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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Febbraio 2013
DROGHE ILLECITE: UNA RELAZIONE DELL ´UE SVELA NUOVE TENDENZE ALLARMANTI IN FATTO DI TRAFFICO E CONSUMO  
 
Bruxelles, 4 febbraio 2013 - L´europa è alle soglie di una nuova era per quanto riguarda l´offerta e la domanda di droghe illecite, il cui sviluppo mette a dura prova le attuali risposte politiche. È quanto emerge dalla prima relazione congiunta dell´Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) e dell´Europol sul mercato europeo degli stupefacenti, pubblicata il 31 gennaio  a Bruxelles. Le due agenzie dell´Ue hanno unito le loro forze per realizzare la prima analisi strategica del mercato europeo delle droghe illecite nel suo insieme. La relazione mette in luce un mercato sempre più dinamico, innovativo e reattivo alle sfide, che richiede una risposta altrettanto dinamica, innovativa e solerte a livello europeo. Il documento svela "il nuovo volto della criminalità organizzata in Europa": il mercato europeo della droga, storicamente imperniato sul traffico di determinate sostanze stupefacenti ad opera di trafficanti specializzati, attraverso rotte ben definite, sta diventando sempre più "fluido" e si caratterizza per la comparsa di nuove rotte e di spedizioni multiple costituite da più sostanze. "Questa relazione, che arriva al momento giusto, evidenzia il carattere sempre più coordinato del moderno mercato europeo della droga, uno dei fenomeni criminali più complessi e invasivi del nostro tempo. Oggi i gruppi criminali organizzati sono più propensi a trafficare contemporaneamente più sostanze stupefacenti e tendono a coalizzarsi tra loro. Il traffico di stupefacenti tende anche a diversificarsi, sia dal punto di vista della complessità delle rotte scelte, sia per i tipi di droghe che vi transitano. Questa evoluzione esige una maggiore cooperazione nell´ambito dell´Ue. Le misure predisposte a livello nazionale, per quanto energiche, non sono più sufficienti. La presente relazione offre un´analisi senza precedenti, frutto di un riuscito connubio tra il lavoro di monitoraggio del fenomeno delle droghe svolto dall´Oedt e l´esperienza operativa dell´Europol in merito alle tendenze della criminalità organizzata", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria dell´Ue per gli Affari interni, nel presentare le risultanze della relazione. Rob Wainwright, direttore dell´Europol, spiega: "Il traffico internazionale di stupefacenti rimane la principale attività della maggioranza dei gruppi criminali organizzati. Questi ultimi si adattano alle nuove opportunità criminali e ai mutati metodi e canali di contrabbando per eludere i controlli, avvalendosi sempre più – come abbiamo constatato – di mezzi leciti di trasporto commerciale quali container, aerei, corrieri e servizi postali. In questo modo le droghe transitano attraverso molteplici punti di passaggio e sono quindi più difficili da intercettare. Anche Internet svolge un importante ruolo di favoreggiamento ed è comunemente usato per lo spaccio e la vendita di stupefacenti". La relazione mette in rilievo anche il ruolo dell´Europa come uno dei principali produttori mondiali del precursore chimico impiegato nella produzione di eroina, l´anidride acetica, nonché la sua responsabilità nel confezionare, commercializzare e promuovere prodotti contenenti nuove sostanze psicoattive. "L´ue è un´importante regione produttrice di droghe sintetiche e, in misura crescente, di cannabis", osserva Wolfgang Götz, direttore dell´Oedt. "Sta prendendo piede la tendenza a produrre droghe illecite nelle vicinanze dei potenziali mercati di consumo, dove è meno probabile che vengano intercettate. Questa evoluzione ci costa sempre più salata in termini di sicurezza collettiva, salute pubblica e onere imposto alle già limitate risorse della polizia". Secondo la relazione, gli sviluppi descritti sono in gran parte favoriti dalla globalizzazione, per effetto della quale sempre nuovi paesi diventano centri nodali per la produzione, il deposito o il transito delle droghe. Considerevole è anche l´influenza di Internet, sia come mezzo di comunicazione che come punto di vendita online. L´innovazione interessa parimenti il settore della produzione: l´Ue è designata come importante "fonte di competenza e perizia" in materia di coltivazione intensiva di cannabis, produzione di droghe sintetiche e occultamento di cocaina. Tra le altre risultanze della relazione si possono citare i collegamenti tra le reti di trafficanti di cocaina e di resina di cannabis, l´importanza crescente dell´Africa come zona di deposito e di transito, nonché il ruolo centrale svolto dalle bande criminali dell´Europa nordoccidentale nello smistamento di ogni tipo di droga all´interno dell´Ue. Per quanto riguarda le linee di azione, si propone tra l´altro che le autorità di contrasto diano maggiore priorità alla raccolta di informazioni su singoli individui e gruppi criminali dal profilo particolarmente rilevante. Inoltre, la rapidità con cui evolvono le droghe sintetiche implica la necessità, per l´Europa, di potenziare la propria capacità di allerta precoce riguardo alle nuove sostanze immesse sul mercato. La relazione sottolinea l´importanza di intraprendere azioni coordinate a livello dell´Ue. Seguendo un approccio nel contempo prammatico e metodico, le agenzie giungono a conclusioni decisive e traggono insegnamenti destinati a informare le future politiche e azioni (Memo/13/51 e studi di casi).  
   
