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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Aprile 2013 |
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ENAC ATTIVA APP GRATUITA PER PASSEGGERI CON DISABILITÀ E A MOBILITÀ RIDOTTA CONSULTABILE IN 4 LINGUE SU PIATTAFORME APPLE, ANDROID E WINDOWS PHONE |
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Roma, 29 aprile 2013 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende
noto di aver attivato l’applicazione (App) multimediale gratuita per fornire
informazioni pratiche sull’utilizzo del mezzo aereo ai passeggeri con
disabilità o a mobilità ridotta (Prm).
L’applicazione, che era stata presentata in anteprima il 3 dicembre
2012, in occasione della “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con
disabilità”, è disponibile in 4 lingue, italiano, inglese, spagnolo e francese,
e può essere scaricata e utilizzata su tre diverse piattaforme: Apple (dal
24 aprile), Android e Windows Phone dai prossimi giorni.
Il progetto si affianca a numerose altre iniziative realizzate
dall’Enac in base e a supporto delle normative comunitarie che hanno stabilito
regole comuni in tutti gli aeroporti dell´Unione Europea per assicurare che le
persone con disabilità, a mobilità ridotta o anziani (Prm) nel trasporto aereo
ricevano assistenza speciale, senza discriminazioni e senza costi aggiuntivi.
Lo Stato italiano, infatti, ha designato l’Enac quale Organismo responsabile
della corretta applicazione in ambito nazionale del Regolamento (Ce)
n.1107/2006 del Parlamento e del Consiglio del 5 luglio 2006.
I contenuti della App costituiscono una guida multimediale in grado di
fornire informazioni sull’assistenza speciale e riprendono i temi già trattati
nelle sezioni dedicate all’argomento sul portale dell’Enac www.Enac.gov.it.
L’app, infatti, è finalizzata ad affiancare il passeggero in modo
diretto ed efficace, ricorrendo a uno degli strumenti più utilizzati nella
comunicazione moderna e mettendo in evidenza le tutele e i diritti che spettano
ai passeggeri a ridotta mobilità.
Tra i contenuti della App ricordiamo:
Cosa è l’assistenza speciale
e a chi è rivolta;
Chi sono i passeggeri a
mobilità ridotta (Prm);
A chi e quando si deve
richiedere l’assistenza;
Chi fornisce l’assistenza in
aeroporto e in volo;
Cosa accade se l’assistenza
non è stata richiesta;
Cosa fare in caso di
assistenza negata o non adeguata.
In breve, si riepilogano le caratteristiche tecniche dell’applicazione
“Assistenza speciale Prm”:
Categoria: Viaggi;
Apple: sistema operativo
superiore a 5.0;
Android: sistema operativo
superiore a 2.1;
Windows: sistema operativo
Windows Phone 7 e 8;
App gratuita;
Disponibile in quattro
lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo;
Utilizza la memoria locale
del dispositivo per evitare il problema della connettività dei dati durante i
viaggi.
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AEROPORTO DI FIRENZE: COMPLETATO IL 1° LOTTO DI AMPLIAMENTO DEL TERMINAL |
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Firenze, 29 aprile 2013 - ”Il
terminal è finalmente adeguato a quello che Firenze deve avere”. Biagio Marinò,
amministratore delegato di Adf, ha presentato l’ampliamento a 300 mq dell’area
arrivi extra Schengen all’aeroporto di Firenze. ”Ora il terminal è capiente e
può supportare un certo numero di passeggeri”, ha spiegato Marinò, aggiungendo
che adesso ”bisogna decidere velocemente sulla pista, perchè fra quando si
decide e quando si realizza passano come minimo tre anni”, come aveva già
paventato in una conferenza di qualche tempo fa.
L’area extra Schengen, che si arricchisce di ulteriori 150 mq, fa parte
del nuovo terminal dotato di 7.000 mq per le aree partenze, arrivi, check-in,
area trattamento bagagli ed aree commerciali in aggiunta ai 7.500 già
disponibili. I circa duemila mq di spazi antistanti il terminal, finora
utilizzati per le attività di cantiere, sono da oggi disponibili per il
parcheggio a breve sosta, la cui capienza cresce di 100 posti, con un raddoppio
della disponibilità.
