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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Settembre 2012 |
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CAPIRE COME FUNZIONA IL GENOMA UMANO: UN IMPORTANTE PROGETTO INTERNAZIONALE PUBBLICA I RISULTATI |
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Bruxelles, 10 settembre 2012 - Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che il genoma umano ha probabilmente più del doppio dei geni che si pensava prima, molti dei quali potrebbero avere un ruolo nelle malattie umane. In seguito a uno studio approfondito durato un anno di tutti i dati disponibili sull´attività dei geni, sono stati pubblicati 30 articoli dai ricercatori del consorzio Gencode che vengono da Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti. Il consorzio Gencode fa parte del progetto Encode ("Encyclopedia of Dna Elements"), il quale è stato lanciato in seguito al completamento del Progetto Genoma umano nel 2003. Gli articoli sono stati pubblicati nell´ambito di una speciale collaborazione tra gli editori delle riviste Biomed Central, Nature, e Genome Research. Anche se il progetto Genoma umano è stata un impresa di successo, la questione non era stata del tutto risolta. Lo scopo di Encode era identificare e descrivere tutte le regioni funzionali della sequenza del genoma umano e descrive in maniera completa tutte le regioni attive del nostro genoma umano. Encode ha spostato il centro della ricerca dalla generazione di sequenze all´annotazione degli elementi funzionali nascosti all´interno dei 3,2 miliardi di A, C, G e T del genoma umano. Questi studi appena pubblicati descrivono oltre 10.000 nuovi geni, identificano geni che sono "morti" e altri che vengono "resuscitati". La dott.Ssa Jennifer Harrow, la ricercatrice principale di Gencode dell´Istituto Wellcome Trust Sanger nel Regno Unito, commenta: "Abbiamo scoperto una fila di incredibili geni nel nostro genoma, semplicemente perché possiamo esaminare molti genomi in dettaglio, cosa che non era possibile dieci anni fa. Con il migliorare della tecnologia di sequenziamento, abbiamo molti più dati da esplorare. "Il nostro lavoro però rimane un tentativo di trascrivere correttamente il nostro genoma umano o, più precisamente, i nostri genomi umani, visto che ognuno di noi è diverso. Questi vasti testi di informazioni genetiche non riveleranno facilmente i loro segreti. Gencode ha fatto grandi passi avanti per permettere l´accesso immediatop di questo gruppo di geni di riferimento da parte di altri ricercatori. Tra le scoperte ci sono geni che non contengono codice genetico per fare proteine - geni non codificanti - e il cimitero dei geni che si suppongono "morti" alcuni dei quali stanno emergendo, resuscitati dal catalogo degli pseudogeni. I ricercatori hanno mappato e descritto 9.277 geni lunghi non-codificanti, si tratta di un tipo di gene relativamente nuovo che agisce, non tramite la produzione di una proteina, ma direttamente attraverso il suo Rna messaggero. Gli Rna lunghi non codificanti derivati da questi geni possono avere un ruolo significativo nella biologia e nelle malattie umane, ma rimangono ancora poco conosciuti. La nuova mappa di questi componenti genetici dà agli scienziati più vie da esplorare nel tentativo di capire la biologia umana e le malattie umane. Molti dei ricercatori credono che il loro lavoro non sia completo e che ci devono essere altri 10.000 di questi geni ancora da scoprire. Il professor Roderic Guigo, ricercatore principale di Gencode del Centro di Regolazione genomica, Barcellona, Spagna, commenta: "Il nostro lavoro iniziale per il progetto Genoma umano suggeriva che ci fossero circa 20.000 geni che codificano proteine e questo valore non è cambiato molto. Gencode comunque ha mostrato che gli Rna lunghi non codificanti sono molto più numerosi e importanti di quanto si pensasse. "Le limitate conoscenze che abbiamo della classe di Rna lunghi non codificanti suggeriscono che potrebbero avere un ruolo importante nella regolazione dell´attività di altri geni. Se questo è vero, abbiamo molto più da esplorare in questo gruppo di quanto immaginassimo." I ricercatori aggiorneranno il set di riferimento di Gencode ogni tre mesi per assicurare che i modelli siano continuamente perfezionati e valutati sulla base di nuovi dati sperimentali depositati nei database pubblici. Per maggiori informazioni, visitare: Gencode: http://www.Gencodegenes.org/ Wellcome Trust Sanger Institute: http://www.Sanger.ac.uk/ |
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CANCRO: UN NUOVO STUDIO SI OCCUPA DEI TUMORI METASTATICI |
