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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Ottobre 2013 |
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UE: INTERNET E LA TRASFORMAZIONE DEL MODELLO SOCIALE EUROPEO |
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Brussels, 8 ottobre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri László Andor
Commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione: £
Buongiorno, Signore e Signori,
Grazie per il vostro invito a una conferenza su un
tema così intrigante.
Verrà discusso durante il giorno come internet sta
cambiando o modificando i sistemi di istruzione, luoghi di lavoro e dei servizi
pubblici.
Ma mi permetta di provare ad aprire l´evento con una
riflessione più generale - o forse si dirà uno più astratto - a seguito
direttamente il titolo del vostro convegno.
Come è internet trasformando il modello sociale
europeo? Ed è vero che trasformando in meglio o in peggio?
Per me, il modello sociale europeo è essenzialmente su
principi come la giustizia sociale, la solidarietà e le pari opportunità, e sui
modi per istituzionalizzare questi principi. Il trattato sull´Unione europea
parla di un altamente competitiva un´economia sociale di mercato che mira alla
piena occupazione e al progresso sociale. Si parla anche di sviluppo economico
equilibrato.
Tali obiettivi non possono essere realizzati in una
economia che manca di spirito imprenditoriale, e non possono essere realizzati
sia in un ambiente in cui le forze di mercato operino senza vincoli.
Per l´Europa per realizzare gli obiettivi del Trattato
nel 21 ° secolo, abbiamo bisogno di una miscela di imprese, l´innovazione, la
concorrenza leale, e la regolamentazione democraticamente sviluppati e
redistribuzione.
Abbiamo bisogno di un buon quadro macroeconomico pieno
di buone politiche economiche. E noi, naturalmente bisogno di una buona
governance basata sullo Stato di diritto, pubblica amministrazione efficiente e
di dialogo tra governo, parti sociali, società civile e cittadini comuni.
Il contesto economico globale, il contesto ambientale,
la demografia e la tecnologia di tutti i cambiamenti.
Ma se ci sono alcuni principi che possono
caratterizzare l´idea del modello sociale europeo in una prospettiva di più
lungo termine, penso che sia proprio la giustizia sociale, la solidarietà e la
parità di opportunità.
Ora, non l´internet lo rende in qualche modo più
facile o più difficile mantenere la giustizia sociale, la solidarietà e le pari
opportunità in Europa per gli anni o decenni a venire?
Cosa cambia se le persone possono comunicare in tutto
il mondo in tempo reale, accedere istantaneamente grandi quantità di
informazioni, e di spostare la ricchezza tra paesi in un paio di click del
mouse?
Cosa cambia se una parte crescente dell´economia
consiste di servizi digitali, che si tratti di software di programmazione o di
marketing on-line?
Per dare una risposta breve, direi che Internet può
aiutare a migliorare la parità di opportunità e di rafforzare la solidarietà,
ma rende raggiungimento della giustizia sociale più difficile.
Vorrei esporre.
La giustizia sociale può essere intesa come equità
nella distribuzione delle risorse. Ora, non l´internet rende la distribuzione
del reddito più equa?
Temo che sia vero il contrario. L´economia digitale è
incline ad aumentare le disuguaglianze nell´economia.
Ci possono essere molte aziende lavorano sodo e ben
organizzata che producono contenuti digitali o di commercio via internet, ma
solo una manciata di loro raggiungere il successo su scala internazionale.
L´utile realizzato per l´economia digitale può essere
molto più sproporzionato allo sforzo intrapreso e le risorse utilizzate
rispetto a quanto avviene in altri settori.
Molte aziende in grado di sviluppare un motore di
ricerca o di un servizio di voice-over-Internet, ma solo un paio di loro
diventeranno giganti globali, mentre gli altri rimarranno su piccola scala.
Al contrario, una società di impianti idraulici o di
una società di trasporti non potrà mai crescere più velocemente o per tale
scala.
Non vi è nulla di intrinsecamente negativa di questo
tipo di effetto "cigno nero" per l´economia digitale, e nulla che
potessimo veramente fare.
Ma la crescente disuguaglianza di reddito è una realtà
e ad un certo punto diventa necessario limitare il problema, almeno se vogliamo
mantenere quello che chiamiamo il modello sociale europeo basato sulla
giustizia sociale, la solidarietà e la parità di opportunità.
Più uguaglianza nella distribuzione delle risorse è
anche un bene da un punto di vista puramente economico, come organizzazioni
come l´Ocse o il Fondo monetario internazionale hanno ampiamente dimostrato.
Maggiore uguaglianza è buona dal punto di vista della
domanda nel breve termine, in quanto le famiglie più povere spendono la maggior
parte del loro reddito, che alimenta l´economia immediatamente.
Ma ridurre le disparità di reddito è fondamentale
anche da una prospettiva a lungo termine, perché altrimenti le persone non sono
in grado di sviluppare le loro capacità e potenzialità produttive.
Le ragioni di crescenti disparità di reddito,
naturalmente non si trovano esclusivamente in tecnologia, ma anche la
liberalizzazione dei movimenti di capitali, nella globalizzazione del commercio
e le carenze del nostro sistema fiscale.
Multinazionali di successo nell´economia digitale,
così come in altri settori a volte ricorrono alla pianificazione fiscale
aggressiva.
Il reddito è molto spesso investito altrove che è
stato creato, e spesso non è investito in beni produttivi che potrebbero
contribuire a creare prosperità per un gruppo più ampio di persone.
Il punto è che, come i cambiamenti dell´economia,
sistemi di governance devono evolvere, se vogliamo mantenere la giustizia
sociale.
I governi devono ottenere molto di più serio nella
lotta contro l´evasione fiscale. Possiamo anche bisogno di una maggiore tassazione
della ricchezza e minore tassazione del lavoro, data la rapidità con la
ricchezza può a volte si accumulano nell´economia del 21 ° secolo, mentre i
redditi da lavoro sono in una tendenza al ribasso. Ed è logico e appropriato
per i governi di esplorare nuove fonti di tassazione in cui la tecnologia
digitale può aiutare con la riscossione delle imposte, si trovano nel caso
della tassa sulle transazioni finanziarie.
In breve, la società e le istituzioni di governo hanno
qualche ritardo da recuperare nei confronti dell´economia digitale.
Quando si tratta il contributo di internet per le pari
opportunità, le cose vanno un po ´meglio.
La questione chiave è se il progresso tecnologico
porta al progresso sociale. Questo è, naturalmente, non è automatico, perché le
classi superiori possono trasformare il progresso tecnologico a proprio
vantaggio, senza molto riguardo per l´impatto della crescente disuguaglianza
sui gruppi a basso reddito.
Ma la politica pubblica può contribuire ad evitare la
disparità di opportunità proprio per lavorare con la tecnologia digitale.
La politica pubblica può promuovere l´accesso di tutti
alle tecnologie digitali e l´integrazione sociale attraverso le tecnologie
digitali.
Parlo anche di politiche pubbliche a livello europeo,
perché uno strumento molto importante per sostenere l´inclusione digitale è il
Fondo sociale europeo. Questa è la parte fondamentale del bilancio dell´Unione
europea per quanto riguarda l´inclusione sociale e l´investimento del capitale
umano.
Ho avuto l´opportunità di visitare una serie di
progetti che contribuiscono a diffondere la conoscenza digitale per le persone
svantaggiate, per esempio, a Dublino, dove i giovani disoccupati imparano
competenze digitali e vengono poi poste con le piccole imprese per aiutarli ad
andare online. Un altro buon esempio è un progetto Fse supportato a Danzica,
dove le competenze digitali sono insegnate a persone anziane, al fine di
aiutarli a età attivamente e produttivamente.
Al di là di e-inclusion, digitalizzazione sta anche
beneficiando l´economia con la creazione di un numero crescente di posti di
lavoro diretti, e Ict è un fattore importante per il miglioramento della
produttività nel resto dell´economia. I lavori di specialisti Ict sono
abbastanza ben pagato perché richiedono alto livello di abilità e competenza.
Il numero di professionisti delle Tic impiegate in
Europa è in aumento, anche durante la crisi economica intorno al 3% e la
crescita in posti vacanti è ora accelerando a circa il 5%.
L´europa sta affrontando una carenza di persone con le
competenze necessarie per riempire questi posti di lavoro. Ha bisogno di
investire nella formazione e collocamento di potenziali candidati in ordine per
questo la domanda di lavoro crescente da soddisfare.
Questo è anche il motivo per cui la Commissione ha
lanciato all´inizio di quest´anno la cosiddetta grande coalizione per lavori
digitali come piattaforma per impegnarsi con l´industria, e di promuovere la
formazione di partenariati tra aziende Ict, istituti di istruzione e di servizi
per l´impiego in modo che essi gestiscono insieme per formare e inserire un
numero sufficiente di persone in posti di lavoro che vengono proiettate da
creare nell´economia digitale.
Se siete disabili o da una minoranza sociale, si può
ottenere un buon lavoro per l´economia digitale, se si ha un buon background in
scienza e matematica, e se si sono formati per soddisfare le esigenze
specifiche del lavoro in offerta.
Un grande esempio di questo può essere trovato in
Spagna, dove la Fondazione Once ha aiutato luogo un certo numero di persone con
disabilità nel lavoro digitali. Recentemente hanno anche ricevuto il
prestigioso Premio Principe delle Asturie per questo sforzo.
Sotto tutti questi aspetti, la digitalizzazione
dell´economia aiuta migliorare la parità di opportunità, soprattutto se si
considera che le persone possono imparare molte competenze digitali in proprio,
attingendo Open Educational Resources.
Ma naturalmente si continua a importare se le persone
hanno ricevuto una buona istruzione di base e secondaria e se le loro famiglie
sono in realtà dotati di un computer e accesso a internet ad alta velocità.
Se i genitori di qualcuno stanno lottando per pagare
le bollette, le sue possibilità di diventare un giorno un sviluppatore di
software ben retribuito sono nettamente inferiori a quelli delle famiglie
benestanti, a meno che il paese ha una buona qualità e sistema educativo
conveniente che può attenuare tali svantaggi.
Ma Internet aumenta le opportunità di lavoro non solo
per gli specialisti Ict. Rende più mobile del lavoro in quanto è meno difficile
tenere il passo con la famiglia e gli amici quando si lavora all´estero.
Internet rende anche più facile trovare un lavoro all´estero o per reclutare
all´estero. Qui l´effetto sulla parità di opportunità è chiaramente positivo.
Infine, che cosa fa il cambiamento internet in termini
di solidarietà all´interno della società?
Disponibilità immediata delle informazioni e la
possibilità per quasi chiunque di condividere informazioni online naturalmente
rendere le nostre società più trasparente.
Le Ict possono spingerci più vicino all´ideale di buon
governo, anche se rende anche la protezione dei dati più difficile e crea nuove
opportunità per spionaggio e censura.
In senso politico, Internet aiuta le persone
provenienti da ambienti diversi per conoscere e capire l´altro. Questo può
essere particolarmente utile in un posto come l´Europa, e soprattutto in un
momento in cui le differenze tra paesi e gruppi sociali sono in crescita, come
adesso. Internet rende più semplice lo sviluppo di una sfera pubblica europea e
di rafforzare la nostra unione politica.
Ma poi di nuovo, non dovremmo presumere che tutti in
Europa si legge la stampa estera sul proprio smartphone e discute la politica
europea su social media.
Gran parte della sfera pubblica europea è ancora un
dibattito elite. La maggior parte delle preoccupazioni della gente sono locali
o nazionali e non dobbiamo avere illusioni che la comunicazione on-line sarebbe
presto sostituirà discussioni fisiche tra le persone o che sarebbe spostare
supporti stampati e audiovisivi come fonti di informazioni cruciali.
Sì, la comunicazione più facile e maggiore trasparenza
possono aumentare la fiducia e la solidarietà tra le persone, ma conta ancora
molto se chi produce o di comunicare informazioni lo fa con lo scopo di unire o
dividere le persone.
E ´anche possibile imparare da internet tali
informazioni circa l´un l´altro che la gente inizia odiare l´altro, e in questi
casi è probabilmente meglio a chiarire la questione faccia a faccia.
Tutti possiamo essere online e up-to-date, ma possiamo
ancora essere molto lontano a meno che non abbiamo effettivamente parlare e
ascoltare gli uni agli altri.
Signore e Signori,
Vorrei concludere dicendo che io sono molto felice per
tutte le opportunità di creazione di valore e guadagni di produttività che le
tecnologie digitali portano. Sono contento anche per la possibilità di
comunicazione istantanea e l´accesso alle informazioni su Internet.
