Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Novembre 2012
UE: PREPARAZIONE AL CONSIGLIO DEI MINISTRI ECONOMICI E FINANZIARI, BRUXELLES, 13 NOVEMBRE, 2012  
 
 Bruxelles, 12 novembre  2012 - Il Consiglio dei ministri dell´Economia e delle Finanze dell´Unione europea avrà inizio Martedì 13 novembre alle 11.00. La Commissione europea sarà rappresentata da Olli Rehn, vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari e l´euro, Joaquín Almunia, vicepresidente e commissario per la Concorrenza, Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e servizi e Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e unione doganale, l´audit e la lotta antifrode. Una conferenza stampa è prevista per il dopo la riunione. Governance economica - "two-pack" (Soc) - I due regolamenti proposti dalla Commissione il 23 novembre 2011 per rafforzare la disciplina di bilancio nella zona euro - il cosiddetto "two-pack" - ( vedi Memo/11/822) sono un passo indispensabile verso una vera Unione economica e monetaria. I ministri discuteranno della situazione per quanto riguarda il processo legislativo. La Commissione accoglie con favore i progressi compiuti finora nei recenti "consultazioni a tre" con il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri. La Commissione è pronta ad assistere la Presidenza di Cipro al fine di raggiungere un accordo in prima lettura al più tardi entro la fine del 2012, come richiesto dal Consiglio europeo di ottobre il mese scorso. Il primo regolamento del "two-pack" mira a rafforzare la sorveglianza di bilancio per tutti gli Stati membri della zona euro e di rafforzare il controllo di coloro che sotto la procedura per i disavanzi eccessivi. E ´anche un modo concreto per applicare nel diritto comunitario alcuni degli impegni del Trattato di stabilità, coordinamento e governance, in particolare quelli del Compact fiscale. Il secondo regolamento mira a stabilire un calendario comune e regole comuni per consentire una più attiva prima su ex ante monitoraggio e la valutazione dei bilanci degli Stati membri della zona euro. Revised norme sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) (Sdr) - Il 21 luglio 2011 la Commissione ha presentato una proposta volta a rafforzare la resilienza del settore bancario dell´Ue, garantendo nel contempo che le banche continuano a finanziare l´attività economica e la crescita (Ip/11/915). L´ue è stata la prima giurisdizione al mondo a pubblicare una proposta legislativa recante applicazione degli accordi di Basilea Iii che tutti i membri del G20 si sono impegnati ad adottare e attuare. La proposta della Commissione mira a rispettare i termini concordati in seno al Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, vale a dire l´entrata in vigore della nuova normativa dal 1 ° gennaio 2013, con la piena attuazione di tutte le misure entro il 1 ° gennaio 2019. Progressi sostanziali è stato fatto su questo testo sotto la presidenza danese del Consiglio nel primo semestre del 2012, con un testo riveduto approvato in 2 mag 2012 Ministri dell´economia e delle finanze riunione del Consiglio. Triloghi Numerosi raccolta la Commissione, il Parlamento e il Consiglio hanno avuto luogo. Il prossimo trilogo si terrà il 12 novembre, e la Presidenza presenterà lo stato di avanzamento della proposta a del 13 novembre dell´economia e delle finanze del Consiglio dei Ministri. Principali questioni in sospeso includono l´uso di flessibilità a livello nazionale e di remunerazione. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/regcapital/index_en.htm  Vigilanza bancaria Mechanism (Sdr) - Al fine di mettere in atto la conclusione del Consiglio europeo e il vertice della zona euro del giugno 2012, la Commissione ha adottato il 12 settembre 2012 un pacchetto di proposte legislative che istituisce un meccanismo unico di vigilanza per banche guidato dalla Banca centrale europea e il una revisione del regolamento relativo alla istituzione della Autorità bancaria europea (Eba) (Ip/12/953) , al fine di rafforzare l´Unione economica e monetaria. Queste proposte costituiscono un primo passo verso una "banca unione" integrato che include componenti aggiuntivi come un corpus unico di norme, di garanzia dei depositi comune e un unico meccanismo di risoluzione nel settore bancario. Le proposte sono state accompagnate da una comunicazione su una tabella di marcia per il completamento del sindacato bancario nei prossimi anni. Diversi incontri si sono svolti fino ad oggi in Consiglio dal lavoro gruppo ad hoc creato per far fronte alle proposte sul singolo meccanismo di controllo, l´ultima si è tenuta il 5-6 novembre 2012. I ministri hanno un dibattito orientativo. Si ricorda che il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio e il Parlamento europeo a raggiungere un accordo su tali proposte entro la fine di quest´anno. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/committees/index_en.htm  Transazione fiscale finanziaria (Et) - A seguito della proposta della Commissione in data 23 ottobre di autorizzare la creazione di una tassa comune sulle transazioni finanziarie (Ftt) nel quadro della cooperazione rafforzata (cfr. Ip/12/1138 ), la Commissione presenterà la sua proposta al Consiglio. Si deve essere adottata con una maggioranza qualificata di Stati membri e di ricevere il consenso del Parlamento, in modo che i 11 Stati membri (+) per andare avanti con una Ttf comune. Più tardi nel corso dell´anno, la Commissione intende presentare la proposta sostanziale sulla Ftt armonizzato, per la discussione e l´adozione da parte degli Stati membri partecipanti. Tale proposta sarà molto lungo le linee della proposta Ftt originaria presentata dalla Commissione nel settembre 2011 (cfr. Ip/11/1085). Mandato per i negoziati di modifiche degli accordi fiscali di risparmio con i paesi terzi (Et) - Il Consiglio terrà un dibattito orientativo sul dare alla Commissione il mandato di avviare negoziati con la Svizzera, il Liechtenstein, Principato di Monaco, Andorra e San Marino sulla revisione degli accordi firmati con questi paesi in materia di tassazione del risparmio. L´obiettivo di tali negoziati è quello di garantire che questi 5 paesi applichino misure equivalenti a quelle previste dalla direttiva risparmio rivista. La Commissione ha proposto di rivedere la direttiva sul risparmio per colmare le lacune della legislazione attuale meglio garantire la tassazione dei pagamenti di interessi e coprendo una vasta gamma di prodotti di risparmio come prodotti finanziari innovativi, pensioni e assicurazioni sulla vita (cfr. Ip/08 / 1697 ,Memo/08/704 ). Dal 2005, la Direttiva sul Risparmio ha fatto sì che gli interessi sui redditi da risparmio in altri Stati membri o è segnalato per l´amministrazione fiscale rilevante o soggetti ad una ritenuta alla fonte di transizione. Il mandato di avviare negoziati sarebbe un passo importante nella promozione della buona governance in materia fiscale e l´evasione fiscale di combattimento che può avere un impatto negativo sui bilanci nazionali. Seguito del Consiglio europeo del 18-19 ottobre 2012 (Soc) - I ministri si confronteranno sui risultati del Consiglio europeo che si è svolto il 18-19 ottobre. L´obiettivo principale della riunione è stato in materia di politica economica. Capi di Stato e di governo ha fatto il punto dei progressi compiuti nella Compact per la crescita e l´occupazione e discusso la realizzazione dell´Unione economica e monetaria. Per quanto riguarda questi ultimi il Consiglio europeo ha chiesto rapidi progressi sulle proposte relative al meccanismo unico di Vigilanza in via prioritaria con l´obiettivo di concordare il quadro legislativo entro il 1 ° gennaio 2013. Follow-up della riunione annuale del Fondo monetario internazionale e Banca mondiale a Tokyo il 12-14 ottobre 2012 e i ministri delle Finanze del G20 e dei governatori a Città del Messico il 4-5 novembre 2012 (Soc) - I ministri si confronteranno sui risultati delle riunioni annuali del Fmi a Tokyo il 12-14 ottobre e i ministri delle Finanze del G20 e dei governatori a Città del Messico il 4-5 novembre 2012. Durante le riunioni del monetario e finanziario internazionale (Imfc) e il G20, discussione si è concentrata sul mondo del mercato economico e finanziario e dei rischi per le prospettive economiche globali. C´è stato un ampio consenso che attualmente i principali rischi provengono da instabilità rimanere nella zona euro, l´incertezza fiscale negli Stati Uniti e rallentamento della crescita nelle principali economie emergenti. In entrambe le riunioni, si è deciso di continuare ad agire in modo cooperativo per rompere anelli di retroazione negativa e ripristinare l´economia mondiale su un sentiero di crescita forte, sostenibile ed equilibrata. Delle nuove iniziative intraprese dopo l´estate in Europa, e in particolare l´entrata in vigore del meccanismo europeo di stabilità (Esm), la decisione della Bce sulle operazioni definitive monetaria della Bce (Omt), ed i primi passi verso un sindacato bancario sono stati accolti come sviluppi positivi per la risoluzione della crisi del debito sovrano. La discussione all´ordine del giorno della politica del Fmi in occasione del convegno annuale del Fmi e il G20 incentrata sull´attuazione della quota 2010 del Fmi e la riforma della governance, e la revisione in corso della formula quota Fmi. Imfc Molti membri del G20 e si rammarica che il 2010 quota Fmi e la riforma della governance non era in vigore, tuttavia, e ha esortato i membri che devono ancora completare il processo di farlo rapidamente. L´unione europea ha portato. La maggior parte degli Stati membri dell´Ue hanno ratificato la riforma nel tempo (fino ad ora, 24 hanno ratificato; altri due seguiranno a breve). Preparazione della 18 ª Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) in Qatar dal 26 novembre al 7 Dicembre 2012 (Soc) - I ministri sono tenuti ad adottare le conclusioni del Consiglio sulla finanza per il clima, che sono in vista della 18 ª Conferenza delle Parti della convenzione Unfccc (Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici). Si tratta di provvedimenti di finanziamenti a lungo termine e Green Climate Fund problemi così come l´approvazione di una relazione sulla Ue ei suoi Stati contributo al finanziamento rapido degli Stati ´, vale a dire i temi principali dopo la conferenza di Cancún nel dicembre 2010 che sono legati alla finanza internazionale sul clima. L´ue è sulla buona strada per raggiungere il suo fast-start impegno finanziario per il periodo 2010-2012 e continuerà a fornire sostegno ai paesi in via di sviluppo oltre il 2012. Ue modernizzazione degli aiuti di Stato (Ac) - L´8 maggio 2012, la Commissione ha avviato una strategia integrata di riformare il controllo degli aiuti di Stato (aiuti per l´ammodernamento di Stato) vedi Ip/12/458 . Gli obiettivi principali sono i seguenti: (1) promuovere la crescita sostenibile, intelligente e inclusiva in un mercato interno competitivo, (2), incentrato su casi con il maggiore impatto sul mercato interno e rafforzare la collaborazione tra Stati membri in materia di applicazione degli aiuti di Stato, e (3) razionalizzazione regole e che prevedono decisioni più rapide. Il Consiglio è chiamato a discutere le implicazioni generali del progetto di riforma. Autunno pacchetto statistico (Et) - Questo punto dovrebbe essere approvato dal Consiglio senza discussione. La Commissione presenterà una relazione al Consiglio sullo stato di avanzamento relativo alle statistiche dell´Unione europea. La Commissione presenterà i progressi compiuti nella costruzione di un sistema statistico europeo, indipendente, forte ed efficiente per la produzione di statistiche di alta qualità europei. A questo proposito, la Commissione ha presentato una proposta di revisione del regolamento comunitario sulle statistiche per rafforzare ulteriormente l´indipendenza nel diritto, l´affidabilità e la gestione della qualità delle statistiche provenienti da altri Stati membri e compilati a livello dell´Ue (cfr. Ip/12/375 ). La decisione della Commissione ha recentemente adottato su Eurostat si applica alla Commissione gli stessi standard di quelli attesi da parte degli Stati membri ( cfr. Ip/12/969). Discussioni sulla revisione del Sistema europeo dei conti nazionali (Esa2010) sono a buon punto. In risposta alla richiesta del Consiglio nel novembre 2011, la Commissione sta preparando un solido quadro giuridico e le procedure per gli indicatori statistici alla base della macro-economico interno squilibri.  
   
   
MARTIN SCHULZ RICEVE L´ONORIFICENZA DI CAVALIERE DELLA GRAN CROCE DAL PRESIDENTE NAPOLITANO  
 
 Roma, 12 novembre 2012 - Giovedì 8 novembre, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz é stato insignito dell´onorificenza di Cavaliere della Gran Croce dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L´onorificenza di Cavaliere della Gran Croce è un riconoscimento per il suo impegno a favore dell´integrazione e della solidarietà europea e anche del suo lavoro sulla memoria e l´assunzione di responsabilità, come tedesco, davanti agli orrori del nazismo, dimostrato nelle sue recenti visite a Marzabotto e Sant´anna di Stazzema. Il presidente Schulz, ringraziando Giorgio Napolitano, ha dichiarato: "In qualità di tedesco e rappresentante di un´istituzione internazionale é per me un miracolo che il mio paese sia stato accolto e accettato nella famiglia europea. Anche voi italiani, che avete sofferto orrori come quelli accaduti a Sant´anna e Marzabotto, ci avete perdonato e permesso di riconciliarci in un progetto comune". "Un momento indimenticabile" - "Questo riconoscimento - ha aggiunto Schulz - mi commuove profondamente e rappresenta un momento indimenticabile della mia vita". Alla cerimonia hanno assistito il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi e il Sindaco e Vice Sindaco di Stazzema, Michele Silicani e Maurizio Verona´´. Questa é la terza visita del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz in Italia, dopo la sua elezione del gennaio scorso. Nella giornata, Schulz ha incontrato il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani, il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, e ha visitato il percorso multimediale nell´area archeologica delle Domus romanae insieme al Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.  
   
   
LA MERKEL PRESENTA LA SUA VISIONE SUL FUTURO DELL´UE AGLI EURODEPUTATI  
 
Strasburgo, 12 novembre 2012 - L´ue deve trovare il coraggio di riformarsi e proseguire sulla strada dell´integrazione, ha affermato il Cancelliere tedesco Angela Merkel mercoledì, durante un incontro con i deputati europei. Presentando la sua visione per una rinnovata Unione europea, Merkel ha sottolineato che la priorità ora è di proteggere l´Euro, mentre i leader dei gruppi politici le hanno chiesto, con insistenza, di essere più ambiziosa, non ultimo sul bilancio comunitario, e meno focalizzata sulle misure di austerità. Una minoranza di deputati ha sostenuto che l´Euro funziona come una camicia di forza. Merkel ha passato la maggior parte del pomeriggio in incontri con gli eurodeputati, terminati con un dibattito di due ore incentrato sui problemi economici dell´Ue e sui prossimi negoziati sul bilancio comunitario di lungo termine. La visione dell´Ue del prossimo futuro presentata dalla cancelliera si basa su un rafforzato coordinamento economico e fiscale e su un bilancio specifico per la zona euro per compensare i paesi che hanno attuato riforme. I leader dei gruppi politici hanno pressato più volte Merkel sulla necessità di prendere decisioni politiche più coraggiose. Il Ppe ha chiesto un bilancio comunitario realmente capace di rendere più dinamica l´economia Ue, i gruppi S&d, Verdi e Gue un nuovo pianto anti-crisi meno focalizzato su austerità e i liberali hanno sottolineato il bisogno di muoversi rapidamente verso una´unione federale. I gruppi Ecr e Efd, infine, hanno chiesto di lasciare i paesi liberi di abbandonare la zona euro.  
   
   
ANGELA MERKEL: L´UE HA BISOGNO DI PIÙ LEGITTIMITÀ DEMOCRATICA E CONTROLLO  
 
Strasburgo, 12 novembre 2012 - Un´unione europea più democratica e un Parlamento europeo più influente. Ecco le richieste formulate dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel durante il suo discorso al Parlamento europeo a Bruxelles, mercoledì. Al contrario, l´idea che le decisioni specifiche all´Eurozona debbano essere prese unicamente dai deputati dell´Eurozona ha incontrato forti critiche da parte di alcuni deputati. La Cancelliera tedesca ha visitato il Pe mercoledì pomeriggio dopo un dibattito su come uscire dalla crisi e migliorare la democrazia e la trasparenza dell´Ue. Merkel ha parlato durante un incontro con la Conferenza dei Presidenti aperto a tutti i deputati. La maggior parte dei deputati è stata favorevole alle richieste di Merkel per un´Unione europeo più coordinata, con un controllo democratico esercitato maggiormente dal Parlamento europeo. Al contrario, l´idea che le decisioni specifiche all´Eurozona debbano essere prese unicamente dai deputati dell´Eurozona e la proposta di un budget destinato all´Eurozona, ha incontrato forti critiche da alcuni leader dei gruppi politici.  
   
