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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2012
SI POTRANNO CONTARE I PESCI DEI MARI EUROPEI  
 
Contare tutti i pesci dei mari europei potrebbe sembrare tanto improbabile quanto vedere una sirena, ma il mondo della tecnologia non conosce limiti. Presto i biologi marini dell´Ue, che gestiscono la più grande zona marittima del mondo, saranno in grado di trovare risposte a domande come: Ci sono più merluzzi del Mar Baltico orientale? Dove sono tutte le aringhe? Acquisire dati e cifre sul pesce sarà più facile grazie a un database condiviso usato dall´organizzazione scientifica Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem), che consiglia i politici dell´Ue sul futuro della pesca. Il database, chiamato Rdb-fishframe, è stato sviluppato da Dtu Aqua - Istituto nazionale di risorse acquatiche in Danimarca ed è cofinanziato dalla Commissione europea. Questo strumento condiviso sarà usato dal Ciem per elaborare dati provenienti dal Mar Baltico, dal Mare del Nord e dal Nord Atlantico e assicurerà che enormi volumi di dati sulla pesca e sullo stato delle riserve di pesce siano raccolti ogni anno dalle istituzioni europee per la ricerca sulla pesca. Il Ciem fornisce conoscenze e consigli sulla base di dati raccolti ogni anno usando navi per l´esplorazione del mare, come la nave danese Dana, e attraverso l´esame di statistiche di sbarco e dei giornali di bordo di pescherecci, nonché misurando il pesce che arriva sulle navi commerciali e nei porti. Le riserve di pesce europee sono in diminuzione di circa il 10% rispetto ai livelli del dopoguerra. Nel Mediterraneo, l´82% delle riserve sono sovra sfruttate e 3 specie di pesce bianco su 4 sono sull´orlo dell´estinzione. Ciononostante la tendenza sta cambiando e l´Ue ha fatto progressi nell´arginare un ulteriore declino. Quest´estate l´Ue ha svelato i suoi piani di rivedere le sue politiche sulla pesca con una riforma ritenuta la più radicale degli ultimi quarant´anni. La riforma, per fermare la pesca eccessiva, ha già cominciato a funzionare e c´è stata una ripresa nelle riserve delle specie più importanti, grazie alla riduzione delle quote annuali di pesca che sono entrate in vigore negli ultimi anni. Inoltre 20 stock di pesce delle acque dell´Ue sono adesso considerati entro i limiti sostenibili di pesca, rispetto ad appena 5 nel 2009. L´efficacia dei tagli delle quote ha permesso di aumentare il totale ammissibile di cattura (Tac) per alcuni stock quest´anno, con un profitto aggiuntivo per l´industria della pesca stimato in 135 milioni di euro. La Tac è stata determinata in seguito ai consigli scientifici per formare riserve di pesce. Gli utenti che accedono a Rdb-fishframe possono usare un login da qualunque browser e per accedere al database non è necessario un software costoso o complesso. Questo significa che il database è molto accessibile e non importa se l´utente è seduto in un ufficio, sta andando a una riunione in qualunque parte del mondo o ha un´idea che desidera testare subito. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto nazionale delle risorse acquatiche: http://www.Aqua.dtu.dk    
   
   
BIODIVERSITÀ, A 7200 AZIENDE 20 MILIONI DI EURO  
 
Milano - Tecniche colturali a basso impatto ambientale e rispettose della biodiversità. E´ la nuova frontiera green delle aziende agricole lombarde, come si rileva dai dati diffusi dall´Organismo pagatore regionale, che sta provvedendo a liquidare oltre 20 milioni di euro a 7.200 aziende agricole lombarde come anticipo del 50 per cento sui pagamenti agroambientali. Sono gli ecoincentivi della Misura 214 del Programma di sviluppo rurale che favoriscono una gestione agronomica sostenibile dell´attività agricola e che hanno avuto adesioni record in particolare sul fronte dell´agricoltura blu (Azione M), la tecnica di minima lavorazione del suolo a bassa emissione di Co2, e della conservazione della biodiversità nelle risaie (Azione I). Colture Che Vanno Verso Nuova Pac - "Le misure agroambientali incentivate dalla Regione - ha spiegato l´assessore all´Agricoltura Giuseppe Elias -, oltre all´effetto immediato che hanno sull´ambiente, indirizzano gli operatori verso le tipologie di agricoltura che rispondono ai principi della nuova Pac". Pagamenti Con Un Mese Di Anticipo - "Gli agricoltori lombardi - ha aggiunto Elias - hanno dato prova di saper accogliere le sfide ambientali come un´opportunità e non un vincolo. E questo anche grazie all´efficienza della macchina regionale che, dopo una complessiva revisione informatica della procedura, ha anticipato di un mese il flusso dei pagamenti rispetto agli anni precedenti". "In una fase in cui gli agricoltori faticano a salvare i margini di reddito - ha concluso l´assessore -, è più che mai necessario semplificare gli adempimenti amministrativi e accelerare l´accesso alla liquidità e al credito, a maggior ragione a beneficio di tutti gli agricoltori che hanno investito risorse per migliorare l´impatto della propria azienda sull´ambiente".  
   
   
AGRICOLTURA, IN PROVINCIA DI FIRENZE OLTRE 10MILA AZIENDE E CIRCA 28MILA OPERATORI  
 
Presentati i risultati definitivi del 6° Censimento Generale dell’Agricoltura della Regione Toscana, condotto da Istat con il supporto delle Regioni e delle Province italiane. La rilevazione, che si è conclusa nei primi mesi del 2011, e dopo un’operazione di verifica qualitativa di copertura operata dalle province, offre un’integrazione fondamentale al quadro informativo statistico sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale. I Dati. Secondo i dati nella provincia di Firenze risiedono 10.523 aziende, terza provincia in Toscana per ordine di imprese agricole dopo Arezzo (13.146) e Grosseto (12.286), comprendendo quindi il 14% del totale dell’intera Toscana (72.686). Il numero provinciale delle aziende ha visto una diminuzione costante negli anni passando da 19.365 aziende nel 1982 a 15.874 nel 2000, registrando perciò un calo di un terzo (-33,1%) dall’ultimo dato di dieci anni fa. Imprenditoria Agricola Ed Operatori Di Settore - La forma di conduzione prevalente delle aziende è la conduzione diretta del coltivatore, e relativi familiari, con circa 9835 aziende in rapporto ad altre forme di conduzione tra cui quella con salariati. Nel settore trovano impiego circa 27.800 operatori, di cui : circa 19.400 tra conduttori, familiari e parenti del conduttore e la restante manodopera aziendale costituita da 1491 addetti a tempo indeterminato, 1094 a tempo determinato, 5.165 in forma saltuaria e 561 lavoratori non assunti direttamente dall’azienda. 7200 aziende risultano condotte con titolo di possesso dei terreni in proprietà, seguite dal titolo ad uso gratuito e affitto. L’età media del capo azienda è alta, se consideriamo che la classe di età dei capi azienda vede una netta prevalenza degli over 65 con circa 4.421 aziende. I titoli di studio preponderanti dei capi azienda sono la licenza di scuola media inferiore (3.573 aziende) e la licenza di scuola elementare (con 2.990 aziende). Tra i capi azienda, i diplomati o laureati in agraria sono 445, a fronte di 3.020 tra diplomati e laureati con altro indirizzo. Sat e Sau (Superficie Agricola Totale e Utilizzabile) - Per quanto riguarda la provincia di Firenze la Sat passa da 229.656 ettari del 2000 ad 197.687 ha nel 2010. Decremento anche per la Sau che da 123.797 ha passa a 107.518 ha. Confrontando, in percentuale, la diminuzione di Sat e Sau con quella delle aziende, le due decrescite risultano molto differenti: la superficie agricola utilizzata (Sau), dal 2000 al 2010, è diminuita del 13% mentre la superficie agricola totale (Sat) del 14%. In controtendenza il dato sull’estensione media delle aziende che, nel dato decennale, aumentano da 7,78 a 9,91 ettari per la Sau e da 14,44 a 19,86 ettari per la Sat. Indirizzo Produttivo - Per quanto riguarda il numero di aziende la forbice si allarga in favore delle aziende a destinazione legnosa, oltre 9.400, mentre quelle che si occupano della semina sono circa 4.500. Inoltre per quanto riguarda le aziende zootecniche su scala regionale, il territorio fiorentino ospita il 13% delle attività toscane, anche se si nota un calo rispetto a dieci anni fa riguardo al numero di aziende (diminuite circa del 40%). Utilizzazione Dei Terreni - Per quanto riguarda la destinazione d’uso, nel territorio provinciale fiorentino si ha una quasi parità tra la destinazione seminativa (42,8mila ha) e quella a coltivazioni legnose/agrarie (47,1mila ha). Tra queste ultime circa 18,3mila ha di vite; 25mila ha di ulivo e 3,3mila di fruttiferi. Per quanto concerne destinazioni di altro genere, troviamo: i prati/pascoli che si attestano a 17,1mila ettari, l’arboricoltura da legno che ricopre circa 2,4mila ha e i boschi con circa 71,8mila ha. Zootecnia - Per quanto concerne il settore zootecnico della provincia di Firenze, si vedono 1294 aziende con allevamenti, distribuite su tutto il territorio anche se naturalmente con una maggiore concentrazione nelle zone del Mugello. I dati del settore sono (in ordine di numero di capi): avicoli (polli, tacchini) con 334 aziende e 101.575 capi; ovini con 226 aziende e 24.550 capi; bovini con 395 aziende e 12.034 capi; suini con 149 aziende e 10.118 capi; conigli con 129 aziende e 4.067 capi; equini con 478 aziende e 2.300 capi e caprini con 133 aziende e 1.650 capi. Biologico - Per quanto riguarda il settore si rilevano un numero di circa 470 aziende che applicano il metodo di produzione biologica alle coltivazioni con ulteriori 29 aziende che presentano Sau in fase di conversione, e 56 aziende che applicano lo stesso metodo agli allevamenti.  
   
