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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Marzo 2013 |
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DIRITTI DEI PASSEGGERI: MAGGIORE PROTEZIONE PER CHI VIAGGIA IN AUTOBUS NELL´UE |
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Bruxelles, 4 marzo 2013 - Lo scorso 1 marzo è entrato in vigore il regolamento (Ue) n.181/2011 relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, che garantisce maggiori diritti a chi viaggia in autobus in tutta l’Ue (ogni anno i passeggeri sono oltre 70 milioni). Secondo dati della Commissione del 2010, il 7,9% dei passeggeri si sposta all’interno dell’Ue con autobus e pullman (più di quanti – il 6,3% - scelgano il treno). Nel nostro paese, nel 2011 il 4,5% degli italiani ha scelto il pullman per recarsi in vacanza mentre il 7,7% usava bus, pullman o tram per recarsi al lavoro (dati Istat). L’italia è tra i paesi europei con la flotta più numerosa: nel 2009 circolavano nel nostro paese quasi 100 000 tra bus e pullman, per un fatturato complessivo pari a circa 2,5 miliardi di Eur. Il regolamento stabilisce i diritti fondamentali dei viaggiatori e impone una serie di obblighi alle società di trasporto e ai gestori delle stazioni definendone le responsabilità nei confronti dei passeggeri. Il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas, responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: “Abbiamo mantenuto le promesse fatte e, grazie a questo regolamento, i diritti dei passeggeri nell’Ue si estendono ormai anche a chi viaggia in autobus. L´ue è ora la prima regione del mondo che dispone di un complesso di diritti dei passeggeri per tutti i modi di trasporto.” Il regolamento sui diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus stabilisce diritti analoghi a quelli di cui beneficiano i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. I nuovi diritti prevedono: la non discriminazione basata sulla cittadinanza riguardo alle tariffe e ad altre condizioni contrattuali; il trattamento non discriminatorio per le persone disabili o a mobilità ridotta (assistenza gratuita nelle stazioni di autobus designate e a bordo degli autobus, nonché compensazione pecuniaria per la perdita o il danneggiamento delle loro attrezzature per la mobilità); informazioni adeguate e accessibili per tutti i passeggeri prima e durante il viaggio nonché informazioni a carattere generale sui loro diritti nelle stazioni e su internet; il rimborso del prezzo del biglietto o il reinstradamento in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a due ore rispetto all’ora di partenza prevista (applicabile solo per distanze superiori a 250 km); il rimborso del 50% del prezzo del biglietto oltre al rimborso del prezzo pieno del biglietto in caso di overbooking, cancellazione o ritardo superiore a due ore rispetto all’ora di partenza prevista, qualora la società di trasporti non consenta al passeggero di scegliere tra rimborso e reinstradamento (applicabile solo per distanze superiori a 250 km); un’adeguata assistenza (spuntini, pasti, bevande e, se necessario, alloggio) in caso di cancellazione o ritardo superiore a 90 minuti per i viaggi di durata superiore alle tre ore (applicabile solo per distanze superiori ai 250 km); il risarcimento in caso di decesso o lesioni del passeggero o perdita o danneggiamento del bagaglio in seguito a incidenti stradali; un sistema per la gestione dei reclami istituito dalle società di trasporti e a disposizione di tutti i passeggeri; l’istituzione in ogni Stato membro di organismi nazionali indipendenti incaricati di garantire l’applicazione del regolamento e, se del caso, di imporre sanzioni. Contesto Prima che la Commissione europea decidesse di presentare, cinque anni fa, una proposta sui diritti dei passeggeri che viaggiano in autobus non esisteva né un accordo internazionale applicabile nella maggior parte degli Stati membri né una normativa Ue che definisse diritti generali per questo modo di trasporto. L’adozione del regolamento relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus (2011) ha completato il quadro giuridico per gli utenti di tutti i modi di trasporto a livello dell’Ue. Oggi l´Unione è il primo spazio integrato al mondo nel quale i diritti dei passeggeri sono tutelati qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato: aereo, treno, nave o autobus. Per conoscere nel dettaglio i propri diritti di passeggero quando si viaggia nell’Ue è possibile consultare il sito della Commissione I diritti dei passeggeri a portata di mano. I viaggiatori dispongono oggi anche di una comoda applicazione per smartphone, disponibile per tutte le piattaforme, che presto sarà aggiornata con i diritti dei passeggeri del trasporto con autobus o per vie navigabili. Prossime tappe Nell’autunno del 2013 la Commissione europea organizzerà la prima riunione con le autorità nazionali per coordinare l´effettiva attuazione della normativa sui diritti dei passeggeri nel trasporto con autobus. |
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BOLZANO: CONFERENZA DELLA RIPARTIZIONE EUROPA: “TRAFFICO AEREO E AIUTI DI STATO SPUNTI DAL CASO RYANAIR” |
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Bolzano, 4 febbraio 2013 - La conferenza di Sonja Pircher organizzata dalla Ripartizione Europa sul tema “Traffico aereo e aiuti di stato spunti dal caso ryanair” si svolgerà venerdì 8 marzo, alle ore 17,00, nell’Aula A101 della Lub, in Piazza dell’Università,1 a Bolzano. "Traffico aereo e aiuti di stato spunti dal caso ryanair" è questo il titolo della conferenza che avrà per relatrice Sonja Pircher e si svolgerà venerdì 8 marzo, alle ore 17,00, nell´Aula A101 della Lub, in Piazza dell´Università,1 a Bolzano per iniziativa della Ripartizione Europa della Provincia. Sonja Pircher sta per concludere il Master in Economia ed Management presso l´Università di Bolzano e l´anno scorso è stata insignita con il premio "Europa Prize Award" istituito dalla Ripartizione Europa della Provincia. Nel corso dell´incontro sono inoltre previsti interventi della prof.Ssa Stefania Baroncelli della Facoltá di Economia della Lub e di Thomas Mathà, direttore della Ripartizione Europa della Provincia. |
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UE: IL VICE PRESIDENTE TAJANI PRESENTA LA PRIMA AUTO ELETTRICA DA CORSA CHE TOCCA I 300 KM ALL’ORA |
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Bruxelles, 4 marzo 2013 - Nel quadro della strategia della Commissione europea per stimolare l´innovazione e accelerare la transizione alla mobilità elettrica e sostenibile, giovedì 28 febbraio, il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani, commissario responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha presentato in anteprima assoluta al Circuit de Catalunya di Barcellona "Volar-e" la più potente vettura da corsa sportiva a propulsione elettrica mai costruita al mondo. La macchina è scesa in pista girando sul circuito per un test drive dimostrativo. Qualche specifica tecnica: Accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi; Velocità massima di 300 km/h; fornendo più di 1000 Hp di potenza. Live performance con il monitoraggio tramite smartphone Nel corso delle prove di Volar-e, il pubblico era in grado di seguire e verificare i principali parametri di guida del veicolo - come la velocità, l´accelerazione e frenata - con un software sviluppato appositamente per questo evento che può essere scaricato via smartphone. La vettura è stata realizzata dalla spagnola Applus Idiada. Il progetto