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Notiziario Marketpress di Mercoledì 31 Ottobre 2012
AGRICOLTURA IN LIGURIA: PRONTO IL DISEGNO DI LEGGE SULLE TERRE INCOLTE. SALVAGUARDARE IL TERRITORIO PER RILANCIARE L´AGRICOLTURA  
 
Genova - L´ecosistema Liguria è a rischio e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: fasce terrazzate e boschi lasciati a se stessi, terre abbandonate, causa di frane e di dissesto idrogeologico. Per ovviare a quello che sembra un inesorabile declino la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´agricoltura, Giovanni Barbagallo, ha approvato il 26 ottobre un argomento di Giunta che riguarda un disegno di legge sulle norme per il rilancio dell´agricoltura, la salvaguardia del territorio rurale e l´istituzione della banca regionale delle terra. Un´iniziativa che non per caso arriva a distanza di un anno dai tragici fatti dell´alluvione che ha colpito le Cinque Terre e la Val di Vara e Genova. Attraverso il disegno di legge, la cui discussione in Giunta è iniziata e che dovrà concludersi nelle prossime settimane per poi passare all´esame del consiglio regionale, la Giunta lancia un segnale chiaro contro l´abbandono del territorio e l’incuria e per favorire il ritorno alla terra. "Vogliamo favorire il recupero produttivo delle aree a vocazione agricola abbandonate – spiega l´assessore Barbagallo – oppure sottoutilizzate e perseguire anche l´aumento della superficie media aziendale, la costituzione di unità produttive più ampie ed efficienti, con enormi conseguenze anche sul piano occupazionale e di reddito". L´obiettivo della Giunta è quello di richiamare i cittadini che posseggono terreni in Liguria a un comportamento meno negligente verso il proprio territorio e le amministrazioni locali alle loro responsabilità, per quanto riguarda la salvaguardia delle aree e la prevenzione dei fattori di rischio. Nel dopoguerra la Liguria aveva 150.000 persone che lavoravano la terra, oggi sono meno di 14.000 e, vista la fragilità del territorio ligure, sono sempre più necessarie le opere di manutenzione. "Siccome non tutti possono dedicarsi all´attività agricola – continua Barbagallo – la legge prevede che le terre di cui i proprietari non possono o non riescono a prendersi cura siano trasferite nella disponibilità di chi vuole farne uso, attraverso un soggetto terzo garante". Nelle previsioni dell´assessorato all´agricoltura sarà una Fondazione, denominata Banca regionale della Terra, a gestire il terreno al posto del denaro. "Col suo intervento – spiega Barbagallo – la Fondazione favorirà processi di ricomposizione e di riordino fondiario, indispensabili per consentire alle nostre aziende di raggiungere quella massa critica, senza la quale non si può competere, svolgendo una funzione del tutto simile a una banca". Nella discussione la Giunta ha condiviso l´impostazione del provvedimento, ancora sotto forma di bozza, e ha dato mandato all´assessore Barbagallo di avviare al più presto il confronto con gli altri assessorati e i dipartimenti della Regione e con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo per arrivare a un disegno di legge il più possibile condiviso.  
   
   
LOMBARDIA: SUBITO UN TAVOLO PER FILIERA DEL LATTE L´INIZIATIVA LANCIATA DALL´ASSESSORE AGLI STATI GENERALI SERVE RIDURRE I COSTI PRODUZIONE E AGGREGARE AZIENDE  
 
 Cremona - E´ mia intenzione dare vita ad un tavolo di discussione con tutte le parti della filiera del latte: partendo dal produttore, passando dalle aziende di trasformazione , fino ad arrivare alla grande distribuzione. Un´azione necessaria per dare il gusto valore al prodotto latte´. Lo ha detto, il 27 ottobre, Giuseppe Elias, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, partecipando, a Cremona, agli Stati Generali del Latte svoltisi all´interno della 67esima edizione della Fiera Internazionale del Bovino in corso nel quartiere di Ca´ De Somenzi. Salvaguardare Latte Ed Eccellenze´un´iniziativa - ha spiegato Elias - per parlare del prodotto e dello sviluppo che il latte deve avere, ancora di più, nel prossimo futuro. Del resto - ha continuato il responsabile lombardo dell´agricoltura - il latte della nostra regione rappresenta oltre il 40% di tutta la produzione del paese. Una salvaguardia e´ altresì funzionale a proteggere un alimento fondamentale per la produzione di formaggi: eccellenze del Made in Italy´. Serve Programma Per Aggregare - Due i messaggi che l´assessore ha voluto mandare alla folta platea dei produttori presenti agli Stati Generali. ´Serve - ha proseguito Elias - ridurre i costi di produzione del latte anche in prospettiva della prossima riforma della Pac che taglierà gli aiuti finanziari. E serve impostare un programma di aggregazione tra le imprese per aiutare il prodotto sui mercati´. Fiera Con Numeri Da Record Elias ha espresso ´una grande soddisfazione per i numeri della Fiera Internazionale del Bovino da Latte per quanto riguarda gli allevatori, i marchi e i numerosi convegni che si stanno svolgendo . Ho visto - ha concluso l´assessore tecnologie di allevamento e di produzione avanzatissime. L´imprenditore agricolo ha voglia di fare e di investire; purtroppo persiste il problema dei mercati in crisi che di certo non lo aiutano´. (Ln) Rft  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA AUMENTA PRODUZIONE LATTE + 2,8 L´ASSESSORE COMMENTA ESITI PRIMO SEMESTRE CAMPAGNA 2012-2013 SUL SITO DI REGIONE TUTTI I DATI PER EVITARE SPLAFONAMENTI  
 
Milano - ´I dati consolidati della campagna produttiva 2012 - 2013 indicano che la produzione nazionale, monitorata dal mese di Aprile 2012 e fino a tutto il mese di agosto , è stata pari a oltre 4 milioni di tonnellate e la variazione rispetto allo stesso peridio della scorsa campagna (2011- 2012) è di un + 2,8%´. Lo ha detto Giuseppe Elias, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, commentando i dati del primo semestre della campagna del latte 2012 - 2013. Gia´ Utilizzato Il 42,26% Della Produzione - ´Nel primo semestre di questa campagna - ha proseguito l´assessore - è già stato utilizzato il 42,26% del quantitativo di produzione nazionale 2011- 2012´. Parlando delle prospettive per quest´anno di produzione, Elias ha ulteriormente spiegato che ´confermando un incremento del 2,8%, rispetto a quella precedente, si arriverà a raggiungere una produzione nazionale di latte nazionale pari a 11 milioni di tonnellate. Ipotizzando infine i mesi da settembre 2012 a marzo 2013, sempre nel rispetto dell´identico periodo della campagna 2011 - 2012, si sfioreranno quindi le 11 milioni di tonnellate´. Con Monitoraggio Dati Quote Monitorati - ´Grazie alle comunicazioni mensili da parte dei produttivi - ha spiegato l´assessore - è possibile seguire l´andamento della campagna produttiva, confrontarla con la disponibilità delle quote e compiere una proiezione a fine campagna per valutare il rischio dello splafonamento delle quote´. Su Portale Regione I Numeri Per I Produttori ´Per aiutare la programmazione aziendale la Direzione Generale dell´Agricoltura - ha concluso Elias - ha deciso di rendere disponibili sul proprio sito internet nella sezione quote latte i dati relativi alle produzioni nazionali che verranno integrati e aggiornati mensilmente´.(Ln) rft  
   
   
PESCA: IL MINISTERO LIQUIDA 44 UNITA´ A PESCARA  
 
Pescara - Il Ministero delle Politiche agricole ha comunicato di aver disposto il pagamento del fermo biologico 2012 nei confronti di 44 unità da pesca. Lo ha reso noto l´assessore alla Pesca, Mauro Febbo: "Dopo la notizia di ieri sull´avvio dei pagamenti per il Fermo pesca supplementare da parte della Regione, oggi si registra un altro positivo passaggio per le imprese del Porto di Pescara. Questo rappresenta un ulteriore tassello, fondamentale all´interno del percorso che ci siamo prefissati, pertanto, al momento tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, rispettando ampiamenti i tempi. Tengo inoltre a sottolineare che, come è stato rimarcato dallo stesso, Pietro Gasparri, della Direzione generale della pesca marittima e dell´acquacoltura del Ministero, che ringrazio pubblicamente per l´impegno, nell´ambito del fermo 2012 si tratta delle prime imprese liquidate a livello nazionale. Ora per i bonifici effettuati si tratta di attendere i tempi tecnici che dipendono solo dall´Igrue".secondo l´Assessore il traguardo raggiunto "è il migliore che si potesse ottenere, mentre resta la soddisfazione di aver lavorato con efficacia e profitto, a dimostrazione dell´impegno assunto dall´Amministrazione regionale. Sono stati messi in campo tutti gli strumenti a disposizione per dare respiro e sostenere la Marineria di Pescara, che da mesi ormai vive una situazione insostenibile a causa del mancato dragaggio. Nella mia veste di Assessore continuerò a lavorare per raggiungere gli altri importanti obiettivi, in attesa che si giunga ad una risoluzione definitiva di questo annoso problema".  
   
