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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2014
PRIMO INVITO ECSEL PER AZIONI DI RICERCA E INNOVAZIONE  
 

Bruxelles, 15 luglio 2014 - La Commissione europea ha pubblicato il suo primo invito Ecsel per azioni di ricerca e innovazione. Questo nuovo invito rientra nel pilastro specifico "Leadership industriale" di Orizzonte 2020. Ecsel è un partenariato tra il settore pubblico e quello privato per far avanzare lo stato dell´arte dei componenti e dei sistemi elettronici. Si tratta del primo di due inviti Ecsel concomitanti nel 2014 riguardanti le azioni di ricerca e innovazione. L´invito comprende nove argomenti, ognuno diviso in sotto-capitoli. Ai candidati saranno assegnati finanziamenti per applicazioni nel campo della mobilità intelligente, la società, l´energia, la salute e il settore manifatturiero nonché le tecnologie di lavorazione e design, i sistemi ciberfisici e l´integrazione dei sistemi intelligenti. Attraverso i partenariati Ecsel, la Commissione europea si propone di migliorare la capacità, rafforzare la competitività e far fronte alle sfide ambientali e sociali. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/desktop/
en/opportunities/h2020/topics/8050-ecsel-01-2014.html

 

 
   
   
INERNET DELLE COSE, AGENDA DIGITALE E BANDI PER L’INNOVAZIONE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DEL TERZO APERI-NETWORK DI SMAU E REGIONE LOMBARDIA  
 

Milano, 15 luglio 2014 - Terzo e ultimo appuntamento estivo, martedì 15 luglio alle ore 19 presso la Sala Pirelli di Palazzo Pirelli di Milano con gli Aperi-network di Smau e Regione Lombardia: un’occasione per favorire l’incontro tra le imprese del territorio operanti in ambito digital e l’intero ecosistema di riferimento - startup, vendor Ict, pubblica amministrazione locale – e per condividere e affinare gli strumenti di supporto alla digitalizzazione delle imprese e Pal (Bandi, Voucher per l’innovazione, ecc.). Ospiti della serata saranno Zoe Romano di Officine Arduino e Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa di Intel che, moderati da Federico Pedrocchi di Radio24, discuteranno degli sviluppi attuali e futuri dell’Internet delle Cose grazie al contributo di due testimonianze d’eccezione in questo campo. L’evento sarà inoltre l’occasione per discutere dello stato di attuazione dell’Agenda Digitale, attraverso il contributo di Oscar Sovani, Responsabile della Struttura attuazione delle Agende regionali di semplificazione e digitalizzazione di Regione Lombardia, oltre che per fare il punto sui bandi, finanziamenti e voucher ancora aperti a supporto delle imprese del settore “digital” e delle startup. Infatti come anticipa Oscar Sovani: “ Il prossimo Aperi-network toccherà un tema strategico per Regione Lombardia, infatti, coerente con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020, la nuova Agenda Digitale lombarda punterà, in stretta sinergia con la strategia regionale di specializzazione intelligente (smart specialisation strategy), ad indirizzare e sostenere al meglio la crescita digitale del territorio lombardo, a partire dai settori a più forte specializzazione, tra cui sicuramente quello manifatturiero. Nuovi paradigmi come l’Internet delle Cose (Iot) e nuovi modelli produttivi che si stanno diffondendo attraverso i fablabs possono dare una svolta a questo settore. Il compito di Regione, è quello di stimolare e sviluppare nuove opportunità economiche e di business derivanti da questi nuovi paradigmi. Ritengo quindi fondamentale per una piena attuazione dell’Agenda Digitale il coinvolgimento e il confronto con il mondo delle imprese del settore digital e di tutti gli operatori della filiera dell’Ict per permettere ai servizi offerti dalla Pa di evolvere ed intercettare le nuove aspettative delle imprese del territorio e dei suoi cittadini.“ Nell’ambito dell’evento si terrà uno speed pitching, realizzato in collaborazione con Emil Abirascid di Startupbusiness, in cui le imprese del digital potranno conoscere le idee di business, pronte per il mercato, presentate in 90 secondi dalle startup provenienti da tutta Italia e scoprire come, proprio le neo-imprese digitali, possono rappresentare il motore per accelerare l’innovazione della propria impresa. Per dare qualche anticipazione sulle startup che si racconteranno nello speed pitching, sarà presente una startup che, sfruttando le tecnologie dei big data e del semantic web, si occupa di aggregare diverse sorgenti di dati open e proprietarie; un’azienda che dal 2011 h deciso di focalizzare la propria attività sull’Iot, diventando fornitore di tecnologie abilitanti (nello specifico una piattaforma completa per la realizzazione di applicazioni Iot e una piattaforma molto evoluta per il testing funzionale, il testing di conformità e l’analisi delle performance di applicazioni distribuite anche molto complesse), sia come fornitore di specifiche soluzioni. Presente inoltre una startup che progetta e sviluppa dispositivi elettronici dotati di sensori e sistemi di telecomunicazione per applicazioni in ambito salute, sicurezza e benessere, a supporto dell’attività quotidiana delle persone; una startup che sviluppa applicazioni di intelligenza artificiale, la startup modenese che ha brevettato il “braccialetto magico” in grado di dialogare con i dispositivi intelligenti del nostro appartamento e una startup che ha ideato un’applicazione per la localizzazione real time dei veicoli. E ancora, tra le presentazioni di domani vi sarà un’azienda che realizza, tra le altre cose, reti di sensori che possono essere utilizzati per effettuare il monitoraggio dei parametri relativi a energia, ambiente e funzionamento di apparecchiature industriali e civili in genere, un’applicazione di smart parking system, un’azienda che si occupa di business intelligence, logistica ed Erp e, infine, una startup che realizza sistemi per il monitoraggio, controllo e tele gestione di impianti domestici e industriali. Ecco di seguito il programma dell’evento: Ore 19.00 - Introduzione e benvenuto. Ore 19.10 - Speed pitching startup con Emil Abirascid di Startupbusiness. Ore 19.30 - Tavola rotonda moderata da Chiara Albicocco di Radio24. Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa di Intel Oscar Sovani, Responsabile della Struttura attuazione delle Agende regionali di semplificazione e digitalizzazione di Regione Lombardia. Ore 19.50 - Inizio aperitivo networking. Ore 20.30 - Fine evento. Http://www.smappo.com/event/53ba4baaabfca_internet-delle-cose-agenda-digitale-e-bandi-per-l-innovazione.html

 

 
   
   
ROBOT PER LA SERIGRAFIA  
 
Firenze 15 luglio 2014 – Si chiama "Galileo wedding machine" ed è l´unico robot al mondo capace di automatizzare il processo della serigrafia, rendendolo più veloce e preciso. A realizzare il prototipo è l´azienda Esanastri, leader nel campo della serigrafia industriale, pubblicitaria e tessile, che ha messo a punto una macchina che permette l´automazione del processo di serigrafia in collaborazione con l´sitituto di biorobotica della Scuola di Sant´anna di Pisa. La presentazione ufficiale è avvenuta ieri a Calcinaia. "Sono felice di salutare la realizzazione di questo progetto - ha detto l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – perchè è un esempio tangibile di una Toscana che innova, muovendosi sempre più veloce nel campo delle tecnologie avanzate, una Toscana che ha voglia di scommettere sulla ripresa. All´iniziativa organizzata insieme a Smau alla Fortezza di Firenze, abbiamo toccato con mano la presenza di tante aziende dinamiche. Esanastri è fra queste. Credo non possa esserci migliore veicolo di promozione dei nuovi bandi per l´innovazione delle imprese, che stiamo presentando in giro per la Toscana e che saranno pubblicati nei prossimi giorni. Si tratta di una importante opportunità, accessibile alle aziende di tutti i settori, anche piccole e molto piccole. Grazie alle novità nel meccanismo di acccesso dei bandi, le imprese vedranno premiate le idee e la voglia di investire per realizzarle". Il progetto che portato alla realizzazione di "Galileo" è stato cofinanziato dalla Regione grazie al bando unico per Ricerca e Sviluppo del 2008, per un investimento complessivo ammesso a finanziamento di oltre 700 mila euro, mentre il contributo pubblico concesso è oltre 347 mila euro. Una volta a regime, la nuova tecnologia permetterà all´azienda di essere più competitiva e cimentarsi con nuovi settori di mercato, aumentando produttività, fatturato e occupazione.  
   
   
TOSCANA: LA PA CHE SI FORMA E SI INNOVA GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Firenze 15 luglio 2014 - La tecnologia può semplificare la vita e ridurre il peso della burocrazia. Occorre però sapere cosa si può fare on line per sfruttare appieno le opportunità della rivoluzione digitale e diffondere a rete le buone pratiche perché, conosciuti gli strumenti a disposizione, li si possa utilizzare anche in ambiti contigui. Facendo squadra tra pubblico e privato. Nasce da qui il progetto "Formarsi", finanziato dalla Regione con risorse europee e realizzato da un raggruppamento temporaneo d´impresa formato dall´Anci, l´associazione dei comuni toscani, e Td Group come partner tecnico. Il progetto è stato presentato l’ 11 luglio a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. In tredici mesi, da maggio dell´anno scorso, sono stati organizzati 138 corsi ed altri ne sono in programma per l´autunno: oltre 1800 sono stati i partecipanti tra i liberi professionisti, lavoratori autonomi e soci di cooperative, più di mille i dipendenti pubblici e un altro migliaio sono attesi nei prossimi mesi. "L´innovazione della Pubblica amministrazione oggi non può prescindere dalle nuove tecnologie – sottolinea l´assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli -. Ne sono convinto. Ma l´innovazione, è giusto ricordarlo, si fa anche con la formazione. Due partite che vanno di pari passo, con un obiettivo comune: aumentare l´accessibilità ai sistemi di e-government e facilitare le relazioni tra pubblica amministrazione, liberi professionisti e imprese. Su questo fronte la Regione Toscana sta lavorando a più progetti". La Regione infatti dispone di una piattaforma informatica utilizzata anche dai Comuni e i corsi sono serviti per formare gli operatori, dipendenti pubblici ma anche privati, al loro migliore utilizzo. "L´innovazione - aggiunge l´assessore - non si fa con una cosa sola e non solo a parole, ma con fatti concreti. La struttura informatica è uno dei settori su cui investire e da ottimizzare, facendone un sistema regionale e non solo della Regione. Dobbiamo fare quello che hanno fatto o dovrebbero fare le medie imprese: investire sulle infrastrutture tecnologiche e farlo in modo serio, aggregato e non polverizzato". "Il personale della pubblica amministrazione è chiamato sempre più a sapersi fare interprete del cambiamento – sottolinea Sabrina Sergio Gori, assessore di San Marcello Pistoiese e alla guida di Anci Toscana in attesa delle elezioni del nuovo presidente -. Per questo occorre una crescente qualificazione ed aggiornamento su materie che toccano più settori. L´invito che rivolgiamo ai Comuni e in particolare ai nuovi amministratori e al mondo dei dipendenti pubblici è quello di cogliere l´opportunità offerta: con percorsi di formazione di eccellenza e totalmente gratuiti, in una fase in cui peraltro si fa sempre più difficile per gli enti reperire risorse da destinare alla formazione". Dalla cancelleria telematica dei tribunali alle biblioteche - Scorrendo l´elenco dei 138 corsi organizzati in poco più di un anno e ricordati da Valterio Castelli per la Td Group si spazia da lezioni per la tenuta degli archivi digitali on line (che consentono tra l´altro di risparmiare carta e spazio) a corsi per bibliotecari e su come promuovere le biblioteche e farle vivere nella dimensione digitale, ma anche lezioni su come si possono raccogliere fondi per le istituzioni culturali, corsi su come dialogare, attraverso web e servizi digitali, con la pubblica amministrazione e poi ancora corsi per avvocati sull´uso della cancelleria telematica nei tribunali Le lezioni si sono svolte in parte in aula, su tutto il territorio regionale, ma anche utilizzando il web dove consultare e scaricare il materiale didattico . Accanto ai corsi in aula sono stati inoltre realizzati corsi on line, attraverso il portale Trio della Regione Toscana, da utilizzare come una sorta di ´cassetta degli attrezzi´ con i contenuti di base dei temi affrontati. Sul progetto Formarsi complessivamente sono stati investiti 490 mila euro, tra risorse europee e quota di finanziamento regionale, e il 40 per cento delle attività è già stato completato. Le iniziative messe in campo hanno visto il coinvolgimento dell´ordine degli avvocati, i collegi provinciali dei geometri, i Paas (ovvero la rete regionale per abbattere il digital divide: punti di accesso assistiti con postazioni per navigare in internet), la Soprintendenza archivistica e le Reti documentarie. Informazioni sui corsi sul sito www.Progettoformarsi.it    
   
   
SEI MILIONI DELLA REGIONE UMBRIA PER BANDA LARGA E WIFI A PERUGIA.  
 
