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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Luglio 2013 |
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ATTACCHI INFORMATICI: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA SANZIONI PIÙ SEVERE A LIVELLO UE |
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Strasburgo, 8 luglio 2013 - I criminali informatici
dovranno affrontare pene più severe in Europa, secondo le nuove regole
approvate giovedì dal Parlamento. La direttiva, già informalmente concordato
con gli Stati membri, si propone inoltre di agevolare la prevenzione e
aumentare la cooperazione di polizia e giudiziaria in questo settore. In caso
di un attacco informatico, i paesi dell´Ue dovranno rispondere alle richieste
urgenti di aiuto entro otto ore.
La proposta di direttiva impone ai paesi Ue di fissare
termini massimi di reclusione non inferiori ai due anni per i reati di accesso
illecito o interferenza illecita a sistemi di informazione, interferenza
illecita a dati, intercettazione illecita di comunicazioni o produzione/vendita
intenzionale di strumenti usati per perpetrare tali reati. I "casi minori"
sono esclusi dalla direttiva e spetta a ogni singolo Stato membro stabilire
cosa costituisce un caso di minore gravità.
"Botnet" -
Il testo stabilisce una pena di almeno tre anni di
reclusione per l´utilizzo di "botnet", ossia lo stadio in cui si
stabilisce il controllo a distanza di un numero rilevante di computer
infettandoli con software maligni.
Attacchi a infrastrutture critiche -
Gli attacchi ai danni di "infrastrutture
critiche", come ad esempio gli impianti energetici, le reti di trasporto e
le reti governative, possono portare a una condanna a cinque anni di carcere.
Lo stesso vale se un attacco è commesso da un´organizzazione criminale o se
provoca gravi danni.
Termine di otto ore per richieste urgenti -
I punti di contatto designati dagli Stati membri
saranno tenuti a rispondere entro otto ore alle richieste urgenti di aiuto in
caso di attacchi informatici, in modo da rendere la cooperazione di polizia più
efficace.
Responsabilità delle persone giuridiche -
Le persone giuridiche, come le imprese, sarebbero
responsabili dei reati commessi a loro vantaggio (ad esempio, per l´assunzione
di un hacker per ottenere l´accesso al database di un concorrente). Le sanzioni
potrebbero includere l´esclusione dal godimento di benefici pubblici o la
chiusura degli stabilimenti.
Prossime tappe -
Il testo, approvato con 541 voti favorevoli, 91
contrari e 9 astensioni, dovrebbe essere adottato formalmente a breve dal
Consiglio. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepirla
nel diritto nazionale.
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PARLAMENTO EUROPEO, DOMANDE E RISPOSTE: LA DIRETTIVA RELATIVA AGLI ATTACCHI CONTRO I SISTEMI DI INFORMAZIONE |
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Strasburgo, 8 luglio 2013 - 1. Qual è il problema da affrontare?
Negli ultimi anni, il numero di attacchi contro i
sistemi di informazione (sistemi It) - o, in parole comuni, entrando nella
illegale o la manomissione dei sistemi informativi - è aumentato costantemente
in Europa. Inoltre, gli attacchi sconosciuti grandi e pericolosi contro i
sistemi informativi delle aziende, come ad esempio le banche, il settore
pubblico e anche i militari, sono stati osservati negli Stati membri e di altri
paesi. Nuove preoccupazioni, come la massiccia diffusione di software dannoso
creare le botnet - reti di computer infetti che possono essere controllati a
distanza, di mettere in scena di grandi dimensioni, attacchi coordinati - sono
emerse.
2. Che cos´è una botnet?
Il termine botnet indica una rete di computer che sono
stati infettati da software maligni (virus informatici). Tale rete di computer
compromessi ("zombie") può essere attivata per eseguire azioni
specifiche, come gli attacchi contro i sistemi di informazione (attacchi
informatici). Questi "zombie" possono essere controllati - spesso
senza la conoscenza degli utenti dei computer - da un altro computer. Questo
computer ´controllo´ è anche conosciuto come il ´centro di comando e controllo´.
Le persone che controllano questo centro sono tra i colpevoli, come usano i
computer compromessi per lanciare attacchi contro i sistemi di informazione. E
´molto difficile rintracciare i colpevoli, come i computer che compongono la
botnet e che effettuano l´attacco, potrebbero trovarsi altrove che l´autore del
reato stesso.
3. Come funziona?
Tabelle disponibili in Pdf o Word Processed -
In una fase preparatoria di un cyber-criminale
acquista o produce software maligni;
Questo software viene installato su un computer che
diventa il ´centro di comando e controllo´ ed è set-up per l´hacker di
controllare in remoto altri computer attraverso il malware;
Una volta installato il programma bot trasforma il
computer vittima in uno zombie´´´´ che è in grado di infettare più computer e
li trasformano in altre´´ zombie´´; tutti ´zombie´ insieme formano una botnet;
Una volta che i bot si collegano zombie per
controllori;
I criminali informatici di prendere il controllo e il
comando dei server;
A questo punto si possono inviare comandi agli zombie;
Gli zombie saranno eseguiti i comandi contro
obiettivi.
4. Qual è l´obiettivo degli attacchi informatici?
Gli obiettivi di base possono essere variati. Attacchi
possono avere obiettivi criminali o possono essere usati come uno dei mezzi in
una campagna di esercitare una pressione maggiore. Attacchi spesso comprendono
uno o più dei seguenti elementi:
Deviare denaro da conti bancari e di rubare
informazioni finanziarie sensibili
Estorsione : i criminali sbloccare solo i computer,
dopo le vittime pagano una certa quantità di denaro per i controllori della
botnet;
Fini Sabotage : disabilitazione (critico) le infrastrutture,
come ad esempio un sistema di sicurezza, o di commettere un altro reato, o in
relazione ad un atto terroristico;
Esercitando pressioni illecite su uno Stato o di una
organizzazione. Questa pressione può avere diversi obiettivi. In alcuni casi, la
pressione viene esercitata con mezzi illegali: ci sono un certo numero di casi
documentati in cui i virus hanno attaccato siti relativi ad alcuni movimenti
politici, o tentato di far fuori i siti e server di governi. Pressione
economica su una società può essere esercitata attraverso, ad esempio, l´uso di
e-mail contenenti malware. Questi possono anche essere utilizzati per minare la
reputazione di un concorrente.
Informazioni illegali raccolta / spiare le attività .
Information and Communication Technologies (Ict) sono sempre più utilizzati a
fini di raccolta di informazioni, la creazione di reti di sorveglianza di
irruzione nei sistemi informatici di concorrenti economici, o avversari
politici.
Una forte tendenza verso un maggior coinvolgimento
della criminalità organizzata negli attentati è stato osservato; gruppi di
criminalità organizzata possono, per esempio gli hacker di noleggio o di altri
specialisti informatici per condurre un attacco specifico. Un attacco su larga
scala può essere lanciato contro un infrastrutture critiche di informazione di
per esempio un istituto finanziario, seguito da un messaggio che l´istituto di
credito è tenuto a pagare un riscatto per l´attacco a cessare. Sono state
osservate le reti di più di un milione di computer collegati tra loro da un
centro di comando e controllo, e i danni provocati da un attacco coordinato
tramite l´uso di tale rete può essere considerevole
5. Cosa c´è di nuovo nella direttiva? (rispetto alla
precedente decisione quadro relativa agli attacchi contro i sistemi di
informazione 2005/222/Gai)
La direttiva prevede la penalizzazione di accesso
illecito, all´integrità di un sistema e di interferenza illecita di dati - e
introduce i seguenti nuovi elementi:
Penalizzazione dell´uso di strumenti (come ad esempio
software maligni - per esempio "botnet" - o le password del computer
ingiustamente ottenuti) per aver commesso i reati;
Introduzione di ´intercettazione illegale´ dei sistemi
informativi come un reato;
Miglioramento della giustizia / Cooperazione di
polizia criminale europea
rafforzamento della struttura esistente di 24/7 i
punti di contatto, tra cui l´obbligo di rispondere entro 8 ore alla richiesta
urgente e;
Compreso l´obbligo di raccogliere dati statistici di
base sui crimini informatici.
Inoltre, la direttiva alza il livello di sanzioni
penali ad una pena detentiva massima di almeno due anni. Istigazione,
favoreggiamento, complicità e tentativo di tali reati sarà penalizzato pure.
