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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Ottobre 2013 |
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ENERGIA, DELEGAZIONE MISE IN NORVEGIA VICARI: SIGNIFICATIVO L’IMPEGNO ITALIANO |
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Roma, 30 ottobre 2013 - Una delegazione del Ministero dello Sviluppo Economico- su iniziativa del Sottosegretario Simona Vicari - ha partecipato ieri all´inaugurazione della nuova sede operativa di Eni Norge presso la località di Hammerfest sul Mare di Barents. L´evento, presieduto dal Manager Director di Eni Norge Andrea Forzoni ha visto anche la partecipazione dell´Ambasciatore d´Italia a Oslo, Giorgio Novello. Nella nuova struttura saranno impiegati più di 40 tecnici, al lavoro sul progetto "Goliat". “L’impegno del nostro Paese a livello internazionale nel settore dell’energia- sottolinea Vicari- è significativo, anche in considerazione di quelle che sono le nostre difficoltà sul fronte dell’approvvigionamento. L’italia si conferma all’avanguardia in questo comparto, capace di fornire soluzioni tecniche e di investimento di grandissimo valore, sempre attente però al rispetto dell’ambiente ed ecosostenibili”. La delegazione del Ministero, coadiuvata dall´Ambasciatore, sta proseguendo la sua missione- nell’ambito del Consiglio Euro Artico sul Barents- con incontri dedicati alla valorizzazione e alla tutela dell´ambiente artico, con il Segretariato del Consiglio Artico e con il nuovo governo norvegese sui temi dell’energia. |
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INTEGRAZIONE DELLE FER NELLA RETE E SISTEMI DI ACCUMULO. AL VIA IL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE ASSORINNOVABILI |
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Milano, 29 ottobre 2013 - Il repentino sviluppo delle fonti rinnovabili registrato in questi anni, le difficoltà della rete elettrica di stare al passo con questo cambiamento, insieme all’innegabile dinamismo degli imprenditori del settore stanno facendo crescere sempre più l’interesse verso soluzioni che integrino la produzione rinnovabile non programmabile con i più innovativi sistemi di accumulo. Ma quali sono le reali applicazioni di questi sistemi alle energie verdi? Quali le prospettive future? Quale la loro competitività economica? Le risposte le darà assoRinnovabili attraverso il corso di formazione Rinnovabili Ed Accumuli, che si terrà a Milano, presso la sede storica dell’associazione, il prossimo 20 novembre. Ad offrire la propria esperienza ai partecipanti, sarà un qualificato panel di operatori delle rinnovabili, che comprende rappresentanti del mondo scientifico, imprenditori che stanno investendo su questo settore e fornitori di tecnologie con un ormai storico know how sui sistemi di accumulo. Per conoscere il programma dettagliato dell’evento e le modalità di iscrizione (quota scontata per gli associati assoRinnovabili) clicca qui. Data la limitata disponibilità di posti, vi invitiamo ad iscrivervi al più presto, compilando in tutte le sue parti la scheda di registrazione on line. |
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IES: IL DOCUMENTO FIRMATO CHIEDE PROSECUZIONE ATTIVITÀ |
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Milano, 30 ottobre 2013 - "La firma è un primo passo avanti per arrivare a chiudere la vertenza con la proprietà delle Raffinerie Ies di Mantova; auspico veramente che l´azienda accetti la richiesta delle istituzioni di considerare possibili alternative alla chiusura". Lo ha detto Valentina Aprea, assessore al Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale al termine dell´incontro che si è svolto al Mise per risolvere il problema delle raffinerie di Mantova. "Nel documento - ha detto ancora Valentina Aprea - si riafferma il il valore strategico per il territorio della presenza e infrastrutture che potrebbero rappresentare un importante asset per processi di riconversione industriale salvaguardando ogni livello occupazionale, diretto ed indotto ". Salvare Produzione E Posti Lavoro - "Speriamo - ha aggiunto che in queste ore che l´Azienda ha chiesto per una riflessione prevalga la volontà di salvare la produzione e i posti di lavoro". Nel protocollo sottoscritto da Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio e le Organizzazioni Sindacali , si chiede a Mol di ritirare la propria decisione e sviluppi soluzioni produttive e comunque alternative al progetto di polo logistico. E si chiede inoltre che L´attività produttiva di raffinazione venga confermata in quanto la presenza di tecnici qualificati, dal valore professionale degli occupati, da infrastrutture dedicate (oleodotto) e da specifiche autorizzazioni ambientali. Il documento si chiude con l´ulteriore richiesta che i responsabili di Governo forniscano eventuali spiegazioni adeguate sulla natura e sulla strategicità degli accordi, posto che l´attuale Governo ha ribadito in più sedi come il tema della crescita e dello sviluppo non possa prescindere da quello dell´occupazione, anche in relazione all´importanza strategica che ricopre il settore dell´energia. Fava E Bulbarelli:incontreremo I Lavoratori - Gli assessori lombardi Gianni Fava (Agricoltura) e Paola Bulbarelli (Casa, Housing sociale e Pari opportunità) seguono con apprensione la vicenda della Ies e chiedono di poter incontrare i lavoratori e gli operai dell´azienda alle porte di Mantova. Dall´incontro concluso da poco al ministero dello Sviluppo economico non sembrano esserci stati segnali di apertura dalla Mol, compagine societaria cui fa riferimento la raffineria mantovana. Esito Vertice Non Favorevole - "Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione innanzitutto come mantovani e come rappresentanti