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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Aprile 2013 |
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TESTATE ON LINE, TOSCANA: “INCENTIVI A CHI GARANTISCE DIGNITÀ DEL LAVORO” |
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Firenze 2 aprile 2013 – Con decreto n. 768 del 11 marzo 2013 la Regione
Toscana ha approvato il bando per sostenere le imprese editrici di testate
giornalistiche online nei loro programmi di investimento innovativi. Il bando,
consultabile a questo indirizzo, è aperto da oggi per 60 giorni e le domande
sono presentabili entro le ore 17 del 31 maggio 2013 esclusivamente on-line
accedendo al sistema informatico sulla piattaforma di Sviluppo Toscana
attraverso questo link. Https://sviluppo.toscana.it/bando13egiornali/prelogin.php
Si tratta di complessivi 285 mila euro di intervento dei fondi Por
2007/2013 destinati alle micro, piccole e medie imprese grazie ai quali la
Regione intende incoraggiare le aziende editoriali proprietarie di testate
regolarmente registrate presso un tribunale sul territorio regionale, per
avviare programmi di investimento volti all’innovazione per la diffusione su
rete di informazioni aggiornate con contenuto giornalistico originale. Un
finanziamento che viene vincolato alla sottoscrizione, da parte dell’impresa, di
almeno un nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico fra quelli
stipulati dalla Federazione nazionale della stampa italiana.
L’obiettivo del bando, come spiega l’assessore regionale alla cultura,
turismo e commercio Cristina Scaletti, “è sostenere le imprese e incoraggiare
l’occupazione nel settore dell’informazione online toscana”.
“L’editoria locale sta attraversando un difficile momento – ha
sottolineato Scaletti – e con questa misura manifestiamo l’intenzione di
avviare politiche di sostegno in un settore, quello di internet, di grande
prospettiva, che ha bisogno di crescere per garantire pluralità e qualità
all’informazione. Ma tutto questo non può prescindere da un lavoro
giornalistico esercitato secondo regole e contratti, con compensi giusti.
Questo bando intende rappresentare un primo segnale di inversione di tendenza
in Toscana e lancia un messaggio chiaro: una buona informazione ha bisogno di
regole e contratti, nessun contributo senza regole e contratti”.
In questo senso il bando, primo del genere in Italia, richiama un
trattamento economico per tutti i collaboratori ispirato a criteri di equo
compenso, così come definiti dalla legge 233 del 2012 “Equo compenso nel
settore giornalistico”, entrata in vigore il 18 gennaio scorso.
“Abbiamo voluto dare un impulso ad una normativa che intende restituire
dignità ai tantissimi collaboratori, per lo più giovani, che scrivono pezzi
percependo cifre assolutamente inadeguate — ha aggiunto Scaletti — non è un
caso che la normativa stia incontrando alcuni ostacoli nella sua applicazione.
Nel bando chiediamo il suo rispetto inserendolo fra i criteri per la formazione
della graduatoria. Chi lavora deve percepire, come in tutti i settori, una
cifra adeguata”.
I soggetti beneficiari ammessi a presentare domanda sono le micro,
piccole e medie imprese in possesso di requisiti quali la titolarità di testate
giornalistiche on line, registrate presso un tribunale all’interno della
circoscrizione in cui la testata ha la redazione; l’iscrizione nel registro degli
operatori delle comunicazioni (Roc) presso l’Agcom; e che non risultino
controllate da parte di società o soggetti editoriali che editino anche altre
testate.
Inoltre le testate devono essere pubblicate con periodicità quotidiana,
con una media quotidiana non inferiore ai 10 articoli giornalistici prodotti
dalla redazione, i cui contenuti siano originali e pubblicati esclusivamente on
line e che abbiano un contenuto informativo pari ad almeno il 70% del contenuto
complessivo.
Le spese di investimento ammissibili comprendono, al netto di imposte,
tasse e altri oneri: adeguamento delle apparecchiature e degli impianti;
l’acquisto di hardware e software; le spese di consulenza. L’agevolazione del
progetto di investimento si realizza tramite la concessione di un aiuto in
conto capitale fino al 60 per cento delle spese sostenute per ogni progetto
presentato, per il quale è stato stabilito un tetto massimo di 80 mila euro.
Il bando anticipa una proposta di legge regionale sull’editoria locale
che, indirizzata a tutti i settori del giornalismo (carta stampata, tv, radio,
online, agenzie di stampa), è già al vaglio del Consiglio regionale e prevederà
lo stanziamento di consistenti risorse per sostenere il settore.
Per illustrare ai potenziali destinatari le caratteristiche del bando,
inoltre, lunedì 15 aprile, alle ore 14.30 presso la Sala Endimione a Palazzo
Strozzi Sacrati (piazza Duomo), si svolgerà un incontro di approfondimento al
quale parteciperà l’assessore Cristina Scaletti, oltre alla dirigente
responsabile del bando, Elisa Nannicini, che fornirà ai partecipanti tutti i
chiarimenti tecnici.
Per la presentazione delle domande il legale rappresentante del
soggetto proponente dovrà richiedere a Sviluppo Toscana Spa, il rilascio delle
chiavi di accesso al sistema informativo, così come è previsto al punto
10.3.1.1 del bando.
Per l’assistenza al bando, durante il periodo di apertura, per
informazioni e supporto alla compilazione scrivere
assistenza13egiornali@sviluppo.Toscana.it ; oppure telefonare al numero
0585.7981. Per il supporto informatico, relativo a problematiche esclusivamente
tecniche, scrivere a supporto13egiornali@sviluppo.Toscana.it
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QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “MIDDLE EAST NOW”: DAL 3 ALL’8 APRILE, A FIRENZE TORNA IL MEDIO ORIENTE, CON CINEMA, DOCUMENTARI, ARTI VISIVE, EVENTI CULINARI E INCONTRI. |
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Firenze, 3 aprile 2013 - Il
Medio Oriente torna protagonista a Firenze dal 3 all’8 aprile con la quarta
edizione di Middle East Now, il festival internazionale di cinema, documentari,
arte contemporanea, incontri ed eventi, ideato e organizzato dall’associazione
culturale Map of Creation, che si svolgerà tra cinema Odeon, Auditorium Stensen
e altre location della città.
Il festival cresce, tra lungometraggi, documentari, film d´animazione e
corti, saranno presentati 44 titoli, di cui 37 anteprime nazionali (in totale
16 i cortometraggi), e a Firenze saranno presenti 25 ospiti, tra registi,
attori, artisti e ospiti internazionali. Un viaggio per tappe che tocca i Paesi
più "caldi" dell’area Mediorientale. Le storie, i personaggi, i temi
forti e l’attualità nelle produzioni più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan,
Libano, Israele, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Afghanistan, Siria,
Bahrein, Algeria e Marocco, per far conoscere la cultura e la società di questi
paesi, oltre i pregiudizi, i luoghi comuni e le bad news dei media
internazionali. I film in programma sono titoli premiati ai festival
internazionali, di autori emergenti e cineasti affermati, che difficilmente
trovano una distribuzione nel circuito cinematografico italiano.