   
OLLI REHN VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA: CRESCITA DELL´EUROPA SFIDA E IL FINANZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE INNOVATIVE, PRESTITI OBBLIGAZIONARI  
 
Bruxelles, 12 novembre 2012 - Di seguiti l’intervento del 7 novembre di Olli Rehn Vice-presidente della Commissione europea su : Ue-bei accordo di cooperazione per la fase pilota del progetto prestiti Obbligazionari: ” Hoyer Presidente, Signore e Signori, Oggi, la Banca europea per gli investimenti e la Commissione hanno firmato l´accordo di cooperazione che definisce i ruoli, i diritti e doveri di entrambe le parti per l´attuazione della fase pilota del progetto Ue iniziativa Prestiti obbligazionari. Si tratta di un momento importante in quanto con l´aumento della Bei capitale versato, questa iniziativa è parte integrante del "Compact per la crescita e l´occupazione" deciso dai capi di Stato al vertice di giugno 2012 e confermato nel europea recente Consiglio, del 18 ottobre. Proprio oggi ho presentato il nostro ultimo previsioni economiche, il diritto a vela attraverso il mare mosso. Mentre ci aspettiamo che la crescita di ritornare gradualmente l´anno prossimo e rassodante nel 2014, l´economia europea sta subendo un processo di riequilibrio che durerà per qualche tempo. Quindi dobbiamo tirare tutte le leve per rafforzare a lungo termine per una crescita sostenuta. Da un lato ci sono le riforme strutturali che aumentano la disponibilità di capitale e l´efficienza del lavoro o economica. Queste riforme possono essere di difficile attuazione vista politico, ma spesso vengono con un basso o addirittura pari a zero prezzo fiscale e aumentare la crescita miglioreranno anche le finanze pubbliche. D´altra parte, dobbiamo fare in modo che l´infrastruttura di supporto fisico è in atto per rendere l´Europa un luogo dinamico e competitivo. A differenza di riforme strutturali, rispondere sfida delle infrastrutture dell´Ue - con esigenze di investimento stimato in € 1500000000000 fino al 2020 nel settore dei trasporti, dell´energia e delle Tic - che dovrà essere finanziato enorme anticipo, a volte di ristrettezze dei bilanci pubblici e in corso bilancio di consolidamento nel settore bancario settore. Collegamenti mancanti nel mercato unico riduce le dimensioni del mercato e profondità. Si riduce anche la pressione della concorrenza, ostacolando incentivi per l´innovazione. Inoltre, i servizi di base che utilizzano le infrastrutture sarebbe più costoso per produttori a valle di quanto sarebbero altrimenti. Questo è il motivo per il mercato unico e per collegare l´Europa sono elementi centrali della nostra strategia di crescita. L´obiettivo di collegare l´Europa implica ambedue gli aspetti normativi e le infrastrutture-finanziamento. Le azioni più urgenti sotto l´aspetto normativo comprendono il completamento del mercato interno dell´energia entro il 2014 e la realizzazione di un mercato unico digitale entro il 2015. Vorrei ora passare alle esigenze enormi investimenti in infrastrutture in Europa. A differenza di riforma strutturale, riuniti in questi investimenti ha bisogno di costi un sacco di soldi ed è qui che la Bei sta andando a svolgere un ruolo ancora più importante in futuro. Vedo almeno tre ragioni per le quali le esigenze di investimento in infrastrutture sono effettivamente elevati in Europa e perché questo sarebbe un bene per la crescita: In primo luogo, la spina dorsale delle reti di trasporto di oggi per i paesi dell´Ue risale al tardo 19 ° secolo e l´inizio del 20 ° e ha un obiettivo nazionale. Lo stesso vale per le reti energetiche. Il transeuropea piano rete è destinato a superare le strozzature transfrontaliere, e siamo ben lontani dall´aver completato il programma di investimenti concordato. Nei nuovi Stati membri, le reti di trasporto - nazionali e cross-border - non hanno raggiunto la velocità di crociera in tutto il mondo. In secondo luogo, nel settore dell´energia, gli investimenti è stata piuttosto limitata negli anni 1990 e primi anni 2000, ma ora una quota significativa delle infrastrutture energetiche nei vecchi Stati membri viene in su per il rinnovo. Inoltre, la spinta per le energie rinnovabili in tutti i paesi dell´Unione europea, e l´eliminazione graduale del nucleare in alcuni di essi, comporta la necessità di nuova produzione di energia e la capacità di trasmissione. In terzo luogo, raggiungendo la velocità necessaria in molte applicazioni Internet innovative richiede nuove infrastrutture da impiegare sia in fissa e nella telefonia mobile. Internet ad alta velocità può essere visto come una via per l´innovazione e la crescita della produttività che non può che essere ottenuti importanti investimenti nella infrastruttura abilitante è intrapresa. La parte "Investire nella crescita" del Patto di crescita contribuirà a innescare parte dell´investimento appena descritto. Il pacchetto di finanziamento complessivo, che assegna un ruolo significativo alla Bei, pari a 120 miliardi di euro e si compone di tre parti: In primo luogo, i 10 miliardi di aumento di euro della Bei capitale versato, che è già a buon punto, si offrono 60 miliardi di euro di prestiti supplementari nel corso dei prossimi tre anni. La Bei svolgerà un ruolo anticiclico in questi periodi di crisi. In secondo luogo, 55 miliardi di euro di Fondi strutturali sarà attivato velocemente, la Commissione sta aiutando gli Stati membri a riprogrammare i fondi strutturali per concentrarsi maggiormente sulla crescita. Ultimo ma non meno importante, la fase pilota dell´iniziativa Obbligazioni progetto mobiliterà € 230.000.000 quest´anno e il prossimo, che consentirà il finanziamento di un volume complessivo di investimenti infrastrutturali di circa 4 ½ miliardi di euro. Attualmente, gli investitori istituzionali stanno ridefinendo le loro strategie di investimento e diversificazione del rischio. Un ritorno al finanziamento delle infrastrutture è chiaramente sul menu tutto il mondo come gli investitori internazionali, cerca opportunità di rendimento migliori. L´europa ha un interesse per essere sul loro schermo radar! L´idea chiave è quella di utilizzare i fondi di bilancio dell´Ue e il bilancio della Bei e le competenze in modo più efficiente, in modo che di lungo termine progetti di infrastrutture in grado di attrarre mercato del finanziamento capitale, ad esempio, dalle compagnie di assicurazione e fondi pensione, quando il settore bancario è ancora deleveraging . Naturalmente, i 4 ½ miliardi di euro di investimenti in infrastrutture aggiuntive per sé non tirare l´Europa fuori dalla crisi. Tuttavia, utilizzando uno euro proveniente dal bilancio dell´Ue per generare circa 20 euro di investimenti in infrastrutture è la prova di un importante passo avanti qualitativo verso un uso più razionale del bilancio dell´Unione europea come motore di crescita. Con la Bei vecchi precedenti in questi mercati, ci aspettiamo che l´euro stesse possono essere riutilizzati per altri progetti futuri, come i fondi del progetto del primo turno vengono ripagati. Infine, è importante rilanciare l´asset class infrastrutture e per attirare gli investitori istituzionali ad esso nel momento in cui le banche commerciali sono più riluttanti a concedere prestiti a lungo abbastanza scadenze. Il caso di questi investitori a farsi avanti è forte come questi legami potrebbero soddisfare le loro passività a lungo termine. In considerazione della nostra proposta per una più ampia il meccanismo per collegare l´Europa nel prossimo Qfp, il pilota legame progetto avrà un´importante funzione di segnalazione. Con un pilota di successo, dovremmo essere in grado di attrarre finanziamenti privati ​​per progetti a lungo termine del capitale su una scala più grande e forse anche in settori diversi dai trasporti, l´energia e la banda larga. L´aspettativa di un mercato più ampio progetto obbligazionario a sua volta attrarre gli investitori per la fase pilota. Signore e Signori, Insieme con l´aumento di capitale della Bei, l´iniziativa legame progetto sarà determinante per il collegamento dei paesi europei e rinnovare il tessuto produttivo delle nostre economie. E ´evidente che la Commissione riferirà regolarmente sui progressi compiuti, anche in vista del meccanismo per collegare l´Europa per il prossimo Qfp. Vorrei ringraziare i colleghi della Dg Ecfin e ai vostri colleghi della Bei che hanno progettato l´iniziativa insieme e che sarà disponibile più avanti per questioni tecniche. Vorrei ora passare la parola al Presidente Hoyer.  
   
   
NEGOZIATI SUL BILANCIO DELL´UNIONE EUROPEA: SOSPESA SUL DISPUTA SUL PAGAMENTO DELLE BOLLETTE DI QUEST´ANNO  
 
 Strasburgo, 12 novembre 2012 - I negoziati sul bilancio dell´Unione europea del prossimo anno sono stati sospesi Venerdì sera a causa di disaccordo tra Parlamento e Consiglio su possibili soluzioni per contrastare la mancanza di fondi residui nel bilancio 2012. Parlamento e Consiglio hanno tempo fino alla mezzanotte del Martedì a raggiungere un accordo. "Le differenze tra le posizioni del Consiglio e del Parlamento erano troppo distanti per proseguire i colloqui durante la notte", si è rammaricato di piombo del Parlamento negoziatore Alain Lamassoure (Ppe, Fr). Sperava che non ci sarebbe una base sufficiente per avere ulteriori discussioni su Martedì, che è ufficialmente l´ultimo giorno del periodo di conciliazione. Non ci sono soldi per pagare le bollette nel 2012 - Il bilancio 2013 non è stato l´unico argomento di discussione. Il Parlamento ha inoltre insistito sulla ricerca di una soluzione per il deficit di bilancio di effettuare i pagamenti nel 2012. Queste leggi riguardano - che non sono contestati - presentati da autorità degli Stati membri che gestiscono fondi comunitari e per i fondi gestiti dalla Commissione. Parlamento teme che questi disegni di legge sarà rinviato al 2013, che metterebbe a repentaglio attuazione delle politiche Ue il prossimo anno e in contraddizione con la dichiarazione firmata dagli Stati membri nel mese di novembre dello scorso anno. Pertanto, il Parlamento ha approvato la proposta della Commissione di aggiungere 8900000000 € per il bilancio 2012 per consentire alla Commissione di rimborsare autorità degli Stati membri per i fondi sono anticipati ai beneficiari nei loro paesi. La minoranza di blocco di Stati membri ha insistito la Commissione deve rimborsare a carico del bilancio corrente, ma per i bilanci del Parlamento europeo e Commissario Lewandowski ha convenuto che i pochi rimanenti 2.012 fondi di gran lunga non coprire tali pagamenti. Vittime del terremoto e Erasmus - L´unico risultato della riunione Venerdì è stata una dichiarazione di volontà politica per finanziare i cosiddetti ´sostegno solidarieta´ alle vittime del terremoto in Italia (€ 670.000.000), ma senza un accordo sulle modalità di finanziamento. I programmi che necessitano di una soluzione di includere l´apprendimento permanente (tra cui Erasmus Mundus), lo sviluppo rurale, il Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e del 7o programma quadro di ricerca e sviluppo. I paesi più colpiti dalla situazione di stallo sul pagamento nel 2012 sono Italia, Spagna, Polonia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca e Bulgaria. Questi paesi hanno tutti i pre-finanziata la spesa dell´Ue con quantità variabili da € 400 milioni a € 1,9 miliardi. E dopo? Se non vi è accordo entro 21 giorni, i colloqui trilaterali proseguire e impostare la base di un nuovo progetto di bilancio per il 2013 che sarà presentata dalla Commissione. Questo dovrebbe essere approvata in commissione per i bilanci del Parlamento e plenaria - così come da parte del Consiglio - entro la fine del 2012.  
   
   
UE: L’ALTO RAPPRESENTANTE / VICEPRESIDENTE CATHERINE ASHTON PRESENTA UNA SERIE DI NUOVE NOMINE NEL SERVIZIO EUROPEO PER L´AZIONE ESTERNA  
 
 Bruxelles, 12 novembre 2012 - Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione, ha annunciato il 9 novembre una serie di nuove nomine all´interno del Servizio europeo per l´azione esterna (Seae). Catherine Ashton ha dichiarato: "Sono lieta di nominare tali ottimi candidati ad alcune delle posizioni chiave del Servizio europeo per l´azione esterna Il loro talento e la competenza rappresentano un patrimonio importante per l´azione esterna dell´Unione europea e non vedo l´ora di lavorare con loro nei loro nuovi ruoli. ". Gli nominativi sono i seguenti: Roland Schäfer è stato nominato direttore per le Americhe . Schäfer è attualmente il vice ambasciatore tedesco in Israele, ed è un ex Consigliere Politico presso la Rappresentanza permanente tedesca presso l´Ue. Ha trascorso tre anni come Vice Ambasciatore in Argentina. Joelle Jenny è stato nominato direttore per la prevenzione dei conflitti e la politica di sicurezza . Sig.ra Jenny è attualmente capo divisione presso il Seae per la prevenzione dei conflitti, la costruzione della pace e di mediazione. Ha lavorato in seno al Comitato internazionale della Croce Rossa e del ministero degli Esteri svizzero. Bjorn Larsson è stato nominato direttore delle risorse umane del Seae. Larsson è attualmente capo unità presso la Direzione Risorse Umane del Segretariato del Consiglio. Ha un background lavorando su questioni mediorientali. Stephan Auer è stato nominato direttore delle relazioni multilaterali e questioni globali . Sig. Auer è attualmente direttore per globalizzazione, politica energetica e climatica nel ministero degli Esteri tedesco. La sua carriera diplomatica ha incluso messaggi nelle ambasciate tedesche a Londra, Riyadh e Roma. Peteris Ustubs è stato nominato Direttore Africa occidentale e centrale e Sahel Coordinatore . Mr Ustubs è attualmente vice capo del gabinetto del commissario europeo per lo sviluppo Andris Piebalgs. Lui è un ex ambasciatore lettone al Comitato politico e di sicurezza a Bruxelles e direttore politico. Jacek Bylica è stato nominato consigliere principale e inviato speciale per la non proliferazione e il disarmo . Mr Bylica è attualmente capo della Wmd non proliferazione Centro presso la Nato, dopo aver lavorato presso il Ministero degli Esteri polacco, anche in qualità di Ambasciatore presso le Nazioni Unite a Vienna. L´alto rappresentante ha anche annunciato la sua intenzione di nominare le seguenti persone come capi di delegazione, oggetto di un riconoscimento necessario e procedure amministrative: Andrew Jacobs: Fiji . Jacobs è attualmente capo dell´unità vicinato meridionale della Commissione europea (Dg Devco) ed è stato precedentemente pubblicato in delegazioni di Hanoi e Bangkok. Matthias Brinkmann:. Islanda Sig. Brinkmann è attualmente capo della delegazione Ue in Canada con un background nel lavoro della Commissione sulle questioni europee occidentali, anche in delegazione a Stoccolma durante il periodo che precede l´adesione svedese. Rupert Joy:. Marocco Mr Joy è un ex ambasciatore britannico in Uzbekistan e ha trascorso tre anni come vice ambasciatore britannico in Marocco. Juan Fernandez Trigo: Uruguay . Sig. Fernandez Trigo è attualmente ambasciatore spagnolo in Paraguay. In precedenza è stato ambasciatore della Spagna ad Haiti (2007-2011) e Vice Ambasciatore di Cuba (2004-2007). Per maggiori informazioni: http://www.Eeas.europa.eu/index_en.htm  
   
   
UE STANZIA 63.000.000 € PER PORTARE IL KOSOVO * PIÙ VICINA ALL´EUROPA  
 
Bruxelles, 12 novembre 2012 - La Commissione europea ha annunciato il 9 novembre che ha stanziato € 63.000.000 a sostegno del Kosovo sforzi per attuare il suo programma di riforma dell´Ue. I fondi saranno utilizzati per le riforme del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione, per sostenere la riammissione e la reintegrazione dei rifugiati e per migliorare i servizi correzionali e di libertà vigilata. Essa contribuirà inoltre a promuovere lo sviluppo del settore privato attraverso l´ammodernamento del sistema di alimentazione del Kosovo, le sue infrastrutture, e gli investimenti in materia di istruzione e lo sviluppo regionale. Il finanziamento stanziato è incluso nel programma annuale 2012 per il Kosovo nell´ambito dello strumento dell´Ue per assistenza preadesione (Ipa), e sarà riempito con un supplemento di € 20 milioni di euro di co-finanziamento da parte delle autorità del Kosovo e gli altri donatori. " Le riforme per aumentare l´efficienza del sistema giudiziario, migliorare la pubblica amministrazione e promuovere un settore più dinamico e resiliente private sono le priorità fondamentali della nostra assistenza in Kosovo. Questo non solo aiuta il Kosovo ad avvicinarsi all´Ue, ma mira anche a portare un vero cambiamento in Kosovo società a beneficio di tutti i suoi cittadini ", ha dichiarato il commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato Štefan Füle. Il 2012 programma annuale Ipa per il Kosovo contiene inoltre disposizioni che consentiranno alla Commissione di rispondere rapidamente alle priorità politiche che hanno bisogno di un sostegno finanziario per la loro attuazione, come il dialogo Belgrado-pristina, la revisione strategica di Eulex, e il dialogo sui visti. La Commissione continuerà a consultarsi in stretto contatto con le autorità del Kosovo e gli altri donatori per garantire l´efficienza e l´efficacia dell´assistenza Ue in Kosovo. In una recente relazione della Corte dei conti europea evidenziati, uno stretto coordinamento tra la Commissione e dell´Unione europea sullo stato di diritto in Kosovo (Eulex) è particolarmente importante quando si tratta di sostenere lo Stato di diritto in Kosovo, che è un lungo e complesso processo. Recente studio di fattibilità della Commissione per un accordo di stabilizzazione e di associazione e la tabella di marcia dei visti dovrebbe incoraggiare il Kosovo ad attuare le riforme necessarie.  
   
   
CALLANAN: "LE POLITICHE EUROPEE NON HANNO FUNZIONATO"  
 
Bruxelles, 12 novembre 2012 - In chat con Martin Callanan - Secondo il deputato inglese Martin Callanan, il budget europeo deve essere tagliato drasticamente e i paesi dell´eurozona dovrebbero considerare di abbandonare la moneta unica. Il leader del gruppo Ecr non ha certo risparmiato le critiche nella chat di mercoledì spiegando la sua visione dell´Ue e come uscire dalla crisi. Martin Callanan non ha evitato nessuna domanda e ha anche invitato i fans di Facebook a inviare le proprie idee per il dibattito con la Cancelliera tedesca Angela Merkel del giorno successivo. Un´europa diversa - "È evidente che le politiche europee non hanno funzionato. L´agricoltura e la pesca ne sono un esempio. Abbiamo bisogno di un´Europa più flessibile e che renda i poteri agli Stati membri" ha scritto Callanan in chat. Sussidiarietà - Ciò che può essere gestito dai poteri nazionali non deve essere trattato da Bruxelles. Ecco il principio di sussidiarietà in poche parole. Secondo Callanan non è sempre rispettato. "Dobbiamo essere pratici. A che livello può essere esercitato? C´è un grande gap democratico in Ue e i cittadini hanno l´impressione di aver perso il controllo". La sua ricetta per uscire dalla crisi? Più riforme del mercato, accordi di libero scambio e il rinforzamento del mercato unico. Bilanci - "Sarebbe anche il caso di tagliare il bilancio europeo per far risparmiare soldi agli Stati membri. È assolutamente perverso che l´Ue imponga l´austerità agli Stati continuando ad aumentare il bilancio europeo. Se l´austerità è valida a livello nazionale, deve esserlo anche a livello europeo" ha insistito Callanan. "Quello di cui ha bisogno l´Europa è un ritorno alla competitività e alla crescita economica" ha aggiunto il deputati inglese sottolineando che la moneta unica può essere un ostacolo per alcuni paesi. E non un vantaggio.  
   
   
FASE PILOTA DELL´INIZIATIVA "PROJECT BOND" DELLA UE E BEI  
 
Bruxelles, 12  novembre, 2012 - "Europa 2020 titoli assegnati ai progetti", L´iniziativa " Europa 2020 per i prestiti obbligazionisti dedicati alla realizzazione di progetti" che mira a migliorare il finanziamento di infrastrutture per i mercati dei capitali, ha superato il 7 novembre l´ultima tappa della sua procedura di adozione essendo stato firmato un accordo di cooperazione tra la Commissione europea e le Banche europee di investimento per chiarire la divisione dei rischi e quando può essere lanciata la fase pilota di questo progetto. "L´iniziativa" project bond " rimobiliterà i mercati dei capitali per finanziare delle infrastrutture di trasporto, dell´energia e delle comunicazioni essenziali per la crescita e la competitività in Europa, dal momento che la sua base giuridica è stata adottata nel luglio 2012, la Banca ha compiuto notevoli progressi nella selezione dei progetti di reti transeuropee dei trasporti, l´energia e la banda larga e il sostegno ai progetti selezionati in modo che possano accedere mercati dei capitali. Sembra esistere una fonte importante di progetti potenziali, e le prime firme dovrebbero intervenire inizio 2013, “ha spiegato Werner Hoyer, il presidente della Bei. Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea, da parte sua, ha dichiarato: "Offriamo soluzioni che promuovono investimenti a lungo termine nell´Unione europea e che l´Ue dovrebbe mettere su un sentiero di crescita sostenibile. I "project bond" iniziativa è un elemento essenziale per patto di crescita. Si tratta di un modo innovativo per sbloccare gli investimenti privati ​​nelle infrastrutture, migliorare la competitività e stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro. Sapendo che ogni dollaro speso in questa iniziativa da parte del bilancio Ue potrebbe generare circa 20 euro di investimenti in infrastrutture è visto come un motore di crescita che è il bilancio. Attendo con ansia il lancio dei primi progetti e si basa sulla partecipazione attiva di tutte le parti interessate. ´ I "project bond" volte a promuovere mercati dei capitali per finanziare le infrastrutture nel contesto di strutture di finanziamento dei progetti compresi in particolare partenariati pubblico-privato (Ppp). Che mira ad aumentare il rating delle obbligazioni emesse dalle società responsabili dei progetti a livello attraente per gli investitori e ridurre il costo totale del project financing. Durante questa fase, il finanziamento mediante emissione di obbligazioni possono e dovrebbero essere inclusi nella gara per progetti di Ppp tra cui la costruzione e il finanziamento sono regolate da contratti di concessione. I governi che desiderano che i loro progetti possono essere dagli obblighi di finanziamento nell´ambito di questa iniziativa farà in modo che l´opzione finanziamento obbligazionario è previsto nel capitolato d´oneri per l´appalto . La fase pilota, per i quali un bilancio di 230 milioni di euro saranno a carico del bilancio Ue cerca investimenti sul mercato dei capitali oltre 4 miliardi di euro in infrastrutture di trasporto, dell´energia e delle comunicazioni . L´accordo di cooperazione è stato firmato a Bruxelles dalla Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, e Werner Hoyer, Presidente della Banca europea per gli investimenti. Questa firma è stata precedentemente approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca nella sua ultima riunione, e dalla Commissione europea, in conformità con la legislazione approvata all´inizio di quest´anno dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri Ue. La Commissione riferirà periodicamente sui progressi compiuti. Le obbligazioni del progetto saranno parte del meccanismo di interconnessione in Europa, istituita dall´Ue per il periodo 2014-2020.  
   