Grazie, poi, a un’intesa tra Provincia di Firenze e aeroporto gli
ambienti ex sala check-in e la nuova area arrivi sono arricchiti fino a fine
maggio dall’esposizione di alcune opere dello scultore tedesco Gunther Stilling,
come anteprima della mostra che dal 2 al 28 maggio si terrà a Palazzo Medici
Riccardi.
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PROGETTO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE TRANSNAZIONALE TRANSAFE-ALP |
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Aosta, 24 aprile 2013 - L’assessorato delle opere pubbliche difesa del
suolo e edilizia residenziale pubblica della Valle d’Aosta, per il tramite del
Dipartimento difesa del suolo e risorse idriche, in qualità di project partner,
del progetto di cooperazione territoriale transnazionale Transafe-alp,
insistente sul Programma Operativo Alpine Space 2007-2013, ha partecipato allo
Streeming Commitee 4 (Comitato di Pilotaggio) che si è tenuto in Italia, con
all’ordine del giorno lo stato di avanzamento delle attività progettuali.
L’obiettivo del progetto è sviluppare una piattaforma informatica di
supporto alle decisione per la gestione del reindirizzamento dei flussi di
traffico lungo il Corridoio trans-europeo Ovest- Est. Nell’ambito del suddetto
progetto l’Assessorato delle opere pubbliche difesa del suolo e edilizia
residenziale pubblica, sempre sensibile alle tematiche riguardanti il rischio
naturale, sta conducendo un’analisi di vulnerabilità della viabilità principale
(autostrade, strade statali e regionali) in rapporto a potenziali pericoli
naturali tra cui frane, valanghe e alluvioni, eventi che possono generare
disagi sia alla viabilità locale che a collegamenti transalpini, con ricadute
sull’asse internodale del Corridoio internazionale.
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TEST TOYOTA PER LA RIDUZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI |
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Roma, 29 aprile 2013 - Toyota Motor Corporation (Tmc)
ha organizzato un corso di guida sicura presso la Toyota Chuo Driving School
per limitare il numero di incidenti stradali in cui restano coinvolti gli
automobilisti pi¨´ anziani. Con la collaborazione del Toyota Transportation
Research Institute (Ttri), della Toyota Chuo Driving School£¬dei
Toyota Central R&d Labs e di altre organizzazioni no profit, i test sono
iniziati nel mese di Febbraio e si concluderanno a Maggio.
Le
aree selezionate per i test sono quelle in cui si registra il maggior numero di
incidenti, in particolare nei distretti di Suenohara and Ryujin, all¡¯interno di
Toyota City, che rappresentano inoltre le zone in cui si concentra la maggior
parte dei cittadini pi¨´ adulti.
Quasi
la met¨¤ degli incidenti stradali che coinvolgono questa tipologia di
automobilisti viene registrata in prossimit¨¤ degli incroci, con circa il 50%[1] di essi causato dalla
mancanza di attenzione e concentrazione. Sulle automobili sono stati installati
dispositivi di rilevazione per valutare i diversi stili di guida; i risultati
sono stati utilizzati durante i corsi, per sottili nera l¡¯importanza del
rispetto della segnaletica stradale.
Oltre
ai registratori di guida, i veicoli dei partecipanti sono stati equipaggiati
con una telecamera di bordo installata per rilevare la segnaletica e la luce
rossa dei semafori, e con un sistema di avviso audiovisivo per segnalare
all¡¯automobilista l¡¯avvicinamento a un incrocio a velocit¨¤ troppo sostenuta.
Una serie di indagini valuteranno successivamente il livello di accettazione di
tali dispositivi da parte degli automobilisti, in vista dello sviluppo di
future tecnologie.
Toyota
Motor Corporation ¨¨ responsabile della pianificazione e organizzazione dei
test, Ttri del loro svolgimento, Toyota Central R&d Labs dell¡¯analisi dei
comportamenti alla guida, e la Toyota Chuo Driving School dell¡¯organizzazione e
lo svolgimento dei corsi.
Toyota
¨¨ attualmente impegnata nello sviluppo di veicoli pi¨´ sicuri e di tecnologie
basate sul concetto di Integrated Safety Management (Gestione integrata dei
Sistemi di Sicurezza), studiate per offrire la massima integrazione tra
individui, veicoli e ambiente, e per
contribuire alla riduziine degli incidenti stradali; obiettivo ultimo di una
societ¨¤ basata sulla mobilit¨¤.
