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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Luglio 2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO: ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE: OGGI, DIBATTITO E VOTO |
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Strasbugo, 15 luglio 2014 - Oggi alle 10.00, prima della votazione a scrutinio segreto sulla nomina di Jean-claude Juncker a Presidente della Commissione europea fissata per le 12.30, Juncker e i capigruppo politici interverranno in un dibattito. Juncker, candidato del Ppe, era stato nominato dal Consiglio europeo dello scorso 27 giugno, quando 26 paesi avevano votato in favore e 2 contro. Per essere eletto, ha ora bisogno del sostegno della maggioranza qualificata del Parlamento (almeno 376 voti). Nel corso delle audizioni con i vari gruppi politici del Parlamento, tenutesi l´8 e il 9 luglio scorso, Juncker aveva presentato le sue priorità per trovare sostegno al suo programma politico. È possibile seguire il dibattito in Plenaria su Ebs+. Http://ec.europa.eu/avservices/ebs/schedule.cfm?sitelang=en&page=3&institution=0&date=07/15/2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA: IL PRESIDENTE SCHULZ CHIEDE FINANZIAMENTI PER IL POST INONDAZIONI NEI BALCANI |
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Strasburgo, 15 luglio 2014 - Aprendo la seconda sessione di luglio, il Presidente Schulz ha dichiarato che la solidarietà collettiva che ha ispirato iniziative transfrontaliere per far fronte ai danni delle inondazioni del maggio 2014 in Bosnia-erzegovina, Serbia e Croazia deve essere accompagnata da aiuti e finanziamenti dell´Ue. Il Presidente Schulz ha ricordato che molte vite sono state perse nelle inondazioni che hanno portato all´evacuazione di 150.000 persone in Croazia e cancellato un intero quartiere della città bulgara di Varna. Saranno ora necessari molti anni prima che il settore agricolo e l´economia regionale possano recuperare. I soccorsi transfrontalieri a seguito delle inondazioni in Bosnia-erzegovina, Serbia e Croazia - regione che, negli ultimi decenni, è stata teatro di un aspro conflitto - devono essere accompagnati da aiuti e finanziamenti dell´Ue, ha insistito Schulz, sottolineando che è stato difficile garantire gli aiuti proprio a causa delle mine inesplose che si trovano ancora sul territorio. Deputati entranti: Lorenzo Fontana (Ni, It) sostituirà Flavio Tosi (Ni, It) dal 9 luglio. La nomina a eurodeputato di Tosi è stata dichiarata incompatibile con un´altra posizione di cui è già titolare. Deputati uscenti: Il seggio di Willy Meyer (Gue/ngl, Es) sarà vacante dal 9 luglio. Cambiamenti all´ordine del giorno Martedì - su richiesta del gruppo Ecr sono state aggiunte le dichiarazioni di Commissione e Consiglio sulla distruzione delle armi chimiche siriane nel Mediterraneo. Mercoledì - su richiesta del gruppo Gue/ngl è stato aggiunto un dibattito sugli sviluppi in Israele e Palestina (con risoluzione). |
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GIOCO D’AZZARDO ON-LINE: UE FISSA PRINCIPI PER TUTELARE I CONSUMATORI |
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Bruxelles, 15 luglio 2014 - La Commissione europea ha adottato ieri una raccomandazione sui servizi di gioco d’azzardo on-line che incoraggia gli Stati membri a realizzare un livello elevato di protezione per i consumatori, gli utenti e i minori grazie all’adozione di principi relativi ai servizi di gioco d’azzardo on-line e alla pubblicità e sponsorizzazione responsabile di questi servizi. Detti principi mirano a salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare dal gioco d’azzardo eccessivo o compulsivo. “La raccomandazione odierna costituisce uno degli elementi essenziali del piano d’azione 2012 della Commissione sui servizi di gioco d’azzardo on-line” ha dichiarato Michel Barnier, Vicepresidente e Commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi. “Dobbiamo tutelare più efficacemente tutti i cittadini, i minori in particolare, dai rischi associati al gioco d’azzardo. Ci rivolgiamo adesso agli Stati membri, ma anche ai gestori di gioco d’azzardo on-line, per realizzare insieme la nostra volontà di garantire ai consumatori un livello di protezione elevato in tutta l’Ue in questo settore digitale in rapida espansione.” Principali elementi La raccomandazione della Commissione stabilisce una serie di principi che gli Stati membri sono invitati a integrare nelle proprie normative in materia di gioco d’azzardo: prescrizioni relative alle informazioni di base sui siti web di gioco d’azzardo, intese in particolare a garantire che i consumatori dispongano di informazioni sufficienti per comprendere i rischi legati al gioco d’azzardo. Le comunicazioni commerciali (pubblicità e sponsorizzazione) dovrebbero essere effettuate responsabilmente. Gli Stati membri devono garantire che i minori non abbiano accesso al gioco d’azzardo on-line e prevedere norme atte a ridurre al minimo i contatti tra i minori e il gioco stesso, contatti che avvengono ad esempio attraverso la pubblicità o la promozione del gioco d’azzardo mediante mezzi audiovisivi o altre forme. Deve essere previsto un processo di registrazione per creare un conto di gioco, in modo da obbligare i consumatori a fornire informazioni sulla loro età e identità che vengano verificate dagli operatori. Ciò dovrebbe permettere agli operatori di monitorare la condotta del giocatore e, se necessario, allertarlo sul suo comportamento di gioco. Deve essere disponibile un’assistenza costante per prevenire problemi relativi al gioco d’azzardo, mettendo a disposizione dei giocatori strumenti che consentano loro di tenere il gioco sotto controllo, quali ad esempio la possibilità di fissare limiti di spesa durante il processo di registrazione, la possibilità di ricevere messaggi di allerta sulle vincite e le perdite durante il gioco e la possibilità di sospendere temporaneamente il gioco. I giocatori devono avere accesso a linee telefoniche alle quali possano ricorrere per chiedere assistenza sul loro comportamento di gioco e avere la possibilità di autoescludersi facilmente dai siti di