   
I COMMISSARI KROES E TAJANI AL SUMMIT FT SUL FUTURO DEL NOSTRO PAESE: "FUTURE OF ITALY. NEW ROUTES FOR GROWTH"  
 
Milano, 12 ottobre 2012 - La vicepresidente della Commissione europea con delega all´Agenda digitale, Neelie Kroes, e il vicepresidente e Commissario responsabile per l´imprenditoria e l’industria, Antonio Tajani partecipano oggi a Milano al summit organizzato dal Financial Times in collaborazione con Puntoit: "Future of Italy - New Routes for Growth" ("Il futuro dell´Italia. Nuove vie verso la crescita"). Obiettivo: fare il punto sulle prospettive di crescita e sviluppo del nostro Paese. Italia: a una svolta storica - L´economia italiana è a un bivio, e la politica, attualmente guidata dal primo ministro Mario Monti, sostenuto da una maggioranza bipartisan, ha un ruolo cruciale da svolgere. La domanda che tutti si pongono è: l´amministrazione sarà in grado di dare un nuovo impulso all´economia italiana, attraverso riforme e liberalizzazioni? La risposta determinerà non solo il futuro d´Italia, ma anche quello della situazione economica della zona euro. Il programma - Il Summit si aprirà con l´intervista di John Thornhill, vicedirettore del Financial Times, al presidente del Consiglio Mario Monti. A rappresentare le istituzioni: la vicepresidente della Commissione europea con delega all´Agenda digitale, Neelie Kroes, il vicepresidente e Commissario responsabile per l´imprenditoria e l’industria, Antonio Tajani e il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Saranno inoltre presenti Angelo Cardani (Presidente Agcom), Franco Bernabè (presidente esecutivo di Telecom Italia), Gabriele Galateri (presidente di Generali), Mauro Moretti (ad di Ferrovie dello Stato), Giuseppe Orsi (ad di Finmeccanica), Alessandro Profumo (presidente Monte dei Paschi di Siena), Andrea Ragnetti (ad di Alitalia) e Massimo Sarmi (ad di Poste Italiane). Il Direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, modererà la tavola rotonda sul tema ”Italy and the World in 2020” (L´italia e il mondo nel 2020). Angelino Alfano, segretario del Pdl, Pier Luigi Bersani Segretario del Pd, e Pierferdinando Casini, presidente dell´Udc, sono stati invitati per le conclusioni che saranno moderate da Luigi Contu, direttore dell´Ansa, e Guy Dinmore, capo corrispondente da Roma del Financial Times. Http://www.eiseverywhere.com/ehome/index.php?eventid=49201&    
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER UNA SOVVENZIONE DI CONSOLIDAMENTO DEL CER  
 
Bruxelles, 12 novembre 2012 - La Commissione europea ha pubblicato l´invito a presentare proposte per una sovvenzione di consolidamento del Cer (Erc Consolidator Grant) nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq ). La sovvenzione di consolidamento mira a rafforzare le opportunità per i giovani ricercatori europei per intraprendere una carriera indipendente e compiere la transizione dal lavoro svolto sotto un supervisore a quello di capo della ricerca per conto proprio. In seguito alla sovvenzione di avviamento (Starting Grant), questo invito fa un passo avanti indirizzando l´attenzione al consolidamento piuttosto che all´inizio della carriera. Mentre i candidati delle Starting Grant intendono essere confrontati con ricercatori di livello analogo, quelli delle Consolidator Grant sono già al lavoro con il proprio gruppo, ma hanno bisogno di consolidare la propria posizione. Con un bilancio di 523 milioni di euro nell´ambito del programma di lavoro "Idee", il meccanismo dovrebbe rafforzare i gruppi di ricerca indipendenti che sono stati creati di recente. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/ideas;efp7_session_id=ycl1qd6x0vqjjynk2hk1pnpyzqvblqvlqhkl8s8tvjp7tsbjfsjj!-1464761185?callidentifier=erc-2013-cog  Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls    
   
   
IL PRESIDENTE VALCáRCEL CONTRO I TAGLI AL BILANCIO DELLA PAC  
 
 Bruxelles, 12 novembre 2012 - Il Presidente del Comitato delle regioni (Cdr) Ramon Luis Valcárcel ha dichiarato la sua opposizione a qualsiasi riduzione del bilancio della politica agricola comune (Pac), esprimendo preoccupazione per l´impatto che una tale misura potrebbe avere sulle zone rurali e sul settore agricolo dell´Unione europea. Il 7 novembre, nel corso di un incontro con il commissario europeo per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloș, Valcárcel ha sottolineato come quel settore abbia un grande potenziale per contribuire a una "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva". Ha affermato pertanto che il bilancio della Pac deve essere mantenuto al livello attuale, non solo per garantire il sostentamento degli agricoltori, ma anche per creare un mercato più competitivo e sostenibile. A poche settimane dal vertice dei capi di Stato e di governo che dovrà decidere in merito al bilancio dell´Ue per il periodo 2014-2020, il Presidente Valcárcel si è detto favorevole alla riforma della Pac, ma contrario a una riduzione della sua portata, che "richiede soprattutto una dotazione finanziaria adeguata agli obiettivi stabiliti dalla Commissione europea affinché la Pac del futuro possa garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali, la sicurezza alimentare, la presenza dell´agricoltura in tutti i territori d´Europa e la competitività del mercato europeo". Il commissario Cioloș, dal canto suo, ha espresso apprezzamento per "il sostegno attivo che il Comitato delle regioni ha sempre manifestato e continua a manifestare alle proposte formulate dalla Commissione europea perché la Pac possa contare su una robusta dotazione di bilancio. Attraverso il suo aiuto agli agricoltori e ai programmi di sviluppo rurale, la Pac contribuisce in modo determinante alla creazione di occupazione e di crescita in tutta l´Ue, e promuove uno sviluppo equilibrato dei nostri territori rurali". Il Presidente Valcárcel ha sottolineato anche il ruolo essenziale della Pac nel consentire agli agricoltori di lavorare e vivere con dignità all´interno di un mercato comune limitando al minimo la loro dipendenza dalle sovvenzioni. "In alcune parti d´Europa, se gli agricoltori non ricevessero più le sovvenzioni, il reddito calerebbe del 30 % e l´attività agricola non sarebbe più sostenibile e dovrebbe quindi cessare", ha dichiarato. Data l´importanza del settore agricolo per l´Ue, Valcárcel ha sottolineato con forza la necessità di stabilizzare i costi dei prodotti agricoli e di gestire la volatilità dei prezzi. Occorre quindi una più forte regolamentazione, per garantire la sostenibilità a lungo termine del mercato, creare occupazione, promuovere la crescita e proteggere l´ambiente.  
   
   
NUOVO PIANO D´AZIONE COMUNE IFI PER LA CRESCITA IN EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE  
 
Bruxelles, 13 novembre 2012 – Di seguito la dichiarazione congiunta di Werner Hoyer, Presidente del Gruppo Bei; Jim Yong Kim, presidente della World Bank Group; Sir Suma Chakrabarti, Presidente della Bers:” Le nostre istituzioni - la Banca europea per gli investimenti del Gruppo (Gruppo Bei), il gruppo della Banca mondiale e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) - hanno oggi approvato un nuovo piano d´azione comune, volto a sostenere la ripresa economica e la crescita del Centro e Sud Europa orientale. Il piano d´azione, una risposta diretta al continuo impatto dei problemi della zona euro sulle economie dei paesi emergenti europei, comprende più di 30 miliardi di euro di impegni congiunti per il periodo 2013-2014. Sviluppato nel contesto dell ´"Iniziativa di Vienna", il nuovo comune di Istituzioni finanziarie internazionali (Ifi) piano d´azione mira a ravvivare la crescita nella regione, sostenendo le iniziative del settore pubblico e privato, comprese le infrastrutture, gli investimenti delle imprese e del settore finanziario. Questa iniziativa si ispira a quella di successo 2009-2010 piano d´azione congiunto Ifi che ha sostenuto centrale economie europee colpiti da una crisi di liquidità nel settore finanziario e aziendale. Nell´ambito del Piano d´azione 2009-1010 le Ifi inizialmente promesso un contributo più di due anni di Eur 24,5 miliardi, con risultati che superano gli obiettivi originali. Il programma annunciato oggi è diversa sotto molti aspetti. In particolare il finanziamento in modo specifico sostenere la crescita economica sostenendo la ristrutturazione, il consolidamento e la diversificazione, nonché di migliorare la competitività a lungo termine attraverso una maggiore disponibilità di credito a lungo termine, ma anche con iniezioni di capitale ove necessario e possibile, la riforma della politica commerciale mobilitare finanziamenti alle esportazioni e il sostegno . Il Gruppo Bei ha deciso di commettere un minimo di 20 miliardi di euro. Tale sostegno sono costituite principalmente da finanziamenti a lungo termine per il settore pubblico e privato, affrontando settori prioritari quali le Pmi, le energie rinnovabili e l´efficienza energetica, l´innovazione e la convergenza. Un impegno particolare sarà fatto per sostenere la mobilitazione delle sovvenzioni Ue e sfruttando sia i fondi pubblici e privati, oltre a fornire consulenza mirata. Presidente del Gruppo Bei Werner Hoyer: "Accolgo con grande favore lo sforzo coordinato delle nostre istituzioni. Io credo che ognuno, nel proprio settore di competenza, possono contribuire alla crescita consolidata in Europa centrale e sud-orientale. La Bei, come la banca dell´Ue, sosterrà la crescita e l´occupazione nella regione e mantenendo sempre la necessità di migliorare la competitività a lungo termine come il fattore guida. " A proposito di 6,5 miliardi di euro saranno forniti dal Gruppo Banca Mondiale. World Bank Group President Jim Yong Kim: "L´attuale instabilità economica e finanziaria in Europa continua a minacciare la crescita e l´occupazione, in particolare in Europa centrale e sud-orientale. Appoggio pienamente la cooperazione tra la Bei, la Bers e il Gruppo Banca Mondiale nel piano d´azione congiunto Ifi 2013-2014 per aiutare questi paesi far fronte alle conseguenze della crisi dell´Eurozona continua. Il Gruppo Banca Mondiale è piegato in avanti, con circa 6,5 miliardi di euro, utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo da offrire. "Il Gruppo Banca Mondiale comprende la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (Ibrd) e l´International Development Association (Ida), l´International Finance Corporation (Ifc), e l´Agenzia multilaterale di garanzia degli investimenti (Miga). Ibrd e Ida fornirà basata su policy prestiti e assistenza tecnica di tali paesi; Ifc sarà sostenere il settore privato attraverso i suoi investimenti e servizi di consulenza in settori tra cui banche, infrastrutture, manifatturiero, agro-alimentari, dei servizi e del commercio, e Miga fornisce assicurazione del rischio politico a sostegno degli investimenti in tutti i settori. La Bers prevede di investire 4 miliardi di euro. Il supporto Bers comprendono i prestiti, capitale e al finanziamento del commercio per favorire l´integrazione regionale e la crescita trainata dalle esportazioni. Gli investimenti della Bers sarà sostenuta da un dialogo politico volto a ristrutturazione economica, la diversificazione, e rafforzare il governo societario. Presidente della Bers Sir Suma Chakrabarti: "Mentre gli occhi del mondo sono fissi sui problemi dell´Europa occidentale, le legittime esigenze della emergente, che ha messo in gioco così tanto nel nome di integrazione economica e finanziaria, non deve essere trascurata dell´Ue nuovo. Così come i suoi stati membri aspiranti - soprattutto in Europa meridionale e orientale - sono ancora una volta soffre di problemi che sono in gran parte non di loro creazione La Bers lavorerà con i suoi partner per garantire che i sacrifici per ottenere che l´integrazione non sono stati fatti invano. " Il sostegno finanziario verrà fornito all´Albania, alla Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Ungheria, Kosovo, Lettonia, Lituania, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia e Slovenia. Ogni Ifi si concentrerà l´attenzione su uno specifico gruppo di paesi, riflettendo il loro mandato e strategie nazionali esistenti. Questi paesi hanno fatto importanti modifiche nei conti fiscali e attuale, un aumento di risparmio nazionali e del miglioramento dei bilanci delle banche - anche grazie in parte agli impegni da parte delle banche madri "nell´ambito dell´iniziativa 2009-2010 Vienna. Ma ancora affrontare sfide importanti, tra cui i continui effetti dei problemi della zona euro. Riavvio e consolidare la crescita è indispensabile come le economie si sforzano di ridurre il divario nel tenore di vita con i mercati più maturi della Ue. Ci impegniamo con la presente il nostro sostegno concertato finanziario di oltre 30 miliardi di euro, nonché consulenza politica per la centrale e sud-orientale regione Europa per gli anni 2013-2014.  
   
   
COOPERAZIONE E SVILUPPO TRA ALPI E MEDITERRANEO GLI STATI NAZIONALI NON POSSONO ESSERE PIÙ UNA CAMICIA DI FORZA  
 
Torino, 12 novembre 2012 - “Cooperazione territoriale e politiche di sviluppo dell’Euroregione Alpi Mediterraneo” è stato il tema del convegno svoltosi il 9 novembre nell’aula del Consiglio regionale con lo scopo di trovare soluzioni comuni per superare la crisi economica. Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte e dell’Euroregione Alpi Mediterraneo, ha affermato che in materia di regime fiscale “gli Stati nazionali non possono essere più una camicia di forza per territori omogenei con forti affinità culturali e con sistemi socio-economici analoghi, come nel caso della Macroregione alpina che ingloba 70 milioni di abitanti nel cuore produttivo d’Europa. All’interno di un sistema che si globalizza la cooperazione tra territori omogenei è parte del diritto di autodeterminarsi”. “Se in Piemonte - ha poi osservato Cota - abbiamo un gettito che ci consente di realizzare un regime fiscale appetibile per le imprese, non è che a vita dobbiamo essere costretti a dare a Roma tutti i soldi e avere un’imposizione fiscale del 78%. Siamo nell’Unione europea e i territori omogenei devono avere il diritto di mantenere le risorse sul territorio”. Al convegno sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, che ha sottolineato come “di fronte all’attuale crisi economica, finanziaria e sociale è urgente fare sistema, e procedere uniti, istituzioni e realtà produttive, per sostenere lo sviluppo del territorio e l’Euroregione Alpi Mediterraneo intende rispondere proprio a queste esigenze”, Gilbert Abras, vicepresidente del Csir Alpi-arco Lemano, che ha parlato della “necessità di un Osservatorio del mercato del lavoro transfrontaliero e di contratti di lavoro transnazionali, come nel caso del tunnel del Monte Bianco”, Luciano Caveri, membro del Comitato delle Regioni e già presidente della Regione Valle d’Aosta, che ha rilevato le “carenze delle istituzioni europee nell’affrontare la crisi già dal 2008”.  
   
   
OGGI E DOMANI IL TERZO FORUM ECONOMICO E FINANZIARIO PER IL MEDITERRANEO: CON SANGALLI E ERMOLLI, MONTI, PASSERA, PISAPIA, FORMIGONI  
 