della Regione Lombardia - dice l´assessore Fava -. I lavoratori sono le vittime di una vicenda i cui contorni sono tutt´altro che delineati, al di là della volontà di Mol di andarsene, facendo pagare la dismissione sulla pelle dei dipendenti. Questo è inaccettabile, così come l´esito del vertice odierno al Mise, in cui si è assistito all´ennesimo rinvio che non suona certo come favorevole per gli occupati della raffineria". Mol Riveda I Piani Industriali - L´assessore Bulbarelli auspica una risoluzione meno drastica da parte della proprietà ungherese. "Stiamo con i lavoratori senza se e senza ma - afferma Bulbarelli -. Dall´azienda ci aspettiamo maggiore trasparenza e un´apertura al dialogo in modo serio, anche perché fino a pochi mesi fa Mol ha sempre smentito ogni notizia relativa alle dismissioni dell´impianto. La Regione Lombardia insiste affinché Mol riveda i propri piani industriali, confermando l´attività produttiva di raffinazione, anche alla luce della strategicità del settore energetico". I due assessori mantovani si rendono disponibili fin da subito per un incontro con i dipendenti e gli operai della Ies. |
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APPROVATO IL REGOLAMENTO, IN TUTTA LA TOSCANA STESSI PARAMETRI E DEFINIZIONI URBANISTICHE E EDILIZIE |
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Firenze, 30 ottobre 2013 - "Con l´approvazione di ieri da parte della Giunta del regolamento attuativo dell´art.144 della legge 1/2005, in tutta la regione viene introdotto un linguaggio comune che unifica parametri e definizioni urbanistiche e edilizie. Una innovazione importante, che ha visto una piena condivisione con Anci e significativi apporti dell´Inu e degli Ordini professionali". Lo afferma l´assessore regionale a urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio Anna Marson. "Il regolamento attuativo – prosegue Marson - fissa i parametri urbanistici e edilizi, nonché le definizioni tecniche che i comuni debbono applicare nel piano strutturale, nel regolamento urbanistico, nei piani attuativi comunque denominati, nonché nel regolamento edilizio. E questo garantirà regole univoche nell´ambito dell´intero territorio regionale. Vengono inoltre stabiliti i termini per l´adeguamento al regolamento regionale, da parte dei comuni, degli strumenti e atti urbanistici e edilizi, prevedendone l´adeguamento automatico nel caso che questo non avvenga". Dall´entrata in vigore i Comuni hanno un anno di tempo per adeguare i propri regolamenti. Scaduto questo termine i parametri e le definizioni del regolamento regionale sostituiranno gli aspetti difformi. |
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CALABRIA: SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE SCOPELLITI NEL CANTIERE DELLA CITTADELLA REGIONALE |
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Catanzaro, 30 ottobre 2013 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha effettuato un sopralluogo nei cantieri della Cittadella regionale per verificare, come fa sistematicamente ogni tre mesi circa, l’avanzamento dei lavori. Insieme al presidente anche gli assessori regionali Giuseppe Gentile, ai lavori pubblici, e Domenico Tallini, al personale. Presenti, inoltre, il consigliere regionale Claudio Parente e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Nel percorrere il viale d’ingresso del palazzo, dove sono stati ripiantati gli alberi d’ulivo tolti al momento dell’inizio dei lavori, Scopelliti non ha esitato ha manifestare “una forte emozione nel vedere prendere corpo l’innalzamento di questa maestosa struttura”. “In due anni e mezzo – ha sottolineato il presidente - abbiamo raggiunto il 70% della costruzione. Tutto procede come da cronoprogramma. Avevamo chiesto un’accelerazione dei lavori e, di fatto, la presenza media mensile delle maestranze dall’inizio del cantiere ad oggi è pari a circa 250 operai. Il risultato – ha rimarcato infine il Presidente Scopelliti – è frutto di unità e coesione tra i vari dipartimenti e gli assessori competenti, perché siamo convinti che la realizzazione della Cittadella possa rappresentare un segno di svolta per tutta la Calabria”. Nel proseguire la visita su per le scale fini all’ottavo livello, il direttore dei lavori Roberto Postorino ha illustrato l’avanzamento dei lavori per categorie. Ad esempio è stato superato l’81% delle coperture, il 93% dell’intonaco, il 43% della pavimentazione, il 66% di rivestimenti e arredi, il 97% delle strutture quasi il 60% degli impianti elettrici e oltre il 64% degli impianti antintrusione. La superficie totale dell’intervento è di 190.468,88 mq. Presenti complessivamente 24 vani ascensori e 14 scale in acciaio di cui 2 di emergenza esterne. “Abbiamo trovato uno scheletro – ha dichiarato l’assessore Gentile – e ora possiamo dire di aver mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale. Un battaglia vinta – ha rimarcato Gentile – per la realizzazione di una struttura che solo di fitti ci consentirà di risparmiare tra 8/10 milioni di euro all’anno”. |
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PIANO PAESAGGISTICO: GIUNTA PUGLIESE APPROVA MODIFICHE A NORME DI SALVAGUARDIA |
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Bari, 30 ottobre 2013 - La Giunta ha approvato ier le modifiche alle norme di salvaguardia al Piano paesaggistico regionale. La vicepresidente e assessore alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, ha diffuso la seguente dichiarazione: “con l’adozione delle modiche alle norme di salvaguardia e transitorie del nuovo Pptr condivise con il Ministero per i Beni e le attività culturali, si chiude una prima fase di ascolto delle istituzioni, delle forze politiche e sociali della regione, consegnando alle comunità pugliesi uno strumento utile alla salvaguardia, valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi. Si apre ora una fase di confronto – che mi auguro ugualmente costruttivo – finalizzato a rendere il Piano più aderente alle specificità dei contesti locali e ai bisogni, aspirazioni e desideri, della comunità regionale. La sfida è dotare la Puglia di un piano paesaggistico adeguato al Codice dei beni culturali, in grado di garantire non solo paesaggi di qualità, ma anche certezze operative e semplificazione dei procedimenti autorizzativi”. |
