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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Marzo 2013
"SIMPOSIO EUROPEO DI BIOPATOLOGIA"  
 
Parigi, 27 marzo 2013 - Il 13 e 14 giugno 2013 si svolgerà a Parigi, in Francia, una conferenza intitolata "Simposio europeo di biopatologia" (European Symposium of Biopathology). La biopatologia è lo studio della struttura dettagliata di organi, tumori e strutture biologiche simili. Basata sulla biologia molecolare e sulla patologia clinica, essa fornisce un collegamento tra biomarcatori dei tessuti e terapia mirata, indicando i bersagli molecolari di farmaci specifici come gli anticorpi terapeutici o le piccole molecole. La conferenza sarà un forum per patologi, oncologi, biologi molecolari e industriali per discutere alcune delle ultime tendenze e sviluppi in questo campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://symposium-biopathology.Eu/    
   
   
EMILIA ROMANGNA: BENESSERE ANIMALE, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA LA NUOVA LEGGE. NORMATIVA ALL´AVANGUARDIA  
 
Bologna, 27 marzo 2013 – “Viene migliorata ulteriormente una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali”. L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna, Carlo Lusenti, ha così commentato la legge approvata ieri dall’Assemblea legislativa regionale che modifica e integra la legge regionale 5/2005 “Norme a tutela del benessere animale”. Importante e innovativo, ha osservato Lusenti, l’articolo che introduce la possibilità per la persona ricoverata di farsi portare il proprio animale da compagnia all’interno delle strutture di cura pubbliche e private accreditate nelle ore di visita. “La presenza dell’animale - ha sottolineato l’assessore - agisce direttamente sul benessere fisico e psichico della persona malata. E’ questa una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia”. “Non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia – ha aggiunto – se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune strutture. In questo senso, l’iniziativa della Regione Emilia-romagna è una assoluta novità”. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale approverà un provvedimento che disciplina l’accesso degli animali nelle strutture di cura.  
   
   
REGIONE TOSCANA: ESENZIONI DAL TICKET PER MOTIVI DI REDDITO SCADENZA PROROGATA AL 31 OTTOBRE  
 
Firenze, 27 marzo 2013 - Prorogata fino al 31 ottobre la scadenza delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito. Con una delibera appena approvata, la giunta ha deciso di prorogare di 7 mesi la validità degli attestati con codice di esenzione E01, E03, E04, che erano in scadenza al 31 marzo. L’esenzione dal ticket per reddito (come previsto dal Decreto ministeriale 11/12/2009) non è autocertificata dal cittadino all’atto dell’erogazione della prestazione, ma è rilevata dal medico prescrittore che, al momento di ogni prescrizione di assistenza specialistica ambulatoriale, riporta sulla ricetta del Ssn il relativo codice di esenzione, acquisendolo, o mediante l’esibizione dell’attestato in possesso dell’assistito, o, quando possibile, per via informatica, attraverso la consultazione dei soggetti esenti resi annualmente disponibili mediante la funzionalità del Sistema Tessera Sanitaria. Sono tuttora in via di completamento le procedure di adeguamento del sistema informativo regionale per facilitare la diretta consultazione e rilevazione del diritto all’esenzione da parte dei medici prescrittori, in modo tale che progressivamente il medico potrà recepire l’informazione dal Sistema Informativo Regionale del Sst al momento della compilazione della ricetta elettronica. Per ridurre i disagi ai cittadini interessati e facilitare l’esercizio del loro diritto all’esenzione dal ticket per motivi di reddito, la giunta ha deciso la proroga della validità degli attestati. Quindi, dal 1° aprile al 31 ottobre 2013, i cittadini che si avvalgono degli attestati di esenzione E01, E03, E04 in scadenza il 31 marzo possono continuare ad avvalersene sotto la propria responsabilità, e solo nel caso in cui permangano le condizioni personali e di reddito previste dall normativa vigente. Dal 1° novembre 2013 si prevede che per i cittadini inclusi negli elenchi ministeriali degli assistiti esenti, annualmente aggiornati sulla base delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, l’informazione relativa alla sussistenza della condizione di esenzione per reddito sarà rilevata, per via informatica, dal medico all’atto della prescrizione sanitaria. Queste, lo ricordiamo, le categorie degli aventi diritto all’esenzione: - cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (E01); - disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito (E02) complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; - titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico(E03); - titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E04).  
   
