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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Gennaio 2013
RICERCA E INNOVAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA ESTENDE LA RICERCA DI CONSULENTI PER ORIZZONTE 2020  
 
 Bruxelles, 28 gennaio 2013 - La Commissione europea il 24 gennaio ha invitato gli esperti di tutti i settori a partecipare alla definizione delle priorità di Orizzonte 2020, il futuro programma dell’Unione europea per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione. È la prima volta che la Commissione lancia un simile invito per quanto riguarda il suo programma di ricerca. I gruppi consultivi forniranno consulenze tempestive e di alta qualità per la preparazione degli inviti a presentare proposte di progetto nell’ambito dell’iniziativa Orizzonte 2020. I gruppi verranno istituiti in relazione a tematiche che costituiscono fonte di grande preoccupazione per i cittadini europei, ad esempio come affrontare i cambiamenti climatici, rendere le energie rinnovabili più accessibili, assicurare alimenti sicuri o far fronte alle sfide dell’invecchiamento della popolazione. Essi promuoveranno il dialogo a tutti i livelli di governo, società civile e imprese di tutti gli Stati membri dell’Ue e influenzeranno l’orientamento del finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’Ue da qui al 2020. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è raggiungere la più vasta gamma di esperti che ci aiuteranno a offrire idee innovative, crescita sostenibile e posti di lavoro. La pubblicazione di questo invito trasparente e ad ampio raggio nell’ambito dell’iniziativa Orizzonte 2020 consentirà di raggiungere l’intera comunità della ricerca e dell’innovazione a livello europeo. In particolare, desidero incoraggiare le donne e gli individui con le competenze adeguate che non hanno mai partecipato in passato a esprimere il proprio interesse.” I gruppi consultivi di esperti inizieranno i lavori nella primavera di quest’anno per fornire consulenza in tempo per i primi inviti di Orizzonte 2020, che dovrebbero essere pubblicati entro la fine del 2013. Gli individui e i soggetti interessati a partecipare ai primi gruppi consultivi possono registrarsi entro il 6 marzo 2013 alle ore 17:00 (ora di Bruxelles). L’invito a manifestare interesse sarà valido per tutta la durata del programma Orizzonte 2020 al fine di consentire il rinnovo dei gruppi alla fine di ogni mandato. I singoli possono manifestare il proprio interesse a titolo personale, in qualità di rappresentanti di gruppi di interesse collettivo o come rappresentanti di organizzazioni. I dettagli relativi ai criteri di selezione, compreso il profilo degli esperti, sono indicati nell’invito. Il testo integrale e le istruzioni su come registrarsi sono disponibili al seguente link: http://ec.Europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=h2020-experts  Contesto L’iniziativa Orizzonte 2020 mira a promuovere idee, crescita e posti di lavoro per il futuro dell’Europa. Essa rompe con il passato in quanto riunisce all’interno di un unico programma di finanziamento tutti gli aiuti esistenti nel campo della ricerca e dell’innovazione, comprese le attività connesse all’innovazione del programma quadro per la competitività e l’innovazione e le attività dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet). Gli investimenti intelligenti nella ricerca e nell’innovazione imprimono un impulso diretto all’economia, potenziano la nostra già eccellente base di conoscenza e rendono le nostre imprese più competitive in un mondo globalizzato. Per l’iniziativa Orizzonte 2020, che copre il periodo 2014-2020, la Commissione propone una dotazione di 80 miliardi di Eur. Orizzonte 2020: http://ec.Europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm    
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE CHIEDE ALLA CORTE DI IMPORRE UNA MULTA IN PORTOGALLO PER ESCLUDERE LE AZIENDE NEL PROCESSO DI DESIGNAZIONE DEL FORNITORE DEL SERVIZIO UNIVERSALE  
 
Bruxelles, 28 gennaio 2013 - La Commissione europea ha chiesto alla Corte di giustizia dell´Unione europea di imporre una multa in Portogallo, sulla base del fatto che essa non ha rispettato la sentenza della Corte del 2010, che gli ordina di rispettare le regole del Ue delle telecomunicazioni, nella designazione del fornitore del servizio universale, in Portogallo. Essa si propone di imporre una somma forfettaria di 5 € 277,30 al giorno per il periodo compreso tra la data della sentenza che la Corte ha emesso nel 2010 e il suo secondo arresto. La decisione della Commissione adottata finora per riferirsi Portogallo alla Corte di giustizia, in modo tale Stato membro strada infliggere sanzioni pecuniarie, segue un primo avvertimento che la Commissione ha inviato a marzo 2012 ( Ip/12/287 ). Commissione ha tenuto conto dei progressi compiuti da allora dalle autorità portoghesi che hanno rilasciato una siffatta offerta propone, quindi, un meno di una somma forfettaria. In base alla legislazione Ue (vale a dire, la direttiva servizio universale ), servizi di base quali il collegamento alla rete telefonica ad un prezzo ragionevole, telefoni pubblici a pagamento e numeri di telefono di emergenza devono essere liberi disponibile in tutto il paese. Scelta di ogni fornitore del servizio universale devono essere conformi con un efficace, obiettivo, trasparente e non discriminatorio. Tutte le imprese interessate dovrebbero pertanto essere in grado di prendere parte al processo di nomina e nessuno dovrebbe essere escluso dalla gara. Nonostante una sentenza del 2010 della Corte di giustizia ( C-154 / 09 ), il Portogallo non ha designato fornitore (s) del servizio universale in conformità con la legislazione comunitaria.  
   
   
LA COMMISSIONE UE LANCIA A DAVOS - INSIEME CON L´IT E LE AZIENDE DI TELECOMUNICAZIONI - CALL TO ACTION PER CHIUDERE IL DIVARIO TRA COMPETENZE DIGITALI E POSTI DI LAVORO IN EUROPA  
 
Bruxelles, 28 gennaio 2013 - Europa rischia fino a 700,000 posti di lavoro vacanti Ict e competitività in declino. Il numero di posti di lavoro digitali è in crescita - del 3% ogni anno, durante la crisi - ma il numero di nuove Tic laureati e altri lavoratori qualificati delle Tic si sta restringendo. I nostri giovani hanno bisogno le azioni non le parole, e le aziende che operano in Europa hanno bisogno le persone giuste o si muoveranno condotte in altre parti. Oggi, la Commissione ha pubblicato un invito all´azione per le imprese, i governi, le parti sociali, educatori, fornitori di servizi per l´impiego e la società civile ad unirsi a noi in uno sforzo enorme per "invertire la tendenza". Giovani europei dovrebbero avere gli strumenti per entrare in carriere digitali o per creare posti di lavoro come imprenditori. Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, ha dichiarato: "Il divario digitale competenze è in crescita, come le nostre code di disoccupazione Abbiamo bisogno di un´azione comune tra i governi e le imprese a colmare questa lacuna, il settore Ict è la nuova punta dell´economia europea, e insieme possiamo evitare. Una generazione perduta e una non competitiva in Europa Quindi mi aspetto impegni concreti da parte di società, tutti quelli che incontro sarà sempre la stessa richiesta, la Commissione farà la sua parte, ma non possiamo farlo da soli -. Imprese, parti sociali e attori del mondo dell´istruzione - anche a livello nazionale e regionale - devono stare con noi ". La Commissione raccoglierà pegni su nuovi posti di lavoro, stage, luoghi di formazione, start-up di finanziamento, corsi universitari gratis online e altro ancora. Aziende come Nokia, Telefónica, Sap, Cisco, Hp, Alcatel-lucent, Randstad, Eni, Telenor Group, Arm, così come la comunità Cio, Cepis (Council of European Informatics Societies professionali) e Digital Europe sono nella prima ondata di quelli che impegnano ad agire. Il 4-5 marzo la Commissione rientrano i pegni ricevuti dai partner e costruire nel lancio di una grande coalizione per le competenze digitali e per l´occupazione di una grande conferenza dei donatori. La conferenza è aperta a tutti coloro che vogliono sostenere attivamente questa causa comune. Cerchiamo la collaborazione attiva in settori quali l´industria tenuti da insegnanti, assistere la mobilità del lavoro, certificazione delle competenze, il miglioramento della scuola e curricula universitari, sensibilizzazione, e la creazione di un ambiente favorevole per l´imprenditore di start-up. Un settore calcestruzzo per azione potrebbe essere voucher formativi. Successo tedesco e spagnolo modelli formativi promozionali basati previsto lavori per il 60-70% dei 20.000 partecipanti e dovremmo cercare di replicare e scalare questa idea a livello europeo. Altri elementi chiave della Coalizione prevista un´assistenza mobilità. Tale assistenza è probabile che variano da un supporto Italiano apprendimento delle lingue per facilitare la mobilità per i disoccupati e la certificazione standardizzata delle competenze, attraverso un quadro eCompetence trasformato disponibile in tutte le 23 lingue ufficiali dell´Ue. In riconoscimento della potenzialità di creazione di start-up web, la Commissione sta inoltre lanciando avvio Europa , una piattaforma unica per strumenti e programmi di sostegno per le persone che vogliono creare e far crescere web start-up in Europa.  
   
