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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Luglio 2013 |
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UE: UN MERCATO UNICO DELLE TELECOMUNICAZIONI, UN CONTINENTE CONNESSO |
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Bruxelles, 10 luglio 2013 - Neelie Kroes Vice-presidente
della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale nel corso di uno scambio
di opinioni sulle prossime iniziative legislative in materia di Agenda
digitale: ´garantire la connettività per l´economia digitale´ alla riunione del
comitato Itre al Parlamento Europeo: “
Grazie per avermi invitato a parlare di voi. Oggi
voglio presentarvi con le mie idee dettagliate sulla costruzione di un
continente collegato.
Il mondo sta andando digitale. Si tratta di un mercato
globale in crescita: dobbiamo approfittare. Ma il nostro settore delle
telecomunicazioni e dell´ecosistema Ict, una volta che l´invidia del mondo, non
sono in competizione. I nostri cittadini e le imprese devono affrontare le
barriere e le tasse ingiuste. Questa dovrebbe essere una rete globale: ma deve
affrontare posti di frontiera, anche all´interno del nostro mercato unico.
Il resto del mondo sta correndo avanti. America,
Giappone, Corea avere l´88% degli abbonamenti 4G al mondo, l´Unione europea ha
appena 6. Nel frattempo, solo il 2% delle case europee hanno banda larga
superveloce.
Questi problemi hanno bisogno di soluzioni. E io
intendo un pacchetto di farlo; causa prima cosa a settembre.
Porterà le frontiere, stimolare gli investimenti, la
rendono più facile da utilizzare e comunicare in tutta l´Ue. Costruire il
nostro quadro esistente. Promuovere il nostro continente collegato in tre modi
principali.
Primo: per le reti veramente europei, deve essere più
facile comunicare attraverso i confini. Senza gli operatori di fronte a un
groviglio di regole diverse, incompatibili. Se ti è permesso di operare ovunque
in Europa - ha autorizzato nel quadro dell´Ue - allora si dovrebbe essere in
grado di operare in tutta l´Ue. E io non intendo solo "possibile": ma
semplice nella pratica. Come un unico sistema di autorizzazione con la
supervisione da parte dello Stato membro di origine.
E più possibilità per la Commissione per garantire
misure correttive coerenti. Meno burocrazia, meno costi, meno problemi: questo
è ciò che significa un mercato unico. Questa è la spinta che già hanno in
settori dal settore bancario a trasmissioni: ora, per telecomunicazioni anche.
In secondo luogo, gli operatori hanno bisogno di
"ingressi" - le reti per l´esecuzione su. Anche in questo caso, così
com´è, è troppo difficile, soprattutto quello transfrontaliero. Abbiamo bisogno
di strumenti più coerenti per accedere alle reti fisse - come standardizzare il
modo di accedere alle reti, i cosiddetti prodotti "virtuali
Bitstream". E con servizi di interconnessione che garantiscono la qualità.
Plus per wireless abbiamo bisogno di regole di spettro migliori. Bande dello
spettro bisogno di condizioni di licenza più consistenti - come quanto tempo
licenze scorso, blocchi di dimensioni, la struttura delle commissioni e così
via. Tutte quelle cose che renderanno più facile l´esecuzione di una rete su
più paesi - e più facile da godere di servizi di alta qualità su di loro.
In terzo luogo, i nostri cittadini devono godere di
diritti equi e un accordo equo - in tutta l´Unione.
Compreso il diritto di neutralità della rete.
Blocco o strozzamento servizi non è solo ingiusto e
fastidioso per gli utenti - è una condanna a morte per gli innovatori troppo.
Così mi garantisce la neutralità della rete. Con più trasparenza, in modo da
sapere cosa c´è nel vostro contratto. Rendendo più facile cambiare operatore.
Permettere ai nuovi servizi premium che tanti nuovi servizi si basano su - dal
cloud computing per eHealth. E con questo concludo anticoncorrenziale di blocco
e limitazione, per ogni cittadino, su ogni rete, su tutti i dispositivi. La
crescita di Internet dipende da apertura e innovazione: mi fornirà una garanzia
assoluta.
Un accordo equo include prezzi più equi. Bandi europei
non dovrebbero contare come un costoso "chiamata internazionale", non
all´interno di un vero mercato unico. Non si dovrebbe affrontare un aumento dei
prezzi improvviso, solo per chiamare attraverso una frontiera interna, in modo
che qualsiasi differenza di prezzo deve essere oggettivamente giustificata da
costi aggiuntivi .
E, naturalmente, in un vero mercato unico, non ci sono
costi di roaming artificiali. E ´irritante, è ingiusto, appartiene al passato.
Spesso, l´unico ricordo rimasto delle nostre frontiere interne è il telefono in
tasca: che deve cambiare. Milioni di europei godono di pacchetti, trasparenti
sul loro abbonamento di telefonia mobile, si aspettano di pagare una volta e
hanno tutto incluso. Non solo quando sono a casa: ma quando viaggiano troppo.
Essi dovrebbero essere in grado di prendere i loro minuti, i messaggi e
megabyte con loro, ovunque essi viaggiano in Europa.
So che sollevare la questione del roaming nel progetto
di relazione del signor Rohde. Ma lasciate che vi ricordi di una cosa: non è
vietando tariffe di roaming che creiamo un mercato unico. Anzi, al contrario: è
attraverso la creazione di un mercato unico che finiremo pagamento di roaming.
