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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Febbraio 2013 |
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OTTIMIZZARE LA MANUTENZIONE DEGLI AEROPLANI |
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Bruxelles, 18 febbraio 2013 - Il 13 febbraio 1955 un aeroplano Sabena Douglas Dc-6 si schiantò durante l´avvicinamento a Roma, Italia. Tutti i 29 passeggeri e l´equipaggio a bordo rimasero uccisi. Questi incidenti suscitano sempre paura a livello globale. Cosa accadde? Sfortunatamente l´errore umano rimane la causa principale degli incidenti aerei. Il secondo elemento, tuttavia, sono gli errori di manutenzione. Quasi il 12 % di tutti gli incidenti aerei registrati è dovuto a errori di manutenzione. Questi errori causano un significativo onere finanziario per le linee aeree, poiché essi sono anche una causa importante di ritardi e cancellazione dei voli. Indipendentemente dalla classe o dal tipo di aeroplano, le indagini immancabilmente indicano che i costi legati alla manutenzione possono variare dal 10 al 45 per cento del totale dei costi operativi annuali. L´ingegnere informatico Susana Ferreiro, assieme al dott. Basilio Sierra-araujo (direttore del dipartimento di robotica e sistemi autonomi della facoltà di informatica a Donostia-san Sebastian), ha presentato una tesi intitolata "Contributi per la diagnosi e la prognosi di problemi industriali mediante tecniche di classificazione supervisionata". Lo scopo della sua ricerca era di applicare le tecniche di intelligenza artificiale, estrazione di dati e apprendimento automatico ai problemi legati all´industria aeronautica e in particolare alla questione della manutenzione. "Si tratta di algoritmi e modelli di classificazione che estraggono informazioni da grandi volumi di dati e deducono conoscenza sulla base di questi dati", spiega Ferreiro. Lo studio ha esaminato tre aspetti specifici dell´aeronautica in cui la manutenzione è una questione importante. Il primo problema è la degradazione dei freni degli aeroplani, il secondo è la comparsa di bave create durante il processo di perforazione nella produzione dei componenti mentre il terzo è il numero di basicità (Bn) dell´olio sulla base di dati spettroscopici. Il Bn dell´olio è usato per stimare in che condizioni esso si trova, e se è necessario effettuare il suo cambio. In termini di usura dei freni dell´aeroplano, lo studio ha esaminato in che modo ridurre costi della manutenzione di linea degli aerei, in altre parole la manutenzione effettuata dopo l´atterraggio tra un volo e il successivo decollo, rinviandola in un luogo e in un momento più opportuni. Lo studio ha inoltre provato a ridurre i tempi di attesa tra i voli per garantire la puntualità mediante l´eliminazione dei ritardi causati dalla manutenzione correttiva. "Tra un volo e quello seguente di solito si controlla una serie di componenti dell´aereo. A volte si presenta un problema imprevisto, quindi lo scopo è quello di avere una stima dell´usura di determinati componenti per prevedere tutte le risorse che saranno necessarie", dice la Ferreiro. "Lo scopo è anche quello di ottimizzare le rotte delle linee aeree poiché a volte c´è un interesse affinché la manutenzione venga effettuata in uno specifico paese, e ciò di cui si ha bisogno per questo è la pianificazione in anticipo dello stato dell´aereo". Questa linea di ricerca è stata portata avanti anche nell´ambito di un progetto europeo chiamato Tatem. Le bave da perforazione hanno luogo durante il processo di produzione. Quando i componenti vengono prodotti, è necessario effettuare un controllo per assicurarsi che la bava, ovvero il truciolo metallico che è venuto via durante la perforazione, non superi i 127 micron, come specificato dall´industria aeronautica. "Abbiamo sviluppato un processo che usa i segnali interni della macchina che rilevano in tempo reale quando il limite è stato superato", spiega la Ferreiro. Normalmente, dopo la perforazione, si effettua sempre un procedimento per eliminare la bava rimanente, ma grazie a questa ricerca, questo processo verrà eseguito solo quando viene superato il limite. Questa parte della ricerca è stata iniziata in un altro progetto Ue chiamato Arkune. Le proprietà degli oli lubrificanti con il tempo possono andare perdute, e questo a sua volta può interessare vari elementi in un aereo. Lo studio ha esaminato la previsione del numero di basicità (Bn) dell´olio sulla base di dati spettroscopici. "Il numero di basicità è usato per stimare in che stato si trova l´olio, se sia soddisfacente, se necessiti di controllo perché ha iniziato a degradarsi, o se debba essere sostituito", dice l´autore. Lo scopo dello studio era quello di creare un modello per rilevare il livello di degradazione dell´olio senza dover effettuare un test di laboratorio, che può essere un´operazione molto costosa. L´idea sviluppata in questa tesi è quella di sostituire questo metodo di analisi mediante la spettrometria infrarossa Ftir. Con questo metodo "è possibile sviluppare un sensore e integrarlo nella macchina e in ciò che viene monitorato senza dover effettuare un test di laboratorio", ha spiegato Ferreiro. I risultati dello studio dovrebbero contribuire a ridurre i costi di manutenzione e migliorare la sicurezza delle linee aeree nel lungo periodo, rendendo i tragici incidenti come lo schianto a Roma nel febbraio 1955 sempre di più una cosa del passato. Per maggiori informazioni, visitare: Basque Research http://www.Basqueresearch.com/berria_irakurri.asp?berri_kod=4310&hizk=i#.urttmwdyjid |
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"CARBONIO DELL´AVIAZIONE 2013"
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Londra, 18 febbraio 2013 - Il 19 e 20 febbraio 2013 si terrà a Londra, nel Regno Unito, un evento intitolato "Carbonio dell´aviazione 2013" (Aviation Carbon 2013). Dal 2012 le emissioni dell´aviazione internazionale sono incluse nel sistema per lo scambio di quote di emissioni dell´Ue (Eu Ets). Il sistema si applica a compagnie aeree dell´Ue e non. Anche le emissioni dei voli verso e dall´Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia sono incluse. L´evento costituirà un forum per discutere l´impatto della proposta sospensione di un anno dell´Eu Ets per i voli extra-europei sia sugli operatori aerei che sui mercati del carbonio. Questo passo non è stato completamente compreso dall´industria e ci sono potenziali implicazioni per tutte le linee aeree e gli operatori aerei che servono le destinazioni europee. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eraa.org/events/524-external/1024-aviation-carbon-2013 |
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RC AUTO, CON IL CONTRATTO BASE POLIZZE PIU’ CHIARE E CONVENIENTI PER CONSUMATORI PASSERA: “IMPORTANTE PASSO AVANTI SU CONCORRENZA E APERTURA MERCATO” |
