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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Marzo 2013
PREMI GREENLIGHT 2013: NOVE IMPRESE REALIZZANO ECONOMIE ANNUE DI ENERGIA ELETTRICA PARI AL CONSUMO DI 1200 FAMIGLIE  
 
Bruxelles, 27 marzo 2013 - Nove imprese con sede nell´Unione europea hanno ricevuto ieri un riconoscimento per le iniziative attuate in materia di risparmio energetico mediante l’adozione di tecnologie di illuminazione efficienti. I vincitori dei premi Greenlight assegnati dalla Commissione europea per il 2013 hanno conseguito su base annua economie pari complessivamente al consumo di circa 1 200 famiglie (3 568,5 Mwh, consumo medio di una famiglia: 3 Mwh/anno). Tra i vincitori figura il produttore internazionale di birra Ab Inbev (Belgio) che, grazie all´ammodernamento delle sue strutture produttive, ha conseguito un risparmio energetico medio pari al 73% dei suoi consumi di illuminazione. La catena di fast food francese Quick, che ha ristrutturato 52 dei suoi punti di ristoro in Francia, Belgio e Lussemburgo, ha ottenuto risparmi energetici per 991 Mwh/anno, con una diminuzione del 69% nei consumi di energia per l´illuminazione. Brussels Airlines ha ristrutturato un hangar per la manutenzione, riducendo i consumi del 68%. Máire Geoghegan-quinn, commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: "L’efficienza energetica è un esempio concreto di come ricerca e innovazione possano produrre un effettivo cambiamento. Il programma Greenlight apporta buone idee al mercato, offre opportunità alle imprese ed è positivo per l’ambiente." Il risparmio energetico è stato in buona parte conseguito grazie all’introduzione della nuova illuminazione efficiente che utilizza lampade fluorescenti T5 (e sostituisce gli alimentatori magnetici convenzionali con alimentatori elettronici), sensori di presenza e di luce diurna e tecnologie Led. L´ammortamento dei costi avviene per la maggior parte dei progetti in meno di cinque anni e questo dimostra l´estrema redditività degli investimenti nell´efficienza energetica. Nel 2012 al programma Greenlight hanno aderito quarantanove nuovi partecipanti, per cui alla fine dell´anno il numero complessivo di aderenti era di 736. I nove vincitori sono stati selezionati sulla base della più importante riduzione dei consumi di elettricità, del maggiore risparmio energetico in assoluto e delle tecnologie adottate. I premi sono attribuiti in occasione della conferenza "Sostegno scientifico alla crescita e all’occupazione nell’Ue: edifici, veicoli e attrezzature efficienti", tenuta oggi a Bruxelles. Il programma Greenlight è stato avviato dalla Commissione nel 2000 ed è gestito dal Centro comune di ricerca, che è il centro scientifico della Commissione europea. Nel complesso i 736 aderenti al programma hanno assicurato un risparmio energetico superiore a 315 000 Mwh annui, ossia all’incirca il consumo di elettricità di una città di 250 000 abitanti, grazie all´attuazione di sistemi di controllo e di illuminazione estremamente efficienti. La Commissione non concede finanziamenti per le migliorie effettuate nell´illuminazione e il premio non ha alcun valore in termini monetari. Il sostegno fornito dalla Commissione agli aderenti al programma prende la forma di strumenti informativi e di riconoscimento pubblico.  
   
   
FISCALITA’ DELLE RINNOVABILI: AL VIA IL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE FIRMATO APER  
 
  Milano, 27 marzo 2013 - Si terrà a Milano nei giorni 17 e 24 aprile 2013 il corso dedicato agli aspetti fiscali che regolano la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, organizzato da Aper. Diviso in due giornate, il primo appuntamento (mercoledì 17 aprile) sarà dedicato agli aspetti contabili generali legati alle fonti rinnovabili: si parlerà quindi di investimenti, finanziamenti e trattamento contabile degli incentivi. Concluderà la mattinata un focus dedicato alle imposte dirette, con temi quali società di comodo ed interpelli utilizzabili, Pex e Robin Hood Tax. Il percorso formativo si concluderà con un secondo appuntamento (mercoledì 24 aprile), durante il quale si affronteranno i temi attinenti la gestione delle imposte indirette e la fiscalità internazionale relativa agli investimenti Fer. Completano il corso un approfondimento sul tanto dibattuto tema dell’Imu e dei focus dedicato ad accise e rapporti con l’Agenzia delle Dogane e da ultimo al reddito agrario. I docenti saranno professionisti Kpmg, Roedl and Partners e Kstudio, esperti in fiscalità delle rinnovabili, che metteranno a disposizione di Aper la loro competenza. Il programma completo e le modalità di iscrizioni sono disponibili su aper.It. Data la limitata disponibilità dei posti, vi invitiamo ad iscrivervi al più presto, compilando in tutte le sue parti la scheda di registrazione on line.  
   
   
DIGA CUMBIDANOVU, 10 MILIONI IN FINANZIARIA PER COMPLETARE OPERA  
 
Cagliari, 27 Marzo 2013 - "E´ autorizzata per il 2014 la spesa di 10 milioni necessaria per garantire la continuità dei lavori sulla diga Cumbidanovu. Con questo passaggio il Disegno di legge della Giunta per la formazione del Bilancio della Regione può assicurare la prosecuzione dell´attività del cantiere, e quindi la salvaguardia dei posti di lavoro, nonché il completamento dell´invaso sull´alto Cedrino". Lo ha fatto sapere l´assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, durante l´incontro che si è tenuto questo pomeriggio a Cagliari con i sindaci di Orgosolo e di Orosei, Dionigi Deledda e Franco Mula, l´Ufficio tecnico dighe, Enas e il Consorzio di bonifica Sardegna Centrale. "Sono molto soddisfatta che si sia raggiunto questo risultato - ha continuato l´assessore - e per questo devo dare atto dell´impegno diretto del presidente Cappellacci e dell´intera Giunta". Le risorse indicate nel Disegno di legge sulla Finanziaria consentiranno di rendere funzionale l´opera di sbarramento a fini irrigui, idroelettrici e industriali. La diga fornirà l´acqua per l´irrigazione di un territorio di 2810 ettari nei Comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Dorgali, Orune e Lula. Sarà in grado di assicurare una portata di 50 litri al secondo per gli usi industriali nelle zone di Nuoro e Oliena e, attraverso una condotta forzata, sarà utilizzata per produrre energia idroelettrica.  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA, UE PREMIA CON 8 MILIONI IL PROGETTO DI BOLZANO  
 
Bolzano, 27 marzo 2013 - Un risparmio energetico del 40% in cinque anni in alcuni quartieri dovranno fare di Bolzano un modello europeo in tema di efficienza energetica: l´Ue ha approvato il progetto e garantito al capoluogo un finanziamento di 8 milioni di euro. Soddisfatta la Giunta provinciale per il contributo al successo dell’iniziativa assicurato dall´Gect dell´Euregio, il gruppo di cooperazione territoriale. Bolzano e Innsbruck daranno vita a un progetto esemplare in tema di efficienza energetica, con l´obiettivo di ridurre del 40% il consumo di energia primaria nel giro di 5 anni. Al progetto "Sinfonia", sostenuto dall´Unione Europea con 27 milioni di euro, i due capoluoghi alpini hanno partecipato con il sostegno del Gect dell´Euregio. "Oggi la Giunta provinciale ha registrato con piacere la comunicazione da Bruxelles che il progetto transfrontaliero inoltrato a inizio dicembre è stato classificato al secondo posto", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta di Giunta. All´alto Adige andranno 8 milioni di euro di finanziamento europeo, che serviranno a riprogettare alcuni quartieri bolzanini in direzione di una riduzione del consumo di energia: risanamenti di abitazioni e immobili, interventi sulla rete del riscaldamento e della distribuzione di energia. Coordinati dall´Euregio, gli attori di parte altoatesina nel progetto sono Ipes, Sel, Eurac e Agenzia Casaclima. I vantaggi, ha ricordato Durnwalder, non vanno soltanto a beneficio dell´ambiente ma anche dell´economia: "Investimenti per 8 milioni di euro significano naturalmente anche appalti per le aziende e quindi posti di lavoro. Senza contare che di un simile progetto potrá giovarsi anche l´immagine dell´Alto Adige, da tempo già impegnato sulla strada di Regione verde."  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA LA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI NYNAS RAFFINERIA SHELL HARBURG  
 
Bruxelles, 27 marzo 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni l´acquisizione proposta dalla società svedese Nynas Ab, un patrimonio di raffinazione situati in Harburg / Amburgo (Germania) attualmente detenuto da Shell Deutschland Oil Gmbh (in prosieguo: il "Patrimonio della raffineria Harburg"). Prima indagine della Commissione ha rilevato che potrebbero sorgere problemi di concorrenza nei mercati di oli base naftenici di oli di lavorazione e naftenici per trasformatori, in quanto la nuova entità sarebbe in possesso percentuale molto elevata di questi mercati nello Spazio economico europeo (See). Questi oli sono utilizzati per la produzione di grassi industriali, liquidi utilizzati nella lavorazione dei metalli, adesivi, inchiostri, zolfo insolubile, gomma industriali, fertilizzanti e additivi antischiuma. Decisione ´s per aprire un´inchiesta non pregiudica l´esito di la procedura. Commissione dispone ora di un periodo di 90 giorni, fino al 8 agosto 2013, di prendere una decisione definitiva se la concentrazione ostacolerà in maniera significativa l´esercizio di una concorrenza effettiva nel See. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: . "La fusione proposta lascerebbe fuori l´unico concorrente che produce base naftenico nel See Commissione deve garantire che l´operazione non provoca un aumento dei costi di produzione per le imprese europee e dei prezzi dei prodotti finali diversi ai clienti. " L´operazione renderebbe la nuova entità l´unico produttore di base naftenico nel See. Oli di base, che sono derivati ​​dal petrolio, possono essere testati negli oli utilizzati nei processi di lavorazione chimica o miscelato con oli per trasformatori usati come materiale isolante per trasformatori. Prima indagine della Commissione ha dimostrato che, dopo l´operazione, non ci sarebbe nessun altro concorrente può fornire gli oli naftenici per usare in determinate applicazioni di uso finale, come, ad esempio, industriali in gomma, fertilizzanti e antischiuma. Per quanto riguarda gli altri settori, compresi i grassi, fluidi utilizzati nella lavorazione dei metalli oa freddo set di inchiostri e oli per trasformatori, i pochi concorrenti che importano questi prodotti nel See non può esercitare una pressione concorrenziale sufficiente. Il caso è stato notificato il 19 febbraio 2013.  
   