   
LA COMMISSIONE PROPONE L´INTERDIZIONE DELLA SOSTANZA "4-MA" SIMILE ALL´ANFETAMINA  
 
Bruxelles, 4 febbraio 2013 La Commissione europea ha proposto oggi di vietare in tutta l´Ue la "4-Ma", una sostanza sintetica con effetti fisici simili a quelli dell´anfetamina: ha chiesto agli Stati membri di impedire la libera diffusione di questa droga in Europa assoggettandola a misure di controllo. La 4-metilanfetamina – o 4-Ma – è già illegale in 10 paesi dell´Unione (Austria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito). Soltanto tra il 2010 e il 2012 si ritiene che abbia causato 21 decessi in quattro Stati membri. "La 4-Ma è prodotta da bande criminali e i suoi effetti letali sono noti", ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia. "È stata individuata in 15 paesi europei ed è già vietata in 10. Un´azione a livello dell´Ue contribuirà ad arrestarne la diffusione e ad impedire che danneggi i giovani di tutta l´Europa". In quattro Stati dell´Ue (Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Regno Unito) sono stati riferiti finora almeno 21 casi di mortalità, nell´ambito dei quali l´autopsia ha rilevato tracce di 4‑Ma, sola o combinata con altre sostanze, specialmente anfetamine. La proposta odierna della Commissione vieterebbe la produzione e l´immissione in commercio della 4-Ma, assoggettandole a sanzioni penali in tutta l´Europa. I governi dell´Ue devono ora decidere se porre in vigore tali misure, votando in seno al Consiglio a maggioranza qualificata. Contesto La 4-Ma è uno stimolante sintetico, i cui effetti sono paragonabili a quelli prodotti dalle anfetamine. Viene per lo più prodotta come polvere o pasta, ma è anche apparsa in forma di compresse e in forma liquida, spesso in misture contenenti anfetamina e caffeina. È solitamente venduta come anfetamina e per questo motivo la maggior parte dei consumatori la assume a propria insaputa. Una valutazione scientifica dei rischi svolta dall´Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt), con sede a Lisbona, ha mostrato che la 4-Ma può avere considerevoli effetti nocivi, come ipertermia, ipertensione, anoressia, nausea, mal di testa, insonnia, paranoia, ansia e depressione. La 4-Ma non ha proprietà terapeutiche provate o altri fini legittimi. È una sostanza controllata in 10 paesi dell´Ue: Austria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito. La proposta della Commissione fa seguito alla procedura di valutazione dei rischi e di controllo delle nuove sostanze psicoattive introdotta dalla decisione 2005/387/Gai del Consiglio, valutazione che è stata richiesta dal Consiglio il 24 settembre 2012. Nel 2010 la Commissione ha proposto e ottenuto l´interdizione su scala europea del mefedrone, una droga simile all´ecstasy (vedi Memo/10/646). Il 25 ottobre 2011 ha annunciato una revisione delle norme Ue per combattere le droghe illecite, in particolare le nuove sostanze psicoattive, che provocano effetti simili a quelli di droghe pericolose quali l´ecstasy o la cocaina e costituiscono un problema sempre più grave (Ip/11/1236). Si attende nel 2013 una proposta legislativa. L´ue ha individuato il numero record di 73 sostanze di questo tipo nel 2012, contro le 24 nel 2009. Queste droghe sono sempre più disponibili su Internet e si sono rapidamente diffuse in molti Stati membri, che hanno difficoltà ad impedirne la vendita. Secondo un´indagine Eurobarometro del 2011 , le nuove sostanze con effetti simili a quelli delle droghe illegali sono sempre più diffuse e utilizzate: il 5% dei giovani europei afferma di averle assunte. Le cifre più alte si registrano in Irlanda (16%), seguita da Polonia (9%), Lettonia (9%), Regno Unito (8%) e Lussemburgo (7%). Dall´eurobarometro emerge che in tutti e 27 gli Stati membri dell´Unione europea l´ampia maggioranza dei giovani fra i 15 e i 24 anni è a favore dell´interdizione di tali sostanze.  
   
   
UNA TUTINA PER PROTEGGERE I NEONATI DALLA MORTE IMPROVVISA  
 
Bruxelles, 4 febbraio 2013 - I genitori dei neonati durante la notte sbirciano continuamente nella stanza dei loro bambini per assicurarsi che respirino ancora. Alcuni mettono i neonati a dormire nella loro stanza, sperando di notare qualsiasi arresto respiratorio e di poter intervenire prima che sia troppo tardi. La mancanza di informazioni è quello che in parte rende la sindrome della morte improvvisa del neonato (Sids) così terrificante. La Sids è la causa principale di morte tra i bambini di età compresa tra un mese e un anno e rimane inspiegata, nonostante anni di ricerca. È però in arrivo un aiuto per mezzo di un´innovativa tutina creata da scienziati tedeschi. Questa tutina avrà un sistema di sensori integrato in grado di avvisare i genitori appena il bambino smette di respirare. Il fondamento di questo sistema di sensori è un circuito stampato elastico che si adatta ai contorni del corpo, diventando quasi invisibile. È stato sviluppato da ricercatori dell´Istituto Fraunhofer per l´affidabilità e la microintegrazione Izm di Berlino. Per dimostrare una delle molte possibili applicazioni del circuito elastico, gli scienziati vi hanno montato due sensori disponibili sul mercato e hanno modellato l´intero sistema in una tutina. Questo permette di monitorare la respirazione nelle zone del torace e dello stomaco. Il circuito fatto di poliuretano, è detto anche Pu. È un materiale economico usato più comunemente per i rivestimenti, come sigillante o come materiale di imbottitura. "Il circuito che abbiamo sviluppato si può produrre usando processi industriali di routine, il che significa una grande produzione e, di conseguenza, una buona efficienza in termini di costi", dice Manuel Seckel, scienziato dell´Izm. "Inoltre, i componenti possono essere posizionati con altrettanta precisione che su una normale scheda grazie alla stabilità del sostrato elastico durante la lavorazione. Questo contrasta con l´elettronica basata sui materiali tessili, dove ci si può aspettare uno scarto di fino a cinque millimetri su un´area di mezzo metro. I ricercatori hanno dovuto superare una serie di difficoltà per ottenere l´alto livello di precisione necessario. Una di queste è stata come trattare e lavorare il poliuretano. "Come le stoffe elastiche, i Pu Pcb sono difficili da lavorare a macchina perché tendono a cambiare forma. Per evitare ciò, gli scienziati hanno sviluppato un sistema di supporto sul quale le schede in Pu vengono messe e lavorate a macchina prima di rimuovere nuovamente il supporto", spiega Seckel. Il metodo è attualmente in fase di collaudo per varie questioni industriali. La tutina però non è che una delle molte potenziali applicazioni per le schede di circuito flessibili. Per esempio, la tecnologia potrebbe essere usata anche per fornire una delicata illuminazione nel rivestimento del tetto delle auto - "stelle" sul tetto dell´auto per esempio. Allo stesso modo potrebbe essere messa nelle fasciature di pressione messe sulle bruciature. In questo caso, le schede in Pu con sensori integrati potrebbero aiutare gli infermieri a trovare la posizione ottimale per la fasciatura. La scheda di circuito flessibile è anche la base di un tipo di cerotto in fase di sviluppo da parte di scienziati medici dell´Università di Heidelberg in collaborazione con i ricercatori di Fraunhofer. In futuro, i medici potranno usare questo cerotto per testare le funzioni dei reni nei loro pazienti. Finora la procedura comportava l´iniezione di una sostanza che solo i reni sono in grado di scomporre e fare prelievi di sangue ogni circa 30 minuti per un periodo di tre ore. Se il rene è sano, scomporrà quasi completamente la sostanza in tre ore, se è malato, riuscirà solamente a ridurne lentamente la concentrazione. In futuro i dottori, usando un cerotto contenente un circuito in Pu, un Led blu e un rilevatore, potranno evitare ai pazienti tutti i prelievi ed esaminarli con maggiore precisione. Come nella procedura standard, l´esame inizia con l´iniezione di una sostanza, in questo caso un colorante organico. Il Led blu rende il colorante fluorescente e lo fa brillare, uno sviluppo che viene individuato dal rilevatore che si trova sul cerotto. Man mano che il colorante naturale è scomposto dal rene anche la concentrazione della radiazione fluorescente diminuisce. "Il cerotto permette ai dottori di monitorare continuamente la concentrazione della sostanza dell´analisi, dando loro una diagnosi più precisa rispetto all´esame standard. Inoltre i costi del test possono essere ridotti di fino al 60 per cento", dice Seckel. Sono già in programma dei test clinici, anche se ci vorranno da tre a cinque anni prima che il cerotto sia pronto da usare in questo tipo di test sui reni, che renderanno la vita più facile sia ai medici che ai pazienti. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer per l´affidabilità e la microintegrazione Izm http://www.Izm.fraunhofer.de/en.html    
   