è stato finanziato al 50% dalla Commissione europea. Per coloro che hanno partecipato al Circuito di Catalunya il 28 febbraio, una seconda manifestazione pubblica si terrà il 10 marzo a Passeig de Colom. Questo evento non è tutto oltre a dimostrare la potenza della macchina ed il suo avvenire futuristico: uno degli obiettivi principali che la Commissione europea si rivolge con la costruzione del Volar-e è quello di affrontare le preoccupazioni dei consumatori di considerare la possibilità di acquistare un auto elettrica, come driving range limitato a causa del lungo tempo di ricarica. La progettazione e la costruzione del Volar-e considera le principali caratteristiche e per favorire l’ elettro-mobilità si avvale di materiali leggeri come fibra di carbonio o alluminio, per ridurre il peso della vettura e aumentare la gamma mentre per l´aerodinamica è stata ottimizzata attraverso strumenti di simulazione al computer. Per maggiori informazioni memo sull’auto da corsa e background sulla gara e sull’evento. Http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?sitelang=en&ref=93428 http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/automotive/competitiveness-cars21/energy-efficient/index_en.htm |
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LINEE GUIDA SUGLI INCENTIVI FINANZIARI: PROMUOVERE VEICOLI EFFICIENTI SUL PIANO ENERGETICO |
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Bruxelles, 4 marzo 2013 - La Commissione europea ha pubblicato 28 febbraio nuove linee guida in cui si indica come gli Stati membri dovrebbero usare gli incentivi finanziari per incoraggiare la domanda di veicoli a basse emissioni di Co2. Attualmente, le regole in materia di incentivi finanziari differiscono tra i vari paesi dell´Ue, ma un quadro comune potrebbe favorire l´aumento del parco veicoli ecologici determinando prezzi più bassi per i consumatori. Gli incentivi possono essere anche strumenti utili per dare impulso all´industria automobilistica che produce veicoli a basse emissioni di Co2, essi però possono anche determinare distorsioni del mercato. Per affrontare questa problematica, tra i principi obbligatori nell´ambito delle linee guida vi è quello della non discriminazione quanto all´origine del veicolo, il rispetto delle regole dell´Ue in tema di aiuti di Stato e di appalti nonché la valorizzazione delle migliori pratiche in questo ambito. Gli Stati membri devono tener conto di questi principi per non violare le disposizioni del trattato Ue; un altro gruppo di principi ha invece il carattere di raccomandazione (vedi sotto). Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: "La Commissione incoraggia da tempo lo sviluppo di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico. Queste linee guida e un quadro comune proposto per gli incentivi finanziari serviranno a ridurre le emissioni di Co2 e aumentare simultaneamente la domanda di veicoli puliti. Gli incentivi finanziari concessi dagli Stati membri sono strumenti estremamente efficaci per incoraggiare la penetrazione di questi veicoli sul mercato. Però, per assicurare condizioni di equità per le imprese e raggiungere un effetto significativo sul mercato, abbiamo bisogno di un quadro comune." Per promuovere ulteriormente l´accettazione delle automobili pulite oggi, in occasione delle giornate di prova della Formula 1 a Barcellona, il vicepresidente Tajani ha presentato anche Volar-e, una delle auto elettriche più potenti mai prodotte (per ulteriori informazioni si rinvia al Memo/13/151). Linee guida valide per tutti i veicoli e che tengono conto degli incentivi concessi in qualsiasi forma Le linee guida si applicheranno alle automobili, ai furgoni, agli autobus, agli autocarri, ma anche alle moto a due e tre ruote e ai quadricicli. Esse si applicheranno agli incentivi finanziari concessi sotto qualsiasi forma, come ad esempio sovvenzioni a fondo perduto, prestiti, sgravi fiscali, altri tipi di incentivi fiscali o altre forme di incentivi monetari. Principi obbligatori - I principi obbligatori sono basati sul trattato Ue e comprendono le disposizioni che si devono obbligatoriamente rispettare per non violarlo. In essi rientrano: La non discriminazione per quanto concerne l´origine del veicolo in questione. La compatibilità con la legislazione Ue in tema di omologazione. La non violazione delle regole dell´Ue in tema di aiuti di Stato. La presa in conto delle disposizioni in tema di appalti pubblici (Direttiva 2009/33/Ce). Il rispetto del riconoscimento reciproco all´atto di notificare gli incentivi (Direttiva 98/34/Ce). Principi in forma di raccomandazioni / migliori pratiche I principi in forma di raccomandazioni offrono un insieme di migliori pratiche la cui implementazione contribuirà a ottenere benefici addizionali a livello europeo. Neutralità tecnologica – gli incentivi non dovrebbero essere limitati a certe categorie di veicoli (ad esempio, motore a combustione, ibrido, elettrico, ecc.) Riferimento a un insieme di criteri comuni in tema di prestazioni – gli incentivi dovrebbero essere disponibili per tutti i nuovi veicoli che raggiungono una determinata prestazione ambientale Proporzionalità – l´incentivo concesso dovrebbe essere proporzionale al miglioramento delle prestazioni. Dimensione adeguata dell´incentivo – l´incentivo non dovrebbe superare il costo addizionale della tecnologia. Riferimento ai limiti dell´Ue in tema di Co2 – le soglie per gli incentivi finanziari dovrebbero tener conto dei limiti di emissioni di Co2 definiti dalla pertinente legislazione dell´Ue. Contesto Lo sviluppo e la crescente penetrazione sul mercato di veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico sono stati considerati a lungo quali mezzi efficaci per ridurre la dipendenza dei trasporti dagli idrocarburi e quindi ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Ciò contribuirà anche ad aiutare l´industria automobilistica europea a mantenere il proprio vantaggio competitivo sul mercato globale. Negli ultimi anni diverse misure politiche sono state adottare a livello unionale, nazionale e regionale per incoraggiare lo sviluppo e la fornitura di veicoli a basse emissioni di Co2. Consistenti finanziamenti in provenienza dai programmi europei sono stati destinati alla ricerca e ad attività innovative consentendo l´immissione sul mercato di diverse tecnologie pulite. Parallelamente alle iniziative pubbliche volte a rendere più ecologici i trasporti stradali, l´implementazione di misure sul lato della domanda è diventata essenziale per sensibilizzare i clienti e diffondere l´accettazione dei veicoli puliti, incrementandone la diffusione. Nella sua comunicazione del 2010 "Una strategia europea per i veicoli puliti ed efficienti sul piano energetico" la Commissione europea ha presentato una strategia per lo sviluppo di veicoli puliti e per la loro penetrazione sul mercato. Tra gli strumenti che la strategia suggeriva per stimolare la domanda in Europa di veicoli puliti ed efficienti dal punto di vista dei consumi vi erano anche linee guida sui meccanismi finanziari. Un forte sostegno a questa iniziativa è stato anche espresso nella Relazione finale Cars 21 e l´adozione di tale misura è stata confermata nella Comunicazione Cars 2020. Link alle linee guida: http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/automotive/environment/financial/index_en.htm |
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SICUREZZA STRADALE, VIA LIBERA AL PROGETTO CON TELECOM ITALIA E CENTRO RICERCHE FIAT |