Milano, 12 novembre 2012 - Si apre oggi e proseguirà anche martedì, la terza edizione del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, l’evento organizzato dalla Camera di Commercio di Milano, attraverso la Promos, Agenzia Speciale per le attività internazionali, in collaborazione con i Ministeri italiani degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Commissione Europea, della Banca europea per gli investimenti, del Segretariato dell’Unione per il Mediterraneo e della Regione Lombardia. Due giorni di incontri a Palazzo Mezzanotte a cui parteciperanno oltre 500 imprenditori e 15 Ministri, in rappresentanza dei Governi e dei sistemi economici dei Paesi dell’Unione per il Mediterraneo. Il Forum vedrà la partecipazione tra gli altri del Presidente del Consiglio Mario Monti, del Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, del Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, di Werner Hoyer, Presidente della Banca Europea degli Investimenti, del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, col presidente della Camera di commercio di Milano Carlo Sangalli, e il presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano Bruno Ermolli. Protagonists the Iii Edition of the “Economic and Financial Forum for the Mediterranean” will be attended by high-profile representatives of the Governments, International Financial Institutions and Organizations, Regional Initiatives, of the Financial and Private sectors, as well as Entrepreneurs from Euro-mediterranean and Gulf Countries. Up to date, confirmed their participation: · Mario Monti, President of the Council of Ministers of the Italian Republic · Hesham Qandil, Prime Minister of the Arab Republic of Egypt (tbc) · Antonio Tajani, European Vice President and Commissioner for Industry and Entrepreneurship · Nabil El Araby, Secretary General of the League of Arab States (tbc) · Neven Mimica, Deputy Prime Minister and Minister for Home, Foreign and European Policy, Republic of Croatia · Corrado Passera, Minister for Economic Development of Italian Republic · Nicolas Nahas, Minister of Economy and Trade of the Republic of Lebanon · Riadh Bettaieb, Minister of Investments and International Cooperation of Tunisian Republic · Jameleddine Gharbi, Minister of Regional Development and Planning of Tunisian Republic · Dario Scannapieco, Vice President of the European Investment Bank (Eib) · Enno Bozdo, Deputy Minister of Economy, Trade and Energy of Albanian Republic · Jean-jack Queyranne, Président du Conseil Régional de Rhône-alpes, France · Enzo Quattrociocche, Secretary General, European Bank for Reconstruction and Development (Ebrd) · Abdullah Bin Faisal Bin Turki Al Saud, Chairman, Saudi-italian Development Co. Ltd (Sidco), Kingdom of Saudi Arabia and: · Mourad Abdelmoula, President, Chamber of Development of European and North Africa Relations, Tunisia · Ayad Hassan Abdulhalem, Chairman, Duhok Chamber of Commerce and Industry, Iraq · Mahmood Abdulhasan Jabbara, Chairman, Diwania Chamber of Commerce, Iraq · Shmqar Azad Abdulqadir, Board Member, Chamber of Suleimaniyya, Iraq · Khater Abi Habib, Chairman and General Manager, Kafalat S.a.l. Guarantees for Loans to Small and Medium Enterprises, Lebanon · Emil Abirascid, Chief Executive Officer, Startup Business, Italy · Nermine Abulata, Lead Economist and Technical Assistant to the Minister and Coordinator of Euro Med Initiatives, Ministry of Industry and Trade, Egypt · Maurizio Accinni, International Development Manager, Bnl - Bnp Paribas Group, Italy · Marco Accornero, General Secretary, Unione Artigiani della Provincia di Milano, Italy · Rachid Agoumi, General Director, Banque Centrale Populaire (Bcp), Morocco · Javier Albarracin, Chief Officer for Socioeconomic Development, Institut Europeu de la Mediterrània (Iemed), Spain · Roger Albinyana, Expert/ Business Development Smes & Project Funding Coordination , Union for the Mediterranean (Ufm) · Rosario Alessandrello, President, Italian - Russian Chamber of Commerce, Russia - President, Iran – Italy Chamber of Commerce, Iran · Shereen Allam, President, Association for Women´s Total Advancement & Development Egypt (Awtad), Egypt · Louis Aloccio, Vice President for International Cooperation, Chamber of Commerce and Industry of Marseille - Provence (Ccimp), France · Albert Alsina, Managing Partner, Fons Mediterrània Capital, Spain · Gianluigi Angelantoni, Vice President, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica (Anest), Italy · Giulio Anselmi, President, Ansa, Italy · Giancarlo Aragona, President, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), Italy · Claudio Artusi, Chief Executive Officer, City Life, Italy · Guido Arzano, President, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Salerno, Italy · Amany Asfour, President, Egyptian Business Women Association - Ebwa, Egypt · Branco Azeski, President, Economic Chamber of Macedonia, Macedonia · Rafael Aznar Garriguez, Chairman & Ceo, Port Authority of Valencia, Spain · Stefano Azzali, Secretary General, Milan Chamber of Arbitration, Italy · Laib Azziouz, General Director, Bourse Algérienne de sous Traitance et Partenariat du Centre (Bastp - Centre), Algeria · Khalaf Al Badran, President, Basra Investment Commission , Iraq · Mustafa Falah Bakir, Head of Department of Foreign Relations, Kurdistan Regional Government, Iraq · Jaume Baro, Director of the Enterprise Department, Barcelona Activa, Spain · Matteo Bartolomeo, President, Avanzi, Italy · Husni Bey, Chairman, Husni Bey Group, Libya · Nasri Bey, Management Member , Husni Bey Group, Libya · Khedidja Louisa Belhadi, President, Algerian Association of Women Managers and Entrepreneurs (Ame), Algeria · Ferruccio Bellicini, Secretary General, Chambre pour le Développement des Relations Euro-maghrébines , Tunisia · Néjib Ben Miled, General Director, Société des Foires Internationales de Tunis, Tunisia · Othman Ben Youssef, Director, Centre de Promotion des Exportations de la Tunisie (Cepex), Tunisia · Brahim Benabdeslem, General Director, Mdi Alger Business School, Algeria · Andrea Benassi, Secretary General, European Association of Craft, Small and Medium-sized Enterprises (Ueapme) · Ronni Benatoff, President, Italy – Israel Chamber of Commerce, Israel · Achraf Benhassine, Counselor of Cabinet Minister , Ministry of Energy and Mines (Mem), Algeria · Yasmina Benmayouf, Director in charge of the Promotion Department, National Agency of Investment Development (Andi, Algeria · Piero Berardi, Managing Director, Pfb Africa Ltd. · Paul Bichat, Coordinator for the Mediterranean, Chambre de Commerce et d´Industrie Marseille Provence (Ccimp), France · Mustapha Bidouj, General Director, Fondation Banque Populaire pour le Microcrédit, Morocco · Stefano Blanco, General Manager, Fondazione Collegio delle Università Milanesi, Italy · Stefano Boccadoro, Chief Executive Officer, Santander Private Banking, Spain · Mario Boffo, Minister Plenipotentiary of the Directorate General Mediterranean and Middle East, Ministry of Foreign Affairs, Italy · Alberto Bonetti Baroggi, President, Infrastrutture Lombarda S.p.a, Italy · Narcisa Bosancu, Head Office at Agency for Implementing Projects and Programs for Sme`s, Agency for the Implementation of Sme Projects and Programmes (Aippimm), Romania · Wajdi Bou Khalil, General Manager, Bou Khalil Societe Moderne Sal – Member, Lebanese Italian Business Council, Lebanon · Abdelghani Bouanfir, Director and Legal Representative of Italian Branch , Chaabi Bank, Morocco · Wided Bouchamaoui, President, Union Tunisienne de l´Industrie, du Commerce et de l´Artisanat (Utica), Tunisia · Ghassan Boulbol, President of the Small & Medium Enterprise Committee, Chamber of Commerce, Industry and Agricolture of Beirut and Mount Lebanon, Lebanon · Didier Bourguignon, Director, Ubifrance Italie, France · Diana Bracco, General Commission, Expo 2015, Italy · Rosendo Candela Coto, President, Federación de Cámaras de Comercio Españolas en Europa y Norte de Africa (Fedecom) – Spanish Chamber of Commerce in Italy, Spain · Aleš Cantarutti, Director - Centre of Competiteveness, Chamber of Commerce and Industry of Slovenia, Slovenia · Lino Cardarelli, Senior Deputy Secretary General, Union for the Mediterranean (Ufm) · Giovanni Castellaneta, President, Sace S.p.a. – President, Ispramed, Italy · Fabio Cerchiai, President, Atlantia S.p.a, Italy · Pascale Chabrillat, General Director, Office of Economic Cooperation for Mediterranean and Middle East (Ocemo), France · Bambos Charalambous, Director of Technology, Head of Eu Affairs Unit, Ministry Of Commerce, Industry And Tourism, Cyprus · Andreas Chasapis, Deputy General Manager, Head of Corporate Transaction Banking, Eurobank Ergasias S.a., Greece · Hachemi Chatmen, General Delegate for Italy, Agence de Promotion de l’Investissement Extérieur (Fipa), Tunisia · Elham Chehaibi Rahal, External Relations Unit Coordinator , Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut and Mount Lebanon (Cciabml), Lebanon · Giancarlo Chevallard, President, Paralleli - Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest, Italy · Pier Andrea Chevallard, Secretary General, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Milan, Italy · Adil Chikhi, Director of Development and Strategic Marketing, Invest in Morocco, Morocco · Mohamed Choucair, President, Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut and Mount Lebanon (Cciabml), Lebanon · Khalil Chtourou, General Director, Ministry of Finance, Tunisia · Nail ҪİLer, Chairman of Board, Chamber of Commerce of Gebze, Turkey · Matteo Codazzi, Managing Director, Cesi, Italy · Antonio Colombo, General Director, Assolombarda, Italy · Annie Cordet-dupouy, Managing Partner, Sabaudia Consulting, France · Xavier Coronas, Secretary General, Barcelona Official Chamber of Commerce, Industry and Navigation, Spain · Paolo Costa, President, Port Authority of Venice, Italy · Stefania Craxi, Honorary President, Fondazione Bettino Craxi, Italy · Marino Cuenat, Deputy General Consul, Embassy of Switzerland in Italy, Switzerland · Pier Luigi D´agata, General Director, Assafrica & Mediterraneo, Italy · Gianfranco Damiano, President, Italian - Libyan Chamber of Commerce, Libya · Hesham Wagdy Abdel Dayem, Executive director, Industrial Modernization Centre (Imc), Egypt · Anilkumar Dave, Temp.gateway – Treviso Tecnologia, Italy · Massimo Deandreis, General Director, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm), Italy · Raphael Debbané, Member of the Board of Directors, Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut and Mount Lebanon (Cciabml), Lebanon · Daniele Dellafiore, Startmiup, Italy · Gianni De Michelis, President, Ipalmo, Italy · Luigi De Puppi, President, Alleanza Toro S.p.a, Italy · Salma Dinia, Coordinator, Morocco Incubation and Spin-off Network (Rmie), Morocco · David Doninotti, General Secretary, Italian Association for Foreign Trade (Aice), Italy · Brahim Embouazza, Member, Algerian Start-up Initiative, Algeria · Bruno Ermolli, President, Promos – Milan Chamber of Commerce, Italy · Dounia Ettaib, President, Arab Women´s Association in Italy, Italy · Ivica EŽdenci, Director, National Agency for Regional Development (Narr), Serbia · Alaa Ezz, Secretary General, Federation of Egyptian Chamber Of Commerce, Egitto · Nabil Fahed, Vice Chairman, Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut and Mount Lebanon (Cciabml), Lebanon · Joseph Falzon, Dean, University of Malta - Faculty of Economics, Management & Accountancy , Malta · Giuseppe Farina, Executive Board Member, Tüsiad - Turkish Industry & Business Association – Representative for Turkey & Head of Busieness Scouting Mediterranean, Enel S.p.a., Turkey · Elias Farraj, Deputy Ceo, Jordan Investment Board (Jib), Jordan · Visar Fida, Chief Executive Officer, Invest Macedonia - Agency for Foreign Investments and Export Promotion of the Republic of Macedonia, Macedonia · Ayhan Fİdan, Vice President, Van Chamber of Commerce and Industry, Turkey · Pietro Fioruzzi, Lawyer,cleary Gottlieb Steen & Hamilton Llp, Italy · José Folgado, Chairman & Ceo, Red Eléctrica de España, Spain · Sherif Fouad, Chargè d´affaires, Arab League Diplomatic Mission in Italy, League of Arab States (Las) · Carlo Franciosi, President, Coldiretti Milano e Lodi, Italy · Giulio Frascatani, President, Italian Chamber of Commerce in Morocco, Morocco · Hajredin Fratari, President, Albania Confindustry, Albania · Lorenzo Gadaleta, Representative for Italy, Saudi-italian Development Co. Ltd. (Sidco), Saudi Arabia · Gustavo Gagliardi, President, Study Cluster for Trans Mediterranean Corridor, Italy · Vasco Galgani, President, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Florence, Italy · Bruno Gamba, Chairman and Managing Director, Alexbank, Egypt · Vito Gamberale, Chief Executive Officer, F2i sgr, Italy · Pascale Gay, Deputy General Consul, General Consulate of France in Milan, France · Rafic Gazzaoui, Member of the Administrative Board, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Kaouther Ghanouchi Trabelsi, General Delegate for Italy - Deputy General Manager, Centre de Promotion des Exportations de la Tunisie (Cepex), Tunisia · Reham Gharbiyeh, Chief Executive Officer, Al Urdonia Lil Ebda, Jordan · Karim Ghazi, Head of Department Risk Analisys, Guarantee Funds of Credit of Investment for Sme, Algeria · Giovanni Giacomazzi, Chief Representative, Unicredit Group - Tripoli, Italy · Yolanda Gimeno, Secretary General, Spanish Chamber of Commerce in Italy, Spain · Luigi Glarey, Chief Executive Officer, Futurimpresa Investments S.g.r., Italy · Carmen Gonzàlez, Head of Middle East and African Area, Generalitat de Catalunya, Spain · Giuseppe Gradi, Head of International Department Europe, Middle East, Africa (Emea), Intesa Sanpaolo, Italy · Eneida Guria, Chief Executive Officer, Albanian Investment Development Agency (Aida), Albania · Manfred Hafner, Research Fellow, Fondazione Enrico Mattei, Italy · Mazen A. Halawi, Cfa Head of Subsidized Loans and Financing Programs Divisions - Financing Unit, Central Bank of Lebanon, Lebanon · Rony Hamaui, Managing Director, Mediofactoring - Banca Intesa, Italy · Rami Hamdan, Member of the Administrative Board, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Ali Haroun, Vice President, Centre de Conciliation et Arbitrage de la Chambre de Commerce et d´Industrie, Algeria · Jafar Hdaib, General Director, Palestine Investment Promotion Agency (Pipa), Palestine · Catherine Henry, President, Femmes Chefs d´Entreprises Belges, Belgium · Samo Hribar MiliČ, President, Chamber of Commerce and Industry of Slovenia, Slovenia · Marino Inio, Head of Cross Border Business Management Italy, Unicredit Group, Italy · Antonio Intiglietta, President, Ge.fi, Italy · Francesco Iorio, General Director, Ubi Banca, Italy · Nabil Itani, Chairman and General Manager, Investment Development Authority of Lebanon (Idal), Lebanon · Moh´d Al Jafari, General Director, Jordan Loan Guarantee Corp, Jordan · Goran R. JevtiĆ, Secretary General, Serbian Chamber of Commerce and Industry, Serbia · Milorad JovoviĆ, Professor, University Of Montenegro - Faculty Of Economics Podgorica, Montenegro · Harun Karacan, President , Eskisehir Chamber of Commerce, Turkey · Samer Karam, Founder, Seeqence, Lebanon · Mats Karlsson, Executive Director, Centre de Marseille pour l´intégration en Méditerranée (Cmi), France · Tajana KesiĆ ŠApiĆ, Director of Cce´s Center for Smes, Innovation and Technological Development, Croatian Chamber of Commerce (Hgk), Croatia · Tarek Kettaneh, Senior Lecturer in Entrepreneurship, American University of Beirut - Olayan School of Business, Lebanon · Dara Jalil Al Khayat, President, Federation of Kurdistan Chamber of Commerce – President, Erbil Chamber of Commerce & Industry, Kurdistan · Roger Khayat, Economic advisor to the President, Chamber of Commerce, Industry and Agricolture of Beirut and Mount Lebanon, Lebanon · Jean Kowal, Executive Vice President, Medgrid · Božidar Laganin, Director, Serbia Investment and Export Promotion Agency (Siepa), Serbia · Dragan LajoviĆ, Dean, University of Montenegro - Faculty of Economics Podgorica, Montenegro · Achille Lanzuolo, President, Italian Chamber of Commerce in Lyon, France · Noura Laroussi Ben Lazreg, General Director, Agence Nationale pour la Maîtrise de l’Energie (Anme) , Tunisia · Ze´ev Lavie, Deputy Director, The Federation of Israeli Chambers of Commerce (Tel Aviv & Central Israel Chamber of Commerce), Israel · Zdenka Loncar, Assistant Minister, Ministry of Entrepreneurship and Crafts, Croatia · Kamel Longo, General Manager, Bank of Algeria, Algeria · Uriel Lynn, President, The Federation of Israeli Chambers of Commerce (Tel Aviv & Central Israel Chamber of Commerce), Israel · Ennio Macchi, Full Professor, Energy Department – Politecnico di Milano, Italy · Gianluca Magistri, Head of Public Affairs International Relations and Network, Sace Spa, Italy · Paolo Magri, General Manager, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), Italy · Yousef A. El Maimani, Chairman, Saudi Italian Business Council, Saudi Arabia · Wala´a Al Majali, Investment Promotion Specialist, Jordan Investment Board (Jib), Jordan · Abdulmajid El Mansuri, Chairman, Libyan Economic Development Consultancy Corp. - The Euro - Afro Al Mutawassit Media Corp., Libya · Alessandro Marangoni, Chief Executive Officer, Althesys S.r.l., Italy · Fadi Martinos, President, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Tommaso Marzotto Caotorta, Secretary General, Italian Business Angels Network (Iban), Italy · Renato Mattioni, General Secretary, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Monza e Brianza, Italy · Maurizio Melani, General Director for the Country Promotion, Ministry of Foreign Affairs, Italy · Simone Meneghini, Director of Milan Branch, Bank of Valletta , Malta · Roberto Menotti, Scientific Coordinator of International Activity, Aspen Institute, Italy · Joël Meyer, General Consul, General Consulate of France in Milan, France · Andrea Messuti, Lawyer Senior Associate, Lca - Lega Colucci & Associati Law Firm, Italy · Konstantinos Michalos, President, Union of Hellenic Chamber of Commerce and Industry (Uhcci) and Athens Chamber of Commerce, Greece · Jamal Mikou, General Director, Special Agency Tanger Mediterranean (Tanger Free Zone), Morocco · Giuseppe Alberto Moggi, President, Italian Chamber of Commerce in Turkey, Turkey · Hassiba Mokraoui, General Director, Intermediation and Land Regulation National Agency (Aniref), Algeria · Graziano Molon, Director, Trentino Sprint - Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Trento, Italy · Marco Montecchi, President, Italian Chamber of Commerce in Bulgaria, Bulgaria · Riccardo Monti, President, Agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice), Italy · Josè Vicente Morata, President, Superior de Camaras de Comercio de la Comunidad Valenciana, Spain · Marc Moretti, Member of the Administrative Board, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Mirko Mottino, General Director, Enterprise Rhône-alpes International (Erai), Italy · Nagi Mouzannar, Member of the Board of Director, Chamber of Commerce, Industry and Agricolture of Beirut and Mount Lebanon, Lebanon · Boualem M´rakach, President, Algerian Confederation of Employers (Cap), Algeria · Milena Nacci, General Secreatry – Head of Legal Affairs Department, Istituto Alti Studi Euro Mediterranei (Iasem), Italy · Patrick Nahas, Vice President, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Mohamed Ali Al Naki, President, Kuwait Industries Company, Kuwait · Dumitru Nancu, Vice President, Agency for the Implementation of Sme Projects and Programmes (Aippimm), Romania · Jean Michel Netter, Partner, Sabaudia Consulting, France · Emmanuel Noutary, General Delegate, Anima Investment Network, France · Abdel Wadoud Nsouli, Secretary General, Lebanese - Italian Business Council, Lebanon · Mohamed Kamel Osmane, General Director, Médafco - Consulting , Algeria · Mohamedou Ould Mohamed Mahmoud, President, Chamber of Commerce, Industry and Agricolture of Mauritania, Mauritania · Giuseppe Papaleo, President, Istituto Alti Studi Euro Mediterranei (Iasem), Italy · Bernard Paranque, General Delegate for Euromediterranean Affairs , Euromed Management - Marseille, France · Paolo Pasini, General Secreatry, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica (Anest), Italy · Ioannis Patsiavos, Senior Advisor - International Relations Office, Hellenic Federation Of Enterprises (Sev), Greece · Enrico Pazzali, Managing Director, Fiera Milano S.p.a., Italy · Christin Pfeiffer, Secretary General, International Network for Small and Medium Enterprises (Insme), Italy · Jacques Pfister, President, Chambre de Commerce et d´Industrie Marseille Provence (Ccimp), France · Sergio Piazzi, Secretary General, Parliamentary Assembly of the Mediterranean, Malta · Giovanni Pirovano, Vice President, Banca Mediolanum, Italy · Marco Pizzi, President, Italian Chamber of Commerce and Industry in Spain, Spain · Sophie Pouget, Private Sector Development Specialist, International Finance Corporation (Ifc) - World Bank Group · Yacine Rahmoun, Chief Operating Officer , Algerian Start-up Initiative, Algeria · Roberto Randazzo, Lawyer, Rep Legal, Italy · Jean-louis Reiffers, President of Scientific Committee , Forum Euroméditerranéenne des Instituts de Science Economiques (Femise), France · Marco Ricceri, General Secretary, Eurispes, Italy · Piero Ricotti, President, Italian Chamber of Commerce in United Arab Emirates, United Arab Emirates · Michal Ron, Head of International Relations and Network, Sace S.p.a., Italy · Guido Rosa, Member of the Executive Committee of the Associazione Bancaria Italiana (Abi) with International Affairs responsibilities and President of the Association of Foreign Banks in Italy (Aibe), Italy · Claudio Rotti, President, Italian Association for Foreign Trade (Aice), Italy · Omar Hussein Sabbour, Chairman, Egyptian Junior Business Association, Egypt · Rabih Sabra, General Director, Chamber of Commerce, Industry and Agricolture of Beirut and Mount Lebanon, Lebanon · Anwar El Sahragty, First Under Secretary, Ministry of Industry and Foreign Trade – President, Egyptian Commercial Service (Ecs), Egypt · Riad Saifi, Chairman, Amman Chamber of Commerce , Jordan · Mazen Y. Saleh, Chief Executive Officer, Saudi-italian Development Co.ltd (Sidco), Saudi Arabia · Mario Salerno, Business Developper, Fondazione Filarete, Italy · Abdullah Sallam, Director, The National Cultural Center for Youth, Yemen · Doris Sammut, President, Malta Association of Women in Business (Mawb), Malta · Sara Santangelo, Assistant, Agence de Promotion de l’Investissement Extérieur (Fipa), Tunisia · Diana Saraceni, General Partner, 360 Capital Ventures, Italy · Yasmina Sbihi, Country Director (Rome), Invest in Morocco, Morocco · Stefano Senese, General Secretary, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of La Spezia, Italy · Madlen Serban, Director, European Training Foundation (Etf) · Sami Shaheen, President, Nazareth Chamber of Commerce, Israel · Sunčanica Skupnjak-kapiĆ, Managing Director, International Relations Department, Croatian Chamber of Commerce (Hgk), Croatia · Giuseppe Sopranzetti, Milan Branch Manager, Bank of Italy, Italy · Renaud Sorieul, Director, International Trade Law Division - Office of Legal Affairs, United Nations Commission on International Trade Law (Uncitral) · Vesna StajiĆ, Senior Fdi Advisor, Serbia Investment and Export Promotion Agency (Siepa), Serbia · Francesco Starace, President, Res4med and Ceo Enel Greenpower, Italy · Nayef Stetieh, President & Ceo, Tatweer/ Business Development Center (Bdc), Jordan · Simone Tagliapietra, Researcher, Enrico Mattei Foundation, Italy · Carlo Talamas, Head of International Relations, Formaper - Special Agency of the Milan Chamber of Commerce, Italy · Rozita Talevska - Hristovska, Director Foundation Bsc Bitola - Chief of Party Usaid Business Witout Borders Project, Foundation Business Start Up Center - Bitola, Macedonia · Gaby Tamer, Vice Chairman, Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut and Mount Lebanon, Lebanon · Ioan Razvan Taras, President, Agency for the Implementation of Sme Projects and Programmes (Aippimm), Romania · Fayez Tarawneh, President, Parliamentary Assembly of the Mediterranean, Malta · Gloria Targetti, Managing Director and Head of Milan Branch of Simest S.p.a. Italy · Roberto Testore, Delegate Advisor for Energy, Assolombarda, Italy · Ivana TomaŠeviĆ, Director, Business Start Up Centre Bar, Montenegro · Riccardo Tos, Partner Pwc Advisory, Pricewaterhousecoopers (Pwc), Italy · Abdelmoumen Toukabri, General Coordinator, Agence de Promotion des Investissements Agricoles (Apia), Tunisia · Ferid Tounsi, General Director, Agence de Promotion de l´Industrie et de l´Innovation (Apii), Tunisia · Ivana TŘosková, Director Czechtrade Italy, Czech Trade Promotion Agency, Czech Republic · Ioannis Tsamichas, President, Italian - Hellenic Chamber of Commerce, Greece · Giovanni Tumbiolo, President, Distretto della Pesca, Italy · Mustafa Tümer, Lecturer in Marketing and Small Business, Vice President for Cyprus Ecsb (European Council for Small Business and Entrepreneurship), Eastern Mediterranean University - Faculty Of Business And Economics · Semine Uygun, Commercial Attachè , Consolato Generale della Repubblica di Turchia a Milano, Turkey · Carlo Edoardo Valli, President, Chamber of Commerce, Industry, Agriculture and Handcrafts of Monza e Brianza, Italy · Paul Van Son, Chef Executive Officer, Desertec Industrial Initiative Gmbh, Germany · Mihailo VesoviĆ, Vice President, Serbian Chamber of Commerce and Industry, Serbia · Roberto Vigotti, Secretary General, Res4med, Italy · Massimo Vivoli, National Vice President, Confesercenti, Italy · Alexandar Williams, Director Strategy and Policy Division, Dubai Sme Agency, United Arab Emirates · Murat YalçintaŞ, President, Istanbul Chamber of Commerce, Turkey · Burak Yilmaz, Commercial Attachè, General Consulate of Republic of Turkey in Milan, Turkey · Hicham Zanati Serghini, General Director, Caisse Centrale de Garantie , Morocco · Noureddine Zekri, General Director, Agence de Promotion de l’Investissement Extérieur (Fipa), Tunisia · Lahbib Zied, Deputy General Delegate for Italy, Agence de Promotion de l’Investissement Extérieur (Fipa), Tunisia · Mohamed Yahiya Zniber, Secretary General, Ministry of Energy, Mines, Water and of Environment, Morocco  
   