Un mercato in cui le aziende devono affrontare la stessa pressione
concorrenziale a spingere verso il basso i prezzi del roaming come fanno a casa
propria rete. Un mercato in cui possono attrarre e mantenere i clienti con
l´aggiunta di roaming per i fasci competitivi che offrono. Un mercato in cui i
consumatori godono di scelta e la concorrenza, non i confini e le barriere.
E ´così che voglio trasformare la realtà frammentata
di oggi in un vero mercato unico competitivo.
Questa frammentazione non si tratta di qualche
violazione del dogma Ue: ha conseguenze reali. Per fare solo un esempio:
spettro. I paesi non stanno seguendo i loro obblighi di assegnare lo spettro.
Ma anche quando si è assegnato, ciascuno lo fa in modo diverso: così è più
difficile fare un´offerta, piano, e di offrire servizi attraverso le frontiere.
Più difficile per i produttori ad ottimizzare i loro
nuovi gadget per l´Europa. Più difficile per le imprese a beneficiare di
singole economie di scala.
Incertezze e dai costi che i gestori siano trasferiti
ai consumatori: il che significa prezzi più alti e servizio più povero.
Produttori europei, che una volta ha portato il mondo, oggi lotta per
competere.
Questo non è solo un settore. Né solo di cellulari e
tablet. Non più. Presto tutti i tipi di dispositivi possono essere collegati -
dalla vostra auto al dispositivo salute. C´è una grande opportunità per le
persone di godere di servizi paneuropei che funzionano molto: ma sono ancora in
attesa.
Io non sono solo guardando un settore: Sto guardando
l´immagine intera. Il settore europeo delle telecomunicazioni e Ict ecosistema
sono chiavi di volta della nostra economia - e mi piacerebbe vedere più forti.
Un forte settore delle telecomunicazioni che si alza in piedi da solo in un
mercato competitivo. Meno affidamento sulla regolamentazione. Ma non per il
loro bene: questo è nell´interesse di tutti.
Il fatto è che l´intera economia si basa su strumenti
e reti digitali. Settori dal settore bancario alla logistica, automotive di
audiovisivi. E, oltre a questo: tutti i tipi di aziende sono gridando per la
connettività che potrebbe trasformare il loro business: dalla videoconferenza
per il cloud computing per la stampa 3D. Le aziende di ogni dimensione in tutti
i settori. Essi sono stufi di non averli.
Non possiamo lasciarli bloccati. Hanno ambizioni
europee: non possiamo lasciare senza comunicazioni da abbinare. In una economia
basandosi su informazione e comunicazione, non possiamo stare a guardare mentre
il settore delle telecomunicazioni diventa troppo debole per competere,
investire e innovare. Non possiamo continuare a lottare per poveri, con le reti
di invecchiamento.
Questo è importante. La spinta di un mercato unico
concorrenziale delle telecomunicazioni potrebbe essere pari a 110 miliardi di
euro all´anno. Comunicazione di qualità per le imprese potrebbero valere 800
miliardi in 15 anni. Banda larga potrebbe creare 2 milioni di posti di lavoro.
Questo sta investendo nella crescita di domani.
La mia ambizione è di grandi dimensioni: ma il mio
approccio è pragmatico. Oggi le nostre reti e le normative sono in gran parte
nazionale. Un approccio pragmatico non si tratta di scavare quelle reti,
strappare quei libri di regole, e ricominciare da zero. Si tratta di prendere
ciò che abbiamo e adattandolo, sbloccante i colli di bottiglia, abbattendo le
barriere. Dare operatori, imprese e cittadini la sola spinta del mercato,
migliori servizi, reti più veloci, prezzi più equi.
So che avete appena discusso una opzione a lungo
termine: una revisione più completa di tutto l´ecosistema, come proposto nella
relazione dell´onorevole Trautmann. E posso vedere l´attrazione di questo. Ma
qui è il mio consiglio: cerchiamo di non perdere questa occasione per fare una
reale differenza per la crescita e l´occupazione.
Realisticamente, una recensione completa avrebbe preso
5 anni. Questo è un lungo tempo di attesa. E in questi giorni, il tempo perso
significa un´occasione persa. Pensate a come il mondo è cambiato negli ultimi
cinque anni - i dispositivi non hai avuto, i servizi che non esistevano.
Pensate a come il mondo cambierà nei prossimi cinque. Poi pensare se possiamo
permetterci di aspettare così a lungo, mentre le altre parti del mondo corsa in
avanti.
Invece, mi sto mettendo avanti un approccio
incrementale, ma immediato: migliorare il modello, per ottenere il meglio del
quadro attuale. Facendo un passo significativo verso un mercato unico in cui la
tecnologia e il servizio di convergenza sono parte della nuova realtà. Qualora
una regolamentazione aggiornata tiene conto di questi cambiamenti dinamici, e
dove si può prendere il tempo di riflettere e quindi implementare il quadro
normativo che ci serve per il futuro.
Ma prima, andiamo al mercato unico delle
telecomunicazioni destra. Let ´s Get It lavoro per l´Europa.
Questa è la mia alternativa. E io vi do, questo
attuale Parlamento, una possibilità: offrire vantaggi più immediati per il
nostro popolo e la nostra economia. Meno barriere, più scelta, prezzi più equi,
migliori servizi alle imprese, la neutralità della rete, una fine al roaming;
un´economia più forte di creare più posti di lavoro. Questo è il vantaggi di un
collegato, continente competitivo. Penso che valga la pena lottare. Quindi, se
si crede in Europa, credere in questo: e unirsi a me in questa lotta.”