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EDILIZIA: FVG, CON LA RIFORMA ATER LE PERSONE AL CENTRO NUOVI STRUMENTI CONTRO L´EMERGENZA ABITATIVA |
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Trieste, 30 ottobre 2013 - Le Ater-aziende Territoriali per l´Edilizia Residenziale del Friuli Venezia Giulia rimangono al momento cinque, ma - nell´ottica di un generale contenimento dei costi e della razionalizzazione delle risorse - si avvia una "riforma di sistema", partendo da un percorso di unificazione progressiva dei servizi generali che solo in una seconda fase potrà portare alla formale aggregazione delle cinque realtà. Parallelamente ogni Azienda sarà retta da un amministratore unico. Ma in particolare viene istituita una Commissione regionale per le politiche socio-abitative per migliorare la capacità di risposta ´sociale´ ai bisogni emergenti, alla luce del mutato contesto socio-economico, integrando così edilizia e welfare. Sono questi gli aspetti principali del disegno di legge che detta "Norme in materia di riassetto istituzionale delle Ater e principi in materia di politiche abitative", che la Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, partendo dalla presa d´atto che la riforma avviata lo scorso anno, con la legge 27, che aveva previsto la fusione delle cinque realtà per dar vita ad un´unica Ater regionale, non avrebbe dato i frutti sperati, assicurando risparmi di spesa solo simbolici e di fatto non modificando la struttura organizzativa. "La nostra proposta - spiega in proposito l´assessore Santoro - parte dalla constatazione che l´obiettivo volto a raggiungere, attraverso la fusione, significative economie di sistema, sarebbe stato disatteso, né si sarebbe riusciti a rispettare il previsto cronoprogramma. Di conseguenza abbiamo ritenuto che la riforma delle Ater necessiti di un percorso a tappe, che parta appunto dalla unificazione dei servizio generali. Un obiettivo che sarà reso possibile da un ´Piano di convergenza´ che riorganizzerà ed integrerà le Ater in un sistema unitario". "Non si tratta di un colpo di mano dell´attuale Giunta", precisa Santoro. "Abbiamo voluto implementare il progetto di fusione con un cronoprogramma che tenesse conto della disomogeneità della situazione e che consentisse di mantenere l´efficienza delle strutture a beneficio delle utenze deboli che nella nostra regione sono centomila. La norma che avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° gennaio 2014 aveva delle carenze tali da minare la continuità amministrativa e l´operatività a scapito dei servizi". "Questa nostra riforma - aggiunge l´assessore Santoro - prende atto delle mutate esigenze socio-economiche che hanno messo in evidenza forti criticità legate al bisogno di casa: basti pensare che abbiamo messo a bilancio 6 milioni di euro di stanziamenti per il sostegno agli affitti ed abbiamo ricevuto richieste per più di 24 milioni. Sono 8.700 le famiglie in lista di attesa già giudicate idonee per l´accesso ad alloggi Ater, 4.000 a Trieste, 2.000 a Udine, 1.000 a Gorizia, 400 nell´Alto Friuli e 1.300 nella Destra Tagliamento". Rispetto alla legge 27/2012 è destinato a sparire anche il Consiglio di amministrazione (Cda) composto da 10 membri. "Questa soluzione - sottolinea Santoro - era stata oggetto di censura da parte del giudizio di parificazione della Corte dei Conti sia per il numero dei componenti che per il mancato rispetto della parità dei generi, in quanto il Cda era composto da soli uomini". |
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EDILIZIA: FVG, PER LE ATER UNA RIFORMA DI SISTEMA |
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Trieste, 30 ottobre 2013 - Il disegno di legge di riforma delle Ater-aziende Territoriali per l´Edilizia Residenziale approvato oggi dalla Giunta regionale definisce i principi di base del coordinamento delle politiche abitative e degli interventi di edilizia sociale, con la finalità di migliorarne la capacità di risposta ai bisogni emergenti e al mutato contesto socio-economico, attraverso la loro efficace integrazione con le politiche di sicurezza sociale della Regione, degli Enti Locali, e delle Aziende pubbliche che erogano servizi a carattere sociale. Il tutto, come precisato all´articolo 1 del provvedimento, partendo dalla rilevazione e dall´analisi dei bisogni abitativi presenti sul territorio regionale, dall´individuazione di metodologie e strumenti operativi, anche innovativi, nonché dalla predisposizione di piani strategici di intervento, i cui elementi fondamentali formeranno oggetto di una successiva riforma organica in materia di politiche socio-abitative. All´articolo 2 è prevista l´istituzione di una "Commissione regionale per le politiche socio-abitative", quale organismo di indirizzo e coordinamento degli interventi della Regione e degli Enti locali nel settore dell´edilizia residenziale e sociale. La sua composizione sarà mista, includendo infatti gli assessori e i direttori dell´Edilizia e della Sanità, oltre al presidente della Commissione edilizia del Consiglio regionale e a cinque rappresentanti dei Comuni. Essa avrà il compito di predisporre un Piano regionale di edilizia sociale. Ai fini del contenimento della spesa e del miglioramento dell´efficacia operativa, l´articolo 4 indica che le Ater unificheranno progressivamente i servizi generali e le procedure secondo un ´Piano di convergenza´ che indicherà modalità di riorganizzazione e integrazione in un sistema unitario. Ogni Ater sarà retta da un amministratore unico, con significativi risparmi di spesa rispetto al presente. A |