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Bruxelles, 10 settembre 2012 - Una nuova ricerca fatta da un team internazionale di ricercatori potrebbe portare allo sviluppo di cure alternative contro il cancro per le cellule resistenti alla chemioterapia tradizionale. Il team, proveniente da Australia, Francia e Regno Unito, ha lavorato a questa cura dopo aver scoperto una nuova molecola con nuove proprietà anti-cancro e anti-metastasi. In un articolo della rivista Cancer Research, il team spiega come questa nuova molecola si occupa non solo della moltiplicazione delle cellule, ma anche della loro mobilità. Questo significa che potrebbe prevenire la formazione delle metastasi, tumori che si sono formati da cellule che si sono diffuse dal tumore iniziale. Sfortunatamente i tumori resistenti limitano considerevolmente l´efficacia della chemioterapia e le metastasi sono la causa più frequente di morte tra i malati di cancro. In questo recente studio, durato dieci anni, gli scienziati si erano proposti di scoprire e definire una nuova molecola anti-cancro e anti-metastasi. Hanno usato una piattaforma di screening robotica ad alta produzione di dati, che ha testato quasi 30.000 molecole prima di trovare la Liminib (o Pyr1), una molecola che ha mostrato l´attività cercata sulle cellule tumorali. La Liminib è un inibitore della Lim Kinase (Limk), è il primo inibitore Limk scoperto che mostra proprietà anti-cancro. Sovra-espresso nei carcinomi invasivi (tumori epiteliali o ghiandolari maligni), il Limk rappresenta un obiettivo terapeutico rilevante. Si sa che questa kinasi regola la dinamica dello scheletro interno della cellula, costituito da una rete di fibre, compresi filamenti di astina e microtubuli che permettono alle cellule di muoversi e moltiplicarsi, due proprietà usate attivamente dalle cellule cancerose. La molecola Liminib blocca la mobilità delle cellule disorganizzando il citoscheletro di astina e porta una stabilizzazione della rete microtubulare, prevenendo così la moltiplicazione delle cellule. Il meccanismo è diverso da quello dei farmaci attualmente usati in chemioterapia, che hanno numerosi effetti collaterali negativi. Gli esperimenti del team in vitro mostrano che la Liminib è tossica per diverse linee di cellule cancerose, comprese le linee di cellule resistenti alla chemioterapia. La speranza adesso è che questi risultati promettenti portino allo sviluppo di cure alternative per i malati di cancro per i quali la chemioterapia non è più possibile. Per maggiori informazioni, visitare: Centre national de la recherche scientifique (Cnrs), Délégation Paris Michel-ange: http://www.Cnrs.fr/paris-michel-ange/?lang=fr |
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MIGLIORARE IL TASSO DI SOPRAVVIVENZA DEI MALATI DI MIELOMA E LINFOMA |
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Bruxelles, 10 settembre 2012 - Oltre 9 milioni di persone in Europa convivono oggi con il cancro, e ogni famiglia è in qualche modo toccata da questa devastante malattia. I ricercatori europei hanno concentrato tutti i propri sforzi per lottare contro questa malattia e per migliorare la qualità di vita di chi ne è colpito. Ora, ricercatori dell´Università di York nel Regno Unito hanno avviato un importante studio del linfoma e del mieloma mirato a favorire le diagnosi precoce e a migliorare la sopravvivenza per i pazienti con questi cancri, che sono tra i più comuni nel Regno Unito. Il progetto, che è finanziato da Cancer Research Uk, come parte della National Awareness and Early Diagnosis Initiative (Naedi), svilupperà una raccolta di prove cliniche che potrà essere usata per ridurre i tempi della diagnosi in pazienti con questi tipi di cancro. Il team è guidato dalla dottoressa Debra Howell dell´unità di epidemiologia e genetica al dipartimento di scienze della salute all´Università di York. L´ispirazione per questo studio è venuta quando sono stati presentati i dati che mostravano come la sopravvivenza per molti cancri è più bassa nel Regno Unito rispetto all´Europa. "La Uk Improving Outcomes Guidance per il cancro ritiene che la ragione principale di questo dato negativo sia probabilmente la diagnosi tardiva; la diagnosi precoce potrebbe aumentare le possibilità di successo per la cura e potrebbe salvare migliaia di vite," ha detto la dott.Ssa Howell. "Ci sono quasi 15.000 nuove diagnosi ogni anno di linfoma (di Hodgkin e non Hodgkin) e di mieloma nel Regno Unito, e la diagnosi precoce è resa complicata dalla natura complessa di queste malattie. I sintomi del linfoma e del mieloma possono essere incredibilmente simili a quelli di malattie più comuni e benigne e questo fatto crea gravi difficoltà sia per i pazienti che per i medici di base quando si tratta di identificare i sintomi che ne potrebbero indicare la malignità. Questa situazione spesso porta a una tardiva richiesta di aiuto e impedisce il precoce ricovero ospedaliero." Nonostante la Uk Referral Guidance, i dati forniti dal National Cancer Data Repository (2007) riferiscono che, rispetto ai pazienti con altri tipi di cancro, a quelli con malignità ematologiche, che comprendono linfoma e mieloma, la malattia è stata generalmente più spesso diagnosticata dopo un ricovero di emergenza e meno spesso entro il periodo di attesa di due settimane raccomandato dal governo. I pazienti hanno affermato che, "I medici erano preoccupati per queste ghiandole gonfie del collo che avevo da un paio di mesi. Non ci avevo mai fatto caso perché non facevano male," e "Pensavo fosse solo una ghiandola gonfia. Poteva trattarsi di un´infiammazione alla gola." Considerato l´atteggiamento dei pazienti, il nuovo studio, che copre circa 1000 pazienti a cui è stato appena diagnosticato il