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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Marzo 2013
MANTENERE LA COMPETITIVITÀ DELL´INDUSTRIA SPAZIALE DELL´UNIONE ED EVITARE LE COLLISIONI TRA SATELLITI  
 
Bruxelles, 4 marzo 2013 - La Commissione europea il 28 febbraio ha proposto misure volte a salvaguardare la competitività dell´industria spaziale europea e ad istituire un sistema europeo che impedisca la collisione tra satelliti. L´ue è uno dei protagonisti del mercato globale nel settore dei lanci commerciali e dei satelliti e servizi di telecomunicazione, che sta però affrontando la concorrenza sempre più agguerrita dei soggetti industriali emergenti in paesi quali la Cina e l´India, concorrenza che rende più difficile l´ulteriore sviluppo dell´industria dell´Ue. Per affrontare il problema la Commissione propone per il settore spaziale europeo una nuova strategia industriale, che prevede una serie di obiettivi: elevare il livello delle competenze nell´industria, rendere più rapidamente disponibili i finanziamenti e gli investimenti, garantire l´indipendenza dell´Ue nello spazio e ristrutturare il quadro legislativo dell´Ue affinché questo contribuisca a dare impulso all´industria, ad esempio attraverso una legislazione che promuova la produzione e la diffusione di dati via satellite a fini commerciali. Le suddette iniziative saranno completate da un sistema di sorveglianza e monitoraggio per proteggere i satelliti dalle collisioni nello spazio. Nell´orbita terrestre si trovano circa 16 000 oggetti di dimensione superiore a 10 cm e la collisione con uno qualsiasi di tali oggetti distruggerebbe un satellite. Il programma di sostegno proposto consentirebbe agli Stati membri dell´Ue che effettuano il monitoraggio dei satelliti e dei rifiuti spaziali di riunire le loro capacità e istituire, per la prima volta, un sistema di monitoraggio europeo. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l´industria e l´imprenditoria, ha affermato: "l´investimento dell´Ue nelle infrastrutture spaziali aprirà nuove opportunità per le imprese europee. Tuttavia dobbiamo fare di più. Senza un´industria spaziale europea dinamica, non riusciremo a cogliere i frutti dei nostri investimenti. Dobbiamo creare le condizioni che consentono alla nostra industria di competere a livello mondiale e predisporre un autentico mercato interno per i servizi spaziali innovativi. Nello stesso tempo dobbiamo garantire che l´infrastruttura nella quale abbiamo investito sia protetta dai danneggiamenti."Migliorare la competitività della politica spaziale dell´Ue Per migliorare la competitività della nostra industria, la nuova politica industriale per il settore spaziale dell´Ue propone interventi nei seguenti ambiti: migliorare il quadro normativo per l´industria spaziale al fine di garantire: la creazione di un autentico mercato unico per i prodotti e servizi spaziali; il monitoraggio ed il miglioramento delle condizioni quadro per il controllo delle esportazioni di beni a duplice uso e per i trasferimenti intra Ue; la disponibilità dello spettro per le comunicazioni via satellite nel futuro; la preparazione del nostro quadro legale per le attività spaziali emergenti, ad esempio i voli spaziali commerciali; investimento nella ricerca e nell´innovazione: gli investimenti nella ricerca e innovazione in ambito spaziale devono essere intesi a garantire l´accesso dell´industria alle tecnologie critiche e destinati allo sviluppo di nuove tecnologie rivoluzionarie, come proposto nel futuro programma Orizzonte 2020 per il periodo 2014-2020; competenze: nel settore spaziale europeo manca la manodopera qualificata. È necessario intervenire per attirare tecnici, ingegneri e scienziati verso l´industria spaziale, le università e i centri di ricerca in Europa; finanziamento delle infrastrutture spaziali e appalti pubblici: la Commissione esaminerà le possibilità offerte dagli strumenti di finanziamento dell´Ue proposti per il prossimo quadro finanziario pluriennale per incrementare le risorse disponibili per le infrastrutture spaziali o per le applicazioni e i servizi spaziali, in particolare per le Pmi. La Commissione valuterà anche se sia possibile migliorare la propria strategia per le attività di appalto in ambito spaziale; accesso allo spazio: la Commissione sosterrà lo sviluppo di una politica europea dei lanci al fine di garantire un sistema di lanci indipendente, affidabile, sicuro, disponibile ed efficiente in termini di costi. Evitare le collisioni nello spazio - Con il numero crescente di satelliti e la quantità sempre maggiore di rifiuti spaziali il rischio di collisioni diventa una seria minaccia per il funzionamento sostenibile dell´infrastruttura spaziale. Tra gli oggetti che orbitano intorno alla Terra circa 16 000 hanno dimensioni superiori ai 10 cm e tra 300 000 e 600 000 sono grandi più di 1 cm. Se un oggetto di dimensioni superiori ad 1 cm colpisce un satellite, almeno i sottosistemi o gli strumenti a bordo risulteranno danneggiati o distrutti; se la collisione avviene con un oggetto di dimensioni superiori a 10 cm, il satellite sarà distrutto. Sussiste inoltre un pericolo per le infrastrutture a terra e per la sicurezza dei cittadini qualora rientrino nell´atmosfera terrestre satelliti inattivi e parti dismesse di missili. Secondo le stime più conservative la perdita economica potenziale per gli operatori di satelliti europei dovuta alle collisioni, oppure le manovre costose e rischiose per mettere in salvo i satelliti, ammontano a 210 milioni di euro l´anno. La perdita economica a terra, dovuta all´interruzione delle applicazioni e dei servizi basati sui dati dei satelliti persi o danneggiati, non può essere quantificata, ma è senz´altro superiore. Per mitigare i rischi di collisione e di rientri incontrollati è necessario monitorare i satelliti e i detriti spaziali, in modo da poter avvertire tempestivamente gli operatori di satelliti e le autorità pubbliche. La Commissione propone un programma di sostegno agli Stati membri dell´Ue che possiedono radar e telescopi in grado di monitorare i satelliti e i detriti spaziali oppure centri dati pertinenti, affinché riuniscano le loro capacità ed offrano per la prima volta un servizio europeo di sorveglianza dello spazio e di localizzazione. Memo/13/146 Action programme for space industry Memo/13/149 Avoiding collisions in space http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/index_en.htm    
   
   
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE ARTEMIS 2013  
 
 Bruxelles, 4 febbraio 2013 - La Commissione europea ha pubblicato l´invito a presentare proposte Artemis 2013, nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Con un contributo Ue di 410 milioni di euro, l´impresa comune (Ic) Artemis è stata creata a febbraio 2008 per implementare un´iniziativa tecnologica congiunta (Itc) per i sistemi di calcolo integrati. L´ic Artemis è un partenariato pubblico-privato che riunisce la Commissione europea e circa 23 paesi europei ad Artemis-ia, un´associazione che rappresenta gli operatori di R&s nel settore dei sistemi integrati (aziende, centri di ricerca, università). I progetti di ricerca di Artemis devono essere progetti orientati all´industria con l´obiettivo di generare tecnologie nuove e migliorate da applicare in prodotti, processi o servizi. Il fine ultimo è rafforzare la competitività dell´industria europea, migliorare la sostenibilità e facilitare l´emergere di nuovi mercati legati ai sistemi integrati e applicazioni che rispondano alle esigenze sociali. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portalplus/static/desktop/en/calls/fp7-erachairs-pilotcall-2013.html#/  Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls    
   
   
AGENDA DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA INSISTE SUGLI OPERATORI TEDESCHI AI QUALI NON DOVREBBE ESSERE CONSENTITO UN TRATTAMENTO SPECIALE DELLE TARIFFE DI TELEFONIA MOBILE  
 
 Bruxelles, 4 marzo 2013 - La Commissione europea ha bloccato i piani dell´autorità tedesca di regolamentazione delle telecomunicazioni (Bnetza), che potrebbero tradursi in tariffe di terminazione mobile (Mtr) di oltre l´80% in più rispetto a molti altri Stati membri. Questo potrebbe significare che i consumatori tedeschi pagano prezzi ingiustificatamente elevati per le loro chiamate mobili. Le tariffe di terminazione sono le tariffe applicate reti di telecomunicazione tra di loro per fornire chiamate tra reti, e ogni operatore ha un potere di mercato per l´accesso ai clienti sulla propria rete. Tali costi sono in ultima analisi, inclusi nei prezzi delle chiamate pagati dai consumatori e le imprese. Come parte della sua proposta, Bnetza ha scelto di non seguire il metodo di calcolo delle tariffe di terminazione di cui alla raccomandazione della Commissione del 2009 sulle tariffe di terminazione (vedi Ip/09/710 e Memo/09/222 ) nell´ambito della legislazione Ue delle telecomunicazioni. Oltre ai consumatori tedeschi che pagano molto più del dovuto, vi è il rischio che i consumatori in paesi, come il Portogallo, l´Italia, la Spagna e la Grecia, potrebbe finire-up operatori tedeschi sovvenzionamenti trasversali mobili. Il Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, ha dichiarato: "La maggior parte degli Stati membri, giocare a palla e ora sono norme europee in materia di telecomunicazioni, in modo coordinato che porta il massimo beneficio ai consumatori e alla concorrenza gli operatori tedeschi non dovrebbero ricevere un trattamento speciale.». Nella lettera inviata al Bnetza oggi, la Commissione spiega che le nuove tariffe nella proposta del regolatore non sono conformi con i principi e gli obiettivi dell´Unione europea in materia di telecomunicazioni che richiedono agli Stati membri di promuovere la concorrenza e gli interessi dei consumatori nell´Unione europea, così come lo sviluppo del mercato unico. Questo è un ulteriore esempio della Commissione nell´esercizio delle sue competenze in materia di mezzi di ricorso nazionali ai sensi dell´articolo 7 bis della direttiva Telecoms ( Memo11/321 ). Bnetza ora ha tre mesi di tempo per lavorare con la Commissione e il corpo delle autorità europee di regolamentazione delle telecomunicazioni (Berec) su una soluzione a questo caso.  
   