   
ANTITRUST : LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA COMUNICAZIONE DEGLI ADDEBITI A J & J E NOVARTIS PER QUANTO RIGUARDA L´INGRESSO RITARDATO DI ANTIDOLORIFICI GENERICI SUL MERCATO  
 
Bruxelles, 4 febbraio 2013 - La Commissione europea ha informato le società farmaceutiche sono Johnson & Johnson (J & J, Usa) e Novartis (Svizzera) le sue obiezioni nei confronti di un accordo tra le rispettive controllate olandesi fentanil, un potente antidolorifico. Lei crede che, a questo punto, che l´accordo in questione ha ritardato l´ingresso sul mercato di un generico più economico olandese, violando così le regole degli accordi Ue e abuso di posizione dominante. L´invio di una comunicazione degli addebiti non pregiudica l´esito delle indagini. " Se le prime conclusioni che abbiamo raggiunto sono confermate, le controllate olandesi di Johnson & Johnson e Novartis stipulato un accordo di co-promuovere detto per evitare di competere tra di loro, in tal modo privando gli utenti di fentanil nei Paesi Bassi a di accedere a più economici antidolorifici . Commissione è determinata a lottare contro i ritardi ingiustificati che caratterizzano l´ingresso di farmaci generici sul mercato, in modo che i cittadini europei abbiano accesso all´assistenza sanitaria a prezzi accessibili. E ´inoltre importante garantire che le aziende farmaceutiche non approfittare del nostro stato sociale ei nostri sistemi di assicurazione sanitaria, soprattutto in questo momento di vincoli sulla spesa pubblica ", ha dichiarato Joaquín Almunia, Vice- Presidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza. Janssen-cilag, una controllata di J & J vende fentanil Paesi Bassi, concluso nel luglio 2005 un accordo chiamato co-promozione con una filiale della Novartis, Sandoz, che è il principale concorrente nel mercato per la produzione di prodotti generico. A quel tempo, non c´erano ostacoli normativi allo sviluppo e la commercializzazione di versioni generiche di cerotti di fentanyl e Sandoz quindi nulla impedito di entrare nel mercato olandese. L´accordo prevedeva che la Janssen-cilag condurrebbe pagamenti mensili fino a quando nessun prodotto Sandoz generico sarebbe stato lanciato sul mercato olandese. Di conseguenza, Sandoz si è astenuta dal patch di marketing generici fentanil per tutta la durata del contratto è dal luglio 2005 al dicembre 2006. Questo potrebbe essere ritardata diciassette mesi l´arrivo di farmaci generici meno costosi sul mercato e tenuto il prezzo di fentanil artificialmente elevato nei Paesi Bassi. L´indagine, che per le grandi aziende farmaceutiche, è una nuova tappa nella lotta della Commissione, dopo la sua indagine settoriale contro i ritardi ingiustificati che caratterizzano l´ingresso di farmaci generici sul mercato (vedi Memo/13 / 56 ) . Nella comunicazione degli addebiti, la Commissione ritiene che l´accordo preliminare tra queste società è in contrasto con le norme comunitarie in materia di intese e abuso di posizione dominante che vietano le pratiche commerciali anticoncorrenziali (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea - Tfue). Contesto delle indagini Il fentanil è un analgesico più potente della morfina. E ´generalmente utilizzato in pazienti con dolore acuto. La Commissione ha avviato un´indagine di propria iniziativa nel mese di ottobre 2011 (cfr. Ip/11/1228 ). La comunicazione degli addebiti per Johnson & Johnson, la sua controllata Janssen-cilag Bv, così come Novartis e la sua filiale Sandoz Bv La comunicazione degli addebiti è un passo formale nelle indagini della Commissione su presunte violazioni delle norme comunitarie in materia di intese e abuso di posizione dominante. La Commissione informa le parti interessate degli addebiti mossi nei loro confronti e possono esaminare i documenti del fascicolo istruttorio della Commissione di rispondere per iscritto e chiedere di essere sentite a presentare le loro osservazioni sul caso rappresentanti della Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza. Se la Commissione giunge alla conclusione, dopo che le parti hanno esercitato i loro diritti della difesa, il reato è sufficientemente attestata, può emettere un´ordinanza che vieti il ​​comportamento in questione e di imporre una multa fino al 10% del fatturato annuo in tutto il mondo le società interessate. Ulteriori informazioni sono disponibili sotto il numero At. 39685 nel registro della Commissione pubblica sul sito web della Dg Concorrenza . L´elenco delle nuove decisioni in materia di politica della concorrenza è pubblicato sulla newsletter elettronica dal titolo sommario notizie Concorso settimanale . Contesto l´attuazione delle norme in materia di intese e abuso di posizione dominante nel settore farmaceutico L´indagine della Commissione sulla concorrenza nel settore farmaceutico, pubblicato nel 2009, ha evidenziato una serie di problemi strutturali e di pratiche problematiche all´interno delle imprese, che possono aver portato a distorsioni della concorrenza e in ritardo ingresso di generico nuovo, innovativo e meno costoso sul mercato dell´Ue (cfr. Ip/09/1098 e Memo/09/321 ). In particolare, ha sottolineato che non era escluso che detto laboratori originator aver pagato per ritardare la commercializzazione di farmaci generici. In seguito alla comunicazione degli addebiti inviata al business dell´ambiente Lundbeck (vedi Ip/12/834 ) e Servier (cfr. Ip/12/835 ), durante la registrazione in linea con le misure generali adottate dalla Commissione per far rispettare regole di concorrenza nel settore farmaceutico (cfr. Memo/13/56 ), la comunicazione degli addebiti inviata oggi è un altro passo verso la soluzione di problemi di concorrenza individuati nella relazione finale sull´indagine settoriale.  
   
