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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2012 |
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LA GIUNTA DELLA BASILICATA NEGA INTESA A PERMESSI DI RICERCA IDROCARBURI |
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Potenza, 3 ottobre 2012 - La Giunta Regionale di Basilicata ha negato l’intesa su altre tre istanze di permesso di ricerca idrocarburi di cui due nella titolarità di Eni Spa e una della Medoilgas. Si tratta delle concessioni denominate Masseria La Rocca, Satriano Di Lucania ed Anzi sulle quali era stata avanzata istanza dalla Medoilgas, per la prima, e dall’Eni per le altre due. I provvedimenti, proposti dal Dipartimento Ambiente, danno seguito all’articolo 37 della L.r.16 dell’8 agosto 2012 e motivano puntualmente la decisione di negare l’intesa. Nel dettaglio, si spiega che “i titoli minerari (vigenti e previsti), occupando più della metà del territorio regionale, creano vincoli e condizionano la programmazione ed il governo del territorio”, che “l territorio regionale è ricco di emergenze ambientali e culturali e che la valorizzazione e la protezione dell´ambiente costituiscono obiettivi primari” attuati anche con “norme di gestione del territorio più stringenti ed ispirate a modelli di sviluppo sostenibile sotto il profilo sia ambientale sia economico” e che “pur costituendo gli idrocarburi una risorsa rilevante del territorio della Regione, il loro sfruttamento va inserito nell’ambito di una visione complessiva di programmazione e sviluppo, in coerenza con la valorizzazione degli altri beni e delle altre risorse esistenti, con particolare riferimento a quelli ambientali e idrici”. Per i territori oggetto delle istanze viene poi evidenziato come i titoli minerari richiesti ricadano “all’interno di territori comunali già parzialmente occupati dai perimetri di concessioni di coltivazione di idrocarburi e permessi di ricerca vigenti” con situazioni, quali quelle di Abriola e Pignola, che porterebbero all’assoggettamento dell’intero territorio comunale a permessi di ricerca, ed altre, quali Anzi e Brindisi, che vedrebbero comunque la stragrande parte del proprio territorio assoggettato a permessi. |
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PETROLIO, DE FILIPPO ANNUNCIA VOLONTÀ A IMPUGNARE LEGGE STATO PER L’ESECUTIVO LUCANO LA NORMA SULLE INTESE IN MATERIA DI ESTRAZIONI VIOLEREBBE PREROGATIVE COSTITUZIONALI DELLE REGIONI. LA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE AL CONSIGLIO REGIONALE |
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Potenza, 3 ottobre 2012 - Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha annunciato al Consiglio regionale la volontà della Giunta di impugnare davanti alla Corte costituzionale l’articolo 38 comma 1 del decreto legge 83 del 22 giugno scorso, convertito nella legge 134 del 7 agosto scorso. Si tratta del provvedimento che pone termini stringenti per le Regioni quando vengono chiamate ad esprimere intese o assenso per attività minerarie inerenti gli idrocarburi prevedendo che, in caso di mancato rispetto dei termini, sia la Presidenza del Consiglio dei Ministri a provvedere in materia “con la partecipazione della Regione interessata”. “Questa norma ha spiegato De Filippo – cambia la procedura delle intese e nella sostanza ci appare, anche dopo aver sentito l’ufficio legislativo e l’ufficio legale, lesivo delle prerogative costituzionali della Regione, perché nella lunga e articolata giurisprudenza, l’intesa prevista per le concessioni ha una sua forza e una sua consistenza giuridica che con la modificazione non vedrebbe solo mutata la tempistica ma ridurrebbe la partecipazione della Regione a un mero parere una procedura che noi riteniamo rilevante. E per la giurisprudenza in materia le intese vanno stabilite col Governo anche la remissione alla Presidenza del Consiglio presenterebbe profili di incostituzionalità. Su questo – ha concluso – so che anche altre Regioni si stanno mobilitando, le norme prevedono che la decisione di impugnare la legge sia assunta dalla Giunta sentito il Consiglio e poiché i termini scadono nei prossimi giorni vogliamo sentire la vostra opinione in proposito”. Successivamente il Presidente De Filippo ha espresso apprezzamento per il voto unanime con cui il Consiglio ha dato sostegno all’iniziativa. |
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PIANIFICAZIONE URBANISTICA PER I CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 3 ottobre 2012 - "Sii preparato" è stato il motto ufficiale scout sin dal 1907; un nuovo strumento aiuterà gli urbanisti a fare proprio questo mentre preparano le città ad affrontare i mutevoli andamenti meteorologici e mentre creano città più sostenibili. Lo strumento in questione è un dispositivo di pianificazione, previsione e formazione basato sul web, che può essere utilizzato a supporto delle decisioni nella pianificazione urbana a lungo termine. Esso è stato sviluppato dal progetto Sudplan ("Sustainable urban development planner for climate change adaptation"), che ha ricevuto oltre 2,5 milioni di euro nell´ambito del tema "Tic per i servizi ambientali e l´adattamento ai cambiamenti climatici" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Gli sviluppatori dello strumento ritengono che il clima mutevole esporrà le città europee a pressioni ambientali nuove e diverse rispetto al passato. Sudplan aiuterà a garantire salute, benessere, sicurezza e qualità della vita di una popolazione, oltre alla sostenibilità degli investimenti in servizi pubblici e infrastrutture nell´ambito di un clima che cambia. Grazie alla sua natura aperta e la sua concezione architettonica, Sudplan contribuisce a uno spazio informativo condiviso in Europa. Il team di ricerca ha ottenuto questo risultato prendendo le previsioni riguardanti i cambiamenti climatici ed estraendo il loro impatto a livello urbano. Lars Gidhagen del Swedish Meteorological and Hydrological Institute (Smhi) in Norrköping, il coordinatore del progetto, spiega che "sarà possibile vedere tutto in 3-D. Se si sta osservando l´inondazione di una strada, è possibile vedere come essa si estende in relazione agli edifici circostanti." Molte città europee stanno già affrontando l´impatto dei cambiamenti climatici con l´aumento delle inondazioni fluviali. Esse vengono collegate alle precipitazioni e allo scioglimento della neve nei bacini fluviali a monte piuttosto che al fenomeno stesso nella città. Sudplan rende più facile la pianificazione