   
VI SENTITE GIÙ? FORSE È SOLO INVIDIA DA FACEBOOK  
 
Bruxelles, 28 gennaio 2013 - Con oltre un miliardo di utenti attivi e 30 miliardi di contenuti pubblicati al mese, Facebook è diventato uno dei siti più popolari di internet e uno dei più grandi database di informazione sociale al mondo. Apparentemente, in quanto sito sociale, sembra essere benigno per la nostra salute mentale, permette ai vecchi amici di ritrovarsi e ai nuovi di tenersi in contatto. Secondo un recente studio europeo, però, oltre un terzo degli intervistati ha provato sentimenti negativi dopo aver usato il sito, come per esempio frustrazione. Nel frattempo, altri utenti si sono trovati intrappolati in una spirale negativa di "invidia da Facebook" cercando di tenersi al passo con i loro amici online. Condotto dal Dipartimento di sistemi informatici del Tu Darmstadt e dall´Istituto di sistemi informatici della Humboldt-universität zu Berlin, lo studio ha coinvolto 584 utenti di Facebook che passavano da 5 a 30 minuti al giorno sul sito. Sono stati intervistati su cosa provavano dopo aver usato la piattaforma e più di un terzo dei partecipanti ha riferito sentimenti prevalentemente negativi, come la frustrazione. I ricercatori hanno determinato che l´invidia verso gli "amici di Facebook" era la ragione principale di questo risultato. Il manager del progetto, la dott.Ssa Hanna Krasnova, attualmente ricercatrice post-dottorato presso la Humboldt-universität, spiega i risultati: "Anche se gli intervistati erano riluttanti ad ammettere di provare invidia quando navigavano su Facebook, spesso supponevano che l´invidia potesse essere la causa dietro la frustrazione verso "altri" su questa piattaforma - una chiara indicazione che l´invidia è un fenomeno prominente nel contesto di Facebook. In effetti l´accesso ad abbondanti notizie positive e i profili di "amici" che sembrano avere successo promuove un confronto sociale che può provocare invidia. In generale, i social network online permettono agli utenti un accesso senza precedenti a informazioni sugli altri - notizie che sarebbe molto più difficile ottenere offline". Inoltre, gli utenti passivi di Facebook, quelle persone cioè che usano il sito principalmente come fonte di informazioni - leggendo i post degli amici, controllando le novità o guardando le foto - e non lo usano per una comunicazione interpersonale attiva, sono in generale particolarmente soggette a queste dolorose esperienze. Lo studio ha inoltre scoperto che circa uno su cinque dei recenti eventi online/offline che creano invidia tra i partecipanti ha avuto luogo nel contesto di Facebook. Questo a sua volta mostra la massiccia presenza che questa piattaforma ha nella vita emotiva degli utenti. Questa invidia può portare gli utenti ad abbellire i loro profili Facebook, il che a sua volta provoca invidia in altri utenti, un fenomeno che i ricercatori hanno denominato "spirale dell´invidia". La causa principale dell´invidia online e offline nello studio sono risultati i viaggi e il divertimento. Come spiega il dott. Thomas Widjaja della Tu-darmstadt, anch´egli coinvolto nel progetto: "È il risultato delle numerose foto di vacanze pubblicate su Facebook, che sono particolarmente popolari tra gli utenti tedeschi". Sulla base dei dati del sondaggio, i ricercatori sono stati in grado anche di stabilire un legame negativo tra l´invidia creata su Facebook e la generale soddisfazione per la propria vita da parte degli utenti. La co-autrice, Helena Wenninger della Tu-darmstadt ha osservato: "Considerando che l´uso di Facebook è un fenomeno mondiale e l´invidia è un sentimento universale, un sacco di persone sono soggette a queste dolorose conseguenze". I risultati del sondaggio saranno presentati all´"11ª conferenza internazionale Wirtschaftsinformatik (Sistemi informatici)" che si terrà a Lipsia, in Germania, dal 27 febbraio al 1 marzo 2013. I ricercatori osservano comunque che la maggior parte dei partecipanti al loro studio erano studenti tedeschi, pertanto hanno in programma di condurre un altro sondaggio che esaminerà gli effetti dell´uso di Facebook sull´invidia e le sue conseguenze nell´ambito di varie culture. Per maggiori informazioni, visitare: Technische Universität Darmstadt http://www.Tu-darmstadt.de/  11ª Conferenza internazionale Wirtschaftsinformatik http://www.Wi2013.de/    
   
   
"SMT CONFEZIONAMENTO IBRIDO 2013"  
 
Norimberga, 28 gennaio 2013 - Dal 16 al 18 aprile 2013 si terrà a Norimberga, in Germania , un evento intitolato "Smt Confezionamento ibrido 2013" (Smt Hybrid Packaging 2013). L´evento, organizzato da Mesago, intende essere una piattaforma internazionale di informazione per tutti coloro che sono interessati alle ultime tendenze dell´integrazione dei sistemi nel campo della microelettronica. Inoltre saranno organizzate due conferenze, 19 tutorial di mezza giornata e due workshop. L´evento sarà anche costituito da una mostra in cui esperti, organi decisionali, giornalisti e il pubblico in generale potranno scoprire nuovi prodotti e possibili investimenti, dalla progettazione e sviluppo, alla produzione di circuiti stampati, componenti, assemblaggio, saldatura, imballaggio e sistemi di prova. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Mesago.de/en/smt/home.htm    
   
   
TERREMOTO - E´ ON LINE LA PIATTAFORMA WEB "OPENRICOSTRUZIONE", OPERAZIONE TRASPARENZA SENZA PRECEDENTI. POSSIBILE SEGUIRE LA DESTINAZIONE DI OGNI EURO DONATO E L´AVANZAMENTO DEI PROGETTI.  
 
