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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Luglio 2013
ATTACCHI INFORMATICI: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA SANZIONI PIÙ SEVERE A LIVELLO UE  
 
Strasburgo, 8 luglio 2013 - I criminali informatici dovranno affrontare pene più severe in Europa, secondo le nuove regole approvate giovedì dal Parlamento. La direttiva, già informalmente concordato con gli Stati membri, si propone inoltre di agevolare la prevenzione e aumentare la cooperazione di polizia e giudiziaria in questo settore. In caso di un attacco informatico, i paesi dell´Ue dovranno rispondere alle richieste urgenti di aiuto entro otto ore. La proposta di direttiva impone ai paesi Ue di fissare termini massimi di reclusione non inferiori ai due anni per i reati di accesso illecito o interferenza illecita a sistemi di informazione, interferenza illecita a dati, intercettazione illecita di comunicazioni o produzione/vendita intenzionale di strumenti usati per perpetrare tali reati. I "casi minori" sono esclusi dalla direttiva e spetta a ogni singolo Stato membro stabilire cosa costituisce un caso di minore gravità. "Botnet" - Il testo stabilisce una pena di almeno tre anni di reclusione per l´utilizzo di "botnet", ossia lo stadio in cui si stabilisce il controllo a distanza di un numero rilevante di computer infettandoli con software maligni. Attacchi a infrastrutture critiche - Gli attacchi ai danni di "infrastrutture critiche", come ad esempio gli impianti energetici, le reti di trasporto e le reti governative, possono portare a una condanna a cinque anni di carcere. Lo stesso vale se un attacco è commesso da un´organizzazione criminale o se provoca gravi danni. Termine di otto ore per richieste urgenti - I punti di contatto designati dagli Stati membri saranno tenuti a rispondere entro otto ore alle richieste urgenti di aiuto in caso di attacchi informatici, in modo da rendere la cooperazione di polizia più efficace. Responsabilità delle persone giuridiche - Le persone giuridiche, come le imprese, sarebbero responsabili dei reati commessi a loro vantaggio (ad esempio, per l´assunzione di un hacker per ottenere l´accesso al database di un concorrente). Le sanzioni potrebbero includere l´esclusione dal godimento di benefici pubblici o la chiusura degli stabilimenti. Prossime tappe - Il testo, approvato con 541 voti favorevoli, 91 contrari e 9 astensioni, dovrebbe essere adottato formalmente a breve dal Consiglio. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepirla nel diritto nazionale.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, DOMANDE E RISPOSTE: LA DIRETTIVA RELATIVA AGLI ATTACCHI CONTRO I SISTEMI DI INFORMAZIONE  
 
