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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Giugno 2014
TUTTI A BORDO PER UNA NUOVA MACROREGIONE ADRIATICA E IONICA: LA COMMISSIONE AVVICINA I PAESI TRA LORO  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - Ieri la Commissione europea ha lanciato ufficialmente una nuova strategia dell’Ue per la regione adriatica e ionica sotto forma di una comunicazione e di un piano d´azione per aiutare i suoi 70 milioni di cittadini a trarre vantaggio da una più stretta cooperazione in settori come la promozione dell´economia marittima, la protezione dell´ambiente marino, il completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell’energia e la promozione del turismo sostenibile. La strategia offrirà inoltre ai candidati e candidati potenziali all´adesione una preziosa opportunità di collaborare con gli Stati membri, in particolare contribuendo all´integrazione dei Balcani occidentali nell´Unione europea. Si tratta della prima "strategia macroregionale dell’Ue" con un numero così elevato di paesi extraunionali (Albania, Bosnia-erzegovina, Montenegro e Serbia) che hanno collaborato con Stati membri dell´Ue (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia). La strategia riguarda principalmente le opportunità dell´economia marittima: "crescita blu", connettività terra-mare, connettività dell´energia, protezione dell’ambiente e turismo sostenibile, tutti settori destinati a svolgere un ruolo cruciale nel creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica nella regione. Il punto di partenza è la strategia marittima per il mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012 e ora incorporata nella strategia. Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica regionale, ha dichiarato: "Lavorare assieme per affrontare sfide comuni e promuovere le potenzialità condivise è una scelta estremamente logica. Quella adriatico-ionica sarà la terza strategia macroregionale europea. C´è un insegnamento che i paesi partecipanti dovrebbero trarre dalle strategie del Mar Baltico e del Danubio: l´importanza di concentrarsi su poche priorità con una forte leadership politica per incidere davvero. Inoltre, in una regione che in anni recenti ha visto alcuni dei più gravi conflitti in Europa, la strategia per la regione adriatico-ionica, con la cooperazione tra paesi dell´Ue e paesi limitrofi extra Ue, potrebbe svolgere un ruolo importante per aiutare l´integrazione dei Balcani occidentali nell´Unione europea." Maria Damanaki, Commissaria responsabile per gli Affari marittimi e la pesca, ha affermato: "Le sfide marittime che affrontiamo nella regione adriatica e ionica non sono specifiche a un singolo paese: sfruttamento eccessivo della pesca, inquinamento, congestione del traffico, collegamenti di trasporto e turismo stagionale: il solo modo sensato di affrontare tali questioni è con l´unità e la coerenza. Dal momento che esiste un potenziale di crescita in molti di questi settori, il piano d´azione per la macroregione adriatico-ionica può contribuire a far uscire la regione dalla crisi e rimetterne in carreggiata l´economia." Ciascun elemento del piano d´azione è stato coordinato da una coppia di paesi (uno Stato membro dell´Ue e un paese non Ue): la Grecia e il Montenegro sulla "crescita blu", l´Italia e la Serbia sul tema "Collegare la regione" (reti dei trasporti e dell´energia), la Slovenia e la Bosnia-erzegovina sulla "qualità ambientale", la Croazia e l´Albania sul "turismo sostenibile". Vi sono inoltre gli aspetti trasversali: il capacity building e la ricerca, l´innovazione e le piccole e medie imprese. La mitigazione dei cambiamenti climatici e l´adattamento agli stessi, nonché la gestione del rischio di catastrofi, sono principi orizzontali che sottendono tutti e quattro i pilastri. Contesto - Il Consiglio europeo del 13-14 dicembre 2012 ha chiesto alla Commissione di presentare una strategia dell´Ue per la regione adriatica e ionica entro la fine del 2014, sulla base delle esperienze delle regioni del Danubio e del Mar Baltico. La strategia appena avviata tiene conto dei risultati della consultazione pubblica online delle parti interessate effettuata tra il settembre 2013 e il gennaio 2014, nonché delle discussioni della conferenza conclusiva delle parti interessate del 6 e 7 febbraio 2014 ad Atene. Oggi essa viene presentata al Consiglio, e si prevede che i leader dell´Ue la approveranno nella seconda parte dell´anno in sede di Consiglio europeo sotto la presidenza italiana. Nella relazione di valutazione del 2013 la Commissione ha sottolineato che le nuove strategie macroregionali dovrebbero concentrarsi su un numero limitato di obiettivi ben definiti e che questi obiettivi dovrebbero essere attuati tramite un piano d´azione chiaro. Una relazione del 2014 sulla governance delle strategie macroregionali ha formulato raccomandazioni per rafforzare la leadership e la titolarità politica da parte dei paesi e delle parti interessate. La strategia Eusair non accederà a finanziamenti aggiuntivi dell´Ue, ma dovrebbe mobilitare e allineare i finanziamenti esistenti a livello nazionale e unionale nonché attirare investimenti privati. In particolare, all´attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali e di investimento europei (Fondi Esi), nonché lo strumento di preadesione (Ipa). Esempi di progetti indicativi da elaborare nell´ambito di ciascun pilastro: 1) crescita blu, Regolari valutazioni degli stock per la gestione di una pesca sostenibile, Ricerca di un approccio congiunto alla pianificazione dello spazio marittimo regionale tramite la pianificazione dello spazio marittimo adriatico-ionico (Adriplan). 2) collegare la regione, Miglioramento del sistema di comunicazione obbligatoria delle navi nell’Adriatico (Adrirep), Miglioramento dell´accessibilità delle zone costiere e delle isole vicine, Rimozione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri nelle reti energetiche. 3) qualità ambientale, Scambio delle pratiche ottimali tra le autorità di gestione tramite la rete di aree protette dell’Adriatico (Adriapan), Sulla base del progetto Cleansea, ulteriore sviluppo di misure per una gestione efficace sotto il profilo dei costi e di opzioni strategiche per mantenere puliti, sani e produttivi i mari europei. 4) turismo sostenibile, Facilitazione dell´accesso ai finanziamenti per le start-up nel settore del turismo.  
   
   
GIANNI PITTELLA SARÀ PRESIDENTE AD INTERIM DEL PARLAMENTO EUROPEO DAL 18 GIUGNO AL 1° LUGLIO 2014  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - Martin Schulz è stato eletto ieri presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici ed ha lasciato la carica di Presidente del Parlamento europeo. A norma del regolamento del Parlamento europeo (articolo 18) Gianni Pittella, primo vicepresidente, subentra a Martin Schulz come Presidente facente funzione fino all´elezione del nuovo presidente. L´elezione del nuovo Presidente del Parlamento europeo si svolgerà il 1° luglio 2014 a Strasburgo durante la sessione plenaria costitutiva. Le comunicazioni del Presidente facente funzione Gianni Pittella saranno pubblicate sul sito del Parlamento europeo.  
   
   
NUOVI DEPUTATI EUROPEI: PRONTI AL LAVORO DEI PROSSIMI CINQUE ANNI  
 
 Bruxelles, 19 giugno 2014 - Abbiamo incontrato due dei nuovi deputati europei appena arrivati a Bruxelles: Ian Duncan, un deputato inglese del gruppo Ecr, Conservatori e Riformisti Europei, e Morten Helveg Peterson, un deputato danese del gruppo Alde. Ci hanno parlato delle loro prime impressioni di Bruxelles e di quello che intendono fare nei prossimi cinque anni. La prima sessione plenaria del Parlamento inizierà a Strasburgo il prossimo primo luglio. Ian Duncan ha conseguito un dottorato in paleontologia presso l´Università di Bristol ed ha lavorato per Bp, la Federazione Scozzese della Pesca, ed Il Consiglio Scozzese dei Rifugiati. Ha trascorso sette anni alla guida dell´ufficio scozzese al Parlamento europeo a Bruxelles ed è attivo politicamente fin da quando era uno studente. Laureato in economia presso l´Università di Copenaghen, Morten Helveg Petersen ha lavorato per la Confederazione dell´industria danese ed é stato un membro del Parlamento danese per 11 anni. Prima di essere eletto al Parlamento europeo, il 47enne Petersen é stato direttore dell´Associazione dei Media Danesi. Quali sono le vostre prime impressioni di Bruxelles e del Parlamento europeo? Ian Duncan - Mi fa piacere essere ritornato. Sono stato a Bruxelles per sette anni come dirigente dell´ufficio scozzese del Parlamento europeo. Essere al Parlamento oggi mi porta a pensare che le cose possono realmente cambiare e che la parola riforma non é piú un tabù. Morten Helveg Petersen - Questo posto é enorme! Oltre alle difficoltà di sapere dove andare, é straordinario incontrare tante persone interessanti e sentire parlare tante lingue diverse. Ho vissuto a Bruxelles quando ero giovane, ho fatto uno stage alla Commissione europea dopo essermi diplomato, ed ho lavorato a livello europeo. Di conseguenza ho già un´idea della città, ma resto sempre sorpreso dalla sua diversità. Quali sono i vostri passatempi quando non lavorate? Ian Duncan - Dipingo ad olio e organizzo esposizioni delle mie opere. Recentemente ho iniziato a disegnare usando l´Ipad. É uno strumento indulgente: se fai un errore puoi tornare indietro senza problemi. Sto anche scrivendo un´antologia di poesie, e mi piacerebbe molto poterla illustrare. Morten Helveg Petersen - Stare con i miei figli. Amo anche andare in bicicletta, giocare a tennis e boxe. Chi sono i vostri eroi della storia mondiale? Qui al Parlamento europeo é doveroso menzionare Winston Churchill, per il ruolo centrale nella storia dell´Ue nel riconoscere il valore della cooperazione tra Stati membri e nella costruzione della struttura europea. Morten Helveg Petersen - Nelson Mandela é il primo a cui penso. Ma anche i grandi politici europei come Robert Schuman e Jean Monnet. Quali tematiche vorreste affrontare nel vostro lavoro di deputato europeo? Ian Duncan - Da una prospettiva scozzese, una questione importante sarà sicuramente quella dell´energia, in particolare le energie rinnovabili. Molta energia potrebbe essere prodotta a a partire dalle risorse rinnovabili, ma non puó essere trasportata ovunque. Dobbiamo cercare di collegare meglio nei prossimi anni le isole al resto d´Europa. Se esaminiamo gli accordi di libero scambio che si stanno discutendo, ci si rende conto che il whisky é il principale prodotto d´esportazione del nostro paese. Con una tassa di oltre il 100% sul whisky in India, un accordo di libero scambio potrebbe aumentare la crescita ed il lavoro. Un altro dei miei obiettivi é tutelare il lavoro dei pescatori scozzesi. Morten Helveg Petersen - Nella mia campagna elettorale due punti centrali sono stati l´ecologia e l´energia, e spero di lavorare in questi ambiti. La questione dell´indipendenza energetica dell´Europa é diventata piú urgente, alla luce degli ultimi avvenimenti. Il prossimo Parlamento dovrà affrontarla in modo serio.  
   
   
RITARDI NEI PAGAMENTI: LA COMMISSIONE CHIEDE ALL´ITALIA E ALLA SLOVACCHIA CHIARIMENTI NEL MERITO  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - La Commissione ha deciso ieri di chiedere all’Italia e alla Slovacchia chiarimenti sull´applicazione e sull´attuazione in tali paesi della direttiva dell’Ue sui ritardi di pagamento. In entrambi i casi, la richiesta di informazioni assume la forma di una lettera di costituzione in mora nell’ambito delle procedure di infrazione dell’Ue. Stando alle informazioni di cui dispone la Commissione, la direttiva non è attuata correttamente nell´ordinamento italiano. In seguito alle denunce pervenute alla Commissione, si è appreso che l´amministrazione pubblica italiana paga i corrispettivi per i servizi prestati o per le merci fornite in media dopo 170 giorni e nel settore dei lavori pubblici dopo 210 giorni. Inoltre, alcuni enti pubblici italiani utilizzano contratti che applicano interessi legali di mora chiaramente inferiori all´interesse imposto dalla direttiva, che è pari al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea maggiorato di almeno otto punti percentuali. La Commissione è stata inoltre informata della prassi di alcuni enti pubblici italiani che consiste nel posticipare l´emissione delle relazioni sullo stato di avanzamento dei lavori (Sal) al fine di ritardare i dovuti pagamenti alle imprese del settore dei lavori pubblici. Stando alle informazioni di cui dispone la Commissione, la direttiva non è attuata correttamente nell´ordinamento slovacco. In particolare, la Slovacchia prevede un duplice sistema di tassi d´interesse di mora, uno fisso e l´altro variabile. Nel caso di tasso fisso il debitore deve pagare interessi di mora pari al tasso d´interesse di base della Banca centrale europea (Bce), maggiorato di nove punti percentuali. Nel caso di tasso variabile il debitore deve pagare interessi di mora pari al tasso d´interesse di base della Banca centrale europea (Bce), maggiorato di otto punti percentuali. Se il creditore non ha richiesto esplicitamente uno dei due tassi di interessi di mora, prevale il tasso fisso. La Commissione nutre dubbi sulla compatibilità di tale sistema con la direttiva sui ritardi di pagamento. Un ostacolo importante alla realizzazione del mercato unico - I ritardi di pagamento costituiscono un ostacolo importante alla libera circolazione delle merci e dei servizi nel mercato unico. Essi possono ostacolare gli scambi transfrontalieri e creare distorsioni della concorrenza. Ogni anno imprese europee falliscono in attesa del pagamento delle loro fatture. I ritardi di pagamento hanno quindi un effetto negativo sull´intera economia europea. La direttiva sui ritardi di pagamento costituisce un aiuto prezioso per le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (Pmi), che rappresentano il 99% di tutte le imprese dell´Ue. Adottata nel 2011, la direttiva risponde all´esigenza reale di adottare il buon costume dei pagamenti tempestivi. L´attuazione e l´applicazione corrette della direttiva nella pratica sono determinanti per il buon funzionamento dell’economia. Una corretta applicazione della direttiva dovrebbe permettere alle imprese europee di liberare flusso di cassa aiutandole a superare la crisi economica. I paesi europei hanno concordato di incorporare i requisiti della direttiva nella legge nazionale entro il 16 marzo 2013. Prossime tappe - L´italia e la Slovacchia hanno due mesi per reagire all´avvertimento della Commissione. Qualora le informazioni ricevute dagli Stati membri siano considerate insufficienti, la Commissione può ritenere che gli Stati membri violino il diritto dell’Unione e che debbano porre rapidamente rimedio a tale violazione. La Commissione pubblicherà quindi un "parere motivato" in conformità all´articolo 258 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea. Il mancato rispetto di quest´ultimo può portare al deferimento del caso innanzi alla Corte di giustizia europea e all´eventuale imposizione di ammende.  
   