   
TRENTO CAPITALE DELL’INNOVAZIONE CON TIM BERNERS-LEE  
 
Trento, 4 marzo 2013 - Sarà un evento volto a illustrare i benefici e le potenzialità delle nuove scoperte tecnologiche con la partecipazione di esperti d’eccezione nazionali e internazionali. L’evento, dal titolo simbolico “Una finestra sul futuro: Smart City in una società che cambia”, vedrà infatti la partecipazione straordinaria dell’inventore del Web, Sir Tim Berners-lee, che si addentrerà a parlare del prossimo futuro, di città intelligenti, di una società che cambia grazie ad internet e si evolve diventando sempre più smart. L’evento - organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento, Trentino Network, Castello spa e Iure spa, Trento Rise, l´Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler - si terrà venerdì 22 marzo, dalle ore 10.00 alle 13.00, in occasione del cinquantesimo anniversario della scoperta della fibra ottica e della conclusione del progetto “Fiber To The Home” (Ftth) realizzato da Trentino Network in collaborazione con l’Operatore Mc-link all’interno della nuova area residenziale de "Le Albere". Come luogo simbolo del prossimo futuro tecnologico del Trentino si è scelto infatti il complesso Le Albere, il primo esempio di distretto residenziale e commerciale completamente digitalizzato in fibra ottica, oltre ad essere stato realizzato con modalità innovative dal punto di vista dell’architettura e dell’edilizia. Il comprensorio progettato da Renzo Piano rappresenta una sorta di anticipazione dello sviluppo tecnologico del Trentino che nei prossimi 6 anni, grazie al progetto Ftth di fibra ottica nelle case (Fiber To The Home), potrà godere dei vantaggi offerti dalla banda ultra-larga. In occasione dell’evento sarà possibile anche toccare con mano le potenzialità della fibra ottica in un contesto famigliare e lavorativo. Gli appartamenti e uffici demo de Le Albere apriranno le loro finestre al prossimo futuro con le nuove opportunità, servizi e invenzioni pensate dalle imprese per sfruttare al meglio le reti di nuova generazione. L’evento si inserisce, inoltre, in una cornice più ampia dedicata alla ricerca tecnologica, vale a dire nella quattro giorni degli Ict Days 2013 che dal 20 al 23 marzo trasformerà Trento nella capitale europea dell’innovazione. Per riuscire ad allungare lo sguardo verso il prossimo futuro, assieme a Sir Tim Berners-lee, colui il quale nei prima anni ‘90 al Cern di Ginevra ha inventato e coniato il nome di World Wide Web (Www), oltre a realizzare i primi server e programmi client per il web, nella mattinata del 22 marzo si confronteranno grandi esperti internazionali del settore provenienti dal mondo della ricerca tecnologia, dell’industria e dell’architettura. L’evento metterà infatti attorno allo stesso tavolo, moderati dal giornalista Alessandro Longo, Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia, Lorenzo Fiori, Direttore Tecnico di Finmeccanica, Gianni Camisa, Amministratore Delegato Dedagroup Ict Network, Luca De Biase, Presidente Fondazione <ahref, Franco Salvetti, Principal Software Engineer di Bing (Microsoft), Clara Pelaez, Responsabile Marketing Ericsson Emea, Dario Avallone, R&d Manager di Engineering e Fabio Florio, Responsabile Business Development Italia Smart+connected Communities Cisco. L’appuntamento con Tim Berners-lee avrà luogo durante gli Ict Days – Orizzonti 2015. Gli Ict Days, dal 20 al 23 marzo, sono la tradizionale, grande kermesse dell’innovazione dedicata a tutta la comunità del Trentino: dagli studenti agli imprenditori, dalle famiglie ai ricercatori. Saranno presentati alla stampa il 5 marzo alle ore 12 a Povo di Trento. Giunti ormai alla quinta edizione, e organizzati da Trento Rise, Fbk e Università degli Studi di Trento, gli Ict Days saranno arricchiti dalla nuova iniziativa Orizzonti 2015. Quest’ultima si basa sulla consapevolezza delle grandi possibilità offerte dalla Rivoluzione dell’Ict e del cambiamento epocale che questa rappresenta. I target ai quali si rivolge sono gli studenti, le imprese, l’intera cittadinanza e gli startupper. Per maggiori informazioni: http://2013.Ictdays.it/it/unafinestrasulfuturo    
   
   
BOLZANO: COMPLETATA LA FIBRA OTTICA ANCHE IN VAL PASSIRIA  
 
Bolzano, 4 marzo 2013 - Con l´allacciamento della val Passiria alla rete provinciale della fibra ottica si compie un ulteriore passo avanti verso la "digitalizzazione" del territorio altoatesino. È quanto hanno ribadito oggi (1° marzo) il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Florian Mussner durante il sopralluogo a San Leonardo in Passiria: "Anche in valle sono state create le condizioni per garantire Internet veloce alle aziende e alle abitazioni private", hanno sottolineato Durnwalder e Mussner. Nel corso del 2012 la Provincia ha completato la posa della dorsale della fibra ottica che da Merano collega San Leonardo in Passiria e del cavo tra San Leonardo e Moso. Con la collaborazione del comune di San Leonardo è stato realizzato il Pop provinciale, la centrale di arrivo della fibra ottica da Merano e di partenza di quella verso Moso. Da questa nuova centrale - visitata oggi dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e dall´assessore Florian Mussner con i sindaci della valle, i rappresentanti di Ras, Telecom e Brennercom - verrà assicurata tanto la copertura di Internet veloce alle abitazioni quanto quella di Internet con banda larga agli edifici pubblici. "La connessione nei Comuni periferici costituisce una priorità per la Provincia", hanno detto Durnwalder e Mussner. L´obiettivo della Provincia, ha ricordato il Presidente, "è quello di realizzare un collegamento in fibra ottica in ogni Comune entro la fine del 2013." Per raggiungere questo obiettivo l´Assessorato ai lavori pubblici, come ha sottolineato Mussner, "ha iniziato nel 2009 un´intensiva programmazione e esecuzione di lavori di posa di tubazioni e fibra ottica: a tutt´oggi abbiamo posato circa 650 km di infrastruttura e 560 km di fibra ottica." Nel corso del 2013, per raggiungere l´obiettivo fissato, è stata programmata la realizzazione di 150 km di ulteriori tubazioni e la posa di circa 240 km di fibra ottica. In Passiria, particolarmente importante è il lavoro fatto partendo dal Pop di San Leonardo per collegare la zona produttiva Windegg, a 3 km in direzione Merano. Il Comune ha finanziato la realizzazione della rete d´accesso che permette di collegare tutte le aziende della zona produttiva tramite la fibra ottica. La società Brennercom ha poi provveduto a proprie spese a posare il cavo in fibra ottica tra il Pop e le singole utenze della zona produttiva, garantendo così la possibilità di accesso ad internet veloce a tutti gli utenti della zona. La posa della dorsale della val Passiria è inoltre importante anche per i comuni di Rifiano e San Martino, in quanto con i lavori di collegamento già in programma possono essere collegate alla dorsale principale anche le centrali Telecom dei due Comuni. Questo lavoro è già stato fatto nel comune di Tirolo, dove la centrale Telecom è già stata attivata e quindi dove già da giugno dell´anno scorso è disponibile il servizio Adsl per tutto il paese. In un raggio di 4,5 km attorno alla centrale sarà disponibile Internet veloce con Adsl attraverso la rete telefonica esistente. Dalla centrale e attraverso il punto di accesso Pop il collegamento alle strutture pubbliche e alle abitazioni private sarà garantito dai cavi in fibra ottica. Obiettivi concordati sono l´allacciamento alla rete Adsl e una capacità di almeno 7 megabit al secondo dal punto di accesso all´utente. L´allacciamento agli edifici pubblici viene realizzato dalla Provincia mentre spetta ai Comuni provvedere all´accesso delle abitazioni private. "Ma la Giunta intende sostenere i Comuni nello sforzo per l´ultimo miglio, eventualmente attraverso lo strumento del fondo di rotazione con parte dei 250 milioni di euro che la Provincia ha assunto dalla Regione", ha concluso Durnwalder.  
   
   
INTERNET ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE IN VAL PASSIRIA  
 
 St. Leonhard in Passeier / San Leonardo in Passiria (Bozen / Bolzano), 4 marzo 2013 – La rete ottica in Alto Adige fa un altro significativo passo in avanti, collegando la Val Passiria e raggiungendo il comune di San Leonardo, comprensivo della vicina zona produttiva. La realizzazione è frutto di una collaborazione pubblico - privato che vede la Provincia di Bolzano portare la dorsale ottica lungo i 18 km della vallata collegata con Merano, le amministrazioni comunali di San Leonardo e San Martino fornire i cavidotti e le infrastrutture passive che servono l’area, mentre Brennercom ha fornito la tecnologia di comunicazione ad alta velocità, con gli apparati di rete e le fibre che raggiungono l’utenza. Questa è oggi rappresentata da decine di aziende della zona, prevalentemente concentrate nel complesso produttivo di Lände, ma grazie all’investimento realizzato, altre utenze aziendali, turistiche, familiari, potranno facilmente collegarsi in futuro per accedere alla rete con velocità di connessione fino a 100 Megabit al secondo e oltre. Tale velocità consente, per esempio, di scaricare 100 fotografie ad alta risoluzione realizzate con una fotocamera reflex in meno di un minuto, o un film in qualità Dvd in soli 7 minuti, con velocità da 10 a 20 volte maggiore di quella delle attuali migliori connessioni Adsl. L’impianto, che è stato inaugurato oggi alla presenza del presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, del sindaco di San Leonardo Oswald Tschöll e di San Martino Rosmarie Pamer, è destinato a servire una zona di rilevante interesse per un’economia fondata sul turismo, l’agricoltura e un’industria di qualità e sostenibile e pertanto interessata ad un crescente interscambio in ambito europeo. “Tali obiettivi sono in linea con la strategia di Brennercom di portare servizi avanzati al territorio, di migliorare le connessioni internazionali per la clientela e di fare delle nuove generazioni di reti ultraveloci anche la piattaforma per nuovi servizi a valore aggiunto”, ha sottolineato Karl Manfredi, amministratore delegato di Brennercom. L’operatore di telecomunicazioni serve già oggi 71 delle prime 100 aziende per fatturato della Provincia di Bolzano e 42 delle prime 100 della Provincia di Trento, oltre ad aziende collocate lungo l’asse Milano – Verona. “In questi mesi abbiamo portato l’alta velocità della fibra in piccole località delle Alpi come Obereggen, così come nelle zone industriali di Trento, Bolzano, Bressanone e ora anche in quella di Nogarole Rocca, nel Veronese”, aggiunge Manfredi, “la collaborazione pubblico – privato, che anche in questa nuova rete della Val Passiria trova una sua mirabile dimostrazione, è un modello di successo, aperto, economicamente sostenibile, che contribuisce a raggiunere e anche superare gli stessi obiettivi dell’Agenda Digitale Europea, facendo della Provincia e della Regione il cuore digitale d’Europa”. La rete ottica della Val Passiria è stata realizzata utilizzando metodi di scavo in “micro-trincea” che hanno permesso di tracciare in modo rapido e più economico delle tecniche tradizionali un ‘solco’ lungo la pista ciclabile che segue il torrente Passirio. In tale sottile scavo è stato interrato il cavo con 12 piccoli “tubi”, ciascuno dei quali contenenti 12 fibre ottiche, per 144 fibre complessive, in grado di offrire ampie capacità di espansione future, anche per i servizi più esigenti. Il cavo ottico si attesta presso il “Pop” nel Comune di San Leonardo, alimentando gli apparati Dslam, degli “Ip Dslam”, ovvero degli aggregatori / distributori orientati alle reti basate sul protocollo Internet, in grado di fornire connettività con le diverse tecnologie. In questo caso, è stata prevista connettività interamente in fibra fino all’utente finale, il quale così può disporre di un’altissima velocità nelle due direzioni. Ulteriori “Pop” sono previsti per meglio servire la clientela in valle anche in altre zone in futuro, mentre è previsto che all’attuale clientela, quasi esclusivamente aziendale, potranno affiancarsi anche altri utenti, per esempio alberghi che potranno fornire ai loro ospiti anche servizi video in altissima qualità, scuole, utenze private.  
   
   
NASCONO I PACCHETTI DI GIORNATE PREPAGATE COWOPASS: ORA SI PUÒ AVERE UN POSTO AL COWO, PER 12 MESI, IN TUTTA ITALIA.  
 