A inaugurare il festival sarà Zaytoun, l´ultimo lungometraggio del
regista israeliano del Giardino di Limoni, Eran Riklis (in anteprima
nazionale), storia toccante dell’amicizia tra un bambino palestinese e un
pilota israeliano, durante la guerra civile libanese, che ha come
co-protagonista la star di Hollywood Stephen Dorff.
Per la prima volta Middle East Now assegnerà il premio del pubblico al
miglior film, il Middle East Now Award, scelto tra i 22 titoli in concorso, tra
documentari e film di fiction.
Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of
Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il
contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura,
Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Ambasciata del Marocco, Gruppo Why the
Best? Hotels Firenze, Gruppo Cadini, con il supporto della Fondazione Sistema
Toscana, della Fondazione Istituto Stensen, del Tavolo per la Cooperazione
Mediterraneo e Medioriente – Regione Toscana, in collaborazione con Aria Art
Gallery, Societé Anonyme, Ied Istituto Europeo di Design Firenze, Ccc
Strozzina, Ponte33 e altre istituzioni e partner locali e internazionali.
Il Festival è inserito nel progetto “Primavera di cinema orientale” di
Fondazione Sistema Toscana - Mediateca Regionale.
Tra gli eventi e i progetti speciali di questa edizione:
Rana Salam: la regina dell’estetica pop mediorientale, special guest
del festival!
La graphic designer libanese Rana Salam, tra le più celebrate di tutta
la scena mediorientale oggi, sarà sotto i riflettori di questa edizione del
festival. Dopo essersi formata a Londra, Rana è stata tra le prime a riscoprire
e rilanciare un immaginario pop della cultura araba più recente, mescolando
l’estetica dei poster dei più popolari film egiziani alle colorate confezioni
dei chewing gum libanesi Chicklet, e ispirandosi a figure mitiche della cultura
popolare come la cantante Oum Kalthoum. A Firenze, in occasione del festival,
sarà protagonista di un pop up shop in cui saranno presentati gli oggetti
firmati Rana Salam (opening 6 aprile – fino al 27 aprile 2013), una sua
installazione andrà in scena al Cinema Odeon, e terrà anche una lecture al
Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (giovedì 4 aprile, ore 18.30), su
come ha trasformato l’estetica popolare araba in grafiche ed oggetti chic.
Hassan Hajjaj, l’Andy Warhol del mondo arabo, rilegge a modo suo il
magazine Vogue
Middle East Now presenta anche la prima mostra personale in Italia di
Hassan Hajjaj, uno dei più quotati artisti marocchini del momento. Alla Aria
Art Gallery (Borgo Ss. Apostoli 40) presenterà il nuovo progetto Voguearabe
(opening 5 aprile - fino al 5 maggio 2013) che rilegge a suo modo –
provocatorio, ironico ma al tempo stesso profondo - il magazine Vogue.
Le novità nel programma cinema:
Quest’anno il programma sarà arricchito dalla presenza della
cinematografia del Nord Africa, uno degli scenari maggiormente in evoluzione
negli ultimi mesi: in particolare sotto i riflettori ci sarà il Marocco, con
film, documentari e progetti artistici, per un progetto speciale in
collaborazione con l’Ambasciata del Marocco in Italia.
Dal Marocco saranno presentate tre pellicole: Death For Sale di Faouzi
Bensaïdi, candidato agli Oscar 2013 come miglior film straniero, un thriller
ambientato a Tetouan nel nord del paese, dove una rapina cambia il destino di
tre giovani marocchini. In anteprima italiana anche il documentario Casablanca
Mon Amour di John Slattery, moderno road movie che racconta la Hollywood di
ieri e il Marocco di oggi, offrendo una prospettiva marocchina – intelligente e
accattivante - sulla lunga relazione tra lo star system e l´immagine del mondo
arabo; poi The Name of the Brother di Youssuf Ait Mansour, documentario che
racconta la vita semplice e austera in una madrasa – una scuola coranica -
sulle montagne intorno a Marrakesh. Sempre dal Marocco arriverà uno dei due
progetti speciali di questa edizione del festival: protagonista Hassan Hajjaj,
considerato l´Andy Warhol del mondo arabo, con la sua prima mostra personale in
Italia, Voguearabe alla Aria Art Gallery (vedi sezione Eventi).
Novità di questa edizione il Focus Sull´afghanistan, con sei film in
programma tra lunghi e cortometraggi. Tra i titoli di punta si segnalano My
Afghanistan. Life in the Forbidden Zone del regista Nagieb Khaja, uno sguardo
affascinante e commovente sulla vita quotidiana di una serie di uomini e donne
afgani, che raccontano se stessi dal basso attraverso la videocamera dei loro
cellulari; sarà inoltre presentato in esclusiva a Firenze anche il progetto
video Kabul at Work dell´inglese David Gill, una serie di bellissimi ritratti
di afgani – dal postino, al sindaco della città, dal cambia valute al mullah -
che attraverso il lavoro e l´impegno quotidiano rendono Kabul viva nonostante
le grandi difficoltà. The Boxing girl of Kabul di Ariel Nasr, sul sogno di un
gruppo di ragazze afghane di dare al proprio Paese la prima medaglia olimpica
nel pugilato femminile (anteprima nazionale).
Arriva dall´Afghanistan anche il film di chiusura, l’anteprima
nazionale di An Afghan Love Story di Barmak Akram, uno dei piu´ acclamati
registi afgani. Il film racconta la storia d´amore clandestina tra i giovani
Wajma e Mustafa e apre uno spaccato sulla drammatica complessità dei legami
sentimentali e sul ruolo delle donne nella società afgana.
Nel programma dedicato a Israele E Palestina, otto i titoli in
programma: il documentario Soldier on the Roof di Esther Hertog, ironico
spaccato sulla quotidianità della piccola enclave ebrea di Hebron, in cui
vivono 800 coloni israeliani e 120.000 palestinesi; Cinema Jenin del regista
tedesco Marcus Vetter, sull’incredibile rinascita, dopo 70 anni di chiusura,
del più importante cinema dei Territori Palestinesi; The Cutoff Man di Idan Hubel, presentato
al Festival di Venezia, racconta la
storia di Gabi costretto ad accettare il lavoro di tagliare l’acqua a chi non
paga le bollette. Di questa sezione fa parte anche il film d’apertura di Eran
Riklis, Zaytoun.
Grande attenzione anche sulla Siria, con una selezione di quattro
titoli: Round Trip di Meyar Al Roumi (anteprima italiana), storia d’amore on
the road di due giovani da Damasco a Tehran; Al-intihtar del regista e artista
italiano Mario Rizzi, in competizione nella sezione “short documentary”
all’ultima Berlinale, che documenta la vita dei rifugiati siriani nel campo
profughi Zaatari, nel deserto della Giordania; Trues stories of Love, life,
death and sometimes revolution di Nidal Hassan, che racconta di storie di
amore, vita, morte e talvolta rivoluzioni… nella Siria di oggi. E infine Tale
of two Syria di Yasmin Fedda, girato prima dello scoppio della rivoluzione,
spaccato della vita quotidiana di due abitanti di Damasco.