gioco d’azzardo. La pubblicità e la sponsorizzazione dei servizi di gioco d’azzardo on-line dovranno essere più trasparenti e più responsabili sotto il profilo sociale. Ad esempio, le comunicazioni commerciali non dovranno contenere dichiarazioni infondate sulle possibilità di vincita, incitare al gioco d’azzardo o lasciare intendere che il gioco d’azzardo risolva i problemi sociali, professionali, personali o finanziari. Gli Stati membri devono garantire che i dipendenti degli operatori di gioco d’azzardo che interagiscono con i giocatori ricevano una formazione che li metta in grado di comprendere i problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo e di comunicare in maniera appropriata con i giocatori. Gli Stati membri sono inoltre invitati a realizzare campagne di sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo nonché a raccogliere dati sulla creazione e la chiusura dei conti di gioco e sulla violazione delle norme in materia di comunicazione commerciale. Gli Stati membri dovrebbero inoltre designare competenti autorità di regolamentazione che contribuiscano, in maniera indipendente, ad assicurare l’effettiva verifica della conformità alla raccomandazione. |
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EYE 2014 - NUOVE PROSPETTIVE PER UN´EUROPA MIGLIORE |
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Strasburgo, 15 luglio 2014 - La relazione conclusiva dell´Evento europeo per i giovani é stata consegnata ai deputati europei. Nel mese di maggio, pochi giorni prima delle elezioni europee 2014, il Parlamento europeo di Strasburgo ha accolto migliaia di giovani provenienti da tutta Europa, per condividere e discutere le loro idee sul futuro dell´Europa. L´eye 2014 si é sviluppato dal 9 all´11 maggio, coinvolgendo 5.500 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 30 anni, provenienti da tutti i Paesi membri dell´Ue e oltre. L´eye2014 ha rappresentato un forum per i giovani europei, dove poter condividere idee ed opinioni, durante attività e workshop tematici su argomenti come la disoccupazione giovanile, la rivoluzione digitale, il futuro dell´Europa, la sostenibilità ed i valori europei. Nel tentativo di raccogliere e dare rilievo alle nuove prospettive emerse durante l´Eye 2014, la stampa europea dei giovani, il forum europeo dei giovani ed oltre cento giornalisti che hanno coperto l´evento, hanno realizzato insieme una relazione finale per sintetizzare i contenuti dell´evento. Tale relazione é stata consegnata ai deputati europei allo scopo di fornire loro una fonte d´ispirazione, ed allo stesso tempo una guida sulle prospettive, le speranze e le preoccupazioni dei giovani europei. |
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CONSULTA EUREGIO PER LA RICERCA: DUE FONDI, PRIMI BANDI AL VIA |
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Bolzano, 15 luglio 2014 - Sostenere e incentivare la cooperazione tra Innsbruck, Bolzano e Trento nei settori della scienza e della ricerca. Questo l´obiettivo della neonata Consulta dell´Euregio, che l 11 luglio ha mosso i suoi primi passi concreti. Creati due fondi per progetti di ricerca e per la mobilità degli studenti, bandi al via già entro la fine del 2014. "La scienza e la ricerca sono tra i pilastri portanti dell´Euregio, e sono felice che questi progetti possano partire a breve termine riempiendo di contenuti concreti il Gect". Con queste parole il presidente della Provincia di Bolzano ha "salutato" la nascita della Consulta dell´Euregio, riunitasi per la prima volta a Bolzano. Oltre ad Arno Kompatscher erano presenti l´assessore trentina Sara Ferrari e il presidente del Tirolo del Nord Günther Platter, oltre agli altri membri della Consulta formata dal direttore di Dipartimento Andrea Zeppa, dai rettori delle Università di Innsbruck, Bolzano e Trento, Tilmann Märk, Walter Lorenz, e Daria de Pretis, dall´assessore tirolese alla ricerca Bernhard Tilg, e dal trentino Mariano Anderle. L´organo del Gect è subito entrato in azione dando il via libera ad un primo bando, con una dotazione finanziaria di 1 milione di euro, che vedrà la luce già a fine agosto. Vi potranno accedere progetti pluriennali in grado di rafforzare i tre centri della ricerca dell´Euregio. "Vogliamo sostenere i migliori cervelli e le migliori idee per far crescere la ricerca in Tirolo, Alto Adige e Trentino", ha sottolineato Platter, mentre Kompatscher ha posto l´accento sul fatto che "verrà data precedenza ai progetti trilaterali, senza però escludere la possibilità che la collaborazione sia solamente bilaterale. La vera priorità, infatti, deve essere rappresentata dalla qualità". Per poter essere finanziabili, i progetti dovranno avere una durata di tre anni, dovranno richiedere investimenti compresi fra i 250mila e i 500mila euro, e alla luce del parere espresso dal rinomato fondo austriaco per la ricerca Fwf, almeno uno dei progetti sostenuti dall´Euregio dovrà riguardare i settori delle scienze naturali, tecniche e mediche, nonchè delle materie umanistiche, giuridiche e sociali. Altro paletto inserito per sottolineare il carattere internazionale del bando, l´obbligo di presentare tutta la documentazione in lingua inglese. Il bando verrà pubblicato con ogni probabilità a fine agosto, ma gli interessati possono già rivolgersi all´Ufficio dell´Euregio di Bolzano per ricevere le necessarie informazioni. Dalla ricerca pura, alla mobilità di studenti e docenti. La Consulta dell´Euregio, infatti, ha creato un fondo ad hoc, con una dotazione annua di 100mila euro, per sostenere gli scambi fra le Università di Bolzano, Trento e Innsbruck. In concreto, ad esempio, ciò significa che con il nuovo anno accademico che prenderà il via in autunno, docenti della Lub potranno svolgere alcune lezioni presso l´Università di Innsbruck, mentre studenti dell´Università di Trento potranno seguire alcuni blocchi di seminari presso l´ateneo di Bolzano. |
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EUROPA: ZINGARETTI RELATORE PER IL RAPPORTO SULLA COESIONE DELL’UNIONE EUROPEA |