   
SALONE DEL GUSTO A TORINO: SUCCESSO DELLA REGIONE PUGLIA  
 
E´ stato un successo straordinario quello registrato dallo Spazio Puglia alla 9° edizione del Salone del Gusto di Torino: si fa faticava a camminare nei corridoi del Mercato più gustoso del mondo, fra le postazioni delle 72 aziende e dei 15 presidi Slow Food pugliesi, presi letteralmente d’assalto da appassionati, intenditori, semplici curiosi delle tipicità locali, armati di carrello della spesa. Come pure, registrano il tutto esaurito i laboratori del Gusto e le degustazioni guidate a cura di Slow Food. Pubblico da grandi occasioni tutti i giorni anche per lo Show Coocking a cura degli chef pugliesi, allestito nell’area istituzionale della Regione Puglia. “La grande motivazione che accompagna la partecipazione di un così alto numero di produttori espositori - spiega l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno – conferma la piena condivisione della strategia regionale e trova forza nella straordinaria risposta di pubblico e nella attenzione degli operatori e della stampa specializzata che racconta con sempre maggiore evidenza una Puglia quale esperienza e modello di riferimento nel mondo.” La Regione Puglia, per questa prima edizione unificata di Salone del Gusto e Terra Madre (perché, come spiegano dal capoluogo sabaudo, l’universo della gastronomia e del mangiare bene non può prescindere dalla figura dell’agricoltore) ha scelto di puntare sul marchio Prodotti di Qualità Puglia, “perché –- sottolinea Stefàno è coerente con la nostra strategia regionale di investire sulla Tracciabilità del prodotto e di puntare al valore dell´autenticità”. Autenticità, dunque, quale asset strategico che accompagna le politiche di sviluppo regionali e che trova solidità nel "Marchio Prodotti di Qualità Puglia", definitivamente avviato dopo una severissima valutazione dell´Ue. Domani il marchio Prodotti di Qualità Puglia sarà presentato alla stampa nazionale con un appuntamento prestigioso: con l’assessore Stefàno anche il presidente della Regione Nichi Vendola e il patron di Slow Food Carlo Petrini (appuntamento alle ore 19.30 nella sala conferenza dello Spazio Puglia). “Il Marchio, che presenteremo alla stampa anche in questa prestigiosa rassegna – conclude l’assessore Stefàno - si pone l’obiettivo di accompagnare i nostri produttori in un mercato mondiale troppo spesso violentato dalla contraffazione e dai “falsi d’autore”. Da un lato, quindi, vogliamo difendere le produzioni pugliesi dalle imitazioni e, dall’altro, valorizzare e mettere in evidenza le qualità organolettiche e l’autenticità di una tradizione antica che è tornata ad essere orgoglio identitario di una intera comunità regionale.”  
   
   
AGRICOLTURA, VENETO: AGEA ERA UN ORGANISMO INEFFICIENTE E DISPENDIOSO. OBBLIGARE A REALIZZARE GLI ORGANISMI PAGATORI REGIONALI  
 
Venezia - “Dice bene Sergio Rizzo circa Agea: il finto federalismo costa. Io però aggiungo che costa almeno quanto il centralismo, che quasi sempre è anche viziato da inefficienze e vere e proprie prevaricazioni”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato rifà la storia dell’agenzia nazionale, “che in origine si chiamava Aima e agli agricoltori, al solo evocarla, si accappona ancora la pelle”. “Al suo enorme costo si aggiungevano altrettanta inefficienza e capacità di errore, causa di sanzioni applicate all’Italia dalla Commissioni Europea per: indebiti, ritardati o mancati pagamenti (a migliaia) agli agricoltori e per mancati recuperi di indebiti pagamenti. In più, era impossibile dialogarci per far valere i propri diritti. Per questo Parlamento e Governo, una dozzina d’anni fa, decisero di trasformare la funzione svolta (si fa per dire) in un servizio da portare vicino agli agricoltori a livello regionale, mantenendo a livello centrale il solo coordinamento di attività che avrebbero svolto le Regioni”. “Noi lo abbiamo fatto alla svelta – fa presente Manzato – con ottimi risultati, e con noi lo hanno fatto Toscana, Basilicata, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Trento, Bolzano, Calabria. Il Friuli Venezia Giulia sta per provvedere utilizzando la nostra Agenzia. Una parte delle Regioni, però, non ha voluto assumersi queste responsabilità e il Governo è stato costretto a mantenere in vita l’Aima, chiamandola Agea, sostanzialmente per operare in queste ultime realtà regionali”. “Il Veneto, i suoi imprenditori agricoli, non intendono rinunciare per le inefficienze altrui al loro efficace e rapido Organismo Pagatore (Avepa, Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura) che – sottolinea Manzato – è praticamente a costo zero. Istituita nel 2001, ci abbiamo messo dentro tutte le funzioni relative all’agricoltura a lei attribuite, trasferendo il personale che si occupava di agricola. I vantaggi? Gli agricoltori veneti hanno già ricevuto i premi richiesti a maggio 2012, hanno ricevuto l’anticipo del premio Pac in erogazione dal 16 ottobre e così via. Non solo: l’agricoltore ha un’interfaccia vicina e consultabile tempestivamente; è migliorata la qualità delle pratiche con un aumento del livello di utilizzo delle risorse comunitarie (prossimo al 100%) e con il recupero di quelle non spese in altre Regioni. Agea è invece rimasta operativamente quella di prima, se è vero che in Veneto il cosiddetto limite “n+2” è stato conseguito ai primi di febbraio 2012, mentre mi risulta che l’Agenzia nazionale anche quest’anno abbia a rischio risorse pubbliche non pagate per circa 1 miliardo di euro (la metà di provenienza europea. Nell’anno finanziario 2012 Avepa, con 465 dipendenti, ha gestito: 144 mila fascicoli aziendali aggiornati, 122 mila domande di premio alle quali hanno corrisposto 269 mila ordini di pagamento, 50 mila autorizzazioni all’acquisto di carburante agevolato per uso agricolo, 37 mila schedari viticoli, 15 mila dichiarazioni vitivinicole, 7 mila visite ispettive alle aziende agricole, 600 pareri per edificazione di agricoltori in zona rurale, 1.000 riconoscimenti di qualifica di imprenditore agricolo professionale, 7 mila autorizzazioni per l’acquisto e l’uso dei prodotti fitosanitari”. “Concordo sul fatto che l’istituzione degli organismi pagatori regionali costituisce un costo più pesante per i contribuenti – dice ancora l’assessore veneto – ma perché questi devono pagare anche lo Stato che mantiene Agea e non viceversa, mentre la stessa Agea, anziché decentrare proprio personale, ha aumentato il numero di dipendenti pur diminuendo il lavoro. Ricordo infine che proprio la Corte dei Conti, nella Relazione Speciale 2009 sugli “Organismi Pagatori” in Italia, ha ben analizzato la situazione, richiamando “tutte le Regioni al rispetto delle prescrizioni normative in argomento” e, “rimanendo l’attuale situazione di stallo nella realizzazione del disegno normativo volto al completo decentramento delle funzioni di organismo pagatore”, richiamando “l’attenzione del Parlamento e del Governo per l’eventuale assunzione di iniziative di competenza”.  
   
   
TIPICITA´:L´ARROSTICINO CON MARCHIO  
 
Pescara - L´arrosticino d´Abruzzo ha il suo marchio. E´ stato sottoscritto il 26 ottobre a Torino, nel corso della nona edizione del Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre, il protocollo d´intesa tra la Giunta Regionale - Direzione Agricoltura, l´Associazione Regionale Allevatori (Ara) e l´Accademia dell´Arrosticino d´Abruzzo (Acarb) per l´istituzione del marchio "Buongusto - l´Arrosticino d´Abruzzo". Lo ha reso noto l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, dal Lingotto fiere. "Arriva la certificazione di qualità per un prodotto inimitabile, testimone d´eccellenza della nostra cultura del cibo, apprezzato in tutto il mondo. In questo modo non solo riusciremo a dare un contributo reale alla promozione e alla valorizzazione ma anche a tutetale l´autenticità dell´arrosticino abruzzese". Dalle aziende di produzione degli ovini alle tecniche di allevamento, dal trasporto degli animali alla macellazione fino ad arrivare alla preparazione degli arrosticini e loro confezionamento, tutto dovrà seguire una serie di norme volte da un lato alla valorizzazione del patrimonio ovino regionale e dall´altro alla garanzia per il consumatore di mangiare un vero Arrosticino d´Abruzzo.  
   