   
GIORNATA MONDIALE CANCRO: 10 FATTI SU AZIONE DELL´UE PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2013 - Nel 2008 (ultimi dati disponibili), circa 2.4 milioni di nuovi casi di cancro, non comprensivi il melanoma, sono stati diagnosticati nei paesi dell´Unione Europea - 55% negli uomini e 45% nelle donne. I tumori più frequentemente diagnosticati sono stati alla prostata, colon-retto, della mammella e del polmone 1 . Tuttavia, si stima che più di un terzo dei tumori sono uno prevenibile. Da dove viene l´Ue entrano in gioco? Pochi giorni prima della Giornata mondiale sul cancro (Lunedi 4 ° febbraio), vi presentiamo 10 fatti poco conosciuti circa l´azione dell´Ue nel campo dei tumori. Fatto # 1: L´unione europea ha una storia 28 anni nella lotta contro il cancro. Tutto è cominciato nel 1985, quando i capi di Stato delle (allora 12) paesi dell´Unione europea si sono riuniti a Milano e si sono impegnati per il lancio del primo "L´europa contro il cancro" del programma. I piani d´azione che derivavano da questo incontro contribuito all´adozione del primo ´Codice europeo contro il cancro´, così come punto di riferimento delle direttive che vietano la pubblicità dei prodotti del tabacco, prodotti del tabacco regolazione prodotti chimici, pesticidi e l´esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro - tutti i principali fattori di rischio di sviluppare il cancro. Per più di due decenni e mezzo, numerose azioni sono state intraprese e sostenute a livello dell´Ue - le azioni che hanno contribuito a salvare vite umane. Fatto # 2: Nel 1987 la Commissione europea ha riunito esperti di cancro superiore e sviluppato il ´Codice europeo contro il cancro´. Con la consapevolezza che il cancro può essere evitato adottando stili di vita sani, e gli esiti notevolmente migliorato se il cancro viene diagnosticato precocemente, il "Codice" si propone ai cittadini braccio con le informazioni chiave attraverso le sue 11 raccomandazioni: · Non fumare. · Evitare l´obesità. · Intraprendere un po ´vivace, attività fisica ogni giorno. · Aumenta il consumo quotidiano e la varietà di frutta e verdura. · Moderare il consumo giornaliero di alcol. · Evitare l´esposizione eccessiva Dom · Evitare l´esposizione a note sostanze cancerogene. · Donne 25 anni di età dovrebbero partecipare screening cervicale. · Donne 50 anni dovrebbero partecipare screening mammografico. · Uomini e donne di 50 anni dovrebbero partecipare allo screening del colon-retto. · Tutti devono partecipare a programmi di vaccinazione contro il virus dell´epatite B. Fatto # 3: La Commissione coordina l´azione dell´Ue per affrontare i fattori di rischio di cancro. Con un terzo dei tumori sia prevenibile, affrontare i fattori di rischio (o determinanti), è in prima linea della strategia della Commissione volta a ridurre l´incidenza dei tumori. La Commissione si rivolge a tutti i principali fattori di rischio, ad esempio attraverso una politica ambiziosa di controllo del tabacco che comprende sia le leggi che regolano robusti prodotti del tabacco e il divieto di pubblicità e di sponsorizzazione di tali prodotti, un premiato a livello paneuropeo campagna "Ex-fumatori sono inarrestabili" , strategie e piattaforme per l´azione congiunta di alcol e la nutrizione e l´attività fisica che riuniscono gli Stati membri e una vasta gamma di parti interessate, comprese le Ong e l´industria. La Commissione contribuisce ulteriormente alla prevenzione del cancro combattendo i fattori ambientali come l´esposizione a sostanze cancerogene e mutagene sia all´interno (anche sul posto di lavoro) e all´aperto. A tal fine prevede attraverso lo sviluppo e l´attuazione della legislazione sulla qualità dell´aria, del suolo e dell´acqua e l´esposizione chimica generale (cioè in acqua, rifiuti e inquinanti organici). Fatto # 4: Una azione comune dell´Unione europea mira a ridurre l´incidenza del cancro del 15% entro il 2020 Nel 2009, la Commissione ha lanciato "Il partenariato europeo per la lotta contro il cancro", finanziato come azione comune nell´ambito del programma dell´Ue per la salute, che prevede tutti gli Stati membri, mettendo in atto un piano integrato del cancro entro la fine del 2013. Tali piani dovrebbero contribuire a raggiungere l´obiettivo ambizioso di ridurre l´incidenza del cancro nella Ue del 15% entro il 2020. Il partenariato copre l´ampio spettro di prevenzione del cancro e di controllo e si concentra l´azione su 4 aree: · Promozione della salute e prevenzione del cancro , tra cui lo screening; · Individuazione delle migliori pratiche nel cancro-correlata assistenza sanitaria ; · La raccolta e l´analisi dei comparabili di dati e informazioni; · Un approccio coordinato al cancro ricerca . Prima della fine del suo mandato nel 2014, il partenariato preparerà uno stato-of-play di progressi degli Stati membri nell´attuazione di piani oncologici nazionali, tra cui l´analisi del loro contenuto nonché di una valutazione della loro efficacia. Sarà anche facilitare il trasferimento di conoscenze e di buone pratiche tra gli Stati membri dell´Ue. Gli Stati membri hanno già iniziato a collaborare in un nuovo post-2014 di controllo del cancro completa azione comune. Cancro un posto di rilievo nella proposta della Commissione per il 3 ° Programma europeo per la Salute (2014-2020). Fatto # 5: Popolazione basati su programmi di screening per il seno, il cancro del collo dell´utero e del colon-retto sono in fase di implementazione in tutta Europa a seguito di una raccomandazione dell´Ue. Uno screening di qualità dà ai pazienti la possibilità di ricevere tempestive e spesso un trattamento salvavita, attraverso la diagnosi precoce. Se rilevato in una fase precedente, il cancro è più sensibile ai trattamenti meno aggressivi. Il 2003 raccomandazione del Consiglio sullo screening dei tumori di cui i principi di buone prassi in materia di diagnosi precoce del cancro e ha invitato tutti gli Stati membri ad adottare misure comuni per l´attuazione nazionali, basati sulla popolazione programmi di screening per il seno, il cancro del collo dell´utero e del colon-retto, con garanzie di qualità adeguata a tutti i livelli. L´ultimo rapporto (dal 2008) sull´attuazione della presente raccomandazione è emerso che sono stati compiuti progressi, ma gli Stati membri è sceso al di sotto dell´obiettivo fissato per il numero minimo di esami di oltre il 50%. Miglioramenti sono attesi quando la prossima relazione di attuazione è stato pubblicato nel 2014. Nel frattempo, come un ulteriore ausilio per gli Stati membri, la Commissione ha elaborato un completo insieme di linee guida europee di garanzia di qualità per lo screening di tutti e tre i tipi di cancro. Supplementi al orientamenti in seno e lo screening del cancro del collo dell´utero - originariamente pubblicati nel 2006 e nel 2008 rispettivamente, sono ora disponibili a seguito di un progetto finanziato dall´Unione europea, coordinato