   
REFIT: LA COMMISSIONE SNELLISCE E SEMPLIFICA LA LEGISLAZIONE DELL’UE, RENDENDOLA MENO COSTOSA  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - Pochi giorni prima del Consiglio europeo la Commissione dà nuovo slancio al programma dell´Ue per una normativa intelligente. La comunicazione adottata oggi dimostra che è in piena fase attuativa il programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (Refit) e che la legislazione dell’Ue sta diventando più snella, più semplice e meno costosa. La Commissione rafforza inoltre la dinamica di una normativa intelligente con la presentazione di diverse nuove iniziative di semplificazione, di ritiro di proposte pendenti e di abrogazione della normativa vigente. La prima edizione di un quadro di valutazione annuale valuta i progressi compiuti in tutti i settori politici e per ogni singola iniziativa, anche da parte del Consiglio e del Parlamento. (Per maggiori dettagli si veda il seguito e il Memo). Il Presidente Barroso ha dichiarato: "La Commissione sta ampliando il suo programma per una normativa intelligente. Il programma Refit è importante per la crescita economica e per l’occupazione in Europa. Vogliamo semplificare la vita dei cittadini e delle imprese concentrando la legislazione dell’Ue sugli aspetti che è meglio affrontare a livello europeo, rendendola al tempo stesso più snella, più semplice e meno costosa. Stiamo facendo notevoli progressi, ma i risultati non sono immediati. Per riuscire nell´impresa è necessario un impegno costante, una definizione chiara delle priorità e l´assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni dell’Ue e, soprattutto, degli Stati membri. È essenziale proseguire quest´opera nel corso della prossima legislatura." La comunicazione e il quadro di valutazione Refit adottati oggi sottolineano i progressi nei settori che si illustrano qui di seguito. Misure adottate della Commissione - La maggior parte delle proposte legislative di semplificazione e di riduzione degli oneri presentate nell´ottobre 2013 è già stata adottata o sta per essere adottata quest’anno. La Commissione ha formalmente approvato e pubblicato, previa consultazione del Parlamento e del Consiglio, 53 ritiri di proposte pendenti, comprese tutte le nove iniziative Refit. Ha inoltre deciso di non presentare diverse proposte, ad esempio quelle in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i parrucchieri. La Commissione sta preparando, come previsto, l´abrogazione di alcune normative dell´Ue vigenti e ha iniziato a lavorare sulle valutazioni e sui "check-up" in settori quali i rifiuti, la sicurezza e la salute dei lavoratori e i principi generali della legislazione alimentare. Misure adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo - Da ottobre 2013 il legislatore (Parlamento e Consiglio) ha adottato una serie di importanti proposte di semplificazione e di riduzione degli oneri, in particolare norme sul riconoscimento delle qualifiche professionali, sugli appalti e sul tachigrafo digitale. Misure adottate dagli Stati membri - Secondo le stime, fino a un terzo degli oneri amministrativi connessi alla normativa Ue scaturisce da misure nazionali di attuazione1. Gli Stati membri hanno quindi l´importante responsabilità non soltanto di dare attuazione tempestiva e integrale alla legislazione dell´Ue, ma anche di farlo nel modo meno oneroso. A tale proposito, spetta alle autorità degli Stati membri prendere in considerazione le possibilità di semplificazione offerte dalla legislazione dell´Ue e garantire che quest´ultima sia applicata a livello nazionale, regionale e locale nella maniera più efficace ed efficiente possibile. Nuovi interventi Refit annunciati oggi dalla Commissione - Mantenere la legislazione dell’Ue "commisurata alle esigenze" richiede sforzi costanti. È per questo motivo che la Commissione attua Refit come un programma continuativo e ha recentemente aggiornato la mappatura e l´esame del materiale legislativo dell’Ue svolto in prima battuta nel quadro del programma Refit nel 2013. Sono stati presi in considerazione anche i commenti e i suggerimenti al programma Refit che la Commissione ha ricevuto dalle varie parti interessate a partire da ottobre 2013. Sulla base di questa analisi la Commissione ritiene che siano opportune in diversi settori nuove iniziative di semplificazione e di riduzione degli oneri, tra cui la semplificazione della legislazione dell’Ue in materia di documenti d’identità e di viaggio, l´elaborazione di un nuovo impianto generale delle statistiche sulle imprese, l’estensione dello sportello unico dell’Iva a tutte le prestazioni di servizi ai privati, accompagnata dallo sviluppo di un portale web Ue sull’Iva per informare le imprese sulle norme nazionali e dell’Unione in materia di Iva, nonché la codificazione della legislazione che stabilisce gli elenchi dei paesi terzi i cui cittadini sono soggetti agli obblighi in materia di visti. La Commissione preparerà l´abrogazione della normativa in altri settori: l´etichettatura energetica, i prezzi e le condizioni di trasporto, la politica agricola comune e la standardizzazione delle notifiche in materia ambientale. Sta inoltre passando in rassegna l’acquis nei settori della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale, al fine di individuare gli atti che potrebbero essere abrogati in previsione della scadenza del periodo transitorio stabilito dai trattati. La Commissione ritiene che ritirare le proposte il cui iter legislativo è in stallo sia una prassi di buona gestione legislativa, che consente un nuovo inizio o la ricerca di soluzioni alternative che permettano di conseguire gli obiettivi legislativi previsti. Un attento esame di tutte le proposte pendenti dinanzi al legislatore ha portato all’individuazione di altre proposte che dovrebbero essere ritirate in quanto superate o prive di sostegno da parte del colegislatore. Tra queste ultime si annoverano le proposte sui sistemi di indennizzo degli investitori, sulle lavoratrici gestanti, sui diritti per le misure di sicurezza dell’aviazione e su un fondo di risarcimento dei danni dovuti all’inquinamento da idrocarburi. Si suggerirà altresì il ritiro della proposta, pendente dal 2007, di esentare le microimprese da alcune disposizioni in materia di igiene alimentare. Alla luce dei tempi dettati dall´avvicendarsi della nuova legislatura, l’attuale Commissione si concentrerà nel 2014 sugli elementi principali; attualmente sta passando in rassegna il suo programma di lavoro con l´intenzione di conservare solo gli elementi più essenziali. La Commissione prevede infine di avviare nel medio periodo diversi nuovi "check-up" e valutazioni dei risultati della vigente normativa Ue e dell’applicazione delle disposizioni del trattato. Un impegno congiunto - Soltanto con un impegno congiunto delle istituzioni europee, degli Stati membri e delle parti interessate del mondo imprenditoriale e della società civile è possibile raggiungere l´adeguatezza della regolamentazione, che dovrebbe essere prioritaria; è opportuno che tutte le istituzioni dell’Ue valutino l’incidenza delle loro scelte politiche, sia nella fase di preparazione che nel corso dell´iter legislativo. Oggi una normativa intelligente è ancora costantemente ostacolata dalla mancanza di impegno e di responsabilità da parte delle altre istituzioni, degli Stati membri e delle parti interessate delle imprese e della società civile. La Commissione sorveglierà le prassi attuative di queste e di tutte le altre azioni Refit da parte degli Stati membri e riferirà dello stato di avanzamento nella prossima edizione del quadro di valutazione, prevista per il 2015. La Commissione continua a collaborare con gli Stati membri e con i soggetti interessati per produrre un maggior numero di dati affidabili sull’incidenza della normativa dell´Ue. I risultati di questo lavoro confluiranno nella prossima valutazione Refit. Un nuovo gruppo di alto livello - Fino ad oggi due gruppi di alto livello su una migliore regolamentazione e sugli oneri amministrativi hanno assistito la Commissione nell’attuazione del suo programma per una normativa intelligente. La Commissione ritiene che il loro sostegno e le loro competenze possano confluire utilmente in un unico gruppo, dotato di un nuovo mandato per valutare sul campo l’incidenza della normativa dell´Ue negli Stati membri. Nei prossimi mesi la Commissione presenterà la proposta relativa alla creazione di questo nuovo gruppo ad alto livello.  
   
   
UE: CONSIGLIO OCCUPAZIONE, POLITICA SOCIALE E MINISTRI DELLA SALUTE, 19 -20 GIUGNO 2014 LUXEMBOURG  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori ministri dell´Ue si riunirà il 19 e 20 giugno a Lussemburgo. Occupazione e questioni sociali in discussione saranno quest´anno bozza di raccomandazioni per ciascun paese (Csr), l´approvazione di una relazione sulla protezione sociale adeguata per l´assistenza a lungo termine deve in una società che invecchia dal Comitato per la protezione sociale e una relazione sulla proposta di istituire una Piattaforma contro il lavoro sommerso. Temi chiave della salute e dei consumatori in discussione includono regolamenti consigli medici, la crisi economica e la sanità e la nutrizione e l´attività fisica. I Ministri sarà anche uno scambio di opinioni sulla salute e la sicurezza sul lavoro durante il pranzo. La riunione sarà presieduta il 19 giugno da Ioannis Vroutsis, ministro greco del Lavoro, della Previdenza Sociale e del Welfare e il 20 giugno da Makis Voridis, ministro greco della Sanità. La Commissione europea sarà rappresentata da László Andor, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, Tonio Borg, commissario europeo per la Salute e Neven Mimica, Commissario europeo per la politica dei consumatori. Occupazione e affari sociali- Semestre europeo 2014: contributo al 26 - 27 del Consiglio europeo di giugno- Il Consiglio è dovuto concordare il proprio parere da sottoporre al Consiglio europeo in questo anno del progetto di raccomandazioni specifiche per paese (Csr) nel quadro del quarto semestre europeo nell´ambito della strategia Europa 2020 (vedi Ip/14/623 e Memo/14/388 ). I progetti di raccomandazioni sono basate su analisi dettagliate della situazione di ciascun paese e forniscono indicazioni su come stimolare la crescita, aumentare la competitività e creare posti di lavoro nel 2014-2015. Quest´anno, per la prima volta, la Commissione ha utilizzato il risultato del lavoro chiave e indicatori sociali (cfr. Ip/13/893 ) per attirare l´attenzione in un certo numero di progetto Raccomandazioni specifiche per le riforme necessarie per sostenere la creazione di posti di lavoro, combattere livelli inaccettabili di disoccupazione, rafforzare la resilienza dei mercati del lavoro e affrontare le disuguaglianze e la povertà crescenti. Quest´anno, i progetti di Csr riconoscono che gli Stati membri stanno compiendo notevoli sforzi per attuare la garanzia per i giovani , la politica fondamentale che tutti gli Stati membri si sono impegnati ad attuare per combattere la disoccupazione giovanile. Tuttavia, la realizzazione degli obiettivi di una garanzia per i giovani richiede riforme strategiche per ottenere transizioni più successo dalla scuola al mercato del lavoro. Questo si riflette nelle analisi di tutti gli Stati membri dell´Ue e dei Csr per 18 Stati membri - di cui 8 in particolare richiedono un´azione più decisa per attuare la garanzia per i giovani. Dettagli sulla realizzazione di ciascuno Stato membro della garanzia per i giovani sono disponibili qui . Il commissario Andor indicherà che il lavoro deve continuare, che istituisce un quadro politico per affrontare gli squilibri sociali e del lavoro nella Ue, sulla base del quadro di valutazione per l´occupazione chiave e indicatori sociali. Egli sottolinea che o no dei più grandi sfide che dobbiamo affrontare oggi riguarda le crescenti divergenze in materia di occupazione e situazioni sociali degli Stati membri all´interno della zona euro. Come conseguenza della crisi economica, alcuni Stati membri sono testimoni calo reddito disponibile delle famiglie, l´aumento delle disuguaglianze, la povertà e l´esclusione sociale. Migliorare l´adeguatezza e la copertura degli ammortizzatori sociali è uno dei settori chiave della Csr di quest´anno. Csr riflettono il ruolo centrale e complesso di meccanismi di fissazione dei salari, compresi i salari minimi, nella nostra economia, sia dal punto di vista economico macro e micro. Il commissario Andor anche esortare gli Stati membri ad attuare le riforme strutturali, la disoccupazione a lungo termine, il rafforzamento delle politiche attive del mercato del lavoro e migliorare le prestazioni dei servizi pubblici per l´impiego. Sulla riforma delle pensioni, lui ci invitare gli Stati membri non diluire le raccomandazioni della Commissione, in quanto le alternative proposte da alcuni Stati membri potrebbero mettere a repentaglio la sostenibilità dei sistemi pensionistici nel lungo periodo. Il commissario Andor si sottolinea che le azioni devono essere più ambiziosi, se vogliamo puntare ad una efficace ripresa fonte di occupazione e di crescita inclusiva. Si chiamerà gli Stati membri a concentrarsi sulla effettiva attuazione delle riforme del mercato del lavoro chiave presentati in questi progetti di Csr. Coordinamento ex-ante delle principali riforme di politica sociale- Il Consiglio discuterà una prima relazione di sintesi sulle prime discussioni di piani di riforme di politica sociale (coordinamento ex-ante). Il commissario Andor incoraggerà la continuazione di questo esercizio che contribuisce a rafforzare il semestre europeo per il coordinamento della politica economica. Il coordinamento ex ante delle riforme di politica sociale consentirà un migliore monitoraggio e la sorveglianza delle grandi riforme, oltre a migliorare la progettazione e gli esiti delle riforme di politica sociale. Sostiene il rafforzamento della dimensione sociale della Uem, garantendo una migliore integrazione delle politiche economiche, occupazionali e sociali. Relazione sulle cure a lungo termine- Il Consiglio dovrebbe approvare la "Relazione congiunta sulla protezione sociale adeguata per i bisogni di cura a lungo termine in una società che invecchia", predisposte dalla Commissione e dal Comitato per la protezione sociale (comitato consultivo composto da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche ´Stati membri che si occupano di protezione sociale ). La relazione esamina il crescente divario tra la necessità di assistenza a lungo termine e la fornitura di cure. Si esamina anche come gli Stati membri possono organizzare le disposizioni adeguate per le esigenze di cura a lungo termine in modo sostenibile, nonostante l´invecchiamento della popolazione. La relazione sottolinea la necessità per gli Stati membri di passare a un approccio politico proattivo al fine di prevenire la perdita di autonomia per i pazienti, che a sua volta ridurre la domanda di cura. Essa mira inoltre a rafforzare, cura redditizia efficiente nel paese e nelle istituzioni residenziali. Economicamente, ha senso per gli Stati membri per diminuire il rischio di dipendenza per l´assistenza a lungo termine e per garantire un adeguato accesso alle cure di qualità a prezzi accessibili, così come il supporto al caregiver informali. Il commissario Andor accoglierà l´approvazione da parte del Consiglio della relazione. Piattaforma europea sul lavoro sommerso- Il Consiglio prenderà atto di una relazione sullo aprile 2014 la proposta della Commissione per una piattaforma europea per rafforzare la cooperazione nella prevenzione e dissuasione del lavoro sommerso (cfr. Ip/14/387 ). La piattaforma dovrebbe riunire vari organismi di controllo nazionali coinvolti nella lotta al lavoro sommerso, un fenomeno che causa gravi danni alle condizioni di lavoro, la concorrenza leale ei bilanci pubblici. Il commissario László Andor inviterà gli Stati membri a raggiungere un accordo sulla proposta il più presto possibile. Egli sottolinea che, poche settimane dopo l´adozione successo della direttiva Enforcement sul distacco dei lavoratori (cfr. Ip/14/542 e Memo/14/344 ), questa proposta dimostra come l´Ue può contribuire a soluzioni per una migliore protezione dei lavoratori combattendo le frodi e gli abusi. Il Commissario incoraggiare tutti gli Stati membri a partecipare alla piattaforma, visto che il lavoro sommerso ha una dimensione transfrontaliera che potrebbe avere un impatto negativo sul funzionamento del mercato unico, come abusi da parte dei datori di lavoro senza scrupoli falsano la concorrenza. Quadro strategico dell´Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020- Durante la colazione i ministri dovrebbero discutere dello stress lavoro-correlato e rischi psicologici, una questione chiave nel nuovo quadro strategico dell´Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020, adottato il 6 giugno (cfr. Ip/14/641 e Memo/14/400 ). Questo nuovo quadro mira a garantire che l´Ue continui a svolgere un ruolo di primo piano nella promozione di standard elevati per le condizioni di lavoro, sia in Europa che a livello internazionale, in linea con la strategia Europa 2020. L´altoparlante pranzo sarà sig.Ra Sedlatschek, direttore dell´Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro , che ha recentemente lanciato una campagna europea per gestire lo stress sul posto di lavoro (cfr. Ip/14/386 ). Il commissario ricorda che la collaborazione attiva delle autorità nazionali e delle parti sociali è fondamentale per garantire il successo di questo quadro. Egli chiederà agli Stati membri di contribuire al miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro nell´Ue, sostenendo attivamente questo quadro. Garanzia per i giovani- Il commissario Andor vi accoglierà la relazione della commissione per l´occupazione (comitato consultivo composto da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche ´Stati membri che si occupano di questioni occupazionali) sull´attuazione della garanzia per i giovani e mi congratulo con gli Stati membri per la loro analisi approfondita dei progressi compiuti per attuare la garanzia per i giovani in contesto dei Comitato per l´occupazione rassegne tematiche del dicembre 2013 e maggio 2014, e dopo alla fine del 2014. Tali revisioni periodiche da parte del Comitato per l´occupazione sono molto importanti per fare dei rapidi progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare. Il Comitato per l´occupazione relazione sottolinea l´importanza di un equilibrio di misure a breve termine con le riforme a lungo termine al fine di garantire che gli ostacoli strutturali alla transizione scuola-lavoro e l´integrazione nel mercato del lavoro sostenibile vengono rimossi. Questo è il cuore della garanzia per i giovani, e l´unico modo per avere un impatto a lungo termine sulla riduzione della disoccupazione giovanile e l´inattività. Propria valutazione della Commissione di attuazione di ciascuno Stato membro della garanzia per i giovani nel contesto del semestre europeo è disponibile qui . Conferenza Internazionale del Lavoro- Il Consiglio discuterà i risultati del recente 103 ° Conferenza internazionale del lavoro, tenutasi a Ginevra dal 28 maggio al 12 giugno 2014. L´esito chiave della conferenza è stato l´adozione da parte dell´Oil di due nuovi strumenti internazionali di lotta contro il lavoro forzato, e l´approvazione di importanti modifiche alla convenzione sul lavoro marittimo dell´Organizzazione internazionale del lavoro (cfr. Ip/14/669 ). Il commissario Andor si sottolinea che, a seguito dell´adozione dei nuovi principi internazionali contro il lavoro forzato, il mondo è meglio attrezzata per fornire protezione e risarcimento alle sue vittime e sviluppare la cooperazione internazionale. Per quanto riguarda le modifiche alla convenzione sul lavoro marittimo (Mlc), il Commissario sottolinea che milioni di marittimi e le loro famiglie saranno meglio protetti in caso di abbandono e di morte sul lavoro o di disabilità a lungo termine. Egli chiederà agli Stati membri di autorizzare la ratifica del nuovo protocollo e attuare le decisioni prese al più presto possibile. Orientamenti dell´Ue per il G20 del lavoro e Riunione dei Ministri per l´occupazione ´- Il Consiglio dovrebbe approvare i progetti di orientamenti dell´Ue per il G20 del lavoro e della Riunione dei Ministri per l´occupazione ´il 10-11 settembre a Melbourne, in Australia. Basandosi sulle conclusioni del Consiglio europeo di marzo 2014 , gli orientamenti proposti daranno una panoramica delle riforme per migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e ricorderanno le politiche volte a rafforzare la competitività, sostenere la creazione di posti di lavoro e combattere la disoccupazione, soprattutto la disoccupazione giovanile nell´Ue. Essa illustrerà le priorità massima per le politiche della Survey 2014 Annual Growth (Ags) (cfr. Ip/13/1064 ) sulla lotta contro la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi, e gli orientamenti europei Semestre come approvato dal Consiglio europeo. Salute e consumatori- Regolamenti in materia di dispositivi medici e di dispositivi medico-diagnostici in vitro- Il 27 settembre 2012 la Commissione ha presentato al Consiglio e al Parlamento europeo una proposta di regolamento sui dispositivi medici e una proposta di regolamento relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro. La Commissione ritiene che l´adozione dei due regolamenti essenziali per rafforzare la sicurezza del paziente e l´innovazione in Europa. Il Consiglio ha discusso le proposte per quasi due anni. La Presidenza greca ha dato molta priorità alla revisione della legislazione e dei progressi compiuti era notevole, ma non sufficiente a raggiungere un orientamento generale o di un accordo politico in questa riunione del Consiglio. Il commissario Mimica ribadirà forte convinzione della Commissione che l´impegno costante e costruttivo di tutte le parti è necessario raggiungere un compromesso equilibrato e rafforzare la fiducia nel sistema normativo comunitario sui dispositivi medici. Egli inoltre ribadire che la Commissione è pronta ad assistere la prossima Presidenza italiana al fine di aprire la strada a un accordo politico nel dicembre 2014. Ciò consentirà triloghi con il Parlamento europeo per avviare entro la fine di quest´anno o all´inizio del prossimo anno. Crisi economica e sanitaria - Adozione delle conclusioni del Consiglio sioni- La Presidenza greca ha proposto conclusioni del Consiglio sulla crisi economica e sanitaria, dopo la discussione al Consiglio Sanità informale di Atene lo scorso aprile e del Consiglio conclusioni approvate sotto le presidenze ungherese e lituana. La Commissione ha già espresso il proprio sostegno quando il Consiglio ha chiesto un lavoro specifico su efficacia, accessibilità e resilienza fattori. In realtà, queste tre aree principali sono state identificate nel recente comunicazione della Commissione sui sistemi sanitari, e molti punti all´ordine del giorno dell´Ue illustrati nella comunicazione vengono affrontati in queste conclusioni, compresa la valutazione delle prestazioni dei sistemi sanitari, la sicurezza del paziente, la pianificazione del personale sanitario, e il costo uso efficace di medicinali. Il commissario per la Salute, Tonio Borg, si prevede di accogliere anche gli inviti rivolti alla Commissione, in particolare per sostenere lo scambio di informazioni tra Stati membri in materia di accesso universale ed equo alle cure spesa dei dispositivi medici e farmaceutici. Nutrizione e attività fisica - Adozione delle conclusioni del Consiglio- La Presidenza greca ha presentato le conclusioni del Consiglio sulla nutrizione e l´attività fisica in seguito alla conferenza della presidenza ad Atene nel mese di febbraio. Sono in linea con la strategia Europa 2007 per sull´alimentazione, il sovrappeso e l´obesità Salute e con il Piano d´azione 2014 per l´obesità infantile, che hanno esplicitamente benvenuti. Il Commissario per la Salute si prevede di accogliere le conclusioni che richiamano la loro attualità, come già più della metà degli adulti europei sono sovrappeso o obesi, c´è una generazione di bambini con elevata prevalenza di obesità e di un elevato numero di persone anziane soffrono di malnutrizione. Il commissario Borg con favore le conclusioni Consiglio sottolineano la necessità di un alimentazione-attività fisica approccio integrato, la necessità di ridurre l´esposizione dei bambini alla commercializzazione di alimenti ricchi di grassi saturi, zuccheri e sale aggiunto, e il focus sulla malnutrizione La Commissione riconosce l´ sostegno politico da parte del Consiglio, sia come supporto per il lavoro già fatto e come un invito a un´azione più efficace. Approvvigionamento comune delle contromisure mediche - Informazioni della Commissione- La Commissione fornirà uno stato di avanzamento del processo di approvazione dell´accordo sugli appalti congiunta e informare i ministri dei prossimi passi. L´accordo di appalto congiunto è stato approvato dalla Commissione il 10 aprile 2014. Che definisce le modalità per ogni appalto congiunto di contromisure mediche, le norme che regolano la scelta della procedura, la valutazione delle offerte e l´aggiudicazione del contratto. La partecipazione al dell´accordo sugli appalti comune non crea alcun impegno di bilancio per gli Stati membri. Il commissario Borg si prevede di incoraggiare gli Stati membri a cogliere lo slancio e sigillare l´affare con la firma di questo importante accordo di appalto congiunto. La cerimonia di firma dell´accordo avverrà subito dopo la riunione del Consiglio. La Commissione incoraggia inoltre gli Stati membri a nominare rapidamente i loro rappresentanti per il comitato direttivo dell´accordo sugli appalti misto che discuterà dell´attuazione e dei primi vaccini / medicinali per essere acquistati congiuntamente. I piani per l´introduzione di imballaggi standardizzati per i prodotti del tabacco - Informazioni della delegazione irlandese- Irlanda ha presentato questo punto per fornire informazioni in merito all´introduzione di imballaggi standardizzati per tutti i prodotti del tabacco venduti in Irlanda. Il 10 giugno 2014, l´Irlanda ha annunciato la pubblicazione di un disegno di legge per introdurre un imballaggio standardizzato che è dovuto passare attraverso la procedura legislativa con l´applicazione effettiva voluta intorno a maggio 2016. Se approvata, l´Irlanda sarà il primo paese in Europa ad introdurre una legislazione imballaggi pianura e il paese terzo nel mondo (dopo Australia e Nuova Zelanda). L´irlanda ha diffuso una nota informativa in merito alle delegazioni. Prezzo elevato dei farmaci contro l´epatite C - Informazioni della delegazione francese- La delegazione francese desidera richiamare l´attenzione dei ministri per il prezzo elevato del nuovo trattamento per l´epatite C, che alla luce del numero di pazienti porta ad un importante onere finanziario per i sistemi sanitari. La Francia proporrà pertanto agli Stati membri di adottare una dichiarazione congiunta che sottolinea la responsabilità del settore verso la salute pubblica e la sostenibilità della spesa pubblica, e chiede un migliore coordinamento e la condivisione di informazioni tra gli Stati membri. Programma di lavoro della prossima presidenza - Informazioni della delegazione italiana- La Presidenza informerà le delegazioni del suo programma di lavoro.  
   
