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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Maggio 2013
Politica
UE: CONSIGLIO COMPETITIVITÀ - 29-30 MAGGIO 2013  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 - La seconda riunione del Consiglio Competitività sotto il mandato della Presidenza irlandese dell´Ue si incontreranno a Bruxelles il 29 e 30 maggio 2013. Il 29 maggio, ministro irlandese per Lavoro, dell´Impresa e dell´Innovazione, Richard Bruton, presiederà il Consiglio . La Commissione europea sarà rappresentata dal vicepresidente Antonio Tajani (Industria e imprenditoria); vicepresidente Joaquin Almunia, (politica di concorrenza) e il Commissario Michel Barnier (Mercato interno e servizi). Il 30 maggio, il ministro irlandese per la Ricerca e l´Innovazione, Seán Sherlock, presiederà il Consiglio. La Commissione europea sarà rappresentata dal vicepresidente Antonio Tajani, vicepresidente Neelie Kroes (Agenda digitale), il Commissario Máire Geoghegan-quinn, (Ricerca e Innovazione), e il commissario Androulla Vassiliou (istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù). Mercoledì 28 maggio Mercato Interno Revisione legale dei conti: relazione e dibattito di orientamento - Il 30 novembre 2011 la Commissione europea ha adottato una proposta di chiarire il ruolo dei revisori dei conti e di introdurre norme più severe per il settore della revisione contabile finalizzata in particolare a rafforzare l´indipendenza dei revisori, nonché una maggiore diversità nella corrente di mercato di audit altamente concentrato (vedi Ip / 11/1480 ). Inoltre, la Commissione propone inoltre di creare un mercato unico per i servizi di revisione legale permettendo conti di svolgere la loro professione liberamente e facilmente in tutta Europa, una volta autorizzato in uno Stato membro. Ci sono anche proposte per un approccio rafforzato e più coordinato per la vigilanza dei revisori nell´Ue. Nel loro insieme, tutte le misure dovrebbero migliorare la qualità della revisione legale dei conti nella Ue e ripristinare la fiducia nei bilanci sottoposti a revisione, in particolare quelli delle banche, assicurazioni e grandi imprese quotate. Commissario Barnier con favore la decisione della Presidenza irlandese di avere una relazione e di un dibattito orientativo sulla base di un testo elaborato dalla Presidenza. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/auditing/reform/index_en.htm  Mercato unico Atto I e Ii: stato dei lavori - Il mercato unico può fare di più per realizzare una nuova crescita e l´occupazione, per rafforzare i cittadini ´e imprese´ di fiducia e di fornire benefici concreti giorno per giorno con loro. Modernizzare e approfondire il mercato unico è un esercizio continuo. Il mercato unico deve rispondere a un mondo in continua evoluzione, dove le sfide sociali e demografiche, nuove tecnologie e imperativi, come il cambiamento climatico, devono essere integrate nel modo di pensare la politica. Questo è il motivo per il mercato unico I e Ii - ha adottato il 13 aprile 2011 ( Ip/11/469 ) e il 3 ottobre 2012 (Ip/12/1054 ) rispettivamente - proposte di azioni prioritarie per una nuova crescita progettato per generare effetti reali sul terra e rendere i cittadini e le imprese fiduciose per utilizzare il mercato unico a loro vantaggio. Il Consiglio dovrebbe discutere lo stato di avanzamento nell´attuazione degli Atti del mercato unico I e Ii, sulla base di un documento di sintesi della Presidenza irlandese. Commissario Barnier chiamerà ancora per un rapido esame delle proposte di azioni chiave. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/smact/index_en.htm  Modernizzazione del diritto d´autore: Contenuto del mercato unico digitale - Nella sua comunicazione sui contenuti del mercato unico digitale, del 18 dicembre 2012 (cfr. Ip/12/1394 ), la Commissione ha annunciato due flussi di lavoro paralleli al fine di garantire un mercato unico nel settore del diritto d´autore. Da un lato, la Commissione sta attualmente completando la sua revisione in corso del quadro d´autore Ue, sulla base di studi di mercato, valutazione di impatto e di lavoro redazione, in vista di una decisione nel 2014 sull´opportunità di tavolo le proposte di riforma legislativa risultanti . In parallelo, la Commissione ha avviato, sotto la responsabilità dei commissari Barnier, Kroes e Vassiliou, i dialoghi "Licenze per l´Europa" parti interessate per affrontare una serie di questioni su cui è necessario e possibile un rapido progresso, vale a dire la disponibilità transfrontaliera di contenuti e portabilità, contenuti generati dagli utenti e le licenze su scala ridotta, il patrimonio culturale audiovisivo e di testo e data mining. L´obiettivo di licenze per l´Europa è quella di fornire soluzioni concrete, di mercato condotte su questi temi entro la fine del 2013. Un plenaria a medio termine è previsto entro il 4 luglio. Commissario Barnier presenterà una relazione al Consiglio sullo stato di avanzamento e di progresso di licenze per l´Europa finora. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/copyright/index_en.htm  La gestione collettiva dei diritti d´autore - L´11 luglio 2012 la Commissione europea ha proposto misure per modernizzare società di gestione collettiva e creare incentivi per promuovere la trasparenza e l´efficienza (Ip/12/722 ). Le nuove tecnologie digitali stanno aprendo grandi opportunità per i creatori, consumatori e imprese. L´aumento della domanda per l´accesso online ai contenuti culturali (ad esempio musica, film, libri) non riconosce i confini o restrizioni nazionali. Nemmeno i servizi online utilizzati per accedervi. Questo è dove società di gestione collettiva che entrano in gioco, in particolare nel settore della musica, dove si gestiscono collettivamente la concessione di licenze di brani musicali protetti da copyright per l´uso online per conto di compositori e parolieri e raccogliere e ridistribuire ai loro corrispondenti royalties. Commissario Barnier difenderà per un accordo politico da raggiungere nel corso di questo mandato del Parlamento, sottolineando la necessità di un ulteriore sviluppo dei servizi on-line in Europa e spiegare che non possiamo permetterci di perdere tempo. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/copyright/management/index_en.htm  Modernizzazione del diritto d´autore: la copia privata e prelievi reprografia - Il 31 gennaio 2013, il processo di mediazione sulla copia privata e prelievi reprografia conclusa con la presentazione delle raccomandazioni del mediatore al Commissario Barnier ( Ip/13/80 ). António Vitorino, ex commissario europeo per la giustizia e gli affari, che era affidato questo compito dal Commissario al mercato interno, consigliato due flussi principali di azione. In primo luogo, il Commissario Vitorino ha proposto favorendo un maggiore ricorso a licenze e accordi contrattuali come il modo migliore per garantire che i titolari dei diritti siano adeguatamente remunerati per i loro sforzi creativi e investimenti. Inoltre, ha raccomandato misure volte a conciliare sistemi di prelievo nazionali eterogenee all´interno del mercato unico. Commissario Barnier spiegherà che è necessario andare avanti dal status quo che non è semplicemente accettabile in questo settore dal punto di vista del mercato unico. A questo proposito, il Commissario accoglierà le raccomandazioni Vitorino come un buon punto di partenza e li presenterà come disposizioni non vincolanti. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/copyright/levy_reform/index_en.htm  Industria Cosme - primo programma specificamente mirato alle piccole imprese - L´8 febbraio, il Consiglio europeo ha approvato il Programma per la competitività e le Pmi (Cosme), destinata a diventare il primo programma europeo specificamente mirati a supportare le Pmi. Una volta che il quadro finanziario pluriennale è finalizzato con il Parlamento europeo, Cosme sarà uno strumento di finanziamento che sarà in gran parte continuano le attività della competitività attuale e il Programma quadro per l´innovazione, ma sarà ancora meglio rispondere alle esigenze delle Pmi: Il suo strumento di capitale proprio per gli investimenti alla crescita fase fornirà alle Pmi con orientamento commerciale finanziamento azionario rimborsabili, principalmente sotto forma di capitale di rischio tramite intermediari finanziari. In secondo luogo, un prestito fornirà accordi di condivisione dei rischi diretti o di altro a intermediari finanziari per permettere loro di coprire i prestiti alle piccole e medie imprese. Gli strumenti Cosme saranno integrate da finanziamenti per le imprese orientati alla ricerca e all´innovazione nell´ambito del Programma Horizon 2020. Sotto il suo meccanismo di garanzia Pmi , il programma quadro per la competitività el´innovazione (Cip), ha contribuito a quasi 220 000 Pmi di accedere a prestiti ( Ip/13/387 ). In questo contesto, il Consiglio Competitività farà il punto dei progressi sostanziali nei negoziati formulate dal Consiglio e dal Parlamento europeo verso l´adozione definitiva del Cosme. Vicepresidente Tajani sottolineerà l´Cosme sostegno sostanziale porterà a Pmi europee - la spina dorsale dell´economia europea. Egli incoraggia il Consiglio a mantenere lo slancio nelle sue decisioni in materia di Cosme al fine di adottare rapidamente il programma. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/cip/cosme/  Leadership - Garantire il futuro della costruzione navale in Europa - In considerazione della persistente crisi del settore della cantieristica europea, il vicepresidente Tajani ha proposto in occasione della riunione del Consiglio Competitività nel dicembre 2011 una revisione dell´iniziativa Leadership 2015. Fare bene su questo impegno, il vicepresidente Tajani presenterà al Consiglio Competitività la nuova iniziativa Leadership2020 che è stato sostenuto da parte dell´industria e degli Stati membri il 20 febbraio 2013 con un evento di alto livello. Rappresentanti del Parlamento europeo sono stati coinvolti anche nel processo. La nuova iniziativa che viene presentata oggi ai ministri si concentra su settori chiave, vale a dire un rinnovato impulso dato all´innovazione verde nel settore e le intercettazioni di nuovi mercati emergenti. A tal fine Leadership 2020 trarre da una gamma allargata di soggetti interessati e dovrebbero ottimizzare l´uso delle opzioni di finanziamento, nonché i partenariati pubblico-privato. Infine, importanti novità della nuova strategia sarà al centro per l´occupazione e le competenze e sulle potenzialità della specializzazione intelligente di alcune regioni costiere per l´industria della tecnologia marittima, che dovrebbe favorire un maggiore uso dei fondi strutturali 2014-2020 per le industrie marittime. Le navi europee e l´industria attrezzature marittime impiega più di 500 000 persone e ha un fatturato medio annuo di circa € 72000000000 ma deve affrontare una forte concorrenza, e, come molti altri settori, gli effetti di una crisi senza precedenti (vedi Memo/13/116 ) . Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/maritime/shipbuilding/leadership2015/index_en.htm  Politica industriale - Nel clima difficile attuale, l´importanza di sostenere una forte economia reale è più importante che mai. In questo contesto, il Consiglio Competitività discuterà l´attuazione della rinnovata politica industriale della Commissione, sia nel corso di un pranzo di lavoro e in una discussione formale. In questa occasione, il vicepresidente Tajani presenterà i primi risultati principali della realizzazione di ottobre 2012 la comunicazione della Commissione sulla politica industriale e le sue azioni future previste, pur invitando il Consiglio Competitività a svolgere un ruolo attivo a sostegno delle sue priorità. Questa discussione dovrebbe anche fornire l´occasione per riassumere le recenti discussioni tenute a Dublino in occasione del Consiglio informale sulla imprenditorialità, accesso ai finanziamenti e internazionalizzazione delle Pmi. Vice-presidente Tajani presenterà anche la comunicazione della Commissione sulla strumenti di difesa commerciale adottate il 10 aprile 2013 (cfr. Ip/12/1085 ). Questa iniziativa ha lo scopo di migliorare tali strumenti per tutte le parti interessate, sia i produttori e gli importatori, favorendo un approccio pragmatico ed equilibrato. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/industrial-competitiveness/industrial-policy/index_en.htm http://ec.Europa.eu/trade/policy/accessing-markets/trade-defence/index_en.htm  Spazio La politica europea dello spazio industriale - Lo scorso febbraio, la Commissione ha adottato una comunicazione in cui una politica spaziale europea (cfr. Comunicazione Ip/13/172 e Memo/13/146 ) progettato per liberare il pieno potenziale di crescita delle imprese che operano nel settore. Il Consiglio Competitività adotterà conclusioni formali accoglienti della comunicazione che costituisce un´utile base per la discussione e riconoscendo l´importanza degli obiettivi individuati dalla Commissione. Questi includono la creazione di un quadro normativo coerente, lo sviluppo di una forte base industriale, sostegno alla competitività globale dell´industria spaziale europea, lo sviluppo di un mercato fiorente per le applicazioni spaziali e servizi, oltre a garantire in Europa tecnologico non- dipendenza e accesso indipendente allo spazio. In questa occasione, il Vice-presidente Tajani accoglierà l´ampio sostegno generale del Consiglio per la strategia definita dalla Commissione, mentre la richiesta più forte sostegno da parte degli Stati membri per i lavori di realizzazione di seguire. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/esp/industrial-policy/  Sorveglianza dello spazio e programma di sostegno alla localizzazione (Sst) - Il 28 febbraio, la Commissione ha adottato una proposta che istituisce un programma di sostegno alla creazione di un sistema di sorveglianza dello spazio e tracking (Sst) servizio a livello europeo (vedi Ip/13/172 e Memo/13/149 ). Lo scopo del servizio è quello di fornire avvisi volte a ridurre il rischio di collisione tra veicoli spaziali e tra veicoli spaziali e detriti nonché i rischi legati incontrollata rientro di veicoli spaziali non operative o grandi detriti. Un´iniziativa europea per sostenere la creazione di un servizio di Sst a livello europeo è una richiesta di lunga data degli Stati membri. La proposta della Commissione mira a incoraggiare gli Stati membri con significativa di sorveglianza dello spazio significa lavorare insieme e piscina quei mezzi, al fine di dotare l´Ue di sorveglianza dello spazio e servizi di monitoraggio. Vicepresidente Tajani darà il benvenuto di lavoro della Presidenza e relazione sull´esame legislativo della proposta della Commissione e incoraggiare il Consiglio Competitività a procedere ad una rapida adozione di questo programma fondamentale. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/esp/security/assets/index_en.htm  Copernico Copernico, precedentemente conosciuto come il Gmes (Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza), è il programma europeo per la creazione di una capacità europea di osservazione della Terra. Nel febbraio scorso, il Consiglio europeo ha proposto di finanziare Copernico entro il prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp) e allocato all´interno del Qfp un massimo di € 3 786 miliardi per il programma. In questo contesto, il vicepresidente Tajani presenterà al Consiglio Competitività la proposta di regolamento sul programma Copernico, che sarà adottata il 29 maggio, sottolineando l´importanza di questa iniziativa per proteggere l´ambiente europeo e per la sicurezza dei cittadini europei, mentre la creazione di opportunità di crescita e di occupazione. Come tale, il vicepresidente Tajani sottolineerà al Consiglio Competitività l´urgenza di adottare il regolamento e di rendere il programma operativo. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/copernicus/  Relazioni Ue-esa - Il 14 novembre 2012 la Commissione ha adottato la comunicazione "stabilire relazioni appropriate tra l´Unione europea e l´Agenzia spaziale europea (Esa)" che definisce la sua visione per il quadro delle future relazioni tra l´Unione europea e l´Esa. Facendo seguito alle conclusioni adottate dal Consiglio lo scorso 19 febbraio sul tema, il vicepresidente Tajani fornirà un breve aggiornamento del lavoro fatto dal momento che in tal senso da parte della Commissione e la sua riflessione su come andare avanti. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/space/esp/governance/ec-esa/   Concorso Modernizzazione degli aiuti di Stato (Sam) - L´8 maggio 2012 la Commissione ha adottato una comunicazione sulla modernizzazione degli aiuti di Stato ( Ip/12/458 ). Nel dicembre 2012 la Commissione ha presentato due proposte di riforme del Abilitazione e regolamenti procedurali ( Ip/12/1316 ), che sono pietre miliari della modernizzazione e che contribuirà a tutti i suoi obiettivi fondamentali del rilancio della crescita economica, la semplificazione e la messa a fuoco di applicazione su casi con il maggiore impatto sul t ha mercato interno. I ministri discuteranno le due proposte della Commissione sulla base di testi di compromesso elaborato dalla Presidenza irlandese. Il Consiglio Competitività è invitato ad adottare un orientamento generale sul regolamento e procedurale abilitazione nella sessione del 29 maggio. Vicepresidente Almunia presenterà i principali elementi della riforma ed evidenziare che i testi di compromesso della presidenza sono un pacchetto equilibrato. Pertanto, egli solleciterà ministri ad approvare rapidamente le nuove regole in modo che l´Ue possa attuare rapidamente queste parti di modernizzazione. Con la riforma del regolamento di abilitazione, la Commissione chiede al Consiglio di concedere l´esenzione delle nuove categorie di aiuti di Stato in modo che gli Stati membri saranno in grado di implementare ulteriori misure che favoriscano la crescita, senza oneri amministrativi. La riforma del regolamento di procedura deve migliorare la gestione dei reclami, la cooperazione codificare con i giudici nazionali e consentire la raccolta di informazioni direttamente dai partecipanti al mercato e di svolgimento delle indagini settoriali. Ciò consentirà alla Commissione di concentrare le sue risorse sui casi più importanti e distorsivo e di adottare decisioni più rapide e meglio motivati. Per maggiori informazioni: http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=com:2012:0730:fin:en:pdf  http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=com:2012:0725:fin:en:pdf  Giovedi, 30 May Ricerca E Innovazione Orizzonte 2020 - Il Consiglio affronterà due importanti strumenti legislativi per Orizzonte 2020, programma di finanziamento accanto dell´Unione Europea per la ricerca e l´innovazione: il Regolamento che istituisce Orizzonte 2020 per il periodo 2014-2020 e il regolamento che stabilisce le modalità della partecipazione dei partecipanti. La presidenza sarà breve ministri sullo stato di avanzamento dei negoziati con il Parlamento europeo. Commissario Geoghegan-quinn metterà in risalto la necessità che il Consiglio e il Parlamento per raggiungere il più rapidamente possibile un accordo sul pacchetto di Horizon 2020, in modo da consentire un regolare avvio del programma. Lei sarà anche sottolineare la semplificazione come una delle caratteristiche principali del nuovo programma, e in particolare il modello di finanziamento semplificato. La Presidenza irlandese avrà anche informare i ministri sullo stato dei negoziati sul programma Euratom successiva (2014-18), sulla ricerca e formazione nel settore nucleare. Spazio europeo della ricerca - Stati membri dell´Unione europea hanno fissato un obiettivo 2014 per il completamento dello Spazio europeo della ricerca. Sulla base di una revisione del Comitato europeo della ricerca (Cser), la Presidenza irlandese ha proposto una risoluzione sul lavoro di consulenza legata al Ser. La risoluzione sottolinea la necessità di Erac e altri gruppi per coordinare il loro contributo alla realizzazione del Ser e per monitorare i progressi, così come ad aumentare concentrarsi su aspetti di ricerca e innovazione condotte nel contesto di Europa 2020 e l´Unione dell´innovazione. A seguito di una conferenza della presidenza e del gruppo di esperti della relazione sullo stato delle iniziative di programmazione congiunta (Ipc dieci) lanciati dal 2009, i Ministri terrà anche un dibattito politico su come accelerare la loro attuazione. Commissario Geoghegan-quinn si sottolinea che gli sforzi dovrebbero essere concentrati su allineando le attività di ricerca nazionali per i programmi di ricerca concordati. Verso una maggiore cooperazione transnazionale nella definizione e nell´attuazione dei programmi di ricerca è uno degli obiettivi chiave del disco per completare lo Spazio europeo della ricerca . Cooperazione Internazionale Nel dicembre 2012, il commissario Geoghegan-quinn ha presentato al Consiglio la comunicazione ´Migliorare e concentrandosi Ue cooperazione internazionale nella ricerca e innovazione: un approccio strategico ´. La comunicazione propone una nuova strategia per lo sviluppo di azioni di cooperazione internazionale dell´Unione nel settore della ricerca e dell´innovazione, in particolare in vista della preparazione per Orizzonte 2020. Il Consiglio dovrebbe adottare conclusioni sulla strategia. Nel suo intervento, il Commissario Geoghegan-quinn accoglierà il sostegno del Consiglio per la cooperazione internazionale in generale, e l´approccio strategico proposto dalla Commissione, in particolare, e fornirà indicazioni su come la Commissione intende portare avanti la strategia. Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit) Si prevede che il Consiglio, per presentare lo stato di avanzamento dei negoziati per l´Iet. Commissario Androulla Vassiliou sottolineerà l´importanza della Eit per la creazione di innovazione, crescita e posti di lavoro in Europa e accogliere il progresso che è stato fatto sul agenda strategica per l´innovazione e il regolamento modificato preparare espansione dell´Eit. Come parte della sua proposta Orizzonte 2020, la Commissione prevede di rafforzare la diffusione e la divulgazione del ruolo dell´Eit nonché consolidare ed espandere le sue Cci (vedi Ip/11/1479 e Memo/12/839 ). L´eit è stato istituito nel 2008 per promuovere la competitività degli Stati membri riunendo eccellenti istituti di istruzione superiore, centri di ricerca e le imprese a concentrarsi sulle grandi sfide della società. L´iet opera attraverso conoscenza e dell´innovazione (Cci), che ogni riuniscono più di 100 partner provenienti da tutta Europa. Ad oggi, sono stati creati tre Cci, concentrandosi sui cambiamenti climatici (Climate Kic), tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Eit Ict Labs) e l´energia sostenibile (Cci Innoenergy). Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/education/eit http://eit.Europa.eu/  Marie Sklodowska-curie Il Consiglio si aspetta di ricevere un punto della situazione sui negoziati sulla proposta della Commissione di Orizzonte 2020 che include le Marie Sklodowska-curie (Msca). Sia il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno indicato la loro volontà di aumentare il bilancio della Msca durante i negoziati in corso. Il Msca formerà la prossima generazione di ricercatori in Europa ed i ricercatori di supporto in tutte le fasi della loro carriera, in tutti i campi e di qualsiasi nazionalità. Il programma finanzierà dottorati industriali e di altri corsi di formazione di ricerca innovativa che migliora l´occupabilità, anche fuori del mondo accademico. Fin dalla loro creazione nel 1996, il competente degli Stati membri hanno sostenuto circa 60 000 ricercatori, diventando un programma ben stabilito Ue apprezzato dalla comunità di ricerca. Il Msca sono destinati a diventare il programma principale a livello europeo per la formazione dei dottorandi. Saranno previste misure speciali per sostenere dottorati industriali o di programmi di dottorato congiunti. Ricercatori esperti saranno incoraggiati a trascorrere del tempo al di fuori del mondo accademico durante le loro borse. Il Msca sosterrà gli scambi di ricerca e di innovazione in tutta Europa il personale nell´ambito di partenariati che comprendono sia il mondo accademico e le altre organizzazioni, come pure gli scambi in tutto il mondo per rafforzare la cooperazione internazionale nel campo della ricerca e dell´innovazione. In base al regime Cofund, la Commissione compensa programmi regionali, nazionali e internazionali per la formazione alla ricerca fino al 40% del finanziamento totale. Questo meccanismo sarà esteso anche ai ricercatori all´inizio della carriera e aumentare le sinergie con l´Ue strutturali e fondi di investimento. High Performance Computing I ministri discuteranno con comunicazione vicepresidente Neelie Kroes della Commissione del febbraio 2012 sul Calcolo ad Alte Prestazioni ( Ip/12/139 ), al fine di adottare conclusioni. La comunicazione sottolinea l´importanza di Hpc in innovazione europea e ha chiesto nuovi sforzi comuni tra gli Stati membri, l´industria e la comunità scientifica per posizionare l´Europa in prima linea per la fornitura e l´uso dei sistemi Hpc per il 2020. Maggior parte delle aziende industriali che utilizzano Hpc ritenuto indispensabile per la loro capacità di innovare, competere e sopravvivere. Esempi di super computer europei comprendono il sistema Curie in Francia ed i sistemi di eremita e Jugene in Germania.  
   
