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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Febbraio 2013 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UN PIANO D´AZIONE EUROPEO PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO E AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI |
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Bruxelles, 4 febbraio 2013 - La Commissione europea ha adottato il 31 gennaio un piano d´azione europeo per il commercio al dettaglio e un Libro verde sulle pratiche commerciali sleali nella catena di fornitura tra imprese di prodotti (alimentari e non alimentari). I servizi di vendita al dettaglio e all´ingrosso costituiscono uno dei settori economici principali dell´Unione europea e hanno un ruolo importante da svolgere per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro nel quadro della strategia Europa 2020: rappresentano infatti l´11% del Pil dell´Ue e il 29% delle Pmi europee, e danno lavoro a quasi 33 milioni di persone, offrendo opportunità di occupazione in particolare ai giovani, alle donne e ai lavoratori con livelli bassi di competenze e qualifiche. Rimangono però alcuni ostacoli che impediscono il buon funzionamento dell´approvvigionamento transfrontaliero, l´accesso dei consumatori ai servizi al dettaglio transfrontalieri e l´ingresso sul mercato dei dettaglianti. Il Commissario per il mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "I dettaglianti svolgono una funzione essenziale per garantire che i consumatori dell´Ue beneficino del mercato unico. Alcune barriere, tuttavia, continuano a ostacolare la creazione di un mercato unico del commercio al dettaglio efficiente e competitivo. Questo piano d´azione definisce una strategia per rendere il settore più competitivo e più efficiente dal punto di vista economico, ambientale e sociale. È fondamentale, d´altra parte, il rispetto delle regole del gioco", ha proseguito Barnier. "Le pratiche commerciali sleali mettono in pericolo la vitalità delle imprese e rendono inefficiente la catena della fornitura al dettaglio. I consumatori devono poter ottenere prezzi competitivi, ma è giusto che anche i fornitori della distribuzione al dettaglio possano contare su prezzi giusti per i loro prodotti". Le azioni previste dal piano d´azione per il commercio al dettaglio rispondono a cinque priorità: · dare maggiori diritti ai consumatori informandoli meglio; · migliorare l´accessibilità dei servizi al dettaglio promuovendo uno scambio di buone pratiche tra Stati membri sulla programmazione commerciale e territoriale; · favorire relazioni commerciali più eque e sostenibili lungo la catena di fornitura dei prodotti alimentari e non alimentari; · collegare meglio tra loro il commercio al dettaglio e l´innovazione; · migliorare l´ambiente di lavoro, ad esempio grazie a una migliore corrispondenza tra le esigenze dei datori di lavoro e le competenze del personale. La Commissione istituirà un gruppo permanente per la competitività nel commercio al dettaglio che contribuirà a sviluppare ulteriori obiettivi specifici per i settori individuati, a monitorare i progressi conseguiti e a formulare raccomandazioni per assicurare la piena attuazione delle azioni incluse nel piano, oltre a prestare consulenza, se necessario, alla Commissione stessa in merito ad altre nuove iniziative che potrebbero essere proposte. Una delle iniziative principali consiste in un Libro verde che avvia una consultazione sulle pratiche commerciali sleali nella catena di fornitura alimentare e non alimentare tra imprese, adottato contemporaneamente al piano d´azione. La consultazione, della durata di tre mesi, aiuterà la Commissione a valutare l´entità delle pratiche commerciali sleali e a raccogliere elementi di prova circa la loro incidenza sull´economia e sull´attività transfrontaliera. Esaminerà inoltre l´efficacia dei quadri legislativi e di autoregolamentazione adottati per combattere queste pratiche a livello nazionale ed esaminerà il rischio che gli attuali approcci divergenti conducano a una frammentazione del mercato unico. Tutti gli interessati sono invitati a presentare le loro opinioni in risposta alle domande formulate dal Libro verde entro il 30 aprile 2013. Nel caso specifico delle pratiche commerciali sleali nel settore alimentare, è stata istituita nel 2010 una piattaforma di esperti sulle pratiche contrattuali tra imprese in seno al Forum ad alto livello per un migliore funzionamento della catena di fornitura alimentare, incaricata di cercare soluzioni al problema. In occasione della riunione del Forum ad alto livello del dicembre 2012 (si veda Ip/12/1314) è stato annunciato un approccio duplice. L´adozione del Libro verde sulle pratiche commerciali sleali nella catena di fornitura alimentare e non alimentare tra imprese interviene parallelamente alle attività del Forum e la Commissione intende avviare una valutazione d´impatto che analizzi diverse opzioni possibili per affrontare la situazione, dall´autoregolamentazione all´emanazione di un atto legislativo. Si veda inoltre il documento Memo/13/47 Per ulteriori informazioni Gli ostacoli al mercato unico del commercio al dettaglio sono stati individuati nella relazione della Commissione "Esercizio di sorveglianza del mercato nel settore del commercio e della distribuzione" del luglio 2010 (Ip/10/885), nella risoluzione del Parlamento europeo "Un commercio al dettaglio più efficace e più equo" del luglio 2011 e nei seminari organizzati dalla Commissione con rappresentanti dei principali interessati nel corso della preparazione del piano d´azione. Http://ec.europa.eu/internal_market/retail/index_en.htm |
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UNA NUOVA DIMENSIONE NELLE TELECOMUNICAZIONI MOBILI |
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Bruxelles, 4 febbraio 2013 - L´industria della telefonia mobile si sta evolvendo e crescendo costantemente a un ritmo smisurato. Anche se questo ritmo eccezionale di crescita è entusiasmante, esso presenta anche una serie completamente nuova di sfide. Per tenere il passo della domanda, i fornitori di servizi dovranno fare degli investimenti per migliorare velocità, intelligenza e affidabilità della rete. Infatti, con la comparsa di dispositivi a schermo largo, come smartphone e tablet Pc, gli abbonati alla rete chiedono ai propri operatori di essere in grado di usare i loro dispositivi portatili allo stesso modo in cui usano la loro connessione a internet a casa o in ufficio. Questo si traduce in una domanda per una larghezza di banda alta e con picchi che sta mettendo sotto pressione le attuali infrastrutture di rete e i modelli di business, che non sono stati concepiti per questo nuovo uso. Questa domanda di banda larga onnipresente ad alta velocità sta facendo pressione per una convergenza e interoperabilità delle topologie di rete a banda larga mobili, cablate e wireless come supporti dell´internet del futuro. Tuttavia, l´infrastruttura di backhauling sta diventando un collo di bottiglia per lo sviluppo di queste soluzioni di rete. In effetti, solo l´1-2 % dei cittadini europei è connesso a Internet ad alta velocità mediante reti a fibra ottica (contro il 12 % in Giappone e il 15 % in Corea del Sud), limitando così i benefici della tecnologia. Il progetto europeo E3network progetterà un ricetrasmettitore E-band per l´infrastruttura di backhaul delle reti future. Il suo obiettivo principale è quello di progettare un ricetrasmettitore che permetta la trasmissione di dati a una velocità di 10Gbps (Gigabit per secondo) mediante una nuova infrastruttura di rete nei paesi membri dell´Ue. Essa funzionerà nella E-band, che consente trasmissioni altamente concentrate con fascio "a matita" e grande ampiezza di banda. Le proprietà del fascio a matita agevolano un grado elevato di riutilizzo della frequenza nell´impiego dei collegamenti di backhaul e riduce l´esposizione Emf dei cittadini europei. Il ricetrasmettitore userà moderne modulazioni digitali multi-livello per ottenere un´alta efficienza di spettro. Ciò, assieme alla grande ampiezza di banda, consentirà e fornirà elevate capacità superiori a 10 Gbps. Secondo il direttore del progetto Igone Vélez, "Noi stiamo studiando un modo per permettere a tutti di essere in grado di connettersi a Internet ovunque a una velocità molto elevata." I ricercatori del settore Electronics and Communications del Ceit-ik4 hanno sottolineato il fatto che il nuovo sistema significherà "una nuova dimensione nelle telecomunicazioni, dove i telefoni cellulari potranno essere usati in modi molto più sociali, anche nelle aree rurali". La ricerca sarà guidata dagli utenti finali e dai partner industriali per garantire che si occupi delle necessità delle generazioni future dell´infrastruttura della rete mobile. La possibilità di aumentare l´efficienza economica ed energetica delle infrastrutture di accesso/trasporto verrà illustrata da un prototipo integrato nella rete che fornisce segnale per 1 km con una fruibilità del 99,995 %. La tecnologia di backhaul sviluppata rafforzerà la posizione dell´industria europea nel campo della tecnologia delle infrastrutture di rete. Essa faciliterà la transizione verso stazioni base più piccole e più efficienti dal punto di vista energetico, che sono fondamentali per le nuove topologie di rete necessarie per affrontare i nuovi schemi di utilizzo dei cittadini europei. Per maggiori informazioni, visitare: E3network http://ict-e3network.Eu/index.html |
