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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Marzo 2013 |
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LIBRI COME FESTA DEL LIBRO E DELLA LETTURA QUARTA EDIZIONE ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, 14-17 MARZO 2013 COME L’EUROPA |
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Roma, 11 marzo 2013 - Un viaggio alla scoperta del nostro continente, attraverso il filtro delle parole, delle analisi e delle riflessioni degli scrittori: tra politica ed economia, cultura e società, crisi e futuro. È questo il filo conduttore della quarta edizione di Libri come, la grande Festa del Libro e della Lettura promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, in programma da giovedì 14 a domenica 17 marzo 2013 all´Auditorium Parco della Musica di Roma. Appuntamento ormai abituale del panorama letterario nazionale, quest´anno Libri come ha idealmente abbracciato l´intera stagione invernale, grazie a una intensa serie di anteprime che ha visto come protagonisti Serge Latouche, Javier Marías, Sylvie Goulard, Mario Monti e Wilbur Smith e che si concluderà – sempre all´Auditorium – domenica 10 marzo alle 19 con David Grossman (Caduto fuori dal tempo). Dal 14 marzo, si svolgerà la Festa vera e propria, che quest´anno si focalizzerà fin dal titolo sull´Europa, sui suoi malumori, sulle sue prospettive. A una folta pattuglia di autori internazionali (Javier Cercas, Petros Markaris, Fernando Savater, Catherine Dunne, Angelica Klüssendorf, Uwe Timm, Frank Westerman, Miljenko Jergović, Dragan Velikić, Matti Rönkä) sarà chiesto di ragionare su sfide e problematiche che avvolgono il presente e il futuro del continente, in un ciclo di incontri che comprenderanno anche due maratone collettive (la prima affidata agli scrittori, la seconda a un gruppo di sociologi, economisti e accademici). Libri come quest´anno proverà a riflettere anche sulle trasformazioni sociali che stiamo attraversando, concentrandosi sul problema del lavoro (con l´economista Tito Boeri e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso) e su quello dei diritti (con il giurista Stefano Rodotà e il sociologo Guy Standing). Inoltre, uno spazio molto ampio sarà concesso ai protagonisti della narrativa e della saggistica, spesso coinvolti attraverso lo stimolante percorso del dialogo. L´elenco degli ospiti è molto lungo: comprende scrittori (Simonetta Agnello Hornby, Niccolò Ammaniti, Andrea Bajani, Aldo Busi, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Paolo Di Paolo, Richard Ford, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Romana Petri, Alessandro Piperno, Zeruya Shalev, Walter Siti), giornalisti (Pierluigi Battista, Filippo Ceccarelli, Concita De Gregorio, Paolo Mauri, Andrea Vianello), filosofi (Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti), psicanalisti (Massimo Recalcati), registi (Ermanno Olmi), docenti universitari (Giovanna Cosenza). Nel programma non mancheranno appuntamenti di natura “spettacolare” (dal concerto di Laurie Anderson, alla lezione d´arte del regista Peter Greenaway, fino ai reading di Nanni Moretti e Fabrizio Gifuni) oltre ad approfondimenti sul mondo dell´editoria (dalle tavole rotonde Come il libro. Sfide e proposte e Come ho scritto il mio primo libro all´incontro con Roberto Calasso sulla storia di Adelphi), naturali per una manifestazione che storicamente nasce con l´obiettivo di non fermarsi al cosa (i libri), ma di esplorare anche il come (come vengono scritti, stampati, distribuiti). La Festa si chiuderà, la sera di domenica 17, con un evento speciale: una conversazione con lo scrittore anglo-indiano Salman Rushdie, che dialogherà con un ospite a sorpresa. Particolarmente ricco nell´edizione 2013 è anche il programma del Garage di Libri come, l´officina che come da tradizione ospita laboratori interattivi, reading, tavole rotonde (sull´Europa e sulla violenza sulle donne), presentazioni di libri, proiezioni. Tra le decine di ospiti che transiteranno dalle tre sale del Garage, spesso impegnati in diversi eventi, ci saranno scrittori (Ritanna Armeni, Mauro Covacich, Diego De Silva, Marco Lodoli, Dacia Maraini, Melania Mazzucco, oltre ad Anna Premoli, protagonista di una delle prime storie di successo del self publishing in Italia), giornalisti (Armando Massarenti, Antonio Monda, Gianni Mura, Stefania Ulivi), politici (Giuliano Amato, Stefano Fassina, Antonio Tajani), personalità del mondo della musica (Ennio Morricone, Fiorella Mannoia) e del cinema (Francesca Archibugi, Margherita Buy). In programma anche la proiezione dei documentari Antonio Tabucchi: la vita non basta. Un autoritratto involontario e L’isola delle storie. Ulteriore conferma dell´edizione 2013 della Festa è il programma rivolto agli studenti. Quest´anno, un doppio progetto coinvolgerà i ragazzi delle scuole medie e delle superiori, con lezioni sull´evoluzione del linguaggio e sul giornalismo (tra gli insegnanti, protagonisti dell´informazione in Italia come Enrico Mentana, Fiorenza Sarzanini e Riccardo Staglianò). Il programma di Libri come è curato da Marino Sinibaldi, direttore di Radio3 Rai, con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco. Sito Internet: www.Auditorium.com |
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MILANO: TRA FABBRICHE E POESIA LA “SCRITTURA DAL BASSO” DEGLI OPERAI CINESI |
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Milano, 11 marzo 2013 - La crescita economica cinese degli ultimi decenni è oggi ben visibile a chiunque, non solo agli esperti del settore. I cambiamenti sociali e culturali prodotti da questo innegabile sviluppo hanno generato accesi dibattiti soprattutto in ambito letterario, portando intellettuali e scrittori cinesi a trovarsi d’accordo su un punto: la crescita del paese ha generato un miglioramento delle condizioni di vita di molti, ma in campo letterario è stata probabile causa della volgarizzazione e commercializzazione della letteratura. Il benessere, del resto, non è ancora per tutti: la diseguaglianza sociale – specialmente tra zone urbane e rurali, tra aree costiere e interne – e l’aumento del tasso di disoccupazione sono questioni che sembrano gradualmente intensificarsi, creando una disparità difficile da gestire e da contrastare. A pagarne il prezzo sono soprattutto i dagongren, lavoratori e lavoratrici provenienti dalle zone rurali, pronti a vendere anche a basso costo la propria manodopera pur di essere non solo forze motrici, ma attori sociali ufficialmente riconosciuti del ‘colosso’ Cina del Xxi secolo. In questi ultimi anni, l’essere dagongren da problema sociale si è trasformato in questione letteraria: alcuni intellettuali hanno iniziato a mostrare un certo interesse per le