Perugia, 15 luglio 2014 - "Entro pochi mesi il capoluogo regionale sarà dotato di un moderno sistema di connettività a disposizione della Pubblica Amministrazione e degli operatori di telecomunicazione che potranno usufruirne per ampliare e potenziare le proprie reti, a beneficio di cittadini e imprese", lo afferma in una nota l´assessore regionale alle infrastrutture telematiche e digitali Stefano Vinti. "La nuova Amministrazione Comunale di Perugia, ha più volte sottolineato la necessità di dotare la città delle più moderne infrastrutture tecnologiche, a partire dalla "Banda Larga". Propositi senz´altro condivisibili, dichiara Vinti, ma che danno l´idea che il capoluogo di Regione, in questi anni, non sia stato oggetto di progetti ed interventi tesi a potenziarlo delle più avanzate tecnologie, in grado di supportare la Pubblica Amministrazione, l´economia e i cittadini nelle loro attività quotidiane. La Regione dell´Umbria ed il Comune di Perugia, hanno, al contrario, programmato, realizzato interventi e investito in diversi progetti, a partire dalla ‘rete Man di Perugia in fibra ottica´". La rete Man di Perugia si inserisce nel contesto della rete pubblica regionale Run (Regione Umbria Network) e ne costituisce il livello di distribuzione ed accesso per l´interconnessione delle principali utenze pubbliche del capoluogo. La rete pubblica a banda larga e ultra larga Run, di rilevanza strategica nell´ambito Piano Digitale regionale, è determinante per abilitare importanti iniziative pubbliche nel contesto dell´amministrazione digitale, tra cui: l´integrazione delle grandi basi di dati informative e dei sistemi applicativi, in particolare della sanità; l´interconnessione garantita verso il Data Center regionale unitario, in cui concentrare e razionalizzare i sistemi digitali di tutta la pubblica amministrazione allargata del territorio e sviluppare il cloud computing; la realizzazione di soluzioni a supporto della continuità operativa; l´integrazione e potenziamento di Spc (Sistema Pubblico di Connettività) nel contesto locale; la diffusione e abilitazione sul territorio di servizi di sorveglianza del territorio ed altri servizi connessi ai processi in ottica "smart city". La rete Man di Perugia è realizzata in due stralci funzionali: il primo stralcio, in corso di attuazione, è costituito da 43 km di cavidotti e il modello di realizzazione vede in carico al comune la opere civili e a Centralcom le opere ottiche. La rete sarà interconnessa con le principali dorsali di trasporto regionali: la backbone Terni – San Giustino, tramite il rilegamento presso Ponte San Giovanni; la dorsale Perugia – Foligno, tramite il rilegamento tra il centro di Perugia e Ponte San Giovanni; la tratta Perugia – Orvieto - Terni (dorsale ovest), in fase di pianificazione e la rete wireless Wirun, tramite il nodo già attivo presso il Broletto. Il progetto di posa della fibra ottica, portato avanti da Centralcom, prevede il rilegamento delle principali utenze pubbliche del territorio: 10 sedi del Comune di Perugia, 6 sedi dell´Università di Perugia, 4 sedi della Regione Umbria, 3 sedi della Sanità, 2 sedi della Provincia di Perugia, 2 sedi della Prefettura, 2 sedi dei Vigili del Fuoco ed inoltre l´ Università Stranieri e l´ Istituto Zooprofilattico. In particolare, Via Scarlatti 6, Palazzo della Penna, Pian di Massiano, Polizia Municipale a Madonna Alta, Archivio Comunale in via Simonacci, Biblioteca San Sisto, Via Campo di Marte, Informagiovani, Biblioteca di San Matteo degli Armeni, Palazzo Grossi, Istituto Zooprofilattico, Prefettura in Corso Cavour, Prefettura in piazza Italia, Provincia di Perugia in via Palermo e in piazza Italia, Regione Umbria al Broletto, Palazzo Cesaroni, a Palazzo Donini, in piazza Partigiani, Ospedale Silvestrini, Asl 2 di via Guerra e a piazzale Europa, l´Università di Perugia: Biblioteca Umanistica di piazza Morlacchi, Palazzo Stocchi, Ingegneria, Segreteria per studenti di via Tuderte, Medicina a Sant´andrea delle Fratte, Rettorato Ced, Università per Stranieri, infine Vvff di Madonna Alta e Vvff di Corso Cavour. Nell´ambito del 1° stralcio, la realizzazione dell´infrastruttura di posa da parte del Comune è ultimata e Centralcom ne ha effettuato la presa in carico al fine di provvedere alla posa della fibra ottica e al rilegamento delle utenze. La gara d´appalto è stata aggiudicata a marzo, i lavori partiranno entro il mese di luglio e saranno ultimati entro il primo trimestre del 2015. Il 2° stralcio prevede la realizzazione di ulteriori tratte di opere civili (cavidotti), la posa della fibra nei nuovi cavidotti e il completamento della posa in quelli già esistenti e non considerati nel 1° stralcio, l´acquisizione degli apparati attivi da installare presso le sedi delle utenze. Per il 2° stralcio la Regione ha individuato un modello di realizzazione differente, ovvero ha demandato a Centralcom (Consorzio Umbria Digitale) l´attuazione dell´intero intervento ovvero sia delle opere civili che di quelle ottiche. Allo stato attuale, per il 2° stralcio, è in corso lo studio di fattibilità. Per quanto riguarda le risorse la rete di Perugia è finanziata dalla Regione Umbria per complessivi 5.500.000 euro ed in particolare per le infrastrutture di posa (1° stralcio) 1.386.562 euro, Attrezzaggio tecnologico (1° stralcio) 1.613.438 euro ed ed infrastrutture di posa e attrezzaggio (2° stralcio) 2.500.000 euro. "Nell´ambito del progetto Umbria Wifi invece, continua la nota dell´assessore, è stata costituita la rete di Perugia. In origine la realizzazione di Hotspot Wifi ha trovato motivazione nel rendere accessibile internet a categorie di utenti che per vari motivi non ne potevano disporre. Il successo crescente delle reti Wifi pubbliche si deve a più fattori, tra cui la gratuità del servizio, fattore determinante per quelle fasce di utenti più sensibili, quali i giovani o i turisti, che con i limiti di traffico dati e/o le tariffe, sarebbero soggetti a ingenti costi per l´impiego delle reti cellulari. Tutto è in evoluzione ed in un processo di innovazione, pertanto lo sviluppo ed il successo delle reti Wifi pubbliche dovrà basarsi oltre che su elementi economici (gratuità), su contenuti e servizi aggiuntivi, in altri termini, il Wifi pubblico dovrà evolvere da infrastruttura di accesso a vero spazio di comunicazione e socializzazione anche a Perugia, dove i vari attori della "città intelligente" si incontrano e animano un nuovo "layer" della città". La società pubblica "Centralcom" di cui il Comune di Perugia possiede il 14% delle quote, ha effettuato una gara d´appalto per l´acquisizione di un sistema di gestione e per la fornitura e le installazioni di hotspot che è stata aggiudicata all´Ati costituita da Tiscali Spa (mandataria) e Umbra Control srl., attuali gestori della rete. Le attività di realizzazione sono state avviate a febbraio 2011 e il contratto ha scadenza febbraio 2015. Il servizio offerto prevede la possibilità di navigare gratuitamente in modalità wifi attraverso una semplice registrazione online: l´utente accede ad Umbria Wifi attraverso una welcome page che permette di visionare la localizzazione degli Hotspot attualmente presenti nei comuni aderenti all´iniziativa. Il modello prevedeva che la possibilità di navigare gratuitamente fosse limitata a due ore al giorno, anche non consecutive, con facoltà per l´operatore di estendere tale fasce oraria, anche attraverso opzioni a pagamento. Tiscali, tuttavia, non ha al momento reso disponibile un´offerta di servizio a pagamento, oltre le due ore gratuite, per cui, in sintesi, è attualmente possibile navigare gratuitamente con Umbria Wifi senza limiti temporali. L´architettura proposta consente inoltre l´integrazione con sistemi di identità federata, compatibili con reti già attive in altre città e regioni d´Italia. In un´ottica di estensione del progetto, il modello operativo adottato prevede la possibilità di aderire all´iniziativa da parte di altri attori pubblici e privati operanti nella Regione e interessati ad attivare Hotspot. La rete Umbriawifi di Perugia vede già 29 Hotspot attivi, con previsione di ampliamento/potenziamento in altre 8 postazioni. La scelta delle aree oggetto di copertura, frutto di un attento lavoro portato avanti da Centralcom in collaborazione con l´amministrazione comunale, ha puntato a valorizzare i luoghi maggiormente frequentati da turisti e cittadini, ad agevolare gli studenti nell´utilizzo di internet, a contribuire a ridare vitalità ad aree marginali e scarsamente frequentate.Gran parte del traffico della rete Umbriawifi è generato dalle postazioni del capoluogo, in particolare gli Hotspot maggiormente utilizzati sono quelli del centro storico (Piazza Italia, Piazza Iv Novembre, Biblioteca Augusta). Sono attivi Hotspot presso: Biblioteca Augusta, Piazza Iv Novembre, Palazzo dei Priori, U.r.p. Piazza Matteotti, Giardini di Piazza Italia, Giardini Carducci, Rocca Paolina, Palazzo della Penna, San Francesco al Prato, Piazza Fortebraccio, Informagiovani Piazza del Melo, Biblioteca San Matteo degli Armeni, Biblioteca Villa Urbani, Parco della Pescaia, Parco Sant´anna, Giardini del Frontone, Csg Centro Servizi Giovani Settevalli, Parco di Pian di Massiano, Biblioteca Sandro Penna, U.r.o. Ponte Felcino e Bosco Didattico, Piscina comunale di Ponte San Giovanni, Aeroporto, Giardini di Viale Indipendenza, Hospice, Museo ex Fatebenefratelli. Sono, inoltre, in attivazione: Palazzo della Penna, Aeroporto Internazionale dell´Umbria, Biblioteca di Ponte San Giovanni, Rocca Paolina (Sala Cannoniera). Alla luce del grande successo della rete, la Regione ha deciso di finanziare nel Piano Telematico, con 310.000 euro del Por-fesr 2007/2013, la copertura di ulteriori aree. Per quanto riguarda il territorio di Perugia sono già al vaglio di Centralcom, in collaborazione con i tecnici dell´amministrazione comunale, le postazioni che nei prossimi mesi potranno beneficiare di una connettività ad internet gratuita. "Pertanto, conclude la nota dell´assessore Vinti, nell´ambito del lavoro già avviato, la Giunta Regionale, intende collaborare lealmente con l´Amministrazione Comunale di Perugia, potenziare i progetti attivati e si rende disponibile ad ogni ulteriore iniziativa che sostenga la crescita economica e democratica della città, coerentemente con quanto prescrive la nuova legge regionale "Infrastrutture per le telecomunicazioni", e cioè che la connessione ad internet è un diritto di tutti gli umbri".  
   
   
BANDA LARGA: A NOVEMBRE FINE LAVORI, DAL PROSSIMO GENNAIO RETE DISPONIBILE. SOPRALLUOGO A GUALDO TADINO NEI CANTIERI DELLA DORSALE EST  
 
Perugia, 15 luglio 2014 - "I lavori procedono regolarmente e dunque possiamo confermare che l´opera sarà completata entro il prossimo mese di novembre e la Regione potrà prenderla in carico a partire dal gennaio 2015": è questo l´esito del sopralluogo compiuto, venerdì 11 luglio, nei luoghi di realizzazione della dorsale est in fibra ottica che collegherà in banda larga le principali sedi della pubblica amministrazione (sanità, uffici comunali, provinciali, protezione civile, scuole, etc.), attraversando, per una lunghezza di circa 140 Km, i territori di Umbertide, Gubbio, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valtopina, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto e Acquasparta, allacciandosi a nord e a sud al backbone regionale che corre lungo la Ferrovia Centrale Umbra. Per illustrare l´infrastruttura e fare il punto sullo stato dei lavori, nella Sala delle Ceramiche del municipio di Gualdo Tadino sono intervenuti l´assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali Stefano Vinti, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e l´amministratore di Centralcom, Stefano Bigaroni. "A collaudo avvenuto, ha affermato l´assessore Vinti, la Regione metterà a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati le infrastrutture realizzate a condizioni eque e non discriminatorie sulla base di un listino pubblico, già predisposto da parte di Centralcom; in tal modo gli operatori avranno a disposizione una infrastruttura di dorsale di base per poter sviluppare, in condizioni di neutralità tecnologica, le proprie reti di accesso". Il lavoro è diviso in due lotti, nord e sud, finanziati dalla Regione con fondi Psr e Piat per oltre 4 milioni e 300 mila euro. La gara d´appalto è stata bandita da Centralcom e, dallo scorso mese di maggio, è iniziata la realizzazione dell´opera con 4 cantieri aperti lungo la dorsale. "La Regione Umbria ha individuato e promosso una strategia finalizzata al superamento del Digital Divide e alla realizzazione di una rete regionale a banda larga in fibra ottica. Tutto ciò, ha sottolineato l´assessore Vinti, perchè consideriamo strategici lo sviluppo ed il potenziamento delle infrastrutture telematiche al fine di superare il Digital Divide di primo livello e, in una visione prospettica, traguardare gli obiettivi contenuti nell´Agenda Digitale Europea, con particolare attenzione a quei territori umbri più marginali ove è più difficoltoso avere un´offerta di servizi di connettività in grado di supportare servizi digitali sempre più evoluti". "In tale contesto, ha proseguito l´assessore, si inserisce la realizzazione della dorsale che permetterà di dotare il sistema pubblico di servizi digitali sempre più evoluti e predisporre una infrastruttura di base utilizzabile dagli operatori di telecomunicazione per fornire connettività in banda larga a cittadini e imprese. La rete, ha concluso Vinti, è realizzata con tecniche innovative a ridotto impatto ambientale quali la minitrincea e il no-dig (perforazione sub orizzontale), che consentono di ridurre al minimo l´impatto sulla viabilità sia in termini di larghezza dello scavo e ripristini della pavimentazione stradale che in riferimento alle interferenze con il regolare transito dei veicoli in fase esecutiva".  
   