   
IL MARCHIO “PRODOTTI DI QUALITÀ PUGLIA” ANCHE AI RISTORANTI TIPICI E DI QUALITÀ  
 
I ristoranti che in tutta Europa intendono offrire la cucina tipica di qualità della Puglia potranno fare richiesta di concessione d’uso del marchio alla Regione Puglia e potranno godere di alcune facilitazioni nell’approvvigionamento dei “prodotti di qualità Puglia”: è la novità presentata al Salone del Gusto di Torino, in una apposita conferenza stampa con il patron di Slow Food Carlo Petrini, il suo presidente nazionale Roberto Burdese e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. A fare gli onori di casa l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno che ha spiegato che il riconoscimento di “Prodotti di Qualità Puglia”, quale primo marchio collettivo europeo con indicazione geografica, ha consentito l’avvio della campagna di adesione rivolta alle principali imprese agroalimentari di Puglia e a quelle della ristorazione tipica operanti in tutta Europa. “Vogliamo mettere in rete con il marchio – ha spiegato l’assessore Stefàno - il sistema delle Masserie didattiche pugliesi, più di 90 scuole della filiera agroalimentare e gli agriturismi pugliesi che costituiranno l’avamposto della cucina tipica del territorio con prodotti di qualità. E vogliamo valorizzare l’atlante dei prodotti tipici per farlo diventare il menù dei ristoranti pugliesi nel mondo. Con questo ampliamento dell’uso del marchio abbiamo voluto dare l’opportunità alle imprese della ristorazione di offrire una cucina di qualità che certifica la provenienza e la qualità delle materie prime e nello stesso tempo la qualità del servizio”. “E’ il frutto di una grande fatica, di una grande costanza – ha detto il presidente della Regione Nichi Vendola - Provare e riprovare a riorganizzare, diciamo, la realtà dell’agroalimentare per puntare sulla qualità: questo è il segreto del successo. Quello che bisognerebbe fare per ogni comparto produttivo, bisognerebbe farlo per l’industria, per l’agricoltura, per tutto ciò che è produzione di ricchezza. Puntare sulla qualità. Puntare sulla qualità per noi significa mettere in una relazione viva, la memoria e il futuro. Le migliori tradizioni e le migliori tecnologie. L’innovazione e la riscoperta dell’antico, dei buoni sapori di una volta, insomma, la cucina credo possa arricchirsi di tante storie. Non solo di buon cibo, ma di storie belle, di quelle che è piacevole raccontarsi, perchè la vita senza racconti non ha significato”. Il progetto è piaciuto a Slow Food che con il suo presidente nazionale, Roberto Burdese, ha parlato di una esperienza considerata una vera e propria “best pratics”. Carlo Petrini ha voluto ribadire che “scegliere la strada della Tracciabilita é vincente: la tradizione agricola ci aiuterà a recuperare anche i mestieri artigiani che stiamo perdendo” indicando la Puglia quale modello in un contesto in cui si registra ancora scarsa attenzione al tema agricolo da parte dei governi. A Torino è stata presentata anche una indagine sul consumatore realizzata per conoscere l’apprezzamento e le potenzialità di acquisto dei prodotti a marchio “Prodotti di Qualità Puglia” : il 76% degli intervistati ha dichiarato che nel fare la spesa il marchio aiuterebbe ad identificare con più facilità un prodotto alimentare di qualità; l’ 84,3% degli intervistati ha dichiarato che se il supermercato dove abitualmente fa la spesa facesse una linea dedicata ai prodotti tipici pugliesi a marchio Prodotti Di Qualita’ Puglia sarebbe incuriosito tanto da acquistarne uno in almeno un’occasione; il 76,3% degli intervistati se trovasse nei punti vendita che frequenta abitualmente un cesto con diversi prodotti a marchio Prodotti Di Qualita’puglia ad un prezzo accessibile, sarebbe incuriosito tanto da comprarlo.Dati che rafforzano il progetto del marchio, con cui identificare i prodotti agroalimentari la cui catena produttiva è interamente localizzata in Puglia, “ e che ci aiuta a dare corpo – ha spiegato l’assessore Stefàno - ad un sogno di crescita e di sviluppo del territorio. Una idea che può camminare su gambe straordinariamente solide: la bravura degli agricoltori pugliesi e la fama di cui la Puglia gode in tutto il mondo in fatto di gusto e qualità”. Due aspetti che se da un lato hanno reso la Puglia bandiera del made in Italy agroalimentare, dall’altra per questo forte appeal, espongono le nostre produzioni alla pratica della contraffazione da parte della agropirateria. Ecco allora il marchio “Prodotti di Qualità Puglia”, a garanzia dei consumatori e per restituire dignità ai produttori primari e al tempo stesso forza ad una filiera e ad un brand tutti pugliesi. La Puglia è la prima regione a muoversi in questa direzione, chiedendo ed ottenendo il riconoscimento da parte della Ue del marchio “Prodotti di Qualità Puglia”.  
   
   
LE MARCHE AL SALONE DEL GUSTO CON “I CIBI CHE CAMBIANO IL MONDO”.  
 
Interessanti novità e uno stand innovativo per celebrare “I cibi che cambiano il mondo”. Con questo bagaglio si presenta la Regione Marche al Salone del Gusto di Torino, svoltosi fino al 29 ottobre. Un’edizione inedita perché in abbinamento con un’altra importante manifestazione, Terra Madre, la rete mondiale tra le comunità del cibo. Sarà l’occasione per presentare al pubblico internazionale le produzioni gastronomiche e altri elementi legati al cibo che fanno le Marche espressione della qualità. La Regione Marche intende infatti promuovere e sostenere il progetto rivoluzionario lanciato dal Salone del Gusto: cambiare il mondo proprio attraverso la cultura del mangiare e la conoscenza del cibo, senza per questo rinunciare al piacere della sana convivialità. “Va in questa direzione – spiega il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Petrini – il percorso intrapreso dalla Regione per la promozione di prodotti e produzioni di qualità, con riguardo al loro aspetto ecosostenibile, come testimoniato dal marchio Qm, dalla filiera corta, da quella Ogm free e da quella del biologico. Per questo siamo impegnati per presentare diverse proposte e valorizzare esperienze, sia tradizionali sia innovative, che nel territorio regionale contribuiscono a diffondere un nuovo rapporto con il cibo, attraverso le produzioni di qualità e le eccellenze dell´agroalimentare marchigiano”. Lo stand Regione Marche/slow Food Marche (stand 2A129, 2B129, Padiglione 2) presenta due spazi, tra loro collegati e concettualmente connessi. La Saletta incontri dedicata alla presentazione di progetti, iniziative, personaggi, prodotti e produttori che contribuiscono a definire e rappresentare la qualità delle Marche, con interessanti testimonianze sui “Cibi che cambiano il Mondo”. Dall´allevamento alla pesca, dalle nuove frontiere produttive come la birra alle tradizioni consolidate, dalle piccole esperienze artigianali ai progetti di respiro regionale, questo spazio ospiterà un´articolata rappresentazione della qualità Marche. L´altro spazio dello stand sarà destinato a una Sala ristorante che presenterà no-stop specialità tradizionali e nuove proposte della cucina regionale, con particolare attenzione a prodotti e produttori in linea con il tema del Salone. Gli Istituti alberghieri di Cingoli, Piobbico, San Benedetto del Tronto e Senigallia gestiranno la struttura, a completare il quadro di qualità, professionalità, tradizione ed apertura al futuro che il progetto “Marche al Salone del Gusto” intende proporre e valorizzare. Completeranno l´offerta del ristorante le proposte che ogni giorno verranno presentate dai ristoranti marchigiani che aderiscono all´Alleanza Cuochi-presìdi promossa da Slow Food. Tra gli appuntamenti, sabato 27, alle ore 16.45, la degustazione di 10 etichette di Verdicchio (Castelli di Jesi e Matelica) che attraverserà l’intera gamma produttiva del vitigno, dalle bollicine al passito, a dimostrazione della grande versatilità e delle enormi potenzialità qualitative del vino marchigiano più conosciuto. Il laboratorio sarà in collaborazione con Imt e vedrà la presenza in diretta della trasmissione di Radiodue “Decanter”. L´ultimo giorno, lunedì 29, alle ore 14, sarà invece ospite dello spazio la Community dei Food-bloggers “Gente del Fud” che presenteranno un prodotto regionale in collegamento web. Nel corso della manifestazione sarà dato ampio spazio a due progetti interessanti di respiro regionale: Bovinmarche, che intende proporre l’utilizzo delle carni selezionate di razza marchigiana anche in piatti “fast food”, quali il March Burger, alternativa tutta marchigiana per chi sceglie un pasto veloce senza voler rinunciare all’elevata qualità del prodotto di base, e “Sappiamo sempre che pesci prendere”, un’iniziativa dell’Assessorato alla Pesca finanziata dal Fep - Fondo Europeo per la Pesca, progetto legato alla campagna informativa e promozionale sul pesce fresco regionale, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la tutela della risorsa ittica marchigiana meno conosciuta. In questo contesto, sarà presentato anche l’hamburger di pesce, sempre con l’intento di soddisfare sia chi ha l’esigenza di un pasto veloce ma di qualità sia di conquistare l’interesse dei bambini, portandoli a un maggior consumo di pesce fresco, attraverso trasformazioni, quali l’hamburger, che possono essere per loro più appetibili. Per l’occasione, sarà presentato un cortometraggio “Tu la conosci Alice?” e uno spot, sempre finanziato con il Fep: “Dal Mare alla Tavola le Marche ti vogliono bene”, con il coinvolgimento del noto conduttore tv Massimiliano Ossini. Completano la presenza delle Marche al Salone del Gusto 15 espositori e cinque Presìdi Slow Food (Cicerchia di Serra de´Conti, Lonzino di Fico, Mela Rosa dei Sibillini, Pecorino dei Monti Sibillini, Salame di Fabriano, unico assente per sospensione stagionale della pesca il Mòsciolo Selvatico di Portonovo), oltre alla partecipazione dell´Oliva all´Ascolana nello spazio del Salone dedicato al Cibo di Strada.  
   