Milano, 4 marzo 2013 - Da Milano a Pordenone, da Roma a Omegna, da Genova a Venezia, da Torino a Gorgonzola a Sovico... I nomad worker non hanno più limiti, e gli spazi Cowo aprono la propria ospitalità a tutte le community di coworker presenti in Italia, grazie all´utilizzo degli stessi pacchetti di giornate prepagate. Da ora si può lavorare un giorno a Venezia, il giorno dopo a Roma e poi ancora a Torino e in tutte le altre città, utilizzando un unico pacchetto di giornate prepagate, valido 12 mesi in tutta Italia. I pacchetti sono disponibili sia presso i Cowo, sia online, sulla piattaforma e-commerce Cowopass.it. E la flessibilità si accompagna, come sempre con Cowo, alla sostenibilità: bastano 50 euro per acquistare 4 giornate di coworking nei Cowo italiani, usufruibili entro 12 mesi. Fanno 12,50 euro a giornata, che scendono addirittura a 7,80 euro a giornata, con il pacchetto di 32 giornate... E sempre in tutta Italia, sempre per 12 mesi. Vedi su Cowopass gli spazi Cowo che offrono i pacchetti di giornate prepagate in tutta Italia. Non solo a Milano i contributi economici per il coworking: c´è anche Ferrara. Pare che la camera di Commercio di Ferrara abbia deciso di seguire l´esempio della città di Milano, di cui abbiamo parlato), con un contributo di 2.000 euro a persona, da erogare nei confronti di chi soddisfa requisiti di età (purtroppo solo under 35) e progetto imprenditoriale. Leggi di più. La community internazionale di Cowo a quota 600 persone, provenienti da oltre 30 paesi. Postare foto e video, presentarsi ad altri coworker internazionali (e naturalmente anche italiani), vedere se ci sono opportunità di spazi di coworking vicini, cercare coworker per il proprio spazio, leggere blog internazionali sul coworking: tutto questo si fa su Nomadwork. E le persone provengono da New York come da Sidney, dal Kazakhstan come dal Messico, dall´Irlanda come dal... Veneto. Http://www.cowopass.it/    
   
   
N-ON LINE. ADESSO IN RETE!  
 
Trento, 4 marzo 2013 - "N-on Line. Adesso in rete" è un´azione progettuale sovrattuale realizzata, negli ultimi mesi del 2012, dai cinque Piani giovani di zona della Val di Non e dalla Comunità di Valle, con il sostegno delle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Si tratta di un progetto di ricerca-azione che parte dalla costruzione di una rete di collaborazioni che si sviluppa su tutto il territorio della Val di Non, riportando l´attenzione sulle finalità e le aspettative che le progettualità dei Piani giovani hanno creato in questi anni di lavoro sul territorio. Venerdì pomeriggio, presso casa de Gentili, alla presenza dei referenti istituzionali e tecnici si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Progetto di Rete dei Piani giovani della Val di Non. Tra i frutti di questo progetto il portale web disponibile all´indirizzo www.Nonline.it. L´ideazione di questo progetto di rete risale alla fine del 2011 con la costituzione, in seno alla Comunità della Val di Non, di un tavolo di lavoro ad hoc. La scelta è stata quella di orientarsi su un progetto innovativo che possa riportare l’attenzione sulle finalità e le aspettative che i progetti dei Piani Giovani hanno e creano sul territorio. Grazie ai momenti di confronto avuti fra i referenti dei Piani e la Comunità, sono emersi alcuni bisogni fondamentali per rispondere ai quali sono state definite le diverse azioni di interventi. In questo progetto il percorso di lavoro, supportato nel processo dalla Coop. Villa S. Ignazio, è stato tanto importante quanto il fine realizzativo. Tra gli obiettivi individuati del progetto la costruzione di un network su più livelli tra i giovani, le istituzioni e gli attori dei 5 Piani giovani di zona della Val di Non, la condivisione di buone prassi, l´individuzione dei nuovi bisogni dei giovani e l´elaborazione di strategie comuni di promozione delle attività delle Politiche giovanili. Per la realizzazione di questi obiettivi le azioni di intervento si sono concentrate sulla progettazione e creazione di un un supporto informatico unico, ossia un portale web, inteso come strumento utile al superamento dei limiti spaziali e di sostegno delle azioni congiunte dei Piani giovani di zona. Oltre alla costruzione del portale web sono state realizzate una ventina di video interviste di promozione del portale ai giovani della Val di Non, nelle quali sono stati colti i diversi punti di vista sul tema delle poltiche giovanili. È partita inoltre una fase di ideazione di un questionario di ricerca da somministrare online nelle scuole superiori della Val di Non per comprendere le reali esigenze e i bisogni della popolazione giovanile. "N-on Line. Adessoo in rete!" è un progetto in divenire. Le azioni realizzate nel 2012 sono da considerarsi propedeutiche al percorso che sarà intrapreso nel 2013 e che rafforzerà la rete di collaborazioni su più livelli tra i giovani, le associazioni giovanili, le istituzioni e gli attori dei cinque Piani giovani di zona della Val di Non in un´ottica di favorire il protagonismo giovanile. Www.nonline.it    
   
   
FIEMME2013, UN MONDIALE DA RECORD TECNOLOGICO CON UNA INFRASTRUTTURA PERMANENTE  
 
Trento, 4 marzo 2013 - I Mondiali di sci nordico della val di Fiemme sono trasmessi in digitale utilizzando le tecnologie di ultima generazione. Per supportare la diffusione delle immagini in alta definizione in tutto il mondo in tempi record, per immortalare ogni singolo momento delle gare e specialmente per testare e far conoscere a tutti le potenzialità e i vantaggi offerti oggi dal Trentino digitale, la società di sistema Trentino Network su mandato della Provincia autonoma di Trento ha ideato e realizzato un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia. A riprova di tutto ciò è sufficiente guardare i dati di utilizzo della rete raccolti finora: oltre a 3.000 utenti che si sono connessi alla rete wireless, fino a 1.000 sessioni in contemporanea con picchi di traffico internet che hanno raggiunto i 300 Mbps. Ci sono voluti di due anni di lavoro per realizzare il progetto di infrastrutturazione delle varie aree coinvolte dalla manifestazione e allestire più di 70 maxischermi e 132 punti di accesso alla rete. E oggi, dopo otto giorni dall’inizio dei Mondiali, i risultati si vedono. Diverse le nuove applicazioni sperimentate dai grandi player industriali, come Telecom Italia, o da Trento Rise per far apprezzare le potenzialità degli standard di quarta generazione (Lte) e della rete Wifi diffusa nell’intera area coinvolta dai Mondiali. È stato anche messo in atto un importante servizio di Tv su rete dati, in gergo tecnico “Iptv o Digital Signage”, per trasmettere la televisione, 15 canali dedicati, nelle varie aree. In sintesi il servizio consente di diffondere flussi video e audio a tutti i 70 televisori e maxischermi distribuiti nelle sedi coinvolte dagli eventi sciistici. Questo sistema permette anche di arricchire le immagini di contenuti grafici multimediali come informazioni precise sulle performance degli atleti e anche informazioni di servizio. Servizio quest’ultimo estremamente apprezzato da tutti i broadcaster televisivi mondiali. Con i Mondiali di Fiemme 2013 è nato, dunque, un altro modo di comunicare e vivere le gare. Tutto il mondo, grazie alla nuova tecnologia, può realmente essere connesso in una direzione globale. Così, finalmente, lo spirito sportivo di condivisione si sposa perfettamente con la nuova tecnologia. Basti pensare che per i servizi di connettività agli operatori si sono messi a disposizione oltre 6 Gbps. Per realizzare tutto ciò Trentino Network ha stabilito diverse partnership con società e aziende trentine (Fiemme Sistemi, Webss, Juniper, Sirio Film) e anche con operatori internazionali, come Interoute che vanta una lunga esperienza nel campo delle telecomunicazioni e gestisce una rete per voce e dati di nuova generazione che attraversa tutta l’Europa. Con l’interconnessione fra le reti le immagini e informazioni trasmesse arrivano in tutta Europa, a tale scopo Trentino Network ha collegato la propria infrastruttura alla rete in fibra ottica di Interoute a Milano creando di fatto dei collegamenti diretti da Lago di Tesero verso le sedi dei principali Broadcasters televisivi e verso la sede dell’Eurovisione.  
   
   
I VIDEOGAMES D’AZIONE MIGLIORANO LA CAPACITÀ DI LETTURA 12 ORE DI VIDEOGIOCHI VALGONO PIÙ DI UN ANNO DI LETTURA: È QUANTO È EMERSO DA UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA E DELL’IRCCS MEDEA PUBBLICATO OGGI SU CURRENT BIOLOGY.  
 
Padova, 4 marzo 2013 - Con grande dispiacere dei genitori, che pensano che i loro figli debbano passare meno ore a giocare ai videogames e più ore a studiare, il tempo impiegato con i videogiochi d’azione può effettivamente aiutare i bambini dislessici a leggere meglio. In effetti, 12 ore passate ai videogiochi migliorano la capacità di lettura più di quanto non faccia un anno di lettura spontanea o trattamenti di lettura tradizionali. E’ quanto è emerso da uno studio pubblicato oggi sulla rivista Current Biology, secondo step di un lavoro precedente dello stesso team di ricerca che collega la dislessia a problemi di attenzione visiva. "I videogiochi d´azione migliorano molti aspetti dell’attenzione visiva e favoriscono l´estrazione di informazioni dall´ambiente", sottolinea Andrea Facoetti dell´Università degli Studi di Padova e consulente all’Istituto Scientifico “E. Medea”. I risultati dello studio sono un’ulteriore conferma che i deficit di attenzione visiva sono alla base della dislessia, una condizione che rende la lettura estremamente difficile per un bambino su dieci. Il team di Facoetti, che vede coinvolti Sandro Franceschini, Simone Gori, Milena Ruffino, Simona Viola e Massimo Molteni, ha testato la lettura, le capacità fonologiche e di attenzione di due gruppi di bambini con dislessia che non erano utilizzatori abituali di videogames. I bimbi sono stati valutati nelle loro capacità attentive e di lettura prima e dopo aver giocato con videogiochi di azione o non-azione per nove sedute di 80 minuti. Ebbene, i bambini che avevano utilizzato videogiochi d´azione sono stati in grado di leggere più velocemente senza perdere in accuratezza ed hanno anche mostrato progressi in altri test di attenzione. Questi sorprendenti risultati sulle abilità di lettura si sono mantenuti anche ad un successivo controllo dopo due mesi. “Dover colpire un bersaglio periferico in movimento comporta un’abilità di percezione del contesto e quindi di rapida attenzione al particolare che aiuta i bambini dislessici molto di più di un allenamento alla lettura. Grazie ai videogiochi i bambini dislessici hanno imparato a orientare e focalizzare la loro attenzione per estrarre le informazioni rilevanti di una parola scritta in modo più efficiente, riducendo l’eccessiva interferenza laterale di cui sembrano soffrire. Per non parlare poi del problema del dropout: i trattamenti tradizionali sono spesso noiosi, molti bambini abbandonano". Tuttavia non vi è ancora nessun trattamento scientificamente testato per la dislessia che includa questo tipo di videogiochi. "Questi risultati sono molto importanti per comprendere i meccanismi cerebrali che stanno alla base della dislessia – continua Facoetti – ma non possiamo raccomandare i videogiochi senza il controllo o la supervisione di uno specialista della riabilitazione neuropsicologica. Ricordiamo che un trattamento non si improvvisa e funzionano solo certi tipi di videogiochi: quelli di azione che agiscono sui circuiti cerebrali legati alla percezione del movimento". I videogiochi di azione sono caratterizzati da stimoli estremamente veloci, un alto carico percettivo finalizzato ad una pianificazione motoria molto accurata, non prevedibilità temporale e spaziale degli stimoli che compaiono principalmente in visione periferica. Infine, il fatto che si agisca sulle capacità di percezione e di attenzione, piuttosto che sulle competenze linguistiche, apre la strada a prospettive per interventi precoci: "Il nostro studio dà il via a nuovi programmi terapeutici in grado di ridurre i sintomi della dislessia o di prevenirla, nel caso di bambini a rischio, già prima che questi imparino a leggere." Per tale motivo il team dei ricercatori padovani e del Medea ha studiato, con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Padova, dei videogiochi per tablet che verranno utilizzati prossimamente nelle scuole dell’infanzia di Lecco su un campione di 40 bambini a rischio di dislessia. E, incredibile a dirsi, quei bambini potranno anche divertirsi.  
   