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Trento, 4 marzo 2013 - Via libera al progetto di ricerca applicata "e2Call": soluzioni innovative per la sicurezza stradale basate su localizzazione precisa a reti a larga banda. E´ un progetto di ricerca finalizzato a migliorare la sicurezza stradale attraverso l’impiego di veicoli connessi alla rete mobile 4G e ai servizi di localizzazione. Su proposta dell´assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, la Giunta provinciale ha oggi approvato infatti, come previsto dalla legge n. 6 del 1999, gli accordi negoziali sottoscritti il 13 febbraio scorso tra la Provincia autonoma di Trento, le Organizzazioni Sindacali, la società Centro Ricerche Fiat s.C.p.a. E la società Telecom Italia s.P.a.. L´intesa era stata firmata il 13 febbraio scorso presso la sede dell´assessorato provinciale all´industria, artigianato e commercio. Il progetto di ricerca che sarà realizzato a Trento congiuntamente da Centro Ricerche Fiat s.C.p.a. E Telecom Italia s.P.a. Prevede lo sviluppo di nuovi modelli Ict sperimentali che, grazie a veicoli connessi alla rete mobile ultraveloce e alle applicazioni di servizi di localizzazione, possono migliorare la sicurezza stradale, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. In particolare, grazie all’adozione di una “box eCall”, una scatola di bordo predisposta sul veicolo, si potrà qualificare con maggiore precisione un incidente e raccogliere i dati generati dal veicolo e dal guidatore. Attraverso la rete mobile ultraveloce Lte di nuova generazione, le informazioni saranno inviate tempestivamente al Centro Servizi dove, grazie a sistemi software innovativi, sarà possibile elaborare il livello di gravità dell’incidente e trasmettere i risultati alle unità di soccorso, consentendo a queste di raggiungere il luogo dell’evento con i mezzi più adeguati. L’avvio a Trento di test specifici per lo studio di problematiche connesse alla sicurezza stradale preventiva sarà di ausilio per promuovere lo sviluppo di competenze di eccellenza locali nell’ambito delle tecnologie Ict e del sistema industriale del settore. In questo modo la Provincia autonoma di Trento è concretamente impegnata ad assumere un ruolo di leadership sul tema e contribuisce attivamente al piano strategico Ue, incentrato alla riduzione del numero di vittime di incidenti stradali del 50% nei prossimi 10 anni. Il progetto di ricerca avrà un costo di Euro 1.987.950,00, con un contributo complessivo suddiviso tra i due partner di Euro 1.074.357,50, che sarà a breve concesso da Apiae. Le società, in relazione a questo progetto, garantiranno sul territorio provinciale dal 2015 al 2020 risorse specifiche di personale pari a 24 unità lavorative per il Centro Ricerche Fiat s.C.p.a., con un margine di oscillazione del 20%, e di 46 unità per Telecom Italia s.P.a. Impiegati presso la funzione Software Services And Solutions di Tilab Trento, con un margine di oscillazione del 10%. |
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LOMBARDIA: CONVEGNO SULLE INFRASTRUTTURE DEL FUTURO PRESENTAZIONE STUDIO SU SVILUPPO MOBILITÀ |
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Milano, 4 marzo 2013 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Andrea Gilardoni presiederà, lunedì 4 marzo, il convegno ´Le infrastrutture del futuro - Idee e proposte per i governi che verranno´, organizzato dal dipartimento di Analisi delle Politiche e Management pubblico dell´Università Bocconi di Milano. L´incontro sarà l´occasione per presentare lo studio ´Le infrastrutture del futuro´, un´analisi realizzata dall´assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, sia a livello regionale che nazionale, su sei ambiti infrastrutturali fondamentali (viabilità, ferrovie, aeroporti, logistica, utilities, telecomunicazioni), raccogliendo idee e contributi offerti da operatori e studiosi in vari comparti infrastrutturali del Paese. Obiettivo: fornire un contributo al dibattito sul tema delle infrastrutture attraverso le proposte di aziende, organizzazioni di rilievo nazionale e internazionale e operatori del mondo economico-finanziario e industriale. I Partecipanti - All´evento interverranno, oltre all´assessore regionale all´Ambiente Leonardo Salvemini: Andrea Sironi, rettore dell´Università Bocconi; Pietro Guindani, presidente del Consiglio di amministrazione di Vodafone; Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l´Italia; Pietro Ciucci, presidente di Anas; Luigi Legnani, amministratore delegato di Trenord; Giuseppe Bonomi, presidente della Sea; Alessandro Pansa, amministratore delegato di Finmeccanica; Corrado Passera, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Eredità Ricca - ´In questi anni - ricorda il presidente Roberto Formigoni - Regione Lombardia ha compiuto importanti sforzi per migliorare la mobilità dei propri cittadini sul territorio. Penso a Trenord, agli importanti investimenti fatti per l´acquisto di nuovi treni, alle grandi e meno grandi opere viarie in fase di realizzazione o già realizzate anche grazie anche alla nascita di Cal, la Concessionaria autostradale regionale che abbiamo fortemente voluto per sburocratizzare e accelerare la realizzazione delle opere. Ma penso anche al nostro impegno per superare il digital divide e per la diffusione della banda ultra-larga. È un´eredità molto ricca quella che lasciamo al nuovo Governo regionale, che avrà il compito di portare la Lombardia all´appuntamento di Expo e, dunque, davanti agli occhi del mondo, con la dotazione infrastrutturale degna delle aspettative dei cittadini lombardi´. Nuovi Modelli - ´I modelli di sviluppo delle infrastrutture fin qui adottati - spiega l´assessore Gilardoni - sono messi in discussione dalla crisi delle finanze pubbliche, dalla riduzione delle risorse economiche anche da parte degli investitori privati e dalle nuove istanze ambientali, che chiedono opere meno impattanti sul territorio. Il Paese continua ad avere bisogno di un serio potenziamento delle infrastrutture per il suo sviluppo. Da questo punto di vista le nuove tecnologie possono offrire novità interessati: il loro quadro è però in continua evoluzione, per questo ho ritenuto utile realizzare uno studio a disposizione anche del prossimo Governo regionale´. Approccio Integrato - ´Quello che serve per pensare le infrastrutture del futuro - è il commento dell´assessore Salvemini - è un approccio integrato, come ci chiede l´Unione europea. L´urbanistica, la viabilità, il sistema dei parchi, così come le telecomunicazioni e le reti informatiche, non possono essere trattati come mondi paralleli che non si parlano, ma anzi vanno considerati un unicum, anche se questo comporta più lavoro e più complessità. Il principio di integrazione è l´unica strada verso la sostenibilità ed è quello che si metterà sul tavolo di questo interessante momento di confronto´. - ore 9, Aula Magna dell´Università Bocconi (via Gobbi, 5 -Milano). |
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NEBBIA FITTA SUL MERCATO AUTO IN ITALIA: - 17,4% MA ORA CHE IL FONDO E´ STATO TOCCATO SPERIAMO IN UNA TIMIDA E LENTA RIPRESA |