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"MEMORIZZAZIONE E ANALISI DI ENORMI QUANTITÀ DI DATI" |
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Buckinghamshire, 4 febbraio 2013 - Il 7 febbraio 2013 si terrà a Buckinghamshire, nel Regno Unito, un simposio intitolato "Memorizzazione e analisi di enormi quantità di dati" (Storage and Indexing of Massive Data). Il mondo sta annegando nei dati. Nelle aziende, ogni manager del pianeta è assediato dai dati. Arrivano in formato elettronico via e-mail, sono generati da impiegati che creano business plan e ordini di acquisto e si moltiplicano in modo quasi esponenziale. Il fatto che la maggior parte di questi dati non esistano in formato cartaceo dovrebbe, almeno in teoria, rendere la gestione dei dati molto più semplice. La realtà però è che è quasi impossibile concepire quanti dati si producono in un´azienda in un solo giorno, per non parlare degli anni. L´attuale ritmo in continua crescita al quale i dati vengono prodotti sta superando velocemente la nostra capacità di elaborarli e usarli. Questo evento esaminerà gli impressionanti metodi di calcolo per gestire enormi quantità di dati sviluppati finora e guarderà avanti, delineando un percorso per gestire i cambiamenti negli anni a venire. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2013/storing-massive-data/ |
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"DALLA LOGICA ALL´INFORMATICA: UN VIAGGIO LINGUISTICO" |
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Londra, 4 febbraio 2013 - Il 13 febbraio 2013 si terrà a Londra, nel Regno Unito, una conferenza intitolata "Dalla logica all´informatica: un viaggio linguistico" (From Logic to computer science: a linguistic journey). I linguaggi artificiali hanno dato luogo a uno dei più grandi sforzi intellettuali del Xx secolo. Essi sono maturati nell´ambito della logica matematica, intorno agli anni ´30, nella ricerca della metamatematica, ovvero la matematica della matematica. I primi linguaggi di programmazione moderni sono sorti negli anni ´50, rendendo possibile la scrittura dei complessi sistemi software di oggi, che svolgono la miriade di compiti ai quali ormai tutti ci affidiamo. La conferenza verterà sull´interazione tra logica e informatica, spiegando cosa occorre per capire un linguaggio artificiale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2013/logic-computer-science/ |
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"MIGRANTI IN EUROPA": LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN CONCORSO MULTIMEDIALE EUROPEO |
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Bruxelles, 4 gennaio 2013 - Che ruolo e che posto hanno i migranti in Europa? La Commissione invita gli studenti delle scuole di arte, grafica e comunicazione dei 27 Stati membri dell´Unione europea, più la Croazia, a riflettere sul contributo dei migranti alle società europee. I partecipanti al concorso europeo dovranno realizzare un´opera d´arte che rifletta la loro visione e illustri il ruolo dei migranti nella nostra vita quotidiana. Con questo concorso la Commissione vuole stimolare un dibattito e una riflessione costruttivi sulla condizione dei migranti in Europa e dare ai talenti europei emergenti la possibilità di esprimere il loro punto di vista. Il concorso è aperto a tutti gli studenti di più di 18 anni che frequentano un istituto superiore di arte/grafica/comunicazione in uno dei paesi dell´Ue o in Croazia. Le opere, che devono essere presentate dalle scuole entro il 21 giugno 2013, concorreranno in tre categorie: poster, fotografia e video. Ogni scuola potrà concorrere con una o più opere in una o più categorie. Le opere saranno valutate a livello nazionale e quelle giudicate migliori (fino a dieci per paese) verranno inviate a una giuria europea che selezionerà i 30 finalisti e nominerà un vincitore europeo per ciascuna categoria. La giuria sarà composta da professionisti della comunicazione, dell´arte e dei media e da membri delle comunità di migranti. Alla cerimonia di premiazione, che si terrà a Bruxelles e a cui dovrebbe partecipare Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni, saranno invitati gli autori delle 30 opere finaliste. Verrà inoltre aggiudicato un premio speciale in base ai risultati di una votazione pubblica sul sito Internet indicato in appresso. Un importo di 10 000 euro, da utilizzare a scopo didattico, sarà assegnato alle scuole degli studenti vincitori del primo premio in una delle tre categorie o del premio del pubblico. Per i termini e le condizioni del concorso si veda il seguente sito Internet: http://www.Migrantsineurope.eu/it. Contesto Nel 2011, anno in cui la popolazione mondiale ha superato i 7 miliardi di persone, l´Unione europea ospitava ben 20,2 milioni di cittadini di paesi terzi1, pari al 4% circa della popolazione totale dell´Ue (502,5 milioni) e al 9,4% della popolazione migrante mondiale, stimata a 214 milioni di persone. A titolo comparativo il Canada ospitava il 3,4% circa della popolazione migrante totale (7,2 milioni di persone, 21,3% della popolazione canadese) e gli Stati Uniti il 20% circa (42,8 milioni, 13,5% della popolazione statunitense). |
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TELECOM ITALIA: ANCHE L’IPAD PUO’ UTILIZZARE LA RETE LTE DI TIM E DAL 4 FEBBRAIO UN’ALTRA NOVITÀ: TIM APRE LA RETE 4G AGLI SMARTPHONE, TRA CUI L’IPHONE 5, CON PIANI TARIFFARI DEDICATI |
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Roma, 4 febbraio 2013 - Da oggi anche i possessori di iPad di 4°generazione e iPad mini possono abilitare i propri tablet alla navigazione utilizzando le elevate prestazioni della rete Lte di Tim. La tecnologia 4G offre ai clienti Tim una velocità 5-10 volte superiore a quella della rete Hspa a 14.4 Mbps e più del doppio rispetto a quella offerta dalla tecnologia Hspa a 42 Mbps. I servizi “Ultra Internet 4G” di Tim, sia per la clientela consumer che per quella business, sono già disponibili in 30 Comuni italiani: Roma, Napoli, Torino, Milano, Ancona, Brindisi, Catanzaro, Forlì, Genova, Padova, Palermo, Trento, Taranto, Treviso, Perugia, Pisa, Prato, Vicenza, Bari, Udine, Como ,Bormio, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Selva di Val Gardena, Madonna di Campiglio, Cavalese, Predazzo, Canazei e Tesero. Per accedere alla rete 4G di Tim è necessario avere un prodotto Lte e un’offerta dedicata, e non è richiesta la sostituzione della Sim. Per abilitare alla rete Lte i prodotti Apple (iPad di 4° generazione, iPad mini e iPhone 5) è inoltre necessario l’aggiornamento del sistema operativo. A partire dal 4 febbraio il portafoglio d’offerta di Tim si arricchirà di un’altra importante novità grazie al lancio dei piani tariffari “Ultra Internet 4G” dedicati agli Smartphone, tra cui l’iPhone5, che affiancheranno quelli già disponibili per chiavette e tablet. In particolare, tutti i clienti con carta prepagata che acquisteranno un nuovo Smartphone Tim 4G, avranno un mese di internet gratis su rete Lte. Mentre i Clienti interessati alle formule in abbonamento con Smartphone incluso, potranno scegliere tra: 4 Tutto Smartphone 4G, a partire da 25€/mese con 2Gb di Ultra Internet 4G, chiamate a 9cent al minuto e Tim Cloud con 200Gb 4 Tutto Compreso con Opzione Internet 4G. Per le offerte della gamma Tutto Compreso, è possibile aggiungere l’Opzione Internet 4G a 15€/mese, che consente di avere 1Gb di internet aggiuntivo e la possibilità di navigare su rete Lte. Anche in questo caso è incluso Tim Cloud con 200Gb. Oltre all’iPhone 5, a partire dal 4 febbraio saranno inseriti a listino anche i seguenti Smartphone 4G: Samsung Galaxy Siii Lte, Sony Xperia V, Nokia 920. Per quanto riguarda la clientela Business, l’offerta smartphone Lte sarà disponibile a partire da 10€/mese e va ad affiancarsi a quella per tablet e chiavette già commercializzata. Le informazioni sul dettaglio di tutte le offerte Lte per il mondo business sono disponibili sul sito www.Impresasemplice.it |
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FIRENZE: SOCIAL MEDIA E MUSICA: COME LA RETE STA MODIFICANDO IL MERCATO MUSICALE |
