colore rosso. Partendo da questa riflessione ROSSO | RED | ROJO vuole anche essere un’occasione per approfondire il tema, coinvolgendo altri artisti ed esperti chiamati a dare il loro contributo, esprimendo la loro personale sensibilità e competenza in questo viaggio nel colore rosso: dalle fotografie di Giovanni Gastel alla musica di Cecilia Chailly, con la sua arpa.  L’inaugurazione della mostra, giovedì 12 luglio, alle ore 19.00, sarà seguita da una conversazione di carattere scientifico, dal titolo Rosso. Emozione del colore nella pittura contemporanea, con Gabriella Bottini (Neurologa, Ospedale Niguarda, Milano), Guido Galimberti (Opera Art Advisoring, Milano), Alessia Lanzi (Psicologa), Eraldo Paulesu, (Psiconeurologo, Università Milano Bicocca).Alle ore 21 concerto d’arpa di Cecilia Chailly con lettura di poesie. Giovedì 19 luglio dalle 19, si terrà la seconda Conversazione dal titolo Sistole e diastole: rosso sangue flusso della vita; interverranno Paolo Biglioli (Professore e Cardiochirurgo Ospedale Monzino, Milano) e Francesco Giuseppe Arlati (Cardiochirurgia Ospedale Monzino, Milano) e Sandro Baroni (Fondazione Maimeri, Milano).A seguire, dalle 21, cori e madrigali nel Chiostro con giochi di luce sulla Magnolia.Per informazioni www.stelline.it    Note biograficheNato a Milano nel 1955, Giovanni Gastel collabora da trent´anni con le principali riviste di moda ed é uno dei grandi protagonisti della comunicazione pubblicitaria. Vive e lavora nella sua città d’origine, quando gli impegni professionali non lo portano in giro per il mondo. Lavora prevalentemente in Polaroid di grande formato e con il banco ottico 20x25. Cultore della sperimentazione, ha introdotto nella fotografia di moda contemporanea le tecniche "old mix", la tecnica "a incrocio", le rielaborazioni pittoriche e lo still life ironico. Erede dello stile aristocratico e sofisticato che caratterizza l´antica noblesse milanese (è nipote di Luchino Visconti), riflette nel suo stile cultura, eleganza e charme. A volte rarefatte, oniriche e simboliche, a volte surreali e smitizzanti, le sue immagini raccontano un percorso inarrestabile di ricerca creativa che, letto a ritroso, rispecchia l´evoluzione del costume degli ultimi venticinque anni.Tra i volumi sinora pubblicati: Gastel per Donna (Edimoda, Milano 1991), il catalogo Gastel in occasione della sua personale alla Triennale di Milano del 1997, curata da Germano Celant, Genesi nello spazio (Nava, Milano 2007), Maschere e Spettri edito da Skira, per l’omonima mostra al Palazzo della Ragione di Milano del 2009, anch’essa curata da Germano Celant e Piero Lissoni Recent Architecture (Hatje Canz, Milano 2010).Tra importanti campagne pubblicitarie e centinaia di servizi redazionali, l´autore persegue una propria ricerca personale rivolta alla fotografia d´arte.

 - www.stelline.itInfoline  

 
   
   
RESIUTTA (PARCO NATURALE REGIONALE DELLE PREALPI GIULI): INAUGURAZIONE NUOVI ALLESTIMENTI - MOSTRA DELLA MINIERA DEL RIO RESARTICO - INCONTRO DEDICATO ALL’ORSO E ALLE SUE ABITUDINI  
 