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Roma, 4 Marzo 2013 - "Il mercato dell’auto è stato inghiottito da una nebbia che non accenna a diradarsi; un mercato fantasma che riflette la situazione generale del Paese, oggi aggravata dalla mancanza di chiarezza nel quadro post elettorale. Stiamo addirittura peggiorando rispetto all´annus horribilis dell´auto, il 2012, che ci ha portato ai livelli dei mercati degli anni Settanta consegnandoci, tra le altre cose, la maglia nera a livello europeo”. Questo il commento a caldo di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali, camion e autobus, rispetto ai dati di immatricolazione di autovetture nuove a febbraio diffusi questa sera dal Ministero dei Trasporti: 108.419 pezzi, con una perdita del 17,4% rispetto a febbraio 2012. Prosegue Pavan Bernacchi: “Gli acquisti di beni e servizi sul mercato interno sono in forte contrazione e questo investe come un treno tutte le aziende italiane, tra le quali vi sono i concessionari di autoveicoli. Se la politica non si adopererà con urgenza per far ripartire l´economia, il nostro Paese andrà verso il collasso. I 3 milioni di disoccupati, per dirne una, ne sono una riprova". Completa il quadro Adolfo De Stefani Cosentino, responsabile per la Federazione della commissione sulla fiscalità: "Gli autoveicoli e la sua filiera, che dà lavoro in Italia a 1.200.000 persone, pagano un prezzo salatissimo: parliamo di circa 8,6 miliardi di euro, effetto cumulato delle varie manovre succedutesi nel 2011 e nel 2012 con aumenti di accise sui carburanti, superbollo sulle auto prestazionali, aliquota Iva, Ipt, Assicurazione Rc e bollo, oltre alla stretta fiscale sulle auto aziendali. Quest´ultima antitetica rispetto ai principali mercati europei. Una pressione intollerabile che schiaccia la proprietà e l´utilizzo degli autoveicoli”. Conclude Pavan Bernacchi: “Siamo in una situazione di attesa, oserei dire di stallo, a causa della mancanza degli interlocutori e, quindi, non possiamo che riporre fiducia nel Governo che verrà – speriamo al più presto – e nella possibilità di un nuovo clima in grado di creare le premesse per una inversione di tendenza. Occorrono idee chiare ed un segno di discontinuità. Su questo asse ci muoveremo non appena sarà possibile aprire il confronto con chi si assumerà la responsabilità di guida del Paese. Chiunque esso sia, senza pregiudizi di sorta. Riteniamo di aver toccato il fondo, anche politicamente, e che questo Paese non possa che iniziare a riprendersi, seppur lentamente”. |
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VOLVO RENDE LA GUIDA NOTTURNA PIÙ SICURA E CONFORTEVOLE GRAZIE ALL´INNOVATIVO SISTEMA DI ABBAGLIANTI ATTIVI |
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Bologna, 4 marzo 2013 - I nuovi modelli Volvo S60, V60 e Xc60 - che verranno presentati per la prima volta al pubblico al Salone dell´Auto di Ginevra - potranno essere dotati di un innovativo dispositivo che rende più sicura e più comoda la guida in condizioni di oscurità. Il rinnovato sistema di controllo attivo degli abbaglianti Active High Beam Control consente di lasciare sempre accesi i fari abbaglianti grazie a un sistema innovativo che evita l´abbagliamento degli automobilisti a bordo delle auto provenienti dalla direzione opposta. Durante la conferenza stampa in programma a Ginevra, il Gruppo Volvo presenterà inoltre in anteprima mondiale una nuova tecnologia per evitare le collisioni. Ovunque nel mondo, la guida notturna espone gli automobilisti a situazioni impegnative. "L´obbiettivo che ci poniamo con la rinnovata tecnologia Active High Beam Control è quello di potenziare la visibilità al buio facendo sì che i fari abbaglianti possano restare accesi continuamente, senza costringere l´automobilista a passare agli anabbaglianti quando incrocia altre auto o si avvicina a quelle che lo precedono," ha commentato Lotta Jakobsson, Specialista Tecnico Senior in Sicurezza presso il Centro di Sicurezza Volvo. Maggiore visibilità di pedoni e oggetti sulla strada Il principale vantaggio del sistema Active High Beam Control è che il contesto di traffico al di fuori del fascio di luce dei fari viene comunque illuminato dagli abbaglianti. Ciò aumenta le probabilità che il conducente rilevi la presenza di oggetti a lato della strada - come ad esempio auto parcheggiate, pedoni o ciclisti ed animali. "Questa tecnologia rende la guida notturna più comoda e sicura, permette al conducente di concentrarsi con maggiore facilità sulla guida ed è un esempio eccellente del nostro approccio ‘Designed Around You´ che ci porta a focalizzarci sempre su dotazioni e funzionalità che facciano davvero la differenza per il cliente," ha spiegato Lotta Jakobsson. Quando si incrocia un´altra vettura o ci si avvicina a un´auto che ci precede, il sistema permette di evitare l´abbagliamento dell´altro automobilista riducendo solo di quanto basta l´intensità del fascio di luce. Il sistema Active High Beam Control si serve della telecamera utilizzata anche dai dispositivi di rilevamento e frenata automatica e posta in corrispondenza dello specchietto retrovisore nella parte alta del parabrezza per individuare l´altro veicolo e l´area che deve essere schermata. La tecnologia è sufficientemente precisa da riuscire a inquadrare l´oggetto scelto con un´approssimazione di soli 1,5°. La centralina di controllo invia le informazioni a un ingegnoso meccanismo modulare di proiezione integrato nel faro anteriore. Un minuscolo cilindro con parti metalliche di dimensioni diverse consente di schermare il fascio di luce solo quanto basta. Il sistema Active High Beam Control, che funziona anche incrociando dei motocicli, opera con proiettori allo xeno. Il dispositivo si attiva dalla velocità minima di 15 km/h. Verà reso disponibile a partire dalla primavera del 2013 sui modelli Volvo S60, V60 e Xc60. Un´altra anteprima mondiale per la sicurezza annunciata a Ginevra Durante la conferenza stampa in programma nella prima giornata del Salone dell´Auto di Ginevra 2013 dedicata alla stampa, la prossima settimana, il Gruppo Volvo darà l´annuncio di un´altra novità assoluta in fatto di sicurezza. "Abbiamo continuato a potenziare le nostre tecnologie per la prevenzione delle collisioni e a Ginevra presenteremo una rivoluzionaria novità," ha svelato Lotta Jakobsson, aggiungendo: "In quanto leader nella sicurezza delle automobili, dal 2000 ad oggi abbiamo ridotto di oltre il 50% il rischio di lesioni a seguito di incidente in uno dei nostri modelli più recenti. Grazie alla continua introduzione di nuovi sistemi di prevenzione e protezione continuiamo a perseguire il nostro obiettivo ultimo, ovvero azzerare il numero di feriti o vittime a seguito di un incidente in una nuova Volvo entro il 2020." A Ginevra saranno in esposizione anche i sei nuovi modelli della gamma Volvo - Volvo S60, V60 (inclusa la V60 ibrida plug-in), Xc60, V70, Xc70 e S80. "E´ la migliore dimostrazione del percorso di rapida trasformazione intrapreso dalla nostra azienda e dal nostro marchio. Tutte le auto della nostra gamma modelli sono state rinnovate dalla scorsa edizione del Salone di Ginevra, con l´unica eccezione della Xc90, la cui nuova versione arriverà alla fine del 2014," ha precisato Doug Speck, Senior Vice President, Marketing, Sales & Customer Service di Volvo. |
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TOYOTA PROTOTIPO FT-86 OPEN AL SALONE DI GINEVRA |