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Firenze, 4 febbraio 2013 - Lunedi 4 febbraio 2013 ore 11.00 - Via laura 48 (Aula 2) - Firenze Social Media e Musica: come la rete sta modificando il mercato musicale Interverranno: Luca Toschi (Communication Strategies Lab, Università di Firenze); Giancarlo Passarella (Musicalnews.com, U.d.u. Records label manager); Franco Bixio (Cinevox Records produttore esecutivo, Haveasync.com); Renato Marengo (Rai1 Demo, giornalista e produttore artistico); Italo Mastrolia (Avvocato esperto di diritto d´autore e delle proprietà intellettuali). Durante l’incontro sarà presentato il nuovo Corso di Aggiornamento “Social Media Strategies” organizzato dal “Communication Strategies Lab” dell´Università di Firenze. L´obiettivo è quello di insegnare il miglior uso dei social media nei vari settori delle organizzazioni, delle imprese, delle istituzioni, aiutando inoltre a realizzare e progettare campagne di comunicazione. Il corso è aperto anche ai non laureati. L´entrata all’evento è gratuita, ma è gradita la prenotazione. L’evento può essere seguito su streaming al seguente indirizzo: www.Comunicazionegenerativa.org E´ consigliata la partecipazione a: Studenti (anche delle Scuole Superiori) e neolaureati; Liberi professionisti; Formatori e insegnanti; Giornalisti ed operatori della comunicazione; Discografici e musicisti; Gestori di siti internet e webmaster; Aziende pubbliche e private; Amministrazioni e istituzioni; Enti non profit. Per contatti e prenotazioni: Communication Strategies Lab - tel. 055 2756196-197; e-mail: formazione@csl.Unifi.it oppure registrati on line |
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BOLZANO, INCONTRO PROVINCIA MUR-MINISTRO FORNERO: APPRENDISTATO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
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Bolzano, 4 febbraio 2014 - È iniziata il 1° febbraio con la visita alla scuola professionale provinciale per l´artigianato e l´industria a Bolzano la visita di tre giorni in Alto Adige del ministro al lavoro e alle politiche sociali Elsa Fornero. L´assessore Sabina Kasslatter Mur ha illustrato il modello locale dell´apprendistato e della formazione duale, che il ministro ha definito uno strumento efficace per combattere la disoccupazione giovanile. La formazione duale tra scuola professionale ed azienda vanta già una lunga tradizione in Alto Adige ma è un modello che in Italia sta muovendo adesso i primi passi, dopo la riforma statale del 2011 che ha fatto propri gli elementi centrali dell´apprendistato altoatesino. In avvio della sua tre giorni di visita in Alto Adige il ministro Elsa Fornero ha voluto conoscere da vicino proprio il modello di formazione professionale locale con la visita nella scuola in liongua tedesca per l´artigianato e l´industria di via Roma a Bolzano. "Abbiamo potuto mostrare al ministro come funziona il sistema dell´apprendistato in Alto Adige, che ha contribuito a contenere la disoccupazione giovanile e ad attenuare a livello locale le ricadute della recessione internazionale", ha sottolineato l´assessore alla scuola tedesca Sabina Kasslatter Mur, che ha accompagnato la signora ministro. Fornero ha condiviso questa posizione: "So che la Provincia di Bolzano dispone di un modello che funziona bene, una buona pratica che potrebbe essere esportata in altre Regioni." Proprio l´intreccio tra mondo del lavoro e mondo della formazione offre l´opportunità di fronteggiare con successo la disoccupazione giovanile, ha aggiunto il ministro. Kasslatter Mur ha spiegato che attualmente circa il 30% dei giovani altoatesini sfruttano le offerte della formazione professionale: "Nei 23 centri professionali vengono formati circa 10mila giovani." Per una riuscita del percorso sono importanti la collaborazione dell´azienda e la disponibilità dell´imprenditore ad investire in una buona formazione, ha ricordato l´assessore provinciale, "a cui si aggiugono strutture attrezzate e adeguate alle esigenze formative nonché persona docente preparato." Nel corso della visita alle officine della scuola professionale di via Roma l´assessore Kasslatter Mur, che in Giunta provinciale ha la delega sull´apprendistato, ha accennato al ministro Fornero le questioni ancora aperte in materia di profili professionali e apprendistato stagionale, auspicando che le norme statali non limitino un sistema collaudato e che funziona bene. Il ministro Fornero ha assicurato il suo impegno a rimuovere eventuali impedimenti e a considerare le particolarità dell´Alto Adige. |
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FRUTTA NELLE SCUOLE. L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NASCE DAI CAMPI |
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Venezia, 4 febbraio 2013 - Oltre 99 mila bambini tra i 6 e gli 11 anni di 649 nuove scuole elementari del veneto aderiscono anche quest’anno a “Frutta nelle scuole”, progetto nazionale finanziato dall’Unione Europea per educare ed abituare i giovani al consumo di frutta e verdura. I prodotti verranno distribuiti alle sedi scolastiche due volte la settimana, per un totale di oltre 795 tonnellate di prodotti freschi, dal Raggruppamento temporaneo di Imprese (Rti) “Benessere a Colori”, che si è aggiudicato l’appalto. La fornitura riguarda frutta e verdura di tutti i tipi a seconda della stagionalità: pere, arance, albicocche, carote, clementine, fragole, cachi, mandarini, mele, pomodori, pesche, susine, uva e ancora spremute d’arancia e centrifugati di mele. La salute nasce soprattutto dai campi – ribadisce l’assessore regionale all’agricoltura e alla tutela dei consumatori – da dove provengono gli alimenti naturali necessari ad una corretta nutrizione. Che però va insegnata a partire proprio dalle scuole, a fronte di un bombardamento mediatico di pubblicità interessata che rischia di essere parziale e fuorviante. “Benessere a Colori” non si limiterà al trasporto di ortofrutticoli, ma attuerà un piano di lavoro che punta ad incoraggiare e motivare i bambini (e attraverso loro le famiglie) al consumo di questi prodotti. In particolare, metterà a disposizione degli insegnanti informazioni, mezzi, laboratori, uscite didattiche e materiali vari. Ogni Scuola che ne farà richiesta, inoltre, riceverà in omaggio il gioco “L’orto in classe”, una vera e propria serra per coltivare frutta e verdura in tutte le stagioni. Le Scuole ospiteranno anche i “Frutta Day”, condotti da animatori che parleranno ai bambini di educazione alimentare attraverso un percorso completo e multidisciplinare alla scoperta della frutta e dei suoi benefici. Anche le famiglie potranno partecipare al Progetto, tramite il sito dedicato www.Benessereacolori.it, dove grandi e piccoli potranno testare le loro conoscenze in materia, giocare, informarsi e condividere esperienze, impressioni e immagini nell’area blog dedicata. Sempre dal sito sono scaricabili le Linee guida dove trovare tante informazioni e spunti per imparare. Al Rti “Benessere a Colori” aderiscono: Op Cop, Organizzazione di produttori veronese costituita da 13 cooperative; Brio Spa, filiale commerciale dell’Op Apo Scaligera di Verona; Op Apovf con sede a Treviso e operatività prevalentemente in Veneto e Friuli Venezia Giulia; Aop Unolombardia (che associa 12 Op con più di 1250 soci); Op Kiwi Sole Latina (associa agricoltori in Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Basilicata, Piemonte e Trentino Alto Adige); Aop Armonia, con sede legale a Salerno (associa 2 Op con circa 100 aziende agricole concentrate prevalentemente nella Piana del Sele); Aop Piemonte (associa 3 Op e opera in cinque Regioni: Piemonte, Lazio, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta. In Europa, l’iniziativa coinvolge otto milioni i bambini, cui vanno 43 mila tonnellate di frutta e verdura. Il commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos ha annunciato, in proposito, che intende presentare una proposta legislativa per accrescere l’impatto dei programmi già esistenti. |
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SARDEGNA: UN MASTER IN PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI |
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Cagliari, 3 febbraio 2013 - Sono aperte le iscrizioni al master universitario internazionale di Ii livello in "pianificazione e gestione delle fonti energetiche rinnovabili" (energy planning and management renewable sources), valido per l´anno accademico 2012/2013. Il master è istituito dall´Università degli studi di Cagliari con la collaborazione dell´Assessorato del Lavoro, la Rmit University di Melbourne, il Politecnico di Torino, il Crs4 e Sardegna Ricerche. Il corso durerà 15 mesi e avrà la sede amministrativa presso il Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università di Cagliari. Nel primo e nel terzo quadrimestre, le lezioni si svolgeranno presso il Centro regionale di formazione professionale di Cagliari, in via Caravaggio snc - Mulinu Becciu, e presso i laboratori del Cluster energie rinnovabili di Sardegna Ricerche, situati nella Vi strada Ovest Z.i. Macchiareddu; nel secondo quadrimestre, invece, l´attività didattica si svolgerà presso la Rmit University di Melbourne. Potranno accedere al master non più di 25 partecipanti, almeno 20 dei quali residenti in Sardegna da almeno 3 anni, in possesso dei seguenti requisiti: - diploma di laurea specialistica o magistrale in Ingegneria, Fisica o Chimica, oppure titolo accademico equipollente conseguito all´estero; - conoscenza della lingua inglese, almeno di livello B2. Possono presentare domanda anche coloro che ancora non possiedono il titolo richiesto ma lo conseguiranno prima dell´11 marzo 2013, data prevista per la selezione di ammissione al master. L´iscrizione alla prova dovrà essere effettuata tramite la procedura online disponibile nella sezione "Iscrizioni e servizi online - Servizi online per gli studenti" del sito dell’Università di Cagliari (https://webstudenti.Unica.it/esse3/start.do), entro le ore 12 del 4 marzo 2013. Entro la stessa scadenza, gli interessati dovranno stampare la ricevuta comprovante l´avvenuta iscrizione e inviarla, tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, a: Segreteria amministrativa del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università degli studi di Cagliari via Marengo, 2 ; 09123 Cagliari. Per informazioni sul master è possibile rivolgersi al direttore del corso, all´indirizzo e-mail alfio@diee.Unica.it |