   
SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA’ ANIMALE – I PIANI DEL VENETO  
 
Venezia - “I Piani regionali del Veneto 2008-2010: risultati, riflessioni e prospettive” è il tema di un confronto organizzato dalla Regione per giovedì 15 novembre prossimo alla Corte Benedettina di Legnaro, in provincia di Padova, finalizzato ad analizzare l’azione portata avanti per la tutela del consumatore e costruire una rete territoriale di sorveglianza dove operano in sinergia servizi, enti ed organizzazioni. Le tematiche al centro dell’incontro riguardano il rapporto tra sanità pubblica veterinaria, alimentazione e nutrizione umana, dove la Regione sostiene un modello di controllo e sorveglianza di riconosciuta efficacia a livello europeo. I lavori, che saranno introdotti dal dirigente dell’Unità di Progetto Veterinaria, Giorgio Cester, sono divisi in due sessioni. La prima riguarderà i risultati Sian Svet del Piano Triennale 2008 – 2010 e presentazione Piano Biennale 2011 – 2012: Interverranno Linda Chioffi, dirigente medico dei servizi Sian dell’Aulss n. 20 e Antonia Ricci dirigente veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, le quali esporranno un analisi degli obiettivi raggiunti da Sian e Svet all’interno delle Aree Tematiche inserite nel Piano e Antonio D’alba ,dirigente veterinario dell’Aulls n. 8, il quale introdurrà il Piano Biennale in corso. Modererà Marcello Gazzetta, dirigente veterinario dell’Aulss n. 19, in distacco presso l’Unità di Progetto Veterinaria della Regione del Veneto. La seconda sessione sarà animata da una tavola rotonda su “Integrazione dei controlli di Sian e Svet: confronto tra alcune esperienze regionali”. I moderatori, in questo caso, saranno due: Giorgio Cester e la giornalista de “Il Gazzettino” Daniela Boresi. Interverranno esponenti provenienti da più Regioni italiane: Gabriele Squintani per l’Emilia Romagna, Gianfranco Corgiat per il Piemonte, Paolo Frazzi per la Lombardia, Piergiuseppe Calà per la Toscana e Marcello Gazzetta per il Veneto.  
   
   
PICCOLA PESCA. REGIONE VENETO FINANZIA PROGETTO PER MONITORAGGIO E ANALISI A SOSTEGNO DEL SETTORE  
 
La Giunta veneta ha approvato e finanziato progetto di monitoraggio e analisi del pescato per il sostegno e lo sviluppo sostenibile del comparto della piccola pesca costiera. “L’iniziativa – ha fatto presente l’assessore Franco Manzato – è stata promossa dall’Unità di crisi per la pesca, istituita nel giugno del 2010 come strumento per contribuire a dare risposte ai problemi del settore”. “Nelle acque marine prospicienti alla costa Veneta – ha ricordato Manzato – è stato riscontrato, anche dai campionamenti dell’agosto scorso durante il fermo pesca, un elevato stato di sofferenza degli stock ittici, desumile valutando “quantità” e “taglia” del pescato, con un pesante impatto sulla cosiddetta “piccola pesca costiera”, già penalizzata da vincoli comunitari in materia di reti e dall’applicazione di misure tecniche a “fermo pesca” concluso. Questa situazione impone di utilizzare le limitate disponibilità finanziarie pensando ad un percorso razionale e sostenibile di “riassetto” del comparto, che pervenga ad una riorganizzazione su base associativa delle unità di pesca che rimarranno attive, condizione indispensabile per ideare, condividere, approvare e realizzare Piani di Gestione Locale. Tale percorso richiede un rafforzamento delle basi conoscitive circa tipologia, quantità e qualità del pescato, coinvolgendo in questo tutte le unità facenti capo al comparto della piccola pesca costiera. La Giunta ha in proposito individuato nella “Fondazione della Pesca di Chioggia” il soggetto in grado di fungere da tramite tra Amministrazione regionale e imprese di pesca beneficiarie e l’Osservatorio Socio-economico della Pesca quale tutor in grado di progettare l’acquisizione dei dati. Per l’iniziativa sono stati messi a disposizione 400 mila euro.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, INVESTIRE NELL´IRRIGAZIONE  
 
Udine - "Sono consapevole del fatto che uno dei fattori di sviluppo della nostra regione verrà dal potenziamento dell´agricoltura, dell´agroalimentare, col sostegno dell´export di questo settore che in questi anni ha sofferto, ma che può dare prospettive di lavoro ai giovani. Noi dobbiamo sostenerlo pur vivendo un momento difficile e con risorse molto ridotte. Sostenere il sistema d´irrigazione del Friuli Venezia Giulia significa da un lato consentire lo sviluppo economico, dall´altro dare sicurezza al territorio. Ne abbiamo avuto la prova in questi giorni di grande piovosità". Questo, unitamente alla disponibilità a un tavolo di concertazione della Regione con le associazioni del mondo agricolo, è l´impegno che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha manifestato ieri a conclusione del convegno "L´irrigazione è vita. Un´esigenza per l´agricoltura e l´ambiente del Fvg", che Coldiretti regionale ha promosso a Udine con la partecipazione di una nutritissima platea di agricoltori e di rappresentanti del mondo agricolo, della bonifica e delle istituzioni, fra cui diversi consiglieri regionali. Se l´assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, si è soffermato sulla "necessità di considerare quello nell´irrigazione un investimento produttivo al pari di quello in altre infrastrutture", il presidente Tondo ha invece raccolto gli stimoli e le indicazioni venute dai vari interventi, in particolare dal presidente di Coldiretti Fvg, Dario Ermacora, per dare risposte di carattere generale. Essendoci meno risorse a disposizione "dobbiamo investire in ogni settore solo in quelle opere che abbiano come ricaduta un beneficio di carattere generale", ha sostenuto il presidente, soffermandosi poi sulle scelte fatte da questa Amministrazione "che si è trovata a convivere e a gestire la più lunga crisi economica che abbia colpito il mondo dal dopoguerra. Per questo abbiamo cercato di amministrare al meglio tagliando le spese inutili, dimezzando il debito regionale, cercando di investire sulle infrastrutture, negli ammortizzatori sociali, nel sostegno al credito per le imprese grandi e piccole". "In questo processo virtuoso vi è un impegno che è stato rispettato solo in parte", ha ammesso Tondo: "non siamo ancora riusciti a riformare a fondo il sistema per sburocratizzarlo e per eliminare le sovrastrutture. È un processo lungo e difficile, che si scontra con le logiche territoriali. Per questo serve assunzione di responsabilità da parte di ciascuno perché la visione generale e non particolare sia alla base di ogni scelta politica". Per l´assessore Violino la siccità di quest´anno ha fatto capire che essa ha influito "sia sulla quantità che sulla qualità del prodotto; che ormai serve irrigazione anche laddove finora non sembrava necessaria; che bisogna eliminare gli sprechi di acqua e passare a un tipo di irrigazione che sia efficace in tal senso". In questi anni, ha continuato l´assessore, i Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia, che hanno un ruolo anche nella tutela e nella sicurezza del territorio, hanno investito, ma ben di più bisognerebbe fare: "serve un Piano irriguo regionale per dare continuità alle opere". Infine Violino ha chiesto unità d´intenti al mondo dell´agricoltura perché "serve forza per ribadire il ruolo anche sociale del settore".  
   