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AL VIA IL RISCALDAMENTO: LINEE GUIDA PER UN IMPIANTO SICURO ED EFFICIENTE QUANDO E COME EFFETTUARE I CONTROLLI E UNA CORRETTA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO |
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Milano, 30 ottobre 2013 – Inizia la stagione rigida, si riavvia il sistema di riscaldamento e inevitabilmente si riaccende la discussione sui controlli e sulla corretta manutenzione degli impianti termici. L’informazione a riguardo è spesso imprecisa e fuorviante. “Ritengo sia importante fare chiarezza su una questione che riguarda la gran parte delle famiglie italiane” – dichiara Alberto Montanini, Vicepresidente Assotermica, Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici – “Innanzitutto è bene distinguere tra efficienza energetica e sicurezza, aspetti entrambi importanti ma che richiedono di essere considerati separatamente”. Nell’interesse di assicurare il miglior esercizio dell’impianto, in un momento in cui i costi in bolletta per i cittadini sono guardati con sempre maggior attenzione, ma soprattutto per garantirne la piena sicurezza, Assotermica è impegnata a diffondere alcune semplici linee guida. Linee Guida A Uso Del Cittadino: Eseguire i controlli per l´efficienza energetica secondo le scadenze temporali indicate dall’allegato A del Dpr 74/2013 e di seguito riportate nei punti principali: Quando per gli impianti alimentati a gas, metano o Gpl => ogni 4 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni Due anni se di potenze superiori; per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido, => ogni 2 anni se di potenza inferiore a 100 kW e ogni anno se di potenze superiori;; per gli impianti con macchine frigorifere a pompa di calore => ogni 2 o 4 anni a seconda della tipologia e della potenza dell’apparecchio. Chi Il cittadino si deve rivolgere ad un tecnico abilitato, che esegue quanto dovuto nel rispetto delle regole dell’arte e della normative vigenti. Al termine delle operazioni deve rilasciare al responsabile dell’impianto un rapporto di controllo di efficienza energetica, che deve essere conservato insieme al libretto. Le ispezioni operate dalle Autorità competenti accertano, a campione, il rispetto delle norme relative ai consumi energetici e comprendono una valutazione dell’efficienza del generatore, una stima del suo corretto dimensionamento e, se disponibile, una consulenza su possibili interventi atti a migliorarne il rendimento energetico in modo economicamente conveniente. Per la sicurezza dell’impianto: Quando le scadenze temporali e le operazioni da effettuare sono riportate nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione rese disponibili dall’impresa installatrice o dal fabbricante. Chi E’ pertanto fondamentale che il responsabile dell’impianto legga attentamente e rispetti quanto riportato sulla documentazione a corredo dell’apparecchio. Queste operazioni di manutenzione devono essere effettuate da ditte abilitate ai sensi del decreto ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37. Task Force efficienza Energetica di Confindustriaassotermica - Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici - Nel 1993, dalla trasformazione dell´Unione Calore fondata nel 1972, viene costituita Assotermica, come Associazione autonoma federata ad Anima. Assotermica rappresenta 60 industrie produttrici di apparecchi ed impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale. Un settore che in Italia occupa circa 11.000 addetti e fattura oltre 2 miliardi di euro. |
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IN LOMBARDIA 8 MILIARDI DI INTERSCAMBIO COI PAESI DEL MEDITERRANEO, IN CRESCITA 27MILA IMPRENDITORI DAL MEDITERRANEO, CREANO 10 NUOVE IMPRESE AL GIORNO 321 MULTINAZIONALI MILANESI NEL MEDITERRANEO LE RIMESSE DEGLI IMMIGRATI POSSONO MANTENERE 30MILA CONNAZIONALI |
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Milano, 30 ottobre 2013. Un network "transnazionale", di carattere pubblico-privato, per lo sviluppo delle imprese dell´area euro-mediterranea : è la Fondazione “Centro Euro Mediterraneo per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese” (Emdc). Ieri alla Camera di Commercio di Milano la conferenza di presentazione dell´iniziativa, con la partecipazione del Ministro degli Esteri Emma Bonino, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano, Bruno Ermolli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Giancarlo Aragona, Presidente della Fondazione Emdc. I promotori. È stata costituita il 17 Giugno 2013, a Milano, tra la Camera di Commercio di Milano, il Ministero degli Affari Esteri (Mae) e il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), quali “Fondatori” della medesima Fondazione, ufficialmente riconosciuta l’8 Luglio 2013. I due maggiori gruppi bancari italiani – Gruppo Unicredit e Banca Intesa Sanpaolo – hanno già confermato l’intenzione di aderire alla Fondazione, in qualità di “Sostenitori”. Presidente della Fondazione Emdc è l´Ambasciatore Giancarlo Aragona. Sede a Milano in Camera di commercio. L’unità Internazionale, con sede a Milano presso Promos, azienda speciale della Camera di commercio, ha compiti di servizio e sviluppo della rete. Emma Bonino, ministro degli Affari Esteri ha commentato: "Diplomazia della crescita vuol dire che tutta la nostra rete diplomatica e consolare è impegnata ogni giorno per