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ALL´ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO POZZO DI TRENTO PER INSEGNARE LE TECNICHE DI RESTAURO DEGLI EDIFICI |
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Trento, 4 febbraio 2013 - I tecnici dipendenti di Itea Spa tornano tra i banchi di scuola per spiegare le fasi progettuali/realizzative e l’organizzazione di cantiere inerenti gli interventi di restauro di edifici. Ospitati dall’Istituto Tecnico tecnologico Andrea Pozzo di Trento, i tecnici hanno successivamente completato la lezione in classe, rivolta a circa 60 studenti, con una visita ad un vero cantiere, gestito da Itea Spa, in fase di restauro nel comparto di Sant’osvaldo a Rovereto. L’esperienza di “didattica sul campo” sarà oggetto di alcune tesine che gli studenti redigeranno per l’esame di stato di fine anno scolastico. L’istituto Tecnico Pozzo di Trento bissa l’esperienza conclusa a quattro mani con Itea Spa e rinnova l’esperienza di didattica interattiva risalente all’aprile dello scorso 2012. L’allora pacchetto formativo disegnato e poi approvato tra il Pozzo e la Società Itea consisteva in una lezione in classe di approfondimento sulle tecniche costruttive in legno e la teoria appresa in aula veniva completata, in un secondo step, con la corrispondente traduzione “pratica”: la visita al cantiere di Roverè della Luna. Visto il successo dell’iniziativa, i professori Paternoster e Frenez del Pozzo di Trento hanno deciso di ricontattare la sede di via Guardini per programmare stavolta una lezione pensata ad hoc sul tema del restauro di edifici. Comprendendo bene l’importanza strategica del recupero del patrimonio edilizio esistente, e dei risvolti che avrà sul piano occupazionale del settore in futuro, la scuola ha deciso di integrare i corsi didattici curricolari con una lezione tenuta dai tecnici Itea sul tema: le fasi progettuali e realizzative, i dettagli costruttivi, le lavorazioni in cantiere e le varianti in corso d’opera nell’ambito di un intervento di restauro. La lezione ha visto la partecipazione di circa 60 studenti coinvolgendo le classi 5° La e 4° La del Liceo Tecnologico ad indirizzo Costruzioni e la 4° Lt del Liceo Tecnologico ad indirizzo Tecnico. Come nella precedente esperienza, anche stavolta la teoria ha poi lasciato spazio alla “pratica” con una visita al cantiere che sta operando un intervento di restauro – al momento giunto al 30% del totale lavori – sito in via Santa Maria a Rovereto. Un doveroso ringraziamento va alla Ditta Garbari Spa che ha messo a disposizione due suoi dipendenti, il tecnico e il responsabile di cantiere, per tenere la visita guidata dell’area, precedentemente approntata e verificata in ogni sua parte al fine di evitare danni agli ospiti di passaggio. I percorsi all’interno del cantiere sono stati puliti, delimitati con appositi nastri, messi in sicurezza per evitare cadute dall’alto e, ad inizio visita, sono state impartite agli studenti alcune istruzioni basilari per l’accesso “in sicurezza” al cantiere. Gli studenti del Pozzo, accompagnati dal prof. Marco Frenez, si sono presentati - come previsto dalla legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro - muniti di caschetto e calzature anti-infortunistica, vestiti idonei e giubbetto ad alta visibilità. In rappresentanza di Itea Spa erano presenti il direttore lavori, l’arch. Paolo Bandera, e l’assistente di cantiere dott.Sa Luisa Maltagliati. Gli argomenti trattati durante la visita al cantiere di Rovereto – a volte anche su sollecitazione del docente o degli studenti stessi – sono stati in sintesi: iIllustrazione sintetica del progetto di restauro e ristrutturazione; cantierizzazione area e organizzazione cantiere; consolidamenti strutturali di murature, recupero intonaci e solai lignei, ristrutturazione avvolti; consolidamento fondazioni, rifacimento coperture, riutilizzo di spazi disponibili. L’esperienza della classe 5° La del Pozzo con Itea Spa non si fermerà a questa visita in cantiere, ma troverà accoglimento nelle pagine di diverse tesine che gli studenti presenteranno in sede di Esame di Stato nel giugno 2013. |
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Milano, 4 febbraio 2013 - L’università di Milano-bicocca organizza la sesta edizione del corso “Donne, politica e istituzioni”, curato dal Comitato per le Pari Opportunità dell’Ateneo e realizzato con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dalle questioni di genere all’organizzazione e funzionamento delle istituzioni parlamentari e governative in Italia e in Europa, passando dalla rappresentanza politica e di genere fino ai nuovi media, il corso affronta un’ampia rassegna di aree tematiche con lo scopo di di mettere a disposizione un insieme di conoscenze legate al mondo della politica e delle istituzioni. Inizio lezioni il 9 maggio conclusione entro ottobre 2013. Sono previste 75 ore di lezione organizzate sulla base di due/tre incontri di tre ore ciascuno a settimana. L’iscrizione è aperta a donne e uomini in possesso del diploma di scuola media superiore quinquennale. «Mentre crescono i saperi e le competenze professionali dei soggetti femminili – afferma Carmen Leccardi, responsabile scientifica del corso e presidente del Comitato per le pari opportunità - risulta ancora del tutto insufficiente il riconoscimento di questi saperi da parte del mondo istituzionale e, soprattutto, della politica. Il corso si propone, attraverso l´offerta di un percorso formativo ad hoc e ormai collaudato, di portare alla luce le dinamiche che governano questo mancato riconoscimento. Al tempo stesso, si rivolge in eguale misura a donne e a uomini interessati alla comprensione di tali processi, gettando concretamente le basi per un loro superamento». I posti disponibili sono 80, l’80 per cento dei quali riservati a donne. Il corso è totalmente gratuito grazie a un finanziamento dell’Università di Milano-bicocca e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A studentesse e studenti, con frequenza uguale o superiore all´80 per cento delle ore di lezione e il superamento delle prove di verifica sarà rilasciato l´attestato di partecipazione al corso con l´attribuzione di 8 Crediti Formativi Universitari. Le domande di ammissione devono essere presentate entro giovedì 21 febbraio 2013. Per informazioni relative al bando, alla domanda di ammissione e immatricolazione, consultare il sito www.Unimib.it alla pagina dedicata “vivere l’università – pari opportunità – corso donne, politica e istituzioni. Per informazioni ci si può anche rivolgere a Comitato Pari Opportunità, tel. 02 64486202, e-mail pariopportunita@unimib.It |
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BOLZANO: SI È SVOLTO AL CENTRO "EINAUDI" IL CONVEGNO "LE NUOVE SFIDE PER IL SISTEMA DELLA FORMAZIONE CONTINUA" |