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DA FORD E SCHAEFFLER LA FIESTA EWHEELDRIVE ELETTRICA, UN PROTOTIPO PER LO STUDIO DEL FUTURO DELLA MOBILITÀ URBANA IL PROTOTIPO È SPINTO DA DUE MOTORI ELETTRICI INDIPENDENTI INSERITI ALL’INTERNO DELLE RUOTE POSTERIORI. |
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Lommel, Belgio, 29 aprile 2013 – Ford Motor Company e Schaeffler hanno
mostrato il 26 aprile il prototipo, guidabile e completamente funzionante, di
un’innovativa auto elettrica basata sulla Fiesta. La vettura è stata realizzata
nell’ambito del progetto eWheeldrive car, che punta a migliorare la mobilità
urbana attraverso la realizzazione di auto elettriche più piccole, agili e a
misura di città.
Il prototipo è spinto da due motori elettrici indipendenti inseriti
all’interno delle ruote posteriori, soluzione che consente di liberare lo
spazio nel cofano tradizionalmente occupato dal motore e dalla trasmissione,
anche nel caso di auto elettriche che utilizzano la classica configurazione a
motore centrale.
Questa tecnologia potrebbe guidare il futuro sviluppo di modelli che
occupano lo spazio di un’auto a due posti ma capaci ospitare a bordo
comodamente quattro persone. Il sistema eWheeldrive consente anche la rotazione
estesa delle ruote, permettendo di manovrare l’auto in orizzontale per il
parcheggio, una soluzione potenzialmente rivoluzionaria per i centri urbani.
“Il progetto cui stiamo lavorando con Schaeffler apre nuove possibilità
di sviluppo per i veicoli a zero emissioni, che possono guadagnarne in
manovrabilità, ottimizzazione degli spazi ed efficienza,” ha dichiarato Pim van
der Jagt, Direttore Ricerca e Ingegneria Avanzata, di Ford Europa. “Guardando
al futuro vediamo l’opportunità di esplorare nuove e innovative soluzioni per
le vetture elettriche del domani, confrontandoci con le sfide che stiamo
imparando a conoscere implementando questa tecnologia.”
Grazie ai motori integrati nelle ruote tutti i componenti necessari
alla trasmissione dell’energia e al controllo della decelerazione, nonché tutte
le tecnologie di assistenza alla guida, sono installati all’interno delle
ruote. Gli speciali cerchi ospitano, oltre al motore e ai freni, anche i
circuiti di raffreddamento.
“Questa soluzione integrata ad alta tecnologia permette di ripensare le
city car abbattendone i limiti, e potrebbe essere la base su cui costruire, in
futuro, veicoli di forma e concezione completamente nuove,” ha aggiunto Peter
Gutzmer, Chief Technical Officer di Schaeffler.
Ford si è unita al progetto guidato da Schaeffler, azienda tedesca
leader nella produzione e nella forniture di componenti per l’industria
automobilistica, per studiare il potenziale di questa tecnologia che potrebbe
portare a futuri modelli a zero emissioni destinati alla città dotati di
soluzioni innovative per lo spazio, che potrebbe essere utilizzato, per
esempio, per ospitare nuove tecnologie di protezione e sicurezza.
I motori elettrici integrati nelle ruote sono, secondo molti esperti
del settore, una tecnologia potenzialmente molto importante per le city car del
futuro, in un mondo in cui i processi di urbanizzazione continuano a rendere le
città sempre più affollate e congestionate. Secondo le proiezioni, entro il
2050 il numero delle persone che vivono nei grandi agglomerati urbani passerà
dagli attuali 3,4 miliardi a 6,4 miliardi*. Il numero delle auto circolanti in
tutto il mondo sarà inoltre quattro volte quello attuale.
“Ci troviamo di fronte a sfide che devono essere affrontate dedicando
tempo, studio e investimenti,” ha spiegato Sheryl Connelly, Manager Trend
Globali di Ford. “Solo attraverso progetti di ricerca come l’eWheeldrive
possiamo iniziare a confrontarci con queste sfide, e assicurarci un futuro
fatto di scelte e opportunità, non di limiti.”