Dal Libano quattro titoli, tra cui il fresco vincitore del premio
Cinema For Peace all´ultimo festival di Berlino, A World Not Ours del regista
di origini palestinesi Mahdi Fleifel, sulle estati passate a seguire i mondiali
di calcio nel campo profughi di Ain el-Helweh, nel Sud del Libano; e poi La
reconstitution d’une lutte di Raed e Rania Rafei, dalla recente primavera araba
un viaggio a ritroso fino al 1974 quando l’università americana di Beirut fu
occupata per 37 giorni (anteprima nazionale); Jasad the Queen of Contradictions
di Amanda Homsi-ottons, ritratto della controversa giornalista e poetessa
libanese Joumana Haddad, fondatrice della prima rivista erotica del mondo
arabo, che sarà a Firenze a presentare anche il suo ultimo libro “Superman è
Arabo” (Mondadori Editore), lunedì 8 aprile (ore 18.45), introdotto dal
giornalista Gad Lerner.
Dall´ Iran quattro lungometraggi e un’ampia selezione di cortometraggi
di giovani talenti emergenti. Facing Mirrors, pluripremiata opera prima della
regista iraniana Negar Azarbayjani, che racconta l’amicizia tra due donne agli
antipodi, una giovane madre e una transessuale in fuga dalla sua ricca
famiglia, attraverso un viaggio in taxi; The Last Step di Ali Mosaffa,
intricata storia di sentimenti, bugie, mezze verità nella Tehran borghese di
oggi, con protagonista Leila Hatami, l’attrice del film premio Oscar “Una
Separazione”; Parviz di Majid Barzegar, ritratto di un uomo di mezza età che
viene cacciato dalla casa del padre, e dovrà riscattare la sua esistenza in
modo inaspettato; dal Kurdistan iraniano anche Nessa di Loghman Khaledi, sulla
battaglia di una giovane ragazza decisa a diventare un’attrice, contro il
volere della famiglia che la considera fonte di vergogna.
Una novità sono anche i due titoli a tema “Culinary Cinema”: per la
“Serata speciale Hummus”, giovedì 4 aprile (a partire dalle 19.45), in cui sarà
protagonista il celebre piatto mediorientale a base di ceci, verrà presentato
in anteprima italiana Make Hummus Not War del regista australiano Trevor
Graham, ironico e intelligente documentario sulla "guerra dell´hummus” tra
libanesi, palestinesi e israeliani, ognuno dei quali ne rivendica la paternità
e l’invenzione; e sempre a tema cibo il cortometraggio Maqloubeh del
palestinese Nicolas Damuni, in cui un gruppo di studenti sono alle prese con la
preparazione del “maqloubeh”, il famoso piatto regionale palestinese, e con un
ospite inatteso…
Dall´italia per la prima volta al festival, una selezione di
documentari di giovani registi emergenti, nella nuova sezione Uno Sguardo Sul
Medioriente, tra i quali Just Play di Dimitri Chimenti, sull’incredibile
esperienza di un’associazione culturale che da oltre 10 anni organizza corsi
musicali per bambini nei campi profughi palestinesi, dal Libano fino alla
Striscia di Gaza.
In programma anche un´ampia selezione di pluripremiati cortometraggi di
giovani filmmaker emergenti del Middle East.
La partecipazione speciale di Greenhouse -
Middle East Now presenterà anche un focus su Greenhouse, l’istituzione
cinematografica basata in Israele che realizza uno dei più innovativi programmi
di workshop e formazione dedicati ai giovani registi del Mediterraneo e del
Medio Oriente. In programma al festiva 3 documentari, tra le produzioni di
maggior successo dell’ultima stagione: Duma di Abeer Zeibak Haddad (sulla
violenza sessuale nella società araba), The Invisible Man di Yariv Mozer
(pluripremiato documentario sulle storie di omosessuali palestinesi che vivono
a Tel Aviv), e In The Name of the Brother (documentario marocchino in anteprima
mondiale, sul fratello del regista che ha scelto di ritirarsi in una Madrasa,
una scuola coranica), alla presenza dei registi e degli esperti che li hanno
seguiti (il pluripremiato regista e produttore olandese John Appel; Bruni
Burres, produttrice americana e senior consultant del Sundance Documentary
Program; e Hans Robert Eisenhauer direttore del canale Thema di Zdf/arte). E un
workshop sul documentario in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana,
Festival dei Popoli e Associazione Documentaristi Anonimi (Sabato 6 aprile,
dalle 10 alle 13, Cinema Odeon)
http://www.middleastnow.it/
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BOLZANO, DALLA GIUNTA: OK A 12 NUOVI PROGETTI CINEMATOGRAFICI, CONTRIBUTI PER 2,5 MILIONI |
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Bolzano, 3 aprile 2013 - Dodici progetti per un totale di 2,5 milioni
di euro: via libera della Giunta provinciale al primo bando 2013 per i
finanziamenti del Fondo altoatesino alle produzioni cinematografiche. Le 12
produzioni, assistite dalla Bls, garantiranno un ritorno economico di 3,6
milioni di euro, con 154 giornate di riprese in Alto Adige. Tra i progetti
spiccano un film su Luis Trenker e "Un boss in salotto" del regista di
successo Luca Miniero.
"La location cinematografica Alto Adige - sottolinea l´assessore
Thomas Widmann - sta diventando sempre più internazionale, visto che i progetti
di questo bando arrivano da Italia, Germania, Svizzera, Austria, Lussemburgo e
Svezia". Tra i progetti finanziati, se ne contano molti che hanno una
strettissima attinenza con il territorio, come il dramma storico "Luis
Trenker - Der schmale Grat der Wahrheit", coproduzione austro-germanica
che vedrà probabilmente tra i protagonisti Tobias Moretti e Karl Markovics.
Un film di sicuro successo sarà inoltre la commedia "Un boss in
salotto" del regista Luca Miniero, che ha già sbancato i botteghini
italiani con "Benvenuti al Sud" e il sequel "Benvenuti al
Nord". Del cast dpvrebbero fare parte Paola Cortellesi, Rocco Papaleo,
Luca Argentero e Angela Finocchiaro. Tra gli altri esempi di film incentrati
sull´Alto Adige, invece, Widmann cita il documentario "Heimat Südtirol -
Il canonico Michael Gamper", della casa di produzione italiana Sd Cinematografica,
la quale verrà assistita da una troupe tecnica completamente locale.
"Siamo molto soddisfatti anche per la qualità dei progetti
altoatesini - spiega il direttore della Bls Ulrich Stofner - come ad esempio
"Zweitland", con cui il giovane pusterese Michael Kofler ha vinto il
primo programma per lo sviluppo di soggetti cinematografici della Bls dal
titolo Racconti #1". Esiste già, inoltre, una casa di produzione per
questo progetto, la bolzanina Echo-film, che ha chiesto un finanziamento per la
pre-produzione di un dramma familiare ambientato negli anni degli attacchi
dinamitardi.