   
SOCIETÀ ENERGETICA LUCANA RICEVE PREMIO “COMUNI RINNOVABILI 2013"  
 
Potenza, 27 marzo 2013 - La Società Energetica Lucana è stata premiata a Roma nell’ambito della presentazione del Rapporto Comuni Rinnovabili 2013 sulla diffusione delle fonti rinnovabili nei Comuni italiani e l’innovazione nelle reti energetiche, divulgato ogni anno da Legambiente. E’ quanto fa sapere una nota della Sel. Il riconoscimento - si legge - è stato attribuito per l’impegno profuso dalla Società Energetica Lucana nell’attività di pianificazione energetica svolta sul territorio regionale in Basilicata rivolta alla creazione di un modello energetico sostenibile fondato sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, nella realizzazione di interventi per il risparmio e l’efficienza energetica e nel supporto diretto ai Comuni che aderisco al Patto dei Sindaci nella stesura del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes). Per il presidente della Sel Ignazio Petrone “il premio ricevuto è un riconoscimento prezioso che rafforza la nostra convinzione di essere sulla strada giusta. La sostenibilità energetica è necessaria per garantire alle prossime generazioni un futuro che purtroppo oggi rischia di essere compromesso dall’eccessiva produzione di emissioni inquinanti e dalle conseguenze climatiche che ne deriveranno se non si interviene".  
   
   
BOLZANO: EFFICIENZA ENERGETICA, REGIME TRANSITORIO PER CONCESSIONI EDILIZIE GIÀ RICHIESTE  
 
Bolzano, 27 marzo 2013 - La Giunta provinciale ha dato oggi (25 marzo) il via libera ad una regolamentazione transitoria in materia di efficienza energetica degli edifici. Il regime transitorio riguarderà solamente le richieste di concessione edilizia presentate prima dell´approvazione delle nuove norme. Secondo l´assessore provinciale Elmar Pichler Rolle, "il regime transitorio è necessario, in quanto nei comuni vi sono numerosi progetti elaborati secondo la vecchia normativa che non hanno ancora ricevuto la concessione edilizia". Ciò significa che per questi progetti devono ancora essere utilizzate le disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Provincia nr. 34 del 29.09.2004 (Regolamento di esecuzione della legge urbanistica in materia di risparmio energetico) e nelle delibere della Giunta provinciale nr. 1609 del 15.06.2009 (Riqualificazione energetica di edifici esistenti con ampliamento), nr. 2299 del 30.06.2008 (Efficienza energetica) e nr. 1969 del 27.07.2009 (Certificato energetico per appartamenti). Il regime transitorio dovrà essere osservato sino all´entrata in vigore del decreto che abolisce il regolamento di attuazione della legge urbanistica provinciale in materia di risparmio energetico del 29.09.2004 (nr. 34). Tutte le domande relative all´acquisto o alla locazione di edifici o alloggi presentate dopo il 13 marzo, verranno invece assoggettate alle nuove norme in tema di efficienza energetica.  
   
   
SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI ALLA CITTADELLA REGIONALE. COMPLETATO IL 54% DEI LAVORI.  
 
Catanzaro, 27 marzo 2013 - Sopralluogo del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti al cantiere della costruenda cittadella regionale a Germaneto di Catanzaro. Con il Governatore della Calabria erano inoltre presenti l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Gentile, l’assessore al personale Domenico Tallini, il Presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro ed i consiglieri regionali Claudio Parente e Mario Magno. Ad oggi l’avanzamento totale dei lavori è pari a circa il 54% con un incremento del 10% rispetto all’inizio del 2013. Sono circa 180 i lavoratori che operano all’interno del cantiere. Scopelliti e Gentile, accompagnati dal direttore dei lavori e dal responsabile del procedimento, rispettivamente ingegneri Postorino e Pallarìa, hanno visitato le vare aree raggiungendo l’ottavo piano del palazzo dove poi hanno riferito alla stampa gli esiti del sopralluogo. “Il nostro obiettivo è quello di ultimare i lavori entro la fine del corrente anno e trasferire tutti gli uffici nel 2014 – ha detto il Presidente Scopelliti. All’interno della struttura realizzeremo degli open space, una filosofia di lavoro per noi molto produttiva. Questa scelta ci ha fatto aumentare le postazioni di lavoro di 120 unità, passando da 1711 a 1831, con la conseguente riduzione del costo per singolo posto, passato da 64 mila euro a 60 mila”. L’assessore Giuseppe Gentile ha sottolineato di “voler dare, finalmente, ai calabresi la possibilità di ottenere le risposte da un´unica struttura senza dover girare tutto il giorno per i vari uffici sparsi in città. Considerando, inoltre, un risparmio di circa 7 milioni di euro di fitti”. L’assessore Domenico Tallini ha ringraziato Scopelliti “da catanzarese, e adesso da calabrese. La cittadella regionale ridà dignità alla Regione Calabria, ad oggi, ancora, priva di una casa regionale”. Il Presidente della Provincia Wanda Ferro ha auspicato “la possibilità di vedere i dipendenti della Regione in un´unica struttura nel più breve tempo possibile. L’idea dell’open space sarà vincente, oltre ad essere sinonimo di trasparenza e praticità”.  
   
   
CENTRI STORICI, CONVEGNO PERUGIA: DA REGIONE STRUMENTI E RISORSE PER NUOVA VITA E QUALITÀ GRANDI E PICCOLI CENTRI UMBRI  
 
Perugia, 27 marzo 2013 - "Per restituire vitalità sociale ed economica ai nostri centri storici è fondamentale non solo potenziare infrastrutture e servizi, intervenire sulla riqualificazione e sul decoro urbano, ma soprattutto incentivare nuove funzioni e attrattività. È questa la strategia che muove le politiche regionali, associate a ingenti risorse finanziarie". Lo ha detto l´assessore regionale all´Urbanistica e riqualificazione urbana, Silvano Rometti, intervenendo ieri a Perugia al convegno che si è svolto nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori durante il quale è stato illustrato il libro di Luca Ferrucci, docente del Dipartimento di Economia dell´Università degli studi di Perugia, sui centri storici delle città e la valorizzazione urbana. "La Regione Umbria - ha ricordato - ha avviato con la legge 12 del 2008, ´Norme per i centri storici´, una politica sistematica e intersettoriale volta a riqualificare, rivitalizzare e valorizzare i centri storici umbri. Un approccio organico per recuperare la loro centralità, ridotta per effetto della crisi economica delle trasformazioni socioeconomiche, culturali e urbanistiche degli ultimi decenni, stimolando e sostenendo amministrazioni pubbliche, soggetti sociali ed economici, istituzioni culturali affinché i centri e le aree urbane siano luoghi di identità culturale e storica, ma anche di nuovi servizi, economie, mobilità alternativa, in cui sia accresciuta la fruibilità e la qualità della vita per i residenti e i visitatori". Il primo "banco di prova" è stata la realizzazione dei "Puc" di seconda generazione, i programmi urbani complessi, uno degli strumenti in cui si è concretizzata questa politica organica. "Alla programmazione integrata - ha detto Rometti - la Regione ha destinato e destina rilevanti risorse economiche, con particolare riferimento a quelle comunitarie del Fondo di sviluppo regionale e a quelle del Fondo per lo sviluppo e la coesione, ex Fas". Dopo i bandi rivolti a Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti, "nei prossimi giorni - ha reso noto l´assessore - la Giunta regionale approverà i nuovi bandi ´Puc3´, che privilegeranno l´innalzamento della qualità del contesto urbano nei piccoli Comuni. L´obiettivo - ha sottolineato - è quello di rigenerare e rivitalizzare tutti i nostri centri, grandi e piccoli, per garantire nuovo sviluppo e competitività all´Umbria". L´assessore Rometti ha espresso particolare apprezzamento per la pubblicazione del professor Ferrucci, "uno studio approfondito, che arricchisce il dibattito scaturito dalla normativa regionale e offre un importante contributo per le politiche di riqualificazione e valorizzazione dei centri storici umbri".  
   