Non chiedo per l´innovazione essere trattenuto.
Ma è chiaro, a mio avviso, che lo sviluppo del mercato
spontaneo non sarà, di per sé, occorre generare uno sviluppo economico
equilibrato, le pari opportunità o di giustizia sociale. La tecnologia non ci
renderà più illuminata e solidaire se non cerchiamo di essere così.
Le tecnologie digitali stanno trasformando il nostro
modello sociale. Possiamo usarli per rafforzarla, e possiamo usarli per
distruggerla. Tutto dipende dalle scelte che facciamo in termini di
regolamento, la redistribuzione e la politica economica in generale.
E ´chiaro, tuttavia, che i governi non possono
raggiungere con l´economia digitale a meno che non abbracciano completamente la
tecnologia digitale, in primo luogo.
Grazie per la vostra attenzione, e non vedo l´ora alle
vostre domande.
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LE REGIONI EUROPEE SONO INCORAGGIATE A FORNIRE ALLE PMI UN MASSIMO DI 10 MILA EUR PER IL PASSAGGIO AL DIGITALE |
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Bruxelles, 8 ottobre 2013 - La Commissione europea pubblica un progetto
per aiutare le microimprese e le piccole imprese delle regioni europee per
sviluppare l´utilizzo di tecnologie digitali. Per garantire che i fondi
stanziati per le piccole e medie imprese a migliorare le loro capacità in
materia di e-commerce e Ict sono rapidamente e pienamente utilizzata, buoni per
l´innovazione di fino a 10.000 € saranno messi a disposizione delle Pmi per
l´acquisto di servizi digitali (Ict) e imparare ad usarli. Questi sistemi per
l´innovazione Ict sono in fase di sperimentazione nella regione spagnola di
Murcia e Estremadura.
Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione
europea, ha detto questo: "le piccole imprese che utilizzano i servizi
digitali hanno registrato una crescita due volte più veloce, il doppio di
esportazioni e creare il doppio di nuovi posti di lavoro. Tutte le regioni
dovrebbero trarre vantaggio da questo sistema, come Murcia e Estremadura in
Spagna. "
Johannes Hahn, membro della Commissione responsabile
della politica regionale, ha dichiarato in proposito: "L´accesso alle
tecnologie digitali è uno dei molti modi in cui la politica regionale può
aiutare le piccole imprese ad essere più competitive. Per il periodo 2014-2020
la strategia digitale e il sostegno alle piccole e medie imprese sono le
priorità chiave per i Fondi strutturali. Le Pmi sono il motore dell´economia
europea e la fonte della creazione di posti di lavoro nelle nostre città e
regioni ".
Lavoro on-line e utilizzare altre tecnologie digitali
aumentare la competitività e le esportazioni, e crescenti opportunità nel
mercato interno. Nel G20 , le piccole imprese legate al Web mostrano una
crescita dei ricavi del 22% superiore a quello delle piccole imprese che non
utilizzano poco o web In Germania, il 93% delle piccole e medie imprese di
presenza attiva sul web hanno creato posti di lavoro in tre anni, contro solo
il 50% di coloro che sono non sono.
Sistemi regionali di controllo consentirà alle piccole
imprese di scambiare i loro controlli nei confronti dei servizi Ict
specializzati come sviluppo di siti web, formazione, commercio, o l´adozione di
altri strumenti informatici sofisticati per i processi di business, tra cui
gestione del sistema di approvvigionamento e gestione della relazione con il
cliente.
La Commissione propone di Regioni un piano dettagliato
per aiutarli ad attuare il sistema, con un workshop su open days, 11 °
settimana per regioni e città europee .
Il progetto aiuterà le autorità a individuare le
esigenze delle piccole e medie imprese per il loro passaggio e se i controlli
sono una soluzione appropriata in questa direzione. La guida mostra come
configurare un sistema di controlli adeguati per la loro regione o il modo di
sviluppare i sistemi esistenti attraverso un arresto Ict. Il valore del
controllo può variare in base alle esigenze delle Pmi e delle priorità
regionali, e dei sistemi dovrebbe essere facile per le Pmi e fornitori, e si
basano su semplici procedure amministrative. Gli assegni devono permettersi
servizi Ict per una vasta gamma di fornitori, tra cui aziende private,
università e centri di ricerca.
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10ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SU TECNOLOGIA, CONOSCENZA E SOCIETÀ |
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Madrid, 8 ottobre 2013 - Il 6 e 7 febbraio 2014 si
terrà a Madrid, in Spagna, la 10ª Conferenza internazionale su tecnologia,
conoscenza e società (10th International Conference on Technology, Knowledge
and Society).
Le sinergie complesse tra tecnologia, conoscenza e
società saranno al centro di questo incontro.
La parità di genere, la globalizzazione e le Tic sono
alcune delle aree che verranno affrontate. I partecipanti saranno guidati
attraverso un corso interattivo di due giorni durante il quale avranno la
possibilità di presentare le loro ricerche e stabilire reti con esperti di
diverse discipline.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://techandsoc.Com/the-conference
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"CONGRESSO INTERNAZIONALE SUL PATRIMONIO DIGITALE 2013" |
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Marsiglia, 8 ottobre 2013 - Dal 28 ottobre al 1º novembre 2013 si terrà
a Marsiglia, in Francia, il "Congresso internazionale sul patrimonio
digitale 2013" (Digital Heritage International Congress 2013).
Il Congresso internazionale sul patrimonio digitale
riunirà un pubblico multidisciplinare per discutere e presentare la tecnologia
digitale applicata alla protezione, documentazione e comprensione del
patrimonio comune dell´umanità.
I partecipanti saranno guidati attraverso una serie di
workshop e mostre interattivi dedicati alla presentazione delle tecnologie più
attuali utilizzate nella conservazione del patrimonio.
Per ulteriori informazioni, visitare:
http://www.Digitalheritage2013.org/
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LA REGIONE CON "CALABRIAINNOVA" VINCE IL PREMIO E-GOV 2013. |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - L’assessore regionale alla Cultura Mario
Caligiuri, commentando la vittoria di "Calabriainnova" - un Progetto
Integrato di Sviluppo Regionale (Pisr) finalizzato a sostenere i processi di
innovazione delle imprese calabresi - alla rassegna E-gov 2013, competizione
nazionale giunta alla Ix edizione che riconosce ogni anno i migliori progetti
di innovazione sviluppati dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ha
dichiarato che “ogni anno in Calabria emergono iniziative di cambiamento che
vengono riconosciute a livello nazionale. La conquista del premio E-gov
dimostra che anche nel settore dell’innovazione e della ricerca la nostra
regione registra costanti progressi. Sopratutto se consideriamo da dove siamo
partiti”. "Calabriainnova" si è affermata nella sezione
"Sostegno a imprese e startup" candidando il proprio modello di
lavoro e i risultati sin qui conseguiti a sostegno della spinta innovatrice di
imprenditori e giovani dalle idee brillanti. La motivazione alla base del
premio è la seguente: “La completezza e l’articolazione dei servizi offerti
rendono l’iniziativa meritevole di sostenere un processo di sviluppo endogeno
di un territorio in cerca di un percorso originario di sviluppo
imprenditoriale”. "Un bel riconoscimento per la nostra regione – ha
affermato ancora Caligiuri - che con "Calabriainnova" e la "Rete
Regionale dell’Innovazione" ha impegnato importanti risorse al sostegno di
nuove iniziative imprenditoriali, per creare anche in Calabria un ambiente
capace di far emergere i nuovi talenti e sostenere in modo concreto l’economia
locale”. Il premio al Palazzo dei Congressi di Riccione è stato ritirato da
Danilo Farinelli della Direzione di Calabriainnova “Attraverso i Contact Point
e l’organizzazione della Start Cup Calabria 2013 – ha detto Farinelli - siamo
andati a caccia di idee innovative, valutando oltre 60 progetti, di cui i 10
più promettenti si sono confrontati nei giorni scorsi. Infine, grazie ai bandi
della Regione Calabria, di prossima emanazione, offriremo un percorso di
consulenza, formazione e di supporto economico ai potenziali imprenditori per
la costituzione di microimprese innovative e spin off da ricerca”. Per Antonio
Idone, vicepresidente di Fincalabra, società in house della Regione Calabria e
partner di "Calabriainnova" assieme ad Area Science Park di Trieste,
si è trattato di “un risultato che conferma l´utilità´ e la concretezza della
nostra azione”.
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FACEBOOK CONSENTIRÀ DI CERCARE I VECCHI POST |
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Lecce, 8 ottobre 2013 - Introdotta una novità che riguarda il più
celebre social network. Per ora sarà possibile solo in alcuni Paesi, ma sarà
disponibile la possibilità di ricercare i post come un qualsiasi motore di
ricerca.
Ovviamente gli utenti di Facebook potranno ricercare i
loro post e quelli dei loro amici e seguaci.
Per Giovanni D´agata, fondatore dello “Sportello dei
Diritti”, un ulteriore modo per rendere conoscibili le nostre vite con
ulteriori implicazioni che riguardano la privacy di tutti coloro che hanno
pubblicato le proprie esistenze sul social network.
Il consiglio per chi non vuole rendere pubblici tutti
i post, è di modificare tempestivamente le impostazioni della privacy non
appena sarà resa disponibile la nuova facoltà.
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DIGITAL ITALIA: APPREZZAMENTO PER LE POLITICHE DIGITALI TOSCANE |
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Firenze, 8
ottobre 2013 - "Una conferma del fatto che dobbiamo continuare con
determinazione sulla strada intrapresa, in particolare per quanto riguarda il
Tuscany Internet eXchange, il nostro data center, e i Villaggi Digitali".
Così Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, al suo rientro
dalla sesta edizione di "Digital Italia", che si è tenuta a Capri.
Qui - aggiunge la vicepresidente - le politiche toscane per l´agenda digitale
hanno riscosso un "forte apprezzamento".
A "Digital Italia" Stella Targetti ha anche
illustrato l´avviso pubblico lanciato pochi giorni fa dalla Regione Toscana e
aperto a tutti gli enti locali: l´avviso per far partire i "villaggi
digitali" con l´obiettivo di garantire, sull´intero territorio toscano, un
diritto di cittadinanza digitale effettivo e omogeneo ("Vogliamo
promuovere una sorta di Livelli Essenziali di Prestazione digitale da adottare
in tutta la Toscana").
Dal 2 ottobre i Comuni toscani e le Unioni fra i
Comuni hanno tempo 45 giorni per presentare candidature in vista di successive
convenzioni con la Regione che attiveranno nuovi servizi digitali e
faciliteranno l´accesso dei cittadini a questo tipo di frontiere.
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UE: ORIZZONTE 2020 |
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Bucharest, 8 ottobre 2013 Di seguito l’intervento di Máire Geoghegan-quinn
Commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza
del 4 ottobre di durante l´evento di lancio per Orizzonte 2020:
Signore e signori, oggi è un giorno di primati.
Questa è la mia prima visita in Romania, in qualità di
Commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, e il primo
evento Stato membro per il lancio Orizzonte 2020. Sono lieto di essere qui, e
congratulazioni a voi di essere così veloce fuori luogo!
Vorrei ringraziare il Primo Ministro Ponta, che ho
incontrato ieri, e il ministro Costoiu per il loro invito. Abbiamo avuto
discussioni molto positive sulla importanza della ricerca e dell´innovazione
per il futuro dell´Europa, e il contributo che i programmi dell´Ue, e Orizzonte
2020 soprattutto, possono fare per la Romania.
Orizzonte 2020 è un tipo completamente nuovo di
programma di ricerca per l´Ue, ed è progettato per fornire risultati che fanno
la differenza nella vita delle persone.
Con oltre 70 miliardi di euro in sette anni, è il più
grande programma di ricerca dell´Ue ancora, e uno dei più grandi in tutto il
mondo. E ´l´unico programma importante nel nuovo bilancio dell´Ue che vede un
aumento delle risorse.
Sostanziale del bilancio di Orizzonte 2020 è un grande
risultato per la scienza europea e l´innovazione e un grande risultato per
tutti i soggetti interessati che hanno presentato il loro caso in modo
efficace, a partire dall´inizio della nostra consultazione pubblica più di due
anni fa.
Sono convinto che questo ulteriore denaro - che
rappresenta un 25 per cento di aumento in termini reali rispetto al 7 ° Pq -
sarà investito come saggiamente ed efficacemente possibile.