Roma, 28 gennaio 2013 - Un’operazione che segna un punto di non ritorno nella gestione di simili eventi, un’esperienza pilota all’insegna della trasparenza, unica in Italia, fortemente voluta dalla Regione, dai sindaci, dagli amministratori locali, per venire incontro alle richieste di ogni cittadino o entità coinvolti nella gara di solidarietà successiva agli eventi sismici che hanno colpito principalmente l’Emilia Romagna nel maggio 2012. E’ il sito web “openricostruzione”, una piattaforma aperta, un lavoro in progress dedicato al monitoraggio, alla tracciabilità di ogni risorsa messa a disposizione di 44 dei 54 comuni colpiti dal sisma in Emilia (10 non hanno danni rilevanti al patrimonio pubblico). Non solo: “openricostruzione” permette a ogni cittadino di poter verificare la destinazione delle risorse ma anche lo stato di avanzamento del progetto, nei suoi passi più significativi. La piattaforma web, on line da oggi all’indirizzo www.Openricostruzione.it , risponde insomma alla domanda fondamentale che si fa ogni cittadino: dove sono finiti i soldi che ho donato dopo il terremoto? I 14,4 milioni raccolti tramite gli sms? E quelli dei grandi concerti di Campovolo e Bologna? Sul sito si dà conto anche delle grandi e piccole, a volte piccolissime ma tutte ugualmente significative, cifre giunte sul conto corrente aperto dalla Regione Emilia-romagna (circa 11,5 milioni finora) e tutte le donazioni effettivamente incassate dai Comuni, ovvero quelle che sono già nella disponibilità degli amministratori e che possono essere subito utilizzate. Per ora ci sono i dati sino a fine novembre, per un totale complessivo di circa 38 milioni di euro, a fronte di una stima complessiva dei danni nei paesi interessati di circa 260 milioni di euro, costo da sostenere per riportare tutti gli edifici in condizioni di poter ospitare, in completa sicurezza, le funzioni cui sono destinati. Sono le cifre illustrate oggi pomeriggio a Roma, nella sede della Regione Emilia-romagna, nel corso di una conferenza stampa di presentazione di “openricostruzione” cui sono intervenuti, tra gli altri, il commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione, Vasco Errani, il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, il segretario generale dell’Anci e direttore Comitato istituzionale struttura commissariale Angelo Rughetti, l’esperto di new media e partner nel progetto con Partecipazione Civica, Riccardo Luna e il vicepresidente South Europe di Cisco, società che ha sponsorizzato "openricostruzione", David Bevilacqua, insieme ad alcuni sindaci delle zone colpite. Lo stesso Errani ha rimarcato come quest’esperienza sia “unica in Italia in chiave di trasparenza e corrisponda a pieno all’impegno che ci siamo presi fin dal primo giorno: assicurare una gestione chiara, che garantisca a tutti i cittadini la possibilità di una verifica attraverso un sistema che permetta di controllare risorse, progetti, tempi di realizzazione”. Criteri, ha aggiunto Errani, “che si sommano a quello decisionale, condiviso nel rapporto stretto con i sindaci dei comuni terremotati”. Il prefetto Gabrielli ha quindi parlato di “un meccanismo di trasparenza che dovrà diventare il comune modo di procedere”, mentre Luna ha ripercorso le tappe della creazione di “openricostruzione”, progetto dell’associazione Wikitalia realizzato in collaborazione con Anci, Ancitel, Openpolis e Actionaid, e con il sostegno di Cisco Italia. Infine, il presidente e commissario Errani ha sottolineato come “vorremmo continuare a costruire, grazie a questi sistemi, meccanismi di solidarietà e donazione, per esempio proponendo l’adozione di un monumento”. “Abbiamo fatto molto – ha concluso Errani - e c’è ancora molto da fare. La cosa più importante per noi è stata quella di non cercare la risposta nell’emergenza ma l’impostazione di una strategia per la ricostruzione. E la nostra esperienza, frutto di una collaborazione preziosa con la Protezione civile e col Governo, può produrre una nuova legislazione più avanzata, che dia risposte sempre più adeguate in occasione di catastrofi come questa”.  
   
   
LAVORO. APPRODA IN VENETO PROGETTO EUROPEO “I.E.SMART” PER SVILUPPO CREATIVITA’ NEL FARE IMPRESA DA PARTE DEI GIOVANI  
 
Venezia, 28 gennaio 2013 - Creare nuove imprese fatte dai giovani puntando sullo sviluppo della creatività nei settori economici sostenibili. Questo ciò che propone il progetto europeo “i.E. Smart”, di cui è partner la Regione Veneto assieme ad altri dodici partner dell’Europa Centrale (Vienna, Bratislava, Budapest, Praga, Stoccarda) e a altre realtà italiane come Modena e Venezia. Il progetto, informa l’Assessore regionale al lavoro, ha preso le mosse a Vienna, nel novembre scorso, e fa parte del Programma di cooperazione territoriale transnazionale Central Europe, i.E. Smart –Training Network for Innovation and Entrepreneurship in Emerging Sustainable Economic Sectors, cofinanziato dal Fesr. La Direzione Lavoro della Giunta veneta è attualmente impegnata nella progettazione dello Smart Point del Veneto, uno dei 7 che verranno attivati dal progetto e che costituiranno gli snodi della rete Smart, transnazionale, con il compito di favorire lo scambio di idee di business nei settori economici sostenibili, dall’ industria creativa, alla green economy e tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Obiettivo del progetto è stimolare i giovani su creatività e imprenditorialità incoraggiando la produzione di prodotti e servizi innovativi che generino crescita e aiutino ad affrontare le sfide sociali. I destinatari, che avranno l’opportunità di usufruire di servizi di coaching creativo, sono prioritariamente giovani tra i 15 e 30 anni che ambiscono a fare impresa con creatività. Specifici servizi saranno erogati nei centri Smart Point dei diversi Paesi dove i potenziali neo-imprenditori troveranno sostegno al processo di creazione dell’idea di impresa anche attraverso l’affiancamento di imprenditori di successo.  
   