   
NUOVA LEGGE URBANISTICA, AL VIA LE CONSULTAZIONI ON LINE SUL SITO DELLA REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 27 marzo 2013 - È cominciata, questa settimana, la consultazione on line sulla nuova legge per il governo del territorio. Enti locali, associazioni e soggetti portatori di interesse hanno ricevuto una password che permetterà loro di accedere a una pagina creata sul sito della Regione Marche e contenente la prima stesura del testo normativo, con la possibilità di apportare modifiche o aggiunte, sia a livello generale, sia articolo per articolo. “Considerata la strategicità di questa legge – spiega l’assessore all’Urbanistica, Luigi Viventi – il percorso deciso dalla Giunta prevede, in prima istanza, un confronto diretto con il territorio. L’esecutivo ha esaminato un primo testo, ma licenzierà il definitivo solo dopo la conclusione della fase di confronto appena illustrata. Da quel momento avrà inizio la fase istituzionale che porterà all’approvazione dell’aula”. La pagina dedicata alla legge si trova all’indirizzo www.Regione.marche.it/pdlsulgovernodelterritorio.aspx  ed è raggiungibile anche dal sito istituzionale http://www.regione.marche.it/  – link colonna destra “pdl sul governo del territorio”. Accedendo alla pagina tutti possono scaricare il testo provvisorio, leggere la presentazione dell’assessore Viventi e utilizzare un contatto mail per eventuali domande o comunicazioni. È stata poi predisposta un’area riservata, alla quale enti e soggetti del territorio accederanno con password, per contribuire materialmente alla formazione del testo definitivo. Gli interlocutori primari coinvolti sono l’Anci, l’Upi, l’Uncem, e Unioni dei Comuni, le Comunità montane, le associazioni di categoria e sindacali, gli ordini professionali, le associazioni ambientalistiche, i rappresentanti dell’Università. A ognuno di questi si chiede, preliminarmente, di fare sintesi dei contributi dei propri interlocutori diretti e di riportare tale sintesi nel sito della Regione. In parallelo alle consultazioni on line, proseguono gli incontri in Regione. Dopo l’assemblea plenaria del 29 febbraio, l’assessore e i tecnici hanno già incontrato Anci, Upi, categorie dei commercianti e degli artigiani, Confindustria, associazioni, ordini professionali e sindacati. La piattaforma informatica sarà accessibile per i contributi fino al 24 aprile. Seguiranno le osservazioni della Regione, la stesura del nuovo testo e un confronto finale in sessione plenaria. In seguito sarà elaborata la proposta per la Giunta e sarà dato avvio all’iter istituzionale, fino all’Aula consiliare. “Il confronto in atto – conclude Viventi – è sicuramente prezioso, sia come metodo generale di lavoro, sia in ragione della natura di questa legge, che incide in modo profondo sulla organizzazione del territorio regionale e, di conseguenza, sulla qualità della vita dei cittadini. Ringrazio tutti coloro che, in questi giorni, stanno offrendo il proprio contributo in modo fattivo e costruttivo e anche i tecnici e gli uffici dell’urbanistica, del servizio legislativo e dell’informatica, che stanno seguendo con competenza l’intero percorso”.  
   
   
TRENTO, GLI STATI GENERALI DELL´EDILIZIA : LE MISURE PER FRONTEGGIARE LA CRISI DELLE COSTRUZIONI  
 
Trento, 27 marzo 2013 - Sono iniziati Ieri pomeriggio poco dopo le 15 gli "stati generali dell´edilizia", convocati dalla Provincia per discutere della crisi che attraversa il settore, assieme alle forze economiche e sociali, e del disegno di legge varato la scorsa settimana dall´esecutivo, che verrà discusso dall´aula consiliare a maggio. " Le prossime settimane - ha detto il presidente della Provincia Alberto Pacher nell´aprire i lavori - serviranno ad integrare e eventualmente a migliorare questa proposta. Dall´evento di oggi ci attendiamo quindi osservazioni, suggerimenti e quant´altro possa servire ad affinare ulteriormente gli strumenti di intervento che abbiamo deciso di mettere in campo e che si sommano a quelli già varati dopo l´inizio della crisi economica internazionale." Una prima manovra anticongiunturale - come si ricorderà - era infatti già stata adottata dalla Provincia dopo lo scoppio della crisi. Da allora però la situazione non è migliorata, anche se gli indicatori in Trentino sono migliori rispetto al resto del Paese. "Nessuno ha in mano una carta risolutiva per risolvere i problemi del settore, che vanno aggrediti con un complesso di azioni e da direzioni diverse. Siamo coscienti ad esempio che al calo della domanda privata non si può supplire solo con la crescita della domanda pubblica, ma è ovvio che la domanda pubblica è una leva importante. Abbiamo cercato dunque di distribuire gli interventi nei diversi settori. Sappiamo anche che, sul versante delle imprese, esiste una situazione di sofferenza in particolare per una specifica fascia, quella che riguarda gli appalti fra 1 e 2 milioni di euro, con un minore accesso da parte delle imprese trentine. Su questo si sta lavorando per trovare un correttivo che aiuti a dare più chances alla nostra imprenditoria. Gli ultimi dati 2012 ci dicono che in questa fascia alle imprese trentine sono andati il 34 % degli appalti mentre nelle fasce immediatamente sotto e sopra le imprese del territorio si sono aggiudicate rispettivamente il 90 e 80% degli appalti totali. Pertanto qui c´è una sofferenza specifica a cui è bene dare risposta. In termini generali, quello che emerge dal disegno di legge che abbiamo messo a punto è che esso agisce sul filone principale, quello del miglioramento del patrimonio esistente, del miglioramento energetico, del miglioramento strutturale, e questo tanto sul patrimonio pubblico come su quello privato. Vogliamo intervenire con sempre maggiore flessibilità. Le rigidità contabili e procedurali in passato creavano un certo irrigidimento nella nostra possibilità di muoverci. Abbiamo promosso quindi la creazione di un fondo finanziario che permetterà di spostare con grande flessibilità le risorse da una voce all’altra, a seconda dell´andamento della domanda, consci che il successo della manovra dipende da molti fattori, alcuni materiali altri immateriali, come la propensione ad investire in questo settore o la preoccupazione delle famiglie derivante dall´andamento della crisi. Da ultimo è bene aggiungere che gli interventi di miglioramento strutturale e ambientale sul patrimonio edilizio permetteranno di incidere anche sull´ambiente, considerato che le emissioni in edilizia sono responsabili del 45% del totale delle emissioni in atmosfera. E a ciò aggiungiamo che le famiglie registreranno, al termine degli interventi, un miglioramento nel bilancio di gestione dei propri alloggi." E´ seguita quindi la relazione del dirigente del settore Statistica della Provincia Vincenzo Bertozzi, che ha illustrati le cifre principali della crisi. In sintesi: anche il Trentino nel 2012 è in recessione, con -1,4/-1,8%, e nel 2013 avrà una crescita prossima allo 0. Solo nel 2014 si avrà forse una crescita di più di un punto percentuale. Nel settore specifico delle costruzioni, in Trentino nel 2011 gli addetti sono il 7,9% del totale. Le imprese attive sono circa 7000, il 17% del totale delle imprese trentine. In media esse sono composte da 3,3 addetti. La contrazione del valore aggiunto dal 2008 al 2012 è proceduto ad una media del 5%. Nel 2013 esso dovrebbe essere pari allo 0. Relativamente al fatturato, nel 2012, rispetto al 2007, si è registrato un – 27,2%. Riguardo agli occupati nello stesso lasso di tempo abbiamo un -12,5 % rispetto al 2007. Attualmente gli occupati nel settore sono di poco inferiori a 20.000. La sofferenza del settore è aggravata dai problemi di accesso al credito  
   
   
TRENTO: 110 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE 500 ALLOGGI A CANONE MODERATO  
 
Trento, 27 marzo 2013 - Sono 500 gli alloggi da destinare a canone moderato, di cui cinquanta in legno realizzati secondo i criteri Arca, che dovranno essere costruiti/ristrutturati attraverso lo strumento del Fondo di Housing Sociale Trentino. Nel suo intervento Luca Comper, dirigente del Servizio politiche sociali, è entrato nel dettaglio del Fondo, che dovrebbe tradursi in un investimento pari a 110 milioni di euro, per poi illustrare altri interventi messi in campo dalla Provincia autonoma di Trento, fra cui quelli rivolti alle cooperative edilizie, il sostegno per il risanamento a fini locativi, gli incentivi a imprese e privati per il canone moderato e il Fondo di garanzia. Fondo di Housing Sociale Trentino . I destinatari dovranno essere cittadini dell´Unione Europea, risiedere in Trentino da almeno tre anni, avere una condizione economico/patrimoniale tra 0,18 e 0,39 dell’indicatore Icef, non essere titolari di un diritto di proprietà o usufrutto su altro alloggio idoneo. Il Fondo offrirà in locazione gli alloggi in disponibilità ai soggetti inseriti nelle graduatorie formate dagli Enti locali secondo criteri che privilegiano la residenza nel Comune in cui sono realizzati e la condizione di giovane coppia. 500 è il numero degli alloggi da realizzare, principalmente nelle zone ad alta tensione abitativa dove la domanda è maggiore; 110 milioni di euro è l’investimento stimato; 25 milioni di euro circa è l’investimento della Provincia come equity; 50 milioni di euro circa è l’investimento della Provincia come sostegno al canone; 25 sono gli anni di durata del Fondo a partire dal primo Closing; 60% del valore del Fondo la soglia massima dei prestiti assumibili; 100.000 euro il valore nominale di ciascuna quota. Interventi per le cooperative edilizie Per agevolare l’acquisto della prima casa da parte di soggetti aventi i requisiti dell’edilizia agevolata, la Provincia per il 2013 ha deciso di intervenire a favore di cooperative edilizie finanziandole con contributi in conto capitale ed abbattimento degli interessi sui mutui; l´intervento riguarda complessivamente 181 alloggi. Gli altri interventi Sostegno per il risanamento a fini locativi; Incentivi a imprese e privati per il canone moderato; Fondo di garanzia.  
   
   
TRENTO: I BENEFICI DELLA MANOVRA PROVINCIALE SULL´ECONOMIA REALE DELLE IMPRESE  
 
Trento, 27 marzo 2013 - 25 milioni per gli interventi di recupero e miglioramento energetico, che saranno tra i 1.200 e i 1.400; tra i 60 e i 65 milioni a favore della prima casa (un migliaio gli edifici coinvolti); 1.207 milioni del Piano di investimento delle opere pubbliche che riguarda Provincia, enti, Comuni e Comunità (493 gli interventi quest´anno, 714 quelli programmati nel 2014); infine 106 milioni (76 dalle banche, 30 dal Pubblico) per il Fondo di riqualificazione degli edifici pubblici che riguarderà non solo gli aspetti energetici ma toccherà anche quelli strutturali. Questo il quadro che Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Lavori pubblici ha tracciato oggi, durante gli Stati generali dell´edilizia, di quanto sta facendo la Provincia in un settore strategico per il tessuto economico dell´intero territorio. Ha fornito cifre, analisi e prospettive delle misure e degli interventi anticrisi, comprensive appunto della programmazione dei lavori pubblici nel biennio 2013-2014, del programma straordinario per la riqualificazione e ristrutturazione di alloggi privati e del fondo per la riqualificazione degli edifici pubblici. "Quello qui tracciato - ha detto De Col - è l´effetto che la manovra varata dalla Giunta provinciale avrà sull´economia reale delle imprese. E´ quindi la reale ricaduta sul sistema economico che non tiene in alcun modo conto, va sottolineato, di tutto quel che riguarda la costruzione del nuovo ospedale del Trentino". "Quello qui tracciato - ha detto De Col - è l´effetto che la manovra varata dalla Giunta provinciale avrà sull´economia reale delle imprese. E´ quindi la reale ricaduta sul sistema economico che non tiene in alcun modo conto, va sottolineato, di tutto quel che riguarda la costruzione del nuovo ospedale del Trentino". Nel suo intervento l´ingegner De Col ha fornito, in proiezione pluriennale, il valore delle opere derivanti dall´intervento pubblico; il quadro degli interventi di recupero e miglioramento energetico; i numeri del Fondo riqualificazione edifici pubblici; il Piano di investimento delle opere pubbliche di Provincia, enti, Comuni e Comunità.  
   
