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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Ottobre 2013
SCOPERTI NUOVI REGOLATORI DELLA NASCITA DELLE PIASTRINE  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2013 - Una ricerca finanziata dall´Ue ha portato a una migliore comprensione dei meccanismi molecolari che fanno funzionare normalmente alcune cellule che producono sangue. Questa ricerca contribuirà a prevenire malattie che portano a infarti e ictus. Il lavoro è stato svolto dalla ricercatrice Marloes Tijssen, che ha ricevuto una borsa di ricerca Marie Curie intra-europea nel 2010 per il progetto Megagen ("Comparison of gene regulatory programs of blood stem cells and megakaryocytes"). Il suo lavoro si è concentrato sui "megacariociti", le cellule del midollo osseo che producono i "trombociti", le piastrine che sono necessarie per la coagulazione del sangue. Gli scienziati credono che il corretto funzionamento dei megacariociti sia altamente dipendente dalla regolazione genetica. "Capire meglio come funzionano queste cellule per formare piastrine contribuirà a migliorare la salute umana, poiché sappiamo che le piastrine sono elementi importanti per le malattie cardiache e dei vasi sanguigni causa di ictus e infarti", dice Tijssen. "Inoltre, i pazienti con una conta delle piastrine bassa, spesso provocata dalle cure per il cancro, attualmente ricevono piastrine prelevate da donatori. Con ogni trasfusione, c´è il rischio di trasmissione di malattie infettive veicolate dal sangue. Quindi in definitiva vorremmo sostituire questi prodotti provenienti da donatori con piastrine più sicure prodotte in laboratorio". I megacariociti, come tutti gli altri tipi di cellule del sangue, derivano da cellule staminali del sangue. Queste cellule staminali rimangono attive per tutta la vita dell´individuo, fornendo un approvvigionamento continuo di nuove cellule del sangue. L´identità e il normale funzionamento delle cellule dipendono dall´attività proteica, che, a sua volta, dipende dai geni. Problemi gravi, come alcuni tipi di leucemia, possono presentarsi quando il fenomeno rigorosamente regolato della traduzione genica viene disturbato nelle cellule del sangue. Tijssen dice che anche se in laboratorio si possono produrre quantità sufficienti di megacariociti, la produzione efficiente di piastrine a partire da queste cellule è attualmente ostacolata dal fatto che non si conosce bene il processo della formazione delle piastrine. Il lavoro di Tijssen è direttamente rilevante per diversi altri gruppi di ricerca che si occupano della questione della traduzione genica. Le sue scoperte stanno già avendo un ruolo fondamentale per la comprensione della produzione delle piastrine. Si è dimostrato che uno dei geni identificati nel suo progetto diminuisce la conta delle piastrine negli organismi viventi. "È probabile che tra i regolatori chiave della crescita dei megacariociti scoperti dal nostro progetto, ci siano proteine o processi che possono essere modificati per migliorare la produzione di piastrine in laboratorio per la trasfusione nei pazienti", dice. Tijssen ha svolto il suo lavoro presso il dipartimento di ematologia dell´Università di Cambridge e ha ricevuto un finanziamento di 170 733 euro. Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto Megagen http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/93454_it.html Università di Cambridge http://www.cam.ac.uk/  
   
