|
|
|
MERCOLEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
|
|
|
"SIMPOSIO EUROPEO DI BIOPATOLOGIA" |
|
|
|
|
|
Parigi,
27 marzo 2013 - Il 13 e 14 giugno 2013
si svolgerà a Parigi, in Francia, una conferenza intitolata "Simposio
europeo di biopatologia" (European Symposium of Biopathology).
La
biopatologia è lo studio della struttura dettagliata di organi, tumori e
strutture biologiche simili. Basata sulla biologia molecolare e sulla patologia
clinica, essa fornisce un collegamento tra biomarcatori dei tessuti e terapia
mirata, indicando i bersagli molecolari di farmaci specifici come gli anticorpi
terapeutici o le piccole molecole.
La
conferenza sarà un forum per patologi, oncologi, biologi molecolari e
industriali per discutere alcune delle ultime tendenze e sviluppi in questo
campo.
Per
ulteriori informazioni, visitare:
http://symposium-biopathology.Eu/
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
EMILIA ROMANGNA: BENESSERE ANIMALE, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA LA NUOVA LEGGE. NORMATIVA ALL´AVANGUARDIA |
|
|
|
|
|
Bologna, 27 marzo 2013 – “Viene migliorata ulteriormente una normativa
che è già all’avanguardia a livello
nazionale nella tutela del benessere degli animali”.
L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna,
Carlo Lusenti, ha così commentato la legge approvata ieri dall’Assemblea legislativa regionale che
modifica e integra la legge regionale 5/2005 “Norme a tutela del benessere
animale”.
Importante e innovativo, ha osservato Lusenti, l’articolo che introduce
la possibilità per la persona ricoverata di farsi portare il proprio animale da
compagnia all’interno delle strutture di cura pubbliche e private accreditate
nelle ore di visita.
“La presenza dell’animale - ha sottolineato l’assessore - agisce
direttamente sul benessere fisico e psichico della persona malata. E’ questa
una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o
nelle fasi più avanzate della malattia”.
“Non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia – ha aggiunto –
se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune
strutture. In questo senso, l’iniziativa della Regione Emilia-romagna è una
assoluta novità”.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale
approverà un provvedimento che disciplina l’accesso degli animali nelle
strutture di cura.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
REGIONE TOSCANA: ESENZIONI DAL TICKET PER MOTIVI DI REDDITO SCADENZA PROROGATA AL 31 OTTOBRE |
|
|
|
|
|
Firenze, 27 marzo 2013 - Prorogata fino al 31 ottobre la scadenza delle
esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito. Con
una delibera appena approvata, la giunta ha deciso di prorogare di 7 mesi la
validità degli attestati con codice di esenzione E01, E03, E04, che erano in
scadenza al 31 marzo.
L’esenzione dal ticket per reddito (come previsto dal Decreto
ministeriale 11/12/2009) non è autocertificata dal cittadino all’atto
dell’erogazione della prestazione, ma è rilevata dal medico prescrittore che,
al momento di ogni prescrizione di assistenza specialistica ambulatoriale,
riporta sulla ricetta del Ssn il relativo codice di esenzione, acquisendolo, o
mediante l’esibizione dell’attestato in possesso dell’assistito, o, quando
possibile, per via informatica, attraverso la consultazione dei soggetti esenti
resi annualmente disponibili mediante la funzionalità del Sistema Tessera
Sanitaria.
Sono tuttora in via di completamento le procedure di adeguamento del
sistema informativo regionale per facilitare la diretta consultazione e
rilevazione del diritto all’esenzione da parte dei medici prescrittori, in modo
tale che progressivamente il medico potrà recepire l’informazione dal Sistema
Informativo Regionale del Sst al momento della compilazione della ricetta
elettronica.
Per ridurre i disagi ai cittadini interessati e facilitare l’esercizio
del loro diritto all’esenzione dal ticket per motivi di reddito, la giunta ha
deciso la proroga della validità degli attestati. Quindi, dal 1° aprile al 31
ottobre 2013, i cittadini che si avvalgono degli attestati di esenzione E01,
E03, E04 in scadenza il 31 marzo possono continuare ad avvalersene sotto la
propria responsabilità, e solo nel caso in cui permangano le condizioni
personali e di reddito previste dall normativa vigente.
Dal 1° novembre 2013 si prevede che per i cittadini inclusi negli
elenchi ministeriali degli assistiti esenti, annualmente aggiornati sulla base
delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps,
l’informazione relativa alla sussistenza della condizione di esenzione per
reddito sarà rilevata, per via informatica, dal medico all’atto della
prescrizione sanitaria.
Queste, lo ricordiamo, le categorie degli aventi diritto all’esenzione:
- cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque
anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore
a 36.151,98 euro (E01);
- disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo
familiare con un reddito (E02) complessivo inferiore a 8.263,31 euro,
incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di
ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico(E03);
- titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro
familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito
complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in
presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a
carico (E04).