   
PROGETTO EUROPEO NATHCARE, SI CERCANO COLLABORATORI  
 
Trento, 27 marzo 2013 - Il Dipartimento lavoro e welfare della Provincia autonoma di Trento cerca collaboratori per l´attuazione di un progetto europeo denominato “Nathcare (Networking Alpine Health for Continuity of Care - Rete alpina per un´assistenza sanitaria continuativa), finanziato nell’ambito del programma Spazio Alpino. Le domande dovranno pervenire al Dipartimento lavoro e welfare della Provincia autonoma di Trento (Via Gilli, 4, 38121 Trento) entro le ore 12.00 del giorno 8 aprile 2013. Gli avvisi di selezione sono due e riguardano distinte figure professionali. Una si occuperà di organizzazione, monitoraggio e valutazione, l´altra di compiti connessi alla gestione amministrativa. Le attività comprendono, in un caso, gestione progettuale, raccordo operativo con i partner e con l´Azienda provinciale per i servizi sanitari, monitoraggio e valutazione dei risultati, supporto alla comunicazione e diffusione dei risultati; nell´altro, supporto nell’attuazione degli adempimenti amministrativi e contabili, gestione degli adempimenti connessi alle verifiche del revisore contabile del progetto, redazione di “activity reports” e “financial reports” di presentazione e della relativa documentazione, anche in lingua inglese. Entrambi gli incarichi si configurano come rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e non costituiscono in alcun caso stabile inserimento nella struttura organizzativa provinciale. Avranno durata di un anno e saranno rinnovabili annualmente fino a giugno 2015. Per i dettagli delle selezioni e per scaricare i moduli necessari: http://www.Concorsi.provincia.tn.it/selezioni_concorsi_altre_strutture/pagina26.html http://www.Concorsi.provincia.tn.it/selezioni_concorsi_altre_strutture/pagina25.html  
   
   
BLOCCO OPERATORIO HI-TECH AL NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA L’ALTA DISPONIBILITÀ TECNOLOGICA È UN VANTAGGIO PER I PAZIENTI E GLI OPERATORI  
 
Pistoia, 27 marzo 2013 - Schermi, monitor, collegamenti in rete e connessioni web, telecamera ambientale ed elevato contenuto tecnologico. Si presentano così le 13 operatorie del Nuovo Ospedale: nove saranno dedicate all’attività ordinaria, tre agli interventi in Day Surgery ed una riservata alle emergenze ostetriche. Il dottor Sandro Giannessi, responsabile dell’area chirurgica, non nasconde l’impazienza di andare al più presto ad operare insieme ai suoi colleghi nel nuovo blocco operatorio e spiega quali saranno i principali vantaggi per i pazienti e gli operatori. “L’informatizzazione in tutte le sue applicazioni, permetterà l’integrazione tra le 13 sale: i chirurghi potranno confrontarsi, in tempo reale, sui casi più complessi, senza la necessità di lasciare il tavolo operatorio. Per le emergenze avremo l’immediata disponibilità della storia clinica del paziente attraverso l’acquisizione diretta delle immagini diagnostiche e dei referti grazie al network ospedaliero, il Ris Pacs (Radiology Information System e Picture Archiving and Communication System), il sistema già in uso nella Asl3. L’alto profilo tecnologico che sarà adottato in tutti i processi ottimizzerà la qualità assistenziale: per esempio da un’unica postazione, l’operatore potrà mettere in funzione varie apparecchiature, migliorando i tempi dell’intervento e gli standard di sicurezza. I chirurghi, mentre operano, potranno osservare tramite gli schermi, in alta risoluzione, le fasi dell’intervento. Avremo a disposizione anche una telecamera ambientale, prevalentemente utilizzata a scopo didattico per le videoconferenze così da condividere, con i chirurghi di altre realtà ospedaliere, anche internazionali, aggiornamenti, informazioni ed esperienze, per una formazione continua ed una maggiore crescita professionale”. Il dottor Giannessi ha inoltre aggiunto che le sale operatorie avranno a disposizione il meglio dell’attuale strumentazione chirurgica (apparecchi a ultrasuoni, a radiofrequenza, videocamere, ecc…) per un ulteriore miglioramento soprattutto della chirurgia laparoscopica, ormai adottata per la gran parte degli interventi. Il Blocco Operatorio è situato al secondo piano, nel lato sud, dove sono concentrate tutte le funzioni a grande impatto tecnologico (come ad esempio l’Emodinamica). E’ stato concepito rispettando rigorosamente tutte le normative vigenti e l’osservazione delle buone pratiche. E’ articolato in diverse aree e accessi dedicati: area “preparazione/risveglio”, zona lavaggio per il personale sanitario, recovery room (sempre interna al blocco operatorio), corridoi separati per il passaggio del materiale operatorio sterilizzato (contiguo alla centrale di sterilizzazione) e per il materiale sporco e anche il personale accede alle sale da un ingresso “pulito” e dotato di spogliatoi, divisi per sesso e dotati di servizi igienici. La strutturazione fisica e la dotazione impiantistica delle sale operatorie si presta ad una gestione integrata e pluridisciplinare delle specialistiche chirurgiche, nell’ottica del modello dell’ospedale per intensità di cure.  
   