   
AGENDA DIGITALE, IL TRENTINO TRA LE REGIONI PIÙ AVANZATE D´ITALIA  
 
Trento, 28 gennaio 2013 - Il Trentino è tra le Regioni italiani che maggiormente si è distinto nell’applicazione dell’Agenda Digitale italiana ed europea. Il dato emerge dal rapporto sulle Agende Digitali Regionali, presentato negli scorsi giorni a Bologna. Lo studio rappresenta lo stato dell’arte in Italia e evidenzia l’importanza delle Regione nel processo di innovazione del Paese. “L’agenda Digitale – spiega il rapporto – deve trovare applicazione in un contesto programmatorio e di pianificazione, che vede Regioni e Province autonome soggetti fondamentali, dato il rapporto stretto con il territorio e gli utenti”. Se nell’infrastrutturazione il Trentino ha una posizione di testa – sempre secondo il rapporto – è nel campo dei servizi al cittadino e alle imprese che devono essere indirizzati gli sforzi futuri. Nel quadro fornito dal rapporto sulle Agende Digitali Regionali, in particolare sull’insieme degli indicatori analizzati a livello delle Regioni italiane, il Trentino occupa i primi posti nelle classifiche di confronto con le altre Regioni. “Questo ci conforta – ha spiegato Sergio Bettotti, dirigente del Progetto speciale in materia di sviluppo di reti telematiche della Provincia autonoma di Trento, che ha anche la competenza in materia di Agenda Digitale per il Trentino – sulla bontà delle scelte fatte dalla Provincia nel corso degli ultimi 10 anni. Scelte che hanno privilegiato sia la diffusione dell’infrastruttura di telecomunicazione a banda larga sul territorio, che la messa a disposizione dei servizi della pubblica amministrazione in modalità digitale”. “Al tempo stesso – prosegue Bettotti – è importante analizzare con attenzione gli indicatori per raccogliere, oltre agli aspetti positivi, anche le indicazioni delle aree su cui bisogna ancora intervenire per ottenere il pieno raggiungimento dei benefici che le tecnologie digitali possono portare”. In generale, i risultati rispetto ai cosiddetti Kpi (Key Performance Indicator) dell’Agenda Digitale Europea che misurano i “gap” da colmare per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Agenda stessa, mostrano che il ritardo della nostra Provincia è quasi sempre inferiore rispetto alla media nazionale italiana. Ma molto resta ancora da fare, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi da parte di cittadini e imprese, per promuovere quindi lo sviluppo economico del territorio come conseguenza anche dell’adozione di tecnologie digitali. Il livello di maturità di famiglie e imprese trentine per quanto riguarda la dotazione di tecnologie digitali è confermato dall’ottima posizione nella classifica regionale degli indicatori. Ma, se è vero che ben il 25% delle persone in Trentino usa Internet per ottenere informazioni sulla pubblica amministrazione, miglior dato italiano, ancora pochi sono i cittadini trentini che utilizzano la Posta Elettronica Certificata (5,6 persone su 1.000, contro il miglior dato italiano pari a 10,9), unico canale per concludere on line un qualsiasi iter amministrativo. Anche l’offerta da parte del sistema pubblico va migliorata: in Trentino solo il 19% dei comuni offrono infatti servizi on line completamente interattivi (ovvero che consentono di aprire e chiudere una pratica attraverso la rete). Per quanto riguarda il mondo imprenditoriale, anche in questo ambito si evidenziano ombre e luci: solo il 19% delle imprese trentine utilizza infatti sistemi di e-procurement (per l’acquisto on line di beni e servizi), anche se sul territorio si può vantare di una buona percentuali di imprese innovatrici (sono ben il 35% sul totale, terzo migliore dato italiano). Proprio il tema dell’innovazione è uno di quelli che vede il Trentino all’avanguardia sul contesto nazionale: 6,4 addetti alla Ricerca & Sviluppo ogni mille abitanti (miglior dato sul territorio italiano), con una spesa dedicata pari all’1,1% del Pil delle imprese e allo 0,9% del Pil pubblico. Dati, questi, che evidenziano l’impegno del nostro territorio nel raggiungimento degli obiettivi posti dall’Agenda Digitale, sostenuto anche dal forte investimento per dotare il territorio di una rete di ultima generazione per garantire a tutti un accesso veloce ad Internet. Un’infrastruttura ed un sistema che ha consentito, in Trentino, di offrire ai cittadini dei servizi innovativi in ambito sanitario, ad esempio: in tutto il territorio è infatti oggi possibile prenotare le visite on line e consultare direttamente dal proprio computer i referti delle visite mediche fatte. Gli esempi sopra riportati (che sono solo alcuni degli indicatori analizzati dal Rapporto) confermano la bontà della strada intrapresa dal Trentino, ma danno anche l’opportunità per riflettere su quali sono gli ambiti di miglioramento che ci dovranno guidare nel prossimo futuro. Gli indicatori sulla diffusione di personal computer e della Banda Larga nelle famiglie mostrano come la Provincia di Trento, insieme a quella di Bolzano, occupi i primi posti della classifica. Ma il valore assoluto mostra che un numero ancora elevato di utenti (quasi il 50% delle famiglie nel caso della banda larga) non utilizza le tecnologie digitali. Gli indicatori relativi all’utilizzo dei servizi on line della pubblica amministrazione vedono la Provincia in alto rispetto alla media italiana, ma solo l’8% delle persone usa oggi Internet per spedire moduli compilati ad un ente pubblico. E quindi il problema dell’utilizzo dei servizi disponibili resta, in Trentino come in Italia e anche in Europa, uno degli aspetti cruciali delle politiche per i servizi digitali. Infine, anche gli indicatori relativi ai servizi sanitari sono senz’altro positivi, ma misurano solo la disponibilità del servizio. Molto può essere ancora fatto per far sì che essi vengano largamente utilizzati, materializzando quindi i benefici per i cittadini e per l’amministrazione.  
   
   
PARTE POLISMETER, IL PORTALE PER MONITORARE LA POLITICA IN RETE  
 
 Milano, 28 gennaio 2013 - La rete rappresenta sempre più la nuova agorà, la piazza principale della polis moderna all’interno della quale politici e cittadini interagiscono con modalità completamente differenti rispetto al passato. Tenere sott’occhio le dinamiche di interazione e le discussioni che si sviluppano soprattutto su Facebook e Twitter - ma senza dimenticare il peso che in Italia hanno siti di news, blog, forum - è un compito arduo sia per la miriade di messaggi che per la difficoltà di filtrarli rapidamente. Per questa ragione Blogmeter, azienda leader nell´analisi delle conversazioni ed interazioni sul web, ha creato Polismeter.it, un portale che d’ora in avanti monitorerà quotidianamente i messaggi e i segnali che riguardano la politica (oltre 2 milioni di dati raccolti mediamente ogni settimana) mettendoli a disposizione di tutti. Polismeter se da un lato permetterà ai cittadini di tenere sott’osservazione le attività dei politici in rete, dall’altro consentirà agli operatori dei media di raccontare la campagna elettorale basandosi su dati di fatto inoppugnabili. Polismeter, online da oggi, presenta una dashboard interattiva con sei pannelli (widget) in grado di fornire un’idea immediata degli argomenti del dibattito, del volume delle citazioni in rete dei leader e dell’efficacia della comunicazione dei politici, giorno per giorno, e con la possibilità di confronti fino a sette giorni prima. In particolare i sei widget rappresentano: Web Mentions Trend: i cinque politici più citati su tutta la rete (siti wb, blog, forum, newsgroup, social network). Hashtag Cloud: gli hashtag più usati su Twitter nelle discussioni sulla politica, con grandezza variabile in ragione della frequenza di utilizzo. Un dato molto utile per capire quali sono stati gli argomenti di conversazione sul social network. Top Tweets: i cinque tweet dei politici e dei partiti più virali e che hanno creato il maggior engagement (dato dalla somma di retweet e replies generati) Top Facebook Status Updates: i cinque aggiornamenti di stato scritti dalle pagine dei partiti e dei politici che hanno raccolto il maggior consenso (calcolato come somma di like, commenti, condivisioni che hanno ricevuto). Twitter Performances: i cinque account che hanno avuto l´incremento maggiore in termini di menzioni e il relativo numero di follower accumulato. Inoltre viene mostrato, in termini percentuali, lo scostamento rispetto al periodo precedente. Facebook Performances: le cinque pagine che hanno avuto l´incremento maggiore in termini di engagement (somma di like, commenti, condivisioni, post spontanei dei fan) e il relativo numero di fan raggiunto. Anche in questo caso viene mostrato, in termini percentuali, il delta rispetto al periodo precedente. "In una campagna elettorale che, per la prima volta, considera la rete come luogo imprescindibile per comunicare con i cittadini, pensiamo che uno strumento come Polismeter sia in grado di svelare a colpo d´occhio l´uso che ne fanno i politici, possa essere utile a tutti i cittadini", ha dichiarato Vincenzo Cosenza, social media strategist. Polismeter è basato sulle tecnologie di data mining e analisi semantica di Blogmeter e su una interfaccia utente per pc e tablet sviluppata dalla Digital Agency milanese Wip Italia.  
   