Esso costituirà un fondo non solo la migliore ricerca
di base, ma anche applicata la ricerca e l´innovazione, portando in piccole e
grandi aziende. Questo è così importante perché sappiamo che la ricerca e
l´innovazione significano crescita e l´occupazione.
Fin dall´inizio delle nostre discussioni di tre anni
fa sul prossimo programma di ricerca dell´Ue, ero determinato a ottenere un
prezzo migliore per questo denaro pubblico. Sarebbe stato sbagliato per
chiedere un budget più grande anche senza intraprendere una riforma radicale di
come la ricerca e l´innovazione sono finanziati a livello Ue.
Le parole chiave sono la semplificazione e la
coerenza.
Semplificazione primo. Fin dall´inizio del mio
mandato, è stata una priorità per rendere più facile per i nostri scienziati e
uomini d´affari per accedere ai finanziamenti comunitari. Continuavano a dirmi,
ea ragione, che la burocrazia inutile significava hanno speso troppo tempo per
l´amministrazione - tempo che potrebbe essere meglio spesi per la ricerca e
l´innovazione.
Semplificazione si applica a tutti gli aspetti del
programma.
Mentre l´attuale generazione di programmi hanno un
sacco di regole diverse, Orizzonte 2020 applica le stesse regole ovunque. Ciò
significa che è molto più facile da applicare e partecipare a progetti.
Il rimborso del costo del progetto sarà molto più
semplice con un tasso di rimborso unico per la maggior parte dei progetti. Ciò
significa meno burocrazia e meno controlli.
E nell´ambito di Orizzonte 2020, il tempo tra l´invio
di una richiesta e la ricezione di una borsa di studio sarà molto più veloce.
Questo significa grandi progetti saranno in grado di iniziare a lavorare molti
mesi prima rispetto al sistema attuale.
Quindi, abbiamo riformato come verranno somministrati
Orizzonte 2020. Abbiamo inoltre riformato il disegno complessivo del programma
in modo che il suo approccio è molto più coerente, il che mi porta al secondo
punto.
Orizzonte 2020 è progettato da top-down e bottom-up
per essere coerente.
Mettendo insieme tutti i finanziamenti a livello
dell´Ue per la ricerca e l´innovazione sotto lo stesso tetto, si può sostenere
che, in un modo senza soluzione di continuità e si unì-up, ad ogni passo del
cammino da eccellente ricerca di base fino a prodotti innovativi, servizi e
processi che ci auguriamo possa conquistare i mercati mondiali.
Naturalmente, questo sostegno assume forme diverse -
potrebbe essere una sovvenzione del Consiglio europeo della ricerca, che
permette uno scienziato top di rimanere in Europa per proseguire la sua ricerca
rischioso, ma promettente.
Potrebbe essere di supporto al settore per mantenere
la leadership europea in una tecnologia chiave come la biotecnologia. Può
essere uno sforzo di collaborazione su larga scala affrontare una sfida sociale
come il cambiamento climatico. Oppure potrebbe essere il supporto per un
progetto per dimostrare la fattibilità e il potenziale di mercato di una
innovazione tecnologica.
Orizzonte 2020 avranno un approccio basato sulla
sfida. Questo perché le sfide che attendono l´Europa - se il cibo e la
sicurezza energetica, trasporti puliti, la salute pubblica o la sicurezza - non
possono essere risolti da un solo campo della scienza o della tecnologia, per
non parlare di un singolo settore, o di una singola organizzazione.
Queste sfide complesse avranno bisogno di soluzioni
che attingono molte diverse aree di ricerca e di innovazione. Ecco perché
l´interdisciplinarietà è un aspetto cruciale di Orizzonte 2020.
Noi incoraggiare i ricercatori a uscire dalle loro
silos, e ci aspettiamo che gli aspetti sociali più ampi sono affrontate integrando
la Scienza e Filosofia socio-economico attraverso l´intero programma.
Per citare una sfida, in particolare, Orizzonte 2020
sosterrà l´unità per l´agricoltura sostenibile, così come la ricerca e
l´innovazione nella sicurezza alimentare e la bioeconomia.
Commissario Cioloş e mi stanno già lavorando a stretto
contatto insieme a sostegno di questi obiettivi nel partenariato europeo per
l´innovazione in Produttività e sostenibilità.
Saremo anche meno prescrittivo su ciò che i progetti
devono fare. Questo permetterà ai ricercatori e innovatori a venire con
proposte innovative per affrontare le sfide. Tuttavia, saremo più esigenti
circa l´impatto che i progetti devono avere, e questo sarà uno dei criteri
fondamentali per la selezione delle proposte che ottengono finanziamenti.
Contiamo su di scienziati europei per la produzione di
ricerca di eccellenza che saranno alla base sia la nostra ricerca di soluzioni
ai problemi della società e la nostra ricerca per l´innovazione.
Orizzonte 2020 campioni scienza eccellente, con un
aumento dei finanziamenti per il Consiglio europeo della ricerca e le azioni
Marie Skłodowska-curie a ricercatori la formazione, la mobilità e le carriere.
Orizzonte 2020 è anche molto buona per il business.
Ero determinato a priori per ottenere di più le aziende che partecipano a
progetti di innovazione e di ricerca europea.
La semplificazione ha certamente aiutato, così come
l´ethos guida di supporto da "laboratorio al mercato": le aziende
private avranno maggiori possibilità di essere coinvolti in azioni di
close-to-market.
Più soldi saranno disponibili per le attività di tipo
test, prototipi, pilota e dimostrativi, per le imprese basata R & S, per
promuovere l´imprenditorialità e l´assunzione di rischi, e per modellare la
domanda di prodotti e servizi innovativi.
In breve, Orizzonte 2020 aiuta il settore delle
imprese a raccogliere i risultati commerciali pieni di innovazione in-house.
Il programma promuoverà anche un maggiore
coinvolgimento dell´industria e leva degli investimenti, tra cui il supporto
dedicato per Ict, nanotecnologie, materiali e tecnologie di produzione,
partenariati pubblico-privato, e maggiore sostegno per l´innovazione guidata
dalla domanda come appalti di innovazione.
Orizzonte 2020 sta unendo le forze con il settore
privato e con gli Stati membri su una scala senza precedenti in settori chiave
della ricerca per ottenere risultati che un paese o società avrebbero trovato
difficile da raggiungere da solo.
Cinque pubbliche / private partnership - che si
occupano di farmaci innovativi; celle a combustibile e l´idrogeno,
l´aeronautica, le industrie bio-based, e l´elettronica - sono tenuti a
mobilitare fino a circa 22 miliardi di euro di investimenti, con 8 miliardi di
euro provenienti dalla Ue. Tali partenariati offrono enormi opportunità per le
imprese e ricercatori in tutta Europa, comprese le Pmi.
Quindi non stiamo concentrando solo sui più grandi
giocatori.
Ricerca e innovazione per le Pmi sono promossi
attraverso Orizzonte 2020 nel suo complesso, ma stiamo anche introducendo un
nuovo strumento che si adatta alle loro esigenze specifiche. Questo permetterà
singole Pmi di ricevere piccole, semplici sovvenzioni per progetti altamente
innovativi.
La Romania ha un tasso medio superiore a quello della
partecipazione delle Pmi al 7 ° Pq, quindi voglio la notizia di questo nuovo
strumento di uscire per le Pmi romene. Penso che sarà anche molto interessati
alle nuove opzioni di finanziamento in forma di condivisione del rischio
(attraverso garanzie) o finanziamento di rischio (attraverso prestiti e
patrimonio netto) per sostenere le imprese orientati alla ricerca e
innovazione.
Le possibilità ci sono, ma non fare errore, la
concorrenza per i finanziamenti di Orizzonte 2020 sarà agguerrita, soprattutto
perché non vi è ancora una tale pressione sui bilanci nazionali di ricerca.
Uno dei miei obiettivi di Orizzonte 2020 è che ci sia
una partecipazione più ampia e che tutti i paesi e le regioni in grado di
costruire il livello di eccellenza che saranno necessarie per avere successo
nel programma.
Ho lavorato a stretto contatto con Johannes Hahn,
commissario per la Politica regionale, per fare in modo che i nuovi fondi
strutturali e di investimenti lavorerà mano nella mano con Orizzonte 2020 per
costruire l´eccellenza.
Vi è una grande opportunità nell´ambito dei nuovi
fondi strutturali e di investimenti per aumentare gli investimenti di Romania
in ricerca e innovazione, che attualmente è molto bassa. Senza questo
investimento nazionale, sarà difficile competere efficacemente in Orizzonte
2020.
Ma l´aumento degli investimenti nella ricerca devono
essere accompagnate da riforme per semplificare il finanziamento, concentrarsi
sull´eccellenza, e stimolare l´innovazione.
Questo è esattamente ciò che ho fatto in Orizzonte
2020 e questo deve anche essere attuata negli Stati membri. Come con gli altri
Stati membri, la Romania avrà bisogno di introdurre riforme per garantire che i
ricercatori e gli innovatori sono pronti a competere e collaborare con i
migliori in Europa.
In base alla nuova politica di coesione, ogni Stato
membro e regione dovrebbero sviluppare strategie di specializzazione
intelligente che costruiscono i loro rispettivi punti di forza. Ciò significa
che saranno scommesse sul loro vincitori più probabili.
Infatti, una tale strategia sarà un prerequisito per
la ricerca e finanziamenti per l´innovazione dei Fondi strutturali e degli
investimenti europei.
Ottimi gli scienziati hanno bisogno di servizi
eccellenti. Il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e attrezzature
saranno rientrare nell´ambito di applicazione della politica di coesione
dell´Ue.
Questo significa che tutto, dai laboratori e
attrezzature di supercomputer e le reti dati ad alta velocità. L´impianto Eli a
Magurele, che mi verrà in visita in giornata, è un esempio perfetto.
Orizzonte 2020 introdurrà anche una serie dedicata di
misure volte a diffondere l´eccellenza e complementare ai fondi strutturali e
gli investimenti.
Dal Orizzonte 2020 mira a finanziare la migliore
ricerca e innovazione, sarà ovviamente continuerà a stanziare fondi su base
competitiva - promuovere eccellenti standard richiede tanto.
Ma Orizzonte 2020 contiene una serie di nuove misure
per garantire che il programma è aperto a una vasta gamma di partecipanti,
provenienti da tutti gli Stati membri e da tutte le regioni. Vogliamo aiutare
di ponte dell´Europa innovazione divario.
La maggior parte degli indicatori di ricerca e
innovazione, se è il quadro di valutazione regionale per l´innovazione, la
spesa pubblica per la ricerca (Gerd) o, per esempio, la partecipazione al Cer,
mostrano chiaramente che alcuni paesi, principalmente in centrale, orientale e
meridionale, non sono ancora del tutto sfruttando il loro potenziale di ricerca
e innovazione. La Romania è uno di loro.
Per sua stessa definizione, non ogni università o
istituto di ricerca può essere la migliore nel suo campo. L´eccellenza non può
essere ovunque - ma credo fermamente che l´eccellenza può nascere ovunque.
Il nuovo gemellaggio e azioni di teaming e le sedie
Era rafforzare l´eccellenza scientifica e la capacità d´innovazione delle
istituzioni emergenti.
"Gemellaggio" mira a rafforzare
significativamente le capacità di un´istituzione che emerge in un campo
specifico di ricerca attraverso la cooperazione con almeno due controparti di
fama internazionale in Europa.
"Teaming" azioni mirano a creare nuovi centri
di eccellenza in siti vergini o attraverso importanti aggiornamenti in
partnership con primarie controparti di ricerca in Europa.
I presidenti Era porteranno accademici eccezionali
alle istituzioni in regioni che non possono essere stati così tanto successo
nel garantire il finanziamento comunitario, ma hanno un elevato potenziale di
eccellenza della ricerca. Essi aiuteranno i loro istituti ospitanti per
sbloccare appieno questo potenziale.
Credo che, nel complesso, Orizzonte 2020 è una misura
molto buona per la Romania.
In primo luogo, Orizzonte 2020 promuove l´eccellenza,
l´innovazione e gli impatti economici i quali la Romania ha urgente bisogno: ho
già detto che la Romania è classificato come un innovatore modesto sull´indice
Quadro di valutazione dell´innovazione.
In secondo luogo, il modo migliore per la Romania per
accelerare l´impatto dei suoi investimenti in R & S è attraverso la
cooperazione internazionale. Questo è particolarmente vero per i privati gli
investimenti della Romania R & S, che sono concentrati in particolari
settori, come le automobili, Ict, nuove tecnologie produttive e di sicurezza.