   
LA SARDEGNA ISTITUISCE OSSERVATORIO PERMANENTE BIODIVERSITÀ  
 
 La Giunta regionale, su proposta dell´assessore della Difesa dell´Ambiente, Giorgio Oppi, ha deliberato di approvare l´istituzione dell´Osservatorio regionale permanente per la biodiversità, il paesaggio rurale e lo sviluppo sostenibile, individuando il centro di coordinamento delle attività connesse all´Osservatorio nell´ambito del Servizio Tutela della natura dell´Assessorato della Difesa dell´Ambiente. Oppi ha sottolineato che l´istituzione dell´Osservatorio consentirà la realizzazione di tutte le iniziative riguardanti la biodiversità assicurando l´uniformità nel governo e la valorizzazione del rilevante patrimonio di biodiversità esistente nella Regione e conciliando l´esigenza sempre maggiore di contenimento della spesa. Tra i compiti principali dell’Osservatorio si evidenzia il contributo alla costituzione della Rete nazionale degli Osservatori e Uffici regionali e provinciali per la biodiversità, che consentiranno di fornire il necessario coordinamento di tutte le iniziative di conservazione e uso sostenibile della biodiversità e dei servizi eco sistemici e di comunicazione, informazione ed educazione ambientale. La raccolta, elaborazione e trasmissione al Ministero dell´Ambiente dei dati necessari per la predisposizione dei Rapporti nazionali previsti dalle direttive Habitat e Uccelli. Lo sviluppo e la sperimentazione, con il supporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), di un protocollo di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie da uniformare su tutto il territorio nazionale, attraverso l´individuazione di criteri comuni per la raccolta, la gestione e l’elaborazione dei dati. Infine, l´Osservatorio implementerà la rete di monitoraggio i cui dati confluiscono nel Sit Habitat al fine di promuovere la costituzione di una rete di monitoraggio nazionale, basata su un sistema informativo georeferenziato che metta in relazione tutte le conoscenze disponibili a livello regionale su habitat e specie.  
   
   
L’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI: LA NORMATIVA DELL’UNIONE EUROPEA E NAZIONALE UN NUOVO CICLO DI INCONTRI DELLO SPORTELLO EUROP@ PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI  
 
Nei mesi di novembre e dicembre 2012 si svolgerà un nuovo ciclo di seminari su tematiche comunitarie d’interesse per le imprese, organizzati dallo Sportello Europa (il servizio nato dalla collaborazione tra le Camere di commercio piemontesi con il supporto di Unioncamere Piemonte) e dal Settore Europa e Documenti estero della Camera di commercio di Torino nell´ambito della rete Enterprise Europe Network. L´etichettatura dei prodotti alimentari è tra gli aspetti più problematici della legislazione alimentare, in quanto in essa si manifestano diverse esigenze: la protezione dei consumatori, la difesa del segreto industriale, la libera circolazione delle merci nell´Ue, nonché la possibilità di controllare le emergenze conseguenti a crisi alimentari. Scopo dei seminari – organizzati dall´Alps Enterprise Europe Network di Unioncamere Piemonte, in collaborazione con il Laboratorio Chimico Camera di commercio Torino e il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell´Università degli Studi di Torino – è fornire una panoramica della legislazione in materia di etichettatura degli alimenti, integrata con l´analisi specifica dell´etichettatura nutrizionale e della normativa applicabile ad alcune particolari categorie di prodotti. Verrà inoltre presentata e distribuita ai partecipanti la nuova edizione, aggiornata alla luce del Regolamento Ue 1169/2011, della guida della collana "Unione europea. Istruzioni per l´uso" dedicata proprio al tema dell´etichettatura dei prodotti alimentari. La guida è stata realizzata in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio Torino e con il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell´Università degli Studi di Torino. Gli incontri si terranno presso le Camere di commercio del Piemonte, secondo il seguente calendario: Camera di commercio di Torino – Centro Congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8 mercoledì 21 novembre, ore 9.30; Camera di commercio di Alessandria – via Vochieri 58 mercoledì 28 novembre, ore 9.30; Camera di commercio di Asti – piazza Medici 8 giovedì 29 novembre, ore 9.30; Camera di commercio di Vercelli – piazza Risorgimento 12 mercoledì 5 dicembre, ore 9.30; Camera di commercio del Verbano-cusio-ossola – strada del Sempione 4 martedì 11 dicembre, ore 9.30. Lo Sportello Europa fornisce informazioni su politiche, finanziamenti, ricerca partner commerciali-produttivi e normative dell’Unione europea: le imprese possono porre i propri quesiti sulle tematiche comunitarie scrivendo all’indirizzo e-mail sportello.Europa@pie.camcom.it  oppure telefonando al numero 848 800 229.  
   
   
SISMA/LOMBARDIA. A 44 IMPRESE AGRICOLE MANTOVANE 7,4 MILIONI  
 
Milano - Sono 44 le imprese agricole dell´Oltrepo mantovano che hanno presentato domanda per il bando straordinario di Regione Lombardia a sostegno delle realtà colpite dal terremoto dello scorso maggio. A loro disposizione un potenziale cofinanziamento pubblico di 7,4 milioni di euro, che coprirà una parte dei costi della ricostruzione, grazie alla possibilità di accedere in via privilegiata ai fondi della Misura 121 del Psr (Programma di sviluppo rurale) per ripristinare le strutture e gli impianti danneggiati. Questo il bilancio delle domande presentate alla Regione entro lo scorso 31 ottobre, data di chiusura del bando. Elias: Caseifici I Più Colpiti - "Su 44 domande presentate - spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Giuseppe Elias - ben 16 sono di caseifici sociali. Questo dato ci conferma la gravità dei danni inferti al sistema delle cooperative, che nel Mantovano rappresentano nodi strategici della filiera produttiva lattiero-casearia". Istruttoria Chiusa Entro Il 15 Gennaio - "Ora dobbiamo solo attendere l´esito dell´istruttoria delle Province - conclude Elias -, che si dovrà concludere entro il 15 gennaio: se tutte le domande saranno giudicate ammissibili, grazie alla dotazione iniziale del bando, finanzieremo la totalità delle richieste, con una quota di contributo regionale di oltre 7 milioni di euro".  
   
   
TRENTINO: DIRITTI REIMPIANTO VIGNETI: RIAPERTI I TERMINI PER LE DOMANDE  
 
In Trentino è ancora disponibile una riserva di diritti di reimpianto di vigneti per circa 20 ettari. Al fine di assegnare tale residua quota di diritti la Giunta provinciale ha deliberato oggi, su proposta dell´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini, la riapertura, limitatamente alla campagna 2012/2013, dei termini per la presentazione di eventuali nuove domande di assegnazione. In base alle domande pervenute entro il 31 luglio scorso al Servizio Agricoltura, si è provveduto ad assegnare alle aziende 11,2 ettari a fronte di una disponibilità complessiva della Riserva provinciale, per la campagna 2012-2013, di 31,7 ettari. Rimangono pertanto ancora disponibili poco più di 20 ettari. Il termine di scadenza per la presentazione delle nuove domande di assegnazione di diritti di reimpianto dei vigneti è fissato al 15 gennaio 2013.  
   