   
TRENTO: L´AGENZIA DEL LAVORO E LE POLITICHE A SOSTEGNO DEL SETTORE  
 
Trento, 27 marzo 2013 - L´utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg); la formazione continua; le politiche attive per i disoccupati e le politiche passive. Sono queste le quattro linee di intervento adottate dall´Agenzia del Lavoro per attivare politiche di sostegno del settore edile. Tutto ciò – come ha detto Antonella Chiusole, dirigente generale dell´Agenzia, nel suo intervento agli Stati generali – in un quadro di cifre, sono dati del 2012, che vedono 21.218 disoccupati nuovi iscritti ai Centri per l´impiego, dei quali 2.152 (pari al 10,1%) sono lavoratori provenienti dal settore delle costruzioni (erano l´8,9% nel 2009). Rispetto al 2011, nel 2012 il flusso degli ingressi degli ex-lavoratori edili è aumentato del 14,5% (+272 iscritti, di cui 261 maschi e 222 di nazionalità italiana). E se i saldi tra assunzioni e cessazioni nel 2012 hanno registrato un calo totale del 2,4%, nel settore edile la diminuzione è arrivata al 13,8%. La crisi insomma c´è e la si sente soprattutto dalle parti delle imprese di costruzioni, ma l´Agenzia del Lavoro, così come l´intera Provincia, non sono rimaste con le mani in mano. Gli obiettivi delle linee direttrici lungo le quali ci si è mossi per dare risposte positive, efficaci e tempestive ai problemi, sono stati quelli di aumentare e innovare la professionalità di chi è occupato, aumentare e orientare anche verso settori innovativi e di maggiore occupazione la formazione di chi è disoccupato e sostenere il reddito dei sospesi e dei disoccupati. Il tutto mettendo in campo quattro interventi ben precisi: il progetto Feg, utile per aiutare i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a causa del dilagare della globalizzazione, aggravata poi dalla crisi economica mondiale; la formazione continua, che ha privilegiato innanzitutto le imprese in crisi e, tra di loro, soprattutto quelle edili; le politiche attive e quelle passive per i disoccupati E il futuro? Per quel che riguarda il futuro, lo sforzo dell´Agenzia del Lavoro sarà quello di massimizzare gli impegni degli operatori pubblici e privati del settore valorizzando ad esempio la Borsa lavoro nazionale dell´edilizia (Blen); sostenendo, ove necessario, gli enti bilaterali nel dare attuazione agli interventi previsti dalla riforma Fornero per implementare le politiche passive per i lavoratori sospesi. Si interverrà, nei casi non previsti dal punto precedente, finanziando programmi per l´occupazione di lavoratori sospesi, mentre si collaborerà con gli enti bilaterali del settore su specifici progetti di attuazione delle politiche attive.  
   
   
"GIORNATA EUREKA COREA 2013"  
 
Istanbul, 27 marzo 2013 - Dal 28 al 30 maggio 2013 si terrà a Istanbul, in Turchia, la "Giornata Eureka Corea 2013" (Korea Eureka Day 2013). Co-ospitata dal Ministero dell´economia della conoscenza (Mke), dall´Istituto coreano per l´avanzamento della tecnologia (Kiat) e dalla presidenza turca di Eureka, la quarta edizione dell´evento annuale di Eureka avrà lo scopo di promuovere la cooperazione e lo sviluppo di consorzi di R&s tra Pmi e/o centri di ricerca europei e coreani. Negli ultimi decenni la Corea ha raggiunto una crescita notevole e rimane ferma nel suo impegno di generare una reciproca prosperità economica attraverso i progressi tecnologici nell´ambito della rete Eureka. La conferenza di quest´anno consiste in tre sessioni: un seminario informale sui progetti Eureka, un forum aperto sulla futura collaborazione tra Corea ed Europa e sessioni di incontri per avviare le discussioni necessarie per l´innovazione e i processi di R&s. Sarà un´opportunità per i partecipanti di scambiarsi idee e promuovere il networking e la collaborazione tra istituti di ricerca statali, grandi aziende e Pmi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.eurekaday.kr/  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, EXPORT EXTRA-UE IN AFFANNO A FEBBRAIO A FEBBRAIO IL SALDO RECUPERA OLTRE DUE MILIARDI DI EURO RISPETTO AL 2012 MA L’EXPORT SEGNA UN CALO DEL 5,7% SU GENNAIO  
 
Roma, 27 marzo 2013 – L’export italiano nei mercati Extra-ue registra nel mese di febbraio il calo congiunturale più consistente dal giugno 2012 (-5,7% rispetto a gennaio), sebbene il saldo della bilancia commerciale segni invece un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, sperimentando un incremento di oltre due miliardi di euro e raggiungendo un attivo che, nei dati destagionalizzati, supera il miliardo di euro. “Il dato di febbraio poteva in qualche modo essere atteso, vista la crescita ininterrotta di questi ultimi mesi sui mercati Extra-ue. Nonostante la battuta di arresto, i Paesi dell’Area, rappresentano sempre più un’Area di riferimento per le imprese italiane, arrivando ad assorbire oltre il 46% dell’export, quota in crescita di oltre quattro punti percentuali solo nell’ultimo anno. – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – I mercati verso cui le nostre esportazioni mostrano maggiore dinamismo sono i tradizionali partner Extra-ue, ovvero Stati Uniti, Svizzera e Giappone, verso cui nel solo mese di febbraio registriamo un attivo di 2,3 miliardi di euro, addirittura maggiore del saldo complessivo”. Per quanto riguarda i settori, nei primi due mesi dell’anno le vendite di beni strumentali aumentano del 12,6% su base annua, a testimonianza di come i macchinari e gli apparecchi meccanici trainino le esportazioni fuori dall’Unione Europea. Nel 2012, infatti, la performance migliore in termini di saldo è quella della meccanica, il cui attivo risulta, nonostante la crisi, in continua crescita dal 2009 (+8,6 miliardi in tre anni).  
   
   
CRIF CREDIT RATING AGENCY ASSEGNA IL PRIMO RATING SOLLECITATO DA UNA PMI: “A-“ A FILCA COOPERATIVA  
 
Bologna, 27 Marzo 2013 - Crif Credit Rating Agency - la prima società italiana ad essere stata registrata, nel dicembre 2011, a livello europeo come Agenzia di Credit Rating (Cra), con l’autorizzazione di Consob ed Esma - assegna il rating sollecitato “A-“ a Filca Cooperativa, con sede a Lecco e operante nel campo della bioedilizia e dei prodotti ad alta efficienza energetica. La richiesta di rating internazionale da parte di Filca Cooperativa rappresenta un’importante conferma dell’importanza anche per le piccole e medie imprese di ottenere una valutazione del merito di credito che consenta loro di ‘referenziarsi’ di fronte a istituti di credito, investitori, potenziali clienti e partner anche al di fuori dei confini nazionali. Questo anche per migliorare la propria capacità negoziale e diversificare le fonti di finanziamento. In effetti, l’attribuzione di un rating può rappresentare anche un’importante opportunità per accedere a fonti alternative di finanziamento come, ad esempio, la possibilità di collocare sia cambiali finanziarie (durate fino a 36 mesi) sia strumenti obbligazionari anche di tipo partecipativo (i cosiddetti minibond, con durate oltre 36 mesi), introdotti nell’estate scorsa dall’art. 32 del Decreto Sviluppo. A questo riguardo, i rating emessi da Crif sono il risultato di un processo di valutazione che coniuga rigorosi modelli quantitativi di previsione del rischio di credito e accurate analisi qualitative di analisti specializzati, con uno sguardo anche sul posizionamento competitivo nel settore e la struttura dell’eventuale gruppo di appartenenza. Nello specifico, i rating regolamentari si fondano sulla trasparenza e il track record dei bilanci dell’impresa, l’integrazione di informazioni extra-contabili, l’analisi dei fabbisogni aziendali messi in relazione con le operazioni finanziarie a copertura, le strategie e le politiche di gestione, rappresentando così uno straordinario strumento di trasparenza e comunicazione finanziaria. Filca Cooperativa, con sede a Lecco, opera nel campo della bioedilizia e dei prodotti ad alta efficienza energetica, un settore di nicchia ma estremamente vitale e strategico per l’economia italiana. Lo confermano anche le recenti disposizioni del Cipe per supportare la green economy, che prevedono il prolungamento delle detrazioni di imposta per l´efficienza energetica in edilizia, l´estensione fino al 2020 dei certificati bianchi per il risparmio energetico, nuove misure per la promozione di fonti energetiche rinnovabili sia elettriche che termiche, l´istituzione del catalogo delle tecnologie verdi e il rifinanziamento del Fondo rotativo di Kyoto. Questo consentirà all’Italia di far fronte agli impegni nazionali nei confronti dell´Ue e della comunità internazionale. Il rating emesso da Crif Rating Agency riflette le valutazioni anche sui dati economici e finanziari di Filca Cooperativa che, nel 2012, ha ottenuto ricavi per 17,6 milioni di Euro, margini Ebitda del 26% ed Ebit del 5%. Inoltre, secondo il giudizio degli analisti di Crif Credit Rating Agency, Filca si caratterizza per una struttura aziendale solida ed equilibrata, contraddistinta da un’adeguata capitalizzazione e da una posizione finanziaria netta positiva costituita da liquidità a smobilizzo immediato. Tali risultati sono conseguiti grazie al buon rapporto qualità/prezzo che consente di mantenere buoni risultati nonostante la crisi del settore edilizio, oltre che la consolidata esperienza del management che guida la cooperativa da oltre trent’anni, garantendo al tempo stesso una profonda conoscenza dell’azienda e del settore in cui opera. Per quanto riguarda Filca Cooperativa, inoltre, Crif Rating Agency sottolinea le possibili criticità che potrebbero emergere in relazione al suo ruolo di garante degli impegni finanziari assunti dalle cooperative socie e all’esigibilità dei crediti concessi a sostegno della loro attività. Inoltre il rischio finanziario è strettamente legato all’andamento delle cooperative affiliate e, di conseguenza, all’andamento del mercato e alla sua potenziale ripresa, tutti fattori esogeni che, comunque, sono stati considerati come non particolarmente critici nell’emissione del giudizio. «La scelta di chiedere a Crif l’emissione del rating - dichiara Giacomo Fumeo, presidente di Filca Cooperative - nasce dalla volontà di caratterizzare la nostra presenza sul mercato con una autorevole e qualificata valutazione del merito di credito. La classe di rating che ci è stata attribuita consentirà di migliorare ulteriormente la nostra capacità negoziale nei confronti degli istituti di credito con cui operiamo, nonché di poter accedere a canali di finanziamento alternativi al credito bancario, mediante lo strumento dei mini bond. Filca Cooperative è la prima azienda in Italia nell’ambito delle Pmi ad aver attivato il Rating solicited, a diffusione pubblica. Un processo -sottolinea Fumeo - che si inserisce a pieno titolo anche nel nostro percorso di responsabilità sociale: la trasparenza e la completezza dell’informativa economica e finanziaria nei confronti degli stakeholder sono infatti parte integrante della cultura d’impresa di Filca, e sono valse alla nostra Azienda il Premio nazionale Oscar di Bilancio 2008 per le Piccole e Medie Imprese, riconoscimento confermato nel dicembre 2012 con una nuova nomination».  
   