   
PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE, LUSSEMBURGO 20 GIUGNO  
 
Bruxelles, 19 giugno 2014 - Consiglio dell´economia e delle finanze (Ecofin) I ministri dell´Ue si terrà a Lussemburgo il 20 giugno alle ore 10.00. La Commissione europea sarà rappresentata da Olli Rehn, Vice Presidente per gli Affari economici e monetari e l´euro, Michel Barnier, commissario per il Mercato interno, Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode e Janusz Lewandowski, Commissario per la Programmazione finanziaria e il bilancio. Una conferenza stampa è prevista per dopo la riunione. Progetto di bilancio generale per il 2015 (Pf) Il commissario Lewandowski presenterà il progetto di bilancio 2015 per l´Ue ( Ip/14/665 ), adottato dalla Commissione il 12 giugno 2014. Progetto di bilancio si concentra su progetti che fanno un´Europa economicamente forte e tiene conto delle implicazioni finanziarie degli Stati membri ´ recenti decisioni politiche in settori come l´energia o l´Ucraina. Pagamenti in aree a sostegno della crescita e dell´occupazione, come la scienza e la ricerca, l´energia o l´occupazione giovanile, aumento del +29,5% dell´economia europea. La quota del costo funzionamento dell´Ue rimane stabile intorno al 4,8% del bilancio totale. Il suo aumento è intorno al tasso di inflazione; pertanto non aumenta in termini reali. Il progetto di bilancio comprende anche la terza riduzione del personale dell´1% in tre anni. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/budget/index_en.cfm  Chiusura scappatoie a tassazione delle società (Et) Il Consiglio dovrebbe raggiungere un accordo politico sulla chiusura di una lacuna importante nella direttiva società madri e figlie che è stato utilizzato da alcune aziende per sfuggire tassazione. Nel novembre 2013, la Commissione ha proposto modifiche alla direttiva madre-figlia, che ha incluso la prevenzione accordi di pianificazione fiscale specifici (accordi di prestito ibrido) di beneficiare di esenzioni fiscali ( Ip/13/1149 ). Con questo emendamento, le imprese non saranno più in grado di sfruttare le differenze nel modo in distribuzioni fiscale degli Stati membri profit intra-gruppo, al fine di evitare di pagare alcuna imposta a tutti. Il risultato sarà che la direttiva società madri e figlie può continuare a garantire una parità di condizioni per le imprese nel mercato unico, senza aprire opportunità di pianificazione fiscale aggressiva. Questa proposta è stata una delle azioni annunciate dalla Commissione nel suo piano d´azione per combattere la frode e l´evasione (fiscale Ip/12/1325 ). Contributi Banca nel quadro del recupero Banca e la risoluzione della direttiva / Risoluzione singolo Mechanism (Srm) Regolamento - stato dei lavori (Ch) L´unione europea ha deciso nuove regole per la risoluzione di tutte le banche dell´Ue ( Memo/14/294 ). Ora è fondamentale per rendere i fondi nazionali di risoluzione stabiliti dalla Recovery Bank e la direttiva Risoluzione (Brrd) ( Memo/14/297 ) e il fondo di risoluzione unico (Srf), istituito dal meccanismo regolamento (Risoluzione singola Memo/14/295 ) una realtà. La Commissione europea è autorizzata ad adottare un atto delegato su ´contributi ai fondi di risoluzione nazionali sotto Brrd e una proposta del Consiglio di atto di esecuzione su banche banche contributi al Fondo Unico risoluzione ai sensi del regolamento meccanismo di risoluzione (Srm) Singolo. Entrambi gli atti potranno chiarire come e quanto le singole banche pagheranno verso i Fondi, al fine di soddisfare i livelli obiettivo fissati dalla normativa. I servizi della Commissione stanno lavorando su questi testi, e discutere con gli esperti designati dagli Stati membri e dal Parlamento europeo in riunioni periodiche del gruppo di esperti sulle Banche, Pagamenti e Assicurazioni. Questo lavoro sarà completato da una consultazione pubblica di tutte le parti interessate. La Commissione intende adottare due atti dal settembre 2014 al fine di garantire la coerenza e un processo di adozione efficiente. Il commissario Barnier informerà il Consiglio dello stato di avanzamento di tali discussioni. Si auspica la collaborazione costruttiva degli Stati membri. In particolare, i lavori della Commissione dipende dai dati di alta qualità che gli Stati membri sono stati invitati a fornire sui loro rispettivi settori bancari. Codice di condotta sulla tassazione delle imprese (Et) Il Consiglio dovrebbe adottare conclusioni sulla relazione del gruppo codice di condotta sulla tassazione delle imprese. Il Codice di Condotta del Gruppo riferisce al Consiglio sui progressi compiuti entro la fine di ogni presidenza. I principali problemi nel rapporto corrente sono: Scatole brevetti : (scatole brevetti sono una forma di incentivo fiscale per incoraggiare la ricerca e lo sviluppo). Nel dicembre 2013, il Consiglio ha invitato il Gruppo di analizzare i criteri per determinare economica sostanza entro la fine di giugno 2014 e valutare tutte le caselle di brevetti nell´Ue entro la fine del 2014. Caselle brevetti sono gli Stati membri contemplati dal processo di valutazione sono il Belgio , Cipro, Spagna, Francia, Ungheria, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito. Il Gruppo è dovuto riferire al Consiglio con la sua analisi del criterio di sostanza, ma non è ancora stata in grado di raggiungere un consenso su questo punto. Tuttavia, al fine di rispettare la scadenza dicembre, il Gruppo ha chiesto alla Commissione di preparare progetti di valutazione di tutte le caselle di brevetto, oltre ad elementi relativi al criterio sostanza. Questi progetti di valutazioni saranno poi completati dopo il consenso è stato raggiunto sulla questione sostanza. Dialogo con la Svizzera : Nel 2011, il Gruppo ha individuato cinque misure fiscali di società svizzere che essa riteneva dannoso. Attraverso un dialogo tra la Commissione e la Svizzera, è diventato chiaro che la Svizzera è pronta ad abolire le cinque misure dannose, come parte di una riforma delle sue regole fiscali aziendali. Nel mese di giugno 2014, il dialogo si è concluso. Tutti gli Stati membri hanno concordato una dichiarazione congiunta con la Svizzera. Contributo al 26-27 Consiglio europeo di giugno - semestre europeo 2014 (Soc) Il Consiglio dovrebbe approvare le raccomandazioni per paese (Csr), che la Commissione ha proposto il 2 giugno per ciascuno Stato membro (ad eccezione dei paesi del programma) nell´ambito del semestre europeo ( Ip/14/623 ) ( Memo/14/388 ) . Queste raccomandazioni coprono una vasta gamma di finanza pubblica e di questioni di riforma strutturale, comprese le zone quali la fiscalità, pensioni, pubblica amministrazione, servizi e del lavoro. Su misura per affrontare le sfide specifiche di ciascun paese, il paese-specifica-raccomandazioni sono destinate a sostenere il ritorno alla crescita sostenibile e all´occupazione. Essi comprendono in particolare le misure volte a combattere la disoccupazione giovanile. Come Vice Presidente ha detto Rehn: " . Compito della Commissione è quello di presentare iniziative politiche credibili, realistici e realizzabili, ed è quello che [nostre] raccomandazioni sono circa Essi forniscono raccomandazioni per gli Stati membri dell´Ue e anche per l´area dell´euro nella sua interezza il ciò che è necessario per stimolare la crescita sostenibile, per stimolare gli investimenti, creare posti di lavoro sostenibili e garantire finanze pubbliche sane . " Grecia e Cipro non hanno ricevuto alcun paese specifici-Raccomandazioni in quanto entrambi i paesi sono soggetti a un monitoraggio più regolare e distinta nell´ambito dei rispettivi programmi di aggiustamento macroeconomico, che mirano a ripristinare la stabilità finanziaria, promuovere la competitività e creare le condizioni per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Capi di Stato e di governo dell´Ue dovrebbero approvare tali raccomandazioni al Consiglio europeo del 26-27 giugno. Le raccomandazioni saranno poi formalmente adottate dal Consiglio l´8 luglio. Spetterà agli Stati membri di attuare le raccomandazioni nella redazione dei loro bilanci nazionali e le altre politiche pertinenti. La Commissione sarà accuratamente seguire questa implementazione. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/  Il Consiglio dovrebbe inoltre approvare la raccomandazione della Commissione europea sull´attuazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri la cui moneta è l´euro. La crisi economica e finanziaria ha chiaramente esposto la stretta interrelazione nella zona euro. L´area dell´euro grandi orientamenti sottolineano l´azione politica a livello di Stati membri e livelli necessari per migliorare il funzionamento della zona euro nel suo complesso dell´area dell´euro. Ciò riguarda in particolare i settori della politica strutturale di riforma, la politica fiscale, la politica dei mercati finanziari e l´approfondimento dell´unione economica e monetaria (Uem). Capi di Stato e di governo dell´Ue dovrebbero approvare la raccomandazione al Consiglio europeo del 26-27 giugno. La raccomandazione sarà formalmente adottata dal Consiglio l´8 luglio. Sarà quindi fino ai Stati membri dell´area dell´euro, in particolare nel contesto del coordinamento delle politiche a livello di Eurogruppo, per attuare queste linee guida. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/europe2020/pdf/csr2014/csr2014_euroarea_en.pdf  Attuazione del Patto di stabilità e crescita (Soc) Dopo la discussione, il Consiglio dovrebbe decidere in merito alle raccomandazioni della Commissione europea ( Memo/14/382 ) per l´abrogazione della procedura per i disavanzi eccessivi (Pde) per alcuni Stati membri. Come ha detto Vp Rehn il 2 giugno " Stiamo raccomandando al Consiglio la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo sei Stati membri: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Slovacchia Questi paesi hanno tutti portato i loro deficit sostenibile sotto. 3% del Pil e voglio congratularmi con loro per questo risultato . " Attualmente ci sono 17 Stati membri dell´Ue (vale a dire tutti gli Stati membri dell´Ue ad eccezione della Bulgaria, Germania, Estonia, Italia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania, Finlandia e Svezia), oggetto di una Edp, considerando che c´erano 24 Stati membri in questa situazione nel 2011. Se il Consiglio segue le raccomandazioni della Commissione e adotta le decisioni di porre fine alla Edp per i sei paesi interessati, il numero dei paesi in procedura di disavanzo eccessivo scenderà a 11. " Questo dimostra che il Patto di stabilità e di crescita sta lavorando, e le finanze pubbliche europee sono in riparazione " , il vicepresidente Rehn ha detto. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/economy_finance/economic_governance/sgp/
corrective_arm/index_en.htm
 Rapporti sulla convergenza e l´ampliamento della zona euro (Soc) - Il 4 giugno, la Commissione europea ha pubblicato il suo Rapporto 2014 sulla convergenza, che valuta la disponibilità di otto ´Stati membri ad aderire alla moneta unica, sulla base dei criteri di convergenza definiti nel Trattato. ( Ip/14/627 ) ( Memo/14/391 ) Come Vice Presidente ha detto Rehn: " I paesi che abbiamo esaminato - Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Polonia, Romania e Svezia - hanno compiuto progressi irregolari verso questo obiettivo. " La Lituania si distingue da questo gruppo come ora soddisfa tutti i criteri di convergenza. Come ha detto il vicepresidente Rehn " La Lituania soddisfa in modo credibile i cinque criteri di Maastricht per l´adozione dell´euro: l´inflazione è ben al di sotto del valore di riferimento, il deficit fiscale e il debito pubblico sono entrambi su un sostenibile percorso, il tasso di cambio è rimasto stabile nei confronti dell´euro, senza alcun segno di tensione e tassi di interesse a lungo termine si attestano su livelli bassi, inoltre, il quadro giuridico è stato portato pienamente in linea con i requisiti del trattato. ". La Commissione europea ha quindi proposto che il Consiglio dei ministri dell´Unione europea decide che la Lituania possa adottare l´euro il 1 ° gennaio 2015. Il Consiglio si scambieranno opinioni sulle relazioni sulla convergenza pubblicati rispettivamente dalla Commissione europea e della Banca centrale europea (Bce). Inoltre, i membri del Consiglio rappresentanti Stati membri dell´area dell´euro dovrebbero adottare una raccomandazione sull´introduzione dell´euro in Lituania. Il Consiglio Affari generali dovrebbe adottare la decisione formale sulla questione il 23 luglio, dopo i capi di Stato e di governo dell´Ue hanno discusso l´argomento il 26-27 giugno, e dopo che il Parlamento europeo ha dato il suo parere.
 
