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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2012
CIRCA 250 EDITORI ITALIANI PRESENTI DAL 10 AL 14 OTTOBRE ALLA BUCHMESSE. IL 10 OTTOBRE IL SOTTOSEGRETARIO PELUFFO INAUGURA IL PUNTO ITALIA. A SEGUIRE, PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO AIE 2012 SULLO STATO DELL’EDITORIA IN ITALIA: TUTTE LE CIFRE AGGIORNATE DAL MONDO DEL LIBRO UN PRIMO DATO: LA VENDITA DI DIRITTI ITALIANI ALL’ESTERO CRESCE IN MEDIA DEL 16% ALL’ANNO  
 
Milano, 8 ottobre 2012 - Saranno circa duecentocinquanta gli editori italiani presenti alla 64ma edizione della Fiera internazionale del Libro di Francoforte, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti e l’evento più significativo per la promozione della cultura e dell’editoria italiana all’estero. La Buchmesse - in programma a Francoforte dal 10 al 14 ottobre - attende oltre 7000 espositori di 120 diversi paesi che occuperanno i 171.790 metri quadrati della Fiera, con la Nuova Zelanda ospite d’onore. Alla manifestazione - che vede il più alto tasso di partecipazione da parte degli operatori professionali - l’editoria italiana verrà rappresentata da un Punto Italia di 274 metri quadrati (Halle 5.1 C902), realizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie), dall’Ice - Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Qui verranno presentati ed esposti circa 1200 titoli di 48 editori italiani e sarà possibile consultare online il database dei libri in commercio. Il focus di questa edizione 2012 sarà sui media digitali e sulla letteratura per bambini: per questo la Buchmesse ospiterà "Leggevo Che Ero. Ritratti con libro d´infanzia", un progetto della rivista Andersen con Bolognafiere, in collaborazione con Aie e una rete di realtà attive sul fronte della promozione della lettura che sarà allestita in uno spazio di 70 mq al Padiglione 5.1 (A 954-B 966). Una mostra che ha visto il suo debutto mondiale in occasione di Bologna Children’s Book Fair 2012 e che è stata scelta dalla fiera tedesca per raccontare creatività e impegno a favore della cultura del libro, attraverso una galleria di ritratti fotografici di personalità del mondo dell´editoria per ragazzi in posa con un proprio libro d´infanzia. Il programma della giornata di apertura - Il Punto Italia sarà inaugurato mercoledì, 10 ottobre, alle 10.15 dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo, dal presidente dell’Aie Marco Polillo, dall’ambasciatore d’Italia in Germania Elio Menzione, dal console Generale d’Italia a Francoforte Cristiano Cottafavi e dai principali editori italiani. Seguirà alle 11.30 l’incontro con la stampa nella Room Effekt nella Halle 3.C East Side della Buchmesse: questa sarà l’occasione per presentare cifre, tendenze e prospettive sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’Ufficio studi Aie. I primi dati: la vendita di diritti all’estero cresce del 16% medio annuo - La vendita di diritti (o le coedizioni con case editrici straniere) cresce del 16% medio annuo (da 1.800 titoli si è passati a 4.629 in dieci anni). Non più solo per narrativa letteraria e d’autore (17%), ma anche di genere (rosa, giallo, fantasy), bambini (25%), saggistica (16%), arte e illustrati (21%). Il settore dei libri per ragazzi, in particolare, rappresenta il segmento di maggior successo internazionale dell’editoria italiana, nella vendita di diritti ma anche nelle coedizioni (sono 1.108).  
   
   
UNIONE COMUNI MUGELLO: "THE SCAPE", WEB-SERIES DI GIOVANI TRENTENNI TOSCANI. CIAK IN MUGELLO PER LA FICTION ANCHE UN´APPLICAZIONE PER SMARTPHONE E TABLET CON MINI-GAME  
 