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Bolzano. 4 febbraio 2013 - Si è svolto venerdì 1° febbraio presso il Centro per la formazione professionale in lingua italiana di Bolzano “Luigi Einaudi” il convegno dal titolo "Le nuove sfide per il sistema della Formazione Continua. Le esperienze dell´Alto Adige" al quale oltre all’assessore provinciale Christian Tommasini ha preso parte anche il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma. "Le nuove sfide per il sistema della Formazione Continua. Le esperienze dell´Alto Adige" è questo il titolo del convegno tenutosi oggi (1° febbraio) presso il Centro per la formazione professionale in lingua italiana di Bolzano "Luigi Einaudi" per iniziativa dell´Area Formazione Professionale italiana. L´apprendimento tutto l´arco è ormai un concetto consolidato nella società che sta però subendo una rapida trasformazione alla luce delle rapide modificazioni in atto nella domanda di formazione. Il convegno si proponeva di compiere una riflessione tanto sulle trasformazioni in atto, quanto sulle possibili risposte che gli organismi di formazione pubblici e privati potrebbero dare alla formazione continua sul lavoro. Hanno preso parte alla manifestazione oltre al vicepresidente della Provincia di Bolzano, Christian Tommasini, il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, Franco Russo, coordinatore d´Area Formazione professionale italiana della Provincia, Thomas Mathà, direttore della Ripartizione Europa, Gabriella Dodero, della Libera Università di Bolzano. Nel suo intervento l´assessore Tommasini ha sottolineato che "La formazione professionale pubblica ha il compito di contribuire cooperando appunto con le aziende, le agenzie formative e le associazioni al miglioramento della qualità dei processi formativi, della loro trasparenza e del trasferimento operativo dei risultati formativi, mettendo al centro le attese di tutti i partecipanti e verificandone il grado di soddisfazione". Il convegno è stato strutturato in due distinte sezioni, ma concettualmente integrate: la prima ha avuto lo scopo di analizzare i contesti e le trasformazioni in atto, la seconda si proponeva di presentare alcune delle possibili risposte che la formazione può dare in termini di assetti normativi, organizzativi e didattici alla luce dei risultati di un progetto di ricerca-azione Nel corso dei lavori hanno svolto interessanti relazioni il professor Gerhard Reutter esperto di formazione continua di Dortmund, la prof.Ssa Serafina Pastore dell´Università di Bari, oltre ad altri importanti esperti dei maggiori enti territoriali che a vario titolo si occupano di questo tema. |
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CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA ALLA SCUOLA PROFESSIONALE DI LAIVES IN FEBBRAIO |
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Bolzano, 4 febbraio 2013 - Calendario dei corsi di formazione continua per adulti della Scuola professionale per la fruttiviticoltura e il giardinaggio di Laives in febbraio. Sono aperte le iscrizioni presso la Scuola professionale per la fruttiviticoltura e il giardinaggio - Laives - per una serie di corsi di formazione continua che spaziano dalle trasformazioni agroindustriali alla manutenzione del verde. Ecco di seguito il calendario dei corsi ed alcune informazioni sulle tematiche che verranno trattate nel mese di febbraio. Birrificazione artigianale - Malti e birre, macinazione dei cereali, temperature, tempi e tecniche di estrazione, filtrazione sulle trebbie, dosaggio luppoli e aromi in cottura, wirpool, raffreddamento e inoculo lieviti, fermentazione e maturazione, rifermentazione in bottiglia e confezionamento isobaro, impiantistica Brewpub e Microbrewery. Visita a birreria di produzione. Durata del corso 12 ore. Calendario del corso : I edizione 16 e 17 febbraio 2013 (sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30), (domenica dalle 09.00 alle 13.00). Utilizzo piattaforme aeree Ipaf 1B - Normativa di sicurezza di riferimento. Tipi di piattaforme. Sistemazione e consolidamento del mezzo. Manovre in quota. Condizioni di utilizzo. Funzioni di comando. Procedura per la discesa di emergenza. Dpi individuali e prevenzione degli incidenti. Prerequisiti: avere compiuto i 18 anni di età. Non soffrire di vertigini. Essere assicurati contro gli infortuni. Essere dotati dei dispositivi di protezione individuale (casco, guanti e scarpe antinfortunistiche). Durata del corso 8 ore. Calendario del corso: edizione 22 febbraio 2013 (il venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30), edizione marzo 2013 (stessa giornata e stessi orari). Tree – Climbing - Normativa di sicurezza per I lavori in quota, analisi e valutazione dei rischi, Dpi, ancoraggi e frazionamenti, tipologie di lavoro con le funi, accesso dall´alto e dal basso, protezione e manutenzione delle funi, elementi di primo soccorso e operazioni di salvataggio. Movimenti con funi all´interno della chioma dell´albero, simulazione di attività lavorativa sull´albero e recupero dei materiali di risulta. Prerequisiti: maggiore età, non soffrire di vertigini, sana e robusta costituzione. Durata del corso 40 ore. Calendario del corso:edizione 25/2-1/3/2013 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30). Addetto alla conduzione di carrelli elevatori – Carrellista - Formazione e addestramento per la corretta conduzione del carrello elevatore con particolare riferimento agli aspetti legati alla sicurezza sia del conducente che di terzi. Responsabilità e riferimenti normativi; tipologia, tecnologia e tecnica costruttiva dei carrelli; principio di funzionamento; statica, dinamica e pericoli del carrello elevatore; teoria della conduzione in sicurezza; segnaletica; manutenzione; D.p.i. Esercitazione pratica di conduzione. Il corso prevede una prova valutativa finale. La valutazione sarà annotata sull´attestato rilasciato a fine corso. Durata del corso 12 ore. Calendario del corso: 7 e 8 febbraio 2013 Erbe officinali - Erbe officinali ed erbe medicinali. Tipologie, sostanza attive e loro efficacia. Cenni sulla normativa del settore. Realizzazione di un preparato ad uso domestico. Procedure, utilizzo e conservazione. Durata del corso 16 ore. Calendario del corso: febbraio 2013 (il venerdì pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00, il sabato mattina dalle 08.30 alle 12.30). Contatti ed informazioni: Coordinatore: Tel. 0471 959774, Fax 0471 959775. E-mail: fp.Vadena@scuola.alto-adige.it |
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“GREEN GAME - UN TORNEO PER NON GIOCARSI IL PIANETA” |
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Trento, 4 febbraio 2013 - La Rete trentina di educazione ambientale dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) – Settore informazione e monitoraggi ha ideato il “Green Game – Un torneo per non giocarsi il Pianeta”, un gioco a quiz che prevede il coinvolgimento delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado, le quali dovranno sfidarsi rispondendo a 11 domande e a un gioco enigmistico; le tematiche su cui verteranno le domande sono: certificazione ambientale, consumi sostenibili, mobilità sostenibile, acqua, clima, rifiuti, energia. L’iniziativa coinvolge 31 classi provenienti dal territorio provinciale, 10 Comunità di Valle e 20 Comuni. In questo modo le Pubbliche Amministrazioni potranno far conoscere meglio e ad un pubblico giovane le particolarità dei loro Sistemi di Gestione Ambientale certificati. Il “Green Game”, le cui sfide si svolgeranno presso le Comunità di Valle o i Comuni coinvolti, prenderà il via con i primi giorni di febbraio seguendo un fitto calendario, consultabile sul sito dell´Agenzia per la protezione dell´ambiente all’interno del regolamento del gioco. Ad oggi, in Trentino, grazie ai finanziamenti provinciali messi a disposizione degli Enti Pubblici, hanno ottenuto la Registrazione Emas 85 Comuni, 3 Comunità di Valle e 1 Istituto Scolastico. Nonostante questi numeri, le pratiche di gestione ambientale vengono troppo spesso viste dall’opinione pubblica come distanti. Green Public Procurement, Ecolabel, Emas, sono ancora, troppo spesso, delle sigle poco o per nulla comprese dalla cittadinanza. Le nuove generazioni si dovranno però relazionare sempre più spesso con tali strumenti gestionali, che devono quindi entrare a fare parte del vocabolario quotidiano. Le scuole, tuttavia, affrontano in genere a fatica tali tematiche per la difficoltà degli insegnanti a relazionarsi con esse. Per tutti questi motivi, il “Green Game” può rivelarsi un formidabile veicolo di tali argomenti per le scuole e per la Pubblica Amministrazione trentine. Per maggiori informazioni si può visitare il sito della Rete trentina di educazione ambientale dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa): www.Appa.provincia.tn.it/educazioneambientale |
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"IN CHE MODO L´ARTIDE PUÒ AIUTARE A TROVARE LA VITA SU ALTRI PIANETI" |
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Londra, 4 febbraio 2013 - Il 25 febbraio 2013 si svolgerà a Londra, nel Regno Unito, una conferenza intitolata "In che modo l´Artide può aiutare a trovare la vita su altri pianeti" (How can the Arctic help find life on other planets). Come fanno i microrganismi a sopravvivere in condizioni estreme? Che cosa ci può insegnare la loro evoluzione riguardo alla nostra ricerca della vita su altri pianeti? La recente scoperta di microrganismi resistenti al freddo in ambienti coperti di ghiaccio e perennemente congelati ha ampliato la gamma conosciuta di condizioni ambientali che supportano la vita microbica. La vita microbica iniziò probabilmente circa 3 miliardi di anni fa e le prime fasi evolutive ebbero inizio in un mondo privo di ossigeno, con un´atmosfera differente che non era in grado di fornire protezione dalle radiazioni ultraviolette e con gli specchi d´acqua che erano caldi e acidi. Si trattava di un mondo fisiologicamente difficile, ma in cui i microbi sopravvissero e si affermarono, e attraverso il loro successo essi iniziarono a cambiare il mondo, aggiungendo ossigeno all´atmosfera e modificando i micro-ambienti in luoghi meno estremi. Lì fuori esistono ancora condizioni estreme e sono spesso dominate dalle comunità microbiche. Lo studio di questi ambienti e degli organismi che lì vivono ha un grande valore per i ricercatori. La conferenza farà conoscere ai partecipanti gli estremofili, organismi adattati per vivere in condizioni estreme, e presenterà in che modo i loro adattamenti per la sopravvivenza vengono usati per cercare la vita extraterrestre. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2013/arctic-cafe/ |