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Roma, 18 febbraio 2013 - Sarà più facile, per il consumatore, districarsi tra le numerose offerte per la Rc Auto presenti sul mercato. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha definito il decreto riguardante l’introduzione del “contratto base” di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile, inviandolo formalmente al Consiglio di Stato per il previsto parere. Questo atto prevede un’ assicurazione standard che tutte le compagnie saranno tenute a offrire ai consumatori. Il premio del contratto base sarà definito da ogni compagnia assicurativa sulla base delle caratteristiche del cliente (es: età, residenza, classe di merito, etc) e del veicolo assicurato. Il costo di ogni singola garanzia e servizio aggiuntivo rispetto al contratto - liberamente offerti dalle imprese - dovrà essere indicato a parte. In questo modo, il consumatore potrà valutare le diverse offerte con maggiore consapevolezza. Queste le principali caratteristiche della nuova formula contrattuale: massimale minimo previsto dalla legge (attualmente, 5 milioni di euro per ogni sinistro, con un limite specifico di 1 milione di euro per i danni a persone e cose); nessuna franchigia, la copertura è completa e si basa sul meccanismo di tariffazione “Bonus Malus”; guida libera, la copertura è sempre valida a prescindere da chi sia il guidatore del veicolo; rivalse da parte delle compagnie nei confronti degli assicurati limitate rispetto alle casistiche previste dalla normativa vigente. Tali rivalse scattano soltanto nei casi più gravi o di maggior allarme sociale (ad es. Guida in stato di ebbrezza o sotto l´effetto di stupefacenti). L’introduzione del nuovo contratto, unitamente all’abolizione delle clausole di tacito rinnovo, potrà determinare maggiore mobilità dei consumatori e più concorrenza tra le compagnie, favorendo una maggiore trasparenza delle offerte e creando le condizioni per una significativa riduzione dei premi. La misura, per entrare a regime, necessita di 45 giorni per ottenere il parere del Consiglio di Stato e di 30 giorni per la registrazione in Corte dei Conti (per la messa a disposizione del contratto anche online serviranno altri 60 giorni). Sono diverse le ulteriori misure attuate dal ministero dello Sviluppo economico, con le due leggi sulla crescita, per rendere più trasparente e concorrenziale il settore assicurativo. Tra queste figurano: Ø la riforma del sistema antifrode, assegnandolo alla nuova autorità di vigilanza assicurativa (Ivass); Ø gli agenti e i broker assicurativi potranno liberamente collaborare tra di loro, facilitando il consumatore nell’individuazione della polizza più conveniente; Ø ogni assicurato potrà accedere a un’apposita area riservata, sul sito della propria compagnia, per informarsi sui principali aspetti delle proprie polizze ramo danni; Ø sarà inoltre riformato e potenziato il sistema di preventivazione pubblica online gestito da Mise e Ivass, affiancandolo a un programma di educazione assicurativa rivolto al consumatore. “L’introduzione del contratto base e l’abolizione del tacito rinnovo creano le condizioni strutturali per aumentare la concorrenza nel mercato della Rc Auto. I consumatori potranno accedere a un’offerta di polizze Rc Auto più comprensibile, perché più semplice e trasparente” ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. “Nel lavoro portato avanti quest’anno, abbiamo anche affrontato il nodo importante della liberalizzazione del settore assicurativo, potenziando inoltre il contrasto alle frodi, ampliando le possibilità di accesso dei consumatori ai prodotti assicurativi e spingendo sul fronte della digitalizzazione dei servizi assicurativi. Tutte le parti in causa devono continuare a lavorare per ampliare il mercato assicurativo nazionale e favorire lo sviluppo di servizi e prodotti più competitivi e convenienti” ha concluso Passera. |
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MILANO: DAL COMUNE 500.000 EURO PER L’ACQUISTO DI TAXI ECOLOGICI 20 TAXI SARANNO DESTINATI A PERSONE CON DISABILITÀ |
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Milano, 18 febbraio 2013 - Il Comune stanzia 500mila euro di contributi per l’acquisto di taxi ecologici, 20 dei quali dovranno essere attrezzati per il trasporto di persone con disabilità. Lo ha deciso questa mattina la Giunta comunale, definendo le linee di indirizzo per l’assegnazione dei contributi, che riconoscono le scelte virtuose da parte dei tassisti. I criteri di assegnazione premiano in modo particolare coloro che hanno deciso di acquistare un veicolo con alimentazione “ecologica”, sostituendone uno alimentato a benzina o diesel. Il contributo viene concesso solo per l’acquisto di veicoli nuovi di prima immatricolazione e conformi allo standard Euro 5 o successivi, immatricolati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2012: in particolare, l’incentivo riguarda auto elettriche, a metano, a Gpl, a trazione ibrida elettrica, con doppia alimentazione benzina/metano o benzina/Gpl. Tra i criteri del bando rientra anche la trasformazione da benzina a metano o Gpl di veicoli Euro 3 o Euro 4. L’erogazione, fino a esaurimento fondi, è di 1.500 euro nel caso di acquisto di nuovi veicoli elettrici, ibridi elettrici, a Gpl o a metano, in sostituzione di auto a benzina o diesel; di 1.000 euro per la sostituzione di auto elettriche, ibride elettriche, a Gpl o a metano, con veicoli con le stesse caratteristiche; di 750 euro in caso di trasformazione a Gpl o a metano di veicoli Euro 3 o Euro 4. Il bando, inoltre, prevede un contributo di 10mila euro per l’acquisto di 20 taxi ecologici attrezzati per il trasporto di persone con disabilità, immatricolati tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2013. La valutazione delle domande sarà affidata a una Commissione che stilerà le graduatorie; il contributo sarà poi erogato entro 60 giorni. I contributi, infine, possono essere cumulati con altri fondi erogati a qualunque titolo da altri enti pubblici. Il numero di taxi alimentati con carburante ecologico o ibridi è passato dai 300 del 2005 ai 1.586 del 2012. |
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CITROëN E LA TECNOLOGIA HYBRID AIR: UN’OFFENSIVA TECNOLOGICA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE |
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Parigi, 15 febbraio 2013 - Citroën precorre i tempi, con il filtro antiparticolato e l’ibrido Diesel con tecnologia Hybrid4. Commercializza per prima l’auto elettrica e lo Stop&start. Al salone di Ginevra presenta un nuovo successo: l’Hybrid Air, soluzione full hybrid che utilizza l’idraulica insieme all’aria compressa, una tecnologia che fa ormai parte del Dna della Marca. Questa innovazione rappresenta il leitmotiv di Citroën: proporre tecnologie accessibili a tutti e per gli usi più svariati. Hybrid Air significa prestazioni innovative, con meno di 3l/100km senza batteria supplementare per: - ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, - offrire un prezzo più accessibile, - e spaziosità a bordo. Una tecnologia rivoluzionaria, specifica per i modelli dei segmenti B, C e per i veicoli commerciali. A Ginevra, nello stand della Marca, sarà presentata sulla nuova Citroën C3, un prototipo che segna già consumi record di 2,9l/100km (69g di Co2/km) e una riduzione del 45% dei consumi e delle emissioni di Co2 su percorso urbano, in confronto a una versione termica con la stessa motorizzazione. Karim Mokaddem, capo progetto Hybrid Air, sarà presente durante le giornate dedicate alla stampa per concedere interviste ma anche per spiegare in dettaglio la tecnologia Hybrid Air, il suo meccanismo e le prestazioni che offre. Un’animazione organizzata in determinati orari davanti al prototipo C3 Hybrid Air, il 5 marzo alle 14.00, 15.00, 16.00 e il 6 marzo alle 10.00, 11.00 e 12.00. L’innovazione, Propria Del Dna Della Marca Citroën presenta a Ginevra la tecnologia Hybrid Air, unica al mondo, sviluppata da Psa Peugeot Citroën in collaborazione con il gruppo Bosch e basata sulla competenza tecnica storica degli ingegneri della marca, che hanno sviluppato l’utilizzo dell’idraulica nell’auto. Nel 1955, con la Ds, Citroën introduce una novità spettacolare, abbinando l’aria in pressione e l’idraulica ad alta pressione. Questa tecnologia permetteva assistenza e pilotaggio insieme di sospensione, sterzo, freni e cambio semiautomatico. Nel 1958 gli ingegneri della Marca realizzano un prototipo di 2 Cv, ibrido, che abbina l’aria in pressione all’idraulica, per aumentare le prestazioni del motore termico. La mancanza di un mercato e di tecnologie idonee alla produzione di serie dell’epoca non permetteranno a questo progetto di vedere la luce. Nel 2013 la tecnologia Hybrid Air rivoluziona il mondo dell’auto. Hybrid Air: L’idraulica Abbina Il Motore Benzina All’aria Compressa La tecnologia Hybrid