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROGETTO EUROPEO NATHCARE, SI CERCANO COLLABORATORI
|
|
|
|
|
|
Trento,
27 marzo 2013 - Il Dipartimento lavoro e
welfare della Provincia autonoma di Trento cerca collaboratori per l´attuazione
di un progetto europeo denominato “Nathcare (Networking Alpine Health for
Continuity of Care - Rete alpina per un´assistenza sanitaria continuativa), finanziato
nell’ambito del programma Spazio Alpino. Le domande dovranno pervenire al
Dipartimento lavoro e welfare della Provincia autonoma di Trento (Via Gilli, 4,
38121 Trento) entro le ore 12.00 del giorno 8 aprile 2013.
Gli
avvisi di selezione sono due e riguardano distinte figure professionali. Una si
occuperà di organizzazione, monitoraggio e valutazione, l´altra di compiti
connessi alla gestione amministrativa. Le attività comprendono, in un caso,
gestione progettuale, raccordo operativo con i partner e con l´Azienda
provinciale per i servizi sanitari, monitoraggio e valutazione dei risultati,
supporto alla comunicazione e diffusione dei risultati; nell´altro, supporto
nell’attuazione degli adempimenti amministrativi e contabili, gestione degli adempimenti
connessi alle verifiche del revisore contabile del progetto, redazione di
“activity reports” e “financial reports” di presentazione e della relativa
documentazione, anche in lingua inglese.
Entrambi
gli incarichi si configurano come rapporti di collaborazione coordinata e
continuativa e non costituiscono in alcun caso stabile inserimento nella
struttura organizzativa provinciale. Avranno durata di un anno e saranno
rinnovabili annualmente fino a giugno 2015.
Per
i dettagli delle selezioni e per scaricare i moduli necessari:
http://www.Concorsi.provincia.tn.it/selezioni_concorsi_altre_strutture/pagina26.html
http://www.Concorsi.provincia.tn.it/selezioni_concorsi_altre_strutture/pagina25.html
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BLOCCO OPERATORIO HI-TECH AL NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA L’ALTA DISPONIBILITÀ TECNOLOGICA È UN VANTAGGIO PER I PAZIENTI E GLI OPERATORI |
|
|
|
|
|
Pistoia, 27 marzo 2013 -
Schermi, monitor, collegamenti in rete e connessioni web, telecamera
ambientale ed elevato contenuto tecnologico. Si presentano così le 13 operatorie
del Nuovo Ospedale: nove saranno dedicate all’attività ordinaria, tre agli
interventi in Day Surgery ed una riservata alle emergenze ostetriche. Il dottor
Sandro Giannessi, responsabile dell’area chirurgica, non
nasconde l’impazienza di andare al più presto ad operare
insieme ai suoi colleghi nel nuovo blocco operatorio e spiega quali saranno i
principali vantaggi per i pazienti e gli operatori. “L’informatizzazione in
tutte le sue applicazioni, permetterà l’integrazione tra le 13 sale: i chirurghi
potranno confrontarsi, in tempo reale, sui casi più complessi, senza la
necessità di lasciare il tavolo operatorio. Per le emergenze avremo l’immediata
disponibilità della storia clinica del paziente attraverso l’acquisizione
diretta delle immagini diagnostiche e dei referti grazie al network ospedaliero,
il Ris Pacs (Radiology Information System e Picture Archiving and Communication
System), il sistema già in uso nella Asl3. L’alto profilo tecnologico che sarà
adottato in tutti i processi ottimizzerà la qualità assistenziale: per esempio
da un’unica postazione, l’operatore potrà mettere in funzione varie
apparecchiature, migliorando i tempi dell’intervento e gli standard di
sicurezza. I chirurghi, mentre operano, potranno osservare tramite gli schermi,
in alta risoluzione, le fasi dell’intervento. Avremo a disposizione anche una
telecamera ambientale, prevalentemente utilizzata a scopo didattico per le
videoconferenze così da condividere, con i chirurghi di altre realtà
ospedaliere, anche internazionali, aggiornamenti, informazioni ed esperienze,
per una formazione continua ed una maggiore crescita professionale”.
Il dottor Giannessi ha inoltre aggiunto che le sale
operatorie avranno a disposizione il meglio
dell’attuale strumentazione chirurgica (apparecchi a
ultrasuoni, a radiofrequenza, videocamere, ecc…) per un ulteriore miglioramento
soprattutto della chirurgia laparoscopica, ormai adottata per la gran parte
degli interventi.
Il Blocco Operatorio è situato al secondo piano, nel lato
sud, dove sono concentrate tutte le funzioni a grande impatto tecnologico (come
ad esempio l’Emodinamica). E’ stato concepito rispettando rigorosamente tutte le
normative vigenti e l’osservazione delle buone pratiche. E’ articolato in
diverse aree e accessi dedicati: area “preparazione/risveglio”, zona lavaggio
per il personale sanitario, recovery room (sempre interna al blocco operatorio),
corridoi separati per il passaggio del materiale operatorio sterilizzato
(contiguo alla centrale di sterilizzazione) e per il materiale sporco e anche il
personale accede alle sale da un ingresso “pulito” e dotato di spogliatoi,
divisi per sesso e dotati di servizi igienici. La strutturazione fisica e la
dotazione impiantistica delle sale operatorie si presta ad una gestione
integrata e pluridisciplinare delle specialistiche chirurgiche, nell’ottica del
modello dell’ospedale per intensità di cure. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NUOVO STUDIO PILOTA DI FASE III AVVIATO CON RIVAROXABAN DI BAYER NEI PAZIENTI CON INSUFFICIENZA CARDIACA CRONICA E SIGNIFICATIVA ARTERIOPATIA CORONARICA |
|
|
|
|
|
Berlino, Germania, 27 marzo 2013 – Bayer Healthcare e il
suo partner Janssen Research & Development Llc hanno annunciato oggi
l’inizio dello studio Commander-hf, una sperimentazione clinica pivotale di Fase
Iii che valuterà 2,5 mg di rivaroxaban due volte al giorno nei pazienti con
insufficienza cardiaca (Hf) cronica e significativa cardiopatia coronarica
(Cad). Rivaroxaban è il primo nuovo anticoagulante orale ad essere valutato in
questo gruppo di pazienti che resta ad alto rischio di complicazioni dopo
l’ospedalizzazione per acutizzazione della loro Hf.