per questo tipo di inondazioni, oltre che per altri scenari quali allagamenti dovuti a temporali o, all´estremo opposto, siccità e scarsità di acqua. Anche il crescente inquinamento atmosferico può essere valutato in rapporto agli standard nazionali e agli obbiettivi ambientali, e nell´ambito di un futuro in cui il clima è cambiato. Una città che sta già tentando di affrontare le conseguenze delle inondazioni è Wuppertal in Germania. Wuppertal vanta una popolazione di 350.000 abitanti ed è situata in un paesaggio collinare. Durante le precipitazioni piovose abbondanti, il sistema per lo scarico dell´acqua piovana della città viene bloccato rapidamente dai torrenti ingrossati e l´acqua scorre quindi in superficie. Questo deflusso di acqua piovana spesso danneggia preziose infrastrutture pubbliche e proprietà private. A peggiorare ulteriormente la situazione c´è la previsione che i cambiamenti climatici avranno un crescente impatto sulla frequenza con cui si verificano le piogge abbondanti a Wuppertal. Questi fattori rendono il centro industriale della Renania Settentrionale-vestfalia una città di prova ideale per il progetto Sudplan. "Wuppertal ha gravi problemi con le inondazioni, con l´acqua piovana che scorre come un fiume lungo le strade. Essi possono usare questo strumento di simulazione per vedere le misure adottate per modificare la topografia della città, forse costruendo piccole barriere nelle strade e sollevando i marciapiedi per evitare che lacqua penetri nelle case," ha detto Gidhagen. Lo strumento è stato testato anche in altre città. Stoccolma in Svezia e Praga nella Repubblica ceca sono state scelte per i test sulla qualità dell´aria, mentre Linz in Austria è stata scelta per i suoi sistemi di scarico dell´acqua. La componente per la visualizzazione 3D di Sudplan, che include la parte più entusiasmante del Scenario Management System (Sms) di Sudplan, è attualmente disponibile per i test pubblici. Questa componente è in grado di gestire la visualizzazione dei dati/risultati di Sudplan in un contesto geografico tridimensionale. Usando il kit di sviluppo (Sdk) del software World Wind, esso integra i risultati di un sistema informativo geografico (Gis), della visualizzazione e della simulazione. I tipi di dati supportati dalla componente 3D di Sudplan vanno da dati unidimensionali (ad es. Misurazioni georeferenziate delle precipitazioni), a set di dati temporali tridimensionali (ad es. Serie temporali 3D dell´inquinamento atmosferico). Per maggiori informazioni, visitare: Sudplan: http://www.Smhi.se/sudplan Istituto meteorologico e idrologico svedese: http://www.Smhi.se/en |
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RECUPERO DEI SOTTOTETTI, VIA LIBERA DEFINITIVO DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE DAL 1° OTTOBRE 2012, IL PROVVEDIMENTO È ESECUTIVO |
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Firenze, 3 ottobre 2012 - Via libera definitivo dal consiglio comunale alla delibera che permette di realizzare un vano aggiuntivo nei sottotetti delle abitazioni: da oggi il provvedimento è esecutivo. La nuova norma prevede che i vani nei sottotetti si possano realizzare purchè l’altezza media della stanza sia almeno di 2,30 metri di altezza, contro i 2.70 necessari fino ad ora. “Il provvedimento, che modifica le norme tecniche di attuazione del piano regolatore, nasce da una legge regionale del 2010 che ancora il Comune di Firenze non aveva recepito – spiega l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci – e risponde alle centinaia di privati e professionisti che ci chiedevano di poter cogliere questa opportunità. E così oggi da un lato veniamo incontro alle esigenze dei cittadini e delle famiglie, e dall´altro diamo occasione di lavoro alle piccole imprese edili, sempre rispettando in pieno il principio dei ‘volumi zero’ sancito dal Piano Strutturale". La nuova norma vieta comunque sia di modificare profilo e sagoma del tetto, sia di ricavare dalle modifiche una nuova unità immobiliare frazionando l’appartamento. Inoltre gli interventi dovranno rispettare “il particolare regime di tutela del centro storico e degli edifici di particolare interesse – aggiunge l’assessore Meucci - operando in adeguamento alle normative sul contenimento dei consumi energetici, e quindi costituendo anche l’occasione per una generale riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Recupero sottotetti, il presidente Dormentoni (Pd): "Provvedimento utile per i cittadini, di valore economico e occupazionale" "Oggi abbiamo approvato un provvedimento di grande utilità per molti cittadini, che ha anche un valore economico ed occupazionale. Un´opportunità ai residenti che vivono in case con sottotetti, nel rispetto dei valori paesaggistici e del principio del non consumo di nuovo suolo". Così il presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni che aggiunge: "Il Consiglio comunale, dopo che lo ha fatto la commissione Urbanistica la scorsa settimana, ha dato il via libero definitivo all´ importante delibera per il riutilizzo dei sottotetti che da oggi diventa finalmente esecutiva. E´ un provvedimento che risponde a moltissimi privati cittadini e liberi professionisti che ci chiedevano di cogliere la opportunità data da una legge regionale del 2010 che ancora il Comune di Firenze non aveva recepito. Un provvedimento che può rappresentare anche una piccola ma significativa occasione di lavoro alle piccole imprese edili del territorio. La nuova norma- aggiunge il presidente Dormentoni-, che modifica le norme tecniche di attuazione del piano regolatore, prevede che i vani nei sottotetti si possano realizzare purchè l’altezza media della stanza sia almeno di 2,30 metri di altezza, contro i 2,70 necessari fino ad ora. Si vieta comunque sia di modificare profilo e sagoma del tetto, sia di ricavare dalle modifiche una nuova unità immobiliare frazionando l’appartamento". |
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SISMA, AL VIA ORDINANZA DEL COMMISSARIO ERRANI PER PROCEDERE ALLA RIPARAZIONE DEGLI ALLOGGI PUBBLICI IN EMILIA-ROMAGNA. OLTRE 13,3 MILIONI DI EURO PER RECUPERARE 916 ALLOGGI E 1,7 MILIONI DI EURO PER GLI INTERVENTI GIÀ REALIZZATI. |
