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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Ottobre 2013 |
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TORINO - ENERGY AND ENVIRONMENT PARTNERING EVENT |
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Torino, 1 ottobre 2013 - Torna il 9 e il 10 ottobre l´Energy and Environment
Partnering Event: si tratta della quarta edizione della convention dedicata a
tecnologie ambientali ed energie rinnovabili: oltre 200 appuntamenti b2b
pianificati sulla base dell’incontro tra la richiesta di approvvigionamento e
collaborazione da parte di 12 società straniere e l’offerta di circa 40 imprese
piemontesi. La due giorni (al Centro Congressi Torino Incontra) si apre con un
seminario introduttivo (ore 9-13), nel corso del quale gli operatori stranieri
presenteranno le proprie aziende e il tipo di partnership e forniture
ricercate. L´iniziativa rientra nel Progetto Integrato di Filiera (Pif)
Ecompanies, volto a promuovere all´estero l´eccellenza piemontese nei settori
energia e ambiente, gestito dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione
(Ceipiemonte) su incarico di Regione Piemonte, Cdc di Torino, Cuneo e Vercelli.
“I 12 operatori stranieri presenti provengono da aree
geografiche di estremo interesse: Europa, Russia, Brasile, Africa, Paesi del
Golfo, tutti alla ricerca di prodotti o servizi, di tecnologie all’avanguardia,
di opportunità di collaborazione con le imprese piemontesi, che in tema di ambiente
ed energia possono giocare un ruolo di primo piano.– spiega Alessandro
Barberis, presidente della Cdc di Torino - Sono infatti circa 1.300 le eco-Pmi
diffuse su tutto il territorio, con 35mila addetti, dei quali quasi la metà, il
45%, solo in Torino e provincia. L’energia solare è il settore in cui ricade il
maggior numero di attività , seguito da rifiuti e controllo aria”.
“La convention vede anche la presenza di operatori del
settore infrastrutture, fortemente legato al comparto energia e ambiente –
dichiara Giuseppe Donato, presidente di Ceipiemonte - Negli stessi giorni
inoltre, verranno ospitate a Torino cinque imprese irachene, di settori che
comprendono ambiente, infrastrutture, edilizia, contract e Ict, anch’esse
interessate a conoscere l’offerta del territorio piemontese in termini di
tecnologie, materiali, competenze. La delegazione irachena seguirà un programma
di appuntamenti b2b autonomo e prenderà anche parte all’Energy and Environment
Partnering Event”.
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DL FARE BIS: NUOVA BOZZA, NO A MISURE RETROATTIVE |
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Milano, 1 ottobre 2013 - Assorinnovabili
ribadisce, alla luce della nuova bozza del Dl Fare
bis, il giudizio favorevole
al meccanismo di cartolarizzazione e la sua totale
contrarietà all’ipotesi di rimodulazione
retroattiva degli incentivi.
Assorinnovabili esprime anche totale contrarietà al
l’ipotesi di
cancellazione dei prezzi minimi
garantiti
che
colpirebbe retroattivamente un numero molto elevato
di piccoli impianti,
superiore a 10.000.
“Sarebbe profondamente iniquo – dichiara il Preside
nte Agostino Re Rebaudengo –
punire i
pionieri
della generazione distribuita
. Ci auguriamo che si chiuda questa dannosa fase di
incertezza che mina l’importante lavoro che il nost
ro Governo sta compiendo per attrarre
investimenti dall’estero, come nel recente viaggio
del Premier Letta negli Stati Uniti.”
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AFFITTI TRASPARENTI: ECCO LA “GUIDA AI CONTRATTI DI LOCAZIONE” |
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Roma, 1 ottobre 2013 -
Quale tipologia di contratto d’affitto scegliere, cosa fare dopo aver
firmato, come regolarizzare un contratto “in nero”, cos’è la “cedolare” secca,
quali sono gli oneri accessori in capo al locatore e quali quelli di competenza
del locatario. Il tutto corredato da contratti-tipo semplici, trasparenti,
privi di clausole inique e attenti all’equilibrio tra le parti. E’ quanto hanno
predisposto Unioncamere e le associazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat
grazie ad un lavoro comune, culminato nella “Guida ai contratti di locazione”.
La Guida, promossa da Unioncamere e distribuita in 5mila copie, sarà reperibile
presso 30 sportelli delle principali sedi territoriali delle tre associazioni.
“Dalla collaborazione con le associazioni degli
inquilini – ha evidenziato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello -
è nato uno strumento prezioso per quanti si apprestano a stipulare un contratto
d’affitto, ovvero vogliono essere aggiornati sulla normativa in vigore e sui
reciproci diritti e doveri. La Guida potrà di sicuro contribuire anche a
risolvere situazioni irregolari, a tutto vantaggio della trasparenza e legalità
dei rapporti tra le parti”.
Commentando
l’importante risultato il
segretario generale del Sunia Daniele Barbieri, il segretario generale
del Sicet Guido Piran e il Presidente Uniat Augusto Pascucci hanno unitariamente rimarcato “come da questa
collaborazione esce un testo di
contratto tipo e una serie di utili e approfonditi allegati che forniscono, a
chi si accinge a stipulare e rinnovare una locazione abitativa, strumenti di facile utilizzo e di efficace
tutela con regole indispensabili per dare certezze economiche e
normative, legalità e regolarità fiscale a tutte le parti contraenti e al
riparo da prevaricazioni e clausole vessatorie”.
Nel modello contrattuale allegato alla Guida, per la
prima volta in questo settore, viene introdotta a livello nazionale la clausola
di mediazione, che espressamente prevede la possibilità per locatori ed
inquilini di farsi assistere dalle rispettive associazioni in caso di
contenzioso.
Dal 20 settembre, del resto, la locazione è tornata ad
essere uno dei settori cui si applicherà l’obbligo – in caso di insorgenza di
una controversia – di esperire un tentativo di mediazione prima di ricorrere,
eventualmente, alla giustizia ordinaria. Oltre ad essa, tra le materie di
grande interesse per i cittadini con riferimento alle quali il decreto del Fare
ha reintrodotto l’obbligatorietà della mediazione, figura anche il condominio.
Non a caso, Unioncamere sta lavorando anche alla predisposizione di
contratti-tipo dedicati a questa materia, diretti a sistematizzare (e privare
di eventuali clausole inique) tutto quanto riguarda le pulizie condominiali, la
manutenzione degli ascensori, l’installazione e manutenzione di impianti
elettrici e di riscaldamento, nonché i contratti riguardanti l’amministrazione
del condominio.
L’attività di regolazione del mercato e tutela dei
consumatori, che sottende la predisposizione dei contratto-tipo di locazione e
di quelli (in via di definizione) del condominio, rientra tra le competenze
istituzionali delle Camere di commercio, presso le quali sono presenti apposite
commissioni che si occupano di controllare anche la presenza di clausole
vessatorie nei contratti tra imprese e consumatori. Tra il 2007 e il 2012, il
sistema camerale ha approntato 50 nuovi contratti-tipo di valenza nazionale, 19
dei quali riferiti al settore dei servizi, 7 a quelli del commercio, 10 a
quello immobiliare (e locazione), 2 a quello edile, 3 all’artigianato, 6 in
materia di turismo e trasporti, 3 relativi alla subfornitura.