L’insufficienza cardiaca costituisce un importante
problema sanitario pubblico in tutto il mondo.
Nei paesi sviluppati è uno dei motivi più comuni di ricovero ospedaliero
e rappresenta un carico importante per il personale e le risorse
ospedaliere. Negli Usa e in Europa tre
quarti di tutti i pazienti ospedalizzati per la prima volta per insufficienza
cardiaca moriranno entro cinque anni.
“Lo studio Commander-hf valuterà se l’aggiunta di basse
dosi di rivaroxaban alla terapia standard possa contribuire a ridurre il rischio
di morte, attacco cardiaco o ictus dopo l’ospedalizzazione in questo gruppo di
pazienti ad alto rischio”, ha affermato Kemal Malik, componente del Comitato
Direttivo di Bayer Healthcare e capo dello Sviluppo Globale.
La Food and Drug Administration ha concesso il
procedimento di “fast track designation” allo studio Commander-hf, per favorire
il processo di sviluppo e accelerare la revisione di rivaroxaban in questa
indicazione.
La sperimentazione valuterà la tollerabilità e
l’efficacia di 2,5 mg di rivaroxaban due volte al giorno rispetto al placebo (in
aggiunta al trattamento standard) nel ridurre il rischio di morte, infarto
miocardico (Im) o ictus in 5.000 pazienti con Hf cronica e Cad significativa
dopo ospedalizzazione. L’endpoint primario di efficacia è il composito di
mortalità per qualsiasi causa, Im o ictus. L’endpoint principale di
tollerabilità è il composito di sanguinamento fatale e sanguinamento in un
organo critico con potenziale disabilità permanente.
Rivaroxaban ha il profilo di indicazioni più ampio tra
tutti i più recenti anticoagulanti orali. Ad oggi il farmaco è approvato per sei
impieghi distinti nell’ambito del tromboembolismo
venoso/arterioso.
Informazioni sul tromboembolismo venoso e arterioso
(Tva)
La trombosi consiste nella formazione di un coagulo
ematico all’interno di un vaso sanguigno, che blocca una vena (trombosi venosa)
o un’arteria (trombosi arteriosa). Il tromboembolismo venoso e arterioso (Tva)
insorge quando un coagulo, o una parte di esso, si stacca e si sposta
all’interno del torrente ematico fino a ostruire un vaso di calibro inferiore.
Ciò può avere come conseguenza un danno a organi vitali, perché i tessuti a
valle del blocco non ricevono più nutrienti e ossigeno.
La Tva è responsabile di numerose gravi condizioni
patologiche potenzialmente fatali:
• Il
tromboembolismo venoso (Tev) insorge quando un frammento di un coagulo formatosi
in una vena profonda, ad esempio in una gamba (evento noto come trombosi venosa
profonda o Tvp), viene trasportato attraverso il cuore nei polmoni, impedendo la
captazione dell’ossigeno. Ciò è noto come embolismo polmonare (Ep), evento che
può essere rapidamente fatale.
• Il
tromboembolismo arterioso insorge quando il flusso di sangue ossigenato dal
cuore verso un’altra parte del corpo (attraverso un’arteria) viene interrotto da
un coagulo ematico. Se questo si verifica in un vaso che rifornisce di sangue il
cervello, può portare a un ictus, evento che può essere gravemente debilitante o
fatale. Se si verifica in un’arteria coronaria può portare a sindrome coronarica
acuta (Sca), una complicazione della cardiopatia coronarica che include
condizioni patologiche come infarto miocardico (attacco cardiaco) e angina
instabile.
Il tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di
una significativa morbilità e mortalità e richiede un trattamento attivo o
preventivo, per evitare al paziente esiti potenzialmente gravi o
fatali.
Per saperne di più sul tromboembolismo venoso e arterioso
visitate il sito http://www.vatspace.com/
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VISITE SENZA PREAVVISO AGLI OSPEDALI: ASSESSORE PUGLIA AL SAN PAOLO DI BARI |
|
|
|
|
|
Bari, 27 marzo 2013 - Proseguono le visite senza preavviso
dell’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, presso ospedali e
strutture sanitarie. Ieri è stato il turno dell’ospedale “San Paolo” di Bari,
dove l’assessore ha visitato i reparti di Ostetricia-ginecologia, Senologia e
il Pronto soccorso. “Complessivamente – ha detto l’assessore – i reparti sono
in buone condizioni, alcuni in eccellenti condizioni sia di ordine, che di
pulizia. Sarà fatto presente alla direzione Asl competente che lo spazio
riservato al “Day surgery” di Ginecologia sembra alquanto ristretto. Le
attrezzature appaiono tutte in condizioni di efficienza”. Il reparto non è
dotato di bagni in camera, ma è prevista una ristrutturazione come già fatto in
altri reparti come la chirurgia toracica. Nessun problema visibile nella
struttura diretta dalla dott.Ssa Ancona, la Senologia, mentre il pronto
soccorso è stato teatro nelle scorse ore di un’aggressione a un operatore
triagista da parte di due parenti di una paziente. “Volevo incontrare
l’infermiere – ha detto l’assessore – ma era assente a causa dell’infortunio”.