   
"EGOVERNMENT": I CITTADINI APPREZZANO MA CHIEDONO DI PIÙ  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 - Quasi metà dei cittadini Ue (il 46%) và online per cercare un lavoro, usare le biblioteche pubbliche, presentare la dichiarazione dei redditi, registrare una nascita, richiedere il passaporto o ricorrere ad altri servizi di eGovernment. L´80% dichiara che i servizi pubblici online gli fa risparmiare tempo, il 76% apprezza la flessibilità e il 62% dice che riesce a risparmiare denaro. Ma gli stessi utenti dichiarano poi di essere più soddisfatti dei servizi bancari online (8.5 di soddisfazione su una scala da 0 a 10), e dello shopping online (7.6) rispetto ai servizi pubblici online (6.5). La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes ha così commentato i risultati del sondaggio: "Si tratta di una tendenza promettente per l´eGovernment in Europa. Tuttavia, il fatto che gli utenti siano più soddisfatti dei servizi bancari online che dei servizi pubblici online dimostra che le pubbliche amministrazioni devono progredire nella progettazione di servizi di eGovernment commisurati ai bisogni dei cittadini. Inoltre dobbiamo fare di più per fare funzionare l´eGovernment anche al di là delle frontiere." L´agenda digitale europea mira ad incentivare i servizi di eGovernment, raggiungendo entro il 2015 una quota del 50% di cittadini Ue che vi ricorrono . Lo studio di analisi comparativa eGovernment 2013 ha analizzato il comportamento di 28.000 utenti della rete in 32 paesi. Ecco alcuni dei principali risultati: I servizi maggiormente utilizzati sono stati quelli relativi alla dichiarazione dei redditi (il 73% la presenta online), al cambiamento di domicilio o residenza (57%) e all´iscrizione a un ciclo di studi superiori e/o alla candidatura per una borsa di studio (56%). Mentre il 54% degli intervistati continua a preferire un contatto diretto o altri canali tradizionali, almeno il 30% dichiara che ricorrerebbe regolarmente all´eGovernment se fossero offerti servizi più adatti ai propri bisogni. Il 47% degli utenti dell´eGovernment sono pienamente soddisfatti del servizio offerto, mentre il 46% dichiara di avere ottenuto solo parzialmente ciò che cercava. Inoltre dalla relazione emerge che sono necessari miglioramenti ai servizi online per importanti eventi che si verificano nell´arco della vita, come la perdita del posto di lavoro o una nuova assunzione, la fondazione di un´impresa o l´iscrizione a un ciclo di studi. Per le persone che risiedono nel proprio paese di origine, in media oltre la metà delle pratiche amministrative correlate a questi momenti chiave della vita potrebbero: essere svolte online. Le informazioni relative alle pratiche rimanenti si trovano a loro volta online. Per coinvolgere maggiormente i cittadini è però necessaria una maggiore trasparenza e una più agevole interazione con gli utenti . La situazione appare meno rosea per i quasi 2 milioni di cittadini che si trasferiscono o fanno i pendolari da uno Stato membro all´altro. Mentre la maggioranza degli Stati membri forniscono informazioni su come studiare o fondare un´impresa all´estero, la possibilità di effettuare un´iscrizione online è meno diffusa. Sono infatti solo 9 i paesi che consentono ai cittadini di un altro Stato membro di iscriversi a un ciclo di studi tramite internet, mentre solo 17 paesi consentono di sbrigare online almeno alcune delle pratiche necessarie alla fondazione di un´impresa. Informazioni di base - Questo e altri temi verranno discussi dagli Alti rappresentanti dell´Ue e di altri paesi (compresi paesi in via di sviluppo) nel corso della conferenza “Leading the way in eGovernment development" (Aprire la strada allo sviluppo dell´ eGovernment), in programma a Helsinki dal 28 al 30 maggio. L´attuale studio di analisi comparativa eGovernment è il decimo dal 2001. Quest´anno è stata oggetto di analisi la situazione nei 27 Stati membri dell´Ue nonché in Croazia, Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Per la prima volta la relazione ha analizzato sia l´aspetto "fornitura" che quello "domanda" dell´eGovernment, e comprende anche un sondaggio svolto tra gli utenti dell´eGovernment. Inoltre sono stati presi in considerazione fattori quali l´utilizzabilità, la trasparenza e gli strumenti chiave. Infine la relazione valuta i servizi online relativi a tre momenti fondamentali della vita: perdere/trovare un lavoro, fondare un´impresa e studiare. Dal dicembre 2010 la Commissione e le pubbliche amministrazioni degli Stati membri lavorano per espandere e migliorare i servizi internet offerti. Il piano d´azione eGoverrnment contiene 40 misure specifiche volte ad agevolare l´uso di servizi internet da parte dei cittadini e delle imprese (cfr. Ip/10/1718). La Commissione sta attualmente valutando i progressi e presenterà una relazione a riguardo entro la fine del 2013. La Commissione è impegnata nel sostegno all´uso di servizi pubblici online operativi su base transfrontaliera. In particolare la Commissione ha contribuito a finanziare progetti pilota su vasta scala volti a collegare diversi sistemi online nazionali e fornire così gli elementi costitutivi dei servizi pubblici transfrontalieri europei. Si sta lavorando nel campo dell´identificazione elettronica (eId) (Stork 2.0), della sanità elettronica (eHealth) (epSos) e della giustizia elettronica (eJustice) (e-Codex). Sono stati completati con successo precedenti progetti pilota sull´eBusiness (Spocs) e sugli appalti pubblici online (eProcurement) (già Peppol, ora Open Peppol Asbl). Anche nel periodo 2014-2020 la Commissione intende proseguire nel sostegno a infrastrutture interconnesse di servizi digitali come eIdentification ed eProcurement, grazie al meccanismo per collegare l´Europa (Connecting Europe Facility). In parallelo, le proposte di normativa Ue in materia di identificazione elettronica, autentificazione e firme presentate l´anno scorso (Ip/12/558) puntano ad fare in modo che le persone e le imprese possano utilizzare la propria carta d´identità elettronica nazionale per accedere ai servizi pubblici in altri paesi Ue. Tali norme daranno inoltre vita a un mercato interno per le firme elettroniche e ai connessi servizi fiduciari online transfrontalieri.  
   