Borgo San Lorenzo , 8 ottobre 2012 - Il Mugello fa da ‘set’ a una nuovissima web-series tutta made in Italy. La prima che potrà essere seguita anche su smartphone e tablet con un’applicazione e un mini-game. Sarà un fanta-thriller dal titolo “The Scape”. A cimentarsi nell’impresa un gruppo di 30 giovani professionisti toscani, tra i 20 e i 30 anni, con formazione nei settori dello spettacolo, teatro, video, comunicazione e marketing. Tra pochi giorni nelle campagne mugellane inizieranno le riprese di 3 dei 6 episodi che compongono la fiction per il web. “Un budget risicato, quasi zero, giovani talenti, un’idea, nuove tecnologie ed entusiasmo: è una bella sfida quella che vogliono affrontare questi giovani professionisti - sottolinea il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Giovanni Bettarini -. Stanno investendo su un’idea e un media universale come il web, mettendosi in gioco, puntando sulle proprie capacità con entusiasmo. Ci fa piacere che abbiano scelto il Mugello per realizzare questo loro progetto, in bocca al lupo a tutti!”. Una web series dal titolo "The Scape" si prepara ad approdare sul web, e come location ha scelto proprio la campagna del Mugello. Quella delle serie web è una realtà nuovissima, che negli ultimi tempi ha conosciuto anche in Italia un vero e proprio boom. Il concetto è semplice: si tratta di serie identiche a quelle televisive, che però vengono distribuite e promosse esclusivamente attraverso i social network. The Scape non farà eccezione, approdando su piattaforme come Youtube e Facebook, ma darà ai sui fan dotati di iPhone e iPad anche la possibilità di essere sempre aggiornati sugli sviluppi della serie, grazie ad un´applicazione che conterrà al suo interno anche un gioco in cui verranno svelati particolari inediti della storia. E´ la prima volta che ciò si realizza per una web series italiana. I boschi del Mugello in autunno saranno lo sfondo ideale per una storia che mescola fantascienza e thriller, densa anche di risvolti drammatici, in cui la personalità dei personaggi sarà importante come la soluzione dei misteri, una storia che il regista ed autore Gabriele Arata ha definito come un mistero legato ad alcune sparizioni che approda a riflessioni sulla vita, sulla morte e sulla attuale condizione umana, con le sue paure e fragilità. Ma se il fenomeno delle serie web è nuovo, nuovo è anche l´approccio che occorre per realizzarle. La produzione coinvolge infatti due realtà toscane legate alla comunicazione e alla produzione audiovisiva che sono Disequilibrium laboratorio creativo, ideatore e produttore del progetto e l´Associazione Essi Girano (organizzatori tra l´altro, del Essi Girano Film Festival, che si terrà quest´anno al Teatro Puccini di Firenze), composte da giovani professionisti tra i 20 e i 30 anni che si sono uniti per realizzare un prodotto di qualità a budget zero, nonostante per alcune delle scene più importanti un decisivo contributo sia stato fornito dall´Unione Montana dei Comuni del Mugello, che ha anche patrocinato il progetto. Nel cast molti attori professionisti, noti nel panorama teatrale e cinematografico come Iacopo Braca, (tra i fondatori del Teatro Sotterraneo, vincitori di vari premi di rilevanza nazionale e internazionale, riuscendo a debuttare persino al Rossini Opera Festival di Pesaro all´interno della Xxxiii edizione, con la personalissima regia del "Signor Bruschino" di Gioacchino Rossini) ed Eleonora Cappelletti (protagonista dei film Benvenuti in amore e La Chimica dei sentimenti , doppiatrice, presentatrice e attrice per Il Mese Mediceo di Alessandro Riccio, presso la Compagnia Teatrale Il Genio della Lampada e la Compagnia del Giallo). Le riprese principali inizieranno il 12 ottobre e termineranno a dicembre. The Scape – Web series Regia: Gabriele Arata; Attori principali: Alessio Alloi, Niccolò Arcangeli, Iacopo Braca, Eleonora Cappelletti, Paola Checcucci, Alessio Martinoli, Filippo Paolasini, Vittoria Sammuri, Anna Serena. Il soggetto: La storia gira attorno a un gruppo di nove persone (Sarah, Manuel, Lucas, Eleonor, Stephan, Anghela, Gabriel, Lara e Ivan) chiuse dentro una casa isolata nel bosco. Fin dall´inizio non è chiaro se la reclusione sia forzata o consenziente. Nel corso degli eventi, il numero degli inquilini sembra destinato a ridursi drasticamente, senza che se ne possa comprendere le cause. Sembrano perennemente osservati da qualcuno, o qualcosa, una figura misteriosa e sfuggente che aleggia per tutta la serie, come un vero e proprio regista in grado di manipolare i destini dei personaggi. Questa figura invierà all´interno della casa Manuel, che si presenterà come fratello di Gabriel, personaggio appena scomparso, diventando l´unico tramite che i protagonisti avranno con l´esterno. Inizialmente visto con sospetto dagli altri, aiuterà inaspettatamente Sarah nel suo tentativo di fuga, ma entrambi si renderanno ben presto conto che la fuga non è contemplata. Attraverso l´utilizzo di flashback e flashforward, vedremo in parallelo fatti di strane sparizioni che sembrano sempre in qualche modo collegate con la casa o con coloro che la abitano. Le psicologie dei personaggi si svilupperanno attraverso i forzati rapporti interpersonali all´interno dell´abitazione, vera e propria fabbrica di orrori celati. Ad ogni sparizione, più che la sofferenza e il malumore di coloro che restano, si percepisce tra gli abitanti una sorta di invidia di fondo, dettata probabilmente da un forte desiderio di sparire come i compagni, oltrepassando anch´essi quella soglia invisibile che sembra essere un vero e proprio portale custodito nella casa stessa, con la speranza che questo possa condurli verso un´altra realtà. Sarà questo cambio di atteggiamento a rivelare la ragione che ha spinto i personaggi a trovarsi proprio in quel luogo, destinato ad essere il loro punto di non ritorno. L´idea della trama si è sviluppata autonomamente partendo da una accurata ricerca storiografica, su fatti realmente accaduti di strane sparizioni e le varie teorie riguardanti le possibili cause; una trama che parte in modo avvincente e intrigante fino ad estendersi poi come riflessione sulla vita, sulla morte e sulla attuale condizione umana, con le sue paure e le sue fragilità. Rivelandoci come unico modo per liberarsene, l´auto annientamento o la fuga, qui rappresentati come una vera e propria smaterializzazione e rinascita. Al fine di rendere al meglio questa condizione, sarà data maggiore rilevanza alla ricerca di una giusta atmosfera più che ai dialoghi veri e propri. La conclusione della prima serie non permetterà comunque allo spettatore di capire l´identità della figura misteriosa, ne tanto meno la verità su cosa realmente avviene dall´altra parte, in modo da lasciare completa libertà per un seguito e mantenendo viva la curiosità e l´interesse dello spettatore.  
   