Tra gli altri progetti la cui richiesta di finanziamento è stata
approvata spiccano gli svizzeri "Chrieg", prodotto dalla Hugofilm
Productions, e "Fuori mira", della casa di produzione Ventura Film.
Il film drammatico "Anita B", del regista italiano Roberto Faenza,
avrà come probabili protagonisti Eline Powell, Robert Sheehan e Andrea Osvart,
mentre nel cast della coproduzione austro-lussemburghese "Fever"
figurano le due star tedesche Eva Mattes
e Martin Wuttke. Ruben Östlund, che con il suo ultimo film "Play" ha
riscosso ampio successo a Cannes, è invece alla regia del film drammatico
"Tourist", la storia di alcuni turisti che vengono travolti da una
slavina, mentre è per metà altoatesina la regia del documentario "What is
left", con il pusterese Gustav Hofer affiancato da Luca Ragazzi.
"Oltre a promuovere il nostro territorio con sicuri effetti
positivi dal punto di vista dell´immagine - ha commentato il presidente della
Giunta provinciale - le produzioni cinematografiche finanziate dalla Bls
garantiscono un ritorno economico importante relativo all´indotto: dei 2,5
milioni di euro stanziati, infatti, ne torneranno ben 3,6 milioni, ovvero il
150% del totale, con ben 154 giorni di riprese che verranno effettuati in
Provincia di Bolzano". I prossimi due call del 2013 per la presentazione
della richiesta di finanziamento scadono i giorni 8 maggio e 9 ottobre: maggiori
informazioni su http://www.bls.info/
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CORTINA D’AMPEZZO: IL SUCCESSO DI UNA MONTAGNA DI LIBRI OTTOMILA OSPITI E VENTICINQUE EVENTI AGLI INCONTRI CON L’AUTORE |
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Cortina d’Ampezzo, 3 aprile 2013 - Venticinque incontri, oltre quaranta
relatori e circa ottomila ospiti per l’inverno cortinese, fino alla primavera.
Sono i numeri della Vii Edizione di Una Montagna di Libri, la rassegna di
incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo.
La manifestazione, nata tre anni e mezzo fa da un’idea di Vera Slepoj
(presidente onorario, insieme ad Alberto Sinigaglia) e di Francesco Chiamulera
(responsabile della rassegna), ha chiuso sabato con Luciano Canfora la sua
“avventura tra le pagine” di questa stagione, dando appuntamento ai tanti amici
all’estate, a luglio, quando si aprirà l’edizione estiva.
Protagonisti della stagione che si conclude, grandi narratori come
Paolo Giordano, Raffaele La Capria, Marcello Fois, Rosa Matteucci, Giovanni
Montanaro, Valerio Massimo Manfredi, Carmine Abate, Nadia Scappini;
intellettuali, artisti e uomini di cultura come Mogol, Boris Pahor, Paolo
Mieli, Luciano Canfora, Giuseppe Zaccaria, Vera Slepoj, Marcello Veneziani,
Paolo Valerio, Arrigo Petacco, Lorenzo Capellini, Massimo Scattolin;
giornalisti come Aldo Cazzullo, Gian Antonio Stella, Sergio Frigo, Beppe Gioia,
Alberto Sinigaglia, Omar Monestier, Massimo Mamoli, Bruno Vespa, Giampiero
Beltotto, Giovanni Morandi; voci del territorio, come Antonio Chiades, la giovane
penna di Francesco Vidotto, e le istituzioni locali, rappresentate dal Sindaco
di Cortina Andrea Franceschi e dall’Assessore Giovanna Martinolli. Due
“partnership culturali” importanti con altre iniziative di Cortina, come il
Festival e Accademia Dino Ciani, con il quale è stato organizzato il grande
concerto dedicato a Verdi e Wagner, con il Coro del Teatro Verdi di Padova, e
il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, con un appuntamento dedicato ai più
piccoli.
Un’edizione cominciata con il respiro mitteleuropeo di Boris Pahor,
all’inizio di dicembre, e che si è conclusa a Pasqua con il libro del grande
storico Luciano Canfora, introdotto da Francesco Chiamulera. Il volume, edito
da Laterza, si intitola ‘E’ l’Europa che ce lo chiede. Falso!’: un breve ma
intensissimo pamphlet di indignazione civile, un vero grido di allarme.
Francesco Chiamulera: “un’edizione di successo. Canfora chiude
idealmente e non casualmente un percorso che abbiamo intrapreso nel tentativo
di dare ai nostri ospiti delle chiavi di lettura per capire il presente, sempre
ricorrendo a relatori e ospiti di alto livello. Non per ‘indirizzare’ il
pubblico, o per fare pubblicità a questo o a quello, ma per fornire utili
spunti di riflessione. Soprattutto, per regalare emozioni. Una Montagna di
Libri vuole fare onore alla grande tradizione degli incontri a Cortina partendo
dalla possibilità concreta di interagire, di conoscere da vicino l’autore delle
proprie pagine preferite. Un’avventura cominciata tre anni e mezzo fa e che
porta sempre di più insieme il pubblico dei villeggianti e quello di
‘nosoutre’, come si dice in ampezzano: cioè dei nostri concittadini cortinesi.
E’ la migliore sinergia possibile”.
Vera Slepoj: “è stato un grande inverno. Paradossalmente Una Montagna
di Libri, che riguarda la cultura e la restituzione che i cittadini hanno dato
al ruolo della cultura, dimostra che mentre aumenta una sfiducia sostanziale
verso i meccanismi della politica, c’è viceversa una maggiore richiesta proprio
di cultura, di approfondimento, di quel bisogno che la gente ha di avere
interlocutori significativi e autorevoli. Quindi registriamo innanzitutto che è
finita l’epoca dell’effimero, e c’è la richiesta da parte della gente di avere
contenuti. L’individuo cerca strumenti filosofici e intellettuali, e vuole
sapere di più. I libri sono ancora un grande punto di riferimento”.
Le Sedi. Una Montagna di Libri ha preso posto negli spazi del Palazzo
delle Poste e dell’Alexander Girardi Hall, la sala polifunzionale della Regina
delle Dolomiti. Nelle serate presso lo storico albergo cortinese Miramonti
Majestic Grand Hotel la rassegna ha organizzato un ricco carnet di eventi, da
dicembre a febbraio: l’hotel cinque stelle ampezzano simbolo della migliore
Belle époque e della grande tradizione dell’accoglienza è partner strategico
della manifestazione.
Istituzioni E Sponsor. Una Montagna di Libri, un’esperienza che dura
ormai da tre anni, è possibile grazie al sostegno della Regione Veneto e del
Comune di Cortina d’Ampezzo, con il quale vige una convenzione quadriennale,
del Rotary Club Cortina Cadore e della Fondazione Silla Ghedina, di numerosi
patrocini istituzionali, e del contributo di una costellazione di piccoli e
grandi sponsor privati.