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Bologna, 3 ottobre 2012 – Parte la riparazione degli alloggi pubblici gestiti dalle Acer dell’Emilia-romagna danneggiati dal terremoto: oltre 13,3 milioni di euro per recuperare 916 alloggi e 1,7 milioni di euro per gli interventi già realizzati. Questo è quanto stabilisce l’ordinanza (la numero 49 del 2 ottobre 2012) emanata oggi dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani. L’ordinanza approva il ´Programma per il ripristino, la riparazione ed il potenziamento del patrimonio edilizia residenziale pubblica´, che prevede tra l’altro riparazione e ripristino immediato di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012, sia temporaneamente o parzialmente inagibili (classificati ´B´ e ´C´) che inagibili (‘E’ definibili con un livello di danno ‘leggero’). Il provvedimento prevede una spesa complessiva pari a 8 milioni e 783 mila euro per 733 alloggi classificati B e C (122 in provincia di Bologna, 206 nel modenese, 325 nel ferrarese e 80 nel reggiano), 4 milioni e 578 mila euro per 183 alloggi “E leggere” (42 nel bolognese, 141 nel modenese), 1,7 milioni di euro per interventi già realizzati (in provincia di Modena, Reggio e Bologna). L´ordinanza è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. |
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TERREMOTO/EMILIA PROSEGUE IL PROGRAMMA CASA PER LA TRANSIZIONE E L´AVVIO DELLA RICOSTRUZIONE. OCCORRE CHE IL GOVERNO APPROVI IL DECRETO PER CONSENTIRE ALLA REGIONE DI VARARE ORDINANZA PER GLI INTERVENTI DI RECUPERO DELLE IMPRESE"
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Bologna, 3 ottobre 2012 - «Il provvedimento per recuperare gli alloggi pubblici è un ulteriore tassello per completare il ‘Programma casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione’ varato a metà agosto». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli commentando l’ordinanza sul ‘Programma per il ripristino, la riparazione ed il potenziamento del patrimonio edilizia residenziale pubblica’ varato oggi. «Ora occorre, come concordato, che il Governo, nel Consiglio dei Ministri di giovedì 4 ottobre, approvi il Decreto legge – ha aggiunto l’assessore Muzzarelli - consentendoci di varare l’ordinanza relativa agli interventi che riguardano il settore produttivo ed il provvedimento per gli interventi di riparazione e miglioramento degli edifici con danno classificato ‘E’ leggere». |
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IN VENDITA UNA GRANDE COLONICA A MONDEGGI LAPPEGGI PUBBLICATO UN BANDO ANCHE PER UNA SERIE DI TERRENI |
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Firenze, 3 ottobre 2012 - Il liquidatore della Società Agricola Mondeggi Lappeggi ha pubblicato sul sito della Provincia di Firenze un bando per la vendita di un fabbricato rurale denominato “Il Cerreto” e di alcuni appezzamenti di terreni agricoli nel Comune di Bagno a Ripoli. Il fabbricato è un edificio antico di circa 700 metri quadrati di superfici con un terreno circostante di 8.673 metri quadrati, su due piani oltre al seminterrato, ristrutturato nel 1864 dal Conte Ugolino della Gherardesca. Il bando, con la descrizione del fabbricato rurale e dei terreni, le condizioni di vendita e tutte le informazioni necessarie per partecipare alla gara, si può scaricare dal sito internet della Provincia di Firenze www.Provincia.fi.it Le basi d’asta per la gara variano dai 902.400 euro del fabbricato a cifre dai 35.000 ai 115.000 euro per gli altri lotti di terreni. Il giorno di scadenza per le offerte è il 20 novembre. Informazioni presso il Liquidatore dottor Giano Giani, con studio in Empoli, Via Piave n. 64 – Tel 0571/82376, Fax 0571/82117. |
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RICOSTRUZIONE POST-SISMA: LA VOGLIA DI ESSERCI DELLA PROVINCIA DI PARMA |
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Parma, 3 ottobre 2012 - “Il ritorno alla normalità”. Vincenzo Bernazzoli spiega così il senso del protocollo istituzionale che da oggi in poi “legherà” la Provincia che presiede, quella di Parma, e i comuni modenesi di San Possidonio e Concordia sulla Secchia, due luoghi in cui il terremoto dell’Emilia ha lasciato ferite profonde. Lì i tecnici della Provincia di Parma e di diversi comuni del Parmense hanno lavorato dal giorno dopo il sisma, una squadra di una trentina di persone a fianco delle comunità locali, impegnata in tante funzioni: dal censimento danni alla stesura degli atti amministrativi, nell’attività di controllo e monitoraggio, di front office per l’assistenza alla popolazione colpita e così via. In quel clima d’amicizia è nata l’idea di questo “Patto istituzionale di solidarietà”. “Non è la prima volta che prestiamo soccorso ad altre comunità – ha detto il presidente Bernazzoli – la nostra provincia ha una tradizione forte in questo senso che è anche una risorsa perché il nostro è un territorio che ha saputo tenere al centro il tema della solidarietà alimentando quella coesione sociale che ha fatto forte questa regione e ci ha permesso di affrontare al meglio situazioni così difficili”. “Spesso ci si dimentica che dopo le difficoltà resta tanto da fare e noi vorremmo poterci essere, per questo oggi stringiamo questo patto che dice tante cose, soprattutto sancisce la volontà di partecipare all’attività quotidiana di ricostruzione svolta dalle amministrazioni locali“ ha spiegato l’assessore provinciale Andrea Fellini, che ha seguito l’attività di Protezione Civile, illustrando i contenuti del protocollo. L’atto sottoscritto è mirato a estendere lo sviluppo delle relazioni e a farne pratica amministrativa, continuando così quell’esperienza solidale di collaborazione quotidiana che ha anche contribuito a rafforzare la professionalità di tutti quelli che sono stati e sono ancora impegnati a fianco delle due comunità modenesi e dei loro amministratori. Quanto sia faticoso e lungo il lavoro di ricostruzione del tessuto economico e sociale dei territori dei due comuni lo hanno spiegato i sindaci. “Siamo ai piedi di una montagna da scalare, con davanti tempi lunghi. Quando mi chiedono di cosa avete bisogno? Io rispondo di risorse umane, professionalità che ci diano consigli e indirizzi. Per questo quello che ha fatto la Provincia di Parma ha colto nel segno – ha affermato il sindaco di Concordia Carlo Marchini – Per noi la scossa più devastante è stata quella del 29 maggio, siamo corsi subito alle scuole dove per fortuna nessun bimbo era rimasto ferito poi alla casa di riposo. Alla fine delle verifiche sono risultate 1.200 le case lesionate e tutti gli uffici pubblici tranne l’asilo nido. – ha aggiunto il sindaco - E’ difficile spiegare il caos di quelle ore, abbiamo capito di non essere soli quando abbiamo visto la colonna della Cri e della Protezione Civile. Anche oggi, che l’attenzione delle televisioni è