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PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI SOSTENGONO UNA LICENZA PIÙ SEMPLICE PER TUTTA L´UE SUI SERVIZI DI MUSICA ONLINE |
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Strasburgo, 10 luglio 2013 - I
fornitori di servizi On-line di musica potranno ottenere le licenze più facilmente
ed i musicisti riceveranno royalties più rapidamente, consentendo ai
consumatori di godere di una più ampia gamma di musica on-line, in base alle
norme approvate Martedì dalla commissione giuridica.
"Questo testo, approvato all´unanimità, è una
proposta fondamentale per il mercato unico digitale. Licenza semplice e
trasparente del diritto d´autore significa offerte legali e un più facile
accesso ai contenuti on-line per i consumatori. Questa riforma garantisce
inoltre una giusta remunerazione per gli artisti e svilupperà nuove opportunità
di business ", ha detto il relatore, Marielle Gallo (Ppe, Fr).
La proposta è sostenuta da Affari legali deputati mira
a rendere più facile per i fornitori di servizi per ottenere le licenze per i
servizi di musica on-line. Essa mira inoltre a migliorare la protezione dei
diritti degli autori, facendo in modo che le royalties sono raccolti in modo
più efficiente da parte dei fornitori di servizi e distribuiti agli artisti più
equo e più rapidamente.
Incoraggiare nuovi e migliori servizi di musica online
-
Ciò dovrebbe incoraggiare la creazione di nuovi
servizi musicali in tutta l´Ue on-line e aumentare le vendite. In futuro,
invece di avere a che fare con le organizzazioni di gestione collettiva degli
autori nei singoli Stati membri dell´Ue, i fornitori di servizi potranno
ottenere le licenze da un piccolo numero di tali organizzazioni che operano
attraverso le frontiere dell´Ue.
I deputati ha approvato un emendamento per garantire
che i repertori più piccole e meno popolari hanno anche accesso al mercato,
imponendo queste organizzazioni di raccolta di rilasciare licenze alle stesse
condizioni per tutti i repertori.
Remunerazione adeguata e tempestiva agli artisti -
I deputati hanno modificato la proposta della
Commissione di garantire che i titolari dei diritti ricevano i loro diritti in
modo più rapido, riducendo il termine per loro pagare da 12 a tre mesi dalla
fine dell´esercizio finanziario in cui è stata registrata l´entrata a destra.
Un altro emendamento dai deputati dà autori e artisti
di maggior controllo della gestione dei loro diritti. Le regole garantiranno
che gli artisti avranno la libertà di scegliere la società di gestione
collettiva e che possano partecipare più facilmente al processo decisionale.
Prossimi passi -
La relazione è stata adottata dalla commissione
giuridica, con 22 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astensioni. I negoziatori
commissione ha ricevuto un mandato per avviare negoziati con i ministri
dell´Unione europea.
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CAMPANIA, BANDA ULTRA LARGA: PUBBLICATO BANDO SU GAZZETTA EUROPEA |
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Napoli, 10 luglio 2013 - È stato pubblicato sulla
Gazzetta europea il bando per la realizzazione della banda ultra larga in Campania.
È uno dei Grandi progetti della Regione Campania. Le
attività di realizzazione del programma di interventi per lo sviluppo della
Banda Ultralarga nella Regione Campania si inquadrano nel Progetto Strategico
Nazionale per la Banda Ultralarga approvato dalla Commissione europea. Il
contributo pubblico ammonta a 122,4 milioni di euro a valere sui fondi Por -
Fesr 2007 - 2013 Campania.
Per effetto di questo intervento, entro il 2015, il
32% del totale delle unità immobiliari campane saranno connesse ad almeno 30
Mbps. A questo dato occorre aggiungere i piani autonomi degli Operatori privati
che prevedono la copertura di un ulteriore 21%. La Campania nel 2015 potrà
dunque vantare una diffusione e velocità di banda totale del 53% dei cittadini:
una percentuale degna di competere con i Paesi più avanzati. Nei Comuni oggetto
di intervento saranno connessi ospedali e scuole permettendo così la
realizzazione dei principali pilastri dell´agenda digitale.
"Un altro grande progetto - sottolinea
l´assessore Edoardo Cosenza, coordinatore strategico dei Grandi Progetti -
giunge a gara. Con la pubblicazione del bando sulla banda ultra larga sulla
Gazzetta europea sono ora tre i grandi progetti arrivati a questa fase negli
ultimi 40 giorni, per un valore complessivo di 267 milioni di euro. Già sono
stati pubblicati, infatti, il grande progetto per la depurazione delle acque
del valore di 65 milioni di euro ed il progetto del Litorale Domitio di 80
milioni di euro. Il valore del bando sulla larga banda è invece di 122 milioni
di euro.
In un momento tanto delicato, innescare processi che
diano impulso all´economia dei territori è un risultato importante. Ringrazio
le Aree amministrative, il vicepresidente Guido Trombetti e i suoi tecnici per
il lavoro svolto e per l´imepgno profuso nel perseguimento di questi
obiettivi", conclude Cosenza.