La direttiva pone anche il livello delle sanzioni
penali di reati commessi sotto, nel quadro di un´organizzazione criminale (pena
massima di almeno cinque anni) e aggiunge nuove circostanze aggravanti:
W uando un numero significativo di sistemi informativi
sono stati colpiti attraverso l´uso di un utensile (´ad esempio botnet´) (pena
massima di almeno tre anni);
W gallina causando gravi danni (pena massima di almeno
cinque anni);
Quando commesso contro un sistema di informazione
infrastrutture critiche (pena massima di almeno cinque anni).
Link utili
Dichiarazione del Commissario Malmström
Di Cecilia Malmström sito
Seguire commissario Malmström su Twitter
Dg Affari interni sito web
Segui Dg Affari interni su Twitter
Allegato
Botnet indica una rete di computer che sono stati
infettati da software maligni (virus informatici). Tale rete di computer
compromessi ("zombie") può essere attivata per eseguire azioni
specifiche, come gli attacchi contro i sistemi di informazione (attacchi
informatici). Questi "zombie" possono essere controllati - spesso
senza la conoscenza degli utenti dei computer - da un altro computer. Questo
computer ´controllo´ è anche conosciuto come il ´centro di comando e
controllo´. Delle persone che controllano questo centro sono tra i colpevoli,
come usano i computer compromessi per lanciare attacchi contro i sistemi di
informazione. E ´molto difficile rintracciare i colpevoli, come i computer che
compongono la botnet e che effettuano l´attacco, potrebbero trovarsi altrove
che l´autore del reato stesso.
Capacità Bot è il numero di computer in un dato
botnet.
Denial-of-service (Dos) - un attacco Denial of Service
è un atto di rendere una risorsa del computer (ad esempio un sito web o
servizio Internet) non disponibile per i suoi utenti previsti. Il server
contattato o pagina web si mostreranno come "non disponibile" per i
suoi utenti. Il risultato di un simile attacco potrebbe, per esempio, rendere i
sistemi di pagamento online non operativo, causando perdite per i suoi utenti.
Information System è un qualsiasi dispositivo o
sistema di dispositivi interconnessi o relativi, una o più delle quali, in base
ad un programma, svolge un trattamento automatico di dati informatici, nonché i
dati informatici immagazzinati, trattati, estratti o trasmessi dagli stessi ai
fini della loro funzionamento, uso, protezione e manutenzione. Un esempio di
questo è un computer o un server.
Illegale interferenza del sistema è l´intenzionale di
ostacolare gravemente o interrompere il funzionamento di un sistema di
informazione mediante l´immissione, la trasmissione, il danneggiamento, la
cancellazione, il deterioramento, l´alterazione, la soppressione di dati o
rendere inaccessibili computer, che è punito come reato se compiuto senza diritto,
almeno per i casi che non sono minori (come definito nella decisione quadro
2005/222/Gai).
Interferenza illecita dei dati è l´atto intenzionale
di cancellare, danneggiare, deteriorare, alterare, sopprimere o rendere
inaccessibili dati informatici in un sistema di informazione, che sia punito
come reato se compiuto senza diritto, almeno per i casi che non sono minori
(come definito nel la decisione quadro 2005/222/Gai).
Grandi attacchi sono gli attacchi che possono sia
essere svolte da grandi botnet, o attacchi che causano danni considerevoli, ad
esempio in termini di servizi interrotti sistema, costi finanziari, perdita di
dati personali, ecc. Il danno causato dal attacco può avere un impatto
importante sul funzionamento del bersaglio stesso, e / o influenzare suo
ambiente di lavoro. In questo contesto, una botnet ´grande´ sarà capito di
avere la capacità di causare gravi danni. E ´difficile definire le botnet in
termini di dimensioni, ma la più grande botnet assistito sono state stimate tra
40.000 a 100.000 connessioni (cioè computer infettati) per ogni intervallo di
tempo di 24 ore.
Malware è un software per computer progettato per
infiltrarsi o danneggiare un computer senza il consenso del proprietario. E
´distribuito attraverso una varietà di mezzi (e-mail, virus informatici, e
botnet). L´intenzione è di ottenere i dati (password, codici), in modo
fraudolento, o di integrare il computer in una rete di computer destinato ad
essere utilizzato per azioni criminali.
Il phishing è un messaggio di posta elettronica che
convince gli utenti finali a rivelare dati confidenziali tramite siti che
imitano i siti di aziende in buona fede (ad esempio siti web delle banche).
Lo spam è i messaggi elettronici inviati in gran
numero per gli utenti di internet senza il loro consenso. Questi messaggi
elettronici non richiesti sono in genere di natura commerciale. Lo spam è
l´equivalente elettronico di riempimento buche delle lettere con materiali
pubblicitari che non sono stati richiesti dai loro destinatari.
Lo spyware è un software che viene installato sul
computer di un utente a sua insaputa. Tale software trasmette informazioni
sull´utente e le sue abitudini volta connesso a Internet. Le informazioni
raccolte in questo modo di solito è destinato all´uso da parte degli
inserzionisti.
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DICHIARAZIONE DEL VICE PRESIDENTE NEELIE KROES "SULLE CONSEGUENZE DI VIVERE IN UN´EPOCA DI INFORMAZIONE TOTALE" DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI PARTENARIATO EUROPEO NUBE, TALLIN, ESTONIA. |
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Bruxelles, 8 luglio, 2013 – “
Viviamo in un´epoca di informazione totale. È una
rivoluzione di dati.
Qualunque cosa tu lo chiami, ha molte conseguenze. E
comprende una vasta gamma di questioni politiche, all´interno del portafoglio
del digitale, e al di fuori di esso. Politiche di dati aperti per la protezione
dei dati, dalla sicurezza informatica spionaggio.
Questa rivoluzione va al cuore del lavoro del
partenariato Nube europea.
Il cloud computing ci aiuta a trarre vantaggio dalla
rivoluzione dei dati ed è un dono per la nostra economia. Ma dipende da due
cose, più di ogni altra cosa:
Efficienza attraverso scala. E
Fidati che i dati sono memorizzati in modo sicuro.
In primo luogo, se i servizi cloud sono negati scala,
diventano più costosi.
Per esempio, se i singoli paesi lavorano
disgiuntamente su nuvole nazionali distinti, allora il potenziale è perso. In
questo gioco, l´ambizione non può fermarsi alle frontiere. E questo significa
che l´Unione europea ha un ruolo fondamentale: la creazione di scala, e la creazione
di legami di cooperazione. Si tratta di dare ai clienti più motivi per
utilizzare i servizi cloud e di aiutare i servizi cloud raggiungano la massima
scala. Questo è il motivo per cui siamo stati concordare specifiche a livello
dell´Ue oggi per il cloud appalti.
In secondo luogo, abbiamo bisogno di fiducia. In
alcuni casi, naturalmente, può essere legittimo per le autorità di accedere, in
una certa misura, l´informazione svolge online, protezione dei bambini e il
terrorismo sono buoni esempi. Tale accesso deve essere basata su regole
trasparenti di diritto, ed è l´eccezione alla regola.
Io voglio parlare di normale attività giorno per
giorno.
Se le imprese o governi che ritengono di essere
spiati, avranno meno motivo di fiducia la nuvola, e sarà cloud provider che
alla fine perdere.
Perché pagare qualcun altro per contenere i vostri
segreti commerciali o altri, se si sospetta o si sa che vengono condivisi
contro la tua volontà? Porta anteriore o posteriore - non importa - qualsiasi
persona intelligente non vuole che le informazioni condivise a tutti. I clienti
potranno agire razionalmente e fornitori saranno perdere una grande
opportunità.
In questo caso è spesso provider americani che salterà
fuori, perché spesso sono i leader in servizi cloud. Il che mi porta ad
un´altra conseguenza interessante di recenti accuse. Particolarmente accuse
sulla sorveglianza del governo degli Stati Uniti riguardante partner e alleati
europei.
Se i clienti di cloud europei non possono fidarsi del
governo degli Stati Uniti o le loro assicurazioni, allora forse essi non
fidarsi cloud provider statunitensi sia. Questa è la mia ipotesi. E se ho
ragione poi ci sono molti miliardi conseguenze euro per le aziende americane.