Si potranno vedere da vicino collari satellitari, radio e sistemi di catturaIndicazioni su come comportarsi in caso di incontro con orso Venerdì 13 luglio 2012, dalle ore 20, ex scuole elementari Quali sono le abitudini dell’orso? Di cosa si ciba e come trascorre le sue giornate d’estate e in inverno? A raccontare la vita del simpatico mammifero, con tanti aneddoti e curiosità, sarà il medico veterinario Gianfranco Zuzzi, nella sede della “Mostra della miniera”, nel centro del comune di Resiutta (ex scuole elementari), questo venerdì 13 luglio dalle 20, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi allestimenti dedicati al polo estrattivo dismesso, in quota, del Rio Resartico. Gli spazi della mostra sono stati completamente rinnovati e consentono, anche senza salire a piedi nella miniera, di conoscere in modo semplice e diretto la vita dei minatori e le caratteristiche del minerale estratto in passato in loco per un lungo periodo. La mostra conta anche la riproduzione in scala reale dell’ingresso a una galleria, con due carrelli originali impiegati per il trasporto del materiale lungo la rotaia posata nel cuore della montagna. Per i bambini la gioia di osservare da vicino questi strumenti, legati a un duro lavoro ma anche molto affascinante, per certi versi misterioso e cui sono legate tante leggende. Per gli appassionati di escursioni e di natura l’occasione di conoscere la storia di un luogo unico, che ha segnato la vita delle comunità e la loro economia. Nel corso della serata di venerdì 13 luglio, a ingresso libero, saranno descritte, grazie a immagini e video, le abitudini dell’orso, i comportamenti da adottare nel caso di incontro, e la sua presenza in regione allo stato delle recenti ricerche condotte dall’Università di Udine. Sarà possibile visionare tutti gli strumenti utilizzati per studiare la specie senza disturbarla: collari satellitari, radio e sistemi di cattura. Dopo l’intervento del medico veterinario Zuzzi, organizzatore della serata, professionista impegnato nell’ultimo anno scolastico in numerosi incontri divulgativi sul tema nelle scuole locali, seguiranno gli approfondimenti a cura di Stefano Filacorda dell’Università di Udine, di Andrea Caboni dell’associazione “Il Villaggio degli Orsi” di Pulfero e di Daniela Castellani del centro cinofilo “Lupo nero”, polo ove è nata l’esperienza dell’impiego dei cani laika per il monitoraggio e il controllo degli orsi. Durante la serata l’associazione “Il Villaggio degli Orsi” intratterrà bambini e ragazzi con giochi, face painting e distribuirà materiale divulgativo. Si potrà osservare e apprezzare, infine, i disegni realizzati dagli alunni delle scuole elementari di Resiutta, dedicati all’orso e al suo ambiente, piccole opere d’arte frutto del percorso didattico intrapreso grazie alle maestre. La Mostra della miniera si può visitare tutto l’anno con orario sabato e domenica 9-13/14-17 o su prenotazione. Info www.Parcoprealpigiulie.it , info@parcoprealpigiulie.It  . Il parco è anche su facebook. *** La Mostra della miniera a Resiuttaricostruzione a grandezza naturale di un tratto di galleria con un carrello per il trasporto dei materiali estratti; esposti gli scisti bituminosiL’attività estrattiva, oltre ai ruderi e alle gallerie scavate nella montagna, ha lasciato altre testimonianze, una preziosa fonte d’informazioni raccolte dall’Ente Parco nella Mostra Miniera del Resartico allestita nei locali delle ex-scuole di Resiutta. I pannelli e le postazioni interattive, corredati da suggestive foto, illustrano le attività che si svolgevano in miniera, le dure condizioni di lavoro, la storia delle ricerche compiute, gli aspetti geologici e quelli naturalistici dell’area; interessante la ricostruzione a grandezza naturale di un tratto di galleria con un carrello per il trasporto dei materiali estratti. Non mancano, in esposizione, i campioni di rocce, in particolare gli scisti bituminosi, che venivano estratte e le attrezzature usate dai minatori. Completa l’insieme un plastico della valle, che mostra l’andamento di strati e gallerie e una presentazione informatica dei documenti raccolti durante le ricerche. Www.parcoprealpigiulie.it    
   
   
ESTATE A VOLANDIA: DUE GIORNI DA PILOTA … IN UN CLICK - SABATO 14 E DOMENICA 15 LUGLIO AL PARCO E MUSEO DEL VOLO WEEK END ANIMATI FINO A SETTEMBRE CON LABORATORI E VOLO SIMULATO - SABATO E DOMENICA I PICCOLI OSPITI SULL’S211 PER FOTO ‘IN DIVISA’  
 