Strasburgo, 8 luglio 2013 - 1. Qual è il problema da affrontare? Negli ultimi anni, il numero di attacchi contro i sistemi di informazione (sistemi It) - o, in parole comuni, entrando nella illegale o la manomissione dei sistemi informativi - è aumentato costantemente in Europa. Inoltre, gli attacchi sconosciuti grandi e pericolosi contro i sistemi informativi delle aziende, come ad esempio le banche, il settore pubblico e anche i militari, sono stati osservati negli Stati membri e di altri paesi. Nuove preoccupazioni, come la massiccia diffusione di software dannoso creare le botnet - reti di computer infetti che possono essere controllati a distanza, di mettere in scena di grandi dimensioni, attacchi coordinati - sono emerse. 2. Che cos´è una botnet? Il termine botnet indica una rete di computer che sono stati infettati da software maligni (virus informatici). Tale rete di computer compromessi ("zombie") può essere attivata per eseguire azioni specifiche, come gli attacchi contro i sistemi di informazione (attacchi informatici). Questi "zombie" possono essere controllati - spesso senza la conoscenza degli utenti dei computer - da un altro computer. Questo computer ´controllo´ è anche conosciuto come il ´centro di comando e controllo´. Le persone che controllano questo centro sono tra i colpevoli, come usano i computer compromessi per lanciare attacchi contro i sistemi di informazione. E ´molto difficile rintracciare i colpevoli, come i computer che compongono la botnet e che effettuano l´attacco, potrebbero trovarsi altrove che l´autore del reato stesso. 3. Come funziona? Tabelle disponibili in Pdf o Word Processed - In una fase preparatoria di un cyber-criminale acquista o produce software maligni; Questo software viene installato su un computer che diventa il ´centro di comando e controllo´ ed è set-up per l´hacker di controllare in remoto altri computer attraverso il malware; Una volta installato il programma bot trasforma il computer vittima in uno zombie´´´´ che è in grado di infettare più computer e li trasformano in altre´´ zombie´´; tutti ´zombie´ insieme formano una botnet; Una volta che i bot si collegano zombie per controllori; I criminali informatici di prendere il controllo e il comando dei server; A questo punto si possono inviare comandi agli zombie; Gli zombie saranno eseguiti i comandi contro obiettivi. 4. Qual è l´obiettivo degli attacchi informatici? Gli obiettivi di base possono essere variati. Attacchi possono avere obiettivi criminali o possono essere usati come uno dei mezzi in una campagna di esercitare una pressione maggiore. Attacchi spesso comprendono uno o più dei seguenti elementi: Deviare denaro da conti bancari e di rubare informazioni finanziarie sensibili Estorsione : i criminali sbloccare solo i computer, dopo le vittime pagano una certa quantità di denaro per i controllori della botnet; Fini Sabotage : disabilitazione (critico) le infrastrutture, come ad esempio un sistema di sicurezza, o di commettere un altro reato, o in relazione ad un atto terroristico; Esercitando pressioni illecite su uno Stato o di una organizzazione. Questa pressione può avere diversi obiettivi. In alcuni casi, la pressione viene esercitata con mezzi illegali: ci sono un certo numero di casi documentati in cui i virus hanno attaccato siti relativi ad alcuni movimenti politici, o tentato di far fuori i siti e server di governi. Pressione economica su una società può essere esercitata attraverso, ad esempio, l´uso di e-mail contenenti malware. Questi possono anche essere utilizzati per minare la reputazione di un concorrente. Informazioni illegali raccolta / spiare le attività . Information and Communication Technologies (Ict) sono sempre più utilizzati a fini di raccolta di informazioni, la creazione di reti di sorveglianza di irruzione nei sistemi informatici di concorrenti economici, o avversari politici. Una forte tendenza verso un maggior coinvolgimento della criminalità organizzata negli attentati è stato osservato; gruppi di criminalità organizzata possono, per esempio gli hacker di noleggio o di altri specialisti informatici per condurre un attacco specifico. Un attacco su larga scala può essere lanciato contro un infrastrutture critiche di informazione di per esempio un istituto finanziario, seguito da un messaggio che l´istituto di credito è tenuto a pagare un riscatto per l´attacco a cessare. Sono state osservate le reti di più di un milione di computer collegati tra loro da un centro di comando e controllo, e i danni provocati da un attacco coordinato tramite l´uso di tale rete può essere considerevole 5. Cosa c´è di nuovo nella direttiva? (rispetto alla precedente decisione quadro relativa agli attacchi contro i sistemi di informazione 2005/222/Gai) La direttiva prevede la penalizzazione di accesso illecito, all´integrità di un sistema e di interferenza illecita di dati - e introduce i seguenti nuovi elementi: Penalizzazione dell´uso di strumenti (come ad esempio software maligni - per esempio "botnet" - o le password del computer ingiustamente ottenuti) per aver commesso i reati; Introduzione di ´intercettazione illegale´ dei sistemi informativi come un reato; Miglioramento della giustizia / Cooperazione di polizia criminale europea rafforzamento della struttura esistente di 24/7 i punti di contatto, tra cui l´obbligo di rispondere entro 8 ore alla richiesta urgente e; Compreso l´obbligo di raccogliere dati statistici di base sui crimini informatici. Inoltre, la direttiva alza il livello di sanzioni penali ad una pena detentiva massima di almeno due anni. Istigazione, favoreggiamento, complicità e tentativo di tali reati sarà penalizzato pure. La direttiva pone anche il livello delle sanzioni penali di reati commessi sotto, nel quadro di un´organizzazione criminale (pena massima di almeno cinque anni) e aggiunge nuove circostanze aggravanti: W uando un numero significativo di sistemi informativi sono stati colpiti attraverso l´uso di un utensile (´ad esempio botnet´) (pena massima di almeno tre anni); W gallina causando gravi danni (pena massima di almeno cinque anni); Quando commesso contro un sistema di informazione infrastrutture critiche (pena massima di almeno cinque anni). Link utili Dichiarazione del Commissario Malmström Di Cecilia Malmström sito Seguire commissario Malmström su Twitter Dg Affari interni sito web Segui Dg Affari interni su Twitter Allegato Botnet indica una rete di computer che sono stati infettati da software maligni (virus informatici). Tale rete di computer compromessi ("zombie") può essere attivata per eseguire azioni specifiche, come gli attacchi contro i sistemi di informazione (attacchi informatici). Questi "zombie" possono essere controllati - spesso senza la conoscenza degli utenti dei computer - da un altro computer. Questo computer ´controllo´ è anche conosciuto come il ´centro di comando e controllo´. Delle persone che controllano questo centro sono tra i colpevoli, come usano i computer compromessi per lanciare attacchi contro i sistemi di informazione. E ´molto difficile rintracciare i colpevoli, come i computer che compongono la botnet e che effettuano l´attacco, potrebbero trovarsi altrove che l´autore del reato stesso. Capacità Bot è il numero di computer in un dato botnet. Denial-of-service (Dos) - un attacco Denial of Service è un atto di rendere una risorsa del computer (ad esempio un sito web o servizio Internet) non disponibile per i suoi utenti previsti. Il server contattato o pagina web si mostreranno come "non disponibile" per i suoi utenti. Il risultato di un simile attacco potrebbe, per esempio, rendere i sistemi di pagamento online non operativo, causando perdite per i suoi utenti. Information System è un qualsiasi dispositivo o sistema di dispositivi interconnessi o relativi, una o più delle quali, in base ad un programma, svolge un trattamento automatico di dati informatici, nonché i dati informatici immagazzinati, trattati, estratti o trasmessi dagli stessi ai fini della loro funzionamento, uso, protezione e manutenzione. Un esempio di questo è un computer o un server. Illegale interferenza del sistema è l´intenzionale di ostacolare gravemente o interrompere il funzionamento di un sistema di informazione mediante l´immissione, la trasmissione, il danneggiamento, la cancellazione, il deterioramento, l´alterazione, la soppressione di dati o rendere inaccessibili computer, che è punito come reato se compiuto senza diritto, almeno per i casi che non sono minori (come definito nella decisione quadro 2005/222/Gai). Interferenza illecita dei dati è l´atto intenzionale di cancellare, danneggiare, deteriorare, alterare, sopprimere o rendere inaccessibili dati informatici in un sistema di informazione, che sia punito come reato se compiuto senza diritto, almeno per i casi che non sono minori (come definito nel la decisione quadro 2005/222/Gai). Grandi attacchi sono gli attacchi che possono sia essere svolte da grandi botnet, o attacchi che causano danni considerevoli, ad esempio in termini di servizi interrotti sistema, costi finanziari, perdita di dati personali, ecc. Il danno causato dal attacco può avere un impatto importante sul funzionamento del bersaglio stesso, e / o influenzare suo ambiente di lavoro. In questo contesto, una botnet ´grande´ sarà capito di avere la capacità di causare gravi danni. E ´difficile definire le botnet in termini di dimensioni, ma la più grande botnet assistito sono state stimate tra 40.000 a 100.000 connessioni (cioè computer infettati) per ogni intervallo di tempo di 24 ore. Malware è un software per computer progettato per infiltrarsi o danneggiare un computer senza il consenso del proprietario. E ´distribuito attraverso una varietà di mezzi (e-mail, virus informatici, e botnet). L´intenzione è di ottenere i dati (password, codici), in modo fraudolento, o di integrare il computer in una rete di computer destinato ad essere utilizzato per azioni criminali. Il phishing è un messaggio di posta elettronica che convince gli utenti finali a rivelare dati confidenziali tramite siti che imitano i siti di aziende in buona fede (ad esempio siti web delle banche). Lo spam è i messaggi elettronici inviati in gran numero per gli utenti di internet senza il loro consenso. Questi messaggi elettronici non richiesti sono in genere di natura commerciale. Lo spam è l´equivalente elettronico di riempimento buche delle lettere con materiali pubblicitari che non sono stati richiesti dai loro destinatari. Lo spyware è un software che viene installato sul computer di un utente a sua insaputa. Tale software trasmette informazioni sull´utente e le sue abitudini volta connesso a Internet. Le informazioni raccolte in questo modo di solito è destinato all´uso da parte degli inserzionisti.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL VICE PRESIDENTE NEELIE KROES "SULLE CONSEGUENZE DI VIVERE IN UN´EPOCA DI INFORMAZIONE TOTALE" DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI PARTENARIATO EUROPEO NUBE, TALLIN, ESTONIA.  
 
Bruxelles, 8 luglio, 2013 – “ Viviamo in un´epoca di informazione totale. È una rivoluzione di dati. Qualunque cosa tu lo chiami, ha molte conseguenze. E comprende una vasta gamma di questioni politiche, all´interno del portafoglio del digitale, e al di fuori di esso. Politiche di dati aperti per la protezione dei dati, dalla sicurezza informatica spionaggio. Questa rivoluzione va al cuore del lavoro del partenariato Nube europea. Il cloud computing ci aiuta a trarre vantaggio dalla rivoluzione dei dati ed è un dono per la nostra economia. Ma dipende da due cose, più di ogni altra cosa: Efficienza attraverso scala. E Fidati che i dati sono memorizzati in modo sicuro. In primo luogo, se i servizi cloud sono negati scala, diventano più costosi. Per esempio, se i singoli paesi lavorano disgiuntamente su nuvole nazionali distinti, allora il potenziale è perso. In questo gioco, l´ambizione non può fermarsi alle frontiere. E questo significa che l´Unione europea ha un ruolo fondamentale: la creazione di scala, e la creazione di legami di cooperazione. Si tratta di dare ai clienti più motivi per utilizzare i servizi cloud e di aiutare i servizi cloud raggiungano la massima scala. Questo è il motivo per cui siamo stati concordare specifiche a livello dell´Ue oggi per il cloud appalti. In secondo luogo, abbiamo bisogno di fiducia. In alcuni casi, naturalmente, può essere legittimo per le autorità di accedere, in una certa misura, l´informazione svolge online, protezione dei bambini e il terrorismo sono buoni esempi. Tale accesso deve essere basata su regole trasparenti di diritto, ed è l´eccezione alla regola. Io voglio parlare di normale attività giorno per giorno. Se le imprese o governi che ritengono di essere spiati, avranno meno motivo di fiducia la nuvola, e sarà cloud provider che alla fine perdere. Perché pagare qualcun altro per contenere i vostri segreti commerciali o altri, se si sospetta o si sa che vengono condivisi contro la tua volontà? Porta anteriore o posteriore - non importa - qualsiasi persona intelligente non vuole che le informazioni condivise a tutti. I clienti potranno agire razionalmente e fornitori saranno perdere una grande opportunità. In questo caso è spesso provider americani che salterà fuori, perché spesso sono i leader in servizi cloud. Il che mi porta ad un´altra conseguenza interessante di recenti accuse. Particolarmente accuse sulla sorveglianza del governo degli Stati Uniti riguardante partner e alleati europei. Se i clienti di cloud europei non possono fidarsi del governo degli Stati Uniti o le loro assicurazioni, allora forse essi non fidarsi cloud provider statunitensi sia. Questa è la mia ipotesi. E se ho ragione poi ci sono molti miliardi conseguenze euro per le aziende americane. Se fossi un cloud provider americano, sarei molto frustrato con il mio governo in questo momento. Non ho un ordine del giorno qui: mi impegno ad aprire i mercati, per i valori liberali, e le opportunità di nuove innovazioni digitali. Eppure, anche io sto pensando due volte circa se esiste una cosa come la parità di condizioni per quanto riguarda la nube. Quindi io dico due cose: Le preoccupazioni per la sicurezza del cloud possono facilmente spingere i politici europei nel mettere garanzie di sicurezza davanti a mercati aperti, con conseguenze per le imprese americane. Privacy non è soltanto un diritto fondamentale, ma può anche essere un vantaggio competitivo. Aziende focalizzate sulla privacy bisogno di iniziare a venire in avanti verso la luce e aiutarli a farlo. Questa sarebbe una società intelligente davvero. E il 2013 è l´anno. Che comprende le società europee che dovrebbero approfittare di interesse a fornire servizi con una migliore tutela della privacy. La nube ha un sacco di potenziale. Ma il potenziale non conta molto in un clima di sfiducia. Utenti europei cloud e, fornitori di cloud americani ei politici devono riflettere attentamente su quello.  
   