linfoma o il mieloma nel 2012, intervisterà i pazienti per indagare sui loro sintomi prima della diagnosi. Essi indagheranno inoltre sul modo in cui i pazienti hanno reagito a questi sintomi e da chi si sono fatti aiutare per accedere alle cure sanitarie primarie, oltre ai registri ospedalieri per esaminare cosa è avvenuto nel periodo tra la ricerca di aiuto dei pazienti e la diagnosi, come appuntamenti dal medico e ricoveri in ospedale. Le prove raccolte aiuteranno a informare la consulenza clinica britannica e potrebbero essere anche usate per sviluppare strumenti come programmi decisionali basati sul computer per aiutare i medici di base a individuare i pazienti affetti da questi cancri. Questo, secondo i ricercatori, potrebbe aiutare a promuovere un esame adeguato e il ricovero, ridurre il tempo prima della diagnosi e migliorare il tasso di sopravvivenza. Verranno inoltre create risorse educative per incoraggiare le persone con possibili sintomi a cercare aiuto in tempi più brevi. Lo studio si basa sull´infrastruttura della rete di ricerca sulle malignità ematologiche (Haematological Malignancy Research Network - Hmrn), che è stato creato nel 2004. Hmrn è un registro specializzato basato sulla popolazione, finanziato dalla Leukaemia and Lymphoma Research (Llr), che comprende tutti i pazienti a cui è stata appena diagnosticata una malignità ematologica residenti nelle aree di Yorkshire e Humber e nel Yorkshire Coast Cancer Network. Per maggiori informazioni, visitare: Università di York: http://www.York.ac.uk/ Cancer Research Uk: http://www.Cancerresearchuk.org Haematological Malignancy Research Network: http://www.Hmrn.org |
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SANITÀ: IL GOVERNO HA COPIATO IL PIANO DEL PIEMONTE |
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Torino, 10 settembre 2012 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, osserva che “nel decreto legge sulla sanità approvato dal Consiglio dei ministri, per la verità, sono stati ripresi alcuni punti del nostro Piano socio-sanitario e del nostro piano di governo”. Cota cita in particolare il fatto che “per i medici H24 è stato copiato il nostro modello dei Cap, i Centri di assistenza primaria”. La riforma del Piemonte fa dei Cap il primo punto di riferimento dei cittadini, in quanto si porranno come strutture polifunzionali dove raggruppare e coordinare le professionalità e i servizi dei distretti, in modo da fornire un’offerta più ampia ed un punto di riferimento nella fascia oraria giornaliera, estendendo la presa in carico anche nella fascia notturna e festiva tramite il servizio della continuità assistenziale. La sede del Cap - ubicata in strutture sanitarie riconvertite o in edifici messi a disposizione dagli enti locali - sarà il punto di riferimento dei medici di medicina generale di ciascun distretto, dei pediatri di libera scelta, dei medici specialisti convenzionati interni, dei medici dipendenti e dei medici di continuità assistenziale. Pur mantenendo il proprio ambulatorio, ogni medico svolgerà a turno parte della propria attività in modo coordinato presso il Cap, in modo da garantire una copertura dell’assistenza sanitaria nell’arco di 12 ore nei giorni feriali e 6 ore nei pre-festivi. Sarà così possibile consentire al cittadino una scelta maggiormente consapevole del servizio più appropriato alla sua esigenza assistenziale e farne una valida alternativa al pronto soccorso, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione impropria. I Cap rappresenteranno anche una porta di ingresso ed un nodo di raccordo dei servizi distrettuali con le aree per anziani, materno-infanttile, della salute mentale e delle dipendenze. “Per quanto riguarda il ruolo della politica rispetto alle nomine - ha aggiunto Cota - in Piemonte si è già voltato pagina e da noi l´unico obiettivo che hanno i direttori generali é portare avanti chi merita” Secondo il presidente, il problema è un altro: “Invece di occuparsi di materie per larga parte di competenza regionale, peraltro solo quando fa comodo, perché le scelte scomode come la riconversione dei piccoli ospedali vengono scaricate sulle Regioni, il Governo dovrebbe garantire i fondi, questa sì, ad oggi, una competenza dello Stato. Questo Governo, infatti, ha fatto tagli inaccettabili che riducono le risorse in corso d´opera, inficiando così un importante lavoro di programmazione”. Sul tema è intervenuto anche l´assessore alla Sanità, Paolo Monferino; "Ancora non conosciamo esattamente la versione definitiva del decretio, che dovremo valutare in modo approfondito ed obiettivo. Comunque, alla luce dei primi elementi emersi, pare che contenga una serie di articoli centrali e necessari, alcuni dei quali peraltro suggeriti da noi, all´attuazione della nostra riforma. Condividiamo pienamente, ad esempio, l´ampliamento degli orari di visita da parte dei medici di base che metteranno così a disposizione un servizio importante nei confronti dei loro pazienti. A questo punto, occorre capire se, per concretizzare tale procedura, saranno necessarie risorse aggiuntive, e, in tal caso, individuarle. Secondo importante elemento - ha proseguito - è l´articolo relativo alla mobilità del personale delle aziende sanitarie, che abbiamo proposto e caldeggiato e che ci sarà utile nel processo di razionalizzazione delle reti ospedaliere, nell´ambito delle quali da anni si chiedono modifiche ad un sistema ormai superato. In questi mesi abbiamo aperto il confronto con le organizzazioni sindacali proprio sul tema dello spostamento del personale anche tra aziende diverse, seppur tenendo conto delle distanze da percorrere. Ora la questione viene ripresa dal decreto ministeriale". |