spenta, continuare ad arrivare in rete tanti messaggi, da tutt’Italia, che ci danno la forza di continuare”. “Vedo qui tante persone che ci hanno aiutato – ha aggiunto Rudi Accorsi sindaco di San Possidonio dove la situazione è altrettanto grave - voglio dirvi che avervi avuti vicino è stata una gran cosa, si è mossa una intera comunità e questo è stato così grande che mi fa trarre un bilancio positivo dell’esperienza condotta fin qui. Lo dobbiamo ai tanti che sono venuti ad aiutarci e in particolare alla Provincia di Parma a cui va il nostro ringraziamento più sincero”. Un grazie detto col cuore, condiviso da tutti gli intervenuti alla cerimonia di sottoscrizione a cominciare da chi ha prestato servizio presso le due comunità di Concordia e San Possidonio ovvero tecnici e operatori dei servizi della Provincia e dei comuni e loro associazioni, agenti della Polizia provinciale con il loro comandante Giacomo Fiume, Attilio Ubaldi della Prefettura, i sindaci Babara Lori (Felino), Emanuela Grenti (Fornovo), Giuseppe Pellegrini (Noceto), il presidente del comitato provinciale dei volontari di Protezione Civile Stefano Camin, il presidente della Croce Rossa Giuseppe Zammarchi e Monia Biolzi dell’Anpas, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Soragna, Langhirano, Montechiarugolo, Salso, Zibello, Collecchio, Traversetolo, il comandante del Corpo forestale dello stato Pier Luigi Fedele. |
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AUTONOMIE FVG: CAL BOCCIA PROGETTO RIFORMA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE |
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Udine, 3 ottobre 2023 - "La riforma della pianificazione territoriale del Friuli Venezia Giulia non è prematura perché, al contrario, siamo in grave ritardo rispetto alle reali esigenze della comunità che deve ancora fare riferimento al Piano urbanistico del 1978". L´assessore regionale Riccardo Riccardi ha replicato così alle espressioni favorevoli al principio ma contrarie al contenuto, sfociate nel parere negativo del Consiglio delle Autonomie locali (7 sì, 10 no e 6 astenuti), rispetto al Progetto di piano di governo del territorio illustrato dall´esponente della Giunta Tondo nel corso della riunione di ieri del Cal. "Questa - aveva precedentemente spiegato Riccardi - è una riforma di sistema, un passo avanti rispetto a scelte sistemiche globali caratterizzato da proposte e non da norme che saranno predisposte solo in seguito, anche in base alle indicazioni raccolte". Le spiegazioni e la disponibilità dell´assessore a cancellare i punti indicati dai richiedenti, ad esempio dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha contestato l´estremo rigore di regole e prescrizioni a fronte di principi formulati in maniera a suo dire poco chiara, non sono bastati a ottenere il via libera del Cal. Le Aree Vaste saranno di competenza dei Comuni, aveva inoltre precisato l´assessore, e la riforma porrà i sindaci nelle condizioni di determinare le rispettive scelte territoriali. Sorpreso dall´esito del voto anche il presidente del Cal, Ettore Romoli, che ha giudicato strana la condivisione universale dei concetti e la contemporanea maggioranza di no dai quali, con dichiarazione palese, si è dissociato il sindaco di Medea, Alberto Bergamin. Pareri positivi del Cal, invece, sugli altri due punti all´ordine del giorno, ovvero lo schema di disegno di legge in materia di beni e attività culturali in Friuli Venezia Giulia (13 sì e 6 astenuti), esposta dall´assessore Elio De Anna, e la proposta di legge relativa alla promozione dell´attività sportiva di giovani in condizione di bisogno (unanimità), quest´ultima descritta dal consigliere regionale Massimo Blasoni, che ha evidenziato l´innalzamento dell´età ammissibile da 18 a 19 anni. "Avere acquisito il parere favorevole del Cal - ha commentato De Anna a margine della riunione - rappresenta un passaggio fondamentale perché, in questo modo, anche Province e Comuni diventano attori protagonisti di questa svolta epocale. Il territorio - ha aggiunto - recepisce la necessità di aggiornare norme datate che fanno riferimento a una cultura non al passo con i tempi". |
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MONZA E BRIANZA - LA CINA PARTNERS DELLE IMPRESE BRIANZOLE |
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Monza, 3 ottobre 2012 - La Cina visita la Brianza per trovare partners commerciali. Nei prossimi giorni una delegazione del China Council for the promotion of International trade sarà ricevuta dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza e dalle principali istituzioni e associazioni di categoria del territorio. I sei rappresentati dell’istituzione cinese saranno accompagnati da Zhong Liu, direttore del principale quotidiano economico cinese di Shentzen. La Commissione Centrale del Ccpit, con sede a Pechino, è articolata in 20 dipartimenti operativi, che coordinano le attività dei 28 uffici di livello regionale, degli oltre 600 uffici di livello provinciale, delle 49 società affiliate di livello regionale e delle 18 società affiliate di livello settoriale e dei 16 uffici di rappresentanza esteri, fornendo informazioni e supporto istituzionale alle attività degli industriali cinesi e dei loro partners o potenziali partners. La delegazione cinese che sarà accompagnata da Marco Pipino, avvocato e sindaco di Carate Brianza, ha accolto la richiesta pervenuta direttamente dal China Council. Un rapporto commerciale quello tra la Brianza e la Cina che vale più di 400 milioni di euro nei primi sei mesi del 2012 (oltre il 90% nel settore manifatturiero), di cui l’export vale oltre il 30%. L’incontro con la delegazione cinese si inserisce in un fitto calendario di appuntamenti che la Camera di Commercio di Monza e Brianza sta organizzando per promuovere il sistema economico e imprenditoriale del territorio nel mondo. La scorsa settimana la Cdc in collaborazione con Promos, ha promosso la visita in Brianza di una delegazione istituzionale e di imprenditori canadesi della città di Vaughan (nord di Toronto), accompagnati dalla Camera di commercio dell’Ontario. Energie rinnovabili, edilizia, design i settori su cui si sono concentrati gli incontri btb tra le imprese della Brianza e i rappresentanti canadesi. |
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SARDEGNA: FONDO JESSICA BOCCATA D’OSSIGENO PER AREE URBANE, EFFICIENZA ENERGETICA E IMPRESE |
