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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Gennaio 2013
"LA BIOLOGIA DELL´INVECCHIAMENTO: DANNI O IPERFUNZIONE"  
 
Londra, 28 gennaio 2013 - Il 7 giugno 2013 avrà luogo a Londra, nel Regno Unito, un evento intitolato "La biologia dell´invecchiamento: danni o iperfunzione" (The Biology of Ageing: Damage or Hyperfunction). I ricercatori stanno ancora indagando sul meccanismo dell´invecchiamento. Secondo una teoria autorevole, l´invecchiamento è il risultato di un accumulo di danni molecolari, causati in particolare dalle specie reattive dell´ossigeno (Ros) prodotte dai mitocondri. Questa teoria sostiene anche che i processi che proteggono dai danni ossidativi (coinvolgendo la detossificazione, la riparazione e il ricambio) proteggono contro l´invecchiamento e allungano la vita. Una recente ricerca ha dimostrato, però, l´inesattazza di tale teoria. Un´altra teoria afferma ora che l´invecchiamento è causato dall´iperfunzione, ovvero l´iperattività dei processi in età adulta. La conferenza valuterà se la teoria dell´iperfunzione è in qualche modo in linea con ciò che sappiamo circa l´invecchiamento. Essa riunirà esperti del settore per discutere questa teoria. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Soci.org/general-pages/display-event.aspx?eventcode=gbtc070613    
   
   
"MITOCONDRI: DALLA SEGNALAZIONE ALLA PATOLOGIA"  
 
Lisbona, 28 gennaio 2013 - Dal 5 al 7 maggio 2013 si terrà a Lisbona, in Portogallo, un simposio intitolato "Mitocondri: dalla segnalazione alla patologia" (Mitochondria: from Signaling to Disease). I primi studi sui mitocondri si sono concentrati sul loro ruolo bioenergetico, ora gli scienziati apprezzano l´importanza di questi organelli in una vasta gamma di funzioni cellulari e di eventi di segnalazione. Lo sviluppo di modelli animali, gli approcci basati su sistemi e le tecniche di imaging dinamiche si stanno dimostrando fondamentale per chiarire l´importanza e la complessità del comportamento mitocondriale. Il convegno esaminerà i mitocondri da una prospettiva biocellulare, meccanicistica e patologica. Riunirà biologi provenienti da varie discipline, facilitando un ampio dibattito sui temi emergenti della biologia mitocondriale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cell-symposia-mitochondria.com/    
   
   
APRE A MILANO IL PRIMO CENTRO DEDICATO ALLA CURA DELLE ULCERE DA DECUBITO  
 
Milano, 28 gennaio 2013_All’interno del Polo Geriatrico Riabilitativo di Milano ha aperto il 25 gennaio il primo Centro italiano di Eccellenza per la Cura delle Ulcere da Decubito (C.e.u.d), che ha come scopo la presa in carico, nella fase post-acuta, di pazienti fragili con lesioni di 3° e 4° grado secondo la Scala Epuap (European Pressure Ulcers Advisory Panel). Sfida ambiziosa che prevede l’implementazione di un approccio innovativo e multidisciplinare per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questo disturbo che, ad oggi, non trovano una risposta adeguata da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Il progressivo invecchiamento della popolazione – gli anziani non autosufficienti sono circa due milioni e mezzo e sono in continuo aumento – porta naturalmente all’aumento di soggetti fragili, determinando un incremento di persone affette da tali lesioni a cui vanno inoltre aggiunti tutti quei soggetti che sono costretti a una prolungata immobilità, riducendo l’apporto di sangue e nutrimenti nelle zone su cui si esercita la pressione del peso del corpo. Si parla di cifre considerevoli, poiché si tratta di un tipo di patologia scarsamente rilevata nelle cartelle cliniche. La finalità del C.e.u.d è di dare un supporto a questi soggetti, rispondendo concretamente ai loro bisogni di salute e migliorando la loro qualità di vita, e alle loro famiglie, attraverso la presa in carico a 360° del paziente. Con una speciale Equipe multidisciplinare (composta da Medici, Coordinatore Infermieristico, Infermieri e Oss, Fisioterapista, Terapista Occupazionale, Dietista e coordinata dalla figura chiave del Case Manager, che farà da link tra il paziente, la famiglia, il personale della struttura, la rete ospedaliera e le istituzioni) si raggiungerà l’obiettivo dell’identificazione di un corretto percorso diagnostico-terapeutico studiato ad hoc, che si avvale di un innovativo approccio metodologico che integra l’utilizzo di farmaci e di nuove tecnologie, la fisioterapia e una corretta alimentazione. Il Centro di Eccellenza per la cura delle Ulcere da Decubito (C.e.u.d), ideato dal Polo Geriatrico Riabilitativo ( www.Pologeriatrico.it  ) e guidato dal direttore scientifico Dott. Stefano Gasperini, prevede un reparto dedicato di 50 posti letto, situato al terzo piano di una struttura che già ospita due Rsa - Residenza Sanitaria Assistenziale -, Le Terrazze Fiorite e L’attico Azzurro. Epidemiologia Del Fenomeno - Negli ultimi decenni, il progressivo invecchiamento della popolazione e il consequenziale aumento di soggetti fragili - che, per condizioni tipiche di questo stato quali comorbidità e presenza di deficit funzionali, sono maggiormente predisposti allo sviluppo di ulcere da decubito - ha determinato l’aumento in termini di incidenza e prevalenza di tali lesioni. Una stima reale del fenomeno è, però, resa difficile a causa delle barriere metodologiche che spesso impediscono di formulare generalizzazioni dai dati pubblicati. Tuttavia è necessario sottolineare che la stima delle ulcere da decubito varia in rapporto al setting assistenziale considerato: nei reparti per acuti l’incidenza può variare dallo 0,4 al 38%, nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) dal 2,2 al 23,9%, mentre nell’ambito dell’assistenza domiciliare dallo 0 al 17%. In base ad una analisi di Kenkel che stima la prevalenza di ulcere da pressione in Rsa variabile tra l’11 e il 30%, i soggetti con deficit neurologici hanno un’incidenza annua di piaghe da decubito del 7-8% e secondo Klitzman una probabilità di svilupparle durante il corso della vita pari al 25-85%. La quinta survey del National Pressure Ulcer Advisory Panel (Npuap), ha documentato una prevalenza globale nei reparti per acuti del 14,8%, con una prevalenza pari al 21,5% in quelli di terapia intensiva, identificando la fascia di età tra i 71 e gli 80 anni quale quella maggiormente coinvolta (tasso di prevalenza pari al 29%). In Italia i dati preliminari relativi a uno studio nazionale di prevalenza che ha valutato 13.081 pazienti ricoverati in 24 strutture ospedaliere, ha documentato un tasso di prevalenza pari al 10,97%, che non si associava, però, ad un’adeguata risposta in termini di applicazione di misure preventive che infatti venivano adottate soltanto nel 9,4% dei casi. Un ulteriore studio effettuato nei reparti di neurologia, geriatria, chirurgia, ortopedia, medicina interna, neurochirurgia, rianimazione ed urologia di 20 ospedali che ha arruolato 12.048 pazienti valutati, ha documentato una prevalenza totale dell’8,6% mentre la valutazione eseguita per singoli reparti ha messo in evidenza come nei reparti di rianimazione, neurochirurgia e geriatria vi erano prevalenze maggiori, rispettivamente, pari al 26,6, 13 e 11%, verosimilmente in rapporto alla presenza di pazienti più compromessi. Altri studi condotti dall’Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee (Aislec) riportano dati di prevalenza intorno al 13%.  
   