   
PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI REGIONALI DEL MONDO DISCUTONO LA DEMOCRAZIA E LO STATO DI DIRITTO  
 
 Bruxelles, 29 maggio 2013 - Su iniziativa congiunta della Commissione europea e International Idea, i leader principali organizzazioni regionali ha partecipato ieri alla terza riunione ad alto livello del dialogo inter-regionale sulla democrazia, dedicato alla stato di diritto, a Bruxelles. Organizzazioni regionali sempre più svolgono un ruolo nel campo dello stato di diritto e la costituzione di competenze, anche attraverso iniziative per sostenere il rispetto dei diritti umani. I partecipanti hanno discusso su come mantenere e rafforzare lo stato di diritto in una prospettiva regionale. Essi hanno inoltre discusso le loro esperienze e le lezioni apprese dal mantenimento e il rafforzamento dello stato di diritto e le sfide e le limitazioni che devono affrontare. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha dichiarato: "è un grande piacere per portare i principali organizzazioni regionali del mondo, insieme con le Nazioni Unite, intorno al tavolo per discutere il nostro ruolo e le responsabilità nel sostenere il buon governo e Stato di diritto in giro il mondo Questo evento perfettamente illustra alcune delle convinzioni principali dell´Ue: multilateralismo, integrazione regionale e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali Questi sono fondamenti del progetto europeo, sono di fondamentale importanza, non solo all´interno dei nostri confini, ma anche nel nostro esterno.. Relazioni ". "Dialogo tra le principali organizzazioni regionali è fondamentale per una governance cooperativa globale e di gestire bene la nostra interdipendenza. Ed il rispetto dello Stato di diritto e delle libertà fondamentali deve essere al centro della nostra azione a livello continentale, regionale e nazionale. Questa è una iniziativa che deve essere continuato ", ha aggiunto.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: QUANTO CI COSTA L´EVASIONE FISCALE?  
 
Strasburgo, 29 maggio 2013 - Mentre molti cittadini soffrono a causa delle misure di austerità, altri più facoltosi spostano i propri soldi all´estero come dimostrato dalle recenti investigazioni giornalistiche. Il Parlamento europeo ha chiesto il 22 maggio al Consiglio d´intensificare la lotta ai paradisi fiscali. Abbiamo discusso di evasione fiscale, austerità e crescita con i deputati responsabili delle due relazioni sul tema: Mojca Kleva Kekuš e Ildiko Gáll-pelcz. Secondo il progetto di relazione della deputata slovena Mojca Kleva Kekuš, il costo dell´evasione fiscale ammonta a 2.000 euro per cittadini europeo. Una somma superiore alla spesa totale degli Stati membri per la salute pubblica, e quattro volte più superiore rispetto alle risorse destinate all´insegnamento in Ue. "Siamo confrontati ad un problema transforntaliero urgente, dalle proporzioni scandalose" ha indicato Mojca Kleva Kekuš. "La frode e l´evasione fiscali fanno perdere ogni anni mille miliardi all´Unione europea" ha spiegato la deputata ungherese Ildiko Gáll-pelcz. "Chiedo agli Stati membri di prendere le misure necessarie per ridurre della metà il deficit fiscale entro il 2020". "I dirigenti dell´Ue devono mostrare che sono capaci di difendere i cittadini dlle piccole lobby composte dalle banche, dagli avvocati e dai ricchi clienti" ha sottolineato Mojca Kleva Kekuš che propone di sospendere o ritirare le licenze alle banche e agli istituti di credito che si prestano alla frode fiscale. La relazione di Ildiko Gáll-pelcz sulle tasse e la crescita, adottata in plenaria il 21 maggio, indica che la disciplina budgetaria e le riforme strutturali sono inevitabili. Nonostante ciò, la relazione precisa che la priorità deve essere data alle imposte sul capitale e alle attività dannose all´ambiente, piuttoste che le tasse sul lavoro. La commissione parlamentare agli Affari economici e monetari ha organizzato martedi 28 maggio alle 15 e 30 un´audizione sull´evasione fiscale.  
   
