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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 14 Giugno 2013 |
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LA FONDAZIONE SWAROVSKI E JOHN PAWSON
PERSPECTIVES
EVENTO COLLATERALE DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE
LA BIENNALE DI VENEZIA
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Perspectives, la straordinaria e luminosa opera d’arte creata per Swarovski da John Pawson, noto designer minimalista, presentata il 1° giugno 2013 come Evento Collaterale alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia presso la cinquecentesca Basilica di San Giorgio Maggiore, uno dei più prestigiosi esempi di architettura palladiana. L’installazione, che utilizza la più grande lente Swarovski mai realizzata, è il primo evento collaterale organizzato dal brand presso la Biennale di Venezia. La Fondazione Swarovski, di nuova costituzione, sta lavorando in stretta collaborazione con la Basilica di San Giorgio Maggiore e devolverà una donazione per consentire il restauro della statua di San Giorgio, eretta in cima alla cupola della chiesa. Grazie al restauro, la cinquecentesca Basilica sarà preservata come uno dei più grandi esempi di architettura palladiana nella città di Venezia. Questa prima donazione è in linea con la missione della nuova Fondazione Swarovski che prevede un sostegno alla creatività e alla cultura. La Fondazione si impegnerà a sostenere e promuovere la creatività nei settori dell’arte, design, moda, teatro e cinema, come estensione naturale delle collaborazioni di Swarovski con designer affermati o emergenti, quali Ron Arad, Zaha Hadid, Gaetano Pesce, Tom Dixon, Ross Lovegrove, Tord Boontje, Piero Lissoni, Fernando & Humberto Campana, Karl Lagerfeld, Christian Lacroix, Mary Katrantzou, Marios Schwab e Giles Deacon. L’opera Perspectives sarà collocata al disotto della cupola centrale della Basilica di San Giorgio Maggiore e offrirà ai visitatori prospettive architettoniche che vanno oltre quanto è visibile a occhio nudo. I visitatori saranno così invitati a osservare e apprezzare la gloriosa chiesa benedettina del Xvi secolo del Palladio da una prospettiva diversa. L’opera è una spettacolare installazione riflettente, esposta per la prima volta nel 2011 sulla Scalinata Geometrica della Saint Paul’s Cathedral in occasione del Festival del Design di Londra. Il trasferimento a Venezia è un omaggio al genio del Palladio, massimo esponente dell’architettura rinascimentale italiana, e regalerà un’esperienza ottica straordinaria legata alla semplicità del materiale e a complesse combinazioni di luce, spazio e proporzioni, volte a mostrare la Basilica da una prospettiva diversa. John Pawson commentato: “Sono felice che Perspectives sia stato scelto quale Evento Collaterale della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia e onorato di collaborare al progetto inaugurale della Fondazione Swarovski. Il fulcro dell’opera non riguarda tanto l’oggetto fisico in sé, quanto il modo in cui questo oggetto permette alle persone di cambiare la loro prospettiva di osservazione. La Basilica di San Giorgio Maggiore è uno spazio estremamente complesso. La tentazione è cercare di cogliere ogni aspetto. Con questa installazione si vuole offrire all’osservatore un’esperienza visiva dinamica dell’architettura del Palladio, basata su un’unica prospettiva molto precisa.” Nadja Swarovski, Membro del Comitato Esecutivo di Swarovski e Presidente del Comitato Direttivo della Fondazione Swarovski, ha commentato: “È un onore partecipare per la prima volta, con un evento collaterale, alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, e siamo fieri di collaborare nuovamente con John Pawson, maestro del minimalismo. La sua opera, semplice e magica, è un chiaro omaggio alla complessa maestosità della Basilica di San Giorgio Maggiore e al genio creativo del Palladio. È un progetto di debutto veramente suggestivo per la Fondazione Swarovski, che rientra nella missione di promuovere la creatività e contribuire alla cultura e al design.” Perspectives di John Pawson per Swarovski sarà aperta al pubblico presso la Basilica di San Giorgio Maggiore dal 1°giugno 2013 al 24 novembre 2013. Swarovskigroup.com/perspectives #Perspectives |
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MILANO (BIBLIOTECA AMBROSIANA - SACRESTIA BRAMANTESCA): LEONARDO. FAVOLE E FACEZIE - SEDICESIMA MOSTRA DEL CODICE ATLANTICO - FINO ALL´8 SETTEMBRE |
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Favole e facezie è la sedicesima mostra del Codice Atlantico, dedicata all’opera letteraria di Leonardo. Il percorso della mostra documenta l’attività letteraria di Leonardo scrittore e ne illustra il rapporto con le fonti, la sperimentazione formale e le molteplici modalità compositive. Gli scritti letterari vinciani, pubblicati per la prima volta da Jean-paul Richter nel 1883, comprendono favole e facezie, annotate spesso sugli stessi fogli insieme con proverbi, pensieri, proemi, descrizioni fantastiche e trascrizioni da altri autori, a costituire una riflessione ininterrotta che attraversa le diverse tipologie di scrittura. Le fonti, in cui affiora l’eredità del mondo popolare toscano, sono raccolte di proverbi e scritti morali, il volgarizzamento delle favole di Esopo, il Morgante di Luigi Pulci, l’Acerba di Cecco d’Ascoli, i sonetti del Burchiello e le Tre Corone, con cui Leonardo istituisce un vero e proprio confronto. Le favole sono un campo esemplare della sperimentazione letteraria leonardiana, ben documentata nei fogli 188 e 187, che presentano una raccolta ordinata di testi, incolonnati e quasi privi di ripensamenti. Vi si distinguono due schemi formali, corrispondenti a due distinti modelli di scrittura: i semplici abbozzi o titoli, come «La favola della lingua morsa dai denti», e i racconti diffusi, elaborati sul piano sintattico e della struttura narrativa, comprensiva di dialoghi e descrizioni articolate. La mostra, a cura di Pietro C. Marani e Carlo Vecce, con la collaborazione di Giuditta Cirnigliaro, si apre nella Biblioteca Ambrosiana con i fogli riguardanti il confronto con le fonti: una sezione, infatti, è interamente dedicata ai libri che possedeva Leonardo, illustrati con esemplari conservati presso la Biblioteca, esposti per la prima volta. Seguono le favole sulla natura, molto numerose e dedicate principalmente a piante e piccoli animali, in