   
COMPRENDERE IL CERVELLO PER ALLEVIARE IL DOLORE CRONICO  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2013 - La sindrome da dolore cronico (Cps - Chronic pain syndrome) rappresenta una considerevole sfida sanitaria, sia per quanto riguarda la fornitura di un trattamento efficace che in termini di costi. Un cittadino europeo su cinque soffre di dolore cronico, che è solitamente definito come un dolore continuo e grave che dura per un periodo superiore a tre o sei mesi. In molti casi, la causa rimane sconosciuta. La Cps può anche rivelarsi ostinatamente indifferente a varie forme di terapia. Con il trattamento della Cps che costa ogni anno fino al 3 per cento del prodotto interno lordo (Pil) degli stati membri, la ricerca scientifica in questo campo potrebbe avere un impatto significativo. Un nuovo progetto finanziato dall´Ue si è proposto di affrontare la Cps mediante l´analisi e una migliore comprensione dei meccanismi biologici che sono alla base del dolore cronico. L´obiettivo generale del progetto ncRnapain ("Rna non codificanti nei meccanismi del dolore neurogeno e neuropatico e loro applicazione per valutazione del rischio, stratificazione dei pazienti e medicina personalizzata del dolore") è quello di migliorare sensibilmente diagnosi e cura basati su prove. Il progetto, che è appena iniziato, si concentrerà sugli acidi ribonucleici non codificanti (ncRna). Queste grandi molecole biologiche giocano infatti un gran numero di ruoli importanti nella codifica, decodifica, regolazione ed espressione dei geni. Si è dimostrato che le alterazioni neuro immuni nel sistema nervoso giocano un ruolo nel dolore cronico, e si sa che le ncRna regolano sia i processi immunitari che neuronali. Queste molecole potrebbero quindi avere il potere di "accendere" il dolore cronico, ed è qui che si concentrerà gran parte della ricerca. Si prevede che il progetto, destinato a concludersi nel 2017, sarà in grado di identificare e validare specifici ncRna, portando così a nuovi farmaci per prevenire e alleviare il dolore. Durante il progetto verranno inoltre sviluppati strumenti diagnostici, per consentire un migliore trattamento e strategie di prevenzione mirate per soggetti ad alto rischio. In sostanza, il progetto promette di compiere importanti passi in avanti sia nella conoscenza di come il dolore è generato, propagato e alleviato, che nella diagnosi e nel trattamento basati su prove. Raggiungendo una migliore comprensione del modo in cui il dolore cronico inizia e prosegue, si potrebbe migliorare la qualità della vita di milioni di europei. Il progetto ha inoltre il potenziale di ridurre il peso sociale ed economico del dolore cronico in tutta Europa. Un team multidisciplinare formato dai maggiori neuroscienziati molecolari e a livello di sistemi e da esperti di bioinformatica provenienti da undici istituzioni partner europee è stato messo assieme, a cui si aggiungono esperti di ncRna e partner clinici. Il progetto riceverà in totale 5 988 835 di euro in finanziamenti Ue nell´ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e l´innovazione (7° Pq). Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto ncRnapain http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/110169_it.html  
   
   
NUOVI FARMACI IN GRADO DI CURARE I TUMORI DELLA PELLE. É L´INIZIO DI UNA NUOVA ERA?  
 
Lecce, 8 ottobre 2013 - Nuove speranze contro i tumori della pelle. Secondo alcuni studiosi, i pazienti potrebbero essere guariti dalla malattia con nuovi farmaci innovativi. Tanto che si é parlato dell´"inizio di una nuova era". Ricerche recenti hanno rilevato che pazienti gravemente ammalati avrebbero visto effetti sorprendenti dopo aver ricevuto un trattamento che potrebbe eventualmente essere utilizzato per combattere altre forme della malattia. É la prima volta che gli scienziati sono giunti così vicino a fornire un rimedio per il melanoma avanzato. Lo sviluppo di questi trattamenti, per Giovanni D´agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” potrà portare speranza a migliaia di persone cui viene diagnosticato un cancro della pelle. Fino ad ora la prognosi per il melanoma avanzato risulta assai scarsa e molti pazienti muoiono entro pochi mesi dalla diagnosi. Il professor Peter Johnson, capo medico presso il Cancer Research della Gran Bretagna, ha dichiarato: "Siamo solo all´inizio di una nuova era di trattamenti contro il cancro utilizzando il sistema immunitario. "Questi farmaci che possono trasformare le difese dell´organismo contro un tumore stanno iniziando a dimostrare di essere una vera promessa per il melanoma ed altri tipi di cancro. "É solo attraverso la ricerca che possiamo acquisire le conoscenze necessarie per sviluppare nuovi trattamenti per i malati di cancro." La nuova cura contiene due tipi di farmaci - l´ipilimumab (noto come Ipi) e l´anti-Pd1s, che abbatte le difese delle cellule tumorali e sono ancora in sperimentazione clinica. I medici possono effettivamente riattivare il sistema immunitario di un paziente, combinando i due medicinali. Durante il European Cancer Congress è stato affermato che uno su sei pazienti sono già salvati dal trattamento innovativo. Con la nuova combinazione di farmaci potrebbe significare che più della metà dei pazienti si potrebbero salvare dalla morte. Il professor Alexander Eggermont dell´Institut Gustave Roussy in Francia ha sottolineato in una recente intervista che: "il melanoma avanzato potrebbe diventare una malattia curabile, forse per più del 50 % dei pazienti entro 10 anni." Una previsione che se fosse stata effettuata solo cinque anni fa sarebbe stata bollata come fantascientifica. "Ma adesso sembra che stiamo riuscendo ad avere il controllo del melanoma avanzato da anni, in una parte sostanziale di pazienti." Il Melanoma avanzato è diagnosticato quando la malattia si è diffusa e non può più essere rimossa chirurgicamente. Sul sito del Cancer Research britannico, attualmente i pazienti sono avvertiti che questa forma di cancro della pelle "non può essere curata". Ed é affermato che: "I trattamenti disponibili possono ridurre il melanoma o fermare la crescita."  
   