   
FONDI REGIONALI UE PER CREARE POSTI DI LAVORO DURATURI E CRESCITA IN ITALIA: LA SFIDA URGENTE  
 
Roma, 29 maggio 2013 Di seguito l’intervento di ieri Johannes Hahn Commissario per la politica regionale Al Forum della Pubblica Amministrazione "Verso Europa 2020" :” Signore e Signori, Siamo in un momento critico per l´Europa e per l´Italia, dove la disoccupazione è inaccettabilmente alto - al 11%, mentre tra i giovani è quasi al 40%. Vediamo bassa crescita, perdita di competitività, vincoli fiscali, dolore sociale, e in alcuni quartieri emergenti sentimenti anti-europei. Credo che il ruolo del settore pubblico è più che mai importante in un momento in cui il settore privato è affetto da crisi del credito, e un tasso record di imprese stanno andando sotto. L´investimento pubblico è particolarmente importante, per sostenere la domanda, ma soprattutto per aumentare la produttività, a creare posti di lavoro, per fornire credito, per finanziare le reti principali, per migliorare il livello di istruzione e di scuola media inferiore abbandoni. In poche parole, per portare le economie dell´Unione europea per uscire dalla crisi. Politica regionale Ue sta diventando la principale risorsa pubblica a sostegno di tali investimenti. In molti paesi si parla di oltre il 50% della loro capacità di investimento complessivo. Una grande opportunità, ma anche una grande sfida. Siamo qui oggi per discutere la preparazione dei nuovi programmi: ma non siamo in grado di preparare il futuro, senza trarre insegnamenti dal presente. Abbiamo visto le misure importanti adottate nei mesi scorsi, ma nel complesso, t egli attuale periodo di politica regionale dell´Unione europea in Italia non è stata una corsa facile. Ci sono sti ll 31000000000 € che devono essere spesi entro la fine del periodo. La sfida è enorme, ma sono certo che lavorando insieme ci consegnerà. Come siamo arrivati ​​a questo punto? Condivido l´analisi fatta dall´ex ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca: un approccio altamente frammentato, monitoraggio debole e di orientamento da parte dell´amministrazione centrale; scarse capacità amministrative e tecniche in alcune strutture di gestione; turnover troppo elevato del personale a causa del sistema di "viziare" - e, dobbiamo riconoscere, una situazione macro-economica eccezionale, che non ha reso il lavoro più facile. Molte cose sono stati raggiunti lo scorso anno per mettere le cose in ordine e per accelerare l´attuazione della politica: in realtà ho anche chiamarono Annus Mirabilis. Abbiamo avuto il piano d´azione sulla coesione con la consegna rapida di supporto tecnico alle amministrazioni, la definizione di obiettivi di spesa rigorose e con un ampio esercizio di riprogrammazione. Ma questi sforzi devono intensificare, se vogliamo avere una seconda Annus Mirabilis e assicurare che nessuna risorsa si perdono. Per esempio facendo la spesa per obiettivi ancora più interessante; utilizzando le risorse altrove, che non vengono spesi entro un determinato termine, rafforzando il supporto tecnico ai programmi deboli, e anche da parte di futuri programmi di condizionamento per i rendimenti attuali. Ora è tempo di agire. Torniamo verso il futuro, il vero tema del Forum di oggi. Cerchiamo di non sbagliarsi. La nuova politica è un più esigente. Prestazioni e l´efficacia sono al centro di ciò che la Commissione ha proposto. E ´ciò che il cittadino Ue chiede: un uso efficace delle risorse pubbliche scarse e una fine alla vita di sempre. Permettetemi di ricordarvi brevemente gli elementi principali del nostro riforme proposte. In primo luogo, abbiamo bisogno di concentrare gli investimenti su poche, chiare priorità. Tu, come amministratori, avrà la flessibilità ma le scelte devono essere fatte. La distribuzione sottile di risorse per rendere tutti felici non è più un´opzione. In secondo luogo, abbiamo bisogno di migliorare l´efficacia e le prestazioni della politica. È necessario fissare obiettivi chiari e credibili e definire indicatori per misurare i progressi verso tali obiettivi. Ciò contribuirà a valutare i progressi del programma di ciascuna e stabilire le basi per un vero dibattito politico sulla sostanza più che sulle procedure. In terzo luogo, abbiamo bisogno di mettere in atto le giuste condizioni quadro (quello che noi chiamiamo condizionalità ex ante) per consentire gli investimenti da effettuare nel modo più efficace. Come suggerisce il nome, si tratta di condizioni che devono essere soddisfatte prima di spendere i fondi in settori specifici. Condizioni che garantiscano che gli investimenti della politica siano efficienti ed efficaci. Se non riusciamo a essere credibili su tutti questi elementi si corre il rischio che la politica perde la sua importanza. Penso che questo sia un prezzo nessuno vuole pagare e, soprattutto, nessuna regione o Stato membro può davvero permettersi. Politica regionale garantisce un quadro di investimento stabile per un periodo di 7 anni. Non conosco alcun bilancio regionale o nazionale che viene delineato per un periodo così lungo. Ma nulla di tutto questo può funzionare senza un performante, efficiente, pubblica amministrazione moderna dietro di esso. Cerchiamo di essere onesti. Le cose non possono continuare come sono. Abbiamo bisogno di una profonda riforma della governance della politica regionale. La questione è stata riconosciuta, e per due anni consecutivi una "raccomandazione specifica" è stato affrontato in Italia proprio su questo punto. La questione della governance è la questione chiave per il prossimo periodo di programmazione e per le trattative tra l´Italia e la Commissione sulle nuove strategie e dei programmi. Vorrei condividere con voi tre obiettivi che devono guidare il nostro lavoro e, per ciascuno di essi, alcune idee concrete su come le cose possono essere migliorate. In primo luogo, abbiamo bisogno di migliorare le strutture responsabili della gestione e di revisione della politica. Questo dovrebbe iniziare con la definizione di una strategia per il miglioramento amministrativa delle autorità competenti, che dovrebbe essere approvata a livello politico e amministrativo. Inoltre, l´ufficio competente per gli interventi deve essere chiaramente identificato ed essere dotato dei poteri necessari per le altre strutture interessate. Ci deve essere anche un sistema trasparente di supplenza, al fine di evitare situazioni in cui i programmi sono rimasti bloccati per mesi, semplicemente perché non c´era alcun sostituto. E dove 2007-2013 l´esperienza ha dimostrato eliminare le strozzature e le debolezze, dobbiamo considerare un orientamento più forte centrale in materia di gestione e di controllo e la mobilitazione di assistenza tecnica, sulla falsariga dell´esperienza attuale con Task Forces in Campania e Sicilia. Seconda mente, abbiamo bisogno di migliorare il monitoraggio e la trasparenza del lavoro svolto. Dati relativi all´attuazione e finanziari nonché i beneficiari dovrebbero essere resi disponibili on-line e aggiornate regolarmente. Questo è l´unico modo per garantire il controllo pubblico e responsabilità. Questo a sua volta può contribuire a migliorare l´adozione di progetti cofinanziati, la capacità di tali progetti per rispondere alle esigenze locali, e in tal modo la fiducia della gente nella efficacia della nostra politica. Siamo in grado di costruire sul sito Opencohesion, un tentativo unico in Europa per garantire la piena trasparenza sul funzionamento della politica regionale dell´Ue. L´obiettivo finale deve essere quello di migliorare il termine entro cui le decisioni sono prese e progetti sono attuati. Abbiamo bisogno di fissare standard di qualità, il cui mancato rispetto può anche tradursi in sanzioni. Gli standard dovrebbero riguardare la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese e la burocrazia in genere. Dovrebbero promuovere l´e-government e di e-procurement, garantendo l´efficienza del sistema giudiziario e di fare in modo che le imprese possano operare in un contesto giuridico certo e che sono pagati in tempo.”  
   
   
COSTRUIRE UN MERCATO DEL LAVORO UNICO EUROPEO DEVE ESSERE PARTE DELLA STRATEGIA DI RIPRESA DELL´UE  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 – Di seguito l’intervento di ieri László Andor Commissario Ue per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione alla Conferenza finale del progetto "unico europeo del mercato del lavoro": “ Signore e Signori, E ´un piacere di aprire la conferenza di oggi e di discutere la relazione finale del progetto del mercato unico del lavoro europeo. Il documento fornisce una buona panoramica dei principali modelli di mobilità del lavoro in Europa nel corso degli anni di crisi, e spiega chiaramente i benefici della capacità delle persone di muoversi attraverso le frontiere. Si fa anche una serie di raccomandazioni politiche interessanti, che - sono certo - hanno il potenziale per innescare una buona discussione. La Commissione europea è un forte sostenitore di una maggiore mobilità del lavoro. La nozione di un vero mercato europeo del lavoro è uno dei capisaldi del nostro pacchetto per l´occupazione 2012, che ha definito un programma a medio termine per come l´Ue ei singoli Stati membri dovrebbero sostenere un lavoro ricco di ripresa dalla crisi in corso. Ci è stato anche promuovere e salvaguardare la mobilità del lavoro come uno dei diritti che è al centro del progetto europeo. Un mese fa, la Commissione ha proposto una direttiva che la soluzione di vari ostacoli residui che rendono più difficile per i lavoratori di esercitare realmente la loro libertà di movimento, per esempio la mancanza di punti di informazione sui diritti dei lavoratori mobili, o problemi con il conseguimento di riparazione in caso di discriminazione . Ci auguriamo che gli Stati membri e il Parlamento sarà in grado di mettersi d´accordo su queste proposte concrete al più presto. La Commissione sta anche portando il lavoro nel potenziamento della rete Eures in un vero e proprio reclutamento, di corrispondenza e servizio di collocamento per l´Europa. Abbiamo testato questo tipo di servizio attraverso il programma di mobilità mirati per i giovani, noto come ´Il tuo primo lavoro Eures´. Stiamo cercando il modo per espandere ulteriormente questo strumento, perché potrebbe aiutare decine di migliaia di giovani, e potrebbe aiutare l´economia europea nel suo complesso. Abbastanza naturalmente, la mobilità è un elemento importante anche in alcune iniziative intergovernative che si sono sviluppate nel corso degli ultimi anni e mesi, come ad esempio il progetto di cooperazione che mira a portare disoccupati spagnoli ben qualificata per occupare posti di lavoro vacanti in Germania. Abbiamo a lungo argomentato a favore di una migliore corrispondenza tra chi cerca lavoro e offerte di lavoro, all´interno e oltre i confini nazionali, e ho il sospetto che la maggior parte di voi in questa stanza Condividi questo obiettivo. Quindi vorrei provare a fare l´inizio della conferenza di oggi un po ´più interessante, facendo due punti che molto riguardano l´idea di un mercato europeo del lavoro, ma sono forse un po´ più provocante. In primo luogo , direi che se siamo d´accordo che la mobilità del lavoro porta benefici economici, in particolare per i paesi che ricevono, dovremmo anche essere in grado di accettare il fatto che alcuni migranti cercano lavoro in altri Stati membri perché sono poveri. È noto che in alcuni casi la migrazione è determinata essenzialmente da fattori di richiamo, in altri da fattori di spinta. Sappiamo che, nel contesto attuale di grande divergenza economica in Europa, i fattori di spinta stanno guadagnando forza. E ´stato suggerito in alcuni luoghi, anche nel rapporto finale, che gli strumenti finanziari comunitari specifici potrebbero essere creati per aiutare a coprire i costi a breve termine connessi con la custodia e l´integrazione dei lavoratori migranti nei paesi di accoglienza. Tendo ad essere scettico su questi suggerimenti, sia perché questi migranti sono la creazione di Pil e tenuto a pagare le tasse in cui lavorano, ma anche per la promozione della mobilità del lavoro rientra nel campo di applicazione del Fondo sociale europeo ben consolidata. Gli investimenti pubblici necessari per sostenere l´insediamento-in dei lavoratori migranti possono essere quindi già oggi co-finanziato dalla Ue. Più in generale, è utile ricordare che - come il progetto di ricerca di mercato unico europeo del lavoro ci ricorda anche - la stragrande maggioranza delle persone che si spostano tra gli Stati membri dell´Ue lo fa per lavorare. L´evidenza empirica mostra che i lavoratori migranti di altri Stati membri sono più probabilità di essere contribuenti netti, piuttosto che i beneficiari netti, dei sistemi di welfare. La questione del cosiddetto turismo sociale tende ad essere grossolanamente esagerati, a volte per ragioni di politica interna, ma nessuno Stato membro è in grado di darci la prova che si tratta di un fenomeno significativo in termini di volume. L´unione europea dispone già di alcune regole molto sensate in atto per prevenire gli abusi di sistemi di sicurezza sociale, come ad esempio il test di residenza abituale per coloro che non sono attivi nel mercato del lavoro e che vogliono accedere prestazioni di sicurezza sociale. Quindi, proprio come siamo abituati a dare la possibilità di un investitore straniero venire al nostro paese, un prestatore di servizi straniero o di un prodotto straniero in negozio, dobbiamo dare la possibilità di uno straniero cercando di trovare lavoro. Forse siamo abituati ai migranti che prendono il lavoro per cui sono troppo qualificata, ma se non c´è lavoro scarsamente qualificati da fare, non c´è nessuna buona ragione per cui dovremmo guardare giù verso una persona bassa legittimato di un altro Stato membro viene a farlo . In secondo luogo , ho paura che il crescente divario socio-economico che stiamo assistendo oggi in Europa è a volte ci porta a dimenticare che la mobilità del lavoro è prima di tutto un diritto. In tutta la storia dell´integrazione europea, la libera circolazione è un diritto - una delle quattro libertà di circolazione su cui si fonda il mercato unico dell´Ue. Oggi, tuttavia, molte persone stanno emigrando dalla periferia della zona euro non di preferenza, ma per disperazione. La mobilità del lavoro tende ad essere vista meno come un diritto e di più come una necessità. Questo è particolarmente visibile nel dibattito sulla approfondimento dell´Unione economica e monetaria, in cui la mobilità del lavoro più forte è visto da alcuni economisti quasi come un obbligo inevitabile che la logica di una unione monetaria impone. Alcune persone, anche tendono ad associare la dimensione sociale dell´Unione monetaria con la massimizzazione della flessibilità del lavoro e la mobilità. Questo ignora il fatto che l´unione monetaria non dovrebbe essere fine a se stessa, ma un mezzo per creare prosperità, occupazione e al progresso sociale. Non tutti possono muoversi, e non tutti vogliono muoversi. Il motivo per cui la maggior parte dei paesi dell´Ue hanno sottoscritto l´euro non era quello di accrescere la mobilità del lavoro, ma per rafforzare un progetto di integrazione che avrebbe dovuto beneficiare tutti. Se ci siamo basati sulla mobilità del lavoro, come il canale dominante di aggiustamento economico all´interno di una unione monetaria incompleta, ci sarebbe arrivare pericolosamente vicino alla mobilità forzata. Non legalmente forzata, ma costretto economicamente. Sì, è assolutamente diritto di lavorare a diffondere le opportunità di mobilità transnazionale delle persone che affrontano le prospettive economiche torvi nei loro paesi e in grado di mettere le loro competenze per un uso più produttivo altrove. La Commissione sta conducendo questi sforzi. Ma non dobbiamo favorire illusioni che la mobilità del lavoro transnazionale potrebbe essere una soluzione al problema della unione monetaria incompleta in Europa, anche se potrebbe essere sostanzialmente ampliato al di sopra di oggi il 3-4% della popolazione in età di lavoro. L´europa ha una unione monetaria di 17 Stati membri, con un altro 8 (appena 9) impegnati ad adottare l´euro in futuro. Tale unione monetaria non sarà sostenibile a meno che i suoi membri azioni collettive per ripristinare un futuro economico ragionevole per ciascuno di essi. Dopo tutto, l´Uem rimane fondamentalmente una unione delle democrazie nazionali. All´interno degli Stati nazionali, la mobilità del lavoro è sempre andato di pari passo con trasferimenti fiscali. Persone di età produttiva mossa dalle zone a bassa produttività a settori ad alta produttività, o dalle periferie ai centri, se volete. Ma la fornitura di servizi pubblici in periferia è fondamentale per tenere insieme un paese, le zone periferiche altrimenti finirebbero bisogno di lanciare le proprie valute e l´intera economia funzionerebbe in modo meno efficiente. Outmigration sostenuto di popolazione in età lavorativa, naturalmente porta ad aumento dei tassi di dipendenza e mina l´attrattività di un territorio. Ci sono due opzioni di base che uno stato (o di un sindacato) ha in tali situazioni: o fornire trasferimenti fiscali compensative per mantenere la periferia in corso e in grado di acquistare almeno alcuni prodotti dal centro, o cercare di investire nello sviluppo di vantaggi comparativi della periferia in modo che ri-guadagna un futuro economico. In Europa, abbiamo tradizionalmente perseguito la seconda opzione, e la politica di coesione è stata una controparte importante per lo sviluppo del mercato unico. Oggi, mentre affrontiamo crescente divergenza economica dell´Unione monetaria, le opzioni teoriche sono o di lasciare il sindacato dis-integrare, o andare a fare una combinazione di mobilità del lavoro e di sostegno fiscale per quelle aree che stanno lottando. Questo è il motivo per cui, ad esempio, il sostegno di una maggiore mobilità transnazionale dei giovani disoccupati nei paesi "periferici" deve andare di pari passo con l´attuazione delle garanzie della gioventù per tutti - quelli che vogliono muoversi e chi vuole rimanere. Questo è l´unico modo in cui possiamo mantenere un´unione prospera. La nozione di trasferimenti fiscali è impopolare in alcune parti d´Europa. Ma possiamo ottenere incoraggiamento dalla recente proposta del Consiglio europeo per un € 6000000000 Youth Initiative occupazione a sostegno della garanzia per i giovani. Questo dimostra che gli Stati membri capiscono che hanno bisogno di prendere tempestivamente l´azione collettiva per affrontare una crisi sociale nell´Unione, anche se solo alcune aree sono interessate. La mobilità del lavoro è una parte importante della soluzione, ma è solo una parte di esso. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
MISURE DELL´UE PER AFFRONTARE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 - Qual è la situazione attuale? Nel marzo del 2013, 5,7 milioni di giovani erano disoccupati nell´Ue-27, di cui 3,6 milioni sono stati nella zona euro. Il tasso di disoccupazione giovanile è stato del 23,5% nell´Ue-27 e del 24% nella zona euro, relativamente stabile nel corso del mese, ma in aumento rispettivamente di 0,9 punti percentuali e di 1,5 punti percentuali rispetto a marzo 2012. Nel marzo 2013, i tassi più bassi sono stati osservati in Germania e Austria (entrambi 7,6%), Paesi Bassi (10,5%), e la più alta in Grecia (59,1% nel gennaio 2013), la Spagna (55,9%), l´Italia (38,4%) e il Portogallo (38,3%). Cosa sta facendo l´Ue per combattere la disoccupazione giovanile? Le luglio 2012 raccomandazioni specifiche per paese hanno cercato di garantire che l´occupazione giovanile resta in cima all´agenda politica di tutti gli Stati membri in cui i tassi di disoccupazione giovanile sono particolarmente drammatico. La Commissione europea ha proposto nel dicembre del 2012 un pacchetto occupazione giovanile per aiutare gli Stati membri specificamente combattere la disoccupazione giovanile e l´esclusione sociale, dando ai giovani le offerte di posti di lavoro, istruzione e formazione (vedi Ip/12/1311 e Memo/12/938 ,). Questo pacchetto include: Una proposta di raccomandazione del Consiglio per introdurre una garanzia per i giovani, Un quadro di qualità per i tirocini, Un Alleanza europea per apprendistato. La raccomandazione garanzia per i giovani è stato adottato dal Consiglio dei ministri dell´Unione europea il 22 aprile 2013 (cfr. Memo/13/152 ). La Commissione europea sollecita gli Stati membri ad ora messo in funzione le strutture per rendere la Gioventù Garantire una realtà il più presto possibile. A breve la Commissione presenterà ulteriori iniziative per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per mettere in atto il loro sistema di garanzia per i giovani. Qual è la garanzia per i giovani? La garanzia per i giovani , sulla base delle esperienze in Austria e in Finlandia, cerca di garantire che tutti i giovani fino ai 25 anni ricevono un´offerta di qualità di un lavoro, ha continuato l´istruzione, un apprendistato o un tirocinio entro quattro mesi dalla fine della istruzione formale o disoccupato. La garanzia per i giovani è una delle riforme più importanti e urgenti necessari per affrontare la disoccupazione giovanile e per migliorare le transizioni scuola lavoro. Come può la garanzia per i giovani da finanziare? Una garanzia per i giovani ha un costo di bilancio per gli Stati membri, ma questo costo è molto inferiore al costo dell´inazione. In primo luogo, il costo dipende dalle circostanze nazionali: sarà inferiore negli Stati membri in cui sono ben sviluppate misure di sostegno (ad esempio, ben addestrato servizio pubblico di collocamento (Pes) il personale per rispondere ai bisogni dei giovani). Secondo, dipende dal modo in cui il sistema è creato e attuato. In terzo luogo, esso sarà maggiore nei paesi con alti tassi di giovani che non svolgono attività lavorative, di istruzione o di formazione (Neet) o della disoccupazione giovanile. Nel luglio 2012, l´Ilo stima che il costo totale per la creazione di sistemi di garanzia per i giovani della zona euro si attesterebbe al 0,45% del Pil della zona euro, o di € 21000000000. Tuttavia, tali costi devono essere confrontati con i costi di disoccupazione, inattività e perdita di produttività. I costi delle prestazioni erogate a giovani disoccupati, i guadagni mancati e le tasse sono stimati dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound ) di essere l´equivalente del 1,21% del Pil, vale a dire una perdita annuale di € 153.000.000.000 per l´Unione europea. Inoltre, per i giovani stessi, essere disoccupati in giovane età può avere un negativo di lunga durata ´effetto sfregio´. Questi giovani devono affrontare non solo i rischi più elevati di disoccupazione futuro, ma anche maggiori rischi di emarginazione, di povertà e di problemi di salute. L´ue può aiutare gli Stati membri, con il sostegno finanziario del Fondo sociale europeo (Fse). Con la garanzia per i giovani in mente, la proposta di regolamento del Fse per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020 del Fse comprende una priorità di investimento dedicato di mira l´integrazione sostenibile del mercato del lavoro di giovani Neet. Gli Stati membri che affrontano alti tassi di disoccupazione giovanile sono quindi tenuti a identificare i giovani disoccupati così come Neet come gruppo target specifico per il finanziamento del Fse.  
   