Ford si unirà in una partnership con Schaeffler, Continental, Rwth
Aachen e con l’Università di Scienze Applicate di Regensburg, per portare
avanti il progetto Mehren (Multimotor Electric Vehicle with Highest Room and
Energy Efficiency), per sviluppare due ulteriori prototipi elettrici guidabili,
ad alta efficienza energetica e con abbondante spazio a disposizione, entro il
2015. Il progetto punterà a portare a un nuovo livello l’integrazione dei
motori all’interno delle ruote, tenendo in considerazione anche le dinamiche di
guida, il controllo, i sistemi di frenata, la stabilità e il piacere di guida.
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BOLZANO: ANCHE LA CENTRALE VIABILITÀ COMUNICA VIA "FACEBOOK“ |
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Bolzano, 29 aprile 2013 - A metà aprile è stata superata la soglia dei
primi 1000 “mi piace” del sito “facebook” della Centrale viabilità . Così le
collaboratrici e i collaboratori della Centrale viabilità, che fa parte della
Protezione civile provinciale, hanno organizzato una piccola festa.
Giornalmente vengono "postate" informazioni su
"facebook" che riguardano problemi nel traffico oppure altre
situazioni inerenti la circolazione.
"I nuovi media acquisiscono una sempre maggiore importanza anche
nell´attività informativa della Protezione civile provinciale", riassume
il direttore della Ripartizione Protezione civile, Hanspeter Staffler. Il
coordinatore Markus Rauch supporta le sue collaboratrici e collaboratori in
questa nuova impresa e si aspetta "un filo diretto" con la popolazione
più giovane.
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TOYOTA PRESENTA IL PROTOTIPO ME.WE UN CAMBIAMENTO RADICALE DEL PENSIERO AUTOMOBILISTICO, BASATO SULL’UTILIZZO DI TECNICHE NON CONVENZIONALI |
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Roma, 29 aprile 2013 - Il
prototipo Toyota Me.we rappresenta l’innovativo risultato della partnership tra
la Toyota European Design & Development (Ed2) e Jean-marie Massaud, il
famoso designer i cui straordinari progetti di architettura e design hanno
ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti in tutto il mondo.
Per Ed2, che ha sottoscritto un contratto di partnership con lo Studio
Massaud, nel Luglio del 2011, si tratta di un’esclusiva collaborazione mirata
alla definizione di un progetto che segna una svolta radicale rispetto alla
realizzazione di un veicolo in termini di design ed ingegnerizzazione.
Per Jean-marie Massaud, l’ambizione è quella di concentrare alcune
delle principali sfide dal punto di vista umano, economico e ambientale in un
moderno veicolo ‘anticrisi’.
La visione condivisa tra Ed2 e questo illustre designer, ha portato
allo sviluppo di uno straordinario prototipo con tre obiettivi fondamentali:
1. Pertinenza. Una visione
appassionata ma comunque ponderata e concreta; non un semplice prototipo
visionario ma qualcosa di avvincente ed emozionale, in grado allo stesso tempo
di adattarsi a un’ampia varietà di stili di vita senza tralasciare concetti
essenziali come qualità ed innovazione tecnologica;
2. Sintesi. Riduzione e
concentrazione – un approccio basato su un deciso cambiamento rispetto alla
tradizione automobilistica convenzionale, con l’obiettivo di ridurre gli
eccessi e suggerire un nuovo modo per rispondere ad esigenze e stili di vita,
senza perdere di vista l’obiettivo fondamentale della riduzione dei costi;
3. Modernità. È giunto il
momento di sfidare le convenzioni e di guardare al futuro. Un veicolo il cui
spirito non venga affermato esclusivamente dall’aspetto esteriore, ma capace di
andare oltre e di garantire un’esperienza senza precedenti, con soluzioni
intelligenti studiate per superare le aspettative del cliente. In poche parole,
un veicolo che incarni i valori delle persone che guardano al futuro piuttosto
che meramente rispecchiarne lo status sociale;
La visione di Jean-marie Massaud è quella di un automobilista
interessato ai classici spostamenti lavorativi ma che strizza l’occhio alla
mobilità personale. Di seguito le parole del designer: “Perdendo di vista la
realtà, e quindi procedendo con un approccio idealizzato all’utilizzo
dell’auto, questa è diventata un insieme di vincoli piuttosto che una fonte di
libertà. Tutto questo mentre, al contrario, la nostra vita richiede maggiore
flessibilità, semplicità e leggerezza. L’auto di oggi deve essere vista come
una soluzione di trasporto personale capace di offrire maggiori stimoli”. In altre parole, gli automobilisti si trovano
oggi ad affrontare un dualismo perenne: da una parte, una serie di promesse che
nutrono il loro ego e status sociale mediante l’eccessiva promozione degli
aspetti innovativi; dall’altra, la perenne frustrazione dovuta ai vincoli
quotidiani.