   
   
L´EUROPA È PRONTA PER IL CAMBIAMENTO  
 
Melbourne, Australia, 18 Giugno 2014 Di seguito l’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale, al Melbourne Press Club: “ Penso che sia saggio iniziare il mio intervento con una confessione: l´Unione europea può essere difficile da comprendere ... Questo vale anche per addetti ai lavori e osservatori, dovrei dire. La nostra complessità è naturale per molti aspetti, quindi non offrono l´ammissione come una scusa. Qualsiasi tentativo di riunire 28 paesi di 500 milioni di persone, mentre si parla 24 lingue, è destinata a colpire alcuni dossi. Siamo anche una nuova Unione - molto più giovane di Australia, indipendente, e alcuni dei nostri istituti preso la loro forma attuale di recente, nel 1979 (il Parlamento) e del 1999 (Banca centrale europea). Pensate a quello che gli Stati Uniti sembrava nel 1849 o in Australia nel 1965, e pensare a quanto siete venuti da allora. Le istituzioni che ci uniscono come Unione non sono solo unico: sono progettati con molti pesi e contrappesi per impedirci di tornare agli estremi del recente passato dell´Europa ... Si potrebbe chiedere dai recenti risultati elettorali se stiamo tornando alla politica estreme. Voglio affrontare oggi. Voglio dare sfumature e la carne allo schizzo si potrebbe avere ricevuto finora. Non sono sicuro che siete a conoscenza, per esempio, che nessun mezzo di comunicazione australiano è rappresentata a Bruxelles. Nessuno a tutti. Indonesia e Australia sono gli unici membri del G20 di assenza dal più grande galleria stampa mondiale. Detto questo, non ci basiamo solo su giornali e televisione per le nostre impressioni e le notizie di oggi. Non solo le persone più consapevoli che mai, anche se fonti online, la metà della popolazione australiana ha un genitore nato all´estero. La maggior parte di quei genitori provengono da Europa, quindi penso che passato e presente dell´Europa non è sconosciuto. Ma vorrei condividere un po ´della mia storia per ricordare che il passato non è mai lontano. Sono nato a Rotterdam, una città portuale come Melbourne ... Con altrettanta pioggia, ma neanche lontanamente tanto sole! L´esercito tedesco bombardò Rotterdam nei primi giorni della Seconda Guerra Mondiale, e sono nato l´anno successivo. I nazisti devastarono la città: uccidendo 800 e facendo decine di migliaia di senzatetto. Non sono cresciuto in povertà, ma sono cresciuto in macerie. Dovevi guardare al passato ogni giorno. A volte questi eventi possono sentire come molto tempo fa: causata da leader e le persone che hanno fatto le scelte sbagliate in diverse circostanze ... Circostanze che non può mai essere ripetuti. Mi capita che, davvero. Se siete stati così fortunati, di non aver mai personalmente sperimentato la violenza della guerra, o delle sue conseguenze di vasta portata ... Beh, ovviamente è difficile immaginare come la guerra può cambiare il modo di vedere il futuro. Il periodo post-bellico a Rotterdam mi ha influenzato fortemente. Sono cresciuto con la sensazione che, se necessario, è possibile costruire e creare una nuova vita e l´esistenza di quasi nulla. Mi ha dato una forte convinzione nella costruzione e creazione. Nel plasmare la propria vita. Ma forse più di tutto, mi ha fatto capire che non puoi fare da soli. Forse si può costruire da soli un tetto sopra la testa. Ma avete bisogno di partner, alleati, persone che la pensano a realizzare una società. Per stabilire le norme e le condizioni che salvaguardino i valori fondamentali, per non parlare di pace. Non si può costruire quel futuro se si rimane afferrato in passato. E avrai sbagliato troppo se si dimentica il passato. L´anno 2014 è molto rilevante per quei pensieri: 100 anni da quando la prima guerra mondiale. 70 anni dal D-day in Normandia. 25 anni da quando la Polonia ha portato l´Europa orientale torna a casa per la libertà. Due guerre sanguinose che hanno lasciato un centinaio di milioni di morti, tra cui più di centomila gli australiani. E una guerra fredda che ha diviso il pianeta. Perché i leader non sapere quando fermarsi, e perché gli altri non hanno avuto il coraggio di fermarli. Noi non dobbiamo guardare lontano nel cortile di Europa per vedere che non possiamo mai essere soddisfatti. E questo è il mio messaggio a voi - se si vive a Melbourne o Malmo - non credo che questo non potrà mai accadere di nuovo. Gli ultimi anni sono stati difficili per alcune parti d´Europa. Sì, abbiamo ancora cinque delle prime 10 economie più competitive del mondo. E sì Polonia era sola, come l´Australia, per evitare la recessione. L´estonia è un leader mondiale in molti settori digitali. Ma sapete tutti i problemi. Paura della globalizzazione, combinato con una recessione di sei anni è prevedibile una fonte di difficoltà. Ma siamo molto lontani da trumping i nostri successi come Unione. Quando ho diventare un ministro del governo olandese, l´Europa era un mondo diverso, e non voglio dire che in un senso positivo. Metà del Continente ha vissuto sotto il comunismo o il governo militare. Il nostro mercato unico era una bella idea, ma non una realtà. Quando ho lasciato il governo 10 anni dopo, le cose andavano meglio, ma non di molto. L´ue era cresciuto solo a 12 Stati membri. Se mi avesse detto delle conquiste che può Survey oggi, 25 anni dopo, ti avrei mandato in un ospedale psichiatrico! Come il presidente di un ospedale psichiatrico posso dire che! 28 membri invece di 12. Un continente riunito. Una moneta comune con una lista d´attesa di aderire. Il più grande blocco economico del mondo. E ´un miracolo quando fate un passo indietro a guardare quel grande immagine. Per portare la democrazia dalle ceneri - in non uno, ma 15 paesi - è un risultato raro e bello. Confronta per l´esperienza della Russia dal 1990, o le sfide a seguito della primavera araba. Esattamente 25 anni fa, questo mese la Polonia si liberò, e abbiamo visto il massacro di piazza Tiananmen in Cina - Ammiro successi della Cina, ma so dove avrei preferito vivere se di fronte alla scelta. E tutto questo mostra la potenza positiva dell´Ue sulla vita quotidiana delle persone. Penso che sia anche un promemoria sul perché il nostro rapporto - Europa e Australia - questioni e resiste. In un momento di tensioni geopolitiche, ci viene ricordato che il commercio da solo non è garanzia di pace e prosperità. Prende i valori e le istituzioni e le amicizie condivisi per garantire che. Quindi ripeto il mio precedente messaggio: non possiamo mai essere soddisfatti. Il mantenimento della pace, invece di essere tirato in guerra, richiede grande coraggio, e la necessità di unità e leadership visionaria. La pace, per così dire, non è per le persone spaventate. La pace non è auto-evidente. La pace è il nostro più grande successo e non può essere valutato a sufficienza. Esso esige la nostra attenzione quotidiana, la nostra consapevolezza più profonda e la nostra piena coraggio di mantenerla. Le due guerre mondiali ci insegnano l´unità e divisione. Da un lato, nel 1914, il nazionalismo in Europa divisa nostro continente e ucciso 37 milioni. D´altra parte, il 1944 rappresenta ciò unificazione senza precedenti tra alleati può raggiungere. La sconfitta del male e la difesa della libertà. Quindi per me, il fondamento della moderna Europa inizia sulle spiagge della Normandia. Si prosegue con gli australiani, americani, canadesi e di altri che erano disposti a stare in piedi per la libertà. Sapevano che se il fascismo conquistò l´Europa e l´Asia, non ci sarebbe alcuna vera libertà in casa. E noi continuiamo a ringraziarvi per questo. La lezione senza tempo è quello di mantenere la pace e la prosperità, dobbiamo unirci. Questa è ancora una volta la sfida di Europa nel 2014 - che mi porta ai risultati delle elezioni europee, e alla tendenza al dibattito pubblico per tirare dietro i confini nazionali. Questa tendenza è di persone che sperano di fare affidamento sui poteri e le comodità dello Stato nazionale. Rende milioni di cittadini europei si sentono più confortevole, sicuro e sotto controllo. Le ragioni sono evidenti. Riconosciamo fonti di potere vicino a noi, e ci sentiamo di ritenerle responsabili - in un modo non ci sentiamo di persone che non abbiamo incontrato o raramente vediamo sui nostri schermi televisivi. È una risposta naturale e diretto alla complessità delle sfide globali di oggi. E tuttavia queste sfide non andrà via. Dal cambiamento climatico alla cyber-criminalità ci troviamo ad affrontare sfide che non si fermano alle frontiere, che non hanno nemmeno riconoscono confini. C´è anche una contraddizione: mai prima d´ora abbiamo orientato in modo globale in ascolto di musica; andare in vacanza per tutte le destinazioni possibili; godendo di cibo da tutti i continenti; utilizzando tecnologie asiatici o americani; studiare all´estero. Penso che milioni in Europa - non posso parlare dell´esperienza australiana - tendono a dimenticare che la globalizzazione è una strada a doppio senso. Non è una strada a senso unico, né una strada senza uscita. Se consente opportunità per voi, e voi siete felici che li utilizzano, lo fa anche per gli altri. Allo stesso tempo, come un leader politico ho anche bisogno di riconoscere il sentimento di base molti paesi europei hanno, di voler essere più in controllo e di avere una propria identità. Ora quei sentimenti sono stati espressi alle urne - che cosa fa questo cambiamento per l´Europa e per l´Australia? In primo luogo abbiamo bisogno di ottenere questi risultati elettorali nella loro vera prospettiva. Si tratta di una reazione forte, sì. Ma le cifre mostrano che solo il 13% dei cittadini ha votato per l´estrema destra, molto meno per l´estrema sinistra. In realtà, nel mio paese il voto tradizionale è salito, il voto estremo è andato giù. Perché? Partiti tradizionali hanno davvero enaged elettori, essi non scappano dal dibattito dell´Ue o le preoccupazioni che sono persone frustrate. Né hanno semplicemente dato ossigeno ai partiti estremi. Si tratta di un difficile equilibrio necessario per puntare a tutta Europa. In tutta Europa avery netta maggioranza dei membri del Parlamento hanno un atteggiamento pro-Ue. Come fare i governi di 28 Stati di Stato e la Commissione europea - il custode dell´interesse generale europeo. Quindi legiferare sarà ancora possibile - non siamo diventati gli Stati Uniti con la loro paralisi Capitol Hill. Offerte commerciali possono aspettarsi di più controllo, sarò onesto con voi. Ma la strada da percorrere non è bloccata. Il nostro prossimo bilancio di 7 anni è ora in atto: così i più grandi programmi di infrastrutture pubbliche e della scienza nel mondo sono sicuro. E sono certo che uno dei primi voti del nuovo Parlamento sarà quello di finalizzare un progetto di regolamento che ho proposto nel 2013 per un "continente Connected". Tale legge si concluderà tariffe di roaming in Europa, e legalmente garantire l´apertura, unificato e Internet neutro. Esattamente il tipo di cambiamento pratico per la vita quotidiana che circa l´80-90% degli europei sostiene. In sintesi: non sarà come al solito, ma il business andrà avanti. Non ogni politica è così popolare come termina tariffe di roaming. Cittadini europei, anche quelli che non hanno votato, hanno detto: vogliamo un diverso tipo di Europa. L´europa è pronta per il cambiamento nel tono e la portata delle ambizioni dell´Ue. Gli europei vogliono l´efficienza e la possibilità di essere uniti - ma non vogliono una sorta di Madre Superiora a Bruxelles. Questo dovrà riflettersi nella scelta di una nuova generazione di leader. Abbiamo bisogno di volti nuovi con nuove idee, non la generazione che ha gestito il vantaggio fino alla crisi e la grande recessione e stagnazione che ne seguì. Penso che abbiamo seriamente bisogno di considerare candidati di sesso femminile per le cariche della Commissione e il presidente del Consiglio. Ma più di tutto abbiamo bisogno i candidati di altissima qualità che ci possono portare nel futuro più aperto e digitale. Chi assume questi ruoli sarà necessario dimostrare di aver ascoltato. Hanno bisogno di mostrarlo per essere autocritica. Per non correre lontano da dure verità. Essendo abbastanza sicuri per dare spazio alla diversità nell´unità dell´Europa. La grande spinta politica che guadagnerà slancio sia per l´Ue di concentrarsi su ciò che sa fare meglio: abbattere le barriere. Questo mi fa pensare di Winston Churchill. Ha detto a Roosevelt nel 1941, via trasmissione radiofonica ai suoi connazionali, "Dateci gli strumenti e faremo finire il lavoro." C´era una volta, i leader europei potrebbero aver fatto quella richiesta dei cittadini europei. Oggi è il contrario. Gli europei vuole la pace e la opportunità e prosperità. Vogliono essere permesso di raggiungere queste cose: vogliono i leader europei per dare loro gli strumenti, e poi vogliono finire il lavoro da soli. Vorrei concludere con un pensiero che ho avuto un paio di mesi fa, quando ho visitato una mostra a Londra. E ´visualizzato l´opera di un artista tedesco di nome Hannah Hoch. Un centinaio di anni fa, lei ci ha detto che lo scopo dell´arte non è stato quello di ´decorare´ o ´replicare´ realtà. Lo scopo dell´arte è quello di agire per conto dello ´spirito´ e mutevoli valori di una generazione. Art in sostanza, deve essere ribelle. La politica è un´arte troppo. I politici dovrebbero agire in nome dei valori mutevoli di una generazione e di preparare il terreno per la nuova generazione. Se i politici ´replicare´ e la promessa del passato, o ´decorare´ il presente con battute e idee vuote, ci manca l´occasione per dare nuova generazione - il futuro - un calcio-start. Credo che le persone hanno capito che troppo spesso i leader non offrono questo calcio d´inizio. La vita oggi è costoso e insicuro. Le persone che non stanno ottenendo la possibilità di realizzare i loro sogni sono arrabbiati, le persone che hanno ottenuto la loro chance sono preoccupati sarà tutto scivolare via. Tali rumblings non potrebbero essere espressi in modi coerenti per tutto il tempo. Ma penso che ci sono. I leader che li ignorano, o scappare da loro, non durerà. I leader che semplicemente assecondare queste paure, o cercano di consegnare il passato, non sopravviverà sia. Quindi per me è fondamentale che ci cattura che cambiando spirito e inseguire il compiacimento fuori dall´Europa.
 Dobbiamo continuare a giudicare noi stessi contro il mondo, non il nostro passato. Dobbiamo ricordare il ritmo impostato da amici come l´Australia - e la sincronizzazione con esso. A casa dobbiamo mettere a fuoco abbattere le barriere. Focus sulla permettendo diversità nell´unità, e ricordando che la pace richiede lavoro e buone istituzioni. Credo che l´Europa ha bisogno di cambiamenti, ed i risultati delle elezioni mostrano l´Europa è pronta per il cambiamento. Grazie.”  
   