Air si fonda sull’abbinamento di più organi o tecnologie ampiamente collaudate: una motorizzazione benzina Puretech, un sistema di stoccaggio dell’energia sotto forma di aria compressa, un insieme composto da due motopompe idrauliche e una trasmissione automatica, che utilizza un treno epicicloidale. Nella fase di studio del progetto sono stati depositati dal gruppo Psa Peugeot Citroën 80 brevetti. L’insieme è pilotato da un supervisore, che acquisisce le richieste del conducente per ottimizzare il dispendio di energia, e prevede 3 modalità di funzionamento: Una modalità Air, a 0 emissioni, Una modalità benzina, in cui interviene solo il motore termico, Una modalità combinata, che abbina la potenza del motore termico alla potenza dell’aria compressa. Una Tecnologia A Per Tutti I Clienti Prestazioni decisamente innovative Il sistema Hybrid Air, adattato a Citroën C3 Vti 82, permette di ridurre di un terzo i consumi di carburante, e raggiunge il valore record di 2,9 l/100 km in ciclo misto, con emissioni di Co2 di 69 g/km. In condizioni di guida urbana, la riduzione dei consumi di carburante è dell’ordine del 45 %. Un’offerta accessibile e mondiale La tecnologia Hybrid Air, che non utilizza batterie supplementari, permetterà un posizionamento di prezzo interessante sui mercati europei e internazionali. Questa tecnologia funziona con qualunque condizione climatica o di guida, conservando la stessa efficienza. Potrà essere diffusa a livello europeo, ma anche sui mercati in cui in è presente la marca Citroën. Facilmente adattabile sulle autovetture o sui veicoli commerciali leggeri, è particolarmente efficiente sui veicoli dei segmenti B e C. Una tecnologia senza compromessi L’allestimento della tecnologia Hybrid Air non influisce sull’abitabilità, in particolare sul volume del bagagliaio. La scelta di un sistema essenzialmente meccanico semplifica le operazioni di manutenzione e facilita il riciclaggio al momento della rottamazione del veicolo. Un reale confort di guida La riduzione dei consumi di carburante e di emissioni di Co2 migliora notevolmente il comfort di guida, grazie: al cambio automatico con treno epicicloidale, che funziona senza stacco di coppia, alle prestazioni migliorate, per l’apporto di coppia e di potenza supplementari, disponibili nella modalità combinata, al sistema Stop&start che utilizza un alternatore - motorino d’avviamento, tutto con un funzionamento totalmente impercettibile per il cliente. La Tecnologia Hybrid Air In Dettaglio 3 modalità di funzionamento per ottimizzare la resa Il sistema Hybrid Air, brillante connubio di più tecnologie, utilizza costantemente la migliore delle 3 modalità, grazie a un sistema di pilotaggio elettronico intelligente. L’ottimizzazione dell’efficienza energetica è destinata a ridurre i consumi di carburante e ottimizzare la carica di aria compressa del serbatoio di stoccaggio. La modalità Air Quando è attivata, la modalità Air funziona come la modalità Zev dei veicoli ibridi. Il motore termico è spento. L’energia stoccata (aria compressa) viene trasmessa alle ruote attraverso i motori idraulici e il cambio. A seconda del traffico, dal 60 all’80% del tempo di guida in città viene effettuato utilizzando questa modalità. Lo sfruttamento massimo delle decelerazioni e delle frenate permetterà di ricaricare il serbatoio di stoccaggio dell’aria compressa. Questa modalità è attiva fino a 70 km/h. La modalità termica La modalità termica trasmette l’energia alle ruote senza far intervenire l’energia stoccata nel serbatoio, e viene usata principalmente in ambiente non urbano. Anche in questo caso è previsto il recupero immediato dell’energia in decelerazione e in frenata, per beneficiare in modo efficace e rapido della modalità Zev e boost combinate insieme. La modalità combinata La modalità combinata somma la potenza del motore termico e dell’aria compressa. Interviene in particolare in ripresa e in caso di forti accelerazioni, con un effetto boost immediato (potenza totale fino a 90 kW), per un dinamismo paragonabile a una motorizzazione di categoria superiore. Il Prototipo C3 Hybrid Air In Esposizione Nello Stand Della Marca A Ginevra Al salone di Ginevra i visitatori potranno ammirare C3 Hybrid Air, l’ultima innovazione Créative Technologie. Il prototipo esposto presenta caratteristiche specifiche: Pneumatici Michelin inediti, con dimensionamento specifico (165/50 R 18), che migliora i consumi di circa 0,2l/100km. Questi pneumatici mostrano un diametro maggiore e una larghezza ridotta, per diminuire la resistenza al rotolamento, la massa e il livello di emissioni sonore. Colori e materiali dal trattamento specifico; cerchi, gusci dei retrovisori esterni e lame dei proiettori con trattamento anodizzato. Un dispositivo “Car Scan” percorre la lunghezza del veicolo, dalla parte anteriore alla posteriore, per scoprire “da sotto” la tecnologia Hybrid Air, con un’animazione tutta Créative Technologie Tecnologie Accessibili A Tutti E Per Tutti Gli Usi La Marca propone tutta una serie di tecnologie di punta utili a qualunque utilizzo: l’ibrido Diesel Hybrid4, disponibile su Ds5 (il 25% delle versioni vendute in Europa nel 2012), il Full Electric sulla city car C-zero ma anche su Berlingo in versione commerciale, disponibile nel secondo trimestre 2013, la tecnologia micro-ibrida e-Hdi, il sistema più riuscito del mercato, allea comfort ed efficienza, ed è disponibile su quasi tutti i modelli della Marca, come la motorizzazione e-Hdi 70 su Citroën C3, che emette solo 87 g di Co2, e infine la nuova famiglia di motorizzazioni benzina Puretech, più potente ed ecologica:+15% di potenza e -25% di consumi ed emissioni di Co2 rispetto alla precedente generazione di motorizzazioni benzina. |
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L’AUTO PIACE AGLI IMMIGRATI: +34% IN 15 MESI AUMENTANO ANCHE GLI INCIDENTI CON STRANIERI (90 AL GIORNO CON 141 FERITI E 1,4 MORTI) CHE COSTANO ALLA SOCIETA’ 4,2 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO. RUMENI, ALBANESI, MAROCCHINI, CINESI E MOLDAVI I PIU’ COINVOLTI |
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Roma, 18 febbraio 2013 - Gli stranieri non risentono della crisi dell’auto: sono ormai più di 3 milioni i veicoli intestati ad immigrati nel nostro Paese, con un incremento del 34% negli ultimi 15 mesi. Sono quindi aumentati gli incidenti stradali che coinvolgono uno straniero, fino a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e più di 1,4 morti, per un costo sociale che supera i 4,2 miliardi di euro annui, pari al 14% del totale (oltre 30 miliardi di euro). Gli immigrati che registrano più incidenti sono i rumeni (4.753 sinistri), seguiti da albanesi (3.504), marocchini (3.142), cinesi (1.215), moldavi (735), tunisini (700), peruviani (678), egiziani (675), serbi (607) ed ecuadoregni (586). Numeri che hanno spinto l’Aci ad estendere agli stranieri il proprio impegno per l’educazione alla sicurezza stradale, offrendo 3.000 corsi di guida sicura (mille all’anno per tre anni) nel Centro Aci-sara di Vallelunga, alle porte di Roma, ad altrettanti immigrati che divengono così Ambasciatori di Sicurezza Stradale. L’attività è partita a settembre e in sei mesi ha raggiunto già 1.500 persone. Un corso di guida sicura riduce di un terzo la probabilità di incidente, come attesta l’esperienza austriaca dove l’incidentalità dei giovani si è ridotta del 33% con l’obbligo di un corso di guida sicura entro tre anni dal conseguimento della patente. Ciò significa che questa iniziativa dell’Aci diminuisce di 1,4 milioni di euro il costo degli incidenti stradali per la società. Se fosse estesa a tutti gli stranieri che guidano in Italia, il risparmio sarebbe di 1,5 miliardi di euro. “Queste cifre dimostrano i risultati conseguibili con tre semplici interventi normativi – dichiara il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani – che possono attuarsi subito e senza costi per lo Stato: istituire l’obbligo di un corso di guida sicura per gli stranieri che convertono la patente in Italia; prevedere un corso di guida sicura per tutti i neopatentati; riconoscere la guida sicura tra le attività finanziate con il 50% dei proventi delle multe che la legge assegna alla sicurezza stradale, in modo da consentire agli automobilisti di beneficiare in prima persona dei soldi versati con le sanzioni. Tre mosse che generano vantaggi per tutti, senza costi per le casse pubbliche”. “I benefici della nostra azione sono evidenti anche fuori dalle strade – afferma il segretario generale dell’Aci, Ascanio Rozera – con una potente accelerazione del processo di integrazione sociale degli stranieri nel Paese. Forte dei risultati conseguiti nel 2012 grazie anche alla collaborazione delle ambasciate, delle comunità internazionali e della Polizia Stradale, e al sostegno economico di Sara Assicurazioni, Aci sta pianificando le prossime tappe per il biennio 2013-2014. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, e dal Ministro per gli Affari regionali, il turismo e lo sport”. Una ricerca condotta tra gli Ambasciatori della Sicurezza finora individuati dall’Aci rileva come l’85% di questi sia ben consapevole del proprio ruolo nella diffusione dei valori di responsabilità alla guida, prudenza e rispetto delle regole all’interno della comunità di appartenenza. Il 95% ritiene utile la formazione ricevuta e il 98% giudica “ottima” l’esperienza vissuta. Gli istruttori del Centro di guida sicura Aci-sara di Vallelunga hanno riscontrato un netto miglioramento delle capacità degli allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle cattive abitudini al volante. I temi che hanno suscitato più interesse sono stati la giusta velocità in curva oltre al corretto utilizzo dei freni e del sistema Abs. |
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NUOVA AURIS TOURING SPORTS AL SALONE DI GINEVRA |
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Roma, 18 febbraio 2013 - La nuova Toyota Auris Touring Sports è la prima Wagon del segmento C disponibile con motorizzazione full hybrid, che si aggiunge alla gamma di motori benzina e diesel. La nuova Touring Sports rappresenta un’ulteriore diversificazione dell’applicazione della rinomata tecnologia Hybrid Synergy Drive di Toyota. Il modello unisce una grande versatilità, un design dinamico, la migliore praticità della categoria e una straordinaria capacità di carico. Nella versione con motorizzazione ibrida, il posizionamento del pacco batterie sotto i sedili posteriori ha consentito di non sacrificare la capacità di carico, mantenendola uguale a quella delle versioni con motorizzazioni benzina e diesel. In Europa, le wagon rappresentano attualmente il 25% del mix di vendite del segmento C, con il 76% da attribuirsi al solo mercato flotte. La nuova Auris Touring Sports amplia ulteriormente la gamma Auris, contribuendo al superamento del 5% di quota nel segmento C entro il 2014, al termine cioè del primo anno completo di vendite in Europa. Design e Packaging Condividendone il passo lungo di 2.600 mm e il raggio di sterzata di 10,4 metri, Auris Touring Sports è 285 mm più lunga rispetto al modello berlina, con questo incremento dedicato interamente allo spazio di carico. Con i sedili posteriori in posizione, il vano di carico misura 1.115 mm di lunghezza e 1.452 mm di larghezza, con una capacità pari a 530 litri. Con i sedili ripiegati, lo spazio di carico raggiunge una lunghezza massima di 2.047 mm, un’altezza di 890 mm e una capacità totale di 1.658 litri. Questa straordinaria spaziosità va ad abbinarsi alla migliore funzionalità della categoria. Auris Touring Sports è infatti l’unica wagon del segmento capace di offrire ai clienti i benefici del sistema Easy Flat di Toyota: sedili posteriori con ripiegamento one-touch, spazio di carico su due livelli, tendina copribagagli bi-direzionale, ganci appendiabiti, barre portatutto in alluminio e una presa di corrente da 12 V. Come per il modello berlina, la dinamicità del design esterno massimizza i benefici aerodinamici derivanti dalla riduzione dell’altezza e dall’abbassamento del baricentro. La nuova Auris Touring Sports condivide con la berlina il design anteriore, unendo il linguaggio stilistico Under Priority ai dettagli Keen Look per garantire una presenza su strada autorevole ed elegante. Di profilo, la wagon condivide con la berlina la stessa inclinazione del parabrezza, il quale si unisce alla linea del tetto, quest’ultimo munito di portapacchi in alluminio e spoiler posteriore integrato. Con i suoi 1.553 mm di lunghezza e 960 mm di larghezza, il tetto panoramico Skyview opzionale, il più ampio del segmento, rafforza ulteriormente la percezione di spaziosità creata dai nuovi interni. Le fiancate, sono caratterizzate dal colore nero dei montanti, tra cui spicca la vernice ‘Piano Black’ riservata al montante centrale e l’accento cromato della linea di cintura. Sul retro, Auris Touring Sports è caratterizzata dal nuovo design del paraurti e del portellone, con il piano di carico posizionato 100 mm più in basso rispetto alla berlina per una migliore facilità di carico. Come per il resto della gamma, il nuovo design avvolgente dei gruppi ottici posteriori aiuta rafforzare la forma dinamica del parafango, del nuovo montante e del lunotto. Prestazioni Confermando l’impegno di Toyota a migliorare continuamente le doti dinamiche dei suoi prodotti e a offrire ai propri clienti un’esperienza di guida estremamente coinvolgente, Auris Touring Sports trae beneficio dalle diverse migliorie già apportate alla versione berlina. Il modello beneficia di una maggiore rigidità strutturale, un baricentro più basso, diversi miglioramenti apportati al sistema di sospensioni, allo sterzo, alla posizione di guida e alle caratteristiche di Nvh, per offrire al cliente un’esperienza di guida più rilassante e coinvolgente. Auris Touring Sports sarà disponibile con la stessa gamma di motori della berlina, e quindi con la scelta tra motori benzina 1.3 Dual Vvt-i e 1.6 Valvematic, motori diesel D-4d 1.4 e 2.0, oltre alla prima motorizzazione full hybrid del segmento. Capaci di funzionare sia in maniera indipendente che in combinazione, il motore benzina 1.8 Vvt-i e quello elettrico del sistema Hybrid Synergy Drive generano una potenza massima di 136 Cv (100 kW), regalando ad Auris Hybrid Touring Sports un’accelerazione 0-100 km/h in 10,9 secondi e una velocità massima di 180 km/h. Allo stesso tempo, la versione full hybrid di Auris Touring Sports restituisce emissioni di Co2 bassissime, ai vertici della categoria, pari a soli 86 g/km, e un livello di emissioni di Nox sensibilmente inferiore a quello di veicoli diesel con prestazioni simili, con la completa eliminazione dei livelli di Particolato. |
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BOLZANO: TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: L´ASSESSORE PRESENTA IL MODELLO ALTO ADIGE IN ALTA BAVIERA |