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UNA NUOVA PIATTAFORMA TELEMATICA PER L´EXPO 2015 |
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Varese, 10 luglio 2013 - Quella dell’Informare è una delle cinque vie
che caratterizzano l’impegno della Camera di Commercio per valorizzare l’Expo a
vantaggio del sistema economico varesino, insieme ai temi dell’Accogliere,
dell’Attrarre, dell’Esporre e del Lavorare. E Informare vuol dire anche
proporre al meglio la nuova piattaforma telematica Siexpo http://www.siexpo2015.it/
raggiungibile anche a partire dalle pagine Expo del sito della stessa Camera di
Commercio varesina digitando l’indirizzo web http://www.varesexpo.it/
Siexpo si configura come un catalogo contenente fin
d’ora materiali per l’edilizia, prodotti di arredo pubblico e privato,
packaging, complementi fieristici rivolti alla realizzazione e al funzionamento
di strutture espositive, soluzioni per l’energia e la mobilità. L’obiettivo è
di dare visibilità ai fornitori e ai loro prodotti d’eccellenza così da creare
legami tecnici e commerciali fra gli operatori del settore. La Camera di
Commercio varesina sta programmando per il prossimo mese di settembre specifici
incontri informativi sui contenuti della piattaforma Siexpo, ma anche come ci
si registra e si pubblicano i propri prodotti. Nel contesto dell’Esposizione
Universale, il catalogo Siexpo rappresenta quindi uno strumento di sostegno e
rilancio competitivo per le aziende green e innovative e di visibilità ai
prodotti ecosostenibili, innovativi al fine di creare legami scientifici e
commerciali tra Paesi aderenti, aziende imprese e utilizzatori finali. Il
catalogo è organizzato per prodotti e applicazioni, suddivise in cinque sezioni
principali: materiali da costruzione, arredo per interni, arredo urbano,
packaging, complementi fieristici. Siexpo si rivolge alle aziende di prodotti e
materiali con caratteristiche di sostenibilità e innovazione, offrendo
un’occasione di qualificazione ad alto livello e promozione in tutto il mondo.
I prodotti inseriti nel catalogo saranno poi valorizzati nei confronti dei
Paesi partecipanti all’Expo attraverso specifiche azioni di comunicazione.
Siexpo dunque è una vetrina di materiali e soluzioni ecosostenibili e
innovative, utilizzabili per la costruzione e l’allestimento di siti
espositivi. Il catalogo offre alle imprese, agli architetti e ai progettisti un
database di facile e immediata fruizione per ricercare materiali e prodotti
utili alla realizzazione di edifici innovativi e a ridotto impatto ambientale.
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CUNEO: CONVEGNO SUI DISTRETTI ON-LINE |
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Cuneo, 10 luglio 2013 - "Aiutiamo i distretti a
crescere on-line": questo il titolo del convegno in programma il 19 luglio
nella Sala delle Stelle del Comune di Canelli. Un´iniziativa che si colloca
nell´ambito di "Distretti sul Web - Costruiamo il futuro delle imprese
italiane", progetto di Google e Unioncamere per digitalizzare le Pmi e
aiutare le imprese dei distretti a crescere on-line. L´iniziativa gode del
patrocinio del ministero per lo Sviluppo economico e viene realizzata in
collaborazione con le Cdc di Cuneo e Asti.
Il programma della giornata ha inizio alle 14.00 con
la registrazione dei partecipanti e, dopo il saluto di benvenuto di Agostino
Ghiglia, assessore al Commercio della Regione Piemonte e di Marco Gabusi,
sindaco di Canelli, con l´intervento su "Le policy per i distretti
industriali italiani" di Ferruccio Dardanello, Presidente della Cdc di
Cuneo e di Unioncamere. Sarà poi la volta di Mario Sacco, presidente della Cdc
di Rieti, con una riflessione su "Quale futuro per il distretto
dell’eno-meccanica?". Giorgia Abeltino, Senior Policy Counsel Google Italy,
interverrà sul tema "Il Progetto Distretti sul web: le opportunità per il
settore agroalimentare", mentre Domenico Mauriello, responsabile del
Centro Studi Unioncamere, presenterà una relazione su "La web economy
italiana". Giuseppe Tardivo, ordinario Scuola di Amministrazione Aziendale
- Università degli Studi di Torino, introdurrà la tavola rotonda dedicata a
"L’agroalimentare alla conquista di nuovi mercati". Intervengono: Stefano Saladino - Direttore
Generale Digital Experience Festival, Gianni Marzagalli - Presidente Consorzio
Asti Docg, Francesco Minetti - Direttore Winepass, Andrea Morra - Founder
Geolabelmark. Modera Filippo Larganà - wine & food bloggerIl programma
della giornata si conclude con "Il Web in pratica. La liera su Internet:
perché e come essere online" di Ines Tammaro, Referente del Progetto per
il Distretto di Canelli - Santo Stefano Belbo. Le conclusioni verranno affidate
a Ferruccio Dardanello, presidente della Cdc di Cuneo e di Unioncamere.
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STIMOLARE CREATIVITÀ E INNOVAZIONE OLTRE I CONFINI |
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Bruxelles, 10 luglio 2013 - Ricercatori di diversi
paesi europei hanno risposto all´invito congiunto dell´Era-net Hera Jrp - Ce
(Umanistica nello Spazio europeo della ricerca - Programma di ricerca congiunto
- Incontri culturali) per esaminare come gli incontri culturali possono
contribuire a farci capire meglio la società contemporanea.