Inoltre, 93 Camere di commercio hanno aderito
all’iniziativa nazionale e sono oggi collegate tramite il portale
www.Contratti-tipo.camcom.it, dove sono pubblicati anche tutti i contratti
tipo, i pareri resi sulle clausole inique e i codici di condotta condivisi a
livello nazionale.
In totale sono state visitate quasi 2 milioni di
pagine del sito web e sono stati effettuati circa 600mila download di file di
contratti, con un incremento del +320% del numero di utenti nei primi otto mesi
2013 rispetto all’analogo periodo del 2012.
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MILANO - VALUTAZIONE IMMOBILIARE: CONVEGNO E CORSO |
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Milano, 1 ottobre 2013 - Dal rapporto dell’Agenzia
delle Entrate emerge come nel secondo trimestre 2013 la diminuzione delle
compravendite nel Comune di Milano si è attestata sul -2,0% (rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno), a fronte di una contrazione che nel primo
trimestre era stata pari al 4,8%. Parallelamente Osmi Borsa Immobiliare,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, nella Rilevazione dei
prezzi degli Immobili sulla piazza di Milano e Provincia del I semestre 2013,
realizzata in collaborazione con Fimaa Milano Monza & Brianza, rileva una
decrescita dei valori residenziali generalizzata a tutte le tipologie e a
diverse zone del capoluogo lombardo, con contrazioni dei prezzi medi cittadini
che nel corso dell’ultimo anno si sono attestate tra il -2,9% degli
appartamenti di nuova costruzione e il -3,7% del prodotto vecchio.
“Dopo il drammatico calo del numero di transazioni
immobiliari che ha caratterizzato il 2012, dal mercato arrivano segnali che
fanno sperare in una fase di stabilizzazione
– ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa Immobiliare,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano .
E’ in questo scenario che si svolge oggi il convegno
“Il ruolo del valutatore immobiliare e dell’esperto indipendente alla luce
delle nuove qualifiche professionali” organizzato da Osmi Borsa Immobiliare, in
collaborazione con Isivi (Istituto Italiano di Valutazione Immobiliare) e Crif
Certification Services. Nel corso del convegno si è discusso della promozione
di pratiche di valutazione immobiliare internazionalmente condivise e delle
nuove qualifiche professionali Rev – Recognized European Valuer e Iso 17024.
Parte invece ad ottobre la quarta edizione di Cevi,
Corso Esperto Valutatore Immobiliare, organizzato da Osmi Borsa Immobiliare. Il
corso si propone come una valida
occasione di approfondimento e acquisizione degli insegnamenti connessi alla
pratica estimale finalizzata alla formazione dell’esperto indipendente.
L’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di
Milano e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano rilasceranno
crediti formativi professionali ai loro iscritti che vi parteciperanno.
“Siamo impegnati da diverso tempo nella promozione di
una cultura della valutazione immobiliare in linea con gli standard condivisi a
livello internazionale – ha dichiarato Marco Dettori, presidente di Osmi Borsa
Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. - Ed ora che
dal mercato arriva qualche tiepido segnale positivo per infondere fiducia e
stimolare la ripresa è necessario puntare su trasparenza, figure professionali
preparate e qualifiche riconosciute a livello non soltanto nazionale, ma anche
europeo”.
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PPTR: LA PUGLIA CONTINUA A DIFENDERE VALORI PAESAGGIO |
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Bari, 1 ottobre 2013 - La vicepresidente e assessore
all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, ha diffuso la seguente nota,
replicando anche al comunicato diffuso dal consigliere Pdl, Congedo: “Ormai il
Pdl sembra aver esaurito gli argomenti a sostegno della revoca o della sospensione
del piano paesaggistico regionale, posizione sulla quale si è arroccata prima
ancora di aver approfondito il piano. A me pare che sia il Pdl a essersi
infilato in un vicolo cieco, mentre noi stiamo lavorando come sempre. E stiamo
perseguendo due strade ovviamente diverse e complementari, con il senso di
responsabilità e l’umiltà di chi si mette nei panni degli altri e ne comprende
difficoltà e timori. La prima è quella della circolare che altro non può fare e
quindi non fa che spiegare alcune parti delle norme. La seconda è quella della
revisione di alcune norme di salvaguardia e transitorie con la condivisione
indispensabile del Ministero per la parte inerente ai beni paesaggistici di
competenza statale, sempre allo scopo di rasserenare amministrazioni e tecnici
in questa delicata fase di primo impatto delle innovazioni introdotte dal
Piano. Certo, non è facile in un Paese come l´Italia che da vent´anni si occupa
solo del presente dimenticando le lezioni del passato e rinunciando a disegnare
un futuro diverso. Noi continueremo a difendere i valori del paesaggio di
Puglia, auspicando che i tanti gruppi, associazioni, organizzazioni e singoli
cittadini che in questi hanno protestato per gli attacchi al paesaggio e hanno
sostenuto le ragioni della tutela, facciano sentire la propria voce a difesa
del piano”.
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BRIDGESTONE, FIRMATO AL MISE L’ACCORDO CHE ARCHIVIA LA CHIUSURA TRASFERITE NELLO STABILIMENTO DI BARI PRODUZIONI ORA IN ASIA |
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Roma, 1 ottobre 2013- Dopo 7 mesi dall’ annunciata
dichiarazione della definitiva cessazione delle attività, è stato firmato ieri -
al Ministero dello Sviluppo Economico- dal Ministro Flavio Zanonato, dai
responsabili italiani di Bridgestone (alla presenza del management europeo), dalle
organizzazioni sindacali e dalle istituzioni territoriali- l’accordo che consente di mantenere la
produzione di pneumatici presso lo stabilimento di Bari.
La multinazionale giapponese, leader mondiale nel
settore, aveva accettato la sfida proposta dalle istituzioni e dai sindacati a
definire nuove condizioni che
consentissero il mantenimento in Italia delle produzioni. Dopo serrati
confronti- coordinati dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti- svolti
sia a livello territoriale sia a livello nazionale, e con il costante
coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei lavoratori, si è giunti
all’Accordo odierno.
Nel testo si
prevede la riorganizzazione dello stabilimento e della produzione-a regime- di 3,5
milioni di pneumatici che sarà possibile anche attraverso il trasferimento di
produzioni attualmente allocate in alcuni stabilimenti asiatici. I sacrifici
richiesti ai lavoratori saranno compensati da un piano industriale che rafforzerà nel tempo le produzioni e quindi
il posto di lavoro. Un importante piano sociale è previsto per sostenere quanti
lasceranno l’azienda per consentire la realizzazione degli obiettivi di
competitività necessari.