L’assessore ha comunque constatato la situazione dell’accesso al Pronto soccorso,
privo di una efficace zona-filtro, con una porta che si apre direttamente
dall’esterno che conduce nell’ambulatorio. La Gentile ha incontrato il primario
del reparto, dott. Antonio Martiradonna, che ha stilato una relazione sui fatti
del giorno precedente, indirizzata alla dirigenza della Asl. L’assessore ha
convenuto sulla necessità di riorganizzare l’accesso al pronto soccorso “perché
– ha detto – per assicurare servizi di qualità è importante garantire la
sicurezza degli operatori”. Sarà dunque sollecitata in questi termini la
direzione aziendale. Nella relazione inviata alla Asl dal reparto si legge
infatti che “la sala triage non garantisce alcuna privacy, essendo possibile
solo un’accettazione approssimativa, stile ufficio postale, con operazioni a
vista da parte di tutti gli astanti, i quali quindi premono per accelerare le
operazioni, non ritenendo giustificate le procedure di triage (colloquio con il
paziente, misurazione dei parametri vitali, prima ipotesi diagnostica con
indicazione del codice di accesso, ecc.).
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BAYER INIZIA LO STUDIO SU RIVAROXABAN NEI PAZIENTI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE NON DI ORIGINE VALVOLARE SOTTOPOSTI A INTERVENTO CORONARICO PERCUTANEO CON POSIZIONAMENTO DI STENT |
|
|
|
|
|
Berlino,
Germania, 27 marzo 2013 – Bayer Healthcare ha annunciato l´ 8 marzo l’inizio dello
studio Pioneer Af-pci, uno studio clinico di Fase Iiib del suo anticoagulante
orale rivaroxaban, per studiare come trattare al meglio i pazienti con
fibrillazione atriale (Fa) non di origine valvolare sottoposti a intervento
coronarico percutaneo (Pci) con posizionamento di stent.
Lo
studio Pioneer Af-pci arruolerà circa 2.100 pazienti di tutto il mondo. La
sperimentazione valuterà la tollerabilità di due strategie di trattamento con
rivaroxaban e una strategia di trattamento con dose corretta di un antagonista
della vitamina K. I pazienti saranno trattati per 12 mesi.
“Sono
disponibili dati limitati sul modo migliore di trattare quei pazienti con
fibrillazione atriale che richiedono una terapia anticoagulante per la
prevenzione dell’ictus e che hanno inoltre un impianto di stent coronarico che
richiede una duplice terapia antiaggregante piastrinica,” ha affermato C.
Michael Gibson, presidente del Gruppo di Studio Perfuse, della Scuola di
Medicina di Harvard e Sperimentatore Principale dello studio Pioneer Af-pci.
“Questo studio aiuterà a rispondere ad una domanda clinicamente importante e a
fornire ai medici le informazioni necessarie per prendere decisioni sul trattamento
per questa popolazione di pazienti ad alto rischio.”
“Abbiamo
recepito l’entusiasmo dei medici quando rivaroxaban è stato approvato per
l’impiego nei pazienti con fibrillazione atriale non di origine valvolare e
abbiamo anche ascoltato le loro domande su cosa fare nei pazienti con fattori
di rischio sovrapposti,” ha affermato Kemal Malik, componente del Comitato
Esecutivo di Bayer Healthcare e Capo dello Sviluppo Globale. “Lo studio Pioneer
Af-pci è parte del nostro impegno continuo per migliorare gli esiti dei
pazienti in una vasta gamma di patologie tromboemboliche venose e arteriose.”
La
sperimentazione Pioneer Af-pci è parte del programma globale di sviluppo
clinico di rivaroxaban, che, una volta completato, coinvolgerà più di 100.000
pazienti in tutto il mondo.
Informazioni
sullo studio Pioneer Af-pci
Lo
studio Pioneer Af-pci (uno studio multicentrico, randomizzato in aperto e
controllato, che studia due strategie di trattamento con rivaroxaban e una
strategia di trattamento con una dose corretta di un antagonista orale della
vitamina K nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad intervento
coronarico percutaneo) includerà circa 2.100 pazienti di tutto il mondo. Nello
studio saranno arruolati pazienti con Fa documentata dopo Pci. L’endpoint
primario è il composito di sanguinamento Timi maggiore, sanguinamento minore e
sanguinamento che richieda l’attenzione medica (noti complessivamente come
sanguinamento clinicamente significativo). Nello studio, i pazienti saranno
randomizzati in tre bracci:
• 15 mg di rivaroxaban una volta al
giorno e un inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel)
• 2,5 mg di rivaroxaban due volte al
giorno e un inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel) e 75-100 mg/die
di Asa
• Una dose corretta di Avk e un
inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel) e 75-100 mg/die di Asa.
Informazioni
sul tromboembolismo venoso e arterioso (Tva)
La
trombosi è la formazione di un coagulo ematico all’interno di un vaso
sanguigno, che ostruisce una vena (trombosi venosa) o un’arteria (trombosi
arteriosa). Il tromboembolismo venoso e arterioso si verifica quando un
coagulo, o una parte di esso, si stacca e si sposta all’interno del torrente
ematico fino ad ostruire un vaso più piccolo. La conseguenza può essere un
danno a organi vitali, poiché il tessuto a valle dell’ostruzione non riceve più
nutrienti e ossigeno.