Basandosi sui confronti avuti con Ed2, Jean-marie Massaud ha
identificato le inconsistenze nel modo in cui i clienti apprezzano e valutano
le automobili moderne, per poi stilare diverse contro misure a tali paradossi.
Egli giustappone il desiderio al piacere, lo status all’utilità, lo
spazio alla capacità, la potenza all’agilità, le prestazioni alle
compatibilità, la segmentazione all’adattamento, lo stress alla serenità.
Con il prototipo Me.we, il designer ha dato vita a una soluzione
realizzabile nel presente che, piuttosto che concentrarsi sull’eccessiva
tecnologia rivolgendosi al concetto di ‘always more’, riesca a offrire una
risposta reale ai problemi concreti della collettività.
L’obiettivo della Toyota Me.we è quello di diventare la sintesi di
queste sfide contrapposte. Non si tratta di reinventare l’automobile, ma di
realizzare un veicolo adattabile alle personalità più disparate, che adotti un
approccio più semplice, appropriato e realistico (comodità di parcheggio e
massimo piacere di guida): di fatto, un’alternativa reale alle automobili
dedicate esclusivamente alla ‘passione’ e alla soddisfazione dello status
sociale.
Fino ad oggi, pochi sono stati in grado di risolvere le contraddizioni
della vita reale, così come Me.we sarà in grado di fare:
Leggera e resistente: la
struttura tubolare in alluminio della Me.we è composta da pannelli
intercambiabili (portiere, cofano, paraurti, ecc.) realizzati in polipropilene
espanso, un polimero termoplastico ultraleggero e ultraresistente;
Personalizzazione e
standardizzazione: ciascun pannello della scocca è facilmente personalizzabile,
mentre il metodo di stampaggio offre la possibilità di una produzione
standardizzata che consentirà il rientro dell’investimento;
Libertà e responsabilità:
concentrando le potenzialità di un pick-up, di una convertibile, di un
fuoristrada e di una city car in un singolo veicolo, la Me.we è studiata per
soddisfare le esigenze di una serie di clienti estremamente eterogenea, con un
impatto ambientale minimizzato grazie alla riduzione del peso e ai materiali
utilizzati;
Me and We: perfetta per
ognuno di noi, ma adatta a tutti. Il nome rispecchia l’attenzione riservata
allo stesso tempo al benessere personale (Me) e a quello degli altri (We),
riassumendo tanto la necessità di libertà individuale quanto quella comune.
Allontanandosi dai preconcetti che circondano il settore automobilistico,
Ed2 e Jean-marie Massaud hanno unito le rispettive competenze per sviluppare un
prototipo che rispecchiasse la ricerca di un cambiamento nel mondo della
mobilità personale.
Considerando un contesto più ampio, in cui l’automobile rappresenta un
insieme di vincoli piuttosto che di soddisfazioni, la Toyota Me.we pone invece
al centro dell’attenzione l’utente stradale, senza distinguere tra
automobilisti e pedoni. Il prototipo si concentra infatti sul desiderio di
libertà, di gioia, di emozioni, e sulla possibilità di viaggiare senza alcun
vincolo, rivolgendosi però allo stesso tempo alla responsabilità personale
degli utenti e alla necessità di promuovere la responsabilità civica da parte
di tutti.
Toyota Me.we incarna una visione moderna e globale dell’arte del
viaggio. Complessivamente, il prototipo si afferma come parte di una
considerazione più generale sul modo di adattarsi alle sfide ambientali che
attualmente pesano sul futuro della mobilità personale.
Individualmente, esso accoglie le esigenze di tutti mediante l’offerta
di un packaging ‘privo di extra’. La Toyota Me.we, all’interno della sua
ricerca di minimizzazione, prende quindi
in considerazione tutti questi parametri. La realizzazione di un veicolo ‘antieccessi’
rappresenta l’antitesi dell’eccessiva escalation tecnologica, offrendo il suo
realismo e le sue risposte a beneficio di tutti.