   
NUOVO STUDIO PILOTA DI FASE III AVVIATO CON RIVAROXABAN DI BAYER NEI PAZIENTI CON INSUFFICIENZA CARDIACA CRONICA E SIGNIFICATIVA ARTERIOPATIA CORONARICA  
 
Berlino, Germania, 27 marzo 2013 – Bayer Healthcare e il suo partner Janssen Research & Development Llc hanno annunciato oggi l’inizio dello studio Commander-hf, una sperimentazione clinica pivotale di Fase Iii che valuterà 2,5 mg di rivaroxaban due volte al giorno nei pazienti con insufficienza cardiaca (Hf) cronica e significativa cardiopatia coronarica (Cad). Rivaroxaban è il primo nuovo anticoagulante orale ad essere valutato in questo gruppo di pazienti che resta ad alto rischio di complicazioni dopo l’ospedalizzazione per acutizzazione della loro Hf. L’insufficienza cardiaca costituisce un importante problema sanitario pubblico in tutto il mondo. Nei paesi sviluppati è uno dei motivi più comuni di ricovero ospedaliero e rappresenta un carico importante per il personale e le risorse ospedaliere. Negli Usa e in Europa tre quarti di tutti i pazienti ospedalizzati per la prima volta per insufficienza cardiaca moriranno entro cinque anni. “Lo studio Commander-hf valuterà se l’aggiunta di basse dosi di rivaroxaban alla terapia standard possa contribuire a ridurre il rischio di morte, attacco cardiaco o ictus dopo l’ospedalizzazione in questo gruppo di pazienti ad alto rischio”, ha affermato Kemal Malik, componente del Comitato Direttivo di Bayer Healthcare e capo dello Sviluppo Globale. La Food and Drug Administration ha concesso il procedimento di “fast track designation” allo studio Commander-hf, per favorire il processo di sviluppo e accelerare la revisione di rivaroxaban in questa indicazione. La sperimentazione valuterà la tollerabilità e l’efficacia di 2,5 mg di rivaroxaban due volte al giorno rispetto al placebo (in aggiunta al trattamento standard) nel ridurre il rischio di morte, infarto miocardico (Im) o ictus in 5.000 pazienti con Hf cronica e Cad significativa dopo ospedalizzazione. L’endpoint primario di efficacia è il composito di mortalità per qualsiasi causa, Im o ictus. L’endpoint principale di tollerabilità è il composito di sanguinamento fatale e sanguinamento in un organo critico con potenziale disabilità permanente. Rivaroxaban ha il profilo di indicazioni più ampio tra tutti i più recenti anticoagulanti orali. Ad oggi il farmaco è approvato per sei impieghi distinti nell’ambito del tromboembolismo venoso/arterioso. Informazioni sul tromboembolismo venoso e arterioso (Tva) La trombosi consiste nella formazione di un coagulo ematico all’interno di un vaso sanguigno, che blocca una vena (trombosi venosa) o un’arteria (trombosi arteriosa). Il tromboembolismo venoso e arterioso (Tva) insorge quando un coagulo, o una parte di esso, si stacca e si sposta all’interno del torrente ematico fino a ostruire un vaso di calibro inferiore. Ciò può avere come conseguenza un danno a organi vitali, perché i tessuti a valle del blocco non ricevono più nutrienti e ossigeno. La Tva è responsabile di numerose gravi condizioni patologiche potenzialmente fatali: • Il tromboembolismo venoso (Tev) insorge quando un frammento di un coagulo formatosi in una vena profonda, ad esempio in una gamba (evento noto come trombosi venosa profonda o Tvp), viene trasportato attraverso il cuore nei polmoni, impedendo la captazione dell’ossigeno. Ciò è noto come embolismo polmonare (Ep), evento che può essere rapidamente fatale. • Il tromboembolismo arterioso insorge quando il flusso di sangue ossigenato dal cuore verso un’altra parte del corpo (attraverso un’arteria) viene interrotto da un coagulo ematico. Se questo si verifica in un vaso che rifornisce di sangue il cervello, può portare a un ictus, evento che può essere gravemente debilitante o fatale. Se si verifica in un’arteria coronaria può portare a sindrome coronarica acuta (Sca), una complicazione della cardiopatia coronarica che include condizioni patologiche come infarto miocardico (attacco cardiaco) e angina instabile. Il tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di una significativa morbilità e mortalità e richiede un trattamento attivo o preventivo, per evitare al paziente esiti potenzialmente gravi o fatali. Per saperne di più sul tromboembolismo venoso e arterioso visitate il sito http://www.vatspace.com/  
   