   
POLONIA PRIMA A LANCIARE A LIVELLO NAZIONALE IL LAVORO DIGITALE SOTTO L´OMBRELLO EUROPEO  
 
Warsavia, 8 luglio 2013 – “Signore e signori, Grazie per avermi invitato. E grazie per aver partecipato così attivamente alla Grande Coalizione dell´Ue per il lavoro digitale. In realtà questo è una delle prime "coalizioni nazionali" lanciate nell´ambito di tale quadro. E spero che non sarà l´ultimo. Per qualsiasi politico di oggi, la priorità principale ha a che fare con l’ alto tasso di disoccupazione. Troppe persone sono senza lavoro, di cui 5 milioni di giovani. E quelli non sono solo le persone scomparse sul lavoro. Essi mancano nuove opportunità, su come ottenere il proprio posto, di iniziare la propria famiglia. In breve, essi sono mancanti su opportunità di vita. In tale contesto, la promozione delle competenze digitali è essenziale. Aiuta le persone a trovare i posti di lavoro disponibili: e ricordate che, nella nostra epoca digitale, quasi un milione di posti di lavoro Ict rischiano di andare vacanti. Aiuta la nostra competitività economica, garantendo la nostra economia continua a creare posti di lavoro nel futuro. Ed è adatto alle giovani generazioni, di nativi digitali. Non possiamo farlo da soli. Non nella Commissione europea. Nemmeno con i governi nazionali. Ecco perché abbiamo lanciato una coalizione: per lavorare con le autorità pubbliche, i formatori, i servizi per l´impiego, aziende informatiche pubbliche e private e di più. La condivisione e l´adesione è quello che ci serve in Europa - che non voglio vedere la gente solo cercando di proteggere il proprio regno. Questo è un gioco perdente. Quindi io sono entusiasta che la gente da questa coalizione polacco sono alla ricerca verso l´alto e verso l´esterno e l´esecuzione di questo concerto con il Ministero. In primo luogo, siamo in grado di garantire la gente sa che le carriere Ict sono una possibilità di carriera attraenti. Oggi, molti non si rendono nemmeno conto che. Soprattutto, mi dispiace dirlo, le donne. In secondo luogo, hanno bisogno di una formazione di base sulle Tic incorporati nella loro educazione. Perché quelle competenze digitali fondamentali come la lettura e la scrittura - essenziale per quasi tutto il lavoro di oggi, e sicuramente per i lavori Ict. In terzo luogo, hanno bisogno di un posto dove allenarsi. Non solo in qualche università lontano, ma vicino a casa. In quarto luogo, una volta che sono finiti con la loro formazione, i datori di lavoro hanno bisogno di riconoscere e premiare le loro abilità. E, infine, hanno bisogno di essere dove sono i posti di lavoro Ict. Compresa, se è necessario, per passare a un altro paese dell´Ue. E questo dovrebbe essere semplice da fare - dopo tutto, questo è ciò che l´Unione europea è tutto. Questo è un bel lista della spesa. E penso che sia chiaro il motivo per cui abbiamo bisogno di una coalizione per realizzarla. Non possiamo farlo da soli. Ma, per citare un altro determinato a creare posti di lavoro, insieme, sì, possiamo. Già oggi abbiamo decine di impegni per la nostra coalizione. Impegni chiari per nuove piattaforme, nuovi programmi, nuove partnership per aiutarci a colmare questo divario di competenze. Venendo con quegli impegni prende il lavoro. Per prendere l´iniziativa, elaborare nuove idee, trovare nuovi modi di lavorare insieme. Ma in realtà, facendo promesse è la parte facile. Il lavoro più duro è nel loro raggiungimento. Con un impegno a lungo termine di cambiamento concreto. In modo da avere molto a che fare. Abbiamo tutti molto da fare. Ma se lo facciamo bene, i benefici sono enormi. Questo non è solo il milione di posti di lavoro siamo in grado di riempire. Si tratta di tutti i milioni che siamo in grado di creare, se forniamo una Europa digitale. Poiché le Tic in grado di trasformare quasi ogni settore economico, dai trasporti alla televisione. Dalle grandi aziende che possono utilizzare le Tic per diventare più connesso, più competitivo, più produttivi. Per i più piccoli, imprenditori web più innovativi. E tra tutti. Questo è il carburante per alimentare la nostra economia. Il capitale umano è assolutamente essenziale per un continente competitivo. Ma non è l´unica cosa di cui abbiamo bisogno: abbiamo bisogno anche di capitale fisico. La banda larga veloce su cui tanto l´innovazione e tanti strumenti dipendono. Dalle auto collegati a televisori collegati, dalla videoconferenza alle università virtuali. Hanno tutti bisogno di reti a banda larga, fissa e mobile, che sono veloci, affidabili, e pervasiva. E al momento l´Europa non li hanno, non come abbiamo bisogno. Ecco perché sono determinato a far cadere le barriere per le telecomunicazioni nel nostro mercato unico. Così ogni europeo possono godere dei benefici di un continente collegato: strumenti innovativi su reti veloci, prezzi più equi, con un minor numero di confini; accuse che scompaiono come i confini fanno roaming; un Internet che è aperta e sicura. Questo è ciò che tutti i nostri lavoratori e tutti i nostri innovatori hanno bisogno e meritano. Quindi vi auguro tutto il meglio con questa grande coalizione nazionale. Mi auguro che possa ispirare gli altri. In un momento di crisi, dobbiamo afferrare ogni opportunità in offerta. Il fatto è che, per fare qualcosa di meno è di lasciare sul serio le nostre persone. E seriamente deluso il nostro futuro. L´europa deve affrontare il 21 ° secolo: ho intenzione di combattere come un dannato per assicurarci di avere le competenze digitali e delle reti per farlo. Spero che tu mi possa supportare in questa lotta.  
   