   
RAPPORTI ISTITUZIONALI; VICE PRESIDENTE UMBRIA CASCIARI RICEVE DELEGAZIONE DI GIORNALISTI CINESI  
 
Perugia, 12 novembre 2012 - La vice presidente della Regione Umbria, Carla Casciari, ha ricevuto l’ 8 novembre, a Palazzo Donini, una delegazione cinese di giornalisti del Consiglio di Stato dell´informazione. La delegazione, guidata dal vice direttore generale del dipartimento delle relazioni internazionali Xu Ying, è in Umbria nell´ambito di una missione promossa dal Ministero degli esteri per un educational finalizzato alla promozione dell´Italia. Nel corso del cordiale colloquio Casciari ha evidenziato che l´Umbria guarda con molto interesse ai rapporti di scambio con la Cina che nell´ultimo anno ha rappresentato il Paese di riferimento per quanto riguarda le relazioni internazionali della regione. "L´umbria si caratterizza per un tessuto produttivo di piccole e medie imprese - ha detto Casciari, ma è anche luogo di eccellenze produttive, enogastronomiche e culturali, con i suoi Festival e Università, e di straordinarie bellezze storico paesaggistiche. E´ quindi nostro interesse - ha aggiunto - affrontare la sfida del mercato cinese nell´ambito di politiche di internazionalizzazione e di rapporti di collaborazione, che rappresentare ai media ed al pubblico cinese i tratti tipici di questa regione che ne sono il miglior biglietto da visita". Relativamente agli scambi già avviati, Casciari ha ricordato che, dopo una prima visita in Cina nel dicembre scorso per esplorare le opportunità offerte dal mercato cinese, l´Umbria è stata protagonista insieme ad altre regioni a Pechino e a Jinan del "Food Safety Forum" a cui ha preso parte la presidente della Regione Catiuscia Marini e che ha rappresentato l´avvio di rapporti di collaborazione formale con la Provincia dello Shangdong. In questa occasione la presidente Marini ha guidato una delegazione di imprenditori e rappresentanti dei Poli di innovazione dell´Umbria nei settori dell´aerospazio, automotive, agromeccanica, energie rinnovabili, genomica e tecnologie sanitarie che hanno potuto incontrate imprenditori ed associazioni di categoria cinesi. Più di recente - ha concluso Casciari - l´Umbria ha partecipato a diverse iniziative di promozione, tra cui "Bejing Desing Week" a Pechino, sui temi del design e dell´architettura nei settori del manifatturiero, e attualmente alla iniziativa di promozione del vino a Pechino denominata "Winchina". Il capo delegazione Xu Ying ha espresso particolare apprezzamento per le bellezze dell´Umbria indicando, soprattutto nell´ambito degli scambi culturali, turistici e tra studenti, i settori su cui intensificare le relazioni tra i due Paesi. "Le riforme introdotte in Cina hanno fatto sì che le nuove generazioni siano di forti ed esigenti consumatori. E´ soprattutto su questo target che vanno dunque indirizzati - ha concluso - i progetti di scambio tra i due Paesi.  
   
   
MANOVRA TOSCANA 2013, ROSSI: “RIGORE NEI CONTI, AL CENTRO LA PERSONA”  
 
 Firenze. 12 novembre 2012 – Ecco il testo integrale dell’intervento con cui il presidente Enrico Rossi ha presentato il 9 novembre alla stampa la manovra regionale 2013. “La manovra finanziaria che la giunta ha approvato in una situazione di crisi così grave ci ha imposto scelte drammatiche. I tagli operati dal governo monti e dai governi precedenti sono quantificati in 550 milioni (sanità esclusa), pari al 25% delle entrate e della nostra capacità di spesa. La prima risposta che abbiamo dato è stata quella di passare in rassegna tutte le spese. Nel biennio 2011-2012 il risparmio complessivo, nonostante la nostra Regione sia considerata una delle migliori per efficienza ed efficacia della spesa. Per il 2013 abbiamo conseguito altri risparmi per più di 40 milioni. A regime 130 milioni di risparmi. Altri 170 milioni sono stati infine azzerati attraverso la rimodulazione della spesa per gli investimenti, l’utilizzo dei fondi comunitari in modo più selettivo e in sostituzione delle risorse regionali, il ricorso al credito (mutui) al posto della spesa diretta. Ciò ha consentito di non ridurre né gli impegni né la spesa annuale per gli investimenti, che rimangono interno a 350-400 milioni all’anno. E ciò anche grazie alla legge 35 che con il monitoraggio e i commissariamenti ha attivato molti cantieri fermi da anni per ritardi burocratici (circa 100 milioni). Anche se avessimo azzerato tutte le nostre politiche attive (cultura, sociale, scuola, contributi alle imprese) avremmo comunque avuto uno sbilancio intorno a 100 milioni, producendo comunque un effetto insostenibile di impoverimento della Toscana e del suo livello di coesione sociale. Mancano dunque 250 milioni. Di fronte alla scelta di chiedere un contributo responsabile ai cittadini per mantenere aperte le classi di scuola materna o l’assistenza agli o altri servizi essenziali o per aiutare i più poveri, ci siamo assunti la responsabilità di non contraddire la Costituzione nei suoi principi fondamentali che sono la solidarietà e la tutela delle persone più deboli. Vogliamo affermare un principio di comunità, perché ciascuno in ogni momento può ritrovarsi nella necessità di portare il proprio figlio alla scuola materna, aver bisogno di un contributo per pagare l’affitto, essere aiutato per ricevere un prestito in banca, essere preoccupato per il figlio laureato che non trova una opportunità di impiego, perché magari abbiamo tagliato il progetto Giovanisì. Per questo abbiamo attuato una manovra fiscale che, per tutte le possibilità che ci fornisce la legge, è quanto più possibile equa verso le famiglie, le imprese, i lavoratori. Per l’Irpef abbiamo ovviamente esentato gli incapienti fino agli 8000 euro e tutelato le prime due fasce da 8 a 15mila e da 15 a 28mila euro. Per queste due fasce si tratta di lavoratori dipendenti e autonomi l’incremento è dello 0,2% pari a un aumento massimo per la prima fascia di 30 euro e di 56 per la seconda, all’anno per figlio. Dobbiamo considerare che oltre due terzi dei contribuenti della Toscana, cioè 1.657.000 su un totale di 2.144.000, rientra in queste due prime fasce. Poiché fino a 95.000 euro di reddito è prevista una detrazione di 50 euro per ogni figlio a carico, a scalare man mano che il reddito cresce, è evidente che la gran part delle famiglie con figli appartenenti a queste due fasce, potrà persino beneficiare di una riduzione dell’Irpef. Inoltre per le famiglie con un figlio disabile è prevista una detrazione di 220 euro all’anno. Con questa iniziativa le famiglie con disabili fino a 55.000 euro di reddito potranno essere tutelate dall’aumento Irpef e le fasce più basse ricevere qualche beneficio. Un’iniziativa opportuna per il fatto che i disabili nel nostro Paese sono per l’85% a carico delle famiglie e solo per il 15% a carico dei soggetti pubblici. E’ un segnale è importante che aiuta quelle famiglie a rischio povertà perché si fanno carico delle spese necessarie a garantire una vita degna ai propri figli. Stiamo inoltre lavorando per introdurre detrazioni per soggetti non autosufficiente carico. Per le altre fasce oltre i 28mila euro, che comunque usufruiscono delle detrazioni, l’aumento è per tutti dello 0,5. Il complesso della manovra sull’Irpef così articolata, con questo segno di equità, ci garantisce una entrata pari a 93 milioni di euro. Vale la pena sottolineare che questo livello di entrata, distribuito sulla popolazione della Toscana, corrisponde a 28 euro pro capite, la Toscana colloca ancora la nostra Regione al terzo ultimo posto tra le Regioni a statuto ordinario, dopo Veneto e Umbria (che però devono ancora approvare la loro manovra 2013 che potrebbe contenere nuovi aumenti). Tutte le altre Regioni, ai valori 2012, sono già ora con un’Irpef più alta di quella che avrà la Toscana nel 2013. Ad esempio: in Lombardia si pagano 29,9 euro pro capite; Lazio 64; Emilia Romagna 58; Molise 71. I toscani dunque continueranno comunque a pagare meno Irpef della stragrande dei cittadini del nostro paese, e suppongo che non ricevano servizi inferiori a quelli ella Campania dove si pagano 59,80 euro pro capite. L’altro grande capitolo della manovra è rappresentato dalle entrate Irap. Anche qui abbiamo fatto una manovra differenziata, con un largo ricorso alle esenzioni. Gli aumenti dello 0,92% riguardano solo un sesto delle aziende presenti nella nostra regione, quindi 65.000 imprese su 360.000. Sono confermate tutte le precedenti esenzioni: onlus, cooperative sociali, imprese in zone montane, imprese con certificazione ambientale e sociale. Per le micro, piccole e medie imprese dell’industria e dei servizi che assumeranno persone iscritte alle liste di mobilità o in cassa integrazione, sono previste deduzioni sulla base imponibile. Sono inoltre stati esentati interi settori, tutto il manifatturiero ad eccezione della farmaceutica. Insomma i distretti dell’export toscano resteranno ugualmente competitivi rispetto alle altre Regioni italiane, avendo in Toscana una Irap ancora più bassa. E’ stato poi esentato dall’aumento Irap l’intero settore agricolo, il settore dei servizi alla persona, delle pulizie che sono labour intensive. Anche nel settore dell’edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi, composto da 35.000 imprese, saranno interessate dall’aumento solo 476 imprese che operano nel settore opere pubbliche, tutelando tutte le altre. Per il commercio l’incremento Irap riguarderà solo le 10mila società di capitale, mentre le altre 46.000 società individuali di commercio al minuto a conduzione familiare saranno esentate. E così l’esenzione varrà anche per il settore turismo e tutta la ristorazione costituita da società individuali e familiari che rappresentano 14mila aziende su un totale di 17mila. Le entrate previste dall’Irap sono pari a circa 120 milioni, che sommati ai 93 dell’Irpef , ai 22 del bollo auto e ai 10 derivanti da altre entrate, portano ai 248 milioni che ci consentono l’equilibrio di bilancio. E sottolineo di un bilancio sano, che non a caso premiato di recente a Milano come il miglior bilancio tra quello degli enti locali e delle Regioni. Ma la manovra poi è caratterizzata da importanti novità che riguardano politiche attive contro la povertà, per la coesione sociale. Tra le novità più importanti di questa manovra ci sono i fondi che abbiamo destinato al microcredito per combattere la povertà: 10 milioni di euro saranno distribuiti alle onlus della Toscana a cui chiederemo di aggiungere altre risorse per il microcredito sociale, allo scopo di garantire aiuto alle persone e alle famiglie che si trovano in situazioni di emergenza, con prestiti fino ad un massimo di 3000 euro: comprare libri ai figli, pagare una spesa straordinaria e far fronte agli imprevisti. La caratteristica del microcredito non è solo dare ma anche assistere, aiutare, accompagnare le persone che hanno bisogno per uscire dalle difficoltà. Con questo investimento ci rivolgiamo prima di tutto al volontariato laico e cattolico, per consolidare in questa regione le relazioni di solidarietà e di vicinato: non vogliamo che nessuno resti solo. Aggiungiamo inoltre 15 milioni di fondi comunitari saranno destinati al microcredito per le imprese, attivando così interventi che si collocheranno tra i 150-200 milioni. L’artigiano, il piccolo commerciante, il giovane che vuole provarci e che oggi non trova risposte di fronte alla stretta creditizia, che continuerà anche nei prossimi anni, potranno ottenere un prestito fino a 20.000 euro con assoluta facilità. Questo sul microcredito è un intervento importante, in linea con l’Unione europea per la lotta alla povertà. Contiamo nel corso del 2013 di raggiungere con il microcredito sociale circa 10.000 famiglie e con quello per l’impresa altrettante attività. La caratteristica del microcredito è la fiducia, la conoscenza e la vicinanza, tutte cose che fanno comunità. Aggiungiamo inoltre 8 milioni al capitolo sfratti, che dopo i tagli del governo torna così a 16 milioni. Sono risorse che consentiranno ai comuni di fronteggiare l’emergenza sfratti e alle famiglie più povere di sentirsi protette. Confermiamo inoltre la spesa a favore del diritto allo studio universitario e l’intervento a tutela della scuola, in particolare quella materna, dove 10 milioni vengono destinati a garantire l’apertura delle classi a favore di 5000 famiglie, che altrimenti non avrebbero saputo a chi affidare il proprio figlio dopo i tagli del governo. Anche sulla cultura la spesa non viene ridotta. Pensiamo che la cultura sia un settore strategico per la nostra regione: che dà lavoro, contribuisce all’economia – pensiamo solo al turismo – e soprattutto a dare un profilo di qualità al nostro modo di essere. Infine confermiamo circa 350 milioni per gli investimenti. Il quadro generale per il 2013 prevede anche un intervento pesante sulla sanità, che non sarà privo di contrasti e di polemiche. Risparmiare 500 milioni dal fondo sanitario regionale imposti dal taglio del governo non sarà facile. Il piano elaborato dalla giunta servirà a cogliere questo risultato garantendo ai cittadini i servizi essenziali e tutelando le fasce più deboli, con l’accesso legato all’Isee che scatterà per tutti a partire dal prossimo anno. La sanità sarà il vero banco di prova di una riforma strutturale per il 2013. Questa crisi economica non deve modificare gli elementi di fondo del nostro modo di fare sanità né deve incidere sui valori fondanti che ci hanno permesso di fare la differenza in positivo rispetto alle altre realtà dell’Italia. Dobbiamo fare in modo che il servizio sanitario dia di più a chi è svantaggiato e risponda ai bisogni in modo equo con servizi di qualità per tutti. Una cosa deve essere chiara, faremo appello a tutti e ci confronteremo con tutti, operatori, istituzioni e forze sociali, ma non possiamo più tollerare inefficienze e inappropriatezze. Con i sindacati abbiamo aperto la discussione sull’opportunità di istituire una mutualità integrativa diretta soprattutto a sostenere la spesa diagnostica e la specialistica. La disponibilità riscontrata ci incoraggia a lavorare per costruire una nuova gamba del finanziamento del servizio sanitario regionale. Ultimo punto è il trasporto pubblico locale, su cui la Toscana, per quanto riguarda quello su gomma, ha anticipato tutti con la gara che si concluderà nel 2013, e che prevede la ristrutturazione del servizio, l’efficienza, il risparmio e l’acquisto di nuovi mezzi. E così anche per il trasporto su ferro si dovrà intervenire per migliorarne la qualità mettendo orari e fermate più adeguate. Sarà completato l’acquisto di treni nuovi e ci saranno collegamenti più veloci tra le stazioni più importanti: La Toscana di fronte alle crisi non si scoraggia, non sta ferma, mantiene la sua politica di rigore nei conti. Tenere i conti sotto controllo è il segno di una politica moderna e di stampo europeo. Per certi aspetti non è neppure un problema di destra né di sinistra. Nello stesso tempo la manovra non rinuncia invece ai valori di sinistra: la giustizia, la solidarietà, l’aiuto a chi è più indietro , a chi ha bisogno e a chi vuole provarci. Non si devono mai sprecare parole come storico o epocale. Ma questa volta vale la pena ricordare che nella storia dell’istituzione regionale toscana mai una manovra è stata così pesante. Francamente non è stato facile decidere, ma ho la serenità di aver fatto il mio dovere. Noi abbiamo provato, in questa drammatica situazione di crisi, abbiamo voluto mettere al centro la persona sentendo l’obbligo, sancito dall’art. 3 della Costituzione, di intervenire per rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la piena realizzazione. Siamo disposti a cambiare tutto, ma non a rinunciare a questo impegno”.  
   