   
ROBERTA SESSOLI NELL’ADVISORY COUNCIL DELL’UNIONE EUROPEA E’ L’UNICA DOCENTE ITALIANA NEL NUOVO ORGANO CHE FORNIRÀ CONSULENZA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SUI TEMI DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA  
 
Firenze, 4 marzo 2013 - Roberta Sessoli, docente di Chimica generale ed inorganica del nostro Ateneo, è stata chiamata a far parte dell’Advisory Council dell’Unione Europea, nuovo organo che fornirà consulenza diretta al presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso sui temi della scienza, della ricerca e dell’innovazione. Il 27 febbraio a Bruxelles si è tenuta la prima riunione del nuovo comitato consultivo, che riunisce esperti provenienti dal mondo accademico, delle imprese e della società civile, che sono stati selezionati, in base alla loro reputazione scientifica e capacità comunicative e sociali, dal presidente Barroso e dal principale consigliere scientifico della Commissione Europea, Anne Glover. L’organo, indipendente e informale, coprirà una vasta gamma di discipline e affronterà questioni di carattere trasversale, con una chiara dimensione sociale, identificando argomenti e tematiche utili a sostenere la crescita e lo sviluppo futuro in Europa. Roberta Sessoli, unica docente universitaria italiana nell´Advisory Council, si è formata a Firenze ed è autrice di 250 articoli in riviste internazionali. Fa parte anche del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm); nel 2002 ha ricevuto l´Agilent Technologies Europhysics Prize. La sua attività di ricerca studia le relazioni fra la chimica di coordinazione e la fisica della materia condensata e si è focalizzata sull’indagine dei materiali magnetici di origine molecolare.  
   
   
BOLZANO: DIVERSITY4KIDS: CONVIVENZA E INTEGRAZIONE NELLE CLASSI DELL’EUROREGIONE  
 
Bolzano, 4 marzo 2013 - Il progetto “Diversity4kids” si prefigge di sviluppare metodi didattici innovativi per il lavoro con i bambini e sensibilizzare alunni e docenti ai temi della diversità, del dialogo interculturale, della convivenza e della tolleranza. Negli ultimi anni la migrazione è entrata a far parte della realtà quotidiana dell´Euroregione Tirolo - Alto Adige - Trentino. Le questioni riguardanti l´integrazione non impegnano solo esperti e rappresentanti politici. Per bambini e adolescenti attualmente la convivenza con alunni stranieri fa ormai parte della loro realtà scolastica quotidiana. Preparare le nuove generazioni a vivere in una società pluralistica è dunque fondamentale. Da questa idea nasce il progetto triennale Diversity4kids (2012-2014), che vede anche la partecipazione dell´Eurac. Un gruppo di lavoro sviluppa un gioco di ruolo, un laboratorio teatrale e un laboratorio biografico con l´arricchimento di elementi artistici e adatta metodi narrativi per bambini. Il carattere transfrontaliero del progetto è sottolineato nello specifico dalla formazione comune dei conduttori di gioco del Tirolo, Alto Adige, Trentino e della provincia di Udine. In totale vengono eseguiti e valutati 100 interventi nelle scuole. Il kit di gioco verrà prodotto in 300 esemplari e distribuito a scuole, biblioteche e organizzazioni interessate "Il principale obiettivo di Diversity4kids" afferma Birgit Oberkofler, segretario generale dell´Euregio "è quello di stimolare la sensibilità di alunni di età compresa tra gli 8 e i 14 anni su tematiche come la diversità e l´antidiscriminazione, in modo da favorire una convivenza positiva, fondamento per lo sviluppo sociale, economico e culturale". Giochi di ruolo, improvvisazione teatrale, laboratori biografici e metodi narrativi permettono di veicolare in modo ludico e interattivo i concetti di tolleranza, convivenza e diversità. Il progetto si prefigge inoltre di sviluppare metodi didattici innovativi per il lavoro con i bambini e sensibilizzare alunni e docenti ai temi della diversità, del dialogo interculturale, della convivenza e della tolleranza. Ulteriori obiettivi generali e risultati attesi sono una convivenza armoniosa nella quotidianità scolastica e la prevenzione di mobbing e xenofobia. Informationi: http://www.Diversity4kids.eu/ www.Europaregion.info/de/728.asp    
   
   
BANDA LARGA E WI FI, LA PROVINCIA DI PRATO FIRMA UN ACCORDO CON TUTTE LE SCUOLE SUPERIORI 37 MILA EURO DI IMPEGNO PER DOTARE GLI ISTITUTI DI STRUMENTI INNOVATIVI A VANTAGGIO DELLA DIDATTICA E DEI SERVIZI  
 
Prato, 4 marzo 2013 - Innovazione digitale nelle scuole superiori. La Provincia e tutti i presidi firmano oggi un accordo per portare banda larga e wi fi in tutti gli istituti pratesi. L´amministrazione impegna complessivamente 37 mila euro, che consentiranno agli istituti Cicognini Rodari, Copernico, Dagomari, Gramsci keynes, Livi (compresa la sede di Montemurlo del liceo artistico), Marconi, Datini e Buzzi di adeguare didattica, offerta formativa e funzionamento della scuola stessa ottenendo anche un risparmio economico. Questa mattina a palazzo Buonamici hanno firmato l´intesa l´assessore all´Innovazione Alessio Beltrame e i presidi del Copernico Enio Lucherini, del Livi Ivo Regoli, del Buzzi Erminio Serniotti e del Dagomari Maria Josè Manfrè. Ma anche i presidi del Rodari-cicognini e del Marconi Mario Di Carlo, del Gramsci-keynes Grazia Maria Tempesti e del Datini Daniele Santagati sono sottoscrittori dell´accordo, a cui ha lavorato, di concerto con Beltrame, la vice presidente della Provincia che ha la delega alla scuola Ambra Giorgi. Alla firma era presente anche la dirigente del servizio Istruzione della Provincia Franca Ferrara. “La scuola dovrà utilizzare sempre di più la rete, il nostro paese ha bisogno di modernizzarsi e per vincere la sfida tecnologica bisogna cominciare anche dal mondo dell´istruzione – ha detto Beltrame – I tempi saranno brevi, nei prossimi mesi monteremo gli access point, che stiamo già acquistando, ed entro la fine dell´anno scolastico il progetto sarà tutto operativo”. “E´ importante che tutte le scuole superiori abbiano aderito – ha aggiunto il preside del Livi Regoli – C´è l´impulso ministeriale, ma anche bisogni veri nella cui gestione spesso i nostri ragazzi sono più preparati di noi insegnanti, per questo l´investimento della Provincia era davvero necessario”. L´obiettivo infatti è anticipare le direttive che sono già state annunciate dal Miur e dalla Regione Toscana sull´innovazione della scuola, offrendo agli istituti del nostro territorio l´opportunità di compiere subito quel salto di qualità in grado di renderli multifunzionali attraverso un adeguato utilizzo delle potenzialità della rete. Riqualificare la scuola infatti significa restituirle il ruolo di motore di crescita del paese, allo scopo di rendere l’offerta educativa e formativa coerente con l’evoluzione in senso digitale di tutti gli altri settori della società. Gli istituti potranno così allestire strumenti di didattica (per esempio la lavagna elettronica) adeguare i servizi, come il registro elettronico e le iscrizioni on line, e potenziare l´offerta formativa. Inoltre, in più occasioni sono stati gli stessi ragazzi delle superiori, anche attraverso la Consulta degli Studentesca, a sottolineare l´esigenza di innovazione digitale nelle scuole. Per quanto riguarda la banda larga le scuole dovranno stipulare contratti autonomi, in maniera da realizzare un sistema di comunicazione aderente alle esigenze dei singoli istituti, ma con gli standard minimi previsti dall´accordo in modo da assicurare nel breve e medio periodo livelli idonei di servizio e di espandibilità futura e garantire su scala provinciale servizi innovativi di qualità per tutti. Sul fronte del Wifi la Provincia è già al lavoro, stanno infatti prendendo forma i progetti che individueranno per ogni istituto quali spazi dovranno essere dotati della connettività wireless. La Provincia fornirà alle scuole gli access point e il collegamento alla rete Pratowifi, che oggi può contare su una media di 200 accessi giornalieri e quasi 10mila iscritti per un centinaio di punti attivi in tutto il territorio provinciale. Il progetto Wifi messo in piedi dalla Provincia a partire dal 2011 ha un respiro metropolitano ed è inserito nell´iniziativa “Freeitaliawifi” (www.Freeitaliawifi.it ) la cui finalità è quella di promuovere la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche sia per realizzare reti gratuite di connettività wireless sui singoli territori, sia per federare le reti in un´unica infrastruttura Wifi nazionale. Freeitalia Wifi oggi conta una cinquantina di amministrazioni federate e un bacino di utenti che supera le 350 mila persone con quasi duemila hot spot attivi e dislocati sul territorio nazionale.  
   
   
PRIMAVERA IN BICOCCA 2013: PROVA IL TUO FUTURO PRIMA DI DECIDERE IL PROPRIO FUTURO, MEGLIO POTERLO SPERIMENTARE: L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA APRE AULE E LABORATORI AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI, PER DIVENTARE MATRICOLE PER QUALCHE GIORNO, SEGUENDO LEZIONI, FREQUENTANDO I LAVORATORI E VIVENDO IN ANTICIPO LA REALTÀ UNIVERSITARIA  
 
Milano, 4 marzo 2013 - Vivere in anticipo alcuni giorni da matricole, frequentando lezioni e laboratori, incontrando i docenti e sperimentando vere e proprie simulazioni di vita da universitari, per capire come ci si muove in Ateneo e quale sia il corso di laurea più adatto alle proprie caratteristiche: così l’Università di Milano-bicocca, con Primavera in Bicocca 2013, offre un servizio in più ai ragazzi del quarto e quinto anno della scuola superiore, che si devono preparare alla scelta del percorso di studi post-diploma. Le iniziative di Primavera in Bicocca si articolano in uno o più giorni, secondo un calendario dettagliato in cui l’Ateneo apre le aule alle future matricole per far vivere una simulazione della vita universitaria. Si comincia a marzo, con le giornate dedicate alle Scienze Statistiche, per proseguire nei mesi successivi con gli altri corsi, fino a fine aprile. Le iniziative copriranno tutte e sette le aree disciplinari: economico-statistica, giuridica, medica, psicologica, sociologica, scientifica e della formazione. «Con questa iniziativa, che rappresenta un´ulteriore opportunità rispetto ai tradizionali Open Day e alle altre iniziative promosse dall’ateneo (vedi il dettaglio) – afferma Loredana Garlati, pro rettore per l’Orientamento -, ci rivolgiamo in particolar modo ai ragazzi di quarta e quinta superiore perché si avvicinino alle diverse discipline e verifichino, attraverso un approccio diretto, la corrispondenza tra la visione ideale e la percezione soggettiva che ognuno di loro ha di un corso o di una professione e l’effettiva realtà. Nel 2011 abbiamo ospitato oltre 250 ragazzi, e puntiamo ad aumentare questo numero: è fondamentale che gli studenti capiscano l’importanza di questa proposta e l’afferrino al volo, perché oltre alle informazioni, spesso confuse e vaghe, che lo studente acquisisce in modo autonomo, ci sia anche un momento di formazione e di vero orientamento». Oltre alla presentazione dei corsi, infatti, durante gli appuntamenti di Primavera in Bicocca, le future matricole potranno assistere a lezioni pensate appositamente per loro su argomenti di particolare interesse e significativi del percorso didattico a cui si riferiscono, accedere ai laboratori (soprattutto per l’area scientifica), interagire con chi è già “sul campo”, chiacchierare con docenti e ricercatori per farsi un’idea di come ci si muove in Ateneo. Alcuni appuntamenti sono a numero chiuso e le iscrizioni si raccolgono on-line compilando il modulo relativo a ciascun corso. Per maggiori dettagli sul programma delle giornate è possibile contattare il servizio orientamento dell´Ateneo chiamando lo 02.6448.6448 o scrivendo a orientamento@unimib.It    
   