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Cagliari, 3 Ottobre 2012 - "La Regione ha avviato una collaborazione importante con la Bei (Banca Europea per gli Investimenti) che attraverso la costituzione del Fondo Jessica permetterà alla Sardegna di poter contare su 70 milioni per la crescita del sistema economico e produttivo. In un periodo di grave crisi come quello che stiamo attraversando riteniamo che per il rilancio dell’isola sia fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti per garantire accesso al credito e sviluppo". E’ quanto affermato dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, a margine dell´apertura a Sassari, nella sede dell’Ance, dei lavori del workshop: "Jessica: lo sviluppo urbano sostenibile". "In appena un anno – ha sottolineato La Spisa – sono arrivate a conclusione le fasi relative a due bandi di 35 milioni ciascuno, destinati alla riqualificazione e rigenerazione urbana nelle principali cittadine capoluogo di provincia e per il progetto "Sardegna Co2.0" finalizzato a migliorare su base comunale l’efficienza energetica in tutta la regione attraverso il finanziamento di progetti integrati che possano prevedere anche l’installazione di impianti di fonti energetiche rinnovabili. Ad aggiudicarsi il bando sono stati il Banco Sardegna attraverso la società Sinloc e il Banco di Credito Sardo attraverso la Equiter. L’accesso a questo Fondo sarà una boccata di ossigeno per quei comuni e quelle imprese che hanno idee forti, vincenti e realizzabili". Domani, mercoledì 3 ottobre alle 9,15, il workshop si terrà nella sede Ance di Cagliari. |
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THYSSEN-OUTOKUMPU; PRESIDENTE UMBRIA MARINI OGGI A ROMA PER INCONTRI CON RAPPRESENTANTI GOVERNO |
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Perugia, 3 ottobre 2012 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è oggii a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, per conoscere direttamente dai rappresentanti del Governo forme e modalità con le quali l´esecutivo nazionale intende seguire la vicenda di Thyssen Krupp Terni, alla luce delle ultime decisioni comunicate dal Gruppo Outukumpu, e relative al sito umbro. "Non trattandosi di una vicenda legata ad una crisi industriale, né di mercato - afferma la presidente Marini, ritengo che le sorti della più grande industria nazionale di acciaio inossidabile, che occupa una parte rilevante del mercato europeo e mondiale, necessitino della definizione di una sede formale di confronto tra Governo, istituzioni umbre e forze economiche e sociali". "Io non penso che possa davvero esistere un obbligo perentorio stabilito dalla Commissione Europea - prosegue la presidente - in materia di ´antitrust´, tale da costringere il gruppo Outukumpu a rinunciare ad una parte sostanziale dell´acquisizione della società Inoxum, con particolare riferimento al sito di Terni. Anzi, ritengo che sia necessario attivare tutti i canali istituzionali per conoscere le proposte e le osservazioni formalmente avanzate, in tal senso, dalla Commissione Europea. In secondo luogo, ritengo urgente che si attivi in merito un confronto diretto - ed in questo senso auspico che il Governo italiano faccia proprie queste mie richieste - con i vertici di Outukumpu, al fine di definire le condizioni affinché si possa mantenere integro il loro nuovo progetto industriale. Di queste mie proposte - ha concluso la presidente - informerò i rappresentanti del Governo già nella giornata di domani". Progetto europeo “boo-games”, venerdì 5 seminario a perugia su “serious games” come strumento politiche economiche e formative Perugia, 3 ottobre 2012 - I "serious games" come strumento innovativo per l´attuazione delle politiche economiche e formative: opportunità e possibili applicazioni dei giochi digitali saranno al centro del seminario tecnico che si svolgerà a Perugia venerdì 5 ottobre, al Sangallo Palace Hotel, dalle ore 9, organizzato nell´ambito del progetto "Boo-games" che, inserito nel Programma europeo Interreg Iv C, si propone di promuovere l´industria europea del gioco attraverso lo scambio di politiche e buone pratiche tra regioni europee. L´iniziativa di Perugia, organizzata dalla società regionale Sviluppumbria che è tra i partner italiani del progetto, farà il punto su "intersettorialità ed impatto dell´industria del ´game´ in altri ambiti di attività". I lavori saranno aperti dagli interventi di Lucio Caporizzi, direttore alla Programmazione, innovazione e competitività della Regione Umbria; Vinicio Bottacchiari, direttore generale di Sviluppumbria, e Soizic Tsin, capofila del progetto "Boo-games", cui seguiranno gli interventi di esperti e rappresentanti dei vari partner del progetto. "I giochi digitali, ricomprendendo in tale accezione anche le simulazioni e mondi virtuali - spiegano gli organizzatori - hanno un potenziale che consente loro di uscire dall´ambito meramente ludico, per diventare uno strumento di supporto didattico importante, grazie alle nuove tecnologie che consentono loro un elevatissimo livello di interattività e quindi una forte capacità di coinvolgimento diretto degli utenti. I giochi caratterizzati da tale intento educativo vengono universalmente definiti ´serious games´ e sono attualmente utilizzati nel campo della formazione nei servizi di emergenza, nell´addestramento militare, nella formazione aziendale, nel settore sanitario, e in molti altri settori della società e vengono adoperati in tutti i livelli di istruzione, in tutti i tipi di scuole e di Università nel mondo. "Le aziende di tutto il mondo - sottolineano ancora gli organizzatori - stanno introducendo il ´gaming´ nel mondo del lavoro e iniziano ad utilizzare tale strumento per reclutare nuovi talenti, migliorare la comunicazione tra il personale, i managers, e per formare i nuovi assunti a tutti i livelli". Di fronte alle potenzialità del settore, in forte crescita, "gli Enti pubblici e le istituzioni sono chiamati a rendersi parte attiva nel sostenere e promuovere l´utilizzo delle tecnologie digitali, incentivando la predisposizione e l´attuazione di politiche di sostegno del settore, ancora nella loro fase iniziale in Italia e in molti altri Paesi europei". |
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PRIMO CORSO DI LINGUA CINESE PER ADULTI PRESSO LA SCUOLA MEDIA GARIBALDI DI CAMPI BISENZIO |
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Campi Bisenzio, 3 ottobre 2012 - Sono circa 34 gli studenti italiani che, grazie all´Associazione Imprenditori cinesi, stanno frequentando presso la Scuola Media Garibaldi di Campi Bisenzio, il primo corso di lingua cinese per adulti. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CORRADO PASSERA INAUGURA LA KERMESSE DEDICATA A MACCHINE UTENSILI E ROBOT |