dall´Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Fatto # 6: Un importante sviluppo nello screening del cancro al seno è in corso. Il carcinoma della mammella è il tumore sia più diffuso tra le donne nell´Unione europea e la causa più frequente di morte per cancro correlato. Alla luce dell´invecchiamento della popolazione, questa tendenza è destinata a continuare. Il peso di questa malattia può essere ridotto attraverso una combinazione di diagnosi precoce, diagnosi efficace e trattamento ottimale. Il Centro comune di ricerca, il ´braccio scienza´ della Commissione europea, sta attualmente sviluppando il primo sistema europeo di accreditamento facoltativo per i servizi di cancro al seno. Reparti clinici che aderiscono a questo programma sarà riconosciuto come il ´gold standard´ per le donne in Europa, in termini di screening e il trattamento del cancro al seno. Questo è il sistema di accreditamento sviluppato nel settore dei servizi sanitari in Europa. Fatto # 7: L´ue investe oltre € 180 milioni ogni anno nella ricerca sul cancro. L´ue è un importante finanziatore della ricerca sul cancro. Nel corso degli ultimi sei anni, l´Ue ha investito più di € 1100000000 in ricerca collaborativa internazionale, ricerca di frontiera, programmi di mobilità, partenariati pubblico-privato e il coordinamento degli sforzi nazionali di ricerca sul cancro. Più della metà di questo bilancio - € 680 milioni di euro - è stato utilizzato per incoraggiare i giocatori provenienti da tutta Europa e non solo di unire le forze in ´progetti di ricerca collaborativa´ , a trovare nuovi modi per combattere il cancro e aiutare i pazienti. Questi progetti ci aiutano a capire meglio come i vari tipi di cancro si sviluppano, come possono essere diagnosticati e trattati in precedenza con maggior successo. Per esempio, finanziato dall´Ue progetto Adamant identificato nuovi biomarcatori e anticorpi per rilevare e trattare alcuni tumori. Un certo numero di prodotti antitumorali sviluppati dal progetto sono ora in fase di sperimentazione clinica, dando una nuova speranza per i malati di cancro e alle loro famiglie. Sperimentazione clinica di medicinali oncologici e terapie nuovi sono anche al centro del Eurosarc rete , che si concentra sulla rari tumori maligni che interessano i tessuti molli e ossa. Per questo progetto, lavorando in tutta Europa era l´unico modo per reclutare abbastanza pazienti in un arco di tempo ragionevole per effettuare le prove, cosa che non sarebbe stato possibile per un singolo paese. Fatto # 8: Attraverso un partenariato pubblico-privato, l´Unione europea sta accelerando l´innovazione importante passo avanti nella lotta contro il cancro. Attraverso la sua Iniziativa materia di medicinali innovativi (Imi), l´Ue ha unito le forze con l´industria farmaceutica europea per ottenere l´innovazione rivoluzionaria e portare nuovi farmaci e trattamenti per i pazienti più veloce, anche per il cancro. All´interno, i finanziamenti Ue Imi - utilizzato esclusivamente per sostenere i partner come le piccole e medie imprese, università, organizzazioni di pazienti e agenzie di regolamentazione - è abbinato con i contributi in natura di grandi imprese che fanno parte della Federazione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche (Efpia). Ad oggi, l´iniziativa ha dedicato circa € 80 milioni per la ricerca sul cancro internazionale e progetti di innovazione che identificano nuovi biomarker per fare nuove terapie e farmaci sicuri ed efficaci. Per esempio, il progetto "Oncotrack" pionieri l´uso su larga scala genomica per migliorare la diagnosi precoce del cancro al colon, che aumenterà le possibilità di sopravvivenza e di successo del trattamento. E il progetto ´Quic-concetto´ , condotto dall´Organizzazione Europea per la Ricerca e la Cura del Cancro, svolge attività di ricerca in nuovi biomarcatori per migliorare lo sviluppo del cancro della droga. Fatto # 9: La Commissione armonizza e migliora a livello europeo le informazioni sul cancro. Affidabili, comparabili e di alta qualità dei dati e gli indicatori sul cancro sono un fattore chiave per migliorare i programmi di prevenzione e dei processi di controllo e l´assistenza in tutta l´Ue attraverso la standardizzazione e l´armonizzazione delle migliori pratiche. Dati armonizzati del cancro è anche una risorsa inestimabile per l´epidemiologia del cancro, consentendo una maggiore comprensione delle differenze e delle cause relative a studi di popolazione oltre i confini regionali e nazionali. Il Centro comune di ricerca sta attualmente sviluppando un sistema armonizzato sistema informativo cancro per l´Europa , in collaborazione con la Rete europea di registri sul cancro (Encr) e le parti interessate importanti, come l´Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), il gruppo Eurocare e altri. Questo genererà un atlante dinamica europea sul cancro al fine di guidare e monitorare interventi di politica europea del cancro. Fatto # 10: I pazienti affetti da rare forme di cancro molto beneficio dal valore aggiunto che l´Ue fornisce. I tumori rari sono malattie rare (malattie che colpiscono meno di 5 persone su 10 000) ed eseguire le stesse sfide. Rispetto agli adulti, una percentuale di gran lunga maggiore dei 40 000 bambini con diagnosi di cancro ogni anno nell´Ue sono rare forme della malattia. Il cancro infantile è quasi sempre molto grave ed è la principale causa di morte per malattia nei bambini. I pazienti con tumori rari si trovano ad affrontare sfide particolari comprese le diagnosi tardive o errate, difficoltà a trovare esperienza clinica e l´accesso trattamenti appropriati, la difficoltà di realizzazione di studi clinici, eventuale mancanza di interesse nello sviluppo di nuove terapie, incertezza nel processo decisionale clinico, e la scarsità di registri e banche di tessuti disponibili. Cooperazione europea sulle malattie rare può fare una grande differenza per i pazienti affetti da tumori rari. La Commissione europea aiuta a riunire le scarse conoscenze e le risorse frammentato in singoli paesi della Ue e massimizzare le sinergie e risultati. I "diritti dei pazienti relativi all´assistenza transfrontaliera direttiva sanitaria» (2011/24/Ue) che devono essere recepite in ottobre da parte di tutti gli Stati membri prevede la creazione di reti europee di riferimento, alcuni dei quali quasi certamente si concentrano sui tumori rari. Il principale valore aggiunto è quello di contribuire a migliorare l´accesso alla diagnosi, nonché la consegna di alta qualità, l´assistenza sanitaria accessibile e conveniente per i pazienti con una condizione medica che richiede particolare esperienza o di risorse, in particolare nei settori medici in cui la competenza è rara. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/research/health/medical-research/cancer/index_en.html  http://ec.Europa.eu/health/major_chronic_diseases/diseases/cancer/index_en.htm    
   