cui si fondono osservazione scientifica, interpretazione morale e interesse letterario. Il percorso continua poi nella Sacrestia del Bramante attraverso testi di alto valore poetico, disegni e studi di figure fantastiche, che permettono di entrare nel laboratorio creativo di Leonardo, e di comprendere i meccanismi della scrittura e i procedimenti legati all’invenzione dei personaggi. Un testo poetico canzonatorio nei confronti del poeta Bernardo Bellincione introduce infine la serie delle facezie, le caricature grottesche e i disegni osceni. Ancora un altro Leonardo: quello della burla, del gioco, dell’appunto scherzoso. L’allestimento, attraverso i supporti multimediali, favorisce i collegamenti tra i fogli all’interno della stessa sede e nelle due sedi distinte, tra i fogli e le fonti, altri scritti, i disegni e i dipinti, con lo scopo di facilitare la fruizione delle opere e possibilità di studio da diverse prospettive. La mostra, inaugurata l’11 giugno 2013 sarà visitabile fino all’8 settembre 2013, presso la Sala Federiciana della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, in Piazza Pio Xi 2, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, e presso la Sagrestia Monumentale del Bramante, con ingresso da Via Caradosso 1, il lunedì dalle 09,30 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00; dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.00. Il catalogo è a cura di Edizioni De Agostini, Novara. Info e prenotazioni: Veneranda Biblioteca Ambrosiana - Piazza Pio Xi 2, 20121, Milano - tel 02/80692248 - info@ambrosiana.It - prenotazione.Visite@ambrosiana.it |
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VERONA (PIAZZA BRÀ): PRIMA DEL FESTIVAL DEL CENTENARIO - AUTO D´EPOCA E STRUMENTI MUSICALI NELL´ATMOSFERA UNICA DEI PRIMI DEL ´900
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Il Festival del Centenario celebra il primo secolo di musica lirica all’Arena di Verona e inaugura, oggi, 14 giugno, i “prossimi 100 anni” all’insegna della grande Opera.Per questo eccezionale avvenimento, il Festival del Centenario 2013 vedrà il celebre tenore Placido Domingo, Direttore Artistico Onorario, direttore d’orchestra ed interprete sul palcoscenico più grande del mondo. Inaugura il Festival il nuovo allestimento di Aida, opera areniana per eccellenza, per l’attesissima regia della Fura del Baus. In omaggio al Festival del Centenario, istituzioni culturali come Historic Cars Club di Verona, il Museo Nicolis di Villafranca e ACI Verona festeggeranno questo evento internazionale esponendo la sera della Prima, in Piazza Bra, a due passi dall’Arena, straordinarie vetture d’epoca, strumenti musicali e bicicli rarissimi per far rivivere, ai veronesi e ai turisti di tutto il mondo, l’atmosfera unica dei primi del ‘900, ricordando che ci sono pochi luoghi che possono competere con lo splendido anfiteatro veronese che si appresta a regalare emozioni e vibrazioni sulle note di Giuseppe Verdi. Il Museo Nicolis riconferma il proprio impegno a fianco delle istituzioni per sostenere iniziative di valorizzazione del territorio. In questo caso, collaborando con l’Historic Club di Verona e mettendo a disposizione alcuni dei più esclusivi “gioielli a quattro e due ruote” di inizio Secolo (nella collezione di auto storiche del Museo ci sono attualmente 200 esemplari, tanti pezzi unici e tutti perfettamente funzionanti). Un mondo favoloso, quello del motorismo d’epoca, che ruota intorno all’ASI, Automotoclub Storico Italiano, che riunisce circa 202.000 appassionati di veicoli storici e rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano. Eccezionalmente in Piazza Bra, come succedeva 100 anni fa in occasione dell’Opera, si potranno ammirare vetture e bicicli rarissimi come la “Ansaldo PF –1 VA” del 1906, la “Peugeot Tipo 58” del 1904, la prima del suo genere a circolare in Italia, la “Lancia Beta 20 HP” del 1911, con doppio acceleratore al volante e serbatoio da 100 litri sistemato posteriormente. Ancora, l’americana “Oldsmobile Model R Curved dash” del 1903, prima vettura al mondo prodotta in grande serie dalla casa americana e il Biciclo “Rudge” del 1878, famoso modello con la ruota anteriore di grandi dimensioni. Ci sarà anche la vetturetta triciclo Bernardi di ACI Verona per celebrare il genio del veronese Enrico Bernardi, padre del brevetto del primo motore a scoppio di benzina della storia. Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis, ha commentato: “l’Arena è uno dei gioielli italiani di cui andare orgogliosi e la stagione lirica che tutto il mondo ci invidia, è una occasione da non perdere per valorizzare il territorio. Ognuno dovrebbe considerare un privilegio la possibilità di sviluppare questa opportunità; per questo, siamo felici di contribuire direttamente, grazie alla collaborazione con Historic Cars Club di Verona, a quello che si preannuncia come un evento indimenticabile di musica e spettacolo”. “Museo Nicolis” ha definito un accordo di collaborazione con “AMO - Arena MuseOpera”, il Museo della Fondazione Arena dedicato alla creatività e alla valorizzazione dell’Opera Lirica Italiana, che occupa con 4 mostre 5mila metri quadrati di Palazzo Forti a Verona. Sarà possibile accedere a entrambe le strutture, beneficiando di uno sconto, presentando alle reception dei musei il biglietto d’ingresso dell’altra mostra già visitata. Con questo accordo di reciprocità si sottolinea ancora una volta l’importanza della collaborazione tra le eccellenze del territorio. Info: www.museonicolis.com - Museo Nicolis - Via Postumia37069 Villafranca di Verona- Tel. + 39 045 630 32 89 – 630 49 59 |
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RIAPRE SABATO 15 GIUGNO L’AVVENTURA IN MINIERA MONTENEVE PASSIRIA