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Roma, 15 luglio 2014 - Ogni tre anni l´Unione Europea pubblica una relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale, uno strumento utile per difendere e realizzare un modello di sviluppo più equilibrato e sostenibile. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti è stato nominato relatore del Comitato delle Regioni per il Sesto Rapporto sulla Coesione dell’Unione Europea, la relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale che viene pubblicata ogni tre anni dalla Commissione Europea. Di cosa si tratta? È uno strumento utile per difendere e realizzare un modello di sviluppo più equilibrato e sostenibile: illustra sia i progressi compiuti per ridurre il divario tra le regioni che il ritardo delle regioni meno favorite. Uno strumento utile anche alla nuova programmazione 2014-2020. Alla fine di luglio, quando sarà pubblicato, il Comitato delle Regioni potrà integrare il Rapporto con rilievi e osservazioni per orientare gli investimenti, in particolare rispetto alla programmazione delle risorse nel periodo 2014-2020. Da fanalino di coda a esempio positivo. Poco più di un anno fa il Lazio era tra le ultime cinque Regioni in Italia per la capacità di investire i fondi europei: 360 milioni di euro rischiavano di tornare a Bruxelles. In pochi mesi li abbiamo recuperati tutti, senza perdere nemmeno un centesimo. “Il Lazio cambia e torna a dare una mano all’Italia e, in questo caso, anche all’Europa – è il commento di Zingaretti , che ha aggiunto: poco più di un anno fa la nostra era tra le ultime cinque Regioni in Italia per la capacità di investire i fondi europei: 360 milioni di euro rischiavano di tornare a Bruxelles. In pochi mesi siamo riusciti a recuperarli senza perdere nemmeno un centesimo. Da esempio negativo – ha detto ancora Zingaretti - oggi il Lazio diventa un interlocutore autorevole grazie al lavoro che stiamo portando avanti: di questo siamo orgogliosi”. |
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A FABRIANO IL CONVEGNO EUROPEO SULLA MACROREGIONE ADRIATICO IONICA |
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Ancona, 15 luglio 2015 - “Assicurare una governance funzionale dal basso, tenendo costantemente accesi i cinque motori su cui è sorta la Macroregione: il Forum delle Città Adriatiche, le Camere di Commercio, le Università , le istituzioni regionali unite in network, il Segretariato Iai. Sono gli ispiratori della strategia macroregionale che è nata su iniziativa della comunità. E con la comunità e i soggetti che la rappresentano occorre mantenere una collaborazione continua e comune di progettazione”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha rimarcato nel corso del convegno europeo che si è svolto l’ 11 luglio, a Fabriano, nella suggestiva cornice del Teatro Gentile e organizzato congiuntamente dalla Commissione Coter (coesione territoriale) del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea e dalla Regione Marche – aggiungendo che “ la forza di una strategia dipende dalla comunità e dalla spinta che questa imprime”. Oggi si è celebrata una parte del cammino, ma - come sottolineato dal presidente Spacca - resta quella più importante che riguarda l´avvio dei progetti relativi ai quattro pilastri su cui si basa il piano d´azione. “Perché la Macroregione è un mezzo, non un fine - ha detto Spacca - Dopo la comunicazione della Commissione europea, la Macroregione adriatico ionica è oggi una realtà. Manca soltanto l’atto celebrativo che si farà a ottobre, nel Consiglio europeo, con la presidenza italiana e con i 28 Capi di Stato. Di fatto ormai stiamo lavorando sui progetti che prenderanno il via nel gennaio 2015. Occorre ora creare una governance forte e multilivello per cominciare a disegnare i progetti che dovranno essere avviati all’inizio del prossimo anno. L’europa ormai crede, in maniera fortissima, nello strumento delle Macroregioni: lo dimostra il fatto che ieri, nei lavori interni del Comitato delle Regioni, è stata lanciata una nuova strategia, quella della Macroregione alpina che ha iniziato a percorrere i primi passi, come noi abbiamo fatto nel 2011”. “I progetti che prenderanno via a gennaio – ha continuato Spacca - saranno quelli che nasceranno dalla convergenza dei vari soggetti istituzionali delle Regioni e degli otto Governi, ma anche quelli che prenderanno le mosse dalla società civile, dalle città, dalle imprese, dalle università, dalle Camere di commercio. Noi, come Regione, abbiamo presentato alcune proposte; credo che la più importante sia la creazione di una Cloud, di un sistema integrato su web, che colleghi tutta la macroregione e che porti, nel 2020, a una banca dati unica di tutta l’area”. Spacca ha rimarcato come i tre obiettivi posti all’Europa dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, trovIno una forte implementazione nelle strategie macroregionali avviate: sviluppo, coesione e occupazione, migrazione. "L’immigrazione - ha concluso - è una delle questioni fondamentali che l’Europa ritiene debba essere affrontata soprattutto nella sua visione che guarda a Sud. Come pure l’altro argomento che la Commissione ha aggiunto nella comunicazione del 25 giugno scorso, quello del sistema idrogeologico, della sicurezza del territorio: un tema molto importante anche per le Marche, viste le recenti calamità che hanno colpito la regione”. Il presidente del Comitato delle Regioni, Michel Lebrun, ha introdotto la conferenza sulla Macroregione Adriatico-ionica ringraziando il presidente Spacca per il ruolo svolto nell’ambito del Comitato delle Regioni e ha sottolineato come Fabriano sia il luogo ideale per condividere le strategie “perché carico di storia culturale e industriale, una storia che va associata al futuro per favorire nuove opportunità di crescita occupazionale”. “Gestire in modo transnazionale e integrato politiche fondamentali come trasporti, turismo, ambiente, pianificazione dell’uso del suolo e delle risorse marine – ha poi evidenziato Lebrun - può davvero portare a risolvere problemi comuni alla Macroregione che sarebbe impossibile affrontare in una prospettiva nazionale o locale. Serve però un modello di governo della strategia coerente innovativo, in cui le regioni diano un contributo decisivo