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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Marzo 2013 |
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SEI PUNTI CHIAVE PER UNA RIFORMA DELLA PAC COERENTE |
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Strasburgo – Di seguito l’intervento di ieri di Dacian Cioloþ Commissario europeo per l´agricoltura e lo sviluppo rurale nel corso del dibattito sulla riforma della politica comune della sessione / Plenaria Agricoltura del Parlamento europeo: “ Vorrei innanzitutto ringraziare per il vostro impegno fin dall´inizio al processo di riforma della politica agricola comune. Vorrei anche ringraziare i relatori ei relatori ombra. A causa di questo intenso lavoro sui quattro regolamenti - pagamenti diretti, sviluppo rurale, l´Ocm unica e il regolamento orizzontale - il Parlamento è ora in grado di votare il suo mandato negoziale in anticipo del Consiglio, che dovrebbe adottare il proprio mandato negoziale per settimana prossima . Questa fase nella definizione del suo mandato negoziale è fondamentale per consentire di partecipare attivamente alla seconda fase di negoziati per un accordo tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione. Questo non è, quindi, la fine del processo. E ´l´inizio di negoziati politici, al fine di concordare una riforma ambiziosa e pragmatica della Pac. Mi auguro che, insieme, saremo in grado di raggiungere questo obiettivo entro giugno. Ci sono alcune questioni da chiarire tra noi e il Consiglio triloghi. Tuttavia, credo che siamo d´accordo sui principi di base. Questo è di buon auspicio per la prossima fase dei negoziati tra le tre istituzioni. La questione della giustizia sarà uno dei temi principali di discussione in questa fase finale. So che molti di voi hanno già sostenuto con forza a favore di tappatura o riequilibrio degli aiuti tra gli Stati membri, e hanno cercato di promuovere il concetto di agricoltori attivi , degressività e di convergenza interna : tutti questi sono davvero importante per il targeting della spesa pubblica in un maniera più efficiente. E ´in questo contesto che l´idea di fissare un obiettivo minimo assoluto per la convergenza interna, come è già stato fissato per la convergenza esterna. Convergenza dei pagamenti diretti non deve rimanere un concetto, ma dovrebbe diventare una realtà concreta e ambiziosa entro il 2019. Questo cambiamento deve essere accompagnato da ulteriori strumenti che ci permettono di rispondere alle realtà di allevamento e alle aspettative della società. Vi faccio tre esempi: giovani agricoltori - garantire ai giovani a stabilirsi in agricoltura è una sfida a livello europeo e garantisce quindi un approccio europeo . Aziende di piccole e medie imprese - questi fanno parte del nostro modello di produzione alimentare e del nostro tessuto economico. A mio parere, il regime semplificato per le aziende molto piccole è importante. Sono aperto anche l´idea di un ´primi ettari´ bonus . Zone svantaggiate. Dobbiamo dotarci dei mezzi per mantenere l´agricoltura in tutta Europa. Naturalmente tutto questo deve essere gestito nel modo più efficiente possibile. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo lavorato insieme molto su questo tema. Sostengo in particolare l´idea di una rapida sospensione dei rimborsi degli Stati membri, se i principali problemi di gestione e di controllo sono stati rilevati e non sono stati adeguatamente affrontati. In tema di ´verdi´ - questo è uno strumento per l´aggiunta di valore alla produzione di beni pubblici. Essa riflette la dimensione economica della fertilità del suolo e della biodiversità. E ´anche un mezzo per combattere il cambiamento climatico. Questo cambiamento nella Pac è necessaria sia la buona gestione delle risorse naturali e per gli agricoltori. Non possiamo cadere alle tentazioni del greenwashing e le misure artificiali che avrebbero un effetto dubbia e che sarebbe molto complicato, con conseguente inaccettabilmente alti tassi di errori. Tuttavia, sono d´accordo con il principio di alcune misure agroambientali pacchetti essendo equivalenti alle tre misure greening proposte, ma a tre condizioni: che le misure alternative sono altrettanto efficaci e più adeguate a livello locale, che il sistema rimanga semplice, e che tutte le agricoltori sono coinvolti. Per il denaro dei contribuenti per essere utilizzati in modo efficiente credo che sia importante che le misure di greening essere la linea di base per il 2 ° pilastro, le misure agroambientali e che il 7% delle aree di interesse ecologico svolgere il loro ruolo nella stabilizzazione degli ecosistemi agricoli, che è sinonimo di la produttività e la competitività a lungo termine. Vorrei aggiungere che a coinvolgere tutti gli agricoltori, inverdimento deve comprendere un credibile sistema di sanzioni, che va oltre il 30% attracco. Parallelamente a questo, la posizione dell´agricoltura nell´economia e nelle regioni deve essere rafforzata. In primo luogo, strutturali termini, incoraggiando le organizzazioni di produttori, le associazioni interprofessionali e le filiere corte migliora la competitività di questi settori e fornisce un valore aggiunto per gli agricoltori. Inoltre, a questo proposito, le norme in materia di concorrenza è opportuno chiarire. Non possiamo fare tutto quello che vogliamo fare in questo campo, sia di noi lo sanno bene. Sottolineo un particolare punto su cui dobbiamo continuare a lavorare: quali provvedimenti devono essere introdotte per essere in grado di gestire le più gravi crisi nel modo più efficiente, o meglio, per evitare l´insorgere di queste crisi, in primo luogo, e, in il nostro interesse comune, per limitare l´impatto economico negativo per il settore agricolo e per utilizzare i fondi pubblici nel migliore dei modi. Inoltre, dobbiamo tenere i nostri strumenti per affrontare situazioni di mercato difficili. All´ammasso privato e intervento pubblico misure devono essere integrate da: una riserva di crisi e misure di emergenza . Quando una crisi scoppia dobbiamo reagire immediatamente e non avere un dibattito sulla migliore base giuridica, come troppo spesso avviene attualmente; la disposizione, nell´ambito del secondo pilastro, agli Stati membri e agli agricoltori di un meccanismo di stabilizzazione dei redditi degli agricoltori . La fine delle quote di zucchero deve essere visto in questo contesto, dal momento che non rispondono più alle sfide economiche di oggi. Allo stesso modo, per il settore del vino, il Gruppo ad alto livello sul vino diritti di impianto ha presentato opzioni future per quanto riguarda il concetto di autorizzazione. Dobbiamo lavorare per una ridistribuzione dei ruoli tra le autorità pubbliche e il settore privato, senza tornare alla gestione amministrata, ma attraverso una regolamentazione flessibile, efficiente e pragmatico - che è in contatto con le realtà dei mercati di oggi. Voglio chiudere ruotando la trasparenza del sostegno della Pac: questo è il fondamento della fiducia dei contribuenti nel sistema. Dobbiamo dire ai cittadini come i fondi comunitari sono stati spesi, se vogliamo che la Pac per formare una solida e duratura collaborazione tra l´Europa e l´agricoltura. Lasciate che vi ringrazio per i vostri sforzi, ora sono in attesa dei colloqui che avrà con l´obiettivo di fare un progresso equilibrato in tre direzioni: sostegno alla produzione agricola che sia competitivo, che sia sostenibile, e che promuova l´occupazione e lo sviluppo del nostro regioni.” |
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LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE L´APPROVAZIONE DEL MIGLIORAMENTO DELLE NORME UE PER IL MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA, TRA CUI LA SILVICOLTURA E L´AGRICOLTURA |