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SANITÀ: PARTE L´AMPLIAMENTO DELL´OSPEDALE DI CATTINARA A TRIESTE |
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Trieste, 10 settembre 2012 - Via libera della Giunta regionale al percorso che porterà all´ampliamento e alla riqualificazione del comprensorio ospedaliero di Cattinara dell´Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Trieste. Il percorso è stato definito in una generalità presentata in Giunta dal vicepresidente e assessore alla Salute Luca Ciriani, d´intesa con l´assessore alle Finanze Sandra Savino. Sulla base dello studio di fattibilità, già predisposto dall´Azienda, saranno perciò avviate le procedure, tramite gara comunitaria, per la progettazione preliminare complessiva seguita dalla progettazione definitiva per lotti funzionali, in coerenza con il percorso giuridico-amministrativo previsto dall´Accordo di Programma sottoscritto con lo Stato. "Con la decisione di oggi - ha detto Savino - si dà concreta attuazione ad un preciso impegno della Giunta Tondo, per realizzare un´opera strategica per la sanità triestina e per quella regionale". La Giunta ha in sostanza dato oggi mandato alle direzioni regionali competenti (Salute e Finanze) di predisporre tutti gli atti per l´avvio della procedure per l´ampliamento dell´Ospedale di Cattinara. |
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LA REGIONE CALABRIA ADERISCE AL PROGETTO “IL CORRETTO USO DEI SERVIZI EMERGENZA-URGENZA” |
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Catanzaro, 10 settembre 2012 - Il Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria, attuando un costante monitoraggio delle attività delle centrali operative del 118 e dei pronto soccorso, ha potuto constatare, negli ultimi anni, un incremento di richieste e a volte un uso inappropriato dei servizi di “emergenza- urgenza” dovuto a scarsa informazione e/o alla mancanza di comunicazione con il cittadino/utente sul corretto uso degli stessi. Tale criticità viene rilevata dai dati nazionali su tutto il territorio italiano. A tal fine il Ministero della Salute ha stipulato un accordo di collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.na.s.) per la realizzazione a livello nazionale del progetto denominato “il corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza”, che prevede l’attuazione di una campagna informativa nazionale sull’appropriato utilizzo dei servizi di emergenza-urgenza e del servizio di continuità assistenziale, al quale la Regione Calabria ha aderito condividendo lo spirito e le finalità. E’ nostra convinzione che una adeguata informazione rappresenta l’approccio migliore per favorire il corretto utilizzo dei servizi di emergenza-urgenza e per promuovere una partecipazione responsabile dei cittadini alla gestione complessiva del sistema. L’accesso all’informazione favorisce una maggiore capacità del cittadino/utente nella scelta consapevole del “servizio giusto al momento giusto” contribuendo a risolvere i problemi, migliorando le risposte al cittadino e favorendo, di conseguenza, l’efficacia e l’efficienza dei servizi stessi. L’iniziativa si prefigge di diffondere la cultura dell’utilizzo dei diversi servizi disponibili in caso di emergenza-urgenza (118, pronto soccorso, continuità assistenziale) di come si possa accedere a ciascuno di essi e quale sia meglio contattare a seconda delle necessità. La campagna informativa è diretta alla popolazione calabrese con il coinvolgimento in questa prima fase degli adolescenti delle scuole medie superiori. Con tale iniziativa si intende rafforzare il rapporto privilegiato con le scuole, già avviato con il protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente della Giunta regionale con il Direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Calabria (Delibera di Giunta regionale n. 445 del 12 ottobre 2012), finalizzato alle attività di prevenzione e promozione della salute, affinché attraverso le varie forme di comunicazione, i giovani siano in grado di riconoscere i segni di allarme e le prime manovre di soccorso da mettere in atto prima dell’arrivo del personale “118”. Siamo convinti che la scuola, ambito di socializzazione, di sviluppo dell’autonomia e di acquisizione di esperienza, si configuri come il luogo dove maggiormente programmi didattici e interventi di educazione alla salute, nel rispetto delle competenze istituzionali specifiche, possano intrecciarsi e integrarsi per una reale promozione di tutti gli aspetti relativi alla salute. Lo dimostrano le azioni intraprese all’avvio dell’anno scolastico 2011/2012 con il programma “Scuola e Sanità da ‘una Regione in movimento’ alla promozione della salute come proposta pedagogica stabile”, che si configura come un percorso di alfabetizzazione sanitaria e sensibilizzazione allo svolgimento di attività motorie e sportive, per ogni classe e di ogni ordine di scuola, finalizzato a creare un efficace contesto di apprendimento capace di costruire nuove competenze e di cittadinanza attiva, in continua interazione con i comportamenti e gli atteggiamenti socio-affettivi di ogni studente calabrese. Le attività, intraprese congiuntamente dal personale sanitario e dai docenti, tendono a promuovere il benessere degli studenti ed uno stile di vita sano, attraverso interventi efficaci di contrasto ai fattori di rischio e con la promozione di comportamenti salutari secondo i principi del programma nazionale “Guadagnare salute”. Inoltre alla realizzazione del programma collaborano le figure professionali specifiche con interventi correlati relativi al disagio infantile/adolescenziale, agli screening dell’ipoacusia e dell’ipovisione, alla campagna di informazione sugli aero-allergeni, alle attività di comunicazione per la lotta al fumo, all’alcol, ai disturbi alimentari, alla prevenzione degli incidenti stradali e domestici, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. In questo primo anno di attività hanno partecipato circa il 70% delle scuole della Calabria di ogni ordine e grado, e nelle manifestazioni pubbliche finali si è rilevato un importante coinvolgimento delle famiglie. Con le azioni di monitoraggio e valutazione sui programmi realizzati si evidenzia una sistematicità delle attività di prevenzione e promozione della salute, una adeguata assegnazione delle risorse ed il riconoscimento del ruolo della promozione della salute secondo un approccio globale orientato al miglioramento della vita. |
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SANITÀ,NUOVE REGOLE PER I CONTRATTI DEI PRIVATI DA 2013 OBBLIGATORI CERTIFICATI ANTIMAFIA E BILANCI IN ORDINE FORMIGONI:MANCANO LEGGI STATALI,CI ATTRIBUIAMO PIÙ COMPETENZE |
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Milano, 10 settembre 2012 - Cambiano le regole e i requisiti necessari alla stipula dei contratti tra il Servizio Sanitario Regionale e le strutture private accreditate lombarde. Lo prevede una delibera approvata il 25 luglio dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità Luciano Bresciani. ´In assenza di un intervento delle norme nazionali che ci dia competenze più ampie come chiediamo da tempo per poter controllare anche le Fondazioni e gli Irccs - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni in conferenza stampa - ci siamo auto-attribuiti poteri di verifica e controllo; speriamo che il Governo non impugni questo nostro provvedimento che è al limite delle nostre competenze´. ´Bisogna ricordare - ha aggiunto Formigoni - che la Regione non ha mai potuto esercitare controlli su Fondazione e Irccs che invece competono a Ministero della Salute, Prefetture e Collegi sindacali´. Le Nuove Regole - A partire dal 2013 per poter stipulare i contratti sarà necessario che tutte le strutture sanitarie trasmettano la certificazione antimafia relativa non solo al soggetto gestore ma anche alla proprietà. Viene inoltre introdotto l´obbligo per i soggetti privati accreditati e a contratto, comprese fondazioni ed enti no profit, di trasmettere alle Asl ogni anno per le relative verifiche, prima della firma dei contratti di valore superiore a 800.000 euro, una relazione sul bilancio delle singole strutture e sul bilancio consolidato della proprietà redatta da una primaria società di revisione contabile o, per le fondazioni e i soggetti no profit, dal collegio sindacale con funzioni di società di revisione. La documentazione prodotta dovrà contenere: - l´attestazione della regolarità della continuità gestionale e finanziaria a garanzia dell´affidabilità della struttura e dell´eventuale gruppo di appartenenza; - la dichiarazione del legale rappresentante di essere in regola con gli obblighi previdenziali; - una relazione dell´organismo di vigilanza, previsto dalla d.Lgs. 231/2001 (in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche), volta a verificare l´efficacia e la corretta applicazione del Modello Organizzativo. Sarà compito delle Asl verificare la corretta tempistica di trasmissione e la regolarità dei documenti delle strutture sanitarie e applicare le relative diffide, messe in mora o sanzioni (fino alla sospensione o alla revoca del contratto) a seconda dei casi. |
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TRENTO, SÌ ALLO SCHEMA DI CONVENZIONE PER REPERIRE E DISTRIBUIRE TESSUTI PER TRAPIANTI