   
GENOVA: OGGI , TAVOLA ROTONDA SULLE STARTUP INNOVATIVE  
 
Genova, 27 marzo 2013 - Oggi alle 10 la Camera di Commercio organizza la Tavola Rotonda “La startup innovativa: opportunità e prospettive”, dedicata alle imprese di nuova o recente costituzione che sviluppano, producono o commercializzano prodotti o servizi ad alto valore tecnologico. Il decreto crescita 2.0, diventato legge nel dicembre 2012, stabilisce per le startup innovative che si iscrivono nella sezione speciale del Registro delle Imprese una serie di agevolazioni: esenzione da bolli e diritti camerali per quattro anni, deroga all’obbligo della copertura delle perdite oltre 1/3 del capitale, facilitazioni in materia di gestione delle quote e regime fiscale e contributivo particolare. Alla Tavola Rotonda - moderata da Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera di Commercio e aperta da Gianfranco Ruta, Direttore del consorzio camerale per l’innovazione tecnologica Dintec - prenderanno parte esponenti del mondo accademico quali Fabrizio Barberis, Silvano Cincotti e Pier Maria Ferrando, oltre a Walter Bertini (Filse), Carlo Castellano (Dixet), Fabrizio Ferrari (Confindustria Genova) e Salvatore Majorana (Iit). Interverranno inoltre, con un breve resoconto sulla propria esperienza, i rappresentanti di 3 startup innovative tra le 16 ad oggi iscritte al Registro Imprese di Genova.  
   
   
ACCESSO AL CREDITO - LA GIUNTA DELLE MARCHE DESTINA TRE MILIONI AL FONDO DI GARANZIA  
 
. Ancona, 27 marzo 2013 - “Il Fondo di garanzia gestito dalla Società regionale di garanzia Marche, alimentato da Regione, Provincie, Camere di commercio e alcuni comuni, nato in risposta alla crisi finanziaria del 2008, è uno strumento essenziale nel sostegno all’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, soprattutto in questo difficile contesto di liquidità. Destiniamo ulteriori tre milioni di euro al Fondo, arrivando complessivamente a una massa di oltre 31,2 milioni. In poco più di quattro anni di operatività sono state effettuate oltre 17mila operazioni per oltre 730 milioni di euro di finanziamenti garantiti alle imprese, specie di piccole dimensioni. Lo stanziamento approvato per il 2013 permette, tra l’altro, di ripartire subito e recuperare il pregresso sulla provincia di Ancona, ferma ad inizio anno per il forte tiraggio registrato su questo territorio. L’esperienza è un buon esempio di collaborazione interistituzionale a favore dell’economia reale e di come, unendo le forze, si possano dare risposte più forti alla difficile congiuntura economica in atto”. Sara Giannini, assessore regionale alle Attività produttive, commenta così lo stanziamento approvato su sua proposta dalla Giunta regionale, che va a rimpinguare il Fondo che agevola l’accesso al credito per le imprese. Il Fondo garantisce ulteriormente un nuovo finanziamento richiesto dalle imprese e garantito dai Confidi per allungare la scadenza di debiti da breve a medio termine. In pratica i finanziamenti alle imprese beneficiano di un doppio paracadute, utile in situazioni di particolare tensione finanziaria, con rischi di riflessi occupazionali. Si potenzia così la capacità di accesso al credito delle piccole imprese, si fronteggiano i problemi di liquidità e razionamento finanziario, si riduce il costo della provvista, si contrasta il pericolo di trasmissione all´economia reale di crisi di origine finanziaria. Beneficiari sono le piccole e medie imprese di tutti i settori economici e dell´intero territorio regionale. Le operazioni di finanziamento possono avere durata tra 18 mesi e i cinque anni (il Fondo opera fino a cinque anni, ma sono ammessi finanziamenti anche di durata superiore) un importo per ogni singola impresa fino ad un massimo di 500mila euro (un milione, se in cogaranzia con due o più Confidi) ed essere attivate attraverso l´intervento di un Confidi. Oltre alla Regione Marche, che contribuisce per il 73 per cento al Fondo, hanno finanziato lo strumento di sostegno alle imprese tutte le Provincie e le Camere di commercio delle Marche e i comuni di Loreto, Numana, Folignano e Jesi, mentre altri comuni sono in procinto di aderire.  
   
   
MECCANICA: 7 PRIORITÀ PER IL NUOVO GOVERNO BONOMI: L’EXPORT NON BASTA PIÙ. IMPERATIVO RISOLLEVARE L’ITALIA. FAVORIRE INVESTIMENTI DELLE AZIENDE E CONSUMI DELLE FAMIGLIE PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Milano, 27 marzo 2013 - Il comparto della meccanica, rappresentato da Anima, ha chiuso il 2012 con un valore della produzione di 41,4 miliardi di euro, in leggero calo rispetto all’anno precedente, e le esportazioni, pari a oltre 23 miliardi di euro, corrispondono al 56% del fatturato complessivo. L’export ha assunto negli ultimi 4 anni un’importanza sempre maggiore passando da 20,5 a oltre 23 miliardi di euro con un incremento del 12% nel periodo considerato. “Se fino a ieri le nostre aziende riuscivano a fronteggiare la crisi grazie all’export, oggi la crisi del mercato interno sta assumendo dimensioni tali che non è più sufficiente neanche aggrapparsi alle esportazioni per mantenere i livelli di fatturato, ammesso poi di ottenere un risultato economico positivo o, come minimo, mantenere i conti in pareggio, e non sempre succede. – afferma Sandro Bonomi, Presidente Anima, Federazione delle Associazioni Nazionali della Meccanica Varia e Affine di Confindustria – Per questo ritengo sia fondamentale indirizzare al nuovo Governo che verrà, qualunque esso sia, un documento, derivato anche dalla condivisione del recente documento programmatico presentato da Confindustria, che abbiamo chiamato: Anima per l’Italia. Un percorso per lo sviluppo che meritiamo”. 1) Aumentare Le Esportazioni per raggiungere nel medio periodo un incremento annuo dell’export pari al 9%. 1.1 Raddoppiare le risorse dell’Ice destinate alla promozione, rafforzare gli strumenti finanziari (250 milioni aggiuntivi a Simest) e facilitarne l’accesso, centralizzare e razionalizzare i fondi pubblici per l’internazionalizzazione. Oggi ci sono sprechi e doppioni tra più enti 1.2 Cogliere tutte le opportunità di Expo 2015 per promuovere le produzioni e le tecnologie italiane nel mondo 2) Per Crescere in modo concreto, stabile e duraturo abbiamo bisogno di investimenti per la modernizzazione dell’attuale parco macchine da produzione. Ad esempio 2.1 Riproponendo su larga scala l’utilizzo della Legge Sabatini, come da più parti ormai indicato 2.2 “Targando” le tecnologie industriali per assicurare l’introduzione di macchinari che rispondano ai requisiti minimi di efficienza e di sicurezza previsti dalle Direttive Ue 3) Per L’efficienza Energetica E Lo Sviluppo Delle Rinnovabili Termiche. La Sen, Strategia Energetica Nazionale, presentata dai Ministri Passera e Clini è un utile strumento di riflessione che manca però di decreti attuativi che la rendano effettiva. 3.1 L´efficienza energetica e l´utilizzo delle Rinnovabili termiche deve essere una delle priorità per far ripartire la crescita del Paese 3.2 Una vera Strategia Energetica Nazionale sviluppata con al centro la stabilizzazione dell’incentivo del 55% per l´acquisto di tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili 3.3 L´avvio del Conto Energia Termico con la possibilità di cumulare gli incentivi per gli utilizzatori di tecnologie che uniscano la sommatoria di Rinnovabili ed Efficienza Energetica Queste iniziative possono portare, in breve tempo, a un significativo aumento dell´occupazione, una diminuzione della dipendenza energetica del Paese dall´estero, una diminuzione dei costi nelle bollette degli italiani di almeno 300 € l´anno a famiglia e rafforzare la ricerca e l’innovazione tecnologica delle aziende italiane. 4) Stimolare La Collaborazione Nelle Filiere Italiane, tra le grandi imprese appaltatrici che lavorano all’estero e le imprese fornitrici meccaniche italiane, così da affidare alle stesse la promozione delle produzioni made in Italy all’estero e incentivare l’innovazione tecnologica e l’occupazione in Italia. Ad esempio attraverso l’introduzione di un provvedimento analogo a quello previsto per le reti di impresa, che favorisca la cooperazione tra imprese appaltatrici internazionali e fornitori italiani 5) Investire Sul Controllo Del Mercato, per impedire che vengano commercializzati prodotti industriali che solo apparentemente sono conformi alle norme. Questo impegno, preso di concerto con l’Unione Europea, ha finalità ed effetti simili a quelli della ricerca dell’evasione fiscale. Chi produce o importa manufatti industriali non conformi turba il mercato, mette a rischio i lavoratori, incrina la fiducia sulla qualità delle produzioni nazionali. Come il recente caso delle pentole radioattive al Cobalto 60 importate dall’India  
   