Dopo aver ringraziato quanti hanno consentito l’
importante risultato, il Ministro Zanonato ha sintetizzato così il valore di
questa intesa: ”Con questo accordo si sono dimostrate due cose importanti. Da
un lato che è possibile fare industria in Italia richiamando anche produzioni
dalla lontana Asia, dall’altro che l’impegno intelligente e la collaborazione
tra istituzioni, azienda e sindacati sono carte vincenti per raggiungere
risultati apparentemente molto difficili”.
“Quello di oggi- ha concluso- è un risultato che fa
onore al Paese e al Sud ove le condizioni di svantaggio sono ancora troppo
elevate, ma anche a Bridgestone che ha voluto seriamente verificare la
possibilità di restare a produrre in Italia”.
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VENDOLA, BRIDGESTONE: OBIETTIVO CENTRATO DOPO STRAORDINARIA BATTAGLIA |
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Bari, 1 ottobre 2013 - Il presidente della Regione,
Nichi Vendola, ha rilasciato la seguente dichiarazione dopo l’accordo firmato
ieri per lo stabilimento “Bridgestone” di Bari: “L’accordo siglato al Ministero
dello Sviluppo Economico sulla vertenza Bridgestone rappresenta l’esito
positivo di una straordinaria battaglia che i lavoratori di uno dei più
importanti presidi industriali pugliesi che tutte le pubbliche istituzioni
pugliesi hanno condotto con determinazione e grande spirito di collaborazione.
Alla multinazionale giapponese che annunciava il
disimpegno dal territorio barese si è risposto da subito con una protesta
inedita e assai creativa. Ma altrettanto creativa è stata la costruzione di un
percorso in cui Bridgestone potesse non solo rinunciare a una chiusura ma
addirittura tornare ad investire su un sito evidentemente tutt’altro che
esaurito dal punto di vista delle sue potenzialità industriali.
Il lavoro prezioso dei sindacati, la passione della
Regione e degli enti locali, la serietà della struttura ministeriale e delle
autorità politiche di governo, ma anche la disponibilità al dialogo e il senso
di responsabilità dimostrato dal management dell’azienda nipponica ci
consegnano oggi un risultato importante per centinaia e centinaia di famiglie
baresi, importante pure per il sistema-Paese.
Vorrei infine ringraziare pubblicamente l’assessore
regionale al Lavoro, Leo Caroli, per essersi battuto come un leone e per aver
perseguito con competenza e costanza l’obiettivo che oggi è stato finalmente
centrato”.
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TAVOLA ROTONDA: GLI ASPETTI LEGALI DEI RAPPORTI COMMERCIALI CON LA CINA E I RISCHI ASSOCIATI AD UNA DIVERSA TRADIZIONE GIURIDICA |
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Milano, 1 ottobre 2013 - La Cina rappresenta il maggior mercato
emergente dove ogni azienda vorrebbe esportare e dove molte imprese hanno
delocalizzato i propri acquisti e processi produttivi. Gestire in modo adeguato
rapporti commerciali con imprese cinesi non è però sempre facile. Esistono
infatti problemi di promozione e competitività prodotto, di lingua, cultura
manageriale, tutela della proprietà intellettuale e, non ultimo, di leggi e
prassi operative diverse da quelle cui siamo abituati.
In questa occasione si parlerà di autonomia
contrattuale delle parti, di controllo dei contratti da parte delle
amministrazioni locali, di legge applicabile e foro competente, di tutela della
proprietà intellettuale e dei principali problemi riscontrati o riscontrabili
dalle imprese italiane nei rapporti commerciali con le aziende locali. Sarà
inoltre presentato il volume di Giovanni Atti e Francesca Falbo Legge dei
Contratti della Repubblica Popolare Cinese, sponsorizzato da Niuma.
Programma:
Saluti & Introduzione
Fabio Sdogati, Mip Politecnico di Milano.
“Gli aspetti legali dei rapporti commerciali con la
Cina e i rischi associati ad una diversa tradizione giuridica”
Giovanni Atti, Adaci Formanagement.
Discussants:
Michele Giovannini, Politecnico di Milano;
Marco Torsello, Università di Verona.
Giovedì 3 Ottobre, ore 18.00,
Mip Politecnico di Milano,
via Lambruschini 4C – Building 26/A.
La partecipazione all´incontro è libera, può
registrarsi a questo link.
Http://www.mip.polimi.it/mip/it/globals/eventi/3-ottobre-evento-cina-executive-education.html
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AUMENTO IVA: IN VENETO CONSUMI GIU’ DI 61 MILIONI NEL 2013 E 251 MILIONI NEL 2014 LA PERDITA DI PIL SARÀ DI 420 MILIONI DAL 2014, LE FAMIGLIE MENO ABBIENTI LE PIÙ COLPITE |
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Venezia, 1 ottobre 2013
– L’aumento dell’aliquota Iva dal 21% al 22%, previsto a partire dal primo
ottobre, comporterà in Veneto una contrazione dei consumi di 61 milioni di
euro nell’ultimo trimestre 2013 e di 251 milioni nel 2014, mentre gli
investimenti si ridurranno di ulteriori 40 milioni di euro quest’anno e di 158
nel 2014. Nel complesso il Veneto perderebbe un’ulteriore quota di Pil
stimata in 105 milioni nel 2013 e in 420 milioni a partire dal 2014.
A tracciare il quadro
sugli effetti depressivi dell’aumento dell’Iva sull’economia del Veneto è il
Centro Studi di Unioncamere del
Veneto che, nell’elaborazione delle stime, ha adottato due modelli di
simulazione chiamati Macroven, per gli effetti dei provvedimenti di natura
fiscale sulla realtà economica e sociale del Veneto, e Microven, che evidenzia
l’impatto sul reddito delle famiglie.
Per quanto riguarda
l’impatto sul reddito disponibile delle famiglie (quello che rimane per i
consumi dopo il pagamento delle imposte dirette), l’aumento dell’aliquota
Iva farebbe crescere l’incidenza di tale imposta dall’attuale 15,6% al 16,1%
con uno scostamento del +0,47%. Gli effetti sarebbero più pesanti per le
famiglie con reddito basso: lo scostamento sarebbe dello 0,82% per i nuclei
familiari situati nel primo decile (dal 27,35% al 28,16%), mentre si ridurrebbe
al +0,16% per le famiglie del decile più ricco (dal 5,36% al 5,52%). La
presenza di aliquota Iva ridotta (10%) e minima (4%) alleggeriscono solo in
minima parte l’incidenza del tributo sui decili più poveri, in quanto i beni
gravati da aliquote agevolate (alimenti) sono consumati dall’intera
popolazione, non solo dagli strati meno abbienti.
«L’aumento delle
tasse non può essere la soluzione dei problemi relativi alla crescita e al
superamento della crisi – evidenzia Gian
Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del
Veneto – . Occorre finalmente procedere col taglio selettivo e non
lineare dei costi fissi e improduttivi di quelle Pubbliche amministrazioni che
in alcune Regioni hanno spese altissime e che ad oggi, a livello centrale, non
hanno contribuito come gli Enti locali alle varie spending review, come da anni
dimostrato e richiesto da Unioncamere del Veneto».