   
LA SEMINA “PARTECIPATA” DI SALVATORE CECCARELLI ALLO SCIENZIATO E GENETISTA IL PREMIO SAN MARTINO DEL 2012. L’INIZIATIVA PROMOSSA DALLA PROVINCIA DI PARMA  
 
“Chi decide quale parte di diversità è utile a me?” Salvatore Ceccarelli parla del suo lavoro di ricercatore e di miglioramento genetico partecipativo, il sistema con il quale da anni semina e fa crescere colture nei campi più aridi e difficili del mondo, insieme agli agricoltori del luogo perché “il ricercatore si limita a dare quanta più diversità possibile ed è l’agricoltore a scegliere i materiali che dopo alcuni anni di selezione diventeranno le sue varietà”. E’ questo metodo, pensato per aiutare i contadini più poveri e delle zone più marginali del pianeta, che lo ha fatto conoscere nel mondo. Un impegno che dura da più di 30anni e per il quale oggi la Provincia di Parma gli ha assegnato il “San Martino 2012”, premio destinato a chi lavora per la valorizzazione della biodiversità e salvaguardia dei territori consegnato nelle precedenti edizioni a Libereso Guglielmi, Carlo Petrini, Vandana Schiva, Susanna Magistretti. Ceccarelli racconta di sé e delle sue scelte alla platea di studenti, agricoltori e autorità che è venuta ad ascoltarlo, lo fa interloquendo con Marco Fratoddi, giornalista, direttore di Nuova Ecologia, lo storico mensile di Legambiente.“e’ successo tutto abbastanza casualmente, ho risposto ad una sollecitazione durante un incontro in cui si metteva in evidenza l’assenza di ricercatori italiani nei centri di ricerca internazionali. Sono andato è ho detto che mi interessava”. E’ in quel momento che Ceccarelli, nato a Fiume ma vissuto in Umbria dove ricopriva la cattedra di Risorse genetiche e Miglioramento genetico all’Università di Perugia, cambia la sua vita. Va in India poi in Siria, dove poi nel 1995 effettuerà la prima sperimentazione partecipativa. Torna anche in Italia per pochi anni a fare il professore, lavoro che poi lascerà per abbracciare definitivamente quello di ricercatore. “Avevo cominciato a chiedermi a che cosa o a chi serve il lavoro che stavo facendo. Dopo due anni in Siria mi sono accorto subito che serviva ai vari Muhammad, Aamir, Hassan.”il primo passo è stato portare fuori la ricerca dalle stazioni sperimentali e il secondo quello di sperimentare nei campi con gli agricoltori di quei luoghi, “persone che erano i discendenti di chi aveva addomesticato le piante 10mila anni fa”. Ceccarelli ora è consulente in miglioramento genetico dell’Icarda, il Centro internazionale di ricerca agricola per le zone aride, uno dei 15 centri del Consultative Group on International Agricultural Research (Cgiar), organizzazione no profit alla quale è affidata una delle "mete del millennio" decise dalle Nazioni Unite: dimezzare entro dieci anni il numero delle persone che patiscono la fame. Con il suo metodo Salvatore Ceccarelli pianta orzo, frumento, mais, tante colture su cui si possa fondare una autonomia alimentare di quelle popolazioni e segue progetti in Siria, Giordania, Egitto, Algeria, Eritrea, Etiopia, Yemen e Iran Siria. Il miglioramento genetico partecipativo (Ppb) è “una scienza che in realtà è un miscuglio di scienze”, la combinazione della scienza moderna con il sapere contadino accumulato in migliaia di anni modificando le piante. Un modello che dove è stato applicato ha dato risultati anche per la capacità di aumentare la qualità di alimenti. Nella sua “lezione” parmigiana Ceccarelli si rivolge spesso con domande agli studenti degli Istituti Bocchialini (Agrario), Bertolucci (Liceo) e Marconi (Liceo), presenti all’iniziativa su invito della Provincia. “E’ importante parlare ai giovani e dire loro che la biodiversità ha senso perché è un marcatore del nostro essere persone, essenziale per il futuro del pianeta” dice il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari che ha aperto la cerimonia. “La valorizzazione della biodiversità è un impegno costante di questi ultimi dieci anni di vita dell’amministrazione, una scelta cosciente e consapevole di valorizzazione del territorio con la quale abbiamo creato un piccolo capitale, un patrimonio a disposizione di tutti” – ha detto il presidente Vincenzo Bernazzoli prima della consegna del premio: la pergamena e il tabarro che Ceccarelli indossa ringraziando essendo “tradizionalmente un freddoloso”. Accompagnano il tutto i semi dell’Associazione Agricoltori custodi del Parmense, suggello del legame fra persone che hanno la stessa visione.  
   
   
AGRICOLTURA: GIUNTA ABRUZZESE VARA AGEVOLAZIONI PER CARBURANTE  
 
Pescara - Nel corso dell´ultima seduta, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, la Giunta regionale ha varato un importante provvedimento in favore delle aziende agricole dell´intero territorio regionale che sono state duramente colpite dalla persistente siccità verificatisi nei mesi primaverili ed estivi, con conseguente ripetizione di diverse operazioni colturali. La Delibera approvata definisce l´aumento dell´assegnazione di carburante agricolo: si tratta di una maggiorazione nella misura del 15 per cento riferita all´importo annuale stabilito dalla tabella dei consumi medi di gasolio e benzina per l´impiego agevolato in agricoltura. "Questo intervento - spiega l´assessore Febbo ? è una risposta concreta alle richieste avanzate da tutte le Organizzazioni professionali e si è reso necessario a causa dell´anomalo andamento climatico caratterizzato da altissime temperature che unite all´assenza di precipitazioni hanno generato importanti fenomeni di siccità costringendo le aziende a frequenti irrigazioni e ad attingere l´acqua da canali e pozzi. Queste operazioni meccaniche, che in queste condizioni vengono svolte per contenere l´evaporazione dell´acqua e conservare la struttura del terreno per le prossime colture, comportano maggiori consumi di carburante agricolo rispetto a quelli tradizionali. Inoltre tale provvedimento tiene conto anche degli aumenti del gasolio che ricade inevitabilmente sugli imprenditori agricoli".  
   
   
NUTRIE, CONTROLLO SCIVOLI PER CENSIRE GLI ANIMALI  
 
Milano - Un censimento degli scivoli usati dalle nutrie per accedere ai canali, per definire l´effettiva consistenza della popolazione del temibile roditore sudamericano. E´ il sistema messo a punto dalla Regione Lombardia, in collaborazione con l´Università degli Studi di Pavia, per avere un quadro preciso della diffusione sul territorio di quello che rappresenta un vero flagello per gli agricoltori e per gli argini dei canali. Per Il 2012 Stanziati 300.000 Euro - Le attività di monitoraggio e contenimento della specie, obbligatorie per tutte le Province dal 2002, sono finanziate anche dalla Regione Lombardia, che, per il 2012, ha stanziato 300.000 euro. Entro Aprile I Dati Aggiornati - La popolazione delle nutrie è attualmente stimata nell´ordine dei 500.000 esemplari. "Il nuovo metodo di monitoraggio - ha spiegato l´assessore regionale all´Agricoltura Giuseppe Elias - si basa sul conteggio dei punti di accesso lungo i corsi d´acqua, dove le nutrie scavano le tane. Entro aprile del prossimo anno contiamo di avere i dati aggiornati sulla consistenza della popolazione e, di riflesso, le prime valutazioni sull´efficacia dei piani di contenimento adottati dalle Province". Rispettare Leggi Ma Eradicare Roditore - "E´ bene ricordare - ha concluso Elias -, specie alla luce dei recenti episodi di cronaca in provincia di Cremona, che la nutria è tuttora inserita nell´elenco delle 100 specie aliene più dannose del mondo. Questo animale, originario del Sud America, è stato importato in Lombardia a scopo di sfruttamento commerciale e non si è integrato con il nostro ecosistema, anche perché non trova sul nostro territorio i suoi antagonisti naturali. Fermo restando che non sono assolutamente ammissibili forme di soppressione delle nutrie non previste dalla legge, le azioni di contenimento devono progressivamente portare alla loro eradicazione".  
   