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Dal prossimo 15 giugno sarà nuovamente accessibile al pubblico l’Avventura in miniera Monteneve Passiria . L’area, situata sull´Alta Via Tirolese e inclusa nel giro dei 13 rifugi, ad oltre 2.300 metri di quota è raggiungibile solo a piedimuovendo dalla strada del Passo Rombo (due ore e mezza) o da Masseria a Ridanna (quattro ore). Ogni giorno, tranne il lunedì, proposte visite guidate brevi, esclusivamente il sabato il “gran tour” di dieci ore. Il 16 giugno al via le visite guidate lunghe a Ridanna Monteneve. Attivo tra il Medioevo e il 1967, Monteneve Passiria fu il più importante giacimento di piombo e zinco di tutto il Tirolo e diversi tracciati di superficie e sotterranei conducono il visitatore a conoscere da vicino la dura vita che vi si svolgeva. Oltre che l´ex zona di estrazione, è possibile ammirare il villaggio di minatori a 2.355 metri di altitudine e il lunghissimo impianto di trasporto su rotaia (27 km, il più lungo al mondo). L´avventura in miniera include anche un rifugio ed uno spazio espositivo con la storia della miniera. Numerose le visite guidate proposte. Ogni giorno, tranne il lunedì, alle ore 13, è prevista la visita guidata "Himmelreich" (durata due ore) dei tunnel minerari, del villaggio dei minatori e dell´annesso spazio espositivo. Tutti i venerdì di luglio, agosto e settembre la visita "Himmelreich" è gratuita. Il sabato dalle ore 8.30 alle 18.30 è invece in programma il "grande tour d´avventura" che attraversa, a bordo dei trenini (3,5 chilometri) ed a piedi (2,5 chilometri), l´intera area mineraria. Muniti di elmo, cerata, stivali e lampada come veri minatori, i partecipanti si inoltreranno in cunicoli storici percorrendo un dislivello di 1.100 metri. Prenotazioni: tel 0473647045 o qualsiasi ufficio turistico della Val Passiria. Il punto di ritrovo verrà comunicato alla prenotazione. L´avventura in miniera Monteneve Passiria rimarrà accessibile fino al 15 ottobre, quando chiuderà i battenti per la pausa invernale. Da sabato 15 giugno nell´attiguo sito del Mondo delle miniere Ridanna Monteneve partiranno le visite guidate lunghe "Il mondo delle miniere di Monteneve", della durata di dieci ore, che permettono di sperimentare le condizioni estreme dei minatori in alta montagna. Questi tour lunghi si svolgono ogni giovedì, sabato e domenica, o in alternativa su accordo, con inizio alle ore 7:30. Prenotazioni allo 0472 656364. Ulteriori informazioni su http://www.Museominiere.it/ e http://www.Museominiere.it/ . |
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MILANO (GALLERIE DI PIAZZA SCALA DI INTESA SANPAOLO): NUOVA ESPOSIZIONE TEMPORANEA "1963 E DINTORNI. NUOVI SEGNI, NUOVE FORME, NUOVE IMMAGINI"
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Si inaugura la nuova monografia di Cantiere ’900, progetto espositivo dedicato alla collezione del Xx secolo di Intesa Sanpaolo. Autori, movimenti, tendenze degli anni ’60 vengono rivisitati attraverso un nucleo di opere della collezione Intesa Sanpaolo, arricchito da un percorso multimediale con documenti e filmati d’epoca. 1963 e dintorni. Nuovi segni, nuove forme, nuove immagini è il titolo dell’esposizione monografica che è stata inaugurata il 4 giugno alle Gallerie di Piazza Scala di Intesa Sanpaolo e si protrarrà sino al 27 ottobre 2013. Il percorso della mostra temporanea condurrà il visitatore in un viaggio attraverso un’epoca che - esattamente a mezzo secolo di distanza - porta alla radicale trasformazione della comunicazione visiva, con fondamentali ripercussioni in campo artistico. La complessità e il fermento dell’arte del periodo sono ripercorsi nell’allestimento curato da Francesco Tedeschi, che pone a confronto le correnti emergenti in quegli anni attraverso artisti e opere presenti nella collezione Intesa Sanpaolo. I primi anni Sessanta vedono i mezzi di comunicazione di massa assumere un ruolo molto evidente nella società e nella cultura; l’arte risponde ai nuovi scenari con modalità diverse che rendono il periodo di particolare interesse anche per il “lettore” di oggi: dall’assunzione di elementi tecnologici nelle opere degli autori di arte cinetica, programmata, optical, riuniti in diversi gruppi, alla documentazione visiva delle nuove immagini con modalità pittoriche nella “Scuola di piazza del Popolo” e nella “Nuova Figurazione”, o di composizione a collage nel “Gruppo 70”. Elemento comune a molte forme espressive è il superamento dell’informale, sancito nelle posizioni storicocritiche, ma ancor più nelle realizzazioni di chi parte da quella matrice per muovere alla ricerca di nuove soluzioni. Il percorso monografico prende avvio con un omaggio a Piero Manzoni e Francesco Lo Savio, figure fondamentali nelle aspirazioni di rinnovamento dell’arte nei primi anni Sessanta, ambedue scomparsi prematuramente nel 1963. Il rinnovamento delle forme di rappresentazione viene indagato attraverso alcuni artisti della cosiddetta “Nuova Figurazione” e della nuova generazione romana riunita nella “Scuola di piazza del Popolo” (fra loro Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli). Altre esperienze sorte in quell’anno propongono una riflessione concreta sul rapporto tra segno e immagine: nelle operazioni promosse dal “Gruppo 70” a Firenze – che si pongono all’incrocio fra diversi linguaggi espressivi – o negli autori del “Cenobio” a Milano, che ricorrono a una formulazione primitiva del segno come elemento di comunicazione aurorale. Oltre al nucleo di trenta opere inserite nel percorso monografico, testimonianze importanti dell’epoca sono presenti nell’allestimento complessivo di Cantiere del ’900, in particolare nelle sezioni Arte programmata e cinetica; Gli anni Sessanta: segni, parole, narrazioni; Gli anni Sessanta: le cose, le immagini. La Monographia è arricchita da un percorso multimediale a cura di Francesca Pola con Zenit Arti Audiovisive che, attraverso documenti, materiali e fotografie, invita il visitatore ad immergersi nel clima di quel periodo e ricostruisce il vivace dibattito di quegli anni attraverso documenti, materiali e fotografie raccolti per filoni tematici. “Abbiamo voluto dare vita a un cantiere con l’idea di un progetto aperto, che miri a scoprire aspetti di un’epoca molto studiata, ma che ancora ci interroga per la vicinanza al nostro tempo, e per gli influssi nella vita e nell’arte di oggi – dichiara il curatore di Cantiere del ’900 Francesco Tedeschi. – Molte sono le ragioni che hanno spinto a dedicare un approfondimento monografico a questo particolare momento storico. Scorrendo le opere che appartengono alla collezione vi sono precisi riflessi di una condizione di trasformazione ed effervescenza, ma è stato nella stessa fase di preparazione di Cantiere del ’900 che questo periodo è apparso di singolare rilievo, tanto che questo percorso riecheggia alcuni motivi evidenziati in altre sale dell’allestimento”. Per sottolineare il fermento del periodo, che ha dato vita a opere fondamentali in diversi settori artistici, come il cinema e il design, verranno proposte attività collaterali fra cui un percorso nella Milano degli anni Sessanta, incontri con artisti e critici, laboratori didattici per bambini e adulti e un ciclo di film dell’epoca. La mostra, allestita con Cantiere del ’900 all’interno degli ambienti della sede storica della Banca Commerciale Italiana, è ad ingresso libero come l’intera proposta espositiva delle Gallerie di Piazza Scala. Le Gallerie di Piazza Scala sono aperte dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30. La sede museale, parte della rete di poli museali di Intesa Sanpaolo denominata “Gallerie d’Italia” – che comprende anche le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza e le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli –, propone un’area di servizi con bookshop e caffetteria che si affacciano su Piazza della Scala, aperti tutti i giorni, dalle 8.00 alle 22.30 |