   
INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO; LA REGIONE UMBRIA APPROVA IL PROTOCOLLO PER RIDURRE MORTALITÀ E COMPLICANZE  
 
Perugia, 8 ottobre 2013 - Ridurre la mortalità, le complicanze precoci e tardive e la disabilità residua nei pazienti colpiti da infarto acuto del miocardio. Con questo obiettivo l’Assessorato alla Salute della Regione Umbria ha approvato un protocollo operativo per la gestione di questa tipologia di pazienti a cui devono dare attuazione i direttori delle aziende sanitarie regionali, in sinergia con la centrale operativa unica regionale del 118. Il protocollo, frutto del lavoro di una équipe formata da cardiologi, emodinamisti, operatori del 118, del pronto soccorso e dei dipartimenti emergenza urgenza (Dea), definisce ogni singolo passaggio che va dalla presa in carico del paziente, alla diagnosi, alla scelta della terapia riperfusiva più adeguata (angioplastica o fibrinolisi), ai trattamenti di base da applicare, ai protocolli farmacologici da adottare in relazione alla diverse tipologie di intervento. “Il protocollo – ha detto l’assessore alla Salute Franco Tomassoni – ci consente di gestire in maniera ottimale i pazienti infartuati – grazie all’utilizzo di una rete per l’emergenza tra ospedali e territorio, interconnessa anche con un adeguato sistema di trasporto. Ciò – ha aggiunto Tomassoni - per assicurare la riperfusione ottimale a tutti i pazienti con infarto acuto del miocardio grazie a strategie diagnostiche e terapeutiche tempestive, coordinate e condivise”. Di fondamentale importanza sono una corretta diagnosi da fare nel più breve tempo possibile, anche avvalendosi di sistemi di teletrasmissione dell’ecocardiogramma, rendere immediatamente disponibili i trattamenti adeguati agli infartuati e quindi ottenere il numero più elevato i pazienti riperfusi. I risultati in termini di sopravvivenza e di riduzione del danno miocardico dipendono infatti dalla velocità dei trattamenti. Il sistema della rete regionale per l’emergenza, fortemente integrata, si articola in centri “hub”, dove si concentra la casistica più complessa e sono trattati pazienti a rischio più elevato, e in “spoke” dei centri ospedalieri periferici. In Umbria sono attivi 3 centri “hub” h24 per 7 giorni la settimana, dotati di unità di terapia intensiva cardiologia (“utic”) con emodinamica: a Perugia, Terni e Foligno. Le “utic” dei centri “hub” ricevono e gestiscono tutti gli infartuati che necessitano di angioplastica afferenti direttamente al centro, trasferiti dai centri “spoke” o direttamente dal territorio, entrambi, tramite il 118. Gli “spoke” sono invece dotati di “utic” senza emodinamica. Le “Utic” dei centri “spoke” inviano le sindromi coronariche acute che necessitano di angioplastica direttamente al centro “Hub”. Gli “spoke” devono avere la disponibilità di ricevere il paziente dopo il trattamento interventistico, ove il paziente sia a basso rischio e trasportabile. Al fine di una diagnosi più tempestiva tutte le ambulanze dell’Umbria verranno dotate di un sistema di teletrasmissione “Ecg”, possibilmente unico per tutta la regione. In Italia, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e il loro impatto in termini di mortalità, morbosità e sui ricoveri ospedalieri si mantiene elevato, rimanendo il primo problema di sanità pubblica. Ogni anno in Italia circa 150mila persone vengono colpite da infarto miocardico acuto. Circa il 50% dei pazienti che decedono per infarto muore prima di raggiungere l’ospedale. La mortalità intraospedaliera per infarto è scesa dal 31% degli anni Sessanta all’attuale 6%. Questa riduzione è dovuta ad una serie di fattori, fra cui il miglioramento della tempestività e della qualità delle terapie, anche grazie al diffondersi delle tecniche di angioplastica primaria.  
   