   
LO STATO TAGLIA E LA REGIONE TOSCANA RISPARMIA, MA NON BASTA. NOVE MILIARDI DA SPENDERE NEL 2013  
 
Firenze. 12 novembre 2012 – Nel 2013 la Regione, sanità a parte, avrà dallo Stato 550 milioni in meno rispetto al 2010, un milione e mezzo al giorno. Trecentosessanta erano stati tagliati nel 2011 ed altri 45 quest’anno; 72 si sono aggiunti con il decreto legge del governo Monti sulla spending review, altrettanti stanno nella legge di stabilità che il Parlamento ancora non ha approvato e che taglia pure una quarantina di milioni alla sanità. Si sono ridotti i fondi Fas, quelli per le aree sottoutilizzate, ed è stato tagliato, l’anno scorso, pure il fondo per la non autosufficienza. Si è fatto inoltre ancora più rigido il patto di stabilità, a vantaggio della spesa per gli investimenti (che dovranno essere meno delle risorse a disposizione). Teoricamente spendibili nel 2013, sempre senza la sanità, rimane così alla Regione 1 miliardo e 650 milioni. Un anno fa erano quasi 2 miliardi e e 300 milioni. Per la sanità la giunta ha scelto la strada della privatizzazione di una parte dei servizi, che d’altra parte è già nei fatti dal momento che con l’innalzamento dei ticket sanitari i prezzi praticati dalle strutture private diventano competitivi con quelli del pubblico. Specialista e diagnostica potranno essere forniti dal privato, in convenzione mentre il pubblico dovrà garantire soprattutto il buon funzionamento del sistema del ricovero ospedaliero. Per il resto della spesa regionale la giunta ha esaminato il bilancio capitolo per capitolo. Sono stati trovati così quasi altri 50 milioni, dopo quelli già risparmiati quest’anno e l’anno prima. Ma non è bastato. Per far quadrare i conti, per non infierire su scuola e welfare e avere anzi qualche risorsa in più da destinare ad un fondo di investimento sociale, una sorta di pacchetto di aiuti e sostegni per le famiglie in difficoltà e per le piccole imprese, servivano 300 milioni. Circa 50 milioni sono stati recuperati con la revisione della spesa. Altri 246 (vedi altro comunicato) arriveranno dalla leva fiscale: bollo auto, addizionale Irpef, Irap, addizionale sul gas metano per le abitazioni, concessioni del demanio marittimo e minerario. Un bilancio da 9 miliardi Nel 2013 la Regione potrà spendere poco più di 9 miliardi, al netto di partite tecniche e di giro. Investimenti compresi. La fetta più grossa resta naturalmente la sanità: 6 miliardi e 600 milioni solo di spesa corrente e fabbisogno riconosciuto dallo Stato, oltre il 70 per cento, a cui si aggiungono gli investimenti. Compreso il sociale si arriva a 7 miliardi. Quel che rimane è scuola e cultura, economia e lavoro, ambiente, trasporti, strade. Un bilancio dove i trasferimenti dallo Stato, sanità a parte, si sono di fatto quasi azzerati. Per cultura, scuola e formazione sono previsti 273 milioni, altri 135 per l’ambiente e 700 per il territorio. In molti casi si tratta di risorse messe a disposizione di enti locali. Per lo sviluppo e la crescita, comprese le politiche per il lavoro, nel 2013 la Regione potrà contare su 256 milioni Risparmi e rinunce per 43 milioni La revisione della spesa capitolo per capitolo ha permesso di trovare 43 milioni, che si aggiungono agli oltre 80 già limati tra il 2010 e il 2012. Si tratta per lo più di risparmi sulle spese di funzionamento e sulle utenze, sugli affitti e la gestione del patrimonio (della Regione e degli enti dipendenti), sul personale di cui è confermato il blocco del turn over per cui non saranno rimpiazzati i lavoratori che se ne vanno in pensione e sul finanziamento ad altri enti. Il portafoglio della Regione La fetta più grossa delle entrate di una Regione – e vale anche per la Toscana – è costituita da tasse e tributi. Sono sette miliardi e 781 milioni attesi per il 2013, compresa la manovra. Ma solo una parte delle cosiddette ‘tasse regionali’, dal bollo auto all’imposta sulle attività produttive (Irap), dall’addizionale regionale all’Iva pagata in Toscana, vengono riscosse direttamente. Molto più spesso si tratta di una compartecipazione. Ai tributi si aggiungono, tra le entrate, si aggiungono 130 milioni di trasferimenti correnti da parte dello Stato e dell’Unione europea, 15 milioni di entrate extratributarie, 653 milioni di mutui autorizzati e 459 milioni frutto di alienazioni ed altri crediti. L’avanzo di amministrazione è pari a 136 milioni. Circa 4 miliardi arrivano dall’Iva. L’irap, che nel 2011 i toscani hanno pagato per 1 miliardo e 991 milioni, e l’addizionale Irpef, quasi 416 milioni, servono per la maggior parte a sostenere il fondo sanitario. Libere sono solo le risorse in più, 275 milioni, che arrivano dagli aumenti decise dalle Regioni rispetto alle aliquote base o da altri tributi: ovvero i 222 milioni di compartecipazione ad accise di gasolio e benzina, i 371 milioni del bollo auto, altri 65 milioni tra addizionale sul metano e tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica, oltre naturalmente alle tasse non pagate negli anni precedenti e recuperate. Investimenti da selezionare In conseguenza del patto di stabilità che si è fatto più rigido, per tenere ancora più a freno la spesa pubblica e ridurre il debito, naturalmente verrà operata una scelta più selettiva anche negli investimenti. L’indicazione e la strategia è quella di utilizzare, laddove possibile, i fondi comunitari in sostituzione delle risorse regionale. E ricorrere al credito. In bilancio la giunta ha previsto 650 milioni di possibili mutui e prestiti da accendere, ma per lo spazio ridotto del patto alla fine non è detto che tutti possano essere attivati. L’obiettivo è realizzarne 300 confermando la spesa attuale. Un altro miliardo per gli investimenti arriva dai fondi comunitari, i fondi vincolati e i residui degli anni passati. Risorse già disponibili, ma che anche in questo caso dovranno fare i conti con il patto di stabilità. Attualmente la Regione ha prestiti e mutui da restituire per 1 miliardo e 108 milioni. L’anno scorso erano una cinquantina di milioni in più.  
   
   
BILANCIO, LIGURIA: CONFERMATI TAGLI DI 30 MILIONI DEI TRASFERIMENTI STATALI APPROVATA DELIBERA SU BILANCIO PREVENTIVO 2013  
 
 Genova, 12 novembre 2012 - "Mi pare normale che in Giunta ci sia stata una discussione accesa che non aveva niente di personale, perché riguardava le ricadute sui cittadini dei servizi, a seguito della spending review. Nel bilancio preventivo la riduzione dei finanziamenti per il trasporto pubblico su gomma e su ferro ammonta a 5 milioni di euro che sul complessivo delle risorse a disposizione rappresentano il 2%. Una cifra più bassa rispetto ad altri comparti, ugualmente strategici, dove le riduzioni hanno oscillato dal 5 all’11%". Lo ha detto l´assessore regionale al bilancio, Pippo Rossetti al termine della seduta di Giunta in cui è stata approvata la delibera sul bilancio preventivo del 2013 dell´Ente che ammonta a 4,8 miliardi, con un taglio di 30 milioni di euro di trasferimenti statali, ad esclusione della sanità. "In una situazione di finanza pubblica che si caratterizza per una fase di grande incertezza - ha spiegato l´assessore al bilancio, Pippo Rossetti – sia per le manovre finanziarie precedenti caratterizzate da tagli, che a seguito della legge di stabilità per il 2013 che ogni giorno è oggetto di emendamenti sulle entrate che sulle uscite, mi pare sia emerso una generale convergenza di tutti gli assessori sui saldi di spesa dei dipartimenti". Rispetto al 2012, con il prossimo anno, si assisterà ad una flessione del 5% circa, in media sugli stanziamenti ai vari dipartimenti, con alcuni picchi del 10%. In particolare prevista una riduzione di risorse del 10% per la scuola, del 6,5% per i servizi sociali, fino all’11% di contrazione per il turismo, la cultura e l´agricoltura. "Al Tpl per il 2013 – ha aggiunto Rossetti - saranno garantiti oltre 233 milioni di euro con una lieve flessione rispetto al 2012 quando le risorse ammontavano a 238 milioni di euro. Il bilancio regionale si è assunto il rischio di farsi carico della quota ancora incerta del fondo nazionale dei trasporti che non è stata ancora suddivisa tra le regioni né per il 2012 né per il 2013. È però indubbio che fosse necessario uno sforzo per garantire ai cittadini la mobilità in questo quadro di risorse incerte". Per quanto riguarda le politiche sociali è stato garantito il fondo sociale con 15 milioni di euro confermato, fino a giugno 2013, il fondo per la non autosufficienza e garantito il fondo per le gravi disabilità, con oltre 18 milioni di euro, lo stesso importo dell´anno scorso. Per quanto riguarda gli interventi a seguito dell´alluvione che ha colpito Genova e lo spezzino nel 2011 verranno utilizzati i fondi Fas per un ammontare complessivo di 16 milioni e viene confermata l´imposta regionale sulla benzina anche per il 2013, pari a 0,025 al litro, che produrrà un gettito di circa 7 milioni che serviranno per intervenire sulle emergenze, sul ripristino della viabilità e per aiutare i cittadini che hanno perso la casa. "Inoltre – ha aggiunto l´assessore al bilancio – sono confermate le riduzioni di spesa sulle consulenze, il servizio automobilistico, le trasferte, le sponsorizzazioni, la spesa per la formazione del personale che rimarrà entro il minimo del contrato nazionale. "Al momento – ha concluso Rossetti - le risorse destinate alla sanità sono riproposte nella stessa misura indicata nel bilancio 2012 al netto dei tagli certi derivanti dalla spending review e dal decreto Balduzzi. Si resta in attesa di conoscere l´esatta quantificazione a seguito dell’intesa Stato-regioni".  
   
   
FVG SOSTERRA’ COMUNQUE TESSUTO PRODUTTIVO FVG  
 
Udine, 12 novembre 2012 - Federica Seganti, assessore regionale alle Attività produttive, rassicura le categorie economiche e conferma che "a fronte della riduzione delle risorse regionali (33 milioni in meno solo alle Attività produttive, ndr) che ha fortemente contratto la parte libera del nostro bilancio, con alcune riduzioni sulle spese fisse all´interno della Direzione centrale e delle Agenzie regionali, abbiamo recuperato oltre 4 milioni che, sommati ai 27 milioni di Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) ed a circa un milione di risorse statali, ci permettono sostanzialmente di pareggiare gli stanziamenti effettuati nel 2012". "Al risultato, che all´inizio sembrava inimmaginabile, siamo arrivati nel giro di pochi giorni - ha spiegato l´assessore - attraverso un lavoro certosino di analisi degli strumenti normativi, che ci ha consentito di rendere disponibili le risorse extra bilancio per tutte le operazioni essenziali di sostegno dei nostri imprenditori". Seganti ha convocato i rappresentanti del mondo produttivo regionale questo pomeriggio a Udine, nella sede della Regione, per illustrare una strategia operativa che punta comunque a garantire margine d´azione a tutti i settori del tessuto produttivo, ovvero, ha sottolineato, "al cardine su cui si basa lo sviluppo socioeconomico di questa regione". Per l´assessore, "si tratta purtroppo di un obiettivo di minima, che ha comunque comportato qualche sacrificio e tagli ad Agenzia Turismo Fvg, Promotur e Progetti mirati per il turismo (solo per quest´ultimi i finanziamenti sono passati da 5 a 2,5 milioni, mentre per i grandi eventi la posta a disposizione è di 500 mila euro, ndr), ma che ci consentirà di dare risposte concrete, anche se non mancheranno i problemi da risolvere". Uno di questi è la situazione dei Fondi di rotazione ed in particolare del Frie "che ha pratiche ferme per oltre 350 milioni a fronte di una posta aggiuntiva in assestamento di bilancio, evidentemente insufficiente, di 34 milioni", l´altro la scarsa duttilità di gestione dei Fas, "che devono essere utilizzati con le medesime regole dei fondi comunitari". "Cercheremo di lavorare nel modo migliore e più rapido possibile - ha assicurato Seganti - ma sarà inevitabile qualche ritardo nell´assegnazione di alcuni fondi, che verranno comunque assicurati sui canali delegati ed all´innovazione, oltre che a copertura degli impegni finanziari già presi dalla Amministrazione regionale". L´assessore ha chiesto ai presenti suggerimenti, idee e proposte per ottimizzare al massimo l´utilizzo dei fondi disponibili in prospettiva dell´assestamento di bilancio, che consentirà sicuramente di perfezionare alcune scelte grazie ad una maggiore capacità di manovra. Ma ha anche assicurato che, oltre a quelli che saranno messi a disposizione attraverso Camere di Commercio e Cata, sono stati confermati i fondi per la ricerca (a favore di industria, commercio e artigianato) per i distretti, per i consorzi turistici, per l´imprenditoria femminile, per lo sviluppo competitivo della Pmi, per l´industria, per la produzione audiovisiva, per la Film Commission ed altro ancora.  
   
   
BASILICATA: MANCUSI RIMETTE IL MANDATO NELLE MANI DEL PRESIDENTE DE FILIPPO  
 
Potenza, 12 novembre 2012 - L´assessore alle Infrastrutture e vice presidente della Regione Basilicata, Agatino Mancusi, ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente De Filippo. "Con sorpresa, stupore e profonda amarezza - ha dichiarato Mancusi il 9 novembre - apprendo dalla stampa di essere indagato dalla Procura della Repubblica di Potenza con l’ipotesi di “concorso esterno”, sulla base delle dichiarazioni di un pentito che non rispecchiano, per quel che mi riguarda, il mio agire politico ed umano, passato e presente, e la realtà dei fatti, evidentemente distorta. Ho sempre, difatti, operato nella più totale moralità, nel rispetto della legge e per il bene della mia comunità, evitando fermamente ogni contatto con realtà criminali, ambigue e discutibili. Ho piena fiducia nella giustizia perché, pur profondamente addolorato, sono certo che la verità trionferà riportando luce, equilibrio e serenità sui fatti di cui si parla. In questo momento - ha aggiunto Mancusi - ho il conforto e la forza del fatto che le notizie che lasciano me incredulo lasciano ancor più stupite le tante persone che nel corso degli anni mi hanno conosciuto e testimoniano quanto lontano dal mio sentire e dal mio agire quotidiano sia uno scenario quale quello che viene delineato da talune ipotesi. Professionalmente, umanamente e politicamente tutti conoscono la mia onestà e la mia serietà e ne sono testimoni. Ho sempre inteso l´impegno politico come spirito di servizio, e servizio alla comunità significa essere pronto a dare il proprio contributo, quando serve, come a fare un passo indietro quando questo può essere utile. Coerentemente con questa visione - ha concluso Mancusi - rimetto pertanto il mio mandato nelle mani del Presidente della Regione con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, assicurando al tempo stesso che non farò mai mancare il mio impegno in rappresentanza di quanti mi hanno dato e, in queste ore, mi rinnovano la propria fiducia, e in favore della Basilicata e del Paese".  
   
   
DE FILIPPO ASSUME INTERIM DELEGHE MANCUSI.AUGURO CHIARIMENTI  
 
Potenza, 12 novembre 2012 - Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dopo la scelta dell´assessore Agatino Mancusi di rimettere il mandato, ha deciso di assumere l´interim delle deleghe fino ad ora affidate allo stesso Mancusi. "Prendo atto dello stile unico della persona - ha detto De Filippo - e dell´alto senso delle istituzioni dell´esponente politico che, di fronte a queste notizie di stampa, sceglie di fare un passo indietro a tutela della Regione Basilicata. Non posso che accogliere con rispetto e ammirazione questa scelta e, conseguentemente, assumo l´interim delle deleghe di cui fino ad oggi si è occupato Mancusi con impegno, competenza e risultati". "Certo che la Basilicata potrà comunque continuare a contare sul suo fattivo contributo - ha aggiunto De Filippo - rivolgo a Mancusi un sincero augurio fiducioso che riuscirà a chiarire nel minor tempo possibile l´incredibile vicenda in cui è chiamato in causa".  
   
   
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: AIUTI ALLE FAMIGLIE E GARANZIE AGLI ARTIGIANI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI IL 7 NOVEMBRE DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 12 novembre 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Aiuti alle famiglie. Con uno stanziamento di 25.800.000 euro proposto dall’assessore Paolo Monferino viene garantito il consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia (finanziamenti ai Comuni sedi di asili nido e micronidi comunali o privati, centri di custodia oraria e nidi di famiglia) e delle azioni di promozione e supporto alla permanenza della persona anziana nella propria abitazione, da ottenere ricorrendo all’ospedalizzazione domiciliare, alle dimissioni protette, all’assistenza familiare. Artigiancassa. Alle disposizioni operative del fondo regionale di garanzia istituito presso Artigiancassa sono state apportate, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, modifiche che permetteranno un più efficace impiego delle risorse, concentrandole nella forma della riassicurazione, ed una più puntuale definizione delle modalità di escussione. Sarà possibile, in particolare, liberare immediatamente risorse già depositate per un milione di euro per interventi che, senza quindi gravare sul bilancio regionale, consentiranno di riassicurare finanziamenti per oltre 57 milioni. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la costituzione di parte civile nel processo penale che riguarda la presunta truffa nei confronti di Regione e Finpiemonte per i contributi relativi alla realizzazione di siti Internet e la promozione internazionale del commercio piemontese; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, le indicazioni sulle procedure che i servizi sociali territoriali e quelli della giustizia minorile devono seguire per la presa in carico dei minori e dei giovani adulti stranieri e per promuoverne la regolarità del soggiorno.  
   