Se fossi un cloud provider americano, sarei molto
frustrato con il mio governo in questo momento. Non ho un ordine del giorno
qui: mi impegno ad aprire i mercati, per i valori liberali, e le opportunità di
nuove innovazioni digitali. Eppure, anche io sto pensando due volte circa se
esiste una cosa come la parità di condizioni per quanto riguarda la nube.
Quindi io dico due cose:
Le preoccupazioni per la sicurezza del cloud possono
facilmente spingere i politici europei nel mettere garanzie di sicurezza
davanti a mercati aperti, con conseguenze per le imprese americane.
Privacy non è soltanto un diritto fondamentale, ma può
anche essere un vantaggio competitivo. Aziende focalizzate sulla privacy
bisogno di iniziare a venire in avanti verso la luce e aiutarli a farlo. Questa
sarebbe una società intelligente davvero. E il 2013 è l´anno. Che comprende le
società europee che dovrebbero approfittare di interesse a fornire servizi con
una migliore tutela della privacy.
La nube ha un sacco di potenziale. Ma il potenziale
non conta molto in un clima di sfiducia. Utenti europei cloud e, fornitori di
cloud americani ei politici devono riflettere attentamente su quello.
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POLONIA PRIMA A LANCIARE A LIVELLO NAZIONALE IL LAVORO DIGITALE SOTTO L´OMBRELLO EUROPEO |
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Warsavia, 8 luglio 2013 – “Signore e signori,
Grazie per avermi invitato. E grazie per aver
partecipato così attivamente alla Grande Coalizione dell´Ue per il lavoro
digitale. In realtà questo è una delle prime "coalizioni nazionali"
lanciate nell´ambito di tale quadro. E spero che non sarà l´ultimo.
Per qualsiasi politico di oggi, la priorità principale
ha a che fare con l’ alto tasso di disoccupazione. Troppe persone sono senza
lavoro, di cui 5 milioni di giovani. E quelli non sono solo le persone
scomparse sul lavoro. Essi mancano nuove opportunità, su come ottenere il
proprio posto, di iniziare la propria famiglia. In breve, essi sono mancanti su
opportunità di vita.
In tale contesto, la promozione delle competenze
digitali è essenziale. Aiuta le persone a trovare i posti di lavoro
disponibili: e ricordate che, nella nostra epoca digitale, quasi un milione di
posti di lavoro Ict rischiano di andare vacanti. Aiuta la nostra competitività
economica, garantendo la nostra economia continua a creare posti di lavoro nel
futuro. Ed è adatto alle giovani generazioni, di nativi digitali.
Non possiamo farlo da soli. Non nella Commissione
europea. Nemmeno con i governi nazionali. Ecco perché abbiamo lanciato una
coalizione: per lavorare con le autorità pubbliche, i formatori, i servizi per
l´impiego, aziende informatiche pubbliche e private e di più.
La condivisione e l´adesione è quello che ci serve in
Europa - che non voglio vedere la gente solo cercando di proteggere il proprio
regno. Questo è un gioco perdente. Quindi io sono entusiasta che la gente da
questa coalizione polacco sono alla ricerca verso l´alto e verso l´esterno e
l´esecuzione di questo concerto con il Ministero.
In primo luogo, siamo in grado di garantire la gente
sa che le carriere Ict sono una possibilità di carriera attraenti. Oggi, molti
non si rendono nemmeno conto che. Soprattutto, mi dispiace dirlo, le donne.
In secondo luogo, hanno bisogno di una formazione di
base sulle Tic incorporati nella loro educazione. Perché quelle competenze
digitali fondamentali come la lettura e la scrittura - essenziale per quasi
tutto il lavoro di oggi, e sicuramente per i lavori Ict.
In terzo luogo, hanno bisogno di un posto dove
allenarsi. Non solo in qualche università lontano, ma vicino a casa.
In quarto luogo, una volta che sono finiti con la loro
formazione, i datori di lavoro hanno bisogno di riconoscere e premiare le loro
abilità.
E, infine, hanno bisogno di essere dove sono i posti
di lavoro Ict. Compresa, se è necessario, per passare a un altro paese dell´Ue.
E questo dovrebbe essere semplice da fare - dopo tutto, questo è ciò che
l´Unione europea è tutto.
Questo è un bel lista della spesa. E penso che sia
chiaro il motivo per cui abbiamo bisogno di una coalizione per realizzarla. Non
possiamo farlo da soli. Ma, per citare un altro determinato a creare posti di
lavoro, insieme, sì, possiamo.
Già oggi abbiamo decine di impegni per la nostra
coalizione. Impegni chiari per nuove piattaforme, nuovi programmi, nuove
partnership per aiutarci a colmare questo divario di competenze.
Venendo con quegli impegni prende il lavoro. Per
prendere l´iniziativa, elaborare nuove idee, trovare nuovi modi di lavorare
insieme.
Ma in realtà, facendo promesse è la parte facile. Il
lavoro più duro è nel loro raggiungimento. Con un impegno a lungo termine di
cambiamento concreto.
In modo da avere molto a che fare. Abbiamo tutti molto
da fare.
Ma se lo facciamo bene, i benefici sono enormi. Questo
non è solo il milione di posti di lavoro siamo in grado di riempire. Si tratta
di tutti i milioni che siamo in grado di creare, se forniamo una Europa
digitale. Poiché le Tic in grado di trasformare quasi ogni settore economico,
dai trasporti alla televisione. Dalle grandi aziende che possono utilizzare le
Tic per diventare più connesso, più competitivo, più produttivi. Per i più
piccoli, imprenditori web più innovativi. E tra tutti. Questo è il carburante
per alimentare la nostra economia.
Il capitale umano è assolutamente essenziale per un
continente competitivo. Ma non è l´unica cosa di cui abbiamo bisogno: abbiamo
bisogno anche di capitale fisico. La banda larga veloce su cui tanto
l´innovazione e tanti strumenti dipendono. Dalle auto collegati a televisori
collegati, dalla videoconferenza alle università virtuali. Hanno tutti bisogno
di reti a banda larga, fissa e mobile, che sono veloci, affidabili, e
pervasiva. E al momento l´Europa non li hanno, non come abbiamo bisogno. Ecco
perché sono determinato a far cadere le barriere per le telecomunicazioni nel
nostro mercato unico. Così ogni europeo possono godere dei benefici di un
continente collegato: strumenti innovativi su reti veloci, prezzi più equi, con
un minor numero di confini; accuse che scompaiono come i confini fanno roaming;
un Internet che è aperta e sicura. Questo è ciò che tutti i nostri lavoratori e
tutti i nostri innovatori hanno bisogno e meritano.
Quindi vi auguro tutto il meglio con questa grande
coalizione nazionale. Mi auguro che possa ispirare gli altri. In un momento di
crisi, dobbiamo afferrare ogni opportunità in offerta. Il fatto è che, per fare
qualcosa di meno è di lasciare sul serio le nostre persone. E seriamente deluso
il nostro futuro.
L´europa deve affrontare il 21 ° secolo: ho intenzione
di combattere come un dannato per assicurarci di avere le competenze digitali e
delle reti per farlo. Spero che tu mi possa supportare in questa lotta.
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16ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI SISTEMI INFORMATICI AZIENDALI |
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Lisbona, 8 luglio 2013 - Dal 27 al 30 aprile 2014 si
terrà a Lisbona, in Portogallo, la 16ª conferenza internazionale sui sistemi
informatici aziendali (Iceis 2014).
Sistemi informatici aziendali efficienti sono
fondamentali per aiutare le aziende a ottimizzare attività e processi.
Questa conferenza ha lo scopo di affrontare diversi
aspetti dei sistemi informatici delle aziende. Gli argomenti in discussione
comprenderanno database, integrazione di sistemi informatici e intelligenza
artificiale.