   
I RISCHI FINANZIARI: MISURAZIONE E GESTIONE 7 MARZO UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
Pavia, 4 marzo 2013 - In occasione delle celebrazioni per i 50 anni della Facoltà di Economia dell’Università di Pavia, giovedì 7 marzo 2013 nella Sala Lauree della Facoltà, Palazzo San Felice, alle ore 15,00 si terrà un incontro dal titolo “I rischi finanziari: misurazione e gestione”. Programma: Introduzione Angiolino Stella, Magnifico Rettore dell’Università di Pavia; Antonella Zucchella, Direttore Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali; Conferimento del premio Risk Management - Credito Valtellinese; Presentazione del nuovo corso di Financial Risk Management; Paolo Giudici, ordinario di Statistica; Enzo Rocca, vice direttore generale Credito Valtellinese. Tavola rotonda sull’evoluzione dei rischi finanziari Partecipano: Mario Anolli, Università Cattolica di Milano; Miro Fiordi, a.D. Gruppo bancario Credito Valtellinese; Fernando Metelli, Presidente A.i.f.i.r.m. Andrea Sironi, Magnifico Rettore Università Bocconi di Milano. Modera: Antonio Quaglio, Il Sole - 24 ore - I 50 anni di Economia - All´insegna di Economia e Cultura, il programma prevede una serie di incontri e seminari il cui fil rouge è rappresentato dalla ricerca delle sinergie tra economia e cultura. Si tratta di un tema di particolare attualità, che viene giocato su piani diversi: “l’economia come modo di fare cultura – spiega il direttore del dipartimento prof. Antonella Zucchella - attraverso l’ideazione di nuovi modelli di sviluppo per i sistemi economici e per le organizzazioni, l’economia come dimensione della valorizzazione del patrimonio culturale, una delle risorse chiave del sistema Italia, e infine i luoghi della cultura e la funzione delle università nella conservazione della cultural heritage, come avviene nel caso del Monastero san Felice, gioiello medievale che ospita la nostra Facoltà.” Per questa ragione sono stati coinvolti esperti di fama internazionale spesso di discipline diverse da quella economica (filosofi, narratori, giornalisti, storici, demografi, e così via) per stimolare un dibattito anche non convenzionale sull’economia, la cultura e le università del futuro.  
   
   
PRIMA COMPETIZIONE ITALIANA DI MEDIAZIONE  
 
Milano, 4 marzo 2013 - Ha vinto l’Università di Bologna alla prima edizione della Competizione Italiana di Mediazione. Organizzata dall´Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Camera Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, la competizione ha visto fronteggiarsi squadre in rappresentanza di diversi atenei italiani. Ha vito quello di Bologna con la squadra composta da Andrea Donini e Marika Ragni. Realizzata sul modello dell´Icc International Mediation Competition (della quale adotta il regolamento e le principali modalità di svolgimento) la Competizione Italiana di Mediazione si poneva l´obiettivo di promuovere la cultura e la diffusione della mediazione, come già accade in molti altri Paesi del mondo. Le squadre iscritte erano 10 in rappresentanze di 9 diversi atenei: oltre ai padroni di casa della Statale di Milano hanno partecipato anche Bocconi, Camerino, Ecampus, Firenze, Padova, Pavia, Trento e Bologna, la vincitrice. E ora un pò di numeri: sono 1.300 i casi di conciliazione amministrati nel 2012. E l´accordo è stato raggiunto nel 50% dei casi (1 su 2). 52 giorni in media necessari per risolvere le controversie che hanno riguardato soprattutto contratti bancari e finanziari (12%), liti relative alle locazioni (soprattutto commerciali 10%), contratti assicurativi (9%) e responsabilità medica (3%). È di 306 mila euro il valore medio dei procedimenti di conciliazione gestiti dalla Camera arbitrale di Milano nel 2012.  
   
   
COMO: TORNA GEOPOLIS IL PRIMO APPUNTAMENTO È IN PROGRAMMA PER GIOVEDÌ 7 MARZO  
 
Como, 4 marzo 2013 - il Liceo Scientifico Paolo Giovio in collaborazione con il Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Como, organizza il ciclo di conferenze “Geopolis Linee d’Orizzonte della Storia Contemporanea” Xiv Edizione 2013m Che fine ha fatto l’avvenire? Idee per un futuro desiderabile. Il futuro dipenderà dalle nostre scelte e da come sapremo costruirlo, dagli scenari che sapremo tratteggiare a partire da un’analisi del presente e delle sue potenzialità. Occorre spingere lo sguardo lontano, oltre i motivi immediati di crisi, per trovare entusiasmo e speranze. 7 marzo 2013 ore 15.30 - Dipak Pant docente di sistemi economici comparati e antropologia applicata Università Liuc Castellanza Scenari per un futuro sostenibile. 14 marzo 2013 ore 15.30 - Giorgio de Michelis Docente presso il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione (Disco) dell´Università di Milano - Bicocca La crisi al di là delle contingenze Con una testimonianza del Presidente del Gruppo-giovani Industriali Alessandro Rampoldi (ditta Alecom). 21 marzo 2013 ore 15.30 - Giovanni Lanzone Docente Domus Academy, presidente dell’Associazione Renaissance link, partner di Orizon La bellezza nella vita quotidiana, per un nuovo Rinascimento del nostro paese. 04 aprile 2013 ore 15.30 Mauro Magatti docente di Sociologia, Università Cattolica di Milano Dopo la grande contrazione. Per una crescita di nuova generazione. A cura di Claudio Fontana Tutti gli incontri si terranno alle ore 15.30 nella sala Assemblea di Confindustria Como. Ingresso Libero. Per informazioni e iscrizioni: tel 031.234111 e-mail: gruppogiovani@confindustriacomo.It    
   
   
BOLZANO: ANCHE QUEST´ANNO L´OPPORTUNITÀ DEI TIROCINI ESTIVI PER I GIOVANI  
 
Bolzano, 4 marzo 2013 - Negli ultimi anni i tirocini estivi rivolti ai giovani hanno riscosso un interesse sempre maggiore superando nel 2012 la quota di 4000 contratti. Grazie ai tirocini estivi i giovani entrano in contatto con il mondo del lavoro ed hanno l’opportunità di vivere un’esperienza senz’altro interessante spesso legata alla formazione scolastica ed agli interessi individuali. I tirocini estivi di formazione ed orientamento riscuotono molto successo da anni e, soprattutto in estate, da oltre un decennio offrono a molti giovani l´opportunità di avere un primo contatto con il mondo del lavoro. Nel corso del 2012 sono stati effettuati oltre 4000 tirocini estivi e sia da parte dei giovani che delle aziende è stata espressa soddisfazione per questa esperienza che per molto giovani rappresenta un primo contatto con il mondo del lavoro. L´assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, rileva che "I tirocini estivi consentono ai giovani di vivere un´esperienza diversa da quella scolastica e di entrare in contatto concretamente con il mondo del lavoro". Analoghi concetti vengono espressi dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il quale sottolinea che non si tratta di un vero e proprio rapporto di lavoro. Tra il giovane, l´impresa deve essere concordato un progetto formativo che viene sottoposto per l´approvazione alla Ripartizione lavoro della Provincia. Per facilitare la definizione del progetto formativo sono disponibili presso la Ripartizione degli appositi moduli da compilare. Anche quest´anno sono valide le norme previste negli anni scorsi. Il giovane deve aver compiuto 15 anni ed essere iscritto ad una scuola superiore. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito http://www.Provincia.bz.it/lavoro/default.asp. Il direttore Sinn sottolinea che è questo il periodo migliore per trovare un´azienda disponibile ad accogliere tirocinanti durante i mesi estivi. Per ulteriori informazioni riguardo alle aziende disponibili si può inoltre consultare il sito della Borsa lavoro dell´Alto Adige all´indirizzo: https://jobs.Egov.bz.it/borsalavoro/start.jsp?language=i  
   
   
GREEN BUSINESS EXECUTIVE SCHOOL INNOVATIVA OFFERTA FORMATIVA PER LE INDUSTRY DELLA GREEN ECONOMY E PER LA CRESCITA DEL PAESE  
 