sostenere i nostri imprenditori, ovunque nel mondo e in alcune aree in particolare. Per la facilità geografica di sempre, e per la difficoltà storica di questo periodo, abbiamo un grande bisogno di rafforzare la nostra capacità di dialogo con i Paesi del Mediterraneo. Gli scambi commerciali sono necessari per la crescita ma anche di più per creare maggiore integrazione e stabilità, e in definitiva democrazia. Dobbiamo fare di più per internazionalizzare tutte le nostre aziende, senza lasciare indietro le più piccole: la storia ci ha insegnato che non c´è mai un gran futuro per chi non si confronta e si misura col mondo. Sono convinta che realtà come la nuova Fondazione Euro - med per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese darà un sostegno reale e un valore aggiunto per raggiungere questo obiettivo" Per Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano: “La Fondazione Centro Euro-med, nata per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese dell’area mediterranea, tiene conto di una realtà già molto significativa: in Lombardia ci sono 27 mila imprenditori d’origine mediterranea, di cui ben 11 mila solo a Milano. Nei primi sei mesi del 2013 la Lombardia ha avuto con i Paesi del mediterraneo un giro d’affari di circa 8 miliardi di euro, con una crescita del 3%. Sono dati positivi che confermano il trend positivo dell’internazionalizzazione e che potranno aumentare in modo significativo con Expo 2015. Se è vero che “non c’è pace senza giustizia”, è altrettanto vero che non c’è pace senza benessere diffuso, cioè senza lavoro e imprenditoria. Esportare il format delle micro, piccole e medie imprese italiane nella sponda Sud del Mediterraneo, vuol dire realizzare un vero modello di integrazione sociale, economica tra i Paesi diversi. Tutto questo per arrivare pronti al 2014 “l’anno europeo del Mediterraneo”, con la presidenza del semestre europeo italiana prima e di quella greca dopo”. “Attraverso il “Centro” - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di commercio di Milano, promotrice dell’Emcd - le micro, piccole e medie imprese potranno accedere a informazioni e analisi dettagliate e aggiornate su ogni singolo Paese dell’Area, potendo inoltre contare su servizi di assistenza nella definizione di strategie di internazionalizzazione e nell´accesso ai mercati”. La Fondazione Centro Euro Mediterraneo per lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese” (Euro-med Development Center for Micro, Small and Medium Enterprises, Emdc). Iniziativa internazionale, di carattere pubblico-privato è concepita quale piattaforma integrata di servizi e strumenti di assistenza tecnica per la nascita di start-up imprenditoriali innovative e sostenibili, la creazione di impiego da parte delle Mpmi, la promozione della cooperazione economica, dello sviluppo e dell’internazionalizzazione tra le Mpmi Euro-mediterranee. Ad oggi del “Centro” sono partner n. 21 Agenzie pubbliche e private operanti a sostegno delle Mpmi in n. 10 Paesi delle Sponde Nord e Sud del Mediterraneo (n. 3 Marocco, n. 5 Tunisia, n. 3 Egitto, n. 2 Libano, n. 2 Giordania, n. 1 Albania, n. 2 Serbia, n. 1 Montenegro, n. 1 Slovenia, n. 1 Malta), mentre ulteriori accordi sono in fase avanzata di discussione con ulteriori partner di Grecia, Turchia, Croazia, Macedonia, Polonia e Slovacchia. Il progetto ha ottenuto il riconoscimento ufficiale (labeling) da parte dei 43 Paesi membri dell’Upm, nonché della Commissione Europea e della Lega Araba, quale iniziativa di interesse per la promozione dello sviluppo socio-economico nella Regione Euro-mediterranea (Barcellona, 4 Dicembre 2012). Milano e lo spazio economico Euro – Mediterraneo - Servizio studi Camera di commercio di Milano. Rapporti economici, in Lombardia l’export verso i Paesi del Mediterraneo nei primi sei mesi del 2013 è pari a 5,2 miliardi, l’import a 2,8. In crescita del +3,1% e del +2,9%. Prime per export Milano, Brescia e Bergamo e per import Milano, Pavia e Mantova. Per Paese. Prevale l’export lombardo verso Turchia, Algeria, Grecia, Slovenia, Israele, Tunisia, Egitto. Per import da Turchia, Libia, Tunisia, Egitto. L’import dall’Algeria è più che raddoppiato, crolla quello dalla Siria (-75%). L’export cresce verso la Turchia, +9%, crolla verso la Siria, -60%. In forte miglioramento i rapporti economici con la Libia, con Malta, con il Libano. Per settore: 736 milioni di import sono minerali e petrolio, più di un quarto del totale e in crescita del 37% in un anno, aumento che dipende dall’andamento dei prezzi. L’export è in prevalenza manifatturiero. Nel manifatturiero prevalgono nell’import metallurgia e moda e nell’export metallurgia, meccanica, chimica e moda. Rispetto all’export nazionale verso i Paesi mediterranei la Lombardia vale un quarto, sull’import circa un decimo. I rapporti della Lombardia con i Paesi mediterranei sono in miglioramento, rispetto a quelli nazionali in cui è stabile l’export ma si riducono le importazioni del 6% in un anno. L’import export con i Paesi mediterranei vale per l’Italia circa un decimo dei rapporti economici con tutto il mondo. Per la Lombardia la quota si riduce a un ventesimo per l’import e circa un decimo per l’export. Le imprese con titolare dai paesi Mediterranei sono 130mila in Italia e danno lavoro a 146mila addetti nel 2013. In tre mesi ci sono 4.100 iscrizioni rispetto a 2.700 cessazioni. Primi per numero di imprese marocchini, albanesi, egiziani e tunisini. In Lombardia gli imprenditori di origine mediterranea sono 27mila, circa uno su cinque in Italia, con una concentrazione di egiziani, la maggioranza sul territorio nazionale. Sono 915 le iscrizioni in tre mesi, dieci imprese al giorno che nascono sul territorio lombardo con titolare di origine mediterranea. Sono