   
SARDEGNA: TRASFUSIONI SANGUE E EMODERIVATI INFETTI, LETTERA CAPPELLACCI E DE FRANCISCI AL GOVERNO  
 
Cagliari, 28 Gennaio 2013 - "Desidero richiamare l´attenzione sulla situazione in cui si trovano i talassemici sardi e, più in generale, tutti i "soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue infetto o da somministrazione di emoderivati infetti", ovvero tutti coloro che a seguito di trasfusioni necessarie e vitali per la loro stessa esistenza in vita hanno contratto, tra gli anni ´70 e ´90, patologie infettive croniche ed irreversibili come epatiti ed aids, compromettendo inevitabilmente le loro già precarie condizioni di salute". Inizia così la lettera inviata al presidente Monti e al ministro Balduzzi, dal presidente Ugo Cappellacci, in accordo con l’assessore De Francisci, per sollecitare un intervento sulla questione relativa ai sardi danneggiati da trasfusione di sangue o somministrazione di emoderivati infetti. "Storicamente - prosegue il presidente nella missiva - , la talassemia o anemia mediterranea, è una patologia fortemente radicata in Sardegna e colpisce nell´isola circa 1000 persone, 600 delle quali, purtroppo, sono vittime dei cd. "danni da trasfusione". Ad essere rivendicato dalla moltitudine dei soggetti affetti da tale patologia non è il diritto ad usufruire del cd. "indennizzo" con funzione assistenziale previsto espressamente dalla legge n. 210/1992, bensì il diritto a che siano definite le azioni giudiziarie pendenti, intentate da anni nei confronti del Ministero della Salute, per vedere riconosciuto i loro diritti. Solo gli emofiliaci sono stati risarciti nell´anno 2003. Per gli altri malati, ma soprattutto per i talassemici sardi, le azioni promosse si trascinano ormai da anni e avrebbero potuto trovare soluzione in specifici accordi transattivi con il Ministero, attraverso la presentazione delle singole istanze di partecipazione entro il termine perentorio del 19.01.2009. Ad oggi, tali transazioni non sono state ancora concluse con grave nocumento per i malati e per le proprie famiglie. L´ultimo provvedimento legislativo adottato, il Decreto 4 maggio 2012, cd. "Decreto moduli", attuativo del precedente Decreto del 2009, purtroppo esclude dalla possibilità di accedere alle transazioni i talassemici, sul presupposto dell’intervenuta prescrizione dell’azione giudiziaria promossa, ma con ciò non si può non rilevare l´effettiva lesione del diritto alla salute così come tutelato dall’art. 32 della Costituzione. Ciò posto, vista la gravità della situazione e la minaccia dei talassemici di voler sospendere le trasfusioni, con le conseguenze che si possono immaginare, chiedo la convocazione di un incontro a brevissima scadenza".  
   
   
ICGEB: LA SINDROME DI WISKOTT-ALDRICH NEL MIRINO  
 
Trieste, 24 gennaio 2013 - Nei laboratori dell´Icgeb dell´Area Science Park di Trieste si svolgono progetti di ricerca all´avanguardia nel campo della biomedicina e ingegneria genetica. Nasce dal gruppo di Immunologia Cellulare diretto da Federica Benvenuti, un importante studio pubblicato questa settimana sulla prestigiosa rivista scientifica " Journal of Experimental Medicine", che rappresenta un passo avanti importante nella diagnosi e trattamento della sindrome di Wiskott-aldrich, una rara forma di immunodeficienza ereditaria. La sindrome di Wiskott-aldrich presenta la coesistenza di sintomi dovuti all´incapacità di ispondere in maniera efficiente a patogeni e la contemporanea eccessiva riposta nei confronti dell´ organismo, causando fenomeni autoimmuni. Lo studio recentemente svolto all´Icgeb in collaborazione con l´Istituto San Raffaele di Milano ha permesso di individuare un importante meccanismo cellulare responsabile dello svilupparsi dei fenomeni autoimmuni. "Il nostro sistema immunitario è principalmente implicato nella difesa da agenti patogeni come virus e batteri attraverso complessi meccanismi di risposta cellulare e anticorpale che cooperano per ottenere l´eliminazione dell´ agente infettivo." Spiega la dott.Ssa Benvenuti; "la regolazione della risposta immunitaria prevede inoltre dei meccanismi di controllo mirati ad impedire un attacco eccessivo nei confronti delle cellule e tessuti dell´ospite per preservarne l´integrità. Rare mutazioni in geni implicati nella risposta immunitaria causano le immunodeficienze di tipo primario che seppur poco frequenti rappresentano un grosso problema di diagnosi e trattamento dei pazienti, normalmente bambini, affetti." L´alterata capacità di regolare il citoscheletro di actina, svela lo studio, e´ un importante causa di sviluppo dei fenomeni autoimmuni in questa sindrome. Oltre a permettere la formulazione di farmaci mirati nel caso di questa specifica immunodeficienza, questa scoperta rivela l´importanza della corretta regolazione del movimento intra and extra cellulare nella regolazione della risposta immunitaria. Questo studio è stato finanziato dalla Fondazione Telethon ed è il risultato di un lavoro collaborativo tra Francesca Prete e Mayrel Labrada all´Icgeb, nonchè di ricercatori del Gruppo di Anna Villa all´Istituto San Raffaele di Milano e numerosi centri di studio sulle immunodeficenze primarie nel mondo.  
   