La collaborazione internazionale in materia di ricerca
e innovazione in grado di stimolare la crescita economica, l´occupazione e la
competitività. Questo è quello che Orizzonte 2020 si propone.
In terzo luogo, Orizzonte 2020 finanzierà aree di
ricerca e di innovazione che si allineano con le priorità della Romania. Questi
includono la specializzazione intelligente, affrontare le sfide sociali, la
partecipazione delle Pmi, le sinergie tra ricerca, innovazione e industria, e
una maggiore attenzione per l´impatto e risultati.
Sotto l´attuale 7 ° programma quadro, la Romania ha
avuto più successo nel campo delle Tic, i trasporti, le nanotecnologie e
nanoscienze - che sono tra le tecnologie abilitanti fondamentali - ambiente, la
salute e la sicurezza, così come la ricerca a beneficio delle piccole e medie
imprese.
Capitalizzare su questo e sviluppare il vostro
potenziale di S & T in queste aree, pur cercando di massimizzare le
opportunità in nuovi settori di ricerca e innovazione.
E data la tua forza nella ricerca di base, la Romania
ha certamente portata di aumentare la sua partecipazione alla azioni Marie
Skłodowska-curie, dove non si è stati così attivi finora Cer e.
Sono convinto che la Romania farà bene nell´ambito di
Orizzonte 2020, perché vi sarà la costruzione di una chiara tendenza al rialzo
che può essere fatta dal 5 ° al 7 ° programma quadro di ricerca.
Il numero di partecipazioni rumeni raddoppiato tra il
5 ° Pq e 7 ° Pq, mentre i finanziamenti comunitari ricevuti aumentato di
quattro volte.
Sono certo che il vostro record migliorerà ancora di
più se si rafforzare gli sforzi a livello nazionale per migliorare la vostra
capacità di ricerca e innovazione.
E avete bisogno di sviluppare le sinergie tanto
necessaria tra ricerca, innovazione e industria, assicurando che la nuova
strategia nazionale contiene azioni che attraggono investimenti privati nella
R & S.
Sono convinto che la Romania sarà in grado di
sfruttare al meglio le opportunità nell´ambito di Orizzonte 2020, se
intraprende questo tipo di riforme per la ricerca e l´innovazione del sistema.
Ma Orizzonte 2020 è solo uno dei motivi per il
miglioramento del sistema.
Io do un messaggio simile ovunque io vada in Europa:
abbiamo bisogno di investire in ricerca e innovazione, riforma e migliorare i
sistemi nazionali e di trasformare le nostre industrie ed economie per creare
crescita e posti di lavoro abbiamo disperatamente bisogno in Europa. Questo è
ciò che il nostro spazio europeo della ricerca e della politica dell´Unione
dell´innovazione è tutto.
Abbiamo bisogno di riformare i sistemi nazionali,
perché è qui che il grosso della ricerca e dell´innovazione denaro è ancora
investito. Questo denaro deve essere speso nel modo più efficiente possibile,
ottenendo i migliori risultati possibili per i soldi. E ´inutile versare soldi
ricerca sui sistemi di defunti.
La riforma non è facile. Prendere da qualcuno che è
stato attraverso il processo con Orizzonte 2020!
Ma dopo aver guidato un corso di semplificazione in
Orizzonte 2020, vi incoraggio a prendere un onesto guardare le regole nel
vostro nazionali di ricerca e innovazione del sistema che potrebbe essere
semplificata.
So quanto sia difficile semplificare e diventare più
efficienti, ma sono convinto che sia valsa la pena. Lo dobbiamo ai nostri
ricercatori e imprenditori di fare il loro lavoro più semplice possibile.
Nel lungo periodo, la creazione di un efficiente,
aperta verso l´esterno e la dinamica della ricerca e l´innovazione del sistema
farà in modo che la vostra economia ha un fondamento solido, di lunga durata.
E ´una lezione che l´Irlanda - lo Stato membro che
conosco meglio - ha imparato durante la sua crisi economica.
Mi auguro che la trasformazione in un´economia della
conoscenza aperta dell´Irlanda durante i suoi 40 anni di adesione all´Ue
potrebbe servire come ispirazione per la Romania nel suo cammino verso un
futuro luminoso in ricerca e innovazione.
Orizzonte 2020 in grado di fornire la scintilla.
Così, oggi, mi rivolgo ricercatori e le università
della Romania, le sue imprese grandi e piccole, il suo studio e le sue
innovatori: Partecipa!
Scopri come partecipare, costruire su i vostri
contatti con i vostri coetanei del resto d´Europa, e non abbiate paura di
pensare in grande, perché Orizzonte 2020 è di grandi opportunità e grandi
risultati.
Passo fino alla sfida, trovare le opportunità e
raccogliere i frutti di Orizzonte 2020!
Grazie.”
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WU SEDE: UNIVERSITÀ DI VIENNA DI ECONOMIA E COMMERCIO APRE NUOVO CAMPUS |
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Vienna / Lussemburgo 8 ottobre 2013 - Il nuovo campus
dell´Università di Economia e Commercio di Vienna (Wu) è stato inaugurato
ufficialmente il Venerdì. Un complesso di edifici è stato messo in funzione che
soddisfa i più elevati standard di comfort moderni e la ricerca moderna e
corrispondenti metodi di insegnamento. La Banca europea per gli investimenti
(Bei) ha finanziato questo grande progetto educativo con un prestito di 250
milioni di euro.
Wilhelm Molterer, Vicepresidente della Bei, ha detto
alla cerimonia di apertura: "Il fatto che oggi questo imponente campus è
diventato operativo è per me una grande gioia, ho sostenuto attivamente lo
sviluppo di questa istituzione, uno veramente pionieristico per la politica
educativa dell´Austria. , quando ero ancora ministro delle Finanze
dell´Austria. L´università di Economia di Vienna è una delle università più
prestigiose d´Europa. Strutture come queste dimostrano l´enorme importanza
dell´istruzione per le prestazioni e la produttività in Europa. Questa rimane
uno dei compiti cruciali per i prestiti Bei in futuro. "
Istruzione e infrastrutture urbane sono stati a lungo
un centro di attività della Bei. Nell´anno in corso, la Banca ha ampliato il
suo impegno in questi settori e l´aumento degli investimenti in competenze, ad
esempio investendo in università e istituti di ricerca, nonché la formazione
professionale. Inoltre, la banca Ue finanzia borse di studio e programmi di
mobilità nel campo dell´insegnamento e della formazione. Queste e altre misure
volte a migliorare la situazione occupazionale di adolescenti e giovani adulti
e per contrastare la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto proporzioni
drammatiche in alcuni paesi europei. Entro la fine di questo anno, la Bei
fornirà un totale di 6 miliardi di euro per queste misure .
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PUGLIA: ARRIVA IL BANDO PER PLACEMENT NELLE SCUOLE POST-DIPLOMA |
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Bari, 8 ottobre 2013 - Il 7 ottobre la Regione Puglia
e Italia Lavoro - nell’ambito del programma Fixo “Scuola &Università” – hanno
pubblicato un bando per realizzare e qualificare i servizi di placement
all’interno delle scuole secondarie superiori. La finalità del programma è
favorire l’occupazione di diplomandi e diplomati e ridurre i tempi di
transizione dalla scuola al mondo del lavoro, fornendo loro gli strumenti e il
supporto per una proficua ricerca di opportunità lavorative.
Attraverso l’avviso pubblico, che resterà aperto fino
al prossimo 22 novembre, verranno selezionate 24 scuole che beneficeranno di un
contributo, fino a un massimo di 30 mila euro,e dell’assistenza tecnica di
Italia Lavoro per strutturare e rafforzare i servizi di placement e di
orientamento al lavoro e alle professioni. L’obiettivo è di coinvolgere almeno
3600 diplomati e diplomandi pugliesiin percorsi personalizzati di orientamento
e placement. Possono partecipare albando le scuole, statali e paritarie, aventi
la sede legale o le sedi didattiche nel territorio regionale, in forma singola
o associata.
Possono quindi candidarsi le seguenti tipologie di
scuole: • istituti tecnici; • istituti professionali; • istituti d’istruzione superiore con almeno
un indirizzo di studio tecnico o professionale; • reti di istituti, composte eventualmente anche da licei, il cui
soggetto capofila sia un istituto tecnico o professionale o un istituto
d’istruzione superiore con almeno un indirizzo di studio tecnico o
professionale. La domanda di partecipazione può essere presentataa partire
dalle ore 9,30 del 21 ottobre 2013 fino alle ore 16,00 del 22 novembre 2013. Il
bando viene pubblicato su http://www.italialavoro.it/ http://www.regione.puglia.it/
http://www.sistema.puglia.it/ http://www.pugliausr.it/ La Regione Puglia, Assessorati al
Lavoro e al Diritto allo Studioe Formazione ed Italia Lavoro realizzeranno
incontri specifici di presentazione dell’avviso in tutti i territori delle
province pugliesi, attraverso il coinvolgimento delle Province pugliesi e degli
Uffici scolastici provinciali.
Con questa misura la Regione Puglia insieme a Italia
lavoro- dichiara l’Assessore Sasso- contribuisce a rafforzare nelle scuole le
attività di orientamento nei confronti di studentesse e studenti finalizzate,
anche attraverso la conoscenza del mondo del lavoro e delle realtà produttive,
a maturare scelte autonome e consapevoli. “Si tratta di un altro tassello nella
costruzione di un sistema di servizi per il lavoro in cui tutti i soggetti
collaborino per favorire l’inserimento lavorativo delle giovani generazioni che
sono le più penalizzate dalla crisi economica” conclude l’Ass. Al lavoro Leo
Caroli.
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AL VIA LA NUOVA OFFERTA FORMATIVA DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI: 12 PERCORSI IN 11 CITTÀ DELL’EMILIA-ROMAGNA. ISCRIZIONI ENTRO IL 12 OTTOBRE |
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Bologna, 8 ottobre 2013 – Sono 12 i percorsi degli
Istituti Tecnici Superiori che stanno per essere avviati in 11 città in
Emilia-romagna. Le iscrizioni alle nuove scuole di tecnologia, istituite a
livello nazionale per formare in un biennio tecnici superiori in grado di
inserirsi nelle imprese dei settori strategici del sistema economico-produttivo,
chiuderanno infatti il prossimo 12 ottobre e le lezioni inizieranno a fine
mese.
Oltre ai percorsi di Bologna, Modena, Reggio Emilia,
che riguardano l’ambito della meccanica, motoristica e packaging, e a quello di
Rimini sul turismo, ci sono i percorsi sulla mobilità sostenibile a Cesena e
Piacenza, sull’agro-alimentare a Parma, nei
settori territorio, energia e costruzioni a Ferrara e Ravenna, per le
industrie creative a Cesena e Faenza in provincia di Ravenna, e infine il
percorso nel settore biomedicale che sarà inaugurato a Mirandola (Mo).
L’offerta formativa degli Its – parte della Rete
Politecnica segmento formativo del sistema Er Educazione e Ricerca
Emilia-romagna - si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, in
possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. I percorsi, gratuiti
in quanto finanziati con fondi pubblici per 3 milioni e 600 mila euro - di cui
1 milione e 250 mila euro nazionali e 2 milioni e 350 mila regionali - si
articolano in quattro semestri, per una durata complessiva di 1800/2000 ore.
Alternativi all’università, ma ad essa strettamente collegati, affiancano
all’attività d’aula diverse esperienze di formazione in impresa in Italia e
all’estero, affidata a esperti provenienti dal mondo del lavoro, formatori,
docenti della scuola e dell’università. Al termine del biennio, si ottiene un
diploma di Tecnico superiore.
“In un quadro economico connotato dal perdurare della
crisi e da una forte accelerazione delle modificazioni strutturali della
crescita industriale, l’Emilia-romagna ha scelto di investire nella formazione
di profili professionali specializzati, dotati di competenze operative,
critiche e relazionali funzionali all’innovazione e in grado di contribuire ai
processi di crescita di filiere produttive strategiche per lo sviluppo del
paese – spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio
Bianchi - A questi obiettivi risponde la Rete Politecnica, segmento cruciale
dell’infrastruttura formativa regionale. Finalizzata allo sviluppo delle
competenze scientifiche, tecnologiche, tecniche e professionali, costruita sul
confronto, la sinergia e l’integrazione tra culture ed esperienze formative e
professionali eterogenee e complementari, la Rete Politecnica è politica di
sviluppo che coniuga innovazione e territorio verso l’economia della
conoscenza”.