   
REGISTRO ITALIANO DI ARTROPROTESI: ACCORDO REGIONE MARCHE - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ.  
 
Ancona, 8 ottobre 2013 - La Regione Marche ha aderito ad un progetto di collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, finanziato dal Ministero della Salute, che prevede l’ istituzione in Italia di un Registro nazionale degli interventi di sostituzione protesica in primis dell’anca. “L’istituzione del registro – spiega l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani - rientra pienamente negli obiettivi di implementazione della clinical governance e con la riorganizzazione dell’offerta in reti cliniche, in quanto strumento idoneo non solo per misurare l’appropriatezza e l’efficacia clinica delle prestazioni nelle strutture cliniche, pubbliche e private accreditate, ma anche per conoscere e monitorare l’attività di relativa all’impianto protesico, al fine di poter indirizzare e regolare le funzioni assistenziali con un conseguente miglioramento della qualità dell’assistenza e delle cure. La metodologia di un registro, rappresenta per la Regione Marche uno strumento insostituibile per misurare e quindi promuovere la qualità dell’assistenza”. Le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico sono la causa più comune di malattie croniche ad alto potenziale di disabilità e handicap che colpiscono, in particolare, la popolazione anziana. Grazie al progresso delle tecniche chirurgiche e della tecnologia nell’ambito della ricerca dei materiali, l’intervento di sostituzione protesica di un’articolazione, costituisce, oggi, un efficace trattamento di molte patologie invalidanti dell’apparato muscolo scheletrico. Questo ha fatto sì che, negli ultimi anni, si sia registrato un notevole incremento, anche in Italia, del numero degli interventi effettuati, crescita che ha posto l’attenzione delle istituzioni al monitoraggio dell’utilizzo dei dispositivi protesici e alla garanzia dell’efficacia e della qualità delle attività correlate.  
   
   
PIEMONTE: SOSTEGNO AI DISABILI, FONDI AGLI ENTI GESTORI PER LE NON AUTOSUFFICIENZE E RISORSE PER GLI INTERVENTI PREVISTI DAL FONDO NAZIONALE NON AUTOSUFFICIENZE  
 