   
SUCCESSO DELL’UMBRIA AL SALONE DEL GUSTO DI SLOWFOOD A TORINO. LA REGIONE AL QUARTO POSTO IN EUROPA TRA ‘LE METE DEL BUON BERE’  
 
Perugia – “La presenza dell’Umbria al Salone del Gusto ci ha offerto le migliori possibilità di promozione e conoscenza del nostro territorio attraverso le sue suggestioni, le sue vocazioni e la riscoperta di radici storiche di una agricoltura ed una enogastronomia di qualità, ed i risultati ci hanno dato ragione”, ha affermato l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini, commentando la partecipazione umbra al Salone del Gusto – Terra Madre 2012 che si chiude oggi, lunedì 29 ottobre, al Lingotto Fiere di Torino. “Anche in questa edizione, ha sottolineato l’assessore, la Regione Umbria ha organizzato il suo spazio istituzionale ed insieme a Slowfood Umbria, ai Presìdi dei singoli prodotti umbri ed a numerose aziende agroalimentari della nostra regione, ha offerto uno spaccato dell’assoluta qualità della realtà agricola ed enogastronomica dell’Umbria, che ha confermato la giustezza del percorso che la nostra regione ha intrapreso nella qualificazione e nella valorizzazione delle produzioni. Non a caso, crediamo, il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Ciolos, ha voluto pranzare nello stand dell’Umbria insieme al fondatore di Slowfood Carlo Petrini. E non è un caso che l’Umbria abbia conquistato una significativa posizione nella rilevazione di Tripadvisor sulle mete del buon bere in Europa”: siamo infatti al quarto posto nella classifica di Traveler Choice Wine Destination in Europe 2012, stilata sulla base di milioni di recensioni e opinioni di viaggiatori. Questo risultato rappresenta anche il giusto riconoscimento alla nostra imprenditoria che da molti anni ha creduto ed investito nelle proprie aziende. I riconoscimenti, così autorevoli, ci spronano ad andare avanti su questa strada e a fare ancora di più e meglio”. “Il Salone del Gusto, ha sottolineato l’assessore Cecchini, si è confermato anche uno straordinario momento per mettere al centro della discussione mondiale il valore del cibo di qualità che deve diventare un diritto per tutti i cittadini ed anche un momento di riflessione sulla nuova politica agricola europea grazie anche alla volontà del Ministro delle politiche agricole di riunire in questa occasione la Commissione Stato Regioni”. “Salone del Gusto e Terra Madre 2012 quest’anno per la prima volta sono stati riuniti in un unico evento, come una grande narrazione collettiva, completamente aperta al pubblico. La rete delle comunità del cibo si è unita all’incredibile patrimonio del Salone, fatto di produttori, cuochi, Laboratori del Gusto, attività educative, Presìdi Slow Food. Cibi che cambiano il mondo è il tema che sintetizza le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi che ci hanno raccontato come si può cambiare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo. E dimostrano, ha concluso l’assessore Cecchini, che possiamo fare qualcosa di buono per la nostra salute, l’ambiente e il sistema produttivo senza rinunciare al piacere del cibo e alla convivialità”. “Lo stand Umbria, con la sua collocazione particolare, come una piazza pronta ad accogliere tra le immagini suggestive dei luoghi più belli del nostro territorio” commenta Sonia Chellini, Presidente di Slow Food Umbria “è stato uno dei luoghi più affollati del Salone. Ogni giorno centinaia di visitatori hanno partecipato ai nostri Laboratori del Gusto e ai nostri incontri didattici manifestando interesse e, in molte occasioni, vero entusiasmo: per tutti loro l’invito è stato di venire a provare in loco l’accoglienza, la professionalità dei produttori e degli operatori e le eccellenze dell’Umbria. Grande successo hanno riscosso gli incontri guidati alla conoscenza della tradizione gastronomica umbra: sono stati evidenziati i due aspetti peculiari della cucina umbra: quello delle ricette antiche e tradizionali rappresentato dalla Comunità di Terra Madre delle Cuoche popolari dell’Umbria e quello dell’innovazione e della sperimentazione con gli chef Marco Bistarelli e Paolo Trippini”.  
   
   
AGRICOLTURA. VENETO: LA RICETTA AL CURARO DEI PROFESSORI RISCHIA DI PARALIZZARCI  
 
Venezia - “Temo che il preannunciato record storico dell’export agroalimentare Made in Italy, previsto quest’anno in 31 miliardi di euro, con una crescita del 50 per cento delle vendite di riso italiano in Cina e del 35 per cento degli spumanti nazionali in Francia, abbia fatto ritenere al Governo dei Professori che quello agricolo sia un settore produttivo da spremere di più. Di certo è questo l’effetto che avrà l’attuale testo della Legge di Stabilità, che deprimerà e probabilmente spingerà alla chiusura molte aziende agricole, la loro concorrenzialità e la loro capacità di costruire valore per tutti”. Franco Manzato guarda con preoccupazione alle conseguenze di questa “che è una vera e propria manovra finanziaria, finalizzata in maniera univoca a dare respiro ai circa 2 mila miliardi di deficit costruito negli anni dallo Stato, rispetto ai quali la politica e gli apparati statale non sembrano dare segni di ravvedimento, preferendo scaricare il debito sui cittadini, sugli enti locali e sulle imprese. E’ una freccia al curaro che rischia di paralizzare tutta l’economia italiana, o ciò che ne resta”. “Rivalutare il reddito domenicale e il reddito agrario del 15 per cento non solo aggraverà la fiscalità aziendale, ma si porterà via tutta la residua redditività delle aziende che sono finora riuscite a non indebitarsi. Del medesimo segno – aggiunge Manzato – è anche la rivalutazione al 5 per cento dei terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (iscritti quindi alla previdenza sociale). A questo si aggiungono la riduzione del 5 per cento del gasolio agevolato alle aziende agricole e un più impattante incremento dell’Iva sugli acquisti. Tutto questo è un disegno sulla carta che non considera quali sono i veri margini di guadagno dell’agricoltura, per gran parte già inesistenti e comunque risucchiati da altri segmenti delle filiere. Non è così che si cresce – conclude Manzato – e senza crescita le entrate dello Stato diminuiranno a fronte di una spesa per interessi che non cala, mentre semmai bisogna avere il coraggio di detassare i comparti produttivi per renderli concorrenziali con i mercati internazionali e comunque sostenere quei segmenti, come l’agricoltura, che oggi sembrano i soli a creare valore e occupazione”.  
   