   
ASL 11 EMPOLI: CANTO E MUSICOTERAPIA PER LE DONNE OPERATE DI TUMORE AL SENO  
 
Empoli, 4 febbraio 2013 - Attualmente sono 25 le donne iscritte ai due corsi di canto e musicoterapia finanziati da Astro (Associazione per il sostegno terapeutico e riabilitativo in oncologia). Cantare e fare musica per superare un periodo difficile, per rafforzare la speranza e la voglia di lottare contro una patologia che può essere curata come quella oncologica, rappresentano un’esperienza unica nel suo genere con ricadute positive sul piano riabilitativo. Il primo dei due corsi, attivato nel 2009 nei locali di Villa Reghini a Sovigliana di Vinci, è stato progettato ed eseguito da Francesca Falorni per la parte tecnico-sanitaria e da Jenny Fumanti per la parte musicale e canora, con la supervisione del musicista Alessandro Verdecchia. Si svolge ogni venerdì, dalle ore 21.00 fino quasi a mezzanotte. Il secondo corso, avviato nel 2010 nei locali della sezione empolese dell’Avis di viale delle Olimpiadi in seguito al numero crescente di richieste, si svolge ogni giovedì pomeriggio, dalle ore 17.30 alle 19.30. I corsi sono gratuiti e per parteciparvi occorre essere associate ad Astro. Per informazioni è possibile contattare i volontari di Astro all’ospedale “San Giuseppe” in via Boccaccio a Empoli, nel padiglione H, terzo piano, stanza n. 305, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 17.30 alle ore 19.00 oppure telefonare al numero di cellulare 3408211429 o inviare un’e-mail all’indirizzo info@donnediastro.Net  
   
   
CANCRO: “PARITÀ DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI” ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI  
 
Roma, 4 febbraio 2013 – Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la “massima concretezza, lungimiranza ed equità” realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (Aiom - Associazione Italiana di Oncologia Medica, Airo - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, Sico - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, Sie - Società Italiana di Ematologia e Sipo - Società Italiana di Psico-oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella Favo (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). “Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente Favo - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l’organizzazione dei servizi e più efficace l’utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l’effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l’accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione”. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l’attenzione dei candidati, “il superamento – si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l’attuazione del Piano Oncologico Nazionale 2011-2013 (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-regioni), l’approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione”. Nel 2012 in Italia si sono registrati 364.000 nuovi casi di tumore (circa 1.000 al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l’incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde 35.000 euro l’anno. “Vanno eliminate – afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente Aiom - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) nell’accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l’ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell’ente regolatorio europeo (Ema) e italiano (Aifa). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo”. Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socio-economico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa 25.800 euro l’anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati Inps) e nell’ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine Favo-censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e caregiver) che si prendono cura dei malati. “Siamo allarmati – conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l’accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L’eliminazione delle disparità passa anche attraverso l’attuazione del Piano d’indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-regioni il 10 febbraio 2011. Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato”.  
   
   
SALUTE: IN FVG PROGETTO CONTRO ALLERGIE DA COSMETICI  
 
Trieste, 4 febbraio 2013 - Oltre 123 mila euro saranno erogati dallo Stato alla Regione per l´attivazione del Programma nazionale relativo alla segnalazione di eventi gravi avversi come effetti collaterali dell´uso di cosmetici. Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, presentando in Giunta la delibera relativa a un progetto innovativo, per il quale il Friuli Venezia Giulia ha ottenuto, sulla base di un bando di gara nazionale, un importante finanziamento. La Giunta regionale ha votato ieri la gestione di questo fondo, che permetterà al Friuli Venezia Giulia di implementare la rete di sorveglianza e di controllo in relazione a questo particolare tema, poco noto, ma reso sempre più centrale anche in relazione a nuove norme nazionali che impongono la farmacosorveglianza sui cosmetici. Il finanziamento di 123 mila euro sarà gestito dall´Azienda servizi sanitari n.6 "Friuli Occidentale" in collaborazione con l´Azienda n.2 "Isontina" e l´Azienda ospedaliero-universitaria di Trieste, le realtà che in Regione già si occupano di questo tema: il fondo verrà utilizzato prevalentemente a scopo di divulgazione e di prevenzione, in primis nei confronti di farmacisti e medici, chiamati a loro volta a sensibilizzare i cittadini ed a sorvegliare e segnalare possibili effetti nocivi dei cosmetici sulla salute delle persone. In particolare, la Giunta ha stabilito che l´Azienda n.6 realizzerà un cortometraggio che verrà inviato alle farmacie, l´Azienda n.2 preparerà materiale informativo ed effettuerà azioni formative nei confronti dei medici, mentre l´Azienda "Ospedali Riuniti di Trieste" avvierà un´indagine epidemiologica che verrà effettuata sugli accessi al Pronto soccorso per problemi correlati all´utilizzo di cosmetici e la realizzazione di un protocollo per facilitare l´accesso dei pazienti con problemi dermatologici o sospette allegopatie da cosmetico ai presidi specialistici di riferimento.  
   
   
MARCHE: APPROVATI I CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE E I FINANZIAMENTI DELLE COMUNITÀ PER DISABILI GRAVI.  
 