Torino, 8 ottobre 2013 - La Giunta regionale ha approvato ieri, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Ugo Cavallera, tre importanti delibere. I provvedimenti riguardano il sostegno ai disabili e alle loro famiglie (17.500.000 euro), i criteri per l’assegnazione delle risorse agli enti gestori per gli interventi socio-sanitari a sostegno di anziani non autosufficienti (12.000.000 euro) e l’assegnazione delle risorse a sostegno della domiciliarità in lungoassistenza previsti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze. (21.752.500). Sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie 17.5000.000 euro - Si tratta dei finanziamenti finalizzati che annualmente vengono assegnati agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali per sostenere i servizi alle persone con disabilità. Le azioni finanziabili sono quelle ormai consolidate negli anni, riconducibili agli interventi di assistenza domiciliare, sostegno socio-educativo alle persona, affidamento diurno o residenziale, assistenza residenziale e semiresidenziale nonché ai Progetti di vita indipendente. Interventi socio-sanitari per anziani non autosufficienti 12.000.000 euro - Sono risorse assegnate ai soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali in base alla popolazione ultra 75enne appartenenti all’ambito di ciascun gestore rispetto al totale regionale di tale popolazione. Gli interventi previsti riguardano: assegni di cura, buono famiglia, cure domiciliari in lungoassistenza, letti di sollievo. Fondo nazionale per le non autosufficienze 21.752.500 euro - Gli interventi riguardano progetti a sostegno della domiciliarità in lungoassistenza per anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti e per persone con disabilità non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni. Si tratta di fondi statali. La Regione con l’approvazione del bilancio di assestamento nel mese di agosto ha definito in 117.678.000, di cui 61.000.000 “fondo indistinto”, le risorse da assegnare agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali per l’anno 2013. “Si tratta di uno sforzo finanziario importante in un momento molto difficile per la finanza regionale, che evidenzia la particolare attenzione della Regione ai servizi socio-assistenziali ed in particolari a quelli dell’area integrata socio-sanitaria.”- afferma l’assessore Cavallera. Nella prossima seduta la Giunta esaminerà un’ulteriore deliberazione riguardante il riparto tra i gestori delle funzioni socio-assistenziali del Fondo regionale per il sistema integrato dei servizi socio-assistenziali.”  
   
   
SANITÀ IN BASILICATA, LIQUIDATI FONDI PER TALASSEMICI E NEFROPATICI SEI MILIONI DI EURO PER SALDARE IL 2011 E IL 2012 PIÙ UN ACCONTO PER IL 2013  
 
Potenza, 8 ottobre 2013 - Con determinazioni dirigenziali del Dipartimento Salute, la Regione Basilicata ha provveduto a liquidare i fondi a favore delle persone affette da talassemia e nefropatia. Si tratta di sei milioni di euro, resisi disponibili a seguito dell’assestamento di bilancio e ora erogati ai Comuni, che consentiranno di saldare i contributi dovuti per il 2011 e il 2012 più un acconto per il 2013. In particolare per i pazienti nefropatici sono stati assegnati 608.616 euro per il 2011, 1.740.847 euro per il 2012 e 85.775 euro per il 2013, mentre per i pazienti talassemici i fondi ammontano a 908.833 euro per il 2011, a 2.529.480 euro per il 2012 e a 126.446 come acconto per il 2013.  
   