   
VISITE SENZA PREAVVISO AGLI OSPEDALI: ASSESSORE PUGLIA AL SAN PAOLO DI BARI  
 
Bari, 27 marzo 2013 - Proseguono le visite senza preavviso dell’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, presso ospedali e strutture sanitarie. Ieri è stato il turno dell’ospedale “San Paolo” di Bari, dove l’assessore ha visitato i reparti di Ostetricia-ginecologia, Senologia e il Pronto soccorso. “Complessivamente – ha detto l’assessore – i reparti sono in buone condizioni, alcuni in eccellenti condizioni sia di ordine, che di pulizia. Sarà fatto presente alla direzione Asl competente che lo spazio riservato al “Day surgery” di Ginecologia sembra alquanto ristretto. Le attrezzature appaiono tutte in condizioni di efficienza”. Il reparto non è dotato di bagni in camera, ma è prevista una ristrutturazione come già fatto in altri reparti come la chirurgia toracica. Nessun problema visibile nella struttura diretta dalla dott.Ssa Ancona, la Senologia, mentre il pronto soccorso è stato teatro nelle scorse ore di un’aggressione a un operatore triagista da parte di due parenti di una paziente. “Volevo incontrare l’infermiere – ha detto l’assessore – ma era assente a causa dell’infortunio”. L’assessore ha comunque constatato la situazione dell’accesso al Pronto soccorso, privo di una efficace zona-filtro, con una porta che si apre direttamente dall’esterno che conduce nell’ambulatorio. La Gentile ha incontrato il primario del reparto, dott. Antonio Martiradonna, che ha stilato una relazione sui fatti del giorno precedente, indirizzata alla dirigenza della Asl. L’assessore ha convenuto sulla necessità di riorganizzare l’accesso al pronto soccorso “perché – ha detto – per assicurare servizi di qualità è importante garantire la sicurezza degli operatori”. Sarà dunque sollecitata in questi termini la direzione aziendale. Nella relazione inviata alla Asl dal reparto si legge infatti che “la sala triage non garantisce alcuna privacy, essendo possibile solo un’accettazione approssimativa, stile ufficio postale, con operazioni a vista da parte di tutti gli astanti, i quali quindi premono per accelerare le operazioni, non ritenendo giustificate le procedure di triage (colloquio con il paziente, misurazione dei parametri vitali, prima ipotesi diagnostica con indicazione del codice di accesso, ecc.).  
   
   
BAYER INIZIA LO STUDIO SU RIVAROXABAN NEI PAZIENTI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE NON DI ORIGINE VALVOLARE SOTTOPOSTI A INTERVENTO CORONARICO PERCUTANEO CON POSIZIONAMENTO DI STENT  
 
Berlino, Germania, 27 marzo 2013 – Bayer Healthcare ha annunciato l´ 8 marzo l’inizio dello studio Pioneer Af-pci, uno studio clinico di Fase Iiib del suo anticoagulante orale rivaroxaban, per studiare come trattare al meglio i pazienti con fibrillazione atriale (Fa) non di origine valvolare sottoposti a intervento coronarico percutaneo (Pci) con posizionamento di stent. Lo studio Pioneer Af-pci arruolerà circa 2.100 pazienti di tutto il mondo. La sperimentazione valuterà la tollerabilità di due strategie di trattamento con rivaroxaban e una strategia di trattamento con dose corretta di un antagonista della vitamina K. I pazienti saranno trattati per 12 mesi. “Sono disponibili dati limitati sul modo migliore di trattare quei pazienti con fibrillazione atriale che richiedono una terapia anticoagulante per la prevenzione dell’ictus e che hanno inoltre un impianto di stent coronarico che richiede una duplice terapia antiaggregante piastrinica,” ha affermato C. Michael Gibson, presidente del Gruppo di Studio Perfuse, della Scuola di Medicina di Harvard e Sperimentatore Principale dello studio Pioneer Af-pci. “Questo studio aiuterà a rispondere ad una domanda clinicamente importante e a fornire ai medici le informazioni necessarie per prendere decisioni sul trattamento per questa popolazione di pazienti ad alto rischio.” “Abbiamo recepito l’entusiasmo dei medici quando rivaroxaban è stato approvato per l’impiego nei pazienti con fibrillazione atriale non di origine valvolare e abbiamo anche ascoltato le loro domande su cosa fare nei pazienti con fattori di rischio sovrapposti,” ha affermato Kemal Malik, componente del Comitato Esecutivo di Bayer Healthcare e Capo dello Sviluppo Globale. “Lo studio Pioneer Af-pci è parte del nostro impegno continuo per migliorare gli esiti dei pazienti in una vasta gamma di patologie tromboemboliche venose e arteriose.” La sperimentazione Pioneer Af-pci è parte del programma globale di sviluppo clinico di rivaroxaban, che, una volta completato, coinvolgerà più di 100.000 pazienti in tutto il mondo. Informazioni sullo studio Pioneer Af-pci Lo studio Pioneer Af-pci (uno studio multicentrico, randomizzato in aperto e controllato, che studia due strategie di trattamento con rivaroxaban e una strategia di trattamento con una dose corretta di un antagonista orale della vitamina K nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad intervento coronarico percutaneo) includerà circa 2.100 pazienti di tutto il mondo. Nello studio saranno arruolati pazienti con Fa documentata dopo Pci. L’endpoint primario è il composito di sanguinamento Timi maggiore, sanguinamento minore e sanguinamento che richieda l’attenzione medica (noti complessivamente come sanguinamento clinicamente significativo). Nello studio, i pazienti saranno randomizzati in tre bracci: • 15 mg di rivaroxaban una volta al giorno e un inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel) • 2,5 mg di rivaroxaban due volte al giorno e un inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel) e 75-100 mg/die di Asa • Una dose corretta di Avk e un inibitore del P2y12 (come 75 mg/die di clopidogrel) e 75-100 mg/die di Asa. Informazioni sul tromboembolismo venoso e arterioso (Tva) La trombosi è la formazione di un coagulo ematico all’interno di un vaso sanguigno, che ostruisce una vena (trombosi venosa) o un’arteria (trombosi arteriosa). Il tromboembolismo venoso e arterioso si verifica quando un coagulo, o una parte di esso, si stacca e si sposta all’interno del torrente ematico fino ad ostruire un vaso più piccolo. La conseguenza può essere un danno a organi vitali, poiché il tessuto a valle dell’ostruzione non riceve più nutrienti e ossigeno. Il tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di numerose condizioni patologiche gravi e potenzialmente fatali: • Il tromboembolismo venoso (Tev) si verifica quando una parte di un coagulo formatosi in una vena profonda, ad esempio in una gamba (noto come trombosi venosa profonda o Tvp) viene trasportato al polmone, attraverso il cuore, impedendo così la captazione di ossigeno. Questo fenomeno è noto come embolismo polmonare (Ep), evento che può essere rapidamente fatale • Il tromboembolismo arterioso si verifica quando il flusso di sangue ossigenato dal cuore verso un’altra parte dell’organismo (attraverso un’arteria) viene interrotto da un coagulo ematico. Se ciò avviene in un vaso che porta sangue al cervello può provocare un ictus, evento che può essere gravemente disabilitante o fatale. Se ciò avviene in un’arteria coronaria, può portare a sindrome coronarica acuta (Sca), una complicazione della cardiopatia coronarica che comprende condizioni patologiche come infarto miocardico (attacco cardiaco) e angina instabile. Il tromboembolismo venoso e arterioso è responsabile di una significativa morbilità e mortalità e richiede un trattamento attivo o preventivo per evitare esiti potenzialmente gravi o fatali per i pazienti. Per saperne di più sul tromboembolismo venoso e arterioso visitate il sito www.Vatspace.com  
   