Sabato 14 e domenica 15 luglio parte l’iniziativa Due Giorni Da Pilota, foto sul biposto S211 aperto solo per l’occasione ai piccoli ospiti che avranno la possibilità di salire su un vero aereo da addestramento e farsi scattare la foto in ‘tenuta da pilota’. Il velivolo, posizionato nel padiglione ala fissa, sarà aperto dalle 15.00 alle 18.00 nel week end. Si tratta di un aereo Siai Marchetti S-211 è un aereo caratterizzato dalla progettazione moderna, dall´aerodinamica avanzata e dal motore turbofan dai ridotti consumi. Il biposto S-211 fu progettato dall’ufficio tecnico Siai Marchetti per ampliare verso l’alto la gamma Siai Marchetti e coprire la seconda fase addestrativa dei piloti militari. Il velivolo, non adottato in Italia, è stato prodotto in circa 80 esemplari per clienti internazionali quali Singapore, Filippine e Haiti. L’s-211 esposto è il secondo prototipo I-sijf che effettuò il primo volo il 3 ottobre 1981 da Vergiate. Presso la Fondazione Museo dell’Aeronautica è presente anche un altro S-211 (I-smte) ancora nella livrea americana applicata in occasione del concorso Jpats. Inoltre nelle prossime settimane appuntamenti dedicati al Volo Simulato: dal Convertiplano Aw609 ai velivoli da guerra sarà infatti possibile impugnare i comandi e decollare per avventure incredibili. Sabato 21, domenica 22 luglio e sabato 25 agosto si sale sul simulatore di volo in scala 1:1 dell’ Aw139 e si pilota con la configurazione dell’avveniristico Aw609, il mezzo di trasporto del futuro che sarà operativo a partire dal 2016. Sabato 28 luglio e sabato 1 settembre Volo Simulato con gara di Inseguimento Nel Grand Canyon. Sulla postazione da 4 dei simulatori di volo i visitatori (> 12 anni) potranno sfidarsi in un inseguimento nel Grand Canyon con un P51 Mustang ed un A10, entrambi velivoli da guerra con cui i competitors dovranno affrontare la gola profonda dell’Arizona. Le animazioni al Parco e Museo del Volo per i piccoli proseguono anche domenica 5, 12, 19, 26 agosto, 2 settembre e mercoledì 15 agosto con animazioni e laboratori per bambini. Ci si diverte con trucca bimbi, palloncini e giochi in movimento nelle aree baby al coperto e nel parco esterno attrezzato. Le attività di animazione a Volandia sono gratuite ed incluse nel biglietto di ingresso al Parco e Museo. Le foto scattate dagli Amici di Volandia sul velivolo potranno essere ritirare al V Store con una donazione per l’associazione che si prende cura dei velivoli e degli spazi delle ex officine Caproni. Il Parco e Museo del Volo è aperto con orario estivo e continuato dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, sabato domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00. Infoline 0331 230007 - www.Volandia.it Aurora Lscell. 347 9335023 Ufficio Stampa Parco e Museo del Volo | Volandia www.volandia.it    
   
   
CREDIT SUISSE E IL MUSEO POLDI PEZZOLI ANNUNCIANO UNA PARTNERSHIP DI TRE ANNI A SOSTEGNO DELLA CONOSCENZA ARTISTICA E DELLA CULTURA IN ITALIA E ALL’ESTERO  
 
E’ stata annunciata la partnership triennale tra Credit Suisse e il Museo Poldi Pezzoli, una delle più belle case museo d’Europa con importanti dipinti del Rinascimento italiano. La collaborazione rappresenta un autorevole esempio di una realtà privata al servizio della conoscenza artistica, bene collettivo che diventa così fruibile da un sempre più ampio ventaglio di pubblici. Federico Imbert, Ceo di Credit Suisse in Italia, entra nel Consiglio di Amministrazione del Museo. Il Museo ha ospitato anche un’anticipazione, in anteprima mondiale, della Mostra “Metamorfosi di Tiziano” presso la National Gallery di Londra, con il sostegno di Credit Suisse. Il Museo Poldi Pezzoli e Credit Suisse sono lieti di annunciare una partnership triennale a sostegno del Museo e della città. Il Museo Poldi Pezzoli, situato nel cuore di Milano, ospita alcune delle più importanti opere d’arte rinascimentali oltre ad essere esso stesso un’opera d’arte che conserva in un’atmosfera unica i capolavori del Botticelli, del Mantegna, del Piero della Francesca, del Tiepolo e del Guardi, inseriti in un contesto abitativo antico con arazzi, tappeti, mobili, gioielli, armi, orologi, porcellane e vetri che ricreano l’atmosfera di un’ epoca per poterla così rivivere. Federico Imbert, Ceo di Credit Suisse in Italia, afferma “Credit Suisse è orgogliosa di supportare il Museo Poldi Pezzoli. Questa partnership è solo l’ultima in ordine di tempo di una serie di iniziative nell’ambito artistico e culturale che da sempre il nostro Gruppo è impegnato a promuovere. Credit Suisse vuole offrire anche in Italia il proprio sostegno alla cultura per promuoverne l’eccellenza non solo nel nostro Paese ma in tutto mondo”. Credit Suisse ha attivato diverse partnership con i principali musei del mondo, tra questi la National Gallery di Londra che ha ospitato la recente la mostra dedicata a Leonardo da Vinci, cui seguirà la prossima mostra dedicata alle Metamorfosi di Tiziano. “Grazie a questa partnership il Museo Poldi Pezzoli prosegue così anche la collaborazione scientifica con la National Gallery di Londra”, dichiara Annalisa Zanni, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli.“già nel 1856 Otto Mündler, travelling agent della National Gallery, così annotava parlando della casa di Gian Giacomo Poldi Pezzoli: “A house splendidly fit and in the modern Milanese taste”, mentre a Milano acquistava opere provenienti da conventi e chiese soppresse in una ideale “gara” con il fondatore della casa museo milanese. Una ulteriore conferma della forte stima reciproca immutata nel tempo tra due istituzioni che collaborano nella ricerca e nella valorizzazione del patrimonio artistico italiano”, conclude Annalisa Zanni. Il sostegno alla diffusione della conoscenza artistica è al centro dell’attività culturale di Credit Suisse e si traduce ogni anno in partnership con primarie istituzioni in Italia e nel mondo, con la sponsorizzazione della Pinacoteca di Brera, della Galleria Borghese, del Museo di Shanghai, del Museo di Fine Arts di Taipei. Per quanto riguarda la musica classica, la Banca sostiene anche la New York Philarmonic Orchestra, il Festival di Salisburgo, il Beijing Music Festival, il Teatro Bolshoi di Mosca, il Kunsthaus di Zurigo e il Festival di Salisburgo  
   