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Bruxelles - La Commissione europea accoglie con favore l´approvazione del Parlamento europeo 12 marzo di due nuove leggi per migliorare le norme comunitarie in materia di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra, compresi quelli agricoli e forestali. Si prevede che il Consiglio adotti queste leggi, dopo di che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore. Connie Hedegaard, commissario europeo per l´azione per il clima, ha detto: " Queste nuove regole aiuterà l´Europa a sviluppare efficaci politiche climatiche basate sulle evidenze e mantenere traccia dei progressi nel conseguimento dei nostri obiettivi di emissione Essi migliorare la trasparenza, il coordinamento e la qualità dei dati trasmessi, e. Emissioni di foresta e l´agricoltura sarà ora rappresentato in modo armonizzato. Ci auguriamo che queste nuove norme anche l´esempio nel contesto dei negoziati internazionali sul clima e servire come punto di riferimento per la trasparenza di azione per il clima da altri paesi . " Meccanismo di monitoraggio - Il cosiddetto regolamento meccanismo di controllo migliora le norme vigenti in materia di segnalazione di gas serra degli Stati membri ´(Ghg), al fine di soddisfare le esigenze derivanti dalle attuali e futuri accordi internazionali sul clima e anche il 2009 pacchetto clima ed energia. Il meccanismo di controllo riveduta mira ad aiutare l´Ue e gli Stati membri a tenere traccia dei progressi verso il raggiungimento dei loro obiettivi di emissione per il periodo 2013-2020 e per facilitare l´ulteriore sviluppo del mix di politica climatica dell´Ue. L´ue e gli Stati membri collaborano già per monitorare e comunicare le emissioni di gas serra, la produzione annuale inventari dei gas serra che vengono utilizzati per valutare i progressi verso il raggiungimento obiettivi di emissione del Protocollo di Kyoto. Essi hanno inoltre raccogliere e pubblicare informazioni sulle proiezioni di gas serra e sulle loro politiche e misure per ridurre le emissioni. Le nuove norme mirano a migliorare la qualità dei dati trasmessi e di introdurre alcuni nuovi elementi, come ad esempio: Comunicazione delle emissioni e gli assorbimenti di uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura (Lulucf); Segnalazione di adattamento ai cambiamenti climatici degli Stati membri ´; Comunicazione degli Stati membri ´e dell´Ue basse emissioni di carbonio strategie di sviluppo; Segnalazione sul sostegno finanziario e tecnico fornito ai paesi in via di sviluppo, e gli impegni derivanti dalla Accord 2009 Copenhagen e 2010 accordi di Cancún; Segnalazione sull´uso delle entrate degli Stati membri ´dalla vendita all´asta di quote nel sistema Ue di scambio di emissioni (Ets). Gli Stati membri si sono impegnati a spendere almeno la metà degli introiti provenienti da tali aste sulle misure per combattere i cambiamenti climatici nell´Unione europea e nei paesi terzi. Uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura (Lulucf) La seconda legge approvata oggi stabilisce norme comuni per la contabilizzazione delle emissioni di gas serra e dell´assorbimento del carbonio dall´atmosfera derivanti da attività di uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura (Lulucf). La decisione rappresenta un primo passo verso l´integrazione dei settori agricoli e forestali, dei settori ultimi grandi senza comuni a livello europeo norme in materia di emissioni di gas serra, nella politica del clima. Foreste e terreni agricoli coprono più di tre quarti del territorio dell´Unione europea e, naturalmente, in grandi quantità di carbonio, impedendone la fuoriuscita nell´atmosfera. Se la loro capacità di carbonio "trappola" sono state migliorate per soli 10 punti percentuali - ad esempio attraverso la foresta o una migliore gestione del pascolo - questo permetterebbe di eliminare le emissioni annue di 10 milioni di vetture l´atmosfera. Con le nuove regole l´Unione europea sta mantenendo su una decisione presa in occasione della conferenza Onu sui cambiamenti climatici nel 2011 di rivedere le norme contabili per le emissioni di gas serra e gli assorbimenti dovuti suoli e foreste. Le norme contabili migliorate potrà meglio riconoscere gli sforzi degli agricoltori e dei proprietari forestali e le loro buone pratiche volte ad assicurare la carbonio immagazzinato nelle foreste e nei terreni. Essi potranno anche contribuire alla protezione delle risorse di biodiversità e l´acqua e il sostegno allo sviluppo rurale e agricoltura più rispettosa del clima. La decisione Lulucf impone agli Stati membri di riferire sulle loro azioni per aumentare la rimozione di carbonio e diminuire le emissioni di gas serra da foreste e terreni. La legge non prevede obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni per questi settori. Questi possono venire in una seconda fase, una volta che le regole contabili sono rivelati robusti. |
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FRUTTA DI STAGIONE E MERCATO GLOBALE: LE SFIDE DELL´ITALIA AL DI LÀ DELLA RETORICA DEL LOCALISMO |
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Ferrara - Si è acceso in questi giorni un dibattito importante sulla necessità di ritornare al consumo di prodotti di stagione, rispettando di più i tempi e i ritmi della natura che, per l´ortofrutta diventa fattore produttivo determinante, più di ogni altra cosa. L´ortofrutta non può essere trattata, nel circuito delle vendite, come scatolame: è deperibile, soggetta ai ritmi delle stagioni, ai casuali e frequenti capricci del meteo, strettamente legata al territorio di origine, come il buon vino. Il prodotto di stagione, parlando di frutta, ma anche di verdura, ci avvicina alla natura, crea un messaggio interiore di atavica rassicurazione. Le prime fragole, le prime ciliegie, l´uva; che bello legare il passare del tempo con un sapore che diventa simbolico . Ma la stagionalità è un concetto " relativo" perché necessariamente è associato alla latitudine da cui si parte e quindi non può essere considerato elemento di scelta prioritario per educare all´acquisto i consumatori di oggi. Quello che conta oggi è creare valore per i produttori ed i consumatori, individuando nell´ offerta italiana elementi differenziali qualificanti in termini di valore intrinseco dei prodotti, organizzazione, logistica distributiva efficiente, capacità di essere presenti sempre sul mercato con i prodotti migliori e più competitivi. Questa è la sfida del mercato globale che deve vedere l´Italia protagonista. Abbiamo da questo punto di vista una grande chance come Made in Italy ortofrutticolo ed è la " biodiversità" . L´italia, grazie alla particolare conformazione geografica, ha la possibilità di offrire una enorme gamma di varietà di frutta e verdura che danno il meglio nelle diverse latitudini e ci consentono di coprire un ampio calendario di produzione. Parliamo di fragole, ad esempio che, grazie a tecniche agronomiche avanzate ed ad una selezione varietale oculata, sono presenti, di stagione, per molti mesi all´anno, anche in produzione tardiva o molto precoce. Anche le pesche e le nettarine hanno un calendario di offerta nazionale che si è molto ampliato, grazie al rinnovo varietale e la stessa cosa si può dire per altra frutta estiva a nocciolo o per meloni e cocomeri italiani. Queste sono risposte del settore al futuro dell´ortofrutta che dovrà pensare in grande, mantenere la leadership e fronteggiare gli altri paesi che vorranno proporsi sul mercato globale. L´italia è primo produttore di ortofrutta d´Europa con 36 milioni di tonnellate all’anno di offerta che rappresentano ben un terzo della intera Produzione Lorda Vendibile dell’agroalimentare italiano. Numeri significativi che identificano un settore nel quale l’export ha raggiunto la quota record di 2 milioni 300 mila tonnellate escludendo gli agrumi, in costante crescita negli ultimi 5 anni. Il sistema produttivo organizzato italiano comprende, per l’ortofrutta, un insieme di imprese private e cooperative leader a livello europeo. Importante anche il ruolo in termini occupazionali, con un fabbisogno di manodopera, secondo dati elaborati dal Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie dell’Università di Bologna, di oltre 600 mila unità lavoro nelle varie fasi produttive, dal campo ai magazzini di condizionamento, e questo dato non considera il lavoro nel settore dei servizi e l’indotto. Parlando con un importante buyer di una catena distributiva tedesca con migliaia di punti vendita in Europa ci ha confermato che la priorità per essere presi in considerazione da una catena globale è la capacità di assicurare una fornitura costante ed omogenea per 12 mesi l´anno di una gamma di prodotti. Per garantirsi ciò, le grandi catene internazionali scandagliano l´offerta mondiale, quotidianamente e si riforniscono dove trovano maggiore affidabilità, competitività economica e qualità. La fornitura quindi non è più solo una questione di prezzo, meglio pagare qualche cosa in più - sono le sue parole- pur di avere una garanzia di standard rispettati da tutti i punti di vista. Per l´ortofrutta italiana la sfida si gioca quindi sulla capacità di aggregare grandi volumi di offerta di qualità con un calendario commerciale il più ampio possibile e la nostra arma vincente sarà la capacità di offrire i prodotti migliori organizzati per area di provenienza e per calendario di maturazione che garantiscano una presenza costante sui punti vendita e soddisfino il palato dei consumatori globali. |