   
CINQUANTA GIORNI DI CINEMA INTERNAZIONALE A FIRENZE: SI PARTE IL 25 OTTOBRE  
 
 Firenze, 8 ottobre 2012 – I festival del cinema in Italia non si contano, ma la rassegna cinematografica più grande è sicuramente la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze, dal 25 ottobre al 14 dicembre, al cinema Odeon. Un cartellone composto da 9 festival internazionali, oltre a rassegne, anteprime, eventi, incontri con gli autori. L’idea, ricordano gli organizzatori, è nata nel 2007 per dare slancio, in termini di visibilità e promozione, ai grandi festival fiorentini che, riunitisi in un unico cartellone, hanno dato vita ad una vera e propria stagione autunnale di cinema internazionale di qualità. Questa sesta edizione è ormai una manifestazione dalle caratteristiche precise e inedite, innovativa nel panorama italiano e internazionale, ricca di contenuti e proposte, pur nel rispetto delle specificità di ogni singolo evento. “Per fare della Toscana la casa del cinema di qualità – ha affermato il 4 ottobre l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, alla presentazione romana della 50 giorni - abbiamo fatto una scelta: invece del glamour, convogliamo tutte le nostre energie in eventi di alto spessore culturale. E’ un cinema che deve far crescere, ecco perché molti dei nostri festival sono rassegne dedicate alla cultura di paesi più o meno lontani. E’ un cinema che fa riflettere, grazie all’ampia offerta di documentari. Ma è anche un cinema che apre la mente e il cuore, che racconta, ad esempio, il mondo dell’omosessualità e le difficoltà di chi deve lottare per affermare diritti fondamentali. In 50 giorni offriremo tutto questo”. “L’edizione 2012 della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze riveste un particolare valore – ha aggiunto l’assessore -. Dopo cinque anni di attività il bilancio è assolutamente positivo, sia per quanto riguarda i contenuti culturali offerti, sempre di grandissima qualità, sia per le presenze che si sono di anno in anno consolidate. Ma soprattutto è la testimonianza di come si possa fare buona cultura senza impiego di risorse stratosferiche; e invece grazie al lavoro, alla passione, alla creatività di quanti ogni anno rendono concretamente realizzabile questo evento. Il mio ringraziamento va quindi a tutti i festival che compongono la 50 giorni, alle consolidate e qualificate presenze e alle nuove proposte. Ringrazio la Fondazione Sistema Toscana che su indicazione della Regione ha permesso alla 50 giorni di crescere e di radicarsi sempre più sul nostro territorio, diventando un evento ormai atteso da un pubblico sempre più vasto”. “La Regione – ha concluso Scaletti – vede nel cinema non solo un importante strumento culturale ma anche uno straordinario veicolo turistico ed economico e per questo ha deciso di aiutare con fondi specifici chi viene a girare un film in Toscana. Ed infine, vorrei fornire un altro dato. La Toscana è la regione italiana con il maggior numero di sale cinematografiche digitalizzate: la dimostrazione che anche in questo settore lo sguardo è puntato al futuro”. I denominatori comuni tra i nove festival sono emersi nel corso delle varie edizioni della 50 giorni: la proposta di film in anteprima in Italia; la predominanza del cinema del reale, sul solco di quanto creato a Firenze, dal 1959, dal Festival dei Popoli; l’apertura di orizzonti verso paesi e culture del mondo; sguardo verso le altre cinematografie europee e mondiali; l’attenzione verso l’affermazione delle diversità di genere; l’abbandono degli alti budget e dei riti mondani per scegliere invece le iniziative di cultura utili agli addetti ai lavori come a tutti gli appassionati di cinema. Quest’anno la novità assoluta è il Balkan Florence Express (26 – 29 novembre), che offrirà uno spaccato significativo della cinematografia proveniente dalla penisola balcanica, vicina all’Italia, ma che ancora non ha molti scambi con il nostro paese, grazie a film provenienti dagli stati che la compongono: Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Albania. Alla 50 giorni approdano quest’anno anche i legami culturali, economici e sociali che uniscono quattro regioni come Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, oggetto del concorso per la realizzazione di un cortometraggio sul tema La cooperazione al cuore del Mediterraneo promosso dal Po Marittimo Italia-francia 2007-2013, il programma europeo di cooperazione territoriale finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). “E’ un modo originale per coinvolgere i giovani – ha detto l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini – per rafforzare una cultura sovranazionale ed europea grazie ad un programma che anche per la Toscana ha rappresentato e rappresenta un’opportunità in più per fronteggiare la crisi e innescare lo sviluppo, tramite lo scambio di esperienze e le sinergie fra realtà regionali diverse che, al di là e al di qua dal mare, lavorano insieme per lo stesso obiettivo”. Il bando si rivolge agli alunni delle scuole superiori di primo e secondo grado, agli studenti iscritti alle università o ai giovani fra i 18 e i 30 anni residenti in una delle quattro regioni del programma. Tutte le date della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”: Florence Queer Festival (25 – 31 Ottobre); France Odeon (1 – 4 Novembre); Il mito degli Indiani d’America da John Ford a Michael Mann (6 e 7 Novembre); Terra di Tutti Film Festival – Cospe (7 Novembre); Premio Tutelarte (9 Novembre); Festival dei Popoli. Festival internazionale del film documenatario (10 – 17 Novembre); Immagini e suoni del mondo. Festival del Film Etnomusicale (18 e 19 Novembre); Africa Day (20 Novembre); Lo Schermo dell’Arte Film Festival (21 – 25 Novembre); Balkan Florence Express (26 – 29 Novembre); Festival Internazionale di Cinema & Donne (30 Novembre – 5 Dicembre); La seconda vita delle immagini. Il senso del mash-up per il cinema. (6 Dicembre); River to River. Florence Indian Film Festival (7 – 13 Dicembre); Premio Nice Città di Firenze (14 Dicembre); La cooperazione al cuore del Mediterraneo. Premio del Programma Italia/francia “Marittimo” 2007-2013 (14 Dicembre); Premio Raccorti Sociali (16 Dicembre).  
   