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Milano 3 ottobre 2012. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera ha inaugurato, ieri mattina, 28.Bi-mu/sfortec, la mostra internazionale di macchine utensili, robot e automazione, in scena, a fieramilano Rho Pero, fino a sabato 6 ottobre. Promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, la manifestazione che gode del patrocinio del ministero dello sviluppo economico, si è aperta con il convegno incentrato sul tema: “Industria e manifattura: il futuro di Italia e Europa oltre la crisi”. Preceduta dal saluto di Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, e Michele Perini, presidente Fiera Milano, alla tavola rotonda, moderata da Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, sono intervenuti: Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, Alberto Quadrio Curzio, professore emerito di Università Cattolica e Accademia Nazionale dei Lincei, e Luigi Galdabini. “Nonostante l’incertezza del contesto e la debolezza del mercato italiano – ha affermato Luigi Galdabini - ove i consumi di macchine utensili si prevede ripartano nella seconda metà del 2013, l’edizione numero ventotto di Bi-mu conferma i dati dell’edizione precedente”. “I costruttori italiani – ha continuato Luigi Galdabini – hanno fronteggiato la riduzione del consumo in Italia intensificando l’attività oltreconfine che, come emerge dai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, oggi assorbe oltre il 70% della produzione di settore”. In ragione di ciò, il presidente Galdabini ha sottolinaeato al Ministro dello Svilupppo Economico: “la necessità di ragionare sull’attuazione di un provvedimento che possa favorire l’attività di export delle imprese. In particolare – ha continuato Galdabini – i costruttori chiedono l’abbattimento dell’Irap per la sola parte relativa al lavoro, per una quota pari al rapporto export su fatturato dell’azienda”. Protagoniste della mostra sono oltre 1.160 imprese, che presentano il meglio della produzione internazionale di settore su una superficie espositiva totale di 90.000 metri quadrati. Sotto i riflettori circa 3.000 macchine per un valore pari a 466 milioni di euro. Il 47% delle imprese espositrici proviene dall’estero, in rappresentanza di 28 paesi: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Israele, Olanda, Polonia e Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Russia, San Marino, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Usa. L’ampia offerta in mostra è sicuro richiamo per visitatori di tutto il mondo che oltre alla proposta di Bi-mu, potranno verificare le nuove soluzioni afferenti il comparto della subfornitura tecnica rappresentata a Sfortec e gli aggiornamenti proposti da Mondo degli Stampi e della Finitura. Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di sistemi di produzione, come è consuetudine, la manifestazione ospita l’iniziativa, concertata da Ucimu-sistemi Per Produrre, Ministero Sviluppo Economico e Ice, che si concretizzerà, tra l’altro, in un ciclo di incontri tra gli espositori italiani e circa 60 qualificate imprese utilizzatrici di alcuni tra i mercati più dinamici: Brasile, Cina, India, Messico, Russia, Turchia, invitati a 28.Bi-mu/sfortec. In aggiunta a ciò, novità della ventottesima edizione della biennale della macchina utensile è “Incontri B2b Bi-mu/sfortec partnering event” in programma il 4 e 5 ottobre. La due giorni di incontri tra operatori italiani e stranieri è organizzata da Cestec e dal Consorzio Simpler, in collaborazione con Enterprise Europe Network Italia. Oltre Quality Bridge, rassegna convegnistica dedicata all’ approfondimento di temi tecnici, 28.Bi-mu/sfortec ospita la speciale Mostra-evento “Gli oggetti del vivere. Le tecnologie del fare”, dedicata a illustrare l’impatto delle macchine utensili nella vita quotidiana. Lo spazio, allestito all’interno del padiglione 18 su una superficie di oltre 400 metri quadrati, sarà animato quotidianamente da una serie di incontri, “90 minuti con…” aperti al pubblico, con alcuni personaggi di spicco del mondo dell’industria. |
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COMMERCIO IN VENETO: ADOTTATO DISEGNO DI LEGGE |
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Venezia, 3 ottobre 2012 - Un’inversione di tendenza rispetto al passato, che veda attribuito un ruolo di maggiore rilevanza al commercio, anche di grande distribuzione, all’interno delle città; al di fuori dei centri storici, favorire invece il recupero del territorio e la riconversione di aree dismesse e degradate. Sono queste alcune fra le principali novità del disegno di legge per lo sviluppo del sistema commerciale del Veneto, adottato ieri dalla giunta regionale, e illustrate dall’assessore regionale al commercio e allo attività economiche Isi Coppola al termine della seduta, insieme al presidente della Regione Luca Zaia. “E’ una pietra miliare per il settore – ha detto Zaia – e si pone come elemento di riequilibrio sia rispetto allo spopolamento dei centri storici, sia rispetto ai principi di liberalizzazione e semplificazione contenuti nella cosiddetta Direttiva europea ‘Bolkestein’”. La legge attualmente in vigore risale al 2004 e prevede tra l’altro una programmazione delle grandi strutture di vendita con contingenti numerici per le superfici pressoché esauriti dal 2007. “E’ una normativa attesa – ha detto l’assessore Coppola – e affrontiamo questa nuova fase di programmazione commerciale con un approccio innovativo e qualitativo. In particolare, è una legge di indirizzo e programmazione, risultato del lavoro di condivisione con le associazioni di categoria, che focalizza l’attenzione sulle politiche attive per la crescita e il rilancio del settore e su nuovi indirizzi per lo sviluppo della rete distributiva commerciale. Guarda soprattutto alla rivitalizzazione dei centri storici che hanno un valore culturale ma anche sociale, oltre che economico”. Per questo la nuova programmazione consentirà e incentiverà anche l’inserimento ogni tipologia di strutture di vendita all’interno dei centri urbani per fare in modo che costituiscano poli di attrazione e rivitalizzazione dell’intero contesto urbano. Le autorizzazioni commerciali saranno rilasciate dagli Sportelli Unici (Suap). Al di fuori dei centri urbani, le grandi strutture di vendita saranno localizzate in aree classificate idonee dagli strumenti urbanistici sulla base di criteri regionali approvati con apposito regolamento che – ha detto l’assessore – “sarà molto snello e flessibile”. Tra gli interventi previsti ci sono anche i distretti del commercio, il commercio elettronico, le agevolazioni per l’accesso al credito a favore delle Pmi commerciali che operano nei centri storici e urbani. Sarà istituito il fondo regionale per la riqualificazione delle attività commerciali. |