condizioni di vita degli operai migranti, soprattutto da quando nei circoli letterari si è nuovamente discussa l’ipotesi di una “scrittura dal basso” che potesse rappresentare questi nuovi soggetti sociali. Serenza Zuccheri, docente a contratto di Cultura e Istituzioni della Cina e di Lingua Cinese presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università “G. D’annunzio” di Chieti-pescara, parlerà di questo fenomeno culturale e letterario martedì 19 marzo alle 12.30 in aula T9 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, Mm1 Sesto Marelli), nell’incontro intitolato “Per una ‘scrittura dal basso’: Zheng Xiaoqiong poetessa operaia”. Partendo dalla lettura e dall’analisi di alcune poesie di una giovane operaia, Zheng Xiaoqiong, poetessa oggi molto apprezzata dall’establishment letterario cinese, Zuccheri evidenzierà le caratteristiche di questa produzione letteraria e le sue implicazioni con le tendenze sociali e culturali della Cina di oggi. Ingresso libero. Per informazioni: Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00), info.Confucio@unimi.it www.Istitutoconfucio.unimi.it |
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UNA COPIA DEL VOLUME “PENTATEUCO” DEL 1475 SARÀ ESPOSTO ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO NELLO STAND DELLA REGIONE |
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Catanzaro, 11 marzo 2013 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha incontrato il Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna con il quale ha concordato che una copia del volume “Pentateuco”, stampato nel 1475 a Reggio Calabria, sarà al centro delle iniziative nello stand della Regione al Salone del Libro di Torino. Il “Pentateuco” è il primo libro al mondo in ebraico. La copia del prezioso volume, in prestito dalla Biblioteca Palatina di Parma, sarà “ospite d’onore" al Salone, che si terrà dal sedici al venti nel prossimo mese di maggio. L’esposizione del "Pentateuco" sarà l´occasione per riscoprire e ribadire le radici ebraiche in Calabria e in tutto il Meridione d´Italia, ancora vive dopo secoli. Si allestirà un programma di iniziative per costruire rapporti culturali, economici, scientifici, commerciali e turistici e che verrà presentato il tre maggio a Torino. |
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VOLONTARIATO: BANDO PREMIO LETTERAIO "FIRENZE PER LE CULTURE DI PACE DEDICATO A TIZIANO TERZANI 2013 SCADENZA DEL BANDO 30 GIUGNO 2013 |
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Firenze, 11 marzo 2013 - "Il Premio letterario Firenze per le Culture di Pace, dedicato a Tiziano Terzani" presieduto da Angela Terzani, con il patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze. Si tratta di un premio in prosa e si possono scrivere racconti, memorie, diari, lettere, testimonianze di esperienze di pace: ci sono tre sezioni A) Editi , B) Inediti , c) una vita per la pace ( testimonianza di un´azione concreta di pace e di un progetto di pace nel mondo) , La scadenza per la partecipazione è il 30 giugno 2013. Associazione Un Tempio per la Pace . L’associazione Onlus “Un Tempio per la Pace”, che coinvolge operatori di cultura e di pace, fondazioni, centri culturali e religiosi e singoli cittadini, si è costituita nel 1996 intorno a un progetto, ideato dagli studenti di architettura del prof. Marco Romoli del Liceo Artistico L.b. Alberti di Firenze. Si tratta di un progetto che non muove da nessuna religione o parte politica per la costruzione di un luogo aperto a tutti coloro che intendono percorrere un cammino verso la pace tra gli uomini. In questi anni le iniziative sono state molte e vi hanno preso parte Thich Nhat Hanh, Edgar Morin, Ervin Laszlo, T.k.v. Desikachar, il Dalai Lama, Christopher Zielinsky, Swami Veda Bharati, Sergi Barnils, Luca Di Volo e Michelangelo Pistoletto, Dacia Maraini e Rita Borsellino. Obiettivi. Vogliamo dare un contributo per la convivenza e il dialogo ed estendere una coscienza di pace, dando voce a chi desidera comunicare in forma letteraria le proprie visioni del mondo e riflessioni sulle difficoltà o sulle possibilità di pace degli esseri umani nel nostro pianeta. La nostra proposta è diretta a tutte le persone senza distinzione di età, sesso, nazionalità e tradizione culturale, col fine di sviluppare e consolidare la reciproca conoscenza e favorire lo spirito dell´amicizia. Per informazioni Segreteria: “Un Tempio per la Pace” Presso Liceo Artistico L.b. Alberti - Via Magliabechi 9 - 50122 Firenze tel. 055.2476004, fax 0552268690 (la mattina dalle ore 9.30 alle 13.00). E-mail: segreteria@untempioperlapace.It www.Untempioperlapace.it |
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INCONTRO CON LO SCRITTORE E STORICO MINO MILANI BIBLIOTECA REGIONALE DI AOSTA |
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Aosta, 11 marzo 2013 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che la sezione ragazzi della Biblioteca regionale di Aosta organizza il 22 marzo 2013, alle ore 18.00, nella sala conferenze, un incontro con lo scrittore e storico Mino Milani, sul tema Cinquant’anni a raccontare avventure. Mino Milani, nato a Pavia nel 1928, figura importante nella letteratura italiana del ‘900, vincitore di numerosi premi letterari, ha lavorato a lungo come giornalista ed è autore di biografie, saggi storici, romanzi per adulti e per ragazzi. La sua attività di giornalista e scrittore iniziò nel 1953 con saltuarie collaborazioni al Corriere dei Piccoli, periodico del quale divenne uno dei più importanti e apprezzati redattori e al quale collaborò fino al 1977. Tra i suoi libri per ragazzi si ricordano i volumi dedicati alle avventure del cow-boy Tommy River e del giornalista Martin Cooper e tanti altri romanzi che esplorano tutte le possibili dimensioni dell’avventura. I ragazzi si identificano nei protagonisti dei suoi libri, eroi veri, presentati senza retorica, che esprimono tutte le tensioni dell’uomo. Ha collaborato con i più importanti disegnatori italiani, tra i quali Hugo Pratt, Milo Manara, Grazia Nidasio e tanti altri. Notevole anche la produzione per adulti, tra cui occorre citare Fantasma d´amore, romanzo trasposto nell´omonima opera cinematografica di Dino Risi interpretata da Marcello Mastroianni e Romy Schneider, oltre a Selina, opera dal quale Carlo Lizzani ha tratto lo sceneggiato televisivo La formula mancata. Assumono particolare importanza i libri sulla storia di Pavia, le biografie di Giuseppe e Anita Garibaldi e la meticolosa ricostruzione della Battaglia di Solferino e San Martino. Per la sua opera di storico, il Comune di Medole, nella provincia di Mantova, ha conferito a Mino Milani, nel 2011, la cittadinanza onoraria. Per informazioni, rivolgersi alla sezione ragazzi della Biblioteca regionale, al numero telefonico 0165/274820. |