   
BANDA ULTRALARGA, IMPEGNO COMUNE CON MISE. DA REGIONE TOSCANA 100 MILIONI  
 
Firenze, 15 luglio 2014 – "La Toscana ha già pronti cento milioni, ma siamo disposti anche a spendere di più" spiega il presidente Enrico Rossi. Regione e Ministero per lo sviluppo economico fanno squadra per investire sulla banda larga e ultralarga per un accesso ad internet sempre più veloce: essenziale per lo sviluppo delle imprese e di tanti servizi, dal commercio elettronico all´apprendimento a distanza, dal telelavoro al cloud computing. Un piano finanziato in parte con i fondi europei per l´agricoltura. Essenziale anche per lo sviluppo di servizi a cittadini e imprese della pubblica amministrazione, altro fronte sui cui la Toscana è impegnata. Il pubblico farà la sua parte: la Regione ha già trovato anche i primi cento milioni. Il Governo li sta cercando. Ma Regione e Ministero lanciano insieme anche un appello agli operatori privati a riconsiderare le opportunità di investimento in Toscana. Sta tutto nella lettera di intenti firmata ieri a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, al termine di una tavola rotonda nata con lo scopo di fare il punto sui progetti in corso e futuri. Un´iniziativa a cui ha partecipato il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli. "La Regione Toscana ha stanziato dal 2007 ad oggi 52 milioni per rendere ovunque possibile un accesso ad internet di almeno 2Mbit al secondo"ricorda in apertura l´assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. Solo il 5,1 per cento degli abitanti della regione è oggi escluso da questa soglia e soffre il cosiddetto digital divide. "Entro metà del 2015 – aggiunge l´assessore - saranno completati gli ultimi interventi con il bando che è ora in corso". Verso la frontiera dei 30 Mbit - Ma 2Mbit al secondo in futuro rischiano di essere pochi. L´obiettivo dell´agenda digitale europea fissa come obiettivo i 30Mbits entro il 2020 (e per il 50 per cento della popolazione d´Europa addirittura i 100Mbits). In Toscana è stato quantificato un investimento necessario da 144 a 937 milioni. Così per i prossimi sette anni la Regione ha messo in programma di spendere complessivamente 95 milioni. Il Governo invece si è impegnato a cercare e inserire cinque miliardi, per tutta Italia, nel fondo di coesione. Il sottosegretario allo sviluppo economico Giacomelli ha anche annunciato un pacchetto di norme nello Sblocca Italia che aiuti la posa in opera della fibra, superando le lentezze burocratiche e le frammentazioni, la cancellazione magari degli oneri concessori straordinari e che preveda la predisposizione dei nuovi edifici alla connettività e incentivi per quelli vecchi. Si pensa anche ad uno sportello unico a cui gli operatori potranno rivolgersi. Cavi e ponti radio - Fibra ottica, ma non solo. I modi e le tecnologie per garantire un accesso veloce ad internet possono infatti essere vari. Oggi la popolazione toscana è servita per l´89,4% da connessioni Adl e per il 5,5% con tecnologie wireless e 3G. La sfida è rendere disponibili presto, anche in Toscana, accessi ad almeno 20 Mbit/s ed entro il 2020 anche a 30 Mbit. Innovazione, crescita economica e progresso vanno infatti di pari passo con la diffusione delle nuove tecnologie, che hanno però bisogno anche di collegamenti internet veloci, accessibili a tutti e a prezzi competitivi. Oggi la velocità media di navigazione in Toscana è di 5Mbit, insufficienti per garantire taluni servizi avanzati. "La Toscana è una punta avanzata e di riferimento: anche per gli investimenti che sono già stati fatti – commenta il sottosegretario Giacomelli -. Ma non dobbiamo dimenticare che tra i Paesi europei l´Italia è agli ultimi posti per l´accesso ad internet. Dobbiamo partire da questa consapevolezza e ci stiamo impegnando per colmare il grave ritardo". "Offrire un accesso veloce ad internet - sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – è il miglior contributo che possiamo garantire alle nostre imprese per aiutarle a crescere". "Su un tema come questo sono anche favorevole ad un piano unico nazionale – aggiunge il presidente -. Così come mi piacerebbe che l´accesso ad internet diventasse un servizio di tipo universalistico, come mi dicono è stato fatto in Giappone. Sarebbe un bel principio".  
   
   
BANDA LARGA, ULTERIORI FONDI PER CONCLUDERE IL PROGETTO SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI DIVENTA BORGO TOTALMENTE WI-FI. LA BANDA LARGA ANCHE A NEIRONE, LUCINASCO, PORTOVENERE E CAIRO MONTENOTTE  
 
Genova. 15 Luglio 2014" - Mettiamo mano ad alcuni posti dove la banda larga non arriva, colmando anche la lacuna di San Fruttuoso di Camogli, che nei prossimi mesi avrà banda larga e Wi-fi". Lo ha detto l’ 11 luglio il presidente Claudio Burlando rendendo noto che la Giunta regionale ha deliberato un nuovo stanziamento per concludere il progetto della Banda Larga e per rafforzare i servizi al territorio. L´importo stanziato ammonta a 350 mila euro di fondi europei Por Fesr. Terminati gli interventi per la banda larga nelle aree a fallimento di mercato delle province di Genova e La Spezia, la Regione Liguria terminerà quelli relativi al bando di gara sulle province di Imperia e Savona entro la fine del 2014. A questi si aggiunge l´odierna integrazione ai fondi stanziati per raggiungere le ultime aree dei Comuni rimasti scoperti. In dettaglio, gli ulteriori fondi serviranno alla copertura e all´attivazione del Wi-fi nel borgo di San Fruttuoso di Camogli, al momento in completo digital divide, e alla copertura in banda larga dei comuni di Neirone, Lucinasco, Portovenere e Cairo Montenotte. Burlando ha sottolineato che la Regione Liguria manterrà alto il livello di controllo del territorio per l´annullamento definitivo del digital divide e che saranno adottati tutti gli interventi per consolidare l´obiettivo di una Regione completamente connessa alla Rete entro la fine del 2014.  
   
   
INTERNET, LA BANDA ULTRALARGA VIAGGERÀ LUNGO LA FI-PI-LI  
 
Firenze, 15 luglio 2014 - Non solo impegni di lungo respiro. Sul fronte della banda ultralarga da portare in Toscana, con accessi ad internet di almeno 30Mbit per tutti, c´è già un progetto regionale pronto a partire. Se ne è parlato stamani nel corso della tavola rotonda organizzata a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, con la presenza del sottosegretario Antonello Giacomelli. Il progetto prevede di utilizzare la dorsale e i cavidotti stesi lungo la superstrada per portare la fibra ottica in tutte le zone industriali da Firenze a Pisa e Livorno, ma anche (grazie all´accordo con il Ministero dello sviluppo economico) negli uffici pubblici e nei centri abitati che si affacciano attorno. Sono diciannove i comuni che sarebbero coinvolti. "Per il progetto la Regione ha già stanziato 14,5 milioni di fondi europei e a breve uscirà un bando in modo da permetterci di aggiudicare la gara entro la fine dell´anno" ricorda l´assessore alla presidenza, Vittorio Bugli. In questo caso il pubblico non realizzerà l´infrastruttura, ma garantirà incentivi alle aziende che si impegneranno ad erogare il servizio nel più breve tempo possibile e al maggior numero di utenti. Un modello che poi potrebbe essere replicato in altre zone della Toscana. Ieri, durante l´iniziativa, sono stati riepilogate anche le cifre degli interventi messi in atto negli ultimi sette anni. La Toscana è una cartina a tre colori: ci sono le aree nere, dove per numeri e per concentrazione di abitanti ed aziende non occorrono né incentivi né interventi del pubblico per realizzare le infrastrutture necessarie a portare internet. Ci sono le zone bianche, che il mercato e i privati non considerano appetibili. Sono le aree a cosiddetto "fallimento di mercato". E poi ci sono le zone grigie, dove qualcosa gli operatori fanno ma non è sufficiente. Dal 2007 ad oggi, grazie all´intervento diretto del pubblico, sono stati abilitati in Toscana 250 mila utenti, utilizzando per il 45 per cento reti già esistenti. Anche per questo è importate un catasto del sottosuolo: un´esigenza rilanciata ieri dal sottosegretario Giacomelli. In altri casi ci si è mossi con incentivi. Entro il 2015 saranno mezzo milione gli utenti abilitati grazie all´intervento della Regione Toscana.  
   
   
"CAMPIONI DEL RIUSO": PREMIO SMAU PER IL PORTALE SU EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Firenze 15 luglio 2014 - Sono 16 le Regioni italiane che stanno già usando, o stanno per usare, la piattaforma informativa toscana sull´edilizia scolastica. Ed è per questo che la Regione Toscana, ideatrice di un portale sull´anagrafe regionale di questa particolare edilizia, è stata premiata allo Smau di Firenze, nella sezione smart city, come "campione del riuso" avendo dato una concreta possibilità a così tante altre realtà regionali di utilizzare, e dunque riusare, un software risultato vincente. "Un premio - commenta Emmanuele Bobbio, assessore toscano all´istruzione - che ci riempie di orgoglio e rappresenta una pratica davvero buona a servizio dell´intera comunità". Abruzzo, Val d´Aosta e Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Umbria, Marche, Puglia, Calabria e Liguria sono le Regioni che già utilizzano il software toscano. Sicilia, Lazio e Molise, Campania, Basilicata e Sardegna stanno chiudendo gli accordi per il "riuso". Raggiungibile all´indirizzo http://www.Ediliziascolastica.regione.toscana.it  il portale è nato per la necessità di adempiere a livello regionale al censimento degli edifici scolastici. "La Regione Toscana - sottolinea Bobbio - ha interpretato questa esigenza nell´ottica di creare una piattaforma informatica che, oltre a effettuare una ricognizione sullo stato del patrimonio scolastico, permettesse di fornire servizi conoscitivi alle amministrazioni regionali, provinciali e locali in modo da migliorare l´efficacia nelle politiche sull´edilizia scolastica". Il portale, realizzato in collaborazione con la Provincia di Pisa - riservato non solo alle amministrazioni pubbliche toscane ma anche alle scuole e agli uffici periferici del ministero istruzione - è ospitato in logica cloud sul Tix (il data center toscano) e mette a disposizione una serie corposa di dati, edificio scolastico per edificio scolastico: planimetrie, georeferenziazione, schede anagrafiche, schede di vulnerabilità, reportistica.  
   
   
INVITO PER IL TWINNING  
 
Bruxelles, 15 luglio 2014 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per il Twinning. Questo nuovo invito fa parte del pilastro specifico di Orizzonte 2020 "Diffondere l´eccellenza e ampliare la partecipazione". Con questo invito la Commissione europea intende affrontare le lacune nella creazione di reti e le carenze tra istituti di ricerca in Europa. Esso dovrebbe rafforzare un campo di ricerca specifico in una particolare università, organizzazione di ricerca pubblica o organizzazione di ricerca privata non profit collegando tale istituzione con almeno due istituti di ricerca di livello internazionale in altri Stati membri. Le proposte Twinning dovranno delineare chiaramente la strategia scientifica per incrementare e stimolare l´eccellenza scientifica e la capacità di innovazione in un´area di ricerca definita, nonché la qualità scientifica dei partner coinvolti. La serie di misure dovrebbe includere elementi quali scambi di personale a breve termine, visite di esperti e formazione, workshop e conferenze, e scuole estive congiunte. La Commissione evidenzia inoltre che l´impatto di queste azioni dovrebbe essere misurabile, ad esempio attraverso un aumento delle pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria. La Commissione assegnerà un bilancio di 1 milione di euro alle proposte ammesse. Tuttavia, questo non preclude la presentazione e selezione di proposte che richiedono altri importi. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/atoz_en.htm    
   
   
BANDA LARGA: ACCORDO CON COMUNE UDINE PER COLLEGARE SCUOLE PERIFERICHE  
 
Udine, 15 luglio 2014 - Un accordo tra la Regione, la società Insiel e il Comune di Udine consentirà la realizzazione di una "Man -Metropolitan Area Network" in fibra ottica per il collegamento alla banda larga anche delle scuole periferiche del capoluogo friulano. E´ quanto ha deliberato la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, approvando il testo dell´accordo che porterà ad interconnettere la rete regionale Ermes e la rete comunale Campus e realizzare così un´autostrada digitale di banda larga e ultralarga a servizio di tutte le sedi della pubblica amministrazione comprese le scuole dell´infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado. "E´ un accordo che proietta Udine tra le città più digitalizzate d´Italia - commenta Santoro - e che nel concreto permetterà di beneficiare di economie di spesa complessive, ma anche di limitare in maniera considerevole i disagi ai cittadini nel corso dello svolgimento dei lavori, con una razionalizzazione operativa da parte del Comune di Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia, di Insiel e di tutte le pubbliche amministrazioni operanti sul territorio considerato". Grazie a questo accordo, infatti, si sancisce la possibilità tecnica di realizzare la Man di Udine utilizzando spazi, cavedi e cavidotti già esistenti nel sottosuolo cittadino e nella disponibilità del Comune di Udine, secondo principi di reciprocità e di mutualità. Il protocollo prevede anche l´attivazione di un gruppo tecnico fra i tre soggetti coinvolti per trovare le migliori soluzioni per la realizzazione della rete. "Anche Trieste, Gorizia e Pordenone sono interessate da progetti di realizzazione della Man - ricorda Santoro - mentre un gruppo di studio recentemente costituito fra Regione, Insiel, Università di Trieste, Università di Udine e Sissa, sta predisponendo un documento per l´interconnessione della rete delle università e delle scuole superiori italiane Garr alla rete pubblica regionale Ermes".  
   