   
UE, ANTIRICICLAGGIO: IL COMMISSARIO BARNIER SI COMPIACE DEI PROGRESSI IN CONSIGLIO  
 
 Bruxelles, 19 giugno 2014 - Commissario al mercato interno Michel Barnier ha accolto ieri con favore l´accordo generale in Consiglio sul pacchetto antiriciclaggio: "L´accordo in Consiglio di oggi rappresenta un passo importante verso l´adozione di norme più severe per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. L´europa deve dare l´esempio mettendo in atto un quadro che si concentra su una maggiore efficacia e una maggiore trasparenza in modo da rendere più difficile per i criminali di abusare del sistema finanziario. Migliorare benefico sulla trasparenza proprietaria è stata al centro dell´agenda internazionale e accolgo con particolare favore l´ambizione sia del Parlamento e gli Stati membri a introdurre nuovi strumenti investigativi. Ritengo che sono stati compiuti progressi significativi. La Commissione collaborerà ora con il Consiglio e il Parlamento nel corso delle prossime consultazioni a tre per concordare un ambizioso ed efficace pacchetto di revisione. " L´accordo raggiunto nella riunione odierna del Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper), segue il completamento di una prima lettura del Parlamento europeo il 11 marzo 2014, e apre la strada per l´inizio del triloghi in autunno, non appena il Parlamento europeo riprende le attività a seguito delle recenti elezioni. La Commissione ha adottato le sue proposte a febbraio 2013 ( Ip/13/87 e Memo/13/64 ). Il pacchetto si compone di due strumenti giuridici: Una direttiva relativa alla prevenzione dell´uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo; Un regolamento sulle informazioni che accompagnano i trasferimenti di fondi per garantire "a causa tracciabilità" di questi trasferimenti. Entrambe le proposte tengono pienamente conto delle raccomandazioni 2012 della Financial Action Task Force (Fatf) (cfr. Memo/12/246 ), l´anti-riciclaggio di denaro corpo mondo, e andare ulteriormente in un certo numero di settori per promuovere i più alti standard per l´anti -riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo contatore.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA, SPACCA: “DATA STORICA”.  
 
Ancona, 19 giugno 2014 - La Commissione Europea ha approvato ieri la strategia della Macroregione adriatico ionica con il relativo Piano d’azione e di lavoro. “Una data storica, la Macroregione oggi è realtà”, dice il presidente della Regione Marche e presidente dell’Intergruppo adriatico ionico del Comitato delle Regioni d’Europa, Gian Mario Spacca. Ad illustrare a Bruxelles la Comunicazione della Commissione e i contenuti del Piano d’azione e di lavoro, sono stati il commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn e la collega degli Affari marittimi Maria Damanaki. “L’europa – dice Spacca - lancia ufficialmente la strategia macroregionale, approvando Comunicazione, Piano d’azione e Piano di lavoro. Con questo atto e con la successiva, finale approvazione da parte del Consiglio europeo prevista il prossimo 24 ottobre, la Macroregione che abbiamo voluto con tanta determinazione sarà il riferimento di gran parte delle politiche di crescita e di sicurezza della nostra comunità nel prossimo futuro. La Commissione ha approvato anche il Piano d’azione contenente i progetti con cui sostenere concretamente la strategia. Il documento è il frutto di un intenso lavoro svolto dalla comunità adriatica e ionica, dalle città, Università, Camere di Commercio e Istituzioni territoriali che hanno trovato a Bruxelles, nel Comitato delle regioni, il luogo per dare forza al loro progetto. Il semestre di Presidenza italiana della Ue – conclude – sarà caratterizzato dall’avvio della prima strategia macroregionale che impegna gran parte del territorio nazionale”. Della Macroregione fanno parte Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-herzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, Grecia. In Italia le regioni interessate sono Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Lombardia, Trentino Alto Adige.  
   
   
UE: ADRIATICO IONICA; SERRACCHIANI, FVG SARA´ FULCRO TRA NORD E SUD  
 
Trieste, 19 giugno 2014 - "Un passaggio decisivo per l´integrazione e la crescita di un´area strategica per l´Europa". Questo il commento della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani all´approvazione, ieri da parte della Commissione europea, della strategia della Macroregione adriatico ionica con il relativo Piano d´azione e di lavoro. "Siamo particolarmente soddisfatti per questo risultato - ha affermato Serracchiani - cui il Friuli Venezia Giulia ha contribuito con il lavoro di coordinamento delle Regioni italiane sul ´pilastro 2´ relativo ai trasporti e all´energia. Assolvendo a questo compito, siamo andati incontro a una vocazione storica della nostra Regione, quale piattaforma logistica naturale e porta sui Balcani". "La Macroregione adriatico ionica fa parte di una più vasta strategia mediterranea che mira a trovare un nuovo equilibrio tra il Sud del continente e l´Europa del Nord, nel cui fulcro il Friuli Venezia Giulia può trovare un ruolo estremamente proficuo per sé, per il Paese e per l´intera area macroregionale. Questa strategia è la premessa per intercettare i flussi marittimi e - ha concluso - rilanciare l´Adriatico come ponte verso il Centro Est Europa".  
   
   
ANTIMAFIA,MARONI:REGIONE ATTREZZATA PER CONTROLLO  
 
Milano, 19 giugno 2014 - "Siamo attrezzati come Regione per svolgere bene il nostro compito di controllo nei limiti delle competenze e dei poteri che abbiamo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento davanti alla Commissione Regionale Antimafia a Palazzo Pirelli. Rimosso Chi Non Rispetta Patto Fiduciario - "Ricordo - ha detto ancora Maroni - che non abbiamo poteri d´investigazione profondi come quelli della magistratura ma dobbiamo essere in grado di scegliere le persone giuste e rimuovere immediatamente quelle che dovessero essere coinvolte in azioni di corruzione o di altro tipo, penso a comportamenti che non sono da considerare reati ma che tradiscono il mandato fiduciario di leale collaborazione e di leale comportamento verso le istituzioni che li hanno messi ad occupare quel settore; questo è il comportamento che abbiamo tenuto e che terremo, perché a prescindere dalla responsabilità penale se vengono tenuti comportamenti sleali verso la Regione queste persone vanno rimosse e vengono rimosse". Rischio Infiltrazioni Molto Alto - "Il rischio di infiltrazioni di capitali di organizzazioni criminali è particolarmente intenso qui in Lombardia - è stata la premessa del governatore lombardo - per l´enorme quantità di occasioni economiche che ci sono. Del controllo e del contrasto a questo tipo di attività si fanno carico lo Stato, il Governo e le istituzioni a questo preposte. Chiaramente - ha proseguito - il rischio di questo tipo di infiltrazioni, oltre che nelle attività private, esiste anche nel settore degli appalti pubblici e per contrastarlo e per garantire speditezza negli appalti pubblici e trasparenza, sono state varate una serie di normative che si sono poi susseguite nel tempo. Atti Di Singoli "Dalle cronache dei giornali e dagli atti in possesso delle Regione, per quanto riguarda Expo e le Infrastrutture lombarde, pensiamo - ha detto - si tratti di atti di singoli o di singoli associati tra di loro ma non di atti relativi a organizzazioni della criminalità organizzata". Da Regione Azioni Importanti Per Trasparenza Negli Appalti - "Sul tema degli appalti abbiamo fatto tanto come Regione Lombardia, sia questa giunta che quella precedente sia il consiglio regionale. Abbiamo costituito - ha ricordato Roberto Maroni - un comitato per la trasparenza negli appalti, un comitato che si aggiunge ai tanti organismi che complessivamente nella Regione si occupano di questo. Ricordo poi che in particolare su Expo c´è il gruppo investigativo interforze che io avevo costituito, quando ero ministro degli Interni, presso la Prefettura di Milano proprio per verificare che non ci fossero infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere per Expo". Inziative Specifiche Su Expo - "Abbiamo poi preso altre iniziative specifiche su Expo: lo scorso 13 gennaio in Prefettura abbiamo firmato l´approvazione del protocollo del ´piano azione Expo Milano 2015 Mafia free´, tra Ministero degli Interni, Comune di Milano, Regione Lombardia e società Expo 2015, e in questi mesi a seguito di questo protocollo abbiamo messo in campo delle azioni conseguenti. Infine- ha detto ancora - ci sono poi le normative antimafia assunte nel tempo dal Parlamento italiano, normative precise, efficaci e assolutamente in grado di contrastare il fenomeno se applicata con rigore". Avanti Con Città Della Salute E Della Ricerca - "Sulla Città della Salute e della Ricerca abbiamo fatto tutte le verifiche per capire se le contestazioni fatte a Infrastrutture Lombarde, che è la stazione appaltante, potessero indurre prudenzialmente ad azzerare la gara e a rifarla". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento, questo pomeriggio, davanti alla Commissione regionale Antimafia a Palazzo Pirelli. Fatte Verifiche, Gara Può Procedere - "Abbiamo fatto tutte le verifiche - ha proseguito - e le abbiamo fatte anche insieme al presidente dell´Autorità nazionale anti corruzione Raffaele Cantone, che ho incontrato il 4 giugno, e, a seguito di queste verifiche, abbiamo ritenuto che la gara possa procedere: è stato fatto il bando e sono state consegnate le buste che non sono state ancora aperte, la Commissione di valutazione è stata azzerata e procederemo alla nomina di una nuova Commissione, che valuterà le offerte presentate". Attendiamo Esito Di Commissioni - "I fatti di cronaca giudiziaria di questi mesi hanno acceso un focus anche su Infrastrutture Lombarde: noi, come Regione Lombardia, abbiamo costituito immediatamente una commissione d´inchiesta per i fatti contestati, che sono relativi agli anni 2008-2012; la commissione ha concluso i lavori lo scorso 15 maggio, rilasciando una relazione conclusiva - che ho inviato in copia al procuratore della Repubblica di Milano - che prevede una serie di azioni da mettere in atto da parte della Regione". Lo ha detto oggi Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, davanti alla Commissione speciale Antimafia del Consiglio regionale della Lombardia. Esito Lavori - "Alcune di queste azioni - ha proseguito - sono già state realizzate; per altre occorre aspettare l´esito del lavoro, atteso per il 30 giugno, dell´altra commissione d´inchiesta che abbiamo costituito, quella sul Sistema sanitario regionale: a quel punto avremo il quadro chiaro per mettere in atto tutte le azioni necessarie". Controlli E Trasparenza Con Riforma Socio-sanitaria - "Stiamo definendo nei dettagli - ha aggiunto Maroni - la riforma del Sistema socio-sanitario lombardo e una delle novità più importanti è la costituzione della stazione unica appaltante, che noi abbiamo individuato in Arca, che già in parte svolge queste attività, ma vogliamo affidare tutte le attività di approvvigionamento di beni e servizi a questa società, passando così dalle 49 attuali stazioni appaltanti a un solo soggetto: questo consentirà di aumentare i controlli e avere più trasparenza". "Non solo - ha proseguito -, consentirà di realizzare economie di scala nelle forniture con risparmi annui che, per stima della stessa Arca, si aggirano sui 500 milioni di euro". Consulta Per Insegnare Legalità Nelle Scuole - "Sarebbe bello costituire una sorta di ´Consulta delle Commissioni Antimafia´, per andare nelle scuole a insegnare la cultura della legalità". La proposta arriva dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, nella sua replica agli interventi dei consiglieri regionali, durante la seduta di oggi della Commissione Antimafia del Pirellone, ha dedicato un ampio capitolo alla diffusione della "distinzione fra il buono e il cattivo", soprattutto nelle nuove generazioni, rinnovando l´impegno della Regione a investire in questa direzione. Compito Istituzioni - Alla Regione e alle Istituzioni che governano il territorio, ha ricordato il presidente, "spetta il compito di diffondere la cultura della legalità. E dobbiamo farlo in collaborazione fra noi, a partire dalle altre Commissioni Antimafia, come quella del Comune di Milano e come quelle istituite in altri municipi lombardi". "Sarebbe bello - ha proposto - istituire una specie di ´Consulta delle commissioni´, per intervenire nelle scuole. Durante la mia esperienza di ministro dell´Interno ricordo che, quando andavo con il capo della Polizia o con il comandante dei Carabinieri e della Gdf fra gli studenti, a raccontare e far vedere i filmati di come erano stati arrestati Totò Riina e altri boss, ai ragazzi faceva molta impressione. Mi sono accorto che, così, facevamo passare la differenza fra il buono e il cattivo, dove ´cattivo´ è tutto quello che ha a che fare con la criminalità organizzata. Dare questo messaggio a chi è giovane, è come dargli un ´antidoto´. Il primo contrasto alle mafie, è il rifiuto all´approccio criminoso". Sì A Finanziamenti - Maroni ha quindi accolto la proposta, avanzata da alcuni rappresentanti dell´Assemblea regiorale, "a destinare maggiori risorse per l´educazione alla legalità. Abbiamo appena approvato la delibera sull´Assestamento di bilancio, che ripartisce 262 milioni in vario modo". "Io penso - ha concluso - che, da qui, qualcosa si possa prendere, perché ritengo sia un investimento dovuto e utile".  
   