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MILANO (PALAZZO REALE): LE “STORIE DI UN FOTOGRAFO”: GIANNI BERENGO GARDIN |
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Il 13 giugno 2013 è stata inaugurata a Palazzo Reale la mostra “Gianni Berengo Gardin – Storie di un fotografo”. In programma dal 14 giugno all’8 settembre 2013, l’esposizione, che rappresenta la più grande retrospettiva del maestro, è promossa dal Comune di Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale, Civita Tre Venezie e Fondazione Forma per la Fotografia e curata da Denis Curti. La mostra presenta una raccolta di più di 180 immagini del fotografo divise in nove sezioni: apre la mostra “Gente di Milano” con oltre 40 scatti che immortalano la vita degli ultimi 50 anni della nostra città. “Questa mostra è un viaggio nella storia del nostro Paese e della nostra città, attraverso lo sguardo d´eccezione della figura tra le più importanti del foto-giornalismo italiano – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. È dunque una preziosa testimonianza di come eravamo e di come siamo cambiati: un mosaico per immagini in cui ciascuno di noi ritrova un po’ della propria storia, dei propri ricordi e in definitiva di se stesso. Per questo, proprio quest’anno, Milano gli ha conferito l´Ambrogino d´Oro”. Il percorso espositivo approfondisce con nuove fotografie la famosa serie intitolata “Morire di classe”, realizzata su commissione del professor Franco Basaglia, che indagava sulla drammatica situazione dei manicomi in Italia e per cui Berengo Gardin ha realizzato una storica inchiesta; ci sono poi una sala interamente dedicata a Venezia, una sezione che getta sguardi dentro le case e sui baci rubati per strada o in stazione, un’altra ancora che racconta il lavoro, da Parigi a Monfalcone e da Vercelli a Osaka. Una selezione di foto, intitolata “Comunità Romanì in Italia”, narra la vita all’interno dei campi nomadi, e un’ultima indaga alcuni dei molti modi in cui fede e religiosità si fanno immagine. Il tutto in bianco e nero, visto con uno sguardo asciutto e diretto e catturato grazie alle lenti delle sue tante macchine Leica, molte delle quali esposte in mostra. Considerato da molti il più rappresentativo tra i fotografi italiani, ha cominciato nel 1954 a lavorare con la macchina fotografica, tenendola appesa al collo mentre girava il mondo e usando sempre la pellicola. “Il mio lavoro non è assolutamente artistico” racconta Berengo Gardin “e non ci tengo a passare per un artista. L’impegno stesso del fotografo non dovrebbe essere artistico, ma sociale e civile”. Info: Gianni Berengo Gardin. Storie Di Un Fotografo - dal 14 giugno all´8 settembre 2013 - Palazzo Reale, 1° piano - www.Mostraberengogardin.it |
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MONTEFELTRO: UN CUORE NEL PAESAGGIO - LAND ART A URBINO RESORT - INTERVENTO DELL’ARTISTA GIANNI CALCAGNINI NELLA TENUTA SS. GIACOMO E FILIPPO |
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Tra le colline della Valle del Foglia, nel Montefeltro, spicca un Cuore verde nel paesaggio. Si scorge da lontano, cattura l’attenzione e invita a soffermarsi per ammirarlo, può anche far pensare al messaggio di qualche innamorato… Questo inconfondibile segno d’amore che allieta lo sguardo è opera dell’artista marchigiano Gianni Calcagnini (Fano 1943) e di amore certamente si tratta: è il sentimento che da sempre lo lega alla natura e che con estrema semplicità esprime in questo intervento di Land Art. Disegnato dall’artista con piantumazioni sempreverdi su uno dei crinali prossimi a Urbino, il cuore si trova nella Tenuta Ss. Giacomo e Filippo presso Urbino Resort e, oltre che attraversando la Tenuta, ben lo si vede percorrendo la Strada Provinciale Feltresca, a qualche chilometro da Montecalvo in Foglia verso Sassocorvaro. Poco più in alto sulla collina svetta Il Pensiero è più veloce dell’Azione: maestosa scultura di un imponente cavallo che salta verso il cielo; l’installazione permanente realizzata da Calcagnini e collocata in situ lo scorso anno nell’ambito delle iniziative Conserva Il Paesaggio promosse dal Resort. “Ho realizzato il cuore circa un anno fa ma nella terra argillosa di questi calanchi le piantine si sviluppano lentamente e hanno bisogno di cure continue - spiega l’artista - da poco con la primavera il verde è cresciuto vivificando un calanco destinato altrimenti ad essere incolto: è un cuore pulsante che ci mostra la bellezza di ogni angolo di natura, anche del più impervio; è il battito della terra che sente l’uomo prendersi cura di lei…”--- Pittore e scultore, Gianni Calcagnini, reduce da esperienze in Messico, Spagna, Iran e Stati Uniti, sperimenta ogni giorno con la natura, suo interlocutore preferito. L’artista nativo di Luca (Fano, Pu) da tempo interviene con la sua arte nel paesaggio che lo circonda, nei pressi di Mondaino (Rn), dove vive e lavora, e nell’Oasi de “La Badia”, all’interno della Tenuta Ss. Giacomo e Filippo: trecentosessanta ettari a coltivazione biologica in un ambiente incontaminato caratterizzato da colline marnoso-argillose, boschi, pianure fluviali e maestose querce secolari. Simbolo universale, il cuore si inserisce felicemente nel panorama; segno tra i segni tracciati dalle colture dell’uomo, mette in risalto il suo legame ancestrale con la terra. Calcagnini ricerca continuamente questo dialogo e come già nella bella opera Gaia (1995), figura di donna “arata” sulla collina di Mondaino, il grande cuore è un messaggio per tutti e sottolinea come l’amore per la madre Terra non debba mai abbandonarci. Così spiega Calcagnini in un’intervista con Luigi