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Roma, 4 marzo 2013 - Il prototipo Ft-86 Open farà il suo esordio mondiale in occasione del Motor Show di Ginevra 2013. Sulla scia del successo globale della straordinaria Gt86, il prototipo Ft-86 Open è stato creato per valutare le reazioni da parte dei clienti all’eventuale lancio di una variante coupè dell’esclusiva sportiva compatta 2+2 con motore ‘boxer’ anteriore e trazione posteriore. Il prototipo Ft-86 Open è stato sviluppato per unire tutta la vivacità, il coinvolgimento e le potenzialità dinamiche della Gt86 al piacere di guida tradizionalmente associato ai veicoli con tetto apribile. Con 4.240 mm di lunghezza, 1.775 mm di larghezza, 1.270 mm di altezza e con un passo lungo 2.570 mm, il prototipo Ft-86 Open dispone di un tetto in tessuto multi-strato con vetro posteriore in cristallo. Il prototipo mantiene il format 2+2 della Gt86, con il tetto che si inserisce dietro i sedili fissi posteriori, garantendo solo una minima intrusione all’interno dello spazio di carico. Con l’adozione di un intenso contrasto tra i colori bianco acceso e un moderno Blue Navy, la combinazione cromatica è stata sviluppata per esprimere un forte senso di eleganza e sobrietà, rispecchiando lo spirito e l’atmosfera di una città come Milano, dove questo colore è stato sviluppato. L’eleganza del prototipo, espressa dal colore bianco della carrozzeria degli esterni, dal Blue Navy del tetto e dal bianco acceso della tappezzeria e dei rivestimenti interni, riesce a creare un’immagine sportiva e lussuosa allo stesso tempo. Incarnando l’essenza del successo sportivo, i tappetini sono rifiniti con tonalità dorate. L’esclusiva combinazione cromatica del prototipo è caratterizzata dall’ulteriore coordinazione offerta dall’utilizzo dello sfondo in Blue Navy per la tappezzeria e per le cuciture e tonalità dorate per la pelle dei sedili. Il prototipo Ft-86 Open condivide la stessa piattaforma e la trasmissione della Gt86. Il veicolo è infatti equipaggiato con la prima unità boxer ad aspirazione naturale da 1.998 cc a cilindri orizzontali contrapposti e iniezione D-4s, montato in posizione tale da abbassare il baricentro del veicolo. Questo motore sviluppa una potenza di 100 Cv per litro, garantendo trazione alle ruote posteriori con trasmissione manuale oppure automatica, quest’ultima equipaggiata di palette al volante che garantiscono una velocità di cambio pari a soli 0,2 secondi. Con un’impostazione che prevede l’assale Macpherson all’anteriore e con doppio braccio oscillante al posteriore, le sospensioni sono state messe a punto per reagire istantaneamente agli input da parte del guidatore, per un controllo del veicolo a dir poco superbo. Il servosterzo elettrico assicura un rapporto estremamente veloce, pari a 13.1, in linea con quello disponibile sulle auto da corsa. I larghi dischi ventilati offrono a loro volta una sensazione di ottimo controllo in fase di frenata, diversa rispetto a qualsiasi altro veicolo Toyota. Toyota ha poi identificato numerose aree da sottoporre a ulteriori valutazioni ingegneristiche, e sarà necessario portare avanti diverse valutazioni per definire il giusto impatto sulle prestazioni derivante dalle eventuali rettifiche in fatto di rigidità, bilanciamento, distribuzione dei pesi ed efficienza aerodinamica. Dal momento che la Gt86 è stata sviluppata tenendo a mente l’opzione cabriolet, l’impatto sulla rigidità strutturale nel passaggio da coupè a cabrio non dovrebbe essere elevato. Oltre a questo, è attualmente in corso l’analisi di soluzioni atte a preservarne la rigidità strutturale, come ad esempio l’impiego di rinforzi per le serrature delle portiere. Con una distribuzione dei pesi pressoché perfetta, il rapporto 53:47 della Gt 86 garantisce la reattività ideale anche ai minimi input da parte dello sterzo, dell’acceleratore e del freno, con un baricentro di soli 460 mm da terra. Mentre da un lato l’adozione di un tetto in tessuto dovrebbe garantire un impatto positivo sul baricentro del veicolo, abbassandolo ulteriormente, dall’altro sarà comunque necessaria un’analisi ingegneristica dettagliata per offrire anche alla coupé un bilanciamento ottimale dei pesi. Con le diverse misure atte a ridurne il peso, la massa complessiva della Gt86 si attesta a soli 1.257 kg, per un rapporto tra potenza e peso pari a circa 160 Cv per tonnellata. Un rapporto ottimale tra peso e potenza è indispensabile per le prestazioni di un veicolo equipaggiato con un motore dalla capacità di cilindrata contenuta, e per uno sviluppo privo di conseguenze sul peso del veicolo, rappresenterà un’area di studio fondamentale nella realizzazione del progetto della versione Open. |
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CICLABILITÀ. BOOM DEL BIKE SHARING: NEL 2012 OLTRE 1,4 MILIONI DI PRELIEVI, +24% DI ABBONATI SABATO 2 MARZO, A PALAZZO MARINO, L’EVENTO APERTO ALLA CITTÀ “MILANO IN BICI: VERSO IL PIANO DELLA CICLABILITÀ” |
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Milano, 4 marzo 2013 - Il 2012 si è chiuso con numeri da record per il Bikemi: 1.426.682 prelievi (+32% rispetto al 2011) e un aumento del 24% degli abbonamenti annuali, passati da 13.340 nel 2011 a 16.518. Segno positivo anche per gli abbonamenti occasionali: i giornalieri sono aumentati del 18,6% (23.893 nel 2012, 20.146 nel 2011) e i settimanali dell’11,5% (4.658 nel 2012, 4.179 nel 2011). Le bici gialle a Milano hanno superato quota 3.300 e le stazioni attive sono oggi 174. “Segnale positivo quello dell’aumento degli utenti Bikemi, così come l’aumento più in generale dei ciclisti in città. Ora il nostro compito è quello di dar loro strade e percorsi ciclabili sempre più sicuri - ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran -. Ed è proprio per parlare di questo che abbiamo voluto organizzare l’evento di sabato a Palazzo Marino: un appuntamento per tutti i milanesi che vogliono confrontarsi con noi sul tema della ciclabilità presente e futura”. L’evento “Milano in bici: verso il piano della ciclabilità” si terrà sabato 2 marzo, dalle 18 alle 20, in Sala Alessi a Palazzo Marino. Aperto a tutti, sarà l’occasione per fare il punto sulla ciclabilità, attraverso gli interventi di Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano, Verde, Fabio Lopez, direttore del Progetto Ciclabilità, Pierpaolo Romio di Girolibero, Maurizio Guagnetti di Radiobici e Caterina Penati, direttore generale Ied. |
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L’INTERPORTO DI BOLOGNA SI PROIETTA IN UNA NUOVA DIMENSIONE CONDIVISI IN SEDE DI ASSEMBLEA I DRIVER CHE MUOVERANNO IL CAMBIAMENTO |
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Bologna, 4 narzo 2013 - Il 28 febbraio 2013 l’Assemblea dei Soci della Interporto Bologna Spa ha deliberato l’aumento del Capitale Sociale, operazione che nel prossimo futuro reindirizzerà la Società verso una nuova dimensione maggiormente in linea con il mercato di riferimento e ancor più adeguata alla valenza delle attività svolte da Interporto Bologna Spa che gestisce oggi una delle piattaforme logistiche più importanti d’Europa. L’aumento del Capitale Sociale avverrà in due fasi, di cui la prima già deliberata: 1. Aumento di capitale gratuito da € 13.743.928 fino ad € 22.436.776; 2. Aumento di capitale a pagamento nella misura massima di circa € 15 milioni. La decisione di sottoporre ai Soci l’aumento del Capitale Sociale – ha dichiarato Alessandro Ricci, Presidente di Interporto Bologna Spa – è nata dall’opportunità di attribuire al patrimonio dell’Interporto il giusto valore e nei termini che potranno consentire al nodo bolognese di proporsi al mercato in maniera adeguata. Non è un caso che la ricapitalizzazione della Società sia stata discussa in concomitanza con l’illustrazione delle linee guida del nuovo piano industriale 2013-2016 fondamentale per strutturare la nuova strategia operativa che si renderà necessaria. Il Nuovo Piano Industriale 2013-2016, ancora in fase di elaborazione, prende in parte le mosse da quello del triennio precedente, ma le declina in maniera più puntuale aprendole ad ulteriori e più ampi scenari. I macro settori individuati sono 5: 1. Investire nella creazione potenziamento e nell’innovazione dei servizi alle imprese ed alle persone; 2. Sviluppare e consolidare una rete di partnership; 3. Definire modelli economici sostenibili ed investire nella ricerca e sviluppo 4. Consolidare il posizionamento dell’Interporto di Bologna nello scenario internazionale; 5. Investire nella specializzazione logistico intermodale del nodo dell’Interporto di Bologna; Per l’Interporto di Bologna – riferisce sempre il Presidente – inizia una nuova era che ci vedrà protagonisti di un agire più competitivo ed aggressivo nel panorama internazionale pur rimanendo ancorati al nostro territorio di cui l’Interporto è sicuramente un’eccellenza. |