   
IL ROBOTICA FILM FEST SARÀ LA GRANDE ATTRAZIONE DELLA ROBOTICA WEEK  
 
Milano, 8 ottobre 2012 - La rassegna, unica nel suo genere, prevede proiezioni di particolare richiamo tra cui, ad esempio, per la prima volta sul grande schermo a Milano la versione integrale restaurata di Metropolis, e il film giapponese Ghost in the Shell, con anche il sequel L’attacco dei Cyborg. Il Robotica Film Fest, la rassegna cinematografica internazionale di film ispirati al mondo della robotica, si svolgerà lunedì 5 e martedì 6 novembre al cinema Arcobaleno di Milano. L’iniziativa rientra nell’ambito della Robotica Week, la prima settimana all’insegna del mondo dei robot mai presentata in Italia che, a partire da lunedì 5 novembre e per un’intera settimana, farà diventare Milano la Capitale della robotica e il fulcro di diversi eventi dedicati all’industria e alla cultura, con serate a tema che coinvolgeranno in vario modo la città. La Robotica Week proseguirà con Robotica, l’unico evento fieristico italiano nel campo della robotica umanoide e di servizio, che tornerà dal 7 al 9 novembre a fieramilano, Rho, per poi passare il testimone a Makers Italy, l’evento italiano dedicato al mondo dei makers, dei creativi digitali e tecnologici, in programma dal 9 all’11 novembre. Il palinsesto del Robotica Film Fest è di particolare interesse e prevede diversi film di richiamo tra cui, ad esempio, per la prima volta sul grande schermo a Milano la versione integrale restaurata di Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang, una delle opere simbolo del cinema espressionista, che ha ispirato molti dei principali film di fantascienza. Metropolis è ambientato nel 2026 in una megalopoli a due livelli in cui gli operai, che lavorano come schiavi nei sotterranei, sono incitati alla rivolta da un robot dalle sembianze femminili, che riproduce le fattezze di una di loro. Ma il robot è stato costruito da uno scienziato al servizio di coloro che vogliono vendicarsi di John Fredersen, il dominatore della città. La rivolta, che provoca anche un’inondazione, termina solo quando il figlio di Fredersen riesce a fare da mediatore tra le parti (lunedì 5 novembre, ore 20). Un altro film molto interessante della rassegna è Ghost in the Shell, del regista giapponese Mamoru Oshii, proposto nella versione italiana. Ambientato nel Xxi secolo, è un thriller che segue le vicende dell´agente Motoko Kusanagi e della sezione di Pubblica Sicurezza numero 9, unità specializzata nella risoluzione di casi e di crimini correlati all´informatica e alla tecnologia. Nell´universo di Gits l´ingegneria robotica e le nano macchine (anche dette Micromachine) sono la normalità e la gran parte degli uomini sono collegati alla rete, a cui possono accedere non solo mediante terminali, ma soprattutto attraverso impianti situati nel loro cervello. I cyber-cervelli permettono di connettersi al Web e di utilizzare la propria memoria con la stessa elasticità di quella di un computer, cancellando eventi, sovrascrivendoli, o addirittura immagazzinando libri con estrema facilità. Diversi uomini sono diventati cyborg, ovvero esseri in parte organici e in parte robotici. Quello che differenzia un cyborg integrale da un robot è la presenza di un cervello umano e di un ghost, ovvero l´anima, qualcosa di intrinseco e inspiegabile che permette agli uomini di "sentire" sensazioni particolari. Il ghost è l´istinto non mediato dai calcoli. Ghost in the Shell è in programma martedì 6 novembre, alle ore 20. Lo stesso giorno saranno proiettati alle 21,45 il cortometraggio La città nel cielo - City in the Sky di Giacomo Cimini, e alle 22,15Ghost in the Shell 2: l’attacco dei Cyborg. Quest’ultimo è ambientato nel 2032, anno in cui le città sono ormai abitate da sempre meno esseri umani, sostituiti da androidi dotati di anima, ma vulnerabili all’hacking del loro cervello meccanizzato. I membri della "Sezione 9" indagano su un´azienda operante nella produzione di cyborg, la Locus Solus, i cui ginoidi (androidi dalle fattezze femminili utilizzati come strumento sessuale), hanno ucciso otto persone. I ginoidi possiedono un’anima, che li rende più appetibili ai clienti, creata attraverso una macchina illegale che, partendo da un´anima originale, la elimina per produrne in serie numerose copie. Per questo la Yakuza rapisce giovani ragazze innocenti e le vende alla Locus Solus. Due delle ragazze, però, riescono a interrompere tutto grazie all´aiuto di un ispettore assegnato al caso, Volkerson, causando il malfunzionamento negli androidi e rendendo pubblica la loro condizione. “Con l’iniziativa del Robotica Film Fest abbiamo arricchito la Robotica Week di un evento di grande richiamo in grado di coinvolgere i numerosi appassionati di questo genere di film - dichiara Marco Pinetti, presidente di Artenergy Publishing, la società organizzatrice - Oltre al Robotica Film Fest la Robotica Week prevede, inoltre, molte altre iniziative a tema con protagonisti partner qualificati tra cui, ad esempio, il prestigioso Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci”. Ulteriori informazioni su Robotica 2012 sono disponibili nel sito http://www.robotica.pro/    
   
   
“OCCHI APERTI”: DAL 12 AL 14 OTTOBRE L’EVENTO CONTRO LA CAMORRA TARGATO CAPRI ART FILM FESTIVAL TRE GIORNI DI SPETTACOLI TEATRALI, PROIEZIONI E DIBATTITI CON LA PARTECIPAZIONE DEI MAGISTRATI DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI NAPOLI  
 
Capri, 8 ottobre 2012 - “Invitiamo tutti a vederci. Anche i ciechi più ostinati”. È questo il messaggio provocatorio con il quale è stato annunciato “Occhi Aperti”, un weekend di eventi interamente dedicati al tema della lotta alla camorra promosso dall’associazione Capri Film Festival, già organizzatrice della omonima kermesse di cinema, musica e teatro e giunta lo scorso anno alla sua quinta edizione. Il messaggio è accompagnato dalle immagini dell’omicidio di Mariano Bacioterracino. Catturate da un circuito di videosorveglianza nel rione Sanità di Napoli l’11 Maggio 2009, quelle immagini riprendevano la scena dell’uccisione tra la celata indifferenza dei passanti e, diffuse dalla Procura di Napoli, servirono qualche giorno più tardi ad identificare il killer, facendo il giro del mondo. I giorni interessati dalla manifestazione saranno quelli del 12, 13 e 14 Ottobre (gli eventi cominceranno tutti alle ore 19,00) e la location sarà la suggestiva Chiesa di Santa Teresa in Capri. La prima giornata vedrà la messa in scena del monologo “Il Macero”, interpretato dall’attore Roberto Solofria e tratto dal romanzo di Nanni Balestrini "Sandokan, storia di camorra". La seconda serata si aprirà invece con la proiezione del documentario ”Vita sotto scorta” (regia di Duccio Giordano) al quale seguirà un dibattito pubblico al quale parteciperanno, tra gli altri, alcuni dei magistrati della Dda di Napoli, quali Alessandro Milita, pm in tantissimi processi contro i clan dei Casalesi, e di Catello Maresca, che ha condotto, tra le altre, le indagini relative alla cattura del latitante Michele Zagaria. La kermesse si chiuderà il terzo giorno con la proiezione del film “Là-bas”, sulla nota strage di Castelvolturno, al quale sarà presente anche il regista campano Guido Lombardi, premio della critica internazionale e per l’opera prima al 68^ Festival di Venezia ed in nomination per vari premi ai David di Donatello ed ai Nastri d’Argento. Www.capriartfilmfestival.com    
   