Il
tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di numerose condizioni
patologiche gravi e potenzialmente fatali:
• Il tromboembolismo venoso (Tev) si
verifica quando una parte di un coagulo formatosi in una vena profonda, ad
esempio in una gamba (noto come trombosi venosa profonda o Tvp) viene
trasportato al polmone, attraverso il cuore, impedendo così la captazione di
ossigeno. Questo fenomeno è noto come embolismo polmonare (Ep), evento che può
essere rapidamente fatale
• Il tromboembolismo arterioso si
verifica quando il flusso di sangue ossigenato dal cuore verso un’altra parte
dell’organismo (attraverso un’arteria) viene interrotto da un coagulo ematico.
Se ciò avviene in un vaso che porta sangue al cervello può provocare un ictus,
evento che può essere gravemente disabilitante o fatale. Se ciò avviene in
un’arteria coronaria, può portare a sindrome coronarica acuta (Sca), una
complicazione della cardiopatia coronarica che comprende condizioni patologiche
come infarto miocardico (attacco cardiaco) e angina instabile.
Il
tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di una significativa
morbilità e mortalità e richiede un trattamento attivo o preventivo per evitare
esiti potenzialmente gravi o fatali per i pazienti.
Per
saperne di più sul tromboembolismo venoso e arterioso visitate il sito www.Vatspace.com
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOSCANA: ESENZIONI DAL TICKET PER MOTIVI DI REDDITO, SCADENZA PROROGATA AL 31 OTTOBRE |
|
|
|
|
|
Firenze, 27 marzo 2013 – Prorogata fino al 31 ottobre la scadenza delle
esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito. Con
una delibera appena approvata, la giunta ha deciso di prorogare di 7 mesi la
validità degli attestati con codice di esenzione E01, E03, E04, che erano in
scadenza al 31 marzo.
L’esenzione dal ticket per reddito (come previsto dal Decreto
ministeriale 11/12/2009) non è autocertificata dal cittadino all’atto
dell’erogazione della prestazione, ma è rilevata dal medico prescrittore che,
al momento di ogni prescrizione di assistenza specialistica ambulatoriale,
riporta sulla ricetta del Ssn il relativo codice di esenzione, acquisendolo, o
mediante l’esibizione dell’attestato in possesso dell’assistito, o, quando
possibile, per via informatica, attraverso la consultazione dei soggetti esenti
resi annualmente disponibili mediante la funzionalità del Sistema Tessera
Sanitaria.
Sono tuttora in via di completamento le procedure di adeguamento del
sistema informativo regionale per facilitare la diretta consultazione e
rilevazione del diritto all’esenzione da parte dei medici prescrittori, in modo
tale che progressivamente il medico potrà recepire l’informazione dal Sistema
Informativo Regionale del Sst al momento della compilazione della ricetta
elettronica.
Per ridurre i disagi ai cittadini interessati e facilitare l’esercizio
del loro diritto all’esenzione dal ticket per motivi di reddito, la giunta ha
deciso la proroga della validità degli attestati. Quindi, dal 1° aprile al 31
ottobre 2013, i cittadini che si avvalgono degli attestati di esenzione E01, E03, E04 in scadenza il 31
marzo possono continuare ad avvalersene sotto la propria responsabilità, e solo
nel caso in cui permangano le condizioni personali e di reddito previste dall
normativa vigente.
Dal 1° novembre 2013 si prevede che per i cittadini inclusi negli
elenchi ministeriali degli assistiti esenti, annualmente aggiornati sulla base
delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps,
l’informazione relativa alla sussistenza della condizione di esenzione per
redito sarà rilevata, per via informatica, dal medico all’atto della
prescrizione sanitaria.
Queste, lo ricordiamo, le categorie degli aventi diritto all’esenzione:
- cittadini di età inferiore a
sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non
superiore a 36.151,98 euro (E01);
- disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo
familiare con un reddito (E02) complessivo inferiore a 8.263,31 euro,
incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di
ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico (E03);
- titolari di pensioni al minimo di età
superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un
nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato
fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46
euro per ogni figlio a carico ( E04).