   
16ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI SISTEMI INFORMATICI AZIENDALI  
 
Lisbona, 8 luglio 2013 - Dal 27 al 30 aprile 2014 si terrà a Lisbona, in Portogallo, la 16ª conferenza internazionale sui sistemi informatici aziendali (Iceis 2014). Sistemi informatici aziendali efficienti sono fondamentali per aiutare le aziende a ottimizzare attività e processi. Questa conferenza ha lo scopo di affrontare diversi aspetti dei sistemi informatici delle aziende. Gli argomenti in discussione comprenderanno database, integrazione di sistemi informatici e intelligenza artificiale. L´evento riunirà ingegneri e professionisti interessati alle applicazioni aziendali. I partecipanti saranno informati sulle ultime tendenze emergenti nel campo dei sistemi informatici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iceis.org/?y=2014    
   
   
WIFI GRATUITO: PARTE LA CAMPAGNA INFORMATIVA A PERUGIA  
 
Perugia, 8 luglio 2013 - In 24 luoghi di Perugia e del suo territorio, piazze principali, biblioteche e aree verdi, all’aeroporto regionale, si può navigare liberamente e gratuitamente per due ore in internet e accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione in modalità “wifi”: è quanto consente la rete pubblica di “hotspot” attivata a Perugia con il progetto “Umbria Wifi” e per far conoscere questa possibilità la Regione dell’Umbria, su iniziativa dell’assessore regionale Stefano Vinti, ha organizzato una vera e propria campagna di comunicazione che inizierà domani, 5 luglio, in coincidenza con l’avvio di Umbria Jazz. La campagna promozionale è stata illustrata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato l’assessore Vinti, che si è svolta nel Salone d’Onore di palazzo Donini a Perugia. Il tutto parte da un progetto finanziato dalla Regione con fondi del Programma Operativo Regionale del Fondo di Sviluppo Regionale (Por Fesr) 2007-2013, è stato attuato da Centralcom Spa in collaborazione con i comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Orvieto, interessati alle installazioni nella prima fase dell’intervento. Il servizio prevede la possibilità di navigare gratuitamente in modalità wifi per due ore al giorno, anche non consecutive, attraverso una semplice registrazione online. “Un progetto che assicura nuovi diritti di cittadinanza, fortemente voluto e finanziato dalla Regione Umbria – ha rilevato l’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti – Stiamo lavorando e investendo per il superamento del divario digitale, e l’Umbria oggi ha una copertura pressoché totale grazie alle infrastrutture e alle reti che sono state realizzate, così come con la rete dei ‘free hotspot’ stiamo marciando nella direzione giusta per costruire le città del futuro, garantendo a tutti il diritto irrinunciabile all’accesso a internet. Il progetto ha anche l’obiettivo di valorizzare il territorio regionale ed aumentare l’efficacia di comunicazione dei portali istituzionali e dei relativi servizi, favorendone l’accesso ( ad esempio mobilità, turismo, salute, valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, ecc.), anche attraverso l’uso di smrtphone, tablet, pc o altri dispositivi mobili”. “La rete di Perugia – ha concluso Vinti – è stata realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Tiscali e Umbra Control che si è aggiudicato la gara per gli ‘hotspot’ con tecnologia wireless, proprio a partire da Perugia e Terni, ed ha già riscosso un grande successo, “soprattutto tra turisti e studenti. Una conferma della bontà e dell’importanza di questo progetto, che mira a eliminare l’analfabetismo digitale e che allo stesso tempo porta l’Umbria più vicina agli standard europei e la apre sempre più ai contatti con il mondo, contribuendo al suo sviluppo non solo tecnologico”. L’utente accede ad Umbria Wifi attraverso una welcome page che permette di visionale la localizzazione degli hotspot attualmente presenti nei comuni aderenti all’iniziativa. E proprio per diffondere al massimo questa opportunità disponibile nella città di Perugia, il Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria, insieme al Servizio Sistema informativo regionale, hanno predisposto una campagna di comunicazione per dare la massima visibilità agli interventi realizzati. Da domani, 5 luglio, e fino al 14 luglio, in Piazza Italia a Perugia, sarà funzionante uno stand che promuoverà gli “hot spot wifi pubblici”, e dove sarà possibile reperire tutte le informazioni e le modalità tecniche necessarie per ottenere il collegamento ad internet. Nello stesso stand sarà anche possibile iscriversi ad un concorso a premi, finalizzato ad acquisire dati utili per le attività del Servizio, alla fine del quale saranno assegnate, attraverso il meccanismo dell’estrazione a sorte, tre categorie di premi: il primo premio è un tablet, dal 2° al 5° premio 4 smartphone e dal 6° al 55° premio 50 chiavette Usb con il logo dell’iniziativa. I primi 5 premi entro la fine di settembre saranno consegnati direttamente ai vincitori, invitati per il ritiro, mentre le 50 chiavette Usb saranno inviate direttamente a casa dei numeri telefonici estratti. Queste iniziative saranno pubblicizzate attraverso le emittenti radiotelevisive locali e la pubblicazione della cartina, dove sono indicate le 25 postazioni degli hot spot realizzati a Perugia, sui quotidiani e settimanali locali e nel book ufficiale di Umbria Jazz. Altre azioni collegate sono previste per i prossimi mesi e riguarderanno sia l’estensione della campagna sugli hot spot realizzati negli altri Comuni della Regione coinvolti nell’iniziativa, sia la diffusione del progetto “Scuole in rete”, diretta prima a favore delle scuole medie superiori e successivamente ad alcune Facoltà e Dipartimenti dell’Università degli Studi. Dal 15 al 21 luglio, la campagna di comunicazione proseguirà presso la terrazza del Mercato Coperto.  
   
   
ROMA - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IUS - IMPRESE UNIVERSITÀ STUDENTI  
 
Roma, 8 luglio 2013 – Oggi a partire dalle 10,30, nell´Aula Consiglio della Camera di Commercio di Roma, si svolge la conferenza stampa in cui verrà presentato il progetto Ius - Imprese Università e studenti: interessi in comune, realizzato dall´Irfi, l´Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma). L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con Intesa Soul (Sistema di Orientamento Universitario al Lavoro), network che comprende gli Atenei La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Lumsa, Iusm Foro Italico, Accademia delle Belle Arti, Università della Tuscia, Università di Cassino. Le Pmi chiedono maggiore attenzione da parte del mondo accademico e della ricerca scientifica, per costruire un indispensabile percorso di crescita e di rafforzamento e le Università riconoscono l’insostituibile funzione economica e sociale delle Pmi ma, pur nella consapevolezza che esse costituiscono il primo bacino occupazionale per i propri studenti, hanno difficoltà a costruire con esse un rapporto organico di collaborazione e di scambio. Gli studenti universitari avvertono il bisogno di maturare in modo progressivo e già a partire dal periodo di studi, una conoscenza diretta del mondo del lavoro per il quale si stanno preparando, per poter meglio orientare le loro scelte professionali. In tale contesto Irfi intende realizzare il progetto “Ius - Imprese Università e Studenti: interessi in comune” avente il fine di favorire l’incontro del mondo imprenditoriale con il mondo accademico attraverso l’attivazione per gli studenti laureandi nelle Università del territorio di un periodo di work experience presso le Pmi locali finalizzato in particolare allo sviluppo delle loro tesi di Laurea. In particolare il progetto, ha come obiettivo quello di favorire il matching tra Pmi e studenti universitari prossimi alla laurea che, in accordo con il docente-relatore, intendano svolgere la loro tesi su una problematica concreta e reale interna ad una Pmi della provincia di Roma. Per la work experience è prevista una borsa di studio, con un rimborso mensile per lo studente, corrisposto dalla Cdc e dall’impresa ospitante. Un ruolo determinante per l’avvio del progetto sarà svolto dalle associazioni di categoria, che avranno la missione di coinvolgere le imprese del territorio, svolgendo anche funzioni di raccordo con l’Irfi e partecipando attivamente alla campagna informativa che precederà l’avvio del progetto. Per l’intera durata del progetto l’Irfi metterà a disposizione delle imprese un servizio di assistenza gestionale ed amministrativa, oltre a un servizio di tutoraggio che accompagnerà gli studenti e le imprese nella costruzione del project work e nella redazione della tesi di laurea. I risultati del progetto saranno divulgati nel corso di un evento pubblico finale al quale prenderanno parte tutti gli attori coinvolti.  
   