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Bolzano, 18 febbraio 2013 - Le sfide che devono affrontare le regioni nella concorrenza globale dei poli economici sono al centro di un convegno in Alta Baviera, al quale parteciperà anche l’assessore altoatesino Thomas Widmann su invito del ministro tedesco-federale per l´Alimentazione, l´ Agricoltura e la Tutela dei consumatori, Ilse Aigner. Le sfide che devono affrontare le regioni nella concorrenza globale dei poli economici sono al centro di un convegno in Alta Baviera, al quale parteciperà anche l´assessore altoatesino Thomas Widmann su invito del ministro federale tedesco per l´Alimentazione, l´ Agricoltura e la Tutela dei consumatori, Ilse Aigner. La riforma e l´ampliamento del trasporto pubblico locale, secondo il ministro, sarebbero fattori chiave per uno sviluppo duraturo e sostenibile. Partendo da questo presupposto, all´assessore Widmann è stato chiesto di presentare gli sviluppi degli ultimi anni nel trasporto pubblico altoatesino in quanto esempio di un´offerta di trasporto moderna ed efficace, ma anche di un sistema tariffario semplice e attrattivo, al fine di offrire degli spunti per la discussione sul futuro dell´Alta Baviera. Al di là dell´avvenuto ampliamento dell´offerta, della modernizzazione dell´infrastruttura e del materiale rotabile, l´interesse si focalizzerà in primo luogo sul nuovo sistema tariffario con l´Altoadige Pass come fulcro. "Il convegno vuole innanzitutto illustrare l´importanza di una riforma e di un ampliamento del trasporto pubblico locale per lo sviluppo dell´intera regione" spiega l´assessore. "Da un lato, quindi, tra gli argomenti chiave vi sono le facilitazioni di accesso, ad esempio tramite moderni sistemi di ticketing, ma sarà centrale anche e soprattutto la domanda di come rispondere all´esigenza di mobilità di lavoratori e famiglie in continuo aumento". Dopo i saluti del ministro federale Aigner e la presentazione dell´assessore Widmann seguirà una presentazione dei responsabili comunali locali ed infine una discussione con rappresentanti delle associazioni economiche bavaresi e degli assessori dell´Alta Baviera. Conclude Widmann: "L´interesse costante verso il nostro sistema tariffario e dei trasporti, che giunge anche dall´estero, ha ampiamente superato le nostre aspettative. Questo invito non fa che confermare che i nostri sforzi degli ultimi anni sono stati indirizzati nella giusta direzione, e che siamo riusciti, con il sistema Altoadige Pass, a creare un modello davvero innovativo ed all´avanguardia". |
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TPL, IL GOVERNO TAGLIA ANCORA, LA TOSCANA CONFERMA LE PROPRIE RISORSE ALLA TOSCANA SPETTERANNO 433 MILIONI DI EURO NEL 2013, MENTRE L’ATTUALE FABBISOGNO REGIONALE È DI 526 MILIONI |
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Firenze, 18 febbraio 2013 - Il Governo ha stabilito il sistema di riparto del nuovo fondo nazionale trasporti, che di nuovo segna in negativo le risorse destinate a questo settore. Mancano, infatti, all’appello ancora 455 milioni per il sistema nazionale dei trasporti. Pur di fronte a questa decisione, la Toscana ha scelto di mantenere nel bilancio 2013 lo stesso impegno del 2012 per le risorse da destinare al trasporto pubblico, con l’obiettivo di mantenere adeguato il livello dei servizi ai cittadini e non fare arretrare l’offerta di trasporto su gomma. Sulla base del riparto governativo, alla Toscana spetteranno 433 milioni di euro nel 2013, cifra inferiore a quello che è l’attuale fabbisogno regionale, dato che la Toscana spende oggi complessivamente 526 milioni per il trasporto locale su ferro e su gomma. La Toscana riesce a mantenere lo stesso impegno finanziario dello scorso anno grazie agli interventi messi in campo con la legge finanziaria attraverso la quale sono stati operati tagli alla spesa della macchina regionale e sono state incrementate le entrate tributarie. Inoltre nei mesi scorsi è stato rivisto il sistema tariffario nell’ambito dei servizi ferroviari. Sempre grazie a questi interventi sarà possibile destinare agli enti locali anche per il 2013 le stesse risorse del 2012, con l’obiettivo di mantenere saldi i livelli dei servizi e fare in modo che Comuni e Province non siano costretti ad intervenire nuovamente sui servizi offerti fino ad oggi. |
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PRESENTATI I NUOVI MINIBUS AD IDROGENO CHE SARANNO UTILIZZATI DURANTE I MONDIALI DI FIEMME |
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Trento, 18 febbraio 2013 - Presentati il 16 febbraio a Trento i due minibus elettrici alimentati da celle a combustibile (Fuel Cell) ad idrogeno fatti realizzare da Trentino trasporti che verranno utilizzati durante i prossimi Campionati del Mondo di Sci Nordico, per iniziativa di Trentino Trasporti. I due mezzi sono già operativi in valle di Fiemme dal 6 febbraio scorso. Effettueranno il servizio navetta per giornalisti di tutto il mondo presso il Centro stampa del grande evento sportivo che partirà il 20 febbraio. Alla presentazione sono intervenuti il presidente della Provincia Alberto Pacher, il presidente di Trentino Trasporti spa Ezio Facchin, l´amministratore delegato di Dolomitech Paolo Delzanno. I due mezzi - del costo di 1.550.000 euro ciascuno - hanno un´autonomia di circa 250 chilometri e vengono ricaricati in meno di 10 minuti (l´impianto dove viene fatto il "pieno di idrogeno" è a Panchià). "I Mondiali di Fiemme sono i mondiali della sostenibilità - ha detto Pacher - . Con il legname della valle abbiamo realizzato le strutture, con l´aiuto delle imprese e della ricerca trentine abbiamo affrontato anche il tema dei trasporti. Sull´idrogeno stiamo diventando un punto di riferimento a livello nazionale. I due mezzi che presentiamo oggi, e che verranno utilizzati dalla stampa per i suoi spostamenti, sono unici nel loro genere." Di un "bel gioco di squadra", che ha permesso di raccogliere e vincere la sfida lanciata dalla Provincia, ha parlato anche Ezio Facchin. "Abbiamo già testato questi mezzi in valle, con grande soddisfazione. Velocità e confort sono molto buoni. Vedremo ora il responso di chi li utilizzerà durante i Mondiali, ma siamo certi che tutti rimarranno soddisfatti." "Parliamo di mezzi ad emissioni zero", ha sottolineato a sua volta Paolo Delzanno, che ha rimarcato come i due pulmini, elettrici ma alimentati dalle celle ad idrogeno, non presentino gli stessi vincoli dei mezzi elettrici, in particolare per quanto riguarda i tempi di "ricarica", che notoriamente, nelle batterie elettriche, sono molto lunghi. I due mezzi, insomma, sono l´ideale per ambienti come quelli di montagna, che vanno salvaguardati anche sotto il profilo dell´impatto ambientale. Il progetto, realizzato da Trentino Trasporti spa, e sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, ha l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile - silenziosa e ad emissioni zero - in ambienti particolarmente sensibili quali i territori montani del Trentino. Lo sviluppo del progetto e la sperimentazione sul campo dei 2 minibus con trazione elettrica alimentata da celle a combustibile rappresenta una delle numerose azioni avviate dalla Provincia con l’obiettivo - di lungo termine - di contribuire allo sviluppo sostenibile nel territorio trentino. L’iniziativa rientra tra quelle orientate al raggiungimento della Direttiva 2009/28/Ce dell’Unione Europea, che si pone il traguarda meglio noto come “20-20-20”,di ridurre i consumi da fonti primarie del 20%, di ridurre le emissioni di gas climalteranti del 20 % e di aumentare le quote di fonti rinnovabili del 20%. In tal senso, l’utilizzazione di autobus a emissione zero sui percorsi dolomitici all’interno del sito Patrimonio dell’Unesco, costituisce un progetto d’avanguardia che troverà il suo completamento con la successiva progettazione e realizzazione dell’impianto di produzione basato sull’uso di nuove energie rinnovabili. Il progetto fa parte, inoltre, di un piano complessivo che Trentino Trasporti, società che gestisce le infrastrutture e i mezzi di trasporto della Provincia autonoma, ha avviato da tempo sia nella realizzazione di impianti industriali a basso consumo energetico, sia nell’acquisto di materiale rotabile di ultima generazione, quali 6 autobus ibridi diesel elettrici. La tecnologia dei nuovi minibus, definita Fuel Cell Dominant, si contraddistingue per l’azionamento della trazione mediante un motore elettrico al quale l’energia viene fornita da un complesso, denominato Full Cell System, in grado di trasformare l’idrogeno gassoso stoccato negli speciali contenitori, in energia elettrica con un processo di ossido riduzione (nessuna combustione). Inoltre, lo schema della propulsione, permette