Ed2 e Jean-marie Massaud si sono posti come obiettivo quello di
ottenere il massimo riducendo le risorse. Per questo, la riduzione dei vincoli
è correlata all’incremento del potenziale, della qualità e del piacere di
guida. La sua creatività intrinseca e il nuovo approccio all’utilizzo dei
materiali riesce infatti a riconciliare i concetti di piacere e responsabilità.
La Toyota Me.we è stata concepita come un veicolo elettrico i cui
motori sono integrati all’interno delle ruote, proprio come avviene per la
Toyota i-Road, e le cui batterie sono state inserite sotto il pianale, come per
la Toyota iQ Ev. Gli interni sono interamente dedicati alle esigenze dei cinque
passeggeri.
L’obiettivo di riduzione delle emissioni di Co2 e della salvaguardia
delle risorse energetiche ha imposto un nuovo approccio all’architettura del
veicolo che consentisse la riduzione dei pesi. A tale scopo, la Toyota Me.we
dispone di una struttura in alluminio rivestita di pannelli realizzati in
polipropilene espanso, vale a dire un materiale leggero, resistente e,
soprattutto, riciclabile.
In questo modo il peso della Me.we si riduce a soli 750 kg, un totale
che rappresenta una riduzione minima del 20% rispetto ai veicoli del segmento B
dotati di scocca in acciaio. Il contenimento del peso in ordine di marcia è
dovuto principalmente alla differenza nelle dimensioni tra i pannelli
realizzati in polipropilene (di soli 14 kg) e quelli realizzati in acciaio.
In base alle modalità di utilizzo, il polipropilene espanso è
riciclabile al 100%. Lo stesso discorso è valido per l’alluminio, mentre il
bambù, utilizzato per il pianale e per le superfici orizzontali, è stato scelto
sia per le qualità estetiche che per il carattere rinnovabile. La manutenzione
quotidiana della Me.we è limitatissima, si ispira al mondo della nautica ed è
immediatamente percepibile osservando gli interni, partendo dal tetto fino a
scendere al pianale anteriore e posteriore.
Trattandosi di un veicolo realizzato con materiali studiati per ridurre
il consumo energetico in termini di Co2 ed altri agenti inquinanti, la Toyota
Me.we rappresenta una risposta intelligente alla mobilità sostenibile.
Un progetto positivo e realistico
La semplicità del design è accompagnata dalla comodità di utilizzo. Con
un motore elettrico inserito all’interno delle quattro ruote, la Toyota Me.we è
un veicolo capace di offrire una trazione a due oppure a quattro ruote motrici,
adattandosi quindi all’utilizzo su diversi terreni.
Nonostante ciò, Me.we è comunque molto più leggera rispetto ai moderni
veicoli 4x4, che utilizzano sistemi di trazione ben più pesanti ed ingombranti.
A bordo, i passeggeri avranno sempre la priorità rispetto ai bagagli,
che però possono essere sistemati sul tetto, protetti da una copertura in
neoprene. Tale copertura e ripiegata nella porzione anteriore del tetto e può
essere aperta quando necessario.
Inoltre, il vano bagagli posteriore può essere esteso e trasformato in
una piattaforma simile a quella dei pick up.
Il divanetto posteriore è montato su delle guide e può essere ripiegato
sotto i sedili anteriori o rimosso ed utilizzato ad esempio per un pic-nic sul
prato.
L’attenzione al design ed alla semplicità è ulteriormente evidente
dalla strumentazione di bordo, limitata ad un singolo display sopra lo sterzo,
che concentra informazioni relative a velocità, carica della batteria,
informazioni di viaggio ed istruzioni di navigazione (inviate via smartphone).
Lo smartphone stesso è montato sotto il display e permette agli
occupanti di creare un ambiente personalizzato e di controllare direttamente la
temperatura dell’abitacolo.
Il sistema di climatizzazione dispone di una pompa dell’aria a basso
consumo e di sedili riscaldabili a basso assorbimento di energia.
Infine, per godere dell’esperienza di guida paragonabile a quella di
una cabriolet, tanto i finestrini, quanto il parabrezza, possono essere aperti
per sfruttare tutto il piacere del vento sul viso tipico di queste vetture.