   
LISTE D’ATTESA IN PIEMONTE, LE SOLUZIONI PER CONTENERE IL FENOMENO  
 
Torino, 8 ottobre 2013 - Il fenomeno delle liste d’attesa per le visite e gli esami è purtroppo fisiologico in tutti i sistemi sanitari moderni. Il sistema sanitario nazionale e di conseguenza quello regionale è organizzato in modo da garantire- a chi ne ha effettiva necessità, sulla base della valutazione diagnostica del medico curante- di effettuare gli esami e le visite necessarie nei tempi che sono considerati appropriati, secondo un criterio di priorità clinica. Sul territorio regionale vi è un ampia offerta di strutture pubbliche e private accreditate in grado di garantire ai tutti i pazienti la possibilità di curarsi in modo adeguato. Le prestazioni urgenti- contrassegnate sulla ricetta rossa dalla lettera U- devono essere effettuate entro 3 giorni, quelle contraddistinte dalla lettera B in 10 giorni: questi sono i primi obiettivi da garantire. Le visite non urgenti devono essere effettuate in 30 giorni e gli esami entro 60 giorni, in base agli standard regionali. Il fatto che per alcune tipologie di esami, in determinate strutture, vi siano tempi d’attesa obiettivamente lunghi ha motivazioni che non sempre sono ascrivibili all’inefficienza del sistema e che sono meno “clamorose” di quanto non appaia ad una prima lettura. Naturalmente, ciò non significa che non vi siano criticità o che la situazione sia ottimale, in particolare in alcune strutture o per determinate tipologie di prestazioni. I problemi sono noti, da tempo, e si lavora per migliorare complessivamente la situazione, tenendo conto delle difficoltà e dei vincoli che la nostra Regione, sottoposta a piano di rientro e programmi operativi, deve rispettare. Tra le criticità, su cui la Direzione regionale Sanità sta lavorando, vi è la completezza, in ogni caso, della ricetta con le indicazioni di priorità cliniche precise. Le soluzioni possibili riguardano l’allargamento dell’orario di erogazione delle prestazioni, il potenziamento dell’accesso diretto, una razionalizzazione delle strumentazioni presenti sul territorio regionale, una più stretta collaborazione tra pubblico e privato, un maggior coinvolgimento del medico di medicina generale sul tema dell’appropriatezza prescrittiva, d’intesa con i medici specialistici ospedalieri. Per quanto riguarda il sistema di prenotazione Sovracup ed il monitoraggio dei tempi delle liste d’attesa, crediamo che sia possibile migliorare, in tempi brevi, anche con l’ausilio delle tecnologie e con una più ampia e tempestiva messa in rete dei dati riguardanti le agende di prenotazione delle singole aziende sanitarie presenti sul territorio.  
   
   
NUOVO PRONTO SOCCORSO A PESCIA: NUOVI INVESTIMENTI PER GUARDARE AL FUTURO  
 
Firenze, 8 ottobre 2013 - L´assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni ha inaugurato il 5 ottobre il nuovo Pronto soccorso dell´ospedale Cosma e Damiano di Pescia, in provincia di Pistoia. Un milione e mezzo di investimento per due anni di lavori su quasi mille quadrati, apparecchiature e tecnologie elettromedicali di ultima generazione. Tra i nuovi elementi qualificanti un maggiore comfort per chi ha bisogno di cure e una migliore gestione delle emergenze e delle urgenze grazie a nuovi e maggiori spazi a disposizione per gli operatori. Il Pronto soccorso è infatti tre volte più grande del vecchio. Commentando con soddisfazione il taglio del nastro l´assessore ha ricordato come "la Toscana possa permettersi di offrire ai cittadini e alle cittadine servizi di così alto livello grazie ai continui miglioramenti che il sistema sanitario compie anno dopo anno, come è emerso, solo due giorni fa, anche dal Programma Nazionale Esiti (Pne) 2012, curato dall´Agenas, l´Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali". Per Marroni è necessario "guardare al futuro e continuare sulla strada delle riorganizzazioni. Solo così - ha affermato - possono essere recuperate nuove risorse che permettono di ampliare gli investimenti previsti e quindi, grazie al lavoro di oltre 50mila operatori su tutto il territorio regionale, offrire prestazioni sempre di livello". All´inaugurazione del Pronto soccorso - avvenuto alla presenza del direttore generale della Asl 3 Roberto Abati, della direttrice dell´ospedale Elisabetta Cortesi e del direttore del Pronto soccorso Fabio Daviddi - hanno partecipato anche i sindaci dei comuni interessati, rappresentanti politico-istituzionali e degli ordini professionali e molti degli operatori sanitari della Asl 3.  
   