   
AOSTA, DOCENTI ITALIANI E FRANCESI IN VALLE D´AOSTA PER UN SEMINARIO PEDAGOGICO DI DUE SETTIMANE  
 
Aosta, 15 luglio 2014 - Una trentina di docenti provenienti da diverse regioni di Italia e dalla Francia seguiranno uno stage pedagogico in Valle d´Aosta dal 14 al 26 luglio. Giunto alla 57a edizione, il seminario binazionale è promosso dal Ministero italiano dell´istruzione, in applicazione dell´accordo di collaborazione con l´omologo Ministero francese, ed è organizzato dall´Istituzione scolastica C. Gex di Aosta. Nel corso delle due settimane di lavoro, docenti di francese italiani e docenti di italiano francesi, tutti insegnanti di scuola secondaria, coordinati da due ispettrici, si confronteranno su esperienze didattiche realizzate nelle loro classi, scopriranno la nostra regione attraverso visite guidate e conferenze relative a quattro temi: la storia, l´arte, le tradizioni, l´economia e le istituzioni. Al termine dello stage, gli insegnanti produrranno materiali didattici bilingui sulla Valle d´Aosta che saranno pubblicati sul sito delle scuole valdostane Webecole.  
   
   
FORMAZIONE: FVG, NUOVE REGOLE PER I TIROCINI ESTIVI  
 
Udine, 15 luglio 2014 - Con l´obiettivo di perfezionare in ogni campo l´attività normativa posta in atto nel corso di questo primo anno di mandato, la Giunta regionale ha approvato l’ 11 luglio le modifiche al regolamento per l´attivazione dei tirocini relativo alle norme regionali per l´occupazione, la tutela e la qualità del lavoro, proposte dall´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti. In particolare, come ha sottolineato l´assessore, le variazioni sono funzionali all´introduzione dei tirocini estivi ed alla possibilità di aggiungere, tra i soggetti promotori, i Servizi sociali dei Comuni, anche se soltanto per quanto riguarda i tirocini rivolti alle persone svantaggiate. Inoltre, in questo modo diventa possibile definire in modo chiaro quali tipologie di borse di lavoro (generalmente quelle attivate dai Servizi del Comune per far acquisire capacità relazionali e rivolte a soggetti non immediatamente inseribili nel mondo del lavoro) non rientrino nell´ambito di applicazione del regolamento regionale, pur avendo la medesima struttura dei tirocini. L´introduzione dei tirocini estivi, ha spiegato l´assessore, è stata decisa per permettere agli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore, l´Università o i percorsi di istruzione e formazione professionale, di fare il tirocinio nel periodo di sospensione dell´attività didattica, al fine di consolidare l´apprendimento e la formazione previsti dal percorso di studi. Per frequentare i tirocini estivi bisogna aver compiuto i 16 anni d´età e non vi è l´obbligo di essere in stato di disoccupazione. Il tirocinante non potrà svolgere più di due tirocini estivi presso il medesimo soggetto e comunque la durata minima del tirocinio stesso non potrà essere inferiore a tre settimane, mentre quella massima non potrà superare i tre mesi. Il provvedimento odierno prevede inoltre che l´indennità di partecipazione sia corrisposta a settimana e sia almeno pari ad un quarto dell´indennità mensile prevista per la generalità dei tirocini.  
   
   
TASSA SUI RIMBORSI DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALPINO. ZAIA, “ITALIA UNICO STATO A TASSARE CHI SALVA LE VITE. SIAMO SDEGNATI. MARCIA INDIETRO IMMEDIATA O LOTTA DURISSIMA”  
 
Venezia, 15 luglio 2014 - “Lo Stato italiano deve essere l’unico al mondo ad aver tassato anche chi dona il suo tempo per salvare delle vite. Non ci sono più parole sufficienti per esprimere il nostro sdegno”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’introduzione di una nuova tassa di 32 euro che i volontari del Soccorso Alpino dovranno versare ogniqualvolta richiederanno il rimborso per una giornata di lavoro dedicata ad una richiesta d’aiuto. “In 142 giorni di annunci roboanti – incalza Zaia – da Renzi e i suoi Ministri abbiamo visto ben poco di concreto per la ripresa e per la gente, ma un diluvio di tasse: Tasi, Tares, tasse sui risparmi messi da parte dalla gente per bene e tanti altri balzelli odiosi, ma come questo non se n’erano ancora visti. 32 euro che gridano vendetta e meritano una battaglia senza quartiere”. “Mi chiedo – aggiunge Zaia – dove sono oggi tutte quelle forze politiche che per anni hanno rimproverato ai Governi di centrodestra di tagliare le tasse caricando i costi sulla spesa pubblica. Mi chiedo che cosa rispondono al dato di fatto in cui ci troviamo oggi, e cioè che con i Governi Monti, Letta e Renzi le tasse sono volate alle stelle fino a toccare il 68% per le nostre imprese, senza nessun intervento strutturale e con il debito pubblico che ha continuato a salire inesorabilmente. Temo che la cura faccia alla gente peggio del male, e lo sanno anche loro, perché su questo tema il silenzio dei nostri governanti è assordante, mentre il gabelliere Equitalia continua a mettere le mani per loro conto nelle tasche più intoccabili, come quelle dei nostri volontari!”. “Per una regione come il Veneto dove una persona su 5 fa volontariato costituendo un insostituibile alleato del pubblico nella sanità, nel welfare, nell’emergenza-urgenza e in tanti altri settori – aggiunge il Governatore – questi 32 euro sono una vera e propria nuova tassa sulle famiglie, una vergogna alla quale si deve rimediare al più presto, senza se e senza ma. Una battaglia nella quale siamo in ogni modo possibile al fianco dei nostri angeli del Cnsas, anche per onorare la memoria dei tanti di loro che hanno sacrificato la vita, anche di recente, per soccorrere una persona”. “Mi auguro che i gabellieri romani, nella loro foga arraffona, non si siano accorti di ciò che stavano facendo e ingranino velocemente la marcia indietro – conclude Zaia – perché altrimenti sarebbe stata aperta una nuova dolorosa ferita nelle migliaia e migliaia di veneti che donano il loro tempo e spesso la loro incolumità agli altri, senza chiedere nient’altro che un grazie e un piccolo rimborso per una giornata di lavoro perduta, che perduta non è perché dedicata al prossimo”.  
   
   
LAZIO: I GIOVANI VOLONTARI AL CENTRO DEI PROGRAMMI DEL SERVIZIO CIVILE E DI GARANZIA GIOVANI  
 
 Roma, 15 luglio 2014 - Un importante progetto di rilancio del servizio civile. La Regione lo sostiene in collaborazione con l’Agenzia regionale Asap in particolare nell’ambito della formazione, del monitoraggio e della comunicazione a supporto del lavoro di operatori, volontari e progettisti. Gli obiettivi del progetto: formare, informare e sensibilizzare sulle tematiche cardine del servizio civile nazionale sottolineandone l’importanza soprattutto per la crescita culturale e sociale dei giovani volontari. Tanti volontari al lavoro in diversi progetti. Nel 2014 628 giovani volontari che stanno svolgendo il servizio civile nel Lazio sono stati coinvolti nei 108 progetti gestiti dagli enti accreditati nella Regione e finanziati dal bando 2013. I progetti riguardano diversi ambiti: 69 nell’Assistenza, 20 nell’Educazione e Promozione culturale, 3 nell’Ambiente e 5 nella Protezione Civile. Già formati numerosi operatori e progettisti. Fino ad oggi sono stati già formati 90 Operatori Locali di Progetto (Olp) dei 203 enti accreditati presso la Regione Lazio. Sono 120, invece, i progettisti formati: attualmente si stanno occupando proprio della stesura dei nuovi progetti per la prossima scadenza del 31 luglio. Il bando per egli enti di servizio civile L’ufficio per il Servizio Civile Nazionale ha pubblicato a giugno un avviso rivolto agli enti di servizio civile iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province Autonome, invitando a presentare, entro il 31 luglio 2014, progetti di Servizio Civile Nazionale, da realizzarsi in Italia o all’estero, al cui finanziamento sono destinate le risorse relative agli anni 2014-2015. Progetti per Garanzia giovani. Nello stesso periodo, gli enti possono presentare anche, in modalità alternativa o cumulativa, progetti di Servizio Civile Nazionale per l’attuazione del programma Garanzia Giovani. Saranno finanziati con i fondi comunitari. Le risorse messe a disposizione dalla Regione. Per Garanzia Giovani la Regione ha stanziato un importo pari a 3.540.000 euro per circa 600 volontari, posti che si aggiungeranno a quelli finanziati con le risorse nazionali e che consentiranno di superare il numero di 628 finanziato con il bando 2013. Con il nuovo bando mediante l’utilizzo combinato delle risorse nazionali e comunitarie, sarà possibile far partire per gli anni 2014 e 2015 circa 37.000 volontari in tutta Italia, di cui circa 11.000 con i progetti di Garanzia Giovani. Un notevole incremento se si pensa che con il bando 2013 i volontari sono stati 12.000.  
   
   
VOLONTARIATO: INSEDIATO OSSERVATORIO REGIONALE. PIGLIARU, SARDEGNA ALTRUISTA  
 
Cagliari, 15 Luglio 2014 - Si è insediato l’ 11 luglio l´Osservatorio regionale del Volontariato, organismo di consultazione politica che accompagna e supporta il rapporto tra il mondo del volontariato e la giunta regionale. Ne fanno parte 12 componenti, nominati dall´Assemblea generale del volontariato tenutasi il 26 ottobre 2013, più il Presidente della Regione. Nella seduta inaugurale, proprio il presidente Francesco Pigliaru ha salutato con favore l´insediamento dell´Osservatorio, "un primo momento di confronto nel quale capiremo come lavorare insieme". "La Sardegna è molto generosa - ha sottolineato il Presidente - C´è una grande partecipazione della popolazione nel volontariato, non solo rispetto al Mezzogiorno d´Italia ma anche alla media nazionale. È un lavoro molto prezioso e occasioni come questa odierna ci aiutano a capire quanto di buono viene già fatto e quanto di buono può essere fatto dal lavoro congiunto di associazioni e Regione". Al centro della prima seduta dell´Osservatorio, che resterà in carica per 3 anni e ha sede nella Presidenza della Regione, la discussione sulle 14 mozioni approvate dall’assemblea generale di ottobre 2013. Tra le richieste dei rappresentanti dei coordinamenti e delle associazioni di volontariato, le modifiche da apportare alle legge 39 del 1993, che disciplina le attività di volontariato, e la possibilità di utilizzo degli immobili regionali inutilizzati per fini sociali. Nel corso dell’incontro, sulle problematiche sollevate dalle mozioni, sono state presentate anche le iniziative della Giunta regionale in linea con le richieste avanzate dal volontariato. In Sardegna, le associazioni iscritte al Registro Generale del Volontariato sono 1512, per la gran parte attive in ambito sociale, di protezione civile, ambientale e culturale. Negli ultimi due anni, le domande di iscrizione al Registro sono cresciute dalle 124 del 2012 alle 129 del 2013. A luglio 2014, le richieste erano già 83. La Regione contribuisce ogni anno ai costi obbligatori di assicurazione per i volontari: lo scorso anno lo stanziamento è stato di 170 milioni di euro e ne hanno beneficiato 402 associazioni.  
   