anche alla pianificazione e al coordinamento degli interventi e tutti i livelli amministrativi siano coinvolti e mobilitati su obiettivi condivisi”. Il commissario per la Politica regionale Johannes Hahn è intervenuto in un videomessaggio per sottolineare il contributo prezioso della Regione Marche e in particolare del presidente Spacca nella costruzione della Macroregione Adriatico-ionica, mobilitando gruppi di interesse ed enti locali per la realizzazione delle finalità che sono quelle generali di prosperità socio economica, sviluppo eco sostenibile, competitività, integrazione dei Paesi candidati all’inserimento nell’Unione Europea. Hahn ha ricordato i quattro pilastri della strategia della Macroregione su cui è necessario focalizzare attenzione e impegno: Crescita blu, Trasporto e connettività, Ambiente e Turismo, attraverso la creazione di nuovi lavori sostenibili, la sicurezza del mare , processi di integrazione. “Il successo della strategia approvata a giugno - ha concluso il commissario - dipende ora dall’impegno delle diverse leadership per assicurare una governance operativa e da quanto sapranno coinvolgere i territori , basandosi anche sulle buone esperienze già condotte dalle altre Macroregioni”. |
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FONDI EUROPEI: MASSIMA COLLABORAZIONE COL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA |
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Cagliari, 15 Luglio 2014 - "Oggi completiamo una prima tappa nel processo di programmazione dei fondi europei in sintonia col Consiglio regionale: è un percorso che vogliamo sia condiviso e che continueremo nei prossimi mesi": così l´assessore regionale della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci commenta l´approvazione unanime in Aula del documento col quale la giunta Pigliaru ridefinisce la programmazione unitaria dei 5,5 miliardi di fondi comunitari per gli anni 2014-2020. "Il prossimo 22 luglio presenteremo all´Unione Europa la nostra proposta per i programmi operativi di finanziamento - aggiunge Paci - poi apriremo una fase di interlocuzione con Bruxelles: la affronteremo con un forte coinvolgimento del Consiglio e, questo è il mio auspicio, anche del partenariato locale". Infatti, "su temi strategici come questi non devono esserci maggioranza e minoranza, ma bisogna essere uniti soprattutto per le importanti ricadute di questi programmi di intervento sui nostri territori". "Le osservazioni della terza commissione consiliare - spiega l´assessore della giunta Pigliaru - mettono in luce le possibili criticità della fase precedente della programmazione: l´eccessiva dispersione delle fonti di finanziamento, la mancanza di coordinamento e la difficoltà di spesa sia dell´amministrazione centrale sia degli enti locali". Ma questi problemi, auspica Paci, "possono essere superati con la messa a sistema delle importanti risorse disponibili, con il rafforzamento delle strutture organizzative, di controllo e di certificazione e con la collaborazione del Consiglio regionale ". |
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FVG, SERRACCHIANI INCONTRA AMBASCIATORE ARMENO GHAZARYAN |
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Udine, 15 luglio 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha incontrato il 12 luglio a Udine l´ambasciatore della Repubblica Armena in Italia, Sargis Ghazaryan. "Si è trattato di un colloquio molto interessante - ha reso noto Serracchiani - e di certo foriero di prospettive importanti dal punto di vista istituzionale ma anche commerciale. Considero strategico l´interesse che l´ambasciatore mi ha significato nei confronti della ricerca, in particolar modo nel settore delle alte tecnologie. Su questo fronte la nostra regione dispone di centri di eccellenza e strutture che potranno essere al centro di futuri rapporti di collaborazione". L´ambasciatore Ghazaryan - che in virtù della sua formazione accademica tra Venezia e Gorizia conosce molto bene il Friuli Venezia Giulia - ha affermato di credere fermamente nella possibilità di "una svolta decisiva ai rapporti bilaterali tra la Regione e l´Armenia, che offre da parte sua anche tutta la fitta rete globale di rapporti nel mondo", in particolar modo negli Stati Uniti, dove risiede la più numerosa e importante comunità diasporica armena. L´ambasciatore ha ragguagliato Serracchiani sullo stato dei negoziati per l´adesione dell´Armenia all´Unione doganale con la Russia e le ricadute che questo accordo potranno portare agli scambi commerciali, ricordando, tra l´altro, che nella classifica dell´indice della libertà economica stilata dal Wall Street Journal con il think tank "The Heritage Foundation" l´Armenia nel 2012 era al 41mo posto su 184 Paesi, dodicesima nell´area Ue. Finest ha già in essere due accordi di collaborazione firmati nel 2013 con l´Armenian Development Agency e con la Pan Armenian Development Bank, ma nel corso dell´incontro di oggi sono stati abbozzati molti altri canali di sviluppo. Oltre alla valorizzazione delle comunità locali - a Udine e a Trieste vi sono due circoli armeni - e a alcuni progetti discussi nella giornata di ieri con l´assessore regionale Gianni Torrenti, l´ambasciatore ha indicato il settore delle infrastrutture e della cooperazione energetica come quelli a più alto interesse. |
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MARONI: SU INCHIESTA SONO SERENO, MA SORPRESO |
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Milano, 15 luglio 2014 - "Ho ricevuto stamattina un avviso di garanzia da parte del dott. Fusco della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La fattispecie ipotizzata sarebbe ´Induzione indebita a dare o promettere utilità´, per due contratti di collaborazione, stipulati peraltro non dalla Regione ma dalle società Expo ed Eupolis". Lo ha detto ieri Roberto Maroni presidente della Giunta di Regione Lombardia. "Sono assolutamente sereno - continua Maroni - e, allo stesso tempo, molto sorpreso. Per quanto a mia conoscenza, è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo". "Si tratta - spiega il presidente della Giunta - di due contratti a termine per persone che svolgono, con mansioni diverse, attività quotidiana di supporto della Regione Lombardia dalla sede di Roma. La loro attività è finalizzata alla ottimizzazione e alla efficienza della macchina organizzativa in vista dell´evento Expo. In particolare, una figura professionale ha un preciso scopo di raccordo tra la Regione Lombardia e la Società Expo, mentre l´altra, di provata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza delle diverse tematiche organizzative legate a Expo". "Sono, ribadisco, sereno e fiducioso che le cose verranno al più presto chiarite" conclude lo stesso Maroni. |