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LOTTA ALLA MAFIA, LUNEDÌ LUDOVICA IOPPOLO A PARMA |
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Parma, 11 marzo 2013 – Conoscere la mafia, come agisce e quali sono gli interessi la muovono. E conoscere le persone che anche prezzo della loro vita hanno lottato e lottano per estirpare questa piaga. E’ questo l’obiettivo del progetto “Tessere la legalità” promosso dalla Provincia di Parma e rivolto alle giovani generazioni, un percorso di sensibilizzazione e informazione che coinvolge le scuole superiori del territorio. Lunedì 11 marzo, alle 9.30, al Cinema Edison (Largo 8 marzo), ci sarà un nuovo appuntamento della rassegna di film organizzata nell’ambito del progetto, con la proiezione di Galantuomini, pellicola di Edoardo Winspeare, ambientata nel Salento, in cui si racconta la storia d’amore drammatica tra un magistrato e una donna che la vita ha portato a diventare una criminale. Al dibattito che accompagnerà il film parteciperà Ludovica Ioppolo, ricercatrice e sociologa, esponente di Libera e autrice di libri e studi realizzati per l’associazione che lotta contro le mafie, sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti delle superiori. Nel pomeriggio di lunedì, alle 17 nella sede della Provincia Ludovica Ioppolo presenterà il suo ultimo libro scritto con Martina Panzara “Al nostro posto. Donne che resistono alle mafie”.L’incontro, nella sala Savani, sarà aperto dall’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani. Ludovica Ioppolo sarà intervistata da Laura Giunta, giornalista di Teleducato. L’iniziativa è realizzata con Libera e grazie al sostegno di Coop Nordest.ludovica Ioppolo si occupa di formazione, università e ricerca per Libera. Per l’associazione . Dal 2009 ha realizzato le indagini sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti delle scuole superiori in Toscana, Lazio e Liguria. I risultati sono confluiti nel libro "Con i loro occhi. L´immaginario mafioso tra i giovani", Edizioni Gruppo Abele. Ha scritto di recente con Martina Panzara il libro“Al nostro posto. Donne che resistono alle mafie”. Il libro “ Al nostro posto. Donne che resistono alle mafie”.L’antimafia è donna, dice Nando Dalla Chiesa nella prefazione di questo libro, reportage delle storie di sei donne che, in ambiti diversi, resistono alla mafia e quindi la combattono, rifiutando però l’etichetta di donne antimafia, perché fanno solo il loro dovere: la legalità prima di tutto. Sono Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace (Reggio Calabria), Lucrezia Ricchiuti, vicesindaco di Desio (Monza-brianza), Cinzia Franchini, autotrasportatore (Presidente nazionale di Cna), Rosaria Capacchione, giornalista, Maddalena Rostagno, figlia di Mauro (giornalista ucciso dalla mafia il 26 settembre 1988) e Valentina Fiore, direttrice del consorzio Libera Terra Mediterraneo.sono donne tenaci, coraggiose, del nord e del sud, ragazze e signore. Operano in contesti pubblici, abitualmente associati a una gestione maschile, come l´economia, la politica, il giornalismo, o l´autotrasporto. Donne che hanno fatto una scelta, non di "rottura" rispetto a un sistema di appartenenza, ma di "coerenza" con i propri principi e ideali, con le proprie urgenze e i propri desideri. Donne che hanno scelto di fare lavori che amano. In loro il "personale" diventa immediatamente "sociale e politico", senza bisogno di mediazioni. Sia che si tratti del dolore per la morte del padre, del lavoro di giornalista, della passione per la politica, della cooperazione o dell´amore per la propria terra. Non sono attiviste in senso stretto, ma ciascuna ha deciso ostinatamente "di non stare al suo posto e mettere, finalmente, un po´ di ordine". Ciascuna ha rifiutato i ruoli tradizionalmente attribuiti alle donne e ha trovato un modo nuovo, tutto suo, femminile, di cambiare le cose. Scritto a quattro mani da Ludovica Ioppolo e Martina Panzarasa per Traseuropa Edizioni nella collana Margini a fuoco i proventi del libro verranno devoluti a Libera . |
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“COME PIETRE LUNGO IL FIUME”, LA GENTE DI ZIBELLO RACCONTA MANUELA AMADEI E ROSALBA SCAGLIONI PRESENTANO IL LORO LIBRO IN PROVINCIA. L’INCONTRO NELL’AMBITO DELLA RASSEGNA “LE DONNE DI MARZO 2013”. |
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Parma, 11 marzo 2013 – Ci sono storie vere, compresa la storia vera dei paleontologi, e ci sono invece storie nate dalla fantasia o rese più dolci dal ricordo. E’ la seconda fatica letteraria elaborata insieme da Manuela Amadei e Rosalba Scaglioni. Dopo il successo de “Il profumo dei ricordi” con storie di persone che raccontano un piatto arriva “Come pietre lungo il fiume” dedicato ancora e di più a parlare di Zibello. Il titolo è una metafora: il Fiume è naturalmente il Po, con la effe maiuscola perché, come diceva Giovannino Guareschi, è l´unico fiume serio d´Italia e si può ometterne, dunque, anche il nome. Le pietre sono invece le parole, quelle raccolte in forma di racconto. Scene di vita ma anche sentimenti, vicende di persone amate e di piccole e care cose.Un libro bello e divertente: “ un pezzo di sostanza che ha il pregio quello di non disperdere il senso di appartenenza , la voglia di sapere chi c’era prima e con chi si convivere oggi” ha detto l’assessore provinciale Marcella Saccani aprendo l’incontro di presentazione svoltosi oggi in Provincia.“alla costruzione del libro hanno partecipato davvero tutti – spiega Manuela Amadei che di Zibello è anche il sindaco - piccoli e gradi del paese, compresi Alberto e Carlotta Guareschi con un ricordo legato al loro grande padre, Giovannino”.quattro le sezioni se libro: il sindaco e i suoi ricordi, il grande fiume che abbraccia Zibello, il nostro mondo piccolo e quel passato che non torna ma che ancora scalda l’anima. “Lo abbiamo definito così perché sembra sempre più bello quello che c’era prima – dice Rosalba Scaglioni che intrattiene il pubblico intervenuto alla presentazione con alcune letture in italiano e nel dialetto del paese. Il suo parlare racconta non solo il modo in cui è stato costruito il libro, ma la passione e il legame con un luogo amato e fonte di ispirazione continua per le due autrici:Zibello. |
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D’ANNUNZIO E LA DUSE, UN AMORE SULLA SCENA |