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Trento, 10 settembre 2012 - Lo schema di convenzione tra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Banca dei tessuti di Treviso approvato il 7 settembre dalla Giunta - la deliberazione è dell´assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi - riguarda il reperimento e la distribuzione di tessuti omologhi da donatore per l´utilizzo clinico. Prevede che l´Azienda provinciale per i servizi sanitari sviluppi un piano di reperimento e sia competente alle procedure di individuazione del donatore, alla valutazione delle idoneità e di acquisizione del consenso, alla raccolta ed invio dei tessuti alla Banca. Quest´ultima svolgerà le attività di prelievo e conservazione di tessuti cardiovascolari e osseotendinei per soddisfare alle richieste delle strutture ospedaliere della Provincia autonoma di Trento. Solo le strutture sanitarie pubbliche che hanno la funzione di conservare e distribuire i tessuti prelevati da donatore, garantiscono per legge l´idoneità e la sicurezza certificate. Laddove un territorio fosse privo di queste strutture specializzate è possibile utilizzare, mediante convenzione, le banche di tessuto muscolo-scheletrico presenti altrove. La Provincia autonoma di Trento fin dal 2002 ha aderito all´accordo di collaborazione con la regione Veneto per il prelievo e la conservazione dei tessuti a scopo di trapianto e la Fondazione Banca dei Tessuti di Treviso è la struttura accreditata per questi scopi dal Centro Nazionale Trapianti. La convenzione è di durata triennale ed impegna tutti i soggetti coinvolti al pieno rispetto della riservatezza e confidenzialità dei dati e all´anonimato. |
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CAMPANIA, POLICLINICO: AVVIARE DIBATTITO SU GRANDE SFIDA
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Napoli, 10 settembre 2012 - L’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza interviene nel dibattito apertosi sulla proposta lanciata dal presidente Stefano Caldoro, tesa alla costruzione di un unico e moderno policlinico, in un’area della città dove normalmente non si andrebbe ad investire. “Parigi - dice l’assessore Cosenza - accettò pochi anni fa una grande sfida: costruire un nuovo modernissimo Policlinico Georges Pompidou sostituendo il mitico ospedale policlinico Broussais. Visitai negli anni 80 i romantici giardini fra le palazzine del Broussais, ma ben altra sensazione di modernità ed efficienza ho provato nel visitare negli anni 2000 il nuovo ospedale, inserito nel Parco Citroen nell´ area postindustriale dove fino agli anni ´70 si costruivano automobili. "Il modello a padiglioni del Policlinico di Cappella dei Cangiani è ormai superato. E rischia di frenare le grandi professionalità che in esso operano. Tutti i policlinici moderni hanno infatti un grande piastra operatoria comune ed una didattica clinica che ruota attorno alle degenze. La vera sfida deve essere su come realizzare il nuovo policlinico in maniera economicamente sostenibile, come renderlo fruibile in tempi ragionevoli e dove realizzarlo per favorire al massimo lo sviluppo sociale della area. Ciò senza nascondere la complessità di tutta l’operazione. "Credo che su questo sia difficile non essere d´accordo con Caldoro che ha inteso porre all’ordine del giorno un problema di notevole attualità. "“L´altra grande capitale europea del settecento, la nostra splendida città, può – o forse deve, prima che il complesso di Cappella Cangiani diventi inutilizzabile – accettare la sfida ed avviare un profondo dibattito, perchè a volte i sogni si realizzano", conclude Cosenza. |
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VALLE D’AOSTA: INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA DISABILITÀ: UNA RISORSA PER LO SVILUPPO E LA CULTURA
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Aosta, 10 settembre 2012 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali in collaborazione con l’Amministrazione di Pont-saint-martin e la Biblioteca comunale organizza un incontro, aperto al pubblico, a Pont-saint-martin, mercoledì 12 settembre 2012, alle ore 21.00 nel Salone della biblioteca (via della Resistenza, 5) sul tema Disabilità: una risorsa per lo sviluppo e la cultura. Il mondo della disabilità ha vissuto, negli ultimi anni, profonde trasformazioni, dove hanno preso corpo importanti e significative azioni di rinnovo dei servizi offerti alle persone disabili e ai loro familiari. Gli interventi dell’Amministrazione regionale hanno dunque favorito questi mutamenti cercando di coniugare le capacità lavorative delle persone disabili e le peculiarità del territorio. I laboratori occupazionali sono dunque un esempio dell’impegno del governo regionale verso la valorizzazione, da una parte, delle capacità lavorative della persona con disabilità e, dall’altra, delle attività professionali nel rispetto delle tradizioni della nostra Valle. Dopo un saluto del Presidente della Biblioteca comunale Ornella Badery, del Sindaco di Pont-saint-martin Guido Yeuillaz e dell’Assessore alla Sanità, Salute, e Politiche sociali Albert Lanièce, interverranno Gianni Nuti, Dirigente regionale delle Politiche sociali e Paola Davico, Dirigente regionale del Servizio Disabilità. Il tema viene inoltre illustrato da una serie di scatti fotografici dal titolo I colori dell’integrazione, esposti dal 7 al 21 settembre 2012 alla Biblioteca di Pont-saint-martin, visitabile gratuitamente. |
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STUDIOSI DA TUTTO IL MONDO PER FERMARE LA MALATTIA DELL’INVECCHIAMENTO PRECOCE MEETING A MONTEGROTTO TERME DEI 22 RAGAZZINI COLPITI IN EUROPA DAL 13 AL 18 SETTEMBRE, ORGANIZZATO DALLA “A.I.PRO.SA.B. ONLUS - ASSOCIAZIONE ITALIANA PROGERIA SAMMY BASSO" |