   
"SALIVI CANTAVI E DI PIOMBO MORIVI" IL PROGETTO PRESENTATO ALLA FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO  
 
Presentato l’11 luglio, alla sede della Fondazione Museo storico del Trentino, il progetto “Salivi cantavi e di piombo morivi”, organizzato da Egidio Marchetti in collaborazione con Estroteatro, Exformat Comunicazione, Teatro Portland, Linea Karman, Social Teatro Artò. Questo progetto intende mettere al centro le storie di donne e uomini comuni nel contesto della Grande Guerra. La fase di rielaborazione storica si è integrata allo sviluppo di un progetto sensoriale, scenico e multimediale: ne è nato un format che, in vista del Centenario della Grande Guerra, si propone di coinvolgere diverse realtà in tutto il Trentino, per realizzare interventi originali e inediti. L’esecuzione del format, nella sua veste sperimentale, avrà luogo a Faver e a Forte Corno (Praso) - nell’ambito del Festival Altrotempo - nel corso del mese di luglio. Date degli eventi: Faver: sabato 14 luglio 2012, ore 20,30. Forte Corno (Praso): sabato 28 luglio 2012, ore 11,30 e 14,30; domenica 29 luglio 2012, ore 10 e 11,30. Il punto di forza del progetto è il suo essere replicabile nei diversi contesti del territorio trentino, pur mantenendo un profilo di originalità. Esso infatti è articolato intorno a due elementi: una parte fissa, cioè l’ossatura del percorso sensoriale-multimediale, e una parte variabile, che verrà sviluppata in modo inedito, attraverso la ricerca e la rielaborazione storica, nelle varie realtà in cui il progetto sarà realizzato. A Faver, ad esempio, lo sviluppo degli elementi originali si è basato su un lavoro d’archivio curato da Marco Odorizzi e Nicola Mazzoldi, giovani laureati in Scienze Storiche, che ha integrato in modo determinante la realizzazione della rappresentazione scenica. Ii risultati della ricerca saranno in seguito oggetto di restituzione alla comunità, attraverso una pubblicazione cartacea. In Val del Chiese, invece, grazie alle strutture di Exformat Comunicazione sono state realizzate delle riprese video sui luoghi simbolo della Grande Guerra, che verranno poi montate e proiettate durante i percorsi. L’obiettivo è di coinvolgere i partecipanti nella rievocazione della storia attraverso un percorso sensoriale- multimediale che stimoli l’attenzione e l’emozione. Non tanto e non solo la “grande Storia”, ma le vicende delle persone comuni, originali e irripetibili, e che crediamo debbano essere portate in scena proprio nella loro originalità: la vita dei soldati che combattevano nelle trincee e nei forti e che lì trascorrevano la propria quotidianità, ma anche la storia delle madri e delle mogli che guardavano la guerra da lontano, pur subendola in tutta la sua tragicità. Manifesti di guerra, lettere dal fronte, ricostruzione di dialoghi tra i soldati, suoni, rumori, odori, situazioni riprodotte e rielaborate secondo l’ottica degli artisti che aderiscono al progetto. “Salivi cantavi e di piombo morivi” nasce dalla consapevolezza che la memoria è il materiale più importante per la costruzione di una società che guarda con coscienza alla propria storia, in tutte le sue sfaccettature. Non una memoria statica, puramente rievocativa, ma una memoria che si realizza faticosamente con il lavoro di ricerca, con l’impegno nello studio e con la condivisione dei risultati, mettendoli a disposizione della comunità nelle forme più varie. Siamo convinti altresì che questo progetto, che non si consuma nella sua realizzazione ma che- al contrario- si rinnova costantemente nei luoghi, nelle forme e nei contenuti, possa rappresentare un utile strumento per vivacizzare il percorso che il Trentino ha intrapreso per il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra. La produzione culturale ha ormai assunto un ruolo centrale nell’offerta turistica, e il Trentino da questo punto di vista rappresenta una realtà d’avanguardia, con centinaia di eventi culturali che si integrano preziosamente nella promozione del territorio. “Salivi cantavi e di piombo morivi” può essere, nel suo piccolo, un ulteriore tassello nella valorizzazione del Trentino e, in particolare, dei luoghi simbolo della Prima Guerra Mondiale, sempre più al centro dell’attenzione del pubblico dentro e fuori i confini provinciali. Il futuro del progetto prevede successive e curiose integrazioni, con lo sviluppo di percorsi che, alla luce di nuove e originali ricerche, porteranno in scena ulteriori elementi della vita materiale della gente trentina prima e durante la Grande Guerra: una particolare attenzione sarà dedicata al cibo e al vino in quel particolare contesto storico- geografico che era il Trentino di inizio secolo, propaggine meridionale di un impero in decadenza, territorio conteso e infine martoriato teatro della tragedia bellica  
   