   
UNA CARTOGRAFIA SPECIALE PER CAPIRE LA TOSCANA, A TUTTI I LIVELLI  
 
Firenze, 15 luglio 2014 - Ci sono voluti due anni e un centinaio di tecnici per preparare l´innovativo Piano Paesaggistico della Toscana, approvato dalla giunta i primi di luglio; il primo in Italia coprodotto insieme al ministero dei Beni culturali. Tra i funzionari pubblici che hanno lavorato alla complessa elaborazione cartografica troviamo i tecnici e gli esperti del Servizio informativo geografico regionale che hanno realizzato - tra il sesto e il settimo piano della sede nel quartiere di Novoli a Firenze - un portale Web_gis del Piano per garantire l´accesso agli elaborati cartografici in maniera semplice, diretta, libera e gratuita per tutti. Il Geoscopio - Se oggi la Toscana ha potuto affiancare ai vincoli tradizionali (dove e cosa non si può fare) nuove indicazioni per la crescita sociale ed economica del suo territorio (dove e cosa si può fare) il merito va infatti anche alle innumerevoli rilevazioni geografiche prodotte allo scopo. Una ricca cartografia che trovate su Internet, insieme a tante altre, nella pagina dedicata al Geoscopio, ovvero l´applicazione ideata per visualizzare e interrogare i dati geografici della Regione. Al contrario di altre mappe online, più diffuse in quanto commerciali, il sistema veicola però informazioni geografiche di alta precisione e relative ai più svariati argomenti utili a favorire la conoscenza del territorio e dell´ambiente toscano. Conoscere per deliberare Alla base di tutti ciò vi è una progettazione, curata dal Servizio regionale, su cui vengono realizzate migliaia riprese aeree propedeutiche alla produzione di carte che naturalmente rispondono a determinati standard di precisione riconosciuti e condivisi dalla comunità tecnica e scientifica internazionale. Si parla, per intendersi, di margini di errore di qualche centimetro. Non potrebbe essere altrimenti considerato che su questi dati si basano le decisioni, normate dalla legge, di amministrazioni pubbliche, enti, imprese, cittadini, e non solo. Cartografie per tutti La cartoteca regionale serve a mille cose. La protezione del farro della Garfagnana, dell´olio extravergine di Lucca, del lardo di Colonnata (tutti prodotti Igp), del Brunello di Montalcino o del Chianti classico e la precisa individuazione delle loro Zone di produzione ed aree Dop e Igp sono garantiti anche dalle carte con le perimetrazioni ufficiali che la Regione ha elaborato e che sono diffuse proprio dal Geoscopio. Altre cartografie individuano le Aree protette, le aree di inquinamento acustico, quelle di Pericolosità e rischio di alluvione e quelle di Capacità di uso del suolo, dette pedologiche, che rappresentano i suoli più pregiati e adeguati per l´uso agricolo. Mappe ad hoc per le emergenze Al di là di questi utilizzi le carte regionali sono a servizio dei Comuni per stilare i loro Piani strutturali e regolatori o degli enti pubblici in generale per progettare infrastrutture come strade, aeroporti, ferrovie. Ma anche delle agenzie pubbliche come il Lamma o l´Arpat affinché possano sovrapporre i loro modelli e produrre così le previsioni meteo in una determinata zona, definire l´inquinamento ambientale di un torrente o di un fiume o il rischio e la pericolosità di una potenziale alluvione. Inoltre, in caso di urgenza e necessità, ad esempio per accompagnare l´emissione dei risarcimenti per le recenti alluvioni di Aulla e Albinia, vengono realizzate carte tematiche ad hoc. I confronti storici Non solo. Esiste una vasta fototeca geografica della Toscana che raccoglie immagini aeree dagli anni Cinquanta ai giorni nostri (1954; 1975; 1995; 2010). Una fonte unica per documentare, dall´alto, l´evoluzione del nostro territorio e del nostro paesaggio e che permette di studiare le modifiche urbanistiche avvenute negli ultimi sessanta anni. Con la digitalizzazione dei catasti storici regionali è possibile inoltre apprezzare la cartografia che sconfina nell´arte, considerato che ci sono oltre 12.000 mappe ottocentesche in alta definizione alla portata di un paio di clic grazie al Progetto Castore condotto in collaborazione con gli Archivi di Stato della Toscana ed il Ministero dei Beni Culturali. Cosa fanno i cartografi della Regione? Il Sistema informativo geografico regionale - come stabilisce la legge che ne regola le attività - raccoglie, organizza, aggiorna e diffonde continuamente l´insieme delle conoscenze sullo stato di fatto e di diritto del territorio e delle sue risorse. Ma come avviene questo processo? Come si arriva ad un database di numeri che, interpretati dalle applicazioni Web_gis, restituiscono tutti quegli strumenti necessari affinché sia favorita una efficace pianificazione territoriale? Come si trasforma l´informazione geografica in conoscenza approfondita del territorio? Il catasto del Granducato Una piccola digressione storica. La prima mappa in cui appare la Toscana nella sua complessità è la Tabula Peutingeriana, una copia del Xii-xiii secolo di un´antica carta romana che rappresentava le vie militari dell´Impero. Non era una mappa paragonabile a quelle a noi familiari, prodotte sulla base della moderna geodesia e di tecniche geometrico-matematiche che le attuali proiezioni cartografiche ci permettono di avere. Era piuttosto come le moderne carte delle metropolitane, utili ad orientarci sotto terra, ma in cui le distanze tra i punti non sono in scala tra loro. Un semplice e logico collegamento di punti riconducibile alla teoria dei grafi, ovvero senza rispettare il rapporto di scala tra la realtà e la sua rappresentazione, su cui si basano, ad esempio, i navigatori satellitari delle auto. Dopo molte rappresentazioni della Toscana presenti in atlanti, mappamondi e portolani realizzati a partire dal Cinquecento, bisognerà arrivare alla prima metà del Xix secolo per avere una mappa generale realizzata con metodo scientifico, quando il granduca Ferdinando Iii di Lorena affidò, al matematico e padre scolopio Giovanni Inghirami, il compito di redigere una "Carta topografica e geometrica della Toscana" alla scala di 1:200.000. Tale mappa era basata sulla stessa "triangolazione" di primo ordine, iniziata e condotta a termine dallo stesso Inghirami, che servi per realizzare nei primi decenni dell´Ottocento il nuovo catasto geometrico-particellare della Toscana. Le foto aeree Con la nascita dell´aviazione diventa invece protagonista la foto aerea, o meglio la aerofotografia stereoscopica. Si tratta di una tecnica che permette di rappresentare il territorio in tutti i suoi particolari planimetrici e altimetrici. Il primo volo di questo tipo, a copertura totale della Toscana, risale al 1978. Da allora sono stati realizzati molti altri altri voli, completi o parziali, a quote diverse in funzione della scala cartografica e delle zone del territorio che si voleva rappresentare. Dal 2007 si rinnova con cadenza triennale la fotografia completa della Toscana grazie ai voli appaltati dal Servizio regionale o provenienti da altre amministrazioni pubbliche. Sono fotografie scattate da quote medio basse e basse che permettono di riprodurre i particolari topografici in scala 1:10000 (1 mm sulla carta corrisponde a 10 m nella realtà), sufficiente per garantire una alta qualità per gli usi normati dalle leggi sulla pianificazione del territorio. Se i Comuni o altri enti necessitassero però di una maggiore risoluzione la Regione realizza per loro una cartografia più ricca di dettagli in scala 1:2000 (1 mm sulla carta corrisponde a 2 m nella realtà); negli anni, a questa scala di dettaglio sono state allestite cartografie su tutte le aree più urbanizzate della regione, corrispondenti a circa il 20% della sua superficie. Oltre a realizzare la cartografia, con gli stessi fotogrammi aerei vengono prodotte le cosiddette ortofotocarte, cioè fotografie aeree ortorettificate, sul modello digitale del terreno, con delle tecniche in grado di minimizzare le deformazioni delle immagini fotografiche. Un ricco repertorio Per comprendere meglio la ricchezza del patrimonio foto-cartografico regionale costruito in oltre trent´anni di attività, conservato e da sempre reso disponibile all´uso e alla grande consultazione pubblica, la Regione ha pubblicato in formato pdf un Repertorio aerofotogrammetrico che propone una sezione del vasto ed articolato catalogo di dati territoriali, archivi e geodataset disponibili. Il paradosso di Borges Inutile dire che una mappa in scala 1:1 non può esistere, e, se avete tempo e siete appassionati al tema, vi suggeriamo di leggere la Storia universale dell´Infamia di Jorge Luis Borges che contiene il noto paradosso: "...In quell´Impero, l´Arte della Cartografia giunse a una tal Perfezione [...] i Collegi dei Cartografi fecero una Mappa dell´Impero che aveva l´Immensità dell´Impero e coincideva perfettamente con esso. Ma le Generazioni Seguenti, meno portate allo Studio della cartografia, pensarono che questa Mappa enorme era inutile e non senza Empietà la abbandonarono all´Inclemenze del Sole e degl´Inverni." Nel momento in cui realizza la mappa, l´impero diventa irrappresentabile. La licenza Creative Commons Ogni dato cartografico ricavato dal fitto reticolo di voli sulle nostre teste viene poi collaudato dal Servizio geografico toscano dal punto di vista del contenuto tematico, geometrico e informatico. Ogni dato è messo a disposizione sul sito della Regione solo e soltanto quando ottiene la validazione della cartografia nel rispetto dei protocolli standard. Gli utenti interessati - pubblici e privati - possono così visualizzare, interrogare o scaricare a piacimento ciò che vogliono sia nel formato vettoriale, utile per le applicazioni Gis e Cad, sia in formato raster per la stampa tradizionale. Il tutto con licenza Creative Commons in linea con le teorie più innovative sul diritto d´autore che permettono la successiva rielaborazione con il solo vincolo della citazione della fonte primaria, cioè la Regione. La cartografia toscana è infatti ormai tutta digitalizzata, tutti i database sono aperti e disponibili gratuitamente sia sul sito Open data della Regione, che dalla pagina dedicata alla cartografia. I dati sono open Quella degli open data, del codice aperto e del software libero è una grande rivoluzione che l´Europa e l´Italia stanno vivendo con le iniziative legate alla Direttiva Inspire e all´Agenda Digitale, e su cui la Regione Toscana cerca di svolgere un ruolo attivo. Si pensi ad esempio all´Accordo stipulato con l´Associazione Gfoss per la diffusione di software geografico libero e a codice sorgente aperto presso le Pubbliche Amministrazioni della Toscana. In termini di sburocratizzazione, semplificazione, ma anche di contributo alla creatività - chi avesse bisogno di una mappa fatta bene e gratuita della Toscana per creare una applicazione per smartphone, la prenda! - si tratta di un vero e proprio volano per la crescita economica. Oltre che essere scaricabili e utilizzabili offline le cartografie e le ortofotocarte sono disponibili, e quindi usabili, anche online tramite servizi basati sul web (Wms). Il Terraflyer Per favorire la divulgazione geografica, soprattutto nelle scuole ma non solo, al settimo piano di Novoli hanno creato anche un software di volo virtuale, rapido, veloce e ricco di funzionalità chiamato Terraflyer. Un´applicazione che permette di immedesimarsi in un pilota d´aereo in volo sopra le bellezze della Toscana per scoprire così mille dettagli che nessun testo e nessuna mappa bidimensionale potrà mai farvi vedere. Provate ad esempio a lanciarvi come una goccia nella sorgente dell´Arno sul monte Falterona e navigare il percorso del fiume scoprendone gli angoli più reconditi fino a tuffarvi nel Tirreno a Bocca d´Arno. Oppure fiondatevi sulle Alpi Apuane e scoprire quanta bellezza inaspettata si possa godere dal Pizzo d´Uccello o dalla Cima di Bozzarello. Le collaborazioni Da un paio d´anni il Servizio regionale dispone anche delle competenze in materia di cartografia geologica e pedologica. Le problematiche del dissesto idrogeologico, delle alluvioni, della desertificazione, delle modifiche d´uso delle aree agricole, anche di quelle più pregiate - sono in corso gli approfondimenti conoscitivi per la produzione della carta pedologica della piana fiorentina - creano sempre nuove sfide di conoscenza, che la Regione cerca di cogliere lavorando insieme ai centri di eccellenza del mondo accademico e della ricerca come ad esempio accade con le collaborazioni con il Consorzio Lamma e il Cnr, o con il Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio. In questo ambito la Regione renderà presto disponibile un Continuum Geologico Territoriale insieme ad un aggiornamento della banca dati forse tra le più interessanti, stante le caratteristiche del nostro territorio: quello delle frane. Con Emilia-romagna, Marche e Umbria la Toscana sta lavorando anche ad un Continuum Geologico interoperabile, in termini di legenda e caratteristiche, per i territori delle singole regioni. Tra le collaborazioni attivate anche quella con il Cisis, con il Politecnico di Milano, con l´Agenzia delle Entrate per ricevere e poi smistare ai Comuni i dati catastali. Una mole di dati impressionante L´informazione geografica interessa sempre più persone. La maggior parte dei "clienti" sono per lo più funzionari pubblici, tecnici, ricercatori, studenti, ma anche singoli cittadini che si interessano alle decisioni che la pubblica amministrazione assume in materia di pianificazione e governo del territorio e che sono rappresentate direttamente sulla cartografia regionale. Da loro arrivano molti contatti tutti i giorni, è per questo che il gruppo di lavoro di 25 persone del Servizio cartografico è molto orgoglioso delle statistiche di accesso ai propri prodotti. Le pagine dei numerosi portali cartografici attivi vengono viste fino a 3 milioni e seicentomila volte in un mese da circa 20 mila utenti unici che compiono in media 150 operazioni per sessione per un totale di oltre 120.000 accessi e 6 Giga di file open data scaricati ogni giorno. Dati ricchi e confortanti, dice il responsabile dei rilevamenti aerei e della mappatura cartografica del territorio regionale che, quotidianamente, cura l´aggiornamento dei dati e l´infrastruttura web che sta alla base dei servizi offerti. Una mole di dati e di operazioni impressionante, basti pensare a come sarebbe stata svolta solo qualche anno fa senza l´ausilio dell´informatica. Appuntamento ad ottobre a Firenze Da sempre la Comunità Europea sottolinea che in materia di territorio e di ambiente, di risorse e criticità, si decide sulla base di conoscenze insufficienti, inadeguate, non aggiornate, e soprattutto non condivise, non accessibili. E sollecita gli enti pubblici a rendere più trasparenti i processi decisionali anche, e forse soprattutto, condividendo quegli stessi quadri conoscitivi su cui si basano le scelte. Come visto la Regione Toscana ha accolto al meglio queste sfide alla trasparenza e all´apertura e alla condivisione. E allora scaricate e utilizzate al meglio anche voi le carte ed i dati geografici della Toscana: per curiosità, per passione, per conoscere il vostro territorio, perché lo richiede il vostro lavoro, e perché no? per fare impresa. E se volete conoscere di persona chi ci sta dietro... L´occasione è a ottobre, quando dal 14 al 16 si svolgerà a Firenze la conferenza delle Associazioni scientifiche per le informazioni territoriali e ambientali (Asita) che farà il punto sulle grandi innovazioni nel settore dei dati geografici. *** Post scriptum L´auspicio è che questa Storia della domenica possa avervi offerto la possibilità di comprendere il senso di un servizio pubblico importante per la comunità come quello geografico e cartografico. Se siete dei neofiti e la materia vi appassiona, se volete approfondire le vostre conoscenze vi suggeriamo la lettura di alcuni testi - da quelli per bambini a quelli scientifici - utili ad capire meglio la cartografia. Cartografia critica - Attraverso l´analisi scientifica sono esaminati i momenti topici del passaggio da una cartografia istituzionale, creata dalle istituzioni, a una cartografia aperta, prodotta dai cittadini. Casti E., Cartografia critica. Dal topos alla chora, Milano, Guerini Associati, 2013. Cartografie del tempo - Cartografie del tempo è la prima storia completa delle rappresentazioni grafiche del tempo in Europa e negli Stati Uniti dal 1450 a oggi. Dai manoscritti medievali fino all´era di Internet, il volume prende in considerazione una vasta gamma di linee temporali che con le loro forme danno vita a interessanti narrazioni. Rosenberg D., Grafton A., Cartografie del tempo. Una storia della linea del tempo, Torino, Einaudi, 2012. I mappamondi virtuali - Il volume è dedicato ai mappamondi virtuali come Google Earth o World Wind della Nasa correntemente utilizzati sia per la didattica che per la ricerca scientifica. Favretto A., I mappamondi virtuali, Bologna, Patròn Editore, 2009. Il Mazzo delle carte - Il libro racconta il lavoro che ha portato all´informatizzazione del ricco patrimonio di cartografia storica e fotografie aeree d´epoca conservato nell´archivio dell´Istituto dei Beni Culturali dell´Emilia-romagna che permette di ricostruire i principali cambiamenti del paesaggio e delle città negli ultimi tre secoli. Di Cocco I, Pezzoli S., Il Mazzo delle carte, Bologna, Editrice Compositori, 2012. La cartografia dall´antichità fino al Xviii secolo - n´opera che racconta l´influenza delle scoperte geografiche e scientifiche nella rappresentazione dei luoghi. Dalla semplice e schematica rappresentazione dei luoghi alle forme cosmografiche del medio evo fino alla nascita degli Atlanti, un avvenimento fondamentale per la conoscenza cartografica. Monti C., La cartografia dall´antichità fino al Xviii secolo, Sant´arcangelo di Romagna (Rn), Maggioli Editore, 2011. La cartografia moderna - Dalla forma della Terra alle carte moderne con le loro proiezione con particolare attenzione alla cartografia nazionale dopo l´unità d´Italia, con tanti esempi: dalle proiezioni usate dal Catasto alle mappe usate per il progetto esecutivo della galleria del Brennero. Monti C., La cartografia moderna. Con particolare riferimento all´Italia, Sant´arcangelo di Romagna (Rn), Maggioli Editore, 2011. Le carte geografiche - Un´opera in grado di illustrare i concetti base, le tecniche di costruzione, le modalità d´uso e l´evoluzione storica delle carte geografiche fino ad arrivare alla descrizione delle principali caratteristiche della cartografia in formato digitale. Mazzanti R., Le carte geografiche. Teoria e storia, Ghezzano (Pi), Felici Editore, 2012. Mappe - Un Atlante ottimamente disegnato con cui i bambini possono esplorare le meraviglie e gli angoli più nascosti della Terra, 51 mappe che raccontano la storia, gli usi e costumi, i personaggi famosi, le piante e gli animali, i piatti e tutto ciò che contraddistingue ogni paese. Mizielinscy A., Mizielinscy D., Mappe, Milano, Electa, 2013. Per descrivere il territorio - Il volume riproduce materiale proveniente dall´Accademia dei Georgofili e dall´Istituto Geografico Militare e presenta le diverse prospettive della descrizione del territorio: gli studi finalizzati al miglioramento agricolo e alle bonifiche, l´evoluzione delle tecniche di rappresentazione cartografica, le descrizioni di naturalisti, viaggiatori e geografi. Accademia dei Georgofili, Per descrivere il territorio. Agronomi, cartografi, naturalisti, viaggiatori nella Toscana tra Xviii e Xx secolo, Firenze, Edizioni Polistampa, 2013. Http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/pianopaesaggistico.html    
   