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VITIVINICOLTURA: PIÙ SOLDI PER INVESTIMENTI E RISTRUTTURAZIONE VIGNETI
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Firenze – Più soldi per investimenti e più soldi per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. E’ questo l’obiettivo della delibera portata ieri all’approvazione della giunta regionale dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. La delibera che riguarda il piano nazionale di sostegno dell’Ocm (Organizzazione comune di mercato) del settore vitivinicolo ha rimodulato le risorse assegnate alla Toscana, per un totale di 27 milioni e 478 mila 661 euro, in modo da destinare più fondi agli investimenti e alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Ora queste due misure avranno a disposizione, rispettivamente, circa 3,6 milioni di euro e 13, 7 milioni di euro. Restano inalterati gli oltre 10 milioni di euro per la promozione dei vini su mercati dei paesi terzi, mentre non verrà attivata la misura della vendemmia verde, destinando i fondi inizialmente assegnati a questa misura, pari a 1,2 milioni di euro, per 600 mila euro alla misura investimenti e per 600 mila euro alla misura ristrutturazione e riconversione vigneti. “Abbiamo compiuto questa scelta – commenta l’assessore Salvadori – perchè abbiamo visto la grande voglia di investire delle aziende Toscane che avevano presentato domande su queste due voci molto superiori al plafond assegnato. Ci è sembrato giusto per questo aumentare, nei limiti del possibile, il budget a disposizione, tenuto anche conto che non vi era necessità di fare la vendemmia verde in Toscana viste le scarse produzioni registrate nell’ultimo anno”. “Grazie ai fondi del piano nazionale di sostegno – conclude Salvadori – in virtù del meccanismo della compartecipazione, verranno messi in moto investimenti per almeno 60-70 milioni. Soldi dunque che vanno a migliorare le aziende e il tessuto produttivo agricolo della regione e che servono a stimolare l’economia in un momento nel quale se ne sente più che mai la necessità”. |
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PESCA: FEDERCOOPESCA, RILANCIA RUOLO ORGANIZZAZIONI PRODUTTORI
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“Le organizzazioni dei produttori sono il vero e proprio anello di congiunzione tra il mondo produttivo e quello della commercializzazione. Un sistema in grado di rispondere meglio alle esigenze di mercato, anche in momenti di crisi profonda come quelli che stiamo vivendo negli ultimi anni. Un modello, molto diffuso tre i nostri associati, che abbiamo contribuito a far nascere e crescere”. Lo afferma il presidente della Federcoopesca-confcooperative al termine del consiglio di presidenza dell’associazione riunito oggi a Roma, che ha ricordato ad un anno dalla sua prematura scomparsa, la memoria di Enzo Fornaro, storico dirigente della Federcoopesca. “Un modello da promuovere e rilanciare anche attraverso nuovi sistemi organizzativi, pensati ad hoc per le diverse filiere, in modo da rendere più incisivo questo sistema, che per funzionare al meglio deve essere basato sull’autogestione” prosegue Coccia nel ricordare che, anche se il nuovo quadro istituzionale non è stato ancora definito, “non possiamo restare alla finestra ma dobbiamo da subito pensare a strategie per anticipare i cambiamenti in atto nel settore e non doverci trovare a rincorrerli”. Nel corso del consiglio è stato annunciato anche il seminario organizzato dalla Federcoopesca in collaborazione con le altre associazioni dell’Alleanza delle Cooperative italiane a Goro, venerdì 22 marzo, sul tema delle concessioni demaniali e la direttiva Bolkestein sui servizi. |
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MARINERIA PESCARA: NO AL FERMO BIOLOGICO NAZIONALE SARA´ INOLTRATA UNA RICHIESTA UFFICIALE AL MIPAAF |
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Pescara - La richiesta ufficiale di non effettuare il fermo biologico nazionale per l´anno 2013 per le imbarcazioni del Porto di Pescara. E´ stato questo il tema dell´incontro che si è svolto ieri mattina presso gli uffici della Direzione marittima alla presenza del Comandante, Luciano Pozzolano, dell´Assessore alla Pesca Mauro Febbo, accompagnato dal dirigente, Antonio Di Paolo, dei vertici nazionali di Federpesca, con il presidente Luigi Giannini, e dei rappresentanti della marineria di Pescara. L´obiettivo è quello di inoltrare congiuntamente la richiesta da avanzare al Ministero delle politiche agricole e forestali - Direzione Pesca ed Acquacoltura, affinché venga concessa una deroga per l´anno in corso al fermo biologico nazionale permettendo così alle imbarcazioni operanti nel porto di Pescara, ferme ormai dal mese di luglio 2012, di non effettuare il fermo stesso. Questo per dare la possibilità alle imprese pescaresi di riprendere l´attività una volta che il porto di Pescara abbia recuperato una minima funzionalità e alle imbarcazioni sia consentito di uscire in mare. In attesa che la situazione degli uffici ministeriali si stabilizzi, Regione e Federpesca andranno avanti con questa istanza che ha trovato la massima condivisione da parte di tutti i soggetti interessati. Il prossimo passo quindi è rappresentato dalla richiesta ufficiale avanzata dalla Regione presso il Ministero, che sarà supportata dal parere di Federpesca e della Direzione Marittima. |
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PESCA: FEDERCOOPESCA, MOLLUSCHI IN VENETO SICURI CONSUMATORI INTELLIGENTI NON HANNO FATTO CROLLARE LA DOMANDA |
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La Federcoopesca-confcooperative rassicura circa la qualità e la sicurezza alimentare delle produzioni ittiche Venete, in particolare quelle dei molluschi bivalvi come cozze e vongole, finite loro malgrado sotto la luce dei riflettori dopo che in alcuni esemplari di molluschi gasteropodi come i murici, pescati in una zona vietata, sono state ritrovate tracce di cadmio superiori a quelle tollerate. “Fortunatamente il consumatore è stato intelligente, non si è fatto prendere da un panico ingiustificato e ha saputo capire che si è trattato solo di casi isolati e che non riguardavano tutti i molluschi. Solo così abbiamo evitato il crollo dei consumi” afferma Marco Spinadin, presidente Federcoopesca-confcooperative Veneto, intervenendo oggi a Roma al consiglio di presidenza dell’Associazione. “Il consumatore va tutelato e informato, ma nel modo corretto e non facendo passare il messaggio che tutte le produzioni fossero a rischio. L’allarmismo generalizzato che si è creato ha rischiato di nuocere a tutti” prosegue Spinadin nel ricordare che i gasteropodi rappresentano solo l’1,3% della produzione regionale di molluschi. Dopo lo scampato pericolo per l’economia ittica, l’Associazione chiede che vengano rivisti i sistemi per delimitare e rendere più evidenti le zone di pesca consentite e quelle vietate “in modo da permettere agli operatori di poter lavorare nel pieno rispetto delle regole”. Altra questione da risolvere è quella legata ai parametri per l’individuazione del livello massimo di metalli pesanti consentiti. “Non è possibile – sottolinea Spinadin- che le specie gasteropodi siano classificate come molluschi bivalvi e che per loro vengano applicati gli stessi limiti di vongole e cozze, quando siamo di fronte a specie diverse”. |