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Busto Arsizio (Varese), 11 marzo 2013 - E’ un gossip d’altri tempi quello che va in scena martedì 12 marzo, alle ore 21, al ridotto «Luigi Pirandello», sala piccola del teatro Sociale di Busto Arsizio. Protagonisti sono i fondatori ufficiali del divismo di coppia: Gabriele D’annunzio, uno dei maggiori esponenti del Decadentismo italiano, la cui vita di vizi e di megalomanie ostentate ha fatto parlare più della propria opera letteraria e drammaturgica, ed Eleonora Duse, straordinaria attrice drammatica che infiammato le platee di mezzo mondo e che ha incantato personaggi del calibro di Anton Cechov, Charlie Chaplin, Isadora Duncan e Matilde Serao. A raccontare la loro intesa e travagliata storia amorosa e professionale sarà il recital «Eleonora, Gabriele, il teatro», promosso dall’associazione culturale «Educarte», con il patrocinio e il contributo economico dell’Amministrazione comunale di Busto Arsizio, in occasione dei centocinquanta anni dalla nascita di Gabriele D’annunzio. Sul palco saliranno gli attori Ambra Greta Cajelli, Gerry Franceschini, Mario Piciollo e Anita Romano, con gli allievi di «Officina della creatività». Firma la regia Delia Cajelli. Movimenti scenici e coreografie sono a cura di Elisa Vai. Luci e fonica vedranno all’opera Maurizio «Billo» Aspes. «Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato». E’ la frase con la quale Eleonora Duse, morendo a migliaia di chilometri di distanza dal proprio Paese natale, sola e gravemente malata, congeda per sempre l’amato. La passione tra questi due leggendari protagonisti della cultura italiana di fine Ottocento e inizio Novecento scoppia a Venezia nel settembre 1894 e dura una decina d’anni. Attrazione fisica, curiosità intellettuale e interesse pratico caratterizzano la relazione, durante la quale lo scrittore pescarese compone cinque opere teatrali dedicate all’attrice -«Sogno di un mattino di primavera», «La Gioconda», «La gloria», «Francesca da Rimini» e «Sogno d’un tramonto d’autunno»- e l’artista veneta sostiene finanziariamente le imprese artistiche e le dissolutezze del compagno, amandolo contro ogni ragionevolezza. Numerosi sono, infatti, i tradimenti sentimentali e professionali che la «Divina» deve sopportare: l´alcova del «Vate» continua a essere affollata di donne. I suoi segreti più intimi vengono messi nero su bianco nel romanzo «Il fuoco». Due grandi tragedie dannunziane a lei destinate, «La città morta» e «La figlia di Iorio», vengono affidate, all’ultimo, dal suo stesso amante ad altre due interpreti: Sarah Bernhardt ed Irma Gramatica. Ed è proprio l´assegnazione della parte di Mila di Crodo a un´altra donna a decretare la fine della relazione tra la Duse e il «Comandante». «Il teatro è un mostro che divora i suoi figli: devi lasciarti divorare» è il biglietto che l´attrice si vede recapitare a casa da un fattorino, venuto a prendere il costume di scena per «La figlia di Iorio», a pochi giorni dal debutto, quando lei sa già tutto il copione a memoria. Di fronte all´evidenza del tradimento, l’attrice scrive all’amante: «Non ti difendere, figlio, perché io non ti accuso. Non parlarmi dell´impero della ragione, della tua vita carnale, della tua sete, di vita gioiosa. Sono sazia di queste parole! Da anni ti ascolto dirle…Parto di qui domani. A questa mia non c´è risposta». In effetti, non ci fu mai una replica a quell’addio, se non molti anni dopo, quando Gabriele D’annunzio, alla notizia della scomparsa dell’attrice, da lui affettuosamente denominata Ghisola, disse: «E’ morta quella che non meritai», conservandone per sempre il ricordo attraverso un busto velato, esposto nell’«Officina» del Vittoriale. A tessere il filo rosso della trama di «Eleonora, Gabriele, il teatro», recital proposto proprio nel giorno dell’anniversario dannunziano, saranno alcune delle pagine che il «Vate» scrisse per la sua amata, da una selezione di lettere tratte dall’«Epistolario» a brani del romanzo «Il fuoco», passando per passi scelti delle tragedie «Francesca da Rimini», «La città morta» e «La figlia di Iorio». Posto di rilievo nella rappresentazione, che narrerà anche il sogno dei due amanti di costruire un teatro all´aperto ad Albano, dove mettere in scena testi classici e tragedie moderne, sarà, inoltre, dedicato al tema del paesaggio e alle favole ancestrali e mitiche della terra d’Abruzzo, attraverso la lettura drammatizzata di liriche quali «La pioggia nel pineto», «Pastori d’Abruzzo» e «Sera fiesolana». L’associazione culturale «Educarte» punterà i riflettori sull’opera drammaturgica di Gabriele D’annunzio anche nella stagione 2013/2014, mettendo in scena nella serata di giovedì 28 novembre, alle ore 21, «La figlia di Iorio», opera universalmente considerata il capolavoro drammatico dello scrittore pescarese, già affrontata dalla regista Delia Cajelli nel 1988 per un allestimento andato in scena al Vittoriale e in altri teatri italiani. In occasione dei due eventi promossi dall´associazione culturale «Educarte» per l´anniversario dannunziano, il nuovo gestore del locale «Il Caffè del teatro Sociale», la società «Davò» di Alfredo D´ambrosio, sta ideando due aperitivi, uno alcolico e l´altro analcolico, dedicati al «Vate» e alla sua musa. Il recital «Eleonora, Gabriele, il teatro» è a ingresso libero e gratuito. Per informazioni è possibile contattare la segreteria della sala di piazza Plebiscito, in orario d’ufficio (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato, dalle 9.30 alle 12.00), al numero 0331.679000. |
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ROMA, RITRATTI DI SANTI: MEDITAZIONI SU TESTI DI PADRE ANTONIO MARIA SICARI |
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Roma, 11 marzo 2013 - Tornano a I Ritratti di Santi. Tre letture, spunto di meditazione prima della Pasqua, dedicate alla santità e affidate alla voce di attori professionisti. La prima lettura, presentata dal regista e attore Giulio Base, è incentrata su San Pietro, fondatore della Chiesa, proprio in occasione dell’anno della Fede indetto da Papa Benedetto Xvi a partire dall’11 ottobre 2012. La seconda lettura, presentata da Claudia Koll, è dedicata a Rita da Cascia, la santa dei casi impossibili, venerata in tutta l’Italia. La terza lettura, presentata dall´attore Vincenzo Bocciarelli, riguarda un “santo” di oggi, Shahbaz Bhatti, il ministro pakistano cattolico, ucciso due anni fa, per le sue battaglie a favore delle minoranze religiose e per riformare la legge sulla blasfemia, e in seguito alla sua difesa della cristiana Asia Bibi, condannata a morte per blasfemia Attraverso il racconto delle loro vite, si vuole offrire uno spunto di meditazione nel periodo della Quaresima intorno al tema della santità. Gli incontri, tre in tutto, si svolgono nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, in via Xx settembre 17, e ruotano sugli scritti di padre Antonio Maria Sicari, teologo carmelitano, autore di più di cento biografie dedicate ai Santi di ieri e di oggi e fondatore del Mec, Movimento Ecclesiale Carmelitano, che ha organizzato l’evento. Calendario: lunedì 11 marzo 2013, ore 21.00 Giulio Base legge San Pietro. Lunedì 18 marzo 2013, ore 21.00 Claudia Koll legge Santa Rita Da Cascia. Lunedì 25 marzo 2013, ore 21.00 Vincenzo Bocciarelli legge Shahbaz Bhatti. Scheda Informativa: “Ritratti di Santi”, Meditazioni su testi di padre Antonio Maria Sicari, Luogo: Roma, Chiesa di Santa Maria della Vittoria, via Xx settembre 17, Date: 11, 18, 25 marzo 2013, Orario: ore 21.00, Informazioni: Teresa Gentiloni, tel. 333-2512911, teresagentiloni@gmail.Com |