L´evento riunirà ingegneri e professionisti
interessati alle applicazioni aziendali. I partecipanti saranno informati sulle
ultime tendenze emergenti nel campo dei sistemi informatici.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Iceis.org/?y=2014
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WIFI GRATUITO: PARTE LA CAMPAGNA INFORMATIVA A PERUGIA |
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Perugia, 8 luglio 2013 - In 24 luoghi di Perugia e del
suo territorio, piazze principali, biblioteche e aree verdi, all’aeroporto
regionale, si può navigare liberamente e gratuitamente per due ore in internet
e accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione in modalità
“wifi”: è quanto consente la rete
pubblica di “hotspot” attivata a Perugia con il progetto “Umbria Wifi” e per
far conoscere questa possibilità la Regione dell’Umbria, su iniziativa
dell’assessore regionale Stefano Vinti, ha organizzato una vera e propria
campagna di comunicazione che inizierà domani, 5 luglio, in coincidenza con
l’avvio di Umbria Jazz. La campagna promozionale è stata illustrata questa
mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato l’assessore
Vinti, che si è svolta nel Salone d’Onore di palazzo Donini a Perugia. Il tutto
parte da un progetto finanziato dalla
Regione con fondi del Programma Operativo Regionale del Fondo di Sviluppo
Regionale (Por Fesr) 2007-2013, è stato attuato da Centralcom Spa in
collaborazione con i comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e
Orvieto, interessati alle installazioni nella prima fase dell’intervento. Il
servizio prevede la possibilità di navigare gratuitamente in modalità wifi per
due ore al giorno, anche non consecutive, attraverso una semplice registrazione
online. “Un progetto che assicura nuovi diritti di cittadinanza, fortemente
voluto e finanziato dalla Regione Umbria – ha rilevato l’assessore regionale
alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti – Stiamo lavorando
e investendo per il superamento del divario digitale, e l’Umbria oggi ha una
copertura pressoché totale grazie alle infrastrutture e alle reti che sono
state realizzate, così come con la rete dei ‘free hotspot’ stiamo marciando
nella direzione giusta per costruire le città del futuro, garantendo a tutti il
diritto irrinunciabile all’accesso a internet. Il progetto ha anche l’obiettivo
di valorizzare il territorio regionale ed aumentare l’efficacia di
comunicazione dei portali istituzionali e dei relativi servizi, favorendone
l’accesso ( ad esempio mobilità, turismo, salute, valorizzazione del patrimonio
culturale ed ambientale, ecc.), anche attraverso l’uso di smrtphone, tablet, pc
o altri dispositivi mobili”.
“La rete di Perugia – ha concluso Vinti – è stata
realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Tiscali e
Umbra Control che si è aggiudicato la gara per gli ‘hotspot’ con tecnologia
wireless, proprio a partire da Perugia e Terni, ed ha già riscosso un grande
successo, “soprattutto tra turisti e
studenti. Una conferma della bontà e dell’importanza di questo progetto, che
mira a eliminare l’analfabetismo digitale e che allo stesso tempo porta
l’Umbria più vicina agli standard europei e la apre sempre più ai contatti con
il mondo, contribuendo al suo sviluppo non solo tecnologico”. L’utente accede
ad Umbria Wifi attraverso una welcome page che permette di visionale la
localizzazione degli hotspot attualmente presenti nei comuni aderenti all’iniziativa.
E proprio per
diffondere al massimo questa opportunità disponibile nella città di Perugia, il
Servizio Programmazione Comunitaria della Regione Umbria, insieme al Servizio
Sistema informativo regionale, hanno predisposto una campagna di comunicazione
per dare la massima visibilità agli interventi realizzati. Da domani, 5 luglio,
e fino al 14 luglio, in Piazza Italia a Perugia, sarà funzionante uno stand che
promuoverà gli “hot spot wifi pubblici”, e dove sarà possibile reperire tutte
le informazioni e le modalità tecniche necessarie per ottenere il collegamento
ad internet. Nello stesso stand sarà anche possibile iscriversi ad un concorso
a premi, finalizzato ad acquisire dati utili per le attività del Servizio, alla
fine del quale saranno assegnate, attraverso il meccanismo dell’estrazione a
sorte, tre categorie di premi: il primo premio è un tablet, dal 2° al 5° premio
4 smartphone e dal 6° al 55° premio 50 chiavette Usb con il logo
dell’iniziativa. I primi 5 premi entro la fine di settembre saranno consegnati
direttamente ai vincitori, invitati per il ritiro, mentre le 50 chiavette Usb
saranno inviate direttamente a casa dei numeri telefonici estratti. Queste
iniziative saranno pubblicizzate attraverso le emittenti radiotelevisive locali
e la pubblicazione della cartina, dove sono indicate le 25 postazioni degli hot
spot realizzati a Perugia, sui quotidiani e settimanali locali e nel book
ufficiale di Umbria Jazz. Altre azioni collegate sono previste per i prossimi mesi e riguarderanno sia
l’estensione della campagna sugli hot spot realizzati negli altri Comuni della
Regione coinvolti nell’iniziativa, sia la diffusione del progetto “Scuole in
rete”, diretta prima a favore delle scuole medie superiori e successivamente ad
alcune Facoltà e Dipartimenti dell’Università degli Studi. Dal 15 al 21 luglio, la campagna di comunicazione
proseguirà presso la terrazza del Mercato Coperto.
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ROMA - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IUS - IMPRESE UNIVERSITÀ STUDENTI |
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Roma, 8 luglio 2013 – Oggi a partire dalle 10,30,
nell´Aula Consiglio della Camera di Commercio di Roma, si svolge la conferenza
stampa in cui verrà presentato il progetto Ius - Imprese Università e studenti:
interessi in comune, realizzato dall´Irfi, l´Istituto Romano per la Formazione
Imprenditoriale (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma).
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con Intesa Soul (Sistema di
Orientamento Universitario al Lavoro), network che comprende gli Atenei La
Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Lumsa, Iusm Foro Italico, Accademia delle
Belle Arti, Università della Tuscia, Università di Cassino.
Le Pmi chiedono maggiore attenzione da parte del mondo
accademico e della ricerca scientifica, per costruire un indispensabile
percorso di crescita e di rafforzamento e le Università riconoscono
l’insostituibile funzione economica e sociale delle Pmi ma, pur nella
consapevolezza che esse costituiscono il primo bacino occupazionale per i
propri studenti, hanno difficoltà a costruire con esse un rapporto organico di
collaborazione e di scambio.
Gli studenti universitari avvertono il bisogno di
maturare in modo progressivo e già a partire dal periodo di studi, una
conoscenza diretta del mondo del lavoro per il quale si stanno preparando, per
poter meglio orientare le loro scelte professionali.
In tale contesto Irfi intende realizzare il progetto
“Ius - Imprese Università e Studenti: interessi in comune” avente il fine di
favorire l’incontro del mondo imprenditoriale con il mondo accademico
attraverso l’attivazione per gli studenti laureandi nelle Università del
territorio di un periodo di work experience presso le Pmi locali finalizzato in
particolare allo sviluppo delle loro tesi di Laurea.
In particolare il progetto, ha come obiettivo quello
di favorire il matching tra Pmi e studenti universitari prossimi alla laurea
che, in accordo con il docente-relatore, intendano svolgere la loro tesi su una
problematica concreta e reale interna ad una Pmi della provincia di Roma.
Per la work experience è prevista una borsa di studio, con un rimborso mensile per
lo studente, corrisposto dalla Cdc e dall’impresa ospitante.
Un ruolo determinante per l’avvio del progetto sarà
svolto dalle associazioni di categoria, che avranno la missione di coinvolgere
le imprese del territorio, svolgendo anche funzioni di raccordo con l’Irfi e
partecipando attivamente alla campagna informativa che precederà l’avvio del
progetto.
Per l’intera durata del progetto l’Irfi metterà a
disposizione delle imprese un servizio di assistenza gestionale ed
amministrativa, oltre a un servizio di tutoraggio che accompagnerà gli studenti
e le imprese nella costruzione del project work e nella redazione della tesi di
laurea.
I risultati del progetto saranno divulgati nel corso
di un evento pubblico finale al quale prenderanno parte tutti gli attori
coinvolti.
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LOMBARDIA: INTESA CON UNIVERSITÀ PER BANDO EUROPEO REGIONE CAPOFILA ITALIA PER KIC SU ´ACTIVE HEALTH´ AND LIVING |
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Milano, 8 luglio 2013 - ´Regione Lombardia e le università
lombarde faranno squadra e si impegneranno insieme per
costituire una cordata italiana per la partecipazione
alla Kic
europea sul tema
´active health and living´. E´ una grande
occasione per il nostro territorio e per tutti i
soggetti che vi
operano che non intendiamo lasciarci sfuggire´.