   
SPECIALE ELEZIONI: ONLINE LA PIATTAFORMA DI ANALISI NETSENTIMENT LA POPOLARITA’ DEI CANDIDATI IN TEMPO REALE SECONDO LA RETE  
 
Cagliari, 28 gennaio 2013 – Tiscali, una delle principali società di telecomunicazioni in Italia, annuncia una nuova iniziativa editoriale del portale Tiscali.it: lo speciale elezioni 2013 con aggiornamenti costanti sul testa a testa dei candidati alle prossime politiche. Il nuovo speciale, raggiungile da http://notizie.Tiscali.it/politica/elezioni_2013/  si caratterizza sia per la ricchezza dei contenuti editoriali che per uno strumento di analisi completamente nuovo, powered by istella e sviluppato in collaborazione con websays, leader europeo nel Web Crawling, Automatic Learning and Text Analytics, messo a disposizione dei lettori del portale, il Tiscali Netsentiment. Tiscali Netsentiment è una piattaforma di analisi che rileva in tempo reale le menzioni pubblicate in rete sui candidati utilizzando le fonti pubbliche disponibili (facebook, twitter, altri social networks, blog, forum, news, etc...) e le elabora secondo parametri quantitativi e qualitativi. L´indice di popolarità in rete viene calcolato in funzione di tre parametri: il numero totale di menzioni rilevate sul candidato negli ultimi 7 giorni, il social impact di ogni singola menzione (condivisione, like, retweet, etc...) e il sentiment positivo, negativo o neutro espresso nel post nei confronti del candidato. Il Netsentiment rileva esclusivamente la popolarità del candidato in rete, non è quindi assimilabile a sondaggi elaborati su campione staticamente rappresentativo e non indica intenzioni di voto ma fornisce delle indicazioni sulle conversazioni online sui candidati. Lo Speciale di Tiscali infine offre ai propri lettori anche un sondaggio condotto da Quorum, società specializzata in sondaggi, exit poll, studi storici, focus group, ricerche economiche e di mercato, sugli orientamenti di voto degli italiani alle prossime elezioni. Il sondaggio è stato effettuato tra il 21 e il 25 gennaio con metodologia Cawi (online) su un campione rappresentativo di 20.000 intervistati, stratificato per sesso, livello di istruzione, regione di residenza, condizione professionale, frequenza a messa e voto alle precedenti elezioni politiche. Il 1 e l’8 febbraio verranno diffusi i risultati delle rilevazioni successive.  
   
   
BOLZANO, CONVEGNO: "LE NUOVE SFIDE PER IL SISTEMA DELLA FORMAZIONE CONTINUA"  
 
Bolzano, 28 gennaio 2013 - Venerdì 1° febbraio 2013 interessante convegno presso la scuola Einaudi incentrato sul tema "Le nuove sfide per il sistema della Formazione Continua. Le esperienze dell´Alto Adige". Prenderà parte al convegno anche il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma. Venerdì 1 febbraio 2013 si terrà a Bolzano, presso il Centro di Formazione professionale "Luigi Einaudi" in Via Santa Geltrude, 3, un convegno dedicato a "Le nuove sfide per il sistema della Formazione Continua. Le esperienze dell´Alto Adige" organizzato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, Area Formazione Professionale italiana. L´apprendimento tutto l´arco è ormai un concetto consolidato nella società che sta però subendo una rapida trasformazione alla luce delle rapide modificazioni in atto nella domanda di formazione. Il convegno si propone di compiere una riflessione tanto sulle trasformazioni in atto, quanto sulle possibili risposte che gli organismi di formazione pubblici e privati potrebbero dare alla formazione continua sul lavoro. Il convegno è strutturato in due distinte sezioni ma concettualmente integrate: la prima ha lo scopo di analizzare i contesti e le trasformazioni in atto, la seconda si propone di presentare alcune delle possibili risposte che la formazione può dare in termini di assetti normativi, organizzativi e didattici alla luce dei risultati di un progetto di ricerca-azione Prenderanno parte alla manifestazione il vicepresidente della Provincia ed assessore all´Istruzione e Formazione Professionale, Christian Tommasini, Franco Russo, coordinatore d´Area Formazione professionale italiana della Provincia, Thomas Mathà, direttore della Ripartizione Europa, Gabriella Dodero, della Libera Università di Bolzano, il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma. Terranno una loro relazione anche Gerhard Reutter esperto di formazione continua di Dortmund, la prof.Ssa Serafina Pastore dell´Università di Bari oltre ad altri importanti esperti referenti dei maggiori enti territoriali che a vario titolo si occupano di questo tema. Per la partecipazione è necessaria l´iscrizione via mail a: impararesempre@provincia.Bz.it  Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: http://e-learntools.Provinz.bz.it/impararesempre/    
   
   
CONCORSO EUROPEO PER GIOVANI SCIENZIATI 2013: 25 ANNI DI SFIDE  
 
Milano, 28 gennaio 2013 - Partito nel 1989 il Concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (Eucys – European Union Contest for young Scientists) festeggia nel 2013 il 25° compleanno. Celebra il quarto di secolo anche I giovani e le scienze, selezione italiana non solo per il suddetto appuntamento comunitario, che nel 2013 ha luogo a Praga dal 20 al 25 settembre; ma pure per i più prestigiosi eventi internazionali riservati agli studenti eccellenti, in programma in Inghilterra, Svezia, Stati Uniti, Brasile, Russia, Abu Dhabi, Taiwan e in molti altri paesi. “E’ il caso di sottolineare” dice il presidente della Fast Roberto Negrini “come poche manifestazioni possano vantare un’esperienza così consolidata, arricchitasi nel tempo con valori e contenuti particolarmente significativi”. In effetti l’evento esprime molti concetti di sicuro impatto, quali a titolo puramente indicativo: scienza, ricerca e innovazione con tutte le loro applicazioni; discipline tecniche del tipo: chimica, materiali, matematica, fisica, biologia, scienze della terra; ma pure settori trasversali come: ambiente, energia, tecnologie dell’informazione; Europa e internazionalizzazione; giovani e futuro; creatività e inventiva; comunicazione; studio ed eccellenze. Nessun campo viene escluso, accontentando in tal modo tutte le competenze e le esigenze. Si tratta della più rilevante iniziativa europea per gli allievi delle scuole superiori di 2° grado e/o del primo anno di università con più di 14 anni e meno di 21 a settembre. Possono partecipare individualmente o in gruppi di non più di tre. E’ fortemente voluta da tutte le istituzioni comunitarie (Commissione, Parlamento e Consiglio) e condivisa dai Governi degli Stati membri. La sua base giuridica è il Programma quadro ricerca dell’Unione europea, dove è inserita nella tematica Scienza e società. In Italia, la selezione dei migliori progetti da inviare alla finale di Praga, o alle fiere scientifiche mondiali, è fatta dalla Fast, scelta fin dal 1989 dalla Commissione di Bruxelles come National organizer. E nel corso del quarto di secolo i numeri sono diventati significativi. Dopo la scelta operata già all’interno dei vari istituti scolastici, alla Federazione sono arrivati complessivamente fino al 2012 1476 lavori realizzati da 3362 ragazze e ragazzi. Sono 514 i progetti individuati per la finale di Milano, opera di 1184 studenti. Perché partecipare? Risponde Alberto Pieri, segretario generale della Fast e coordinatore della manifestazione. “Perché trasforma i giovani; apre loro il futuro. Non è una mia battuta ma lo affermano in coro quanti hanno vissuto tale esperienza e ora sono direttori di ricerca, dirigenti d’azienda, responsabili di laboratori, docenti in università straniere da Chicago a Ulmo, da Zurigo a Houston, tecnologi alla Nasa …”. Tutte le informazioni (bando, modulistica, sintesi delle precedenti edizioni, aggiornamenti, sono sul sito www.Fast.mi.it  E vincano i migliori!  
   