   
ENOGASTRONOMIA: PRESENTATA A PERUGIA GUIDA “RISTORANTI DELL’UMBRIA 2013” DE “LA REPUBBLICA”  
 
Perugia – "È una guida che solo una decina di anni fa sarebbe stata impensabile, e che oggi invece può basarsi su tutto quanto è stato fatto da istituzioni e imprese per qualificare l´agroalimentare umbro e i suoi prodotti di eccellenza, esaltati dal lavoro degli ´chef´, che costituisce il modo migliore per promuoverli in Italia e nel mondo". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, intervenuta stamani a perugia, in una Sala dei Notari affollata di ristoratori e operatori del settore, per presentare con il curatore Giuseppe Cerasa e il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali la Guida "Ristoranti dell´Umbria 2013" de "La Repubblica", 350 pagine in cui si dà conto per schede brevi e puntuali, e senza punteggi di sorta, dei ristoranti di Perugia e Terni, Botteghe del Gusto, agriturismi, case-vacanza, Bed&breakfast, residenze d´epoca, catering, Spa Centri Benessere, "Location" per ricevimenti, Itinerari del Gusto, produttori di vino e di olio, per concludere con l´offerta di serie di ricette, basate su prodotti del territorio, degli "chef" umbri. "È un bel risultato editoriale - ha aggiunto la presidente Marini -, un eccellente veicolo di promozione di quanto la nostra terra può offrire in termini di enogastronomia e prodotti del territorio, una immagine del presente e delle sue future potenzialità, realizzata con competenza e passione, che si rivolge agli umbri e ai turisti, soprattutto - ha detto, alludendo al fatto che la "Guida" verrà venduta anche a Roma con il quotidiano "La Repubblica" - a quelli che vengono dalla capitale". "Sinceramente, quando ci siamo accinti al compito di illustrare le ´bellezze´ enogastronomiche di questa regione splendida per il paesaggio e i suoi territori - ha detto il giornalista Giuseppe Cerasa -, non pensavamo di trovarci di fronte a tanta ricchezza e a tanta vivacità di iniziativa. È una guida che non si limita a mettere in scena gli ´chef´ stellati, ma una sorta di ´unicum´, in cui ristoranti, botteghe del gusto, agriturismi, bed&breakfast, produttori e così via, si presentano insieme per dare un´immagine unitaria alla gastronomia di un territorio. Abbiamo dato anima - ha aggiunto Cerasa - al meglio dell´Umbria". "Se cucina e gastronomia sono cultura - ha affermato il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali -, e cultura che esprime un territorio, allora anche questa guida ci aiuterà nel nostro sforzo di candidare Perugiassisi a capitale europea della cultura nel 2019". "È la prima guida - l´ha definita lo chef umbro Marco Bistarelli, stella Michelin -, che racconta, senza punteggi e antagonismi fra ´chef´, il mondo della gastronomia umbra tutta insieme, secondo un itinerario che si snoda all´insegna della qualità".  
   
   
AGRICOLTURA: OLTRE 2 MILIONI DI EURO PER 819 AZIENDE DI MONTAGNA LA PROVINCIA DI PARMA, HA APPROVATO LA GRADUATORIA DELLE DOMANDE RELATIVE ALLA MISURA 211 DEL PRIP  
 
Oltre 2milioni di euro per 819 aziende agricole che si trovano in zone montane del Parmense. La Provincia ha approvato nei giorni scorsi la graduatoria 2012 delle domande di contributo ai sensi della misura 211 del Prip, il Programma rurale integrato provinciale: finanziamenti fondamentali per mantenere viva l’agricoltura nelle aree svantaggiate montane e collinari, e per compensare il deficit di reddito degli agricoltori che ci lavorano. “Gli imprenditori agricoli hanno un ruolo fondamentale nel presidiare il nostro territorio, tutelando l’ambiente e gli spazi naturali: ecco perché questa misura compensativa è così importante – ha detto il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, presentando l’assegnazione dei contributi questa mattina nell’ente di piazza della Pace -. Un risultato che siamo riusciti a raggiungere solo grazie a un lavoro di squadra di Provincia e Comunità montane”. “Sono tante le imprese della nostra zona che hanno presentato domanda: su 487 richieste ne abbiamo finanziate ben 477, riuscendo a dare contributi per azienda agricola che arrivano anche a 7mila euro” ha affermato il presidente della Comunità Montana Valli del Taro e del Ceno Luigi Bassi. “I contributi sono diretti a piccole-medie imprese dell’Appennino, le uniche in grado di tutelare la nostra montagna”, ha sottolineato il vicepresidente della Comunità montana Unione dei Comuni Parma est Claudio Moretti, che ha ribadito il ruolo fondamentale di enti come Provincia e Comunità montane. In particolare, i contributi, pari a 2.003.000 euro, sono stati destinati a 477 aziende della Comunità delle Valli del Taro e del Ceno, a 329 di quella Est e a 13 imprese che si trovano in collina. La maggior parte, quasi 340 mila euro, è andata a 114 aziende di Neviano, 155mila euro sono servite a finanziare 51 realtà di Pellegrino, quasi 150mila euro per 62 imprese agricole di Bardi e quasi 135mila per 48 aziende di Tizzano. “Hanno potuto beneficiare dei finanziamenti gli imprenditori agricoli di età inferiore a 65 anni, titolari di una superficie agricola utilizzata di almeno 5 ettari, di cui il 50% in area svantaggiata, e che si sono impegnati a mantenere l’attività agricola per almeno 5 anni - ha spiegato Vittorio Romanini del Servizio Agricoltura della Provincia, affiancato da Francesco Rozzi -. I contributi saranno liquidati alle aziende per un anticipo del 75% già nel mese di novembre”. L’aiuto concesso per ettaro di superficie coltivata è diversificato in funzione del tipo di coltura praticata: per fruttiferi, orti, frutti minori, piante officinali sostegno massimo di 150 euro/ha; per ulivo, castagno da frutto, vite sostegno massimo di 100 euro/ha; per praticoltura avvicendata più zootecnia sostegno massimo di 200 euro/ha; per pascolo prato permanente più zootecnia sostegno massimo di 150 euro/ha; per seminativi sostegno massimo di 150 euro/ha; per praticoltura avvicendata sostegno massimo di 100 euro/ha; per pascolo prato permanente di montagna sostegno massimo di 100 euro/ha. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere al Servizio Agricoltura e Risorse Naturali della Provincia (0521 931508; f.Rozzi@provincia.parma.it ).  
   
   
SALONE DEL GUSTO, IL BELLO E IL BUONO DEL PESCE A MAGGIO CON SLOW FISH 2013 AL PORTO ANTICO DI GENOVA LA NUOVA EDIZIONE DEL SALONE DEDICATO AL MONDO ITTICO E AL CONSUMO RESPONSABILE  
 
Torino. La Liguria capitale del pesce di qualità si prepara ad ospitare Slow Fish 2013. Il nuovo appuntamento con il Salone del pesce dedicato al mondo ittico, agli ecosistemi delle acque e al consumo responsabile è in programma dal 9 al 12 maggio al Porto Antico di Genova. Lo hanno anticipato, nel pomeriggio, in una conferenza stampa al Salone Internazionale del Gusto di Torino Lingotto, gli assessori regionali liguri alla Pesca e al Turismo Giovanni Barbagallo e Angelo Berlangieri, insieme con il presidente Slow Food Italia Roberto Burdese, Valter Bordo, presidente Slow Food Liguria e Nadia Repetto, referente ambiente di Slow Food Liguria, il direttore di Unioncamere Liguria Maurizio Scajola. Quello al Porto Antico è una sorta di ritorno alle origini per Slow Fish, nato nel 2003 in una anteprima all´interno della rassegna Sapore di Mare proprio nell´area dell´Expo Colombiana realizzata nel 1992 dall’architetto Renzo Piano. “Una scelta per avvicinare questo evento sempre di più alla città, al mare, tutto all’aperto e a ingresso gratuito”, ha detto Valter Bordo. L´edizione 2013 di Slow Fish si snoderà tra il Mandraccio, piazzale Falcone e Borsellino, la Piazza delle Feste, il Muma, l´area della Darsena. Un modello di salone, questa edizione di Slow Fish, più somigliante a “Cheese”, l´evento di Slow Food che ogni due anni trasforma la città di Bra in una capitale mondiale all´aperto dei formaggi che al Salone del Gusto-terra Madre , anch´esso biennale, al quale invece è legata da sempre, Slow Fish 2013 sarà un salone che dedicherà molta attenzione all´ecosistema messo in pericolo dalla pesca industriale intensiva, alle comunità dei pescatori di tante parti del mondo, alcune di esse già presenti in questi giorni nell´Oval del Salone del Gusto che ospita Terra Madre.  
   