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SICILIA, ANAS: AGGIUDICATI I LAVORI PER IL RIPRISTINO DEL PONTE VERDURA SULLA STRADA STATALE 115 `SUD OCCIDENTALE SICULA`, IN PROVINCIA DI AGRIGENTO |
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Palermo, 4 marzo 2013 - L`anas comunica che il 28 febbraio è stata espletata l`indagine di mercato per i lavori di ripristino del ponte Verdura al km 135,9 della strada statale 115 `Sud Occidentale Sicula` ed è risultata aggiudicataria l`impresa `Gangemi Carmelo` di Tusa (Me), con un ribasso del 28%, per un importo netto dei lavori di oltre 364 mila euro. L`aggiornamento dello stato dei lavori già avviati in alveo al torrente Verdura e quelli di manutenzione lungo il percorso alternativo, è stato l`oggetto di un incontro che si è svolta, presso il Comune di Ribera, in accordo con il Prefetto di Agrigento e alla presenza dei sindaci dei comuni limitrofi, per informare le popolazioni coinvolte sulla stato di attuazione delle procedure attivate a seguito del cedimento di una pila dell`arcata centrale del ponte. |
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INDAGINE SU VENETO STRADE. ZAIA: “COME SEMPRE MASSIMA FIDUCIA PER OPERATO MAGISTRATURA E ASSOLUTA COLLABORAZIONE” |
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Venezia, 4 marzo 2013 - Interpellato dai giornalisti sull’inchiesta avviata dai magistrati veneziani che vede coinvolta anche la società regionale Veneto Strade, la cui sede è stata il 28 febbraio oggetto di perquisizione da parte della Guardia di Finanza, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato di avere “la più assoluta fiducia nell’operato della Magistratura” e ha confermato la “massima disponibilità dell’amministrazione regionale a collaborare con gli inquirenti, mettendo a loro disposizione tutti gli atti e le informazioni necessari nelle indagini”. “Il nostro principale interesse – ha aggiunto Zaia – è che sia fatta massima chiarezza nel più breve tempo possibile e, per quanto mi riguarda, ciò che più conta è la totale trasparenza”. |
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MACEDONIA, GARA PER INFRASTRUTTURE STRADALI |
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Skopje, 4 marzo 2013 - La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) ha annunciato una gara d´appalto per la ricostruzione di quattro strade regionali in Macedonia: Angelci-veljusa-vodoca-banica; Radovis-konce-ljubnica; Kavadarci-musov Grob e Struga-debar. Ne dà notizia l´Ice. La gara è internazionale ed è aperta alle aziende di tutti i paesi. I requisiti necessari per partecipare sono: esperienza di minimo sette anni in costruzione di strade; e a seconda della strada per la quale si partecipa alla gara: fatturato annuo tra 1,5 e 10 milioni di euro negli ultimi tre anni; denaro liquido a disposizione tra 500.000 e 2.000.000 di euro; garanzia bancaria tra 12.000 e 80.000 euro. La data di scadenza per la presentazione delle offerte è il 29 marzo 2013. |
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A4: TONDO, VILLESSE-GORIZIA FONDAMENTALE PER INTERO PAESE |
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Villesse, 4 marzo 2013 - "Al servizio non solo del Friuli Venezia Giulia ma di tutto il nostro Paese": con queste parole il presidente della Regione Renzo Tondo ha ricordato il 28 febbraio - nel corso di un sopralluogo ai lavori in corso sul raccordo autostradale Villesse-gorizia - il valore della nuova opera infrastrutturale, che viene a rappresentare la seconda "porta" del traffico veicolare dall´Italia verso la Slovenia ed una nuova connessione dell´Italia alla rete viaria europea. Il raccordo, che alla conclusione dei lavori (previsti verso fine 2013) assumerà la denominazione di A 34, vale un importo complessivo di 147 milioni di euro e si inserisce in quelle opere legate alla realizzazione della terza corsia autostradale che devono vedere il Friuli Venezia Giulia al centro di una fase di crescita legata anche allo sviluppo delle infrastrutture e del sistema logistico, ha indicato Tondo. Portiamo avanti la Villesse-gorizia e la terza corsia della Venezia-trieste, che abbiamo avviato in questi cinque anni, "in quella che abbiamo definito ´la legislatura delle infrastrutture´ - ha sottolineato il presidente - non solo per far uscire dall´imbottigliamento la nostra regione ma anche, in assoluta trasparenza e senza scandali, aiutando in questo difficile momento di crisi l´occupazione in Friuli Venezia Giulia". "Tutti questi lavori - ha osservato Tondo, richiamando anche le opere realizzate da Fvg Strade sulla viabilità regionale - non rappresentano infatti soltanto un fondamentale fattore di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia ma anche un momento di salvaguardia della tenuta sociale della nostra comunità; gli investimenti pubblici offrono questa risposta, in particolare in una regione come la nostra in cui il sistema edilizio, ricordando il modello virtuoso della ricostruzione post-terremoto, è sempre stato settore trainante". Il presidente della Regione, assieme al presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, al sindaco di Gorizia Ettore Romoli, al presidente ed al direttore di Autovie Venete, Emilio Terpin ed Enrico Razzini, ha quindi confermato - per la rotatoria di Villesse ed il nuovo casello di Villesse importante è stato l´intervento finanziario della parte privata - come questo modello di collaborazione pubblico/privata dovrà risultare sempre più strategica, anche in considerazione della limitatezza di risorse: "mi auguro sia il primo esempio di una serie virtuosa". "Una direttrice viaria che toglie Gorizia dal suo isolamento", ha quindi evidenziato il sindaco Romoli, per superare l´emarginazione di quest´area, ha indicato il presidente Terpin, mentre il direttore Razzini ha voluto ricordare come i grandi lavori in atto rappresentano di fatto anche una "scuola tecnica d´eccellenza" per le maestranze del Friuli Venezia Giulia, altrimenti costretti "a fare le valigie". I lavori della Villesse-gorizia sono iniziati nel 2010 e prevedono lungo i 17 chilometri di percorso l´adeguamento della carreggiata dagli attuali 14,5 ai 25 metri. Nel suo sviluppo, accanto al nuovo casello, la grande e complessa rotatoria di Villesse (il traffico sarà distribuito su tre livelli: A 34 sopraelevata, a livello terreno la rotonda, interrata la corsia verso il centro commerciale), il ponte a 6 campate sull´Isonzo lungo 334 metri, la rotonda di Sant´andrea, ingresso principale alla città di Gorizia. Sabato prossimo, 2 marzo (ore 12.00), sarà inaugurato il casello di Villesse ma sarà necessario chiudere il raccordo dalle 14.00 alle 22.00 per permettere il "passaggio" dalla vecchia alla nuova struttura: secondo i tecnici, però, appare possibile prevedere la riapertura già verso le ore 18.00. |
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STOP DEL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO.