imprese in crescita in Lombardia, +2,5% in un anno: da circa 26.400 arrivano a 27mila in un anno. L’età media dei titolari è intorno a 40 anni e solo 2mila sono donne contro 25mila uomini. In Italia passano da 128mila nel 2012 a 130mila nel 2013, +2%. Per settore prevalgono costruzioni con 14mila imprese e commercio con 6mila. Per provincia in Lombardia prime Milano con 11mila imprese, Brescia con 2.836, Bergamo e Varese con circa 2.300. Crescono di più a Milano (+6,1% in un anno), Mantova e Pavia, entrambe circa +2%. Per provincia in Italia prime Milano con 11mila imprese, Roma con 7.422, Torino con 5835, Firenze con quasi 4mila. Circa 3mila a Genova, Reggio Emilia e Brescia. Multinazionali tra Lombardia e Mediterraneo. Per investimenti diretti esteri (Ide) si intende, per l’entrata, imprese lombarde partecipate da imprese del Mediterraneo e, per l’uscita, imprese localizzate nell’area Mediterranea partecipate da aziende lombarde. In Lombardia sono 321 gli investimenti diretti esteri in uscita nei Paesi mediterranei nel 2013 e 36 in entrata. Circa la metà delle imprese lombarde che aprono in un Paese del Mediterraneo sono milanesi e Milano è anche la più scelta da tre quarti delle imprese del Mediterraneo che aprono in Lombardia. Rimesse verso i Paesi del Mediterraneo da Milano. Le rimesse da Milano verso i Paesi mediterranei sono 46 milioni di euro nel 2012, primi Marocco, Albania, Egitto. In crescita l’Egitto, raddoppia le rimesse in sette anni. Con queste rimesse all’estero sono in grado di mantenere circa 30 mila persone nei loro Paesi. |
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ALCOA: RIPRESA TRATTATIVA CON KLESH RIPRENDE LA TRATTATIVA TRA ALCOA E KLESH. |
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Cagliari, 30 ottobre 2013 - La multinazionale americana è disponibile a ritirare la mobilità precedentemente annunciata ai lavoratori di Portovesme, e a concedere il secondo anno di cassa integrazione straordinaria. E´ quanto emerso dall´incontro al ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal sottosegretario Claudio De Vincenti, al quale hanno partecipato gli assessorati regionali del lavoro e dell´industria, i rappresentanti degli enti locali e le organizzazioni sindacali. Il Governo segue il negoziato tra le due aziende. Si è riavviato un percorso che potrebbe rimuovere i precedenti ostacoli alla trattativa. L´alcoa ha chiesto a Klesch una garanzia fideiussoria che Klesh ha reputato eccessivamente onerosa. Tali garanzie potrebbero essere date dalla Sfirs. La credibilità del piano industriale di Klesch, infine, sarà valutata da un advisor esterno da sottoporre all’ attenzione delle istituzioni e dei sindacati. "Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto - ha spiegato l´assessore regionale del lavoro, Mariano Contu - l’assessorato ha elaborato dei percorsi di riqualificazione per più della metà delle maestranze. Gli ammortizzatori sociali scadono, così come prevede la normativa nazionale, nel gennaio del 2014. La Regione si impegna a richiedere al Ministero del Lavoro una deroga straordinaria". La vertenza Alcoa sarà approfondita in una serie di incontri, in programma il 31 ottobre al Ministero del lavoro per verificare la correttezza della procedura della cassa integrazione, il 4 novembre all´assessorato regionale del lavoro, e il 13 novembre al Ministero dello Sviluppo economico. |
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UDINE - MOVIMPRESE: ANCORA IN CALO IL NUMERO DI IMPRESE FRIULANE |
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Udine, 30 ottobre 2013 - Dall’inizio dell’anno sono nate 4.844 nuove imprese di queste quasi il 30% è impresa giovane. Aumentano le imprese under 35 iscritte nel terzo trimestre, anche se la percentuale sul totale è al ben al di sotto della media nazionale e se lo stock si assottiglia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno «Generalmente il terzo trimestre è un periodo piuttosto positivo nella demografia delle imprese, nel senso che prevalgono le iscrizioni alle cancellazioni: quest’anno registriamo invece un saldo negativo, pur di pochissimo, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, con 1.236 iscrizioni, a fronte di 1.246 cancellazioni. Due valori abbastanza simili, però segno che in Fvg permane una situazione di sofferenza dell’economia: negli ultimi dieci anni solamente una volta si era verificato un saldo negativo». Così il presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo, commentando la dinamica della nati-mortalità del sistema produttivo relativo al terzo trimestre 2013, il Movimprese diffuso ieri da Unioncamere nazionale e rielaborato dal Centro Studi Unioncamere Friuli Venezia Giulia. A preoccupare è l’intero bilancio demografico dei primi nove mesi del 2013, che evidenzia una situazione difficile proprio dopo il rientro dalle ferie. Il terzo risultato trimestrale porta, con gli altri due, un saldo complessivo di -554 imprese nell’intero periodo gennaio-settembre. In Italia dall’inizio dell’anno sono nate 100mila imprese under 35 anni su un totale di quasi 300mila iscrizioni, quindi più di un terzo. In Friuli Venezia Giulia questa percentuale è più bassa ma comunque sempre significativa se è vero che in nove mesi sono nate 1.444 imprese under 35 sulle complessive 4.844 iscrizioni. Inoltre, se le imprese in generale diminuiscono in questo terzo trimestre, quelle giovanili crescono leggermente rispetto al trimestre precedente, ma lo stock, ossia il numero complessivo di imprese giovani registrate, diminuisce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: le imprese under 35 registrate in regione sono ora 8.254, mentre lo scorso anno erano 8.529. «Le percentuali di nuove imprese giovani sul totale delle nuove iscritte restano comunque a livelli inferiori rispetto alla media nazionale e questo deve farci potenziare le iniziative di supporto, orientamento e assistenza ai giovani, per aiutarli a credere nell’imprenditoria e a poter realizzare le proprie idee e la propria creatività», conclude il presidente Da Pozzo. |