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Montegrotto Terme, 10 settembre .2012 - Una malattia per pochi, pochissimi: colpisce un bambino su 8 milioni, con circa 50 casi in tutto il mondo. In Italia la stima è più precisa: i "casi" infatti sono solo cinque, e si chiamano Sammy, Teresa, Niccolò, Alessio e Serena. Ad accomunarli una sindrome tanto rara quanto rapida nel manifestarsi: la progeria, detta sindrome di Hutchinson-gilford, una malattia terribile, che causa l’invecchiamento precoce. Anche se il neonato appare inizialmente sano, in pochi mesi mostra i disturbi tipici di una persona anziana: perdita dei capelli, pelle invecchiata, anchilosi, lussazione dell´anca, fino ai sintomi più gravi, arteriosclerosi, problemi al cuore, infarto. Il gene della progeria è stato scoperto nel 2003; nel 2005 Sammy Basso e la sua famiglia, residenti a Tezze sul Brenta, con parenti e amici fondavano la "A.i.pro.sa.b. Onlus - Associazione italiana progeria Sammy Basso", l´unica in Europa a occuparsi della progeria. Ed è proprio l’associazione italiana a organizzare il meeting europeo "Italy Progeria Reunion 2012" a Montegrotto Terme (Pd) dal 13 al 18 settembre, che riunirà un centinaio di persone, tra esperti, famiglie, bambini e ragazzi. Questi incontri sono iniziati nel 2002, e da allora si tengono a rotazione in diverse città d´Europa. L´ultimo è stato in Inghilterra, nel 2013 toccherà al Portogallo. Ogni anno medici e ricercatori si confrontano sul grado di conoscenza della sindrome, e su quali concrete possibilità di combatterla si profilino all´orizzonte. La scoperta del gene ha permesso di comprendere meglio i meccanismi che provocano la malattia e di individuare delle terapie sperimentali che dovrebbero rallentarne o bloccarne l´avanzamento; tuttavia al momento non c´è cura contro la progeria, e molto di questa patologia dal nome difficile resta ancora un mistero. Il messaggio, però, che sia la comunità medica sia le famiglie dei giovani malati vogliono lanciare è inequivocabile: curabile o no, non c´è motivo per restare con le mani in mano. Due sono i trial clinici attualmente in corso, uno a Boston, negli Stati Uniti, e uno a Marsiglia, in Francia. Da parte loro, Sammy e i suoi genitori, Amerigo e Laura, attivi per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore della ricerca, mettono a disposizione l´esperienza che vivono e dimostrano una forza inesauribile contro un nemico che non lascia, per ora, largo spazio d´azione. “Il meeting di settembre – spiega Laura - sarà un nuovo tentativo di mettere la malattia con le spalle al muro. Per la prima volta il programma prevederà anche in concomitanza un meeting propriamente scientifico che convoca i massimi esperti di progeria del mondo. Una rosa di 15 relatori, tra dottori, studiosi e direttori di dipartimenti universitari, istituti di genetica, medicina biologica e centri di ricerca, provenienti da tutto il mondo”. Tre i nomi italiani: Giuseppe Novelli, direttore del laboratorio di genetica medica del policlinico universitario di Tor Vergata, a Roma, direttore scientifico del centro ricerche Fatebenefratelli, nonché professore alla University of Arkansas for medical science, negli Stati Uniti; Annachiara Desandre Giovannoli, ricercatrice alla Génétique Médicale et Génomique Fonctionelle, facoltà di medicina, a Marsiglia; e Iria Neri, dell´Istituto di dermatologia dell´università di Bologna. Responsabile della successione dei relatori e dei loro interventi, Giovanna Lattanzi, primo ricercatore all´Istituto di genetica molecolare, Consiglio nazionale delle ricerche, di Bologna. Il congresso scientifico si terrà sabato 15 a Montegrotto, nelle sale dell´hotel Petrarca, mentre le famiglie, alloggiate all´hotel Commodore, assieme ai figli saranno protagoniste di alcune attività collaterali che per tutto il weekend coinvolgeranno varie località venete: dopo l´arrivo e il benvenuto in albergo, giovedì 13 settembre, il venerdì le famiglie potranno parlare con medici e ricercatori, che poi, in separata sede, apriranno il congresso scientifico. Sabato 15, visiteranno Padova, la basilica di Sant´antonio, la Casa delle farfalle a Montegrotto e sempre a Padova l´Esapolis, il più grande museo italiano di insetti dal vivo. Quindi domenica toccherà a Bassano del Grappa: oltre alla visita della città, è stata organizzata anche quella a un laboratorio di ceramica di Nove e al Museo della grappa di Schiavon. Infine Venezia, lunedì 17, con il tour panoramico delle isole della laguna a bordo di un galeone, il Galeone dei pirati, per arrivare in piazza san Marco. La sera una cena di gala chiuderà il meeting. «Perché non si sente mai parlare della mia malattia?». Questa era una delle domande che Sammy Basso rivolgeva più spesso ai suoi genitori prima che nascesse l´associazione a lui intitolata. Da allora Sammy ha iniziato il liceo scientifico, viaggiato all´estero, partecipato a musical e a interviste televisive, raccolto dimostrazioni di affetto e solidarietà da tutto il territorio. Con lo stesso sorriso dolce e vivace. A continua dimostrazione di come la scelta migliore per affrontare la malattia sia quella della semplicità e della dignità, e che, per battere la progeria sul tempo, serve spargere la voce. Rara sì, ma sconosciuta non più. Www.progeriaitalia.org |