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRIMA PIETRA AD AVIANO DEL CAMPUS DEL CRO |
|
|
|
|
|
Aviano, 27 marzo 2013 -
Sostanziale condivisione delle scelte fatte nel Friuli Venezia Giulia sulla
sanità, che hanno consentito già da tempo una riforma del settore per
garantire quantità e qualità dei servizi ai cittadini; investimenti nella
sanità che non possono essere perduti a causa di indecisioni e che non
possono essere ritardati da procedure lunghe e defatiganti; necessità
di sinergie tra tutti i settori della società per realizzare
quelle strutture che da un lato servono a rispondere alle esigenze
dei cittadini e dall´altro possono contribuire a far riprendere la via
dello sviluppo al Friuli Venezia Giulia e al Paese tutto in un momento in cui
il lavoro, anzi la mancanza di lavoro, costituisce una vera e propria
emergenza Sono un po´ questi i concetti di fondo intorno a cui è ruotata
la cerimonia di posa (ideale, causa maltempo) della prima pietra del nuovo
Campus del Centro di Riferimento oncologico (Cro) di Aviano, alla quale sono
intervenuti oggi il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il
vicepresidente e assessore regionale alla Salute, Luca Ciriani, assieme a
numerosi rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, della
sanità, del mondo dell´economia e dell´imprenditoria. Il presidente
del Comitato di indirizzo e valutazione del Cro, Michelangelo Agrusti, il
direttore generale, Piero Cappelletti, il direttore scientifico, Paolo De
Paoli, hanno illustrato il progetto del Campus - una struttura ideata molti
anni fa, finanziata dalla precedente Amministrazione regionale,
condivisa dall´attuale e che solo oggi vede iniziare i lavori dopo
anni impegnati negli iter procedurali - che dovrà essere pronto entro 20
mesi. Con il Campus - è stato rilevato anche dai vertici della
Regione - si aumenta l´eccellenza del Cro, un istituto che non
interessa solo il Friuli Venezia Giulia ma tutto il Paese e che
ha importanti rapporti internazionali e che ogni giorno deve rapportarsi e
rispondere alla sofferenza dei pazienti e dei loro familiari. Per
mantenere quest´eccellenza servono investimenti, che poi però devono essere
utilizzati rapidamente: per questo serve capacità di decisione e di
condivisione. Ad esempio, la scelta del nuovo ospedale di Pordenone deve
essere difesa perché si tratterà di una struttura non di livello provinciale
ma regionale. Il nuovo Campus che verrà realizzato al Cro (finanziato con
la legge regionale finanziaria del 2007) avrà un costo di oltre 6 milioni
di euro con la finalità di sviluppare le potenzialità e il ruolo del Cro
stesso all´interno della rete degli istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico con programmi di formazione in sede di ricercatori biomedici in
ambito oncologico e con scambi scientifici con ricercatori di altri enti
nazionali e internazionali. Il Campus avrà 31 unità abitative per 57
posti letto ed un ampio spazio al pianoterra dedicato alle attività
formative, ai centri di "simulazione", alle relazioni con il mondo
imprenditoriale e alle attività ricreative, oltre ai servizi per gli ospiti.
Non una torre d´avorio o un centro chiuso in se stesso - è
stato sottolineato - ma aperto alla società e alla collaborazione e allo
scambio con altri centri di ricerca, Università, imprese.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
VOLONTARIATO: AL VIA IL PROGETTO EUROPEO NET-AGE. |
|
|
|
|
|
Ancona,
27 marzo 2013 - Muove i primi passi il
progetto Net-age che si è svolto nei giorni scorsi a Spalato e il cui obiettivo
è elaborare nuove strategie di collaborazione nel campo dell’assistenza agli
anziani. Su un totale di 1.542.156 abitanti nelle Marche esistono 347.962
persone con età pari o superiore a 65 anni che rappresentano il 23% di tutti i
residenti. Circa un marchigiano su 4 è anziano e ci sono 172 anziani ogni 100
bambini e ragazzi fino a 14 anni e 35 anziani ogni 100 persone in età attiva
(15-64 anni). Le Marche sono la settima regione italiana per indice di
invecchiamento. “In una realtà come questa – dice l’assessore regionale al
Volontariato, Almerino Mezzolani - il ruolo del volontariato deve diventare
sempre più centrale ed è in questo scenario che si inserisce il progetto
Net-age che mira ad individuare nuove strategie di collaborazione tra enti
pubblici e il volontariato organizzato per valorizzare la presenza di
quest’ultimo nei servizi di assistenza domiciliare e all’interno delle
residenze protette per anziani, mediante attività di animazione e gestione del
tempo libero, al fine di qualificare il livello assistenziale accanto a quello
più propriamente sanitario”. Questi obiettivi sono stati chiaramente ribaditi
nel meeting di lancio del progetto a Spalato. Net-age è finanziato dal
Programma di Cooperazione Transfrontaliero Ipa Adriatico ed è guidato dalla
Regione Marche-servizio Politiche Sociali. Coinvolge altri 12 Partner: il Csv
Marche – Centro Servizi per il Volontariato Marche; la Municipalità di Spalato
e l’Associazione “Mi” per la Croazia; per l’Albania, il Consiglio Regionale di
Lezha e la Caritas Albania; l’ Istituto per la Salute pubblica e l’Associazione
per la democrazia “Zid” per il Montenegro; dalla Serbia il Dipartimento
provinciale per il Welfare e il Centro Umanitario Novi Sad; per la Slovenia, la
Municipalità di Kanal ob Soci e la Federazione Slovena delle Associazioni dei
Pensionati; infine, per l’Italia, la Regione Emilia Romagna (Italia). Svim –
l’Agenzia di Sviluppo della Regione Marche- in qualità di segretariato tecnico
del Progetto supporta l’intero partenariato nella gestione e implementazione
delle attività. Il progetto, classificatosi ai primi posti nella priorità 1.3
Social, Labour and health network, ha un budget totale di 1.880.437,49 euro, di
cui 313.102,00 per la Regione Marche e 154.895,00 euro al Csv e, per quanto