di utilizzare l’energia cinetica del veicolo per ricaricare le batterie ausiliarie al litio durante le fasi di frenatura. L’adozione della tecnologia delle Fuel Cell ad idrogeno garantisce infatti il superamento di alcuni limiti tecnici rispetto alla “tradizionale” trazione a batteria quali, ad esempio, i lunghi tempi di ricarica (i tempi di un rifornimento ad idrogeno sono nell’ordine della decina di minuti), le prestazioni dipendenti dallo stato di carica della batteria e dalle temperatura esterna e i range chilometrici di autonomia inferiori. La realizzazione del progetto è stata curata e sviluppata dalla Dolomitech S.r.l. Che è una start up locale con sede a Villa Agnedo in Valsugana, mentre l’erogazione di idrogeno è stata predisposta presso un impianto pilota realizzato a Panchià. La nostra provincia, con questo progetto, si presenta come un centro di competenza unico ed importante nel settore della Green Economy e delle Celle a Combustibile grazie ad alcuni partner: - Sofcpower, con sede a Mezzolombardo, è l’unico produttore italiano di Celle a Combustibileper applicazioni civili; - Elma, con sede a Riva del Garda,è la società che ha realizzato l’impianto di Isera e che ha sviluppato sistemi innovativi; - Fondazionebruno Kessler ed Università di Trento stanno lavorando in alcuni aspetti di punta della ricerca in questo settore; - Distretto Tecnologico Trentino, è l’ente che ha coordinato lo sviluppo dei progetti e delle filiere, e che si propone di diffondere cultura e realizzare progetti imprenditoriali nel settore della green economy e della sostenibilità. L’utilizzazione dei due minibus impegnerà i prossimi due anni di attività di Trentino trasporti e Trentino Trasporti esercizio che, insieme alla Società costruttrice, metteranno a punto tutti i miglioramenti da apportare ai mezzi e all’organizzazione, prima di lanciare una nuova fase di allargamento della flotta. L’iniziativa è tra l’altro tecnologicamente collegata al progetto di Green Corridor che prevede la dotazione dell’asse del Brennero con impianti di rifornimento idrogeno a servizio anche del trasporto privato. I due nuovi minibus rappresentano l’eccellenza tecnologica del parco rotabile circolante: nello scorso mese di novembre erano tra l’altro stati presentati a Predazzo i nuovi veicoli ibridi, che pure sono in circolazione in questo periodo in Valle di Fiemme. Si tratta di veicoli Man e Van Hool impiegati per servizio skibus asse di valle da Molina a Predazzo (mediamente la riduzione del consumo di carburante (e dunque anche delle emissioni di inquinanti) è del 10%, ma un utilizzo in percorsi urbani di pianura può consentire un ulteriore risparmio di carburante: una parte di tale flotta è previsto che tra qualche mese sia collocata sul servizio urbano di Trento). In via generale i mezzi impiegati nel servizio extraurbano ed urbano sono, in termini numerici, rispettivamente 464 e 233. Con riguardo all’età media del parco circolante va rilevato come a fine 2011 (dati di bilancio definitivi) l’età media degli automezzi impiegati risultasse pari a 8,89 anni nel trasporto extraurbano (diminuita rispetto all’età media di 10,17 dell’anno 2010) e a 8,97 anni nel trasporto urbano. Nel 2012 l´età media risulta attestata sui 9 anni (la componente extraurbana degli Euro 5 Evv è passata al 21 %, eliminando definitivamente la classe Euro 0 e riducendo la classe Euro 1 all´1%) L’età media 2013 si attesterà intorno ai 10 anni, con l´innesto (a valere su impegni di spesa assunti sull´esercizio in corso per 3,5 mln di euro) di 9 urbani e 8 interurbani tutti Eev. Annualmente ognuno dei circa 700 autobus impiegati emette in atmosfera circa 30.000 m3 di Co2: in Valle di Fiemme e Fassa i 29 autobus del gruppo di Predazzo complessivamente emettono dunque circa 700.000 m3 di Co2, che a Trento superano i 5.000.000. Da rilevazioni Mitt (il sistema di bigliettazione elettronica e monitoraggio mezzi introdotto su tutto il territorio provinciale) del 13 ottobre 2008 emergeva che su 335 bus (su cui è stato aperto un turno), più 10 autobus per trasporti scolastici, il chilometraggio complessivo si attestava ad una media di circa 130 km/giorno di percorrenza; i 130 mezzi urbani, segnalavano per la medesima giornata una media di circa 160 km/giorno di percorrenza. I 233 bus urbani sono impiegati nei servizi dei comuni di Trento, Rovereto, Pergine Valsugana (attivato nel 2008) e dell’area dell’Alto Garda (considerato urbano a partire dal 2008) erogati fino al 2008 da Trentino Trasporti Spa e a decorrere dal 1 gennaio 2009 da Trentino Trasporti Esercizio S.p.a., società partecipata da Provincia ed enti locali. Nell’ambito del trasporto urbano sono altresì ricompresi i trasporti a carattere turistico realizzati nei diversi comuni trentini. Al finanziamento del trasporto urbano provvedono gli enti locali competenti utilizzando i trasferimenti a tal fine disposti sulla finanza locale e risorse aggiuntive proprie. I dati rilevati nel periodo 2005-2011 mostrano una crescita della spesa in termini reali (calcolata applicando agli importi effettivamente finanziati un indice di deflazione) ed un aumento del numero di passeggeri. Infatti la spesa è cresciuta del 37,5% nel periodo in questione con una variazione media annua del 5,6%. Nello stesso periodo, l’incremento del numero di passeggeri è stato del 30% e mediamente del 4,5% annuo, nello stesso periodo si è registrata una sostanziale invarianza del numero di chilometri finanziati. Il rapporto tra passeggeri e km oscilla tra 3,1 e 4. I chilometri finanziati, peraltro, non corrispondono ai chilometri realmente percorsi (l´eccedenza, per circa 2,5 milioni di spesa complessivamente, viene assunta dai Comuni, quasi tutti dal Comune di Trento). |
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SOPRALLUOGO REGIONE SUL PONTE PETRACE A GIOIA TAURO |
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Catanzaro, 18 febbraio 2013 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele ha effettuato un sopralluogo nella zona soprastante il ponte Petrace a Gioia Tauro al fine di capire quali interventi attuare, nel prossimo futuro, per procedere alla riapertura della tratta tra Gioia Tauro e Palmi. Ad accompagnare l’assessore Fedele, oltre il presidente del Cda di Ferrovie della Calabria, Angelo Mautone, i consiglieri di amministrazione, Marco D’onofrio e Giuseppe Pedà, il dirigente del settore trasporti, Giuseppe Pavone, e alcuni tecnici e dirigenti delle Fdc. “L’ispezione – ha dichiarato l’esponente della giunta Scopelliti - risponde all’esigenza della Regione Calabria, e in particolare dell’assessorato che dirigo, di proseguire in maniera mirata nel percorso di riorganizzazione effettiva del comparto del trasporto pubblico locale nella nostra regione. Nei mesi scorsi la Regione, attraverso il salvataggio dal sicuro fallimento di Ferrovie della Calabria, si è resa protagonista di un intervento storico. Adesso, vogliamo procedere spediti al rilancio concreto dell’azienda nell’ottica di un processo di ammodernamento che la Regione sta affrontando con impegno attivo e costante per garantire ai calabresi il diritto alla mobilità. Questa fase di recupero interessa, anche, la zona della Piana che gode di un grosso bacino di utenza, costituito da studenti e pendolari, e che, in un futuro imminente, vedrà la costruzione del nuovo ospedale della Piana”. Dopo una breve sosta nella stazione di Gioia Tauro, dove nelle previsioni dell’esponente regionale vi è la realizzazione di un terminal bus che potrà essere il punto di scambio tra i servizi su ferro e su gomma, l’assessore Fedele si è intrattenuto con i dipendenti dell’azienda per poi recarsi, insieme ai tecnici e ai vertici delle Fdc, a bordo di una locomotrice delle Ferrovie Taurensi, sul ponte Petrace per analizzare le reali possibilità di recupero e di riapertura della tratta. “Nei prossimi giorni – ha concluso l’assessore ai trasporti – un’equipe di esperti effettuerà le prove di carico al fine di verificare la tenuta della struttura e per testare le condizioni generali di sicurezza dell’intero tracciato. I risultati dei test ci permetteranno, poi, di valutare insieme agli specialistici la via più adatta da seguire, contestualmente ai costi-benefici, per il recupero di un’area strategica per lo sviluppo dell’intero territorio”. |