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FIRENZE, AL VIA IL PAGAMENTO DELLE SANZIONI PECUNIARIE CON MONETA ELETTRONICA |
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Firenze, 29 aprile 2013 – Dal 24 aprile presso tutti gli uffici della
Polizia stradale della Toscana è possibile corrispondere con maggiore facilità
quanto dovuto per le infrazioni contestate.
Infatti, presso tutte le Sezioni, le Sottosezioni e i Distaccamenti
della Polizia Stradale sono presenti terminali P.o.s. (point of sale),
abilitati sia alle operazioni Bancomat sia a quelle con carta di credito.
Al momento il servizio è operativo durante le ore di apertura al
pubblico degli uffici e solo per i verbali redatti da personale della Polizia
Stradale della provincia (ad esempio, per i verbali riportanti l’intestazione
della Polizia Stradale di Firenze, il pagamento sarà possibile solo presso la
Sezione di Firenze o presso la Sottosezione Firenze Nord o presso il
Distaccamento di Empoli).
Prossimamente si procederà ad aumentare l’utilizzabilità di questo
strumento anche oltre l’orario d’ufficio; in un prossimo futuro, inoltre, sarà
possibile invece pagare qualsiasi verbale della Polizia Stradale presso un
qualunque ufficio della Specialità.
Accanto ai terminali “fissi”, sono state dotate di P.o.s. “mobili”
anche le pattuglie autostradali per il pronto utilizzo su strada. Questo tipo
di terminali, però, può essere utilizzato soltanto per il pagamento delle
sanzioni relative ad infrazioni commesse da conducenti di veicoli immatricolati
all’estero – per queste categorie di utenti, il “Codice della Strada” prevede,
all’art. 207, l’obbligo del pagamento immediato o il versamento di una cauzione
– e per i responsabili delle violazioni per le quali è obbligatorio provvedere
al pagamento immediato pena l’applicazione del fermo amministrativo del veicolo
(sovraccarico, mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, ecc…).
L’innovativo sistema di pagamento risulta certamente degno di nota,
inscrivendosi nell’ambito di quelle iniziative volte a “dematerializzare” la
moneta contante, semplificando e rendendo più efficiente, in generale, la
macchina amministrativa.
Gli utenti della strada possono così evitare di compilare il canonico
modellino di conto corrente e di ricorrere al denaro contante, godendo invece
di una procedura di estinzione della sanzione più semplice e rapida.
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STRETTO DI MESSINA: È ARRIVATA ALLA STAZIONE MARITTIMA LA NUOVA NAVE TRAGHETTO “MESSINA” |
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Roma, 29 aprile 2013 - E’ arrivata il 25 aprile alla stazione marittima
la nuova nave traghetto “Messina” di Rete Ferroviaria Italiana. Al termine
delle prove di certificazione la nuova nave sarà operativa per i collegamenti
sullo Stretto di Messina.
La nave traghetto - lunga 147 metri, larga 18,7 e adibita al trasporto
di carrozze e carri ferroviari - è arrivata a Messina, dove inizierà le prime
prove di certificazione e omologazione. La nave era partita mercoledì 24 aprile
dagli invasi dei Nuovi Cantieri Apuania (Admiral Tecnomar) di Marina di
Carrara.
La nuova nave traghetto avrà una velocità massima di esercizio di 18
nodi ed è dotata di celata prodiera “rovescia” per l’ingresso e l’uscita dei
treni. Alte le prestazioni di manovrabilità, grazie all’installazione di tre
propulsori azimutali poppieri, due thrusters prodieri e un timone di prora.
Tra i requisiti richiesti al costruttore da parte del committente Rfi,
gli elevati standard per la prevenzione dell’inquinamento marino e aereo. La
nave è infatti dotata di sistemi e misure atte ad evitare le perdite
accidentali di olio in mare.
Dispone inoltre di un impianto biologico che collega gli scarichi in
una cassa di raccolta per il trattamento dei liquami e di tutti gli
accorgimenti necessari al controllo del corretto funzionamento degli impianti
per la prevenzione dell’inquinamento aereo.
La nuova nave traghetto sarà dotata della certificazione internazionale
Green Passport, a conferma dell’impegno del Gruppo Fs Italiane per l’ambiente.
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