   
SANITÀ: SUBITO LO SBLOCCO DEL TURN OVER IN CAMPANIA. PARLAMENTARI SI MOBILITINO A SOSTEGNO REGIONE VIRTUOSA  
 
Napoli, 8 ottobre 2013 - "L´ostinazione con cui il Governo continua a non sbloccare il turn over nella sanità nelle regioni virtuose, come la Campania, ci lascia perplessi. Perché il buon senso non si afferma?" L´assessore al Turismo della Regione Campania Pasquale Sommese rilancia la posizione più volte sostenuta in questi mesi dal presidente Caldoro dopo l´avvenuta certificazione che colloca la Campania al primo posto tra le regioni in Italia nel piano di rientro dal debito. "Continuare con convenzionamenti - ricorda - non serve a nessuno. Si stressano ancora di più gli operatori e non si fanno economie perchè gli straordinari costano di più. Una buona amministrazione invece impone che si dia spazio ai tanti giovani che aspettano da tempo il loro ingresso nel mondo del lavoro: la spesa sarebbe minore e si farebbero entrare energie fresche nelle strutture. La gente si arrabbia quando le risposte non sono convincenti: è così difficile capirlo? L´appello che il presidente Caldoro lancia di continuo non deve cadere nel vuoto. Tutti i parlamentari campani devono schierarsi con noi in questa giusta battaglia e sollecitare il Governo a sbloccare il turn over", conclude Sommese.  
   
   
MARCHE: PREMIO BASILE 2013 - L’AGENZIA REGIONALE SANITARIA PREMIATA NELLA SEZIONE “SISTEMI FORMATIVI”.  
 
Ancona, 8 ottobre 2013 - L’agenzia regionale sanitaria delle Marche ha conquistato il 2° premio per la sezione “Sistemi Formativi - Costruzione e sviluppo del dossier formativo” nell’ambito del X° convegno sulla Pubblica Amministrazione e Xii° edizione Premio Basile organizzato dall’Associazione Italiana Formatori. La cerimonia di premiazione si è svolta il 4 ottobre a Verona. La candidatura era stata presentata dalla dott.Ssa Lucia Di Furia, responsabile per la Regione Marche dell’Assistenza ospedaliera, Emergenza-urgenza, Ricerca e Formazione. Il progetto, coordinato dalla dott.Ssa Federica Pediconi, ha coinvolto i Dipartimenti di Emergenza degli enti del Sistema sanitario regionale con l’obiettivo di costruire uno strumento di programmazione e valutazione del percorso formativo del professionista sanitario: il dossier formativo. “La Regione Marche - ha commentato l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani - ha costruito il “dossier formativo” confrontandosi con strumenti simili seppur rari presenti in letteratura, ha adottato una specifica metodologia e ha rappresentato una modalità evolutiva ed innovativa di “governo strategico della formazione” utile ed efficace per orientare le scelte formative ed organizzative degli enti del Ssr, nell’ottica di garantire e migliorare la qualità dell’assistenza al cittadino. Questo strumento rappresenta inoltre un’opportunità di crescita per il professionista perchè innesca un processo di valutazione dell’attività formativa e delle competenze, utile per lo sviluppo e per esercitare la propria professionalità in modo più coerente nel contesto di lavoro”.  
   
   
SALUTE: SERRACCHIANI E TELESCA CON I VERTICI PROVINCIALI DELLA CARITAS DEL FVG  
 
Udine, 8 ottobre 2013 - Avviare un rapporto franco e costruttivo con la Caritas del Friuli Venezia Giulia, che consenta alla Regione di monitorare le reali esigenze assistenziali sul territorio, per poter dare risposte efficaci e attuali alla comunità e a chi ne ha maggiormente bisogno. Questo il contenuto dell´incontro che la presidente della Regione Debora Serracchiani ha avuto a Udine nel palazzo dell´Amministrazione, assieme all´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, con i vertici provinciali della Caritas. Alle due esponenti regionali sono state illustrate le attività che sono in atto, in particolare in questo momento di crisi, a supporto di chi necessita di assistenza e aiuto. Attività sviluppate lungo un percorso che la Regione potrà accompagnare sia sotto l´aspetto sociale che dell´integrazione socio-sanitaria. Tra i temi affrontati nel corso della riunione vi sono stati quelli inerenti la casa, i sussidi, l´immigrazione. La presidente, rispetto agli argomenti trattati, ha assicurato che la Regione terrà in considerazione l´apporto di esperienza e di rete che la Caritas, che costituisce un elemento cardine dell´assistenza diretta sul territorio, può fornire all´Amministrazione nell´ottica di ottimizzare le politiche e gli interventi di settore.  
   