   
OBESITÀ: AL MOLISE LA MAGLIA NERA, 1 ABITANTE SU 7 PESA TROPPO LA SICOB: IN ITALIA VA INCREMENTATO L’USO DELLA CHIRURGIA BARIATRICA  
 
Roma, 28 gennaio 2013 - Non più la Basilicata ma il Molise in testa alle regioni italiane con il più alto tasso di obesità. La percentuale più elevata di persone in grave sovrappeso si registra, infatti, in questa regione (13,5%), in confronto alla media nazionale del 10%. Al secondo posto si classifica la Basilicata (13,1%) seguita dalla Puglia (12,6%). Secondo i dati del Rapporto Istat Noi Italia, dunque, per la prima volta la regione con capoluogo Campobasso “vince” la maglia nera per numero di adulti obesi, strappando così il triste primato nazionale detenuto nel 2011 dalla Basilicata (12,7%). “Anche se si tratta di numeri decisamente inferiori rispetto a quelli riscontrati in altre nazioni europee - afferma il dott. Marcello Lucchese, Presidente della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie metaboliche (Sicob) - non dobbiamo sottovalutare la situazione o pensare che sia un problema solo meridionale. Il numero degli obesi italiani è cresciuto del 25% dal 1994 ad oggi e anche regioni settentrionali come Emilia Romagna e Friuli-venezia Giulia (con 12% e 11,8% rispettivamente) registrano ormai numeri in costante aumento”. L’obesità provoca una serie di gravi malattie che possono portare alla morte, come ipertensione, diabete e cancro. “Quando dieta, esercizio fisico e cure farmacologiche non sono sufficienti è opportuno sottoporre i pazienti a tecniche di chirurgia bariatrica – continua il dr. Lucchese – e non certo per fini estetici ma per salvare loro la vita. A questo si aggiunga l’impatto economico soprattutto in tempi di spending review, dell’obesità: i costi sociali a questa condizione, infatti, ammontano a 23 miliardi di euro, di cui 11 a carico del Servizio Sanitario Nazionale. A questi vanno aggiunti i costi indiretti quantificabili a 65 miliardi di euro annui e rappresentanti da decessi, riduzione della produttività lavorativa, assenza dal lavoro, sussidi pensionistici e disoccupazione. Se incentiviamo la chirurgia dell’obesità possiamo quindi risparmiare fino a 88 miliardi”. Secondo i censimenti svolti dalla Sicob nel 2011 in Italia sono state eseguite 7.214 operazioni: 4093 al Nord, 1983 al Centro, 880 al Sud e 258 nelle Isole. “Sono almeno un milione gli obesi italiani che potrebbero risolvere i loro problemi grazie ad interventi chirurgici - sostiene Lucchese - Rivolgiamo perciò un appello alle forze politiche che vinceranno le prossime elezioni: dobbiamo incentivare su tutto il territorio nazionale la conoscenza e l´applicazione degli interventi di chirurgia dell’obesità, perché è l’unico metodo per curare in maniera duratura ed efficace il grave eccesso di peso. Speriamo che i media nazionali ci aiutino in quest’opera di sensibilizzazione e conoscenza della nostra disciplina”.  
   
   
CORSO SULLA SINDROME ARTISTICA ALLA “LEVINAS” DI BOLZANO  
 
Bolzano, 28 gennaio 2013 - “I bambini con sindrome autistica: dalla diagnosi allo sviluppo dell’autonomia personale” è questo il titolo del corso che si svolgerà il 22 febbraio presso la Scuola per le professioni sociali “Levinas” di Bolzano. Le iscrizioni sono aperte sino all’8 febbraio. L´autismo, oggi definito disturbo pervasivo dello sviluppo Dps, è una sindrome comportamentale con compromissione della comunicazione, interazione sociale ed empatia. La prevalenza è di circa 10/10.000 soggetti con una tendenza all´aumento negli ultimi anni. Il corso "I bambini con sindrome autistica: dalla diagnosi allo sviluppo dell´autonomia personale" vuole favorire l´acquisizione di competenze necessarie per una appropriatezza di interventi da parte di educatori, insegnanti e genitori. L´iniziativa formativa prenderà l´avvio al raggiungimento di un numero di partecipanti il 22 febbraio 2013. Le iscrizioni si chiuderanno l´8 febbraio 2013. Per iscrizioni rivolgersi alla Segreteria della Formazione continua presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali "E. Levinas" che ha sede in Piazza Angela Nikoletti, 1 a Bolzano; Tel. 0471/440900. È possibile inoltre iscriversi on line al seguente indirizzo: http://www.Sociale-levinas.fpbz.it/    
   