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NELL’ANNO DEL BICENTENARIO IL TEATRO REGIO DI PARMA PORTA GIUSEPPE VERDI NEL MONDO MARZO - DICEMBRE 2013 |
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Parma, 11 marzo 2011 - Mentre il Teatro Regio di Parma ferve per il debutto di Nabucco, che andrà in scenà lunedì 4 marzo 2013 alle ore 20.00, nuovi prestigiosi impegni riconfermano l’indiscusso ruolo di primo piano in campo internazionale che al Regio, ai suoi allestimenti, alle sue produzioni, a tutte le maestranze tecniche invitate da istituzioni e teatri di tutto il mondo, deriva da quasi due secoli di storia e tradizione segnati da passione e qualità. Città del Messico, Mumbai, Nuova Delhi, Parigi, Bilbao, Hong Kong, Pechino, Wiesbaden, Muscat, San Pietroburgo, Tokyo hanno visto trionfare negli anni più recenti la musica verdiana del Teatro Regio di Parma nei teatri e nelle sale più prestigiose. Si rinnova proprio nel nome di Verdi, nell’anno in cui tutto il mondo celebra il bicentenario della sua nascita, l’impegno del Teatro Regio in Italia e nel mondo: sono infatti ben sei gli allestimenti di opere verdiane che da Parma partiranno alla volta di prestigiosi teatri, dove le scene, i costumi, gli oggetti di scena realizzati dai laboratori di scenotecnica e di sartoria del Regio daranno vita alle vibranti partiture del Maestro. Rigoletto, nello storico allestimento con le scene e i costumi di Pier Luigi Samaritani sarà il 19 giugno al Teatro de la Maestranza di Siviglia. Il Trovatore partirà per il Teatro Municipal di Santiago del Cile, dove debutterà il 16 settembre nell’allestimento con le scene e i costumi di William Orlandi. Stiffelio, con le scene e i costumi di Francesco Calcagnini, sarà il 20 aprile all’Opéra de Monte-carlo e il 22 ottobre al Teatro Massimo Bellini di Catania. Un giorno di regno, con le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi, debutterà il 3 marzo al Teatro Filarmonico di Verona. Otello, con le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti sarà il 10 marzo al Teatro Comunale di Modena. Completa il calendario degli allestimenti del Regio in tournée, il prezioso Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, realizzato da Teatro Regio nel 2005 con i costumi di Romeo Gigli e le luci di Simon Corder in programma al Palau de las arts Reina Sofia di Valencia il 6 aprile. |
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CINEMA TEATRO DI CHIASSO: “LA SPARTIZIONE” DI PIERO CHIARA NELLA VERSIONE DI LAURA NEGRETTI |
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Chiasso, 11 marzo 2013 - Dopo l’incontro dedicato allo scrittore Piero Chiara del 14 marzo, Laura Negretti torna al Cinema Teatro di Chiasso venerdì 22 marzo alle 20.30 con la brillante commedia “La spartizione ovvero Venga a prendere il caffé da noi”, tratta dal celebre romanzo di Piero Chiara. A raccontare la divertente cronaca dell’avventura di Emerenziano Paronzini, funzionario statale di mezza età che, reduce dalla Prima Guerra Mondiale, decide di prendere moglie, oltre a Laura Negretti ci saranno Stefania Apuzzo, Alessandro Baito, Maddalena Balsamo, Antonio Grazioli, Franco Maino. Protagoniste della storia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di Luino all’ombra del padre padrone (Mansueto, di nome ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano. Tempo e muffa hanno steso su di loro una coltre di perbenismo claustrale e bigotto. Ma dopo tanti anni di vita uguale anche la novità può diventare una forma di felicità, per quanto ambigua ed egoista e può diventarlo nonostante ogni compromesso. In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini, un uomo mediocre e di magro sentire, un grigio burocrate armato però di uno scopo preciso: “Una sistemazione coniugale nella quale l’amore non avrebbe dovuto entrare neppure per caso”. L’arrivo di Paronzini dà il via a un teatrino di vizi privati e pubbliche virtù, in cui casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea; nei piccoli centri, si sa, le voci corrono. Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio familiare delle tre zitelle, dal momento che ciascuna è determinata a farlo innamorare. All’uomo non resterà che accettare la situazione e farsi "spartire" tra le tre sorelle. Nonostante il matrimonio con Fortunata, infatti, l’uomo riesce a passare da un letto all’altro, accontentando anche le altre due e rendendole felici, convincendosi così di essere diventato il vero padrone di casa, o meglio, il gallo del pollaio. Ma la realtà sarà ben diversa: sono le tre sorelle che comandano il gioco e alla fine saranno loro a spartirselo! |
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RICERCA DELLA MONNA LISA: ULTIMATI GLI SCAVI A SANT’ORSOLA TERMINATA LA FASE PRELIMINARE AL RIPRISTINO CHIESTA DALLA SOPRINTENDENZA. |
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Firenze, 11 marzo 2013 - Un’operazione che ha portato nuove prospettive per il quartiere di San Lorenzo. Una campagna di scavi archeologici che ha trasformato il complesso di Sant’orsola in un luogo di interesse per i fiorentini, per i turisti e anche per la stampa nazionale e internazionale. Ma gli scavi effettuati nell’ex convento segnano soprattutto la conclusione di una fase importante che la Soprintendenza archeologica della Toscana aveva richiesto alla Provincia di Firenze come lavoro preliminare a qualsiasi altro intervento di ripristino di Sant’orsola, già oggetto di un progetto definitivo da parte della Provincia stessa e successivamente di una proposta di project financing. “La campagna di scavi avviata nel 2011 è l’opera che di fatto ha avviato tutto il recupero e la valorizzazione di un’enorme area purtroppo da troppo tempo dismessa – afferma Stefano Giorgetti, assessore all’Edilizia e al Patrimonio della Provincia di Firenze – Un lavoro propedeutico che nel tempo sarà in grado di riqualificare un intero quartiere e che donerà alla città nuove piazze e grandi spazi ora inagibili”. “Le ricerche compiute a Sant’orsola – spiega Giorgetti - sono state richieste nel 2010 dalla Soprintendenza archeologica. Per quanto riguarda l’opera di scavo l’impegno richiesto alla Provincia è stato di 18mila euro per il 2011 e di 82mila euro per il 2012: risorse che in parte sono