   
SALUTE: SUPERSHOW SOLIDALE AL POLITEAMA GENOVESE PER IL BRA-DAY DEDICATO ALLE DONNE COLPITE DA TUMORI ALLA MAMMELLA  
 
Genova, 8 Ottobre 2013 - In Italia, il tumore alla mammella è al primo posto per frequenza e il 29 % di tutte le nuove diagnosi tumorali di ogni età. Si stimano ogni anno 47 mila nuovi casi in Italia, milleduecento in Liguria. A Genova, mercoledì 16 ottobre, sarà celebrata l´edizione 2013 del Bra-day , la giornata internazionale "Breast Reconstruction Awareness, per la ricostruzione della mammella, dedicata a tutte le donne che devono misurarsi con la malattia. Sempre mercoledì 16 ottobre, L´irccs S. Martino Ist, con il patrocinio della Regione Liguria, ha organizzato un evento al Teatro Politeama Genovese ,alle 21.Con lo spettacolo "Donna, tutto si fa per te". Solo poche città italiane, sono state scelte, per celebrare questa giornata, Genova è tra queste in quanto l´Irccs ha una struttura in grado di seguire l´intero percorso oncologico del trattamento della mammella (breast unit). La sala del Politeama Genovese ospiterà tanti personaggi dello spettacolo da Gino Paoli, Carola Stagnaro, Francesco Baccini ai comici di Zelig. Li filo conduttore della serata benefica sarà l´amore verso la donna, per ricordarle che è un suo dovere e diritto, amarsi, informarsi, curarsi ed infine ritrovarsi. Anche la moda sarà presente, per proporre le nuove tendenze autunno inverno 2013/14 , "ma la particolarità della sfilata ed il messaggio che si vuole dare , consiste nel fare sfilare donne che non hanno avuto problemi oncologici, insieme con altre che hanno invece affrontato e superato il percorso che porta dalla diagnosi, alla ricostruzione", spiegano gli organizzatori della serata. Condurrà Corrado Tedeschi, per la regia di Marco Rampoldi. Il ricavato andrà alla ricerca Irccs S. Martino Ist.  
   
   
UNIVERSIADE, SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PER L’ASSISTENZA MEDICA  
 
Trento, 8 ottobre 2013 - L´azienda provinciale per i Servizi sanitari ha indetto una selezione pubblica per il conferimento di incarichi di natura libero professionale per l’assistenza medica alla 26a Universiade invernale. Le domande entro il 21 ottobre 2013. Per l´affidamento dell´incarico sono richiesti i seguenti requisiti: a) laurea magistrale in Medicina e chirurgia – classe delle lauree magistrali Lm-41, ovvero laurea specialistica in Medicina e chirurgia – classe delle lauree specialistiche 46/S, ovvero laurea in Medicina e chirurgia (vecchio ordinamento); b) iscrizione all’albo dell’Ordine dei medici – chirurghi; L’iscrizione all’albo professionale può essere conseguita oltre il termine di scadenza per la presentazione delle domande, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo prima dell’inizio dell’attività. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei paesi dell’Unione europea consente la partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio. C) specializzazione in anestesia e rianimazione, medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, medicina dello sport, discipline equipollenti o affini, come da individuazione con decreti del Ministero della sanità 30 gennaio 1998 e 31 gennaio 1998 e successive modifiche e integrazioni ovvero, esperienza lavorativa almeno biennale in ambito di medicina d’urgenza e pronto soccorso e/o medicina dello sport; d) patente di guida categoria B e disponibilità all’uso di automezzo proprio; Le domande vanno presentate entro il 21 ottobre 2013. Bando e modello di domanda sono pubblicati in: http://www.apss.tn.it/  > Concorsi > Concorsi e selezioni nuovi. Per ottenere informazioni e per la copia del bando, rivolgersi al Servizio acquisizione e sviluppo, via Degasperi 79, Trento (0461 904085-92-95-96-97).