Milano, 4 marzo 2013 - Green Business Executive School offre un servizio per il Paese e per le sue imprese formando eccellenti professionisti esperti di Green Economy, settore fortemente in espansione e considerato da molti come un’opportunità per uscire dalla crisi. I Corsi sono stati ideati con la consapevolezza che lo sviluppo della Green Economy richieda nuove competenze, ancora difficilmente reperibili nella tradizionale offerta formativa pubblico-privata, data la relativa novità dei temi, il progresso tecnologico e la continua evoluzione delle normative. Le partnership di altissimo livello (tra cui Università Cattolica del Sacro Cuore, Gruppo Imprese Fotovoltaiche, Studio Associato Butti & Partners, ecc.) e una faculty prestigiosa, garantiscono qualità elevata della formazione e concretezza dei contenuti, fornendo conoscenze immediatamente spendibili sui vari mercati di riferimento. Inoltre, grazie alla combinazione di sapere accademico e business practice, l’offerta di Gbes si distingue nel mercato della formazione professionale per l’efficacia dei propri insegnamenti. Il programma dei Corsi 2013 si compone di due distinte offerte: la prima destinata al settore bancario, finanziario e assicurativo e la seconda dedicata a tutte le imprese operanti nei settori della Green Economy o che intendono aumentare la propria sensibilità verso i temi ambientali. I Corsi programmati per il settore bancario, finanziario-assicurativo sono i seguenti: -Corso Di Alta Formazione Executive ‘Green Banking’ – Iii Edizione- Kick off | 4 ottobre 2013 – 48 ore + Project Work. Dopo il successo delle prime 2 edizioni si è voluto dar seguito al forte interesse dimostrato dal comparto bancario verso le opportunità di business offerte della Green Economy. Il Corso è svolto in partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e con Green Globe Banking, unico Premio italiano del settore, giunto quest’anno alla settima edizione. Con il plauso istituzionale del Ministero dell’Ambiente e United Nations Environment Programme-fi, Gbes intende promuovere una nuova visione di Banca, organizzazione fondamentale del tessuto economico-sociale promotrice dei valori della sostenibilità ambientale. -Corso Executive ‘Energy And Environment Management In Banca’- Kick off | 25 Marzo 2013 – 48 ore + Project Work. Il primo Corso di Energy Manager appositamente ideato per il settore bancario con il patrocinio di Asa-alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nell’attuale contesto economico la figura dell’Energy Manager, responsabile della spesa energetica, rappresenta un’autentica opportunità per la banca, non solo nell’ottica di una politica di saving, ma soprattutto per comunicare ai clienti un nuovo messaggio, quello della sostenibilità ambientale. Il Corso fornisce ai professionisti le conoscenze e gli strumenti per una corretta progettazione energetica interna, le procedure da implementare e l’analisi di case study specifici di settore. -Seminario ‘Ottenimento Di Finanziamenti Europei Per L’efficienza Energetica Delle Banche’ - Kick off | 27 Giugno 2013 . Il Seminario è rivolto alle banche e fornisce un’introduzione ai meccanismi di funzionamento e gestione dei bandi per l’ottenimento dei finanziamenti europei. L’efficienza energetica e le energie rinnovabili sono due dei principali temi nei quali l’Unione Europea si sta impegnando maggiormente per il raggiungimento degli obiettivi 20/20/20 del pacchetto “Clima-energia” e del protocollo di Kyoto. Numerose sono le opportunità di finanziamento che la Commissione Europea pubblica ogni anno a cui le banche hanno possibilità di accedere. -Corso Executive ‘Energy And Environment Management Nelle Assicurazioni’- Kick off | 16 Settembre 2013 – 48 ore + Project Work- Questo Corso è il primo progettato in modo specifico per il comparto assicurativo, incentrando l’attenzione sul ruolo e le competenze dell’Energy Manager, figura critica all’interno dell’organizzazione, in quanto responsabile dei consumi e dell’efficienza energetica. Il Corso fornisce ai professionisti le conoscenze e gli strumenti utili per un’efficiente programmazione e gestione della spesa energetica. -Seminario ‘Responsabilita’ Amministrativa E Penale Della Banca [D. Lgs. N. 231/2001] E Relativa Estensione All’ambiente E Alla Sicurezza’- Kick off | 26 Novembre 2013 – 8 ore - Il Seminario è parte di più ampio progetto formativo “La Tre Giorni del Diritto Ambientale”, che offre un percorso di aggiornamento normativo in ambito di Diritto Ambientale. Il primo modulo illustra la disciplina della responsabilità amministrativa e penale delle banche, l’individuazione dei rischi e la redazione di opportuni modelli organizzativi, con un occhio di riguardo al tema della sicurezza e all’ambiente. -Workshop ‘Green Risk Management’ - Kick off | 3 Dicembre 2013 . Il Workshop offre una riflessione sulla questione dei rischi green, sia in termini qualitativi che riguardo le metodologie di stima. La valutazione del merito creditizio da parte degli operatori bancari ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nel discriminare e riconoscere i clienti meritevoli. L’attuale scenario economico e le evoluzioni normative degli ultimi anni (anche in riferimento agli standard di Basilea Iii) hanno fatto emergere un ulteriore elemento fondamentale nella valutazione dei rischi: l’ambiente. La programmazione dei Corsi di Green Business Executive School non riguarda solo il comparto bancario, finanziario e assicurativo, ma offre ulteriori insegnamenti per tutte le aziende che operano nei settori della Green Economy. -Corso Intensivo ‘Sales Management E Tecniche Di Vendita Nel Settore Delle Energie Rinnovabili’ – Ii Edizione- Kick off | 8 Aprile 2013 – 16 ore + Follow Up. Il Corso intende introdurre e sviluppare competenze tecniche e di vendita nel settore delle energie rinnovabili. La formazione non si limita al comparto fotovoltaico, ma presenta un quadro completo anche su altre energie rinnovabili come i biogas, l’eolico e il solare termico. Il programma propone un taglio pratico e operativo rivolto a quei venditori che intendono specializzarsi nell’ambito della Green Economy. -Corso Avanzato ‘Sales Management E Tecniche Di Vendita Nel Settore Delle Energie Rinnovabili’- Kick off | 6 Maggio 2013 – 16 ore + Follow Up. Questo Corso è strutturato in modo da garantire una formazione avanzata di tipo manageriale, dedicata a dirigenti e responsabili dell’area commerciale. Attraverso un approccio consolidato e collaudato, la programmazione del Corso intende sviluppare specifiche competenze di gestione relazionale e comunicative, offrendo metodologie per cogliere le opportunità e le criticità commerciali delle energie rinnovabili. -Convegno ‘Green Social Media & Communications’- Kick off | 14 –15 Ottobre 2013. Il Convegno affronta i temi della comunicazione e del marketing, presentando le nuove opportunità di sviluppo offerte dalla Green Economy. Nello specifico, sarà posta attenzione all’utilizzo dei social media come strumenti innovativi per la promozione e la diffusione dei valori della sostenibilità sia all’interno che all’esterno del business. -Seminario Di Aggiornamento ‘Diritto Ambientale Per La Gestione Dei Rifiuti’ - Kick off | 27 Novembre 2013 – 8 Ore. L’incontro ha l’obiettivo di aggiornare i partecipanti riguardo le novità e le criticità, nazionali e comunitarie, intervenute in materia di diritto nel processo di gestione dei rifiuti: da una corretta classificazione, alle metodologie e tecniche da implementare per la salvaguardia dell’ambiente. Questo Seminario rappresenta il Ii modulo del progetto formativo “La Tre Giorni del Diritto Ambientale”. -Seminario ‘Valutazione Di Impatto Ambientale [Via], Autorizzazione Integrata Ambientale [Aia] E Recepimento Della Nuova Direttiva 2010/75/Ue’- Kick off | 28 Novembre 2013 – 8 Ore. Il Seminario rappresenta la terza giornata conclusiva del progetto de “La Tre Giorni del Diritto Ambientale”. Vengono approfonditi gli aspetti giuridici principali della disciplina in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale, con riferimento anche al coordinamento tra le due procedure. Inoltre saranno presentati i contenuti della nuova direttiva 2010/75/Ue sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. Green Business Executive School [www.Gbes.it] è la Scuola di Formazione Executive specializzata nelle tematiche della Green Economy, che attraverso i contributi di Università, Centri di Ricerca, docenti, esperti e manager che quotidianamente affrontano i temi del Green Business, si pone l’obiettivo di fornire competenze al sistema dell’imprese e all’intero Paese. Www.gbes.it    
   
   
TOSCANA: PARCO AGRICOLO DELLA PIANA E AEROPORTO, ROSSI: “COSÌ SI CONCILIANO AMBIENTE, SVILUPPO E LAVORO”  
 
Firenze, 4 marzo 2013 - “Il Parco della Piana, oltre 7000 ettari di aree verdi e agricole nel cuore della Toscana centrale, sarà uno dei parchi più grandi d’Europa. Con questo strumento decidiamo che per il futuro quest’area non sarà cementificata, così come nel passato furono salvate le colline fiorentine”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha presentato alla stampa la variante di integrazione al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Un atto che dopo l’adozione da parte della giunta regionale viene consegnato al consiglio e che segue di 24 ore un’altra decisione di grande rilievo: l’accordo dei soci pubblici delle due società di gestione degli scali di Firenze e di Pisa, Adf e Sat, per la costituzione della holding destinata al governo del sistema aeroportuale toscano. “Un atto di governo di alto profilo, un paradigma di integrazione di competenze e interessi diversi che ha l’obiettivo di conciliare miglioramento ambientale, sviluppo e lavoro – ha detto il presidente Rossi – Questa variante è qualcosa di molto complesso e strategico, il risultato di una integrazione mai vista tra diversi aspetti delle politiche regionali: quella urbanistica, quella ambientale, dell’agricoltura e della mobilità. E’ di tale rilievo che la presenteremo a Bruxelles perché riteniamo possa costituire un esempio a livello europeo. “Prevediamo inoltre – ha continuato il presidente Rossi -, e con tempistiche certe, una serie di interventi di miglioramento della qualità dell’aria, del microclima, dell’assetto idraulico, di tutela del patrimonio culturale presente. Oltre 150 ettari di nuove piantumazioni a verde, abbattimento tramite incentivi dell’inquinamento da industrie, incentivazione dell’uso delle fonti rinnovabili, potenziamento dei servizi ferroviari e sviluppo del sistema tramviario, abbassamento della velocità di viaggio sui tratti autostrdali, invetimenti sulla viabilità, per lo sviluppo delle imprese agricole, per la tutela delle aree umide e delle presenze archeologiche: questi sono interventi a cui la Regione si impegna e che sono destinati a migliorare fortemente la situazione attuale”. “Abbiamo poi studiato l’impatto delle diverse tipologie di pista aeroportuale, scoprendo che l’ipotesi della cosiddetta parallela-convergente perfino migliora l’esistente per quanto riguarda la qualità dell’aria e l’esposizione al rumore. Abbiamo dettato anche le condizioni entro cui può avvinire la realizzazione della nuova pista, monodirezionale e senza pista di rullaggio, e le mitigazioni ambientali che il proponente il progetto dovrà comunque realizzare. Progetto su cui, abbiamo deciso, si svolgerà un dibattito pubblico”. “E’ stato un lavoro grosso – secondo il presidente – Ma non si è perso tempo. Semmai si è perso tempo nella costituzione della holding. E’ una operazione difficilissima, è vero, e ora con l’accordo siglato ieri abbiamo fatto un passo avanti. La holding è presupposto, non condizione, per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze, per il quale non si può pensare a uno sviluppo incontrollato. Un atto forte, di equilibrio e di garanzia di investimenti per entrambi gli scali. E’ una decisione imprtantissima, sulla quale i sindaci di Firenze e Pisa si sono assunti una responsabilità non facile”. Il presidente Rossi ha anche replicato alle critiche per l’ingresso della Regione nel pacchetto azionario di Adf. “Abbiamo agito – ha detto – con il buon senso del padre di famiglia che investe un gruzzolo in una impresa interessante. E’ poi la società stessa, non certo la Regione, a farsi carico degli investimenti. Penso che la Regione debba essere ancora più presente in Adf per favorire il processo di integrazione. Del resto il mandato che ci ha consegnato il consiglio prevede che si possa arrivare fino al 15% del pacchetto azionario e oggi siamo al 5%”. “Da una proposta di pianificazione a un atto integrato di governo del territorio. Questo è ciò che rappresenta la nuova versione della variante al Pit per il Parco agricolo della piana e la qualificazione dell’aeroporto, che nei due anni intercorsi dalla prima redazione, lungo l’iter istituzionale, è divenuta un atto di programmazione intersettoriale che disegna uno scenario futuro di maggiore sostenibilità, attraverso azioni garantite da impegni programmatici”. Lo ha affermato oggi l’assessore al governo del territorio Anna Marson, sottolineando come la variante approvata oggi dalla giunta segni un passo importante per la concretizzazione del progetto che garantisce un futuro al cuore “agricolo” della Piana tra Firenze e Prato. Un progetto, con valenze anche economiche, che mette al centro le aree considerate “vuote”, in realtà già oggi agricole, promuovendo innovazione anche grazie a numerose azioni finalizzate complessivamente a migliorare l’assetto e la sostenibilità dell’area. “Per quanto riguarda l’aeroporto – ha proseguito Marson- l’atto presentato oggi alla stampa e approvato in Giunta dà certezze sulle procedure per la qualificazione dell’aeroporto, esplicitando le prescrizioni puntuali che guideranno la valutazione regionale sul progetto. E disegna un percorso di sviluppo governato a livello regionale, che prevede sia un dibattito pubblico sul progetto che l’attivazione di un comitato di garanzia per la sostenibilità dell’attività aeroportuale. Per quanto riguarda il parco, a breve – ha concluso Marson – verranno attivati gli accordi di pianificazione con i singoli enti locali interessati dalla previsione per rendere definitivamente operativo il progetto”. “Con questa scelta – così l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – definiamo la destinazione agricola di questo territorio, un segnale di grande importanza per il mondo dell’agricoltura. Ma è anche una svolta importante per uno sviluppo sostenibile ed equilibrato dell’area grazie alle azioni previste di abbattimento di gas serra, tra cui la piantumazione di un’area di 250-300 ettari. Saranno privilegiate piante ed essenze autoctone e colture sperimentali che, oltre ad abbattere l’anidride carbonica, attiveranno interessanti filiere economiche. Stiamo anche pensando di lanciare un progetto di crediti di carbonio volontari per contribuire ad aumentare la tutela ambientale e la salute del territorio”. “Si tratta – ha aggiunto Salvadori – di un impegno tangibile, concreto e misurabile, con un investimento da parte della Regione di 3 milioni di euro. Un pacchetto complessivo a cui potrà lavorare l’ente ‘Terre regionali toscane’(una legge ne ha di recente promosso la nascita) con l’obiettivo di creare circuiti virtuosi con realtà economiche innovative e produttrici di reddito”. “Un investimento per il territorio del futuro che raddoppia la risposta alla domanda di trasporto aereo, ma anche un miglioramento dei servizi di mobilità nella piana e dunque una creazione di valore per tutti i cittadini”. Così l’assessore a infrastrutture e trasporti Luca Ceccobao definisce l’insieme delle misure contenute nella variante al Pit deliberata dalla Giunta che concernono non solo la qualificazione aeroportuale di Peretola, ma anche misure di sviluppo delle infrastrutture per la mobilità per un totale di 500 milioni di investimento, e un’utenza potenziale di 5 milioni di persone. Previsto anche il rafforzamento dei servizi ferroviari. “Entro il giugno 2013 – ha detto Ceccobao – verranno inserite 4 nuove coppie di treni tra Prato, Sesto e Rifredi e una nuova coppia di treni veloci sulla tratta Firenze-prato-pistoia-lucca”.  
   