   
BOLZANO: GIORNATA INFORMATIVA SUL TEST PER L´AMMISSIONE ALLE FACOLTÀ DI MEDICINA IN AUSTRIA  
 
 Bolzano, 28 gennaio 2013 - Si svolgerà martedì 29 gennaio il pomeriggio informativo organizzato dalla Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica in merito alla riorganizzazione attuata in Austria per l’iter di ammissione alle facoltà di medicina, mentre il 14 e 15 febbraio avrà luogo un seminario di preparazione al test di ammissione. Gli interessati possono iscriversi al seminario via E-mail Südtiroler Hochschülerschaft all’indirizzo:  finanzen@asus.Sh  A partire dal prossimo anno accademico sono previste delle modifiche per l´iter di ammissione alle facoltà di medicina austriache di Vienna, Graz ed Innsbruck. Per avere un quadro aggiornato del nuovo procedimento di selezione la Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica unitamente alla Südtiroler Hochschülerschaft (Sh/asus) organizza un pomeriggio informativo che si svolgerà martedì 29 gennaio, dalle ore 14 alle 16, presso la sede della Libera Università di Bolzano (Sala D 102, 1.Og). Prenderanno parte all´incontro informativo tre docenti della Facoltà di medicina di Innsbruck. La partecipazione è gratuita e non è necessaria l´iscrizione. Il 14 ed il 15 febbraio la Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica e la Südtiroler Hochschülerschaft organizzano inoltre un seminario di preparazione al test di ammissione alle facoltà di medicina austriache. L´iscrizione al seminario si può effettuare sin d´ora all´indirizzo E-mail finanzen@asus.Sh  Per la partecipazione al seminario è necessario versare una cauzione di 30 euro che sarà restituita al termine del corso e dopo la consegna del modulo di valutazione.  
   
   
UMBRIA: PIANO DI COMUNICAZIONE POR-FESR: GLI STUDENTI DEL LICEO A SCUOLA DI EUROPA  
 
Perugia, 28 gennaio 2013 – Gli studenti del liceo “a scuola di Europa”. È successo il 24 gennaio a Perugia, presso la sede del Liceo “Galeazzo Alessi”, in cui due classi, la “Iv M” della professoressa Giuseppina De Petro, e la “V L” della professoressa Maria Cristina Canestrelli, alla presenza del preside Alberto Stella, hanno partecipato alla “lezione” che la dottoressa Valeria Covarelli, del Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria, ha tenuto per loro, sulla “importanza di essere in Europa”. L’iniziativa s’inserisce nel quadro dell’attività “promoeducativa”, destinata agli studenti delle scuole dell’Umbria e prevista dal Piano di Comunicazione del Programma Operativo Regionale (Por) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013, mirata a “sensibilizzare” i cittadini, le imprese e le istituzioni locali sugli interventi realizzati dalla Regione grazie ai fondi strutturali comunitari. “L’obiettivo di tale attività – ha spiegato Valeria Covarelli – è di consentire la costruzione di ‘relazioni di fiducia’ fra la Regione dell’Umbria e il mondo della scuola (dirigenti, docenti e allievi), perché ci sia una maggiore consapevolezza del ruolo svolto dall’Unione Europea, dell’Italia e della Regione Umbria per lo sviluppo innovativo e sostenibile del territorio”. Sono gli insegnanti delle scuole (elementari, medie e superiori) ad “invitare” in classe i responsabili regionali. L’europa, “27 Stati, una realtà” è stato il tema della odierna “lezione” al Liceo “Galeazzo Alessi” di Perugia. Storia dell’Unione, “politica di coesione”, tipologie dei progetti finanziati dal “Por-fesr”, le iniziative in Umbria sui cinque “assi” previsti sono stati al centro dell’esposizione, al termine della quale gli studenti hanno posto una serie di domande e avviato una discussione. “I risultati raggiunti fino ad oggi – ha sottolineato la dottoressa Covarelli – confermano il successo dell’iniziativa, che l’anno scorso – ha ricordato – ha coinvolto 48 scuole (primarie, secondarie di primo e secondo grado) ed oltre 1720 studenti”. E c’è anche, previsto dal Piano di Comunicazione, un “video-concorso” (“Ciak! Sei in Europa”), rivolto alle classi delle scuole medie e superiori, che devono realizzare un video (di durata compresa fra i 3 e i 5 minuti) sulle iniziative imprenditoriali che hanno ricevuto il contributo dei fondi comunitari. I premi? Una lavagna “attiva” multimediale, una videocamera digitale, una collana di libri sull’Unione Europea e mappe cartografiche dell’Europa. Per i ragazzini delle primarie e secondarie inferiori, ci sono “quiz” e giochi, compreso quello “dei Forzuti”: pupazzetti che (dati o tolti a seconda delle risposte ai “quiz”) servono a comporre una “piramide” dell’Europa. All’insegna del motto: “L’unione fa la forza”.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO: LA REGIONE TOSCANA PREMIATA CON 25 MILIONI DI EURO PER IMPEGNO E QUALITÀ  
 
Firenze, 28 gennaio 2013 – Un riconoscimento verso la determinazione di una Regione, la Toscana, che nonostante tutto ha continuato a investire nel diritto allo studio mantenendo elevato il livello qualitativo dei servizi: così viene commentata, negli uffici dell’assessorato toscano a Istruzione e Università, la “good news” odierna, direttamente arrivata da via della Stamperia 8, in Roma, dove si è riunita la Conferenza Stato Regioni. Fra le Regioni italiane, la Toscana risulta quella maggiormente premiata nella ripartizione del Fondo integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e per la erogazione di borse studio: dei 162 milioni di euro oggi ripartiti (ben 64 in più rispetto al Fondo dello scorso anno, quando la cifra complessiva si attestò a 98 milioni), il 15% (in cifra: più di 25 milioni di euro) sono stati assegnati alla Regione Toscana (l’anno scorso la percentuale toscana fu l’8%). Fra le motivazioni contenute nel decreto di riparto, non solo quella riguardante il numero di studenti idonei, ma soprattutto quella relativa proprio alla quota di investimenti regionali nonché altri elementi (la tempistica certa nelle procedure di assegnazione, il numero di alloggi messi a disposizione, la percentuale di studenti borsisti rispetto agli idonei) che hanno fatto scattare verso l’alto la somma finale in arrivo nelle casse di Regione Toscana. Soddisfazione espressa dalla vicepresidente secondo cui la buona notizia romana consente di affrontare, con serenità e in un periodo difficile, gli impegni presi: aumentare (da 17 a 18 mila euro) la soglia di accesso Isee per le borse di studio; aumentare il numero degli alloggi; istituire la borsa dei servizi. Soddisfatto anche il presidente del Dsu toscano che tiene a sottolineare l’impegno dell’azienda nel creare servizi sostenibili capaci di coprire un’area sempre più vasta di studenti al punto tale che in Toscana i borsisti sono quasi il 20% della popolazione universitaria attiva. Nell’anno accademico 2012/2013 le borse di studio erogate dall’azienda per il Dsu sfiorano le 12 mila (11.838) con un aumento di 681 unità rispetto all’anno precedente.  
   