   
UMBRIA, PMI: GIOVEDÌ 28 PRESENTAZIONE BANDO TIC BASIC 2013 PER DIFFUSIONE TECNOLOGIE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE  
 
Perugia, 27 marzo 2013 - Il bando della Regione Umbria Tic Basic 2013 per la concessione di contributi per l´introduzione e l´utilizzo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione ("tic") nelle piccole e medie imprese umbre verrà illustrato giovedì 28 marzo nel corso di un incontro che si terrà alla Sala Europa di Villa Umbra a Perugia, a partire dalle ore 15. Per questa misura, la Giunta regionale ha destinato un finanziamento iniziale di 600mila euro, che potrà essere successivamente integrato, a sostegno dei progetti per la diffusione delle "tic" quale elemento della strategia di sviluppo e competitività del sistema produttivo aziendale. A presentare il bando ai rappresentanti delle piccole e medie imprese umbre sarà Sabrina Paolini, dirigente del Servizio regionale "servizi innovativi alle imprese e diffusione dell´innovazione". Le novità tecniche saranno approfondite da Guido De Angelis, responsabile dell´Attività tecnica per le politiche "Ict". La terza relazione, a cura della società regionale Webred, riguarderà il sistema "Smg" di monitoraggio e gestione dei progetti, le modalità di compilazione e presentazione delle domande. Al termine dell´incontro, i partecipanti potranno chiedere ai relatori ulteriori informazioni sul bando che è stato pubblicato sul supplemento ordinario n.5 al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria "Serie generale" n. 12 del 6 marzo scorso.  
   
   
EXPORT, DALLA REGIONE NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE DELL´EMILIA-ROMAGNA CHE SI RIVOLGONO AI MERCATI DEI PAESI BRICST ED I NEXT 11. CONTRIBUTI FINO A 150MILA EURO PER I PROGETTI CHE GARANTISCONO RICADUTE SUL SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE E RELAZIONI DI LUNGA DURATA CON I PARTNER INTERNAZIONALI  
 
Bologna, 27 marzo 2013 - Prosegue l’attività di internazionalizzazione e di promozione del sistema produttivo emiliano-romagnolo sui mercati esteri extra-europei. La Giunta della Regione Emilia-romagna, in applicazione del programma ‘Bricst plus 2013-2015’, ha approvato nei giorni scorsi una delibera che prevede il sostegno regionale, fino ad un 50% delle spese ammissibili e ad un massimo di 150 mila euro, a progetti imprenditoriali rivolti ai paesi ‘Bricst’ (Brasile, Russia India, Cina, Sudafrica, Turchia) ed ai ‘Next 11 (Messico, Perù, Corea del Sud, Thailandia, Filippine, Malaysia, Indonesia, Pakistan, Vietnam, Bangladesh e Nigeria), senza dimenticare i mercati più tradizionali per i settori tipici del Made in Italy. La proposta progettuale deve riguardare percorsi o azioni di internazionalizzazione focalizzati su un massimo di due paesi per ogni ambito, nei settori ‘Meccanica nei paesi Bricst’, ‘New Emerging Markets’ (rivolto ai paesi cosiddetti Next 11, con priorità Vietnam, Indonesia e Messico), ‘Una finestra sull’Europa’ (iniziative strutturate volte a identificare opportunità d’affari nell’Unione Europea (i 27 paesi dell’Ue e Svizzera) per i settori tradizionali del ‘Made in Italy’, con priorità ai mercati di Germania, Polonia e Svizzera, ‘Art&fashion around the World’ (iniziative integrate dei settori moda, persona, tempo libero, grafica, artigianato artistico, arte, con priorità Cina, Giappone, Polonia, Russia, Usa), e ‘Abitare-costruire-restauro’ (Identificazione di opportunità commerciali, commesse e contratti anche in accordo con grandi contractor o enti pubblici nei paesi extra-Ue). «L’impegno forte per il 2013 è quello del rilancio. Per riuscire, a fronte di difficoltà della domanda interna, è fondamentale che l’economia regionale rafforzi l’impegno verso l’export. I programmi regionali per l’internazionalizzazione del sistema e la promozione sui mercati esteri hanno dato risultati molto positivi: con il nuovo programma Bricst 2013-2015 stiamo segnando un ulteriore passo in avanti, in particolare verso i paesi emergenti che sono molto interessati alla qualità dei nostri prodotti, che rappresentano un’eccellenza del Made in Italy», ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli. Possono presentare una proposta progettuale associazioni imprenditoriali, Camere di Commercio, Università, Centri di ricerca della rete ad alta tecnologia dell’Emilia-romagna ed enti locali dell’Emilia-romagna, e ogni progetto deve avere l’adesione di piccole e medie imprese aggregate. Il soggetto proponente deve garantire una solida capacità di coinvolgimento delle imprese della Regione, realizzare interventi che abbiano ricadute certe sul sistema produttivo regionale, realizzare progetti dall’indubbia sostenibilità, creare relazioni stabili con partner internazionali.  
   
   
PARMA: ESP, L’EXPORT A PORTATA D’IMPRESA PRESENTATI IN PROVINCIA I RISULTATI DELLA IV ANNUALITÀ.  
 
Parma, 27 marzo 2013 – Export + 7%. E’ una anticipazione sui dati dell’Oml del terzo trimestre 2012 quella che fa Manuela Amoretti assessore al Lavoro della Provincia di Parma. La buona notizia l’ha comunicata oggi nel corso dell’incontro conclusivo del progetto Esp - Export Service Parma – con cui la Provincia di Parma, attraverso un finanziamento di 250mila euro, ha sostenuto le imprese aiutandole a costruire strategie di internazionalizzazione. La riunione con le venti imprese partecipanti alla Iv annualità e i consulenti che le hanno affiancate nell’implementazione delle azioni, era finalizzata in specifico alla presentazione dei risultati ottenuti che ancora una volta testimoniano la validità del progetto finanziato dalla Provincia. “ Stiamo attraversando lunghi mesi difficili per le imprese, per questa ragione crediamo sia un dovere tutelare il patrimonio produttivo e l’occupazione. E’ una situazione complessa in cui è fondamentale trovare sbocchi nuovi per vivere e crescere – ha detto Amoretti – Abbiamo visto quanto l’internazionalizzazione sia elemento vitale. La ripresa dell’export nel Parmense, maggiore rispetto che a livello nazionale e regionale, ci dice che con progetti come questo stiamo percorrendo la strada giusta, una scelta che rafforzeremo con le misure che stiamo predisponendo per il 2013”. Le tappe fondamentali del percorso compiuto e i risultati ottenuti sono stati ripercorsi negli interventi di Sara Bisacchi (Ecipar), Daniela Malorzo (Form Art) e Andrea Parmeggiani, coordinatore tecnico, che ha fatto il punto sul lavoro dei consulenti. Due le leve utilizzate per aiutare le imprese a costruire strategie di internazionalizzazione: la formazione e consulenti personalizzati, professionisti - selezionati con un bando come le imprese partecipanti - che per caratteristiche legate al settore merceologico e ai mercati di riferimento (e per precedenti esperienze in iniziative analoghe) erano coerenti con il progetto di sviluppo export pensato dalle aziende prescelte. Gestito dagli enti di formazione Ecipar (Cna) e Formart (Apla e Gia) il progetto ha avuto il sostegno delle forze economiche locali che, riunite in un Comitato di Pilotaggio, hanno seguito e monitorato le azioni. Oltre a un bilancio dell´esperienza svolta sono stati proposti due casi aziendali rappresentativi di Esp Iv, quelli delle imprese Officina srl e Reveri, mentre Fipal ha illustrato la propria esperienza di reti d’impresa. Esp Iv Alla consulenza sono state ammesse 20 aziende appartenenti ai seguenti settori: Alimentare: 3; Metalmeccanica: 6; Edilizia, e complementi: 6; Abbigliamento: 3 (di cui 1 in forma di consorzio); Nautica: 1; Editoria: 1 Esp: ovvero come attrezzarsi per l’internazionalizzazione Esp, Export Service Parma, è un “percorso guidato” verso l’internazionalizzazione a cui accedono le micro e le piccole imprese del territorio che intendono acquisire competitività sui mercati esteri. Alla Iv edizione hanno partecipato 20 micro e piccole imprese di Parma e del Parmense con un potenziale di prodotto idoneo a competere nel mercato estero, imprenditori motivati al progetto e aperti alle nuove sfide, una struttura organizzativa adeguata o adeguabile a rispondere ad accresciuti volumi di mercato. Le aziende selezionate, oltre a fruire di diverse opportunità formative per il personale, hanno avuto a disposizione un “Export specialist senior” con provate competenze in organizzazione aziendale, commercio estero e marketing internazionale, che ha affiancato l’impresa nella definizione di una strategia e delle tappe necessarie per concretizzarla. Queste le azioni promosse: - sostenere con l’aiuto di esperti dei mercati prescelti le micro e piccole imprese nei progetti di internazionalizzazione, sviluppando competenze strategiche e tecnico gestionali; - promuovere e favorire la creazione di reti di impresa, come strumento per gestire i processi di internazionalizzazione; - valorizzare le sinergie tra gli attori locali per migliorare la qualità e la complementarietà dei servizi; - promuovere il confronto interno all’azienda in un’ottica di costruzione attiva e condivisa del proprio piano export; - consolidare i rapporti tra enti pubblici (Provincia, Regione) e privati (Associazioni, Imprese) per supportare lo sviluppo del tessuto economico locale e valorizzare l’immagine dei prodotti e delle tecnologie del “Sistema Parma”.  
   