   
I DIRIGENTI GENERALI DELLA PROVINCIA DI TRENTO SI RIDUCONO VOLONTARIAMENTE LO STIPENDIO  
 
Trento, 12 novembre 2012 - La crisi impone scelte e comportamenti di grande responsabilità, anche personale. E´ da questa consapevolezza che si origina la decisione, comunicata stamani con lettera dai 13 dirigenti generali della Provincia al presidente Lorenzo Dellai, di rinunciare a ciò che, in base a una recente sentenza della Corte Costituzionale, sarebbe un loro diritto, ovvero la restituzione delle somme decurtate con la legge provinciale 27 del 2010 che ha recepito la corrispondente normativa statale (decreto 78 del 2010), e il ripristino del trattamento economico precedente. La Giunta studierà ora la formula giuridico-contrattuale per dar corso a questa decisione, che potrebbe estendersi anche ad altri membri della dirigenza degli enti e delle aziende provinciali. Il presidente Lorenzo Dellai ha espresso il suo apprezzamento per un gesto "che dimostra come la nostra dirigenza sia composta non solo di persone di grandi capacità professionali ma anche dotati di senso di responsabilità nei confronti della collettività." La Corte Costituzionale ha dichiarato, con la sentenza 223 dell’8 ottobre 2012, non legittima una misura assunta dal Governo nel 2010, tramite decreto legge, riguardante la dirigenza dello Stato, la quale prevedeva una decurtazione 5 per cento nella quota dello stipendio lordo annuo eccedente i 90 mila euro e fino a 150 mila euro, e una decurtazione del 10 per cento per la quota eccedente i 150 mila euro. Lo Stato deve quindi procedere alla restituzione delle somme trattenute ai dirigenti e a disattivare il prelievo, che avrebbe dovuto avere valenza triennale, dal 2011 al 2013. Anche la Provincia autonoma di Trento avrebbe dovuto attenersi alla sentenza della Corte, avendo recepito con propria legge nel dicembre 2010 la decisione dello Stato, e quindi disapplicare la misura nazionale per quanto riguarda i suoi effetti sulla dirigenza provinciale. Stamani tuttavia tutti e 13 i dirigenti generali, unanimemente, e con in testa il direttore generale della Provincia Ivano Dalmonego, hanno comunicato al presidente Dellai, di avere deciso di dare un segnale di responsabilità, rinunciando quindi al rimborso delle quote già decurtate e mantenendo queste decurtazioni anche per il biennio 2012- 2013.  
   
   
BILANCIO: ABRUZZO,40 MLN A DISPOSIZIONE PER RIDURRE LE TASSE ATTESA UFFICIALITÀ DA PARTE DEL TAVOLO DI MONITORAGGIO  
 
Pescara, 12 novembre 2012 - La Regione, dopo il risanamento dei conti della sanità, ha a disposizione, per il 2012, risorse per un ammontare pari a quasi 40 milioni di euro. Una sorta di "tesoretto" che potrebbe essere restituito integralmente ai cittadini abruzzesi sotto forma di riduzione delle aliquote Irpef ed Irap. Lo ha annunciato, l’ 8 novembre, a Pescara, l´assessore al Bilancio, Carlo Masci, al tavolo sulla fiscalità al quale hanno partecipato le forze sociali ed imprenditoriali presenti nel Patto per lo Sviluppo. "Ci sono diverse ipotesi da vagliare - ha commentato Masci - ma il dato di fatto è che c´è una disponibilità economica rilevante per ridurre la tassazione nella nostra regione. Un risultato eclatante, impensabile solo fino a quattro anni fa quando eravamo la regione più tassata d´Italia ed anche quella più indebitata. Oggi, - ha proseguito l´assessore - grazie ad un lavoro serio e concreto di risanamento e rigore, di fronte al tavolo sulla fiscalità, abbiamo potuto confermare questa possibilità di riduzione delle tasse. La discussione è più che mai aperta - ha detto Masci - ma mi auguro che si arrivi in tempi brevissimi ad una decisione perchè l´obiettivo della Regione è quello di arrivare alla Finanziaria 2013 con una proposta di riduzione delle aliquote fiscali. Ovviamente, questa possibilità - ha sottolineato Masci - dovrà avere il placet del tavolo di monitoraggio interministeriale perchè è il Governo nazionale che deve liberare la Regione dal vincolo della fiscalità obbligatoria. In realtà, ci sono tutte le condizioni perchè questo avvenga in quanto da tre anni la Regioni non produce più deficit in sanità e da quattro anni non fa più debiti. Inoltre, sta pagando tutti i debiti pregressi e l´indebitamento pro capite degli abruzzesi, in quattro anni, è sceso del 25 per cento". Masci ha poi riferito che "le parti sociali presenti al tavolo hanno convenuto con la Regione sulla necessità che le risorse a disposizione debbano essere restituite ai cittadini e non siano utilizzate dalla politica". Quindi riduzione delle tasse come priorità assoluta. "Si sta discutendo sul come ridurle - ha ripreso Masci - se intervenire solo sull´Irpef, solo sull´Irap o su entrambe in misura percentuale. Ci saranno altri incontri anche se la decisione finale sarà quella del Consiglio regionale ma intanto - ha concluso - occorre attendere il responso del tavolo di monitoraggio per tradurre in concreto quello che oggi esiste solo sulla carta".  
   
   
ABRUZZO: RIDOTTO SPESE RAPPRESENTANZA DEL 70% GESTIONE VIRTUOSA CON RIDUZIONE E CONTROLLO SPESA  
 
L´aquila, 12 novembre 2012 "Abbiamo ridotto le spese di rappresentanza di oltre il 70 per cento rispetto alla precedente amministrazione. La nostra è la prima Giunta che lascerà meno debiti di quanti ne ha ereditato dalla precedente. E il dato è ormai inopinabile così come la nostra capacità di gestire in modo virtuoso la Regione Abruzzo". E´ il commento del Presidente della Regione, Gianni Chiodi, a proposito delle spese di rappresentanza della giunta regionale avvalorato dalla risposta dell´assessore al bilancio, Carlo Masci che, dati alla mano, ha risposto in consiglio regionale all´interrogazione su conti consuntivi e spese di rappresentanza della Giunta Regionale. Chiodi ha sottolineato il fatto che nel 2011 le spese di rappresentanza riferite al suo capitolo specifico in qualità di Presidente, sono pari al 30 per cento delle spese sostenute nel 2007 dalla precedente amministrazione. "Un taglio netto del 70 per cento - ha commentato il Presidente - che testimonia come per questo governo regionale sia stata prioritaria la riduzione dei costi e la razionalizzazione della spesa conducendo una vera e propria crociata contro sprechi ed inefficienze nell´interesse dei cittadini abruzzesi". Sulle spese di rappresentanza della Giunta l´assessore Masci ha fornito un´ampia ed esaustiva relazione. "Le spese di rappresentanza della Giunta regionale sono ridotte ai minimi termini ? ha detto Masci - A fronte di un importo di 341 mila euro impegnato nel 2008 dal precedente governo, nel 2011 le spese di rappresentanza di questo governo regionale sono pari a 80mila euro togliendo le spese per le celebrazioni del 150° anniversario dell´Unità d´Italia per le quali ogni pubblica amministrazione è stata chiamata a contribuire. Siamo stati molto lungimiranti a fare tagli sin dall´insediamento e ad applicare politiche di bilancio finalizzate alla razionalizzazione delle risorse e al risanamento del bilancio e siamo stati capaci, anche qui senza timore di smentite, di anticipare tutto quello che sta oggi accadendo per il sistema della pubblica amministrazione in genere approvando norme di riduzione, contenimento e controllo delle spese che ci sono state copiate o che, comunque, sono state riprese, dai Governi nazionali". "Questo - ha concluso l´assessore - è il risultato di anni di grande impegno nei quali si è tentato di dare risposta a tutte le esigenze compatibilmente con le risorse disponibili, senza creare disavanzi e, soprattutto, senza assumere nuovo debito a carico dei cittadini abruzzesi, ma pagando, nostro malgrado, tutte le obbligazioni e le rate per mutui e prestiti assunte dai precedenti governi regionali".  
   
   
RIORGANIZZAZIONE PROVINCE, BASILICATA: UN VERO PAPOCCHIO  
 
Potenza, 12 novembre 2012 - “In Italia siamo giunti in ritardo e con qualche confusione di troppo alla consapevolezza della necessità di un riordino delle funzioni e della presenza dello Stato e degli stessi enti locali, passando da un federalismo troppo proclamato e male attuato ad un neocentralismo senza progetto, con il rischio che talvolta il rimedio possa risultare peggiore del male. Il riordino delle Province, così come proposto ed attualmente in discussione in Parlamento, ne è un esempio”. E’ quanto scrive il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, in una lettera aperta rivolta al Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, che è stata pubblicata il 9 novembre e dai quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno, “La Nuova del Sud” e “Il Quotidiano della Basilicata”. A parere di Folino “la strada scelta di utilizzare criteri apparentemente oggettivi per arrivare alla riduzione con accorpamento delle Province (per non parlare delle eccezioni, che anche in questo caso, secondo una tradizione italica, ci sono), può risultare una furbizia inutile, se non addirittura dannosa, poiché non quantifica il risparmio (e forse non ce ne sarà) mentre oltretutto vi sono stati e sono tuttora in corso tagli di spesa che incideranno purtroppo su servizi essenziali (dalla gestione delle scuole alla sicurezza sulle strade). Tagli fatti peraltro in maniera “lineare” senza i necessari criteri o l’adozione di costi standard equi e ragionevoli. La soluzione adottata finisce per far riapparire, proprio mentre abbiamo appena finito di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, antiche rivalità e conflitti localistici che rischiano di riportare indietro di cent’anni l’Italia. Senza peraltro capire che le tradizioni e identità dei municipi, delle contrade e delle province italiane, se giustamente valorizzate costituiscono la ricchezza del nostro tessuto democratico”. “Il vero papocchio di questo modello di riorganizzazione – aggiunge ancora il presidente dell’Assemblea - è la coincidenza di tre Regioni (Basilicata, Umbria e Molise) con le uniche Province rimaste, che potrebbe generare sovrapposizioni e contrapposizioni dannose. Abbiamo appreso dal Corriere della Sera che lei ha definito “geniale” il tentativo nobile del Consiglio regionale di considerare, in via del tutto subordinata, l’ipotesi di una provincia unica con sede a Matera attestando i principali uffici dello Stato nella città capoluogo di regione, addossando la responsabilità del fallimento di questa ipotesi unicamente al sindaco di Potenza. Mi permetto di osservare che forse lei avrebbe fatto bene a convocare il presidente della Regione, i presidenti delle due Province, i sindaci delle due città capoluogo per verificare, valutare ed affermare la validità di un simile percorso, evitando così le attuali preoccupazioni e pulsioni derivate anche da una legge che scarica troppe responsabilità sui due capoluoghi”. “Sono certo che le istituzioni e la società lucana – conclude Folino - sapranno ancora una volta difendere l’unità regionale, nel rispetto delle differenti posizioni politiche e con la capacità di tutelare tutti i territori, a cominciare da Matera e dalla sua provincia. Un’azione che certamente sapranno mettere in campo tutti i nostri parlamentari in sede di esame del decreto. A questo punto della vicenda non posso non ribadirle, interpretando le posizioni espresse dal Consiglio regionale della Basilicata, la necessità di una riconsiderazione della scelta fatta dal Governo nell’imminente iter parlamentare, affinché non ci sia coincidenza dei territori provinciali e regionali, e che quindi siano salvaguardate le due Province di Potenza e di Matera, così come è scritto nel primo punto del deliberato del Consiglio regionale del 16 ottobre 2012 ed auspicato anche dai gruppi consiliari che hanno espresso un voto differente in quella sede. Ogni altra ipotesi allo stato è prematura. Ci auguriamo che le decisioni del Parlamento siano logiche e coerenti sia nelle formulazioni legislative sia nel ridare funzioni e capacità decisionali alle Regioni, che potrebbero ben decidere, in un’ottica realmente federalista e nel rispetto delle poste finanziarie attualmente assegnate alle due Province, una riorganizzazione dell’intero sistema di governance regionale. Così come ci auguriamo che in ogni caso la presenza dello Stato, delle sue funzioni, dei suoi uffici periferici venga analizzata e ridefinita nell’ambito di un percorso di cooperazione, collaborazione e condivisione tra il Governo, la Regione e il Consiglio delle autonomie locali, considerando sicuramente la necessità del contenimento della spesa ma anche l’esigenza di assicurare la migliore e più efficace organizzazione dei servizi sul tutto il territorio”.  
   
   
ELEZIONE OBAMA, LE CONGRATULAZIONI DI IORIO (MOLISE)  
 
Campobasso, 12 novembre 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha inviato un messaggio di congratulazioni all´Ambasciatore americano in Italia per la rielezione del Presidente Barack Obama alla Casa Bianca. Questo il testo: «Signor Ambasciatore, a nome mio personale, del Governo regionale esprimo a lei e al suo grande Paese le più vive congratulazioni per la bella lezione di democrazia che avete ancora una volta dato al mondo intero. Due candidati, provenienti da storie personali diverse, da forze politiche contrapposte, ma accomunati dalla più volte dichiarata voglia di fare il bene della loro Nazione, si sono affrontati nell´agone elettorale. Il Popolo americano ha riflettuto, li ha valutati, ha considerato il loro programma e anche la loro storia personale ed ha scelto di dare ancora una volta fiducia al Presidente Obama. Le sue dichiarazioni sono state all´altezza della più grande democrazia del mondo, ricordando i principi ispiratori degli Stati Uniti voluti dai loro Padri costituenti che hanno detto a tutte le civiltà che "se si lavora duramente, non importa quale condizione sociale, quale razza e quale religione si abbia, qui in America si riesce a realizzare un sogno". Un principio che, oggettivamente, lo stesso Presidente ha concretizzato con la sua vita. Non di meno, il candidato non eletto Romney, riconoscendo la sconfitta, e augurando con grande fair play buon lavoro al vincitore, ha ricordato che "non possiamo permetterci di litigare, dobbiamo metterci a disposizione dei nostri cittadini ed essere modello per loro". Concludendo, Signor Ambasciatore, spero che, come dice il Presidente Obama, "il meglio debba ancora venire" sia per l´America, che per l´Occidente, per l´Italia e il nostro Molise. E, parimenti, mi auguro che la politica italiana comprenda che, come evidenziava Romney, nell´attuale momento di crisi non ci può "permettere di litigare", perché tutti siamo chiamati, come democrazia prescrive, a cercare di realizzare il bene della nazione e di tutti i suoi cittadini. Voglia, quindi, portate al Presidente Obama gli auguri di buon lavoro di ogni molisano che ha a cuore la democrazia quale bene per la crescita della civiltà umana».  
   
   
SPESE DEI FONDI COMUNITARI, LE PRECISAZIONI DELL’AUTORITÀ DI GESTIONE DEL POR CALABRIA FSE 2007-2013 BRUNO CALVETTA  
 
Catanzaro, 12 novembre 2012 - Il Presidente dell’autorità di gestione del Por Calabria Fse 2007-2013 Bruno Calvetta interviene a seguito delle dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola che ha criticato la spesa dei fondi comunitari della Regione Calabria. “La situazione è significativamente diversa da quella descritta da Vendola – sottolinea Calvetta. La spesa certificata per quanto attiene il Fondo Sociale Europeo della Regione Calabria si attesta al 32,4 % della dotazione complessiva, superando di ben 7 punti la Regione Puglia la cui spesa certificata è pari al 25%. Una performance lusinghiera per la Calabria ottenuta grazie al percorso virtuoso messo in campo da questa classe dirigente, guidata dal Presidente Scopelliti, che ha ereditato dalla precedente giunta un programma bloccato al 5 % della spesa e senza rimborsi. Il superamento delle criticità pregresse ha portato allo sblocco da Bruxelles 170 milioni di euro del Fse. Inoltre la Calabria non ha sprecato nemmeno un euro in assistenza tecnica. La Puglia del Governatore Vendola, è bene specificarlo, non solo è abbondantemente indietro alla Calabria, ma ha conseguito il 25% di spesa certificata snaturando le finalità del Fse, dirottando le risorse su educazione e Miur (120 milioni di euro), e applicando una riduzione dei tassi di cofinanziamento. Escamotage che non violano le regole ma che sicuramente tendono a non rispettarle. La spesa della Regione Calabria è, dunque, più appropriata, più coerente e significativamente più alta di quella della Regione Puglia.  
   
   
PROTESTA SINDACI ELBANI, ROSSI: “SITUAZIONE CRITICA PER TUTTI. LAVORIAMO INSIEME”  
 
Firenze, 12 novembre 2012 – “Viviamo una situazione estremamente critica e difficile in cui nessun amministratore, comunale o regionale, ha più certezze sulla capacità di mantenere i servizi essenziali. Ma proprio agli amministratori spetta la responsabilità di affrontare i problemi con realismo, di contribuire alla loro soluzione con spirito costruttivo e – sarebbe utile – anche collaborativo”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi commentava l ‘ 8 novembre l’iniziativa di protesta dei sindaci elbani, che manifestano sul tetto dell’ospedale contro i tagli ipotizzati per la struttura sanitaria e altri servizi pubblici (trasporti, scuole, uffici giudiziari). “Non è vero che i sindaci dell’Elba sono stati abbandonati – prosegue il presidente – Ieri ho contattato personalmente il sindaco di Portoferraio Roberto Peria, invitandolo a Firenze per un incontro. La scorsa settimana l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni ha incontrato i sindaci dell’isola d’Elba proprio per discutere con loro una nuova organizzazione sanitaria che tenga conto delle risorse disponibili. In quella occasione, e lunedì scorso anche con una lettera, l’assessore si è impegnato a definire in tempi rapidissimi (due mesi circa) un progetto sanitario specifico, che miri a tenere conto delle peculiarità dell’insularità e della qualità, quantità e sicurezza dei servizi sanitari. L’obiettivo è assicurare i migliori servizi ai cittadini”. “I tagli sistematici che il fondo sanitario ha subìto dal governo Berlusconi prima e Monti dopo – prosegue il presidente – rischiano di avere effetti disastrosi. La sanità toscana dispone di 600 milioni in meno. Ma non vogliamo rinunciare a offrire servizi di qualità. Per salvare il nostro welfare siamo obbligati a ridiscutere e rivisitare tutto il sistema, per individuare spazi di razionalizzazione e ottimizzazione delle strutture e dell’organizzazione. Questa è la realtà che dobbiamo affrontare. Le proteste, anche le più clamorose, non la cambiano. Lavorare insieme invece aiuterebbe”.  
   