   
TOSCANA: ESENZIONI DAL TICKET PER MOTIVI DI REDDITO, SCADENZA PROROGATA AL 31 OTTOBRE  
 
Firenze, 27 marzo 2013 – Prorogata fino al 31 ottobre la scadenza delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito. Con una delibera appena approvata, la giunta ha deciso di prorogare di 7 mesi la validità degli attestati con codice di esenzione E01, E03, E04, che erano in scadenza al 31 marzo. L’esenzione dal ticket per reddito (come previsto dal Decreto ministeriale 11/12/2009) non è autocertificata dal cittadino all’atto dell’erogazione della prestazione, ma è rilevata dal medico prescrittore che, al momento di ogni prescrizione di assistenza specialistica ambulatoriale, riporta sulla ricetta del Ssn il relativo codice di esenzione, acquisendolo, o mediante l’esibizione dell’attestato in possesso dell’assistito, o, quando possibile, per via informatica, attraverso la consultazione dei soggetti esenti resi annualmente disponibili mediante la funzionalità del Sistema Tessera Sanitaria. Sono tuttora in via di completamento le procedure di adeguamento del sistema informativo regionale per facilitare la diretta consultazione e rilevazione del diritto all’esenzione da parte dei medici prescrittori, in modo tale che progressivamente il medico potrà recepire l’informazione dal Sistema Informativo Regionale del Sst al momento della compilazione della ricetta elettronica. Per ridurre i disagi ai cittadini interessati e facilitare l’esercizio del loro diritto all’esenzione dal ticket per motivi di reddito, la giunta ha deciso la proroga della validità degli attestati. Quindi, dal 1° aprile al 31 ottobre 2013, i cittadini che si avvalgono degli attestati di esenzione E01, E03, E04 in scadenza il 31 marzo possono continuare ad avvalersene sotto la propria responsabilità, e solo nel caso in cui permangano le condizioni personali e di reddito previste dall normativa vigente. Dal 1° novembre 2013 si prevede che per i cittadini inclusi negli elenchi ministeriali degli assistiti esenti, annualmente aggiornati sulla base delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps, l’informazione relativa alla sussistenza della condizione di esenzione per redito sarà rilevata, per via informatica, dal medico all’atto della prescrizione sanitaria. Queste, lo ricordiamo, le categorie degli aventi diritto all’esenzione: - cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (E01); - disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito (E02) complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; - titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico (E03); - titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico ( E04).  
   