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BRESCIA - MOVIMPRESE: TIMIDA CRESCITA NEL III TRIMESTRE 2013 |
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Brescia, 30 ottobre 2013 - Si mantiene timida la crescita demografica delle imprese bresciane nel terzo trimestre dell’anno. A fine settembre il bilancio tra iscrizioni e cessazioni si è chiuso con un attivo di 387 imprese. L’andamento della natalità e mortalità ha portato a una crescita rispetto al trimestre precedente leggermente positiva (+0,3%), in linea con il dato medio regionale (+0,3%) e leggermente superiore al risultato nazionale (+0,2%). Tuttavia la crescita è stata così modesta tanto da non essere sufficiente a compensare la perdita di 769 imprese in un anno, sono, infatti, 121.878 le imprese registrate a fine settembre lo 0,6% in meno rispetto al terzo trimestre del 2012, il risultato peggiore dal 2008. Il bilancio dei settori - Guardando ai settori si osserva che continua su territorio negativo il comparto delle costruzioni che perde in un anno 518 unità, seguito dalle attività manifatturiere con 393 imprese in meno e dall’agricoltura che prosegue nel suo percorso di riduzione della base imprenditoriale. Chiudono in positivo il Noleggio, agenzie di viaggio e sevizi di supporto alle imprese (+183 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), le attività di alloggio e ristorazione (+147 in un anno), le attività finanziarie e assicurative (+60 imprese) e quelle professionali e tecniche (+60). Le forme giuridiche - Continuano a crescere le società di capitale (+468 imprese in un anno) acquisendo più importanza, rappresentano infatti un quarto delle imprese registrate e fine settembre. Un contributo positivo è dato anche dalle altre forme che registrano una crescita di 191 imprese rispetto al terzo trimestre del 2012. In pesante flessione le imprese individuali che perdono 995 unità rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Le società di persone hanno imboccato ormai un percorso di decrescita che si conferma anche questo trimestre con una diminuzione annua di 433 unità. |
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E.ON - CHIESTO A LETTA DI ESTENDERE INVITO ALLA REGIONE SARDEGNA |
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Cagliari, 30 ottobre 2013 - "Devo constatare il grave sgarbo istituzionale dei vertici di E.on, che si sono premurati di avere un incontro riservato con il Governo, nei confronti dell´Assessorato che rappresento, sopratutto alla luce delle consistenti implicazioni economiche, sociali ed ambientali, per le quali il territorio sta già sostenendo un prezzo elevatissimo. Perciò, chiedo di voler estendere l´invito anche ai rappresentanti della Regione". Lo ha scritto l´assessore dell´Industria, Antonello Liori, in una lettera indirizzata, ieri mattina, al presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e per conoscenza al ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ed al sottosegretario Claudio De Vincenti, riferendosi all´incontro programmato per il 30 ottobre a Roma. "Ho già inviato richieste all´amministratore delegato di E.on Italia per avere precisa contezza degli investimenti promessi durante la riunione del 18 settembre presso il Mise e per chiedere il rispetto degli accordi - ha proseguito Liori - Gli investimenti sono di fondamentale importanza per garantire la riduzione dell´impatto ambientale della Centrale di Fiume Santo, che ha un ruolo nodale per garantire la stabilità della rete elettrica sarda. Inoltre, in questi anni la massimizzazione dei profitti di E.on, che realizzerà utili di straordinario rilievo, è andata di pari passo con una costante riduzione del personale e della manutenzione, tanto da generare gravi incidenti sui quali e´ in corso un´indagine della Procura di Sassari". |
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"NUOVA TUNISIA, NUOVE OPPORTUNITÀ - LE POSSIBILITÀ DI INVESTIMENTO IN TUNISIA" |
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Catanzaro, 30 ottobre 2013 - Ieri mattina, presso la sala conferenze del palazzo della Provincia di Reggio Calabria, il Sottosegretario alle Riforme Alberto Sarra ha partecipato al seminario dal titolo: "Nuova Tunisia, nuove opportunità - Le possibilità di investimento in Tunisia". All´incontro, moderato dalla rappresentante della Sip Consulting Hanen Methenni hanno preso parte anche il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Lucio Dattola, Nasreddine Boubakri, Console della Tunisia, Murad Fradi Presidente della Camera di Commercio Italo Tunisina e Hechmi Chatman, rappresentante della Fipa Tunisia. Il Sottosegretario alle Riforme Alberto Sarra ha aperto i lavori con il messaggio di saluto inviato dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, assente per impegni istituzionali, secondo cui "l’evento odierno segnerà un importante momento anche in prospettiva, nella certezza che avrà un seguito concreto e nuovi orizzonti si dischiuderanno per le aziende e gli imprenditori della nostra Calabria". "Oggi apriamo varco - ha dichiarato il Sottosegretario alle Riforme Alberto Sarra - un vero e proprio corridoio per favorire il dialogo e gli scambi tra il nostro territorio e la Tunisia. Questo seminario tratta anche gli aspetti tecnici riguardo le numerose possibilità offerte dal mercato tunisino che, negli ultimi anni, si è notevolmente modernizzato, dalla semplificazione legislativa alla deburocratizzazione delle