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AQP. STATO DEI LAVORI |
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Bari, 4 febbraio 2013 - L´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile comunica che Acquedotto pugliese ha avviato i seguenti lavori: a)di estensione del sistema idrico integrato all´agglomerato costiero di Chiatona - Palagiano (€ 794.905); b)di potenziamento ed estendimento della rete idrica di Monopoli (€ 2.139.505); c)di completamento delle attività di risanamento e manutenzione delle reti idriche di distribuzione con la delocalizzazione della condotta sulla strada per Castellana nel Comune di Polignano (€ 721.000); d)di realizzazione della condotta sottomarina a servizio dell´impianto di Otranto (€ 3.600.000); e)di potenziamento ed estendimento della rete idrica di Altamura (€2.176.629). Inoltre, sono state ultimate le opere di realizzazione di un serbatoio a servizio dell´abitato di Torre Canne di Fasano (€ 1.440.000). In particolare, i lavori di estensione del sistema idrico integrato all´agglomerato costiero di Chiatona - Palagiano, per un importo di € 794.905, consistono nell’estensione della rete idrica esistente negli agglomerati costieri di Massafra e Palagiano (marina di Chiatona), attraverso la posa in opera di circa 1.800 metri lineari di tubazione e di interventi di risanamento del serbatoio. Il progetto relativo alla rete idrica di Monopoli, del valore di € 2.139.505, prevede la realizzazione di nuove condotte e la sostituzione di quelle esistenti per complessivi circa 6.500 metri lineari in ghisa sferoidale ed il rifacimento delle derivazioni di utenza. Le attività di risanamento e manutenzione delle reti idriche di distribuzione con la delocalizzazione della condotta sulla strada per Castellana nel Comune di Polignano (€ 721.000), mirano al miglioramento della distribuzione idrica delle utenze poste lungo la sp 120 che collega gli abitati di Polignano a Mare e Castellana Grotte. A Otranto sarà realizzata invece una condotta sottomarina della lunghezza di circa 2.,5 km a servizio dell´impianto di depurazione di Otranto e dell´impianto di Uggiano la Chiesa, attraverso un costruendo collettore di avvicinamento. L´importo dell´opera è di € 3.600.000. Il progetto di potenziamento ed estendimento rete idrica di Altamura (€2.176.629) prevede tre interventi: in una zona periferica a sud dell’abitato sarà realizzato l’estendimento della rete idrica esistente con delle condotte per complessivi 2.500 metri lineari, nel centro urbano saranno sostituite le vecchie condotte con delle nuove, per complessivi 1.800 ml, mentre nella periferia est sarà realizzata un´opera di estendimento della rete. Infine, Aqp ha completato i lavori di realizzazione di un serbatoio a servizio dell´abitato di Torre Canne di Fasano, per un importo di € 1.440.000, che garantisce una corretta alimentazione delle marine del Comune di Fasano ed in particolare dell’abitato di Torre Canne, aumentando la capacità del serbatoio dagli attuali 522 mc ai 3.422 mc. |
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IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTITO PER INTERO DA AQP |
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Bari, 4 febbraio 2013 - Sono state sottoscritte il 31 gennaio le convenzioni d´intenti tra la Regione Puglia, l´Autorità idrica pugliese e l´Acquedotto pugliese e i comuni di Alberona, Bovino, Cagnano Varano, Carlantino,castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Celle San Vito, Panni e Volturino, finalizzato a garantire il passaggio della gestione del Servizio idrico integrato ad Acquedotto pugliese, in conformità con quanto disposto dalle normative vigenti. Soddisfazione è stata espressa dall´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile, che ha ringraziato le strutture regionali, dell´Autorità idrica pugliese e di Acquedotto pugliese perché "finalmente da oggi il servizio idrico integrato di tutti i 258 comuni della Puglia sarà gestito da Acquedotto pugliese, così come previsto dalla legislazione vigente. “L´operazione che stiamo compiendo oggi è storica e permetterà di mettere assieme tutti i comuni, anche quelli ancora decentrati rispetto al territorio regionale, come quelli del Subappennino Dauno, in un sistema virtuoso secondo cui una qualsiasi problematica legata al servizio idrico integrato di un paesino, diventa necessariamente anche degli altri comuni. Unire la gestione significa rendere simili tutti gli utenti e i loro diritti, essendo pagatori ed usufruitori della tariffa. ”Al di là degli interventi che ci accingiamo a realizzare in questi territori, ringrazio i rappresentanti dei comuni coinvolti per aver saputo cogliere il valore di prospettiva e la ragione che sovrintende il protocollo d´intesa che stiamo sottoscrivendo". Il Direttore d´Area ha spiegato che "gli interventi complessivi che saranno realizzati grazie alla sottoscrizione dei Protocolli d´Intesa ammontano a 36 milioni di euro, una parte importante della prima delibera Cipe che l´amministrazione ha inteso orientare in questa direzione. Il Direttore generale dell´Autorità Idrica Pugliese ha detto che"abbiamo in programma importanti interventi di infrastrutturazione in favore dei territori del Subappennino Dauno, che senza questo protocollo non possono essere messi in atto". Alla cerimonia di sottoscrizione hanno partecipato, oltre all’Assessore, al Direttore d’area e al Direttore generale dell’Autorità Idrica, il dirigente del servizio tutela della acque ed il responsabile dell’Unità Territoriale di Foggia dell’Aqp. |
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MILANO: 1.300 CONTROLLI E 72.000 METRI QUADRATI DI AREE SEQUESTRATE NEL 2012. L’OPERA DELLA POLIZIA PROVINCIALE CRUCIALE PER CONTRASTARE I REATI AMBIENTALI |
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Milano, 4 febbraio 2013 - Podestà: «L’amministrazione ha condotto un’opera costante in tema di monitoraggio del territorio». Bolognini: «Gli agenti lavorano con una dedizione tale da raggiungere grandi risultati nell’interesse dei cittadini» Oltre 1.300 i controlli di polizia ambientale con 163 violazioni amministrative accertate, per un importo complessivo di quasi 500.000 euro. Più di 70 persone denunciate all’Autorità giudiziaria con quasi 72.000 metri quadrati di aree sottoposte a sequestro. Sono alcuni dei numeri che evidenziano i risultati raggiunti dalla Polizia provinciale nel corso del 2012. Un corpo che conta poco più di cento uomini su tutto il territorio ma che, comunque, riesce a incidere sul fronte dei controlli contro i reati ambientali. Tra le operazioni più importanti registrate lo scorso anno, il sequestro di un’area di 650 metri quadrati di proprietà del Comune di Milano, in via Delfico, destinata a sistemazione verde nell’ambito del Piano di intervento integrato, nella quale sono stati rinvenuti – interrati illecitamente - rifiuti speciali tra cui barriere di cemento, materiale da demolizione e in ferro. Di non minore importanza, a febbraio, i sequestri di un vasto sito di smaltimento illecito (Segrate) e, successivamente, quelli di molteplici aree sottoposte a tutela nel Parco Agricolo Sud Milano (Zelo Surrigone e San Zenone sul Lambro) e, per irregolarità riscontrate nella gestione dei rifiuti, di un capannone presso una ditta di Sesto San Giovanni. Al termine di complesse indagini, la Polizia provinciale ha, inoltre, eseguito, ad agosto, un maxi sequestro su due aree di cantiere di 4.500 e 14.000 metri quadrati situate, rispettivamente, a Baranzate e a Gaggiano, identificate come siti di produzione e conferimento dei rifiuti speciali. In totale, sono stati messi sotto sequestro 15 mezzi pesanti, tra cui autocarri e trattori stradali, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, utilizzati per spostare illecitamente tali rifiuti. «Oltre ad avviare una riorganizzazione del settore Rifiuti e Bonifiche, l’Amministrazione ha condotto un’opera costante in tema di monitoraggio del territorio – ha dichiarato il presidente Guido Podestà -. Si tratta di un impegno sul quale, nonostante le difficoltà economiche, stiamo investendo anche in termini di risorse finanziarie. Siamo, infatti, convinti che il costo sociale di un mancato intervento possa risultare, nel medio-periodo, devastante per un’area fortemente industrializzata come il Milanese. In tal senso, alla luce della realizzazione di infrastrutture cruciali per lo sviluppo della “Grande Milano”, abbiamo siglato un accordo con Arpa Lombardia con lo scopo di verificare, grazie all’opera dei nostri agenti, la qualità dei materiali utilizzati, impedendo eventuali smaltimenti abusivi. Ringrazio, dunque, la Polizia provinciale e i funzionari che, sotto la guida dell’assessore Bolognini, hanno ottenuto importanti risultati». «Il contrasto all’illegalità ambientale è una priorità di questo ente e i dati relativi al 2012 dimostrano che l’attenzione della Polizia provinciale è sempre alta se non anche rafforzata – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza, Stefano Bolognini -. Gli agenti lavorano con dedizione e competenza tali da raggiungere ogni giorno grandi risultati contro i reati ambientali e a tutela dei cittadini». |