   
LOMBARDIA: INTESA CON UNIVERSITÀ PER BANDO EUROPEO REGIONE CAPOFILA ITALIA PER KIC SU ´ACTIVE HEALTH´ AND LIVING  
 
Milano, 8 luglio 2013 - ´Regione Lombardia e le università lombarde faranno squadra e si impegneranno insieme per costituire una cordata italiana per la partecipazione alla Kic europea sul tema ´active health and living´. E´ una grande occasione per il nostro territorio e per tutti i soggetti che vi operano che non intendiamo lasciarci sfuggire´. Parteneriato Tra Pubblico E Privato - Lo annuncia l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Mario Melazzini, dopo aver incontrato oggi i rettori delle Università Bicocca, Statale, Cattolica, Politecnico, Brescia e Bergamo. Tutti gli atenei si sono dimostrati infatti interessati al progetto che riguarda la partecipazione al prossimo bando europeo, in uscita a fine 2013, che prevede la realizzazione di un partenariato transnazionale pubblico-privato - appunto una Kic (Knowledge and Innovation Communities) - sul tema ´active health and living´. Le Kic sono iniziative promosse e finanziate dall´Unione Europea per stimolare progetti innovativi su grandi temi, sia di carattere tecnologico e industriale, sia come risposta alle cosiddette ´sfide sociali´ che l´Europa intende affrontare in modo unitario entro il 2020. Obiettivo, Competere Con Successo - ´Nel 2009 sono state create le prime tre Kic (energia, cambiamenti climatici e Ict) - spiega l´assessore Melazzini - e l´Italia è rimasta fuori. Questa volta l´obiettivo che ci poniamo è di non perdere anche questa opportunità e di competere con successo al bando e all´erogazione dei relativi finanziamenti, stimati in circa 100 milioni per Stato membro partecipante´. Lombardia Leader Cordata Nazionale - ´Regione Lombardia - conclude Melazzini - si propone alla guida della costituenda cordata nazionale, assumendo il ruolo di coordinamento e facilitazione dell´aggregazione nazionale, assicurando i rapporti istituzionali a livello nazionale ed europeo e le risorse per l´attività propedeutica e anche, in prospettiva, un impegno di co-finanziamento della Kic a complemento dell´importo finanziato a livello europeo. Credo che il nostro territorio abbia tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo chiave in questa partita´.  
   
   
LOMBARDIA.GIOCO AZZARDO,CONCORSO SCUOLE PER LOGO SLOT FREE  
 
Milano, 8 luglio 2013 - ´Un contributo forte e concreto per fronteggiare la piaga della ludopatia e il dilagare di slot machine in ogni angolo delle nostre città può arrivare dalle scuole. È per questo che a settembre, con l´apertura del nuovo anno, lanceremo un concorso di idee riservato a tutte le classi delle medie inferiori della Lombardia, chiedendo agli studenti di realizzare il logo regionale ´slot free´ per i locali virtuosi che rinunceranno a utilizzare macchinette destinate al gioco´. Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia e team leader del gruppo di lavoro sulle ludopatie voluto dal presidente Maroni, prendendo spunto dai dati forniti dall´ Istituto di fisiologia clinica dell´Università di Pisa - Centro nazionale ricerche , che fotografano una situazione preoccupante sul gioco d´azzardo minorile. I Numeri Della Ludopatia - ´I numeri - ha continuato l´assessore Beccalossi -, sono impressionanti: secondo lo studio il 45,3% degli studenti delle scuole superiori in Italia ha puntato almeno una volta somme in denaro e, aspetto certamente più preoccupante, il 20% afferma di giocare con frequenza. Emerge, poi, che il 12% dei ragazzi è decisamente a rischio ludopatia´. Progetto Di Legge Della Lombardia - Regione Lombardia ha lanciato proprio ieri due iniziative di contrasto al gioco d´azzardo patologico, con la presentazione di un Progetto di Legge che prevede, tra l´altro, l´adozione della distanza minima di 500 metri delle sale giochi da scuole e altri luoghi sensibili, attività di prevenzione e recupero in collaborazione con Asl e associazioni di consumatori, corsi di formazione obbligatori per gli esercenti con rilascio di un patentino che ne certifichi la conoscenza delle normative vigenti. I locali virtuosi che bandiranno il gioco d´azzardo potranno inoltre esporre l´apposito marchio regionale ´slot free´. I Rischi Del Gioco D´azzardo - ´Coinvolgere i più giovani - ha aggiunto l´assessore Beccalossi - significa far capire loro quanto facile e rischioso sia passare dal divertimento al vizio. Inoltre sono convinta che per molti genitori, che rischiano di rovinare se stessi e le proprie famiglie sentirsi dire ´papà, mamma, non giocare perché ti rovini´ può valere quanto cento campagne pubblicitarie di informazione´. ´Per questo mi sono già confrontata con l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, che ha aderito subito all´iniziativa - ha concluso Viviana Beccalossi - e dalle prossime settimane saremo al lavoro per mettere a punto il progetto per gli studenti lombardi, a cui chiederemo di usare entusiasmo e fantasia per aiutarci a combattere la ludopatia´. Importanza Di Una Legge Nazionale - Una battaglia che Regione Lombardia vuole combattere con i Comuni: infatti nella Proposta di legge al Parlamento, che affiancherà il Progetto regionale, viene chiesto allo Stato di intervenire prevedendo che il 30% delle entrate fiscali dovute al gioco legale vengano destinate ai Comuni per realizzare progetti di carattere sociale soprattutto per la prevenzione e la corretta informazione.  
   
   
LOMBARDIA.PROTEZIONE CIVILE, A CAMPO DI MONTEVECCHIA CON I RAGAZZI TRA NATURA E EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
Lecco, 8 luglio 2013 - ´L´esperienza dei campi scuola è un´esperienza che assolutamente va diffusa su tutto il territorio lombardo´. Lo ha dichiarato l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali che oggi ha visitato il campo scuola della Protezione civile di Montevecchia nel lecchese. Il Campo Storico - L´assessore Bordonali ha ribadito che quello di ´Montevecchia è il campo storico della Regione Lombardia´, ma anche sottolineato la necessità che questa esperienza virtuosa venga replicata in altri luoghi del territorio. ´L´incontro di oggi con i ragazzi che hanno trascorso cinque giorni con educatori e uomini della Protezione civile - ha precisato - ha dimostrato l´importanza di stare a stretto contatto con la natura, di vivere esperienze con tutti coloro che si impegnano in caso di emergenze per risolvere le criticità che in quei frangenti si presentano´. Partecipanti E Finalità - Al campo, finanziato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, hanno partecipato 20 tra ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 10 e i 13 anni, che hanno frequentato l´ultimo anno della scuola primaria, e il primo o secondo anno della scuola secondaria di primo grado. Si tratta principalmente di ragazzi residenti nel comune del Parco, o comuni limitrofi. La settimana ha lo scopo di far vivere ai partecipanti un´esperienza completa nella natura. Il connubio armonioso tra le attività di Protezione civile e quelle di educazione ambientale, proposte in chiave di una vacanza avventurosa, rappresenta un´esperienza di alto valore educativo. Attraverso le esperienze vissute al campo, i ragazzi imparano a conoscere la natura dal punto di vista ambientale, ma imparano al contempo a proteggerla e tutelarla, attraverso la variegata attività della Protezione civile. Le Adesioni - Oltre al Corpo Forestale dello Stato, c´è stata l´adesione dei Vigili del Fuoco, dell´Associazione Nazionale dei Carabinieri, oltre a varie associazioni di Protezione civile locale, quali i Gruppi intercomunali del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, della Cgil della Valletta, della Brianza, di Merate e di Verderio. Bordonali, Ragazzi Parte Attiva - ´Si tratta di una settimana importante - ha continuato Bordonali - che i ragazzi difficilmente scorderanno. Giorni all´insegna di un metodo educativo che coinvolge direttamente i ragazzi e li rende parte attiva, togliendoli per alcuni giorni dalla routine delle proprie case dove spesso passano la maggior parte del tempo davanti alla televisione, o al computer, o ai giochi elettronici. In questa occasione viene data loro la possibilità di vivere immersi nella natura, di socializzare tra di loro, cosa che spesso avviene ormai solo attraverso i social network´. L´impegno Di Regione Lombardia - ´Regione Lombardia - ha concluso Bordonali - farà il possibile affinché queste iniziative, che tra l´altro sono riconosciute dal dipartimento, vengano ampliate il più possibile sul territorio regionale. Ad oggi, il numero dei campi sul territorio sta aumentando, però devono essere dati maggiori incentivi a tutti i gruppi e le associazioni attive sul territorio lombardo, affinché queste esperienze vengano a moltiplicarsi nel prossimo periodo´.  
   