Istituiti per la prima volta in Emilia-romagna
nell’anno formativo 2011/2012, gli Its hanno già diplomato 138 allievi dei 215
iscritti (sono sette su nove gli Its che hanno già concluso i propri percorsi)
e a novembre si terrà la consegna ufficiale degli attestati. A neanche un mese
dal conseguimento del diploma, 61 tra i tecnici superiori che hanno concluso il
percorso formativo sono già stati assunti da imprese del territorio.
Le Fondazioni Its in Emilia-romagna da quest’anno sono
7. Si sono infatti integrate formalmente le Fondazioni di Bologna, Modena e
Reggio Emilia anche se i percorsi, tutti
ambito della meccanica, sono rimasti differenziati. Novità di quest’anno
il percorso per diventare Tecnico superiore per la progettazione e
prototipazione di manufatti ceramici, che si terrà a Faenza, quello per Tecnico
superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici,
terapeutici e riabilitativi che si sta per avviare a Mirandola, località vocata
al biomedicale in provincia di Modena e il percorso per Tecnico superiore per
la mobilità delle merci e dei prodotti agricoli - Indirizzo logistica e
commercializzazione dei prodotti freschi di Cesena.
L’offerta della Rete Politecnica – programmata dalla
Regione a partire da un’analisi dei punti di forza dell’economia regionale –
oltre che dagli Istituti Tecnici superiori (Its) è costituita da altre due
tipologie di percorsi formativi, quelli di Istruzione e formazione tecnica
superiore (Ifts) e su quelli di Formazione superiore.
In fase di avvio su tutto il territorio regionale
anche 29 percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Come gli Its,
anche gli Ifts sono progettati e
realizzati da istituti di istruzione secondaria superiore, enti di formazione
professionale accreditati, università e imprese. Cofinanziati dal Fondo sociale
europeo, con risorse pari a 3 milioni e 500 mila euro, formano tecnici
specializzati capaci di presidiare e gestire i processi organizzativi e produttivi
di impresa. Più brevi dei percorsi realizzati dalle Fondazioni Its, si
articolano in due semestri e hanno una durata complessiva di 800/1000 ore. Si
rivolgono a giovani e adulti in possesso di un diploma di istruzione secondaria
superiore. L’accesso è consentito anche a coloro che non hanno conseguito il
diploma di istruzione secondaria superiore, ma hanno maturato competenze
coerenti con la figura Ifts nell’ambito di altri percorsi formativi o di
esperienze lavorative. Il percorso rafforza le competenze culturali e di base e
sviluppa quelle specialistiche, tecniche e professionali. La formazione d’aula
e di laboratorio è accompagnata da periodi di stage per consentire ai
partecipanti di sperimentare in impresa le competenze acquisite, di conoscere gli
ambienti lavorativi e comprenderne le dinamiche relazionali. Al termine di un
percorso Ifts, a seguito del superamento di una verifica finale, viene
rilasciato il certificato di specializzazione tecnica superiore valido a
livello nazionale.
Maggiori informazioni sui percorsi della Rete
Politecnica e per le iscrizioni si possono trovare alle pagine:
Its
http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/rete-politecnica/approfondimenti/istituti-tecnici-superiori-its
Ifts
http://formazionelavoro.Regione.emilia-romagna.it/rete-politecnica/approfondimenti/istruzione-e-formazione-tecnica-superiore-ifts/percorsi-ift
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BORSE DI STUDIO: LA REGIONE LAZIO INVESTE ALTRI 10 MILIONI DI EURO |
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Roma, 8 ottobre 2013 - Dopo i pagamenti delle borse di
studio effettuati lo scorso mese di giugno, grazie a un ulteriore stanziamento
di 10 milioni di euro.
In particolare saranno liquidate, per ciascuno
studente e nella misura del 50%, la prima rata della terza assegnazione
2012/13, la seconda rata 2012/13, la seconda rata terza assegnazione 2012/13
anni successivi.
In relazione all’anno 2012-13 (il rimanente 50%)
Laziodisu è impegnata al reperimento dei fondi necessari nei tempi più rapidi
possibile.
“Laziodisu sta cambiando e la trasformazione da ente
burocratico a vera e propria agenzia della conoscenza si concretizzerà con la
presentazione di una proposta di legge. Lavoreremo – ha detto Massimiliano
Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio - sulla razionalizzazione della
macchina amministrativa, puntando su norme anti-sprechi e trasparenza, mettendo
al primo posto i diritti e la centralità della conoscenza nella vita dei
giovani, con l’obiettivo di dare agli studenti del Lazio le stesse opportunità
dei loro colleghi europei”.
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BERGAMO: PIÙ SINERGIE E MERITO SULLA RICERCA |
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Bergamo, 8 ottobre 2013 - In Lombardia ci sono molte
qualità ed eccellenze sia sulla ricerca, sia in ambito tecnologico, sia in
campo sanitario - basti pensare che 7 dei primi 10 Istituti di ricerca e cura a
carattere scientifico (Irccs) italiani sono lombardi -, ma, in questo momento
particolare, "ci vuole il coraggio di fare rete, di attivare nuove
sinergie e di allocare le risorse secondo un criterio meritocratico".
Meeting Formazione E Ricerca - E´ quanto ha detto
l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione
Lombardia Mario Melazzini, intervenendo al meeting ´Formazione e ricerca: il
ruolo dei grandi ospedali´, promosso da From (Fondazione per la ricerca
Ospedale Maggiore Bergamo) e Azienda ospedaliera Papa Giovanni Xxiii.
All´incontro hanno preso parte, tra gli altri, il ministro dell´Istruzione,
Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, il direttore generale dell´azienda
ospedaliera Carlo Nicora, Alberto Bombassei e Giuseppe Remuzzi.
Rete E Merito - "Un tempo si pensava che tutti
potessero fare tutto. Oggi - ha aggiunto Melazzini - questa fase si è chiusa.
E´ necessario allocare le risorse meritocraticamente (e in questo anche le
università devono fare la loro parte) e fare rete, mettendo a disposizione
studi e risultati attraverso le piattaforme tecnologiche". "Le
università - ha detto ancora Melazzini - devono essere strumento per le imprese
e non viceversa. La ricerca non può essere riservata solo alle grandi aziende.
Chiunque ha idee, anche le micro e piccole imprese, deve essere messo nelle
condizioni di fare ricerca, con il supporto di agevolazioni economiche ma
soprattutto grazie alle piattaforme tecnologiche".
"Oggi - ha ricordato Melazzini - in Lombardia si
investe l´1,3 per cento del Pil in ricerca. Regione Lombardia punta a
raddoppiare questa percentuale in 5 anni, ma servono più supporti dal Governo
centrale e anche dall´Unione europea".
Imprese E Università - "Per rilanciare le
attività produttive - ha concluso Melazzini - sono necessari la ricerca e
l´innovazione. Le Istituzioni e la politica devono trovare gli strumenti per
dare risposte concrete al territorio. Regione Lombardia c´è, ma ha bisogno
degli imprenditori e delle loro idee, così come delle università. Io sto incontrando
sia gli imprenditori, sia i rettori degli atenei lombardi, per capire in che
modo si può agire di più e meglio in questo campo essenziale per la crescita e
lo sviluppo economico".
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CANDIDATA LA REGIONE CALABRIA AD OSPITARE LE GIORNATE EUROPEE DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE |
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Catanzaro, 8 ottobre 2013 - Gli Assessori regionali alla Cultura e
all´Ambiente, Mario Caligiuri e Franco Pugliano, hanno avanzato la candidatura
della Regione Calabria per ospitare la
seconda edizione delle Giornate Europee dell’Educazione Ambientale e allo
Sviluppo Sostenibile. "Promuovere la cultura ambientale - hanno sostenuto
Caligiuri e Pugliano - diventa importante per creare le condizioni per
salvaguardare e valorizzare le grandi risorse naturali ed ambientali della
Calabria". Con i tre parchi nazionali della Sila, dell´Aspromonte e del
Pollino, il parco regionale delle Serre, circa 800 chilometri di costa, il
sette per certo dell´intera superficie boscata italiana, innumerevoli oasi
ambientali e naturali la Calabria e´ una delle regioni mediterranee che
maggiormente può´ valorizzare le risorse ambientali in termini di crescita
culturale e sviluppo economico. "Dobbiamo essere prima di tutto
consapevoli delle nostre risorse naturali per tutelarle e valorizzarle
nell´interesse di tutti, avendo cura del territorio senza sprecarlo, inquinarlo
o farlo diventare terreno di conquista della criminalità organizzata",
hanno aggiunto Caligiuri e Pugliano, ribadendo il messaggio che il Ministro
dell´Istruzione Maria Chiara Carrozza ha rivolto in occasione
dell´inaugurazione dell´anno scolastico al Quirinale nei giorni scorsi quando
ha ribadito l´importanza di legare ambiente e legalità.
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ISTRUZIONE: DA REGIONE UMBRIA 125MILA EURO PER PROGETTI NELLE SCUOLE, 31 OTTOBRE SCADE TERMINE BANDO |
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Perugia, 8 ottobre 2013 - Avranno tempo fino al 31
ottobre gli istituti scolastici che intendono presentare alla Regione Umbria la
domanda di finanziamento dei progetti da realizzare nelle scuole nel corso dell´anno scolastico 2013/14: lo
rende noto l´assessore regionale all´Istruzione, Carla Casciari.
"Il
finanziamento di progetti innovativi presentati da parte delle scuole,
rientra tra le iniziative previste nel
Programma annuale per il diritto allo studio 2013 - ha detto l´assessore
Casciari - A tal fine la Regione Umbria
ha pubblicato un avviso, già online sul sito istituzionale e consultabile anche
sul Bollettino Ufficiale del 9 ottobre, al quale potranno partecipare gli
istituti scolastici umbri e che prevede un´assegnazione di risorse pari a 125
mila euro".
Saranno finanziabili i progetti a sostegno
dell´offerta formativa che mirano all´integrazione degli alunni a rischio di
marginalità sociale, con disabilità e per l´integrazione di ragazzi stranieri,
per la promozione dell´orientamento scolastico, per il rafforzamento
dell´educazione scientifica e tecnologica, nonché per il recupero delle
competenze di base degli alunni e per innalzare i livelli di apprendimento e
favorire le eccellenze, per il sostegno di attività di sperimentazione e
innovazione, per iniziative di mobilità degli studenti in Europa.
"In
particolare quest´anno - ha aggiunto l´assessore - in seguito al Protocollo
siglato tra la Giunta e il Consiglio della Regione Umbria, la Provincia di
Perugia, l´Ufficio scolastico regionale e la Fondazione "Perugia
2019" per la candidatura a Capitale europea della Cultura di Perugia 2019
con i luoghi di Francesco di Assisi e dell´Umbria, è stato programmato di far
svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado, progetti sui temi della
cittadinanza europea e in particolare, relativi alla candidatura del capoluogo
umbro, privilegiando le aree ´Perugia città dell´accoglienza´, ´Perugia città
del dialogo´, ´Perugia città delle reti´. La Regione Umbria anche quest´anno -
ha concluso - si è impegnata per promuovere l´innovazione didattica e innalzare la qualità del sistema
dell´istruzione favorendo un ruolo attivo delle scuole nelle diverse
iniziative".
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FORMAZIONE E CREATIVITA’ PER ORIENTARE I GIOVANI VERSO IL FUTURO |
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Ancona, 8 ottobre 2013 - Affrontare il futuro con talento e passione:
un incitamento rivolto alle nuove generazione partito da Fabriano, il 4 ottobre
, per la giornata dei Giovani marchigiani. In presenza di oltre trecento
giovani delle scuole secondarie superiori di Fabriano dal palco del teatro
Gentile, “si toccano tematiche sensibili – ha spiegato l’assessore alle
Politiche Giovanili, Paola Giorgi - per essere davvero vicini alle nuove
generazioni che devono sopportare la grave crisi attuale. Lo ha ricordato il
presidente Spacca: la situazione è drammatica, il 42% dei giovani italiani non
riesce a trovare lavoro, a costruire una prospettiva per il proprio futuro.