   
LA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA APPROVA L´ASSESTAMENTO DI BILANCIO. 80 MILIONI PER IMPRESE, SVILUPPO E CURA DEL TERRITORIO  
 
Bologna, 19 giugno 2014 - Oltre 80 milioni di euro per imprese, sviluppo e cura del territorio. Risorse in gran parte provenienti dal contrasto all’evasione fiscale e che Regione stanzia con la manovra di assestamento del bilancio 2014, approvata dalla Giunta. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, l’Emilia-romagna ha recuperato ulteriori 25 milioni di euro, aggiuntivi rispetto a quelli già stimati nel Bilancio di previsione. “Il forte contrasto all’evasione fiscale e la riduzione delle spese dei mutui hanno permesso alla Regione di recuperare risorse importanti e di incrementare così i finanziamenti inizialmente previsti per il miglioramento di alcuni servizi di interesse generale, per il sostegno al lavoro e alle imprese e per la cura del territorio, particolarmente colpito da eventi eccezionali”, spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-romagna. Tra le voci più rilevanti, l’assestamento prevede 10 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle imprese; 7,5 milioni per la difesa del suolo e per interventi straordinari di protezione civile dopo i danni provati dall’eccezionale maltempo (alluvioni, straripamenti dei fiumi e frane). Poi ancora: risorse per sanità e servizi sociali, di cui 4,5 milioni di euro per il completamento del Polo cardiotoracico dell’Ospedale Sant’orsola di Bologna. Rilevante, inoltre, il contributo straordinario alla cultura: 700 mila euro destinati, tra l’altro, anche alle iniziative per le celebrazioni del 70esimo anniversario della Liberazione. Nello spirito del riordino istituzionale promosso dalla Regione, inoltre, sono previsti 500 mila euro straordinari in più rispetto a quelli già stanziati per favorire l’associazionismo di funzioni dei Comuni in Unione.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG, AL VIA FORMAZIONE PERSONALE AUTONOMIE  
 
Udine, 19 giugno 2014 - "Si avvia, con la prima riunione della Cabina di regia tra la Regione e le Autonomie locali, il percorso formativo del personale del comparto unico concordato con il sistema degli enti locali attraverso le rispettive rappresentanze: Anci, Upi, Uncem". Secondo l´Assessore regionale alla Funzione Pubblica, Autonomie Locali, Coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, con la seduta dell´organismo svoltasi Udine sono infatti stati definiti i primi elementi per la formazione del personale delle autonomie. Che sarà assicurata attraverso corsi specifici. Come ha ricordato Panontin, la formazione strategica del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale -"si fonda su quattro pilastri, che individuano le priorità, delineate al fine di assicurare il supporto del personale al processo di riforma del sistema delle autonomie". I temi, che dovranno essere sviluppati nel processo formativo, riguardano: le conoscenze necessarie per pervenire all´armonizzazione dei bilanci degli enti locali; la formazione finalizzata alla prossima programmazione comunitaria; la riforma delle autonomie locali, che dovrà prevedere anche la preparazione rispetto l´agenda digitale; la formazione dei formatori che dovranno istruire il personale. La Cabina di regia, presieduta dall´Assessore Panontin, è composta dai rappresentanti dell´Anci, il presidente Mario Pezzetta, dell´Upi, presente l´assessore provinciale di Trieste, Mariella Magistri De Francesco, dell´Uncem, Stefano Lucchini, e da Antonella Manca, e Gianfranco Spagnul, per la Regione. In tempi brevi, le organizzazioni degli enti locali faranno pervenire alla Regione eventuali osservazioni e suggerimenti rispetto alla definizione delle linee strategiche della formazione.  
   
   
TORINO: LA NUOVA CITTÀ METROPOLITANA SI GOVERNA ANCHE CON INNOVATIVE POLITICHE AGRICOLE E ALIMENTARI  
 
Torino, 19 giugno 2014 - Esperienze torinesi e francesi a confronto sulle politiche alimentari ed agricole, sulle tendenze del settore primario, sui nuovi stili di vita e di consumo alimentare. E’ accaduto ieri a Palazzo Cisterna, sede della Provincia di Torino. Amministratori, dirigenti e funzionari della Provincia e della Città di Torino hanno incontrato le delegazioni della ”agglomeration” di Lione, della Città di Grenoble e dell’associazione “Terres en ville”. Il confronto verteva sul ruolo che gli Enti locali possono giocare per costruire le politiche alimentari ed agricole e per valorizzare e tutelare i suoli fertili, in un’ottica che privilegia le filiere e i sistemi produttivi di prossimità, a tutto vantaggio dei produttori e dei consumatori finali. Nel suo intervento, l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Marco Balagna, ha sottolineato che “la Città Metropolitana che raccoglierà l’eredità e molte delle competenze della Provincia avrà di fronte a sé una sfida importante: quella di creare nuove sinergie tra area metropolitana ed aree rurali nella programmazione delle politiche per l’agricoltura e l’alimentazione. La sfida è politica, ma anche culturale: gli abitanti di Torino ed i Comuni della cintura devono essere adeguatamente informati sulla complessità e sulle potenzialità del settore primario ed in qualche modo ‘educati’ a preferire prodotti locali. Occorre sviluppare su larga scala alcune esperienze positive degli ultimi anni, come i farmers’ market, le nuove modalità di gestione delle mense scolastiche, i gruppi di acquisto collettivo”. Secondo Balagna “dobbiamo far passare un messaggio importante: accorciare le filiere produttive e preferire i prodotti stagionali, nella ristorazione collettiva come nel consumo domestico, ha importanti e positive ricadute sull’economia rurale locale, sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”. Il problema è che l’agricoltura non figura tra le competenze che il legislatore ha previsto per le nuove Città Metropolitane. “Occorrerà interpretare in modo estensivo le generiche competenze sullo sviluppo economico e sociale, includendovi le politiche agricole e alimentari. – ha affermato l’Assessore Balagna – Non possiamo non considerare un fatto economico e sociale la produzione, la distribuzione ed il consumo del cibo, che, non a caso, saranno al centro dell’attenzione nell’Expo 2015 a Milano. Così come non possiamo ignorare la multifunzionalità che molte aziende agricole del nostro territorio hanno conquistato negli ultimi anni in campo turistico e sociale. Senza dimenticare che la difesa del suolo agricolo fertile, perseguita dalla Provincia di Torino negli ultimi dieci anni con atti concreti come il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento, è un tema politico ed amministrativo fondamentale per il governo delle aree vaste”.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG: APPROVATA A LARGA MAGGIORANZA MANOVRA  
 
Udine, 19 giugno 2014 - E´ stata approvata a larga maggioranza dal Consiglio delle autonomie la manovra di assestamento del bilancio della Regione per il 2014. Lo schema del documento finanziario ha infatti ottenuto parere favorevole da parte di sedici dei 20 consiglieri presenti, con quattro astensioni. Così come sulle disposizioni dello stesso schema di disegno di legge, inerenti ai trasferimenti finanziari agli enti locali, il Cal ha raggiunto l´intesa, sempre a larga maggioranza, con 17 voti a favore, e tre astensioni. Come ha tenuto a ribadire l´Assessore alle Finanze, Francesco Peroni -"La manovra estiva, diversamente dal passato, va letta in stretta continuità e coerenza con la legge Finanziaria del 2014, che si occupava della spesa corrente: dedica infatti congrua attenzione agli investimenti". Tra le scelte più qualificanti adottate dalla Giunta, come ha evidenziato l´Assessore, c´è l´accompagnamento a una serie di linee di riforma: nei servizi alla salute, nel piano strategico industriale, nel turismo e nel credito. L´assestamento di bilancio per il 2014 è più consistente rispetto a quello dello scorso anno, ed è pari a 314,3 milioni di euro. Prevede l´attribuzione di un avanzo di 242,4 milioni di euro ai settori di competenza della Regione. Mentre 71,9 milioni di euro andranno alle autonomie locali. "Sulla manovra però - ha precisato Peroni - pende l´incognita della disponibilità di spazi di spesa che dovranno essere assegnati dallo Stato, con il quale la Regione ha in corso una trattativa specifica". "L´amministrazione regionale - ha aggiunto l´Assessore - punta infatti a farsi riconoscere margini di spesa coerenti con i vincoli europei, valorizzando il fatto di non essere indebitata". La manovra estiva destina 49 milioni di euro alla salute, alle politiche sociali e alla famiglia; 26 milioni all´ambiente ed energia; 13,5 al lavoro, formazione, istruzione giovani e ricerca: 4,5 a cultura, sport e solidarietà; 25,8 alle attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali; 10,2 alle infrastrutture, mobilità, lavori pubblici università;16 alla funzione pubblica e protezione civile; 3 alle attività intersettoriali e servizi generali; 24 all´aumento di capitale di Mediocredito. A tale proposito, l´aumento, già annunciato da tempo, come ha precisato l´Assessore Peroni attualizza il patrimonio di Mediocredito alle nuove regole europee sulla tutela dal rischio del credito. Cinquanta milioni di euro sono poi destinati dalla manovra estiva ai fondi di rotazione, che andranno a scadenza nei prossimi due anni: tale intervento mira a sostenere la tenuta del sistema economico provato dalla crisi. Altri 19 milioni di euro sono riservati all´edilizia ospedaliera e a quella abitativa. Mentre 1,4 milioni di euro andranno agli anticipi per l´assistenza tecnica rispetto ai programmi comunitari 2014-2020. Assistenza, che ha lo scopo di evitare che finanziamenti della Ue per il prossimo settennato di programmazione rischino di rimanere inutilizzati. Tra le voci sostenute dalla manovra, settori oggetto di revisione da parte dell´Amministrazione, come quelli della agricoltura, in particolare per quanto attiene ai consorzi di bonifica, e foreste; nonché quello produttivo, con riferimento al commercio e all´artigianato, e turistico. Particolare attenzione, come ha commentato Peroni, è posta anche alla ricerca avanzata nel mondo industriale, per individuare nuove prospettive a vantaggio del comparto. E all´edilizia, con l´istituzione di un nuovo fondo per la riqualificazione di immobili privati da destinare al sociale. Anche per l´edilizia scolastica sarà istituito un apposito finanziamento, che si affiancherà a quelli dello Stato. Mentre, sul mercato del lavoro, l´intervento più significativo sarà legato ai contratti di solidarietà, sulla scorta dell´esperienza Electrolux. Nel contesto dell´istruzione, sostegno, tra l´altro, alla ricerca scientifica, al sistema universitario, all´insegnamento della lingua friulana. A conclusione della seduta del Cal, l´Assessore Peroni ha apprezzato la -"Convergenza nettamente positiva del sistema delle autonomie sulla manovra di assestamento, che incoraggia l´Esecutivo a proseguire sul cammino intrapreso".  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG, QUASI 80 MILIONI NELLA MANOVRA ESTIVA  
 
Trieste, 19 giugno 2014 - Si tratta di oltre 72 milioni di euro distribuiti in base ai cosiddetti ´decimini´. Sono le quote di compartecipazione, spettanti agli enti locali, che derivano dal gettito fiscale della Regione, su un totale di oltre 101 milioni di euro. Mentre altri 7 milioni e 366 mila euro sono destinati dal bilancio regionale per le funzioni trasferite e per la piattaforma digitale Regione-autonomie locali. Per quanto riguarda l´assegnazione delle risorse correnti, oltre 700 mila euro andranno alle Province, quasi 6 milioni di euro ai Comuni, ai quali sono riservati altresì 20 milioni di euro previsti tra le assegnazioni straordinarie, e 121 mila euro alle Comunità montane. Per un totale di 6 milioni e 812 mila euro. Somma, alla quale, rispetto alla richiesta avanzata dal Cal, si aggiungeranno oltre 5 milioni di euro prelevata dall´importo di oltre 35 milioni di euro accantonato dalla Regione come Fondo globale per il 2015, come ha spiegato Panontin -"per poter mettere i Comuni in grado di ridurre il deficit nel prossimo esercizio, e poter abbassare le tasse ai loro cittadini". Tra le previsioni della manovra, anticipate dall´Assessore, la soppressione dell´Osservatorio della finanza locale, che sarà sostituito da un tavolo tecnico. Mentre è stato introdotto, sempre tramite lo schema di disegno di legge di assestamento, un principio di grande valenza politica. Che delinea il nostro sistema delle autonomie come un elemento unico e integrato, in grado di confrontarsi compatto, attraverso la Regione, con lo Stato. "E´ proprio questo - ha concluso Panontin - un metodo efficace per salvaguardare la specialità, e che ci consente un approccio concreto alla trattativa Stato-regione". Nel corso dei lavori dell´organismo consultivo del sistema delle autonomie, l´Assessore Panontin aveva espresso disponibilità ad accettare la richiesta di deroga rispetto alla data di scadenza fissata per gli enti locali per la presentazione del bilancio. In chiusura della seduta, il Cal ha provveduto a designare due rappresentanti delle autonomie locali in seno al Comitato tecnico-scientifico degli ecomusei: si tratta di Roberta Altin, e di Mara Cernic, vicepresidente della Provincia di Gorizia.  
   
   
COMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR MARCHE 2007/2013 - ANALISI E RISULTATI.  
 
Ancona, 19 giugno 2014 - Attivati interventi per 307 milioni di euro pari al 107,42%. Nuovi occupati e numero di brevetti raddoppiati, un forte impulso alle imprese e agli investimenti in ricerca e innovazione. In un contesto socio-economico ancora non favorevole, i dati relativi all’avanzamento dei fondi europei nella Regione Marche, in particolare del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007/2013 hanno fatto segnare un andamento positivo anche per il 2013 e confermano un efficace contributo del Programma al conseguimento degli obiettivi di Lisbona. E’ questa la sintesi di quanto è emerso nel corso del Comitato di sorveglianza del programma operativo Fesr 2007/2013 della Regione Marche che si è tenuto stamani presso l’Hotel “La Fonte” di Portonovo. Nel corso del 2013 – si legge nel Rapporto Annuale presentato dall’Autorità di gestione al Comitato – il Por Fesr Marche ha contribuito a dare un forte impulso agli investimenti per accrescere la competitività delle imprese, puntando soprattutto su ricerca e innovazione e conseguendo un incremento del numero di addetti alla Ricerca e Sviluppo di circa un punto percentuale. “Un investimento – ha sottolineato l’assessore alle Politiche comunitarie Paola Giorgi – che ha sortito i suoi effetti e che ci ha confermato le scelte strategiche della Regione. Lo sviluppo e la crescita intelligente sono infatti obiettivi prioritari anche nella nuova programmazione 2014/2020”. Secondo quanto si legge nel Rapporto, infatti, gli investimenti per la Ricerca e Sviluppo delle imprese hanno fatto registrare un incremento, evidenziando un valore positivo tutt’altro che trascurabile considerato che tale progresso si è registrato proprio negli anni in cui la crisi ha colpito più duramente il sistema imprenditoriale. Allo stesso modo è significativo il numero di brevetti, praticamente raddoppiato e l’incremento dell’utilizzo delle tecnologie Ict da parte delle imprese marchigiane, attestatosi al 32,9% degli addetti a fronte di un target previsto del 25%. Un ulteriore dato significativo è quello dell’occupazione creata che, secondo quanto emerso nei lavori del Comitato, risulta pari a 434 unità (260 uomini e 174 donne) nel periodo 2007-2013 e che fa registrare un incremento del 26% rispetto al 2012. Dal punto di vista della spesa, invece, il Programma ha fatto registrare nel corso del 2013 un’ottima performance, raggiungendo il 60,5% di spesa certificata, pari a 172,88 milioni di euro (3,6 in più di quelli richiesti dal target del 31 dicembre 2013 per evitare il disimpegno automatico delle risorse). Un incremento rilevante del 27,2% (46 milioni di euro circa) in più rispetto al 2012 e che ha fatto emergere il buon andamento del Programma nonostante il contesto di crisi generale. Dati per Asse Al 31 dicembre 2013 Asse 1 - "Innovazione ed economia della conoscenza" Impegni pari a 101,77 milioni di euro, pari al 126,8% della dotazione dell’asse Asse 2 - “Società dell’Informazione” Impegni pari a 28 milioni di euro, pari al 99,63% della dotazione dell’asse Asse 3 – “Efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili” Impegni pari a 51,2 milioni di euro, pari 125,2 % della dotazione dell’asse Asse 4 – “Accessibilità ai servizi di trasporto” Impegni pari a 47,3 milioni di euro, pari al 145,4 % della dotazione dell’asse Asse 5 – “Valorizzazione dei territori” spesa pari a 45,3 milioni di euro, pari al 93,4 % della dotazione dell’asse .  
   