   
PECORINO ROMANO DOP: CONSORZIO DENUNCIA FALSO AL SIAL DI PARIGI A MARCHIO BELGIOIOSO  
 
Nuova contraffazione per il Pecorino Romano Dop, denunciata dagli avvocati del Consorzio, proprio durante la principale fiera internazionale dell’agroalimentare di qualità in Europa, il Sial di Parigi. Ed è proprio nel cuore della Francia, secondo mercato Ue per l’export di Pecorino Romano Dop (6.640.000 euro il fatturato dell’export nel 2011, +38,8% in valore sul 2010) che si consuma l’ennesimo caso di Pecorino Romano sounding a danno di uno dei prodotti simbolo del made in Italy. A propinare il falso “Romano cheese”- che utilizza la denominazione protetta “Romano” senza che il formaggio sia conforme al disciplinare - è infatti il marchio statunitense Belgioioso, fotografato dal Consorzio all’interno dello spazio della società austriaca Schreiber & Rupp Gmbh al padiglione 7, stand n°129. Una palese violazione della Dop, per la quale il Consorzio ha già chiesto, attraverso i suoi legali, alla Direzione generale della Concorrenza, Consumo e Repressione frodi, autorità francese competente per la protezione delle Dop, di realizzare controlli ufficiali che vigilino sul rispetto della Dop e di adottare le sanzioni stabilite dalla legislazione francese per questo tipo di violazioni. “E’ sorprendente – ha detto il presidente del Consorzio del Pecorino Romano, Gianni Maoddi - come questa palese violazione della Dop avvenga proprio in uno degli epicentri della tipicità del marchio, quale la Francia e ancor di più al Sial, che è la fiera delle eccellenze dell’agroalimentare. Attendiamo ora un tempestivo intervento da parte delle istituzioni preposte. Quella del Belgioioso – ha continuato Maoddi - è solo una delle moltissime imitazioni nel mondo denunciate dal Consorzio del Pecorino Romano Dop. Imitazioni che rimangono spesso impunite e che, oltre a portare un danno all’immagine del prodotto nel mondo, ogni anno sottraggono al nostro mercato una quota pari a 300 milioni di euro l’anno, pari a tre volte il valore dell’export”. Per questo il Consorzio (proprietario del marchio in Benelux, Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Canada e Usa) oltre a denunciare le ripetute violazioni alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione lo scorso luglio ha annunciato il proprio programma anticontraffazione: si va dal controllo dell’uso del marchio Pecorino Romano, alla predisposizione di un piano di depositi per i marchi, dall’attivazione di un servizio di sorveglianza che individui marchi simili al Pecorino Romano Dop nei registri di tutto il mondo, fino a un servizio di sorveglianza doganale a livello comunitario sul marchio Pecorino Romano e sui prodotti similari  
   
   
31 A FESTA DEL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO IGP- RIO SAN MARTINO 9-25 NOVEMBRE 2012 “IN VIAGGIO NELLE TERRE DEL RADICCHIO” : IL PRIMO PACCHETTO TURISTICO A RIO SAN MARTINO UN’ESPERIENZA SENSORIALE UNICA PER VIVERE NEI LUOGHI E NEI TEMPI DELLA PRODUZIONE. IL “FIORE CHE SI MANGIA” SI APRE AL TURISMO RURALE E DEL GUSTO.  
 
"In viaggio nelle terre del radicchio" è il primo pacchetto turistico legato alla 31a Festa del Radicchio Rosso di Treviso a Rio San Martino (9-25 Novembre 2012), l’evento di apertura della rassegna Fiori d’Inverno, che ogni anno catalizza 70 mila visitatori. Sarà la grande kermesse organizzata dalla Pro Loco di Scorzè e dagli Amici del Radicchio, a fare da apripista nel marketing di prodotto ad indicazione territoriale protetta. Una nuova visione di promozione che vuole esaltare l´inscindibile legame tra il "Fiore che si mangia", la cicoria che ha portato il nome di Treviso sulle tavole internazionali, e la sua terra di produzione. "In questo periodo dell´anno – spiega infatti Luigino Michieletto, presidente della Pro Loco di Scorzè - il nostro territorio parla tutto di radicchio: si respira l´aria della intensa attività nei campi nel momento della raccolta, i ristoranti sono pronti a portare lo “spadone” sulle tavole. La produzione fatta di sapienza antica e lavoro ancora in gran parte manuale e l´enogastronomia legata al Radicchio di Treviso, rendono unici questo territorio". L’obiettivo quindi è quello di accompagnare i visitatori, desiderosi di gustare e vivere esperienze irripetibili, nei luoghi e nei tempi della produzione dell’ortaggio dell’eccellenza veneta. Una esperienza sensoriale completa perché saprà gratificare il palato e gli occhi e accrescerà le conoscenze su tutto il ciclo di lavorazione del radicchio. La Festa del Radicchio di Rio San Martino che, già da tempo, è uscita dalla tradizionale dimensione della sagra paesana, sarà l’occasione per la valorizzazione dell’intero territorio. La Pro Loco di Scorzè in collaborazione con l´associazione "Strada del Radicchio", presenta quindi un programma valido per il 25 Novembre prossimo. La giornata prevede una visita accompagnata in una delle più antiche aziende di produzione Igp nel comune di Scorzè, immersi nella campagna veneta. Qui sarà possibile venire a conoscenza di tutte le delicate fasi del ciclo di produzione che, da secoli, fonde natura e sapere dell’uomo: dalla selezione delle sementi alla piantumazione, dalla raccolta all´imbianchimento nelle acque a temperatura costante delle risorgive. Perché il Radicchio non è solo un miracolo frutto della terra, ma anche dell´acqua pura di falda che qui, ai confini tra Trevigiano e Veneziano, torna in superficie dando origine al più grande fiume di risorgiva d’Europa, il Sile. “Proprio per sottolineare questo legame inscindibile tra Radicchio e acqua – prosegue il presidente Michieletto – abbiamo ritenuto indispensabile che la visita facesse tappa nel Parco del Sile”. Nel pomeriggio, infatti, l’escursione arriverà all´interno dell´Oasi di Cervara a Quinto di Treviso, riserva naturalistica di grande interesse (qui nidificano ancora le cicogne) all´interno del Parco Regionale. Cuore della visita, naturalmente, il momento dedicato alla degustazione: il pranzo sarà infatti all´interno del Pala Radicchio il grande stand gastronomico, cuore pulsante della Festa del Radicchio di Rio San Martino. Una offerta che saprà quindi coniugare il turismo del gusto, con il turismo rurale e verde. Il trasporto è garantito in bus Gt. Le quote di partecipazione sono di 22 euro per gli adulti (20 euro per over 65 e bambini dai 5 ai 10 anni). I partecipanti avranno anche a disposizione materiale turistico e coupon per sconti nelle aziende associate alla Strada del Radicchio. Info e prenotazioni 348-5947185 e stradadelradicchio@libero.It. Oppure presso gli stand della festa entro il 18 novembre  
   
   
SONDAGGIO GFK EURISKO PER KELLOGG’S SPECIAL K. 80% DELLE DONNE ITALIANE NON RINUNCIA ALLA COLAZIONE CONVINTE CHE IL BENESSERE PSICOLOGICO E’ STRETTAMENTE CORRELATO ALLA FORMA FISICA  
 
Secondo un recente sondaggio condotto da Gfk Eurisko* per Kellogg’s Special K, 8 donne italiane su 10 non vogliono rinunciare alla loro colazione. A determinare questo risultato il fatto che un’alimentazione equilibrata, poco condizionata da rinunce o sacrifici. Sia determinante per il benessere interiore e influisca al miglioramento della propria autostima. Dal sondaggio emerge infatti che le donne – a differenza degli uomini – quando pensano al “benessere fisico” lo legano principalmente al “benessere interiore e psicologico”. Per oltre la metà delle intervistate ritrovare la forma significa accrescere la propria autostima e la fiducia in se stesse, grazie alla consapevolezza degli obiettivi raggiunti. Il 26% delle intervistate dichiara che il miglior “premio” per la ritrovata forma fisica è “sentirsi alla grande” indossando “quel paio di Jeans che non si metteva da tanto”, mentre per il restante 18% delle donne gli effetti positivi della riconquistata forma assumono anche una valenza relazionale, conferendo nuova radiosità e grinta e migliorando anche i rapporti con gli altri. Dati che attestano un approccio più soggettivo al proprio benessere, come confermato dalla psicoterapeuta, Gianna Schelotto*: “il benessere è l’idea che una donna ha di sé stessa, è l’equilibrio psicofisico che una donna si porta dentro e soprattutto la capacità di vedere sé stessa indipendentemente dai modelli imposti dal mondo esterno”. Per Giordana Cortinovis, Marketing Manager di Kellogg’s Special K, “Special K è sempre più vicino alle donne italiane sposando un concetto di stare in forma più soggettivo, come emerso dalla stessa indagine Eurisko. Un concetto che si è tradotto nella nuova formula del nostro prodotto tradizionale, Special K Classic, che da quest’anno ha aggiunto l’orzo ai tradizionali fiocchi di frumento integrale e riso. Ciò ha reso il prodotto più gustoso per le nostre consumatrici, pur lasciando invariata la percentuale di grassi (1,5%).” Per venire incontro alle esigenze di benessere delle consumatrici Special K, Kellogg’s ha attivato un servizio gratuito online che permette di creare piani alimentari personalizzati su www.Myspecialk.it. * l’intervista di Gianna Schelotto su Youtube: www.Youtube.com/watch?v=vomqz5dnxuq&feature=relmfu www.Kelloggs.it  
   