   
AL VIA IL PROGETTO “TRASFERIMENTO D’IMPRESA” PER AGEVOLARE LA CONTINUITÀ PRODUTTIVA DELLE AZIENDE PIEMONTESI  
 
Torino, 27 marzo 2013 - Nell’ambito delle azioni per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo piemontese, la Regione Piemonte e le Camere di commercio piemontesi sono impegnate a promuovere specifici strumenti a sostegno del trasferimento d’impresa extra famiglia per agevolare la continuità produttiva di centinaia di imprese che rischiano di cessare la propria attività per l’assenza di possibili eredi o per le difficoltà incontrate nel passaggio di consegne. In particolare l’allegato “C” dell’art. 42 della legge regionale 34/2008 “servizi di accompagnamento e assistenza tecnica finalizzata al trasferimento d’impresa extra famiglia” prevede adeguate misure di sostegno per favorire questo passaggio e promuovere un sistema integrato di servizi di accompagnamento e assistenza tecnica specialistici in grado di garantire lo sviluppo e la continuità di quelle imprese destinate alla chiusura per mancanza di eredi “naturali” interessati. L’allegato “C” costituisce una novità: la Regione Piemonte è tra le prime regioni ad attuare le indicazioni della Commissione europea del 25.06.2008 “Small Business Act” che invitano a sostenere le imprese a rischio di continuità per mancanza di eredi naturali. Tali servizi, affidati a seguito di Avviso pubblico a un’Associazione temporanea di scopo rappresentata da Confcommercio Piemonte e che coinvolge sei associazioni datoriali (Apid Imprenditorialità donna, Casartigiani Torino, Cna Piemonte, Confartigianato Imprese Piemonte, Confcommercio, Confesercenti regionale del Piemonte), possono essere determinanti per consentire all’imprenditore acquirente di districarsi tra le complicazioni legislative, burocratiche, fiscali, finanziarie e per tutta l’attività di preparazione alla cessione. “Il nostro obiettivo all’interno di questo progetto è quello di riuscire a garantire la continuità di imprese dove non ci sono eredi naturali (figli, familiari o anche dipendenti) e nel contempo dare un’opportunità alle generazioni emergenti, che vogliono subentrare in tempo, quando cioè l’azienda è ancora attiva e l’imprenditore è ancora disposto a essere affiancato da nuove leve a cui trasmettere l’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro. Agevolare il processo di trasferimento d´impresa può ridurre la perdita di professionalità, di posti di lavoro e di competenze, garantendo una continuità alle imprese esistenti e una soddisfacente start-up agli aspiranti imprenditori” ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte. "Il trasferimento d’impresa è un tema rilevante a livello europeo e italiano. Nella comunicazione di giugno 2008, relativa allo small business act per l’Europa, la commissione ha sollecitato gli stati membri a semplificare e sostenere le condizioni per la successione delle imprese. Si stima infatti che nei prossimi dieci anni, a livello europeo, circa un terzo delle imprese cambieranno proprietà, ovvero ci saranno in media circa 610.000 trasferimenti di Pmi all’anno, di cui 300.000 Pmi con dipendenti, per un totale di 2,1 milioni di posti di lavoro. Guardando all´Italia, da una valutazione del Ministero per lo sviluppo economico, il problema della trasmissione d’impresa vede un coinvolgimento di 6 imprese su 10 e di queste si stima che almeno i 2/3 si troveranno in una situazione a rischio di chiusura, all’incirca il 30% delle imprese italiane. La misura che presentiamo oggi risponde proprio a questa esigenza. Una criticità per dimensione del fenomeno che rischia di avere un impatto economico rilevante e che non può essere scaricato solo alla singola impresa o ai suoi titolari, ma riguarda tutto il territorio piemontese" ha dichiarato Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro e Formazione Professionale Regione Piemonte. Da parte sua, Maria Luisa Coppa in rappresentanza delle organizzazioni riunite nell’Ats, ha ricordato che “le sei Associazioni Datoriali, attraverso una rete composta da quasi 70 sportelli operanti in tutte le otto province piemontesi, assicurano quotidianamente un servizio specialistico a favore dei soggetti che intendono rilevare un’attività esistente anziché avviare una nuova impresa, puntando a valorizzare il patrimonio di esperienza, di conoscenza e relazioni posseduto dall’imprenditore cedente. Riteniamo che il coinvolgimento diretto delle nostre associazioni possa garantire un valore aggiunto in termini di minor impatto degli adempimenti legislativi e burocratici che devono essere affrontati nella difficile fase di start up da parte di un neo imprenditore”. La Bacheca Virtuale Delle Camere Di Commercio Del Piemonte Aprire un´azienda ex-novo non è l´unica possibilità a disposizione degli aspiranti imprenditori che vogliono iniziare una propria attività. Sono infatti sempre più numerose le imprese che ogni anno chiudono perché i proprietari non riescono a trovare possibili continuatori in grado di rilevare l´azienda e proseguire il progetto imprenditoriale dei fondatori. Le Camere di commercio piemontesi forniranno il loro supporto accogliendo gli aspiranti imprenditori e assistendoli, con l’ausilio della bacheca virtuale “Incontrerete” (realizzata da Infocamere) che raccoglie le richieste di cessione d’impresa. Sulla bacheca on line, gli utenti registrati potranno inserire i propri “annunci” circa la cessione di un’attività o la disponibilità ad acquistarne una. Trasmettere un’impresa significa, infatti, affrontare questioni legate agli assetti societari presenti e futuri, agli aspetti finanziari, amministrativi, organizzativi. Le Associazioni Datoriali Le associazioni datoriali hanno attivato sportelli su tutte le otto province piemontesi per la prestazione di servizi di accompagnamento e assistenza tecnica specialistici agli imprenditori interessati ad acquisire un’attività economica preesistente da soggetti individuati al di fuori della famiglia. In questo quadro, le associazioni di categoria diventano parte attiva nell’incontro tra domanda e offerta, assistendo le parti sotto vari punti di vista: promozione sul tema del trasferimento d’impresa, accoglienza e informazioni preliminari, consulenza economico-patrimoniale per la valutazione dell’impresa che si rileva e determinazione dell’avviamento, consulenza societaria per l’individuazione della formula giuridica più idonea, consulenza organizzativa in fase di avviamento e affiancamento tecnico successivo (anche in fase di rilancio e riposizionamento), consulenza finanziaria per il reperimento delle forme di finanziamento, consulenza legale e contabile. Chi Può Beneficiarne? Imprese individuali, società di persone e società di capitali interessate che abbiano acquisito l’azienda a partire dal primo gennaio dell’anno precedente la data di presentazione della domanda. Quali Sono I Requisiti Necessari? Le imprese richiedenti devono essere a conduzione o prevalente partecipazione di giovani, donne, disoccupati adulti, lavoratori provenienti da aziende in crisi o essere soggetti che intendono autoimpiegarsi. Quali Sono Gli Ambiti Prioritari? Gli interventi a favore delle imprese a conduzione o prevalente partecipazione femminile e gli interventi a favore delle imprese costituite da imprenditori con 20 anni di differenza rispetto agli imprenditori cedenti. Quali I Contributi? Contributo a fondo perduto per le imprese con ambito prioritario: 50% della spesa riconosciuta ammissibile. Importo minimo del contributo 1.000 euro, importo massimo 15.000 euro. Per maggiori informazioni: www.Regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/assistenza.htm  
   