pratiche amministrative. In questa delicata fase di crisi per la classe imprenditoriale calabrese, quello odierno è un appuntamento che può aprire nuovi ed interessanti scenari. Voglio ringraziare tutti i presenti e, in particolare, il Console Nasreddine Boubakri che ha accettato di buon grado il nostro invito. È un momento di unione e di confronto che potrà rafforzare i rapporti tra le diverse comunità e porre le basi per favorire la creazione di nuove imprese ed il consolidamento e l´ampliamento di quelle esistenti. È solo il primo di una serie di appuntamenti che, settore per settore, descriveranno ulteriormente le possibilità esistenti - ha concluso Sarra - e siamo certi che ci siano le condizioni per creare un canale solido, in grado di dare nuove prospettive al nostro tessuto imprenditoriale". Successivamente è intervenuto il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa: "Occorre intensificare gli scambi con la Tunisia, un Paese che può diventare un nostro naturale ´partner´ commerciale anche in virtù della posizione geografica. Si tratta di una fetta di mercato molto importante e può essere un punto di partenza per pensare al resto del Mediterraneo. È fondamentale procedere attraverso sinergie istituzionali tra Regione e Provincia in grado di favorire l´internazionalizzazione del nostro territorio, per cui ritengo questo seminario di buon auspicio, un´occasione molto utile e mi auguro rappresenti il punto di partenza di un nuovo percorso virtuoso per il mondo imprenditoriale reggino". Il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Lucio Dattola ha parlato della collaborazione "già avviata in passato attraverso l´attività della Camera di Commercio italiana in Tunisia, consolidatasi tramite accordi operativi e scambi commerciali che proseguiranno anche in futuro, con la certezza che anche da questo utile incontro possano nascere nuove sinergie". Il Console della Tunisia Nasreddine Boubakri ha ringraziato i relatori, in particolare il Sottosegretario Sarra: "Reggio Calabria è vicina al nostro Paese e siamo molto interessati a favorire gli scambi commerciali tra queste realtà, anche perché riteniamo l´Italia molto importante per la nostra economia. Oggi in Tunisia c´è una situazione politica stabile, si lavora per il rilancio e intendiamo aprire le porte agli italiani, per favorire gli investimenti nella nostra Nazione. Con il Sottosegretario Sarra siamo in grande sintonia - ha concluso il Console della Tunisia - e sono certo che a quest´incontro ne seguiranno altri per approfondire le varie opportunità esistenti". Il dott. Antonino Falduto ha spiegato tecnicamente come è possibile entrare nel mercato tunisino, argomento approfondito attraverso alcune slide dal rappresentante della Fipa Tunisia Hechmi Chatman, secondo il quale "entrare in Tunisia è un passaggio strategico per espandersi nei mercati limitrofi ed in tutto il Mediterraneo. I collegamenti con l´Italia sono frequenti e la breve distanza tra i due Paesi può ulteriormente favorire gli scambi commerciali". Ha concluso i lavori Il Presidente della Camera di Commercio Italo Tunisina Murad Fradi: "In Tunisia in pochi giorni è possibile creare un´impresa ed il regime fiscale è favorevole verso gli investitori esteri. Dal punto di vista giuridico ci sono molte somiglianze con il regime italiano ed il trasporto delle merci è molto semplice soprattutto per la funzionalità dei nostri porti. I costi della manodopera sono competitivi e la moderna organizzazione logistica mi consente di affermare con certezza che investire in Tunisia è molto conveniente per gli imprenditori. Tutto ciò - ha concluso il Presidente della Camera di Commercio Italo Tunisina Murad Fradi - consentirà ai nostri due Paesi di rafforzarci sul Mediterraneo, creando business importanti e limitando l´espansione asiatica". |
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TRIESTE, FERRIERA: SERRACCHIANI, A GIORNI BOZZA ACCORDO DI PROGRAMMA |
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Trieste, 30 ottobre 2013 - "La bozza dell´Accordo di programma per la Ferriera di Servola sarà pronta a giorni, dopo un intenso lavoro che è stato portato a termine dalla Regione nelle scorse settimane con i ministeri interessati a Roma, soprattutto per definire le questioni ambientali". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, incontrando ieri a Trieste, nella sede del Consiglio regionale, i sindacati territoriali e la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) della Ferriera. Assieme alla presidente, hanno partecipato all´incontro gli assessori al Lavoro, Loredana Panariti, all´Ambiente, Sara Vito, che ha approfondito parallelamente con l´imprenditore Arvedi, interessato a continuare l´attività produttiva della Ferriera, le questioni legate alle autorizzazioni ambientali. Nel corso dell´incontro è stata anche affrontata la questione della risoluzione anticipata del precedente contratto con il Gse (Gestore dei Servizi Energetici). "Sappiamo che si tratta di un problema molto serio - ha detto la presidente Serracchiani - poiché è una condizione essenziale per l´ingresso del Gruppo Arvedi a Trieste. È una questione delicata, di carattere giuridico, tecnico e anche politico, e per questo è necessario un intervento a tutti i livelli". "Da parte del Gruppo Arvedi - ha sottolineato nel corso dell´incontro la presidente - c´è un impegno estremamente significativo per la Ferriera. Siamo consapevoli che la continuazione dell´attività produttiva e il risanamento ambientale dell´area sono strettamente legati. Sono fiduciosa, perché è un´occasione che la città e la regione non possono perdere e per questo è importante che tutti lavorino nella stessa direzione". |
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