   
SCUOLA: PER LE FAMIGLIE È POSSIBILE SCEGLIERE L´INSEGNAMENTO DEL SARDO AL MOMENTO DELL´ISCRIZIONE  
 
 Cagliari, 28 Gennaio 2013 - Le famiglie potranno scegliere se far insegnare il sardo a scuola ai loro figli. E´ la novità maturata per il prossimo anno scolastico grazie a un´intesa tra la Regione e la Direzione Scolastica Regionale. L´assessore Sergio Milia, aveva infatti sollecitato nelle scorse settimane il direttore scolastico Enrico Tocco, in qualità di responsabile ministeriale delle scuole in Sardegna, alla sensibilizzazione dei dirigenti delle autonomie scolastiche all´inserimento dell´opzione per l´insegnamento della lingua sarda nei moduli di pre-iscrizione per l´anno scolastico 2013-2014. La Direzione Scolastica, che già lo scorso anno aveva creato le condizioni per questa innovazione, prevista già da una legge del 1999 e mai attuata, ha risposto con i fatti inviando una circolare a tutti i capi di istituto nella quale si richiede l´applicazione della normativa statale in materia. "Ogni scuola, in base al grado di istruzione che è chiamata a gestire, all’organico di cui dispone, alle strutture fisiche, alle risorse finanziarie, strumentali e professionali a cui può fare affidamento – scrive Tocco ai dirigenti scolastici - realizza il suo Piano dell’Offerta Formativa. Il curricolo obbligatorio può essere quindi arricchito e integrato da ulteriori proposte formative". "In questo quadro – continua Tocco - appare opportuno ricordare che le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione prevedono, per il percorso riguardante l’italiano, di prendere in considerazione, tra l’altro, la ricchezza e la varietà delle lingue minoritarie, che hanno particolare rilievo nel patrimonio linguistico della Sardegna. La legge 482/99, che tutela, per la nostra regione, la lingua e la cultura delle popolazioni catalane e di quelle parlanti il sardo, stabilisce che i genitori comunichino all’istituzione scolastica interessata se intendono avvalersi per i propri figli dell´insegnamento della lingua della minoranza". Si ravvisa l’opportunità di suggerire ai dirigenti scolastici la predisposizione del modulo di iscrizione finalizzato anche a permettere la scelta dell’eventuale insegnamento della lingua minoritaria. L´assessore regionale della Pubblica Istruzione, Sergio Milia nel manifestare soddisfazione per il richiamo all´applicazione della legge da parte del responsabile ministeriale sollecitato appena poche settimane prima, ha ricordato l´impegno della struttura e le recenti proposte di rafforzamento delle disponibilità di bilancio per l´insegnamento del sardo a scuola che garantirebbero, se attuate e sostenute anche dalla maggioranza e dal Consiglio Regionale, sette milioni di euro complessivi alla politica linguistica e due milioni di euro all´anno per l´insegnamento nelle scuole. "Non abbiamo vinto la guerra – ha commentato Milia – però una battaglia l´abbiamo conquistata, siamo riusciti a garantire, da parte del Ministero, l´applicazione della legge anche se tardivamente e possiamo ora impegnarci per rialzare la testa e iniziare il nuovo cammino. L´obiettivo è raggiungere in cinque anni almeno la maggioranza delle famiglie che optano per il sardo (o le altre lingue presenti in Sardegna) e un´educazione multilingue che non dimentichi l´italiano e le altre lingue straniere. Con la legge del sardo veicolare e curricolare del 2009 abbiamo risolto i problemi giuridici per la presenza della lingua in maniera ufficiale a scuola nel curricolo obbligatorio. Ora è necessario vincere tutti quei luoghi comuni e quei pregiudizi che ostacolano ancora l´utilizzo normale della lingua minoritaria a scuola, spesso da parte anche degli stessi dirigenti scolastici e del corpo docente, senza aspettarsi grandi risultati nell´immediato. La Regione - ha continuato Milia – si impegnerà comunque in questa opera di sensibilizzazione grazie anche alla collaborazione con alcune università di prestigio internazionale quali quelle di Edimburgo, Madrid e Padova". "Purtroppo – ha sottolineato ancora Milia – l´interruzione improvvisa della legislatura parlamentare ci ha impedito di portare a casa un risultato al quale stavamo lavorando da due anni e per il quale avevamo già avuto l´ok dalla Commissione Paritetica Stato Regione. Si tratta di una norma di attuazione dello Statuto Speciale per il trasferimento delle funzioni di programmazione scolastica e quindi della possibilità di poter intervenire con più legittimazione nell´ambito di un sistema scolastico che, in Sardegna, è gestito interamente dallo Stato. Siamo riusciti però a bloccare la discriminazione del sardo nella Carta Europea e anche nella spending review. Tutte battaglie che saranno riprese, a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo, anche nella prossima legislatura parlamentare".  
   
   
BORSE DI STUDIO PER STUDENTI TORINESI  
 
Torino, 28 gennaio 2013 - La Città di Torino ha indetto un concorso per l´assegnazione di 249 borse di studio rivolto a studenti, meritevoli per profitto e con attestazione Isee non superiore ai 24 mila euro, che nell´anno scolastico 2011/2012 hanno frequentato una classe della scuola secondaria di secondo grado. Il primo classificato si aggiudicherà la somma di 850 euro. Saranno, inoltre, attribuite 247 borse di studio, ciascuna pari a 550 euro, e una di 250 euro. Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 30 gennaio 2013. Tutta la documentazione è disponibile sul sito internet del Comune. Www.comune.torino.it/servizieducativi    
   
   
CONCORSO LETTERARIO PER LE SCUOLE DI SECONDO GRADO DI ROMA E PROVINCIA  
 
Roma, 28 gennaio 2013 - Invitare gli studenti a confrontarsi sul tema “Come aiutare gli altri” realizzando racconti, poesie, cortometraggi e spot . È questo l´obiettivo del concorso “Occupiamoci del mondo - Chi salva una persona salva il mondo intero” promosso dalla Provincia di Roma e dalla Fondazione Johnson & Johnson. Il termine di partecipazione è stato prorogato. Lunedì 11 Febbraio 2013 è l´ultimo giorno utile per inviare gli elaborati. I lavori possono essere inoltrati per posta elettronica all’indirizzo concorsoletterario@provincia.Roma.it  oppure per posta ordinaria presso il Dipartimento X “Servizi per la Scuola”, Servizio V “Ufficio Metropolitano per la pianificazione e l’autonomia scolastica” via di S. Eufemia 19 – 00187 Roma, all’attenzione della Dottoressa Loredana Granieri. Il concorso è riservato ai giovani dai 14 ai 19 anni che possono partecipare individualmente o in gruppo. La partecipazione è gratuita. È possibile concorrere ad una delle seguenti sezioni: Poesia inedita, con un componimento di massimo 50 versi; Narrativa, con un racconto inedito di massimo cinque cartelle di 2000 battute; Multimediale: spot di massimo tre minuti o cortometraggio di massimo 5 minuti. Verranno assegnati dei premi per ogni categoria. I finalisti potranno scegliere un ente no profit secondo i requisiti previsti nel regolamento, a cui devolvere il premio. Per maggiori informazioni contattare la segreteria organizzativa al numero 06 6766 7588.  
   
   
"BIOVISION 2013: DALLE SCIENZE DELLA VITA ALLE SCIENZE PER LA VITA"  
 
 Lione, 28 gennaio 2013 - Il forum delle scienze della vita "Biovision 2013: dalle scienze della vita alle scienze per la vita" (From Life Sciences to Sciences for Life) si svolgerà dal 24 al 26 marzo 2013 a Lione, in Francia. Le scienze della vita sono una serie di discipline che implicano lo studio scientifico di organismi viventi come piante, animali ed esseri umani. Anche se la biologia continua a essere la branca principale delle scienze della vita, recenti progressi tecnologici in biologia molecolare e biotecnologia hanno portato a un fiorire di specializzazioni e nuovi campi spesso interdisciplinari. Quest´anno Biovision si concentrerà su vari temi, che vanno dai microrganismi alle migliorate capacità umane, l´uso sostenibile delle risorse naturali, la medicina personalizzata e le malattie legate allo stile di vita. L´evento mira a favorire interazioni e collaborazioni produttive tra tutte le parti interessate alle scienze della vita, dal settore accademico e privato ai responsabili delle politiche e la società civile. Esso pone particolare attenzione alle soluzioni che hanno un reale impatto sui cittadini. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Biovision.org/    
   