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LA PROTEZIONE CIVILE ITALIANA RIPARTE DA PINZOLO
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Trento, 4 febbraio 2013 - C’era l’Italia migliore sabato sera nello Stadio del ghiaccio di Pinzolo, quella delle tute colorate della Protezione Civile di ogni regione, uomini e donne di tutte le componenti del sistema nazionale che per tre giorni si sono ritrovate in Trentino per l’undicesimo Campionato italiano di sci della Protezione Civile italiana. Una festa sulla neve che ai valori dello sport e dello stare insieme ha unito anche un momento di riflessione sui temi che più stanno a cuore alla Protezione Civile, a partire da quella nuova legge, la 100 del 12 luglio 2012, che ha ridisegnato, con qualche criticità, organizzazione e modalità d’intervento in caso di calamità. Un Campionato che ha confermato sul gradino più alto del podio il Trentino, che ha fatto suo per la decima volta sulle undici edizioni del Campionato il trofeo più ambito: lo squadrone dei volontari e professionisti della Protezione Civile trentina si è imposto davanti a Lombardia e Marche. Diciotto le squadre che si sono misurate nelle prove di sci alpino, sci nordico e snowboard, tra cui anche quella della Slovenia. Lo spirito di servizio, la consapevolezza di rivestire un ruolo di presidio fondamentale per la sicurezza dei cittadini, la disponibilità sempre e comunque a soccorrere i territori e le persone colpite dalle calamità sono tratti distintivi che è facile rinvenire nei volti degli uomini e delle donne, giovani e meno giovani, che vestono queste tute. Un “popolo” che il Prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, ha voluto ieri ringraziare per quanto, nonostante le difficoltà, fa ogni giorno. Un ringraziamento fatto proprio anche dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, che si è unito ieri sera, accanto ai responsabili delle varie strutture della Protezione Civile trentina guidata da Roberto Bertoldi, al festoso momento conclusivo della tre giorni a Pinzolo. Prima dell’annuncio dell’esito del Campionato, della classifica finale e delle premiazioni, di protezione civile si è parlato seriamente, con non pochi accenti preoccupati per le problematicità che si sono aperte dopo l’approvazione della nuova legge, nel corso di un breve convegno al Paladolomiti di Pinzolo. A discutere della scomoda eredità lasciata dalla normativa lo stesso prefetto Gabrielli, i dirigenti della Protezione Civile delle regioni Friuli Venezia Giulia Gugliemo Berlasso, della Lombardia Roberto Cova, del Veneto Roberto Tonellato e l’ingegner Raffaele De Col, che guida il coordinamento nazionale dei Dipartimenti regionali di Protezione civile. A preoccupare, in particolare, è la limitatezza dei fondi, con lo stanziamento prefissato di risorse per ogni intervento, la drastica riduzione della tipologia di opere ammissibili nella fase di prima emergenza, così come la durata (limitata a non più di 90 giorni), degli interventi di emergenza. Gabrielli ha ripercorso le tormentate fasi che hanno portato all’approvazione della legge 100/2012, definendo la nuova normativa “una legge squilibrata e disarmonica perché amplia a dismisura le competenze ma mette un insopportabile paletto alla spesa”. Dopo aver esordito affermando che su questo tema avrebbe volentieri preferito “avvalersi della facoltà di non rispondere”, Gabrielli ha rivolto da Pinzolo anche un messaggio alla politica: “In queste settimane di campagna elettorale non ho sentito alcun candidato affrontare i temi della sicurezza del territorio, abbiamo un’opinione pubblica poco interessata a questo argomento, è più comodo occuparsi degli aspetti marginali che non di quelli seri, come dimostrano le polemiche di questi giorni sull’allarme per il terremoto in Garfagnana”. Ma la nuova legge ha avuto però anche un grande effetto positivo, messo in luce da Raffaele De Col: “E’ vero, abbiamo problemi economici ma non è vero che la Protezione Civile italiana si sta sfaldando, le Regioni oggi sono molto più unite di quanto lo fossero prima della legge. Sicuramente con il nuovo governo ci sarà da lavorare molto, ma se tanto abbiamo fatto per unire operativamente lo Stato alle Regioni su questo tema, tanto dovremo fare a partire da oggi per coinvolgere i Comuni negli interventi di protezione civile”. |
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PARCHI, UNA ´RETE´ PER UNIRE REGIONI E GESTORI |
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Milano, 4 febbraio 2013 - L´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio della Lombardia, intervenendo al convegno promosso da Federparchi nazionale sul tema ´Parchi, proposte e alleanze´, ha ribadito come Regione Lombardia "reputi di estrema importanza consolidare uno stretto e costante rapporto con la Federazione dei Parchi e con tutto il sistema di governo delle aree protette per costruire una rete di alleanze che veda Regioni ed Enti gestori uniti". Riordino Normativo - Nel suo intervento l´assessore si è quindi soffermato in particolare sulla necessità di rivisitare la legge 394 del 1991. "Una legge fondamentale - ha spiegato - per lo sviluppo qualitativo delle aree protette. Oggi è però necessario procedere ad un riordino della materia e alla piena integrazione della normativa. Non si possono infatti tenere separati i diversi aspetti che vanno ad incidere sulla governance delle aree protette: urbanistica, paesaggio, salvaguardia idrogeologica e pianificazione territoriale sono tutte facce della stessa medaglia". Un Nuovo Testo Unico - "La mia proposta dunque - ha concluso l´assessore - è di realizzare un Testo unico che veda la legislazione sui parchi integrata con quella sul paesaggio e sull´urbanistica in ossequio al principio di integrazione e di sviluppo sostenibile. Una proposta forse ambiziosa, ma essenziale per il futuro delle aree protette". |
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“L’EFFICACIA DEI FINANZIAMENTI UE A FAVORE DI INFRASTRUTTURE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI È RISULTATA LIMITATA A CAUSA DELLA SCARSA ATTUAZIONE DI MISURE DI SOSTEGNO”, AFFERMA LA CORTE DEI CONTI EUROPEA. |
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Lussemburgo, 4 febbraio 2013 - Nel 2010 si è calcolato che un cittadino dell’Ue produce in media circa 500 kg di rifiuti urbani all’anno, i quali, se non vengono raccolti, trattati e smaltiti in maniera appropriata, possono avere un impatto ambientale negativo. Una gestione appropriata dei rifiuti può anzi migliorare l’impiego delle risorse, in quanto i rifiuti urbani trattati possono anche costituire una fonte di materie prime. L’ue ha quindi introdotto, mediante alcune direttive sulla gestione dei rifiuti urbani, norme e obiettivi specifici comuni e cofinanzia infrastrutture per la gestione dei rifiuti in determinate regioni. Il contributo dell’Ue alle infrastrutture per la gestione dei rifiuti è considerevole: per il periodo 2000 - 2013, tramite le misure strutturali, vi sono stati assegnati fondi ammontanti a 10,8 miliardi di euro. La Corte ha rilevato che l’efficacia del finanziamento Ue concesso tramite le misure strutturali per le infrastrutture di gestione dei rifiuti urbani era limitata. Solo i progetti che si avvalgono di un’appropriata raccolta differenziata alla fonte hanno mostrato un rendimento soddisfacente. Le regioni che hanno attuato misure di sostegno (quali campagne informative e di sensibilizzazione, la ridefinizione delle procedure amministrative o l’introduzione di incentivi o disincentivi finanziari), compresi strumenti economici, hanno conseguito gli obiettivi della politica Ue in materia di rifiuti. I finanziamenti Ue spesi in altre regioni non apportano che lievi miglioramenti nella gestione dei rifiuti. L’attuazione di queste misure di sostegno non costituiva una condizione per beneficiare della sovvenzione Ue. La Corte ha riscontrato debolezze significative nella comunicazione dei risultati relativi al conseguimento degli obiettivi