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REGIONE FVG: SERRACCHIANI, PIANO STRATEGICO 2014-18 RIVOLTO AI CITTADINI |
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Udine, 15 luglio 2014 - "Una Regione finalmente in grado di presentare e rendicontare al cittadino la propria attività, ma anche i tempi di realizzazione ed i risultati ottenuti e da conseguire": con il Piano Strategico 2014-18 ed il Piano della prestazione della Regione Friuli Venezia Giulia - che la presidente Debora Serracchiani ha illustrato ieri ad Udine - "il cittadino sarà ora così in grado di sapere tutto quello che stiamo facendo: un salto di qualità indubbiamente notevole, in trasparenza e comunicazione", ha sottolineato la stessa presidente. I due documenti di programmazione, fra loro complementari, come ha osservato il direttore generale della Regione, Roberto Finardi (approvati dalla Giunta regionale lo scorso venerdì ed oggi presentati alla stampa), rappresentano dunque due punti di fondamentale importanza per la Regione in quanto descrivono nel dettaglio le azioni politiche e di Governo della Giunta regionale per l´intera legislatura. Il Piano strategico, già da oggi pubblicato sul sito della Regione (www.Regione.fvg.it), sarà costantemente monitorato dagli uffici ed ogni 6 mesi, come ha ricordato Serracchiani, sarà oggetto di valutazione ed aggiornamento, proprio per adeguare l´azione di Governo alle nuove esigenze ed ai nuovi bisogni della collettività regionale: questo Piano, infatti, ha evidenziato la presidente, di fatto è in grado di "misurare gli impatti più significativi delle azioni amministrative della Regione per i prossimi anni". Un Piano strategico (che cosa facciamo) ed un Piano della prestazione (chi fa che cosa), da un punto di vista sia politico che amministrativo, che delineano innanzitutto sei grandi priorità che l´attuale Esecutivo si è dato: Gestione della crisi e rilancio del manifatturiero; Verso la ripresa con politiche del lavoro e la ricerca; Infrastrutture e reti di comunicazione/dai trasporti alla tecnologia digitale; Sviluppo di un´economia sostenibile/ambiente, energia a territorio; La persona al centro/sanità, assistenza, cultura e istruzione; Trasparenza per i cittadini e risorse per l´Amministrazione. Dalle priorità si passa quindi (in questo nuovo albero della prestazione Fvg) agli obiettivi e da qui alle azioni, cioè agli interventi strategici necessari, correlati comunque con le azioni di miglioramento (riferite all´attività istituzionale ordinaria, puntando sull´ottimizzazione in termini di efficienza ed economicità) e con gli obiettivi aziendali che la Regione deve parallelamente conseguire (trasparenza, innovazione, semplificazione). "E´ la prima volta che la Regione Friuli Venezia Giulia si dota in questa forma di un Piano complessivo di programmazione, indispensabile premessa alle riforme", ha inoltre indicato Serracchiani. "Per noi è importante essere trasparenti e concreti, perché il cittadino non solo, giustamente, deve avere tutte le informazioni e poter capire quello che stiamo facendo, ma deve poi essere in grado di comprendere quello che la politica ha costruito nell´arco di una legislatura". |
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"POR FESR" E "PSR" 2014-2020 PER L´UMBRIA OGGI A TAVOLO ALLEANZA
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Perugia, 15 luglio 2014 – Il Programma operativo regionale Umbria Fesr 2014-2020 ed il Piano di sviluppo rurale per l´Umbria 2014-2020 sono i due provvedimenti che vengono sottoposti oggi alle ore 16, a Palazzo Donini all´incontro di partenariato previsto nell´ambito del Tavolo dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. I due documenti dettano le linee, in coerenza con quanto previsto dalle normative comunitarie e nazionali, degli obiettivi, strategie, azioni e misure che la Regione Umbria assumerà nel nuovo periodo di programmazione. La dotazione finanziaria di risorse pubbliche ammonta complessivamente a più di mille 200 milioni di euro. In particolare il Programma Operativo Fesr 2014-2020 si propone di sostenere azioni incisive per supportare una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell´Umbria nel contesto nazionale ed europeo. Ciò per affrontare la sfida della specializzazione ed innovazione della regione, della competitività del sistema produttivo, della tutela e valorizzazione delle risorse territoriali e di uno sviluppo sostenibile. Il programma, con una dotazione complessiva di 356 milioni 280 mila euro derivanti da diverse fonti finanziarie (comunitarie, nazionali e regionali), concentra le risorse disponibili secondo un approccio integrato su un numero limitato di obiettivi tematici, a cui corrispondono cinque Assi prioritari di intervento in materia di ricerca innovazione, crescita digitale, competitività delle "pmi", energia sostenibile, ambiente e cultura e a cui si aggiunge l´Asse dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, come previsto dalla regolamentazione comunitaria. Il tutto per assicurare nel medio-lungo periodo risultati di rilievo sul contesto socio-economico regionale. Il primo degli Assi individuati (ricerca innovazione) si avvale di una disponibilità finanziaria di circa il 29% del costo totale del Programma, pari ad oltre 103 milioni di euro, allo scopo di incrementare l´attività di innovazione delle imprese, rafforzare il sistema innovativo regionale e nazionale, accrescere la collaborazione fra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento e aumentare