Del Vecchio: “... Sono inquieto. Odio la guerra, i contrasti, la distruzione. Rivendico il protagonismo dell’uomo ma in senso positivo, creativo, associativo. Nella mia diaspora personale con gli avvenimenti negativi del quotidiano, tendo a proteggere gli amici, le persone che stimo, all’interno di un rapporto con la natura che ritengo non solo ideale, ma possibile”. La Tenuta Ss. Giacomo e Filippo è un luogo perfetto per l’arte di Calcagnini. In questo sito meraviglioso sottoposto a salvaguardia ambientale (sotto tutela del Sic della Provincia di Pesaro e Urbino), l’azienda Urbino Agricola tramanda e rinnova continuamente la tradizione rinascimentale delle colture e la filosofia della famiglia Bruscoli, proprietari della Tenuta, è da sempre la valorizzazione del territorio nel rispetto dell’ambiente e delle sue radici storiche; a questo si aggiunge la volontà di promuovere un’area così importante per la comunità attraverso il prezioso connubio tra Natura, Cultura e Arte, che consente di raccontare come l´intervento rispettoso dell´uomo sull´ecosistema possa essere fonte di arricchimento e sviluppo continui. --- Gianni Calcagnini detto Giannino nasce il 28 Gennaio 1943, in pieno conflitto bellico, a Luca, una piccola frazione di Fano in provincia di Pesaro-urbino. Ha solo 16 anni quando parte per la Svizzera iniziando il suo viaggio itinerante per il mondo. Dopo due lustri rientra a Pesaro, fissa la residenza, lavora, ed ormai trentenne espone per la prima volta presso la Sala Laurana della sua città. Ma ogni volta che il lavoro diventa routine riemerge l’inquietudine, la curiosità inesauribile per la vita che lo circonda, per i paesi più lontani, per esperienze che ritiene indispensabili. E così nel 1978 è di nuovo in partenza. Si trasferisce a Birgiant in Iran dove non manca di approfondire la conoscenza di usi e costumi locali. Nel 1990 ecco la grande svolta ideale della vita, si trasferisce a Mondaino (Rn) dove, insieme a scultura e pittura si occupa di agricoltura biologica e conservazione del territorio. Ma l’ansia di libertà e di conoscenza non è domata. E Gianni riparte ancora una, dieci e cento volte. Nel 1993 è spesso in Spagna, in particolare a Madrid dove espone le sue opere; nel 1995 non sfugge al richiamo di un paese sud-americano, il Messico. Al ritorno realizza una delle sue più significative opere di Land Art, Gaia, una figura di donna di notevoli dimensioni (m120x180). L’ultimo viaggio importante risale al1996. Il grande sogno di una lunga esperienza negli Usa si realizza. Ne resta profondamente colpito. Ora l’artista investe la propria arte in sculture di grande dimensioni e pensa sempre più alle opere come espressioni appaganti del proprio io. Il 2012 lo ha visto impegnato nella realizzazione della monumentale scultura-installazione Il Pensiero è più veloce dell’Azione nella Tenuta Ss. Giacomo e Filippo. Attualmente vive e lavora a Mondaino (Rn). Info: Tenuta Ss. Giacomo e Filippo - Urbino Resort - Via San Giacomo in Foglia 7 Loc. Pantiere - 61029 Urbino - T +39 0722 580305 - F +39 0722 580798 - www.Tenutasantigiacomoefilippo.it - info@urbinoresort.It |
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ROMA (GALLERIA IPER URANIUM, VIA DEI BANCHI NUOVI, 58): GIAN LUCA GENTILI GUERREROS Y DIABLOS A CURA DI STEFANIA VALENTE – FINO AL 20 GIUGNO |
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Prima personale nella capitale di Gian Luca Gentili, architetto, docente, artista, che si esprime utilizzando il segno e il gesto nelle sua modalità primaria I bambini, quando disegnano, con pochi tratti semplici ed essenziali, comunicano le loro emozioni. Esprimendosi con spontaneità, raffigurano mondi fantastici, fiabeschi. Non distinguono tra fantasia e realtà, tra gioco e creatività. Poi, crescendo, questo lato irrazionale, sincero, si perde, non sempre viene integrato con il pensiero razionale. Contrariamente a questa tendenza, Gian Luca Gentili - personaggio eclettico e ribelle, conosciuto nell’entourage romano soprattutto come interior designer - non ha mai del tutto soffocato l’indole del puer, che lascia emerge principalmente quando dipinge con uno spirito liberatorio, riportando in auge l’energia creativa, ludica e nichilista delle Avanguardie del Novecento. Il suo ultimo progetto artistico “Guerreros y diablos” viene presentato, dall’11 al 20 giugno 2013, nella galleria Galleria Iper Uranium: prima personale nella capitale di questo “outsider” del mondo dell’arte che utilizza il gesto e il segno nelle sua modalità primaria come già si espressero a suo tempo Klee, Pollok, Picasso e Mirò. La mostra, a cura di Stefania Valente (il cui titolo in spagnolo vuole essere un omaggio alla cultura istintiva di quel paese) propone 17 dipinti realizzati su diversi supporti – tela, legno e carta – rappresentativi di un linguaggio di rottura - ironico, sintetico, immediato - che possiede la stessa forza espressiva delle forme più istintive dell’arte moderna, dai Fauve al Cavaliere Azzurro, dal Cubismo, all’Espressionismo astratto. Protagonisti del ciclo due soggetti: i “Guerrieri”, figura archetipa che esprime qualità positive come vitalità, combattività, energia fisica e mentale e, all’opposto, i “Diavoli” - personaggi identificabili dalle loro corna (mera citazione del Guernica di Picasso) - evocativi del lato oscuro, misterioso della psiche umana. Lavori dominati da colori forti e contrastanti, pregni di effetti luminosi (in cui ricorrono molti elementi grafici come pin-up, teschi, fiori e continui rimandi agli anni Settanta, mondo a cui Gentili guarda con un po’ di nostalgia) che si configurano come una evoluzione stilistica del Graffitismo Anni Ottanta, affini per certi versi a più recenti tendenze, dalla Street art alla Wild figuration (corrente newyorkese che prende spunti, come l’architetto romano, dal mondo del fumetto e della grafica oltre che dalla cultura pop e underground). Una ricerca visiva che ha origine dalla passione praticata da questo architetto-artista, il Surf – i suoi guerrieri e guerriere sono infatti dei surfisti - tramite cui, qualche tempo fa, recuperò la sua essenza selvaggia e, con essa, anche la sua voglia di esprimersi attraverso la prassi artistica. Interior designer, docente, artista. Il percorso artistico di Gian Luca Gentili s’interseca con quello della sua attività principale di architetto. Dopo la laurea e l’abilitazione alla professione, nel corso degli anni partecipa a numerosi concorsi pubblici (Concorso Internazionale di Architettura “New York Central Park” e quello di “Ampliamento del Museo El Prado” di Madrid) ed espone presso importanti musei italiani (Palazzo delle Esposizioni e Ruspoli). Come Interior designer, si occupa prevalentemente della riqualificazione di ristoranti, wine bar, discoteche e negozi della capitale, città in cui è nato e dove ancora risiede e lavora. Nel frattempo intraprende l’attività di insegnamento: dal 1997 presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e dal 2011, all’Accademia di Belle Arti Rufa di Roma. Nel 2006, avvicinandosi al mondo del Surf, riscopre il suo amore per l’arte e inizia a dipingere con una certa assiduità. Info: Galleria Iper Uranium - Via dei Banchi Nuovi, 58, Roma (366-4920837) |