Parteneriato Tra Pubblico E Privato - Lo annuncia
l´assessore
alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, Mario
Melazzini, dopo aver incontrato oggi i rettori delle
Università
Bicocca, Statale, Cattolica, Politecnico, Brescia e Bergamo.
Tutti gli atenei si sono dimostrati infatti
interessati al
progetto che riguarda la partecipazione al prossimo
bando
europeo, in uscita a fine 2013, che prevede la
realizzazione di
un partenariato transnazionale pubblico-privato -
appunto una
Kic (Knowledge and
Innovation Communities) - sul tema ´active
health and living´. Le Kic sono iniziative promosse e
finanziate
dall´Unione Europea per stimolare progetti innovativi su grandi
temi, sia di carattere tecnologico e industriale, sia
come
risposta alle cosiddette ´sfide sociali´ che l´Europa
intende
affrontare in modo unitario entro il 2020.
Obiettivo, Competere Con Successo - ´Nel 2009 sono
state create
le prime tre Kic (energia, cambiamenti climatici e
Ict) - spiega
l´assessore Melazzini - e l´Italia è rimasta fuori.
Questa volta
l´obiettivo che ci poniamo è di non perdere anche
questa
opportunità e di competere con successo al bando e
all´erogazione dei relativi finanziamenti, stimati in
circa 100
milioni per Stato membro partecipante´.
Lombardia Leader Cordata Nazionale - ´Regione
Lombardia -
conclude Melazzini - si propone alla guida della
costituenda
cordata nazionale, assumendo il ruolo di coordinamento
e
facilitazione dell´aggregazione nazionale, assicurando
i
rapporti istituzionali a livello nazionale ed europeo
e le
risorse per l´attività propedeutica e anche, in
prospettiva, un
impegno di co-finanziamento della Kic a complemento
dell´importo
finanziato a livello europeo. Credo che il nostro
territorio
abbia tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo
chiave in
questa
partita´. |
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LOMBARDIA.GIOCO AZZARDO,CONCORSO SCUOLE PER LOGO SLOT FREE |
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Milano, 8 luglio 2013 - ´Un contributo forte e
concreto per
fronteggiare la piaga della ludopatia e il dilagare di
slot
machine in ogni angolo delle nostre città può arrivare
dalle
scuole. È per questo che a settembre, con l´apertura
del nuovo
anno, lanceremo un concorso di idee riservato a tutte
le classi
delle medie inferiori della Lombardia, chiedendo agli
studenti
di realizzare il logo regionale ´slot free´ per i
locali
virtuosi che rinunceranno a utilizzare macchinette
destinate al
gioco´. Lo ha
detto Viviana Beccalossi, assessore al
Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia e
team leader
del gruppo di lavoro sulle ludopatie voluto dal
presidente
Maroni, prendendo spunto dai dati forniti dall´
Istituto di
fisiologia clinica dell´Università di Pisa - Centro
nazionale
ricerche , che fotografano una situazione preoccupante
sul gioco
d´azzardo minorile.
I Numeri Della Ludopatia - ´I numeri - ha continuato
l´assessore
Beccalossi -, sono impressionanti: secondo lo studio
il 45,3%
degli studenti delle scuole superiori in Italia ha
puntato
almeno una volta somme in denaro e, aspetto certamente
più
preoccupante, il 20% afferma di giocare con
frequenza. Emerge,
poi, che il 12% dei ragazzi è decisamente a rischio
ludopatia´.
Progetto Di Legge Della Lombardia - Regione Lombardia
ha
lanciato proprio ieri due iniziative di contrasto al
gioco
d´azzardo patologico, con la presentazione di un
Progetto di
Legge che prevede, tra l´altro, l´adozione della
distanza minima
di 500 metri delle sale giochi da scuole e altri
luoghi
sensibili, attività di prevenzione e recupero in
collaborazione
con Asl e associazioni di consumatori, corsi di
formazione
obbligatori per gli esercenti con rilascio di un
patentino che
ne certifichi la conoscenza delle normative vigenti. I
locali
virtuosi che bandiranno il gioco d´azzardo potranno
inoltre
esporre l´apposito marchio regionale ´slot free´.
I Rischi Del Gioco D´azzardo - ´Coinvolgere i più
giovani - ha
aggiunto
l´assessore Beccalossi -
significa far capire loro
quanto facile e rischioso sia passare dal divertimento
al vizio.
Inoltre sono convinta che per molti genitori, che
rischiano di
rovinare se stessi e le proprie famiglie sentirsi dire
´papà,
mamma, non giocare perché ti rovini´ può valere quanto cento
campagne pubblicitarie di informazione´. ´Per questo
mi sono già
confrontata con l´assessore regionale all´Istruzione,
Formazione
e Lavoro
Valentina Aprea, che ha aderito subito all´iniziativa
- ha concluso
Viviana Beccalossi - e dalle prossime
settimane
saremo al lavoro per mettere a punto il progetto per
gli
studenti lombardi, a cui chiederemo di usare
entusiasmo e
fantasia per aiutarci a combattere la ludopatia´.
Importanza Di Una
Legge Nazionale - Una battaglia che Regione
Lombardia vuole combattere con i Comuni: infatti nella
Proposta
di legge al Parlamento, che affiancherà il Progetto
regionale,
viene chiesto allo Stato di intervenire prevedendo che
il 30%
delle entrate fiscali dovute al gioco legale vengano
destinate
ai Comuni per realizzare progetti di carattere sociale
soprattutto
per la prevenzione e la corretta informazione. |
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LOMBARDIA.PROTEZIONE CIVILE, A CAMPO DI MONTEVECCHIA CON I RAGAZZI TRA NATURA E EDUCAZIONE AMBIENTALE |
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Lecco, 8 luglio 2013 - ´L´esperienza dei campi scuola è
un´esperienza che assolutamente va diffusa su tutto il
territorio lombardo´. Lo ha dichiarato l´assessore
alla
Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione
Lombardia
Simona Bordonali che oggi ha visitato il campo scuola
della
Protezione civile di Montevecchia nel lecchese.
Il Campo Storico - L´assessore Bordonali ha ribadito
che quello
di ´Montevecchia è il campo storico della Regione
Lombardia´, ma
anche sottolineato la necessità che questa esperienza
virtuosa
venga replicata in altri luoghi del territorio.
´L´incontro di
oggi con i ragazzi che hanno trascorso cinque giorni
con
educatori e uomini della Protezione civile - ha
precisato - ha
dimostrato l´importanza di stare a stretto contatto
con la
natura, di vivere esperienze con tutti coloro che si
impegnano
in caso di emergenze per risolvere le criticità che in
quei
frangenti si presentano´.
Partecipanti E Finalità - Al campo, finanziato dal
Dipartimento
nazionale della Protezione civile, hanno partecipato
20 tra
ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 10 e i 13
anni, che
hanno frequentato l´ultimo anno della scuola primaria,
e il
primo o secondo anno della scuola secondaria di primo
grado. Si
tratta principalmente di ragazzi residenti nel comune
del Parco,
o comuni limitrofi. La settimana ha lo scopo di far
vivere ai
partecipanti un´esperienza completa nella natura. Il
connubio
armonioso tra le attività di Protezione civile e
quelle di
educazione ambientale, proposte in chiave di una
vacanza
avventurosa, rappresenta un´esperienza di alto valore
educativo.
Attraverso le esperienze vissute al campo, i ragazzi
imparano a
conoscere la natura dal punto di vista ambientale, ma
imparano
al contempo a proteggerla e tutelarla, attraverso la
variegata
attività della Protezione civile.
Le Adesioni - Oltre al Corpo Forestale dello Stato,
c´è stata
l´adesione dei Vigili del Fuoco, dell´Associazione
Nazionale dei
Carabinieri, oltre a varie associazioni di Protezione
civile
locale, quali i Gruppi intercomunali del Parco di
Montevecchia e
della Valle del Curone, della Cgil della Valletta,
della
Brianza, di Merate e di Verderio.
Bordonali, Ragazzi Parte Attiva - ´Si tratta di una
settimana
importante - ha continuato Bordonali - che i ragazzi
difficilmente scorderanno. Giorni all´insegna di un
metodo
educativo che coinvolge direttamente i ragazzi e li
rende parte
attiva, togliendoli per alcuni giorni dalla routine
delle
proprie case dove spesso passano la maggior parte del
tempo
davanti alla televisione, o al computer, o ai giochi
elettronici. In questa occasione viene data loro la
possibilità
di vivere immersi nella natura, di socializzare tra di
loro,
cosa che spesso avviene ormai solo attraverso i social
network´.