Ancona, 4 febbraio 2013 - Sono stati ridefiniti i criteri per l’individuazione delle Comunità socio educative riabilitative residenziali per disabili gravi (Co.s.e.r.) nelle Marche e per la determinazione del cofinanziamento regionale. “Era necessario – spiega il vice presidente e assessore regionale con delega ai Servizi sociali, Almerino Mezzolani – redigere una sorta di mappatura delle Co.s.e.r. Tale da consentire alla Regione di monitorare le strutture esistenti e ridefinire i criteri di compartecipazione dei vari soggetti coinvolti, ai fini di un’adeguata razionalizzazione delle risorse finanziarie”. Le Co.s.e.r. Sono strutture residenziali a carattere comunitario rivolte a persone maggiorenni in condizioni di disabilità con nulla o limitata autonomia e non richiedenti interventi sanitari continuativi, temporaneamente o permanentemente prive del sostegno familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia considerata impossibile. “Si tratta – continua Mezzolani – di strutture integrate con la rete dei servizi territoriali che garantiscono una soluzione residenziale sostitutiva e di sollievo alla famiglia quando quest’ultima viene meno o non è in grado di rispondere ai bisogni del proprio congiunto”. Allo stato attuale sul territorio regionale sono state autorizzate al funzionamento 29 strutture, tra cui una Co.s.e.r. Multipla, rispetto alle quali la Regione, nel corso di questi ultimi anni, ha compartecipato ai costi di gestione. I criteri approvati dalla Giunta regionale prevedono l’impegno da parte della Regione a cofinanziare una Co.s.e.r. Ogni 50mila abitanti per provincia, con una ricettività massima di 10 posti a struttura. Viene mantenuta la cifra di € 115 come importo di riferimento della retta giornaliera di degenza per ogni ospite rispetto alla quale la regione concorre nella misura del 50%. La quota restante della retta giornaliera viene così ripartita: 25% a carico delle Aree Vaste dell’Asur Marche; 25% a carico dei Comuni di residenza dei disabili ospiti, detratta la compartecipazione degli utenti, quest’ultima calcolata esclusivamente su tutti i redditi personali dello stesso compresa l’indennità di accompagnamento.  
   
   
BOLZANO: CORSO DEL SERVIZIO PNEUMOLOGICO PER SMETTERE DI FUMARE  
 
 Bolzano, 4 febbraio 2013 - Il Servizio pneumologico dell’Azienda Sanitaria di Bolzano e l´Assessorato provinciale alla Sanità organizzano in febbraio e marzo un corso in italiano per smettere di fumare. Il corso è rivolto ai fumatori che abbiano maturato la decisione di smettere e che, non riuscendoci da soli, necessitano di un aiuto specialistico. Come è noto su scala mondiale il fumo di sigaretta è una delle principali cause di morte evitabile. Gli effetti più nocivi del tabagismo si registrano nei confronti dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, ma il fumo è particolarmente pericoloso anche nel periodo della gravidanza e pregiudica in maniera considerevole il rendimento sportivo. Per aiutare coloro che hanno deciso di smettere di fumare il Servizio pneumologico dell’Azienda Sanitaria di Bolzano organizza in febbraio e marzo un corso in madrelingua italiana per smettere di fumare. Il corso è rivolto ai fumatori che abbiano maturato la decisione di smettere e che non riuscendoci da soli, necessitano di un aiuto specialistico. Il programma è articolato in 10 incontri serali che si svolgeranno nei giorni: 5, 8, 13, 15, 19, 22, 26 febbraio e 1, 5, 8 marzo. Orario: 18 - 19,30. Il costo di partecipazione al corso è di 55,55 euro (ticket). Relatori del corso saranno il Dr. Daldoss A. Psicologo, il Dr. Triani, pneumologo, ed il dietista Sig. Pizzini. Info: Assistente Sanitaria presso il Centro Consulenze Fumatori, Bolzano Piazza Loew Cadonna, 12. Tel.: 0471-909615 / 909600; Lun- Ven. Dalle ore 8.30-12.00 e 14.00-16.00.  
   
   
MILANO: ALBO DA 10.000 ISCRITTI, NASCE LA “BADANTE SOCIALE”. GIÀ 200 CANDIDATI CUOCHI PER “INDOVINA CHI TI PORTO A CENA”. UN CONTO CORRENTE PER I MILANESI IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE  
 
Milano, 4 gennaio 2013 - Un nuovo servizio badanti che aumenterà il numero di persone iscritte all’Albo dagli attuali 4.000 nominativi a 10.000, e fornirà alle famiglie che si rivolgono al Comune personale qualificato e formato, in grado di affrontare con la giusta preparazione un ruolo così delicato come l’assistenza agli anziani. Altra novità: la figura della “badante sociale” che affiancherà quella tradizionale occupandosi di più persone, in base alle esigenze delle famiglie e dell’anziano e potrà, così, soddisfare situazioni diverse, dal numero di ore di assistenza al costo ridotto per singolo nucleo familiare. Sono alcuni degli obiettivi indicati nelle linee guida approvate l’ 1 febbraio dalla Giunta comunale per la realizzazione del bando che istituirà il nuovo servizio. Il bando (procedura ad evidenza pubblica con aggiudicazione all’offerta più vantaggiosa) sarà pubblicato a fine mese. L’affidamento sarà per una durata di 36 mesi, per una spesa complessiva prevista di circa 600.000 euro. Gli obiettivi del nuovo servizio saranno: aumentare il numero delle persone assistite a domicilio; prevedere forme di condivisione tra più utenti delle badanti; migliorare la qualità dell’assistenza, connettendola a custodi e assistenti sociali; ampliare la flessibilità nei sistemi di offerta; garantire attenzione maggiore ai bisogni e alle preferenze individuali; promuovere interventi finalizzati alla regolarizzazione dei contratti di lavoro; sviluppare modalità di “tutoring domiciliare” attraverso la rete dei servizi domiciliari dell’Amministrazione comunale, di monitoraggio e verifica dell’attività resa da personale dedicato all’assistenza familiare; sviluppare azioni formative e di counseling volte a informare, orientare e supportare la famiglia e il personale dedicato all’assistenza familiare, attraverso la promozione di operazioni di sinergia e di rete dei Comuni con sportelli di ascolto e orientamento, nonché quelli di incontro di domanda/offerta, già presenti sul territorio; aumentare il sostegno alla formazione e aggiornamento del personale addetto all’assistenza familiare. Anziani e studenti universitari. Nelle prossime settimane, inoltre, il Comune darà il via a un progetto, promosso da esperienze del Terzo settore, riguardante l’ospitalità da parte di anziani di studenti universitari, nel nome dello scambio di relazioni tra generazioni e del contrasto al mercato nero della casa. “Indovina chi ti porto a cena”: già 200 i candidati. Continua l’iniziativa di “arruolamento” dei volontari cuochi per una cena in compagnia di anziani soli. Chi volesse partecipare mettendo a disposizione le proprie abilità in cucina e la voglia di trascorrere un po’ di tempo facendo compagnia a una signora o a un signore anziani può scrivere una mail a info@cittadinifattivi.It. Sarà contattato dal Comune e, dopo la verifica di identità e congruità con lo spirito dell’iniziativa, sarà “arruolato”. L’iniziativa, partita la settimana scorsa, sta suscitando un grande interesse e sono giunte già numerose candidature (circa 200), anche provenienti da esponenti del mondo della ristorazione. Il servizio partirà nel mese di marzo, dopo che, nelle prossime settimane, colloqui mirati garantiranno un efficace monitoraggio delle potenzialità. Conto corrente per i milanesi in difficoltà. Il Comune ha messo a disposizione un conto corrente dedicato agli anziani in difficoltà, aperto qualche anno fa e scarsamente utilizzato. Il conto corrente su cui è possibile effettuare donazioni è attivo presso la filiale della Banca Intesa San Paolo di corso Garibaldi. È il conto corrente n. 203061/11 intestato a Ufficio “Emergenze in difficoltà”. Il ricavato sarà utilizzato per aiutare anziani, ma anche altre categorie di cittadini in difficoltà.  
   