L’accoglienza degli ospiti è curata dal Miramonti Majestic Grand Hotel,
dal Franceschi Park Hotel e dal Park Hotel Faloria. La distribuzione dei libri
è affidata alla storica Libreria Sovilla di Cortina.
Gli sponsor della rassegna sono: Archeda Bathrooms, Cooperativa di
Cortina, Trifoglio Boutique, Rotaract Club Belluno Cadore Cortina, Liborio, i
Bibanesi, Ferrari Gioielli, La Ruota è Claudio Zanettin, Cassa Rurale ed
Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti, Claudio Cutuli, Fondiaria Sai
di Mirco Zandonella, Voci di Cortina, Gardena Hotel Venezia. Dinner partners
della manifestazione sono i ristoranti Villa Oretta, El Brite de Larieto, Da
Beppe Sello, Al Camin, Lago Scin, Birdie, Toulà, El Bronsin.
In chiusura degli incontri, le degustazioni organizzate per il pubblico
in sala, grazie ai partner della manifestazione: Bibanesi, Battistella il
Prosecco, Casa Vinicola Ca’ Ferri.
Media partner della manifestazione sono Corriere del Veneto (main partner),
Voci di Cortina, Cortina Topic, Radio Cortina.
Una Montagna di Libri è realizzata in collaborazione con il Consorzio
Cortina Turismo, la Gestione Impianti Sportivi di Cortina, la Polizia
Municipale di Cortina, il Teatro Stabile di Verona, il Notiziario di Cortina,
Artstyle, il Festival e Accademia Dino Ciani, l’Unione dei Ladins d’Anpezo, il
Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, Cortinametraggio. Fotografo della rassegna
è Giacomo Pompanin. Grafica a cura di Dinodesign.
La rassegna è possibile grazie al supporto dei volontari e agli amici
della rassegna: Giulia Dal Pont, Beppe Costantini Giuliano Sidro, Guja
Lucheschi, Diletta Maioli, Marina Citterio, Marco Barbesta, Andreina Chiari,
Elisabetta Fontana, Mariateresa Sponza d’Agnolo, Alessandro Mazzucato, Carlo
Menegante, Patrizia Romani.
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POLO MUSEALE FIORENTINO: VISITATORI IN CRESCITA NEL WEEKEND PASQUALE |
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Firenze, 3 aprile 2013 - Il
numero totale dei visitatori, rispetto agli stessi giorni del 2012, è aumentato
del 4,49%, pari a 2814 presenze in più. Gli ingressi sono passati infatti da
62.616 a 65.430.
In particolare, nei musei a pagamento, va oltre il raddoppio delle
presenze (da 1.686 a 3.446) il Museo Nazionale del Bargello (+104,39%), e
altrettanto positivi sono i risultati del Museo di San Marco (+21,62%), della
Galleria Palatina e Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti (+15,05%), nonché
della dalla Galleria dell’Accademia (+7,73%). Incremento lieve (+0,18%), ma
record dei visitatori totali per la Galleria degli Uffizi, che con 20.408
ingressi rappresenta praticamente un terzo del totale di tutti i musei del Polo
Fiorentino, aperti durante il lungo weekend pasquale.
Molto bene anche i luoghi d’arte ad ingresso gratuito: incrementi di
visitatori per tre cenacoli (Sant’apollonia, Andrea Del Sarto e Ghirlandaio),
tre ville medicee (Petraia, Corsini e Poggio a Caiano) e per il Chiostro dello
Scalzo di via Cavour, a Firenze.
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ARRIVANO 25 MILIONI PER I MUSEI PUGLIESI |
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Bari, 2 aprile 2013 - La vicepresidente e assessore ai Beni culturali,
Angela Barbanente, ha presentato il 29 marzo in conferenza stampa le graduatorie
provvisorie per il bando da 25 milioni euro su fondi Fesr per i musei pugliesi.
“Si tratta di graduatorie provvisorie – ha specificato l’assessore – proprio
perché possono essere osservate dai destinatari e riviste. Si tratta di
progetti tutti mediamente di buona qualità, e i finanziamenti comunque potranno
essere integrati con i progetti europei Poin e statali Fas che stiamo ancora
aspettando. In più, per le gestioni in rete ci saranno i progetti Sac, in
alcuni casi già in avanzata realizzazione. Voglio comunque tranquillizzare
un’istituzione in particolare, la Provincia di Bari: il museo di Santa
Scolastica allo stato è tra quelli finanziati anche se presenta criticità
riguardo il piano di gestione. Dunque sono errate le voci trasmesse anche dai
vertici dell’Ente secondo le quali il museo di Bari sarebbe stato escluso da
questi fondi”. La Regione, nell’ambito della linea d’intervento “Valorizzazione
delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” del Fesr
2007-2013, ha quindi destinato 25 milioni al “completamento e potenziamento”
dei musei per garantire piena fruibilità del patrimonio culturale, attraverso
il rafforzamento e il miglioramento della rete museale, nonché dei relativi
strumenti di valorizzazione. Inoltre obiettivo prioritario è quello di
garantire l’adeguamento delle strutture museali agli standard di qualità e di
sicurezza, per migliorare la funzionalità e l’efficienza dei servizi didattici
e di accoglienza per il pubblico. Le istituzioni museali destinatarie degli
interventi sono di tre tipi: in corso di attivazione (10 milioni, max 800.000
per proposta), in stato di funzionamento (7,5 milioni, max 500.000), in stato di
funzionamento avanzato (7,5 milioni, max 300.000). Il bando prevede che nel
caso in cui non si raggiunga il massimale collegato a ciascuna delle categorie,
le somme residue sono redistribuite a favore delle altre, in base al numero di
istanze pervenute e alla qualità dei progetti non ammessi a finanziamento. Le
142 domande presentate sono state oggetto di una preistruttoria tesa a
verificarne la regolarità formale, all’esito della quale sono state ritenute
ammissibili 100 proposte (determinazione n. 191 del 02.08.2012 - burp n.118 del
09.08.2012), 1 delle quali risultata duplicata. Delle 99 proposte valutate, 40
sono state avanzate da enti locali e 60 da enti ecclesiali; 19 ricadono nella
provincia di Bari, 9 nella Bat, 29 nella provincia di Lecce, 23 in quella di
Foggia, 9 Brindisi e 10 Taranto. Delle 99 proposte, 63 sono state presentate
sulla prima tipologia, 35 sulla seconda e 1 sulla terza. Poiché per museo in
corso di attivazione il bando intende una struttura non fruibile in ragione
della inadeguatezza infrastrutturale, l’elevato numero di istanze comprese
nella prima tipologia conferma la diffusione nel territorio regionale di
strutture museali che necessitano di interventi di adeguamento degli standard
funzionali e, quindi, l’opportunità di un bando regionale finalizzato al
finanziamento di simili interventi. All’esito di un puntuale ed approfondito
esame da parte di una commissione costituita dalle strutture regionali
competenti e da figure tecniche esterne qualificate, sono state stilate tre
graduatorie provvisorie con relativi punteggi, frutto dell’applicazione dei
criteri multisettoriali di valutazione indicati nel bando. I criteri comuni ai