l´incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza. Al secondo asse (crescita digitale) sono stati assegnati quasi 32 milioni di euro, pari al 9% delle risorse, con la finalità di ridurre i divari digitali sui territori, digitalizzare i processi amministrativi e la diffusione di servizi digitali della Pa offerti a cittadini e imprese (in particolare nella sanità e nella giustizia) e potenziare a domanda di Ict di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete. Il terzo Asse (competitività delle "pmi") dispone del 24% delle risorse per quasi 80 milioni di euro, allo scopo di sostenere il rilancio degli investimenti del sistema produttivo, lo sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa, consolidare, modernizzazione e diversificare i sistemi produttivi territoriali, incrementare il livello di internazionalizzazione e migliorare l´accesso al credito, al finanziamento delle imprese e alla gestione del rischio in agricoltura. Al quarto Asse (energia sostenibile) viene assegnato il 21,5% delle risorse totali, pari i a circa 46 milioni di euro, finalizzato alla riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, all´integrazione di fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi energetici e delle emissione nelle imprese e alla integrazione di fonti rinnovabili. Il quinto Asse (ambiente e cultura) si avvale di quasi 36 milioni di euro, pari al 10% delle risorse totali, allo scopo di migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturali e culturali, e rendere più competitive le destinazioni turistiche. L´ultimo asse (sviluppo urbano sostenibile) può contare su oltre 46 milioni 800 mila euro (il 13,1 del totale) per sostenere, tra l´altro, la digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione di servizi digitali della Pa per cittadini e imprese; il rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo, la diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale, la riduzione dei consumi energetici e l´integrazione di fonti rinnovabili, l´incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita, sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti e l´aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane. "Psr" per l´Umbria 2014-2020. Stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali, l´azione per il clima e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, con la creazione e il mantenimento dell´occupazione sono invece le principali finalità del Programma di sviluppo rurale per l´Umbria 2014-2020. Le strategie delineate nel documento si articolano in sei priorità, coerenti con la nuova Pac e con le finalità di Europa 2020, da perseguire attraverso strumenti attuativi (18 misure e 58 sottomisure) per un importo totale di risorse pubbliche programmate di oltre 876 milioni di euro. Il Programma mira a perseguire una strategia di sviluppo rurale completa, che punta a valorizzare la dimensione ambientale, l´innovazione come elemento trasversale a tutte le priorità individuate, e l´inclusione sociale, attraverso il rafforzamento delle reti infrastrutturali, la qualificazione in termini innovativi degli attuali servizi di base, la valorizzazione delle risorse ambientali e storico culturali, il recupero del "digital divide", il rafforzamento delle reti di governo del territorio. Nell´ambito di queste strategie, la concentrazione e la selezione degli obiettivi avverrà anche attraverso l´attuazione di specifici programmi settoriali o territoriali già predisposti, come nel caso della zootecnia, del vino e del tabacco, o da definire con specifiche valutazioni di fattibilità nella prima fase del programma. Allo stesso tempo l´applicazione di rigorosi criteri di selezione sarà finalizzata all´individuazione dei progetti più efficaci in ordine agli indicatori individuati. La prima priorità è rivolta al miglioramento delle competenze professionali in tutto l´arco della vita degli imprenditori agricoli e forestali mediante interventi formativi, informativi e di cooperazione tra i diversi soggetti della filiera agricola, agroalimentare e forestale e il mondo della ricerca. Da un punto di vista finanziario le risorse programmate per questa finalità, che ha carattere trasversale, ammontano a 91 milioni 600 mila euro, pari al 10,45% dell´intera dotazione del programma. La seconda priorità è finalizzata ad ampliare il miglioramento della competitività delle imprese umbre, attraverso investimenti e azioni che accrescano le conoscenze, la propensione ad intraprendere e ad incrementare le dimensioni aziendali. Sostenibilità ambientale delle produzioni agricole e zootecniche, ingresso di giovani imprenditori agricoli, qualità delle produzioni, sostenibilità energetica ed ambientale sempre più rilevante e promozione delle singole produzioni, ma anche del brend enogastronomico e territoriale dell´Umbria, sono altri obiettivi qualificanti di questa priorità, per la quale sono stati stanziati 170 milioni di euro (pari al 19,39% della spesa dell´intero programma). Attraverso le risorse, le misure e le azioni previste per la priorità 3 il Programma mira al rafforzamento qualitativo e al consolidamento dell´offerta regionale agroalimentare, promuovendo l´innovazione delle imprese di trasformazione e commercializzazione e migliorando le relazioni di filiera in maniera da far conseguire redditi più significativi agli agricoltori. In questa priorità è molto importante perseguire, nelle forme possibili, progetti di filiera e/o di cooperazione che vadano oltre i confini regionali quando sia impossibile chiudere in Umbria tutto il ciclo della filiera. Le risorse programmate ammontano a 103 milioni di euro (pari al 11,75% della spesa pubblica programmata) a cui si aggiungono le risorse destinate dal Piano operativo nazionale alla misura "gestione rischi". Nell´ambito della priorità 4 l´obiettivo fondamentale è quello di conservare l´integrità e l´autenticità dell´ambiente naturale regionale, sia da un punto di vista ambientale che economico. Tutela e promozione della biodiversità e sviluppo e qualificazione del biologico rappresentano elementi essenziali di tale strategia. Particolare importanza riveste inoltre la continuità per il