   
PO VAL D’AGRI: NUOVE OPPORTUNITÀ PER I PRODOTTI TIPICI  
 
La valorizzazione dei prodotti tipici quale volano di sviluppo del territorio compreso nel Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra. E’ questo il filo conduttore che ha animato il Comitato di Coordinamento e Monitoraggio che si è tenuto il 12 novembre pomeriggio presso la Sala Verrastro della Regione Basilicata. Mentre la filiera del canestrato continua a fare strada per un’organizzazione territoriale indirizzata ad una valorizzazione comprensoriale, si aggiungono nuove iniziative sul fronte eno-gastronomico. Il progetto di valorizzazione della melicoltura della Val d’Agri si avvia alla concretezza con l’individuazione di una struttura consortile che possa permettere ai produttori di avere uno spazio primario per una commercializzazione su scala più ampia. D’altra parte ci si indirizza verso la valorizzazione delle produzioni olivicole del Sauro e della Val d’Agri. Un nuovo progetto di filiera che punta a portare sul mercato un prodotto di nicchia, quale quello dell’olio, che da sempre ha contraddistinto i comuni del territorio. Numerose le tipicità che sono state in qualche modo regolamentate mediante un disciplinare, dalla podolica lucana all’agnello delle Dolomiti Lucane. Diversi anche i prodotti che andrebbero meglio valorizzati e che necessitano di una prima fase di ricerca come il castagno o il caciocavallo podolico. “Il settore agricolo ed eno-gastronomico - ha affermato il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo – è stato uno dei fronti su cui il Programma Operativo Val d’Agri ha sempre investito nella convinzione che la vocazione agricola dell’area dovesse avere occasione per esprimersi al meglio. L’individuazione dei prodotti da valorizzare è stato solo il primo passo per intraprendere un percorso di sistema che includa più comuni e che possa individuare adeguate modalità di commercializzazione e marketing”. A tal proposito il Comitato ha analizzato la possibilità di apprendere dalle esperienze passate, quale quella del paniere dell’Alta Val d’Agri, per cercare di comprendere come un unico paniere ombrello possa commercializzare e promuovere tutti i prodotti individuati quali tipici del territorio. In questa direzione si muoveranno gli sforzi futuri che vedranno la costituzione di una cabina di regia che possa incontrare gli interlocutori dell’area, apprendere dagli errori del passato e ragionare sulle nuove direttrici da percorrere. Su questa linea si muove anche la costituzione della filiera multi comparto che sta portando avanti il parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e a cui il Programma Operativo Val d’Agri sta assicurando il suo appoggio.  
   
   
SANITÀ ANIMALE: INAUGURATO L´OSPEDALE VETERINARIO DI SASSARI  
 
Sassari - L´apertura del nuovo ospedale veterinario didattico universitario di Sassari deve essere l´occasione per rafforzare l´alleanza tra Regione, Università, Azienda ospedaliero-universitaria con l´obiettivo di tutelare le professionalità, formare i nuovi medici veterinari e salvaguardare il nostro prezioso patrimonio zootecnico". E´ il messaggio dell´assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, lanciato il 9 novembre nel corso dell´inaugurazione della nuova struttura sanitaria, costituita da 6 blocchi complessivi (4 totalmente nuovi) e che permetterà alla facoltà di veterinaria dell´ateneo di Sassari di avere i requisiti richiesti dalla specifica Commissione europea (Eave), in vista del sopralluogo di maggio 2013. Alla cerimonia, aperta dal rettore Attilio Mastino, era presente anche l´assessore della Pubblica istruzione Sergio Milia: "Questo ospedale è il primo tassello per far ambire a far diventare il polo veterinario di Sassari un punto di riferimento in materia, non sono in Sardegna ma nel Mediterraneo", ha detto Milia. L´assessore De Francisci ha poi ricordato il lavoro della Regione sul fronte della lotta alle emergenze in materia di sanita´ animale, tra cui peste suina, trichinellosi e, di recente, anche lingua blu: "Una maggiore collaborazione e una sinergia ancora più stretta tra tutti i soggetti, Regione, Università, Istituto zooprofilattico, che da oggi potranno contare su una struttura di eccellenza come l´ospedale veterinario, contribuiranno a combattere questi fenomeni con l´obiettivo di difendere e rilanciare le filiere agrozootecniche".  
   
   
MILANO - CUCINA DOC E SALUTARE CON MARCHIO DE.CA E MENU DI LUNGA VITA  
 
Milanesi sempre più attenti alla buona cucina. Sono 15.375 le imprese attive nella ristorazione a Milano, in crescita del 3% in un anno e pesano il 5% del totale italiano di settore. Crescono soprattutto i catering, che passano da 40 imprese attive nel 2011 a 69 nel 2012, +73%, e i ristoranti veri e propri, +4%. La cucina classica milanese resta tutelata, oltre una impresa individuale su due nel settore della ristorazione ha infatti un titolare milanese che spesso offre i piatti della cucina tipica. Molti i giovani che si dedicano al business della cucina: a Milano circa un ristorante su nove. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese al Ii trimestre 2012 e 2011. E la Camera di Commercio di Milano ha avviato due progetti sulla cucina tipica e salutare: il marchio Deca della Camera di Commercio di Milano a tutela della ristorazione ambrosiana d.O.c. E il progetto Menu di lunga vita. La Denominazione di Cucina Ambrosiana è riconosciuta ai locali che si impegnano a utilizzare prodotti di qualità, tipici e stagionali (preferibilmente ottenuti con tecniche di lavorazione tradizionali), a garantire le denominazioni e gli originali metodi di preparazione dei piatti, a fornire ai clienti informazioni sulle principali caratteristiche delle ricette preparate e a trasmettere ai consumatori la storia e la cultura gastronomica milanese. I locali devono proporre tutto l’anno nella propria lista delle vivande almeno cinque piatti della tradizione ambrosiana. Il marchio Deca, da esporre in vetrina o nel locale, è un’iniziativa della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Epam (l’Associazione dei Pubblici Esercizi di Confcommercio Milano) e Accademia Italiana della Cucina. 49 i ristoranti milanesi a cui è stato riconosciuto il marchio. Il progetto Menu di lunga vita, avviato nel 2010 da Agrimercati – Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Epam (l’Associazione dei Pubblici Esercizi di Confcommercio Milano) e Ebpte (Ente Bilaterale Territoriale Pubblici Esercizi), promuove stili di vita salutari associando alla tradizione della buona cucina la freschezza e la qualità dei prodotti utilizzati. Il progetto ha portato alla creazione di un circuito di 41 tra bar, ristoranti, bistrot, trattorie, osterie ed enoteche che, in aggiunta al proprio ricettario consueto, offrono una lista di piatti, dal primo al dolce, che rispetta i "cinque colori del benessere" (rosso, giallo-arancio, verde, blu-viola, bianco), garanzia della stagionalità dei prodotti e della loro preparazione con materie prime di qualità ad elevato contenuto nutrizionale. I Locali aderenti sono identificabili mediante un´apposita vetrofania. Le ricette, divise tra menù primavera-estate e autunno-inverno, sono scaricabili dal sito della Camera di Commercio di Milano www.Mi.camcom.it    
   
   
UNA HOTEL ONE PRESENTA BESELF: IL PIACERE DELLA TAVOLA COME, QUANDO E CON CHI VUOI  
 
Una Hotel One presenta beself, il servizio che introduce in albergo un nuovo concept di ristorazione, consentendo agli ospiti di decidere quando, come e con chi condividere il momento della convivialità a tavola in maniera libera, personalizzata e “social”. Con beself viene superata l’idea del classico servizio al bancone e al tavolo. Grazie alla presenza di una coffee station, dove sono sempre a disposizione prodotti di caffetteria, cocktail, bevande e snack, ogni ospite è libero di servirsi in qualunque momento e in totale autonomia, sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro. A partire dalle 6.30, nella sala The Glass, ha inizio il breakfast fino alle 12.30 e prolungabile anche oltre per chi lo desideri. Al mattino è presente anche lo chef, disponibile per la preparazione di alcune pietanze a richiesta tra quelle incluse nella carta. Dalle 12.30 alle 15.00 è previsto il pranzo con belunch, mentre intorno alle 16.00 è il momento di betea&chocolate, la sfiziosa e ricca merenda pomeridiana. Alle 18.30 inizia l’happy hour con behappy, che a partire dalle 19.45 diventa bedinner, includendo la scelta di un antipasto, un primo, una zuppa, un secondo con contorno, dolce e frutta. La sala rimane poi sempre aperta così che chiunque lo desideri possa concedersi uno spuntino notturno, magari al rientro da una serata in discoteca o dopo un’uscita con gli amici. Il servizio è infatti disponibile non solo per gli ospiti che alloggiano nella struttura o per coloro che accedono al Fitness Club, ma anche per il pubblico esterno. La sala dedicata a beself ospita i social table, lunghi tavoli disposti in modo tale da favorire la conoscenza tra persone. La colazione, il pranzo o la cena potranno così diventare occasioni per fare nuovi incontri, trasformandosi in veri e propri momenti di socializzazione. Ma non è tutto. In sala è a disposizione una consolle deejay professionale da cui i clienti hanno la possibilità di selezionare i loro brani preferiti e, perché no, mixarli a proprio piacimento, rendendo l’esperienza beself ancora più piacevole e “su misura”. Per info e prenotazioni Numero Verde 800 60 61 62 reservations@unahotels.It www.Unahotels.it  
   