tre tipi di istanze riguardano: 1. Cantierabilità
dell´intervento 2. Livello di
completamento dell´intervento 3. Sostenibilità
economico-finanziaria nella fase a regime 4. Livello
di partecipazione finanziaria o “in kind” dell’ente richiedente 5. Qualità del progetto, con particolare
riguardo ai caratteri di essenzialità, flessibilità e durevolezza degli allestimenti
e dei servizi. 6. Soluzioni progettuali capaci di contenere i costi unitari di
allestimento e manutenzione. Inoltre, il bando prevede, in relazione a ciascuna
tipologia di museo, premialità differenziate volte a promuovere fruibilità,
accessibilità, innovatività dei servizi e delle attrezzature. Le risorse
disponibili saranno assegnate dopo l’espletamento della procedura prescritta
dalle norme Fesr e richiamata nell’art. 12 del Bando in ordine alla
presentazione di osservazioni e/o opposizioni entro il termine di 20 giorni
dalla pubblicazione del bando, sulle quali la struttura regionale competente si
pronuncerà nei successivi 20 giorni. Immediatamente dopo l’approvazione delle
graduatorie definitive sarà possibile avviare i progetti utilmente collocati
rispetto ai limiti dei 25 Meuro, trattandosi peraltro di progetti esecutivi. I
progetti presentati, la gran parte dei quali riguardano beni culturali di
grande pregio, sono mediamente di buona qualità, con punte di elevata qualità e
innovatività, e particolare attenzione alla cura degli spazi espositivi e della
forza comunicativa, alla flessibilità d’uso e al contenimento dei costi di
manutenzione. E’ importante sottolineare che ai progetti era allegato un piano
finanziario che impegna gli enti locali ed ecclesiali ad assicurare la gestione
almeno decennale del museo e quindi l’effettiva fruibilità. La Regione intende,
pertanto, valorizzare al massimo lo sforzo progettuale operato dagli enti
locali e dalle diocesi, al fine di qualificare l’offerta museale regionale:
come precisato nel bando e nella determina, i progetti che non sarà possibile
finanziare con i 25 Meuro Fesr potranno essere finanziati, mediante scorrimenti
della graduatoria, attingendo alle risorse derivanti dai ribassi d’asta, da
economie sui lavori, da eventuali revoche di assegnazioni di finanziamenti e da
ulteriori fondi comunitari, statali o regionali che si renderanno eventualmente
disponibili, tra i quali i fondi Poin e Fas. Le risorse di entrambi i fondi
sono disponibili e la Regione è pronta a programmarli: per le prime si è in
attesa della approvazione del nuovo Sigeco (Sistema di Gestione e Controllo) da
parte del Comitato di Sorveglianza, per le seconde, devono essere stipulati fra
Regione e Ministero gli Accordi di Programma Quadro propedeutici alla selezione
degli interventi.
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CON IL TCI ALLA SCOPERTA DEI TESORI DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA IL 4 E 5 APRILE. |
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Pavia, 3 aprile 2013 - Si parte
giovedì 4 aprile al Museo di Storia Naturale di via Guffanti che sarà aperto al
pubblico dalle ore 13 alle ore 17 grazie
alla disponibilità dei primi due volontari del patrimonio culturale Sergio Ferrari e Lucia Casali e del personale del Museo. Si continua venerdì 5 dalle 9, 45 alle 13 al
Museo di Storia dell‘Università, Palazzo Centrale, con i volontari Alice Flauto
e Silvia Russu.
“E’ una bella novità per
l’Università - dice il rettore Angiolino
Stella che ha seguito da vicino l’iniziativa. Affidarsi al volontariato di tutti, ma in particolare
di studenti e laureati per far conoscere
e valorizzare il patrimonio racchiuso
nei Musei è un bel modo per farli sentire orgogliosi
della loro Università e dei suoi tesori”. “I Volontari per il Patrimonio
Culturale - aggiunge Renata Crotti, console Tci - hanno dato una
buonissima risposta aderendo in molti alla proposta di fare volontariato
culturale. Segno che i pavesi sono
sensibili alle iniziative che valorizzano la loro città e nel caso specifico la
loro Università e sono pronti a fare la loro parte. E’ una opportunità che i pavesi stanno
cogliendo per dimostrare nei fatti l’orgoglio di vivere in una città ad
altissimo concentrazione di monumenti e
siti artistici da scoprire e da far scoprire. Siamo solo all’inizio. Infatti, in
presenza di un numero ancora più significativo di volontari, sarà
possibile tenere aperti altri luoghi
della citta di norma non visitabili
o visitabili con difficoltà, in accordo con le istituzioni, come già si
è programmato di fare”. “Grande
soddisfazione anche da parte del Presidente del Tci, Franco Iseppi che ricorda
come solo qualche mese fa era a Pavia, insieme a tutti i consoli della
Lombardia, al console regionale Pino Spagnulo e all’ideatore di “Aperti per
Voi”, Gianmario Maggi e può toccar con mano che dalle parole si è passati ai
fatti in brevissimo tempo. Ma quando c’è di mezzo l’amore per la propria città
– gli italiani e i Pavesi in particolare –si mostrano molto attenti e
collaborativi.
Contatti: console Tci di Pavia: cell. 3351316992
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PAOLO RONCHI LO SPECCHIO CHE GUARDA ESPRESSIONI UNIVERSALI ROMA DAL 13 AL 26 APRILE, PALAZZO SANTA CHIARA |
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Roma, 3 aprile 2013 - Contrariamente
a quanto si possa pensare, e gli studi di Paul Ekman lo confermano, le
espressioni facciali con cui si manifestano emozioni come rabbia, gioia,
disgusto, paura o tristezza sono universali, uguali per tutto il mondo, e non
risentono in alcun modo del contesto culturale di un luogo.
Paolo Ronchi – esperto di linguaggi multimediali - dal 13 al 26 aprile
2013 espone, nello storico Palazzo Santa Chiara, una serie inedita di lavori
che partono dalla varietà infinita delle emozioni innate, universali, sempre
leggibili sul volto di tutti gli esseri umani, in ognidove.
Nell’ambito di un più vasto percorso di ricerca sul tema Allafaccia,
iniziato oltre dieci anni, l’artista, sfidando quanto anche sostiene lo stesso
psicologo ispiratore della serie Lie to me, Ekman (l’origine biologica della
mimica faciale) concepisce opere che esplorano un’emozione del volto sempre
inedita, inaspettata, non ancora codificata, superando così ogni influenza
culturale, ogni cliché.
Lo specchio che guarda: Espressioni universali - un progetto di
Gabriele Bianconi, mostra curato da Carla Mazzoni – più precisamente svela al
pubblico opere inedite realizzate con
tecniche e supporti diversi (tele, disegni su carta e stampe su
alluminio, fotografie e video) in cui ricorrono sempre i medesimi tratti
stilizzati: una faccia rettangolare con due occhi circolari.