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BUON PESCATO ITALIANO. ALLA CARITAS DI TREVISO I PRODOTTI NON UTILIZZATI
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Venezia - Saranno consegnati alla Caritas di Treviso i prodotti non utilizzati nel corso della festa del Buon pescato Italiano, svoltasi nel Villaggio allestito nell’area dell’ex foro Boario del capoluogo della Marca. “Gli organizzatori e le organizzazioni dei produttori hanno accolto di buon grado il nostro invito – hanno fatto presente l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato e il sindaco Gian Paolo Gobbo – facendosi interpreti di una tradizione di solidarietà che fa parte della cultura della nostra gente. Quella che è stata occasione per far conoscere le specie ittiche dei mari italiani e veneti si trasforma almeno in parte in aiuto a chi ha bisogno. Va in questa occasione sottolineato che oltre 5 mila persone hanno visitato il Villaggio del Buon Pescato Italiano, resio momento di festa, conoscenza e degustazioni dalla partecipazione delle organizzazioni della pesca, dei produttori agricoli, del consorzio Prosecco Doc, delle scuole alberghiere, che hanno dimostrato “sul campo” il valore della loro attività”. Alle associazioni assistenziali saranno consegnati, dunque, 4 bancali di acqua minerali, quaranta di kg di spaghetti e ravioli, 75 kg di farina, alcune casse di radicchio di Chioggia Igp e di radicchio di Treviso Igp, pacchi di sale e materiale vario. |
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BOLZANO; 19 -21 MARZO CONVEGNO SULL´USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI FUTURE IPM |
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Dal 19 al 21 marzo a Riva del Garda si terrà un congresso sull´uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Future Ipm Integrated Pest Management; a convegno 500 esperti mondiali sulla difesa fitosanitaria "verde". È organizzato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all´Adige in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg. Si tratta di un appuntamento chiave in tema di sostenibilità in agricoltura che vedrà confrontarsi quasi 500 esperti da tutto il mondo sulla difesa fitosanitaria "verde". L´evento è organizzato nell´ambito del Progetto europeo "Pure - Innovative crop protection for sustainable agriculture" a cui hanno aderito importanti organizzazioni come l´International Biocontrol Manufacturers´ Association (Ibma), International Organisation for Biological Control (Iobc), la Network of Excellence Endure. Si farà il punto sugli strumenti tecnici ed innovativi che possano permettere il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva europea 2009/128 per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. I temi trattati saranno diversi: dalla normativa europea e nazionale a specifici casi di studio di applicazione della difesa integrata, dagli strumenti innovativi e di tecniche non chimiche di difesa delle colture alle nuove attrezzature di irrorazione. L´utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi chimica è in continua riduzione in Italia. Secondo i dati Fao, ad esempio, dal 2007 al 2010 l´uso di insetticidi in Italia è calato del 20% e quello dei fungicidi del 14% grazie all´introduzione di tecniche di monitoraggio di patogeni e parassiti e la razionalizzazione dell´applicazione dei trattamenti. L´obiettivo futuro dell´Europa è aumentare questa tendenza proteggendo i cittadini e l´ambiente da ogni possibile rischio legato all´uso di molecole di sintesi. Al tal fine, a recepimento della direttiva 2009/128/Ce che istituisce un quadro per l´azione comunitaria, ai fini dell´utilizzo sostenibile dei pesticidi è stato emanato il Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150. Il decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, meglio definiti in Italia con il termine ‘prodotti fitosanitari´ per ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull´ambiente e sulla biodiversità e promuovere l´applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici. In particolare prevede la definizione di un Piano d´Azione Nazionale che definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell´utilizzo dei prodotti fitosanitari e promuove lo sviluppo e l´introduzione della difesa integrata e di metodi di produzione o tecniche di difesa alternativi, mantenendo al contempo una produzione sostenibile ed elevati livelli di qualità. La difesa integrata è uno dei punti d´orgoglio per il Trentino-alto Adige. Con l´ampia adozione della difesa integrata e di tecniche avanzate come la confusione sessuale il Trentino-alto Adige è all´avanguardia in Europa per l´uso razionale e sostenibile dei prodotti fitosanitari. La Fondazione Edmund Mach con il suo impegno nella ricerca di bioagrofarmaci, metodi di confusione sessuale e selezione di varietà resistenti è assieme alla ricerca applicata del Centro di Sperimentazione Laimburg uno dei centri di ricerca europei maggiormente impegnati su questo fronte. Http://futureipm.eu/ |
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SALAME CACCIATORE: CRESCE DEL 9% LA PRODUZIONE NEL 2012
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Dal Consorzio di tutela dei Salamini Italiani alla Cacciatora giungono i dati del 2012: sono stati prodotti e certificati quasi 12.500.000 di “Cacciatori”, ovvero circa 3.650.000 Kg, per un giro d’affari alla produzione vicino ai 30 milioni di Euro. Anche sul fronte dell’export il dato è positivo, con una stima di 400.000 Kg di prodotto destinato ai Paesi oltre confine. Dunque grandi numeri per questo piccolo salume, dal peso - al consumo - generalmente inferiore ai 200g, che tra i salami tutelati Dop (Denominazione origine Protetta) e Igp (Indicazione Geografica Protetta) si conferma al primo posto, rappresentando il 65% della produzione. Recentemente il Consorzio ha anche acquistato dei dati di mercato sulle vendite dalla società specializzata Symphony Iri. Risulta che il Cacciatore rappresenti il 26% delle vendite complessive di salamini e difenda bene la sua quota anche all’interno del comparto salumi. “I dati sono senza dubbio positivi, anche considerando che nel 2012 praticamente tutta la produzione è stata realizzata dalle aziende aderenti al Consorzio Cacciatore, a conferma del valore riconosciuto non solo al prodotto ma anche alla costante attività di tutela svolta dal Consorzio” ha commentato il Presidente Lorenzo Beretta. Tra le chiavi del successo del Cacciatore vi è la particolare praticità d’uso: è infatti uno dei pochi salumi che si prestano ad essere consumati come snack. Inoltre il suo gusto dolce riscuote l’apprezzamento di un gran numero di persone. E poi ci sono i vantaggi del marchio Dop, a garanzia di un prodotto di qualità, certificato e controllato. Consorzio Cacciatore Costituitosi a maggio del 2003, con lo scopo di proteggere e promuovere i Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, il Consorzio Cacciatore rappresenta oggi 26 aziende. I consorziati hanno una etichettatura comune e uniforme (un tassello consortile di facile e d’immediata identificazione) per facilitare la riconoscibilità del prodotto per il consumatore. Il Consorzio ha la facoltà di agire su tutta la filiera del prodotto Salamini Italiani alla Cacciatora Dop, anche verso i soggetti non consorziati; dispone di poteri di vigilanza, grazie anche a propri “agenti vigilatori” in grado di contrastare abusi, imitazioni, atti di pirateria e contraffazione su tutto il territorio nazionale e non solo. E’ promotore di programmi per migliorare la qualità della produzione in termini di sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali del prodotto tutelato. Il riconoscimento del Consorzio da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – avvenuto nel 2005 – lo rende l’organo ufficialmente accreditato a svolgere le funzioni di informazione, tutela e valorizzazione dei Salamini Italiani alla Cacciatora Dop |
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IL PANINO GIUSTO PER TE: VINCI E VOLA
A LONDRA CON ALESSANDRO BORGHESE!