L´impegno Di Regione Lombardia - ´Regione Lombardia -
ha
concluso Bordonali - farà il possibile affinché queste
iniziative, che tra l´altro sono riconosciute dal
dipartimento,
vengano ampliate il più possibile sul territorio
regionale. Ad
oggi, il numero dei campi sul territorio sta
aumentando, però
devono essere dati maggiori incentivi a tutti i gruppi
e le
associazioni attive sul territorio lombardo, affinché
queste
esperienze
vengano a moltiplicarsi nel prossimo periodo´. |
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TERREMOTI - RIDUZIONE DEL RISCHIO: VERSO UNA NUOVA CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA, RICERCATORI E TECNICI A CONFRONTO A BOLOGNA |
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Bologna, 8 luglio 2013 – Ricercatori e tecnici si sono incontrati
venerdì 5 luglio a Bologna, per discutere i risultati degli studi sull’assetto
sismotettonico dell’Appennino emiliano-romagnolo e della pianura padana. Lo
studio, che ha portato alla definizione di nuovi elementi sulla pericolosità
sismica regionale, vuole fornire all’Amministrazione documenti maggiormente
rappresentativi per indirizzare, in maniera più mirata, le risorse e le
strategie di prevenzione e attuare in modo sempre più consapevole le politiche
di riduzione del rischio sismico.
In seguito agli eventi sismici del maggio 2012, la
Regione ha messo in atto, insieme all’attività legata alla gestione
dell’emergenza, una serie di studi volti ad approfondire gli aspetti geologici
legati alla sequenza sismica. Tra questi si annovera questo lavoro, svolto in
collaborazione con l’Università di Siena e Regione Toscana, che ha riguardato
una rivisitazione delle conoscenze sismotettoniche e il confronto con le
informazioni di sismicità storica disponibili. Il prodotto finale è una carta
delle intensità massime attese per i comuni della regione che tenga in maggior
considerazione la pericolosità sismica locale e gli effetti osservati in
occasione dei forti terremoti, anche extraregionali, che hanno interessato
l’Emilia-romagna e la Toscana. Questa procedura di studio è già stata applicata
per aggiornare la stima della pericolosità sismica della Toscana ed è già stata
oggetto di due precedenti pubblicazioni della Regione Toscana.
Dopo i saluti dell’assessore regionale Paola Gazzolo,
il convegno ha affrontato il tema della pericolosità sismica a scala nazionale
e regionale. Si è parlato della necessità di una nuova stima della pericolosità
sismica e sulle limitazioni delle valutazioni precedenti, nonché dei risultati
dell’aggiornamento delle conoscenze sulla pericolosità sismica in
Emilia-romagna e delle prospettive di utilizzo di tali dati per la prevenzione
sismica.
A tutti i partecipanti è stato distribuito il libro “Assetto tettonico e
potenzialità sismogenetica dell’Appennino tosco-emiliano-romagnolo e della Val
Padana”, realizzato in collaborazione dalle regioni Toscana e Emilia-romagna e
l’Università di Siena.
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CAMPAGNA ANTINCENDI 2013: SUL GARGANO CAMPO DI PROTEZIONE CIVILE PERMANENTE |
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Bari, 8 luglio 2013 - Partita il 4 luglio l’attività
del campo operativo per volontari di Jacotenente, presidio permanente di protezione
civile presso la Foresta Umbra per la campagna antincendi boschivi 2013. Da
oggi al 12 settembre i volontari delle Regioni Puglia, Emilia Romagna, Friuli
Venezia Giulia e Veneto, insieme all’Ana-associazione Nazionale Alpini e ai
funzionari del Servizio Protezione Civile della Regione Puglia coopereranno
nelle attività di monitoraggio degli incendi boschivi in area garganica e di
coordinamento di azioni di pronto intervento.(...)
“Nel sistema della protezione civile pugliese – spiega
l´assessore Guglielmo Minervini - il volontariato è un attore protagonista
fondamentale che ha raggiunto un elevato livello di qualità e competenza. La
crescita delle organizzazioni e dei volontari è sintomo della maturazione della
cultura partecipativa della comunità. Se cresce il volontariato significa che
c´è una comunità che si fa carico dei problemi del territorio. E mercoledì 10
luglio verrà a visitare il campo il capo del Dipartimento Nazionale di
protezione civile Franco Gabrielli”.
Lunedì 1 luglio l’attività del campo è stata
presentata ai sindaci e alle Pro Loco, rappresentanti del territorio la cui
collaborazione per la prevenzione e la gestione degli incendi è fondamentale.
Il presidio di Jacotenente ha competenza sull´intero territorio del Gargano,
delimitato dal mare adriatico e da una linea immaginaria congiungente i comuni
di Lesina e Manfredonia. Due squadre di volontari faranno pattugliamenti con
mezzi antincendio lungo itinerari prefissati, così da attuare vigilanza e
sorveglianza preventiva sul territorio. Le associazioni che dispongono di
velivoli sorveglieranno il territorio in volo. A coordinare le attività
operative e quelle di spegnimento i Dos del Corpo Forestale dello Stato, oltre
ai funzionari regionali di protezione civile nella sala operativa del campo.
Sempre attivo il collegamento con la Soup (Sala Operativa Unificata Permanente)
presso la sede barese della Protezione Civile, grazie a una copertura radio
dell´intero territorio, che garantirà le comunicazioni tra tutti gli operatori
in qualsiasi situazione.
La sinergia tra gli operatori di protezione civile, la
collaborazione tra i volontari e le istituzioni è una delle caratteristiche del
campo di Jacotenente, esperienza di gemellaggio tra regioni e associazioni
apprezzata anche a livello centrale. “Quella di Jacotenente è una importante
esperienza di solidarietà e sussidiarietà nella prevenzione, e non solo
nell’evento drammatico già accaduto”, ha detto Luca Limongelli, dirigente del
Servizio Protezione Civile della Regione Puglia. Ecco perché la Regione Puglia
ha deciso di investire ancora nel presidio (così come in altre attività di
protezione civile sia per il rischio incendi che per quello idrogeologico),
inserendo la voce di spesa in capitoli di bilancio indipendenti dai tagli del
Patto di Stabilità. Ulteriore investimento è poi stato fatto scegliendo di
gestire in autonomia due fire boss dislocati a Grottaglie e, in caso di
necessità, Foggia, che affiancheranno i Canadair messi a disposizione dal
Dipartimento.
Per potenziare le strutture comunali di protezione
civile sono state anche finanziate le misure dell’Asse Ii del Fesr. Rafforzare
le infrastrutture, migliorare le attrezzature e perfezionare le sinergie tra
operatori sono gli obiettivi indicati da Antonello Antonicelli, dirigente
dell’Area Politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza
ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche della Regione Puglia, per
migliorare nella prevenzione e per una gestione efficiente del rischio
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LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA APPROVATO IL PROGETTO DI LEGGE PER L’ISTITUZIONE DELL’AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE |
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Catanzaro, 8 luglio 2013 - La Giunta regionale si è
riunita sotto la presidenza della
Vicepresidente Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale
Francesco Zoccali.
Su proposta del Presidente Scopelliti è stata
deliberata la costituzione di una cabina di regia per la sorveglianza
sull’attuazione dell’intervento di recupero e di valorizzazione “antica
Kroton”, che sarà formata da un referente per ciascuno dei Dipartimenti
regionali interessati.
E’ stata anche deliberata l’approvazione del progetto
di legge avente come oggetto l’istituzione dell’Agenzia regionale di Protezione
civile.
Su proposta degli Assessori, alla Programmazione,
Giacomo Mancini e di quello dei Lavori Pubblici Giuseppe Gentile è stata
approvata la rimodulazione del Piano finanziario del Por Calabria Fesr
2007-2013 per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento, relativamente
alle reti ed ai collegamenti per la mobilità.
La Giunta ha deliberato l’indizione del referendum
consultivo sulla modifica dei confini dei Comuni di Zambrone e Zaccanopoli della
provincia di Vibo Valentia.
E’ stato anche approvato il nuovo diario clinico per i
servizi sanitari attivati dalle aziende sanitarie provinciali della Regione
negli Istituti penitenziari e nelle strutture del Dipartimento della giustizia
minorile dei territori di competenza.