state utilizzate per la messa in sicurezza e la fruizione di alcune parti dell’immobile. A queste cifre si sommano gli importi per gli incarichi professionali, ossia gli onorari delle antropologhe e dell’archeologa che hanno seguito le operazioni: 6mila euro nel 2011 e 26mila per il 2012”. “E’ quasi superfluo ricordare che le indagini di tipo scientifico per la ricerca degli eventuali resti mortali di Lisa Gherardini fanno parte di uno studio condotto in modo autonomo dal Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali – conclude l’Assessore Giorgetti - Uno studio che rispetta comunque il coordinamento dei lavori della Soprintendenza archeologica che, a suo tempo, concesse il nulla osta”. La Provincia di Firenze, secondo quanto annunciato dall’assessore Giorgetti, intende realizzare nei prossimi mesi una pubblicazione per raccogliere e illustrare la documentazione relativa alla campagna di scavi di Sant’orsola, anche in vista dell’intervento di ristrutturazione dell’intero edificio che, in futuro, dovrebbe ospitare anche due musei: uno riguardante proprio alla storia del complesso conventuale, legato anche a Leonardo da Vinci e alla Monna Lisa, e un altro dedicato a Pinocchio. Al Via La Seconda Parte Della Ricerca Sul Web La Condivisione Di Tutti Risultati Questa mattina, a Palazzo Medici Riccardi, in occasione della conferenza stampa per la conclusione degli scavi archeologici presso l´ex monastero di Sant´orsola, Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, ha presentato la sintesi della ricerca autonoma dedicata al ritrovamento della sepoltura e dei resti mortali di Monna Lisa Gherardini, moglie di Francesco di Bartolomeo del Giocondo. Presenti alla conferenza stampa: Stefano Giorgetti, Assessore al Patrimonio, Edilizia, Protezione Civile, Trasporti e Mobilità della Provincia di Firenze, e Giuseppina Carlotta Cianferoni, Soprintendente reggente per l´Archeologia in Toscana, che hanno ribadito ai giornalisti le modalità della loro collaborazione istituzionale. Silvano Vinceti ha esposto una serie di documenti di carattere storico che confermano che la prima modella della Gioconda di Leonardo è stata la Lisa Gherardini. Nell´occasione ha reso noto quanto riportato nel testamento del 1527 di Giangiacomo Caprotti, detto Salai, allievo prediletto di Leonardo, che il nome Joconda venne per la prima volta utilizzato per la descrizione di un quadro in possesso del Salai, anziché nel 1610 come sostengono molti storici dell´arte nell´inventario dei dipinti di proprietà del Re di Francia a Fontainebleau. Vinceti ipotizza che Leonardo prima della sua partenza da Roma per Amboise, nel 1516, potrebbe aver dato in eredità alcuni dipinti - tra cui la Gioconda - al Salai, che non lo seguì nel suo trasferimento in Francia. Occorre infatti ricordare che Lisa Gherardini era chiamata Monna Lisa del Giocondo. “Il Salai poteva mai chiamare un quadro con il nome Joconda, se questo non poteva essere già stato utilizzato da Leonardo in via verbale e non scritta?”, si domanda Vinceti. I resti ossei partiranno domani, 6 marzo, alla volta di Ravenna, presso i laboratori dell´Università di Bologna, dove saranno sottoposti ad esami accurati, come - ad esempio - il Carbonio 14 ed il Dna. Tutti i risultati della ricerca saranno raccolti e condivisi sul web grazie alla piattaforma “Looking for Monalisa” progettata da Capitale Creativo, società di pr e comunicazione, e realizzata da Rmo: due giovani realtà fiorentine, orgogliose di promuovere e trasmettere a livello internazionale i segreti contenuti nel capolavoro di Leonardo da Vinci, attraverso un nuovo modo di fare “divulgazione” sulla rete mediante i principali social network. Oleg Sisi, presidente di Capitale Creativo, ha precisato che “Looking for Monalisa non è solamente un portale tematico dedicato alla ricerca di Lisa Gherardini, ma un motto nel quale ritroviamo lo spirito stesso del Comitato e della sua vocazione a risolvere i grandi gialli del passato legati a personaggi della storia, dell´arte e della cultura italiani”. Con tali presupposti il sito (in inglese, come prima lingua, ed italiano) costituirà una vetrina di primissimo piano per uno o più partner che vorranno condividere questa iniziativa di comunicazione, che potrà contribuire alla valorizzazione del patrimonio del nostro territorio. Cronologia della ricerca della Monna Lisa al Convento di San. Orsola Antecedenti storico-documentari; Scoperta delle lettere S e L dentro gli occhi del quadro della Gioconda esposto al Louvre e del 72 sotto una delle arcate del ponte che fa da sfondo al ritratto della Monna Lisa. Scoperta negli archivi parrocchiali della chiesa di San. Lorenzo della data e del luogo di sepoltura della Lisa Gherardini, detta Monna Lisa del Giocondo. Data di morte il 15 luglio 1542. Maggio 2011- inizio della ricerca al Convento di San. Orsola con l’utilizzo del geo- radar, sofisticato strumento che ha permesso di scandagliare il terreno sottostante la chiesetta di San. Orsola, religiosa-. Individuazione da parte del geo-radar di presenza di manufatti vari sono il pavimento della chiesetta e di altri elementi significativi nel chiostro grande e chiostro piccolo. Maggio-giugno 2011- inizio degli scavi archeologici, ritrovamento di una cripta sotto l’altare in funzione nel periodo della chiusura del Convendo da parte di Napoleone. Ritrovamento di sei loculi vuoti, di due manufatti presubilmente riconducibili o ad una tomba di famiglia, il primo ritrovato e il secondo, forse un manufatto dove veniva collocate per un certo periodo dei resti mortali. Giugno 2011- primo ritrovamento di teschio intatto e di una persone ivi sepolte o ivi riportati. Giugno-luglio 2011- ritrovamento di un vano con scale la cui funzione è rimasta ad oggi ignota. Ritrovamento della prima tomba-terranea con la presenza di una sepoltura completa. Ritovamento della seconda tomba terranea e interruzione della prima fase della ricerca archeologica. Parallelamente la ricerca storica-documentaria ha riportato alla luce una serie di libri mastri tenute dalle monache francescane inerenti la vita del Convento. Individuazione di una serie di scritti inerenti sepolture laiche nella chiesetta di San. Orsola con descrizione delle modalità e con le generalità delle persone sepolte. Negli scritti ritrovati acquistano importanza centrale tre caratteri: le pochissime sepolture che venivano eseguite, le caratteristiche delle donne sepolte, di nobili famiglie, mumifiche nei riguardi del Convento, con parenti fattesi monache. La mancanza di libri dal periodo che va dal 1530 circa al 1580 ( periodo in cui intercorre la morte e sepoltura della Monna Lisa), l’indicazione di una grata collocata sotto l’altare dove avvennero alcune sepolture. Viene riportata verso