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Fino al 10 aprile è online il contest Panino Giusto dedicato agli appassionati del panino. Al via Il Panino Giusto per te, l’appetitoso web contest ideato da Panino Giusto per festeggiare l’apertura ad aprile del suo primo locale a Londra. Il brand milanese, che in oltre 30 anni di storia ha nobilitato il panino rendendolo un’alternativa di qualità alla ristorazione tradizionale, lancia oggi una sfida a colpi di creatività, gusto e passione. Dall’11 marzo al 10 aprile 2013, tutti gli estimatori del panino avranno l’opportunità di vincere un viaggio di due giorni a Londra in compagnia dello chef Alessandro Borghese, testimonial di Panino Giusto. Partecipare è semplicissimo: basta registrarsi sul sito www.Ilpaninogiustoperte.it e creare con pochi click il proprio panino ideale. Due le categorie in gara: fan e foodie. Gli utenti appassionati – fan – potranno creare il proprio panino scegliendo e abbinando alcuni ingredienti tra quelli indicati dai Maestri del Panino e dallo chef Alessandro Borghese. Il contest, accessibile anche tramite Facebook e presto disponibile anche su applicazione mobile iPhone/ipad, è aperto anche agli esperti gourmet con una sezione speciale riservata ai food blogger. Per i foodie che accetteranno la sfida, la mission sarà creare un panino vegetariano, scegliendo liberamente gli ingredienti. A decretare i vincitori delle due categorie sarà la giuria di qualità, composta dai Maestri del Panino e dallo chef Alessandro Borghese, che premierà l’originalità, il gusto e l’effettiva commerciabilità delle proposte. Una selezione di 19 panini, tra i migliori della categoria fan, sarà poi pubblicata sul sito e sottoposta al vaglio della giuria popolare, che eleggerà un terzo e ultimo vincitore, scegliendo la proposta più gustosa. I fortunati trionfatori voleranno a Londra insieme ad Alessandro Borghese per trascorre un’esclusiva serata nel nuovo locale di Panino Giusto e vivere esperienze indimenticabili nel cuore della capitale europea più trendy. Inoltre i vincitori avranno anche la soddisfazione di trovare la propria creazione tra i panini proposti nel loro locale Panino Giusto preferito per una settimana. Spazio quindi alla creatività e che vinca il Panino migliore! Regolamento completo su: http://www.Ilpaninogiustoperte.it Contatti www.Paninogiusto.it |
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IL CONSORZIO VIRGILIO IN DISPENSA NELLA CUCINA DE
I MENÙ DI BENEDETTA
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La qualità dei prodotti Virgilio incontra la simpatia e l´abilità in cucina di Benedetta Parodi; dal mese di marzo, infatti, il latte, il mascarpone e il Grana Padano del Consorzio Virgilio saranno "ospiti fissi" del programma I Menù di Benedetta in onda su La7, tutti i giorni dal lunedì al venerdì prima del Tg serale e in replica su La7d. I prodotti Virgilio, infatti, saranno sia la base e sia, a seconda dei menù, i protagonisti di alcune delle prossime ricette de I Menù di Benedetta e comunque una presenza fissa in dispensa fino a fine stagione. Al Consorzio Virgilio la qualità e la provenienza delle materie prime è da sempre controllata con rigore e scrupolo: solo il latte 100% italiano proveniente dai propri soci viene utilizzato nella preparazione sia della cremeria sia dei formaggi, rendendo ogni singolo prodotto un´eccellenza in fatto di qualità e genuinità, secondo la migliore cultura gastronomica italiana |
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SOFFICI E GOLOSE SORPRESE PER LA PASQUA 2013 DI RAINBOW
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Arriva la festa più dolce dell’anno, la Pasqua! Un importante momento di serenità e gioia da condividere in famiglia, ideale per scambiarsi dolci soprese. Quelle di quest’anno saranno ricchissime: idee deliziose e regali speciali dedicati al mondo dei piccoli e ispirati ai protagonisti dei fortunati film di animazione targati Rainbow. Scopriamoli insieme… Sorini, storica azienda dolciaria specializzata nella produzione di cioccolato, dedica un uovo in cioccolato al latte da 220 grammi ai simpatici eroi del film di animazione Gladiatori di Roma 3D, che ha accompagnato grandi e piccini nelle sale cinematografiche lo scorso autunno. I bambini potranno divertirsi a rivivere le coraggiose avventure di Timo, gladiatore in erba, con le tante soprese collezionabili ispirate al film e racchiuse nell’uovo di cioccolato: un bellissimo medaglione bronzeo, come quello degli antichi romani, una spada gonfiabile, puzzle e sticker di tutti i principali character del film. (prezzo indicativo uovo Gladiatori di Roma 3D by Sorini: 7,90 Euro) Sorprese magiGolose aspettano le fan delle mitiche eroine Winx, protagoniste in tv con le amatissime serie Winxclub, giunte alla quinta stagione. Balocco, azienda dolciaria piemontese leader sul mercato, presenta una soffice torta da 500 grammi con zucchero a velo racchiusa in una splendida scatola di latta firmata Winx. Dopo aver gustato la torta, la latta colorata diventerà uno speciale scrigno per i giochi e le piccole gioie di tutte le bambine. (prezzo indicativo Torta Winxclub by Balocco: 5,49 Euro) Per informazioni: http://www.Sorini.it/ Per informazioni: http://www.Balocco.it/ |
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ILLYCAFFÈ È PARTNER UFFICIALE DI EXPO 2015 PER IL CLUSTER CAFFÈ
L’AZIENDA TRIESTINA CURERÀ L’IDEAZIONE E LA GESTIONE DEI CONTENUTI NELL’AREA DEDICATA AL CAFFÈ
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illycaffè è il partner ufficiale di Expo 2015 per l’ideazione e la gestione di contenuti, esposizioni ed eventi dedicati al caffè, nell’area comune del Cluster tematico. È stato annunciato questa mattina da Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015, e da Andrea Illy, Presidente e Amministratore Delegato di illycaffè. L’esposizione universale, che avrà sede a Milano ed è intitolata “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, darà visibilità alle tradizioni, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione. In questo contesto si inserisce la proposta dell’azienda triestina: un programma articolato, volto a diffondere la cultura del caffè e a farne conoscere l’importanza per il sistema socio-economico globale. Illycaffè è stata scelta per avere proposto un approccio olistico al tema, in grado di valorizzare la partecipazione dei Paesi ospiti, rendendo possibile la collaborazione tra le diverse culture, in coerenza con i valori che guidano l’Expo. Il progetto nasce dalla sinergia tra il know-how, l’esperienza e le relazioni maturate dall’azienda in ottant´anni di storia: un patrimonio unico che ha portato illy a essere riconosciuta in tutto il mondo come specialista dell’autentico espresso italiano. La profonda conoscenza del mondo del caffè e dei Paesi coltivatori, la