   
TERREMOTI - RIDUZIONE DEL RISCHIO: VERSO UNA NUOVA CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA, RICERCATORI E TECNICI A CONFRONTO A BOLOGNA  
 
Bologna, 8 luglio 2013 – Ricercatori e tecnici si sono incontrati venerdì 5 luglio a Bologna, per discutere i risultati degli studi sull’assetto sismotettonico dell’Appennino emiliano-romagnolo e della pianura padana. Lo studio, che ha portato alla definizione di nuovi elementi sulla pericolosità sismica regionale, vuole fornire all’Amministrazione documenti maggiormente rappresentativi per indirizzare, in maniera più mirata, le risorse e le strategie di prevenzione e attuare in modo sempre più consapevole le politiche di riduzione del rischio sismico. In seguito agli eventi sismici del maggio 2012, la Regione ha messo in atto, insieme all’attività legata alla gestione dell’emergenza, una serie di studi volti ad approfondire gli aspetti geologici legati alla sequenza sismica. Tra questi si annovera questo lavoro, svolto in collaborazione con l’Università di Siena e Regione Toscana, che ha riguardato una rivisitazione delle conoscenze sismotettoniche e il confronto con le informazioni di sismicità storica disponibili. Il prodotto finale è una carta delle intensità massime attese per i comuni della regione che tenga in maggior considerazione la pericolosità sismica locale e gli effetti osservati in occasione dei forti terremoti, anche extraregionali, che hanno interessato l’Emilia-romagna e la Toscana. Questa procedura di studio è già stata applicata per aggiornare la stima della pericolosità sismica della Toscana ed è già stata oggetto di due precedenti pubblicazioni della Regione Toscana. Dopo i saluti dell’assessore regionale Paola Gazzolo, il convegno ha affrontato il tema della pericolosità sismica a scala nazionale e regionale. Si è parlato della necessità di una nuova stima della pericolosità sismica e sulle limitazioni delle valutazioni precedenti, nonché dei risultati dell’aggiornamento delle conoscenze sulla pericolosità sismica in Emilia-romagna e delle prospettive di utilizzo di tali dati per la prevenzione sismica. A tutti i partecipanti è stato distribuito il libro “Assetto tettonico e potenzialità sismogenetica dell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo e della Val Padana”, realizzato in collaborazione dalle regioni Toscana e Emilia-romagna e l’Università di Siena.  
   
   
CAMPAGNA ANTINCENDI 2013: SUL GARGANO CAMPO DI PROTEZIONE CIVILE PERMANENTE  
 
Bari, 8 luglio 2013 - Partita il 4 luglio l’attività del campo operativo per volontari di Jacotenente, presidio permanente di protezione civile presso la Foresta Umbra per la campagna antincendi boschivi 2013. Da oggi al 12 settembre i volontari delle Regioni Puglia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Veneto, insieme all’Ana-associazione Nazionale Alpini e ai funzionari del Servizio Protezione Civile della Regione Puglia coopereranno nelle attività di monitoraggio degli incendi boschivi in area garganica e di coordinamento di azioni di pronto intervento.(...) “Nel sistema della protezione civile pugliese – spiega l´assessore Guglielmo Minervini - il volontariato è un attore protagonista fondamentale che ha raggiunto un elevato livello di qualità e competenza. La crescita delle organizzazioni e dei volontari è sintomo della maturazione della cultura partecipativa della comunità. Se cresce il volontariato significa che c´è una comunità che si fa carico dei problemi del territorio. E mercoledì 10 luglio verrà a visitare il campo il capo del Dipartimento Nazionale di protezione civile Franco Gabrielli”. Lunedì 1 luglio l’attività del campo è stata presentata ai sindaci e alle Pro Loco, rappresentanti del territorio la cui collaborazione per la prevenzione e la gestione degli incendi è fondamentale. Il presidio di Jacotenente ha competenza sull´intero territorio del Gargano, delimitato dal mare adriatico e da una linea immaginaria congiungente i comuni di Lesina e Manfredonia. Due squadre di volontari faranno pattugliamenti con mezzi antincendio lungo itinerari prefissati, così da attuare vigilanza e sorveglianza preventiva sul territorio. Le associazioni che dispongono di velivoli sorveglieranno il territorio in volo. A coordinare le attività operative e quelle di spegnimento i Dos del Corpo Forestale dello Stato, oltre ai funzionari regionali di protezione civile nella sala operativa del campo. Sempre attivo il collegamento con la Soup (Sala Operativa Unificata Permanente) presso la sede barese della Protezione Civile, grazie a una copertura radio dell´intero territorio, che garantirà le comunicazioni tra tutti gli operatori in qualsiasi situazione. La sinergia tra gli operatori di protezione civile, la collaborazione tra i volontari e le istituzioni è una delle caratteristiche del campo di Jacotenente, esperienza di gemellaggio tra regioni e associazioni apprezzata anche a livello centrale. “Quella di Jacotenente è una importante esperienza di solidarietà e sussidiarietà nella prevenzione, e non solo nell’evento drammatico già accaduto”, ha detto Luca Limongelli, dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Puglia. Ecco perché la Regione Puglia ha deciso di investire ancora nel presidio (così come in altre attività di protezione civile sia per il rischio incendi che per quello idrogeologico), inserendo la voce di spesa in capitoli di bilancio indipendenti dai tagli del Patto di Stabilità. Ulteriore investimento è poi stato fatto scegliendo di gestire in autonomia due fire boss dislocati a Grottaglie e, in caso di necessità, Foggia, che affiancheranno i Canadair messi a disposizione dal Dipartimento. Per potenziare le strutture comunali di protezione civile sono state anche finanziate le misure dell’Asse Ii del Fesr. Rafforzare le infrastrutture, migliorare le attrezzature e perfezionare le sinergie tra operatori sono gli obiettivi indicati da Antonello Antonicelli, dirigente dell’Area Politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche della Regione Puglia, per migliorare nella prevenzione e per una gestione efficiente del rischio  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL PROGETTO DI LEGGE PER L’ISTITUZIONE DELL’AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Catanzaro, 8 luglio 2013 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Vicepresidente Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti è stata deliberata la costituzione di una cabina di regia per la sorveglianza sull’attuazione dell’intervento di recupero e di valorizzazione “antica Kroton”, che sarà formata da un referente per ciascuno dei Dipartimenti regionali interessati. E’ stata anche deliberata l’approvazione del progetto di legge avente come oggetto l’istituzione dell’Agenzia regionale di Protezione civile. Su proposta degli Assessori, alla Programmazione, Giacomo Mancini e di quello dei Lavori Pubblici Giuseppe Gentile è stata approvata la rimodulazione del Piano finanziario del Por Calabria Fesr 2007-2013 per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento, relativamente alle reti ed ai collegamenti per la mobilità. La Giunta ha deliberato l’indizione del referendum consultivo sulla modifica dei confini dei Comuni di Zambrone e Zaccanopoli della provincia di Vibo Valentia. E’ stato anche approvato il nuovo diario clinico per i servizi sanitari attivati dalle aziende sanitarie provinciali della Regione negli Istituti penitenziari e nelle strutture del Dipartimento della giustizia minorile dei territori di competenza. La Giunta ha anche approvato le integrazioni al Piano della Performance 2013-2016. Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra sono stati nominati i componenti il Comitato tecnico di Indirizzo dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura calabrese (Arsac). In rappresentanza della Regione sono stati nominati Pasquale Taverna, Paolo La Greca ed Antonio Biamonte; in rappresentanza delle organizzazioni agricole che hanno ritenuto di aderire alla richiesta di indicare i propri rappresentanti, sono stati nominati Fulvia Caligiuri e Vincenzo Raspa.  
   