   
PRIMA PIETRA AD AVIANO DEL CAMPUS DEL CRO  
 
Aviano, 27 marzo 2013 - Sostanziale condivisione delle scelte fatte nel Friuli Venezia Giulia sulla sanità, che hanno consentito già da tempo una riforma del settore per garantire quantità e qualità dei servizi ai cittadini; investimenti nella sanità che non possono essere perduti a causa di indecisioni e che non possono essere ritardati da procedure lunghe e defatiganti; necessità di sinergie tra tutti i settori della società per realizzare quelle strutture che da un lato servono a rispondere alle esigenze dei cittadini e dall´altro possono contribuire a far riprendere la via dello sviluppo al Friuli Venezia Giulia e al Paese tutto in un momento in cui il lavoro, anzi la mancanza di lavoro, costituisce una vera e propria emergenza Sono un po´ questi i concetti di fondo intorno a cui è ruotata la cerimonia di posa (ideale, causa maltempo) della prima pietra del nuovo Campus del Centro di Riferimento oncologico (Cro) di Aviano, alla quale sono intervenuti oggi il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il vicepresidente e assessore regionale alla Salute, Luca Ciriani, assieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, della sanità, del mondo dell´economia e dell´imprenditoria. Il presidente del Comitato di indirizzo e valutazione del Cro, Michelangelo Agrusti, il direttore generale, Piero Cappelletti, il direttore scientifico, Paolo De Paoli, hanno illustrato il progetto del Campus - una struttura ideata molti anni fa, finanziata dalla precedente Amministrazione regionale, condivisa dall´attuale e che solo oggi vede iniziare i lavori dopo anni impegnati negli iter procedurali - che dovrà essere pronto entro 20 mesi. Con il Campus - è stato rilevato anche dai vertici della Regione - si aumenta l´eccellenza del Cro, un istituto che non interessa solo il Friuli Venezia Giulia ma tutto il Paese e che ha importanti rapporti internazionali e che ogni giorno deve rapportarsi e rispondere alla sofferenza dei pazienti e dei loro familiari. Per mantenere quest´eccellenza servono investimenti, che poi però devono essere utilizzati rapidamente: per questo serve capacità di decisione e di condivisione. Ad esempio, la scelta del nuovo ospedale di Pordenone deve essere difesa perché si tratterà di una struttura non di livello provinciale ma regionale. Il nuovo Campus che verrà realizzato al Cro (finanziato con la legge regionale finanziaria del 2007) avrà un costo di oltre 6 milioni di euro con la finalità di sviluppare le potenzialità e il ruolo del Cro stesso all´interno della rete degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico con programmi di formazione in sede di ricercatori biomedici in ambito oncologico e con scambi scientifici con ricercatori di altri enti nazionali e internazionali. Il Campus avrà 31 unità abitative per 57 posti letto ed un ampio spazio al pianoterra dedicato alle attività formative, ai centri di "simulazione", alle relazioni con il mondo imprenditoriale e alle attività ricreative, oltre ai servizi per gli ospiti. Non una torre d´avorio o un centro chiuso in se stesso - è stato sottolineato - ma aperto alla società e alla collaborazione e allo scambio con altri centri di ricerca, Università, imprese.   
   
   
VOLONTARIATO: AL VIA IL PROGETTO EUROPEO NET-AGE.  
 
Ancona, 27 marzo 2013 - Muove i primi passi il progetto Net-age che si è svolto nei giorni scorsi a Spalato e il cui obiettivo è elaborare nuove strategie di collaborazione nel campo dell’assistenza agli anziani. Su un totale di 1.542.156 abitanti nelle Marche esistono 347.962 persone con età pari o superiore a 65 anni che rappresentano il 23% di tutti i residenti. Circa un marchigiano su 4 è anziano e ci sono 172 anziani ogni 100 bambini e ragazzi fino a 14 anni e 35 anziani ogni 100 persone in età attiva (15-64 anni). Le Marche sono la settima regione italiana per indice di invecchiamento. “In una realtà come questa – dice l’assessore regionale al Volontariato, Almerino Mezzolani - il ruolo del volontariato deve diventare sempre più centrale ed è in questo scenario che si inserisce il progetto Net-age che mira ad individuare nuove strategie di collaborazione tra enti pubblici e il volontariato organizzato per valorizzare la presenza di quest’ultimo nei servizi di assistenza domiciliare e all’interno delle residenze protette per anziani, mediante attività di animazione e gestione del tempo libero, al fine di qualificare il livello assistenziale accanto a quello più propriamente sanitario”. Questi obiettivi sono stati chiaramente ribaditi nel meeting di lancio del progetto a Spalato. Net-age è finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliero Ipa Adriatico ed è guidato dalla Regione Marche-servizio Politiche Sociali. Coinvolge altri 12 Partner: il Csv Marche – Centro Servizi per il Volontariato Marche; la Municipalità di Spalato e l’Associazione “Mi” per la Croazia; per l’Albania, il Consiglio Regionale di Lezha e la Caritas Albania; l’ Istituto per la Salute pubblica e l’Associazione per la democrazia “Zid” per il Montenegro; dalla Serbia il Dipartimento provinciale per il Welfare e il Centro Umanitario Novi Sad; per la Slovenia, la Municipalità di Kanal ob Soci e la Federazione Slovena delle Associazioni dei Pensionati; infine, per l’Italia, la Regione Emilia Romagna (Italia). Svim – l’Agenzia di Sviluppo della Regione Marche- in qualità di segretariato tecnico del Progetto supporta l’intero partenariato nella gestione e implementazione delle attività. Il progetto, classificatosi ai primi posti nella priorità 1.3 Social, Labour and health network, ha un budget totale di 1.880.437,49 euro, di cui 313.102,00 per la Regione Marche e 154.895,00 euro al Csv e, per quanto riguarda l’Italia, è finanziato al 100% dall’Ue e dallo Stato. Per la prima volta, in ogni area, l’ente pubblico lavorerà sinergicamente con la propria associazione di volontariato per elaborare nuove strategie di collaborazione nel campo dell’assistenza agli anziani. Nel corso dei 32 mesi di progetto, le attività locali si arricchiranno dei risultati e delle iniziative realizzate a livello transfrontaliero. Saranno infatti organizzati altri 5 meeting di progetto, 3 sessioni di formazione per politici, volontari e membri delle organizzazioni di volontariato, 3 round di mobilità aperti a dipendenti pubblici e operatori delle associazioni di volontariato per lo scambio di buone prassi e competenze. Inoltre, saranno organizzati, per ogni area, 4 seminari sui risultati di progetto e una conferenza con i Politici dove verrà presentato un Libro bianco contenente le raccomandazioni per l’inclusione dei principali risultati di Net-age nella programmazione sociale. Infine, in ogni area, verrà realizzata un’azione pilota per testare servizi socio-sanitari dedicati agli anziani che vedano un attivo coinvolgimento del volontariato. “La visibilità del progetto – conclude l’assessore Mezzolani - e le attività di comunicazione e disseminazione saranno raggiunte non solo nelle aree coinvolte ma anche a livello europeo grazie al Cev – Centro Europeo del Volontariato che, in qualità di associato, supporta Net-age grazie al suo network europeo che coinvolge oltre 100 centri e agenzie di volontariato a livello nazionale, regionale e locale”.  
   