La Giunta ha anche approvato le integrazioni al Piano
della Performance 2013-2016.
Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele
Trematerra sono stati nominati i componenti il Comitato tecnico di Indirizzo
dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura calabrese (Arsac). In
rappresentanza della Regione sono stati nominati Pasquale Taverna, Paolo La
Greca ed Antonio Biamonte; in rappresentanza delle organizzazioni agricole che
hanno ritenuto di aderire alla richiesta di indicare i propri rappresentanti,
sono stati nominati Fulvia Caligiuri e Vincenzo Raspa.
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RAPPORTO UNIONCAMERE: IN VENETO SI VIVE BENE PER SOLDI E SALUTE MA NON PER IL PM 10. IL PROBLEMA NON RIGUARDA SOLO IL VENETO E SI E’ STABILIZZATO NEGLI ULTIMI ANNI |
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Venezia, 8 luglio 2013 -
Dal rapporto presentato ieri da Unioncamere sul
“Benessere in Veneto” si apprende che il Veneto è secondo solo al Trentino per
qualità generale di vita, comprendendo benessere materiale, salute, relazioni
sociali ma ha un neo rispetto alle altre regioni per l’aspetto ambientale a
causa dell’inquinamento dell’aria dovuto alle polveri Pm10. “E’ importante
ribadire – afferma Maurizio Conte, assessore regionale all’ambiente - che purtroppo
l’inquinamento dell’aria accomuna il Veneto a tutte le regioni della Pianura
Padana per motivi geografici, a causa della scarsa circolazione dovuta allo
sbarramento di Alpi e Appennini, e per motivi economici per la densità del
tessuto produttivo”.
“Per la precisione – aggiunge Conte - in Veneto dopo un calo complessivo della
concentrazione degli inquinanti dell’aria durato un quinquennio e favorito
dalle misure per la riduzione delle emissioni adottate a livello regionale e
locale nella mobilità e nell’industria, negli ultimi due anni la situazione si
è stabilizzata”. I dati della rete Arpav hanno rilevato per l’ultimo triennio
in tutte le città del Veneto, ad eccezione di Belluno e Feltre, un numero di
superamenti del valore limite giornaliero di polveri sottili–Pm10 superiore ai
35 giorni per anno. Per quanto riguarda l’ozono, inquinante tipicamente estivo,
i dati del 2012 mostrano un peggioramento rispetto al 2011 dovuto ad un’estate
caratterizzata da episodi anche prolungati di caldo, soprattutto in giugno e
nella seconda metà di agosto.
Il monitoraggio dell’aria in Veneto negli ultimi tre
anni ha individuato invece inquinanti ‘emergenti’, come il benzoapirene, che
registra un aumento probabilmente dovuto all’utilizzo di biomasse, vale a dire
legname e pellet, per il riscaldamento. La Regione del Veneto per far fronte
alle problematiche concernenti l’inquinamento e soprattutto ai nuovi inquinanti
ha varato lo scorso dicembre il nuovo Piano di tutela e risanamento
dell’atmosfera, risultato che rispecchia dieci anni di confronto con le
amministrazioni provinciali e comunali (l’ultimo piano ora in vigore risale al
2002) e che prevede una nuova zonizzazione, in particolare per la Valbelluna
che, al di sotto dei 600 metri di altitudine, ha caratteristiche simili alla
pianura.
Il rapporto di Unioncamere mette in evidenza la
virtuosità del Veneto nella raccolta differenziata dei rifiuti che ha raggiunto
nel Veneto il 62,5% del totale (+2,2% rispetto al 2011), per una quantità pari
a un milione 383 mila tonnellate. Il raggiungimento di questa percentuale
consente al Veneto di superare ormai da due anni l’obiettivo del 60% dalla
normativa nazionale. La provincia di Treviso con il 75% si conferma al primo
posto nella classifica regionale della raccolta differenziata, segue Belluno
con il 65% ma tutte le altre province, ad eccezione di Venezia (53%), hanno
raggiunto o superato l’obiettivo del 60% fissato per il 2011. Il 53% della
provincia di Venezia, per quanto risenta delle specificità del capoluogo, che
per conformazione e per flusso turistico è ancora al 37,5% è comunque al di
sopra della media nazionale che si attesta al 39,9%.
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SERVIZI IDRICI: CONVEGNO VILLA COLOMBELLA: REGIONE UMBRIA IMPEGNATA CONTRO SPRECHI E PER USO CONSAPEVOLE ACQUA |
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Perugia, 8 luglio 2013 - "La Regione Umbria
è fortemente impegnata nel ridurre le
perdite degli acquedotti, nel sostegno ad una efficiente gestione del servizio
idrico e in azioni e misure finalizzate ad
un uso consapevole dell´acqua da parte dei cittadini": lo ha detto
l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, intervenendo il 4 luglio nella sede Unesco Wwap di Villa "La
Colombella" di Perugia, alla conferenza internazionale per "Migliorare l´efficienza del
servizio idrico". L´incontro è stato anche l´occasione per presentare il
progetto Palm ("Pump and Leakage Management"), cofinanziato dal
Programma Life e dal Ministero dell´Ambiente, di cui Umbra Acque è
partner.
"Due
anni fa - ha ricordato Rometti - abbiamo approvato un articolato Regolamento
per il risparmio idrico che contiene specifiche indicazioni per la promozione,
salvaguardia e tutela dell´acqua destinata al consumo umano. Il Regolamento, in
attuazione dell´art.13 del Piano regolatore regionale degli acquedotti, si pone
l´ambizioso obiettivo, anche attraverso misure di incentivazione, di non
superare la soglia del 30 per cento di dispersione idrica entro il prossimo anno, per arrivare al 20 per cento nel 2017. E´ evidente - ha proseguito l´assessore - che
per arrivare ad un miglioramento complessivo del sistema idropotabile
dell´Umbria sono necessari non solo investimenti consistenti, ma anche più
efficienti e migliori applicazioni di
carattere tecnico. E dunque il progetto Palm, presentato oggi, finalizzato a definire il livello ottimale di perdita per qualsiasi
rete attraverso l´utilizzo delle più idonee tecnologie, va proprio
in questa direzione, con ricadute positive su una migliore qualità del servizio per il
consumatore, una maggiore efficienza per il gestore del servizio idrico integrato e anche
di in minore impatto ambientale. La presenza, a Villa Colombella, del
Segretariato Unisco, sede del Programma mondiale per la valutazione dello stato
delle risorse idriche, rafforza inoltre
il ruolo dell´Umbria come luogo di riferimento internazionale per sviluppare
politiche, anche locali, che aiutino a tutelare il bene acqua, di cui
l´iniziativa di oggi rappresenta un ulteriore tassello. Per questo - ha
concluso - come Regione auspichiamo che anche la Camera dei Deputati, dopo che
lo ha già fatto il Senato, ratifichi velocemente il protocollo d´intesa tra Italia e Unesco
per il mantenimento a Perugia della sede del Programma per la valutazione e il
monitoraggio dello stato globale delle risorse idriche del pianeta, così da
assicurare il funzionamento del Segretariato, nato nel 2007 grazie alla
cooperazione tra Unesco, Regione Umbria, Governo italiano e Università per
Stranieri di Perugia".
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COMUNI POLESANI COLPITI DAL SISMA: SECONDA TRANCHE DI CONTRIBUTI PER STRUTTURE SCOLASTICHE |
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Venezia, 8 luglio 2013
- Un ulteriore fabbisogno di
2.124.713 euro da destinare a
interventi di ripristino di immobili
adibiti ad uso scolastico, educativo
per la prima infanzia e strutture universitarie, è contenuta nell’Ordinanza
n. 8 del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, nella sua veste di
Commissario delegato per il sisma che nel maggio 2012 ha colpito il
Polesine, registrata oggi dalla Corte dei Conti e che sarà pubblicata nel Bur il prossimo 12 luglio.