   
A SAN PIETROBURGO IL LUCANIA FILM FAMILY  
 
Potenza, 8 ottobre 2012 - E’ in corso a San Pietroburgo, nei maggiori spazi culturali della città, il Lucania Film Family: un progetto di marketing non convenzionale per la promozione territoriale della regione Basilicata giunto alla sua terza edizione. Dopo la Francia e l’Olanda, quest’anno il festival è approdato in Russia. Da mercoledì scorso e fino a domenica 7 ottobre, la capitale russa ha ospitato una delegazione lucana che attraverso micro-eventi cinematografici ed eno-gastronomici, racconta la Basilicata nell’ottica della promozione del Made in Lucania. Dall’università statale di San Pietroburgo al museo dell’Ermitage passando per una cena riservata al Consolato generale d’Italia, alla delegazione lucana sono riservate diverse occasioni per promuovere il turismo e i prodotti della Basilicata attraverso la degustazione di piatti tipici preparati da chef lucani, la distribuzione di materiale cartaceo pubblicitario della Regione Basilicata e la proiezione di cortometraggi del Lucania Film Festival e di spot audiovisivi di marketing territoriale. Non solo turismo e cultura ma anche occasioni concrete per intessere rapporti commerciali. Per San Pietroburgo, infatti, sono partiti anche i rappresentanti di sette aziende lucane che in un appuntamento dedicato avranno la possibilità di incontrare venti tra i maggiori buyers russi. Il progetto dall’associazione culturale Allelammie e realizzato in collaborazione con l’Istituto del Commercio estero per l’Italia in Russia, la Regione Basilicata, l’Apt Basilicata, il Parco Appennino Lucano, il Gal Le Macine e il Gal La cittadella del sapere. Il programma completo dell’evento è disponibile all’indirizzo: http://www.Lucaniafilmfestival.com/family/russia/    
   
   
TEATRO REGIO DI PARMA I GIOVANI TALENTI DE LA BATTAGLIA DI LEGNANO UN CAST DI INTERPRETI APPASSIONATI, POCO PIÙ CHE TRENTENNI  
 
Parma, 8 ottobre 2012 - Hanno poco più di trent’anni gli interpreti protagonisti de La battaglia di Legnano, seconda opera in cartellone al Festival Verdi 2012, che debutta al Teatro Regio di Parma sabato 6 ottobre alle ore 20.00. L’opera risorgimentale del Maestro si accende del fuoco della passione di giovani voci che a poche ore dall’alzata del sipario raccontano l’emozione di calcare per la prima volta le scene del Teatro Regio di Parma nello spettacolo ideato dalla maestria di Pier Luigi Pizzi, realizzato in tempi record dai Laboratori scenotecnici del Regio, che sarà diretto dal Maestro Boris Brott. L’amore per l’opera e il canto li ha riuniti al Festival Verdi per un’occasione rara, qual è l’allestimento de La battaglia di Legnano, rappresentata qui per la quarta volta nella storia del Teatro, dove manca da 14 anni. Aurelia Florian dalla Romania, Gezim Myshketa dall’Albania, Alejandro Roy dalla Spagna, insieme a Valeriu Caradja dalla Moldavia, William Corrò, Emanuele Cordaro, Cosimo Vassallo e Erika Beretti dall’Italia s’incontrano sulle tavole del palcoscenico del Regio, condividendo la tenacia, lo studio, il rispetto per un pubblico esigente e preparato, e, naturalmente, l’entusiasmo di una carriera agli inizi che affronta con trepidazione l’impegno di un debutto con la musica del Maestro, proprio nelle sue terre. A loro il Maestro Pizzi ha chiesto “quel fuoco che Verdi pretende attraverso la passione che la sua musica ispira”. Gezim Myshketa, il baritono che interpreterà il ruolo di Rolando, ha compiuto i suoi studi proprio al Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma e da Parma ha iniziato un percorso artistico che conta già numerosi successi – l’ultimo in ordine di tempo all’Arena Sferisterio di Macerata dove è stato Escamillo nella Carmen – e torna sul palcoscenico del Regio dopo una piccola partecipazione nel 2005 ne Il Barbiere di Siviglia. “È una grande soddisfazione, con un pizzico di follia sostenuta da un grande, serio e continuo studio per comprendere lo spirito di questa musica stupenda, per poi interpretarla con fedeltà e passione. È grande la commozione nell’esibirmi nella città alla quale devo tutta la mia formazione musicale e dove ho trascorso dieci anni della mia vita, tra il convitto Maria Luigia e il Conservatorio”. Alejandro Roy, che debutta nel ruolo di Arrigo, ha perfezionato i suoi studi con una delle più grandi interpreti del Novecento, Fedora Barbieri. “Siamo tutti giovani, sebbene io lo sia meno degli altri e canto già da alcuni anni, ma nella Battaglia è la prima volta per tutti. Cantare un’opera di Verdi sconosciuta ai più rappresenta, a Parma più che altrove, una vera sfida, nella quale però possiamo contare sull’aiuto davvero generoso del maestro Pizzi e del maestro Brott che ne conoscono molto bene i tanti e diversi aspetti”. Segnaliamo la generosa disponibilità di questo giovane artista che al termine della prova generale di giovedì ha subito un infortunio alla spalla, nonostante il quale sosterrà comunque il ruolo di Arrigo. Gli fa eco Aurelia Florian, premiata lo scorso anno al Sarzana Opera Festival, che completa nel ruolo di Lida il triangolo amoroso dell’opera: “Sono molto felice del fatto che il maestro Pizzi fosse presente alla mia audizione per questo ruolo e mi sento onorata nel debuttare in Italia con un grande maestro come lui. Conoscendo come pochi altri l’opera e il teatro, ci ha guidati passo passo nella realizzazione dello spettacolo che ha creato, rendendo con i suoi consigli tutto più facile. L’emozione, poi, è ancora più forte perché ho cantato per la prima volta in Italia proprio a Parma, in un recital all’associazione Parma Lirica”. Erika Beretti, Valeriu Caradja, Emanuele Cordaro, William Corrò, Cosimo Vassallo attraversano i corridoi e le scale tra i camerini subito dopo la prova generale. “Debuttare a Parma in un’opera verdiana? È il massimo che si possa desiderare!”, commentano incrociando le dita.  
   