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IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA INCONTRA I GIOVANI DI CONFINDUSTRIA ANCONA. |
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Ancona, 3 ottobre 2012 - Il punto di forza nelle Marche resta l’economia reale: per questo motivo sono necessarie una difesa attiva dell’impresa manifatturiera che crea reddito e occupazione e una strategia di crescita che punti all’innovazione e all’internazionalizzazione per competere sui mercati mondiali. Da questi assunti di base è partito l’ 1 ottobre il dibattito tra il presidente della Regione Gian Mario Spacca e i Giovani imprenditori di Confindustria Ancona presieduti da Maria Cristina Loccioni, nell’ambito del ciclo di incontri organizzati dall’associazione con gli stakeholders sul territorio. Nell’incontro sono state toccate tutte le principali tematiche che interessano la categoria: le misure anticrisi a disposizione dei lavoratori e delle imprese; la sfida dell’innovazione e dell’internazionalizzazione; le opportunità delle reti infrastrutturali europee e quelle della longevità attiva; il progetto di una crescita intelligente grazie alla creazione della smart community ; la semplificazione della pubblica amministrazione e la spending review per ridurre i costi della politica; il potenziamento della logista attraverso un maggior coordinamento delle infrastrutture a disposizione e l’importanza cruciale dell’aeroporto delle Marche; la promozione del territorio e delle sue eccellenze per un turismo di qualità. In conclusione è emersa l’esigenza di una maggiore condivisione delle informazioni, delle comunicazioni e delle idee e del recupero dei cosiddetti “rapporti intermedi” tra l’ente e gli imprenditori al fine di lavorare con un maggior coordinamento di insieme che renda più efficaci le azioni in campo e l’utilizzo delle risorse. I primi passi in questa direzione sono già stati compiuti con la programmazione di una serie di incontri tra assessorati competenti e le categorie economico sociali marchigiane, sulle tematiche del credito, dello sviluppo e dell’innovazione. Obiettivo, mettere a punto una strategia condivisa che possa consentire all’economia regionale di riprendere la via della crescita, ora che alcuni segnali di ripresa cominciano a registrarsi a livello nazionale, a partire dai dati sulle esportazioni. “Abbiamo difeso a spada tratta la nostra base occupazionale – ha spiegato Spacca nel corso del dibattito – e siamo riusciti a non intaccarla. Ora la resistenza non basta più. In uno scenario economico fortemente complesso il nuovo paradigma di governance deve basarsi soprattutto su: innovazione, appropriatezza e riformismo. Dobbiamo internazionalizzare ed innovare, con una strategia “smart specialisation” il sistema manifatturiero regionale, per difendere la sua quota di occupazione settoriale più elevata in Italia. Allo stesso modo dobbiamo promuovere e valorizzare nuove specializzazioni (integrazione turismo-cultura-ambiente, green economy, blue economy, ecc) per diversificare l’economia regionale con nuovi motori di sviluppo e rafforzare l’attrattività internazionale del brand Marche oltre che nei tradizionali mercati europei, anche nei Paesi in forte crescita come la Cina, la Russia, gli Emirati Arabi, il Brasile, l’Africa del Nord”. "L´incontro con il presidente Spacca è stato per il Gruppo Giovani un´importante occasione di confronto per capire lo scenario complessivo in cui noi ci muoviamo e al quale siamo chiamati a dare il nostro contributo - ha dichiarato Maria Cristina Loccioni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona - Il clima informale che si è creato ha favorito un dibattito aperto e costruttivo e ci ha fatto capire come la Regione si sta muovendo su tantissimi temi di nostro interesse . Il gruppo che rappresento è formato da 150 giovani sotto i 40 anni che ricoprono all´interno delle loro aziende ruoli di responsabilità: una platea dunque attenta e qualificata che raccoglierà sicuramente gli stimoli lanciati dal presidente Spacca per lavorare al meglio insieme". |
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LINCOLN ELECTRIC: NO ALLO SMANTELLAMENTO DEL SITO PRODUTTIVO. SUBITO UN INCONTRO CON AZIENDA PER RITIRO PROCEDURA DI MOBILITÀ“ |
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Genova, 3 ottobre 2012 - Un incontro immediato con i vertici della multinazionale Lincoln Electric per dire no alla chiusura del sito produttivo di Genova Serra Riccò e al suo trasferimento in Polonia. Lo chiedono gli assessori al lavoro e allo sviluppo economico di Regione e Comune di Genova, Enrico Vesco e Francesco Oddone dopo la riunione svoltasi ieri in piazza De Ferrari alla presenza delle organizzazioni sindacali e del sindaco di Serrà Riccò, Andrea Torre contro la decisione aziendale di chiudere la produzione nel capoluogo ligure. "Non vi è nessuna motivazione – hanno detto Vesco e Oddone – alla chiusura del sito e alla sua delocalizzazione, perché non vi è sentore di crisi produttiva, né di diminuzione dei carichi di lavoro. Al contrario i bilanci appaiono solidi e a luglio vi è stato addirittura un record nella sede genovese di circa 3000 saldatrici assemblate e pertanto non si capiscono le motivazione di una fuga in Polonia, se non per incrementare i profitti". I due assessori presenti all´incontro hanno ribadito alle organizzazioni sindacali che faranno tutto il possibile "per opporsi alla decisione della multinazionale produttrice di saldatrici che dal 2008 ad oggi, nel sito di Genova, ha visto un aumento della sua produttività, con la presenza di 106 dipendenti e 8 lavoratori interinali. "Non si capisce perché – hanno sottolineato Vesco e Oddone – tutte le realtà industriali tengono la produzione vicino ai centri di ricerca, invece la Lincoln Electric vuole fare l´opposto". Risale al settembre scorso la decisione della multinazionale di delocalizzare la produzione di saldatrici nello stabilimento di Serrà Riccò, spostandola in Polonia e mantenendo nel capoluogo genovese solo la ricerca. Una decisione che implicherebbe il licenziamento di 43 addetti del reparto produttivo, oltre alla scadenza, già comunicata, degli 8 lavoratori interinali i cui contratti non verranno più rinnovati da ottobre. Oltre a questi è previsto perdano il posto di lavoro altri 15 pendolari provenienti da Savona, sei disabili e tutto l´indotto costituito da 25 imprese operanti tra Liguria e Basso Piemonte. |