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TUNNEL DEL BRENNERO: GOVERNO E PROVINCIA FIRMANO L´INTESA
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Trento, 18 febbraio 2013 - L´intesa porta la firma del presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher e del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Mario Ciaccia e rappresenta per il Trentino almeno due importanti risultati: da una parte la garanzia che nella programmazione delle risorse finanziarie per il Tunnel del Brennero sia considerata con priorità la redazione e approvazione dei progetti relativi alla tratta trentina, assicurando una coerente temporizzazione delle fasi di realizzazione delle opere nel nostro territorio; dall´altra l´impegno del Governo a verificare con Bruxelles la possibilità che la concessione dell´A22 venga prorogata dopo la scadenza del 2014. L´ "accordo incrociato per la realizzazione dell´infrastruttura ferroviaria attraverso il Brennero e la tratta di accesso sud" - così recita l´oggetto del documento ufficiale - è frutto di una serie di incontri fra le strutture tecniche dello Stato e della Provincia autonoma che hanno portato a formulare una proposta analizzata dalla Giunta provinciale mercoledì scorso in seduta straordinaria ed oggi perfezionata. Il documento sarà ratificato da una delibera che l´esecutivo assumerà lunedì prossimo. "Siamo soddisfatti - ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher - anche se la delicatezza e la complessità delle trattative ci ha abituati ad assumere un atteggiamento di concreta prudenza, ma è fuori dubbio che l´impegno sottoscritto questo pomeriggio dal Ministero delle infrastrutture e trasporti parla chiaro". In altri termini, il sì del Trentino è subordinato a precise garanzie. Anzitutto è previsto che lo Stato porti all´approvazione del Cipe entro il 31 dicembre 2014 il progetto preliminare delle opere finalizzate alla realizzazione del Lotto 3, circonvallazione di Trento e Rovereto. Il progetto definitivo deve essere completato entro il 31 dicembre del 2015. Per mantenere fede a questa tabella di marcia, è prevista entro un mese la costituzione di un tavolo tecnico di collaborazione tra il Ministero delle infrastrutture e del trasporti e la Provincia autonoma di Trento a cui spetterà il compito di definire uno specifico programma e le relative modalità di monitoraggio. Il Ministero inoltre si è impegnato ad attivare tempestivamente, anche attraverso i competenti dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri, un confronto formale presso la Commissione europea per valutare assieme alla Provincia autonoma di Trento una possibile proroga della concessione autostradale. "Questo - ha spiegato Pacher - in relazione al ruolo strategico internazionale dell´opera e della finalizzazione, a tale intervento, dell´accantonamento patrimoniale del concessionario. Tale confronto riguarderà anche la fattibilità della concessione autostradale mediante società in house". |
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VIABILITÀ, DALLA REGIONE 2 MILIONI E MEZZO PER 5 NUOVE ROTATORIE A PISA |
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Firenze, 18 febbraio 2013 – Il miglioramento della sicurezza stradale e della fluidità della viabilità a Pisa, in particolare nel tratto urbano dell’Aurelia, è ritenuto “opera pubblica di interesse strategico regionale”. Lo ha deciso la Giunta regionale toscana approvando una proposta dall’assessorato regionale alle infrastrutture ed ai trasporti, che prevede di realizzare 5 nuove rotatorie e promuove la firma di un accordo di programma tra Regione e Comune di Pisa per rendere possibili interventi che miglioreranno la fluidità del traffico in aree critiche, tra cui l’intersezione tra la Fi-pi-li e l’Aurelia. Il valore complessivo degli interventi sarà di 3.817.000, di cui 2.500.000 euro saranno finanziati dalla Regione Toscana. Si tratta di interventi molto attesi dal territorio che andranno a migliorare strade ed incroci particolarmente critici per l’area urbana di Pisa. Una volta firmato l’Accordo di programma, grazie alle risorse previste, saranno realizzate: - una rotatoria in via del Gargalone. L’intervento avrà un valore di 675.000 euro, interamente finanziati da Regione Toscana, e prevedrà anche l’installazione di un pannello elettronico di segnalazione del traffico autostradale sull’Aurelia (all’altezza del viadotto della Fi-pi-li). - una rotatoria all’incrocio tra via Aurelia e la Darsena (area della cantieristica lungo il Canale dei Navicelli). L’intervento avrà un valore di 575.000 euro, interamente finanziati dalla Regione Toscana. - una rotatoria all’incrocio tra via Aurelia e via Fossa Ducaria. L’intervento avrà un valore di 800.000, finanziati al 50% da Regione Toscana e Comune di Pisa. - una rotatoria all’incrocio tra via Aurelia e via Andrea Pisano. L’intervento avrà un valore di 467.000 euro, interamente finanziati dal Comune di Pisa. - una rotatoria con sottopasso ciclopedonale all’incrocio tra via Aurelia e viale delle Cascine. L’intervento avrà un valore di 1.300.000 euro e sarà finanziato con 850.000 euro dalla Regione Toscana e con 450.000 euro dal Comune di Pisa. Il Comune di Pisa, che avrà la funzione di stazione appaltante e sarà quindi responsabile di seguire i lavori per la realizzazione degli interventi, in aggiunta alle opere previste nell’Accordo di Programma con la Regione Toscana, ha già stanziato anche 1,6 milioni di euro per finanziare la realizzazione della rotatoria all’incrocio fra l’Aurelia e la strada d’accesso allo stabilimento Ikea che si trova subito a sud del sovrappasso che, dall’area dei Navicelli conduce all’aeroporto. Proprio in questi giorni, infine, è stata completata la nuova rotatoria con tanto di sottopasso ciclo-pedonale all’altezza del vecchio Ponte a Piglieri per un importo complessivo di 850mila euro. |
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VALLE D’AOSTA: APPROVATO IL PROGETTO LA VIA CONSOLARE DELLE GALLIE |
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Aosta, 18 febbraio 2013 - L’assessorato dell’istruzione e cultura informa che, nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-svizzera 2007-2013, è stato approvatoil progetto denominato La via consolare delle Gallie. Il progetto prende in considerazione una delle presenze storiche fra le più importanti della Regione, ovvero il percorso della strada consolare che faceva della Valle d’Aosta uno dei luoghi di particolare interesse commerciale e strategico nel mondo antico. Il tracciato, che si sviluppa da Pont-saint-martin fino al Piccolo San Bernardo e comprende anche la diramazione del Gran San Bernardo, è tuttora costellato di resti più o meno monumentali, ma ancora bene visibili, tra i quali spiccano di sicuro il ponte romano di Pont-saint-martin, il tratto di viabilità scavato nella roccia a Donnas, i resti del ponte romano di Saint-vincent, per salire, con presenze più o meno note, alle sostruzioni di Mecosse e al ponte di Pierre Taillé, nonché ai resti del ponte di La Thuile e di Pont Serrand o alla strada intagliata nella roccia del Gran San Bernardo. Un patrimonio diffuso sul territorio che il progetto ha interesse a recuperare come conoscenza e a valorizzare con la creazione di luoghi di comunicazione e di informazione che permetteranno la comprensione di come la viabilità fosse uno strumento di gestione di un territorio e delle sue economie. Il progetto si propone la