   
UN COCKTAIL DI SALUTE: IL SEGRETO DELLA DIETA ANTIFREDDO È LA GIUSTA MISCELA DI ALIMENTI LA FORMULA PER IL BENESSERE INVERNALE: SALSA DI POMODORO (LICOPENE) + PESCE (ZINCO) + CAVOLI E CAVOLFIORI (MOLECOLA CHE STIMOLA IL SISTEMA IMMUNITARIO) + AGRUMI (VITAMINA C) + PROBIOTICI  
 
“Il primo? A scelta, privilegiando magari una leggera salsa di pomodoro per offrire all’organismo il licopene, che ha un’efficace azione antiossidante. In alternativa, una fetta di pizza, ovviamente sempre con pomodoro- spiega Annamaria Castellazzi, Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca su Immunità e Nutrizione presso l’Università di Pavia. Per il secondo, pesce dei nostri mari, particolarmente ricco di zinco, minerale che entra in gioco nei meccanismi di difesa dell’organismo, da consumarsi insieme alla verdura, per avere subito a disposizione sostanze antiossidanti. Ricchi di zinco sono anche carni, uova e legumi. Per il contorno meglio le verdure di stagione, magari della famiglia delle crocifere, come cavoli e cavolfiori, che contengono una molecola capace di stimolare l’attività dei linfociti epiteliali del sistema immunitario. E poi frutta, dall’arancia al limone al mandarino, magari da gustare anche sotto forma di spremute colorate e gustose, per disporre di vitamina C. Non dimenticare, poi, di assumere probiotici, sostenitori del sistema immunitario proprio nel momento in cui siamo più esposti alle infezioni causate dai virus e che possono rappresentare un ulteriore sostegno anche per chi è stato vaccinato. E infine liquidi, sotto forma di semplice acqua o passati di verdura”. Ecco quindi la formula per il benessere invernale: salsa di pomodoro (licopene) + pesce (zinco) + cavoli e cavolfiori (molecola che stimola il sistema immunitario) + agrumi (vitamina C) + oligoelementi + fibre + probiotici. La logica dell’alimentazione “integrata”, che preveda di offrire all’organismo ciò di cui ha bisogno sfruttando quanto offre la stagione, appare ideale per favorire il lavoro del sistema immunitario dell’intestino, una vera e propria barriera contro le infezioni. “L’intestino è “abitato” da numerose popolazioni batteriche chiamate eubiotiche – commenta Lorenzo Morelli, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica a Piacenza. Gli stress termici e i bruschi mutamenti di temperatura, così come una dieta povera di frutta e verdura possono determinare un calo delle difese naturali dell’intestino, rendendolo meno “pronto” a reagire a eventuali attacchi esterni, e quindi rischia maggiormente di trovarsi esposto ad infezioni, soprattutto di natura virale. L’assunzione regolare di probiotici nell’ambito di una dieta ricca e variegata è in grado di favorire il benessere della flora intestinale. E quindi può essere d’aiuto, specie se si ricorre a terapie antibiotiche che possono alterare la normale flora intestinale”  
   
   
TRE SPADE AGGIUNGE UN “PIZZICO DI PEPE” AL SALONE DEL GUSTO  
 
Quest´anno Tre Spade ha scelto di essere non solo un espositore, ma un vero e proprio protagonista del Salone del Gusto e Terra Madre, proponendo una serie di eventi integrati e coerenti con lo spirito della manifestazione internazionale, che mira a promuovere la cultura del "Cibo Buono, Pulito E Giusto Che Cambia Il Mondo". Principio che Tre Spade, al fianco di Slow Food da quattro edizioni del Salone, profondamente condivide e fa proprio. Tre Spade e Terra Madre In occasione del Salone del Gusto 2012, Tre Spade ha scelto di sostenere e promuovere la Comunità del Pepe di Rimbàs in Malesia, un Presidio Slow Food che racchiude una storia e una tradizione dal valore speciale. Ed è proprio intorno a questa spezia preziosa che l´azienda di Forno Canavese (To) ha organizzato “L´oro nero della Malesia”, tre incontri culturali dedicati al pepe di Rimbàs e fortemente integrati nello spirito della manifestazione, che hanno coinvolto nelle giornate di Venerdì, Sabato e Domenica, Chef stellati, foodblogger, referenti di Slow Food, norcini ed esperti di spezie, sapientemente diretti e coordinati da Maurizio Di Dio, direttore de “La Pentola d´Oro”. Venerdì è stata la volta dello chef stellato, ma anche norcino da generazioni, Giuseppe Tinari che ha dialogato con la foodblogger Claudia Tiberti: una chiacchierata speziata per scoprire l’utilizzo del pepe nei salumi, che ha svelato agli spettatori le caratteristiche del pepe di Rimbàs. Sabato, lo stand Tre Spade ha avuto come protagonista un esperto di biodiversità agraria: Francesco Sottile, Professore associato di Coltivazioni arboree ed Arboricoltura speciale all’Università di Palermo che ha accompagnato gli ascoltatori in “un’escursione virtuale” tra i campi di pepe di Rimbàs. A risvegliare i palati ci ha pensato lo chef stellato Giovanni Grasso con un ricetta davvero speciale: capesante marinate con scorza di limone, ginepro, salsa al miele e ovviamente l´inconfondibile pepe nero della Malesia. La scoperta di questa preziosa spezia è proseguita anche domenica: Gian Rolle, Presidente di Facem, Maurizio Tiani, socio fondatore del brand ”il Mercante di spezie” e Vittorio Castellani, meglio conosciuto come chef Kumalè, il noto food writer che li ha raggiunti “a sorpresa”, hanno illustrato come per esaltare il sapore e l´aroma delle spezie sia necessario, non solo conservarle nel modo corretto, ma utilizzare i giusti strumenti in cucina, come i macinapepe Tre Spade. A tutti gli incontri ha partecipato Mulok Anak Saban, il referente del Presidio della Comunità di Rimbàs, a testimonianza della sua terra e della tradizione di questa cultura preziosa che rischia di estinguersi. Il sostegno di Tre Spade alla Comunità del pepe di Rimbàs appare, in quest´ottica, ancora più importante: promuovere la comunità Malesiana vuol dire difendere e salvaguardare i valori dell’autenticità, della tradizione e del gusto, valori in cui Tre Spade crede fortemente fin dalle sue origini. Questa iniziativa, infatti, testimonia l´amore autentico e la ricerca per le cose fatte bene che da oltre 100 anni ispira tutte le attività di Tre Spade. Come segno di condivisione dei principi di Terra Madre e di accoglienza nei confronti dei partecipanti, Tre Spade ha deciso di omaggiare con un prodotto, realizzato in esclusiva per l’occasione, i circa 300 Presidi della Comunità di Terra Madre presenti al Salone: un macinacaffè dal colore rosso intenso, in lamiera d’acciaio e pregiato legno di faggio stagionato. Certamente uno dei prodotti che meglio testimoniano la storia e i valori di Tre Spade. Flavio Fascio Pecetto, Direttore Marketing Tre Spade, ha così commentato il sostegno alla Comunità del pepe di Rimbàs: “Credo che la strada intrapresa di sinergia sempre maggiore tra Salone del Gusto e Terra Madre sia quella giusta. E credo che il coinvolgimento degli espositori del Salone nel sostegno delle attività legate a Terra Madre faccia sì che questa integrazione diventi ancora più completa e totalizzante, dando veramente pari dignità e rilievo agli espositori e ai delegati provenienti da tutto il mondo.” Al Salone del Gusto: cresce l’interesse per Takaje L’appuntamento biennale di Slow Food ha confermato il crescente interesse per Takaje, il sistema di confezionamento sottovuoto Tre spade, di sua concezione e realizzazione, capace di mantenere inalterati forme e gusti di ogni cibo, in qualsiasi contenitore. La macchina sottovuoto Takaje, oltre a essere esposta presso lo stand dell’azienda, è stata messa a disposizione di tutti i visitatori ed espositori presenti al Lingotto: Tre Spade ha offerto, senza spese, il servizio di confezionamento sottovuoto a tutti coloro che hanno acquistato degli alimenti all’interno del Salone del Gusto. I visitatori, tra cui moltissimi stranieri, hanno apprezzato Takaje, grazie anche alle spiegazioni degli esperti Tre Spade e hanno usufruito del servizio offerto con estremo interesse ed entusiasmo. La corretta conservazione degli alimenti è, infatti, un’esigenza cui viene prestata sempre più attenzione: i dati relativi allo spreco di cibo hanno raggiunto negli ultimi anni un livello allarmante. In quest’ottica Takaje rappresenta un prodotto in grado di ridurre i costi, incentivare il riuso e lo sviluppo sostenibile e allungare la durata di conservazione del cibo. Grazie a Takaje è possibile utilizzare per il confezionamento sottovuoto non solo gli abituali sacchetti, ma qualunque barattolo in vetro con coperchio in metallo. In questo modo, oltre ad allungare la durata della conservazione del cibo, diminuisce il flusso dei rifiuti grazie al reimpiego di un bene. E’ ancora qualcosa di più del ri-ciclo: è ri-uso! Gente del Fud Tre Spade inoltre è stata al fianco degli oltre 100 foodblogger di Gente del Fud, il social food network ideato e promosso dal Pastificio Garofalo, che li ha visti coinvolti negli showcooking presso lo stand Garofalo. I Macinapepe, Macinasale e Macinapeperoncino Tre Spade sono stati, infatti, gli alleati a disposizione dei blogger per la preparazione delle ricette basate sugli ingredienti dei produttori presenti al Salone. E per loro, un omaggio pensato apposta per “macinatori di sapore”: un Macinapepe Tre Spade  
   