   
CAMPARI SVELA LE IMMAGINI E IL TEMA DEL CALENDARIO IL 13 NOVEMBRE AD UN EVENTO ESCLUSIVO CHE SI TERRA’ A MILANO  
 
Campari presenterà le immagini ufficiali e il tema del Calendario 2013 ad un evento esclusivo che si terrà martedì 13 novembre con la presenza di Penelope Cruz. Le immagini del nuovo Calendario Campari, scattate dal fotografo di moda di fama internazionale Kristian Schuller, e con protagonista l’attrice premio Oscar Penelope Cruz, sono realizzate per affascinare i fan di Campari di tutto il mondo. Le immagini del Calendario 2013, il concept che lo ha ispirato e i dettagli fashion che lo arricchiscono, saranno presentati in un evento esclusivo che si terrà a Milano, con la presenza di Penelope Cruz, Kristian Schuller, il Ceo del Gruppo Campari, Bob Kunze-concewitz, e gli amici di Campari. Www.campari.com http://www.Facebook.com/campari www.Camparigroup.com http://www.Camparigroup.com/en/press-media/campari-calendar/index.shtml Il Calendario Campari Il Calendario Campari è uno dei più celebri calendari artistici di fama mondiale. Distribuito su scala internazionale in un´edizione limitata di sole 9.999 copie, rappresenta un piccolo lusso da collezione per i pochi fortunati che lo riceveranno, ed un tributo ai talenti e fotografi di livello internazionale che ogni anno rendono possibile la sua realizzazione. Campari Campari è un classico contemporaneo e di grande carisma. La ricetta, rimasta invariata, è stata sviluppata a Novara nel 1860 ed è l´ingrediente base di alcuni dei più celebri cocktail di fama mondiale. Campari è un drink alcolico ottenuto dall’infusione di erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in alcool ed acqua. Con il suo colore rosso acceso, l´aroma intenso e il gusto esaltante, Campari è da sempre simbolo di fascino e piacere, una bevanda alcolica in grado di trasformare un drink in un´esperienza accattivante e stimolante. Questi sono i valori che hanno reso il brand Campari famoso in tutto il mondo, come icona di eccellenza e appassionato stile italiano. Il Gruppo Campari Davide Campari-milano S.p.a., assieme alle sue società affiliate ("Gruppo Campari"), è uno dei maggiori protagonisti, a livello mondiale, del settore beverage, con rapporti commerciali attivati in più di 190 paesi in tutto il mondo e una posizione dominante nei mercati italiani e brasiliani. Vanta inoltre una forte presenza negli Stati Uniti e nell’Europa continentale. Il Gruppo ha un ampio portfolio che include tre segmenti di attività: spirits, wines e soft drinks. Nel settore spirits, tra i brand noti a livello internazionale, spiccano marchi come Campari, Carolans, Skyy Vodka e Wild Turkey. Possiede inoltre brand leader a livello regionale, ad inclusione di Aperol, Cabo Wabo, Camparisoda, Cynar, Frangelico, Glen Grant, Ouzo 12, X-rated Fusion Liqueur, Zedda Piras, e i brand brasiliani locali Dreher, Old Eight e Drury’s. Nel campo wines, l´azienda vanta il brand internazionale Cinzano, oltre ad importanti marchi regionali come Liebfraumilch, Mondoro, Odessa, Riccadonna, Sella&mosca e Teruzzi&puthod. Il segmento dei soft drinks comprende l’aperitivo analcolico Crodino e Lemonsoda, unitamente alle rispettive estensioni di gamma che campeggiano nel mercato italiano. Il Gruppo impiega oltre 2.200 persone. Le azioni della società madre, Davide Campari-milano S.p.a. (Reuters Cpri.mi - Bloomberg Cpr Im), sono quotate alla borsa italiana. Www.camparigroup.com  
   
   
BON WEI CHINESE RESTAURANT IL NUOVO APERITIVO DI BON WEI È FIRMATO CHAMPAGNE BRUNO PAILLARD  
 
Lo champagne dello chef stellato Joël Robuchon, già apprezzato sulle tavole di Hong Kong, Macao, Taipei, Singapore e Tokyo, arriva nella raffinata Cina contemporanea del ristorante milanese Bon Wei. Le sue pregiate bollicine, nella versione Champagne Bruno Paillard Brut Première Cuvée, vengono servite accompagnate da un amuse-bouche caldo della casa, che può essere un croccante “Fior di involtino” con gamberi e acqua di castagna o un delicato “Involtino di gambero” qui con bambù. Si tratta di un aperitivo pre-dinner, ma se è la serata giusta per pasteggiare con un “gran vino” quale è lo Champagne Bruno Paillard, la selezione in bottiglia include il Rosé Première Cuvée, e il Blanc de Blancs Réserve Privée Grand Cru. Maison di Champagne Bruno Paillard Bruno Paillard è nato a Reims nel 1953, da un’antica famiglia di viticoltori e mediatori in Champagne da più di tre secoli. Nel 1981 crea la propria maison di champagne. Una delle poche totalmente indipendenti, la Maison è specializzata nella produzione di cuvées speciali e di alta gamma. Proprietaria di un vitigno di grande qualità, 30 ettari di cui 12 in territori Grands Crus e Premiers Crus, la Maison ha una produzione annuale di circa 500.000 bottiglie Www.champagnebrunopaillard.com Sono distribuiti in esclusiva da Cuzziol Spa www.Cuzziol.it Il Bon Wei Il Bon Wei, ristorante di alta cucina cinese, progettato e studiato secondo i canoni della Cina contemporanea - come si potrebbe frequentare nella Pechino di oggi, a Londra, Parigi o New York non presenta nessuna nota fusion, nessuna tipicità estremizzata della cucina tradizionale, ma una cucina classica, con 101 piatti in carta, tutti con ingredienti di prima qualità e un’estrema cura nella presentazione. Aperto in via Castelvetro, dalla coppia Yike Wang e dalla moglie Wang Pei, entrambi dello Zhejiang, ha portato a Milano una nuova immagine della cucina cinese: ”Ci siamo ispirati al nuovo design delle grandi città d´Oriente, come Pechino, Hong Kong e Shanghai". Informazioni Bon Wei Via Castelvetro, 16/18 - Tel: 02 341308. Sito Internet: www.Bon-wei.it  
   
   
NOVITÀ IN CASA STAR: GRANRAGÙ SI ARRICCHISCE DELLA NUOVA VARIANTE ALLO SPECK SCELTA DAI CONSUMATORI. A SCAFFALE, IN VERSIONE LIMITED EDITION, ANCHE LE LATTINE VINCITRICI DEL CONTEST GRAN RAGÙ STAR DESIGN AWARD TUTTE DA COLLEZIONARE.  
 