   
PIEMONTE: LE FEDERAZIONI SANITARIE HANNO GIÀ PRODOTTO 14 MILIONI DI RISPARMI  
 
Torino, 28 gennaio 2013 - In tre mesi l´attività delle Federazioni sanitarie ha prodotto risparmi per oltre 10 milioni di euro sulle gare già espletate, ai quali va aggiunta una stima di 4 milioni sulle procedure in corso. Illustrando i dati alla Iv Commissione consiliare durante la seduta del 24 gennaio, l´assessore regionale alla Sanità ha sostenuto che con l’approvazione della legge istitutiva delle Federazioni (n.3 del 28 marzo 2012) erano stati ipotizzati risparmi del 5% sulle attività di acquisto effettuate dalle stesse. Un traguardo già ampiamente superato, almeno per la quota parte del volume che per il momento è stato affrontato e che ammonta a poco più di 100 milioni. Le economie ottenute vanno dal 9 al 13%, quindi ampiamente superiori a quelle ipotizzate. Nel dettaglio: per le gare e le rinegoziazioni già aggiudicate, ammontanti a 10.385.000 euro, il risparmio è calcolato su un volume complessivo di forniture di beni e servizi che ammonta a circa 112 milioni (da qui il 9%); per quelle in corso, su un importo di fatturato d’acquisti pari a circa 28 milioni, è ipotizzato in 4 milioni quale risultato tra il fatturato d’acquisto e la base d’asta ipotizzata. Le sei Federazioni stanno quindi dimostrando la loro efficacia nella funzione di centrali di acquisto unificate. Considerato il breve periodo di attività - pur essendosi insediate nel mese di maggio, hanno avviato la fase operativa soltanto negli ultimi tre o quattro mesi del 2012, dal momento in cui hanno acquisito cioè il personale dalle Asl e hanno aperto le procedure di gara - si possono facilmente prevedere potenzialità di gran lunga superiori a quelle dimostrate. L’assessore auspica che tali brillanti risultati convincano anche i più scettici, che si trovano pure in alcune aziende sanitarie, che il beneficio che si può trarre per garantire la sostenibilità del sistema è altamente significativo e rileva che chi dovesse tentare di rallentare o frenare la messa a punto definitiva dell’organizzazione delle Federazioni non lavora a favore del sistema sanitario e dei suoi operatori.  
   
   
PUGLIA: OSPEDALE "DI VENERE: "RILANCIO E POTENZIAMENTO"  
 
Bari, 28 gennaio 2013 - Sulla questione dell’ospedale “Di Venere” di Bari-carbonara, l’assessorato alle Politiche della Salute conferma che già nei giorni scorsi l’assessore competente ha incontrato il comitato dei cittadini al quale sono state illustrate le azioni per il rilancio del presidio. Spiace dunque considerare che la mancanza di informazioni continui a produrre strumentali polemiche. E’ infatti molto alta l’attenzione nei confronti delle preoccupazioni dei cittadini rispetto al futuro del P.o. Di Venere. Per questo si precisa che sulla vicenda della pneumologia, si riafferma la prospettiva di trasferimento dell’Unità Operativa all’interno del Di Venere, temporaneamente sospesa, nell’attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento dei locali adibiti ad ospitare il reparto. Per quanto riguarda il servizio di Anatomia Patologica, fatto salvo il processo di riorganizzazione avviato dalla Asl, si conferma la volontà di garantire presso il Presidio “Di Venere” il mantenimento delle attività di citologia e la centralizzazione di tutte le attività del Piano screening del territorio barese. La volontà di potenziare l’Ospedale è inoltre testimoniata dalla recente ricollocazione di ruoli primariali e la volontà di avviare i concorsi per responsabili di strutture complesse in altre unità operative, subordinamente alle concessione delle deroghe da parte del governo nazionale. Si ricorda infine che il Di Venere è stato oggetto di numerosi interventi di ristrutturazione, tra i quali quello dell’Ostetricia.  
   
   
TRENTO: DISABILITÀ, SALUTE MENTALE E DIPENDENZE: LE DIRETTIVE 2013  
 
 Trento, 28 gennaio 2013 - La Giunta provinciale ha approvato il 23 gennaio le direttive 2013 per i servizi socio-sanitari riguardanti le aree della disabilità, della salute mentale e delle dipendenze, fissando i limiti di spesa e gli obiettivi di miglioramento dei servizi individuati nei diversi ambiti. Il provvedimento traccia alcune indicazioni programmatiche sull´operatività nelle singole aree di intervento e persegue - in ambiti che si caratterizzano per essere orientati alla complessità - passo dopo passo, continui spazi di innovazione. Disabilità Considerare la persona nella sua situazione globale, favorendo una piena utilizzazione delle proprie risorse individuali, pone tra gli obiettivi il superamento della settorializzazione degli interventi e la valorizzazione di servizi sempre più territoriali e multi professionali (punto unico di accesso, unità valutativa multidimensionale). Equilibrio tra sostenibilità e appropriatezza dei servizi resi, è dunque l´impegno dell´esecutivo provinciale e dell´Azienda sanitaria a fronte delle risorse previste (12.000.000 euro per i servizi residenziali per disabili gravi; 1.700.000 euro per i servizi diurni socio-riabilitativi). Salute mentale Il provvedimento approvato oggi anticipa alcune direttive all´Azienda provinciale per i Servizi sanitari in termini di rafforzamento della rete assistenziale provinciale a servizio della salute mentale: contenimento della mobilità passiva (500.000 euro), riduzione del fabbisogno residenziale, attuazione di quanto previsto dalla disciplina in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, attraverso una riorganizzazione dei servizi di diretta gestione aziendale. Una particolare attenzione al tema della salute mentale in età evolutiva ancora una volta valorizzando la rete assistenziale del territorio e il supporto dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari ai servizi socio-educativi per minori di età presenti in provincia di Trento Confermate le risorse per le comunità socio-sanitarie per adulti e quella per minori di età (2.500.000 euro). Dipendenze Nel rinviare alle Linee guida approvate dall´esecutivo provinciale in ottobre 2012 viene ribadita la necessità di interventi - dalla prevenzione alla cura sino all´inclusione - integrati e al tempo stesso selettivi. Questi i limiti di spesa dettati all´Azienda provinciale per i Servizi sanitari: •1.940.000 euro per la stipula di accordi con gli enti privati accreditati; •850.000 euro per l´assistenza prestata in strutture extra-provinciali. Un ringraziamento particolare da parte della Giunta provinciale va infine agli enti privati accreditati e all´Azienda sanitaria per la dedizione e la disponibilità al cambiamento che mai come in tali ambiti necessita di versatilità.  
   