   
RISPARMI, CAMPANIA: DESTINIAMOLI A POLITICHE SOCIALI E LUOGHI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE  
 
Napoli, 12 novembre 2012 - "I risparmi che stiamo realizzando in Campania, grazie ad una oculata lotta agli sprechi, che hanno già prodotto rilevanti risultati alla fine dello scorso anno per effetto di un consistente recupero di fondi ottenuto dall´assessorato alle Risorse Umane, devono continuare ad essere destinati alle politiche sociali ed ai luoghi di aggregazione giovanile." Così l´assessore regionale alle Autonomie e al Personale Pasquale Sommese. "Dobbiamo investire su queste priorità. L´impegno del presidente del Consiglio regionale Romano, e la sensibilità più volte espressa dai gruppi consiliari su queste tematiche - sottolinea Sommese - ci fanno ben sperare: il 2013, con l´approvazione della legge regionale, potrà diventare l´anno dei luoghi di aggregazione per gli adolescenti, a partire dagli oratori. Sono sempre più necessari soprattutto nelle aree disagiate, per contrastare i tanti episodi di violenza che continuiamo a registrare in queste ore. La vicenda del sedicenne accoltellato a Pompei e altri episodi quotidiani di raid giovanili invitano tutti a riflettere: l´assenza di luoghi di socializzazione facilita la crescita della criminalità. Bisogna correre subito ai ripari, destinando al contrasto alla delinquenza le risorse che la Giunta Caldoro sta ulteriormente recuperando con un´azione politica oculata e puntuale, che spesso ha anticipato la normativa nazionale sul contenimento dei costi", conclude Sommese.  
   
   
SARDEGNA: INTEGRAZIONE AL REDDITO PER LAVORATORI IN CIG  
 
Cagliari, 12 Novembre 2012 - "Abbiamo mantenuto l´impegno preso nell´accordo, firmato con le parti sociali, per l´area di crisi di Portotorres, venendo incontro alle legittime aspettative dei lavoratori e concedendo un´integrazione al reddito già previsto dalla cassa integrazione." Lo ha spiegato l´assessore del Lavoro, Antonello Liori, commentando la delibera approvata dalla Giunta regionale sul programma di riqualificazione professionale dei lavoratori in ammortizzatori sociali. "Ai lavoratori interessati, oltre a quanto previsto dal reddito della Cigs, sarà possibile riconoscere, in base al loro impegno mensile, un rimborso aggiuntivo secondo le norme di legge - ha aggiunto Liori -. In passato, l´integrazione è stata prevista per il caso Vinyls, ora potrebbe essere applicata anche per altre aziende nelle medesime condizioni."  
   
   
PUGLIA: PRESENTATI I RISULTATI PARTECIPAZIONE A TERZO BANDO "PRINCIPI ATTIVI"  
 
Bari, 12 ottobre 2012 - L’assessore alle Politiche giovanili, Nicola Fratoianni, ha illustrato l’ 8 novembre alla stampa i risultati della partecipazione al bando per la terza edizione di “Principi attivi”, l’iniziativa nell’ambito del programma “Bollenti Spiriti” che finanzia le idee dei giovani pugliesi con contributi a fondo perduto fino a 25mila euro. Insieme a Fratoianni, Annibale D’elia, dello staff “Bollenti Spiriti”. Complessivamente sono stati 2.384 i gruppi di giovani candidati che hanno presentato domanda per i 160 progetti finanziabili per questa edizione. “C’è stata un po’ più di partecipazione in più – ha spiegato D’elia – a fronte di un po’ meno risorse rispetto all’anno scorso”. D’elia ha poi posto l’accento sull’attività di assistenza alla presentazione delle domande: dal 25 giugno al 23 ottobre, data di chiusura del bando, sono arrivate e sono state evase oltre 1.000 e-mail per informazioni ed è stato dato seguito ad oltre 3.200 messaggi sul forum on line pubblico, “con risposte date anche di notte, di sabato o di domenica, grazie anche alla piattaforma informatica messa a punto con Innovapuglia”. In questo momento gli uffici sono alle prese con la verifica dell’accoglibilità delle domande: stanno insomma verificando che le “carte siano a posto”. Presto sarà nominata invece la commissione di 12 esperti che valuteranno nel merito le domande accoglibili: “in tre mesi, entro il 15 febbraio – ha spiegato D’elia – il lavoro di valutazione sarà ultimato ed uscirà la graduatoria. Il bando è stato così aperto 4 mesi e in 3 mesi finirà il lavoro di valutazione”. L’assessore Fratoianni ha rimarcato il “particolare meccanismo di promozione e comunicazione del progetto, unico perché a costo quasi zero: in 17 settimane sono stati organizzati 67 incontri in tutta la Puglia, tenuti da me o dallo staff e costruiti dal basso, dopo le richieste venute dal territorio, da comuni, associazioni, anche partiti. Questi 67 incontri hanno permesso di incontrare migliaia di giovani. I risultati si sono visti: l’87% dei comuni pugliesi hanno visto presentare almeno una candidatura di giovani, con l’eccezionalità del Brindisino e della Bat dove in tutti i comuni c’è almeno un gruppo candidato o nel Leccese dove c’è nel 92% dei comuni: dati straordinari che testimoniano come Principi Attivi sia uno strumento percepito come utile dalle comunità locali”. Fratoianni ha anche affermato che “nel 2008, quando presentammo per la prima volta Principi Attivi, eravamo gli unici nel panorama nazionale a finanziare le idee dei giovani. Oggi, nel 2012, non si sente che parlare di altro che di finanziamento alle idee giovanili da parte di istituzioni, banche, università pubbliche e private di tutta Italia: è un successo dell’amministrazione pugliese che è all’avanguardia e che è riuscita a fare senso comune con un’idea che poteva sembrare eccentrica”. Principi Attivi – ne riferiamo a parte – è infine l’unica esperienza insieme ad una torinese che parteciperà a Cipro all’incontro europeo delle Piccole e medie imprese. Di seguito, il report.  
   
   
POLITICHE GIOVANILI: ISTITUITA LA RETE DEGLI INFORMAGIOVANI MARCHE.  
 
Ancona, 12 novembre 2012 - Istituito il Coordinamento regionale degli sportelli Informagiovani: lo prevede una delibera di Giunta, recentemente approvata, che definisce anche i livelli minimi delle prestazioni erogate dagli sportelli per aderire al coordinamento e accedere ai benefici previsti dalla legge. Per l’assessore alle Politiche Giovanili, Paolo Eusebi “si tratta di un atto molto importante che, nel creare la ‘rete’ degli informagiovani e stabilire i requisiti per potervi partecipare, ha il grande merito di permettere ai giovani di orientarsi fra enti, uffici e disposizioni con riguardo al lavoro, allo studio, alle opportunità all’estero, alla formazione, e muoversi speditamente fra bandi pubblici, concorsi, avvisi, contratti e altro. Soprattutto in questo particolare momento storico – aggiunge l’assessore - lo sportello Informagiovani deve saper ampliare la propria offerta di servizi ed essere in grado di qualificarla per rispondere realmente alle esigenze dei ragazzi”. La rete, che sarà caratterizzata da un logo specifico, servirà ad individuare quegli sportelli che sul territorio si qualificano per i servizi erogati alle nuove generazioni. Possono far parte del Coordinamento degli informagiovani gli sportelli che hanno una sede fissa in una location adeguata per i giovani, che garantiscono una fascia di apertura al pubblico rispondente alle loro esigenze, che erogano servizi qualificati nelle principali aree tematiche di interesse per i giovani, che sono muniti di personale specificamente preposto per dare un servizio di informazione e di consulenza davvero professionale.  
   
   
POLITICHE SOCIALI: D´ACCORDO CON COMUNE DI NAPOLI SU LETTERA AL VIMINALE PER DEFINIRE I SERVIZI SOCIALI COME INDISPENSABILI. L´ASSISTENZA È UNA SPESA OBBLIGATORIA, IL GOVERNO LA RICONOSCA  
 
Napoli, 12 novembre 2012 - "Il Governo riconosca che i servizi alla persona sono servizi indispensabili. La lettera inviata al ministro dell´Interno Annamaria Cancellieri dall´assessore al Comune di Napoli Sergio D´angelo mi trova pienamente d´accordo. Il decreto ministeriale che fissa i parametri per il riconoscimento dei servizi indispensabili resta tecnicamente inadeguato e non tiene conto dell´evoluzione dello stato sociale in Italia." Così Ermanno Russo, assessore regionale all´Assistenza sociale della Campania. "I servizi sociali - sottolinea l´assessore - rappresentano di fatto una spesa obbligatoria per le amministrazioni locali, specie in una parte del Paese in cui più che altrove si patisce il disagio frutto della crisi economica e dove le fasce più fragili della popolazione vivono in una condizione di povertà estrema. Occorre che lo Stato riconosca il welfare dei servizi come una priorità assoluta. La rete che sino ad ora ha assicurato la tenuta sociale della Campania sta cedendo sotto i colpi di una burocrazia che ritarda i pagamenti e costringe le strutture ad una resa che in questo momento è per i cittadini profondamente destabilizzante. "Il problema che l´assessore del Comune di Napoli fa bene a porre e che condivido per metodo e contenuto riguarda tutte le amministrazioni locali che a vario titolo risultano responsabili della gestione dei servizi sociali. Norme statali come questa dell´impignorabilità o come quella ancor più ingiusta che non vuole riconoscere le politiche sociali come fuori patto di stabilità, stanno decretando la morte dello stato sociale in Italia e, ciò che è peggio, nella parte più povera del Paese", conclude Russo.  
   
   
CALABRIA: NUOVO TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEI CHIARIMENTI PISL “CONTRASTO ALLO SPOPOLAMENTO E MINORANZE LINGUISTICHE”  
 
Catanzaro, 12 novembre 2012 - L’autorità di Gestione del Por Calabria Fesr 2007/2013, su richiesta dei Comuni interessati, ha concesso la proroga, con Decreto n. 15898 dello scorso 7 novembre, nell’ambito della procedura di selezione dei Pisl “Contrasto allo Spopolamento dei Sistemi Territoriali Marginali ed in Declino” e “Tutela, salvaguardia e Valorizzazione del Patrimonio Etnoantropologico delle Minoranze linguistiche della Calabria” di cui all’Avviso Pubblico approvato con Ddg n.4752 del 11.04.2012, per la presentazione dei chiarimenti richiesti dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici. Il nuovo termine per la presentazione dei chiarimenti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, delle apposite schede e relativa nota di trasmissione, è fissato per le ore 14.00 del prossimo 16 novembre. Tutta la documentazione, dovrà pervenire entro il termine sopra detto, a mezzo posta o a mano, non fa fede il timbro postale, presso l’Ufficio Protocollo del Dipartimento Regionale n.3 “Programmazione Nazionale e Comunitaria”.  
   
   
TRENTINO E LOCRIDE: I PROGETTI PER UN FUTURO MIGLIORE SERIE DI INCONTRI DEL PRESIDENTE DELLAI A GIOIOSA IONICA  
 
 Trento, 12 novembre 2012 - Amicizia e speranza. Forse sono queste due parole a riassumere meglio il senso della breve ma intensa visita nella Locride del presidente della Provincia autonoma di Trento che tra il 10 e l’ 11 novembre ha incontrato i ragazzi del progetto "Le vie dei Parchi" ed ha partecipato alle iniziative della Scuola etica e libera di Educazione allo sport. Ma andiamo con ordine. Il legame con la Locride non nasce ieri, risale ai tempi di monsignor Bregantini, vescovo di Locri-gerace, ed è costellato di molte belle pagine di collaborazione, scambi e progetti. Uno di questi ha coinvolto ragazzi trentini e calabri che assieme hanno intrapreso un percorso per esplorare nuove forme del cosiddetto "turismo dolce", orientate cioé alla riscoperta di mete sconosciute alla massa, ma dal forte potere suggestivo per le loro valenze naturalistiche, oppure storiche o, ancora, religiose. L´iniziativa è nata dalla collaborazione fra il parco Naturale "Adamello-brenta" e il Parco nazionale dell´Aspromonte, con il coinvolgimento di Iprase e Provincia autonoma di Trento. E´ stata poi la volta di un incontro con la comunitá di Gioiosa Ionica nell´ambito di una serata, moderata da Toni Mira, giornalista di Avvenire, che ha toccato i temi dell´etica e della politica. Nella chiesa di San Rocco, Dellai ha parlato della necessità di una fase di ricostruzione dell’Italia, che parta dai talenti e dalle risorse umane e collettive presenti in tutti i territori italiani. "La politica - ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento - deve recuperare la sua moralità non solamente sul piano dei comportamenti dei singoli esponenti, che hanno l´obbligo di rispettare regole e principi di responsabilità, ma anche nel senso di riscoprire la sua missione, che non è quella dei talk show, bensì quella dell´interpretazione dei bisogni della gente e dell´impegno, forte e responsabile, di "guida" della comunità". La trasferta nella Locride si è infine conclusa stamane con una cerimonia semplice ma altamente simbolica. Si tratta della consegna, alla squadra di calcio nata dall´impegno dell´Associazione Don Milani Onlus ed in particolare del suo presidente, Francesco Rigitano, in collaborazione con l´associazione "Libera" di don Ciotti, di un kit di attrezzature sportive che faranno felici centocinquanta bambini grazie all´importante contributo della Cooperativa Piccoli frutti Sant´orsola. "E´ un altro tassello - ha commentato Dellai - che va a comporre quel disegno, bello ed ambizioso allo stesso tempo, sostenuto dalla Scuola etica dello sport: educare i piccoli all´attività sportiva intesa come mezzo per insegnare loro il rispetto delle regole e della legalitá. Il Trentino qui sta collaborando perché consapevole che il contrasto alla criminalità organizzata passa anche attraverso un grande investimento in cultura e formazione dei cittadini". Un altro piccolo seme, insomma, da coltivare con cura, come il ricordo di chi in nome della legalità ha perso la vita. Tra i molti anche Gianluca Congiusta, giovane imprenditore ucciso dalla ´Ndrangheta sette anni fa per aver rifiutato il pagamento del pizzo. A lui stamani è stata dedicata una sala di quel centro sportivo dove oggi i ragazzini si allenano a trasformare la libertà in qualcosa di più di una speranza.  
   
   
EMILIA ROMAGNA – TAGESMUTTER, REPLICA L’ASSESSORE REGIONALE TERESA MARZOCCHI  
 
 Bologna, 12 novembre 2012 - “La nuova legge regola e potenzia le risorse territoriali”. Così l’assessore alle politiche sociali della Regione Emilia-romagna Teresa Marzocchi commenta quanto pubblicato da organi di stampa circa l’impossibilità di dare continuità alle esperienze delle tagesmutter presenti sul territorio di Parma. “Respingo – continua Marzocchi – le accuse che vengono mosse alla Regione di aver voluto deliberatamente lasciar fuori dal sistema dei servizi per l’infanzia le tagesmutter che, invece, nella nuova legge ci sono e i loro servizi vanno sotto la categoria dei piccoli gruppi educativi”. “Avevo concordato questo passaggio – prosegue l’assessore - con la precedente amministrazione del Comune di Parma e sono disponibile a spiegare la nuova normativa che non cancella le tagesmutter, bensì offre loro legittimità, dignità educativa al pari del servizio nidi. Quel che si chiede – conclude - è soltanto di mettersi in rete con i servizi educativi e pedagogici”. La Regione ha voluto contribuire all´aumento dell´offerta dei posti per bambini in età 24-36 mesi, in vista del raggiungimento del target europeo. Per questo motivo l´Assessorato alla Formazione Lavoro nell´ambito del programma operativo regionale per il Fondo sociale Europeo 2007/2013, ha emanato un bando per l´erogazione di voucher (detto anche assegno o buono) per l’inserimento di bambini in età 0-3 anni in servizi privati autorizzati al funzionamento (sia nidi d´infanzia, micronidi, sezioni di nido aggregate, nidi part time, nidi aziendali) e servizi domiciliari ( piccoli gruppi educativi ) di cui alla direttiva n.85/2012. Tali famiglie, destinatarie dei voucher, sono rappresentate da entrambi i genitori o uno solo, che devono essere occupati ovvero lavoratori dipendenti, para-subordinati, autonomi o associati, in base a quanto richiesto dalle regole del Bando europeo. La legge regionale - In sintesi, la legge regionale n.1/00 (modificata nella n. 6 del 2012) introduce tra i servizi integrativi i "piccoli gruppi educativi" che possono essere attivati presso il domicilio delle educatrici proponenti e/o in convenzione con il Comune nella seguente forma: una educatrice in possesso di titolo di studio con meno di 5 bambini affiancata da una figura anche senza titolo reperibile nei casi di necessità; una educatrice in possesso di titolo di studio che accoglie da 5 a 7 bambini affiancata da una figura per almeno il 50% del periodo di apertura e con la reperibilità per il restante periodo da anche senza titolo. La direttiva n. 85/2012, attuativa della legge regionale, entra ancor di più nella questione delle iniziative di conciliazione autonomamente attivate dalle famiglie sul territorio della nostra regione e che si svolgono presso le abitazioni dei bambini, offrendo a queste esperienze ben due opportunità per essere collegate al sistema locale dei servizi. Infatti, esse, possono essere regolate secondo due opzioni : i servizi (come ad es. I piccolo gruppi educativi) che appartengono al sistema regionale e che possono essere attivati anche presso il domicilio del soggetto proponente, sono soggetti ad autorizzazione al funzionamento e perciò il personale che in esso opera deve essere in possesso del titolo di studio; i servizi attivati presso le abitazioni dei bambini (come per es. La baby sitter), non essendo soggetti ad alcun tipo di autorizzazione, non prevedono il titolo di studio da parte del personale che la famiglia individua come adeguata alla cura del proprio figlio. Ciò non esclude la possibilità di un raccordo con il sistema locale dei servizi 0-3 tramite la disponibilità che il Comune può mettere in campo. Quanto ai voucher rivolti all´erogazione di posti per servizi da 0 a 3 anni, essi sono stati attivati con fondi europei allo scopo di sviluppare azioni tese a favorire la permanenza nel mercato del lavoro e rimuovere gli ostacoli e le discriminazioni dovute a crescenti difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.  
   
   
NON SOLO RINUNCE E RISPARMI, MA ANCHE POLITICHE ATTIVE CONTRO LA POVERTÀ  
 
Firenze. 12 novembre 2012 – “Abbiamo voluto offrire una sponda alle imprese e alle famiglie perché ritrovino iniziative e fiducia nel futuro”. Spiega così il presidente della Toscana Enrico Rossi il ‘fondo di investimento sociale’ che è tra le novità del bilancio 2013: un pacchetto di aiuti e sostegni alle famiglie in difficoltà e alle aziende, per alleviare le situazioni di maggior disagio. La prima misura riguarda un fondo da 20 milioni di euro per il microcredito. Metà servirà a garantire un prestito sociale alle famiglie, fino a 3.000 euro, con la collaborazione delle associazioni sul territorio che ben conoscono casi e realtà. L’altra metà sarà utilizzata per potenziare i prestiti, fino a 25 mila euro, alle piccole imprese artigiane e del commercio che hanno difficoltà a rivolgersi ad una banca. Sarà anche un’argine per prevenire possibili fenomeni di usura. Sarà rifinanziato un fondo da 8 milioni per il contributo al pagamento degli affitti. Con 10 milioni saranno anche rifinanziate per la materna le classi Pegaso, quelle che la Regione ha garantito nel momento in cui lo Stato ha bloccato gli organici. Oggi la Regione ne spende 7 e garantisce a quattromila famiglie altrettanti posti alla scuola materna. Con 10 milioni ne beneficeranno in cinquemila. Sono confermati anche i 26 milioni per la cultura, il che consentirà di salvaguardare i non pochi posti di lavoro nel settore.