Tante le novità in casa Star per la linea Gran Ragù che oltre ad arricchirsi di una nuova e gustosa ricetta scelta dai consumatori: Gran Ragù con Speck, va a scaffale con le grafiche vincitrici del contest Gran Ragù Star Design Award. La nuova variante allo Speck, un condimento per primi piatti dal gusto ricco e sfizioso, ideale per i palati più sofisticati, è stata scelta dagli utenti attraverso il sondaggio on line “Vota la nuova ricetta Gran Ragù 2012”. Preparata con carne selezionata, ingredienti naturali e speck affumicato naturalmente con legno di faggio, la nuova ricetta conferma tutta l’attenzione e la cura nella scelta degli ingredienti che da sempre contraddistinguono l’offerta dei prodotti Star, tutti senza conservanti. Gran Ragù Star con Speck si aggiunge alle referenze Gran Ragù Star Classico, Gran Ragù Star con Funghi Porcini, Gran Ragù Star con Verdure e Gran Ragù con Salsiccia. Altra novità è la messa a scaffale delle lattine nella variante Granragù Classico, in versione limited edition, con le tre grafiche vincitrici tra le decine di progetti firmati dagli studenti dello Ied e della Scuola Politecnica di design che hanno partecipato al contest Gran Ragù Star Design Award promosso in occasione del 50esimo anniversario di Gran Ragù. Le confezioni si trasformano così in oggetti di design ideali per essere collezionati e riutilizzati nei modi più svariati. Più in particolare, “Love Pasta!” prima classificata di Josè Chamorro Salas: un’etichetta “cool”, fresca ed energizzante che richiama l’advertising degli anni 50 americani, “Benvenuto in Cucina” di Giulia Poletti, seconda classificata con un’etichetta bianco e nero epurata, raffinata e carica di messaggi ed infine, “Feel like home” terza classificata, di Aurora Mariasole Modugno, con una grafica che sembra una ricetta scritta a mano sul quaderno di ricette della nonna, con la carta grezza e un po’ macchiata. Star, fondata nel 1948, è una delle storiche realtà nel settore alimentare italiano. Con un fatturato 2010 di 350 milioni di Euro e un totale di circa 470 dipendenti, Star è oggi un’azienda manageriale che, nel 2006, si è fusa con Gallina Blanca dando vita al gruppo italo - spagnolo Gallina Blanca Star. Www.tiadorogustoitaliano.it  
   
   
“TARTUFO DELL’ANNO 2012” A CLAUDIA CARDINALE IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO, CHE VIENE ATTRIBUITO OGNI ANNO, DAL 1949, DURANTE LA FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA, È STATO CONSEGNATO ALLA CELEBRE ATTRICE ITALIANA, PRESSO IL TEATRO SOCIALE DI ALBA.  
 
Va a una delle più straordinarie attrici italiane, ambasciatrice del Belpaese in tutto il mondo, il “tartufo dell’anno” 2012. Il migliore esemplare della stagione ”cacciato”dai preziosi cani da tartufo nelle colline delle Langhe è stato consegnato oggi dal Sindaco di Alba Maurizio Marello a Claudia Cardinale, durante una cerimonia di premiazione svoltasi presso il teatro sociale di Alba. Nell’anno in cui la Fiera del tartufo bianco d’Alba ha come tema portante il legame tra cinema e Tuber magnatum Pico si è voluto omaggiare la carriera di un’attrice che ha regalato straordinarie emozioni al pubblico “Considero delizioso il tartufo e l’ho trovato spesso nella ristorazione di alta qualità nel mondo, ha affermato Claudia Cardinale - “Nei miei viaggi ho avuto modo di conoscere molti generi di cucina e in questi giorni ad Alba e nelle Langhe ho potuto gustare dei piatti raffinati, fantasiosi e gustosi e ottimi vini rossi che amo particolarmente.” “Claudia Cardinale ha visitato oggi la mostra Cinema & Tartufo si è divertita a vedere i videoclip relative alle apparizioni del Tuber Magnatum Pico sul grande schermo”, ha affermato Antonio Degiacomi, Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba . “In particolare ha ritrovato nelle scene molti protagonisti del cinema con i quali ha avuto modo di recitare durante la sua lunga e straordinaria carriera.” Un Riconoscimento Prestigioso Per Una Diva Del Cinema Italiano Dopo l’esordio italiano con Mario Monicelli ne I soliti ignoti (1958), con il quale lavorò ancora ne Le fate (1966) è stata protagonista con i maggiori autori dell’epoca d’oro del cinema italiano. Si ricordano in particolare le sue interpretazioni per Visconti (Il Gattopardo, Vaghe stelle dell´Orsa), Fellini (8½), Bolognini (Il bell´Antonio, La viaccia, Senilità), Zurlini (La ragazza con la valigia), Comencini (La ragazza di Bube), Sergio Leone (C´era una volta il West), Luigi Zampa (Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata), Luigi Magni (Nell´anno del Signore) e Damiano Damiani (Il giorno della civetta). La Prima Ad Essere Premiata Con Il Tartufo Dell’anno Fu Rita Hayworth Nel 1949 Quella di regalare ad un grande personaggio il più bell’esemplare della stagione è stata un’intuizione vincente del grande Giacomo Morra, inventore della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. La prima di una lunga serie di autorevoli personalità ad essere omaggiata con il “tartufo dell’anno” è stata la famosissima attrice americana Rita Hayworth nel lontano 1949. Di lì in poi quasi tutti gli anni saranno inviati preziosi tartufi a personaggi di rilievo internazionale della politica, del cinema, dello sport e dello spettacolo. Solo per citarne alcuni: i presidenti americani Harry Truman, John Kennedy e Ike Eisenhower, il capo del Cremlino Nikita Krushev, l’attrice Marylin Monroe, lo statista inglese Winston Churchill, l’imperatore d’Etiopia Hailé Selassié. E ancora Papa Paolo Vi, Sofia Loren, Alfred Hitchcock, Papa Giovanni Paolo Ii, Ronald Regan, Mikhail Gorbaciov, Gianni Agnelli, Luciano Pavarotti, e Valentino  
   
   
UNA NUOVA MEDAGLIA D’ARGENTO PER THERESIANER WIT  
 
Si è svolta in questi giorni una nuova “testing competition” della famosa World Beer Championship di Chicago, dalla quale Theresianer ha già avuto diversi riconoscimenti. Questa volta la protagonista è l’artigianale non filtrata Theresianer Wit 0.75 lt con una meritata medaglia d’argento. Un risultato eccezionale considerando la prestigiosa internazionalità della competizione: dal 1994 il Bti (Beverage Testing Institute) conduce degustazioni professionali “indipendenti” per categoria e si propone di fornire ai consumatori un giudizio imparziale sulle birre presenti sul mercato. Su una scala di 100 punti, 89 il punteggio acquisito dalla Wit, che corrisponde al giudizio “hightly recommended”, tradotto “prodotto altamente raccomandato”. Suona, questa, come una riconferma per una birra già riconosciuta per la personalità e la qualità in Concorsi come l’International Beer Challenge 2012 di Londra dove la stessa Wit ha conquistato la medaglia d’oro. Tale riconoscimento, quindi, conferma la costante dedizione di Theresianer alla qualità che permette di affermarsi in modo vincente anche a livello internazionale. Non a caso proprio la Theresianer Wit è da poco proposta, oltre che nel classico formato 0.75 lt, anche nel più recente formato Magnum 1.50 lt. Www.theresianer.com  
   
   
CONSORZIO TUTELA VINI D’ASTI E DEL MONFERRATO “ISTANTANEE DI VINO - YOUNG & WINE EDITION”  
 
8 Novembre - 6 Dicembre 2012 Cinque giovani fotografi dello Ied Milano, cinque eventi, cinque città italiane per scoprire la grande tradizione della Barbera d’Asti Docg e rivivere la vendemmia attraverso un’esperienza inedita. Prenderà il via a Milano, Giovedì 8 Novembre, “Istantanee di vino - Young & Wine Edition”, seconda edizione del progetto eno-fotografico promosso dal Consorzio Tutela Vini d’Asti e del Monferrato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design Milano (Ied). La grande tradizione della Barbera d’Asti Docg, le emozioni della vendemmia e di un territorio ricco di storia e fascino, saranno le protagoniste del tour “eno-fotografico” che coinvolgerà, dopo Milano, le città di Bologna, Firenze, Roma e Torino attraverso cinque mostre-evento. Il territorio di produzione della Barbera d’Asti Docg, i paesaggi, le aziende e il lavoro dell’uomo costituiscono il cuore del reportage, realizzato nel corso della vendemmia 2012, attraverso la sensibilità e l’entusiasmo di cinque promesse della fotografia. Per ogni città, una location dedicata ospiterà l’esposizione dei migliori scatti dei giovani fotografi Dalila Romeo, Roberto Nangeroni, Giulia Torra, David Hatters e Riccardo Pittaluga, studenti del corso di formazione avanzata in Fotografia allo Ied Milano, selezionati dal Consorzio in collaborazione con la Scuola. Nel corso delle serate, sarà possibile degustare un calice di Barbera d’Asti, nelle sue varie declinazioni, offerto dalle aziende associate al Consorzio. I colori e l’atmosfera della vendemmia, gli aromi e il gusto del vino, saranno riservati al pubblico, che avrà l’occasione di conoscere e assaporare il rosso della grande tradizione piemontese attraverso una modalità coinvolgente e un’esperienza sensoriale unica. Sarà inoltre possibile seguire il tour di Istantanee di Vino attraverso la pagina Facebook facebook.Com/barberadastidocg con aggiornamenti in tempo reale e news su tutti gli appuntamenti in programma. Per informazioni: www.Istantaneedivino.it - www.Viniastimonferrato.it - consorzio@viniastimonferrato.It Tel. 0141-598998