   
"PUGLIA SOUNDS" A LONDRA CON GLI ARTISTI PUGLIESI  
 
 Bari, 8 ottobre 2012 -Nella sala giunta della Presidenza della Regione Puglia è stata presentata il 4 ottobre "Puglia Sounds in London", un’intensa tre giorni da lunedì 8 a mercoledì 10 ottobre dedicata ai suoni della Puglia dal reggae al jazz, dal folk al rock, dalla world al pop in cui si esibiranno alcuni dei più rappresentativi artisti pugliesi: Emma Marrone, Nicola Conte, Sud Sound System, Radiodervish, Erica Mou, Canzoniere Grecanico Salentino, Mama Marjas, Livio Minafra, Nidi d´Arac, La Fame di Camilla, Serpenti, Populous e Larssen. Puglia Sounds in London - organizzato da Tij Events con il supporto di Puglia Sounds e dell’agenzia regionale del turismo Pugliapromozione - si svolgerà presso il Koko e il Dingwalls, due prestigiosi club londinesi e presenterà, come in un grande festival, tutte le sfaccettature della musica pugliese. Una grande festa della musica pugliese a Londra che, grazie alla sinergia tra i soggetti promotori, intende promuovere la Puglia come destinazione turistica attraverso uno dei suoi principali elementi di attrattività del territorio: il ricco patrimonio musicale regionale. Alla conferenza stampa hanno partecipato Silvia Godelli - Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Regione Puglia, Alfredo De Liguori – Direttore Marketing Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, Antonio Princigalli - coordinatore Puglia Sounds. Alcune dichiarazioni: Silvia Godelli: “ Con Puglia Sounds in London proseguono le attività di convergenza tra musica e turismo che a Londra trovano un duplice terreno di sinergia: Londra è la capitale europea della musica e negli ultimi anni è diventata una delle maggiori porte di ingresso del turismo straniero in Puglia. Puglia Sounds prosegue nell’attività di promozione ed esportazione della musica pugliese, reduce dal grande successo dell’assemblea generale Ejn appena conclusa, con la tre giorni a Londra e con numerose iniziative che in soli due mesi porteranno la musica pugliese in Gran Bretagna, Stati Uniti, Grecia, Francia, Spagna e Australia. Alfredo De Liguori: “ Puglia Promozione approfitta di Puglia Sounds in London per presentare la destinazione turistica Puglia alla stampa di settore e agli operatori del trade. È in corso inoltre una campagna promozionale e lunedì 8 ottobre un evento sensoriale di presentazione della Puglia a cura di Don Pasta. La scelta di realizzare questa attività di co-promozione a Londra in collaborazione con Puglia Sounds non è casuale, il Regno Unito è un mercato di riferimento, gli arrivi e le presenze inglesi sono aumentate nel 2011 rispettivamente del 18,86% e del 112,92% rispetto al 2010” Antonio Princigalli: “Vorrei partire dalla considerazione che Puglia Sounds in London e le altre attività di internazionalizzazione della musica pugliese sono possibili grazie alla straordinaria qualità della musica pugliese che continua a crescere ed avere sempre più spazio nei principali mercati musicali. Il nostro compito è quello di accompagnare gli artisti e fare da cerniera tra il mercato musicale regionale e i principali mercati musicali internazionali. A Londra ci sarà una grande festa della musica pugliese che ci auguriamo possa favorire l´apertura del mercato musicale inglese. Dopo Londra la musica pugliese sarà protagonista del festival Hitweek negli Stati Uniti, Womex di Salonicco la principale fiera mercato musicale world europea, Mama di Parigi, Fira Mediterrania di Manresa in Spagna e al Awme - Australasian World Music Expo di Melbourne".  
   