Oggi quindi parliamo di lavoro, che è dignità e futuro, di come cercarlo e
realizzare il proprio talento”. Dopo aver rispettato un minuto di silenzio per
le vittime della tragedie di Lampedusa, Luca Stanchieri, Direttore scuola
italiana di Life & Corporate Coaching, ha aperto il workshop “La passione
ci salverà”. Stanchieri ha dialogato con gli studenti incitandoli a credere nel
futuro, ad avere passione e coraggio “affinché quelle persone che si sono messe
in viaggio con speranza non siano morte invano”. Iniziata ieri e dedica alla
creatività musicale sulle parole e le note del cantautore Niccolò Fabi, Pier
Cortese e dei giovani musicisti marchigiani della band Soundsick e di Federico
Corucci, ora lo sguardo viene rivolto alla formazione e al talento
imprenditoriale e creativo. Focus particolare sull’Europa, e alle opportunità
che offre, nel momento in cui la Regione sta definendo la nuova programmazione
dei Fondi Ue 2014-2020 che costituirà il cardine dei prossimi sei anni
dell’amministrazione regionale. Con questa Giornata, spiega l’assessore,
istituita con legge regionale 24/2011 ‘Norme in materia di politiche
giovanili’, “diamo voce ai giovani perché possano esprimere le proprie esigenze
e possano indicare anche a noi amministratori la strada migliore per
indirizzare le risorse verso i canali a loro più congeniali e agevolare il loro
percorso di vita”. Si prosegue attraverso workshop in sessioni parallele per
tematiche come i Fondi europei, l’Agenda digitale, la Creatività e i mezzi di
comunicazione, Cultura, economia e musica. La mostra di writers accoglie i
partecipanti nell’atrio del Teatro Gentile, nel pomeriggio, alle 18.30, si
terrà lo spettacolo di prosa “Cuoredebole” che ha vinto il premio Made in
Marche, concorso regionale del teatro professionale d’attore (al ridotto del
Gentile). In serata il concerto di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista e
l’esibizione di band marchigiane. Nel foyer del Teatro anche stand informativi
sulle opportunità offerte ai giovani dalla Regione.
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AL VIA DA BERGAMO GLI STATI GENERALI DELL´AMBIENTE |
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Bergamo, 8
ottobre 2013 - "Questo incontro rappresenta la prima tappa di un percorso
che l´Assessorato all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile terrà in tutti i
capoluoghi lombardi, per avviare un confronto serrato e continuo con i
portatori d´interesse della nostra regione: associazioni, Istituzioni pubbliche
e private, Enti locali di vario livello". Così l´assessore all´Ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, ieri, durante il suo intervento agli ´Stati
generali´ dell´ambiente lombardo, presso la sede della Provincia di Bergamo.
Grande Adesione - All´incontro hanno partecipato 170
fra Istituzioni pubbliche e private, associazioni ed Enti locali della
Bergamasca, che hanno inviato contributi e segnalazioni in merito ai problemi o
alle potenzialità del territorio. Trentuno segnalazioni sono giunte dai Comuni,
6 dalle Comunità Montane, 3 dalla Provincia di Bergamo, 1 dagli Enti Parco. Tra
le associazioni che hanno aderito e fornito segnalazioni: Ance, Casa Clima,
Cgil, Coldiretti, Confagricoltura, Confindustria, Fai, Italcaccia - Italpesca,
Italia Nostra, Legambiente e Ordine degli Architetti. I Comuni che hanno
aderito e fornito segnalazioni sono stati: Almè, Alzano Lombardo, Azzano San
Paolo, Azzone, Arcene, Branzi, Brembate, Canonica d´Adda, Calvenzano, Casnigo,
Cerete, Madone, Mornico, Palazzago, Presezzo, Sorisole, Urgnano e Zogno. Tra le
questioni segnalate: la bonifica dell´area industriale dismessa ex Zerowatt ad
Alzano Lombardo; il deposito di materiale non autorizzato all´interno di una
ditta sottoposta a curatela fallimentare a Casnigo; la bonifica della cava
´Ghidini´ in località Petosino a Sorisole; la messa in sicurezza dell´area
ex-Dom a Brembate; il progetto della discarica di cemento-amianto in cava
Vailata a Treviglio; il progetto di recupero dell´ex cava Monte Castro a
Strozza; il progetto di recupero della cava ´Ghisalberti´ in località Petosino
a Sorisole; il procedimento di Ecolombardia 4 (potenziamento impianto
termodistruzione rifiuti speciali pericolosi) a Filago; l´autorizzazione
provinciale alla realizzazione di una centralina idroelettrica sul Borlezza a
Cerete; il torrente Quisa e la gestione della rete fognaria Uniacque a
Sorisole; la compatibilità delle norme delle zone protette con lo sviluppo di
un´agricoltura competitiva e di qualità; Parco del Romanico di Almenno:
costruzione di una rete di aree ed edifici romanici da tutelare e valorizzare;
la connessione di aree verdi di tutela lungo il fiume Brembo; il Parco agricolo
ecologico della Madonna dei Campi; la richiesta di escludere dal Patto di
stabilità gli interventi riguardanti le energie alternative.
Cinque Aree Principali - "Dai contributi pervenuti
- ha proseguito Terzi - sono emerse cinque aree principali: la gestione dei
rifiuti urbani e la strategia della Regione per il nuovo piano cave (13
segnalazioni; bonifiche e discariche (10 segnalazioni); il servizio idrico
integrato (12 segnalazioni); la qualità dell´aria (9 segnalazioni), e parchi e
aree protette (19 segnalazioni)". "Mi prendo l´impegno - ha
dichiarato - di dare risposte su tutto".
Le Principali Attività Dell´assessorato - Per
inquadrare le questioni sollevate dal territorio, Terzi ha ragguagliato sulle
principali strategie dell´Assessorato, che comprendono: "il Pria (Piano
regionale degli interventi per la qualità dell´aria); lo sviluppo della banda
larga e ultralarga, con un piano da 31 milioni di euro varato a giugno, attraverso
interventi infrastrutturali di posa di fibra ottica; il Piano regionale di
gestione rifiuti (Prgr), che verrà approvato all´inizio del 2014; il Piano
regionale di bonifica delle aree inquinate (Prb). Nel breve periodo, inoltre,
potremo contare su un Piano energetico ambientale regionale (Pear), che punterà
al risparmio energetico e a un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili".
Non Solo Emergenze, Ma Progettualità - "Quando si
parla di Assessorato all´ambiente - ha aggiunto l´assessore - non ci sono solo
emergenze, ma c´è tanta progettualità. Per questo punteremo molto su educazione
e comunicazione: deve aumentare la consapevolezza ambientale dei cittadini, a
partire dalle nuove generazioni".
L´approccio Metodologico - "Il confronto, la
relazione continua e non sporadica debbono costituire il cuore dell´attività
delle Istituzioni - ha continuato l´assessore - è compito dei rappresentanti
eletti dai cittadini stimolare questo confronto, fungere da facilitatore nel
rapporto fra la Pubblica amministrazione e i cittadini. Il modo in cui è stato
modulato l´incontro è l´emblema di un metodo: ascolto delle esigenze da parte
dell´Assessorato, ruolo di collegamento continuo della Ster, risposte concrete
da parte della Regione".
L´impegno Dell´assessore Terzi - "Voi potete fare
questo grande lavoro con noi - ha concluso l´assessore Terzi -. Il mio impegno,
finché godrò della fiducia del presidente Maroni, è quello di continuare su
questa strada: non dimenticarmi mai, che, se sono nel Palazzo, lo sono per
servire voi, per servire i Lombardi al meglio".
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ACQUEDOTTI VENETO CENTRALE. AVVIO CONTATTI CON I GESTORI PER FORNITURA D’ACQUA POTABILE |
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Venezia, 8 ottobre 2013 - Attualmente la realizzazione
delle opere acquedottistiche di competenza regionale previste nello Schema
Acquedottistico del Veneto Centrale risulta pressoché completata per il primo
anello di condotte tra Venezia, Chioggia, Cavarzere, Padova e Mestre. La
Regione ha quindi autorizzato il concessionario Veneto Acque S.p.a. Ad avviare
i necessari contatti con i Gestori del servizio idrico integrato
territorialmente competenti, al fine della stesura e sottoscrizione di appositi
contratti per l’acquisto e la fornitura di acqua potabile da addurre mediante
la rete regionale.
“Lo Schema acquedottistico del Veneto Centrale –
spiega l’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte, relatore del
provvedimento – è parte del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto
(Mosav), con il quale si prevede l’interconnessione degli acquedotti alimentati
dalle falde del Medio Brenta, dalle falde e dalle acque superficiali del Sile,
dalle acque superficiali dell’Adige e del Po in un unico schema che massimizzi
l’utilizzo delle acque di falda pedemontana, di produzione più economica e di
migliore qualità. La progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e
la gestione delle opere sono affidate alla Società Veneto Acque S.p.a.,
interamente di proprietà regionale”.
La fase realizzativa vede attualmente completate le
condotte di adduzione primaria Mestre–padova; Padova–cavarzere;
Cavarzere–chioggia e Venezia-chioggia. I nuovi prelievi in area Medio Brenta
sono attualmente in fase di progettazione esecutiva, mentre i due stralci della
Condotta di adduzione principale tra Carmignano di Brenta e Cadoneghe sono in
corso di realizzazione. Per l’attivazione di una prima fornitura è necessario
sottoscrivere i contratti con i gestori Etra S.p.a. E Veritas S.p.a., affinché
Veneto Acque S.p.a. Possa acquistare la risorsa idrica di buona qualità
mediante immissione dalle rispettive centrali di produzione. E’ ugualmente
necessaria la sottoscrizione di contratti di vendita con i gestori Acegas Aps
S.p.a., Veritas S.p.a. E Polesine Acque S.p.a. Per la cessione della risorsa
presso tutti i punti di consegna previsti nella rete. Veneto Acque S.p.a.
Attiverà quindi i contatti per la firma dei contratti in modo da poter avviare
l’effettiva erogazione d’acqua all’utenza a partire dal 30 giugno 2014.
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SCARLINO, NASCONO 22 ESEMPLARI DI TARTARUGHE "CARETTA CARETTA" |
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Firenze 8 ottobre 2013 - Dopo decenni che non avveniva,
le coste toscane hanno salutato una nuova nidificazione di tartarughe
"Caretta Caretta". Sulla spiaggia di Scarlino si sono schiuse 22 uova
dalle quali sono usciti altrettanti esemplari della specie protetta.
Il felice esito dello straordinario evento è stato
reso possibile anche grazie alla pronta mobilitazione dell´Osservatorio toscano
dei cetacei che ha attivato tutti i canali per garantire che quanto stava accadendo andasse a buon fine. E
così è stato.
L´osservatorio, istituito dalla Regione Toscana nel
2007, è il punto di coordinamento degli studi e delle attività presenti sul
territorio sul tema della biodiversità marina e delle iniziative per la tutela
dei grandi mammiferi. Si tratta di una vera e propria rete di coordinamento che
raduna oltre 40 soggetti tra istituti di ricerca, università, associazioni e
istituzioni, tra questi, le Capitanerie di porto, l´Università di Siena, Arpat, i Comuni
partner del Santuario Pelagos e varie associazioni ambientaliste.
"Un evento molto bello, mi viene da dire così -
ha commentato l´assessore regionale all´ambiente e all´energia Anna Rita
Bramerini - Fa piacere parlare della
nidificazione di una specie tutelata, dopo le tante notizie di spiaggiamenti di
delfini e tartarughe che hanno interessato nei mesi scorsi le nostre
coste".
"Il felice esito di questa nidificazione - ha
continuato l´assessore - è stato possibile anche grazie alla rete regionale
attivata dall´Osservatorio toscano dei Cetacei. C´è da dire anche che con una
nidificazione avvenuta in estate, dunque in periodo turistico in cui le spiagge
sono affollate, molto positivo è il fatto che le uova abbiano potuto rimanere
indisturbate dove erano state deposte. Un grazie infine ai cittadini che hanno
fatto prontamente la segnalazione mostrando sensibilità e attenzione".
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AQP. VENDOLA: "RIPARAMETRIAMO I COMPENSI DEI VERTICI AZIENDALI" |
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Bari, 8 ottobre 2013 - “Il futuro direttore generale
di Acquedotto Pugliese sarà una figura professionale interna e percepirà un
salario non superiore a 5 volte il salario di ingresso di un lavoratore di
Acquedotto. Un punto di svolta radicale per una società pubblica che può essere
considerato un buon esempio e una buona pratica”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
commentando l’approvazione delle procedure per la nomina del nuovo direttore
generale, da parte dell’assemblea dei soci di Aqp, riunitasi questa mattina.