   
IL MOSAICO ENOLOGICO DI SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO PER IL NATALE 2012 IL VINO, PRODOTTO PER ECCELLENZA LEGATO AI MOMENTI DI CONVIVIALITÀ E ALLE OCCASIONI SPECIALI, È UNO TRA I PIÙ GRADITI REGALI ANCHE PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE.  
 
Santa Margherita Gruppo Vinicolo offre singolari cadeaux per il Natale 2012 e presenta le sue eccellenze territoriali, che spaziano dall’Alto Adige al Veneto, dalla Toscana alla Sicilia, in diverse combinazioni con packaging raffinati. Vini fermi, frizzanti e spumanti, provenienti dalle uve dell’Alto Adige, del Trentino e del Veneto Orientale, e non solo, vini di successo, che assecondano i nuovi stili di vita e di consumo, i cambiamenti di gusto dei consumatori, sempre più alla ricerca di bevibilità e piacevolezza, di concretezza e autenticità anche nelle occasioni importanti. Ecco dunque le selezioni pensate per gli amanti del vino d’autore: • “Sapori della tradizione”: raffinate confezioni per degustare una ricca e completa selezione del produzione del Gruppo Vinicolo; • “Lo scrigno dell’intenditore”: prezioso cofanetto per gli intenditori del bere di classe, con strumenti per servire e degustare con professionalità la qualità dei vini Santa Margherita; • “I Grandi Formati”: jeroboam e magnum in cassetta di legno per le occasioni più speciali; • “Le piccole specialità”: Vinsanto del Chianti D.o.c. , Grappa di Chianti Classico, Moscato Rosa Athesis Alto Adige D.o.c. E Dulcedo Lison Pramaggiore D.o.c. Accompagnatori ideali di un fine pasto di classe L’eccellenza Santa Margherita Gruppo Vinicolo: il regalo più piacevole per il prossimo Natale. Www.santamargherita.com www.Facebook.com/pages/vinisantamargherita  
   
   
NUOVA APERTURA DELLO STORE WITOR’S IN FRANCIACORTA PRESSO L’OUTLET VILLAGE APRE IL PRIMO SPAZIO PER VIVERE TUTTA LA GIOIA DEL CIOCCOLATO  
 
Non chiamatelo solo Store perché quello che troverete, presso il Franciacorta Outlet Village ( Brescia) è un mondo fatto di cioccolato e, come promette Witor’s , ci sarà ad attendervi ‘’tutta la gioia del cioccolato’’. L’esperienza di vivere il cioccolato in tutte le sue accezioni: divertimento, sorpresa, gusto, scoperta, condivisione. Con il suo primo flagship store, Witor’s azienda di Cremona che dal 1959 produce e commercializza cioccolato, apre le porte al mondo del cioccolato. Witor’s nasce a Cremona alla fine degli anni ‘50, come piccola azienda artigiana produttrice di prodotti di cioccolato. Grazie alla creatività e alla passione del suo fondatore, Roberto Bonetti, nel 1962 viene creato il celebre Boero: un successo immediato distribuito in tutta Italia, con una presenza capillare davvero unica nel suo genere, per quegli anni. Nel 1973 l’azienda amplia la sua produzione e, da piccola realtà artigiana, diviene industria con processi automatizzati e più linee di produzione. Negli anni ‘80 l’azienda si estende e viene acquisito lo stabilimento di Gorizia. Negli anni ‘90 fanno ingresso in azienda i figli Michele e Rossano che, coscienti del grande potenziale dell’azienda, sviluppano una strategia di distribuzione entrando così nel canale moderno e immettendo sul mercato nuovi e particolari prodotti. La ricetta, oltre alla qualità, è stata quella di suggerire un consumo di cioccolato giornaliero e informale, attraverso la proposta di nuovi prodotti e formati che entrassero con facilità nelle case degli italiani e piacessero a tutta la famiglia. Dal 2000 l’azienda entra nel mercato globale con una presenza in più di 70 paesi al mondo. Nel 2011 Witor’s con 90 milioni di euro di fatturato e oltre 36.000 tonnellate annue di capacità produttiva, avvia una nuova sfida ed entra nel canale normal trade in Italia, con un’apposita rete di vendita e sviluppando nuovi prodotti e formati. Con il brand oggi Witor’s, distribuito oggi in oltre 40.000 punti vendita, viene proposta ai consumatori la più completa gamma di praline e tavolette di cioccolato , oltre a snack, biscotti e uova al cioccolato. Witor’s, impegnata da sempre nell’elaborazione di nuove ricette, offre oggi prodotti innovativi, di alta qualità, adatti a un consumatore di tutte le età. L’idea dello store in Franciacorta è quella di trasmettere tutta la gioia del cioccolato giocando con forme, colori a materiali che esalto la magia di questo straordinario prodotto. Ecco allora che dal soffitto cola del goloso cioccolato, una pralina gigante diventa un sorprendente banco espositivo e da strani tubi colorati escono gustosi cioccolatini. Lo Spazio prende vita attraverso una linea produttiva finalmente visibile, che mostra da dove nasce il cioccolato Witor’s : un luogo fantastico, dove ogni particolare perde rigidità per trovare nella sinuosità e nella morbidezza del cioccolato il suo riferimento. Un’esperienza sorprendente, ricca di magia e divertimento, un percorso che ci porta alla scoperta del cioccolato in tutte le sue forme. Lo spazio Witor’s offre un vera e propria ‘’shopping experience ’’. All´interno, ogni visitatore potrà recuperare il proprio lato infantile legato al gioco , alla golosità e alla scoperta di un nuovo modo di vivere e gustare il cioccolato. I visitatori non crederanno ai loro occhi: il mondo ‘ cioccolatoso ’ che hanno sempre sognato esiste davvero! Un’esperienza che offrirà loro momenti di pura gioia. Non un semplice negozio, ma un vero e proprio mondo fatto di cioccolato dove tutti possono tornare bambini e ricominciare a sorprendersi. Non solo vendita di prodotti, quindi, ma soprattutto vendita di un mondo e di un’esperienza . Witor’s- Franciacorta Outlet Village Via del Borgo - www.Witors.it  
   
   
LA TENUTA SS. GIACOMO E FILIPPPO SI RINNOVA CON LO CHEF STEFANO CIOTTI LA TENUTA SS. GIACOMO E FILIPPO NELL’OASI FAUNISTICA DE “LA BADIA”, AI PIEDI DI URBINO, SI RINNOVA QUEST’ANNO CON UN IMPORTANTE PROGETTO DI RISTORAZIONE ALL’INSEGNA DEL BIOLOGICO E DELL’ECOSOSTENIBILITÀ.  
 