miglioramento della sostenibilità ambientale della coltivazione del tabacco e la sostenibilità energetica ed ambientale delle produzioni agricole. Verranno premiati i comportamenti virtuosi delle imprese agricole per la tutela e il risparmio idrico, mentre la presenza di imprese e attività agricole in montagna viene ritenuta decisiva per il presidio e la manutenzione territoriale, soprattutto se legata alla produzione zootecnica. Le risorse ammontano a 192 milioni di euro (pari al 21,90% della spesa pubblica), a cui si aggiungono i finanziamenti del Programma operativo nazionale della misura "biodiversità in zootecnia". Il contributo della priorità 5 al miglioramento del clima è particolarmente significativo. Razionale utilizzazione della risorsa acqua in agricoltura, con riduzione degli sprechi ed inefficienze e con estensione delle infrastrutture più innovative, efficientamento energetico delle imprese agricole e delle imprese di trasformazione, riprogettazione dei sistemi di alimentazione energetica attraverso innovazione e cooperazione e riduzione delle emissioni, in particolare di metano, legate al comparto zootecnico sono tra gli obiettivi principali. Le azioni relative alla forestazione rappresentano inoltre una ulteriore finalità per la riduzione del carbonio e la mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo quadro si inserisce anche una innovativa gestione del patrimonio forestale per migliorarne le "performance" ambientali, fra tutte l´efficacia in termini di riduzione degli effetti clima-alteranti. Le risorse programmate per questa priorità sono di 163 milioni 300 mila euro, pari al 18,63% della spesa pubblica programmata, a cui si aggiungono le risorse del Pon per la misura "piano irriguo". L´ultima priorità è rivolta alle comunità rurali, per contrastare l´invecchiamento e la marginalizzazione della maggior parte delle aree rurali attraverso interventi che oltre all´agricoltura sono indirizzati alla rete delle infrastrutture e dei servizi, in particolare rivolti a giovani e fasce più anziane, così da promuovere nuove forme di dinamismo economico-sociale e culturale. Un ruolo decisivo è assegnato alle attività turistiche che valorizzano il patrimonio storico-architettonico e ambientale, per le quali è prevista una strategia sperimentale e progressiva in collaborazione con il Governo, e il sostegno alla diffusione delle tecnologie (Tic), per sviluppare le infrastrutture a banda larga nelle aree rurali, soprattutto in quelle più interne. Le risorse programmate ammontano a 136 milioni 332 mila euro (pari al 15,55% della spesa programmata). |
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SARDEGNA RIAFFERMA AZIONE REGIONI E PROVINCE AUTONOME A DIFESA VALORE SPECIALITÀ |
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Cagliari, 15 Luglio 2014 - "La Regione Sardegna, assieme alle altre regioni e province autonome, non si sposta di un centimetro nell´azione di difesa del valore della specialità". Così l´assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro. Il 9 e il 10 luglio, su delega del presidente Pigliaru, è stato impegnato nel vertice delle autonomie per definire la strategia comune in tema di riforma costituzionale, in vista dell´audizione in commissione parlamentare del prossimo 16 luglio. È la Sardegna ad avere il coordinamento della sezione Autonomie speciali all´interno della Commissione Affari costituzionali. "Gli emendamenti presentati al Governo sulla riforma del Titolo V, che difendono il valore costituzionale della specialità e il principio pattizio con lo Stato, sono stati definiti dalla nostra Amministrazione già due mesi fa", sottolinea l´esponente della giunta. Ieri i rappresentanti politici hanno fissato il punto sull´iter delle riforme costituzionali, in particolare su quella relativa al Titolo V, il quale disciplina il rapporto tra Stato e Regioni. "Oggi abbiamo chiesto la condivisione del documento approvato ieri dalla specifica commissione sulle autonomie regionali, in base a cui le Regioni a Statuto speciale e le province autonome ribadiscono autonomia legislativa, autonomia finanziaria e responsabilità quali elementi fondanti delle specialità e la centralità dello strumento pattizio nelle relazioni tra i due livelli di governo. La conferenza Stato-regioni - conclude Demuro - ha fatto proprio questo documento". |
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SANITÀ, FONDI EUROPEI E SOSTEGNO ALLA RISICOLTURA PIEMONTESE SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI L’ 11 LUGLIO DALLA GIUNTA REGIONALE NEL CORSO DI UNA RIUNIONE COORDINATA DAL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO. |
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Torino, 15 luglio 2014 - Sanità. Come proposto dall’assessore Antonio Saitta, è stato ritenuto indispensabile, per favorire l’allineamento e l’aggregazione delle procedure per l’acquisto di beni e servizi, suddividere il territorio in cinque aree (To1-to3-to5-mauriziano-san Luigi; To2-to4; Vc-no-bi-vco-ospedale Maggiore di Novara; Cn1-cn2-ospedale S. Croce di Cuneo; Al-at-ospedale Ss.antonio e Biagio di Alessandria), all’interno delle quali sarà individuata un’azienda capofila che coordinerà le gare e gli appalti. La Città della Salute di Torino costituirà un’area a sé stante. L’obiettivo prioritario è risparmiare, ma anche e soprattutto agire con la massima trasparenza. La struttura dell’assessorato verificherà sul rispetto delle regole indicate. Fulvio Moirano è stato indicato quale direttore regionale della Sanità, in quanto ritenuto il candidato in possesso delle capacità umane e professionali necessarie per avviare il processo di ristrutturazione della struttura tecnica regionale e renderla adeguata alla complessità dei problemi da affrontare con i Ministeri della Salute e dello Sviluppo economico. Saitta ha anche annunciato che è stata decisa la predisposizione di un disegno di legge per lo scioglimento del Coresa, il Consiglio regionale di sanità e assistenza, in quanto la funzione di questo organo di natura consultiva, competente ad emanare pareri non vincolanti su temi quali il piano socio-sanitario e le iniziative di