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Effetti sul Pil
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Effetti sui consumi
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Effetti sugli investimenti
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milioni
di euro
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var. %
rispetto allo
scenario
attuale
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milioni
di euro
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var. %
rispetto allo
scenario
attuale
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milioni
di euro
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var. %
rispetto allo
scenario
attuale
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2013
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-105
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-0,1
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-61
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-0,1
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-40
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-0,1
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2014
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-420
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-0,3
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-251
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-0,3
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-158
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-0,5
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2015
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-420
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-0,3
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-276
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-0,3
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-152
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-0,5
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Fonte: elaborazioni
Macroven per Unioncamere del Veneto
A livello storico l’aumento dell’Iva sarebbe il
settimo in 40 anni, da quando cioè la vecchia imposta generale sulle
entrate Ige venne sostituita con la nuova imposta sul valore aggiunto Iva.
Applicata all’entrata in vigore il primo gennaio 1973 al 12%, l’Iva è passata
al 14% nel 1977, al 15% nel 1980, al 18% nel 1982, al 19% nel 1988, al 20% nel
1997 e, nell’agosto 2011, al 21%. Per evitare il nuovo aumento il Governo
dovrebbe individuare risorse per un miliardo di euro nel 2013 e 4 miliardi dal
2014.
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CRISI: NUOVI FINANZIAMENTI AGEVOLATI A IMPRESE FVG |
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Tolmezzo, 1 ottobre 2013 - Le imprese regionali dei
settori
artigianato, commercio, turismo e servizi potranno
contare su una
nuova linea di finanziamento agevolato a tasso fisso
del 1 per
cento con procedimento a sportello presso la Banca
Mediocredito
del Friuli Venezia Giulia.
Il regolamento anticrisi, approvato il 27 settembre
dalla Giunta regionale
su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello,
avvia due
gestioni fuori bilancio che, rispettivamente, si
affiancano al
Fria (artigianato) ed al Fsricts (commercio, turismo e
servizi),
condividendone le medesime regole di funzionamento.
"Lo strumento - ha spiegato Bolzonello - è
immediatamente
utilizzabile, in particolare dalle piccole e medie imprese,
e
garantisce immissione di liquidità sul mercato oltre
la
possibilità di smobilizzo di credito verso le
pubbliche
amministrazioni italiane".
Tra le iniziative finanziabili figurano investimenti
aziendali o
rilevazione d´azienda, consolidamento di debiti a
breve in debiti
a medio e lungo termine, prestiti a medio e breve
termine per
esigenze di liquidità anche tramite cessione di
crediti di
pubbliche amministrazioni di tutta Italia.
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LODI - EXCELSIOR: SALDO NEGATIVO PER L´OCCUPAZIONE |
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Lodi, 1 ottobre 2013 - L’indagine annuale del Sistema
Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulle
previsioni occupazionali per il 2013, prevede poco meno di 750mila nuove
entrate. A fronte di quasi un milione di uscite programmate, il saldo si conferma
negativo e si attesta a meno 250mila
unità.
In particolare nel Lodigiano, nel 2013, sono previste
1.970 entrate a fronte di 2.710 uscite, con un saldo di -740 unità e pari a
-1,8%. Il confronto è peggiorativo rispetto al dato lombardo (-1,3%), ma migliore
rispetto alla media nazionale che si attesta a -2,2%. Nel Lodigiano, i flussi
di lavoratori in entrata saranno costituiti da 500 assunzioni “stabili” (tempo
indeterminato o contratto di apprendistato), oltre 920 assunzioni a tempo
determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e circa
540 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri
contratti di lavoro indipendente). Rispetto al 2012 sono in calo le quote delle
assunzioni stabili (dal 33 al 25%) e dei contratti atipici (dal 31 al 28%),
mentre aumentano le assunzioni a termine (dal 36 al 47%).
In tutti i comparti dell’industria si prevedono
variazioni negative, di cui la peggiore sarà riscontrata nell’edilizia dove si
prevede che la base occupazionale si riduca del 2,5%. Fra i servizi la
flessione più consistente è attesa nel turismo e nella ristorazione (-4,6%),
mentre una sostanziale tenuta lavorativa è prevista nei servizi alla persona e
nel commercio.
Il calo dell’occupazione dipendente previsto per il 2013
è determinato in parte da un aumento delle uscite e in parte da una contrazione
delle assunzioni. Nella nostra provincia, rispetto al 2012, queste ultime
dovrebbero diminuire del 15% (da 1.670 a 1.420). Nel Lodigiano circa il 24%
delle assunzioni saranno part time, quota in aumento rispetto al 16% di 4 anni
fa. L’andamento rispecchia il trend nazionale dove fra il 2009 e il 2013 le
assunzioni part time sono passate dal 20 al 27% del totale. Fra tutte le
province lombarde, Lodi si colloca nella parte medio bassa del ranking sul
tasso di assunzioni, precedendo Monza, Varese e Lecco.
I bassi livelli della domanda del lavoro e gli alti
livelli dell’offerta possono generare problemi relativi al reperimento delle
figure professionali da assumere. Sul territorio, i problemi di reperimento
nell’anno in corso interesseranno il 20% delle assunzioni (7 punti in più
rispetto alla media regionale). Le difficoltà segnalate sono più spesso
attribuite alla mancanza, sul mercato locale, di persone disponibili all’assunzione
(11% del totale) piuttosto che all’inadeguata preparazione dei candidati (9%).
Le difficoltà di reperimento colpiscono maggiormente le industrie
metalmeccaniche ed elettroniche, dove quasi un terzo dei profili ricercati
risulta molto difficile da trovare, seguite dal commercio (28%) e dal
turismo-ristorazione (27%). Le imprese sono orientate verso candidati in
possesso di esperienze lavorative specifiche: nel Lodigiano al 21% dei nuovi
assunti sarà richiesta un’esperienza nella professione e a un ulteriore 36%
un’esperienza almeno nel settore in cui opera l’azienda. Personale esperto è
comunque richiesto nel 39% delle assunzioni nel turismo-ristorazione e nel 71%
nell’industria metalmeccanica e nelle costruzioni.
Nel 2013 le imprese lodigiane riserveranno ai giovani
con meno di 30 anni il 38% delle assunzioni programmate, nel 22% dei casi
ricorreranno a candidati meno giovani e nel restante 40% non reputano l’età
rilevante. Si stima che potenzialmente le opportunità per i giovani under 30
potranno raggiungere il 63% delle assunzioni totali. Il dato sembra in calo
rispetto al 2012, quando sfiorava il 73%, ma è tuttora superiore alla media
regionale e nazionale. La propensione ad assumere giovani è leggermente più
elevata tra imprese dell’industria (67%). Stabili invece in provincia le
opportunità per le donne (39%, rispetto al 40% del 2012), dati allineati agli
scenari regionali e nazionali. Negativo invece per il 2013 l’andamento delle
assunzioni per gli immigrati. In provincia di Lodi non dovrebbero superare le
230 unità (16% del totale), quasi la metà rispetto al 31% del 2012, ma
superiore di un punto rispetto al 15% lombardo e italiano. La quota di
lavoratori immigrati diminuisce nei servizi (dal 38 al 16%) e aumenta
nell’industria (dal 12 al 16%).