riguarda l’Italia, è finanziato al 100% dall’Ue e dallo Stato. Per la prima
volta, in ogni area, l’ente pubblico lavorerà sinergicamente con la propria
associazione di volontariato per elaborare nuove strategie di collaborazione
nel campo dell’assistenza agli anziani. Nel corso dei 32 mesi di progetto, le
attività locali si arricchiranno dei risultati e delle iniziative realizzate a
livello transfrontaliero. Saranno infatti organizzati altri 5 meeting di
progetto, 3 sessioni di formazione per politici, volontari e membri delle
organizzazioni di volontariato, 3 round di mobilità aperti a dipendenti
pubblici e operatori delle associazioni di volontariato per lo scambio di buone
prassi e competenze. Inoltre, saranno organizzati, per ogni area, 4 seminari
sui risultati di progetto e una conferenza con i Politici dove verrà presentato
un Libro bianco contenente le raccomandazioni per l’inclusione dei principali
risultati di Net-age nella programmazione sociale. Infine, in ogni area, verrà
realizzata un’azione pilota per testare servizi socio-sanitari dedicati agli
anziani che vedano un attivo coinvolgimento del volontariato. “La visibilità
del progetto – conclude l’assessore Mezzolani - e le attività di comunicazione
e disseminazione saranno raggiunte non solo nelle aree coinvolte ma anche a
livello europeo grazie al Cev – Centro Europeo del Volontariato che, in qualità
di associato, supporta Net-age grazie al suo network europeo che coinvolge
oltre 100 centri e agenzie di volontariato a livello nazionale, regionale e
locale”.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SONG OF MYSELF: DAVID ADAMO, SOPHIE BUENO-BOUTELLIER, GIANNI CARAVAGGIO, JASON MARTIN, GIANNI PIACENTINO, DAN SHAW-TOWN ROMA, 28 MARZO 11 MAGGIO 2013. |
|
|
|
|
|
Roma. 27 marzo 2013 - Song of myself è il nome del poema che dà il
titolo a una mostra concepita per valorizzare il
concetto di ripetizione nella creazione artistica. Una regolarità che
dà luogo a un principio, a un
segno che ci permette di identificare, nella pletora di produzioni, lo
stile di un artista.
Quella che Jean-étienne Dominique Esquirol definì monomania altro non
è, artisticamente parlando,
che lo zelo estremo e l’interesse ossessivo per un soggetto, un colore,
un’idea. Paul Cézanne, per
esempio, dedicò una vita intera all’intima raffigurazione del paesaggio
dominato dal Mont Saint-
Victoire nella costante, testarda ricerca di perfezione, permanenza,
soddisfazione personale.
Qualche decennio dopo, Piet Mondrian rifiutò categoricamente di
ritrarre la natura nel suo essere
mutevole e instabile contrapponendo a essa il motivo razionalista di
linee e colori che sarebbe
diventato eterno, indistinguibile. Monomania, dunque, come mezzo di
auto-promozione e
formazione della propria identità. Nell’adottare un sistema di segni
definiti e di un linguaggio ben
riconoscibile, si cela il desiderio di validità e il bisogno di trovare
autorità nella produzione artistica.
Nell’adottare un sistema di segni definiti e di un linguaggio ben
riconoscibile, si cela il desiderio di
validità e il bisogno di trovare autorità nella produzione artistica.
Il tema della ricerca dell’identità attraverso la ripetizione
ossessiva, monomaniacale, talvolta
sofferente del gesto introduce il concetto di rituale come forma di
conoscenza interiore, la cui
funzione, qui intesa a livello sociale e antropologico, è quella di
confermare il valore e il contenuto
del processo artistico. Motivati dalla passione/ossessione per
un’azione o un concetto, gli artisti
presentati esplorano attraverso i mezzi della pittura e della scultura,
la nozione di reiterazione del
gesto nel tempo e la relativa importanza nell’affermazione
dell’identità visiva dell’artista.
Erede dell’action painting, Jason Martin (1970, Jersey, Uk) concretizza
l’idée fixe nella realizzazione
di dipinti monocromi su un fondo in alluminio, dove l´atto fisico della
pittura stessa diviene il
soggetto dell’opera. All’azione, David Adamo (1979, Rochester, Usa)
contrappone la dimensione
teatrale del processo scultoreo, cifra stilistica dei suoi interventi.
Dimensione processuale e forma in
divenire sono i punti fissi e distintivi del lavoro di Gianni
Caravaggio (1968, Rocca S.giovanni,
Italia), che indaga le potenzialità evocative dell’immagine – sia essa
scultorea o un disegno –
definendola come un ‘seme’, un elemento generativo. Monomania come zelo
estremo è ciò che
caratterizza il lavoro di Gianni Piacentino (1945, Coazze, Italia) a
metà strada tra Arte Povera e
Minimalismo. Fedele a un’idea di dinamismo e velocità di stampo
futurista, i suoi progetti –
aeroplani, motociclette, monocicli e automobili – mostrano
un’attenzione maniacale ai dettagli e
un’elevata tecnica artigianale. Più concentrato su un’estetica di
background, Dan Shaw-town
(1983, Huddersfield, Uk) espande il proprio interesse, mostrando nei
suoi ultimi lavori da un lato il
processo manuale di creazione di un’opera; dall’altro la sua valenza
esaustiva come punto di sosta
finale. Sophie Bueno-boutellier (1974, Tolosa, Francia) rielabora in
chiave moderna le teorie del
movimento spazialista. L’artista utilizza la tela per creare
costruzioni tridimensionali in cui il rituale
del gesto contribuisce alla definizione della formalizzazione
dell’opera d’arte nonché
all’acquisizione di un elemento caratterizzante tipico di ciò che è
duraturo nel tempo.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BARDONECCHIA E IL GIRO D’ITALIA |
|
|
|
|
|
Torino, 27 marzo 2013 - Il Giro d’Italia riabbraccia
Bardonecchia. Le strade fra la stazione turistica piemontese e la Corsa Rosa si
erano separate dopo la mitica edizione del Giro del 1972, ricordata per la
rimonta di Eddy Merckx che, ad un
chilometro dalla vetta dello Jafferau, spezzò i sogni di gloria del
fuggitivo Fuente. L’iberico si “piantò” sulle rampe sterrate, al 16% di pendenza,
arrendendosi al Cannibale belga dopo una lunga fuga.