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CAMMINAPARCHI 2013-2014: ESCURSIONI PER TUTTI I GUSTI - A PIEDI E A CAVALLO, CON LE CIASPOLE O PASSEGGIANDO - OTTANTA OPPORTUNITÀ PER VIVERE DA VICINO I PARCHI DELL’EMILIA OCCIDENTALE
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Immergersi nell’ambiente dei parchi, conoscerne la natura e le sue variazioni stagionali, percorrere i sentieri a piedi, con le ciaspole se c’è neve, o a cavallo, alla scoperta di luoghi suggestivi e paesaggi mozzafiato. E’ un invito al turista e al visitatore a visitare i Parchi dell’Emilia Occidentale quello lanciato oggi dalla Provincia di Parma, un richiamo agli amanti dell’Appennino e delle sue vette, a chi preferisce la dolcezza delle colline o i paesaggi fluviali, a vivere da dentro queste terre rigogliose e bellissime. “Venite numerosi, la natura è ancora più verde” dice Agostino Maggiali presidente dell’Ente Gestione Parchi dell’Emilia Occidentale e assessore provinciale al Turismo e Parchi che questa mattina ha presentato “Camminaparchi 2013-2014”, il calendario delle escursioni messe a disposizione dal nuovo ente che ha unificato la gestione di cinque storiche realtà di questa fetta di regione: i Parchi dei Boschi di Carrega, dei Cento Laghi, dello Stirone e del Piacenziano, quello Fluviale del Taro e Fluviale del Trebbia. “Insieme – ha spiegato l’assessore - riusciamo a creare un’offerta molto interessante che si compone della varietà di elementi dell’arte, della cultura, della storia, di cui è ricco il territorio delle province di Parma e Piacenza. “Camminaparchi” raccoglie ben 80 proposte, tutte con guida escursionistica, rivolte a diverse fasce di fruitori: da escursioni della durata di diverse ore, adatte ad un pubblico bene allenato, a percorsi più brevi o con meno dislivello, a iniziative e attività studiate appositamente per famiglie o per bambini, a visite arricchite da contenuti scientifici ed educativi. “La maggior parte sono a piedi ma la novità introdotta sono le gite a cavallo e il fatto che ogni appuntamento è abbinato anche a eventi che si svolgono nei luoghi delle escursioni. L’idea è quella di valorizzare un territorio attraverso la professionalità di guide che lo fanno conoscere” ha sottolineato Marco Rossi responsabile settore Turismo, Cultura, Comunicazione, Marketing territoriale della Macroarea presente all’incontro con Barbara Vernizzi e Enrica Montanini che hanno seguito il progetto Camminaparchi. Fresco della nomina al Parco dello Stirone, il neo assessore al Turismo del Comune di Fidenza Luca Talignani ha espresso la propria intenzione di riaccendere l’attenzione sul Parco fluviale. “Dobbiamo ripartire da lì per riaccendere il turismo e costruire un’offerta che sia di interesse per i numerosi clienti del Fidenza Village”. “Questa iniziativa è un bel modo per rivalutare l’Appennino - ha spiegato Giancarlo Cobianchi vicesindaco di Tizzano - Ci aspettiamo tanti turisti, la viabilità è a posto e siamo pronti per riceverli”. Per Marco Cattani, assessore al Turismo di Corniglio, che ha dato una dimostrazione pratica di quello che è possibile fare nel Parmense, venendo all’incontro a Parma in bicicletta, occorre “mettere in pratica la politica delle 3 A: accogliente, accessibile, accattivante. Abbiamo un prodotto di eccellenza, versatile e un’offerta poliedrica per tutti i gusti”. “Camminaparchi” offre dunque proposte per chi ama scoprire le bellezze naturali più selvagge e incontaminate, ma anche per coloro che prediligono itinerari tematici dedicati alla storia, alla cultura, alla geologia, al paesaggio e ai prodotti tipici. Non mancano suggestive escursioni serali e notturne – ben 17 - per godere dei magici colori del crepuscolo o inoltrarsi nel fitto di un bosco o nei dolci pendii collinari al chiarore della luna piena e osservare, nel silenzio della natura, il cielo stellato. E’ possibile scaricare il file del depliant dai portali www.Parchi.parma.it oppure www.Parks.it; oppure richiedere l’invio gratuito al numero 0521 880363 o attraverso l’indirizzo b.Vernizzi@parchiemiliaoccidentale.it. --- Sabato 15 Giugno- Parco Fluviale del Taro Parc-orientamento: alla ricerca dei tesori del Parco del Taro Escursione con bussola e cartina: un gioco da ragazzi! Orientamento e caccia al tesoro!!! Il tesoro è l´ambiente che ci circonda: le farfalle, le essenze nutrici ed i diversi ambienti della conoide fluviale. Lungo il percorso impareremo a leggere i segnali del bosco e dell´ambiente circostante, coglieremo la corrispondenza tra una mappa e la realtà e cominceremo ad usare gli strumenti utili come la bussola e la cartina. L´escursione terminerà con un gioco finale di orientamento, organizzato in collaborazione dagli esperti di Uisp, una caccia al tesoro nel bosco durante la quale i partecipanti dovranno mettere in pratica le informazioni raccolte durante il pomeriggio. Adatta a bambini e famiglie. Ritrovo e partenza: Loc. Oppiano (Comune di Collecchio- Pr), presso la Chiesa, ore 16.00. Guida: Lara Lori in collaborazione con Uisp Comitato di Parma. Costo a persona: 10,00 Euro adulti, 5,00 Euro ragazzi (7-14 anni) Prenotazione obbligatoria: Lara Lori cell. 339.4681498 – e-mail: lara.Lori07@libero.it - sito internet: www.Terre-emerse.it. --- Sabato 15 Giugno- Parco Regionale dei Boschi di Carrega Nel Bosco delle stelle Viaggio tra scienza e mitologia osservando le luci del cielo e del bosco. Passeggiata notturna per famiglie alla ricerca delle luci naturali del bosco: lucciole e stelle. Dopo una breve passeggiata nel bosco alla ricerca delle lucciole, si raggiungerà un punto aperto da dove poter vedere con comodità il cielo