la fine del 1500 le spese per l’allargamento della grata medesima. Sulle nobildonne sepolte viene ricordata la Maria del Riccio e la Antinori, sepolto fra il 1610 e il 1630 circa. Così come viene riportata la sepoltura di Giambattista d’Ambra avvenuta presubilmente dopo la sua morte verso il 1650 che finanziò la ristrutturazione della chiesetta come riportato da documenti. Le caratteristiche delle due nobildonne sepolte sono simili a quelle della Lisa Gherardini: nobildonna, mummifica con il Convento, che presubilmente visse gli ultimi mesi nel convento accudita dalla figlia Mariotta fattasi suora molti anni prima. Va ricordato che il convento svolgeva anche il ruolo di pensionato con cura delle erbe per donne facoltose. Giugno 2012- ripresa degli scavi. Oltre alla seconda tomba terranea e ad un’altra tomba sempre terranea comprensiva di integri resti ossei avviene la importante scoperta archeologica di un altare francescana di cui non c’era traccia documentaria. La datazione dell’altare è riconducibile dal 1450 in poi dato che le Francescane subentrarono alle Benedettine verso il 1440. Un ritrovamento che ha rappresentato un punto di svolta nella interpretazione sia archeologica che storic0-documentaria della ricerca dei resti mortali della Monna Lisa. Fino al 1630-40 l’altare in funzione nella chiesetta era collocato dalla parte opposta rispetto a quello ri-edificato grazie al contributo del Giambattista d’ambra. Tutte le sepolture terranee ritrovate ,prima e in seguito del ritrovamento dell’altare, potrebbero essere tutte compatibili con il periodo di sepoltura della Lisa Gherardini. Particolare importanza riveste il ritovmenti dei resti mortali femminili sotto la tomba in mattoni di Giambattista d’Ambra. Nel proseguo degli scavi sono emerse altri tre resti mortali tutti da tombe terrane. Otto sono quindi i resti mortali ritrovati. Negli scavi del chiostro grande non sono stati fatti ritrovamenti di resti mortali. Adesso avrà inizio la seconda fase presso la Università di Bologna, sede di Ravenna che in collaborazione con altre Università italiane procederà agli esami del Carbonio 14, esami istologici, esami dei metalli pesanti presenti nei resti ossei e infine del D.n-a. |
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BOLZANO: APERTE LE ISCRIZIONI AD UPLOADSOUNDS 2013 |
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Bolzano, 11 marzo 2013 - Da lunedì prossimo, 11 marzo 2013, sono aperte le iscrizioni online ( http://www.Uploadsounds.eu/ ) alla nuova edizione di Uploadsounds, che evolutosi da un progetto del Dipartimento Cultura italiana della Provincia di Bolzano, ora vede coinvolti il Land austriaco del Tirolo e la Provincia di Trento. Uploadsounds, circuito- contest-festival, saranno in veste euroregionale anche nel 2013. Nel periodo delle iscrizioni, dall´11 marzo al 5 maggio 2013, nei territori di Alto Adige, Tirolo e Trentino si terranno una serie di concerti. Per ogni concerto, organizzato in noti locali e luoghi deputati alla musica, si esibiranno una band trentina, una altoatesina e una tirolese, in un´ottica di confronto e scambio culturale tra i giovani che possiedono in comune la stessa grande passione: la musica, unico mezzo ad abbattere le barriere linguistiche. Ai gruppi locali si affiancherà anche un gruppo headliner, per garantire affluenza di pubblico e per valorizzare quindi il talento dei musicisti emergenti coinvolti. Il valore di un progetto come Uploadsounds, come sottolinea l´assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, è quello di utilizzare la musica come mezzo per superare i confini linguistici e geografici. Uploadsounds rappresenta il successo della collaborazione in ambito culturale e giovanile tra le tre province, che hanno assieme investito in un unico progetto di promozione musicale, rivolto ai giovani. A iscrizioni completate, una giuria, composta da esperti e operatori musicali noti a livello nazionale e internazionale, presieduta da Claudio Astronio, ascolterà e valuterà tutti i brani. La giuria è composta esclusivamente da critici ed esperti musicali di livello nazionale ed internazionale; si tratta di un´unicità tra i concorsi musicali perchè applica i criteri e il rigore dei concorsi di musica classica ad un contest rock. I musicisti e le band più meritevoli saranno quindi convocati all´audizione live in programma a giugno, nel corso della sesta edizione dell´Uploadsounds Festival, che vedrà coinvolti i tre capoluoghi: Bolzano, Trento e Innsbruck e ospiterà artisti professionisti di fama internazionale oltre che esibizioni di band locali, mostre e incontri. Quest´anno il primo premio consisterà nell´esibizione a Londra, la capitale del rock. Partner del progetto sono Xl di Repubblica e la nota emittente radiofonica austriaca Fm4. Uploadsounds non è solo un concorso, è anche un sistema per l´export dei talenti locali ed una vetrina che, attraverso il sito internet http://www.Uploadsounds.eu/ e i socialmedia collegati presenta i musicisti ad un pubblico vastissimo. L´iscrizione al concorso è gratuita ed attiva dall´11 marzo al 5 maggio 2013, direttamente on line: http://www.Uploadsounds.eu/ Info http://www.Uploadsounds.eu/ |
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GIANNI FIORELLINO: ESCE OGGI IL DOPPIO CD + DVD “30 CUM LAUDE - LIVE IN MILAN” A LA CASA DE LA MUSICA |
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Roma, 11 marzo 2013 – E’ uscito, martedì 5 marzo “30 Cum Laude - Live in Milan”, il nuovo progetto di Gianni Fiorellino: un doppio cd e dvd che raccoglie quasi due ore di musica no stop, in cui i momenti pop, con i brani più amati del cantautore partenopeo (da “Girasole”, a “Ricomincerei”, fino a “Auguri Fragolina”, solo per citarne alcuni), si alternano ai passaggi più melodici, con gli intramontabili classici della tradizione napoletana e non. Protagonista assoluta la voce di Gianni Fiorellino, che qui dimostra il suo talento anche al piano, accompagnato da Antonio Muto alla batteria, Cristian Capasso al basso, Ciro Manna alla chitarra e Alessandro Scialla alle tastiere. Il nuovo lavoro, prodotto da Futura Management & Recording (etichetta e distribuzione Edel Italy), è stato anticipato dal singolo “Un grande sentimento”, una calda melodia pop costruita attorno alla profonda e potente voce di Gianni. Una perfetta dichiarazione d’amore e una promessa insieme, cucita su un testo sincero che dà voce ai più intimi sentimenti, che ha conquistato le radio italiane, e il cui videoclip ha collezionato, giorno dopo giorno, un gran numero di visualizzazioni su Youtube e sui canali ufficiali dell’artista. “30 Cum Laude - Live in Milan” è stato realizzato durante il concerto del 17 settembre 2012 alla Casa della Musica di Milano, e ripercorre la storia