   
UE SOSTIENE INIZIATIVE PER PORTARE LA PACE E LA PROSPERITÀ A SUD EST DELLA TURCHIA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 - Il commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, Stefan Fule, ha incontrato il co-presidente del Partito della Pace e della Democrazia (Bdp) Selhattin Demirtaþ a Bruxelles. Essi hanno discusso i recenti sviluppi politici in Turchia, in particolare il processo di pace, la redazione di una nuova costituzione civile, i cambiamenti di legge recentemente approvato, nonché la necessità di ulteriori riforme. "Ho ribadito il nostro sostegno decisivo per il processo di pace. Terminare il terrorismo è un obiettivo chiave che permetterà la questione curda da risolvere, portando pace e prosperità a sud est della Turchia," Commissario Füle ha dichiarato al termine della riunione. "Ho sottolineato una volta di più che l´Ue è pronta ad assistere, anche attraverso lo strumento di assistenza preadesione (Ipa), a trasformare l´eventuale accordo di pace in opportunità per l´intero sud-est del paese", ha continuato e ha aggiunto: " Ritengo che il Bdp partner importante e costruttivo nel processo di pace e nella continuazione delle riforme ". Commissario Füle ha sottolineato che il processo di adesione è inclusivo e richiede la partecipazione di tutti i soggetti interessati. Ha ricordato che l´Ue rimane il punto di riferimento per le riforme nel paese e ha accolto con favore il nuovo slancio positivo nelle relazioni tra l´Ue e la Turchia.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA E IL CERN SOSTENGONO LA REALIZZAZIONE DI UN IMPORTANTE IMPIANTO DI RICERCA IN MEDIO ORIENTE  
 
Bruxelles, 29 maggio 2013 - La Commissione europea e il Cern ieri hanno convenuto di sostenere la costruzione di Sesame, uno dei più ambiziosi impianti di ricerca in Medio Oriente. Sesame, un generatore di luce di sincrotone il cui funzionamento è simile a quello di un gigantesco microscopio, consentirà ai ricercatori della regione di studiare le proprietà di materiali avanzati, processi biologici e opere d’arte. Sesame è un’impresa comune unica con sede in Giordania che raggruppa scienziati provenienti da Bahrain, Cipro, Egitto, Iran, Israele, Giordania, Pakistan, Autorità palestinese e Turchia. Oltre a perseguire obiettivi scientifici, il progetto intende promuovere la pace nella regione attraverso la cooperazione scientifica (Memo/13/460). Máire Geoghegan-quinn, commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di unire le nostre forze a quelle del Cern per sostenere la realizzazione di uno dei progetti scientifici più interessanti del Medio Oriente. Oltre ad offrire ai ricercatori della regione l’accesso a strumentazioni all’avanguardia, Sesame richiamerà l’attenzione sui grandi progressi che possono essere realizzati nella regione attraverso una cooperazione pacifica.” Rolf Heuer, direttore generale del Cern, ha affermato: “Il progetto Sesame, attualmente uno dei più importanti al mondo, presenta numerose analogie con le origini del Cern e sono molto lieto che l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare possa dare questo importante contributo al successo del nuovo laboratorio.” L’accordo annunciato oggi prevede che la Commissione contribuisca con 5 milioni di euro, consentendo al Cern, in collaborazione con Sesame, di fornire i magneti per un nuovissimo anello di stoccaggio degli elettroni, cuore dell’impianto: un primo importante passo che porterà, nel 2015, all’avvio della fase operativa. Khaled Toukan, direttore di Sesame, ha dichiarato: “La costruzione di Sesame procede bene e ora desideriamo che il programma scientifico venga avviato il prima possibile: grazie al prezioso aiuto del Cern e al generoso contributo dell’Ue riusciremo a farlo.” La Commissione europea ha già erogato oltre 3 milioni di euro attraverso lo strumento europeo di vicinato e partenariato e mediante il sostegno al sistema informatico e ai sistemi di collegamento in rete e di gestione dei dati di Sesame. Contesto La costruzione di Sesame, acronimo di “Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East”, è iniziata nel 2003. La donazione di componenti da parte del laboratorio Bessy di Berlino ha dato un forte impulso al progetto, che al pari del Cern è stato patrocinato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). Da allora, un numero sempre maggiore di scienziati locali collabora intensamente con strutture partner di tutto il mondo e molti altri laboratori hanno contribuito a fare di Sesame un impianto di prim’ordine. Il Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra, è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Attualmente ne fanno parte 20 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Slovacchia, Spagna, Svezia e Svizzera. La Romania è candidata ad aderirvi. Israele e Serbia sono membri associati in fase di preadesione. L’india, il Giappone, la Federazione russa, gli Stati Uniti, la Turchia, la Commissione europea e l’Unesco hanno lo status di osservatori.  
   
   
VALUTAZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE CHE RECEPISCE LE INDICAZIONI DELLA CONSULTA.  
 
 Ancona, 29 maggio 2013 - Recepimento integrale della direttiva europea sulla Valutazione dell’impatto ambientale (Via): è l’obiettivo di una proposta di legge che la Giunta regionale ha adottato nella seduta di ieri e che verrà trasmessa all’Assemblea legislativa. Il testo contiene modifiche alla legge regionale 3/2012, uniformando la disciplina della Via alle indicazioni contenute nella sentenza della Corte costituzionale 93/2013 che aveva dichiarato parzialmente incostituzionale la normativa regionale. La proposta di legge (Pdl) presentata dalla Giunta introduce la valutazione per singoli progetti. Per quelli di minore consistenza, demanda la stessa valutazione ai Comuni oppure alla Provincia per i progetti la cui localizzazione interessa il territorio di due o più Comuni dello stesso ambito provinciale. Inoltre la Pdl riduce gli oneri istruttori a carico del proponente per la Via e per la verifica di assoggettabilità. Modifica anche i contenuti dell’avviso di deposito per i procedimenti di verifica di assoggettabilità e di valutazione di impatto, in modo da renderlo uniforme a quanto previsto dall’Unione europea. La Giunta regionale ha anche deciso di inviare una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e ai ministri competenti per segnalare come, a seguito della sentenza della Consulta, la stessa legislazione nazionale (a cui si richiamava quella regionale delle Marche, dichiarata parzialmente incostituzionale) non risulta a questo punto conforme alla normativa europea, creando un evidente pregiudizio legislativo, di non facile gestione, nel corretto e trasparente svolgimento dei processi amministrativi di autorizzazione.  
   