   
RAPPORTO UNIONCAMERE: IN VENETO SI VIVE BENE PER SOLDI E SALUTE MA NON PER IL PM 10. IL PROBLEMA NON RIGUARDA SOLO IL VENETO E SI E’ STABILIZZATO NEGLI ULTIMI ANNI  
 
Venezia, 8 luglio 2013 - Dal rapporto presentato ieri da Unioncamere sul “Benessere in Veneto” si apprende che il Veneto è secondo solo al Trentino per qualità generale di vita, comprendendo benessere materiale, salute, relazioni sociali ma ha un neo rispetto alle altre regioni per l’aspetto ambientale a causa dell’inquinamento dell’aria dovuto alle polveri Pm10. “E’ importante ribadire – afferma Maurizio Conte, assessore regionale all’ambiente - che purtroppo l’inquinamento dell’aria accomuna il Veneto a tutte le regioni della Pianura Padana per motivi geografici, a causa della scarsa circolazione dovuta allo sbarramento di Alpi e Appennini, e per motivi economici per la densità del tessuto produttivo”. “Per la precisione – aggiunge Conte - in Veneto dopo un calo complessivo della concentrazione degli inquinanti dell’aria durato un quinquennio e favorito dalle misure per la riduzione delle emissioni adottate a livello regionale e locale nella mobilità e nell’industria, negli ultimi due anni la situazione si è stabilizzata”. I dati della rete Arpav hanno rilevato per l’ultimo triennio in tutte le città del Veneto, ad eccezione di Belluno e Feltre, un numero di superamenti del valore limite giornaliero di polveri sottili–Pm10 superiore ai 35 giorni per anno. Per quanto riguarda l’ozono, inquinante tipicamente estivo, i dati del 2012 mostrano un peggioramento rispetto al 2011 dovuto ad un’estate caratterizzata da episodi anche prolungati di caldo, soprattutto in giugno e nella seconda metà di agosto. Il monitoraggio dell’aria in Veneto negli ultimi tre anni ha individuato invece inquinanti ‘emergenti’, come il benzoapirene, che registra un aumento probabilmente dovuto all’utilizzo di biomasse, vale a dire legname e pellet, per il riscaldamento. La Regione del Veneto per far fronte alle problematiche concernenti l’inquinamento e soprattutto ai nuovi inquinanti ha varato lo scorso dicembre il nuovo Piano di tutela e risanamento dell’atmosfera, risultato che rispecchia dieci anni di confronto con le amministrazioni provinciali e comunali (l’ultimo piano ora in vigore risale al 2002) e che prevede una nuova zonizzazione, in particolare per la Valbelluna che, al di sotto dei 600 metri di altitudine, ha caratteristiche simili alla pianura. Il rapporto di Unioncamere mette in evidenza la virtuosità del Veneto nella raccolta differenziata dei rifiuti che ha raggiunto nel Veneto il 62,5% del totale (+2,2% rispetto al 2011), per una quantità pari a un milione 383 mila tonnellate. Il raggiungimento di questa percentuale consente al Veneto di superare ormai da due anni l’obiettivo del 60% dalla normativa nazionale. La provincia di Treviso con il 75% si conferma al primo posto nella classifica regionale della raccolta differenziata, segue Belluno con il 65% ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (53%), hanno raggiunto o superato l’obiettivo del 60% fissato per il 2011. Il 53% della provincia di Venezia, per quanto risenta delle specificità del capoluogo, che per conformazione e per flusso turistico è ancora al 37,5% è comunque al di sopra della media nazionale che si attesta al 39,9%.  
   
   
SERVIZI IDRICI: CONVEGNO VILLA COLOMBELLA: REGIONE UMBRIA IMPEGNATA CONTRO SPRECHI E PER USO CONSAPEVOLE ACQUA  
 
Perugia, 8 luglio 2013 - "La Regione Umbria è fortemente impegnata nel ridurre le perdite degli acquedotti, nel sostegno ad una efficiente gestione del servizio idrico e in azioni e misure finalizzate ad un uso consapevole dell´acqua da parte dei cittadini": lo ha detto l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, intervenendo il 4 luglio nella sede Unesco Wwap di Villa "La Colombella" di Perugia, alla conferenza internazionale per "Migliorare l´efficienza del servizio idrico". L´incontro è stato anche l´occasione per presentare il progetto Palm ("Pump and Leakage Management"), cofinanziato dal Programma Life e dal Ministero dell´Ambiente, di cui Umbra Acque è partner. "Due anni fa - ha ricordato Rometti - abbiamo approvato un articolato Regolamento per il risparmio idrico che contiene specifiche indicazioni per la promozione, salvaguardia e tutela dell´acqua destinata al consumo umano. Il Regolamento, in attuazione dell´art.13 del Piano regolatore regionale degli acquedotti, si pone l´ambizioso obiettivo, anche attraverso misure di incentivazione, di non superare la soglia del 30 per cento di dispersione idrica entro il prossimo anno, per arrivare al 20 per cento nel 2017. E´ evidente - ha proseguito l´assessore - che per arrivare ad un miglioramento complessivo del sistema idropotabile dell´Umbria sono necessari non solo investimenti consistenti, ma anche più efficienti e migliori applicazioni di carattere tecnico. E dunque il progetto Palm, presentato oggi, finalizzato a definire il livello ottimale di perdita per qualsiasi rete attraverso l´utilizzo delle più idonee tecnologie, va proprio in questa direzione, con ricadute positive su una migliore qualità del servizio per il consumatore, una maggiore efficienza per il gestore del servizio idrico integrato e anche di in minore impatto ambientale. La presenza, a Villa Colombella, del Segretariato Unisco, sede del Programma mondiale per la valutazione dello stato delle risorse idriche, rafforza inoltre il ruolo dell´Umbria come luogo di riferimento internazionale per sviluppare politiche, anche locali, che aiutino a tutelare il bene acqua, di cui l´iniziativa di oggi rappresenta un ulteriore tassello. Per questo - ha concluso - come Regione auspichiamo che anche la Camera dei Deputati, dopo che lo ha già fatto il Senato, ratifichi velocemente il protocollo d´intesa tra Italia e Unesco per il mantenimento a Perugia della sede del Programma per la valutazione e il monitoraggio dello stato globale delle risorse idriche del pianeta, così da assicurare il funzionamento del Segretariato, nato nel 2007 grazie alla cooperazione tra Unesco, Regione Umbria, Governo italiano e Università per Stranieri di Perugia".  
   