   
SONG OF MYSELF: DAVID ADAMO, SOPHIE BUENO-BOUTELLIER, GIANNI CARAVAGGIO, JASON MARTIN, GIANNI PIACENTINO, DAN SHAW-TOWN ROMA, 28 MARZO 11 MAGGIO 2013.  
 
Roma. 27 marzo 2013 - Song of myself è il nome del poema che dà il titolo a una mostra concepita per valorizzare il concetto di ripetizione nella creazione artistica. Una regolarità che dà luogo a un principio, a un segno che ci permette di identificare, nella pletora di produzioni, lo stile di un artista. Quella che Jean-étienne Dominique Esquirol definì monomania altro non è, artisticamente parlando, che lo zelo estremo e l’interesse ossessivo per un soggetto, un colore, un’idea. Paul Cézanne, per esempio, dedicò una vita intera all’intima raffigurazione del paesaggio dominato dal Mont Saint- Victoire nella costante, testarda ricerca di perfezione, permanenza, soddisfazione personale. Qualche decennio dopo, Piet Mondrian rifiutò categoricamente di ritrarre la natura nel suo essere mutevole e instabile contrapponendo a essa il motivo razionalista di linee e colori che sarebbe diventato eterno, indistinguibile. Monomania, dunque, come mezzo di auto-promozione e formazione della propria identità. Nell’adottare un sistema di segni definiti e di un linguaggio ben riconoscibile, si cela il desiderio di validità e il bisogno di trovare autorità nella produzione artistica. Nell’adottare un sistema di segni definiti e di un linguaggio ben riconoscibile, si cela il desiderio di validità e il bisogno di trovare autorità nella produzione artistica. Il tema della ricerca dell’identità attraverso la ripetizione ossessiva, monomaniacale, talvolta sofferente del gesto introduce il concetto di rituale come forma di conoscenza interiore, la cui funzione, qui intesa a livello sociale e antropologico, è quella di confermare il valore e il contenuto del processo artistico. Motivati dalla passione/ossessione per un’azione o un concetto, gli artisti presentati esplorano attraverso i mezzi della pittura e della scultura, la nozione di reiterazione del gesto nel tempo e la relativa importanza nell’affermazione dell’identità visiva dell’artista. Erede dell’action painting, Jason Martin (1970, Jersey, Uk) concretizza l’idée fixe nella realizzazione di dipinti monocromi su un fondo in alluminio, dove l´atto fisico della pittura stessa diviene il soggetto dell’opera. All’azione, David Adamo (1979, Rochester, Usa) contrappone la dimensione teatrale del processo scultoreo, cifra stilistica dei suoi interventi. Dimensione processuale e forma in divenire sono i punti fissi e distintivi del lavoro di Gianni Caravaggio (1968, Rocca S.giovanni, Italia), che indaga le potenzialità evocative dell’immagine – sia essa scultorea o un disegno – definendola come un ‘seme’, un elemento generativo. Monomania come zelo estremo è ciò che caratterizza il lavoro di Gianni Piacentino (1945, Coazze, Italia) a metà strada tra Arte Povera e Minimalismo. Fedele a un’idea di dinamismo e velocità di stampo futurista, i suoi progetti – aeroplani, motociclette, monocicli e automobili – mostrano un’attenzione maniacale ai dettagli e un’elevata tecnica artigianale. Più concentrato su un’estetica di background, Dan Shaw-town (1983, Huddersfield, Uk) espande il proprio interesse, mostrando nei suoi ultimi lavori da un lato il processo manuale di creazione di un’opera; dall’altro la sua valenza esaustiva come punto di sosta finale. Sophie Bueno-boutellier (1974, Tolosa, Francia) rielabora in chiave moderna le teorie del movimento spazialista. L’artista utilizza la tela per creare costruzioni tridimensionali in cui il rituale del gesto contribuisce alla definizione della formalizzazione dell’opera d’arte nonché all’acquisizione di un elemento caratterizzante tipico di ciò che è duraturo nel tempo.  
   