   
LA FESTA DEI MAGNIN AD ALPETTE  
 
Anche quest´anno il Comune di Alpette, in collaborazione con la Pro Loco, celebrerà l’antico mestiere dei magnin (calderai) e la tradizione locale della lavorazione del rame. L’appuntamento è fissato per domenica 15 luglio presso la sede dell´Ecomuseo del Rame, dove prenderà corpo la Festa dei magnin. Si potrà visitare il mercatino e ammirare, oltre ai pezzi storici della collezione, quadri d’autore e splendide pentole di rame realizzate dagli artigiani del posto che ancora si dedicano a questa attività. A ricordare il lavoro dei magnin, spesso diventati i migliori battilastra nelle fabbriche torinesi, contribuirà anche il raduno delle auto storiche del Club Fiat 500 Alto Canavese. Www.comune.alpette.to.it  
   
   
VERRONE. MOSTRE SU MOONSCAPE E MACCHINE OLIVETTI  
 
Fino al 22 luglio, a Verrone nelle sale del Castello medioevale, in via Castello 6, si terrà la mostra “Moonscape: complotti lunari e altre storie nell´epoca della disinformazione”: un percorso interattivo con video-installazioni e approfondimenti didattici che vuole smentire le obiezioni di chi sostiene la falsità dello sbarco umano sulla Luna. In concomitanza ci sarà anche la mostra “Olivetti: dalla meccanica all´elettronica”, ovvero i viaggi dell´ingegneria italiana con le macchine simbolo della storica azienda di Ivrea, dai sistemi elettromeccanici a quelli elettronici. Orari: venerdì dalle ore 17 alle 21; sabato e domenica dalle ore 10:30 alle 21. Www.museodelfalso.org/  
   
   
PISTOIA: ECOMUSEOBUS - TUTTI IN BUS ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI DELLA MONTAGNA PISTOIESE - DAL 14 LUGLIO AL 31 AGOSTO  
 