“Le scelte assunte oggi dall’assemblea generale di Aqp
hanno davvero un significato, per certi versi, straordinario e unico – ha
aggiunto Vendola - in epoca di risorse scarse, di necessaria razionalizzazione
delle spese, di moralizzazione dei comportamenti, noi in Puglia stiamo
continuando a segnare dei colpi molto importanti. Acquedotto Pugliese, che è
una delle principali aziende pubbliche italiane, oggi ha deciso di non cercare
fuori dai propri ranghi la figura manageriale a cui assegnare i compiti di
direttore generale. Quei compiti saranno posti in capo ad una figura
professionale interna ad Aqp, scelta con una selezione di evidenza pubblica”.
“Il compenso di una figura così di spicco del
management di una società come Aqp – ha detto il Presidente - sarà definito da
un parametro che mi piacerebbe potesse diventare un modello generale di
organizzazione della vita di società pubbliche”.
Per Vendola infine “la spinta decisa sul piano
industriale in materia di depurazione e la velocizzazione delle procedure
constatata questa mattina, rendono chiaro il merito dell’attuale amministratore
unico di Aqp”.
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PROTEZIONE CIVILE IN FVG, FORMAZIONE PERMANENTE A PALMANOVA |
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Velenje (Slo), 8 ottobre 2013 - "La Regione intende istituire a
Palmanova, con l´aiuto delle risorse europee, una sede di formazione permanente
della Protezione civile finalizzata soprattutto a formare i giovani volontari
del domani. Tale scelta si presenta necessaria anche in vista del nuovo sistema
di certificazione sanitaria dei volontari, che purtroppo vedrà molti anziani
dover rinunciare a svolgere le mansioni operative". È quanto ha affermato
l´assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin il 5 ottobre a Velenje,
nella Slovenia settentrionale, in occasione della visita alla quinta edizione
nazionale delle Giornate della Protezione civile e del Soccorso (Dnevi zasite
in resevanja). La visita della delegazione della Protezione civile del Friuli
Venezia Giulia è iniziata a Ig vicino a Lubiana, dove opera il Centro di
formazione della Protezione civile slovena. Quest´ultima comprende sotto lo
stesso ombrello organizzativo 43.000 volontari, corpi specializzati
professionisti e privati utilizzati a contratto nelle emergenze. Il buon
funzionamento della scuola di Ig, all´acquisto della quale ha dimostrato
interesse la Nato, "potrebbe diventare un modello di riferimento per la
Protezione civile della nostra regione", ha sottolineato l´assessore
Panontin, accompagnato dal direttore della Protezione civile del Fvg Guglielmo
Berlasso. Durante la visita è stata ricordata la proficua e pluriennale
collaborazione tra le Protezioni civili dei due Paesi (principalmente per il
soccorso alpino e nello spegnimento degli incendi boschivi). In veste di
regione capofila della Protezione civile italiana, quella del Fvg ha confermato
al capo e vicecapo della Protezione civile slovena Marko But e Branko Dervodel,
il proprio supporto per le emergenze. Canadair italiani, dei quali la Repubblica
contermine è sprovvista, hanno già aiutato a domare gli incendi oltre confine.
Per reperire i fondi europei, finalizzati a intensificare tale cooperazione, è
necessario estenderla alla Carinzia, è stato detto. Nell´ambito dello scambio
delle esperienze maturate, la delegazione del Fvg ha conosciuto l´efficacia del
sistema unificato del coordinamento del soccorso di tutte le forze (un solo
numero telefonico per le emergenze). Gli sloveni hanno dimostrato invece
interesse per lo sviluppo tecnico e innovativo, nello specifico per
l´efficiente sistema di monitoraggio dei terremoti, presente in Friuli Venezia
Giulia. In tale occasione il direttore Berlasso ha evidenziato il valore
dell´attività della Protezione civile slovena, radicata nel corso degli anni
non solo tra i volontari, ma anche tra la popolazione: "un esempio
nell´ambito europeo". Alla manifestazione di Velenje, (10.000 visitatori),
finalizzata a diffondere tra la popolazione le conoscenze relative alla
sicurezza e al soccorso, hanno preso parte numerose delegazioni straniere. La
Protezione civile del Fvg ha partecipato con il proprio stand, nel quale è
stato presentato un apparato che, con l´utilizzo della tecnologia Lte, permette
di creare una rete autonoma per le emergenze di Protezione civile, quando le
reti degli operatori mobili vengono danneggiate (in occasione dei terremoti).
Lo strumento, che è stato sviluppato insieme all´Athonet con sede nell´Area
Science Park (Ts), è stato selezionato al Global Mobile Awards di Barcellona e
negli Stati uniti hanno già deciso di utilizzarlo.
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PIEMONTE, MIGLIOR USO DELL´ACQUA E RIDUZIONI ED ESENZIONI PER CHI ADOTTA SISTEMI ECOSOSTENIBILI CANONI CONCESSIONI ACQUE MINERALI |
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Torino, 8 Ottobre, 2013 - Dal 1 gennaio 2014
cambieranno, in Piemonte, i canoni e le modalità di concessione per lo
sfruttamento delle acque minerali da parte delle aziende d´imbottigliamento. I
titolari delle concessioni di acque minerali e di sorgente destinate
all´imbottigliamento saranno infatti tenuti alla corresponsione, alla Regione e
ai Comuni interessati, di un unico canone annuo calcolato sia sull’estensione
della superficie dell´area oggetto di concessione che in rapporto al
quantitativo d´acqua imbottigliato. La quota di canone rapportata
all’estensione della superficie dell’area oggetto di concessione è fissata in
35,00 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro, con un minimo di 3mila euro,
mentre la quota variabile di canone è differenziata per scaglioni di
quantitativi di acqua imbottigliata, al fine di agevolare le realtà
imprenditoriali di minori dimensioni. Lo stabilisce il Regolamento regionale
recante “Disciplina dei canoni di concessione delle acque minerali e di
sorgente destinate all’imbottigliamento”, approvato quest’oggi in sede di
Giunta regionale.
Nella stesura del nuovo regolamento la Regione ha
voluto non solo tutelare le aziende ma anche premiarle, prevedendo riduzioni e
in alcuni casi esenzioni dal canone per tutte quelle imprese che privilegeranno
l’utilizzo del vetro o di contenitori ecosostenibili, il recupero dei vuoti a
rendere e l’adesione a sistemi di gestione ambientale certificati. Il canone
dovuto potrà essere ulteriormente ridotto, in misura comunque non superiore al
70 per cento, a seguito della sottoscrizione di un protocollo d´intesa con la
Regione avente ad oggetto l’innalzamento o la difesa dei livelli occupazionali.
Tra le novità introdotte dal regolamento anche il
“contatore”: i concessionari installeranno a fini conoscitivi, entro il 31
dicembre 2014, appositi misuratori in ingresso allo stabilimento. Tali
strumenti consentiranno di misurare in modo preciso i quantitativi d’acqua
complessivamente utilizzati. Il regolamento prevede non solo benefici economici
per i Comuni sul cui territorio è situato lo stabilimento di imbottigliamento
ma estende tale possibilità anche a tutti quei Comuni che, anche solo
marginalmente, risentono dell’impatto di tali impianti. In Piemonte le imprese
di imbottigliamento attive sono 12 e gli addetti del settore sono circa 500.
“La nuova normativa - sottolinea il Presidente della
Regione Piemonte Roberto Cota - vuole tutelare imprese e lavoratori di un
settore importante della nostra economia, a fronte di una necessità di
adeguamento rispetto al passato. Vengono altresì introdotti esenzioni e sgravi
in ottica di sostenibilità ambientale ma anche con riferimento alla tutela
dell’occupazione. Il Piemonte resta una delle regioni all’avanguardia di questo
settore, che dà lavoro in aree particolari del nostro territorio, che
diversamente sarebbero a rischio impoverimento.”
“Il nuovo regolamento - dichiara l’Assessore regionale
all’Ambiente Roberto Ravello - cosi come indicato dalla Conferenza delle
Regioni e dalla Corte dei Conti, ha l’ambizione di intervenire in un settore
delicato, puntando innanzitutto ad un uso più razionale della risorsa idrica,
parametrando e in alcuni casi abbassando i canoni rispetto a quelli adottati in
altre regioni. Si tratta di un provvedimento articolato e di ampio respiro che,
attraverso il Cal, ha ottenuto il parere favorevole degli enti locali e che
tiene doverosamente conto del contesto economico del momento e della crisi che
colpisce anche il comparto delle aziende imbottigliatrici, già provate dal peso
della concorrenza delle multinazionali”.
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GESTIONE DEI SEDIMENTI DEL FIUME PO SEMPLIFICATE LE PROCEDURE DI APPROVAZIONE E APPLICAZIONE DEGLI INTERVENTI E CREAZIONE DI NUOVO GRUPPO TECNICO DI LAVORO INTERNO ALLA REGIONE |
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Torino, 8 Ottobre, 2013 - La Giunta regionale, nella
seduta di ieri, ha approvato una delibera ad oggetto: Attuazione del Programma
generale di gestione dei sedimenti: revisione delle procedure di approvazione
degli stralci ed approvazione di un nuovo accordo Tra Regione, Aipo e le
Autorità di Bacino del Po.
Si tratta di un provvedimento che di fatto semplifica
l’azione che la Regione, in accordo con Aipo e Autorità di bacino del Po è
chiamata a svolgere in riferimento all’attività di programmazione degli
interventi di manutenzione e sistemazione degli alvei del Fiume Po.
La complessità dell’attività amministrativa e i
numerosi passaggi a cui erano soggetti i Pgs (piani gestione sedimenti) ha
negli anni inciso negativamente sulle tempistiche e sui costi di realizzazione
degli interventi.
La Giunta Regionale ha dunque ritenuto necessario
snellire i processi di redazione e approvazione dei programmi di gestione
sedimenti e ridurre le fasi procedimentali affidando ad un Gruppo di indirizzo
interno alla Regione il ruolo di redazione dei Pgs. Dunque non più a soggetti
esterni ma direttamente alla Direzione Opere pubbliche e Difesa del suolo (di
concerto con la Direzione Ambiente) spetterà curare non solo il processo di Vas
(valutazione ambientale strategica), ma anche parte dei contenuti tecnici
richiesti nella redazione degli stralci. I programmi di gestione predisposti
dalla Regione nell’ambito del Gruppo di lavoro interno, saranno trasmessi
all’Autorità di bacino per la verifica di compatibilità. Acquisito il parere,
la Giunta approverà il Pgs e sarà dato corso all’esecuzione degli interventi
ritenuti prioritari.
“Sono molto soddisfatto per l’approvazione di questa
delibera - commenta il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota - perché
è un ulteriore passo verso la sburocratizzazione, oltre che un aiuto alla
corretta gestione del nostro grande fiume. Talvolta un ritardo in un lavoro di
manutenzione nell’alveo può causare serie conseguenze, che noi ovviamente
abbiamo il dovere di scongiurare”.
“Si tratta di un provvedimento rivoluzionario, al
quale abbiamo lavorato per mesi - ha dichiarato l’assessore all’Ambiente
Roberto Ravello - Le normative comunitarie e nazionali partono da una “logica
di bacino”: vengono quindi redatti dei piani generali per la gestione dei
sedimenti ai quali seguono poi dei programmi operativi per i singoli
interventi; i tempi si dilatano, i costi aumentano e gli interventi rallentano.
Il percorso che abbiamo individuato, invece, semplifica notevolmente le
procedure e punta a valorizzare le risorse interne alla Regione, garantendo quindi
una maggiore efficienza ed un importante risparmio di risorse. Con questo
provvedimento, quindi, oltre ad un risparmio sui costi dei progetti, attraverso
la riduzione dei tempi delle varie fasi che precedono la progettazione
esecutiva, poniamo un tassello fondamentale sulla strada della messa in
sicurezza del nostro territorio”.
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TERRA FUOCHI, AL VIA BANDO CONTRASTO ROGHI: PRONTI 5 MILIONI DI EURO, SOSTEGNO CONCRETO AI COMUNI |
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Napoli, 8 ottobre 2013 - E´ stato predisposto il bando
per attuare le attività più urgenti di contrasto al fenomeno illegale dei roghi
di rifiuti sul territorio delle province di Caserta e Napoli interessato dal
problema. Pronti a spendere i primi 5 milioni di euro."
Lo ha detto, esprimendo soddisfazione per la firma
dell´apposito decreto, l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni
Romano.