Le assunzioni di dirigenti, specialisti e tecnici si
attesteranno sulle 290 unità (20% del totale), 3 punti sopra la media
nazionale. Le assunzioni di livelli intermedi saranno circa 500 (35%) di cui
150 impiegati e 350 figure tipiche del commercio e dei servizi. Le restanti 640
assunzioni previste saranno riservate a figure di più basso profilo (400 figure
operaie e 240 generiche non qualificate). Nel dettaglio, il 60% delle
assunzioni programmate si concentra su 6 figure soltanto. In testa alla
classifica le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (230
assunzioni). Seguono 150-170 tra operai metalmeccanici, professioni intermedie
del commercio, del turismo e della ristorazione. Al di sotto delle 100 unità le
richieste di tecnici dell’organizzazione, dell’amministrazione, della finanza e
delle vendite e gli impiegati addetti alla segreteria. 220 assunzioni saranno
destinate a laureati, quasi 600 a diplomati, 140 a persone in possesso di
qualifica professionale e 470 a figure cui non sarà richiesta specifica
formazione. Si registra rispetto al 2012 un innalzamento della scolarità
richiesta (i laureati passano dal 7 al 16%).Tra le competenze aggiuntive
richieste dalle aziende si evidenzia la capacità di lavorare in gruppo (molto
importante per il 59%), l’abilità nel gestire i rapporti con i clienti, la
flessibilità e la capacità comunicativa. Poco rilevanti appaiono le abilità
creative.
Nel 2012 è diminuita anche la formazione svolta dalle
stesse aziende: la quota di aziende che hanno svolto corsi formativi è scesa
dal 43 al 37%. Nello stesso anno il 20% delle imprese lodigiane ha attivato
tirocini e stage, con circa 1.350 unità impiegate, il dato più elevato in
assoluto dal 2009.
“Purtroppo l’andamento occupazionale, sia sul fronte
nazionale che locale, non consente previsioni positive per l’anno in corso. Si
confermano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione, in
particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani e a ridurre in modo
consistente il cuneo fiscale. Su questo tema la Camera di Commercio si è
recentemente impegnata con il Bando Occupazione, a sostegno delle imprese che
intendono ampliare il proprio organico assumendo nuove risorse - che ha
registrato un’adesione da parte delle aziende immediata, tanto che in settimana
il bando è stato rifinanziato portando a 200.000 euro il totale dei contributi
a favore delle aziende. L’auspicio è che interventi intrapresi a livello locale
come questo siano poi sostenuti a livello centrale anche da una riduzione del
carico burocratico e fiscale, che permetterebbe di liberare risorse per
accelerare la ripresa”, ha dichiarato Alessandro Zucchetti, presidente della
Camera di Commercio di Lodi.
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PARMA: CON PIATTAFORME LE AZIENDE IMPARANO L’INNOVAZIONE |
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Parma, 1 ottobre 2013 – Maggior competitività sul mercato,
incremento dei livelli di efficienza interna, di indici di investimenti e di
livelli occupazionali. Sono questi i risultati che 21 aziende del nostro
territorio hanno potuto conseguire grazie a “Piattaforme per l’innovazione Ii”,
il progetto promosso dalla Provincia che propone percorsi formativi
personalizzati di consulenza specializzata in processi di innovazione. Questa
mattina nell’Ente di piazza della Pace si è tenuto il seminario conclusivo del
progetto affidato a Cisita Parma, in partenariato con l´Università degli Studi
di Parma, la Stazione Sperimentale per l´Industria delle Conserve Alimentari,
l´Unione Parmense degli Industriali e il Gruppo Imprese Artigiane. Un incontro
da cui è emerso il bilancio più che positivo di questa seconda edizione di
Piattaforme, che ha permesso alle aziende di usufruire di un ventaglio di
servizi di accompagnamento per dare sviluppo e attuazione alle idee di
innovazione presentate: innovazioni di tipo organizzativo, di processo, di
prodotto, di politiche commerciali e marketing.
“Questo progetto è importante per due ragioni:
innanzitutto perché è un buon esempio di come poter fare formazione
professionale in modo innovativo e personalizzato, e poi perché ci permette di
aiutare in modo tangibile le imprese a incamminarsi sulla strada
dell’innovazione”, ha detto questa mattina
l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Lavoro Manuela
Amoretti.
21, come detto, le aziende del Parmense coinvolte, che
sono state affiancate nell’attuazione del loro progetto per 104 ore (di cui 80
di consulenza - tutoraggio e 24 di formazione): Glove Ict srl, Leporati Prosciutti
spa, Turbocoating spa, Prisma spa, Ara spa, Salumificio Benassi srl, Copianova
Group srl, Edilizia 2000 srl, Rubinetteria Parmense srl, Promec srl, Equipage
srl, Toriazzi srl, Mauro Governa srl, Coop Cigno Verde, Mate srl, Eli
Porsciutti spa, Fmi Franceschi srl, Frigomeccanica spa, F.lli Tanzi spa, Fora
spa, Biricca soc. Coop. L’azione di supporto messa a disposizione si è
sostanziata in diversi interventi, a partire dalla consulenza in azienda,
personalizzata e gratuita, da parte di una figura specializzata in processi di
innovazione, che aveva il compito di indirizzare e sostenere l’attuazione
dell’idea d’innovazione dell’azienda stessa, di aiutare l’imprenditore a
definire un “business plan” e di supportarlo nella sua realizzazione.
Dopo il successo di questa seconda edizione, da
ottobre inizieranno le attività di selezione delle aziende e dei consulenti per
«Piattaforme per l´Innovazione Iii», che offrirà la possibilità a 20 aziende di
intraprendere il proprio percorso formativo ad hoc. “Abbiamo deciso di
concentrare anche per l’anno prossimo la maggior parte delle risorse dedicate
alla formazione continua a Piattaforme e Esp: due progetti che complessivamente
riusciranno a coinvolgere nel 2014 oltre 60 imprese – ha sottolineato Amoretti
-. Questo tipo di formazione, che punta sull’innovazione e
sull’internazionalizzazione è infatti la più efficace per imprenditori e
imprese”.
L’utilità di questa seconda edizione è stata
testimoniata stamattina anche dal presidente di Cisita Corrado Beldì e dalle
aziende stesse, i cui rappresentanti hanno illustrato i loro progetti
d’innovazione: Matteo Ferrari di Ara spa, Fabio Faccini della coop Cigno Verde,
Stefano Berti di Copianova Group, Giorgio Queirolo di Giove Itc, Alessandro
Semeraro per Mate srl e Toriazzi srl, Massimo Sorio di Prisma spa e Linda
Antolotti di Turbocoating spa.