Un programma di 13 giornate a tema, tra luglio e agosto, con tante visite guidate, proposte culturali, concerti e degustazioni e un bus gratuito e appositamente riservato. Tredici giornate speciali per visitare la Montagna Pistoiese, a bordo dell’ Ecomuseobus, alla scoperta delle bellezze e delle tradizioni storiche, culturali e gastronomiche del nostro Appennino. A partire dal prossimo sabato 14 luglio arriva Ecomuseobus, un progetto ideato e finanziato dalla Provincia di Pistoia insieme alla Camera di Commercio di Pistoia, in collaborazione con l’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese e con la Rete di Vetrina Toscana. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, mercoledì 11 luglio, presso la Sala Nardi della Provincia di Pistoia, in Piazza S. Leone, alla presenza dell’Assessore provinciale alla Cultura, Lidia Martini, del Presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi e per la Rete Vetrina Toscana dei rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti. Il progetto nasce con l’obbiettivo di promuovere le risorse culturali, turistiche e commerciali tipiche della Montagna Pistoiese e prevede, dal 14 luglio fino al 31 agosto, una serie di giornate, tredici in tutto, per visitare i luoghi di maggior interesse del nostro Appennino, con un programma di volta in volta diverso e ricco di visite guidate, concerti, passeggiate e degustazioni di prodotti tipici (le degustazioni sono a pagamento). La novità è che, ad accompagnare i visitatori, sarà l’Ecomuseobus, ovvero un bus gratuito e appositamente riservato, che raccoglierà i turisti nei principali centri della nostra montagna: Abetone, Cutigliano, San Marcello, Gavinana, Maresca, Campo Tizzoro e Pracchia. La maggior parte delle proposte è fattibile anche partendo dalla Stazione di Pistoia e raggiungendo, per mezzo della linea ferroviaria Porrettana, la Stazione di Pracchia, dove l’Ecomuseobus aspetterà i partecipanti per la partenza. Ecco tutte le proposte formulate per le 13 giornate di Ecomuseobus. - Sabato 14 luglio: “Val di Lima. Arte Flora e Ingegno”, con visite guidate al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Popiglio, al Bosco Ritrovato di Mammiano e al Ponte Sospeso; - Sabato 21 luglio: “Tre Itinerari dell’Ecomuseo lungo la strada Ximeniana. Ghiaccio, Ferro e Natura”, con visite alla Ghiacciaia della Madonnina, alla Stazione di Posta Leopoldina de Le Piastre, al Polo didattico del Ferro di Pontepetri e al Centro Naturalistico di Campo Tizzoro - Venerdì 27 luglio: “Tutto da una pecora. Pastorizia e antichi mestieri sulla Montagna pistoiese”, con visita al Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese e alla Fattoria didattica “I Taufi” del Melo - Sabato 28 luglio: ”Sulla via Francesca della Sambuca”, alla scoperta della Via Francesca della Sambuca, con camminata lungo la via Francesca da Pàvana fino al Castello di Sambuca - Venerdì 3 agosto: “L’orto Botanico Forestale con il Festival del Mirtillo”, un pomeriggio all’Orto Botanico Forestale dell’Abetone e al Festival del Mirtillo - Sabato 4 agosto: “Musica e Sapori sulla Montagna Pistoiese”, un pomeriggio e serata alla scoperta dei suoni e dei sapori della Montagna Pistoiese con visita alla Fattoria didattica “I Taufi” del Melo e, a seguire, concerto del Festival Itinerari Musicali-sentieri Acustici al Serrettone. - Venerdì 10 agosto: “Castagne e Carbone in Val d’Orsigna”, con visite guidate allo Stabilimento Acqua Silva di Pracchia e alla via della Castagna e del Carbone di Orsigna - Sabato 11 agosto: “Tradizioni e Avventura sulla Montagna Pistoiese”, con visita al Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese e trasferimento a Doganaccia. E’ possibile prolungare la visita pernottando presso il Lago Scaffaiolo per assistere al concerto di violino all’alba di domenica 12 agosto, organizzato nell’ambito del Festival Sentieri Acustici - Venerdì 17 agosto: “Val di Lima: un Ponte fra arte e storie di vita dell’Appennino Pistoiese”,con visite guidate al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Popiglio e al Ponte Sospeso. - Sabato 18 agosto: “Poesia, Castagne e arte contemporanea: itinerando a Cutigliano”, a Pian degli Ontani per passeggiata nel parco letterario dedicato alla poetessa pastora Beatrice Bugelli. A seguire visite ai principali monumenti di Cutigliano. - Venerdì 24 agosto: “Tesori nascosti a Gavinana”, un pomeriggio a Gavinana con visite guidate a Palazzo Achilli e alla chiesa di Santa Maria Assunta, dove si trova l’antico organo monumentale, oggi restaurato e perfettamente funzionante. - Sabato 25 agosto: “tre itinerari dell’Ecomuseo lungo la strada Ximeniana: ghiaccio, ferro e natura”, con visite alla Ghiacciaia della Madonnina, alla Stazione di Posta Leopoldina de Le Piastre, al Polo didattico del Ferro di Pontepetri e al Centro Naturalistico di Campo Tizzoro. - Venerdì 31 agosto: “A Pratorsi sotto le stelle”, un pomeriggio con escursione da Pratorsi alla Maceglia e serata all’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese per l’osservazione delle stelle. Per partecipare alle iniziative in programma è necessaria la prenotazione, entro le ore 12 del giorno precedente alla partenza. Basta chiamare il numero verde: 800 974 102, attivo dal martedì alla domenica ore 10.00-12.00 e16.00-19.00. Tutte le informazioni utili sulle visite e soprattutto sugli orari dell’ Ecomuseobus (partenze, arrivi e coincidenze con il treno), sono visibili sul sito della Provincia di Pistoia: www.Cultura.pistoia.it “Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Provincia per la valorizzazione delle risorse della nostra montagna, che ha visto la piena condivisione e l’importante contributo della Camera di Commercio, con la collaborazione anche della Rete Vetrina Toscana – spiega l’assessore alla cultura della Provincia di Pistoia, Lidia Martini – L’ecomuseo della Montagna Pistoiese è oggetto di sempre maggior interesse, didattico, da parte delle scuole, e turistico, da parte dei tanti visitatori e dei media di settore, con i suoi percorsi a tema e i poli museali, che promuovono e testimoniano la ricchezza paesaggistica, culturale e storica della montagna pistoiese. In questo contesto si inserisce l’iniziativa di Ecomuseobus, che vuole rappresentare un ulteriore invito al turista per visitare la montagna, usufruendo di bus gratuiti e anche attraverso la Ferrovia Porrettana, come collegamento fra la stazione di Pistoia e quella di Pracchia. Ancora una volta la collaborazione fra gli attori del territorio si è rivelato un valore aggiunto per la promozione delle risorse turistiche e culturali del territorio”. “Ancora una volta Camera di Commercio e Provincia di Pistoia insieme per la valorizzazione del territorio – ha aggiunto il Presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi - Sono molteplici le finalità di questo progetto che vanno dalla valorizzazione e promozione al rispetto per la montagna e per i suoi splendidi scenari naturali. Con Ecomuseobus abbiamo cercato di offrire a cittadini e turisti una concreta soluzione, ad impatto “zero” sul fronte economico, sviluppata verso una mobilità dolce, disincentivando, quindi, il turista dall’utilizzo della propria autovettura, spingendolo verso un servizio pensato e strutturato proprio per il soddisfacimento delle sue esigenze.Tredici appuntamenti dedicati alla tradizione, alla cultura ed alla storia dei nostri paesaggi montani”  
   