   
TRENTO: OLTRE 300.000 EURO DI ACQUISTI VERDI PER LA PROVINCIA NEL 2012  
 
Trento, 28 gennaio 2013 - Nel 2012 la Centrale Acquisti della Provincia autonoma di Trento ha acquistato oltre 300.000 Euro di prodotti e attrezzatura con criteri verdi, cioè premiando i prodotti a basso impatto ambientale e favorendo i produttori con una politica ambientale positiva. Si tratta di una buona pratica, suggerita dall’Unione Europea e dal governo nazionale, e recepita dalla Provincia con apposita deliberazione di Giunta. Gli acquisti del settore pubblico sono una leva importante per indirizzare il mercato verso una maggior sostenibilità ambientale, sia attraverso l’acquisto dei prodotti sia favorendo presso imprese e cittadini la conoscenza dei prodotti e del loro impatto nell’intero ciclo di vita (materie prime, produzione, trasporto, utilizzo e smaltimento). Nell’aprile 2010 la Provincia ha stabilito con apposita deliberazione di Giunta (la 885 del 2010, poi sostituita dalla 41 del 2012) di attivare una graduale e coerente azione di acquisto verde, indicando i requisiti minimi e gli elementi tecnici da valutare per gli acquisti effettuati in 15 categorie di prodotti e servizi, indicando nel 30% degli importi spesi con criteri verdi l’obiettivo minimo da raggiungere. Per questa politica la Provincia ha ricevuto lo scorso 5 dicembre la menzione speciale del Premio Compraverde 2012 (evento patrocinato dal Ministero dell’Ambiente) per la Categoria “Migliore politica di Gpp realizzata”, “per l’impegno chiaro e formalizzato nell’adozione sistematica degli acquisti verdi”. Per quanto riguarda gli acquisti effettuati nel 2012 dalla Centrale Acquisti della Provincia attraverso la piattaforma di e-procurement “Mercurio” (gestita dal Servizio gestioni patrimoniali e logistica, www.Mercurio,provincia.tn.it), sono 4 le categorie considerate dal monitoraggio: autoveicoli, attrezzature informatiche, arredi, carta. Le principali caratteristiche ambientali considerate per gli autoveicoli sono: motori euro 5 e con trazione ibrida o con metano/gpl; per le attrezzature informatiche: la rispondenza alla versione più aggiornata del marchio Energy Star; per gli arredi: la possibilità di sostituire ogni singolo pezzo (garantisce la durata delle attrezzature), l’origine delle fibre da riciclo o gestione forestale certificata (Fsc o Pefc) per i pannelli il livello di emissione di formaldeide, la classe di reazione al fuoco delle vernici; per la carta: riciclata e sbiancata senza uso di cloro e carta con fibre di cellulosa proveniente da gestione forestale sostenibile (Fsc o Pefc); l’acquisto di carta certificata rende peraltro possibile la certificazione Pefc del Centro Duplicazioni, che è attualmente in fase di realizzazione. In conformità a questi criteri ambientali, nel 2012 la Provincia ha dunque effettuato acquisti verdi per oltre 300.000 euro su una spesa complessiva di poco più di un milione nelle categorie corrispondenti, raggiungendo per le 4 categorie l’obiettivo del 30% della spesa. Si tratta di un contributo importante per lo sviluppo di un’economia a basso impatto ambientale in sede locale, al fine di orientare lo sviluppo verso la sostenibilità e ridurre la dimensione del cambiamento climatico causato dalle attività umane. Le economie che investono in questa direzione avranno un vantaggio in termini di innovazione e di competizione. Per questo è importante una politica coerente di acquisti verdi venga condivisa dalle amministrazioni pubbliche e proposta anche al settore privato, al fine di orientare in senso ambientale le decisioni di acquisto. Nel sistema di acquisto pubblico verde della Provincia, che interessa arredi, carta e servizi di tipografia, la filiera del legno è quindi uno degli ambiti centrali. Questo deriva dalla grande importanza che tale filiera può avere nel quadro di un sistema di sviluppo sostenibile come quello cui l’acquisto pubblico verde intende contribuire. Il legno è infatti materia prima rinnovabile per eccellenza, la cui produzione, lavorazione e smaltimento hanno un impatto ambientale molto contenuto se la foresta è gestita in modo sostenibile. La produzione forestale e la lavorazione del legno, dal bosco ai prodotti finiti, sono un settore non trascurabile dell’economia trentina, nel quale tre quarti della superficie forestale complessiva risulta certificata (il 95% di quella con gestione pianificata). Nella trasformazione ben 120 imprese, da quelle di utilizzazione, alle segherie, falegnamerie, carpenterie, produttori di semilavorati fino alle case in legno, alle cartiere e alle tipografie, sono in possesso della certificazione di provenienza del legno da foreste gestite in modo sostenibile.  
   
   
LA VISITA DEL PRESIDENTE MONTI ALLE ZONE TERREMOTATE. MUZZARELLI: "ORA GLI ATTI DEL GOVERNO SIANO DA ESSO RESI OPERATIVI RAPIDAMENTE"  
 
Modena, 28 gennaio 2013 - Nel corso della visita di ieridel Presidente del Consiglio Mario Monti ad alcuni Comuni nelle zone terremotate dell’Emilia, l’Assessore regionale alle Attività Produttiva, Giancarlo Muzzarelli, ha fatto al premier un quadro della situazione. “Prendiamo atto – ha detto Muzzarelli – del riconoscimento che il Presidente Monti ha fatto dell’impegno della Regione Emilia-romagna e del lavoro svolto dal Presidente Errani per superare le difficoltà e per applicare al meglio le norme nazionali”. “Ho ricordato a Monti – spiega l´Assessore – che ora è necessario che tutti gli atti operativi del Governo previsti dalle norme di legge siano da esso resi operativi rapidamente. Questo per accelerare l’opera di ricostruzione al 100% e con il 100%. “Il nostro impegno quotidiano è totale – aggiunge Muzzarelli – anche per utilizzare al meglio le ordinanze, che sono l’unico strumento operativo del Commissario straordinario per dare attuazione ai provvedimenti legislativi nazionali. Ordinanze che, ovviamente, fanno i conti con il quadro legislativo complessivo, rispetto al quale siamo impegnati ogni giorno per migliorarlo”. “Ricordo infine – conclude l’Assessore regionale – che ogni ordinanza, come ha potuto constatate oggi il Presidente Monti, definisce un impegno di risorse che si sono già trasformate in scuole, opere provvisionali, palestre e quanto altro serve alla rinascita delle nostre comunità”.  
   
   
ACCORDO REGIONE VALLE D’AOSTA-MINISTERO DELL’AMBIENTE: I SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA DIVENTANO ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE  
 
Aosta, 28 gennaio 2013 - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, nella seduta di venerdì 25 gennaio, la Giunta regionale ha approvato la bozza di decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per la designazione delle Zone Speciali di Conservazione (Zsc), che sostituiscono, da ora in poi, i Siti di Importanza Comunitaria, meglio conosciuti come Sic, individuati alcuni anni fa in tutte le regioni italiane. L’atto rappresenta l’ultimo adempimento procedurale previsto dalla direttiva europea 92/43 – la direttiva Habitat - che ha istituito la rete ecologica Natura 2000 per la salvaguardia della biodiversità nel territorio dell’Unione. La designazione delle Zsc era subordinata all’individuazione di specifiche misure di conservazione per ogni sito, adempimento cui la Valle d’Aosta ha provveduto già alla fine del 2011, attraverso l’approvazione di una deliberazione di Giunta. Il Ministero ha quindi ora predisposto il decreto per la designazione delle Zsc presenti nella regione che, dopo l’approvazione di oggi, dovrebbe essere emanato in tempi molto brevi, vista anche l’imminente scadenza elettorale. Molto probabilmente quello valdostano sarà il primo decreto di designazione a livello italiano, ulteriore conferma delle attività e dell’impegno messo in campo dalla Valle d’Aosta in questo settore. La designazione riguarderà tutti i Sic presenti in Valle ad eccezione del Parco nazionale Gran Paradiso, che sarà oggetto di un successivo provvedimento in quanto la Regione Piemonte, sul cui territorio ricade una parte dell’area, non ha ancora emanato le necessarie misure di conservazione.