   
EVENTI TORRE CERRANO: ABRUZZO IMPEGNO PER PARCO ADRIATICO  
 
Pescara, 15 luglio 2014 - "Creare una grande riserva che abbracci tutta la costa Adriatica ". E´ questa la proposta, per ora ancora da mettere a punto, che piacerebbe realizzare all´assessore ai Parchi Donato Di Matteo e lanciata a margine della presentazione di : "Estate 2014. Programmazione , attività, eventi e manifestazioni dell´Ampt (Area Marina Protetta ) Torre del Cerrano ". Dal 18 luglio 7 chilometri di costa richiameranno l´attenzione dei turisti verso le bellezze naturalistiche e la salvaguardia del patrimonio faunistico, e non solo, dell´area ricadente nell´Amp Torre del Cerrano. Per l´Abruzzo partirà da Silvi ´Il mare non vale una cicca ´ , manifestazione nazionale che toccherà tutta la costa italiana; ad agosto al via invece il I° Festival della Cinematografia Naturalistica Corrado Filiani, a 50 anni dalla morte del naturalista , fondatore della città di Pineto. Sono questi i principali appuntamenti illustrati in conferenza stampa di ´Estate 2014. Programmazione , attività, eventi e manifestazioni dell´Ampt (Area Marina Protetta ) Torre del Cerrano ´. ´La Regione farà di tutto per la costruzione del Parco dell´Adriatico, ha dichiarato l´assessore ai Parchi Donato Di Matteo ´. Provengo da una storia di amministratore locale , ha proseguito, prediligo l´esperienza pratica e sono soddisfatto di lavorare con i Sindaci di Silvi e Pineto´. L´assessore ha sottolineato non solo l´esigenza di una programmazione di eventi , ma la necessità di una coscienza ambientale. L´area, voluta con Decreto del 2009, inaugurata nel luglio 2010, potrebbe ambire a crescere sino a comprendere i territori ricadenti nei Comuni di Atri e Roseto. Per il mese di luglio ed agosto gli eventi sono consultabili su www.Torredelcerrano.it ; ad agosto, inoltre, il Festival della Cinematografia prevede proiezioni di film a Pineto (1 agosto) , Silvi (2 agosto) , Torre del Cerrano (3 agosto). Non mancherà La Notte Bianca, in programma tra il 19 e 20 luglio , con un concerto del comico abruzzese Germano D´aurelio, in arte N´duccio . Erano presenti all´incontro con i giornalisti : Francesco Comignani, Sindaco di Silvi, Robert Verrocchio, Sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, Presidente Commissione per la Programmazione Europea e consigliere regionale, Benigno d? Orazio, Presidente di Amp Torre del Cerrano.  
   
   
SEVESO, LOMBARDIA: DA GOVERNO POTERI SPECIALI PER VASCA SENAGO  
 
Milano, 15 luglio 2014 - "Un grande successo di Regione Lombardia, che ha ottenuto dal Governo la disponibilità a procedere con la realizzazione della vasca di laminazione sul fiume Seveso a Senago (Milano), attraverso le procedure accelerate accordate in occasione di Expo e da introdurre in fase di conversione del Decreto 91/2014. Inoltre, Palazzo Chigi ci supporterà con i fondi necessari per il completamento della messa in sicurezza del Seveso, che passa da altri tre interventi a Lentate sul Seveso, Paderno Dugnano e Varedo". Lo annuncia l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, a margine dell´incontro con i rappresentanti della struttura di missione della Presidenza del Consiglio ´Italia Sicura´, coordinata da Erasmo D´angelis. Accelerare I Tempi - "Il Governo - commenta Viviana Beccalossi - ha riconosciuto la necessità di procedere il più in fretta possibile, affinché quanto accaduto nei giorni scorsi e per l´ennesima volta a Milano non si ripeta più. Sul tavolo abbiamo messo l´urgenza delle opere, che possono essere messe in cantiere in tempi brevi con l´ok a tagliare radicalmente la burocrazia". L´impegno Di Regione - L´assessore Beccalossi ha ricordato che per la vasca di laminazione di Senago sono già disponibili sul tavolo i primi 10 milioni di euro di Regione Lombardia. Il Comune di Milano anche in questi giorni ha più volte sottolineato di voler onorare il suo impegno per la messa a disposizione dei 20 milioni di euro che mancano per completare il quadro finanziario. Le Nostre Richieste Al Governo - "Sei mesi fa - continua Viviana Beccalossi - abbiamo inviato un elenco delle priorità più urgenti al Governo in tema di dissesto idrogeologico, comprese le opere per la realizzazione delle altre 3 vasche sul Seveso a Varedo, Lentate e Paderno Dugnano, di cui sono già attivate le progettazioni a carico del bilancio regionale. La buona notizia, quindi, è avere ottenuto il via libera per gli 80 milioni di euro necessari a completare tutto il sistema di protezione sul bacino del Seveso". Accordo Di Programma Tra Regione E Ministero Ambiente - A supporto delle richieste lombarde, i "numeri" generati dall´Accordo di programma per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico tra Regione Lombardia e Ministero dell´Ambiente, che mostra uno degli andamenti più positivi rispetto agli accordi attualmente in atto tra Governo e Regioni italiane. Al 30 giugno 2014 risultano infatti attivati tutti i 163 interventi previsti, con risorse totali di 215 milioni di euro, dei quali circa 70 milioni a carico del Ministero e 145,5 della Regione. Rischio Idrogeologico Fuori Patto Stabilità - "Un altro tema sul quale abbiamo ottenuto risposte positive - prosegue l´assessore Beccalossi - è la nostra richiesta di escludere dal Patto di stabilità gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Oggi, di fatto, anche alle Amministrazioni virtuose come la nostra viene impedito di utilizzare i propri fondi disponibili, anche in casi come questi, in cui la priorità è la sicurezza dei cittadini e delle imprese, così come è impensabile che alle Regioni del Centro Nord spetti solo il 20 per cento dei fondi dedicati" conclude.  
   
   
AMBIENTE: FVG IN PRIMA LINEA CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
Udine, 15 luglio 2014 - L´assessore regionale all´ambiente Sara Vito ha partecipato nei giorni scorsi a Roma al primo incontro con i Presidenti Commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico. La riunione, coordinata da Erasmo D´angelis, già sottosegretario di Stato ai Trasporti nel governo Letta, ha visto la partecipazione delle diverse Regioni. Il tema dell´incontro è stato il rischio idrogeologico che ad oggi è ai primi posti nell´agenda delle politiche del Governo. A tal proposito, è stata istituita l´unità di missione, presieduta da D´angelis, che coordinerà gli Accordi di Programma che il Governo ha avviato con le singole Regioni per far fronte alle calamità naturali e alla cura del territorio. Il quadro emerso a livello nazionale appare preoccupante, il rischio idrogeologico, infatti, è elevato ed il fenomeno è accompagnato dai cambiamenti climatici. L´italia paga i mancati investimenti nel settore e la carenza di politiche ambientali del passato orientate alla prevenzione. Nell´incontro è stato ribadito l´impegno del Governo nei confronti di Bruxelles per escludere dal patto di stabilità gli interventi sul rischio idrogeologico. Dalla riunione è emersa la necessità di avviare incontri con le singole Regioni per valutare lo stato di avanzamento dei lavori contenuti nell´Accordo di Programma. Entro l´estate D´angelis sarà in Friuli Venezia Giulia - dove gli interventi previsti nell´accordo di programma ed attualmente avviati sono 32 su complessivi 38 - per valutare l´attività da realizzare. L´accordo prevede la realizzazione di interventi per un totale complessivo di 32 milioni 274.100 euro finanziati e cofinanziati dal ministero dell´Ambiente e dalla Regione stessa. "L´amministrazione regionale - spiega Vito - ha posto al centro della propria agenda le politiche ambientali, la prevenzione e l´avvio degli interventi per tutelare il nostro prezioso patrimonio in un´ottica di valorizzazione ambientale e di sicurezza del territorio e delle persone". L´assessore proporrà al Consiglio regionale già in sede di assestamento di bilancio ulteriori nuove risorse da destinare per interventi di manutenzione straordinaria per la difesa del suolo e per i fenomeni franosi. Già nei giorni scorsi, in Iv Commissione Consiliare ha proposto un investimento di ulteriori 4 milioni e 630 mila euro per la manutenzione straordinaria dei corpi idrici e 4 milioni e 832 euro per i fenomeni franosi. Complessivamente quasi il triplo delle risorse stanziate nella finanziaria del 2013.  
   
   
SEVESO, FONDI DI COMUNE DI MILANO E GOVERNO PER LE OPERE  
 
Milano, 15 luglio 2014 – Il Governo, rappresentato dal capostruttura della missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’angelis, ha confermato che la difesa idraulica del fiume Seveso è un’opera strategica nazionale, cui il Governo garantirà finanziamenti, oltre che una velocizzazione delle procedure per realizzare il piano delle vasche di laminazione predisposto da Aipo. E’ emerso durante un incontro che si è svolto a Palazzo Marino con il Sindaco Giuliano Pisapia, la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran. Il Comune di Milano ha già messo a disposizione una cifra molto significativa per contribuire al progetto. La disponibilità di risorse dedicate a questo tema da un comune rappresenta un unicum in Italia, che dimostra l’inderogabile volontà di risolvere definitivamente un problema che Milano si trascina da decenni. Oltre al tema delle vasche di laminazione e ai lavori per l’ampliamento del canale scolmatore, si è sottolineato l’importanza di attivare rapidamente iniziative per la depurazione delle acque e il controllo degli scarichi industriali lungo il corso del fiume. Il Governo avrà anche il compito di aprire immediatamente il confronto con i comuni interessati perché la realizzazione di queste opere possa avvenire in tempi brevi, senza ulteriori ritardi, opere importanti per la città, per i cittadini e per Expo 2015, che Milano ospiterà tra poco meno di un anno.  
   