   
BOLZANO: INNOVAZIONE E RICERCA, 33 MILIONI E MEZZO DI EURO PER IL PROGRAMMA 2013  
 
Bolzano, 27 marzo 2013 - Ammontano a 33.5 milioni di euro i fondi a disposizione del programma 2013 per la ricerca scientifica e l´innovazione. Il 26 marzo è arrivato il via libera della Consulta guidata dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder e dagli assessori Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur. Approvato anche il tema della seconda edizione dell´Innovation Festival, che sarà dedicata alle tecnologie per la montagna e il territorio. La Consulta provinciale per l´innovazione e la ricerca ha approvato i rispettivi programmi per l´anno in corso stanziando in totale 33 milioni e mezzo di euro. La parte del leone la fa l´innovazione, con un budget di 28,5 milioni di euro. La stragrande maggioranza dei fondi, ovvero 20,2 milioni, verrà destinata alle imprese che realizzano progetti di innovazione tecnologica e di prodotto: la cifra comprende non solo i contributi diretti, ma anche il sostegno garantito per le attività di formazione e consulenza, e i fondi destinati al bando di concorso per progetti sviluppati da imprese in collaborazione fra loro o con enti di ricerca. I restanti fondi verranno utilizzati principalmente per sostenere le attività del Tis (6 milioni), del Fraunhofer Italia (760mila) e dell´Iit (500mila), nonchè di associazioni di categoria e Camera di Commercio (900mila). "La Provincia di Bolzano - ha sottolineato l´assessore Roberto Bizzo - negli ultimi anni ha sensibilmente migliorato i propri indicatori relativi a ricerca e sviluppo. In futuro l´impegno dovrà essere ancora maggiore, puntando non solo su maggiori investimenti pubblici e privati, ma anche sullo sviluppo infrastrutture in grado di attrarre e trattenere le eccellenze sul territorio". Chiaro il riferimento al progetto del Parco Tecnologico, e a tale proposito da segnalare il programma straordinario di sostegno alla ricerca applicata: la Provincia stipulerà con Lub, Eurac e Centro Laimburg una convenzione per rafforzare le capacità di ricerca nei settori Casaclima e produzioni energetiche, tecnologie agroalimentari e tecnologie alpine. Il programma prevede un investimento di 22 milioni di euro sino al 2015. Per quanto riguarda, invece, la diffusione della cultura dell´innovazione, grande importanza verrà data anche nel 2013 all´Innovation Festival: dopo il successo della prima edizione, il festival tornerà con un nuovo tema principale che ruoterà attorno alle tecnologie per la montagna e il territorio. Passando alla ricerca scientifica, il budget a disposizione per l´anno in corso sarà pari a 5 milioni di euro, la gran parte dei quali (3,6 milioni) destinati a finanziare i progetti vincitori del concorso per l´agevolazione della ricerca scientifica. "Il bando è stato un grande successo - ha spiegato l´assessore Sabina Kasslatter Mur - con ben 132 progetti presentati e solamente 25 vincitori. Alla luce dell´elevata qualità di molti progetti non selezionati, abbiamo deciso di aumentare le risorse a disposizione proprio per sostenere queste iniziative". Tra le novità per il 2013 spiccano inoltre il premio scientifico dell´Alto Adige e il premio di ricerca dell´Alto Adige, destinati rispettivamente a ricercatori esperti e giovani ricercatori. Per il futuro, il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder ha auspicato "un migliore e più efficiente sfruttamento dei fondi messi a disposizione dall´Unione Europea, e un maggiore coinvolgimento diretto dei privati nei progetti di ricerca scientifica".  
   
   
MICROCREDITO IN ABRUZZO: BOOM DI RICHIESTE PROCEDURA METICOLOSA. A BREVE GLI ESITI  
 
Pescara, 27 marzo 2013 - L´avviso pubblico per l´erogazione di microcredito, nell´ambito della gestione del "Fondo Microcredito Fse - Po Abruzzo 2007-2013" ha generato un enorme interesse, con ben 1.333 domande solo nella prima giornata di presentazione delle istanze. Gli uffici dell´Assessorato al Lavoro e quelli di Abruzzo Sviluppo hanno fatto il punto della situazione al termine del lavoro dei nuclei preposti all´istruttoria di ammissibilità e merito. È stato completato l´esame di tutte le candidature pervenute nel primo giorno utile, rilevando la necessità di richiedere integrazioni indispensabili a sancire definitivamente la finanziabilità delle domande. La percentuale dei potenziali ammissibili si è attestata intorno al 90 per cento e potrà essere confermata solo all´esito alla ricezione e verifica delle informazioni aggiuntive richieste.Spiega l´assessore Paolo Gatti: "Ho sollecitato gli uffici affinché nel volgere di pochi giorni tutti i soggetti ammissibili possano ricevere la necessaria richiesta di integrazione documentale, all´esito della quale confido si possano concludere le attività con le graduatorie definitive ed il relativo finanziamento. Molti abruzzesi hanno creduto in questo progetto ritenendolo una misura utile per accedere a una forma di credito in questo momento di difficoltà. E per questo dobbiamo garantire loro un accesso più rapido a queste risorse. Da parte nostra, ci preme che l´affidamento sia sì il più veloce possibile, ma sotto il profilo amministrativo, perfetto".  
   
   
CALABRIA: SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO CON CONCESSIONARIA ACQUE MINERALI  
 
Catanzaro, 27 marzo 2013 - L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi ha sottoscritto un protocollo di intesa con la società “Vivere e natura” che obbliga le parti a mantenere l’occupazione di tutta la forza lavoro impegnata presso le ditte concessionarie di acque minerali. Lo stesso accordo è stato firmato, nei giorni scorsi, anche con altre aziende di acque minerali. Il protocollo di intesa è il frutto di un proficuo confronto tra Caridi e i rappresentanti delle società concessionarie, i quali avevano evidenziato problematiche di varia natura che derivavano dall’applicazione del canone dovuto per l’imbottigliamento e la commercializzazione, commisurato alla quantità di risorsa idrominerale emunta. In tal senso, pertanto, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle attività produttive, ha deliberato la riduzione del 60% del canone per le aziende concessionarie che sottoscrivono il protocollo d’intesa con la Regione, con il quale si concorda la difesa dei livelli occupazionali. “Queste azioni – ha dichiarato Caridi - consentiranno di realizzare un circolo virtuoso che produrrà benefici per l’economia calabrese, oltre a creare vantaggi per le aziende interessate e per i consumatori. Sulla base di questi presupposti – ha spiegato - il governo regionale, guidato dal Presidente Scopelliti, aveva recepito le istanze provenienti dalle società concessionarie e si è prontamente attivato, anche in virtù dei riflessi positivi sul piano dell’occupazione, in un momento di rilevante difficoltà in relazione alla situazione di particolare gravità per quanto attiene alla crisi economica ed occupazionale”.  
   
   
ILVA TARANTO: MIGLIORANO I DATI INQUINAMENTO AMBIENTALE  
 
Taranto, 27 marzo 2013 - “Dopo mesi di una campagna mediatica su Taranto che ha tratteggiato un quadro desolante in termini ambientali, oggi facciamo il punto sui dati dell´ultimo quadrimestre dello scorso anno: si inverte una tendenza, emerge un miglioramento rispetto ai parametri fissati per legge e, soprattutto, abbiamo contezza del fatto che l´ambientalizzazione di Ilva è possibile e può portare risultati concreti in termini di qualità dell´aria e di salute dei cittadini”. A dichiararlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro. “Non è un punto di arrivo, è uno spiraglio nel buio degli ultimi mesi. Interventi non radicali rispetto all´attività degli impianti hanno prodotto nell´ultima parte dell´anno scorso l´azzeramento dei superamenti del valore limite giornaliero di 50ng/m3 previsto per Pm10. I ripetuti superamenti che fino ad agosto dello scorso anno, anche in vigenza del sequestro, si registravano sulle centraline di Via Machiavelli e di Via Archimede a partire da Settembre non si sono più verificati. L´altro dato rilevante è il valore medio di benzo(a)pirene per il 2012: si registra – prosegue Nicastro – un dato medio di 0,86 ng/m3, il valore più basso dal 2008 in poi”. “Non è il momento, per evidenti ragioni, di cantare vittoria né di abbandonarsi a facili entusiasmi. Tuttavia l´inversione di tendenza nei dati, dovuta ad una concomitanza di fattori ed alla sinergia tra i vari soggetti istituzionali coinvolti, merita attenzione ed è necessario che giunga ai cittadini. Non mi interessa attribuire meriti e, soprattutto, non è un esercizio di vanità: vogliamo comunicare ai cittadini che le loro sensibilità, lo stimolo da parte della società civile e dell´associazionismo e, infine, l´attività da guardia della stampa locale sui temi, trovano un rivolto pratico in questi dati. Siamo assolutamente consapevoli che resta tanto lavoro da fare, che, soprattutto in relazione alle prescrizioni Aia, Ilva debba percorrere molta strada e che il Garante per l´applicazione avrà anch´egli da lavorare parecchio, ma – conclude Nicastro – oggi abbiamo un ulteriore elemento di speranza: se piccoli interventi hanno prodotto risultati così significativi la completa applicazione delle prescrizioni, su cui siamo tutti impegnati a richiamare i soggetti responsabili, potrebbe davvero restituire una maggiore serenità ai tarantini rispetto alle problematiche ambientali”.  
   
   
COMMERCIO, IN TOSCANA VIA LIBERA AL NUOVO CODICE: VALORIZZATI I PICCOLI ESERCIZI, SALVAGUARDATO IL TERRITORIO  
 
Firenze, 27 marzo 2013 – “Con l’approvazione stamani del nuovo codice del commercio da parte del Consiglio regionale, la Toscana si dota soprattutto di uno strumento che valorizza i piccoli esercizi commerciali contro ogni tendenza all’omologazione, garantendo una maggiore salvaguardia del territorio”. Questo il commento dell’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti alla decisione dell’assemblea toscana, che aveva riesaminato il provvedimento a seguito del ricorso alla Corte Costituzionale presentato dal Governo. “Siamo felici per aver raggiunto il nostro obiettivo: adeguarci alle liberalizzazioni salvaguardando il tessuto toscano, che ha bisogno di equilibrio, armonia e senso del paesaggio”, ha proseguito Scaletti, che sottolinea come nel testo approvato venga riservata “attenzione particolare al regime regolativo per l’apertura di grandi strutture”. Se fino a ieri si parlava di grandi strutture di vendita dai 2500 metri di volume in su, infatti, ora questo limite scende a 1500. Per i piccoli negozi, invece, sarà più semplice aumentare la competitività portando a 300 metri quadri (fino ad oggi il limite era di 150) la superficie di vendita con una semplice dichiarazione di inzio attività. Soddisfazione anche per l’approvazione delle modifiche riguardanti il commercio ambulante, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale numero 291 del 2012, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 29 bis della legge regionale numero 28 del 2005. “La Regione si è impegnata in questo senso – ha affermato Scaletti –, perché nei nuovi criteri si tengono unite le esigenze di carattere occupazionale e sociale dei lavoratori e quelle di tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale, recependo i principi comunitari ispirati alla libertà di accesso ed esercizio delle attività commerciali. Siamo inoltre soddisfatti che il Consiglio abbia approvato, sempre oggi, una proposta di risoluzione che va nella direzione già indicata dalla giunta, per rendere il più possibile uniforme e omogenea sul territorio regionale l’applicazione delle nuove regole”. A giudizio di Scaletti le politiche di sostegno alle piccole imprese stanno ottenendo un buon successo, anche attraverso la costituzione di reti d’impresa. “Vetrina Toscana è l’esempio lampante di come le micro imprese locali valorizzino le nostre stesse identità”.