Paolo Ronchi è un creativo della comunicazione che affianca, da anni,
al suo consueto lavoro, l’attività artistica. Da 25 anni operativo in questo
campo, ha esplorato, nel velocissimo “divenire” del mondo contemporaneo, la
possibilità di interazione dei linguaggi multimediali, sconfinando oltre i
confini delle diverse forme espressive.
Video artista, pittore, fotografo, regista, ma anche direttore creativo
nel campo della comunicazione, Paolo Ronchi si presenta come una figura
poliedrica del mondo dell’arte.
Dopo esperienze studio in cinematografia alla Tisch School of the Art
della New York University, si occupa per oltre 25 anni della ideazione e
produzione di campagne di comunicazione multimediale per aziende italiane e
multinazionali (per dieci anni è Creative Director della Jwt). Durante la sua
carriera ottiene importanti riconoscimenti e premi, dall’Art Director Club al
Cannes Lions Festival.
Nel 2006 partecipa come co-autore a Move! il primo lungometraggio
prodotto via Internet da registi di tutto il mondo.
Da oltre dieci anni produce opere – dipinti, sculture, video, foto –
nell’ambito del percorso di ricerca denominato Allafaccia, rivolto a indagare
le espressioni facciali.
Nato a Roma, vive e lavora nella capitale e nella sua casa di campagna
a Manziana.
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PISTOIA, TANTI MOMENTI CULTURALI PER CAPIRE IL RAPPORTO TRA INFANZIA E CITTÀ |
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Firenze, 3 aprile 2013 – Uno
sguardo sull’infanzia e sui suoi rapporti con l’ambiente, la città e la
campagna, in cui è vive e si muove. E’ il progetto Infanzia e città, che
coinvolgerà dal 6 aprile al 5 maggio prossimi vari spazi teatrali di Pistoia e
della montagna pistoiese, articolandosi in una mostra, incontri, laboratori e
appuntamenti di teatro e musica. La volontà è di catturare in particolare un
pubblico giovane e curioso di aprirsi a nuove esperienze e nuovi linguaggi
espressivi. L’associazione Teatrale Pistoiese cura la rassegna, a conclusione
della normale stagione teatrale con il sostegno di Fondazione Cassa di
Risparmio di Pistoia e Pescia, Regione Toscana e in collaborazione con il
Comune di Pistoia.
“Abbiamo voluto riconoscere la rilevanza culturale e sociale dell’Atp
nel piano triennale della cultura 2013-15 – ha affermato l’assessore regionale
alla cultura Cristina Scaletti presentando la manifestazione stamani a Palazzo
Strozzi sacrati insieme alla sua omologa al Comune di Pistoia, Elena Becheri, e
al presidente dell’Atp Rodolfo Sacchettini – confermandole lo status di ente di
rilevanza regionale per il suo contributo alla crescita qualificata del sistema
regionale dello spettacolo dal vivo, alla valorizzazione delle identità e delle
peculiarità dei territori di riferimento”.
“Proprio il radicamento sul territorio permette di garantire all’Atp
un’offerte diversificata, che costruisce forme d’arte, come nel caso di
Infanzia e città, per i genitori e per i figli. – ha aggiunto l’assessore
regionale -, dove si raccontano favole declinate al presente, per immedesimarsi
completamente nel personaggio e capire meglio, con un linguaggio semplice, il
mondo che ci circonda. E rivitalizzare così il nostro rapporto con l’ambiente,
la città e la campagna”.
Gli eventi, tutti a ingresso libero:
La Mostra -
Al centro del progetto è la mostra Lo specchio del mondo: Casa del
tempo e Cappuccetto Rosso (Palazzo Comunale, Sale Affrescate, 7 aprile-1
maggio), basata sulle stampe delle immagini di Roberto Innocenti (Firenze,
1940), il maggiore illustratore italiano, molto apprezzato a livello
internazionale, unico italiano a ricevere il prestigioso Ibby Andersen Award a
Copenhagen nel 2008.
La mostra sarà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 17,30, alla presenza
dell’autore; seguirà alle ore 18,30 un incontro con Roberto Innocenti,
coordinato da Goffredo Fofi.
I Laboratori E Gli Incontri -
Partendo dagli spunti pedagogici delle emozionanti immagini di
Innocenti affiancheranno la mostra alcuni laboratori didattici (“Fra la
campagna e la città: lo schedario dell’esistente”, 7/14/21/27 aprile”, dalle
14.30) rivolti ai bambini di Pistoia e dei Comuni della montagna pistoiese,
realizzati dall’Associazione Hamelin, tra le realtà più attive in Italia nel
settore dell’educazione alla lettura e all’immagine, in collaborazione con
Orecchio Acerbo Associazione Culturale di Pistoia.
Psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza, dedicato ad un
archetipo classico della formazione come Cappuccetto Rosso, (C’era una volta
Cappuccetto rosso: Bambini e genitori di fronte allo spaesamento della
contemporaneità, 21 aprile, ore 16,30 Sale Affrescate Palazzo Comunale).
Cinema, Teatro E Musica -
Il cartellone si arricchisce di un carnet di eventi di spettacoli che
vanno a delineare una vera e propria mappa dei luoghi della città, cercando un
naturale ‘mescolamento’ tra pubblici differenti, con la presentazione di opere
che sono in grado di ‘parlare’ ai bambini e agli adulti contemporaneamente e
che mettono insieme teatro, cinema di animazione e musica.
Dalla proiezione del film Zazie nel metrò di Louis Malle (in
collaborazione con Mabuse Cineclub), interpretato dalla giovanissima Catherina
Demongeot e da Philippe Noiret (16 aprile, Cinema Globo), al concerto sospeso
tra pop sperimentale e underground con i Parenthetical Girls (Portland/usa),
tra le band indie-pop più conturbanti e trasversali di questi ultimi anni e i
pistoiesi S.u.s, perfetta sintesi tra il cabaret e il dramma della
contemporaneità, che farà seguito ad un’intensa due-giorni di prove a Pistoia (24
aprile, ore 21 Pianeta Mèlos), ai tre eventi teatrali in programma:
– La Repubblica dei bambini di Teatro Sotterraneo, il giovane
collettivo di ricerca (Premio Speciale Ubu 2009 come “uno dei gruppi guida
dell’attuale ricambio generazionale” ), ‘residente’ presso l’Associazione
Teatrale Pistoiese (14 aprile, ore 16 Piccolo Teatro Mauro Bolognini): un vero
e proprio esercizio di cittadinanza, nel quale i bambini sono invitati a
liberare la propria fantasia nella costruzione di una micronazione, con leggi e
regole scelte direttamente dai ‘piccoli’;
– lo spettacolo-racconto con musica Canti del guardare lontano con
bambino d’oro, di cui sarà interprete Giuliano Scabia, scrittore, poeta e
narratore, uno dei più straordinari protagonisti del teatro contemporaneo,
figura di primo piano della grande stagione sperimentale degli anni ’60 e ’70.