Il fabbisogno per l’esecuzione delle opere di ripristino,
su immobili di proprietà sia pubblica sia privata, che verrà riconosciuto nella
misura dell’80 per cento, è così suddiviso:
Comune
|
Numero
segnalazioni di danno
|
Importo
(Euro)
|
Adria
|
1
|
20.000,00
|
Bagnolo di Po
|
1
|
40.000,00
|
Bergantino
|
3
|
171.103,54
|
Canaro
|
1
|
40.735,39
|
Castelguglielmo
|
1
|
90.447,50
|
Castelmassa
|
2
|
370.000,00
|
Castelnovo Bariano
|
1
|
30.000,00
|
Fiesso Umbertiano
|
1
|
21.332,30
|
Melara
|
2
|
205.000,00
|
Occhiobello
|
4
|
236.149,75
|
Pincara
|
2
|
90.000,00
|
Stienta
|
2
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402.960,92
|
Trecenta
|
1
|
205.000,00
|
Provincia di Rovigo
|
12
|
201.984,42
|
Totale
|
34
|
2.124.713,82
|
Da rilevare che la Giunta regionale del Veneto ha “anticipato” alla
fine dello scorso anno proprie risorse (complessivamente 438.109 Euro) per la
realizzazione di altri sette interventi su strutture adibite alla prima
infanzia nei Comuni di Bagnolo di Po, Castelmassa (2), Ceneselli, Fiesso
Umbertiano, Occhiobello e Trecenta.
Al fine di accedere ai contributi, i Comuni interessati e
la Provincia
di Rovigo devono comunque presentare domanda di accesso ai finanziamenti, entro
45 giorni dalla data di pubblicazione sul Bur dell’Ordinanza commissariale.
Si tratta della seconda tranche di finanziamenti
destinata alla prima delle otto tipologie di opere individuate come prioritarie
nel Piano generale approvato lo scorso gennaio: per interventi nel campo
dell’edilizia scolastica, infatti, con precedenti ordinanze commissariali, era
già stato assunto un impegno di spesa pari a circa 1 milione e 755 mila euro e,
avendo alcuni Enti completata la rendicontazione, sono già in emissione i
relativi mandati di pagamento.
“La piena e sicura riattivazione delle strutture
scolastiche – sottolinea il governatore Zaia – è giustamente considerata, nelle
valutazioni che abbiamo fatto insieme alle amministrazioni e ai sindaci
polesani, la priorità numero uno nel Piano degli interventi. Pur non
trascurando le altre emergenze, puntiamo a restituire al più presto alle
comunità la piena efficienza di strutture e di servizi essenziali come quelli
educativi e scolatici”.
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LOMBARDIA/SISMA. DOMANDE SOSTEGNO AFFITTI FINO A 19 LUGLIO 900.000 EURO A DISPOSIZIONE DI 1.000 FAMIGLIE |
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Milano, 8 luglio 2013 - L´assessore regionale alla Casa, Housing
sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, ricorda
che c´è
tempo fino al 19 luglio per presentare le domande per
il
contributo a sostegno dell´affitto per coloro che
abitano nei 41
comuni del Mantovano colpiti dal sisma dello scorso
anno. ´Dopo
le buone notizie che abbiamo comunicato ai sindaci la
settimana
scorsa - spiega Bulbarelli - voglio ricordare
quest´altra
opportunità molto sentita fra coloro che devono pagare
un canone
di locazione. L´anno scorso, la stessa misura ci ha
permesso di
aiutare oltre 1.100 nuclei famigliari e, dunque,
quest´anno
abbiamo deciso di riproporla´. L´assessore ricorda che
sono già
a disposizione dei Comuni 900.000 euro che, secondo le
stime dei
dati medi dal 2010 al 2012, permetteranno a circa
1.000 famiglie
di ricevere un contributo di 900 euro una tantum. Il
limite di
reddito Isee/fsa (dunque non reddito imponibile) per
richiedere
il
contributo è pari 5.600 euro. |
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LOMBARDIA:STANZIATI 12 MLN PER RISANAMENTO OLONA NEL 2014 PARTIRANNO I LAVORI |
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Milano, 8 luglio 2013 - Regione Lombardia ha stanziato 11.817.692
di euro a copertura degli interventi per il
risanamento del
fiume Olona: fondi già disponibili per gli enti
incaricati di
provvedere alla realizzazione delle opere. ´Sono già state
firmate tutte le convenzioni con i soggetti attuatori
- dichiara
l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile Claudia Maria Terzi - tanto che sono stati
liquidati
648 mila euro per gli acconti delle progettazioni, che
sono in
gran parte in fase preliminare se non definitiva e
dovrebbero
essere pronte tra la fine di quest´anno e l´inizio del
prossimo.
Se tutto prosegue senza intoppi, nella seconda metà
del 2014
dovrebbero partire buona parte dei cantieri´.
Fognature E Depuratori Da Ammodernare - ´Il fiume -
spiega
l´assessore - è in queste condizioni soprattutto a
causa
dell´inadeguatezza delle reti fognarie e dei
depuratori. Le
opere finanziate da Regione Lombardia con quasi 12
milioni di
euro (che si aggiungono ai 9,5 milioni già spesi negli
anni
scorsi) contribuiranno a migliorare la situazione, ma
è
indispensabile che il territorio si impegni a
rinnovare gli
impianti del servizio idrico´. Per questo, secondo
l´assessore, ´fa ben sperare la recente approvazione
del Piano
d´Ambito dell´Ato di Varese, che dovrebbe consentire,
presumibilmente entro la fine del 2013, di utilizzare
le risorse
previste per iniziare l´ammodernamento degli impianti
di
depurazione. Inoltre, finalmente si potrà contare su
una
gestione maggiormente capace di presidiare la qualità
e
completezza del servizio. Le azioni previste da
Regione
serviranno infatti a ben poco se non verranno
accompagnate dalla
realizzazione di un efficiente sistema di
collettamento e
depurazione delle acque fognarie che porti a eliminare
a monte
il problema. E questo sistema, per forza di cose,
devono essere
i comuni a realizzarlo´.
Già Spesi 9,5 Milioni - Dall´avvio nel 2002
dell´attuazione
dell´Accordo di Programma Quadro del Bacino dell´Olona
sono
stati cofinanziati molti interventi e relativi allo
sviluppo
delle infrastrutture del servizio idrico integrato:
´Queste
azioni - continua l´assessore - hanno riguardato la
rete
fognaria e di collettamento e gli impianti di
depurazione. In
totale sono stati investiti 9,5 milioni: non tutto è
terminato,
ma è stato dato un significativo contributo alla
riduzione
dell´afflusso di scarichi non depurati´. Nel frattempo, lo
scorso maggio sono stati avviati lavori per avere una
nuova,
aggiornata e dettagliata mappa di fognature, punti di
malfunzionamento e scarichi industriali che
interessano il
bacino del fiume Olona: ´Entro luglio - conclude Terzi
-
contiamo di aver completato la raccolta dei dati, poi
ci vorrà
qualche
mese per elaborarli´. |
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PUGLIA: RIFIUTI E AMIANTO. L´8 ED IL 9 LUGLIO LE CONFERENZE PROGRAMMATICHE SUI PIANI |
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Bari, 8 luglio 2013 - Si terrà l´8 e il 9 luglio
prossimi la due giorni di conferenze programmatiche sul Piano Regionale di
gestione dei Rifiuti Solidi Urbani e sul Piano per la decontaminazione,
smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti da amianto.
L´evento si terrà presso Villa Romanazzi Carducci a Bari e prevede una serie di
approfondimenti sui temi specifici soprattutto con il contributo di portatori
di interesse ed enti locali che avranno spazio per i propri interventi.
“Abbiamo fatto la scelta di un percorso partecipato sia per il Piano dei
Rifiuti che per quello dell´Amianto – spiega l´Assessore alla Qualità
dell´Ambiente Lorenzo Nicastro – perché abbiamo ben chiaro che i risultati in
materia ambientale si raggiungono solo con una diffusa condivisione del
percorso e con un coinvolgimento dei cittadini”. “La due giorni che ci
apprestiamo a vivere è un importante appuntamento di scambio, di discussione e
proposta per arrivare ad una sintesi migliorativa del piano adottato in Giunta
sulla Gestione dei rifiuti solidi urbani e per una definizione del primo piano
di gestione per l´amianto. Una occasione – prosegue Nicastro – che mi auguro
tutti gli attori vorranno sfruttare al massimo con i propri contributi e le
proprie osservazioni”.
Http://www.regione.puglia.it/web/files/agierrenet/conf.program._8_e_9_luglio.pdf |
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