Non lontano da Urbino Resort, country house nata dal restauro di antiche case coloniche e dedicato all’ospitalità, sorge Urbino dei Laghi, incantevole area acquatica della Tenuta, con tre laghetti pescosi circondati da querce secolari. In questo angolo di natura, venerdì 16 novembre 2012, aprirà le porte al pubblico Urbino Dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza con il rinomato Chef Stefano Ciotti, stellato Michelin, che da sempre coniuga cultura e territorio con la sua cucina in grado di tramandare tradizione e sapori autentici. Già Executive Chef al Carducci 76/Vicolo Santa Lucia di Cattolica, Ciotti è stato chiamato alla direzione del nuovo ristorante ma anche alla guida di un più ampio progetto di ristorazione gourmet che coinvolgerà in futuro il ristorante La Canonica all’interno di Urbino Resort. Per Urbino Dei Laghi, Ciotti propone un concetto di pizza del tutto inedito e una cucina tradizionale italiana, come vere e proprie emozioni del gusto completamente “naturali”; fondamentale è infatti la ricerca e l’utilizzo di materie prime che provengono in larga parte dall’azienda Urbino Agricola all’interno della Tenuta: trecentosessanta ettari a coltivazione biologica controllata e sottoposta a continua salvaguardia in quanto sito di Importanza Comunitaria (Sic) della Provincia di Pesaro e Urbino. Un’azienda che è la consacrazione di un culto agricolo reiterato da generazioni sul territorio di San Giacomo in Foglia, grazie al quale la tradizione rinascimentale delle colture si tramanda e si rinnova nelle rigogliose piantagioni di vite, ulivi, grano e frutteti, oltre che negli orti ricchi di verdure ed erbe aromatiche. Il linea con la filosofia della famiglia Bruscoli, proprietari della Tenuta da sempre impegnati nella valorizzazione e nel rispetto dell’ambiente e delle sue radici storiche, il ristorante vuole dunque essere un nuovo fiore all’occhiello in termini di ecosostenibilità e di cultura alimentare, con l’apporto dello Chef Stefano Ciotti, noto per i suoi piatti “veri”, fatti per comunicare la loro essenza. Il Menu Il menu tra natura e tradizione ideato per Urbino Dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza offre pizze creative da assaporare anche a degustazione, oltre ad una selezione di pizze classiche. L’impasto è preparato con lievito madre e farine biologiche ottenute dai grani di Urbino Agricola ed è fondamentale in tal senso l’apporto di un grande esperto di panificazione, già nello staff di Stefano Ciotti: Tomas Morazzini, Pastry-chef che dal ’97 utilizza un lievito madre di ben 65 anni a cui ha dato il nome di “Eleonor”. Una base ottenuta da un’accurata e lunga sperimentazione che, durante la cottura nel forno a legna, si sposa a meraviglia con i sapori della farcitura tradizionale e soprattutto con l’accostamento di ingredienti e la combinazione di sapori creati a regola d’arte dallo Chef. La cucina tradizionale si basa inoltre su piatti tipici regionali italiani, prevalentemente marchigiani e romagnoli, considerata la prossimità al confine, e si contraddistingue per la qualità delle paste fresche, per l’accurata ricerca nella scelta di salumi e formaggi e per la qualità delle carni. Da non perdere infine l’ampia varietà di dolci preparati da Tomas Morazzini. Olio, miele e vino sono prodotti direttamente dall’azienda agricola biologica e frutta e verdura fresche vengono raccolte quotidianamente dall’Orto dei Laghi per essere impiegati in cucina, così come le erbe aromatiche dell’Orto botanico di Urbino Resort. La carta dei vini e delle birre è curata da un altro collaboratore storico di Ciotti, il Sommelier Alan Mancini. L’ambiente Urbino Dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza dispone di 100 coperti, distribuiti tra la grande sala interna con ampia vetrata, da cui si può ammirare lo spettacolare paesaggio lacustre, e un suggestivo dehor affacciato sul lago. Costruito intorno a querce secolari che sfondano il soffitto verso il cielo, il ristornate è parte integrante dell’ambiente circostante e regala agli ospiti emozionanti scorci naturalistici. Travi in legno, pavimenti in marmo, parquet e pietra, finemente accostati, e un sobrio ma ricercato arredo rendono inoltre questo luogo estremamente accogliente. Sposati Dentro Il Paesaggio Il magnifico paesaggio e la capienza dell’ambiente fanno di Urbino Dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza un luogo ideale anche per cerimonie e matrimoni. Lo staff saprà interpretare le esigenze dei clienti con sensibilità e scrupolosa cura di ogni dettaglio. Venire a Urbino Dei Laghi significa entrare in contatto con la natura attraverso tutti i cinque sensi. Una meta ideale per pranzi e cene in qualsiasi stagione dell’anno, dove, in nome della “qualità diffusa”, si coniugano a meraviglia natura, tradizione ed enogastronomia. Coperti > 100 Orari > tutti giorni 19 – 24 | domenica 12 -15 / 19 -24 Giorno di chiusura > martedì Prezzo medio > 25,00/30,00 Euro, vini e birra esclusi Si accettano tutte le Carte di credito Urbino Dei Laghi Ristorante e Naturalmente Pizza” Via San Giacomo in Foglia 15 Loc. Pantiere - 61029 Urbino T 0722 580305 - F 0722 580798 info@urbinoresort.It - www.Urbinoresort.it info@stefanociotti.It - www.Stefanociotti.it  
   
   
GERARDO CESARI: I VINI HANNO UN CUORE E REGALANO UN SORRISO CON UN LIBRO DI RICETTE DA NON PERDERE L’AZIENDA È TRA I SOSTENITORI DELLA FONDAZIONE OPERATION SMILE ITALIA ONLUS  
 
Con la Gerardo Cesari il vino ha un cuore. L’azienda, nota e apprezzata in tutto il mondo soprattutto per il suo amarone, ha infatti lanciato gli abbinamenti all’insegna della solidarietà dando il proprio sostegno alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus . Lo farà grazie al libro A Tavola Con Le Quat-tro Stagioni Il 2° Libro Delle Ricette Del Sorriso di Gloria Brolatti e Monica Sartoni Ce-sari, con la prefazione di Filippo La Mantia. Il volume sarà presentato lunedì 26 novembre, alle 18.30, presso Meritalia in via Durini 23 a Mi-lano e il ricavato della sua vendita sarà interamente devoluto alla Fondazione Operation Smile per do-nare un sorriso ed a illuminare di gioia il volto di tanti bambini. Nel libro le ricette sono state abbinate ai vini dell’azienda, un incontro all’insegna del gusto ma soprat-tutto del voler fare qualcosa per gli altri. Operation Smile è infatti un’organizzazione fatta di volon-tari medici, infermieri ed altri operatori sanitari che operano gratuitamente bambini poveri con malformazioni facciali correggibili in oltre 60 paesi del mondo. Per celebrare nel migliore dei modi la presentazione di questo libro durante la serata del 26 novembre gli ospiti potranno brindare con i vini Gerardo Cesari. Nei bicchieri ci saranno Lugana e Amarone. La responsabilità sociale e l’attenzione ai meno fortunati, soprattutto se bambini, è una filosofia che da sempre caratterizza questa azienda. L’auspicio è che in molti decidano di credere in questo progetto. Per informazioni contattare il numero 06 8530 5318 oppure 339 1332726