ricerca dell’eccellenza, l’innovazione, l’orientamento allo sviluppo sostenibile, la capacità di creare eventi culturali e artistici sono i motori del programma messo a punto da illycaffè per l’area comune del Cluster, che sarà diretto da Roberto Morelli, Business Development Manager dell’azienda triestina. “Siamo orgogliosi di essere stati scelti come partner di Expo 2015. È per noi un’occasione unica di scambio e cooperazione”, ha dichiarato Andrea Illy. “Costruiremo e offriremo ai visitatori un’esperienza completa intorno al mondo del caffè e dei Paesi da cui proviene. Attraverso mostre, eventi e iniziative multimediali porteremo alla conoscenza di un pubblico internazionale la storia, il sapere, l’innovazione, il gusto e la passione che guidano la nostra azienda e che si trovano in ogni tazzina del nostro caffè”. “Grazie al progetto che illy ha sviluppato per Expo Milano 2015, il Cluster del caffè sarà uno degli spazi espositivi più divertenti e attrattivi”, ha spiegato Giuseppe Sala. “Con l’azienda di Trieste, l’abilità e l’esperienza italiana nel caffè sarà ben rappresentata all’interno dell’Esposizione Universale. Il Cluster diventerà, infatti, una produttiva piazza di incontro e di scambio, il luogo adatto in cui far nascere nuove sinergie tra le realtà più dinamiche del settore e attivare collaborazioni che daranno i loro frutti in futuro”. Si tratterà della più lunga manifestazione mai realizzata dedicata al caffè, resa possibile grazie a un´innovativa forma di collaborazione tra le istituzioni e un attore privato, cui si aggiunge il supporto fondamentale del Comune di Trieste, polo di riferimento europeo per il caffè, e di partner che rappresentano le eccellenze italiane nel mondo, come Eataly. Verrà proposto un percorso nel mondo del caffè fatto di aree espositive e di un fitto calendario di eventi rivolti ai visitatori di Expo Milano 2015: dagli incontri divulgativi alle degustazioni, dai convegni all´intrattenimento. Nell’area comune sarà esposto il reportage di Sebastião Salgado, omaggio alle persone, alla storia, alle tradizioni e alla natura dei Paesi da cui proviene il caffè. Un viaggio fotografico attraverso i Paesi produttori di caffè realizzato per illy a partire dal 2002 con l’intento di raccontare la vita e il lavoro dei coltivatori e la bellezza di quelle regioni. E, grazie alla rete di relazioni internazionali sviluppate dall’azienda nel corso degli anni, Expo 2015 sarà parte del programma di promozione e sviluppo del mercato dell´Ico (International Coffee Organization), punto di riferimento per tutto il settore. Attraverso strumenti multimediali e modalità interattive sarà poi possibile condividere l’esperienza del mondo del caffè in tempo reale anche al di fuori del sito espositivo e con i Paesi ospiti. Una particolare attenzione alla sostenibilità caratterizzerà l’intero progetto. Gli allestimenti saranno realizzati in materiali ecosostenibili: polvere di caffè esausta darà forma a oggetti di uso comune o a speciali allestimenti e saranno realizzati capi di abbigliamento in fibra di caffè. Nello spazio caffetteria si potranno naturalmente degustare le diverse preparazioni illy studiate e proposte dall’Università del caffè, mentre nello shop si potranno acquistare tutti i prodotti a marchio illy e Gruppo illy. E, per completare l’esperienza dell’espresso, affiancando il piacere estetico a quello gustativo, sarà creata per l´occasione una collezione di tazzine decorate dedicate a Expo 2015. Illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend di caffè espresso ed è marca leader nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. Illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 100.000 fra i migliori ristoranti e bar. Espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi oltre 30 Paesi con all’attivo più di 230 locali. Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro di eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società impiega circa 800 persone e ha realizzato nel 2011 un fatturato consolidato di 342 milioni di euro. Illy acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato. Expo 2015 è la società che organizza e gestisce l’evento Expo Milano 2015. È nata nel dicembre 2008 e ed è costituita da Governo della Repubblica Italiana (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato. Informazioni e aggiornamenti sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e sulle attività di Expo 2015 Spa sono disponibili sul sito www.Expo2015.org |
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TRUDI EASTER 2013: CON TRUDI, LE SORPRESE DI PASQUA SONO PIÙ DOLCI!
MINI DUETS PASQUA – SWEET COLLECTION
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Coniglietti e pulcini sono dei veri mattacchioni: instancabili, approfittano delle loro dimensioni… in miniatura, per giocare a nascondino fra allegri gusci colorati! Le originali uova rosa o arancioni, adornate da fiocchetti e da un decoro di passamaneria, si trasformano infatti in un paffuto coniglietto e in un delizioso pulcino, per un divertente augurio di buona Pasqua a tutti coloro che li stringeranno fra le mani! L´uovo si rovescia e diventa pulcino o coniglietto! Mini duets, appunto! Ma i Mini Duets non sono gli unici a stupire con insolite vesti… Papera con Fiore – Trudini Ad osservarli incuriosita, tra i giunchi dello stagno, intravediamo una piccola e simpatica paperella. Anche lei vuole farsi notare in tutta la sua colorata bellezza: si tuffa, si immerge e mette in atto divertenti giochi d’ acqua! Ma bisogna vestirsi elegantemente in un giorno così speciale… sembra pensare la Papera! Ecco dunque un divertente “abbigliamento” improvvisato per l’occasione: un lezioso copricapo a forma di campanula dai vivaci toni del rosa, grazie al quale darsi buffamente delle arie tra l’erbetta verde! Trudi Collectable Sono i più piccoli della famiglia, pronti più che mai per una lunga stagione di giochi e divertimento: gli amici del mondo Trudi Collectable! Apre la fila con i suoi buffi movimenti un simpatico Paperotto della Sweet Collection: le sue allegre e morbide piume gialle riflettono i colori del sole! Desiderosi di ricevere tante coccole, compaiono timidamente il minuscolo Coniglietto della linea Trudini Classic ed il piccolo Agnello di Trudini Soft: un elegante fiocchetto verde ed un pelo incredibilmente morbido sono i segni distintivi della sua infinita dolcezza! Classic Babies Esce dalla tana anche Mamma Coniglio, pronta a rassicurare il suo piccolo in un gesto di infinita protezione! Il coniglietto fa timidamente capolino fra le zampe: è trepidante nell’attesa di conoscere tutti gli amici della fattoria ed unirsi ai loro momenti di gioco |
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A PASQUA PORTA IN TAVOLA
“LA PASQUALINA” DI SALUMIFICIO PEDRAZZOLI
LA MORTADELLINA IGP BOLOGNA SI VESTE A FESTA!