   
INVESTIMENTI SU AQP RICHIESTI DA TUTTI I COMUNI PUGLIESI  
 
Bari, 15 luglio 2014 - L’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, commenta le dichiarazioni odierne del presidente del Gruppo di Forza Italia su Aqp. “La polemica politica a volte fa perdere il senso della realtà. Vorrei ricordare al presidente e ai componenti del gruppo di Forza Italia che il piano degli investimenti per il servizio idrico integrato varato dall’Autorità idrica pugliese vale circa 870 milioni di euro, di cui la Regione si fa carico con 528 milioni di fondi pubblici. Se la Regione non avesse risposto all’appello lanciato dai Comuni pugliesi, di ogni segno e appartenenza politica, ai cittadini sarebbe toccato o lo schizzare alle stelle della tariffa o il taglio degli investimenti, garantendo a stento la manutenzione ordinaria della rete. Vorrei poi ricordare che le modalità di calcolo della tariffa ci vengono imposte dall’Autorità nazionale, che è un residuo del governo Monti, all’epoca sostenuto anche dallo stesso gruppo cui appartiene il presidente Zullo. C’è di più: proprio per rispondere alla richiesta legittima di tutti i comuni pugliesi, la Regione ha lavorato per la concessione di un prestito oneroso per Aqp proprio al fine di tutelare gli investimenti e tener basse le tariffe. Non mi risulta peraltro che la Regione abbia perso finanziamenti destinati al sistema della depurazione, anzi il livello medio degli investimenti in Puglia è il più alto del Mezzogiorno e se vi sono stati ritardi, essi sono addebitabili solo ai tempi biblici con cui il Governo Berlusconi ha consentito alla Regione di utilizzare le risorse del Fas 2007-13, ovvero alle resistenze – in alcuni casi – da parte dei territori. Voglio rivolgere infine un invito a Zullo e al gruppo di Fi: piuttosto che promuovere sterili polemiche per guadagnare piccoli titoli sui giornali, sarebbe meglio collaborare per il bene dei pugliesi per salvaguardare beni primari per i cittadini: l’acqua, le reti idriche e l’ente di gestione di proprietà pubblica più grande d’Europa”.  
   
   
AUA, LOMBARDIA: PRIMATO PER LA SEMPLIFICAZIONE  
 
Milano, 15 luglio 2014 - "Con l´incontro con gli operatori pubblici e privati (Province, Comuni, Associazioni di categoria, Camera di Commercio e Arpa), viene sancita una tappa importante di un percorso virtuoso attraverso l´adozione del modello unico per la presentazione telematica delle istanze Aua (Autorizzazione unica ambientale). Questa rivoluzione permetterà di abbandonare un po´ la carta e semplificare la vita di tutti, sia in termini di tempi, che ovviamente di costi". Lo ha detto l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, a margine del convegno dal titolo ´L´autorizzazione unica ambientale (Aua) in Regione Lombardia: novità operative e indirizzi´, a Palazzo Lombardia. Primi In Italia - La titolare regionale dell´Ambiente ha poi spiegato che si tratta di "un altro primato lombardo", in quanto "anche questa volta, la Regione guidata da Maroni è la prima in Italia a fornire, di sua iniziativa, indicazioni normative in grado di accompagnare, uniformare e, dove è possibile, semplificare ulteriormente l´apparato burocratico senza intaccarne la trasparenza amministrativa". Risposta A Esigenza Stakeholders - "Quest´azione - ha aggiunto l´assessore - ha inteso rispondere all´esigenza pressante di tutti i soggetti portatori di interesse, agendo su diverse aree tematiche e rendendo possibile disporre di strumenti amministrativi utili a garantire una gestione uniforme, coordinata e efficace del procedimento". L´impegno Di Regione - "Regione Lombardia- ha ricordato Terzi - ormai da un anno, ha avviato un percorso di coordinamento e di accompagnamento all´attuazione di un nuovo regime di autorizzazione riguardanti procedure in materia ambientale con impatti su diverse decine di migliaia di imprese del nostro territorio". Tavolo Permanente - L´assessore ha spiegato che a questo risultato, raggiunto grazie al contributo dell´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione, il collega Massimo Garavaglia, si è giunti attraverso "un lungo percorso di sviluppo, reso possibile grazie alla costituzione di un tavolo permanente, sede di confronto e condivisione attraverso il dialogo con i suoi componenti: oltre che le Direzioni regionali interessate - Ambiente, ma anche Economia, con il collega Garavaglia, Attività produttive e Agricoltura -, i rappresentanti di Province, Comuni e Associazioni di categoria". Una Sola Autorizzazione Fa Per 7 - In particolare, l´Aua, che ha una durata di 15 anni, può sostituire fino a sette autorizzazioni: sugli scarichi; la comunicazione per l´utilizzo delle acque reflue; l´autorizzazione alle emissioni in atmosfera; la documentazione previsionale di impatto acustico; l´autorizzazione all´uso dei fanghi di depurazione e la comunicazione sullo smaltimento; il recupero dei rifiuti. A discrezione delle Regioni, l´Aua può però ricomprendere anche altre autorizzazioni. I Vantaggi Per Le Pmi - "Il vantaggio per le Piccole e medie imprese - ha fatto presente Terzi - è rilevante, in termini di riduzione dei tempi di compilazione, modello telematico di precompilazione, editing geografico per calcolare le coordinate geografiche, diminuzione dei costi di implementazione del modello e semplificazione della presentazione della domanda". I Vantaggi Per Le Pa - "Ma anche le Pubbliche amministrazioni possono beneficiare di un rilevante contenimento degli oneri in termini di riduzione dei tempi di adempimenti procedurali - ha precisato ancora l´assessore - e ciò grazie a standard di interoperabilità tra i sistemi informativi, che permettono una velocizzazione dei meccanismi di trasmissione, oltre a poter disporre di un archivio telematico di tutte le domande di Aua e della documentazione tecnica allegata alle istanze rilasciate". Dove Trovare I Moduli - Dal 30 giugno i moduli sono disponibili online sulla piattaforma regionale Muta. L´aua è stata introdotta dal Dpr 59/2013 in base a quanto previsto dalla Legge 35/2012 sulla semplificazione e lo sviluppo per consentire alle Pmi e agli impianti che non hanno dimensioni tali da richiedere l´Autorizzazione integrata ambientale (Aia), di ottenere una sola autorizzazione. Dove Presentare La Domanda - La domanda deve essere presentata allo Sportello unico per le attività produttive (Suap), che la inoltra per via telematica all´Autorità competente per la procedura. Trascorsi 30 giorni senza richiesta di integrazioni, la domanda si intende regolarmente presentata. Attenzione Ad Ambiente - "Regione Lombardia è da sempre attenta alle tematiche ambientali - ha sottolineato l´assessore - solo pochi giorni fa, con l´approvazione del ´Pdl semplificazione´, abbiamo approvato la semplificazione delle norme per la rimozione delle coperture in cemento amianto sugli edifici di privati cittadini". "Entro 4 mesi - ha assicurato la titolare regionale dell´Ambiente - la Giunta regionale adotterà un regolamento, che detterà le regole per facilitare ai Comuni la raccolta di questo particolare rifiuto e consentire ai cittadini la rimozione, anche in proprio, di piccoli quantitativi". Crescita Economica - "L´obbiettivo di Regione Lombardia - ha concluso Terzi - è incentivare la crescita economica del nostro territorio, rispettando l´ambiente in cui viviamo".  
   
   
CAMPANIA: ARCADIS, ESECUTIVO NUOVO REGOLAMENTO AGENZIA  
 
Napoli, 15 luglio 2014 - "Il nuovo regolamento dell´Agenzia regionale per la Difesa del Suolo (Arcadis) è esecutivo." Così l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza al termine dell´iter amministrativo che ha reso operativa la relativa delibera approvata dalla Giunta. "Il regolamento - ha detto Cosenza - prevede che la figura del direttore generale sia scelta con un concorso pubblico nazionale solo per titoli: considerata l´importanza dell´agenzia, e dei lavori per la difesa del suolo e la tutela delle acque che essa dovrà seguire nei prossimi anni, ci aspettiamo la partecipazione al concorso dei manager con le migliori esperienze italiane. Il regolamento prevede anche un Comitato di gestione snello, costituito dal direttore generale e da un delegato per ciascuno degli assessorati ai Lavori Pubblici e all´Ambiente. Le attività dell´Agenzia, assolutamente strategiche, andranno avanti senza sosta." In attesa del concorso, nelle prossime ore, l´assessore Edoardo Cosenza e il presidente Stefano Caldoro designeranno un dirigente interno che svolgerà le funzioni ad interim.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ALLUVIONE E TROMBE D´ARIA, VARATO IL PROVVEDIMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI DANNI E LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER RISARCIRE LE IMPRESE. STANZIATI 80 MILIONI DI EURO. GIÀ IMPEGNATI TUTTI I 160 MILIONI PREVISTI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER IL 2014.  
 
Bologna, 15 luglio 2014 - Firmato il provvedimento per risarcire le attività economiche colpite dall’alluvione del 17 e del 19 gennaio 2014, dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013, dagli eccezionali eventi atmosferici e dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014. La nuova ordinanza (la n. 6 del 10 luglio 2014) del commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definisce modalità e criteri per la concessione dei contributi, stimati in 80 milioni di euro. Gli interventi previsti, e ammessi a contributo, riguardano la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo degli impianti e delle strutture produttive agricole; la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all’attività, di beni mobili registrati e la ricostituzione delle scorte e dei prodotti. “Si tratta di un provvedimento di eccezionale importanza per i territori colpiti dalle calamità del 2013 e del 2014 – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – . Le imprese possono così completare i loro piani di ripristino e riprendere completamente le attività economiche, salvaguardando l’occupazione. E’ un risultato – prosegue Vecchi – ottenuto grazie all’impegno comune della Regione, dei sindaci, dei parlamentari del territorio, delle associazioni, dei cittadini e delle imprese. Quest’ordinanza è stata discussa in maniera aperta con tutte le parti interessate e, grazie alla loro partecipazione, ulteriormente migliorata per poter rispondere adeguatamente a tutte le specifiche esigenze”. “L’alluvione del Secchia – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – ha interessato un’area di oltre 5.500 ettari destinati a colture - vite, pero, pomodoro, cereali, foraggi - di altissima qualità e di notevole importanza economica; 302 le aziende agricole coinvolte, che hanno subito danni stimati per circa 52 milioni di euro. Il ripristino delle infrastrutture connesse all’agricoltura, come strade interpoderali, opere di approvvigionamento idrico, reti idrauliche e impianti di irrigazione al servizio di più aziende, richiederanno circa 2 milioni. Particolarmente gravi – aggiunge Rabboni – anche gli effetti sul settore agricolo della tromba d’aria del 30 aprile 2014. Per la provincia di Bologna la stima complessiva dei danni è di 5,1 milioni, per il modenese di 2,8 milioni. Il provvedimento del commissario consentirà di ripristinare la piena funzionalità a imprese che potranno contribuire in modo concreto alla ripresa economica del nostro territorio”. Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali, e al recupero a fini produttivi degli immobili. La quantificazione del danno dovrà avvenire attraverso perizia asseverata, mentre gli interventi devono essere realizzati successivamente alla data degli eventi calamitosi e conclusi entro il 30 giugno 2015. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i costi dell’intervento e gli indennizzi assicurativi attribuiti all’intervento finanziato, corrisposti o da corrispondersi da parte delle compagnie di assicurazioni. I comuni interessati - Possono beneficiare dei contributi le imprese, appartenenti ai settori industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali. I comuni colpiti dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013 sono, per quanto riguarda la provincia di Bologna, Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale; nella provincia di Modena Castelfranco Emilia e Mirandola. I comuni (tutti modenesi) colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti tra il 17 e il 19 gennaio 2014 sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero (a cui si aggiungono in Comune di Modena le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello e San Matteo). Le risorse finanziarie - Dei 210 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei ministri per alluvione e tromba d’aria, 160 milioni (che è la cifra prevista per il 2014, mentre gli altri 50 milioni andranno sul 2015) sono già stati impegnati con le ordinanze finora emanate. Infatti, gli 80 milioni di quest’ultima ordinanza – per le imprese – si aggiungono ai 50 milioni per le abitazioni (ordinanza n. 2), agli oltre 23 milioni degli interventi idraulici su Secchia e Panaro (ordinanza n. 5) e ai 6 milioni per le opere pubbliche (ordinanza n. 4). Destinazione dei contributi - I contributi vengono concessi per la riparazione e il ripristino di immobili danneggiati e la ricostruzione di quelli eventualmente distrutti, in modo da ristabilire la piena funzionalità per l’attività dell’impresa; per la riparazione e il riacquisto dei beni mobili strumentali, così da ripristinare la loro piena funzionalità e sicurezza (compresi impianti e macchinari e compresi i beni mobili registrati); per la ricostituzione delle scorte, vive e morte, connesse all’attività dell’impresa; per i danni economici subiti dai prodotti; per il ripristino dei terreni agricoli, degli impianti arborei produttivi, delle infrastrutture aziendali (strade poderali, interpoderali e attraversamenti; opere di approvvigionamento idrico, reti idrauliche, impianti irrigui e rete di scolo; impianti di protezione delle colture); per il mancato guadagno dovuto alla distruzione della produzione agricola, valorizzata con riferimento alla media del triennio precedente, o i costi sostenuti per le anticipazioni colturali delle produzioni agricole danneggiate. Lo schema di convenzione con la Provincia di Modena - Una successiva ordinanza (la n. 7 del 10 luglio 2014) riguarda l’approvazione dello schema di convenzione con la Provincia di Modena che, attraverso le sue strutture, garantirà il supporto per lo svolgimento delle attività istruttorie delle domande di contributo. Nello specifico, la Provincia ha individuato l’Area Economia come struttura competente per l’istruttoria amministrativa e tecnica delle domande. I provvedimenti sul sito della Regione - I provvedimenti – come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri – sono stati adottati da Errani in qualità di commissario delegato alla Ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanza firmate (numero 6 e 7 del 10 luglio 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione, all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria  
   