   
CON IL FESR INVESTIMENTI IN TUTTO IL TERRITORIO REGIONALE, MARCHE: TRA LE AREE URBANE, WATERFRONT E SGL CARBON  
 
Ancona, 19 giugno 2014 - con il rilancio del Waterfront, e Ascoli Piceno, con l’ex Sgl Carbon, sono le due città che potranno beneficiare dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020 destinati al recupero della sostenibilità nelle aree urbane, nell’ambito degli Iti, strumenti che permetteranno investimenti in tutto il territorio regionale. Come da previsione regolamentare, si ipotizza un intervento finanziario a valere sui fondi strutturali, Fesr in particolare, di circa 20 milioni di Euro. La decisione rientra tra le previsioni del Por Marche (Programma operativo regionale) approvato dalla Regione e trasmesso all’Assemblea legislativa. “L’agenda urbana delle Marche riguarderà la prima e la quarta città delle nostra regione – spiega l’assessore alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi – Il numero di abitanti, insieme alla presenza di infrastrutture sociali ed economiche, ne fanno centri attrattori di un vasto territorio, rispondendo così ai criteri europei necessari per accedere ai finanziamenti. Criteri che richiedono la concentrazione delle risorse per massimizzare le ricadute territoriali, privilegiando le città dove si rilevano criticità localizzate e dove è stato possibile individuare, grazie anche a progettualità espresse, attraverso il confronto istituzionale, l’esistenza di strategie integrate che possono ulteriormente contribuire a raggiungere i risultati che la Ue chiede”. L’iti di Ancona si fonda sul piano di rilancio del Waterfront del porto, la principale infrastruttura portuale della regione. Gli interventi integrati ridisegneranno un’area urbana che, pur essendo stata il cuore propulsore della città, si è andata progressivamente perdendo. Le iniziative riguarderanno l’efficientemente degli edifici pubblici, la mobilità sostenibile, il recupero del patrimonio storico e architettonico. L’iti del Piceno, invece, è focalizzato sulla riqualificazione urbana dell’area ex Sgl Carbon che vede già operativo un protocollo d’intesa tra Regione, istituzioni locali e privati. Gli interventi sostenuti mirano a rafforzare la creazione del previsto polo scientifico e tecnologico con azioni di efficientamento energetico e interventi sulla mobilità. “Lo sviluppo dei due Iti – conclude la Giorgi – è comunque concepito come strumento per sviluppare modelli e pratiche che potranno essere poi replicate in altri centri urbani della regione, grazie ai fondi nazionali e a iniziative sostenute direttamente dall’Unione europea”.  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO, IL NUOVO PROGRAMMA OPERATIVO PRESENTATO QUESTA MATTINA AL COMITATO DI SORVEGLIANZA. PER IL PERIODO 2014-2020 RISORSE A DISPOSIZIONE PARI A 786 MILIONI DI EURO. NEI SETTE ANNI PRECEDENTI 2007-2013 IN EMILIA-ROMAGNA LE RISORSE SONO STATE UTILIZZATE AL 108,38%  
 
Bologna, 19 giugno 2014  – L’emilia-romagna ha approvato la propria proposta di Programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, il documento che delinea per i prossimi 7 anni la strategia di programmazione delle risorse del Fse, il fondo strutturale con cui l’Europa e le Regioni investono sulle competenze delle persone per sostenere l’occupazione e la competitività dei territori. La nuova programmazione è stata presentata oggi al Comitato di Sorveglianza, l’organismo previsto dai regolamenti comunitari con il compito di accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma operativo regionale, presieduto dall’assessore regionale Patrizio Bianchi e composto da Cinzia Masina della Direzione generale Occupazione, Affari sociali e inclusione della Commissione Europea, da Gianna Donati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale Politiche Attive e Passive del Lavoro e da Stefano Mangogna del Ministero dell´Economia e delle Finanze, Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l’Unione Europea (Igrue) e dalle rappresentanze del partenariato istituzionale e sociale. Le risorse a disposizione dell’Emilia-romagna per i prossimi sette anni ammontano a 786 milioni di euro dicui 275,2 milioni di risorse nazionali e 117,9 milioni di euro di risorse regionali. "Speriamo in una approvazione in tempi rapidi del nostro Programma operativo, per dare continuità ai nostri progetti già nel 2014 - ha detto in conferenza stampa l´assessore Patrizio Bianchi - L´emilia-romagna ha già utilizzato le risorse a sua disposizione per il periodo precedente, anche quelle aggiuntive ricevute per fare fronte alla emergenza del terremoto. Anche nel prossimo periodo punteremo soprattutto sulle competenze delle persone, perchè crediamo questa sia la leva per entrare e permanere nel mercato del lavoro". Apprezzamento per l´utilizzo delle risorse da parte dell´Emilia-romagna è stato espresso da Cinzia Masina della Commissione Europea. "Siamo rimasti colpiti per come sono state impiegate le risorse devolute dalle Regioni per i territori colpiti dal sisma - ha detto Masina - Si è ripensata la logica dell´intervento, e si è cercato di trasformare in una opportunità anche la catastrofe". Con l’obiettivo di uscire dalla crisi che ha coinvolto il Paese dal 2008 e costruire una crescita e uno sviluppo della società regionale sostenibili e fondati sui diritti di tutti i cittadini, la Regione ha delineato la propria strategia di programmazione Fse a partire dal sistema “Er Educazione Ricerca Emilia-romagna”, l’infrastruttura formativa regionale fondata su specializzazione e complementarietà, sull’integrazione dei soggetti formativi e sulla collaborazione con le imprese e sulla in sinergia di interventi e risorse per accompagnare le persone nelle transizioni tra la formazione e il lavoro e tra un lavoro e l’altro. Due gli obiettivi a cui l’infrastruttura educativa regionale risponde. Il primo è garantire a tutti i cittadini pari diritti di acquisire conoscenze e competenze ampie e innovative e di crescere e lavorare esprimendo al meglio potenzialità, intelligenza, creatività e talento. Secondo obiettivo, profondamente connesso al primo, è generare condizioni di più stretta relazione fra offerta formativa e fabbisogni di crescita e qualificazione del capitale umano. La Regione Emilia-romagna intende affrontare il periodo di programmazione 2014-2020 del Fse continuando a svolgere un ruolo di primo piano in Italia e in Europa rispetto alla gestione dei fondi comunitari e cogliendo le sfide e gli obiettivi di Europa 2020. La strategia delineata nella proposta di Programma operativo è stata elaborata attraverso un percorso di confronto tra istituzioni e di concertazione con le parti sociali, in coerenza con quanto evidenziato nel quadro di contesto e nelle linee di indirizzo per la Programmazione comunitaria 2014-2020 e con il Documento strategico regionale dell´Emilia-romagna per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020. I risultati del Por 2007-2013 Accanto alla nuova programmazione oggi al Comitato di Sorveglianza sono stati presentati i risultati ottenuti dall’Emilia-romagna nel periodo dal 2007 al 2013. Il contributo ricevuto, pari a 847 milioni di euro (di cui 40 milioni nel 2013 quale contributo di solidarietà da parte delle altre Regioni italiane per le zone colpite dal terremoto del 2012) alla data del 31 maggio 2014 è stato impegnato per il 108,38% e pagato per l’83,07%. Sempre al 31 maggio 2014 sono complessivamente quasi 32 mila i progetti approvati che coinvolgono 381 mila persone. Con i dati sopra indicati la Regione si conferma come una delle Regioni più efficienti nell’utilizzo delle risorse e nella capacità di dare risposte tempestive e qualificate alla domanda delle persone, delle imprese e dei territori. Un capace utilizzo del Fondo sociale europeo è leva fondamentale per realizzare politiche per uno sviluppo innovativo, coeso e sostenibile dei territori. Le potenzialità del Fse, anche in situazioni straordinarie, sono state dimostrate in occasione del terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012. Si è trattato di un programma di intervento complesso, risultato di un processo di confronto con le parti sociali e con le istituzioni, che si è posto l’obiettivo di costruire e trasferire conoscenze e competenze nuove e innovative per accompagnare il territorio, le persone e le imprese in un percorso di ricostruzione e ripresa e cogliere nuove sfide sociali ed economiche. Complessivamente sono oltre 25 mila le persone che hanno partecipato agli oltre 700 progetti finanziati. Programmazione 2014-2020 Nell’ambito della prossima programmazione Fse la Regione intende agire su più fronti. In primo luogo punterà a qualificare il sistema formativo regionale, nelle sue diverse componenti (istruzione, istruzione e formazione professionale, formazione terziaria non universitaria, alta formazione, formazione e formazione in apprendistato) per favorire l’inserimento, il reinserimento e una permanenza qualificata delle persone e rafforzare e innovare i percorsi formativi di raccordo tra il sistema educativo e il mondo del lavoro e tra un lavoro e l’altro – con particolare attenzioni ai tirocini. L’emergenza occupazionale sarà affrontata in modo mirato, attraverso misure complesse di intervento per il lavoro che accompagnino e supportino i processi di ristrutturazione e riposizionamento strategico di singole imprese o di comparti/filiere produttive con azioni di consolidamento delle competenze per la permanenza nel posto di lavoro e per l’eventuale ricollocazione dei lavoratori che rischiano di essere espulsi dal mercato del lavoro o che già hanno perso un’occupazione. La Regione intende inoltre sostenere gli interventi complessi per corrispondere ai fabbisogni di competenze necessari all’innovazione e alla qualificazione della base produttiva, oltre che riorganizzare i centri per l´impiego in servizi in rete per il lavoro per le persone e per le imprese, accessibili anche attraverso le tecnologie digitali, per qualificarne l’offerta e razionalizzarne il disegno unitario. Un altro obiettivo è quello di aprire il sistema educativo e formativo ad una dimensione internazionale, mentre per quanto riguarda l’inclusione sociale delle persone in condizione di svantaggio, si darà razionalità e unitarietà agli interventi, per contrastare la marginalità e l’esclusione sociale. Principi orizzontali a tutta la programmazione saranno lo sviluppo sostenibile, le pari opportunità e la non discriminazione, la parità tra uomini e donne.  
   
   
PGT VARENNA, INEFFICACE SE CONTRO NORME REGIONALI  
 
Milano, 19 giugno 2014 - "La Pubblicazione sul Bollettino regionale del Pgt (Piano di governo del territorio) di Varenna è un atto dovuto una volta che dal Comune sono pervenuti tutti i documenti relativi alla pianificazione urbanistica. Ciò non toglie che se, approvando il Pgt stesso il Comune ha mantenuto degli elementi in contrasto con il Piano territoriale regionale, ignorando anche solo in parte le nostre prescrizioni, queste parti del Pgt stesso risulteranno inefficaci. In casi analoghi a questo, anche recenti, la Giunta regionale ha deciso di ricorrere al Tar. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, commenta così la notizia apparsa su alcuni organi di stampa della provincia di Lecco e relativa al Pgt del Comune di Varenna. Verifica Contenuti Provvedimento - "In questo momento - prosegue Viviana Beccalossi - gli uffici regionali stanno verificando attentamente il contenuto del provvedimento. Questa verifica è fondamentale per appurare il reale non accoglimento dei nostri suggerimenti. Solo in seguito a questa verifica Regione Lombardia metterà in atto tutti i provvedimenti necessari a privare di efficacia il Piano, così come esplicitamente previsto dalla Legge regionale 12". Norma Regionale Unico Riferimento - "Ricordo al consigliere regionale Raffaele Straniero - conclude Viviana Beccalossi - che rispondendo in Consiglio Regionale sul tema, avevo citato proprio la normativa regionale come unico e insindacabile punto di riferimento per assicurare l´efficacia o meno del Pgt. Non serve, quindi ´sistemare la questione´: una frase che mi è stata attribuita e che certo non fa parte del mio modo di agire, anche perché basta far rispettare la legge regionale per invalidare le parti del Pgt di Varenna eventualmente contrastanti con il parere espresso dai nostri uffici".  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA REGIONALE HA CHIESTO AL GOVERNO LA CONVOCAZIONE URGENTE DELLA “CABINA DI REGIA”  
 
Potenza, 19 giugno 2014 - La Giunta regionale si è riunita d’urgenza, il 17 giugno, presieduta dalla Presidente f.F. Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Nel corso della riunione che segue l’avvenuto pagamento di ieri delle spettanze in favore dei lavoratori forestali, è stato sottolineato che anche per l’annualità 2014 la Giunta regionale è costretta ad evidenziare le notevoli difficoltà connesse al rispetto del patto di stabilità che, in quanto tale, impedisce l’erogazione di risorse finanziarie disponibili da poter immediatamente immettere nel circuito economico della Calabria. La Giunta ha ribadito che l’intenzione è quella di voler rispettare il Patto di stabilità, così come è avvenuto negli anni passati con ilPresidente Scopelliti, ma che è altrettanto giusto riconoscere che il mantenimento di tale indispensabile vincolo comporta sacrifici che andranno inevitabilmente a gravare sulle fasce più deboli, rendendo ancora più fragile un tessuto economico e sociale fin troppo martirizzato. Infatti, è stato ricordato che in Calabria esistono storiche emergenze sociali ben note alla politica ed alle istituzioni che si sono susseguite nel corso degli anni e che, in maniera cronica, incidono pesantemente sullo sviluppo economico e culturale di questa Terra, lesinando legittimamente risorse ingenti. E’ opportuno – è stato detto - che i settori della forestazione, dei trasporti, dei servizi sociali e socio-sanitari, nonché dell’urbanistica per quanto riguarda la ristrutturazione dei centri storici, individuati da questa Giunta regionale come le criticità prioritarie di maggiore impatto economico, siano necessariamente posti nella condizione di poter corrispondere mensilità ai lavoratori e somme alle imprese che hanno erogato, ormai da considerevole tempo, servizi e prestazioni, indispensabili per allentare quelle tensioni sociali che quotidianamente assumono contorni sempre più gravi. Ai Dipartimenti regionali di competenza è stato disposto di individuare, celermente, il fabbisogno economico necessario per fronteggiare le emergenze principali ed assolutamente inderogabili. Alla luce di quanto esposto, quindi, la Giunta ha chiestoufficialmente “al Governo Nazionale un concreto coinvolgimento, attraverso l’immediata convocazione della “Cabina di Regia”, appositamente istituita per affrontare questo genere di emergenze. Un apposito tavolo di discussione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, affinché si possa valutare la possibilità di consentire specifica deroga al patto di stabilità, verso la risoluzione delle sole criticità individuate e condivise, ribadendo però, con estrema determinazione, che i limiti di legge previsti sono sempre stati da questa Giunta osservati scrupolosamente. E’ d’obbligo, infine, rivolgere alle forze politiche, alle rappresentanze sindacali ed agli imprenditori di questa regione, un appello affinché valutino quando detto e, ci auguriamo, decidano di condividere e sostenere questa richiesta, con forza e decisione, in ogni sede opportuna, per il bene comune di tutti i calabresi”.  
   