Ue, tanto che risulta difficile per la Commissione monitorare la performance. Benché in quasi tutte le otto regioni esaminate si siano constatati miglioramenti nella gestione dei rifiuti, in sei di esse la produzione di rifiuti pro capite è aumentata. Solo un quarto delle regioni esaminate ha aumentato in maniera significativa il tasso di raccolta differenziata - riducendo quindi il collocamento in discarica - e conseguito in generale gli obiettivi quantificati dell’Ue. I rifiuti venivano solitamente collocati in discarica dopo esser stati sottoposti a un trattamento inadeguato o senza aver subito alcun trattamento. “Gli europei consumano di più e producono più rifiuti. In base alla direttiva dell’Ue sui rifiuti, gli Stati membri devono trattare e smaltire i rifiuti senza alcun rischio per l’acqua, l’aria e il suolo e senza causare problemi di rumori od odori”, ha affermato Ovidiu Ispir, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione, aggiungendo che “come evidenziato nella relazione, tali condizioni non sono in realtà rispettate”. Note per la stampa: Le relazioni speciali della Corte dei conti europea sono pubblicate nel corso dell’anno e presentano i risultati di audit selezionati su specifici settori del bilancio Ue o su temi relativi alla gestione. La relazione speciale n. 20/2012, intitolata “Il finanziamento attraverso misure strutturali di progetti di infrastrutture per la gestione dei rifiuti urbani contribuisce efficacemente al conseguimento, da parte degli Stati membri, degli obiettivi della politica dell’Ue in materia di rifiuti?”, ha valutato direttamente il rendimento di 26 infrastrutture per la gestione dei rifiuti selezionate, esaminando altresì la realizzazione degli obiettivi della politica dell’Ue in materia di rifiuti, nonché l’attuazione delle misure di sostegno nelle otto regioni in cui sono ubicate tali infrastrutture. È stato inoltre esaminato il ruolo della Commissione. L’audit della Corte sul cofinanziamento da parte dell’Ue delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti urbani ha esaminato se i finanziamenti in questione abbiano contribuito efficacemente al conseguimento degli obiettivi della politica dell’Unione in materia di rifiuti da parte degli Stati membri. La Corte ha concluso che, sebbene in quasi tutte le regioni selezionate ai fini dell’audit siano stati rilevati miglioramenti nella gestione dei rifiuti, l’efficacia del finanziamento concesso tramite le misure strutturali per le infrastrutture di gestione dei rifiuti urbani è stata ostacolata dalla scarsa attuazione di misure di sostegno: a) il rendimento delle infrastrutture cofinanziate dipendeva in larga misura dalle strategie di raccolta dei rifiuti. Per quanto concerne le discariche, i rifiuti vi venivano depositati senza essere prima sottoposti a un trattamento adeguato e, in generale, le garanzie finanziarie costituite per far fronte ai costi della chiusura e della successiva gestione erano insufficienti; b) la presentazione di relazioni sul raggiungimento degli obiettivi specifici dell’Ue è stata ostacolata dalla scarsa affidabilità dei dati, che ha reso difficile il monitoraggio della Commissione. Sebbene in quasi tutte le regioni si siano riscontrati miglioramenti nella gestione dei rifiuti, la produzione di rifiuti pro capite è aumentata in sei delle otto regioni sottoposte a audit. Nelle due regioni che hanno contribuito al conseguimento degli obiettivi quantificati dell’Ue, i rifiuti biodegradabili erano oggetto di raccolta differenziata e le tasse sulle discariche erano maggiormente applicate, con conseguente riduzione dei conferimenti in discarica. I rifiuti venivano solitamente collocati in discarica senza dapprima subire un trattamento adeguato; c) l’efficacia del finanziamento Ue non è stata massimizzata a causa della scarsa attuazione di misure informative, amministrative ed economiche di sostegno. L’attuazione di queste misure non costituiva una condizione per beneficiare della sovvenzione Ue. Debolezze sono state riscontrate anche nel quadro normativo e negli orientamenti dell’Ue in tema di rifiuti. La Corte raccomanda quanto segue: a) gli Stati membri dovrebbero concentrarsi sulle infrastrutture per la gestione dei rifiuti che trattano rifiuti precedentemente sottoposti a cernita alla fonte; b) gli Stati membri dovrebbero costituire banche dati affidabili e complete sulla gestione dei rifiuti e la Commissione dovrebbe verificare l’attendibilità delle statistiche trasmesse dagli Stati membri. La Commissione, il Parlamento e il Consiglio dovrebbero considerare di subordinare il sostegno finanziario dell’Ue al conseguimento degli obiettivi della politica dell’Unione in materia di rifiuti; c) gli Stati membri dovrebbero prestare maggiore attenzione alla partecipazione e all’adesione dei cittadini, concentrarsi sull’attuazione della raccolta differenziata, anche quella dei rifiuti biodegradabili se conveniente dal punto di vista dei costi-benefici, nonché applicare una tassa sulle discariche per incoraggiare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti; il mancato rispetto del principio “chi inquina paga” dovrebbe dar luogo all’applicazione di tassi di aiuto ridotti; d) la Commissione dovrebbe subordinare la concessione del contributo Ue all’attuazione di misure di sostegno, proporre obiettivi quantificati per la prevenzione della produzione dei rifiuti e chiarire il concetto di trattamento anteriore allo smaltimento. La Commissione dovrebbe subordinare la concessione del contributo Ue all’attuazione, da parte degli Stati membri, delle raccomandazioni suddette. |
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BASILICATA: COMMISSIONE FENICE, PRESA D’ATTO DELLA RELAZIONE CONCLUSIVA
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Potenza, 4 febbraio 2013 - La Commissione consiliare d’inchiesta istituita dal Consiglio regionale per fare luce sulle vicende connesse all’attività del temodistruttore Fenice ha deciso a maggioranza di prendere atto della relazione conclusiva presentata ieri dal presidente Pagliuca, che sarà inviata all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale per gli adempimenti di sua competenza. Contestualmente la Commissione chiede alla Presidenza dell’Assemblea che, prima della discussione in Aula, il documento venga pubblicato sul sito web del Consiglio regionale. A favore di questa decisione si sono espressi il presidente della Commissione Pagliuca (Pdl) ed i consiglieri Straziuso (Pd), Singetta (Gruppo Misto) e Romaniello (Sel). Contrario il consigliere Navazio (Ial), che si era espresso per la formale approvazione del documento. Astenuti i consiglieri Vita (Psi) e Mollica (Udc). Pur essendo pienamente convinto del documento illustrato ieri alla Commissione, Pagliuca, avendo verificato che la maggioranza dei consiglieri ritiene di dover approfondire meglio il documento, e non avendo altro tempo tempo perché scade oggi il termine assegnato per l’attività della Commissione, ha ritenuto di trasmettere la relazione al presidente del Consiglio regionale, da cui dipende la Commissione, che valuterà gli adempimenti da mettere in atto. La Commissione, istituita con deliberazione del Consiglio regionale n.188 del 4/10/2011 per “fare definitiva luce su quanto è accaduto in questi anni e per chiarire se e quali responsabilità ci sono state nella trattazione dei dati del monitoraggio sull’impianto Fenice di Melfi”, aveva anche il compito “di accertare se gli Enti preposti al controllo hanno operato con correttezza e trasparenza e se sono stati correttamente espletati i compiti di vigilanza posti a carico della Giunta regionale”. Nell’arco di oltre un anno la Commissione d’inchiesta, operando senza costi aggiuntivi per il Consiglio regionale in quanto si è avvalsa del contributo dei funzionari dell’Ente e della consulenza gratuita dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi ambientale del Cnr di Tito, ha svolto una serie di audizioni (quelle del direttore del dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, Donato Viggiano; delle associazioni ambientaliste presenti sul territorio, del Comitato “Diritto alla salute” di Lavello; del vicepresidente della Provincia di Potenza ed assessore all’ambiente, Massimo Macchia; del sindaco del Comune di Melfi, Livio Valvano; del commissario unico del servizio di gestione integrata dei rifiuti, Sabino Altobello e del dirigente dell’ufficio Prevenzione e Controllo ambientale del Dipartimento Ambiente e Territorio, Maria Carmela Bruno; del direttore del dipartimento Salute dell’Asp, Francesco Negrone, del direttore sanitario dell’Ircss-crob di Rionero in Vulture, Sergio Molinari e del responsabile del Registro tumori, Rocco Galasso) e ha acquisito numerosi atti (quelli dell’ufficio Ambiente della Provincia di Potenza, del Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata; dell’Agenzia nazionale per la Prevenzione Ambientale; dell’Arpab). |
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