stellato. Con le torce spente, accomodati su dei panni stesi a terra, nel silenzio animato del bosco di notte, i partecipanti potranno stare con il naso in sù ad osservare e riconoscere le costellazioni ascoltando miti e leggende ad esse legate. Ritrovo e partenza: Parco Boschi di Carrega, c/o Centro Visite Levati (Comune di Sala Baganza- Pr), Ritrovo: Ore 21.00- partenza: ore 21.30 Organizzata da: Esperta s.R.l. - Guida: Emanuele Fior Costo a persona: 10,00 Euro per partecipanti singoli; 20,00 Euro per ogni famiglia con 1 bambino, 5,00 Euro per i bambini aggiuntivi Prenotazione obbligatoria: Esperta srl Tel. 0521-803017 / cell 347-4018157 ---- Sabato 15 e Domenica 16 Giugno- Parco Regionale dei Cento Laghi Alta via dei parchi: lo spettacolo della natura Due giornate alla scoperta dell’Alta Via dei Parchi, nel suo tratto in Alta Val Cedra, nel Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma. Due suggestive escursioni gratuite tra Laghi glaciali e panorami mozzafiato, e, in più, eventi, spettacoli, laboratori per scoprire la magia della natura. Sabato 15 giugno ore 10.00 Prato Spilla- “Un Anello sull’Alta Via dei Parchi” Escursione guidata gratuita con la Guida Ambientale Escursionistica Monica Valenti, alla scoperta dei due principali Laghi di origine glaciale compresi nel Parco: Lago Ballano e Lago Verde. Ritrovo e partenza: Prato Spilla, ore 9.45. Nformazioni e prenotazioni obbligatorie: Monica Valenti cell. 348 8224846. Ore 16.00 Prato Spilla “Suono Sapiens”, Concertonatura, laboratorio musicale con materiali di natura, a cura di Giovanni Mocchi e Maria Carla Zitta. Circondati di strumenti sonori e musicali provenienti dai popoli allo stato di Natura, dalle fogge inusitate e dalle sonorità più strane, tutti insieme daremo vita ad un concerto laboratorio di musica della preistoria e della Natura, attraverso la manipolazione collettiva dei materiali naturali dai quali nascono suoni incredibili. Domenica 16 giugno Ore 10.00 Prato Spilla “Segni di antichi ghiacciai lungo l’Alta Via dei Parchi” Escursione gratuita accompagnati dalla Guida Ambientale Escursionistica Antonio Rinaldi alla scoperta dei laghi di origine glaciale che costellano l’Alta Val Cedra e questa sezione di Alta Via dei Parchi, Ritrovo: Prato Spilla, ore 9.45 Informazioni e prenotazioni obbligatorie: Antonio Rinaldi cell. 3288116651 e-mail: antonio.Rinaldi.76@gmail.com Ore 15.30 Prato Spilla - spettacolo di Teatro in Natura, interazione teatrale con i partecipanti sulle interazioni tra cammino- natura- cultura e spiritualità, dal titolo “Out of The Blue”, a cura di Uot (Unità di Organizzazione Teatrale). Sabato 15 e Domenica 16 Giugno- Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano A cavallo tra natura e storia Escursione a cavallo nell’ “antico mare padano” tra la natura dell’ambiente fluviale e suggestivi borghi medievali. Ritrovo e partenza: Sabato: Loc. San Nicomede, 84 (Comune di Salsomaggiore Terme- Pr) c/o Azienda Agrituristica Le Cascatelle, ore 9.00 Organizzata da: Explore. Dream. Ride. Cavalli & Turismo. Guida: Veronica Martinelli. Prenotazione obbligatoria: Explore. Dream. Ride, tel. 0521 603127 – cell. 339 3620249- e-mail: info@exploredreamride.Com --- La Regione Emilia-romagna ha riorganizzato il sistema delle Aree naturali protette e dei Siti della Rete Natura 2000, suddividendo il territorio regionale in cinque grandi aree geografiche. L‘ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia Occidentale, è appunto la struttura amministrativa cui è stata affidata la gestione coordinata dei cinque Parchi regionali presenti nelle Province di Parma e Piacenza: Parco dei Boschi di Carrega, Parco Fluviale del Taro, Parco delle Valli del Cedra e del Parma, Parco dello Stirone e del Piacenziano, Parco Fluviale del Trebbia. Un ricco e variegato mosaico di habitat, ambienti, paesaggi, culture e storie; dalla pianura, alla media collina, fino alla montagna caratterizzano questo vasto territorio. Paesaggi agricoli, piccoli borghi, specie animali rare e preziose, ambienti fluviali, boschi e foreste, sono gli elementi costituenti di questo sistema ambientale, nel quale la presenza dell’uomo è, in diversa misura, una ricchezza e un valore e non solo una minaccia. In questo complesso tessuto si innestano le specificità dei singoli Parchi che, con le loro peculiarità, arricchiscono l’intero sistema che può contare su numerosi e diversi ambienti, strutture turistiche, edifici storici, musei e centri visita, che rappresentano gli ideali punti di partenza per scoprire il ricco e complesso “mondo” dei Parchi |
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COSENZA (GALLERIA PROVINCIALE SANTA CHIARA): ART IN PROGRESS. CANTIERI DEL CONTEMPORANEO PRESENTA THE URBAN SUPERSTAR SHOW -
VENERDI 14 GIUGNO 2013 ORE 19.00
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Cosenza, si inaugura venerdì 14 giugno la quinta edizione del festival d’arte pop surrealista The Urban Superstar Show curato da David Vecchiato, nell’ambito della seconda edizione del progetto Art In progress promosso dalla Provincia di Cosenza, in partenariato con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e il Comune di Marano Principato, in collaborazione con il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, il Parco Nazionale della Sila e l’Agenzia di mobilità transnazionale Euroform Rfs. Per questa nuova edizione, Urban Superstar presenterà due mostre: la prima City of the Woman che, partendo dal lavoro di Andrea Pazienza per l’omonimo film di Fellini, approda ad una nuova immagine di donna, figlia della cultura pop e underground e fa di Cosenza, appunto, la nuova città delle Donne. La seconda mostra Suggestivism – The New Horizon, curata da Nathan Spoor, racconta attraverso 32 firme della giovanissima arte contemporanea i nuovi traguardi della corrente pop surrealista. Entrambe le esposizioni, dunque, si pongono come un’antologia ancora da scrivere, dove lo scopo principale è quello di fornire gli strumenti necessari per migliorare la propria condizione culturale e sociale. L’ inaugurazione sarà accompagnata, a partire dalle 21.00, presso il Chiostro di Santa Chiara, dalla video performance Canzoni Invisibili, liberamente ispirata ai titoli di 10 opere di Italo Calvino e nata dalla collaborazione di Lagash, bassista dei Marlene Kuntz, e Sinatti. L’articolato progetto, mira a creare nuove sinergie e nuove forme di interpretazione, coinvolgendo artisti, musicisti e illustratori, ed è realizzato con la Partnership di Moleskine e Letterature Festival Internazionale di Roma |