   
TRENTO: APPROVATO IL BILANCIO DELL´AZIENDA SANITARIA  
 
 Trento, 28 gennaio 2013 - Approvati il 24 gennaio dalla Giunta provinciale il Bilancio di previsione (annuale 2013 e pluriennale 2013-2015) e il programma di attività 2013 dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari. Per ciascun anno di efficacia temporale del bilancio di previsione il risultato economico d´esercizio viene chiuso in pareggio, come previsto dalle vigenti direttive provinciali, e la previsione complessiva di cassa 2013 dell´Azienda sanitaria evidenzia un totale per entrate e spese pari a quasi 1,2 miliardi di euro. Il bilancio di previsione annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 e il programma di attività sono stati adottati da Consiglio di Direzione dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari il 18 dicembre scorso. A seguito delle verifiche di carattere tecnico-contabile effettuate dai competenti uffici dell’Assessorato alla Salute e Politiche sociali, non è emersa la necessità di richiedere elementi integrativi di giudizio e pertanto la Giunta, oggi, ha approvato i documenti contabili prendendo atto in particolare della conformità del bilancio preventivo 2013 e pluriennale 2013-2015 dell’Apss alle direttive provinciali per il finanziamento della spesa sanitaria 2013-2015. La costruzione delle previsioni di spesa dell’Azienda sanitaria per l’anno 2013 (ed in prospettiva anche per gli anni successivi) è stata effettuata con l’obiettivo di ricercare - a parità di servizi per i cittadini - tutti i possibili margini di efficientamento dei costi, soprattutto con riferimento all’utilizzo del personale dipendente, agli approvvigionamenti diretti di farmaci (e di altri beni sanitari) e agli appalti di servizi; ciò in quanto, come noto, anche l’Azienda è stata chiamata a partecipare a pieno titolo a quel processo di razionalizzazione e riqualificazione della spesa cui è chiamata tutta l’Amministrazione provinciale, come previsto dal Piano di miglioramento approvato la scorsa estate. Passando ai numeri, in estrema sintesi, il conto economico preventivo dell’Azienda sanitaria 2013-2015 prevede un totale ricavi pari a 1.179.359.655 euro sul 2013 (di cui 1.100.998.043 di contributi provinciali), 1.157.461.612 euro sul 2014 (di cui euro 1.079.000.000 di contributi provinciali) ed euro 1.145.561.612 sul 2015 (di cui euro 1.067.000.000 di contributi provinciali). Sul fronte dei costi, gli aggregati economici maggiormente significativi in termini di impatto economico sono, come storicamente, gli acquisti di beni (con una previsione pari a euro 138.919.492 per il 2013, euro 137.738.492 per il 2014 ed euro 136.519.492 per il 2015), gli acquisti di servizi sanitari e rimborsi (con una previsione pari a euro 436.943.519 per il 2013, euro 430.289.915 per il 2014 ed euro 425.989.915 per il 2015) e il personale (con una previsione, al netto dell’Irap, pari a euro 409.769.439 per il 2013, euro 405.100.000 per il 2014 ed euro 404.000.000 per il 2015). Nell’ambito della stessa deliberazione l´esecutivo ha formalizzato all’Azienda provinciale per i Servizi sanitari alcune disposizioni operative per l’anno 2013 che hanno riguardato i tetti di spesa dell’assistenza ospedaliera e dell’assistenza specialistica e la messa a disposizione all’Apss del personale dell’Ospedale San Camillo Servizi in attuazione del protocollo di intenti per la chiusura del punto nascita siglato lo scorso mese di dicembre.  
   
   
TRENTO: APPROVATI I CRITERI DI VALUTAZIONE DEL DIRETTORE DELL´APSS  
 
Trento, 28 gennaio 2013 - Approvati il 24 dalla Giunta provinciale i criteri e le modalità di valutazione dell´attività del direttore generale dell´Azienda provinciale per i Servizi sanitari, come previsto dalla legge 16/2010 "Tutela della salute in provincia di Trento". Con lo stesso dispositivo, sono stati approvati gli obiettivi assegnati all´Azienda sanitaria per l´esercizio 2013 e il relativo punteggio e grado di conseguimento. Tra gli obiettivi più rilevanti assegnati c’è il miglioramento del saldo negativo totale di mobilità sanitaria interregionale, la predisposizione di un Piano di miglioramento aziendale per i prossimi 3 anni, lo sviluppo dell´istituto dell´assegno di cura, l´ulteriore estensione degli screening oncologici. Lo schema di contratto del direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari prevede, oltre al compenso fisso, un suo incremento di una quota annua fino al 25 per cento stabilito dalla Giunta provinciale in relazione al conseguimento di specifici obiettivi assegnati e alla qualità complessiva dell´offerta assistenziale assicurata dall’Azienda, ivi compreso il conseguimento degli obiettivi inerenti al rispetto dei tempi massimi di accesso alle prestazioni sanitarie. Nel Piano provinciale per la salute, principale strumento di programmazione sanitaria e socio-sanitaria, la Giunta provinciale ha stabilito che la valutazione complessiva dell’attività del direttore Generale dell’Azienda sanitaria - che prevede l’attribuzione di un massimo di 100 punti - sia definita come segue: •per un massimo di 52 punti, in base al grado di conseguimento di 16 obiettivi suddivisi in 5 aree di intervento (Mobilità sanitaria, Piano per il miglioramento della Pubblica Amministrazione, Assistenza ospedaliera: indicatori di performance, Assistenza territoriale e integrazione sociosanitaria, Prevenzione); •per un massimo di 8 punti in base al grado di conseguimento dell’obiettivo del rispetto dei giorni massimi di attesa su 6 prestazioni: visita oculistica, cataratta, visita endocrinologia, audiometria, by pass aortocoronarico, interventi chirurgici tumore prostata; •per un massimo di 40 punti in base alla valutazione, effettuata a cura della Giunta provinciale su proposta dell’assessore alla salute e politiche sociali, sull’attività dell’Azienda in relazione, ad esempio, alla capacità di garantire i livelli essenziali di assistenza secondo criteri di appropriatezza e di sostenibilità economico-finanziaria sia di breve che di lungo periodo e al progressivo sviluppo della cultura della valutazione della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate. Tra gli obiettivi più rilevanti assegnati c’è il miglioramento del saldo negativo di mobilità sanitaria interregionale, la predisposizione di un Piano di miglioramento aziendale per i prossimi 3 anni, il raggiungimento di determinati target di alcuni indicatori ospedalieri studiati dal Network delle regioni della Scuola Sant´anna di Pisa (network di cui anche la Provincia fa parte), lo sviluppo dell’istituto dell’assegno di cura, l’ulteriore estensione degli screening oncologici. La valutazione degli obiettivi assegnati con la deliberazione odierna avverrà il prossimo anno.  
   