   
«LO SCHIACCIANOCI» CON IL «BALLETTO RUSSO» DI ANNA IVANOVA, GIÀ SOLISTA AL TEATRO BOLSHOI DI MOSCA  
 
 Busto Arsizio (Varese), 8 ottobre 2012 - E’ una prestigiosa esclusiva provinciale quella che il teatro Sociale di Busto Arsizio farà trovare sotto l’albero di Natale del suo pubblico. Martedì 22 dicembre, alle 18 e alle 21, la sala di piazza Plebiscito accoglierà, infatti, il «Balletto russo», importante compagnia internazionale diretta da Anna Ivanova, già solista al teatro Bolshoi di Mosca, che ha portato la magia di rappresentazioni come «Il lago dei cigni», «La bella addormentata nel bosco» e «Romeo e Giulietta» in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Africa, passando per l’Italia, la Francia, la Svizzera e la Spagna. I riflettori saranno puntati su un classico delle feste di fine anno: «Lo schiaccianoci», balletto in due atti e tre scene, con prologo ed epilogo, su musiche di Pëtr Il´ic Cajkovskij e per le coreografie del «maitre de ballet» Marius Petipa (e del suo collaboratore Lev Ivanov), che ebbe la sua prima rappresentazione scenica il 18 dicembre 1892, al teatro Marijnskij di San Pietroburgo, insieme con l’opera in un atto «Jolanta». Lo spettacolo, promosso dalla Fondazione Teatro lirico siciliano, con la collaborazione logistica di «Educarte» e della srl «Il teatro Sociale», vedrà nel ruolo dei ballerini solisti Anna Ivanova e Aliksander Alikin, entrambi già conosciuti tra il pubblico bustese per la partecipazione alla passata stagione teatrale con un apprezzato allestimento del balletto «Il lago dei cigni». Fonte letteraria del libretto de «Lo schiaccianoci», scritto dietro commissione del direttore dei Teatri imperiali russi, il principe Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij, è la favola borghese ottocentesca «Nüssknaker und Mäusekönig» («Lo schiaccianoci e il re dei topi») di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, nella versione liberamente rivisitata e privata dai suoi elementi drammatici e horror da Alexandre Dumas padre. Al centro della vicenda c´è una bambina di Norimberga, la dolce e romantica Clara (o, secondo le versioni predominanti Masha, diminutivo russo di Maria), che si prepara a festeggiare il Natale con i propri parenti ed amici. Fra i tanti invitati al sontuoso ricevimento, si distingue uno strano personaggio di nome Drosselmeyer, un po´ prestigiatore e un po´ giocattolaio, che regala alla protagonista alcuni pupazzi meccanici, ma soprattutto uno schiaccianoci di legno a forma di soldatino. A mezzanotte, quando gli ospiti si congedano, la piccola si addormenta su una poltrona del divano e precipita in un sogno/incubo fantastico, nel quale il nuovo giocattolo si trasforma in un bellissimo e coraggioso principe azzurro, con cui combattere contro l´esercito dei topi e, una volta vinta la battaglia, partire in viaggio per il paese delle delizie. Qui vivono la Fata Confetto e altri personaggi di fantasia, come il Cioccolato, il Caffè, il Bastoncino di zucchero candito e i Cannoncini alla crema. La bambina trascorre con loro una notte da favola. Ma tutti i sogni, si sa, durano poco: al risveglio balli e suoni sono svaniti; accanto alla piccola, felice di questo sogno di Natale, c´è solo il suo amato schiaccianoci di legno. A fare da colonna sonora a questo spettacolo, considerato, insieme con il «Lago dei cigni» (1895) e «La Bella addormentata nel bosco» (1890), uno dei balletti fondamentali dell’Ottocento e uno dei più affascinanti di tutti i tempi, saranno, come già ricordato, alcune delle musiche più allegre, sognanti e divertenti nate dal genio di Pëtr Il´ic Cajkovskij tra il 1891 e il 1892: dal «Galop» iniziale al «Trepak» (o «Danza russa»), dalla «Danza della fata Confetto» sino allo squisito «Valzer dei fiori», che segna la fine dello spettacolo. L’atmosfera fatata e di festa che anima l’intera vicenda ha fatto sì che il coreografo e danzatore russo George Balanchine parlasse de «Lo schiaccianoci» con queste parole: «uno dei più bei doni della danza, non soltanto per i bambini, ma per chiunque ami l’elemento magico del teatro: ha un incanto perenne, che non dura soltanto i giorni di Natale, ma tutto l’anno». Il mondo di dolciumi, soldatini, alberi di natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, prodigi, principe azzurro e fatina che tesse la trama di questo fiaba a lieto fine ne fa, infatti, uno dei balletti più amati di tutti i tempi. Con Anna Ivanova e Aliksander Alikin, sul palco del teatro Sociale di Busto Arsizio salirà un qualificato corpo di ballo, i cui artisti sono vincitori di prestigiosi concorsi internazionali, in Russia e all´estero, e si distinguono per l´elevata professionalità, il genio artistico e l´espressività. Costumi e scenografie si ispirano ai canoni artistici del Grande teatro imperiale russo. Www.teatrosociale.it    
   
   
CALABRIA: PRESENTATA LA MOSTRA “PROGETTO MAGNA GRECIA: UN GRANDE PASSATO DAVANTI A NOI”  
 
Catanzaro, 8 ottobre 2012 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il presidente della società “Progetto Magna Grecia” Pino Arlacchi hanno presentato, il 4 ottobre , durante una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro nella sede di palazzo Alemanni, la prima mostra archeologica “Progetto Magna Grecia, un grande passato davanti a noi”, che si svolgerà nelle sale del Parlamento Europeo a Bruxelles, dal 12 al 16 novembre prossimi. All’incontro con la stampa sono intervenuti anche il sovrintendente regionale per i beni cultural Francesco Prosperetti e la sovrintendente archeologica Simonetta Bonomi. “Si tratta di un’altra iniziativa - ha detto Caligiuri - con la quale puntiamo a valorizzare la cultura che rappresenta un asset fondamentale per la nostra regione e, in questo senso, la Calabria con la presidenza Scopelliti sta compiendo passi in avanti significativi. Dall´insediamento ad oggi, infatti, abbiamo investito 250 milioni di euro e altri 100 milioni contiamo di investirli nei prossimi mesi. La cultura nonostante la crisi è un patrimonio inesauribile. C’è bisogno, però, di un gioco di squadra interistituzionale per ridare centralità a questo settore. Gli oggetti che abbiamo scelto per l’allestimento – ha spiegato l’assessore regionale - sono capolavori di grande fascino perché siamo convinti che occorre rilanciare a livello internazionale l’enorme patrimonio culturale e archeologico della nostra regione affinché la Calabria si caratterizzi sempre di più come terra di cultura e di nuove opportunità”. “L’evento di Bruxelles – ha evidenziato Arlacchi - ha una duplice rilevanza: è la maggiore esposizione ospitata dal Parlamento Europeo negli ultimi trent´anni ed è la più importante manifestazione sulla valorizzazione della ricchezza archeologica della Calabria organizzata al di fuori del nostro Paese. È un evento unico – ha proseguito – che ha suscitato molto interesse nei parlamentari europei perché il progetto porta avanti l’idea che le vere radici dell´Europa sono quelle greche”. Arlacchi ha, poi, parlato degli obiettivi della società “Progetto Magna Grecia” “che – ha sottolineato - per decisione del presidente Scopelliti è un organo in house della Regione che intende lavorare per valorizzare e gestire al meglio il patrimonio culturale esistente”. Secondo Propseretti “portare in Europa il tema della Magna Grecia significa mettere in evidenza che la Magna Grecia non è solo questione calabrese, ma riguarda prorpio le radici della stessa Europa”. La sovrintendente Bonomi ha, invece, illustrato in modo dettagliato i reperti che la Soprintendenza ai beni archeologici della Calabria ha concesso in prestito temporaneo per l’allestimento di Bruxelles e che “rappresentano la grandezza della presenza Magno-greca nella regione. Si tratta – ha affermato - del Dioscuro di Locri, il Kourus di Reggio Calabria, la Testa del filosofo, il Toro cozzante di Sibari, l’Elmo corinzio di Vibo, il Cratere di Gioia Tauro e la Stele di Crotone”. All’inaugurazione della mostra, prevista per martedì 13 novembre alle ore 16.30 nella sala Asp3 D-g del Parlamento Europeo a Bruxelles, è stata invitata anche la Regina del Belgio Paola Ruffo di Calabria.  
   