   
QUALITA’ ARIA. OTTIMIZZATA RETE VENETA DI MONITORAGGIO  
 
Venezia, 4 marzo 2013 - La rete di monitoraggio della qualità dell’aria del Veneto è stata recentemente ottimizzata di concerto con il Ministero dell’Ambiente e prevede 34 stazioni, oltre ad alcuni punti di monitoraggio in convenzione con le amministrazioni locali. Inoltre, la centralina della Mandria a Padova è stata inserita tra quelle di riferimento nazionale. Lo rende noto l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, dopo aver partecipato ieri alla trasmissione radiofonica “La radio ne parla” su Radio1-rai su questo tema. Le norme nazionali (Decreto Legislativo n. 155/2010) hanno stabilito per le Regioni il riesame della zonizzazione del territorio, cioè la suddivisione in zone caratterizzate da un regime di qualità dell’aria omogeneo per stato e pressione. “La Regione del Veneto, con la collaborazione tecnica di Arpav – fa presente Conte - ha approvato lo scorso ottobre la nuova zonizzazione e ha anche revisionato la propria rete comprendendo, sulla base dei dati raccolti negli ultimi anni e di criteri di economicità ed efficienza, 34 stazioni sparse sul territorio”. Un successivo Decreto ministeriale del 29 novembre scorso ha individuato le stazioni speciali di misurazione della qualità dell’aria per il monitoraggio del materiale particolato Pm 2.5, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici(Ipa). Per il Veneto la centralina individuata è quella padovana della Mandria. Le prime elaborazioni sui dati di qualità dell’aria per il 2012 segnalano valori in linea con l’anno prima o in leggero decremento per il Pm10 e per il biossido di azoto, con situazioni diffuse di superamento del valore limite giornaliero per il Pm10. Si evidenzia invece una tendenziale crescita dei livelli di Benzo(a)pirene, probabilmente determinata dal maggiore utilizzo delle biomasse legnose per il riscaldamento domestico. L’assessore Conte ricorda infine che, a fronte delle condizioni di inquinamento atmosferico del Veneto, simili a quelle registrate nell’intero Bacino Padano, è già stato predisposto il nuovo Piano Regionale di Tutela e Risanamento della Qualità dell’aria, attualmente in fase di consultazione pubblica, che contiene le misure necessarie alla riduzione integrata delle emissioni di inquinanti in atmosfera. I cittadini veneti possono controllare in tempo reale la qualità dell’aria del luogo in cui vivono consultando il sito dell’Arpav.  
   
   
AOSTA: AL FORTE DI BARD LA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO  
 
 Aosta, 4 marzo 2013 - I cambiamenti climatici e gli effetti sull’ambiente in cui viviamo rappresentano, oggi più che mai, una realtà in continua evoluzione che attira grande interesse. In particolare il climate change ha un forte impatto sulle zone di montagna, ambienti sensibili e fortemente condizionati da queste variazioni. Più di 200 tra scienziati, docenti universitari e ricercatori provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati per discuterne il 20 e il 21 febbraio scorso, nelle sale del Forte di Bard, alla conferenza internazionale Mountain Under Watch 2013. L’evento, organizzato dall’Assessorato regionale del territorio e ambiente insieme all’Arpa e a Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur, con la collaborazione della Cva Compagnie Valdôtaine des Eaux, del Forte di Bard e dell’Espace Mont-blanc, ha messo a confronto due comunità differenti in ambito scientifico. Da una parte coloro che si occupano di biosfera, cioè delle piante, dell’ecologia vegetale, della fenologia e delle distribuzione delle specie, e coloro che invece puntano l’attenzione sulla criosfera, vale a dire neve, ciclo idrologico, portate dei fiumi, ghiacciai e permafrost. Wilfried Haeberli, Docente all’Università di Zurigo - Il est tout à fait clair de cette réunion, que réunis des biologues et des spécialistes de la cryosphère, qu’on est en train d’observer les changements tout à fait radicaux qui vont amener à un paysage de haute montagne dans beaucoup de régions du monde, qui sera totalement différent de ce paysage qu’on a aujourd’hui et ce sera aussi un paysage avec des déséquilibres prononcés parce que les glaciers, par exemple, changent très rapidement, le permafrost change très très lentement, la neige change presque immédiatement et la réaction des écosystèmes des plantes, des animaux, c’est de nouveau très très différent donc on va voir des systèmes complètement différents, des systèmes qu’on observe aujourd’hui. Tra gli obiettivi dell’incontro c’era lo scambio di esperienze, la condivisione di metodi e di strategie legate all’osservazione di lungo periodo degli effetti del riscaldamento globale sul delicato sistema montano. In Valle d’Aosta, infatti, da più di quindici anni la Regione si occupa di realizzare attività di monitoraggio sugli effetti dei cambiamenti climatici con strutture che operano all’avanguardia, come l’Arpa e Fondazione Montagna Sicura, destinate a diventare un vero e proprio punto di riferimento a livello internazionale. Umberto Morra di Cella, Arpa Valle d’Aosta - La biosfera risponde come la criosfera alle variazioni climatiche, con meccanismi che sono resi più complicati proprio perché c’è l’aspetto dell’adattamento delle popolazioni animali e dei popolamenti vegetali: l’impatto è legato sia alla variazione di temperatura, sia alla disponibilità e variazione degli altri parametri climatici. Osserviamo ad esempio variazioni fenologiche importanti, la fenologia è la variazione dei cicli degli ecosistemi, quindi fioriture precoci, fogliazione, perdita delle foglie che cambiano, relazioni tra i popolamenti vegetali e gli animali che vivono quindi per esempio la disponibilità alimentare per gli animali selvatici che può cambiare in funzione del cambiamento climatico. L’attività di monitoraggio dei ghiacciai valdostani è affidata a Fondazione Montagna Sicura, ente strumentale della Regione, che si occupa di studiare i fenomeni e le problematiche concernenti la sicurezza, il soccorso e la vita in montagna. Michèle Curtaz, Fondazione Montagna Sicura - I ghiacciai valdostani mostrano la stessa tendenza che hanno i ghiacciai sulle Alpi e le misure che abbiamo condotto quest’anno, le misure dei bilanci di massa, ci dicono che hanno perso uno spessore che varia tra 1 metro e 1 metro e mezzo in termini di acqua equivalente, quindi di spessore di una lama di acqua che ricopre il ghiacciaio pari a più di 1 metro. Per quanto riguarda la superficie abbiamo ad esempio delle stime che ci derivano dal catasto dei ghiacciai della Regione Valle d’Aosta e tra il 1975 e il 2005, quindi in 20 anni avevano perso una superficie pari a 50 km quadrati. Dobbiamo vedere quest’anno con il nuovo aggiornamento del catasto ghiacciaio qual è stata la risposta negli ultimi anni. I modelli e gli scenari emersi nel corso della conferenza indicano per il futuro una tendenza negativa con un aumento ulteriore delle temperature che influiranno pesantemente sui ghiacciai. Wilfried Haeberli, Docente all’Università di Zurigo - Les montagnes vont être un des géosystèmes les plus sensibles du monde, ça veut dire que les changements sont très très remarquables et il faut se rendre compte que ce sont seulement les premiers signes d’un changement qui va affecter aussi d’autres systèmes, dans la plaine, par exemple, etc…On pourrait parler d’un Early Warning System qui nous indique un peu ce qui pourrait arriver, alors il est très important de noter précisément ce qui se passe dans l’haute montagne.  
   
   
LOMBARDIA: PARCO GROANE. COMUNE CONCEDE 324MILA METRI QUADRI PER NUOVO PERCORSO BOTANICO E CICLOPEDONALE  
 
Milano, 4 marzo 2013 - Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità con 38 voti a favore la delibera di Giunta che concede all’Ente Parco delle Groane il comodato d’uso per 30 anni di un’area di 324 mila mq tra i Comuni di Senago e di Garbagnate Milanese, dove una volta aveva sede il vecchio Ospedale Santa Corona, storico luogo di cura per malati di tubercolosi. I terreni, già compresi all’interno del parco, permetteranno la realizzazione di un nuovo percorso botanico e ciclopedonale che si aggiungerà al sistema di oltre 40 chilometri di piste ciclabili già esistenti. L’area di proprietà comunale, caratterizzata da boschi di elevato valore naturalistico e paesaggistico, rappresenta nel suo insieme ogni tipo di peculiarità vegetazionali e ambientali del territorio delle Groane. “Il Comune, nell’ottica della città metropolitana e della condivisione dei luoghi di grande valore paesaggistico e naturalistico, ha concesso con entusiasmo quest’area strategica all’interno del Parco per consentire la nascita di un bellissimo progetto di riqualificazione e valorizzazione a disposizione dei cittadini”, ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. “Siamo soddisfatti che, dopo tanti anni, il Comune di Milano abbia accolto la nostra richiesta – ha commentato Luca Frezzini, presidente dell’Ente Gestore del Parco delle Groane –: in questo modo potremo completare il progetto dell’orto botanico e della pista ciclabile, già molto apprezzato dai cittadini lombardi”. Il nuovo percorso botanico e ciclopedonale, che sarà realizzato grazie ai finanziamenti regionali, si svilupperà per oltre 2 chilometri, sarà realizzato con materiali a bassissimo impatto ambientale e ripercorrerà le piste forestali già a suo tempo esistenti per la manutenzione del bosco. Lungo il percorso saranno posizionati 30 cartelli illustrativi di altrettante specie vegetali, con i nomi, le caratteristiche, le curiosità, gli elementi visivi e tattili da osservare e toccare, oltre a 6 bacheche sulle peculiarità degli ambienti che si osservano lungo il percorso, dal bosco di latifoglie a quello di conifere, dalla brughiera alla zona umida, dai prati fioriti alla vegetazione ripariale. Il progetto, il cui costo di 297.000 euro sarà finanziato con fondi della Regione Lombardia e dell’Ente Gestore del Parco, sarà aperto al pubblico per l’intero anno. Consentirà la visita a scolaresche nell’ambito di programmi di educazione ambientale e a tutti i cittadini che, attraverso la conoscenza dell’ambiente, potranno sensibilizzarsi verso le tematiche della tutela e della conservazione del patrimonio naturale, un bene importante per l’intera comunità del territorio.  
   