UN INUSUALE “UOVO DI PASQUA” DEDICATO A CHI AMA I SALUMI DELLA TRADIZIONE:PREPARATI CON INGREDIENTI SEMPLICI E NATURALI, COTTI IN STUFA E LEGATI A MANO
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Salumificio Pedrazzoli - azienda italiana di origini mantovane nata nel 1951 oggi leader nella produzione di salumi biologici ai quali affianca la produzione di salumi tradizionali – in occasione della Pasqua presenta la nuova “Pasqualina” una squisita Mortadellina Igp Bologna da 1 kg, travestita per l’occasione da uovo di Pasqua. Le Mortadelle Igp Bologna – proposte nel formato da 1 kg - di Salumificio Pedrazzoli basano la loro qualità su particolari caratteristiche di tipicità. Per le nuove Mortadelle Igp Bologna, Salumificio Pedrazzoli utilizza esclusivamente carni di suini pesanti nazionali: spalla sgrassata, rifilatura di prosciutto fresco, gola, trippini di suino e guanciale a cubetti. A queste carni aggiunge sale, pepe bianco macinato e nero in grani, macis e coriandoli macinati, polpa d´aglio fresco. Tutti ingredienti semplici e naturali che ancora oggi costituiscono i segreti di una lavorazione che non prevede l´utilizzo grasso e cotenna in emulsione conferendo al prodotto ottima qualità e facile digeribilità. Senza glutammato monosodico, senza polifosfati, senza emulsionanti, senza aggiunta di acqua, con una quantità di sale inferiore al 2%, senza glutine e lattosio, le Mortadelle Igp Bologna di Salumificio Pedrazzoli si confermano prodotti di altissima qualità. Profilo Salumificio Pedrazzoli - www.Salumificiopedrazzoli.it |
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BASTA CON IL SOLITO UOVO! PER PASQUA SCEGLI LA CREATIVITÀ E LA SIMPATIA!
SORPRENDI TUTTI CON M&M’S!
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M&m’s celebra la Pasqua reinterpretando il look delle sue celebri lenti al cioccolato. Nasce una Limited Edition sfiziosa e glam, con colori primaverili e grafiche pasquali! La Pasqua è alle porte! Sei in cerca di un’alternativa accattivante alle comuni e convenzionali uova al cioccolato per festeggiare in modo originale e divertente una delle più golose ricorrenze annuali? Sorpresa! Quest’anno il colorato mondo M&m’s presenta un’esclusiva Limited Edition: a Pasqua, infatti, le storiche arachidi ricoperte di cioccolato al latte indosseranno i nuovi colori della primavera - rosa, verde, azzurro o giallo - e sfoggeranno speciali e simpatiche grafiche pasquali! Grazie a queste quattro nuance pastello, i tradizionali colori della Pasqua, le mitiche lenti al cioccolato M&m’s vogliono esprimere tutta la gioia, l’effervescenza e la voglia di rinnovamento dell’atmosfera pasquale e primaverile! Non solo idea regalo per stupire, coccolare e trasformare la Pasqua in una festa divertente e colorata, le M&m’s pasquali rappresentano anche un tocco speciale per creare o decorare con successo sfiziose ricette e memorabili dolci grazie all’eccezionale accostamento di peanuts e cioccolato al latte. Con i toni della primavera e le grafiche pasquali, questa Limited Edition firmata M&m’s vestirà a festa la tua tavola e tutta la casa! M&m’s Limited Edition di Pasqua: gustose arachidi ricoperte da cioccolato al latte, racchiuse in un croccante guscio colorato verde, rosa, azzurro o giallo. Formato: pouch da 195 gr Prezzo consigliato: 2,99 € |
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PRIMAVERA, VOGLIA DI PIC NIC E GRIGLIATE: FILENI AMPLIA LA LINEA LEGGIADRE CON GOLOSE NOVITÀ A BASSO CONTENUTO DI GRASSI
NON SOLO PANATI: LA LINEA LEGGIADRE DI FILENI SI ARRICCHISCE
DI NUOVI PRODOTTI FRESCHI, PREPARATI SENZA CONSERVANTI AGGIUNTI E CON POCHI GRASSI.
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L’arrivo della Pasqua e l’avvicinarsi della primavera aprono tradizionalmente le porte alla bella stagione. In vista delle prossime occasioni conviviali all’aria aperta e delle amatissime grigliate con gli amici, Fileni – terzo produttore avicolo nazionale e primo nel comparto delle carni bianche biologiche – arricchisce la linea Leggiadre con una serie di squisite novità. Alle cotolette di pollo panate e cotte in forno senza l’impiego di olio fritto (nelle varianti Leggiadre Classiche, Leggiadre Spinaci e Leggiadre Prosciutto e Formaggio), si aggiungono così gli Hamburger, gli Spiedini e le Salsicce. Tutti prodotti freschi e stuzzicanti, da cuocere in padella, in forno o sulla griglia, per fare il pieno di gusto, allegria e benessere. “Il benessere nutrizionale e la cura nella scelta degli ingredienti sono la cifra distintiva della linea Leggiadre, con la quale, primi in Italia, abbiamo introdotto la tecnologia ‘no fry’. Con la stessa attenzione per la salute dei nostri consumatori, abbiamo messo a punto le nuove referenze fresche: prodotti appetitosi e ricchi di gusto, adatti ad essere integrati in un regime di corretta alimentazione, grazie al ridotto contenuto di grassi e all’assenza di conservanti aggiunti”, sottolinea Roberta Fileni, Direttore Marketing e Comunicazione di Fileni. Già disponibili all’interno dei punti vendita della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata, i prodotti freschi della linea Leggiadre sono pensati per rispondere ai bisogni del consumatore italiano. Dati Nielsen indicano, infatti, come, rispetto alla media Ue, gli italiani affidino ad una sana alimentazione come strumento privilegiato per perdere di peso (nell’83% dei casi). Leggiadre Fileni – i Freschi Hamburger: deliziosi medaglioni realizzati con un mix delle migliori carni di pollo e tacchino, per un piatto sfizioso e delicato. Senza conservanti aggiunti e con il 5,5% di grassi. Spiedini: bocconcini di pollo e tacchino inanellati insieme a gustose fette di peperone. Assicurano bontà e leggerezza, grazie al ridotto contenuto di grassi (il 6%). Realizzati senza l’aggiunta di conservanti. Salsicce: Faranno la gioia dei più piccoli e stuzzicheranno il palato dei grandi queste golose salsicce a base di pollo e tacchino, selezionati secondo i più rigorosi standard qualitativi. Le salsicce Leggiadre rinunciano ai conservanti aggiunti e ai grassi (l’8,5%), ma non al gusto. Il Gruppo Fileni Presente sul mercato dal 1970, il Gruppo Fileni è il terzo produttore italiano nel comparto avicunicolo e primo, in Italia ed Europa, per le carni avicole biologiche. Con i marchi Fileni, Club dei Galli, Magic e Almaverde Bio, attraverso una presenza capillare presso i canali Gdo, Gda, Normal Trade, Ho.re.ca e tramite una serie di collaborazioni con importanti player industriali, Fileni conta oggi su un fatturato di circa 310 milioni di euro (2012). Con sede a Cingoli (provincia di Macerata), il Gruppo ha espresso negli anni numerosi primati: dalla realizzazione del primo stabilimento dedicato ai piatti pronti (1989) all’avvio della produzione biologica (2001) alla messa a punto del sistema di cottura ‘no fry’ (2008). Il rispetto dell’ambiente e il benessere degli animali sono al centro dell’impegno di Fileni, che continua a investire in innovazione tecnologica sul fronte della sostenibilità. Per maggiori informazioni: www.Fileni.it |