   
LA CALABRIA INCONTRA A ROMA IL COMMISSARIO EUROPEO ALLE POLITICHE REGIONALI JOHANNES HAHN  
 
Catanzaro, 29 maggio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l’assessore al bilancio e alla programmazione Giacomo Mancini e Paola Rizzo, dirigente generale del dipartimento programmazione nazionale e comunitaria hanno incontrato ieri, presso gli uffici del governo a Roma, il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia e il commissario europeo alle politiche regionali Johannes Hahn. La riunione si colloca nell’ambito di un processo di collaborazione rafforzata tra lo stato membro, la commissione e le regioni. I temi affrontati nel corso del cordiale incontro sono stati l’attuazione del Por Calabria Fesr 2007/2013, il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014/2020 e la sospensione dei flussi finanziari da parte della commissione. Il Presidente Scopelliti insieme al ministro Trigilia ha condiviso la prossima costituzione di una task force, accanto al gruppo di lavoro che approfondisce le questioni ancora aperte al fine di sbloccare i rimborsi comunitari in favore del programma, che affianchi la Regione nel dare maggiore impulso alle procedure di spesa già avviate, in particolare nei rapporti con gli enti locali beneficiari dei progetti finanziati. Il Presidente Scopelliti ha accolto favorevolmente la proposta: “può rappresentare una occasione per ottimizzare l’azione degli uffici regionali già pienamente operativi e per garantire la completa attuazione degli obiettivi del programma con concrete ricadute sul territorio regionale”. Il commissario europeo Hahn ha espresso apprezzamento per l’adesione alla modalità di lavoro anche da parte della regione Calabria ed è stato invitato dal Presidente Scopelliti a visitare la regione e a visionare le progettualità messe in campo attraverso l’utilizzo dei fondi europei. Per l’assessore Mancini: “tanto è stato fatto ma siamo consapevoli che dobbiamo lavorare ancora più alacremente per cambiare in meglio il volto della Calabria”.  
   
   
LOMBARDIA.COSTI POLITICA,PRONTA LEGGE: RISPARMI PER 80 MLN  
 
 Milano, 29 maggio 2013 - ´In un periodo di crisi e difficoltà come quello attuale era giusto che la politica mandasse un segnale forte e il segnale forte qui in Regione Lombardia è arrivato, subito, attraverso questa proposta di legge, che taglierà pesantemente i costi del Consiglio regionale della Lombardia, con un risparmio complessivo che, nell´arco della legislatura, considerando anche i tagli già effettuati per la Giunta, sarà addirittura superiore a 80 milioni di euro´. L´assessore all´Economia di Regione Lombardia presenta così la proposta di legge - elaborata dal gruppo di lavoro misto, formato dai presidenti dei Gruppi consiliari e dallo stesso assessore in rappresentanza della Giunta regionale - finalizzata a ridurre drasticamente i costi del Consiglio regionale. Le Voci Eliminate - Una riforma che elimina, per i consiglieri regionali, voci del trattamento economico quali la diaria, l´indennità di missione, i rimborsi spesa per il trasporto, oltre al vitalizio e all´indennità di fine mandato. Consiglio Costerà Solo 1,3 Euro A Cittadino - ´Non abbiamo perso tempo e abbiamo dato subito un segnale importante e concreto in termini di risparmio - precisa l´assessore -. Grazie a questa riforma gli organi istituzionali costeranno 1,3 euro l´anno al singolo cittadino lombardo, la media più bassa a livello nazionale e addirittura la metà rispetto al costo antecedente a questa riforma, che, per inciso, era già quello più basso come media nazionale´.  
   
   
PATTO STABILITA´ REGIONALE: 65 MILIONI PER COMUNI E PROVINCE PIEMONTESI  
 
Torino, 29 maggio 2013 - Risorse per oltre 65 milioni di euro erogate in favore di Comuni e Province piemontesi nell’ambito dell’applicazione del Patto di stabilità regionale. E’ quanto deciso ieri dalla Giunta regionale del Piemonte che, contestualmente alle Regioni Lombardia e Veneto, ha riproposto la misura già varata lo scorso anno al fine di consentire alle amministrazioni più virtuose di poter investire nei servizi e accelerare i tempi di pagamento alle imprese. Decisa anche la nuova suddivisione delle risorse assegnate, sulla base dei criteri condivisi come sempre con il Consiglio delle Autonomie locali. Il meccanismo è quello consolidato: la Regione cede spazi finanziari agli enti locali, riducendo il relativo obiettivo di patto, ricevendo in cambio dallo Stato risorse cash. Per ogni euro ceduto agli enti locali da Roma arriveranno 0,83 centesimi. «Provvedimento di cruciale importanza per la qualità della vita nei nostri territori, che rende merito a chi ha saputo ben amministrare e si propone di farlo anche nel futuro- commenta il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - Le risorse che ripartiamo a Comuni e Province piemontesi potranno consentire lo sblocco delle opere essenziali nei vari territori di riferimento, il potenziamento dei servizi per i cittadini e una boccata d’ossigeno alle imprese che sono creditrici nei confronti degli enti locali. Stimiamo di poter mobilitare con questa misura investimenti per circa 250 milioni di euro». Il patto di stabilità regionale vale complessivamente lo sblocco di 65 milioni e 868 mila euro (di cui 49 milioni e 400 mila ai Comuni e 16 milioni e 460 mila alle Province). Per quanto riguarda il dettaglio del riparto ai Comuni la suddivisione prevede 5 milioni e 419 mila per l´alessandrino, 2 milioni e 706 per l´astigiano, 2 milioni e 416 per il biellese, 6 milioni e 918 mila per il cuneese, 3 milioni e 991 mila per il novarese, 21 milioni e 807 mila per il torinese, 3 milioni e 338 mila per il vercellese, 2 milioni e 811 mila per il verbano cusio ossola. «Altre risorse importanti per i Comuni e le Province arriveranno dalla conversione del decreto legge 35 – aggiunge il Vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin – Quasi certamente parliamo di altri 39 milioni di euro complessivi, che prevediamo di sbloccare nel mese di giugno. L’applicazione di questo decreto sarà a vantaggio soprattutto dei piccoli comuni. La maggior parte degli ulteriori fondi verranno infatti destinati ai centri con meno di 5 mila abitanti, così come previsto dalla normativa, riuscendo così a portare l’attuale stanziamento in loro favore da 14 e mezzo fino a un totale di 39 milioni». La Giunta regionale, nella seduta di oggi, ha anche approvato il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2012. Relativamente allo scorso anno il disavanzo è di quasi 666 milioni, un terzo dei quali causato dalla cancellazione dei residui attivi iscritti negli anni passati, tuttavia non esigibili. L’approvazione del rendiconto 2012 si riferisce ovviamente all’anno appena trascorso e non tiene conto della nuova programmazione finanziaria regionale, che permette da quest’anno di non creare altro debito e di avere un bilancio sano in termini di competenza e cassa, con la canalizzazione di entrate certe.  
   
   
CONTROLLI SULLA SPESA DEI FONDI COMUNITARI, LA REGIONE MOLISE E LA GUARDIA DI FINANZA FIRMANO UN PROTOCOLLO DI INTESA  
 
 Campobasso, 29 maggio 2013 - Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e il generale del Comando regionale della Guardia di finanza, Fernando Verdolotti, alla presenza del colonnello Lucandrea Buffoni, hanno firmato nel pomeriggio di oggi un protocollo di intesa per il coordinamento dei controlli e dello scambio di informazioni in materia di finanziamenti dei fondi comunitari. «Andiamo avanti con la politica della trasparenza, grazie alle nostre istituzioni che collaborano, a costo zero, per il bene dei cittadini». Così il governatore Frattura ha presentato l´iniziativa ripresa per la seconda edizione. «Questo protocollo - ha aggiunto -, non va inteso come uno strumento punitivo o repressivo, ma come uno strumento di prevenzione, sostegno e stimolo a fare bene e a evitare eventuali truffe. Mettiamo insieme le nostre più alte qualità professionali per monitorare il controllo della spesa dei fondi comunitari, fornendo in parallelo un´attività di consulenza specializzata. Renderemo, in quest´ottica, sempre più saldo e forte il rapporto con la Guardia di finanza e la Corte dei conti». «L´obiettivo principale - ha spiegato il generale Verdolotti -, è quello di aiutare l´amministrazione e i beneficiari a utilizzare nella maniera più efficiente possibile le risorse europee». Nello specifico il protocollo di intesa punta a migliorare l´efficacia complessiva dei controlli sulle operazioni cofinanziate dai fondi comunitari; a facilitare il recupero delle somme per qualsiasi motivo indebitamente incassate da soggetti beneficiari nell´ambito dei programmi cofinanziati; a creare le migliori condizioni per l´assolvimento degli obblighi di prevenzione e risoluzione delle irregolarità accertate nell´ambito della gestione delle risorse Ue e a favorire ogni opportuna sinergia dello svolgimento delle attività di controllo nel rispetto delle competenze istituzionali. La Regione Molise pubblicherà sul sito istituzionale, in appositi link, informazioni, aggiornamenti e rettifiche relativi alla banca dati dei beneficiari dei fondi relativi alle programmazioni 2000-2006 e 2007-2013 e di nuovo si muoverà così per la prossima programmazione 2014-2020. Sempre la Regione segnalerà i casi sospetti per violazioni tributarie e chiederà alla Guardia di finanza di sviluppare accertamenti e investigazioni tipiche di polizia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico, nei casi in cui dai controlli finanziari emergano profili indicativi di possibili collegamenti con fenomeni di rilevanza penale. «Questo è il metodo collaborativo con cui rendiamo un servizio giusto ai nostri cittadini. Con l´ausilio e l´intervento della Guardia di finanza forniremo inoltre un servizio di alta consulenza per i beneficiari delle risorse comunitarie», ha sottolineato il presidente Frattura.  
   
   
RIFORME ISTITUZIONALI, MARCHE INSEDIERANNO UN OSSERVATORIO PER ELABORARE LE PROPOSTE DA SOTTOPORRE AL CONFRONTO STATO E REGIONI.  
 
Ancona, 29 maggio 2013 - Le Marche insedieranno un Osservatorio per le riforme istituzionali che avrà il compito di elaborare proposte da sottoporre al confronto con il Governo nazionale. Il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta ha anticipato la costituzione di un Tavolo nazionale, nel corso dell’incontro avuto il 27 maggio con le Regioni. Le Marche si preparano al confronto elaborando proposte che scaturiranno dai lavori dall’Osservatorio. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha recepito le indicazioni del presidente Gian Mario Spacca. L’organismo sarà composto dai presidenti della Giunta regionale, dell’Assemblea legislativa e dei gruppi consiliari. Avrà un supporto tecnico garantito dall’Ufficio legislativo e dal Gabinetto del Presidente. Sarà presieduto dal Consigliere delegato – di prossima nomina - che curerà i rapporti tra l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale. L’obiettivo, indicato dal presidente Spacca nel corso della seduta di Giunta, è quello di partecipare da protagonisti al processo di riforma istituzionale che ridisegnerà le Regioni e lo Stato anche sul fronte del federalismo fiscale e delle riforme costituzionali.  
   