   
GENERE E SALUTE: UNA MEDICINA ATTENTA ALLE DIFFERENZE TRA DONNE E UOMINI  
 
Trento, 4 febbraio 2013 - Di genere e salute e di una medicina attenta alle differenze tra donne e uomini si è parlato a Comano Terme, presso la sala consiliare del municipio, in un incontro pubblico organizzato dalla Provincia autonoma di Trento e dal gruppo Donne Rurali del Bleggio, che ha visto l´intervento di Maurizio Del Greco, dirigente medico di Cardiologia – U.o. Di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Santa Chiara, Ospedale di Trento. La serata ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e interessato che alla fine non ha fatto mancare interventi e domande. Il dottor Del Greco ha spiegato come nella storia molti autorevoli studi in materia medica si siano basati su indagini rivolte soprattutto verso pazienti di sesso maschile e come indagini più recenti abbiano invece messo in luce le differenze, nei sintomi di importanti patologie, tra uomini e donne. Ha sottolineato come sia importante nello studio delle malattie e nella terapia tenere conto delle differenze fisiche, ormonali, tra uomo e donna e considerare il diverso effetto che i medicinali possono avere a seconda che siano somministrati a uomini o donne. Si tratta, ha detto, di un approccio relativamente recente e che si sta diffondendo. L’incontro di ieri era il primo di tre appuntamenti che si tengono in diverse località del Trentino con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza verso la tematica della medicina di genere. I prossimi incontri saranno il 4 febbraio a Coredo e l´ 11 febbraio a Tesero. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Genere e salute” dell’assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza. La medicina, questo il tema dell´iniziativa, ha tradizionalmente avuto come modello di riferimento l’organismo dell’uomo (maschio-adulto-bianco) negando di fatto le differenze biologiche, fisiologiche, culturali e sociali che caratterizzano l’esistenza di uomini e donne e che possono influire sulla diagnosi e la cura delle patologie. Negli ultimi decenni, però, ha iniziato a svilupparsi una disciplina nuova ed innovativa, la medicina di genere, che si pone l’obiettivo di introdurre all’interno della medicina la variabile “genere” così da garantire l’equità nel trattamento di pazienti uomini e donne.  
   
   
LA I GIORNATA INTERNAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE E PREVENZIONE DEL CANCRO OVARICO FRASCATI, 8 MARZO 2013 PRESSO VILLA TUSCOLANA - CENTRO CONGRESSI  
 
Frascati, 4 febbraio 2013 - Sulla scia della serie di manifestazioni inserite nel "Mese del cancro ovarico" stabilito negli Stati Uniti dal Presidente Barack Obama - Settembre 2012 - l´A.di.m.o. Associazione Onlus promuove in data 8 marzo 2013 "La I giornata internazionale di sensibilizzazione e prevenzione del cancro ovarico". Nata da un progetto di Elisabetta Bernardini "La giornata Internazionale di sensibilizzazione e prevenzione del cancro ovarico", da tenersi ogni anno l’8 marzo, data non scelta a caso in concomitanza con la Festa della donna, intende porsi all´attenzione della società civile e delle Istituzioni come una manifestazione volta a far meglio comprendere, e prevenire, una malattia fra le più gravi e devastanti nella sfera delle patologie femminili. L´intento di realizzare una giornata interamente dedicata a far conoscere le problematiche legate al cancro dell´ovaio, nasce dalla consapevolezza dell´importanza della preventiva diagnosi precoce quale arma, la migliore, per difendersi da questo terribile male e dai rischi drammatici che ne conseguono.  
   
   
C.I.C. – CHAMPIONS’ INTERNATIONAL CAMPS LA NUOVA SFIDA INTERNAZIONALE DEI CAMPIONI  
 
Milano, 4 febbraio 2013 - Il Progetto C.i.c. – Champions’ International Camps nasce in Italia dall’amicizia e dalla conoscenza di un gruppo di campioni, manager e giornalisti accomunati dalla passione per il Calcio. I soci fondatori sono i quattro campioni: Alessandro Costacurta (Presidente), Massimo Ambrosini, Fabio Cannavaro e Massimo Oddo; i manager sportivi Paolo Taveggia (Amministratore Delegato) Giovanni Branchini e altri professionisti del mondo dello sport. Il Progetto C.i.c. Vuole offrire ai ragazzi e alle ragazze di tutto il mondo una ‘Soccer Experience’ unica, esclusivamente all´insegna del divertimento e della passione per il calcio e non solo per una specifica maglia, una bandiera, una società sportiva. Nel 2013 i Camps saranno organizzati negli Stati Uniti: a New York, Chicago, Baltimora, Portland, Los Angeles e San Diego e in Venezuela a Caracas, con l’obiettivo di ampliare l’attività in altri Paesi del mondo. Si rivolgeranno a ragazzi e ragazze da 8 a 14 anni che lavoreranno per una intera settimana a stretto contatto con i 4 Campioni di Cic e altri calciatori di valore internazionale. Oltre alla formazione sportiva al più alto livello tecnico, i Camps avranno come finalità l’educazione ai principi del fair play e della sana alimentazione, testimoniati dai Campioni e da esperti.