   
SERVITÙ MILITARI, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNAPIGLIARU A ROMA A NOME DI TUTTO IL CONSIGLIO REGIONALE  
 
Cagliari, 19 Giugno 2014 - Il Consiglio regionale ha dato mandato al Presidente della Regione Francesco Pigliaru, di portare, mercoledì 18, a Roma, al tavolo della seconda Conferenza Nazionale sulle Servitù militari, una posizione della Sardegna forte, unitaria e condivisa. Il 17 giugno, a conclusione dei lavori dell’aula, è stato infatti approvato un Ordine del giorno sulle dichiarazioni del Presidente in relazione alle servitù militari dopo l’audizione in Iv Commissione Difesa della Camera dei Deputati, a conclusione della discussione. Nell’odg, che ha come primo firmatario Pietro Cocco e porta la firma di altri 12 consiglieri tra maggioranza e opposizione, si fa il punto sulla situazione attuale delle servitù nell’isola, ribadendo il rispetto per il ruolo delle forze armate e nello stesso tempo prendendo atto della necessità di un riequilibrio. Come indicato dal voto del Consiglio, Francesco Pigliaru proseguirà l’azione politica con il Governo volta al riequilibrio del gravame militare sul territorio sardo. L’odg approvato impegna il Presidente della Regione a proseguire quindi le interlocuzioni con il Governo, a partire dai lavori della seconda Conferenza Nazionale, per arrivare alla stipula di un’Intesa i cui contenuti dovranno essere preliminarmente illustrati al Consiglio Regionale. Cuore dell’accordo sarà sancire l’impegno del Governo appunto verso un riequilibrio del gravame militare, attraverso la previsione di una progressiva diminuzione delle aree soggette a vincoli, la dismissione di alcuni poligoni e la riconversione di altri.. Punti fondamentali saranno inoltre l’istituzione di osservatori permanenti per il monitoraggio ambientale in ciascun poligono militare e l’avvio di una valutazione indipendente, secondo standard internazionali, degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori. Si dovrà prevedere, in più, l’avvio di un tavolo tecnico finalizzato alla ridefinizione del sistema dei contributi ai Comuni maggiormente oberati da servitù militari. L’intesa dovrà poi stabilire la destinazione, nell’ambito dei processi di riconversione delle attività svolte nei poligoni, di una quota degli investimenti statali in ricerca e innovazione anche in una prospettiva “dual use”, in misura proporzionale al gravame militare, al fine di avviare processi di sviluppo e di incremento dell’occupazione e delle competenze nei territori. Tra i contenuti, infine, la sospensione delle esercitazioni militari nel periodo estivo a partire dal primo giugno al 30 settembre.  
   
   
OCCUPAZIONE, LAVORO, IMPRESA – LA GIUNTA DELLE MARCHE HA APPROVATO I PROGRAMMI ANNUALI 2014.  
 
 Ancona, 19 giugno 2014 - Oltre 5,6 milioni di euro per sostenere il lavoro di qualità, l’occupazione e le imprese. Sono le risorse messe in campo dalla Giunta per l’attuazione annuale delle leggi regionali 2/2005 e 20/2003, rispettivamente dedicate al settore lavoro e a quello produttivo. In particolare circa 2,6 milioni andranno a finanziarie misure nel primo e circa 3 milioni saranno investiti nel secondo. “La predisposizione integrata di due strumenti programmatici relativi a due fattori complementari come il lavoro e l’impresa, non può che essere la via da seguire”, osserva Sara Giannini, assessore alle Attività produttive, “oltre che mettere in stretta connessione le risorse disponibili, aumentandone l’impatto – seguita Giannini - semplifichiamo molto l’iter di approvazione e gestione dei bandi che ai programmi daranno concretezza. Guardiamo con particolare attenzione alle piccole imprese, specie artigiane, sostenendone la vocazione produttiva tradizionale e facilitandone l’accesso al credito”. “La tenuta occupazionale – commenta l’assessore al Lavoro, Marco Lucchetti – nell’attuale contesto è la sfida più grande che fronteggiamo. Per questo le politiche attive che realizziamo sostengono la nascita di nuove imprese, specie in settori innovativi, la formazione professionale in aderenza alle dinamiche della domanda proveniente dalle imprese, la sicurezza sul lavoro e del lavoro, contrastando il precariato e favorendo l’inclusione sociale. Particolare attenzione poniamo poi al rilancio dei servizi all’impiego così come alle politiche per i giovani, che sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto della crisi pluriennale che colpisce il paese”. Nello specifico il programma annuale per la qualità del lavoro e l’occupazione prevede azioni dirette a favorire lo sviluppo del sistema produttivo e la nascita di nuove imprese, anche in ambiti tecnologici e settori innovativi, favorendo la cultura dell’imprenditorialità e il ricambio generazionale. Spazio, poi, alla qualità e sicurezza del lavoro, alla crescita occupazionale, anche attraverso misure anticrisi. Uno specifico obiettivo è, inoltre, dedicato alla riorganizzazione dei servizi per l’impiego, mentre un accento specifico è posto sui servizi formativi ed educativi, con riguardo particolare alla domanda proveniente dalle imprese e ai fabbisogni emergenti dal mercato. Le disposizioni annuali della legge 20/2003, intervengono invece con misure e contributi diretti alle imprese dell’artigianato artistico e di qualità, con agevolazioni finalizzate a favorire i consorzi tra imprese e con il sostegno all’accesso al credito mediante la garanzia collettiva dei fidi, con particolare riguardo alle start up. I provvedimenti seguono la condivisione avvenuta nell’ambito del Comitato di concertazione per la politica industriale e artigiana, della Commissione Regionale Lavoro, di cui fanno parte tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, e l’acquisizione del preventivo parere della competente Commissione consiliare. A breve l’emanazione dei singoli bandi, che renderanno operativi i programmi approvati.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: UMBRIA VIRTUOSA, MA ATTENDE LE RISORSE NAZIONALI PER IL 2014  
 
 Perugia, 19 giugno 2014 – "La Regione Umbria, grazie alla propria procedura di autorizzazione per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, è tra le pochissime Regioni che è riuscita a completare le attività relative al 2013 e a consentire i conseguenti pagamenti ai lavoratori coinvolti. Ma ancora attendiamo le risorse nazionali per il 2014". È quanto afferma l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi. "Il circuito è complesso - ricorda - in quanto sono tre gli attori istituzionali coinvolti: il Ministero del Lavoro che mette a disposizione le risorse, che comunque non transitano direttamente nel bilancio regionale, la Regione che procede alle autorizzazioni sulla base delle risorse assegnate, l´Inps che materialmente eroga le indennità". "La Regione Umbria - prosegue Riommi - non può quindi che procedere alle autorizzazioni sulla base delle risorse assegnate a livello nazionale a tutte le Regioni. Purtroppo, ad oggi, per il 2014 ad una prima assegnazione del Ministero del Lavoro dello scorso gennaio, grazie alla quale sono state chiuse le autorizzazioni per il 2013 ed avviate quelle relative all´anno corrente, non ne sono seguite altre. Infatti, le uniche risorse messe a disposizione negli ultimi mesi sono state destinate dal Ministero alle Regioni in ritardo che, ricordo ancora, non includono l´Umbria, per chiudere il 2013". "Siamo quindi in una condizione paradossale – sottolinea - in cui una Regione virtuosa, che lo scorso anno con previsioni corrette e controllo della spesa quotidiano è riuscita a garantire l´integrale copertura delle esigenze, non ha visto assegnate dal Ministero le dovute risorse per garantire la copertura delle necessità finanziarie per l´anno in corso". "La struttura tecnica – rileva - ha già espletato la gran parte delle verifiche istruttorie relative all´anno in corso, prosegue in tale attività e risponde quotidianamente alle istanze dei lavoratori in cassa integrazione, ma senza i decreti del Ministero di assegnazione delle risorse è impossibilitata a procedere alle autorizzazioni materiali, che consentirebbero ad Inps di procedere ai pagamenti del 2014". Le richieste relative al 2014 finora pervenute sono 5.693, delle quali 548 autorizzate con la prima assegnazione di risorse del gennaio scorso e 3618 istruite e pronte per essere autorizzate. "Confidiamo – conclude l´assessore Riommi – in una risposta tempestiva agli impegni già assunti da parte del Ministero del Lavoro rispetto alle ripetute istanze delle Regioni, che possa rappresentare una adeguata soluzione alle situazioni di tensione e di sofferenza che gli uffici regionali ogni giorno raccolgono".  
   
   
FVG: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA PROROGATI AL 30 SETTEMBRE  
 
 Trieste, 19 giugno 2014 - Al Tavolo regionale di Concertazione, riunitosi Ieri a Trieste, è stato firmato l´accordo che proroga l´utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga sul territorio del Friuli Venezia Giulia fino al 30 settembre 2014. L´intesa tra le parti sociali garantirà la continuità a questo importante strumento, che permette ai lavoratori e alle imprese di gestire meglio l´attuale difficile congiuntura economica. "Un´intesa positiva - ha commentato l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti - poiché consente di continuare a sostenere una parte importante delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra regione in attesa delle decisioni del Governo in merito all´ulteriore utilizzo degli ammortizzatori in deroga". Gli ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga) sono stati utilizzati nel primo semestre del 2014 in Friuli Venezia Giulia in base a un regime transitorio in attesa dell´emanazione da parte del Governo dei criteri comuni valevoli su tutto il territorio nazionale. All´incontro è stato sottolineato che qualora nel testo definitivo dei criteri comuni nazionali dovessero risultare condizioni di maggior favore in merito all´utilizzo degli ammortizzatori in deroga, esse saranno immediatamente recepite nell´intesa regionale. L´assessore Panariti ha valutato come "molto positivo" il fatto che l´Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia sia riuscita ("una delle poche in Italia") ad iniziare l´autorizzazione dei trattamenti relativi al 2014; infatti, sono stati già emanati 225 decreti di Cig in deroga relativi al primo trimestre del 2014. All´ordine del giorno del Tavolo c´era inoltre la richiesta di Cig in deroga da parte dell´impresa edile della provincia di Udine, in difficoltà a seguito della grave crisi che ha colpito l´intero settore delle costruzioni, con particolare riferimento alla drastica riduzione degli appalti della committenza privata. Con l´espressione favorevole del Tavolo di concertazione consente di accompagnare l´impresa all´utilizzo di ulteriori 12 mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria. "Una soluzione positiva - ha commentato l´assessore Panariti - che consente di garantire continuità al sostegno al reddito dei lavoratori, nella speranza che i timidi segnali di ripresa, che si iniziano a vedere, possano servire all´azienda per riposizionarsi sul mercato".  
   
   
IMMIGRAZIONE, MARONI: GOVERNO CONCORDI PIANO CON REGIONI  
 
Milano, 19 giugno 2014 - "Quando ero ministro degli Interni io avevo chiamato le Regioni e, con le Regioni, avevo concordato un piano per ripartire i profughi, cosa che questo Governo non ha fatto, perché prende i clandestini, li mette sui treni e li spedisce nelle regioni, pretendendo che si occupino di loro senza sapere chi arriva, quando arrivano, se arrivano, come arrivano. Questa è la differenza di metodo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti al termine del suo intervento davanti alla Commissione Regionale Antimafia a Palazzo Pirelli. Governo Ha Fatto Saltare Tavolo Con Lombardia E Conferenza - "Forse il presidente della Camera Laura Boldrini non se lo ricorda bene - ha proseguito il presidente -, ma io avevo chiamato tutti i presidenti delle Regioni e avevo fatto l´accordo con loro e sono disponibile a questo. Ieri, peraltro, sull´argomento doveva esserci un tavolo tra il Governo e la Regione Lombardia e il Governo ha fatto saltare il tavolo; domani era in programma sempre su questo la Conferenza unificata e la Conferenza è stata fatta saltare". "Ora, - ha concluso Maroni - se il metodo è che il Governo prende e manda in giro le persone e le Regioni devono intervenire allora dico ´no grazie´. Ma non è questo che avevo fatto io, non sono io ad aver cambiato idea, è questo Governo che ha cambiato metodo".  
   
   
SARDEGNA, PROGETTO FEI: EVENTO FINALE GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2014  
 
Cagliari, 19 Giugno 2014 - Oggi a partire dalla ore 9.30 a Cagliari, presso la Sala conferenze del Piccolo Auditorium Comunale in piazza Dettori 8, è in programma la giornata conclusiva del progetto Icod – Insieme Contro ogni Discriminazione, co-finanziato dal Fondo Europeo per Integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei) nell’ambito dell’azione "Rete Nazionale Antidiscriminazioni", e realizzato dalla Presidenza della Regione Sardegna in partenariato con la Provincia di Cagliari, il Comune di Oristano, l’Asl 8 di Cagliari, l’organizzazione non governativa Soleterre-strategie di pace Onlus, l’Unicef, la Fondazione Caritas San Saturnino Onlus, l’Università degli studi di Milano - Bicocca e l’Osservatorio sui media Cares di Pavia. L’incontro, che vedrà la partecipazione degli Assessori regionali alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino, e al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, Virginia Mura, del direttore dell’Area Advocacy nazionale e internazionale Unicef Italia, Ferruccio Cortesi, e di Marco Zurru, docente di Sociologia economica della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, oltre che la presenza di tutti i partner sardi e nazionali coinvolti, costituisce un momento pubblico di presentazione dei risultati raggiunti e l’occasione per una riflessione condivisa con le istituzioni e gli attori che operano con gli stranieri sul territorio. Alla presentazione del progetto Icod, di cui sarà distribuito ai presenti una breve pubblicazione del rapporto di sintesi, seguirà poi alle ore 12.00 una tavola rotonda dal titolo "Le nuove sfide del territorio contro discriminazione e xenofobia", moderata dal giornalista de L’unione Sarda Giuseppe Deiana, per un confronto tra i principali soggetti promotori di attività e servizi dedicati agli stranieri, finalizzata a porre in essere una discussione congiunta sulle nuove sfide di integrazione e coesione sociale che la Regione e le amministrazioni locali devono affrontare per contrastare il nascere di fenomeni discriminatori e razzisti. Il progetto, strutturato in due parti, ha visto una prima fase dedicata alla rilevazione, sulla base di indicatori statistici e rilevazioni quantitative, della percezione della presenza straniera nella popolazione sarda, con specifico riferimento alle provincie di Cagliari e Oristano, e una seconda fase che ha visto lo svolgimento di otto laboratori di co-progettazione, guidati di volta in volta dai partner, sul tema dell’accesso ai servizi della popolazione straniera, con il contributo dei soggetti pubblici e privati e delle associazioni rappresentative delle comunità di immigrati, lasciando emergere le criticità riportate dagli utenti, per raccogliere poi proposte attive e migliorative di intervento, ciascuno nella propria sfera di competenza (sanità, infanzia, prima accoglienza, assistenza giuridica), al fine anche di favorire la creazione di un sistema di rete territoriale integrato capace di lavorare in sinergia e in concreto sulle pratiche attive in materia di contrasto alla discriminazione. Significativo anche il lavoro di monitoraggio sistematico condotto nell’arco di un semestre, tutt’ora in corso fino al 30 giugno prossimo, a cura dell’Osservatorio di Pavia Media Research, sulle maggiori testate giornalistiche a diffusione regionale, sia carta stampata che televisive, per verificare misura e modalità con cui le tematiche legate all’immigrazione vengono affrontate, nonché i profili di rappresentazione dello straniero che da esse emergono, al fine di comprendere come i media possano influenzare in positivo o negativo la percezione degli immigrati nell’opinione pubblica e l’eventuale creazione di un’immagine stereotipata. Durante il mese di giugno, infine, è in corso la realizzazione di alcuni incontri aperti nella altre province della Sardegna non direttamente coinvolte nel progetto, il cui scopo è non solo quello di informare gli operatori e i funzionari che lavorano in quei territori dei risultati conseguiti, ma anche di avviare con gli stessi un confronto finalizzato all’individuazione di possibili collaborazioni future, inclusa l’eventuale estensione dell’idea progettuale agli altri territoriali provinciali sardi.