   
BOLZANO: POLIGONO MILITARE, PRESENTATO IL PROGETTO: IMPATTO AMBIENTALE QUASI AZZERATO  
 
Bolzano, 4 marzo 2013 - Un impatto ridottissimo dal punto di vista paesaggistico e del rumore, la possibilità per il Comune di Caldaro di recuperare una zona nei pressi del lago di proprietà dell´Esercito. Il progetto per la realizzazione del nuovo poligono militare nell´area "Tettoni" è stato presentato il 28 febbraio dal presidente Durnwalder e dal generale Primicerj. La realizzazione del nuovo poligono militare rientra nell´accordo di permuta Stato-provincia che prevede la messa a disposizione di terreni militari in cambio di opere finanziate dall´amministrazione locale. Nel caso specifico di questo lotto, la realizzazione della struttura funge da contropartita per il passaggio alla Provincia di alcune caserme inutilizzate a Merano, Bolzano, Appiano e Bressanone. "Si tratta di aree preziose in quanto si trovano all´interno dei centri abitati - ha spiegato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder - e possono dare risposte ad esigenze abitative e produttive. L´interesse dell´amministrazione e dell´Esercito è univoco, in quanto l´accordo prevede che caserme inutilizzate passino alla Provincia in cambio di interventi per la messa a disposizione di alloggi per i militari". Nel caso specifico, però, l´accordo riguarda il nuovo poligono di tiro. "Una struttura fondamentale - ha sottolineato il Comandante delle Truppe Alpine Alberto Primicerj - per garantire la possibilità di effettuare le necessarie esercitazioni. Il vecchio poligono di San Maurizio era all´aperto, vicino all´ospedale, ed arrecava disturbo alla popolazione. Riteniamo che il nuovo progetto, che avrà un costo di 4 milioni di euro che "ripagheremo" alla Provincia sottoforma di cessione di aree, avrà un impatto davvero vicino allo zero, senza dimenticare che ci siamo impegnati a ridurre al minimo i voli notturni degli elicotteri". La struttura, presentata dal progettista Carlo Azzolini, si trova alle pendici del Monte di Mezzo, avrà una lunghezza di 125 metri e l´unica parte visibile sarà quella occupata dagli uffici e dall´ingresso di tiratori e visitatori. "Il poligono sarà interamente insonorizzato - ha spiegato Azzolini - e la galleria verrà ricoperta utilizzando piante e alberi che caratterizzano la montagna sovrastante". L´opera comprende anche un piccolo parcheggio per auto e bus, e una strada d´accesso. "A Caldaro c´era un timore diffuso per questa nuova struttura militare - ha spiegato il sindaco Gertrud Benin - ma dobbiamo ammettere che il nuovo progetto tiene conto delle esigenze che abbiamo avanzato riducendo ai minimi termini ogni tipo di impatto. Ci fa molto piacere, inoltre, che il generale Primicerj si sia impegnato a limitare i voli notturni di elicotteri militari, e che nell´accordo si voglia far rientrare una zona di proprietà dell´Esercito situata nei pressi del lago, che potrà essere valorizzata anche a fini turistici".  
   
   
OLTRE 30 MILIONI DI EURO PER RISANARE IL LAGO DI MASSACIUCCOLI  
 
Firenze, 4 marzo 2013 – “Le opere per la tutela ed il miglioramento della qualità delle acque del Lago di Massaciuccoli proseguono secondo quanto previsto dagli accordi di programma sottoscritti nel 2006 e al momento comportano interventi per 31,8 milioni di euro”. Risponde così Anna Rita Bramerini, assessore regionale all’ambiente, al capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Del Carlo, che chiedeva notizie in merito alla realizzazione delle opere parlando di 27,8 milioni di euro. “I principali interventi previsti – precisa l’assessore – sono prima di tutto la grande derivazione dal Serchio in grado di garantire il ricambio delle acque lacustri. Il relativo progetto da 18 milioni di euro è già pronto e sarà presentato ai firmatari dell’Accordo di programma nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza prevista a metà marzo. Al Consorzio di bonifica sono stati poi assegnati i 2,3 milioni di euro di fondi regionali necessari a realizzare interventi di lagunaggio in grado di ridurre le sostanze nutrienti che i canali portano al lago peggiorando la qualità delle acque. All’adeguamento dei sistemi fognari e alla realizzazione di depuratori sono destinati invece i 5 milioni stanziati dal Ministero dell’ambiente e i 6,5 che derivano dalla tariffa del servizio idrico integrato. Per l’adeguamento del depuratore del Secco (Lido di Camaiore) è in corso la gara d’appalto, mentre sta per essere bandita quella per la realizzazione del depuratore di Camaiore. Entrambe queste opere saranno ultimate entro il 2015, insieme all’adeguamento delle reti fognarie a servizio dei depuratori e alla derivazione dal Serchio. Insomma tutti i lavori procedono secondo il cronoprogramma verificato nel corso dei comitati di sorveglianza che si sono svolti nell’ottobre e nel dicembre 2012”.  
   
   
AUTORITÀ SERVIZIO IDRICO E RIFIUTI, UMBRIA: DDL PROSEGUIRÀ REGOLARE ITER LEGISLATIVO  
 
Perugia, 4 marzo 2013 - "Il Ddl della Giunta regionale dell´Umbria sulla organizzazione del servizio idrico integrato e di gestione dei rifiuti proseguirà regolarmente il suo iter legislativo e verrà presentato all´esame del Consiglio regionale. In aula potranno certamente essere accolte proposte migliorative": lo ha detto l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, dopo il parere negativo espresso sul provvedimento dalla prima Commissione consiliare. "Il ddl - ha proseguito l´assessore - è pienamente conforme agli esiti del referendum popolare del giugno 2011 come dimostra già il primo articolo della normativa, in cui sono indicati i principi a cui debbono uniformarsi la Regione e gli altri soggetti pubblici nell´esercizio delle funzioni in materia di servizio idrico integrato. Qui infatti si parla esplicitamente di acqua come bene comune, essenziale e insostituibile per la vita dell´uomo, di proprietà pubblica di tutte le acque superficiali e sotterranee e appartenenza al demanio pubblico delle infrastrutture idriche di proprietà pubblica, di garanzia della disponibilità e accesso individuale e collettivo all´acqua in quanto diritto fondamentale e inviolabile della persona, di utilizzo delle risorse idriche, salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future e riduzione degli sprechi ed infine del rispetto dei criteri di equità sociale, solidarietà, efficienza ed efficacia". Per Rometti inoltre nel testo sono stati accolti molti degli emendamenti presentati in Commissione. Rimangono invece fuori dalla normativa gli emendamenti che la stessa Corte Costituzionale ha ritenuto illegittimi in precedenti, analoghe disposizioni di altre Regioni. "Il pronunciamento della suprema Corte in merito non lascia dubbi - ha concluso Rometti. E´ per questo che non esponiamo la nostra legge regionale alla certezza di una bocciatura".  
   
   
TARIFFA SMALTIMENTO RIFIUTI: LA PROVINCIA RICORDA I PATTI L’ENTE DI PIAZZALE DELLA PACE RIBADISCE IL CONTENUTO DEGLI ACCORDI PRESI NEL CORSO DELL’ITER AUTORIZZATIVO DEL TERMOVALORIZZATORE DI PARMA  
 
Parma, 4 marzo 2013 – Ricordare a tutti i soggetti che dovranno definire la tariffa di smaltimento rifiuti gli accordi presi nel corso dell’iter autorizzativo dell’impianto in costruzione a Parma affinché la componete su cui l’ente può dire la sua, ovvero la tariffa smaltimento rifiuti (il 30% sulla bolletta che i cittadini pagano) diminuisca anche nei prossimi anni. Dopo il piano di monitoraggio sulla salute e sull’ambiente, presentato qualche settimana fa, il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli è tornato a parlare di termovalorizzatore per sottolineare quanto fatto dall’ente affinché con l’entrata in funzione dell’impianto le bollette siano meno care.“Vogliamo ribadire che, per quanto riguarda la nostra parte, gli accordi prevedevano un contenimento degli aumenti con l’impegno a tenere il livello tariffario del 2008, con l’aumento dell’inflazione, e una diminuzione nei prossimi anni – ha detto Bernazzoli – Anche se inciderà solo su una parte della bolletta, riteniamo sia un fatto importante in un momento in cui famiglie e aziende stanno soffrendo molto e subiscono, per effetto di misure prese dal governo o da altri soggetti, un incremento significativo e molto pesante della tariffa rifiuti. La decisione spetta ai soggetti competenti ma noi vogliamo che quanto stabilito sia rispettato”. Il riferimento è alle conseguenze della Tares, la nuova tassa sui rifiuti e servizi, che rischia di essere un ulteriore costo per persone e imprese. La prima rata è stata posticipata a luglio ma in tanti auspicano una revisione da parte del nuovo governo.Negli ultimi 10 anni, segnalano dalla Provincia, la tariffa di smaltimento dei rifiuti urbani per il territorio di Parma (per i Comuni serviti da Iren) è passata da 121 euro/tonnellata del 2003 a 169,59 euro/tonnellata nel 2013 (+ 40,15%). Dunque un costante incremento dovuto principalmente al fatto che Parma, al momento, non ha impianti di smaltimento (discariche o termovalorizzatori) ed esporta in altri territori i rifiuti residui dalla raccolta differenziata (circa 108.000 t/a nel 2012). Con l’attivazione del termovalorizzatore di Parma, e in riferimento all’impegno assunto da Iren nella fase precedente all’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, la tariffa smaltimento secondo la Provincia dovrà diminuire. La tariffa a smaltimento costituisce una base di riferimento per il calcolo della tariffa all’utenza per il quale si deve considerare anche il costo della raccolta. Inoltre i Comuni sono tenuti ad adottare criteri propri che tengono conto di fattori economico e sociali. Il 13 marzo si riunirà il Consiglio locale di Atersir, sede che riunisce i Sindaci dei comuni parmensi e di cui è presidente Giancarlo Castellani, l’assessore provinciale all’ambiente. “In quella sede approviamo il piano finanziario che è lo strumento base per il calcolo su cui ciascun Comune dovrà poi stabilire le proprie tariffe delle utenze per il 2013, base definita sulla situazione attuale – dice Castellani - Nel momento in cui il termovalorizzatore di Parma entrerà in funzione si dovranno aggiornare le tariffe che secondo la Provincia dovranno appunto tenere conto degli accordi presi a suo tempo”.Le tariffe finali proposte dai Comuni e adottate dallo stesso Consiglio locale vengono poi approvate dal Consiglio d’Ambito regionale di Atersir. Tares: che cos’è Con il 2013 è stata introdotta la Tares, la nuova tassa sui rifiuti e servizi, per la quale è stato previsto il posticipo a luglio del pagamento della prima rata. La nuova tassa, che tecnicamente comprenderà quella sui rifiuti e sui servizi e sostituisce due vecchie imposte – la Tarsu, più diffusa, che riguardava lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e la Tia, utilizzata solo in alcuni territori, che era relativa all’igiene ambientale – è nata sotto il Governo Berlusconi ma ha trovato attuazione per opera del Governo Monti e del suo decreto “Salva Italia”. Saranno tenuti al pagamento della Tares tutti coloro i quali, a qualsiasi titolo (quindi proprietari, inquilini, usufruttuari, etc) utilizzano un bene immobile. Alcuni esempi Per le utenza domestiche si tratta di aumenti che vanno dal 13% al 18 % circa : ad esempio una famiglia di 3 persone a Parma con casa di 120 mq. Avrà un aumento del 16,23 % dovuto alla addizionale per servizi indivisibili pari a 0,3 €/mq anno . Per le utenze non domestiche agli effetti degli aumenti dovuti alla quota per servizi indivisibili, che inciderà proporzionalmente di meno che non sulle domestiche, si aggiungerà il problema dell’iva non più detraibile per cui gli aumenti si possono aggirare dal 13 al 20 % circa.Simulandone gli effetti su alcune tipologie di utenti si evidenzia che a Parma per un ufficio di 200 mq si prevede un aumento del 15,8 % ; per una industria di 2000 mq del 19,57 % ; per un supermercato di 5000 mq un aumento del 13,18 %.L’auspicio è quello di una profonda revisione di questa norma di carattere tributario, posizione condivisa anche dalla Provincia di Parma, introducendo un principio di natura corrispettiva secondo la direzione indicata dalla Unione Europea, che incentiva un sistema tariffario basato sull’effettivo consumo (Payt – pay as you throw - ´paghi quanto butti´). Vale a dire una tariffazione puntuale dei rifiuti, tecnica peraltro già avviata grazie a una sperimentazione promossa dalla Provincia di Parma in cinque Comuni del nostro territorio: Felino, Medesano, Colorno, Sorbolo e Mezzani.