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AL BIRICHIN DI TORINO SI ASSAPORANO ‘EMOZIONI DAL MONDO’
LE SUGGESTIONI DI ALCUNE TRA LE CITTÀ E CULTURE CULINARIE PIÙ AFFASCINANTI DEL MONDO
VIVONO NEI MENU DI 8 SERATE SPECIALI
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Cos’è il viaggio? E, soprattutto, quanti modi esistono per ‘viaggiare’ e assaporare le emozioni che il viaggio offre? ‘L Birichin, ristorante torinese dello chef Nicola Batavia, propone ‘Emozioni dal Mondo’, un ciclo di cene che farà scoprire ai gourmet e non solo che il cibo può farci ‘viaggiare’ in alcune delle più affascinanti città del mondo e conoscere le loro cucine. Sì, perché se il viaggio è un’esperienza che cambia la prospettiva con cui guardiamo e ‘sentiamo’ il mondo, anche la cucina può essere ‘viaggio’, attraverso i sensi e le suggestioni che ad essi offre. Proprio il viaggio è uno dei pilastri su cui lo chef Nicola Batavia ha costruito la sua proposta e, quindi, quella del suo Birichin. Perché nel viaggio c’è un ‘ingrediente’ indispensabile alla creatività – e quella culinaria non fa eccezione: la scoperta. Ancora oggi Nicola Batavia viaggia nel mondo per scoprire ingredienti, usanze, tecniche. E persone, soprattutto, che ne custodiscono il segreto. La cucina del Birichin ‘ricostruisce’ quest’esperienza, mettendo in ogni piatto quanto lo chef ha imparato a conoscere direttamente nel suo viaggiare. I clienti la completano, interpretando i sapori con la propria personale sensibilità e scoprendone sfumature diverse. Lo ‘spirito del viaggio’ vive dunque al Birichin in queste 8 serate, ognuna dedicata a una diversa città che lo chef Batavia ha conosciuto, guidato dalla sua passione, ognuna con la sua diversa cultura culinaria, con le sue suggestioni ed emozioni tutte da vivere attraverso il cibo. San Pietroburgo – “Dagli Zar ai Savoia – Sapori tra il Baltico e il Mediterraneo” – venerdì 15 marzo Casablanca – “Mediterraneo – Suggestioni di gusto da Derb Omar a Porta Palazzo” – venerdì 22 marzo Pechino – “Sulle vie del tè – Contaminazioni culinarie tra Pechino e il Piemonte” – venerdì 29 marzo New York – “Bit the Big Apple – L’emozione di New York nel cibo italiano” – venerdì 5 aprile Doha – “Miraggi di gusto – Incontro tra cultura araba e italiana” – venerdì 12 aprile Torino – “A Casa” – venerdì 19 aprile Per prenotare: tel. 011 657457 – cell. 334 8740797 – batavia@birichin.It |
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GINROSA: MILANO RISCOPRE IL SUO APERITIVO ROSSO
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Una città che ha elevato l’aperitivo a un rito irrinunciabile, un bar storico del centro, un distillato dal color fuoco, questi sono gli tre ingredienti che hanno creato il successo del Ginrosa. Ginrosa – L’aperitivo rosso di Milano L’aperitivo Ginrosa è l’aperitivo italiano per eccellenza. Gli ingredienti della ricetta, tenuta ben stretta dalla famiglia De Luca, attuale proprietaria del locale, sono un infuso di erbe aromatiche e soluzione idroalcolica. La nota spiccata data dal rabarbaro ne fa l’originalità. Brevettato più di 70 anni fa, il Ginrosa esisteva già nell’800 sotto il nome di “Mistura Donini”, creato dal fratello farmacista del proprietario di allora, il Sig. Donini. In seguito, il primo aperitivo elaborato fu il Costumè Canetta, a base di vino bianco, alcool e infuso di fiori d’assenzio. Veniva preparato in laboratori annessi al locale e lì imbottigliato. Al momento della mescita veniva rinfrescato e servito con ghiaccio e scorza di agrumi. Nel 1910 venne aggiunto tra gli ingredienti il Bitter e finalmente nel 1930 venne creata la formula che ha dato vita all’attuale aperitivo. Ginrosa deve essere servito sempre ghiacciato e shakerato. L’aggiunta di una scorza di arancia ne migliora il profumo, entrando in perfetta sintonia con le essenze aromatiche già presenti. Inoltre, Ginrosa si presta a tantissimi cocktail, basta la creatività di un’ottimo barman per esaltare le sue doti e renderlo protagonista di grandi drink. “Il” Ginrosa – Un locale al centro della vita milanese Nel 2003 il Ginrosa ha ricevuto la distinzione di Locale Storico d’Italia. Questo riconoscimento ne sottolinea la storia, passata e odierna. Tutto ebbe inizio all’indomani dell’Unità d’Italia, nel centralissima piazza San Babila dove vennero eretti due palazzi in stile veneziano in onore della città lagunare. In uno di questi fu aperta la Bottigliera del Leone, antico e primo bar della piazza, famoso per i suoi vini e acquavite. Nel 1885 il locale divenne famoso per uno speciale aperitivo, il Costumè Canetta a base di fiori di assenzio distillati e dal gusto piuttosto dolciastro. Poi all’inizio del 900, il locale fu ceduto a Luigi Donini che lo trasformò in un caffè e modificò la formula del famoso aperitivo aggiungendo del Bitter. Nel 1930 il locale venne nuovamente ceduto. Fu il nuovo proprietario a inventare l’aperitivo di oggi e a modificare in suo onore il nome del locale in Ginrosa. Nel tempo ha accolto nelle proprie mura intellettuali, politici e personaggi famosi del mondo delle arti. Oggi, il Ginrosa è sempre vivace. Nel cuore pulsante della città, accoglie ogni giorno (eccetto la domenica) i propri clienti dalle h7.00 del mattino con una fragrante colazione fino alle h21.00 dell’aperitivo. Una giornata milanese come le altre, scandita dai momenti chiave della giornata, dalla colazione al pranzo per finire con il rito dell’aperitivo. Inoltre, è importante segnalare la ricchezza della sua enoteca: vini italiani e stranieri di pregio come il Barolo o grandi Borgogna o Champagne trovano posto nella sua selezione molto curata. Il Ginrosa va molto fiero della sua ampia collezione di whisky, cognac, grappe e acquaviti di altissimo livello. Una famiglia per la quale la qualità del servizio è tutto. Nel 2000, Franco De Luca e la sua famiglia hanno rilevato il Ginrosa e sanno far tesoro del passato di prestigio del locale. Continuano a tramandare la sua storia e a mantenere alta la qualità del servizio. Ne è la prova la solidissima base di clienti affezionati che andando a fare la colazione e a prendere l’aperitivo amano essere accolti con rispetto e attenzione, come di casa. Www.gin-rosa.it |
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