   
COMUNI POLESANI COLPITI DAL SISMA: SECONDA TRANCHE DI CONTRIBUTI PER STRUTTURE SCOLASTICHE  
 
Venezia, 8 luglio 2013 - Un ulteriore fabbisogno di 2.124.713 euro da destinare a interventi di ripristino di immobili adibiti ad uso scolastico, educativo per la prima infanzia e strutture universitarie, è contenuta nell’Ordinanza n. 8 del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nella sua veste di Commissario delegato per il sisma che nel maggio 2012 ha colpito il Polesine, registrata oggi dalla Corte dei Conti e che sarà pubblicata nel Bur il prossimo 12 luglio. Il fabbisogno per l’esecuzione delle opere di ripristino, su immobili di proprietà sia pubblica sia privata, che verrà riconosciuto nella misura dell’80 per cento, è così suddiviso:
Comune Numero segnalazioni di danno Importo (Euro)
Adria 1 20.000,00
Bagnolo di Po 1 40.000,00
Bergantino 3 171.103,54
Canaro 1 40.735,39
Castelguglielmo 1 90.447,50
Castelmassa 2 370.000,00
Castelnovo Bariano 1 30.000,00
Fiesso Umbertiano 1 21.332,30
Melara 2 205.000,00
Occhiobello 4 236.149,75
Pincara 2 90.000,00
Stienta 2 402.960,92
Trecenta 1 205.000,00
Provincia di Rovigo 12 201.984,42
Totale 34 2.124.713,82
Da rilevare che la Giunta regionale del Veneto ha “anticipato” alla fine dello scorso anno proprie risorse (complessivamente 438.109 Euro) per la realizzazione di altri sette interventi su strutture adibite alla prima infanzia nei Comuni di Bagnolo di Po, Castelmassa (2), Ceneselli, Fiesso Umbertiano, Occhiobello e Trecenta. Al fine di accedere ai contributi, i Comuni interessati e la Provincia di Rovigo devono comunque presentare domanda di accesso ai finanziamenti, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione sul Bur dell’Ordinanza commissariale. Si tratta della seconda tranche di finanziamenti destinata alla prima delle otto tipologie di opere individuate come prioritarie nel Piano generale approvato lo scorso gennaio: per interventi nel campo dell’edilizia scolastica, infatti, con precedenti ordinanze commissariali, era già stato assunto un impegno di spesa pari a circa 1 milione e 755 mila euro e, avendo alcuni Enti completata la rendicontazione, sono già in emissione i relativi mandati di pagamento. “La piena e sicura riattivazione delle strutture scolastiche – sottolinea il governatore Zaia – è giustamente considerata, nelle valutazioni che abbiamo fatto insieme alle amministrazioni e ai sindaci polesani, la priorità numero uno nel Piano degli interventi. Pur non trascurando le altre emergenze, puntiamo a restituire al più presto alle comunità la piena efficienza di strutture e di servizi essenziali come quelli educativi e scolatici”.
 
   
   
LOMBARDIA/SISMA. DOMANDE SOSTEGNO AFFITTI FINO A 19 LUGLIO 900.000 EURO A DISPOSIZIONE DI 1.000 FAMIGLIE  
 
  Milano, 8 luglio 2013 - L´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, ricorda che c´è tempo fino al 19 luglio per presentare le domande per il contributo a sostegno dell´affitto per coloro che abitano nei 41 comuni del Mantovano colpiti dal sisma dello scorso anno. ´Dopo le buone notizie che abbiamo comunicato ai sindaci la settimana scorsa - spiega Bulbarelli - voglio ricordare quest´altra opportunità molto sentita fra coloro che devono pagare un canone di locazione. L´anno scorso, la stessa misura ci ha permesso di aiutare oltre 1.100 nuclei famigliari e, dunque, quest´anno abbiamo deciso di riproporla´. L´assessore ricorda che sono già a disposizione dei Comuni 900.000 euro che, secondo le stime dei dati medi dal 2010 al 2012, permetteranno a circa 1.000 famiglie di ricevere un contributo di 900 euro una tantum. Il limite di reddito Isee/fsa (dunque non reddito imponibile) per richiedere il contributo è pari 5.600 euro.  
   
   
LOMBARDIA:STANZIATI 12 MLN PER RISANAMENTO OLONA NEL 2014 PARTIRANNO I LAVORI  
 
Milano, 8 luglio 2013 - Regione Lombardia ha stanziato 11.817.692 di euro a copertura degli interventi per il risanamento del fiume Olona: fondi già disponibili per gli enti incaricati di provvedere alla realizzazione delle opere. ´Sono già state firmate tutte le convenzioni con i soggetti attuatori - dichiara l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi - tanto che sono stati liquidati 648 mila euro per gli acconti delle progettazioni, che sono in gran parte in fase preliminare se non definitiva e dovrebbero essere pronte tra la fine di quest´anno e l´inizio del prossimo. Se tutto prosegue senza intoppi, nella seconda metà del 2014 dovrebbero partire buona parte dei cantieri´. Fognature E Depuratori Da Ammodernare - ´Il fiume - spiega l´assessore - è in queste condizioni soprattutto a causa dell´inadeguatezza delle reti fognarie e dei depuratori. Le opere finanziate da Regione Lombardia con quasi 12 milioni di euro (che si aggiungono ai 9,5 milioni già spesi negli anni scorsi) contribuiranno a migliorare la situazione, ma è indispensabile che il territorio si impegni a rinnovare gli impianti del servizio idrico´. Per questo, secondo l´assessore, ´fa ben sperare la recente approvazione del Piano d´Ambito dell´Ato di Varese, che dovrebbe consentire, presumibilmente entro la fine del 2013, di utilizzare le risorse previste per iniziare l´ammodernamento degli impianti di depurazione. Inoltre, finalmente si potrà contare su una gestione maggiormente capace di presidiare la qualità e completezza del servizio. Le azioni previste da Regione serviranno infatti a ben poco se non verranno accompagnate dalla realizzazione di un efficiente sistema di collettamento e depurazione delle acque fognarie che porti a eliminare a monte il problema. E questo sistema, per forza di cose, devono essere i comuni a realizzarlo´. Già Spesi 9,5 Milioni - Dall´avvio nel 2002 dell´attuazione dell´Accordo di Programma Quadro del Bacino dell´Olona sono stati cofinanziati molti interventi e relativi allo sviluppo delle infrastrutture del servizio idrico integrato: ´Queste azioni - continua l´assessore - hanno riguardato la rete fognaria e di collettamento e gli impianti di depurazione. In totale sono stati investiti 9,5 milioni: non tutto è terminato, ma è stato dato un significativo contributo alla riduzione dell´afflusso di scarichi non depurati´. Nel frattempo, lo scorso maggio sono stati avviati lavori per avere una nuova, aggiornata e dettagliata mappa di fognature, punti di malfunzionamento e scarichi industriali che interessano il bacino del fiume Olona: ´Entro luglio - conclude Terzi - contiamo di aver completato la raccolta dei dati, poi ci vorrà qualche mese per elaborarli´.  
   
   
PUGLIA: RIFIUTI E AMIANTO. L´8 ED IL 9 LUGLIO LE CONFERENZE PROGRAMMATICHE SUI PIANI  
 

Bari, 8 luglio 2013 - Si terrà l´8 e il 9 luglio prossimi la due giorni di conferenze programmatiche sul Piano Regionale di gestione dei Rifiuti Solidi Urbani e sul Piano per la decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti da amianto. L´evento si terrà presso Villa Romanazzi Carducci a Bari e prevede una serie di approfondimenti sui temi specifici soprattutto con il contributo di portatori di interesse ed enti locali che avranno spazio per i propri interventi. “Abbiamo fatto la scelta di un percorso partecipato sia per il Piano dei Rifiuti che per quello dell´Amianto – spiega l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro – perché abbiamo ben chiaro che i risultati in materia ambientale si raggiungono solo con una diffusa condivisione del percorso e con un coinvolgimento dei cittadini”. “La due giorni che ci apprestiamo a vivere è un importante appuntamento di scambio, di discussione e proposta per arrivare ad una sintesi migliorativa del piano adottato in Giunta sulla Gestione dei rifiuti solidi urbani e per una definizione del primo piano di gestione per l´amianto. Una occasione – prosegue Nicastro – che mi auguro tutti gli attori vorranno sfruttare al massimo con i propri contributi e le proprie osservazioni”. Http://www.regione.puglia.it/web/files/agierrenet/conf.program._8_e_9_luglio.pdf