di Gianni Fiorellino dal 1997 a oggi. Un viaggio musicale fatto di note che dialogano tra loro, correndo sul filo dei ricordi: dai vicoli ai primi passi sulla scena musicale, da Sanremo fino ai grandi successi all’estero, dalla musica al teatro. Gianni stupisce, incanta, diverte e commuove, e come un perfetto padrone di casa accoglie i suoi ospiti regalando indimenticabili duetti: con la star bulgara George Hristov interpreta “Sogno”, brano che li ha visti protagonisti insieme nel 2007 sul palco dell’Eurovision, e “Grande amore mio”, che Hristov ha reso celebre anche in Bulgaria riadattando il testo originale. Poi, la piccola Luana Chiaradia dal fortunato programma di Canale 5 “Io canto” condotto da Gerry Scotti, che nel 2012 ha prestato la sua immagine nel video - cliccatissimo su Youtube - di “Auguri Fragolina”. E ancora, Sara Pappalardo, famosa ballerina di danza del ventre, che ha accompagnato Gianni sul palco nel brano “La strega e il diavolo”, e il sassofonista Francesco Comunale le cui note hanno regalato un medley dei brani di Gianni del 2002 e 2003 tra cui il sanremese “Bastava un niente”. E infine, Savio Artesi, che ha aperto il concerto imitando il Fiorellino degli esordi, prestando voce e anima ai primi successi come “Girasole” (con cui Gianni vinse nel ’99 il Festival di Napoli su Rete4), lo storico brano “Guaglione ´e sta città” (che nel ’97 ha acceso i riflettori sul talento di Gianni), e interpretando in “Popolo mio” lo spirito di ribellione del testo, indossando dei manifesti con veri e propri messaggi di denuncia di una Napoli che reagisce all’indifferenza di chi governa. Gianni Fiorellino (classe 1982) è un artista versatile e completo: cantautore molto amato dal pubblico, eccellente e premiato pianista, autore sensibile, è stato di recente definito "la nuova voce di Napoli nel mondo". La sua musica ha varcato i confini nazionali: i suoi album vengono distribuiti anche in Canada, Russia, Lettonia e Sud America. Nel 2006 Gianni ottiene il secondo posto al “New Wave Festival” di Yurmala (Lettonia), la kermesse musicale dove gareggiano artisti di sedici paesi del mondo, mentre nel 2012 vince il Gran Prix Price al “White Night Festival” di San Pietroburgo (Russia). Nonostante la giovane età, ha già collezionato numerose esperienze e riconoscimenti professionali: all´attivo ha due Festival di Sanremo, nel 2002 con il brano “Ricomincerei” classificatosi 4° tra le Nuove Proposte, e nel 2003 con il brano “Bastava un niente”, che si posiziona 5°. Nel 2004 è tra i protagonisti del reality show musicale di Raidue “Music Farm”, e dal 2006 è l´interprete principale del musical di Tato Russo "Masaniello". |
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MARCO CHIAVISTRELLI, IL NUOVO ALBUM: CANZONI PER UN NUOVO MONDO |
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Pisa, 11 marzo 2013 - Marco Chiavistrelli è un cantautore di Pisa, emerge dal cantautorato politico-impegnato degli anni ´70, in cui scrive alcuni tra gli inni-canzone più cantati del movimento, su Salvador Allende, Dante di Nanni, Salvador Puig, esibendosi nei principali festival del periodo Con Gaslini, Area, Guccini, Masi, Bennato, Venditti, Esposito, Branduardi, Battiato, Rocchi, Lolli.. Negli anni successivi fa una scelta di vita e musicale molto personale e intimista cercando di rendere luce sulla libertà dentro e fuori la persona, con tematiche comunque anche sociali e sulla natura. Un suo brano è nel Cd Piazza Carlo Giuliani Ragazzo (con Subsconica, Modena city, 99 Posse ecc..). In questo periodo canta con Nomadi, Gang, Ed Gherard, Rondelli, Riondino, Casa del Vento, Cisco, les Anarchistes.. Nel 2009 pubblica il singolo "La Cooperativa Vapordotti" che diviene una specie di inno che attraversa tutto il movimento per i diritti del lavoro contro lo sterminio da amianto e le morti bianche, nel 2011 pubblica un’album ispirato soprattutto all´eguaglianza dei popoli e all´integrazione contro il razzismo, si chiama “Canzoni per Bhalobasa” che con i suoi proventi finanzia progetti locali e sostegni a distanza dell´ Ass. Bhalobasa in India, Equador, vari paesi Africa. “Canzoni per un nuovo mondo” (Latlantide – marzo 2013), è il nuovo album, apparentemente pare scarno per la strumentazione tipicamente folk, in realtà è il lavoro più complesso e meditato da Marco Chiavistrelli, sicuramente quello più originale e vario musicalmente, imponendosi per un particolare ed energico tocco chitarristico, una voce penetrante e una manciata variopinta di canzoni ad ampio respiro, dalla tarantalla ironica sulla corruzione, alla ballata spirituale, a lunghi brani densi di psicologia anche tesa e dolorosa, a corte ballate ritmate e ricche di speranza. |
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BOLZANO: ORSO BRUNO, BIOLOGIA E HABITAT IN UNA CONFERENZA AL MUSEO DI SCIENZE (13 MARZO) |
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Bolzano, 11 marzo 2013 - Gli orsi bruni sono tornati a ripopolare le Alpi. Ma quali sono le loro abitudini e i loro comportamenti? In che ambiente si muovono? Sono questi i temi della conferenza “Biologia e habitat dell’orso bruno nell’Arco alpino”, proposta il 13 marzo alle ore 20 al Museo di Scienze Naturali a Bolzano. Relatore Carlo Frapporti, che da 30 anni si occupa di orsi. In collaborazione con Wwf Italia. Ingresso libero. Come si comportano gli orsi bruni che popolano le nostre Alpi e di cui da qualche anno sentiamo sempre più parlare? Gli episodi sono noti: esemplari che si muovono da una valle all´altra, che sbranano una pecora, che attraversano strade ad elevato transito. A questa domanda intende rispondere la conferenza "Biologia e habitat dell´orso bruno nell´Arco alpino", in programma al Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 20. Il relatore, Carlo Frapporti, esperto di orso bruno dell´Ufficio faunistico della Provincia Autonoma di Trento, spiegherà perché i giovani maschi si mettono in viaggio, in che modo le madri crescono i cuccioli o per quale motivo ad accoppiarsi è solo il maschio leader di un vasto territorio. Poiché gli orsi bruni vivono assai ritirati, studiare il loro ciclo vitale, le loro abitudini e il loro modo di comunicare richiede attenzione, tempo e preparazione. Carlo Frapporti si occupa di orsi bruni da 30 anni. Per conto del Wwf Italia ha seguito diversi progetti "Life" sull´orso bruno, volti alla sua tutela. Negli ultimi dieci anni ha monitorato per l´Ufficio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento la popolazione di orso bruno in Trentino. La conferenza si tiene in collaborazione con Wwf Italia ed è ad ingresso libero. Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471/412964, web http://www.Museonatura.it/ |
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