In scena, accanto a Scabia, Cristina Abati, attrice performer e violista (17
aprile, ore 21 Piccolo Teatro Mauro Bolognini). Pubblicato da Einaudi nel 2012
il nuovo libro di Scabia, raccoglie poemi, “poesie disegnate” e testi teatrali
in versi scritti nell’arco di una quindicina d’anni in occasione di viaggi e
incontri e sarà offerto in omaggio ai primi che acquisteranno i biglietti per
la serata.
– Him, l’originalissimo lavoro della compagnia Fanny & Alexander,
da anni realtà di riferimento nell’ambito della nuova scena teatrale, con la
drammaturgia di Chiara Lagani e la regia di Luigi De Angelis). L’attore Marco
Cavalcali, con straordinario virtuosismo, dà voce e corpo alla figura di un
piccolo, grottesco dittatore-direttore d’orchestra, dalle sembianze alla
Hitler, ossessionato dal celebre film Il Mago di Oz, di cui esegue senza tregua
il doppiaggio, arrogandosi tutti i ruoli e persino l’intera parte audio: voci
(in inglese), musiche, suoni e rumori. Un’esilarante miscela performativa e al
tempo stesso una denuncia spietata di ogni omologazione e di ogni delirio di
onnipotenza (30 aprile, ore 21 Piccolo Teatro Mauro Bolognini).
Informazioni E Prenotazioni
Associazione Teatrale Pistoiese 0573 991609 – 27112
http://www.teatridipistoia.it/
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CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019: BOLZANO RILANCIA |
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Bolzano, 3 aprile 2013 - "Vista la mole di lavoro fatto e
l´esperienza accumulata, non mi sento di escludere e anzi sono favorevole a
proseguire con Bolzano capofila in collaborazione con Trento e Innsbruck":
sulla candidatura a Capitale europea della cultura 2019 l´assessore provinciale
Christian Tommasini prende posizione rispetto al dietrofront di Venezia e
rilancia in chiave euroregionale.
L´assessore provinciale Christian Tommasini si dice stupito dal
dietrofront del Sindaco di Venezia rispetto a una candidatura a Capitale
europea della cultura 2019 in partnership con i territori del Nordest.
"Sapevamo che negli ultimi tempi il dibattito all´interno del Comune di
Venezia si era fatto complicato, ma dai contatti avuti fino a qualche settimana
fa non sembrava sussistere una ipotesi reale di dietrofront da parte della
città lagunare." Nel tempo si e´ andata costruendo una candidatura
congiunta basata su valutazioni precise e strategiche in cui l´Alto Adige sta
facendo la sua (considerevole) parte: "In questi mesi abbiamo lavorato
molto sul territorio - spiega Tommasini - e sviluppato una fitta rete di
relazioni che confermano disponibilità e interesse verso il progetto di
candidatura. Abbiamo parlato e sensibilizzato cittadini, istituzioni,
associazioni e imprese diffondendo l´idea innovativa di cultura che diventa
motore di sviluppo e crescita della società. Il messaggio che la cultura crea
benessere e sviluppo è un concetto in cui siamo all´avanguardia in
Europa."
Per questo l´assessore non esclude un rilancio. La Provincia intende
sfruttare fino in fondo il lavoro già svolto e le grandi potenzialità dell´area
locale: "L´alto Adige è una piattaforma di collegamento culturale tra Nord
e Sud d´Europa, il progetto di Capitale europea della cultura è una opportunità
che passa ogni vent´anni e che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Sarebbe un
peccato mollare adesso, dopo che l´Alto Adige è stato il territorio che più ha
lavorato per sviluppare relazioni e coinvolgere la società nel binomio
cultura-impresa", precisa Tommasini.
Malgrado la posizione di Venezia, si guarda quindi con fiducia e
determinazione al futuro, anche in chiave di Euroregione: "Abbiamo sempre
detto che quello che ci interessa di più è il percorso di maturazione e
sensibilizzazione del ruolo sociale della cultura. Il confronto con i territori
limitrofi è stato proficuo, ci ha detto quanto possiamo fare e quanto possiamo
valere, consentendoci di allargare i nostri orizzonti. Vista la mole di lavoro
fatto e l´esperienza accumulata, non mi sento di escludere e anzi sono
favorevole a proseguire con una candidatura con Bolzano capofila in
collaborazione con Trento e Innsbruck", conferma Christian Tommasini. La
Provincia intende ora verificare concretamente questa opzione: "Del resto,
abbiamo ancora sei mesi per completare il dossier di candidatura e siamo in una
fase già avanzata del lavoro preparatorio. Ce la possiamo giocare e nei
prossimi giorni valuteremo in maniera seria questa eventualità, confortati
anche dall´apertura del Trentino in questa direzione e dell´interesse del Tirolo
a una simile collaborazione", conclude il Vicepresidente della Giunta
provinciale.
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PEPI MERISIO: IL GIOCO CENTRO SAINT-BÉNIN, AOSTA 6 APRILE - 29 SETTEMBRE 2013 |
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Aosta, 3 aprile 2013 - L’assessorato
dell’istruzione e cultura comunica che venerdì 5 aprile 2013, alle ore 18,00
sarà inaugurata al Centro Saint-bénin Via Festaz 27
di Aosta una mostra fotografica dedicata a Pepi Merisio, considerato
uno dei principali fotografi italiani contemporanei.
L’inaugurazione coincide con l’apertura della manifestazione Plaisirs
de culture en Vallée d’Aoste, che si propone di rafforzare nei cittadini la
sensibilità e l’interesse verso il patrimonio archeologico, architettonico,
storico, artistico e culturale valdostano.
Curata da Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, la mostra Pepi Merisio: il
gioco intende offrire un approfondimento sulla cultura fotografica in Italia
nel secondo Novecento, presentando al pubblico cinquanta fotografie, per la
maggior parte in bianco e nero, aventi come tema il gioco, che Merisio racconta
con delicatezza e poesia.
Nato a Caravaggio, in provincia di Bergamo, nel 1931, già apprezzato
fotografo dalla metà degli anni Cinquanta per le collaborazioni con il Touring
Club italiano e con i periodici Camera, Stern e Paris Match, Merisio diventa
fotografo professionista nel 1962 e inizia la collaborazione con Epoca, allora
la più importante rivista per immagini italiana. Per Epoca nel 1964 pubblica il
reportage Una giornata col Papa, dedicato a Paolo Vi.
Merisio ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero,
tra i quali nel 1963 a New York il New talent of Popular photography. È stato
nominato nel 1988 Maestro della Fotografia Italiana dalla Federazione Italiana
Associazioni Fotografiche e nel 1989, con Fulvio Roiter e Gianni Berengo
Gardin, ha rappresentato l’Italia nel volume commemorativo dei 75 anni della
casa fotografica Leica.
La mostra è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, edito
da Allemandi, che contiene i testi di Cesare Colombo, Daria Jorioz e Raffaella
Ferrari, in vendita al prezzo di 14,00 euro.
Per informazioni:
Assessorato dell’istruzione e cultura - Attività espositive
Tel. 0165.274401
u-mostre@regione.Vda.it
Centro Saint-bénin
Tel.0165.272687
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