   
DEGRADO INTORNO ALLE BASILICHE DI FIRENZE  
 
Firenze, 8 ottobre 2012 - Una panoramica a 360° sulle problematiche che affliggono le aree circostanti di sei basiliche fiorentine è stato l´argomento dell´incontro che si è svolto oggi in Prefettura tra il prefetto Luigi Varratta, l´arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il vice sindaco Dario Nardella, i vertici provinciali delle forze di polizia e i rappresentanti di Santa Maria del Fiore, San Lorenzo, Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito, Santissima Annunziata. Un appuntamento del tutto nuovo che ha visto per la prima volta sedersi intorno al tavolo del prefetto il cardinale Betori con i responsabili dei luoghi di culto per fare tutti insieme una riflessione comune e individuare le soluzioni alle questioni più urgenti. "L´iniziativa di oggi è partita dall´arcivescovo che si è fatto portavoce del grido di aiuto che proviene da alcune chiese fiorentine - ha detto Varratta - e che ho accolto volentieri. Nei mesi scorsi siamo già intervenuti nell´ambito del comitato per l´ordine pubblico su singoli argomenti, oggi abbiamo deciso di lavorare soprattutto sulla prevenzione". Sono state esaminate nel dettaglio le situazioni dei singoli siti e sono emerse problematiche comuni, collegate principalmente all´abuso di alcol e alla movida, e altre specifiche che variano da basilica a basilica, come bivacchi, sporcizia, danneggiamenti. "Siamo di fronte soprattutto a problemi di disagio e di degrado - ha aggiunto il prefetto - non tanto di ordine pubblico. E´ efficace il controllo del territorio da parte delle forze di polizia, non c´è bisogno di misure straordinarie, non c´è bisogno di militarizzare la città. E´ soprattutto una questione culturale, di comportamenti incivili e di mancanza di attenzione verso i luoghi e di considerazione per le persone. Il nostro obiettivo è di contenere al massimo questi fenomeni per evitare che degenerino in episodi più gravi". Per questo si è pensato di avviare una campagna di sensibilizzazione, rivolta soprattutto ai giovani e agli studenti che vivono la notte fiorentina. "Questa è una città d´arte e una città universitaria - ha sottolineato Varratta - non è pensabile che non ci sia la movida. L´importante è coniugare il divertimento con il rispetto. Di questo i ragazzi devono essere consapevoli. Una maggior responsabilizzazione può essere molto più efficace delle mie stesse ordinanze che proibiscono l´uso di alcolici". Il Comune, che sul fronte del degrado è impegnato da tempo, ha allo studio ulteriori iniziative, come il coinvolgimento dei responsabili delle basiliche nel Patto per la Notte, l´adozione di un nuovo regolamento per disciplinare le diverse tipologie di vendita alimentare e non alimentare, l´aumento di telecamere che funzionano anche da deterrente e vari interventi di tipo urbanistico. "Oggi è emerso un atteggiamento molto collaborativo - ha concluso Varratta - una grande disponibilità da parte di tutti e l´impegno a lavorare insieme. Ci rivedremo fra tre o quattro mesi per fare di nuovo il punto della situazione."  
   
   
LA STAGIONE DELLA MUSICA D´AUTORE  
 
Trento, 8 ottobre 2012 - Sei concerti di grande richiamo, partendo da Nina Zilli per arrivare a Francesco De Gregori. E´ la Stagione 2012/2013 della Musica d´Autore, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento in collaborazione con le agenzie di spettacolo “Fiabamusic” e “Showtime”. Si tratta di sette concerti (ma il cartellone è destinato ad arricchirsi ulteriormente), il primo dei quali è in programma al teatro Auditorium giovedì 8 novembre con protagonista Nina Zilli. Seguiranno gli appuntamenti con Malika Ayane (29 novembre), con i Pooh in inedita versione orchestrale (15 dicembre), con Niccolò Fabi (19 gennaio), col pianista Ludovico Einaudi (2 febbraio) e con i Negrita (8 marzo). Per finire ad aprile con l´atteso concerto di Francesco De Gregori. Il programma dei concerti è stato illustrato oggi, nel corso di una conferenza stampa, da Francesco Nardelli, direttore del Centro S. Chiara.  
   
   
LA STAGIONE DELLA MUSICA D´AUTORE  
 
Trento, 8 ottobre 2012 - Sei concerti di grande richiamo, partendo da Nina Zilli per arrivare a Francesco De Gregori. E´ la Stagione 2012/2013 della Musica d´Autore, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento in collaborazione con le agenzie di spettacolo “Fiabamusic” e “Showtime”. Si tratta di sette concerti (ma il cartellone è destinato ad arricchirsi ulteriormente), il primo dei quali è in programma al teatro Auditorium giovedì 8 novembre con protagonista Nina Zilli. Seguiranno gli appuntamenti con Malika Ayane (29 novembre), con i Pooh in inedita versione orchestrale (15 dicembre), con Niccolò Fabi (19 gennaio), col pianista Ludovico Einaudi (2 febbraio) e con i Negrita (8 marzo). Per finire ad aprile con l´atteso concerto di Francesco De Gregori. Il programma dei concerti è stato illustrato oggi, nel corso di una conferenza stampa, da Francesco Nardelli, direttore del Centro S. Chiara.