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NUOVI CONTRATTI PROGRAMMA ANTICRISI PER BOSCH E EXPRIVIA |
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Bari, 30 settembre 2013 - Per combattere la crisi le
imprese pugliesi investono in ricerca e sviluppo. La giunta regionale
nell’ultima seduta ha approvato i progetti definitivi di Exprivia e del Centro
Studi di Bosch per un valore complessivo di oltre 20,2 milioni di euro da
agevolare con l’incentivo dei Contratti di Programma regionali. Gli
investimenti sono quasi interamente destinati a programmi di ricerca e sviluppo
e saranno sostenuti da 7,4 milioni di euro di risorse pubbliche. Previsti anche
incrementi occupazionali per 33 unità una volta che i progetti saranno a
regime. Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che
ha portato in giunta le due delibere: “Gli investimenti di queste aziende –
spiega – rappresentano una grande iniezione di fiducia per tutto il sistema
produttivo. In Puglia ci sono imprese che non solo continuano ad investire, ma
lo fanno soprattutto con progetti di ricerca e sviluppo nelle nuove tecnologie.
Queste aziende hanno compreso l’importanza dell’innovazione per uscire dalla
crisi e vincere la sfida della competizione nel mercato interno e sui mercati
esteri progettando prodotti nuovi e molto più ecosostenibili. È una grande
soddisfazione per la Regione Puglia poterle accompagnare in questo percorso”.
Di grande impatto innovativo gli investimenti
progettati. Il Centro Studi Componenti per Veicoli Spa, che è un centro di
ricerca della Bosch specializzato nella progettazione e nello sviluppo del “common
rail” (la pompa di iniezione ad alta pressione per veicoli diesel), intende
investire 7,81 milioni di euro (di cui 1,95 le agevolazioni pubbliche e 12 le
nuove unità lavorative) nella sede di Modugno, per lo sviluppo sperimentale di
una nuova generazione di sistemi di iniezione diesel common rail a basso
impatto energetico ed ecocompatibili per ridurre i consumi di carburante e
quindi le emissioni di Co2. Exprivia Spa, che fornisce prodotti e servizi nel
settore dell’informatica, realizzerà nella sua sede di Molfetta, in provincia
di Bari, investimenti in ricerca e sviluppo per creare una serie di innovazioni
tecniche e metodologiche utili a rafforzare il comparto pugliese delle aziende
di software, aderenti al Distretto produttivo dell’Informatica, attraverso la
realizzazione di una filiera organizzata di servizi digitali.
Exprivia è la capofila di un progetto articolato che
include altre 6 imprese aderenti: Computer Levante Engeneering srl di Bari; Gei
Inform srl di Brindisi; Links Management and Technology Spa di Lecce; Omnitech
srl di Roma con sede dell’investimento a Bari; Openwork srl di Bari; Parsec
3.26 srl di Cavallino (in provincia di Lecce). Complessivamente le 7 imprese
realizzeranno investimenti per 12,47 milioni di euro di cui 5,44 milioni le
agevolazioni pubbliche e 21 i nuovi posti di lavoro una volta che i progetti
saranno a regime.
Cosa sono i Contratti di Programma I Contratti di
Programma regionali sono l’incentivo che la Regione Puglia mette a disposizione
delle grandi imprese per contribuire al recupero e al consolidamento delle
attività industriali esistenti e alla creazione di nuove opportunità di
sviluppo, rafforzando la competitività e l’attrattività del territorio e
sostenendo l’occupazione. I beneficiari sono imprese di grandi dimensioni, ma
anche micro, piccole e medie imprese, con una grande impresa proponente, che si
assume la responsabilità del gruppo per la coerenza tecnica ed industriale. I
Contratti di Programma finanziano spese relative ad attivi materiali (studi di
fattibilità; suolo e opere murarie, macchinari) e a ricerca industriale e
sviluppo sperimentale. Fino ad oggi sono 36 le domande attive per questo
incentivo, prevedono investimenti per 979,3 milioni, di cui 273,1 milioni le
agevolazioni concedibili e 670 le unità lavorative in più.
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VERTENZA GAM, VERTICE IN PREFETTURA. FRATTURA: PRONTI A VALUTARE LA POSSIBILITÀ PER UN DIVERSO INQUADRAMENTO DEI LAVORATORI |
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Campobasso, 1 ottobre 2013 - "Agli inizi della prossima settimana
in Giunta regionale approfondiremo la possibilità di un diverso inquadramento
per i lavoratori della Gam così da poter aprire all´ipotesi di una cassa
integrazione straordinaria per crisi. Ieri abbiamo deliberato l´attivazione di
una procedura a trattativa privata attraverso l´invio di lettere di invito a
imprenditori del settore affinché gli stessi possano formalmente dichiararsi
interessati al progetto di rilancio della filiera avicola molisana".
Questo, il quadro degli impegni realizzati e da realizzare con scadenze e tempi
certi per la vertenza Gam prospettato dal presidente della Regione Molise,
Paolo di Laura Frattura, durante il vertice che si è tenuto questa mattina nel
Palazzo di Governo di Campobasso.
Al tavolo, convocato dal Prefetto Francescopaolo Di
Menna, con il governatore i rappresentanti sindacali dei lavoratori dello
stabilimento avicolo di Bojano, i dirigenti dell´Inps e i dirigenti
dell´assessorato regionale al Lavoro.
Di fronte alle criticità evidenziate dalle forze
sociali riguardo all´imminente scadenza della Cisoa e alle incertezze legate a
un eventuale periodo di transizione, il presidente Frattura ha confermato il
percorso da tempo avviato per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della
continuità aziendale.
"La Regione - ha spiegato Frattura -, va avanti
nelle trattative con il Ministero dello sviluppo economico per un riscontro
certo degli impegni che lo stesso Ministero ha già assunto. Da parte nostra,
proseguiamo nel percorso di exit strategy".
"Negli ultimi giorni - ha aggiunto il governatore
-, è pervenuta un´altra manifestazione di interesse da parte di nuovi
imprenditori a rilevare la filiera produttiva. Con l´ultima procedura che
abbiamo deliberato confermiamo la trasparenza di tutte le nostre scelte".
"Abbiamo
rispettato tutti gli step che ci siamo finora prefissati. Sempre la prossima
settimana avremo anche per la governance di Gam un amministratore unico",
ha annunciato il presidente.
"Tutte le nuove decisioni che assumeremo saranno
prese con il rigore e la trasparenza che da sempre contraddistinguono le nostre
scelte nel segno del dialogo sereno e della collaborazione reale con tutti
voi", ha concluso Paolo Frattura.
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CREARE UN INCUBATORE DELL’ECONOMIA DEL MARE ALL’AREA SCIENCE PARK |
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Trieste, 1 ottobre 2013 - Si è concluso con la
proposta del presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti, di creare
un incubatore dell’economia del mare, un "sea lab", all’interno
dell’Area di ricerca il convegno “Start up dell’acqua, innovazione e impresa.