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Catanzaro, 4 marzo 2013 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele, in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di far decadere la proroga del termine per la stipula dell´atto aggiuntivo per il progetto del Ponte sullo Stretto il 28 febbraio ha evidenziato che “ciò rappresenta l’ultimo regalo del governo Monti alla Calabria”. “Ancora una volta – ha ribadito Fedele - il Sud e la nostra regione pagano scelte calate dall’alto da chi dimostra di non avere contezza degli innumerevoli riverberi che potrebbero scaturire dalla realizzazione di un’infrastruttura dall’innegabile valore ingegneristico e tecnologico che apporterebbe alla nostra regione enormi possibilità di sviluppo. Spero, per il bene della Calabria, che i provvedimenti del governo uscente possano essere rivisti dalla nuova classe dirigente chiamata a definire una strategia efficace per risollevare le sorti economiche delle regioni meridionali, e della Calabria in particolare. In tal senso – ha sottolineato ancora l’esponente regionale - la realizzazione del Ponte costituisce un passaggio cruciale per innescare un circolo virtuoso di crescita e occupazione. Sono, altresì, convinto che, se nell’assetto del nuovo governo, la coalizione di centrodestra avrà un ruolo di peso nel promuovere provvedimenti, il presidente Berlusconi manterrà sempre alta l’attenzione sulle vicende che regolano la questione Ponte, riportando ai primi punti dell’agenda politica la costruzione di una mega-opera che, ad oggi, può rappresentare una svolta per il rilancio dei nostri territori”. |
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FIRMATO IL CONTRATTO ISTITUZIONALE DI SVILUPPO PER LA MODERNIZZAZIONE DELLA DIRETTRICE FERROVIARIA MESSINA - CATANIA – PALERMO |
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Roma, 4 febbraio 2013 Collegamenti ferroviari Più Veloci Tra Catania, Palermo e Messina. Il 28 febbraio a Roma, Presso la sala stampa di Palazzo Chigi, has been sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) per la modernizzazione della Direttrice Ferroviaria Messina - Catania - Palermo . Si Tratta del terzo "Csi" Firmato Dal Governo, e Arriva un Compimento Dopo la Positiva Esperienza di Quelli relatività alla Realizzazione della Direttrice Ferroviaria Napoli - Bari - Lecce - Taranto del 2 agosto scorso e alla velocizzazione della Direttrice Ferroviaria Salerno - Reggio Calabria del 18 dicembre. Il Contratto interessa 5 macro-Interventi per Onu Totale di 14 opere, per le Quali, un Fronte di Onu Costo complessivo di 5.106,1 Milioni di euro, Sono Gia Disponibili 2,426 Milioni. Il "Csi" per la modernizzazione della Direttrice Ferroviaria Messina - Catania - Palermo has been sottoscritto Dal Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca , Dal Ministro allo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Alle, Corrado Passera , Dal Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e Dagli amministratori Delegati del Gruppo Fs Italiane, Mauro Moretti , e di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia . Le fonti dei Fondi Sono Così suddivise : • 1.153,5 Milioni di Valere Su Fondi Statali ; • 21 Milioni di Valere Sulla Legge Obiettivo ; • 500 Milioni di Valere Silla Riduzione del cofinanziamento statale di Cui al Piano d´Azione e Coesione ; • 517,2 Milioni di Valere sui Programmi Comunitari 2007-2013 , Cui di 280 Milioni sul Por Sicilia e 237,2 sul Pon "Reti e Mobilità"; • 217,3 Milioni di Valere Su Risorse liberate del Pon Trasporti 2000-2006; • 17 Milioni di Valere do Risorse Fondo Sviluppo e Coesione Gia una Disposizione del Mit. Gli Interventi complessivi Che scaturiranno Dai Lavori, Dalle progettazioni e Dagli studi previsti Nel Contratto consentiranno di raggiungere tre risultati : • Una forte Progressiva Riduzione dei Tempi di percorrenza e della Frequenza e Qualità del Servizio fra tre Important Aree metropolitane della Sicilia. Con Gli Interventi gia finanziati e per Cui E Gia Deciso il Tracciato, avviati i Lavori o la Progettazione, Si ottiene Una Riduzione complessiva di Oltre il 10% dei Tempi di percorrenza fra Messina e Palermo; • Onu miglioramento dell´accessibilità delle Aree Interne della Sicilia centrale e della Sicilia Meridionale ai Grandi Centri metropolitani; • Una maggiore Efficienza dei nodi ferroviari di Catania e Palermo. Gli Interventi : Lungo la linea Messina - Catania (Valore Investimenti: 383,8 Milioni di Euro) E Prevista la Progettazione del raddoppio della Tratta Giampilieri - Fiumefreddo (Che Resta Ancora da coprire finanziariamente). Per il Nodo di Catania Verra Completato il raddoppio dei binari Nella Tratta Che va da Catania Ognina a Catania Centrale, progettato l´interramento della Stazione Centrale e Realizzato il raddoppio del bivio Zurria - Catania Acquicella. Sulla linea Catania - Palermo (Valore Investimenti: 823 , 4 Milioni di euro) verranno raddoppiati i binari Nelle Tratte Bicocca - Motta - e Catenanuova Catenanuova - Raddusa-agira, al bene di raggiungere Una Velocità da 200 km all´ora e di consentire Una Crescita Nella Frequenza dei Collegamenti. Per Quanto relates La Tratta Raddusa-enna - Fiumetorto E Prevista la Tempestiva Realizzazione di Uno Studio di fattibilità, d´intesa con la Regione Siciliana, per Valutare tre Soluzioni alternative: 1) Riqualificazione della linea Ferroviaria esistente; 2) Variante di Tracciato Enna- Pollina-castelbuono, 3) Variante di Tracciato contigua all´asse autostradale Catania - Palermo. Interventi Tecnologici Lungo le Linee Messina - Catania e Catania - Palermo e la Realizzazione del Nodo di Palermo (Valore Investimenti:. 1.218,8 Milioni di euro) Con la firma del Contratto, Governo, Regione Siciliana, Fs Italiane e Rfi Si impegnano a : • collaborare e coordinarsi utilizzando Strumenti di semplificazione Amministrativa e procedimenti di decisione e Controllo previsti Dalle normative vigenti; • rimuovere Gli ostacoli Che dovessero sorgere Durante l´esecuzione degli impegni assunti per la Realizzazione degli Interventi accettando, in Caso di inerzia, Ritardo o inadempienza accertate, le Misure sanzionatorie previste Dal Contratto same; • eseguire periodicamente delle Nazioni Unite Monitoraggio Necessario alla verifica del Contratto, also per attivare prontamente le Risorse necessarie: • mettere in Atto Una verifica Semestrale del Contratto, also a Partire lontano prontamente i provvedimenti necessari alla Realizzazione degli Interventi; • effettuare i Controlli Che garantiscano correttezza e regolarità della Spesa . |
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TRENI, REGIONE UMBRIA SANZIONA TRENITALIA PER DISSERVIZI: NEL 2012 LA PENALE È DI QUASI 382MILA EURO |