Il progetto riunisce un consorzio di 19 organizzazioni
europee per il finanziamento alla ricerca provenienti da 18 paesi. Hera Jrp Ce
si baserà su informazioni e metodologie di diverse ricerche, promuovendo il
contributo delle materie umanistiche alla ricerca europea.
Un finanziamento di circa 18,5 milioni di euro (6
milioni dei quali sono erogati dall´Ue) andrà a progetti nuovi e creativi
centrati sulle discipline umanistiche che collegano creatività e innovazione.
Ognuno dei 18 progetti coinvolgerà ricercatori di tre o più paesi partecipanti.
Sorcha Carthy, la coordinatrice del programma Hera Jrp
- Ce presso il Consiglio di ricerca irlandese, ha detto che il programma di
incontri culturali ha generato molto interesse tra i ricercatori. Il programma
ha ricevuto 593 candidature di progetti, 18 delle quali hanno ricevuto i fondi.
I progetti vanno da quelli sugli incontri culturali
negli interventi contro la violenza, alle mediazioni sulla nazionalità,
l´identità e la comunità.
L´attuale invito a presentare progetti segue il
successo del primo round di proposte nel 2009, quando l´Hera ha lanciato il
Programma di ricerca congiunto (Hera Jrp) sotto due temi: "Dinamiche
culturali: eredità e identità" e "Umanistica come fonte di creatività
e innovazione". Ha creato un programma di 19 consorzi di progetti
internazionali di tutta Europa. Il primo Jrp ha ricevuto 234 proposte per
entrambi i temi che coinvolgevano 700 studiosi di umanistica di tutta Europa.
Tra gli esempi di progetti di ricerca che hanno ricevuto
i finanziamenti c´è uno studio sulle tradizioni ereditate e le pratiche delle
culture jazz europee in cinque paesi e un progetto che ha esaminato la
creatività e la produzione artigianale nell´Europa dell´Età del bronzo media e
tarda.
Sorcha Carthy aggiunge: "Nella rete Hera abbiamo
acquisito una considerevole esperienza attraverso il primo Hera Jrp, in
particolare nell´avvicinare agenzie di finanziamento di diverse nazionalità,
che hanno diverse restrizioni nazionali. Lavorare con così tanti paesi europei
ha costituito un´enorme curva di apprendimento e in definitiva ci ha permesso
di capire meglio e gestire qualsiasi tipo di problema organizzativo per questo
secondo programma di progetti.
Le agenzie di finanziamento alla ricerca per le
discipline umanistiche di tutta Europa che hanno ricevuto finanziamenti
attraverso l´Era-net Hera Jrp per Incontri culturali comprendono Austria (Fwf),
Belgio (F.r.s. - Fnrs), Belgio (Fwo), Croazia (Hazu), Danimarca (Dasti),
Estonia (Etf), Finlandia (Aka), Germania (Bmbf via Pt-dlr), Islanda (Rannls),
Irlanda (Irc), Lituania (Lmt), Lussemburgo (Fnr), Norvegia (Rcn), Paesi Bassi
(Nwo),polonia (Ncn), Portogallo (Fct), Regno Unito (Ahrc), Slovenia (Mizs) e
Svezia (Vr).
Questo programma lancerà ufficialmente i progetti selezionati
il 30 settembre 2013 a Dubrovnik, Croazia.
Per maggiori informazioni, visitare:
Hera
http://www.Heranet.info/
Un cortometraggio su Hera prodotto da Ahrc
http://www.Ahrc.ac.uk/news-and-events/watch-and-listen/pages/hera-film.aspx
Scheda informativa del progetto
http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/103736_it.html
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CONTRO ABBANDONO SCOLASTICO FINANZIATI PROGETTI ISTITUTI PROFESSIONALI (700 MILA EURO) LE SCUOLE CAPOFILA A CAIRO MONTENOTTE, IMPERIA, GENOVA, CHIAVARI E LA SPEZIA |
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Genova, 10 Luglio 2013. Abbandono scolastico ed
esclusione sociale, la Regione Liguria ha approvato la graduatoria di un primo
bando per contrastarli incentrato sugli istituti professionali delle quattro
province, ai quali un terzo dei ragazzi si rivolge dopo un fallimento
scolastico.
Il provvedimento è stato reso noto ieri in mattinata
dall’assessore regionale all’Istruzione e Università Pippo Rossetti.
Nel 2010 i dati Istat segnalarono un aumento di quasi
4 punti (dal 12,4% del 2009 al 16,2%) della percentuale di giovani che lasciano
prematuramente lo studio in Liguria, a fronte di una situazione sostanzialmente
stabile nel resto del Nord-ovest.
I progetti sono sette, finanziati con 700 mila euro-
100 mila euro ciascuno- attraverso il Piano Giovani del Fondo Sociale Europeo e
partiranno a settembre. Ogni progetto coinvolgerà dieci classi, non meno quindi
di 200-250 ragazzi. Si stima che in tutto, i ragazzi coinvolti potranno essere
oltre 1700.
Ecco, di seguito, i progetti finanziati nelle quattro
province e l’istituto capofila.
Genova. “Sostegno Opportunità Sinergie”- Istituto di
istruzione superiore Giovanni Caboto di Chiavari, “Whatsapp-non perdiamoci di
vista” –Ipsa Nino Bergese di Genova, “Calliope”- Iis Einaudi- Casaregis-
Galilei di Genova, “Noi protagonisti”- Ipsia Atilio Odero di Genova.