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ARDAGH, 12 MESI DI CASSA INTEGRAZIONE PER 330 LAVORATORI DELL´AZIENDA DEL REGGIANA |
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Bologna, 3 ottobre 2012 - Cassa integrazione straordinaria, a partire da domani mercoledì 3 ottobre, per un periodo di 12 mesi e per un massimo di 330 lavoratori delle unità produttive Ardagh di Montecchio Emilia e Campegine, nel reggiano. È questo l’esito del tavolo crisi regionale, con il quale si è voluto ridurre l’impatto occupazionale e sociale che sarebbe seguito alla messa in mobilità di lavoratori degli stabilimenti Ardagh. La misura è stata adottata per fare fronte alle difficoltà dell’azienda che hanno portato ad un esubero di personale. Hanno firmato l’accordo la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Reggio Emilia, la proprietà, Associazione Industriali di Reggio Emilia, sindacati ed rsu aziendali. Ardagh Group Italy Srl, che dal 1 settembre di quest’anno ha incorporato la società controllata Ardagh Metal Packaging Spa, opera nel settore della produzione di contenitori per alimenti e occupa complessivamente 882 dipendenti, nelle proprie unità produttive presenti sul territorio nazionale. L’impegno dell’azienda in questo periodo è quello di procedere ad una razionalizzazione e specializzazione delle attività, per risultare più efficienti, ridurre i costi ed incrementare così produttività e competitività. Entro 6 mesi dalla scadenza del periodo di Cigs le parti si incontreranno per valutare la possibilità di ricorrere ad un eventuale periodo di proroga per un ulteriore anno laddove il processo di ristrutturazione aziendale non fosse completato, e (entro tre mesi dalla scadenza) per valutare i risultati di tale ristrutturazione. Sono previsti investimenti tecnologici di circa 12 milioni di euro, parte di un progetto più ampio per un totale di 17 milioni di euro. |
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DICHIARAZIONE DI "CRISI COMPLESSA" PER FERRIERA DI TRIESTE |
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Trieste, 3 ottobre 2012 - La Regione chiederà al Governo nazionale di inserire anche la siderurgia triestina tra i casi di "crisi industriale complessa", in base all´articolo 27 del Decreto sviluppo, in modo da accedere agli strumenti di riqualificazione e rilancio previsti dalla legge. Gli uffici stanno preparando la relativa delibera, che sarà approvata nella prima riunione utile di Giunta. Ad annunciarlo è stata Sandra Savino, assessore regionale alle Finanze e Programmazione, che ieri a Trieste, nella sede della Presidenza, ha coordinato una riunione del Tavolo sulla Ferriera di Servola, presenti le istituzioni (Comune, Provincia, Prefettura, Autorità portuale) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, di Confindustria e delle altre associazioni imprenditoriali. Dalla riunione è stata confermata la forte unità d´azione delle istituzioni, nella consapevolezza del progressivo aggravamento della situazione di emergenza della Ferriera e della Sertubi, sia dal punto di vista societario e industriale, sia ambientale. Dall´incontro è emersa la volontà di riportare la questione di Trieste al Tavolo nazionale sulla siderurgia, sottolineando come le conseguenze per la città di una chiusura della Ferriera e della Sertubi sarebbero analoghe a quelle dell´Ilva per Taranto e della Lucchini per Piombino. Altrettanto importanti saranno, è stato detto, i contatti con il ministero dell´Ambiente, per confermare gli impegni sulla questione delle bonifiche dell´area industriale di Servola. L´assessore Sandra Savino ha anche ricordato l´importanza di inserire la vicenda triestina all´interno del Piano europeo per la siderurgia, che prevede specifici finanziamenti per le ristrutturazioni. Secondo l´assessore, è necessario nello stesso tempo imprimere un´accelerazione, d´intesa fra tutte le istituzioni, al Piano di azione per definire, assieme alla fase di transizione fino al 2015, anche gli scenari di sviluppo futuri dell´area. I partecipanti al Tavolo di oggi hanno anche condiviso la necessità di richiamare la proprietà della Ferriera, il Gruppo Lucchini, alle sue responsabilità nella gestione della crisi. |
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CRISI DIACO, ACCORDO PER RICHIESTA PROROGA C.I.G.S.
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Trieste, 3 ottobre 2012 - Importante schiarita per l´attività produttiva dei Laboratori Diaco Biomedicali spa di Trieste e per il futuro dei suoi lavoratori. E´ stato infatti sottoscritto presso gli uffici dell´Assessorato regionale al lavoro l´accordo finalizzato alla presentazione della richiesta al Ministero del lavoro di una proroga di sei mesi della Cassa integrazione straordinaria: Presupposto per tale richiesta è l´avvenuta sottoscrizione fra il curatore del fallimento Diaco, la S.m. Farmaceutici e le Organizzazioni sindacali di un accordo di comodato d´azienda per la ripresa dell´attività produttiva, il quale ha previsto per la fase di immediato riavvio l´assunzione a tempo determinato di 33 lavoratori precedentemente in forza alla stessa Diaco. Intanto da settembre la S.m. Farmaceutici ha già ripreso l´attività nella prospettiva di aggiudicarsi la gara che sarà bandita dal Tribunale per la cessione definitiva dei Laboratori Diaco. In tal caso l´impegno della nuova azienda è quello, oltre che di stabilizzare i 33 lavoratori già operanti, di aumentare l´organico fino a un massimo complessivamente di 58. "La proroga della Cigs - spiega l´assessore regionale al lavoro, Angela Brandi - può essere richiesta proprio perché risultano esserci fondate prospettive di ripresa e di una salvaguardia, almeno parziale, dei livelli occupazionali. E questo, se pensiamo allo scenario di un anno fa e al momento economico attuale, appare essere un quadro per lo meno incoraggiante". "L´auspicio ovviamente è che dopo la ripresa dell´attività - conclude l´assessore - si passi con la stabilizzazione e con le ulteriori assunzioni, così come previsto dagli accordi sindacali che sono stati sottoscritti". |
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