   
PESARO (FONDAZIONE PESCHERIA CENTRO ARTI VISIVE): L’ALTRO PASCALI - UN ITINERARIO ATTRAVERSO LE OPERE DI PINO PASCALI PER CINEMA E TELEVISIONE - DAL 15 LUGLIO AL 9 SETTEMBRE A CURA DI LUDOVICO PRATESI E DANIELA FERRARIA  
 
La mostra presenta il lavoro dell’artista Pino Pascali per la pubblicità televisiva e per il cinema, realizzato agli inizi degli anni ’60. Una campionatura che riunisce i diversi aspetti dell’attività professionale dell’artista come grafico pubblicitario: dai disegni agli scatti fotografici, dagli story boards ai pupazzi costruiti con cartone e materiali assemblati. Per la prima volta questi materiali rari e in molti casi inediti, vengono presentati al pubblico in un’istituzione museale italiana. Pino Pascali esordisce come grafico negli anni Sessanta e manifesta fin dall’inizio una inventiva e un ironia che caratterizza anche la sua ricerca artistica successiva . I materiali riuniti in occasione di questa mostra , tutti realizzati su commissione , testimoniano in maniera evidente la duttilità dell’artista e la sua grande capacità di adattare lo spirito del disegno alle esigenze del prodotto pubblicizzato. Alcuni bozzetti sono macchiette, definite con un tratto scattante e divertente, accompagnati da immagini concise ed essenziali, quando le sigle dei prodotti richiedono messaggi diretti e sintetici. La prima parte della mostra riunisce cento opere autografe, tra studi, disegni su carta e su acetato oltre ad alcuni collage, esposti come un ininterrotto flusso creativo su un unico pannello, che corre lungo la parete principale del Loggiato . Nell’ex chiesa del Suffragio si possono ammirare le fotografie degli spot realizzati e i video di popolari programmi televisivi come Carosello , Intermezzo e Tv 7 , dove si possono riconoscere i personaggi rappresentati nei disegni, che prendono vita attraverso l’animazione sotto forma di pupazzi e storie che attraverso la televisione sono entrati nella memoria degli italiani. I filmati sono stati ritrovati negli archivi della Rai da Marco Giusti, studioso di cinema e pubblicità televisiva , che li ha proposti nella sezione Slittamenti della Biennale di Venezia del 1993, curata da Achille Bonito Oliva. In catalogo, oltre ai testi dei curatori, viene ripubblicato un testo di Vittorio Rubiu, il critico che ha presentato la mostra dei disegni di Pascali nel 1991 nella galleria Arco d’Alibert a Roma, e alcune interviste a Sandro Lodolo e a Marco Giusti, raccolte da Claudia Lodolo. La mostra “L’altro Pascali” è realizzata grazie al sostegno di: Comune di Pesaro, Bertozzini costruzioni, Gamba manifatture 1918, Ifi-arredi Bar Gelaterie Pasticcerie, Isopak Adriatica Spa, gli sponsor tecnici Hotel Alexander Museum, Il Pesaro.it e Acanto.  
   
   
BURATTINI AL BORGO MEDIEVALE  
 
Ritorna anche quest’estate al Borgo Medievale la rassegna dedicata ai burattini tradizionali e al teatro di figura Burattini al Borgo. La serie di spettacoli curati da Marco Grilli e Gst Spettacoli Torino, si svolgerà ogni sabato pomeriggio dei mesi di luglio, agosto e settembre nell’area verde che circonda la Rocca. L’appuntamento, oltre ad essere un momento di aggregazione divertente e coinvolgente, offre l’occasione per scoprire questa antica forma di espressione teatrale e i suoi personaggi. L’inizio degli spettacoli è previsto alle 16.30, con ingresso a 5 euro, gratuito per i bambini con meno di tre anni. Www.borgomedievaletorino.it   
   
   
SABATO 14 E DOMENICA 15 LUGLIO A PALAZZUOLO SUL SENIO “IN OSTE NEL PODERE MAGHINARDO" QUEST’ANNO, A PALAZZUOLO SUL SENIO (FI), SOLO DUE GIORNATE FARANNO RIVIVERE LA MAGICA ATMOSFERA DEL MEDIOEVO  
 