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Perugia, 4 marzo 2013 - Ammonta a quasi 382 mila euro la sanzione applicata dalla Regione Umbria a Trenitalia per il mancato rispetto, nel 2012, degli standard di qualità dei servizi previsti dal Contratto di Servizio. Lo ha annunciato l´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, sottolineando che la Regione è costantemente impegnata a verificare il rispetto degli accordi sottoscritti da Trenitalia per la fornitura dei servizi ferroviari, attraverso una attenta attività ispettiva e di monitoraggio su puntualità e regolarità dei treni, pulizia, comfort di viaggio e affidabilità. "Livelli di prestazioni inferiori allo standard concordato non sono accettabili in quanto concorrono ad accrescere disservizi e disagi per l´utenza. Per questo - ha detto Rometti -, anche su segnalazione degli stessi passeggeri e dei Comitati dei pendolari, abbiamo accentuato i controlli e fatto scattare le penali economiche per il gestore inadempiente. Le somme così recuperate - ha concluso l´assessore - saranno nuovamente reinvestite e riutilizzate per il miglioramento dei servizi". Secondo i dati raccolti dal 2009 al 2012 in Umbria è migliorata la puntualità dei treni, ora attestata al di sopra degli obiettivi trimestrali stabiliti nel Contratto. Ma nel secondo trimestre 2012 si è registrato uno scostamento dell´1,30% per la puntualità relativa ai 5 minuti di ritardo dei treni regionali ed dello 0,20% per quella dei 15 minuti dei treni interregionali. Un disservizio dovuto - secondo gli analisti - agli eccezionali eventi atmosferici, al trasferimento del Dirigente centrale operativo e agli interventi di adeguamento dei sistemi tecnologici rispetto ai quali è ancora in corso il confronto tra Trenitalia e R.f.i. Migliora anche la pulizia delle carrozze, mentre permangono problemi di buon funzionamento delle porte e, soprattutto, dei sistemi di climatizzazione che, nel terzo trimestre 2012, non hanno centrato gli obiettivi contrattuali con un valore dell´indicatore inferiore di circa il 9per cento rispetto all´obiettivo fissato. Uno scostamento dell´1,2% c´è stato infine rispetto a quanto stabilito dal Contratto per la riduzione del numero delle vetture. Una differenza motivata dei numerosi interventi di restyling del materiale rotabile da parte di Trenitalia. Con un picco di soppressioni a febbraio 2012, da associare alle precipitazioni nevose verificatesi nei primi tre mesi dell´anno. Nel triennio 2009-2011 la Regione Umbria ha applicato penali e decurtazioni a Trenitalia per quasi 215 mila euro nel 2009, 122 mila nel 2010 e circa 173 mila nel 2011. |
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L’AUTORITÀ PORTUALE DI TRIESTE PARTECIPA AL PROGETTO EUROPEO INWAPO |
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Trieste, 4 marzo 2013 - L’autorità Portuale di Trieste partecipa al Progetto Europeo Inwapo “Upgrading of inland waterways and sea ports”, parte del programma Central Europe 2007 – 2013. Il progetto Inwapo propone al porto di Trieste un nuovo punto di vista: la possibilità di interagire con il sistema di vie d’acqua fluviali e non esistenti nell’Europa Centrale per sviluppare il traffico di merci con dei mercati in via di espansione. Il progetto indaga come questo articolato sistema di vie d’acqua possa essere messo in connessione con il porto di Trieste. Il progetto Inwapo, che ha un budget complessivo di 3.800.000 € circa, ha l’obiettivo di migliorare il trasporto intermodale e potenziare il trasporto marittimo e fluviale, oggi non sufficientemente sfruttato, quale alternativa sostenibile al trasporto su gomma lungo 3 sistemi di vie d’acqua: i porti del Nord Adriatico (Venezia, Trieste, Koper), i porti del Danubio (Vienna, Budapest, Bratislava, Komarno, Sturovo), i porti cechi e polacchi fino al Baltico (I sistemi dell’Elba, Vistola e Oder). Il Progetto, di durata triennale con conclusione nel settembre 2014, prevede l’analisi del potenziale di traffico fluviale e marittimo, l’identificazione delle criticità delle infrastrutture esistenti, lo studio della fattibilità del potenziamento dei servizi intermodali con l’individuazione concertata tra i partner delle azioni da intraprendere (quali investimenti, attrezzature, servizi, ecc.). L’autorità Portuale di Trieste riceverà un contributo di circa 138.000 € e porterà a termine alcuni studi: l’analisi del volume potenziale di traffico generato dalle merci agro-industriali, la definizione di alcuni indicatori confrontabili con quelli degli altri porti coinvolti nel progetto per individuare eventuali necessità nelle infrastrutture e conseguenti investimenti, uno studio di fattibilità per migliorare le relazioni con i centri logistici e i principali assi di trasporto europei. “La partecipazione al progetto Inwapo - afferma Marina Monassi, presidente dell’Apt - è importante per il nostro scalo anche al fine di creare uno scambio di esperienze operative con gli altri partner. Inoltre guardiamo con interesse al Sistema Idroviario del Nord Italia che negli ultimi anni si è sviluppato considerevolmente ed ha un grande potenziale. Proprio su questo punto sarebbe importante creare maggior collaborazione e coordinamento tra i Porti e la rete di navigazione interna, anche ai fini di un riconoscimento del Sistema Idroviario Italiano in chiave europea”. Http://www.inwapo-project.eu/ |
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TRIESTE, MARINA MONASSI: " APPRENDO DALLA STAMPA DELLA RINUNCIA DI PORTOCITTÀ SPA. ERANO STATI CONVOCATI PER LA CONSEGNA DELLE AREE" |
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Trieste, 1 marzo 2013 - "Apprendo con dispiacere dalla stampa – commentava l’ 1 marzo il presidente dell´Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi - della rinuncia di Portocittà Srl alla concessione in Porto Vecchio. Oggi, alle ore 10, Portocittà Srl era stata convocata per la consegna delle aree come previsto dall´atto concessorio. Ad oggi nessun atto giuridico di rinuncia ufficiale è pervenuto all’Autorità Portuale. Abbiamo sgombrato le aree facendo i salti mortali: sono stati svuotati i capannoni, trasferite le imprese, spostati una ventina di rimorchiatori, puliti gli specchi acquei anche dai relitti di barche affondate negli anni: "Davvero non so cosa dire. La concessione - prosegue il presidente dell´Apt - era stata firmata tra l´allora presidente dell´Authority, Claudio Boniciolli, e la Portocittà; ma era evidente l´esistenza del Punto Franco, la cui permanenza aveva fatto scegliere gli attuali concessionari rispetto ad altri. Le carte e gli atti parlano chiaramente. Sbaglia chi dice che l´Autorità Portuale blocca gli iter: noi abbiamo adempiuto ai nostri obblighi inseriti in una concessione che abbiamo ereditato dai nostri predecessori. Ora spetta a Portocittà adempiere a quanto si era impegnata a fare". "Al di là di proclami e marce di cui leggiamo sui giornali - conclude Marina Monassi - vi è un altro concessionario, Greensisam Spa, il cui avvio dei lavori è bloccato perché manca un parere che il Comune di Trieste deve trasmettere da tempo alla Regione Friuli Venezia Giulia. Abbiamo convocato d’urgenza il Comitato Portuale per martedì prossimo e, alla presenza della stampa, daremo tutte le informazioni del caso con le copie degli atti. Infine, con riferimento alle dichiarazioni apparse sul Piccolo di oggi in merito al Piano Regolatore Portuale preciso che la concessione demaniale delle aree di Porto Vecchio in essere con la Portocittà è stata rilasciata sulla base di un progetto, presentato dal Concessionario, conforme al Piano Regolatore già vigente in Porto Vecchio (variante al Prp approvata nell’anno 2007). Non corrisponde quindi al vero che l’iter del Piano Regolatore del Porto - attualmente in corso di approvazione - abbia rallentato in alcun modo le attività di Portocittà. Il Piano Regolatore dell’intero porto di Trieste è attualmente presso il Ministero dell’Ambiente per lo svolgimento della procedura congiunta di Via – Vas e confido in una positiva conclusione entro il presente anno. Sullo stato dell’iter del Piano regolatore il Comitato Portuale è stato puntualmente informato dal presidente con comunicazioni periodiche (vedi sedute del settembre 2012 e gennaio 2013). |
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