A distanza di 41 anni, lo Jafferau torna a sfidare una nuova
generazione di ciclisti ospitando ancora il traguardo di tappa del Giro
d’Italia. L’appuntamento è per sabato 18 maggio 2013 con la 14° tappa
Cervere-bardonecchia.
La Corsa Rosa entrerà in Bardonecchia dalla Strada Statale
335, con i corridori in arrivo da Oulx. Entrati in paese proseguiranno per Via
Roma, Viale San Francesco sino a raggiungere Piazza De Gasperi. Passati davanti
al Municipio sfileranno nella centralissima Via Medail imboccando poi il
sottopasso ferroviario sbucando in Piazza Statuto. Da qui inizierà il tratto
più duro della tappa con il rush finale, la scalata allo Jafferau: 7 km e 250
metri per un dislivello di 654 mt con una pendenza media del 9% e massima del
14%. La corsa attraverserà le caratteristiche frazioni alpine di Millaures e Le
Gleise con il traguardo posto a quota 1.908 in località “Bacini dello
Jafferau”. Il pubblico potrà seguire i corridori lungo il percorso cittadino
oppure raggiungere il traguardo utilizzando la Telecabina Bardonecchia-jafferau
che arriva a poche centinaia di metri dal traguardo. Il Villaggio Tappa sarà
allestito in Piazza Statuto mentre il Palazzo delle Feste accoglierà il
Quartier Tappa con la direzione generale, la giuria, sala stampa e sala
conferenze.
“Siamo veramente
contenti ed orgogliosi di aver riportato una tappa del Giro d’Italia a
Bardonecchia – ha
dichiarato il Sindaco Roberto Borgis – una
frazione affascinante ed al tempo stesso rilevante a fini della classifica generale
con l’impegnativo arrivo allo Jafferau. Per la nostra località si tratta di un
evento estremamente importante. Sono certo che contribuirà ad aumentare la
visibilità della nostra stazione turistica in Italia e nel Mondo grazie alla
massiccia copertura mediatica offerta dal Giro d’Italia”.
La tappa del Giro d’Italia verrà presentata a turisti e
residenti, sabato 30 marzo alle ore 18.00, al Palazzo delle Feste di
Bardonecchia. Ingresso libero.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SPORT E TEMPO LIBERO, LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA NUOVA LEGGE. |
|
|
|
|
|
Ancona, 27 marzo 2013 - Dall’attività informativa e di monitoraggio ai
requisiti igienico-sanitari e di sicurezza degli impianti e delle attrezzature
sportive fino alla preparazione degli operatori, il Regolamento appena
approvato dalla Giunta, su proposta dell’assessore allo Sport, Paolo Eusebi,
definisce le disposizioni in materia di sport e tempo libero in attuazione
della legge regionale 5/2012. Trasmesso alla competente Commissione consiliare
per il parere, il regolamento ha l’obiettivo di vigilanza sulle attività e di
controllo degli impianti sportivi e attrezzature. Inoltre definisce i requisiti
di qualificazione professionale di operatori e dirigenti, fissa le modalità con
cui i gestori degli impianti sportivi consentono l’uso degli stessi e determina
le modalità di concessione della fidejussione regionale a garanzia dei
finanziamenti richiesti agli istituti di credito dai soggetti che usufruiscono
di finanziamenti per l’adeguamento e la realizzazione degli impianti. Sono
soggetti al Regolamento tutti quegli impianti deputati all’esercizio di
qualunque forma di attività fisica e motoria finalizzata al benessere
psicofisico degli utenti. Le strutture, di superficie non inferiore a 100 mq
specifica il documento, devono essere ubicate in modo tale da garantire
l’avvicinamento dei mezzi di soccorso e la mobilitazione della barella lungo i
percorsi interni. Il titolare dell’impianto per l’esercizio delle attività
motorio ricreative deve utilizzare istruttori provvisti di diploma di laurea in
scienze motorie o del diploma conseguito presso l’Isef o titolo equivalente ai
sensi della normativa europea. La gestione degli impianti di proprietà degli
enti pubblici territoriali, viene affidata, in via preferenziale, a società e
associazioni sportive dilettantesche, federazioni sportive nazionali, enti di
promozione sportiva e discipline associate. Per favorire la conoscenza della
realtà sportiva regionale e una informazione costante a enti ed operatori, il
Regolamento prevede la costituzione dell’Osservatorio dello sport delle Marche,
mediante il quale la Regione esercita l’attività informativa e di monitoraggio
dell’intero sistema sportivo regionale. Attività che svolge nell’ambito del
Comitato regionale dello sport e del tempo libero, in collaborazione con gli
enti locali, il Comitato olimpico nazionale (Coni), il Comitato italiano
Paralimpico (Cip), le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive
associate, gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, la Facoltà di
scienze motorie dell’Università degli Studi di Urbino e gli altri soggetti
pubblici e privati che abbiano maturato competenze specifiche e riconosciute
nel settore sportivo o della statistica.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|