valutazione di quanto rimane del percorso viario originale tramite un censimento dei resti noti o presunti, alcuni dei quali, selezionati secondo la loro importanza storica e accessibilità, saranno rilevati e inseriti in un percorso virtuale. Questo percorso sarà correlato da alcune stazioni fisse di informazione più tradizionali e dalla stesura di un piano strategico di comunicazione e marketing che permetterà l’individuazione dei punti forti del patrimonio e la loro migliore integrazione con il territorio. Un approccio legato al recupero della presenza storica e del suo valore, ma con l’attenzione alle potenzialità che questi possono dare alla conoscenza della Valle da parte dei suoi cittadini e dei turisti, in un contesto di integrazione fra risorse culturali e territorio. Il progetto si inserisce, a sua volta, in un quadro di iniziative e attività atte a recuperare fondi comunitari per il sostegno delle attività di valorizzazione della Regione. I fondi comunitari che la Regione potrà recuperare grazie a questo progetto ammontano per il momento a circa 266mila euro, un contributo per cominciare a presentare un progetto più ampio e completo di recupero di questo patrimonio diffuso. |
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TRENI TRA BRENNERO E BOLOGNA, RESPINTA "CON FORZA" OGNI IPOTESI DI TAGLIO
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Trento, 18 febbraio 2013 - "La Provincia autonoma di Trento non ritiene accettabile un taglio "proporzionale", rispetto ad altre realtà regionali che ad oggi non hanno ancora affrontato il delicato, impegnativo ed oneroso percorso di "subentro" gestionale". Lo scrive il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, nella lettera inviata al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera con una doppia, precisa richiesta, condivisa con la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Veneto e la Regione Emilia Romagna: la convocazione urgente di un tavolo tecnico presso il Ministero e la sospensione, sino a quella data, di ogni iniziativa unilaterale dell´impresa ferroviaria. Si parla del possibile "taglio" di corse ferroviarie tra Brennero e Bologna del "pacchetto indivisi", come "apprendo - scrive Pacher - dalla recente nota di data 8 febbraio, a firma dell´ingegner Soprano di Trenitalia. E la nota alla quale mi riferisco indica la data dal 10 marzo prossimo quale decorrenza del taglio, ma soprattutto prevede che - in assenza di indicazioni diverse - la modalità con la quale verrà effettuata tale razionalizzazione è quella proporzionale nella misura del 10%. La Provincia autonoma di Trento non lo ritiene accettabile, dopo un percorso di subentro allo Stato nella gestione dei servizi locali, avviato e completato nel decennio scorso con pesanti oneri assunti per "integrare" i trasferimenti statali rispetto alle esigenze di "catalogo" dell´impresa ferroviaria". "Nel richiamare la Sua attenzione sulla questione di metodo - si legge ancora nella lettera inviata da Pacher a Passera - per affrontare la difficile sfida degli oneri gestionali dei servizi, ricordo che sin dall´estate scorsa il previo confronto tecnico aveva condotto ad esiti condivisi rispetto alla modalità delle razionalizzazioni (secondo un criterio commerciale legato al load factor dei treni facenti parte del "pacchetto statale", inclusi i servizi delle Regioni speciali ad oggi ancora in onere di codesto Ministero). La Provincia autonoma di Trento con forza – e anche per questo aspetto in condivisione con la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Veneto e la Regione Emilia Romagna - respinge pregiudizialmente ogni ipotesi di "taglio" (peraltro ad oggi non noto nel dettaglio) che non assuma in considerazione, tra gli altri profili commerciali, l´elevato grado di copertura delle 14 corse ex Ir tra Brennero e Bologna, la cui soppressione - se non motivata da previa comparazione con altre corse del "pacchetto" – potrebbe essere causa di un danno economico ed erariale per l´impresa ferroviaria qualora venissero mantenute corse con diverso ed inferiore grado di copertura". |
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PROGETTO CLUSTER CLUB: PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEI DISTRETTI DELL’ADRIATICO |
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Venezia, 18 febbraio 2013 – Fare della nautica e della sua filiera un settore strategico di sviluppo tra i Paesi che si affacciano sull’Adriatico, una delle principali mete diportistiche del mondo. Questo l’obiettivo cui punta Adriatic Economic Cluster Club, progetto partito nel maggio 2011, finanziato dal programma Ipa Adriatic Cbc della durata di trenta mesi e con un budget di circa 2,5 milioni di euro. Dopo gli incontri dei mesi scorsi tenutisi a Venezia, in occasione del Salone Nautico, e a Pola in Croazia, che hanno visto partecipare complessivamente 300 aziende, la partnership del progetto composta da quindici tra enti ed istituzioni di Italia, Croazia, Serbia, Bosnia-erzegovina, Albania e Grecia ha individuato una serie di distretti produttivi che si occupano di cantieristica navale e filiere ad essa collegate, in particolare settori legno, meccanica, plastica-gomma e tessile. Per condividere esperienze e coordinare attività che possano offrire nuove opportunità di cooperazione e servizi anche attraverso la collaborazione dei centri di ricerca presenti nel territorio, Unioncamere del Veneto, le Camere di Commercio di Padova e di Venezia e Concentro, azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone, organizzano la Prima Conferenza dei distretti dell’Adriatico - “Strategie e servizi per promuovere l’eccellenza e la competitività della nautica e dei settori a questa collegata nell’area adriatica”, che si terrà a Padova giovedì 21 febbraio 2013, dalle ore 9.00 alle 18.00, presso il centro conferenze “La Stanga” (p.Zza Zanellato 21). La conferenza sarà introdotta da Gian Angelo Bellati, Segretario Generale Unioncamere del Veneto e lead partner del progetto, e da Roberto Furlan, Presidente della Camera di Commercio di Padova, cui seguiranno le relazioni del project manager Roberta Lazzari, del Direttore di Concentro Luca Penna, del Vicedirettore della Federazione Distretti Italiani Aniello Pietro Torino e del vice Segretario Generale dell’Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini Ucina Marina Stella. Prendendo avvio dall’analisi delle caratteristiche dei distretti mappati durante il progetto e dei servizi da questi offerti, l’incontro si concluderà con una tavola rotonda a cui parteciperanno alcuni rappresentanti istituzionali delle due sponde dell’Adriatico che discuteranno delle politiche e strategie che possono venire incontro alle esigenze delle aziende del settore nautico per competere efficacemente sul mercato. Durante l’evento è previsto un momento di confronto attivo – attraverso tavoli di lavoro tematici - tra rappresentanti dei distretti e dei centri di ricerca presenti per identificare buone prassi, punti di forza ed opportunità. «In un’ottica di condivisione delle progettualità fra i soggetti del territorio adriatico, Cluster Club vuole contribuire all’aggregazione e alla cooperazione economica fra i Paesi dell’Unione Europea, quelli candidati ad entrarvi e quelli che già hanno presentato domanda, per lo scambio di informazioni ed esperienze – sottolinea Gian Angelo Bellati, Segretario Generale Unioncamere del Veneto – Eurosportello -. L’obiettivo è avviare azioni di promozione transfrontaliera internazionale anche attraverso azioni di start up e follow up del progetto, con particolare attenzione ai cluster che si occupano nello specifico di ricerca, innovazione e formazione». Il programma della Prima Conferenza Internazionale dei Distretti dell’Adriatico http://www.Unioncameredelveneto.it/schedanews.asp?idnews=6654 |
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