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COSENZA (MUSEO DEI BRETTII E DEGLI ENOTRI): ART IN PROGRESS - MOSTRA ARTE=VITA DA VITO ACCONCI A MATTEO BASILÈ - 15 GIUGNO/19 LUGLIO |
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Sarà presentata al pubblico sabato 15 giugno la Mostra Arte&vita, ovvero una vita vissuta ad arte, a cura di Dores Sacquegna, che rappresenta uno degli appuntamenti di maggior pregio all’interno del progetto “Art in progress. Cantieri del Contemporaneo”, promossa dalla Provincia di Cosenza, in partenariato con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e il Comune di Marano Principato, in collaborazione con il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, il Parco Nazionale della Sila e l’Agenzia di mobilità transnazionale Euroform Rfs, e giunto alla sua seconda edizione. L’esposizione segue l’ambizioso intento di ricercare e perseguire l’arte in ogni sua forma, nella vita comune, negli spazi conosciuti e negli episodi della quotidianità. Prendendo spunto dalle seconde avanguardie artistiche, e cercando di immettere e coinvolgere codici semiotici e segni diversi tra loro come la gestualità e il linguaggio. La mostra vuole creare un ponte virtuale tra l’America degli anni ’40 e lo spazio contemporaneo cosentino. Fra un’arte appena passata ed un’arte in divenire strettamente connessa alla vita. L’avanguardia americana, parte dall’ideologia del quotidiano come linguaggio comune di tanti artisti che prendono spunto dalla questo humus per creare il loro immaginario collettivo. E’ proprio dalla vita vera che nasce l’arte più intensa ed immediata. L’interazione con il pubblico e l’apertura verso altre rappresentazioni artistiche e il dialogo costante tra le opere e lo spazio che le circonda, rendono questa mostra unica nel suo genere. Espongono: Ugo Nespolo, Vito Acconci, Xiao Lu, Living Theatre, Maria Luisa Imperiali, Astolfo Funes, Matteo Basilé, Giovanni Albanese, performance live di Massimiliano Manieri. L’apertura della mostra sarà accompagnata dalla performance musicale I sogni di Fellini, con letture di Francesca Beggio. A seguire Cage On Air – Arte Sonora negli spazi urbani performance di Minia. La mostra rimarrà aperta fino al 19 luglio da martedì a domenica, dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. |
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UNA SCORPACCIATA D’ARTE A VILNIUS E DINTORNI |
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La fiera internazionale Artvilnius ’13, dal 26 al 30 giugno, è l’occasione giusta per scoprire il meglio della proposta artistica della capitale lituana Vilnius, la capitale della Lituania e suo principale centro artistico e culturale, ospita dal 26 al 30 giugno 2013 la fiera internazionale Artvilnius ’13 (http://www.Artvilnius.com/2013 ) che si terrà presso il Lithuanian Exhibition and Convention Centre Litexpo. Per cinque giorni, oltre 50 importanti gallerie d’arte della Lituania e internazionali danno appuntamento al pubblico di appassionati per presentare le ultime novità della scena artistica contemporanea e introdurre nuovi talenti. La fiera è un ottimo punto di partenza per scoprire una capitale europea dallo spiccato gusto artistico, attraverso un itinerario tematico tra quartieri, gallerie e musei che raccontano la storia dell’arte in Lituania. Punto di partenza ideale è la Città Vecchia dove sbirciare nelle gallerie d’arte che espongono opere di artisti lituani e internazionali contemporanei. Arkos Galerija (http://www.Arkagalerija.lt/ ), ad esempio, gestita dall’Associazione degli Artisti della Lituania, si trova all’interno di un antico monastero: dalla sua apertura nel 1990 ha ospitato oltre 600 mostre e promuove progetti e scambi culturali internazionali. Galerija Vartai (http://www.Galerijavartai.lt/ ) è una delle prime gallerie d’arte private della Lituania: fondata nel 1991, ha giocato un ruolo importante nella vita culturale e artistica del Paese, organizzando non solo mostre ma anche concerti, laboratori e seminari e diventando un luogo d’incontro tra artisti, musicisti e pubblico. Per chi vuole immergersi nello spirito artistico della città, non può mancare una visita a Uzupis, la Repubblica “indipendente” degli artisti situata oltre il fiume Vilnele. Fondata dal poeta, musicista e regista lituano Romas Lileikis nel 1997, è una vera e propria roccaforte degli artisti, dotata di costituzione, di uno stemma e di un presidente. Il quartiere è ricco di botteghe di pittori, ceramisti e scultori e atelier bohemien come la Užupio Galerija (http://www.Uzupiogalerija.lt/index_en.html ): unica nel suo genere, la galleria espone opere realizzate seguendo le antiche tradizioni dell’arte orafa e lavori prodotti con le nuove tecnologie di lavorazione dei metalli. Il Centro di Arte Contemporanea (http://www.Cac.lt/en ) di Vilnius è il più grande museo dedicato all’arte del Xx secolo nei Paesi Baltici, con un ricco programma di mostre, installazioni, performance dal vivo, conferenze e incontri con artisti lituani e stranieri. Il centro ospita la mostra permanente Fluxus Cabinet dove ammirare le opere d’arte dell’artista lituano Jurgis Mačiūnas, fondatore della corrente artistica Fluxus degli anni ’60, e di altri artisti del movimento, tra cui George Maciunas, George Brecht, Dick Higgins, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Ben Vautier, Mieko Shiomi, Henry Flynt, La Monte Young, Yoko Ono, and Ay-o. A venti minuti circa da Vilnius, l’Europos Parkas (Parco d’Europa, http://www.Europosparkas.lt/kt_kalbos/index-it.htm ) ospita oltre 100 sculture su larga scala immerse in un contesto naturale unico di oltre 55 ettari. Realizzate da 33 artisti da tutto il mondo, tra cui spiccano nomi di fama internazionale come Abakanowicz, Openheim, Lewitt, le opere di legno, pietra, cemento armato e metallo sono molto diverse l’una dall’altra e ciascuna racconta una storia o porta con se un significato o un messaggio. Una delle più interessanti è Lnk Infotree, entrata nel Guinness dei Primati: si tratta di un enorme labirinto costruito con oltre 3000 televisioni che occupa una superficie di 3 ettari. Info: Ufficio del turismo della Lituania in Italia c/o Aigo - tel. 02/39304859 - info.Lituania@aigo.it - http://www.Lithuania.travel |
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