L’economia del mare per lo sviluppo locale”, organizzato da Aries, Azienda
Speciale della Camera di Commercio di Trieste in collaborazione con Area
Science Park nell’ambito di Triestenext.
Non si è parlato infatti di crisi ma di progettualità
e di sviluppo economico perché l’economia del mare sta divenendo sempre più un
tema strategico e di rilievo per le istituzioni europee e locali, e offre una
prospettiva di crescita per quei territori che sapranno sfruttare e mettere a
sistema alcuni elementi chiave: ricerca, impresa, innovazione e cultura del
mare, elementi che proprio a Trieste raggiungono livelli di assoluta
eccellenza.
«Forse per la prima volta in tanti anni ho sentito
parlare di innovazione e non di crisi – ha detto Paoletti -. L’economia del
mare è la strada giusta sia a livello locale sia a livello nazionale per
cui credo sia giunto il momento di
lanciare questa sfida: creare un incubatore sull’economia del mare all’Area
Science Park. Quando si parla di blue economy si intende un ampio ventaglio di
attività, che spaziano dal turismo del mare, che in questa città è ancora poco
sfruttato, alla navalmeccanica, che vede la presenza di Fincantieri e Wartsila,
alla logistica portuale, alla pesca e all´acqua-coltura, fino alla ricerca
scientifica. Trieste è diventata grande grazie all’economia del mare e quindi
mi sembra naturale che anche il suo rilancio passi per questa via. Nel nostro
Paese la filiera del mare ha un valore aggiunto di 41,3 miliardi di euro e
rappresenta il 2,9 per cento del Pil, il doppio delle telecomunicazioni, mentre
il Friuli Venezia Giulia il dato sale al 5 per cento ed a Trieste al 14,6 per
cento. Come Camera di Commercio a Trieste stiamo lavorando già da 12 anni a
progetti incentrati sulla blue economy. Siamo partiti incentivando la
coltivazione dei mitili, per poi espandere la nostra attività in numerosi
settori ed ora vogliamo incentivare la start up operanti proprio nei settori
che hanno fatto grande la nostra città. Tramite Aries abbiamo già incentivato
la nascita di Trieste Refitting System e di Trieste Yacht Berths, che oggi
rappresentano realtà economiche importanti e dimostrano l’importanza di
mettersi in rete e fare sistema. Ovviamente continuiamo a lavorare e promuovere
le nostre aziende e la città con missioni mirate ai più importanti saloni della
nautica, come quelli di Monaco e Miami».
«Trieste è una
città che vive di mare - ha dichiarato Roberto Della Marina, vice presidente di
Area Science Park -. Bisogna campire come il 18 per cento dei 41 miliardi di
euro che rappresenta il terziario avanzato nel quale rientra anche la ricerca
possa favorire supportando gli altri comparti una ripresa economica. Il Friuli
Venezia Giulia è un territorio nel quale esiste un substrato tecnologico,
culturale e scientifico e che da grande potenzialità. Bisogna capire come
sfruttarlo e qui entra in gioco il ruolo di Area Science Park, che conta 88
imprese. Non bisogna spezzare il filo ce porta un’idea dalla fase iniziale fino
al suo sviluppo».
L’evento, moderato dal giornalista scientifico
Maurizio Menicucci, ha visto la presentazione di tre start up legate al mare
recentemente sorte a Trieste, e di una realtà europea nata come start up che si
è nel tempo consolidata nel Nord Europa. Non sono poi mancati lo sguardo di una
importante multinazionale attiva nel campo marittimo come Wartsila,
dell’Istituto di ricerca nazionale su tematiche marine e di un incubatore di
successo in un Paese, Israele, che ha fatto dello sviluppo delle sulla
tecnologia dell’acqua un importante asset strategico per il Paese.
«Nonostante questo momento non sia tra i migliori c’è
la voglia di fare impresa, ma per riuscirci serve un catalizzatore e noi lo
abbiamo trovato grazie al finanziamento della Regione per i progetti innovativi
– ha spiegato Carlo Baroni, co-fondatore e vice presidente della Tergeste Power
and Propulsion Srl –. Abbiamo sviluppato un sistema di propulsore che
sostituisce non solo l’elica, ma anche il timone ed al contempo garantisce
maggiore sicurezza rispetto all’elica tradizionale».
«Chi cresce a Trieste è spesso a contatto con il mondo
della nautica – ha spiegato Marco Vascotto, socio fondatore del portale web
Barcheyacht.it -, per cui ci è sorta naturale l’idea di sviluppare un portale
web della nautica che permettesse di accedere facilmente a tutte le
informazioni necessarie al noleggio e l’acquisto di una barca».
«Oggi anche andare a vela ha un impatto ambientale
perché gli scafi in vetro resina non sono riciclabili - ha detto Cristiano
fondatore di Blue Marine Srl -. Per questo stiamo sviluppando un’imbarcazione
da regata che sia interamente riciclabile».
«La nostra azienda è nata come start up in
collaborazione con il sistema universitario – ha detto Arvid Bjervamoen, direttore
del Comparto vendite e tecnologie della Aanderaa Data Instruments As - per
sviluppare strumenti di rilevazione in ambienti marini. Da lì siamo cresciuti
fino a creare strumenti in grado di funzionare negli ambienti più ostili del
pianeta».
«Wartsila nasce da una piccola azienda che però ha
sempre puntato sull’innovazione e questa politica ci ha portato ad essere ciò
che siamo oggi – ha commentato Mikael Troberg, direttore dei settori Ricerca e
sviluppo e Test e performance di Wärtsilä Italia -. Ogni anno investiamo 180
milioni di euro sulla ricerca, il 4% del nostro fatturato e questo ci ha
portato ad essere presenti in tutto il mondo».
«Il mio è un Paese semi arido dal punto di vista delle
precipitazioni per cui sono state sviluppate tecnologie in grado di permettere
l’approvvigionamento di acqua, che si è rivelato un bene preziosissimo - ha
commentato Raanan Adin amministratore delegato della israeliana Adin Holdings
Ltd -. Dobbiamo infatti utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione, tra le
quali anche la dissalazione ed il riutilizzo e farlo al meglio, riducendo al
massimo gli sprechi ed il consumo di energia».
«L’impatto
dell’azione umana sul sistema costiero è elevato, ma dobbiamo domandarci quali
influenza abbiano le nostre attività sul mare profondo - ha spiegato Fabio
Trincardi, direttore dell´Istituto di Scienze Marine (Cnr) -. Si tratta di un
mondo che conosciamo poco ma sul quale abbiamo forte impatto. Dobbiamo renderci
conto che tutti quello che viene fatto a livello locale ha un effetto anche sul
piano globale».