   
CAMPANIA: ELEZIONI, DIRETTIVA PRESIDENTE CALDORO DIRETTORI ASL E AZIENDE OSPEDALIERE  
 
Napoli, 28 gennaio 2013 - Il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha Inviato Una direttiva ai direttori generali delle Asl di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli 1 Centro, 2 Nord e 3 Sud, Salerno, delle Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionale Moscati di Avellino , Rummo di Benevento, Sant´anna di Caserta, Cardarelli, Azienda dei Colli e Santobono di Napoli, San Giovanni di Dio di Salerno, delle Aziende Ospedaliere universitarie Federico Ii e Dom e al Direttore del Pascale. In Essa, sottolinea che "l´Attività delle Pp.aa. Durante il Periodo Elettorale E assoggettata ad Una serie di disposizioni that have l´Obiettivo di garantire, in Maniera Ancora Più incisiva, l´imparzialità e la terzietà Rispetto alla Fase di propaganda e Competizione Elettorale tradi diverse le Forze Politiche. "L´articolo 9, comma 1, della Legge 28/2000 -. Sottolinea il Presidente Caldoro - dispone che Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e Fino alla Conclusione delle operazioni di voto E Fatto Divieto una Tutte le Amministrazioni Pubbliche di svolgere Attività di Comunicazione, ad eccezione di Quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l´assolvimento delle proprie Efficace ° bocchette ". Il Presidente richiama L´attenzione dei direttori generali Silla rigorosa Applicazione dei Principi di imparzialità e Trasparenza una cucina che quotidianamente devono Essere improntati i comportamenti per il raggiungimento del bene comune delle Nazioni Unite Settore delicato ed essenziale per Il Cittadino Quale indirizzo e quello della Sanità Pubblica. "Si fa affidamento - aggiunge Caldoro - Che, Nel Rispetto dei Doveri di Equilibrio e correttezza, le Ss.ll. Evitino Ogni Momento di coinvolgimento in Iniziative elettorali (convegni, Manifestazioni ed Eventi vari) Alle Quali Siano invitate ad intervenire, in Ragione Ricoperto dell´incarico e dell´amministrazione rappresentata. "Sempre una Garanzia dell´imparzialità del ruolo e dai rivestito E opportuno Che eventuali incontri e improrogabili, Che Vedano la Presenza di esponenti Politici also do Temi attinenti Alle ° bocchette svolte, non diano Adito, per le Modalità Ei Contenuti, un utilizzazioni possi un elettorali Fini. Sarà, cura delle Ss.ll. Assicurare la Partecipazione ad iniziativa Pubbliche do Questioni Tecniche o do problemi posti Dai Cittadini o Dai Loro rappresentanti in Maniera chiara e trasparente, also Dando preventiva e Ampia Pubblicità ai Temi da trattare in Tali incontri ", conclude il Presidente della Regione.  
   
   
COMUNE DI FIRENZE: DAL 1° FEBBRAIO AL VIA LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI GUARDIA FARMACEUTICA NOTTURNA NELLA FASCIA ORARIA 24-8 DUE LE FARMACIE APERTE E SERVIZIO DI CONSEGNA DEI FARMACI A DOMICILIO  
 