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LOMBARDIA: WELFARE,54 MILIONI IN PIÙ PER DISABILI E MINORI |
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Milano, 10 settembre 2012 - Regione Lombardia mette a disposizione 54 milioni di euro in più per le politiche sociali, reperiti grazie a un attento lavoro in sede di assestamento di bilancio. Di questi, 30 milioni destinati al Fondo sociale regionale che viene così riportato dai 40 milioni iniziali (cui era stato ridotto per il taglio dei trasferimenti statali) a 70 milioni (stessa cifra del 2011). Gli altri 24 milioni sono stati stanziati per l´assistenza e il recupero di minori vittime di abusi e per le famiglie con ragazzi in affido. Questi ultimi sono provvedimenti inediti adottati il 25 luglio in via sperimentale. Le modalità di utilizzo di questi fondi aggiuntivi sono state stabilite dalla Giunta regionale, che ha approvato una delibera ad hoc, proposta dall´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli. ´Come sempre - ha spiegato il presidente Roberto Formigoni in conferenza stampa affiancato dallo stesso assessore Boscagli- Regione Lombardia provvede e supplisce alle pecche del Governo nazionale´ Grande apprezzamento per l´iniziativa regionale è stato espresso da Giacomo Bazzoni di Anci, a nome dei Comuni lombardi, anch´egli presente in conferenza stampa. Fondo Sociale Regionale - ´La quota inizialmente prevista di 40 milioni di euro - ha spiegato Boscagli - verrà distribuita ai Comuni secondo le modalità ´tradizionali´ mentre lo stanziamento aggiuntivo di 30 milioni di euro verrà destinato a finanziare voucher per le persone con disabilità per i servizi usufruiti nel corso dell´intero anno solare 2012´. Queste le modalità: - Voucher residenzialità: fino a 6000 euro all´anno per i 1.300 utenti delle Comunità Alloggio per Handicap (Cah). - Voucher semiresidenzialità: fino a 3.240 euro all´anno per i 4.300 utenti dei Centri Socio Educativi (Cse) e i Servizi di Formazione all´Autonomia (Sfa). - Voucher di assistenza domiciliare: fino a 1.800 euro all´anno per i 5.200 utenti dei Servizi di Assistenza Domiciliare per Handicap (Sadh). Minori - I 24 milioni di euro destinati ai minori verranno invece utilizzati secondo due modalità, in via sperimentale. - Ricoveri in Comunità Educative Residenziali: Regione Lombardia contribuirà con 18 milioni di euro (pari al 16% dell´importo totale di 113 milioni) alle spese sostenute dai Comuni per i 970 minori, vittime di maltrattamenti e violenza, allontanati dalle famiglie e accolti nelle Comunità con provvedimento dell´autorità giudiziaria per i quali sono necessari interventi specialistici. In totale sono 3.100 i ragazzi che a causa di varie problematiche familiari sono accolti presso le comunità - Affido familiare: con 6 milioni di euro verrà dato un contributo mensile di 100 euro per un anno (da luglio 2012) per ogni minore alle famiglie che accolgono i 4.800 bambini e ragazzi in affido. Questa somma andrà a integrare quanto già messo a disposizione dai Comuni. |
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RENOIR LA VIE EN PEINTURE 15 SETTEMBRE – 16 DICEMBRE 2012 PAVIA, SCUDERIE DEL CASTELLO VISCONTEO |
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Pavia, 10 settembre 2012 - Dal 15 settembre al 16 dicembre 2012 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospiteranno un´importante retrospettiva dedicata ad uno dei massimi esponenti dell´Impressionismo: Pierre-auguste Renoir. La mostra “Renoir. La vie en peinture”, promossa dal Comune di Pavia in partnership istituzionale con la Provincia di Pavia, è prodotta e organizzata da Alef – cultural project management e patrocinata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall´Institut français di Milano. L´esposizione, a cura di Philippe Cros, - attraverso una selezione di dipinti, pastelli e disegni - ripercorrerà la carriera del grande Maestro francese mettendo in evidenza il ruolo dell’artista nella storia dell’arte moderna. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare importanti lavori, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali tra cui la National Gallery of Art di Washington, il Columbus Museum of Art (Ohio), il Centre Pompidou di Parigi e il Palais des Beaux Arts di Lille. Per tutta la durata dell´esposizione, originali e creative attività didattiche e laboratoriali permetteranno ai più piccoli di entrare in contatto con uno dei più coinvolgenti movimenti della storia dell´arte. Anche gli adulti, attraverso uno speciale programma di visite guidate, potranno indagare l´evoluzione e la varietà della produzione artistica di Renoir. La mostra “Renoir. La vie en peinture” testimonia, ancora una volta, l´impegno del programma di valorizzazione delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia che dal 2008 Alef- cultural project management ha ideato e portato avanti in collaborazione con il Comune di Pavia e la Provincia di Pavia. |
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