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ALLUVIONE ALL´ELBA, RISARCIMENTI ALLE IMPRESE. LA REGIONE HA STANZIATO 2,254 MILIONI |
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Firenze, 1 ottobre 2013 - Sono 4,632 milioni complessivamente le
risorse che saranno assegnate alle imprese colpite all´isola d´Elba
dall´alluvione del novembre 2011. La Regione ha infatti integrato con 2,254
milioni di fondi propri le risorse messe a disposizione del governo, pari a 2
milioni e 377.000 euro.
La cifra sarà ripartita tra le 161 imprese elbane
ammesse a contributo in base alla graduatoria allegata al decreto dirigenziale
3436 e pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione n.36, parte terza, del
4 settembre 2013, risultato dell´istruttoria condotta da Sviluppo Toscana (la
società in house per la concessione di finanziamenti, incentivi, agevolazioni,
contributi).
In questi giorni sta arrivando alle imprese ammesse
una lettera dell´agenzia regionale in cui si specifica che il 30 novembre scade
il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo con allegata
la rendicontazione delle spese sostenute.
Da oggi, 30 settembre, fino al 27 novembre sarà
aperto, presso il Comune di Campo nell´Elba, uno sportello di
"help-desk" da parte di Sviluppo Toscana spa, per agevolare la
presentazione delle domande. Lo sportello resterà aperto 2 volte a settimana
(lunedì e mercoledì in orario 9-12.30 e 14-17).
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VOGLIA DI TALENTO, VOGLIA DI IMPRESA TORNA LA BIENNALE PROMOSSA DALLA PROVINCIA DI TORINO E DEDICATA AL MONDO DELLA NEO IMPRENDITORIA |
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Torino, 1 ottobre 2013 - Voglia
d’impresa, evento dedicato alla nuova imprenditoria e promosso dal 2005 con
cadenza biennale dalla Provincia di Torino nell’ambito del Servizio Mip –
Mettersi in proprio, torna a Torino il 30 settembre e il 1° ottobre. La
manifestazione fa parte della Settimana europea delle Pmi 2013 ed è organizzata
in collaborazione con l’Università di Torino, nel quadro del progetto europeo
Working For Talent.
Le parole chiave di questa edizione sono talento,
impresa e territorio, concetti che, combinati tra loro, possono agire come
motore dello sviluppo locale. La capacità di un’area di diventare un ecosistema
di attrazione del talento e dell´innovazione, con infrastrutture
all’avanguardia, un ambiente favorevole alla creazione di imprese d’eccellenza
e un capitale umano ad alto potenziale, rappresenta un fattore decisivo per il
rilancio della competitività di tutto il sistema produttivo locale.
L’evento è articolato su due giornate, ognuna dedicata
a esplorare un aspetto diverso del tema della creazione d’impresa e del
talento.
Il 30 settembre, nella sede della Provincia di Torino,
Via Maria Vittoria 12, si svolgerà un seminario rivolto a operatori,
professionisti e amministratori pubblici, incentrato sulle metodologie e sugli
strumenti per la valutazione dei programmi di supporto pubblico
all’imprenditoria e del loro impatto sulla creazione di occupazione.
Nella giornata successiva, il 1° ottobre, al Campus
Universitario Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena 100, si esplorerà il tema
dell’imprenditoria come espressione del talento di un territorio, guidati dal
giornalista Sergio Nava. Il programma prevede un convegno suddiviso in due
parti: la testimonianza di due imprese di successo - la Fratelli Fantini spa do
Pella (No) e l’Areta International srl di Gerenzano (Va) – e una tavola rotonda
con Università, incubatori di imprese italiani ed europei, Ministero dello
Sviluppo economico, Banca d’Italia e istituzioni locali e con le conclusioni
dell’assesore alle Attività produttive della Provincia di Torino Ida Vana e
dell’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Claudia
Porchietto. Il programma prosegue con un faccia a faccia con Laura Tonatto,
creatrice torinese di essenze.
Infine, la manifestazione si conclude con la cerimonia
di “Premia l’Impresa Mip”: Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino
e l’assessore Claudia Porchietto premiano sette imprese, nate con il supporto
del Servizio della Provincia di Torino Mip – Mettersi in proprio, che si sono
distinte per risultati di eccellenza in vari settori.
La partecipazione è gratuita, è necessaria
l’iscrizione on line.
Maggiori informazioni su:
http://www.provincia.torino.it/
http://www.mettersinproprio.it/
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BOLZANO: SUCCESSO PER LA GIORNATA DELL´INNOVAZIONE 2013 |
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Bolzano, 1 ottobre 2013 - Venerdì 27 settebra la Camera di Commercio di
Bolzano ha organizzato in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto
Adige la Giornata dell’innovazione 2013 che da due anni ormai si svolge
nell’ambito dell’Innovation Festival di Bolzano. La Giornata dell’Innovazione
2013 è stata dedicata all’edilizia alpina inserendosi così nel tema generale
del Festival “Ampie vedute – Montagna. Società. Tecnologia”. Quattro esperti
hanno illustrato ai 250 partecipanti
nella Casa della Cultura “Waltherhaus” di Bolzano vari aspetti sul tema.
“L’edilizia alpina richiede una progettazione e
realizzazione di alta qualità per soddisfare le condizioni particolari dovute
alla posizione geografica e al clima”, sottolinea Federico Giudiceandrea,
Presidente dell’Eos – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di
Commercio di Bolzano in occasione della Giornata dell’Innovazione 2013. “Altri aspetti molto
importanti sono l’attenta gestione delle risorse, l’economicità degli
investimenti nel settore e il benessere dell’uomo”, aggiunge Giudiceandrea.
“Considerato che la superficie edificabile nel
territorio alpino è molto limitata, il settore più interessante per le imprese
dell’edilizia, colonna portante dell’economia altoatesina, è sicuramente quello
delle ristrutturazioni e del risanamento”, sottolinea il Presidente della
Camera di commercio, Michl Ebner.
“Nello spazio alpino e nella cultura edile regionale
il principio della sostenibilità assume sempre più importanza. Ciò richiede
innovazione, tema centrale dell’odierna manifestazione. Lo scopo dell’incontro
di oggi era raccogliere e discutere idee per il futuro dell’edilizia alpina”,
spiega l’Assessore provinciale all’innovazione.
Nella sua relazione l’architetto Hans Ullrich
Grassmann dello studio di architettura Baumschlager Eberle ha affrontato il
futuro, ma anche il passato della cultura edile nel territorio alpino. Il
professor Dominik Matt della Libera Università di Bolzano ha invece parlato
della città di domani e di come vivremo e abiteremo tra trent’anni in Alto
Adige.
Il Presidente del Collegio Costruttori dell’Alto
Adige, Thomas Ausserhofer, è intervenuto sul tema “Mantenere la qualità di vita
e creare sicurezza”, mentre l’architetto Carlo Azzolini della Fondazione
Architettura Alto Adige ha presentato “Il Futuro del patrimonio edilizio
esistente”.
È seguita una tavola rotonda che ha permesso uno
scambio interessante tra partecipanti e relatori.
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