Niente Feste Medievali, ma………sabato 14 e domenica 15 luglio molte compagnie militari, di diversa epoca storica, allestiranno numerosi accampamenti per il 1° Raduno d’Armi Multiepoca. Manifesteranno la loro perizia nel mostrare a tutti come, in tempi lontani, i soldati si allenavano, si nutrivano e duellavano.“In Oste nel Podere di Maghinardo”, il titolo della manifestazione. Non poteva esserci luogo più adatto: il Podere del grande condottiero Maghinardo Pagano da Susinana, citato da Dante nella Divina Commedia e forse precursore dell’Unità d’Italia per aver unito, già nel lontano Xiii secolo, i territori della Toscana e della Romagna. Dal sabato saranno allestiti gli accampamenti militari, ove i rievocatori presenteranno al pubblico, scorci di vita in arme, spiegheranno le tecniche militari ed effettueranno dimostrazioni di duelli e scherma, sino alle ore 24.00. La domenica dalle 9.00 alle 18.00. Sempre il sabato avranno inizio le fasi eliminatorie del torneo d’Arme. Alle ore 21.00, sempre presso il Campo Sportivo, la Compagnia “La Corte delle Spade”, presenterà lo spettacolo teatrale “L’assedio”: tratto da fonti storiche, lo spettacolo racconta la vera storia di una donna vissuta a cavallo tra il Xiv e Xv secolo che divenne prima contessa, poi principessa, poi regina di uno dei regni più potenti dell’Italia medievale. Attraverso battaglie per la conquista del trono, intrighi di corte e passioni, lo spettacolo fa rivivere uno spaccato di vita medievale. Al termine battaglia serale ed esibizione di gruppi d’arme.La domenica mattina, le fasi finali del torneo e alle ore 16.30 battaglia in campo.?Nelle vie e nelle piazze, molteplici saranno le attività dedicate ai giochi nel Medioevo: giochi semplici, artigianali, in legno, riprodotti con passioni con i quali grandi e piccini potranno divertirsi e trascorrere molto tempo in compagnia.?Nelle due giornate saranno aperti alcuni laboratori dedicati ai bambini e alle famiglie; presso il campo degli Arcieri sarà possibile sperimentare il tiro con l’arco storico e per le antiche vie il mercato medievale e multietnico faranno da cornice alla manifestazione.?In piazza Crocifisso “La Corte che non c’è”: c’è quello che pensi ci sia o forse….Non c’è! Un regista c’è? – Un copione non c’è…, ma quello che c’è C’è! A questo punto andrei a vedere se c’è!?Sabato e domenica, alle ore 18.00 spettacolo di burattini e domenica, alle ore 21.00, concerto musicale a cura del gruppo Morning Star.?nelle due giornate le Osterie di Via M.pagani, via di Mezzo e La Locanda del Cavaliere proporranno tipici piatti dagli antichi sapori. Non saranno le Feste Medievali, ma…………………..Forse merita venire a vedere quello che c’è, perché quello che c’è C’è!!!!!!!!?  
   
   
NUOVA SPLENDIDA MOSTRA DEDICATA ALL’ORO AL MUSEO DELLE TERRE DELLA BIBBIA DI GERUSALEMME  
 
Per migliaia di anni Gerusalemme è stata conosciuta come la città d´oro per una serie di ragioni tra cui le sue incantevoli mura proprio del color dell’oro. L’ oro svolge anche un ruolo importante nella storia del popolo ebraico. Nella Bibbia, l´oro viene menzionato 385 volte, più di ogni altro metallo. Oggi una nuova mostra presso il Museo delle Terre della Bibbia vuole illustrare la storia dell´oro nel corso dei secoli. La mostra dal titolo “Oro Puro” ha aperto i battenti il 7 giugno 2012. Pure Gold Scopo della mostra è rivelare i segreti del più magico dei metalli che hanno affascinato l´umanità nel corso della storia. Il suo valore senza precedenti risulta dai reperti archeologici, documenti storici, miti e leggende. In mostra ci saranno una vasta gamma di gioielli e le navi provenienti da tutto il mondo antico: una fantastica collezione di fibule etrusche, gioielli mozzafiato provenienti Grecia e Roma, cinture fibbie indossate dai soldati nella Cina antica e molti altri manufatti della Mesopotamia, Egitto, Persia e regione del Mar Nero. Www.blmj.org/en    
   
   
SELES S’È DESTA…  
 
A Celle di Macra, Borgata Ansoleglio, domenica 15 luglio Ii edizione di Seles s’è desta e del Festival Artisti in Borgata, rassegna di arti contemporanee e tradizionali. L´edizione 2012, realizzata nell’ambito del Progetto transfrontaliero Alcotra Cultura des Hautes Terres, sarà nuovamente un´occasione per favorire l’incontro tra passato e presente, all’insegna della produzione artistica innovativa e dinamica, e vedrà la partecipazione di artisti professionisti ed amatori di diverse discipline (arti visive - pittura, scultura, fotografia - ed arti performative - teatro, arti di strada, musica). Www.comune.celledimacra.cn.it