Savona. “Non Uno di Meno”- Istituto secondario
superiore di Cairo Montenotte.
Imperia. “Ritroviamoci a scuola”- Polo tecnologico
imperiese, Iis Calvi- Galilei- Doria di Imperia.
La Spezia.
“Sophia ed Libertas” dell’Iis Einaudi-chiodo della Spezia.
Il progetto regionale prevede interventi per i giovani
ancora inseriti nel sistema scolastico, ma a rischio di abbandono scolastico e
di esclusione sociale. Al bando hanno partecipato gli istituti professionali di
Stato o paritari ,anche in forma associata tra istituti.
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FVG, ISTRUZIONE: APPROVATO ACCORDO PER BANDO SEZIONI PRIMAVERA |
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Trieste, 10
luglio 2013 - L´apprendimento grazie alla cura ed
all´accompagnamento nelle prime forme di linguaggio,
nello
sviluppo della creatività e dell´immaginazione ed il
miglioramento del raccordo tra nido e scuola
dell´infanzia: sono
questi gli obiettivi delle "Sezioni
primavera", di cui la Regione
sosterrà la sperimentazione anche il prossimo anno
scolastico.
"Vogliamo dare continuità a quest´iniziativa,
riservata a gruppi
omogenei di bambini tra i 24 ed i 36 mesi, al fine di
ovviare,
tra l´altro, ai problemi connessi con l´ingresso
anticipato dei
piccoli nella scuola dell´infanzia - conferma
l´assessore
regionale all´Istruzione, Gianni Torrenti - ed abbiamo
pertanto
deciso, a guadagno di tempo, di approvare l´accordo
che la
Regione sottoscriverà con l´Ufficio scolastico
regionale per
l´avvio delle procedure relative al bando di
finanziamento del
servizio".
A disposizione ci sono già poco più di 152 mila euro
forniti dal
Miur (Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca)
per il
2013 e, in attesa che la Regione stabilisca la sua
quota di
risorse, l´accordo definisce le modalità di gestione
amministrativa e finanziaria delle Sezioni Primavera
in Friuli
Venezia Giulia.
In base all´intesa, le quote annuali di contributo (da
un massimo
di 30 mila ad un minimo di 10 mila euro) saranno
distribuite a
seconda del numero dei bambini (da 20 a 5 per sezione)
e della
durata giornaliera (da 5 a 9 ore) del servizio; anche
quest´anno
inoltre le Sezioni che accoglieranno un bambino
disabile o
svantaggiato avranno il 10 per cento in più del
contributo
assegnato.
A sancire il successo dell´iniziativa è il progressivo
aumento in
Friuli Venezia Giulia delle sezioni, che all´avvio
della
sperimentazione, nel 2008, erano complessivamente 22.
Lo scorso
anno scolastico se ne contavano ben 56 (di cui 8
all´esordio),
interamente finanziate con fondi regionali per un
totale di oltre
un milione e 200 mila euro.
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PARTONO IN VENETO I CAMPI AVVENTURA DI PROTEZIONE CIVILE PER RAGAZZI |
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Venezia, 10 luglio 2013 - Hanno preso il via in Veneto
i Campi Avventura di Protezione Civile dedicati ai ragazzi veneti da 7 a 17
anni, organizzati e finanziati dalla Regione, su proposta dell’assessore
Daniele Stival, per avvicinare le giovani generazioni alla cultura e conoscenza
della protezione civile, dando loro una formazione conoscitiva di base nel
corso di una settimana di vita in comune accompagnati da esperti e volontari
del settore.
I “Campi” si tengono tra luglio e inizio agosto in tre
sessioni. Si comincia in provincia di Vicenza, alla Base Scout Ugo Ferrarese di
Costigliola, dove da domenica si sono radunati una quarantina di ragazzi tra 10
e 13 anni selezionati nelle scuole del Veneto.
Per, mercoledì 10 luglio, con ritrovo alle ore 10.30
in Contrada Parlati nel Comune di Recoaro Terme è stata organizzata una
conferenza stampa con visita successiva alla frana del Monte Rotolon, alla
quale parteciperanno l’assessore regionale alla Protezione Civile Daniele
Stival, autorità locali, i ragazzi partecipanti e gli esperti che gestiscono il
“Campo”.
“La frana del Rotolon – ricorda Stival – è stato uno
dei punti più critici e preoccupanti in occasione delle alluvioni che hanno
colpito recentemente il Veneto. Vederla da vicino, istruiti dagli esperti e dai
volontari, sarà per i ragazzi particolarmente significativo e istruttivo per
capire toccando con mano la fragilità di un territorio e i problemi che ne
possono derivare per la sicurezza delle popolazioni”.
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MITIGAZIONE RISCHIO IDRAULICO: A ORVIETO PRESENTATO STUDIO E FA IL PUNTO SU REALIZZAZIONE INTERVENTI |
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Perugia, 10
luglio 2013 - "Gli interventi da
realizzare nella zona dell´Orvietano in seguito agli eventi alluvionali del
novembre 2012 rappresentano per la Regione Umbria una priorità per la tutela
dell´ambiente, dell´economia e, soprattutto, dei cittadini": è quanto
affermato dall´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, intervenendo
all´incontro che si è tenuto ad Orvieto per presentare e partecipare lo studio
idraulico del bacino del fiume Paglia e gli interventi per la mitigazione del
rischio idraulico del bacino Paglia-chiani in seguito all´alluvione. Sono
intervenuti, oltre alla Regione Umbria, rappresentanti della Provincia di Terni
e dell´Autorità di bacino.