   
PIANO SOCIALE REGIONALE CAMPANIA: IN CAMPO CON UNO STRUMENTO CHE DÀ CERTEZZA AI TERRITORI ED INTRODUCE FORTI INNOVAZIONI. PRONTI ALMENO 70 MILIONI IN TRE ANNI PER ATTUARLO E VIA AI PIANI DI ZONA ONLINE  
 
 Napoli, 29 maggio 2013 - "Con l´approvazione del nuovo Piano Sociale Regionale 2013/2015 la Campania si dota di un documento di programmazione e di analisi che dà certezze ai territori in materia di politiche sociali ed introduce forti innovazioni che ci fanno essere sempre più in linea con l´Europa." Così l´assessore regionale all´Assistenza sociale Ermanno Russo sulla delibera di Giunta di approvazione del nuovo Piano sociale della Campania. "Abbiamo messo in campo uno strumento fortemente innovativo e calibrato sulle esigenze dei territori, rafforzando concetti come la forma associativa degli Ambiti, il Fondo unico per vincolare le risorse destinate dai Comuni ai servizi sociali (Fua) ed attivando i Piani sociali di Zona online", prosegue l´assessore. "Per quanto riguarda la provvista finanziaria, per attuare il Piano sono già pronti 70 milioni di euro nel triennio 2013/2015, di cui 47 milioni a valere sul Fondo Nazionale Politiche Sociali e 23 milioni a valere su quello per la non autosufficienza. Ma si tratta di una stima prudenziale, che non tiene conto di altre risorse che sicuramente proverranno dai fondi europei e dalle diverse finanziarie regionali", spiega Russo. "Voglio sottolineare come dal Piano emerga chiaramente l´imponente analisi statistica sui bisogni e le risposte in fatto di servizi alla persona. E´ la testimonianza più lampante di come la Regione Campania abbia affinato in questi anni e stia continuando ad affinare anche con questo Piano la propria capacità di programmazione, rendendo l´impiego di risorse tracciabile, trasparente e, ciò che più conta, finalizzato a servizi sociali certi e tangibili. L´obiettivo è tendere a parametri per la programmazione delle politiche sociali quanto più possibili ´caldi´, vale a dire non soltanto frutto di densità abitativa ed estensione territoriale, ma calati su target di bisogni e territori. Terrei a far rilevare - conclude l´assessore - un aspetto in termini di efficacia ed efficienza. A margine di ciascun capitolo del Piano, suddiviso in tre grandi aree di intervento (politiche per la famiglia, integrazione sociosanitaria, misure di contrasto alla povertà) è previsto un obiettivo da raggiungere. Ciò risulta essere in linea con i più moderni documenti di programmazione dell´Unione europea."  
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI. VIA ALL’ACCELERAZIONE SPESA FONDI UE IN 6 AMBITI. APPROVATA TRACCIABILITÀ FILIERA BUFALINA  
 
Napoli, 29 maggio 2013 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, sono state approvate iniziative di accelerazione della spesa dei fondi strutturali in 6 ambiti: Ambiente-lavori pubblici-Protezione civile, interventi di protezione civile; Tessuto produttivo, con attivazione di fondi per capitali di rischio, finanziamenti a Pmi, imprese sociali, voucher, trasferimento tecnologico; Efficientamento energetico a favore degli enti locali; Trasporti sostenibili; Ricerca, Innovazione e Ict; Sviluppo urbano per riqualificazione. In questi comparti, saranno ritenuti selezionabili esclusivamente i progetti con crono programmi coerenti con i termini di ammissibilità della spesa e con gli orientamenti espressi con decisione della Commissione europea nel marzo scorso. Sempre per i fondi Ue, è stato deciso di indire la gara per il servizio di assistenza tecnica cui affidare la chiusura del programma Fse 2007/2013 e l´avvio della nuova programmazione del Fondo Sociale per il periodo 2014/2020. Per la programmazione fino al 2020 è stato dato il via libera all´elaborazione del Documento unitario sui programmi operativi Fesr, Fse e Feasr, al fine di sviluppare le attività di concertazione con le forze sociali ed economiche del partenariato nelle fasi della predisposizione e della condivisione degli obiettivi di crescita della Campania. E´ stato approvato uno schema di accordo di collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica per la realizzazione di un programma integrato di interventi per favorire lo sviluppo della capacità istituzionale delle amministrazioni della Campania. La Giunta ha recepito l´accordo del 20 dicembre scorso tra governo, regioni e province autonome sull´assistenza alla popolazione straniera. In campo sanitario, è stato approvato il disciplinare per il conferimento dell´incarico di direttore generale alle Asl e alle Aziende ospedaliere, il piano regionale per l´autosufficienza del sangue e del plasma per il biennio 2013/2014, e rinnovato il protocollo di intesa per il funzionamento del Centro di Riferimento per l´Igiene Urbana Veterinaria. Su proposta congiunta del presidente e dell´assessore alla Cultura Caterina Miraglia è stato approvato lo schema di convenzione con il Ministero dei Beni culturali e il comune di Acerra per l´affidamento in deposito ed il relativo allestimento di materiali archeologici di proprietà statale presso il Museo di archeologia e storia del territorio di Acerra e Suessola. Di intesa con l´assessore al Lavoro Severino Nappi è stato approvato il piano di interventi e i relativi investimenti della società Caltec, in applicazione del contratto di programma di cui alla legge 12. Di intesa con l´assessore al Demanio e Patrimonio Ermanno Russo è stata rinnovata per il periodo 2013 - 2015 la collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato per la salvaguardia del patrimonio boschivo e agro ambientale. Su proposta dell´assessore all´Agricoltura Daniela Nugnes è stata estesa la richiesta al Ministero di intervento, a seguito della siccità nel periodo giugno - ottobre 2012, nelle province di Salerno, Avellino e Caserta; determinata la produzione unitaria media per le assicurazioni agricole agevolate; approvate le linee guida per prevenire il degrado dei castagneti da frutto; definito, infine, il sistema di tracciabilità della filiera bufalina. Su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza è stata autorizzata la deroga ai limiti temporali previsti per la dismissione di tre siti di cava ricadenti nel comune di Roccarainola; approvati indirizzi e criteri in materia di contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico; deliberato, di intesa con l´assessore alle Autonomie locali Pasquale Sommese, il trasferimento delle attività e delle funzioni sul rischio sismico ai comuni che ne hanno fatto richiesta. Su proposta dell´assessore al Bilancio Gaetano Giancane è stata ripristinata la concessione di contributi pluriennali ai comuni al fine di favorire la spesa in questa fase di crisi, fermo restando l´obbligo di rendicontazione da parte degli enti, ed approvato il progetto di gara d´appalto per l´affidamento del Servizio di Tesoreria per il quinquennio 2014 - 2018. Su proposta dell´assessore alle Attività produttive Fulvio Martusciello sono state approvate le linee guida per lo sviluppo dell´internazionalizzazione e destinate risorse al finanziamento dei relativi programmi; è stato altresì dato il via libera al progetto "Promozione del Made in Campania". Su proposta dell´assessore Miraglia la Giunta ha definito gli interventi di promozione culturale 2013. Su proposta dell´assessore all´Ambiente Giovanni Romano è stato approvato il Piano regionale di Bonifica e il nuovo regolamento sui criteri di assimilazione alla acque reflue domestiche in linea con le proposte delle associazioni di categoria. Il testo passa ora al Consiglio per l´approvazione definitiva. Sono stati infine istituiti il comitato interdipartimentale e l´osservatorio regionale per la biodiversità. Su proposta dell´assessore all´Assistenza sociale Ermanno Russo è stato approvato il Piano sociale regionale 2013/2015. Il documento programmatico stabilisce i principi di indirizzo e coordinamento in materia di servizi sociali e delinea tre aree di intervento: politiche per la famiglia, integrazione sociosanitaria, misure per il contrasto alla povertà. Il nuovo Piano consentirà ai Comuni associati in Ambiti territoriali di presentare nelle prossime settimane i rispettivi Piani sociali di Zona. Tra le novità previste dallo strumento regionale figurano il rafforzamento del Fondo Unico di Ambito (Fua), la definizione dei livelli essenziali di assistenza, l´attivazione dei piani sociali online.  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA, SI A RIDUZIONE ASSESSORI DA 6 A 4  
 
Potenza, 29 maggio 2013 - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge statutaria per ridurre da 6 a 4 gli assessori regionali. La proposta, approvata in prima lettura il 27 marzo scorso, era stata presentata dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, e dai consiglieri Franco Mattia, Nicola Benedetto, Mariano Pici e Luigi Scaglione, e modifica l’articolo 32 dello Statuto della Regione Basilicata (approvato dal Parlamento con la legge n. 350/1971) per adeguare il numero degli assessori alle disposizioni approvate alcuni mesi fa dal Parlamento per la riduzione dei costi della politica nelle Regioni (decreti legge n. 138/2011 e 174/2012 e legge di conversione n. 213 2012). La Regione Basilicata ha già approvato la riduzione da 30 a 20 del numero dei consiglieri regionali (art. 7, comma 10 legge n. 35/2012 – finanziaria regionale 2013). Si completano, quindi, con l’approvazione odierna della proposta di legge statutaria, le misure di adeguamento alla legislazione nazionale. Nel dibattito sono intervenuti oltre al presidente Santochirico, i consiglieri Navazio e Singetta (Gm), Mollica (Udc) e Giordano (Pdl). L’assemblea ha, subito dopo, approvato a maggioranza (con 19 voti favorevoli di Pd, Idv, Gruppo Misto, Udc, Sel, Pu; 6 voti contrari, quelli del Pdl e di Gianni Rosa – Gm; 1 astensione di Navazio) il Ddl concernente il Bilancio di previsione 2013 e quello pluriennale per il triennio 2013/2015 dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura). Con il Ddl si approva il finanziamento di 7,9 mln di euro in favore dell’Agenzia, a titolo di concorso nelle spese di funzionamento relative all’esercizio finanziario 2013. Il documento contabile presenta partite in entrate e uscite di oltre 40 milioni di euro. In chiusura di seduta il neo consigliere Ignazio Petrone subentrato in Consiglio regionale a Vincenzo Folino, recentemente eletto in Parlamento, ha rivolto il proprio saluto all’Assemblea, motivando la sua assenza durante la seduta consiliare nella quale era stata votata la surroga. “Ho preferito attendere la notifica ufficiale della surroga – ha detto - ed evitare di sovrapporre, nell’ultima settimana di competizione elettorale amministrativa, il mio impegno di coordinatore regionale del Pd e di sindaco uscente del mio Comune con l’attività istituzionale”. Petrone ha poi annunciato la sua iscrizione nel gruppo consiliare del Partito Democratico.  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE, PRESIDENTE MARINI: IN UMBRIA PREMIATA VALENZA E QUALITÀ CANDIDATI E PROGRAMMI CENTROSINISTRA  
 
Perugia, 29 maggio 2013 - In merito ai risultati delle elezioni amministrative che si sono svolte domenica 26 e lunedì 27 maggio in cinque Comuni umbri, ecco le valutazioni della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini: "Il risultato delle elezioni amministrative premia in Umbria l´affermazione di sindaci sostenuti dalla coalizione di centro sinistra e dal Partito Democratico nei comuni di Corciano, Trevi e Monte Santa Maria Tiberina con un risultato netto nell´affermazione individuale di Cristian Betti, Bernardino Sperandio e Letizia Michelini, e con un forte consenso al Pd ed ai partiti delle coalizioni di centro sinistra. Un risultato ancor più significativo perché il voto si è tenuto ad appena due mesi dalle elezioni politiche che hanno determinato una sostanziale modificazione del quadro politico nazionale, con la comparsa del Movimento 5 Stelle. Da queste elezioni amministrative, invece, emerge la conferma di una valutazione positiva nei confronti dei candidati del centro sinistra, radicati nelle città di riferimento, espressione di competenza politica ed amministrativa che sono state riconosciute e premiate dall´elettorato. Un fatto, questo, che conferma anche il giudizio positivo per le amministrazioni uscenti in questi tre Comuni. Questo dato dimostra altresì che il Movimento 5 stelle nella sua connotazione di movimento esclusivamente di protesta non viene percepito dai cittadini come punto di riferimento in nessuna delle cinque città umbre in cui si è votato, e non viene riconosciuto dagli elettori come riferimento per le amministrazioni locali, smentendo analisi politiche che tendevano a dare per scontata una sovrapposizione tra il risultato ottenuto dal Movimento 5 stelle alle elezioni politiche generali e quelle per le amministrative. Voglio sottolineare, inoltre, la positiva affermazione di Ornella Bellini e delle liste di centro sinistra a Passignano sul Trasimeno, la cui amministrazione comunale è guidata da dieci anni da una maggioranza di centro destra, che per una manciata di voti hanno mancato la vittoria elettorale, a dimostrazione della forza e della qualità politica della sua candidatura a sindaco, della proposta programmatica di legislatura ed anche della trasparenza espressa da lei e da tutti i candidati delle liste dei partiti della coalizione di centro sinistra nella conduzione della campagna elettorale. Quanto al risultato di Castel Giorgio, va detto che il centro sinistra paga le sue divisioni interne e soprattutto ha influito la scelta di chi ha voluto lo scioglimento anticipato dell´amministrazione comunale. La qualità e la forza della candidatura di Gabriele Anselmi non è infatti riuscita a superare le divisioni presenti nella coalizione di centro sinistra, ma il risultato non ne scalfisce la sua valenza. È particolarmente positivo il risultato elettorale nel comune di Corciano - unico in Umbria con il sistema del doppio turno - e l´affermazione di Cristian Betti. Il 68 per cento che ha ottenuto rappresenta la conferma della qualità amministrativa del centro sinistra e l´affidabilità e competenza dei candidati proposti. Certamente pesa su queste elezioni la grandissima astensione registrata in Italia come in Umbria. Essa rappresenta un elemento di profonda riflessione per tutte le forze politiche, per il Partito Democratico e per tutti i partiti di centro sinistra. È nostro dovere interpretare le ragioni profonde di questo astensionismo che ci impone un lavoro serio e rigoroso nella ricerca di nuove forme di confronto con i cittadini per la ricostruzione di un nuovo ed indispensabile rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni, di cui i partiti e le forze politiche si devono rendere protagonisti. Un augurio di buon lavoro lo rivolgo a tutti e cinque i nuovi sindaci eletti, assicurando loro la massima collaborazione istituzionale nell´interesse generale delle nostre comunità".  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG INCONTRA L´UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CAL  
 