“Diamo così concreta attuazione –ha spiegato
l´assessore Romano – agli impegni della Regione contenuti nel Patto firmato in
prefettura con i comuni interessati dal problema degli incendi illegali di
rifiuti che prevede, appunto, azioni di contrasto ai roghi, anche mediante
l’acquisizione di infrastrutture e tecnologie avanzate da assegnare agli
operatori impegnati nelle specifiche attività di sorveglianza e anti-incendio.
Lo stanziamento dei 5 milioni è solo una delle misure adottate
dall´amministrazione regionale per il territorio interessato. Proprio sulla lotta
ai roghi dei rifiuti è stata di recente approvata all´unanimità dalla
Commissione Ambiente del Consiglio regionale la proposta di legge presentata
dalla Giunta Caldoro.
“Il bando è rivolto ai Comuni delle province di Napoli
e di Caserta firmatari del Patto che potranno presentare progetti di
investimento finalizzati a contrastare il fenomeno dei roghi attraverso
l’implementazione di sistemi per il ccontrollo e la tutela ambientale. Le
proposte dovranno prevedere interventi per l’acquisizione, l’implementazione/potenziamento
di dispositivi per la videosorveglianza e/o interventi di riqualificazione di
aree precedentemente interessate da abbandoni e/o roghi di rifiuti già
ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono attraverso
operazioni di piantumazione o sistemazione a verde, recinzione. Tra le
tipologie di azioni di progetto abbiamo voluto inserire con convinzione,
considerandole ammissibili, anche le attività di vigilanza sussidiaria svolte
per il tramite di associazioni di volontariato, protezione civile e guardie
ambientali legalmente riconosciute e operanti sul territorio. E´ un segno
concreto che riconosce l´impegno delle associazioni locali, dando valore al
sacrificio di tanti cittadini, soprattutto giovani, che quotidianamente
denunciano e segnalano le attività illegali. Questa battaglia si può e si deve
vincere anche attraverso la collaborazione costruttiva tra le istituzioni e le
comunità locali”, ha concluso Romano.
Scheda sul bando
Beneficiari - I Comuni, singoli o associati, della
provincia di Napoli e Caserta firmatari del “Patto per la terra dei fuochi”.
Tempistica Del Progetto - Il progetto dovrà prevedere
una durata di gestione almeno triennale. La mancata previsione di tale durata o
la previsione di tempi inferiori rendono inammissibile la domanda di
finanziamento.
Ammontare Del Finanziamento - Per tutti i progetti ammissibili verrà
riconosciuta una quota minimale di finanziamento pari a € 30.000,00. Nel caso
di associazioni tra più Comuni la quota minimale è moltiplicata per il numero
dei Comuni interessati. La quota minimale potrà essere ampliata, in base ai
costi stimati del progetto riportati nel relativo quadro economico e ritenuti
ammissibili, fino ad un massimo di € 250.000. Lo stanziamento programmato è
complessivamente pari a € 5.000.000.
Requisiti E Caratteristiche Del Progetto - Il progetto
proposto a finanziamento, di livello almeno preliminare, dovrà contemplare una
o entrambe le seguenti linee di intervento:
1) Sistema Di Videosorveglianza: Interventi per
l’acquisizione, l’implementazione/potenziamento di dispositivi per la
videosorveglianza;
2) Sistemazione/riqualificazione Di Aree Territoriali:
Interventi di riqualificazione di aree precedentemente interessate da abbandoni
e/o roghi di rifiuti già ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni
di abbandono attraverso ad es. Operazioni di piantumazione o altra sistemazione
a verde, recinzione, ecc. Tra le tipologie di azioni di progetto sono
considerate ammissibili, altresì, le attività di vigilanza sussidiaria svolte
per il tramite di associazioni di volontariato, protezione civile e guardie
ambientali legalmente riconosciute e operanti sul territorio, a condizione,
tuttavia, che le stesse azioni siano integrative delle linee di intervento e
che non superino, come voce di costo del progetto, il 15% del totale.
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RIFIUTI RINVENUTI A CAIAVANO: PROSEGUE IL LAVORO DI REGIONE E COMMISSARIO. AL VIA VERIFICA ANCHE IN ALTRE ZONE ANALOGHE |
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Napoli, 8 ottobre 2013 - “Prosegue il lavoro della
Regione Campania e del commissario alla depurazione, Nicola Dell´acqua,
rispetto alla verifica della presenza di eventuali rifiuti su altre proprietà
regionali date in gestione a privati in questi anni.”
Così l´assessore all´Ambiente della Regione Campania
Giovanni Romano, il 4 ottobre alla luce di quanto emerso nel corso di lavori di
rifunzionalizzazione straordinaria del collettore che conduce al depuratore di
Acerra, disposti da Regione, custode giudiziario e commissario che hanno
portato alla scoperta di rifiuti di varia natura.
"In particolare – ha detto l´assessore regionale
- si è deciso di estendere il monitoraggio anche a tutti gli impianti di
depurazione e ai collettori del territorio casertano attualmente in gestione
commissariale. Occorre precisare che gli impianti e l´area oggetto del
rinvenimento dei rifiuti sono tornati in gestione pubblica da circa un anno, da
quando cioè è terminato l´affidamento alla Hydrogest e sono intervenute
notevoli opere di rifunzionalizzazione degli impianti che stanno portando
benefici ambientali e miglioramenti alla depurazione."
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RIFIUTI:CHIODI, RIFORMA UTILE CONTRO LE INEFFICIENZE IL PRESIDENTE: RESTA NODO TRASPORTI MA IN SANITÀ CONTI OK |
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Pescara, 8 ottobre 2013 - "Per diverso tempo in
Abruzzo molti hanno ritenuto che la crisi legata alla gestione dei rifiuti
potesse farci sprofondare in una situazione disperata come quella che si vive
quotidianamente a Napoli. Ma questo, fortunatamente, non è mai accaduto e non è
accaduto principalmente perchè l´assessore competente ed il dirigente del
settore hanno saputo operare con capacità e determinazione affrontando con
lungimiranza la riforma del sistema e guardando ben oltre le situazioni
contingenti". A parlare così è il presidente della Regione, Gianni Chiodi,
che, a proposito, del nuovo assetto gestionale del ciclo dei rifiuti urbani, ha
voluto esaltare "una legge importantissima in un settore estremamente
sensibile come quello della gestione dei rifiuti poichè il servizio, sia in
termini di costi che di eventuali inefficienze, è uno di quelli maggiormente
percepiti dai cittadini. Il percorso per arrivare alla sua approvazione è stato
piuttosto articolato - ha aggiunto - anche a causa delle resistenze che sono
state frapposte da chi ha fatto di tutto per scaricare altrove disservizi e
inefficienze". Il presidente della Regione ha, poi, ricordato come i
rifiuti fossero una delle quattro emergenze da affrontare all´inizio della
legislatura oltre a sanità, debito e trasporti. "In sanità la situazione è
sotto controllo riguardo ai costi e presto saremo anche una delle nove regioni
in grado di assicurare i Livelli essenziali di assistenza (Lea) - ha confermato
Chiodi -. Riguardo al debito, c´è stata una riduzione del 25 per cento e dal
2015 si liberarenno ulteriori risorse per circa 60 milioni di euro. Inoltre, è
tuttora in atto il percorso di riduzione delle tasse. Si badi bene - ha
sottolineato - che queste situazioni le abbiamo affrontate nonostante la
persistente crisi economica che, come si sa, ha dimensioni internazionali ed un
terremoto devastante. Resta da definire il nodo dei trasporti per arrivare ad
una gestione migliore ed a costi più contenuti ma intanto - ha proseguito -
abbiamo dato vita alla riforma dei consorzi industriali, a quella dei consorzi
fidi ed a quelle delle Comunità montane e del sistema idrico integrato. Una
copsa è certa - ha concluso - questo nuovo assetto nella gestione dei rifiuti
ci aiuterà a superare le inefficienze senza, perlatro, creare problemi ai
livelli occupazionali. Il personale impegnato nel setore sarà pienamente
tutelato".
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RIFIUTI: MENO COSTI E SPRECHI CON NUOVO ASSETTO PREVISTI L´ISTITUZIONE DELL´AGIR E UN COMMISSARIO REGIONALE |
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Pescara, 8 ottobre 2013 - Ridisegnare l´assetto istituzionale
e gestionale del ciclo dei rifiuti urbani in Abruzzo con la previsione di
istituire un solo Ambito Territoriale Ottimale (Ato), coincidente con l´intero
territorio regionale. E´ l´obiettivo principale che si prefiggono le norme
sulle gestione integrata dei rifiuti, riguardanti l´attribuzione delle funzioni
relative al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e le modifiche
alla legge 19 dicembre 2007 n.45, appena approvate dal Consiglio regionale.
Questa mattina, a Pescara, in Regione, il presidente della Giunta, Gianni
Chiodi, e l´assessore all´Ambiente, Mauro Di Dalmazio, ne hanno illustrato i
contenuti, affiancati dal direttore degli Affari della Presidenza, Antonio
Sorgi, e dal dirigente del settore Gestione rifiuti, Frannco Gerardini. In
sostanza si punta su razionalizzazione, riduzione delle frammentarietà ed
efficientamento. "Si tratta di una legge di portata storica - ha affermato
Di Dalmazio - poiché ridisegna l´organizzazione regionale dei rifiuti con
l´intento di determinare una riduzione della frammentarietà nelle gestione del
settore ed al tempo stesso si pone l´obiettivo di eliminare inefficienze,
inerzie ed inadempimenti che, nel tempo, hanno comportato un sensibile aumento
dei costi per i cittadini". L´ato Abruzzo viene, infatti, istituito al
fine di superare l´attuale assetto dei servizi organizzati nella regione per la
gestione del ciclo dei rifiuti urbani comprendente ben tredici comprensori
intercomunali. "Nonostante la legge lo prevedesse - ha aggiunto Di
Dalmazio - in Abruzzo non sono mai stati costituiti gli Ambiti Territoriali
Ottimali e la conseguenza di questo stato di cose è stata una proliferazione di
centri di intervento, circa 200 soggetti con assetti societari, oltretutto,
estremamente variegati, che, anche a seguito della mancata realizzazione degli
impianti, ha spesso determinato situazioni di grave inefficienza gestionale,
aggravi tariffari sugli utenti, sprechi organizzativi e talvolta vere e proprie
emergenze". In particolare, la legge prevede l´istituzione di una Autorità
per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani denominata Agir che
svolge funzione di programmazione, organizzazione e controllo sull´attività di
gestione del servizio, la cui assemblea è costituita da tutti i Comuni della
regione, da un consiglio direttivo, da un direttore generale e da un revisore
dei conti, e la nomina di un Commissario regionale, scelto tra i dirigenti
regionali, per l´avviso delle procedure di costituzione dell´Agir che, tra
l´altro, avrà il compito di promuovere l´unitarietà delle gestioni esistenti.
Inoltre, la Regione ha previsto che l´affidamento del servizio di gestione
integrata dei rifiuti urbani, nel rispetto della normativa comunitaria e
nazionale, avviene secondo ambiti o bacini territoriali ottimali definiti da un
Piano d´Ambito che sarà approvato dall´Agir. "La puntuale applicazione di
questa legge che prevede un ruolo centrale dei Comuni - ha ripreso Di Dalmazio
- ed il celere utilizzo degli oltre 40 milioni di euro programmati per
differenziata, riciclo e impianti, consentirà di raggiungere l´obiettivo di un
ciclo dei rifiuti in linea le migliori esperienze europee. Adesso, però, - ha
sottolineato l´assessore - dobbiamo sollecitare i soggetti attuatori per la
concreta attuazione delle legge e dei programmi al fine di realizzare politiche
ambientali sostenibili e moderne, in grado di realizzare economie di gestione
nell´interesse dei cittadini che chiedono servizi efficienti e tariffe eque.
Obiettivi raggiungibili - ha concluso - con uno sforzo comune da parte di tutti
i soggetti coinvolti a cui chiedo la massima collaborazione e
disponibilità". Intanto, sul fronte della raccolta differenziata, Di
Dalmazio fa sapere che "dal misero 20 per cento del 2009 si è passati al
38 per cento circa del 2012 e gli ultimi aggiornamenti parlano di un 43 per
cento che consentono all´Abruzzo di superare la media delle regioni del centro
Italia". Entro fine anno, infine, ci sarà un adeguamento del Piano
regionale dei rifiuti così come previsto dalla legge.
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