In apertura del suo intervento l´assessore Rometti ,
dopo aver rimarcato l´attenzione che la Regione ha riservato per la soluzione
delle problematiche insorte sul reticolo idraulico del fiume Paglia a seguito
degli eventi alluvionali dello scorso novembre, ha ricordato che "per
coordinare gli interventi da realizzare nella zona dell´Orvietano, è stato
istituito un Tavolo istituzionale e tecnico, ha riferito che, alla luce
dell´evento dello scorso novembre, si è deciso di aggiornare le conoscenze sulla reale
pericolosità da rischio idraulico nel bacino del Paglia attraverso un
rivisitazione della vecchia mappa della pericolosità e del rischio idraulico,
affidata al ´Cnr-irpi´ di Perugia che ha, in maniera scientifica, aggiornato
gli studi relativi alla reale pericolosità. Tale aggiornamento ha consentito di
acquisire dati fondamentali per la prevenzione del rischio idraulico in caso di
emergenza, di individuare gli interventi prioritari per la mitigazione del
rischio idraulico, nonché l´individuazione delle modalità di progettazione e
realizzazione degli interventi stessi".
Lo studio è
stato recepito dall´Autorità di bacino del fiume Tevere e presto andrà a sostituire quello precedente
inserito nel Piano di Assetto Idrogeologico".
L´occasione della presentazione dello studio ha
consentito, inoltre, di fare il punto sulle attività di pronto intervento per
ripristinare l´assetto idraulico precedente all´alluvione del novembre
2012. L´assessore illustrando gli
interventi realizzati e quelli in corso
di realizzazione nell´Orvietano ha spiegato: "Le risorse per la prima fase
emergenziale, con cui far fronte ai pronti interventi, ammontano a 7 milioni,
di cui 3 milioni 400 mila euro sono stati destinati al contenimento delle
problematiche legate agli eventi alluvionali.
Di questi un milione e 300 mila euro
serviranno per interventi sul bacino Paglia-chianti finalizzati al
ripristino delle condizioni idrauliche del corso d´acqua".
Si tratta di interventi in corso di realizzazione o
pronti per essere appaltati, visto che è già stata superata la fase
autorizzativa - ha detto Rometti - e che
dovranno garantire il ripristino delle condizioni antecedenti all´alluvione e,
in alcuni tratti, essere risolutivi di queste problematiche".
Relativamente agli interventi successivi per i quali
sono stati stanziati 17 milioni di euro, di cui oltre il 60 per cento destinati
all´area Paglia-chiani, Rometti ha riferito che, "una volta concluso il
pacchetto degli interventi sarà messo in sicurezza idraulica l´intero sito,
senza tralasciare aspetti legati al miglioramento ambientale e paesaggistico
dei luoghi e ad una rinnovata fruizione della zona adiacente al fiume Paglia da
parte dei cittadini. In dettaglio gli interventi permetteranno, per risorse
pari a 8,5 milioni di euro, la sistemazione
dell´alveo del fiume nel tratto urbano di Orvieto, nonché il
completamento delle opere di messa in sicurezza e la realizzazione di una cassa
di espansione".
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FORESTAZIONE, APPROVATA DELIBERA SUI PIANI. CAMPANIA: RIPARTO FONDI GARANTIRÀ STABILITÀ A COMPARTO |
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Napoli, 10 luglio 2013 - La Giunta regionale della
Campania ha approvato la delibera con i criteri di riparto delle risorse
finanziarie tra gli Enti delegati per il piano di forestazione e bonifica
montana per l´anno 2013.
"La programmazione delle risorse finanziarie -
sottolinea Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania -
dopo un periodo di grande difficoltà per il settore, è ad una svolta e guarda
al prossimo futuro con il chiaro proposito di semplificare le procedure e con
il contestuale e rigoroso controllo degli interventi da realizzare.
Al riguardo - prosegue - il provvedimento di Giunta dà
mandato ai dirigenti dei settori competenti di approvare i piani di
forestazione e bonifica montana dei singoli Enti delegati che, nel loro
insieme, costituiscono il documento esecutivo di programmazione forestale, così
come previsto dall´articolo 5 ter della legge regionale 11/96.
La Giunta regionale è costantemente al lavoro per la
risoluzione del problema. Sono stati messi in campo, infatti, tutti gli atti
necessari per procedere con il riparto dei fondi che garantirà stabilità al
comparto e ai lavoratori coinvolti", conclude la Nugnes.
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MANUTENZIONE DEL TERRITORIO: “SUMMER SCHOOL” DI ALTA SCUOLA A TODI DA. 10 AL 12 LUGLIO |
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Perugia, 10
luglio 2013 – Lezioni, seminari, esercitazioni e visite sul campo ai lavori
realizzati sulle pendici del Colle di Todi e della Rupe di Orvieto: è questo il
programma della “Summer School”, che l’Alta Scuola (Scuola di Alta
Specializzazione e Centro Studi per la Manutenzione e Conservazione dei Centri
Storici in Territori Instabili, un’associazione culturale e scientifica no
profit di cui fanno parte la Regione Umbria e i Comuni di Todi, Orvieto e
Spoleto) organizza dal 10 fino al 12 luglio a Todi. Saranno agronomi forestali,
architetti, geologi, geometri, ingegneri e amministratori pubblici a
partecipare al corso, articolato in tre moduli da 8 ore ciascuno, che si
svolgerà a Todi presso la sede del Palazzo del Popolo.