Udine, 29 maggio 2013 - Ha rappresentato un´occasione proficua per l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle Riforme Paolo Panontin la seduta dell´Ufficio di Presidenza del Cal-consiglio delle Autonomie Locali, svoltasi ieri ad Udine. Si è trattato del primo contatto diretto dell´esponente regionale con le problematiche dell´intero sistema degli Enti locali, utile anche per rendere evidente il proprio metodo di lavoro. Metodo che Panontin intende perseguire, in una delle prossime sedute del Cal, per approfondira le tematiche di maggior rilievo che le Autonomie stanno affrontando. Questo metodo improntato al confronto e al coordinamento con il sistema delle Autonomie caratterizzerà, secondo Panontin, anche la definizione del disegno di riforma dello sistema stesso che, ha sostenuto, dovrà tenere conto delle funzioni che Province e Comuni svolgono sul territorio. In questo contesto vanno individuate le forme associative e di condivisione più convenienti, al fine di assicurare sostenibilità ed efficacia ai servizi resi alle comunità. Nel corso della riunione dell´Ufficio di Presidenza Panontin ha quindi illustrato i contenuti della delibera della Giunta regionale relativa al "Patto di stabilità 2013" che sarà adottata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista per sabato prossimo, e che consentirà alle Province ed ai Comuni del Friuli Venezia Giulia maggiori margini di pagamenti di parte capitale. In precedenza, la Regione aveva disposto l´assegnazione di una quota del 60 per cento dell´ammontare complessivo di 90 milioni di euro di spazi finanziari necessari agli Enti locali. Gli spazi finanziari per 90 milioni di euro sono stati ripartiti in questo modo: 15 milioni di euro alle Province (già assegnati) e 75 milioni di euro ai Comuni. Gli spazi finanziari previsti dal provvedimento della Giunta regionale oggi esaminato dall´Ufficio di Presidenza del Cal, che tiene conto anche del riparto degli spazi finanziari statali di cui al decreto legge 35/2013, sono relativi al 40 per cento dei 75 milioni di euro destinati ai Comuni, per un importo pari a 30 milioni di euro. Consentiranno il pagamento dei lavori completati, o già aggiudicati alle imprese, entro il 31 dicembre del 2012, soddisfando le attese di tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti. Nel corso della riunione, aperta dal presidente del Cal Ettore Romoli, sono intervenuti, assieme ai membri dell´Ufficio di Presidenza del Cal, anche il presidente dell´Anci Mario Pezzetta ed il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini per l´Upi.  
   
   
IRAP E IRPEF: PUGLIA FIRMA CONVENZIONE 2013 CON AGENZIA DELLE ENTRATE  
 
 Bari, 29 maggio 2013 - Prosegue anche nel 2013 il lavoro di squadra tra Agenzia delle Entrate e Regione Puglia sulla gestione dell’Irap e dell’addizionale regionale all’Irpef. I dettagli operativi della collaborazione sono contenuti nella convenzione annuale sottoscritta oggi dal direttore regionale della Puglia dell’Agenzia delle Entrate, Gianni De Luca e dall’assessore al Bilancio, Leonardo Di Gioia. La convenzione - Dalla dichiarazione alla riscossione, dal contenzioso al rimborso: gli uffici dell’Agenzia continueranno ad assicurare l’intero ciclo di applicazione dei due tributi regionali, sia attraverso l’assistenza e l’informazione sia attraverso i controlli successivi all’adempimento. Agli uffici regionali, invece, resta la prerogativa di definire la strategia generale delle imposte e i criteri per la selezione dei soggetti con domicilio fiscale in Puglia da sottoporre a controllo. L’accordo di collaborazione conferma, in linea generale, metodi e contenuti dell’attività svolta nel 2012, compreso l’immediato riversamento delle somme riscosse nelle casse della Regione. Le entrate, quindi, saranno immediatamente disponibili per il bilancio dell’ente.  
   
   
BASILICATA; DALLA GIUNTA 11,8 MILIONI PER CIGO, MOBILITÀ E COPES  
 
Potenza, 29 maggio 2013 - La giunta regionale ha destinato risorse per 5,6 milioni di euro a sostegno delle politiche attive in favore dei soggetti in cassa integrazione in deroga, in mobilità in deroga o da essa fuoriusciti, più altri 6,2 milioni a sostegno delle persone a rischio di esclusione sociale (programma Copes). Il provvedimento, approvato dal governo regionale su proposta dell’assessore alla Formazione Roberto Falotico, va ad integrare l’Intesa interistituzionale sottoscritta per il periodo 2011-2013 dalla Regione e dalle Provincie di Potenza e di Matera in materia di promozione dell’orientamento, dell’istruzione e formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Le risorse integrative, previste nei limiti degli stanziamenti e dei vincoli previsti dal bilancio regionale annuale e pluriennale, sono rinveniente dal Po Fse 2007-2013. “Le recenti novità introdotte dalla riforma del mercato del lavoro e la proroga del Programma di contrasto alla povertà e dell’esclusione sociale – ha commentato Falotico – ci hanno spinto a lavorare celermente per allocare risorse da destinare alle politiche attive a sostegno delle persone in difficoltà a causa della mancanza di lavoro e del loro inserimento nel mercato del lavoro. Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso – ha continuato l’assessore alla Formazione - che ha trovato riscontrato con l’immediata condivisione del presidente della Regione Vito De Filippo e dell’intera giunta regionale”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: INTERVENTO A SUPPORTO DELLA RICOLLOCAZIONE DEI DISOCCUPATI OVER 50  
 
Aosta, 29 maggio 2013 - Nella seduta di venerdì scorso, 24 maggio, la Giunta regionale ha approvato un intervento a supporto della ricollocazione di disoccupati ultra 50enni. Per rientrare tra i destinatari, i disoccupati devono risultare inscritti presso il Centro per l’impiego, non devono percepire altra indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione ed essere disponibili a partecipare ad azioni di politiche attive del lavoro organizzate dai servizi del Dipartimento politiche attive del lavoro e dalla formazione della Presidenza della Regione. L’intervento prevede l’erogazione di un contributo mensile di 450 euro, per un massimo di sei mensilità, e sarà attuato a seguito di un avviso pubblico per la selezione dei destinatari, che verrà emesso presumibilmente entro il mese di settembre. La finalità perseguita è quella di permettere alle persone che saranno coinvolte nel progetto di ricollocarsi sul mondo del lavoro, attraverso un sostegno al reddito e la partecipazione a percorsi di formazione. Il totale dei fondi messi a disposizione, di provenienza statale, è di 886 mila euro e i lavoratori disoccupati che potranno beneficiare dell’intervento sono 326.  
   
   
DIFFERENZE IN GIOCO  
 
Segrate, 29 maggio 2013 - Mercoledì 29 maggio alle 18.30 presso l´ Auditorium della Scuola Leopardi – Via San Rocco si terrà il seminario conclusivo del progetto “Differenze in gioco”, realizzato dal Comune di Segrate in partnership con le scuole del territorio, la cooperativa sociale onlus Stripes, il Centro Interdipartimentale Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere dell’Università degli Studi di Milano all’interno di un finanziamento ottenuto dalla regione Lombardia con il bando “Progettare la parità” . Nel corso del seminario saranno diffusi gli esiti del lavoro svolto e definite le prospettive di prosecuzione. Il progetto è stato strutturato in più fasi e ha coinvolto dirigenti scolastici, gli insegnanti e altri educatori, studenti e famiglie sui temi quali la lotta agli stereotipi di genere, la parità e le pari opportunità. “Formare in materia di pari opportunità e differenza di genere – dice il Sindaco Adriano Alessandrini - è quanto mai un tema attuale e necessario in una società in cui la violenza di genere è all’ordine del giorno. La prevenzione quindi gioca un ruolo fondamentale per impedire l’instaurarsi di atteggiamenti sbagliati e violenti”. “Il progetto pertanto è finalizzato – prosegue Paola Malcangio, responsabile del progetto e dirigente del settore Servizi Educativi, Culturali e Rapporti con il Cittadino del Comune di Segrate - ad accrescere la sensibilità e consapevolezza dell’esistenza e persistenza delle discriminazioni e degli stereotipi di genere presenti nelle nuove generazioni, a dimostrare il loro stretto collegamento con gli ´stili´ educativi presenti anche all’interno delle scuole e nell’ambito delle famiglie, a offrire strumenti e ipotesi di percorsi finalizzati a contribuire al superamento degli stessi attraverso il coinvolgimento attivo di bambine e bambini e ragazze e ragazzi”. Gli obiettivi specifici del progetto che ci si è prefissati sono stati: Conoscere, e assumere consapevolezza critica, rispetto ad aspetti ed elementi, propri dei processi sociali e delle relazioni interpersonali legate al maschile e al femminile, attraverso i quali si costruiscono e consolidano le norme di comportamento che decidono le forme e i modi di appartenenze, ruoli, aspettative, modelli di genere; Promuovere un contesto e uno spazio di collaborazione e confronto diretti con insegnanti, operatori educativi che contribuisca a concordare in ottica preventiva strumenti, pratiche e stili propri dell’educazione di genere trasferibili nell’ambito scolastico e delle famiglie. Diffondere comportamenti utili a rimuovere/ridurre la socializzazione di stereotipi sulle differenze di genere, che sono i fattori sui quali si fondano le forme di discriminazioni/prevaricazioni/violenze/disparità ancora diffuse significativamente e accettate socialmente nel nostro Paese. Il progetto si è sviluppato in tre fasi: la prima ha riguardato l’attività nelle scuole con i ragazzi all´interno delle classi prime delle scuole secondarie inferiori attraverso laboratori curati da professionisti specializzati nelle materie e discipline di pedagogia delle differenze. Le attività sono state realizzate con lo scopo di promuovere un´educazione di genere e diffondere la consapevolezza dei temi dell´educazione di genere tra le nuove generazioni , arrivando in prima istanza a fare cogliere a ragazze e ragazzi, stimolandone la disponibilità a mettersi in gioco, l´importanza del tema oggetto dell´intervento: il valore del rispetto reciproco delle differenze nell´ambito di una società. I ragazzi saranno sono stati protagonisti di laboratori e sono stati coinvolti in giochi psicopedagogici, circle time, approfondimenti tematici e produzione di documenti. Il lavoro fatto coi ragazzi è stato raccolto in un video che da domani sarà sul portale del Comune. La seconda fase ha comportato attività nelle scuole con i genitori. L’attività progettuale si è articolata in i ncontri in cui, a partire dal vissuto dei partecipanti (genitori), si è sviluppata una riflessione e discussione sulle identità di genere e sui ruoli maschili e femminili, sulle relazioni tra i generi e le generazioni . L’obiettivo che ci si è posto è accrescere la consapevolezza dei genitori sui cambiamenti della costruzione di identità di genere e della relazione tra i generi. L´ultima fase si svolgerà durante il seminario ed è quella di rendicontazione del lavoro svolto e di discussione, alla luce dei risultati ottenuti, delle prospettive future. L´intenzione dell’Amministrazione è infatti quella di istituzionalizzare il percorso sperimentale svolto nel corso del progetto all’interno del Piano per il Diritto allo Studio del prossimo anno scolastico in accordo con le dirigenti scolastiche.