Firenze, 28 gennaio 2013 - Partirà sabato 1° febbraio la nuova organizzazione del servizio di guardia farmaceutica notturna. Il nuovo assetto prevede un’apertura articolata in quattro fasce orarie con una riduzione progressiva delle farmacie in servizio con il passare delle ore: in orario 24-8 i punti aperti saranno infatti solo due (la comunale 13 all’interno della stazione Santa Maria Novella e la comunale 5 in piazza dell’Isolotto) e, per garantire comunque la risposta ai bisogni dei cittadini, introduce in questa fascia oraria il servizio di consegna dei farmaci a domicilio. La nuova organizzazione è frutto dell’accordo tra Comune, Dipartimento del Farmaco dell’Azienda Sanitaria di Firenze, Ordine dei Farmacisti e Associazione sindacale titolari di Farmacia della Provincia di Firenze. In dettaglio, da sabato il servizio notturno verrà assicurato, nelle diverse fasce orarie, dalle seguenti farmacie: Fascia oraria 20-23: farmacia comunale 13, interno stazione Santa Maria Novella (Quartiere 1); farmacia All’insegna del Moro, piazza San Giovanni 20/r (Quartiere 1); farmacia della Scala, via della Scala 61 (Quartiere 1); farmacia comunale 6, viale Calatafimi 6/r (Quartiere 2); farmacia Della Nave, piazza delle Cure 1/r (Quartiere 2); farmacia Cortesi, via Gian Paolo Orsini 107/r (Quartiere 3); farmacia comunale 5, piazza dell’Isolotto 15/r (Quartiere 4); farmacia Mungai, via Stagnina 35, (Quartiere 4); farmacia comunale 8, viale Guidoni 89 (Quartiere 5); farmacia di Rifredi, piazza Dalmazia 24/r (Quartiere 5); Fascia oraria 23-24: farmacia comunale 13, interno stazione Santa Maria Novella (Quartiere 1); farmacia All’insegna del Moro, piazza San Giovanni 20/r (Quartiere 1); farmacia Della Nave, piazza delle Cure 1/r (Quartiere 2); farmacia comunale 5, piazza dell’Isolotto 15/r (Quartiere 4); farmacia di Rifredi, piazza Dalmazia 24/r (Quartiere 5); Fascia oraria 24-8: farmacia comunale 13, interno stazione Santa Maria Novella (Quartiere 1); farmacia comunale 5, piazza dell’Isolotto 15/r (Quartiere 4). Quindi, nelle ore centrali della notte chi avrà ha la necessità e l’urgenza di rifornirsi di un farmaco troverà infatti aperte le farmacie comunali 13 e 5, entrambe raggiungibili con mezzi privati. Ma per chi non ha la possibilità di recarsi in una delle due farmacie, potrà riceverlo direttamente al proprio domicilio. Per garantire anche nella fascia oraria 24-8 una risposta importante ai bisogni dei cittadini, il Comune infatti metterà a disposizione il servizio di consegna farmaci a domicilio. Il nuovo servizio, frutto di un progetto elaborato e finanziato dall’Associazione Sindacale Titolari di farmacie, sarà gratuito (salvo il pagamento del ticket o del costo del farmaco, comunque a carico dell’utente) a tutti i cittadini residenti o domiciliati nel territorio comunale. Per garantire la massima sicurezza l’intervento sarà effettuato da guardie giurate in divisa e radiocollegate ad una centrale operativa in grado di gestire in tempo reale le chiamate. Per attivare il servizio non sarà però sufficiente la chiamata del cittadino: spetta infatti al medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) attivare l’intervento nel caso ritenga necessario un inizio immediato della terapia e rilevi, al tempo stesso, una situazione di disagio che renda impossibile al paziente procurarsi da solo il farmaco. Dal punto di vista operativo, a seguito della chiamata della guardia medica alla centrale operativa, la società di vigilanza si occuperà di prelevare la ricetta al domicilio del paziente, di ritirare i farmaci nella farmacia di turno e di consegnarli direttamente a casa del cittadino. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici della direzione Servizi Sociali (055/2616820, 055/2767406).  
   
   
LA REGIONE CALABRIA EROGA NUOVE SOMME PER LA FONDAZIONE “CAMPANELLA”  
 
Campania, 24 gennaio 2013 - La Regione in relazione alle ultime vicende riguardanti la Fondazione "Campanella", precisa che il Dipartimento tutela della salute ha provveduto in data odierna alla firma del provvedimento con cui si riconoscono alla Fondazione 3 milioni e 300 mila euro circa per le prestazioni sanitarie erogate nel periodo luglio – settembre 2012. Le somme saranno quindi materialmente disponibili nei primi giorni della prossima settimana, non appena sarà concluso l’iter burocratico già avviato. La stessa Fondazione ha già ricevuto un finanziamento di 8 milioni 830 mila per prestazioni fornite nel periodo gennaio - giugno 2012. A questo si è aggiunto, negli ultimi mesi del 2012, un riconoscimento di somme spettanti a seguito di contenzioso, pari a 6 milioni e 270 mila euro. Ammontano quindi a 18 milioni e 400 mila le somme ad oggi destinate per il 2012 alla Fondazione. Con successivi atti si provvederà al saldo dello scorso anno.  
   
   
PRESENTAZIONE DEL PIANO DELLA RETE OSPEDALIERA: LE REAZIONI DEI SINDACI DI CASALE E NOVI  
 
Casale Monferrato, 28 gennaio 2013 - È stato presentato lunedì scorso ad Alessandria il nuovo Piano della rete ospedaliera della federazione 6 Piemonte sudest. A illustrarlo l’assessore e il direttore regionale alla Sanità. All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Casale, che ha esposto le esigenze e i problemi dell’ospedale Santo Spirito. Sulle singole specializzazioni e reparti, in linea generale l’Asl di Alessandria non ha avuto grandi sconvolgimenti: a Casale Monferrato è stato confermato il punto nascita (con gli oltre 500 nati all’anno, infatti, rientra perfettamente nei parametri regionali) e la previsione di avere, a regime, i quattro pediatri previsti in organico. Per quanto riguarda chirurgia, il sindaco casalese ha ribadito che avere il primario è fondamentale per l’esistenza stessa dell’ospedale, soprattutto dopo che sono stati fatti ingenti investimenti per l’inserimento di quattro nuovi blocchi operatori. Tra gli altri punti evidenziati anche quelli riguardanti il reparto di Malattie infettive (i dieci posti letto di malattie infettive devono essere salvaguardati perché sono un’eccellenza per l’intera provincia). Per quanto riguarda pneumologia, il sindaco ha sottolineato quanto questo reparto sia importante per Casale Monferrato e per tutto il territorio. L’assessore regionale si è dimostrato disponibile al dialogo, sottolineando però che la Regione, con il Piano presentato, ha indicato il quadro generale a cui dovranno attenersi le Asl: spetterà quindi ai direttori generali studiare i singoli casi. Presente all’incontro anche il sindaco di Novi Ligure: è stato confermato il punto nascita nell’Ospedale San Giacomo, mentre verrà accorpato il reparto di chirurgia di Ovada all’interno del nosocomio novese. Saranno riconfermati tutti i reparti attualmente esistenti. Il primo cittadino di Novi ha evidenziato che finalmente si inizia a discutere di sanità in provincia, superando uno stato di incertezza che preoccupa la cittadinanza, le istituzioni e gli stessi operatori sanitari. Www.comune.casale-monferrato.al.it  o www.Comune.novi-ligure.al.it 10 sommario Incontro dei sindaci sulla sanità Il Presidente dell´Assemblea dei Sindaci dell´Asl, il Sind  
   
   
WELFARE: IN LIGURIA FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA GARANTITO PER TUTTO IL 2013 SIGLATA INTESA TRA REGIONI E GOVERNO SU FONDO SOCIALE  
 