“È un corso –
spiega Endro Martini, direttore dell’Alta Scuola –, che si propone di fornire
ai partecipanti i principali strumenti amministrativo-procedurali, concettuali
e applicativi per la pianificazione e la
progettazione degli interventi di manutenzione del territorio a rischio
idrogeologico, e di manutenzione delle opere di tutela e prevenzione
realizzate. In particolare, saranno sviluppati gli aspetti normativi di
previsione, pianificazione e progettazione degli interventi, gli aspetti
procedurali per l’affidamento dei lavori e quelli relativi alla valutazione
della loro necessità. Tutto questo – aggiunge Martini – nella convinzione che,
a seguito dei cambiamenti climatici in atto, la manutenzione assumerà sempre
più il ruolo d’intervento strutturale, protagonista delle azioni di
adattamento”.
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UN BOA CONSTRICTOR NEL CASSONETTO DELL’IMMONDIZIA |
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Torino, 10 luglio 2013 - Gli uffici del Servizio di
Tutela della Fauna e della Flora della
Provincia di Torino hanno ricevuto l’ 8 luglio una
telefonata da parte di un caporal maggiore degli Alpini che, transitando presso
alcuni cassonetti per i rifiuti in via Natale Palli a Grugliasco, ha notato una
scatola con all´interno un non meglio identificato serpente di grosse
dimensioni.
Gli agenti faunistico-ambientali della Provincia si
sono recati sul posto ed hanno
recuperato un esemplare di Boa Conscrictor lungo circa
un metro e 80 centimetri, abbandonato in una scatola di plastica. Il Boa
constrictor è un serpente appartenente alla famiglia dei Boidi, molto temuto
poiché capace di uccidere anche grandi prede avvolgendole e soffocandole nelle
sue spire. Può raggiungere i 30 Kg di peso ed i quattro metri di lunghezza.
L´habitat che predilige è quello delle foreste tropicali pluviali e delle zone
umide del Messico centro-meridionale, dell´America centrale e meridionale
tropicale e delle Piccole Antille.
Il ritrovamento del serpente conferma il perpetrarsi
dell´incivile costume di abbandonare in vista delle ferie animali esotici
detenuti senza una preventiva valutazione delle loro esigenze. Infatti, gli
abbandoni non riguardano solo più cani o gatti, ma esemplari esotici che non
dovrebbero essere acquistati e detenuti da privati cittadini. Il Boa
Constrictor rinvenuto a Grugliasco verrà affidato alle cure del Centro Animali
non Convenzonali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di
Torino, che ha sede proprio a Grugliasco ed è convenzionata con la Provincia di Torino per la riabilitazione
degli esemplari recuperati dal Servizio Tutela Fauna e Flora.
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PUGLIA, ARO: 10 MILIONI PER SERVIZI SPAZZAMENTO E RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI |
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Bari, 10 luglio 2013 -
“Nella Giunta Regionale di oggi abbiamo deliberato un sostegno finanziario
prevosto per gli aro che alla data della domanda di ammissione al finanziamento
possano dimostrare di aver aggiudicato un servizio unico di spazzamento,
raccolta e trasporto o di aver adeguato i contratti in essere alla carta di
servizi adottata con delibera regionale nr.194/2013, entro il termine del 21
dicembre prossimo.
Dieci milioni di euro a disposizione degli ambiti di
raccolta ottimale che riusciranno a dare immediata esecutività alle proprie
funzioni accelerando il percorso di miglioramento delle performance di raccolta
differenziata”. A comunicarlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo
Nicastro al termine della Giunta di ieri.
“E´ un sistema di premialità, concordato all´interno
della procedura negoziale con gli Organi di Governo d´Ambito, che permetterà di
valorizzare quei contesti territoriali più sensibili ed efficaci sul piano
delle procedure da avviare. Come più volte abbiamo detto – prosegue Nicastro –
la modifica della governance per quel che concerne i servizi labour intensive
come lo spazzamento, la raccolta ed il trasporto dei rifiuti è uno dei
meccanismi su cui contiamo di far leva per il raggiungimento degli obiettivi
del nuovo Piano dei Rifiuti.
Ottenere che i territori, gruppi di comuni
convenzionati nell´Aro, possano adeguare alla carta dei servizi adottata dalla
Giunta i bandi per l´aggiudicazione porterà la Regione Puglia ad avere una
situazione più omogenea sia sul piano delle modalità, che su quello delle
tariffe e, quindi, anche sulle percentuali di raccolta differenziata”. “Abbiamo
chiesto, personalmente anche ieri in occasione della Conferenza Programmatica
Conclusiva per l´iter del Piano dei Rifiuti, un salto culturale ai territori
nel superare la logica localistica per favorire economie e meccanismi di
gestione più coerenti con gli obiettivi della Regione.
Chiediamo un sforzo, anche in termini di lavoro e di
tempistiche da rispettare, ma – conclude Nicastro – premiamo questi sforzi con
risorse cospicue da utilizzare sui territori per potenziare sempre più i
servizi, per permettere ai cittadini di avere segni tangibili degli effetti di
corrette pratiche ambientali che, lo ribadisco anche in questa occasione, non
possono che essere di ciascun cittadino per essere efficaci”.
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