   
BARDONECCHIA E IL GIRO D’ITALIA  
 
Torino, 27 marzo 2013 - Il Giro d’Italia riabbraccia Bardonecchia. Le strade fra la stazione turistica piemontese e la Corsa Rosa si erano separate dopo la mitica edizione del Giro del 1972, ricordata per la rimonta di Eddy Merckx che, ad un chilometro dalla vetta dello Jafferau, spezzò i sogni di gloria del fuggitivo Fuente. L’iberico si “piantò” sulle rampe sterrate, al 16% di pendenza, arrendendosi al Cannibale belga dopo una lunga fuga. A distanza di 41 anni, lo Jafferau torna a sfidare una nuova generazione di ciclisti ospitando ancora il traguardo di tappa del Giro d’Italia. L’appuntamento è per sabato 18 maggio 2013 con la 14° tappa Cervere-bardonecchia. La Corsa Rosa entrerà in Bardonecchia dalla Strada Statale 335, con i corridori in arrivo da Oulx. Entrati in paese proseguiranno per Via Roma, Viale San Francesco sino a raggiungere Piazza De Gasperi. Passati davanti al Municipio sfileranno nella centralissima Via Medail imboccando poi il sottopasso ferroviario sbucando in Piazza Statuto. Da qui inizierà il tratto più duro della tappa con il rush finale, la scalata allo Jafferau: 7 km e 250 metri per un dislivello di 654 mt con una pendenza media del 9% e massima del 14%. La corsa attraverserà le caratteristiche frazioni alpine di Millaures e Le Gleise con il traguardo posto a quota 1.908 in località “Bacini dello Jafferau”. Il pubblico potrà seguire i corridori lungo il percorso cittadino oppure raggiungere il traguardo utilizzando la Telecabina Bardonecchia-jafferau che arriva a poche centinaia di metri dal traguardo. Il Villaggio Tappa sarà allestito in Piazza Statuto mentre il Palazzo delle Feste accoglierà il Quartier Tappa con la direzione generale, la giuria, sala stampa e sala conferenze. “Siamo veramente contenti ed orgogliosi di aver riportato una tappa del Giro d’Italia a Bardonecchia – ha dichiarato il Sindaco Roberto Borgis – una frazione affascinante ed al tempo stesso rilevante a fini della classifica generale con l’impegnativo arrivo allo Jafferau. Per la nostra località si tratta di un evento estremamente importante. Sono certo che contribuirà ad aumentare la visibilità della nostra stazione turistica in Italia e nel Mondo grazie alla massiccia copertura mediatica offerta dal Giro d’Italia”. La tappa del Giro d’Italia verrà presentata a turisti e residenti, sabato 30 marzo alle ore 18.00, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia. Ingresso libero.  
   
   
SPORT E TEMPO LIBERO, LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA NUOVA LEGGE.  
 
Ancona, 27 marzo 2013 - Dall’attività informativa e di monitoraggio ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza degli impianti e delle attrezzature sportive fino alla preparazione degli operatori, il Regolamento appena approvato dalla Giunta, su proposta dell’assessore allo Sport, Paolo Eusebi, definisce le disposizioni in materia di sport e tempo libero in attuazione della legge regionale 5/2012. Trasmesso alla competente Commissione consiliare per il parere, il regolamento ha l’obiettivo di vigilanza sulle attività e di controllo degli impianti sportivi e attrezzature. Inoltre definisce i requisiti di qualificazione professionale di operatori e dirigenti, fissa le modalità con cui i gestori degli impianti sportivi consentono l’uso degli stessi e determina le modalità di concessione della fidejussione regionale a garanzia dei finanziamenti richiesti agli istituti di credito dai soggetti che usufruiscono di finanziamenti per l’adeguamento e la realizzazione degli impianti. Sono soggetti al Regolamento tutti quegli impianti deputati all’esercizio di qualunque forma di attività fisica e motoria finalizzata al benessere psicofisico degli utenti. Le strutture, di superficie non inferiore a 100 mq specifica il documento, devono essere ubicate in modo tale da garantire l’avvicinamento dei mezzi di soccorso e la mobilitazione della barella lungo i percorsi interni. Il titolare dell’impianto per l’esercizio delle attività motorio ricreative deve utilizzare istruttori provvisti di diploma di laurea in scienze motorie o del diploma conseguito presso l’Isef o titolo equivalente ai sensi della normativa europea. La gestione degli impianti di proprietà degli enti pubblici territoriali, viene affidata, in via preferenziale, a società e associazioni sportive dilettantesche, federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva e discipline associate. Per favorire la conoscenza della realtà sportiva regionale e una informazione costante a enti ed operatori, il Regolamento prevede la costituzione dell’Osservatorio dello sport delle Marche, mediante il quale la Regione esercita l’attività informativa e di monitoraggio dell’intero sistema sportivo regionale. Attività che svolge nell’ambito del Comitato regionale dello sport e del tempo libero, in collaborazione con gli enti locali, il Comitato olimpico nazionale (Coni), il Comitato italiano Paralimpico (Cip), le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate, gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, la Facoltà di scienze motorie dell’Università degli Studi di Urbino e gli altri soggetti pubblici e privati che abbiano maturato competenze specifiche e riconosciute nel settore sportivo o della statistica.