   
ABRUZZO, OSSERVAZIONI SU OMBRINA MARE DUE INCONTRI CON TECNICI E AMMINISTRATORI DEL TERRITORIO  
 
L´aquila, 15 luglio 2014 - La Regione si attiva per manifestare le proprie determinazioni sullo stato dell´iter autorizzativo di "Ombrina Mare 2", il progetto della multinazionale Medoilgas che dovrebbe sorgere a circa 6 km dalla costa teatina, tra Ortona e Vasto, nell´ambito del Parco Nazionale della Costa Teatina. Il Presidente Luciano D´alfonso e l´assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, hanno convocato due incontri: il primo, di natura tecnica tra l´assessore, tutti i soggetti di derivazione regionale e le direzioni direttamente o indirettamente interessate, finalizzato alla discussione e reperimento di tutti i rilievi tecnico-amministrativi affinché gli stessi possano essere trasformati in osservazioni al procedimento di Via instaurato da tempo dal competente Ministero dell´Ambiente. Un secondo incontro di tipo istituzionale con i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni provinciali di Chieti e Pescara, territori interessati dalla realizzazione della Medoilgas . Va ricordato come il Ministero dell´Ambiente, nei mesi scorsi, abbia chiesto l´espletamento di una valutazione ambientale più ampia, comprensiva di una procedura Aia. La Medoilgas si è opposta a questo provvedimento del Ministero facendo ricorso al Tar Lazio, il quale si è però espresso per il non accoglimento con decisione del 16 aprile 2014. "Ci troviamo ad affrontare l´intera vicenda in una fase ormai conclusiva della seconda procedura di Valutazione impatto ambientale nazionale. La Regione si farà parte attiva e diligente nell´ambito di detta procedura, attiverà tutti gli strumenti al fine di avanzare le proprie diverse osservazioni, proponendosi per un doveroso ruolo di raccordo tra tutti i portatori di interesse (associazioni incluse) anche al fine di corroborare al meglio le proprie osservazioni tecniche che entro il 29 luglio anche gli stessi dovranno formalmente produrre al Ministero". Lo ha dichiarato l´assessore all´Ambiente Mario Mazzocca a conclusione della riunione svoltasi a Pescara . «La situazione» prosegue Mazzocca «non è delle migliori. E non solo per l´entrata in campo dell´istituzione regionale, se non tardiva, comunque in piena ´zona Cesarini´, ma anche e soprattutto per la posizione del governo sul progetto in questione. Nel maggio scorso, infatti, la sottosegretaria all´Ambiente Silvia Velo, rispondendo alla interpellanza presentata dal deputato di Sel, Gianni Melilla, sullo stato dell´iter autorizzativo di Ombrina Mare 2 e sulla evidente incompatibilità tra questo progetto petrolifero e il Parco Nazionale della costa teatina, fornì argomentazioni assolutamente non rassicuranti, con il conseguente permanere del serio rischio del proseguimento di scelte estremamente negative per il futuro dell´Abruzzo». In detta occasione il ministero sottolineò come "la valutazione d´impatto ambientale dei progetti presentati non può essere preconcetta e basata esclusivamente sul ´sentito´ dell´opinione pubblica e sulle pur legittime istanze degli amministratori territoriali locali, la cui partecipazione alla procedura di Via è regolata dal D.lgs. N.152/2006. Essa è, piuttosto, la risultanza di una complessa istruttoria tecnica condotta da un organismo che opera autonomamente". Il sottosegretario Velo ha, comunque, ricordato che in caso di esito positivo della fase propedeutica di valutazione di impatto ambientale, l´iter non potrà dirsi concluso ma il dicastero potrà avviare la conferenza dei servizi decisoria per acquisire gli ulteriori atti autorizzativi per la realizzazione del progetto. «Una situazione inaccettabile» commentò allora Melilla «e che già vede nel mare Adriatico antistante la costa abruzzese 7 concessioni di coltivazione e produzione di idrocarburi, 4 permessi di ricerca e si registrano altre 2 istanze di rilascio di concessione di coltivazione e di 2 istanze di permesso di ricerca. In modo subdolo e strisciante procede la scelta di fare dell´Abruzzo un distretto regionale petrolifero». Melilla chiese, infine, al Ministro l´immediata perimetrazione del parco Nazionale della costa Teatina e la modifica dell´articolo 35 del decreto sviluppo del Ministro Passera del passato Governo Monti a cui si deve il ´regalo´ del ripescaggio del progetto Ombrina 2.  
   
   
PASSI AVANTI NELLA TRATTATIVA PER I FONDI PER GLI ALLUVIONATI SARDI  
 
Cagliari, 15 Luglio 2014 - Fa alcuni passi avanti decisivi la trattativa tra Regione e Governo sui contributi pubblici a favore delle popolazioni sarde colpite dall’alluvione del novembre 2013. Nel corso delle Conferenze delle Regioni e Stato Regioni svoltesi il 10 luglio a Roma, si è discusso il disegno di legge sulle “Disposizioni di carattere finanziario finalizzate a garantire la funzionalità di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti ed opere pubbliche, nonché a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali". A questo proposito la Regione Sardegna, rappresentata dall’Assessore della difesa dell’ambiente, Donatella Spano, è intervenuta per presentare una richiesta di emendamento al testo normativo in favore dei soggetti colpiti dall’alluvione del novembre 2013, avente per oggetto la possibilità di consentire loro di accedere a prestiti agevolati con proroga dei termini per il pagamento dei tributi senza sanzioni né interessi. La Regione ha proposto che il costo degli oneri derivanti dall’erogazione dei prestiti sia posto a carico del Fondo per le emergenze nazionali che è stato recentemente reintegrato per il 2014 con ulteriori 100 milioni di euro. In sede di Conferenza la Regione Sardegna ha ottenuto che sulla richiesta di emendamento venga attivato un apposito Tavolo tecnico che consentirà di definire operativamente i contenuti delle misure da adottare in favore della Sardegna per far fronte, almeno in parte, ai pesantissimi danni causati dall’alluvione, i quali ammontano complessivamente a più di 650 milioni di euro. La richiesta presentata in sede di Conferenza dalla Regione era stata preceduta da una nota ufficiale inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri e ai parlamentari sardi per invitare questi ultimi a svolgere ogni possibile pressione a livello istituzionale per ottenere una quota significativa del fondo a favore dei soggetti colpiti dall’alluvione del novembre 2013 che ha la morte di 19 persone e arrecato gravissimi danni ai beni e alle attività produttive. Finora il contributo erogato dallo Stato per l’alluvione 2013 in Sardegna si è limitato all’erogazione di 20 milioni di euro ai quali la Ras ha aggiunto altri 12 milioni: una goccia a fronte dei pesantissimi danni subiti dalla Sardegna. “Il Governo ha accettato di prendere in considerazione la nostra istanza” ha commentato l’Assessore Spano con soddisfazione al termine dell’incontro, “Abbiamo lavorato intensamente per questo e continueremo ad andare avanti su questa linea che ci consentirà, in sede di Tavolo tecnico col Governo, di discutere direttamente gli aspetti operativi con i quali dare seguito alle nostre richieste per dare un concreto aiuto a quanti hanno subito danni ingenti con gravi ricadute sul territorio e sulle realtà produttive”.  
   
   
MILANO: COMUNE E AMSA RIPULISCONO LA PALAZZINA LIBERTY DAI GRAFFITI  
 
Milano, 15 luglio 2014 – La Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia ritorna al suo splendore . Grazie ad un intervento congiunto del Comune con Amsa sono state cancellare le scritte e i graffiti che da oltre un anno imbrattavano l’edificio: oggi si conclude la prima parte, più avanti è prevista la parte più originale di questa operazione con l’applicazione di una pellicola sulle facciate della palazzina che, in caso di nuovi graffiti, consentirà una pulizia più veloce e efficace. “La nostra Amministrazione ha grande rispetto per la libera espressione e per i giovani che vogliono cimentarsi con la street art ma non tollera il vandalismo sui beni storici della città e dei privati. L’impegno del Comune è di contrastare il fenomeno del vandalismo graffitaro per rendere la città bella e godibile: entro un anno destineremo più di un centinaio di muri liberi perché i ragazzi possano esprimere la libera creatività ma deve essere chiaro che non sarà consentita la violazione della legge. Speriamo che per Expo tutto il mondo voglia venire a disegnare a Milano”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza che ha effettuato stamattina un sopralluogo in Largo Marinai d’Italia. Una foto prima e una foto dopo la pulizia “Siamo lusingati di poter contribuire alla pulizia dei muri esterni e al ripristino del decoro di un monumento storico di Milano – ha dichiarato Paola Petrone Direttore di Amsa (Gruppo A2a) – a dimostrazione di quanto l’azienda sia vicina alla città”. Le azioni vandaliche hanno interessato tutti i versanti della struttura, in alcune parti le imbrattature arrivano a un’altezza di circa 2 metri e mezzo. L’intervento ha riguardato perciò l’intero complesso e ha previsto due fasi: nella prima, della durata di 4 giorni, le parti in pietra sono state ripulite dall’Amsa mentre il Nuir si è occupato di ripulire le superfici con intonaco. In particolare Amsa, che ha sponsorizzato l’operazione impiegando le ultime tecnologie di pulitura e manutenzione, ha impiegato un moto compressore che spruzza acqua mischiata a polveri naturali capace di eliminare le scritte sulla pietra. I tecnici del Nuir, una squadra di cinque persone, hanno utilizzato uno smalto antiruggine al quarzo per le superfici in ferro e una pittura al quarzo per l’intonaco. La seconda fase dell’intervento riguarda una lavorazione particolare, già sperimentata in Spagna, che renderà più facile e immediata la rimozione dei graffiti. Sarà, infatti, applicata una pellicola, sino ad un altezza di due metri e mezzo, che salvaguarda il rivestimento in pietra e in intonaco della palazzina: si tratta di un film protettivo che consente la rimozione dei graffiti intervenendo con una spugna, acqua tiepida e un materiale speciale. L’operazione sarà realizzata a titolo gratuito dall’impresa spagnola Hlg System con il supporto del personale del Nuir. Il parco dove sorge la Palazzina Liberty, oggi si chiama Parco Vittorio Formentano, fondatore dell’Avis, ma per tutti è il Parco di Largo Marinai d’Itali perché in questo spazio si trova la fontana che Milano ha voluto intitolare a tutti i caduti della Marina. La Palazzina Liberty, realizzata dall’architetto Alberto Migliorini nel 1908, nasce come centro delle contrattazioni del nascente Ortomercato. E’caratterizzata dalle ampie vetrate, da una facciata in classico stile art-nouveau e dai motivi decorativi interni delle piastrelle in ceramica, un’architettura segregata dietro alte mura. Nel 1965 per il Verziere inizia l’ultimo trasloco verso l’attuale sede di via Lombroso. Nel 1974 il futuro premio Nobel Dario Fo con Franca Rame e la loro cooperativa Nuova Scena diventano i protagonisti della Palazzina inaugurando una stagione nuova del teatro milanese: la Palazzina diventa il luogo di rappresentazione di Mistero Buffo e un punto di riferimento per i giovani artisti. Questa iniziativa porta alla decisione del Comune nel 1980 di destinare lo spazio a fini ricreativo-culturali, dando inizio agli interventi di recupero. Nel 1992 dopo un intervento di restauro, la Palazzina riacquistò la funzionalità e l’originaria eleganza architettonica. Oggi la Palazzina Liberty è sede della Banda civica, della Casa della poesia, mentre l’Orchestra da camera di Milano organizza concerti.  
   
   
ISCHIA, OK REGIONE SU PARIFICAZIONE ACQUE TERMALI E REFLUE DOMESTICHE  
 
Napoli, 15 luglio 2014 - Si è tenuto presso l’assessorato all’Ambiente della Regione Campania un incontro sul tema degli scarichi termali delle strutture alberghiere e ricettive dell’isola di Ischia. Hanno partecipato i sindaci dei Comuni dell’isola, i rappresentanti delle associazioni degli albergatori e dei termalisti, i tecnici dell’Arpac e dell’Assessorato. L’analisi della complessa materia e degli studi preparatori del Regolamento regionale di conferimento delle acque reflue ha confermato che, nel caso delle acque provenienti dalle attività termali, non avendo la Regione disciplinato lo scarico delle stesse con uno specifico regolamento, si applica la normativa nazionale di cui all’art. 101, comma 7, lett. F) del Decreto Legislativo 152/2006 (Codice dell’Ambiente) che assimila le acque provenienti dalle attività termali alle acque reflue domestiche. Tanto sarà confermato in un provvedimento amministrativo che sarà adottato dalla Giunta Regionale nei prossimi giorni.