 Genova, 28 Gennaio 2013- "È stata una corsa contro il tempo quella che ha consentito il riparto del fondo sociale e del fondo per la non autosufficienza, grazie all´intesa siglata oggi con il Governo nella sede della conferenza unificata delle Regioni". Lo comunica l´assessore al welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione per le politiche sociali della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi. Alla base dell´accordo lo stanziamento, da parte del Governo, di 300 milioni di euro per il fondo nazionale per le politiche sociali e di 275 milioni per il fondo per la non autosufficienza. "Si tratta di risorse che sono ancora insufficienti – ha spiegato l´assessore Rambaudi – ma che consentono di continuare ad erogare servizi ai cittadini. Grazie alla chiusura dell´iter amministrativo entro la fine di gennaio e prima dell’interruzione della legislatura. Le nuove risorse a disposizione rappresentano infatti una bocca d’ossigeno per i Comuni e per le famiglie che devono assistere i familiari". Sul fronte ligure l´intesa garantisce, attraverso il fondo sociale, 9,2 milioni di euro e la copertura del fondo per la non autosufficienza per tutto il 2013, grazie allo stanziamento previsto di 9 milioni e 60mila euro. "Le risorse del fondo sociale – ha spiegato l´assessore Rambaudi – verranno ridistribuite ai Comuni, evitando così le preannunciate chiusure dei servizi. In Liguria il nostro obiettivo è quello di erogare parte dei fondi con criteri innovativi, privilegiando chi porta avanti le iniziative in modo associato". Per quanto riguarda il fondo per la non autosufficienza "destineremo le risorse, come previsto, sia ai malati di Sla, sia ad altri malati gravi non autosufficienti, elencati nell´intesa". Come Conferenza delle Regioni abbiamo infatti lavorato per un ampliamento dei destinatari del fondo, cercando di dare una risposta al disagio e al sostegno domiciliare". I finanziamenti in arrivo in Liguria per il fondo della non autosufficienza si vanno ad aggiungere ai 6 milioni di euro, già messi a bilancio dalla Giunta regionale.  
   
   
DOPPIA VITTORIA ITALIANA NELLA COPPA DEL MONDO DI PARAPENDIO  
 
Torino, 28 gennaio 2013 - Il 2013 del volo libero targato Italia non poteva cominciare meglio. Dopo la recente vittoria della nazionale di deltaplano ai mondiali in Australia, ecco un nuovo esaltante successo dal Sud America, precisamente dalla Colombia, dove Nicole Fedele di Gemona del Friuli, campionessa europea in carica, e Aaron Durogati di Merano hanno conquistato la Coppa del Mondo di parapendio (Pwca 2012) rispettivamente femminile e maschile. Dietro Nicole si sono classificate Laurie Genovese (Francia) e la giapponese Keiko Hiraki, mentre Durogati ha battuto Michael Maurer (Svizzera), Russell Ogden (Gran Bretagna), il colombiano Julian Andres Carreno Colonia ed il nostro Luca Donini di Molveno (Trento), vice campione del mondo in carica. Settimo un altro trentino, Jimmy Pacher. Pur essendo una competizione individuale, la Coppa del Mondo usa stilare anche una classifica per nazioni che ha confermato la Svizzera prevalere per una manciata di punti su Italia e Francia solo all´ultima prova. Quale teatro della finale Pwca, dopo una serie di appuntamenti in tutto il mondo, è stata scelta Roldanillo, una cittadina del dipartimento di Valle del Cauca nella parte centro-ovest del paese, tra la Cordigliera occidentale, quella centrale e la fertile valle attraversata del fiume Cauca. La competizione ha raccolto 139 piloti provenienti da 27 nazioni e si è svolta nell´arco di due settimane. Nove le giornate di volo convalidate con percorsi tra i 77 ed i 130 chilometri, mentre una decima è stata annullata, causa le cattive condizioni del tempo. I piloti hanno sorvolato talvolta la valle, altre il costone che la fiancheggia e dove a quota 1775 metri era il decollo di Los Tanques, prima di raggiungere gli atterraggi di Zarzal, Tulua, Obando o Cartago, secondo i percorsi decisi giorno per giorno. In generale è stata una finale impegnativa per l´alternarsi di sole, pioggia e forte vento, con l´aggiunta a sorpresa di una giornata dominata da un grande incendio nella valle che ha creato un´immensa cappa di fumo e qualche difficoltà ai parapendio, mezzi senza motore sostenuti in cielo dalle correnti d´aria ascensionali. Il circuito di Coppa del Mondo riprende con l´edizione 2013 il prossimo febbraio in Sud Africa per poi passare in Brasile ed a seguire Francia, Serbia e Turchia.  
   
   
UNIVERSIADE TRENTINO 2013, LA COLLABORAZIONE DI TUTTI PER LA BUONA RIUSCITA DELL´EVENTO  
 
Trento, 28 gennaio 2013 - Universiade, l´evento internazionale che si svolgerà in Trentino dall´11 al 23 dicembre prossimo è stato presentato l´altro giorno dai vertici del Comitato organizzatore al sindaco di Trento e agli assessori comunali le cui competenze sono attinenti alla manifestazione, presenti anche rappresentanti dei servizi di Provincia e Comune direttamente coinvolti nell´organizzazione di grandi eventi. Durante l´incontro si è parlato soprattutto di occupazione di spazi pubblici, di mobilità e di sicurezza. La parola passa ora ad appositi tavoli di lavoro per una pianificazione dettagliata dei vari servizi. Un evento, Universiade Trentino 20013, che per essere organizzato efficacemente ha bisogno della collaborazione di tutta una serie di istituzioni e soggetti pubblici e privati. Unico l´obiettivo: fare in modo che l´Universiade trentina possa essere ricordata non solo per i risultati agonistici e per la grande festa dello sport universitario internazionale ma, anche, per l´efficienza e l´efficacia organizzativa di un intero territorio che, anche in questo caso, si organizza per reti e fa sistema.