integrazione socio-sanitaria, si è andata esaurendo anche perché è cambiata profondamente la cornice in cui la sanità regionale opera. Fondi europei. Approvata la delibera presentata dagli assessori Giuseppina De Santis e Gianna Pentenero contenente le proposte dei programmi operativi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, che entro il 22 luglio dovranno essere trasmesse alla Commissione europea. Si avvierà così un negoziato che nel giro di qualche mese porterà alla versione definitiva dei due documenti, che complessivamente prevedono finanziamenti per quasi due miliardi di euro e che intendono agire in modo integrato sul lavoro e sulle imprese. I settori nei quali la Regione intende intervenire, secondo una logica basata sul potenziamento dei punti di forza del sistema economico piemontese, sono: lo sviluppo dell’impresa manifatturiera, la promozione internazionale, l’accesso al credito, gli investimenti in ricerca e innovazione, i servizi digitali della pubblica amministrazione, le energie rinnovabili, la gestione sostenibile della biodiversità, il recupero del patrimonio storico e culturale, il potenziamento del turismo, la creazione di posti di lavoro sostenibili, l’adeguamento delle politiche attive per il lavoro, l’istruzione e la formazione alle mutate esigenze delle aziende, la promozione dello spirito imprenditoriale, la riduzione della povertà e dell’esclusione sociale, i servizi educativi per la prima infanzia, la riduzione della dispersione scolastica. Risicoltura. E’ stata approvata una comunicazione dall’assessore Giorgio Ferrero a sostegno della risicoltura piemontese e dei consumatori che chiede al Parlamento e al Governo una nuova legge sul commercio del riso, in modo che sia obbligatoria l’etichettatura del prodotto, ed di premere sull’Unione Europea perché venga applicata la clausola di salvaguardia, in modo che siano sospesi i dazi zero di cui godono le importazioni dai Paesi meno avanzati, in particolare Cambogia e Myanmar. E’ stato inoltre deliberato: - su proposta del presidente Sergio Chiamparino, di accettare, in quanto ritenuti congrui anche a seguito di approfondimenti con la Procura regionale della Corte dei Conti, i risarcimenti versati da 24 consiglieri della scorsa legislatura e corrispondenti all’intero ammontare delle somme contestate a ciascuno di essi nel capo di imputazione legati ai rimborsi dei gruppo consiliari, con una maggiorazione del 30% a titolo di danno dell’immagine dell’ente; la Regione si riserva, all’esito dell’udienza preliminare, l’eventuale costituzione di parte civile nei confronti degli altri imputati per ottenere il ristoro dei danni subiti; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, di attribuire Villa San Remigio in comodato d’uso gratuito al Comune di Verbania da quando cesserà l’attuale parziale utilizzo a fini istituzionali; - su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, di nominare Igor Boni quale amministratore unico dell’Ipla. |
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NESSUNA SEDE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA A BELGRADO, TIRANA E SOFIA. |
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Bologna, 15 luglio 2014 – Il 13 luglio il Fatto Quotidiano publica un pezzo sulle sedi all´estero delle Regioni. Va precisato che la Regione Emilia-romagna non ha alcuna sede a Belgrado, Tirana o Sofia. Fino ad alcuni anni fa c´erano alcune iniziative di collaborazione in quei Paesi, con un locale affittato per gestire l´andamento dei progetti. Una volta che essi sono giunti a conclusione, non c´era ragione per rimanere in quei Paesi. Quanto a Bruxelles, la sede è in comune con altre 3 Regioni europee. |
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PIEMONTE: APPROVATI I POR EUROPEI: 2 MILIARDI DI EURO PER UNA CRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE ED INCLUSIVA AUMENTANO LE RISORSE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE E VIENE RILANCIATO IL MANIFATTURIERO |
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Torino, 15 luglio 2014 - Più risorse per la ricerca e l’innovazione, gestione integrata dei fondi, un sistema di valutazione dei risultati più efficiente, ma soprattutto una crescita che possa essere intelligente, sostenibile ed inclusiva. Queste, in sintesi, le novità più importanti della nuova programmazione dei fondi europei relativa agli anni 2014-2020 di cui l’ 11 luglio, su proposta degli assessori alle Attività produttive Giuseppina De Santis e al Lavoro, Gianna Pentenero, sono stati approvati in giunta i relativi programmi operativi regionali che a breve saranno presentati alla Commissione europea. Sono di due miliardi di euro (un miliardo circa a testa tra Fesr-fondo europeo di sviluppo regionale e Fse- Fondo sociale europeo) le risorse di cui la nostra regione potrà disporre per la realizzazione di specifiche azioni, che verranno ulteriormente declinate nei prossimi mesi. La cifra totale garantita al Piemonte è di fatto analoga al precedente settennato, un segnale certamente importante considerata la crisi che nel frattempo ha investito il sistema dei bilanci pubblici e il mondo produttivo in generale. La strategia dei fondi dedicati allo sviluppo, nello specifico, intende valorizzare e sviluppare la base industriale, in primo luogo manifatturiera, ponendola al centro delle politiche economiche, ovvero investendo su misure di sostegno che evitino la perdita permanente di capacità produttiva e di posti di lavoro. Contestualmente, il Por mira a generare un più elevato livello di ricerca, una maggiore intensità e profondità delle innovazioni, una migliore proiezione internazionale e un pieno recupero di competitività . Parte integrante del programma è la “Strategia di Specializzazione Intelligente, la quale delinea tre traiettorie tecnologiche di sviluppo che riflettono le altrettante componenti della crescita: smart (per competere nel mercato globale attraverso produzioni e processi intelligenti); clean-tech (per rilanciare un’economia più verde e competitiva); resource efficiency (per favorire un uso più efficiente delle risorse migliorando il benessere dei cittadini). Le risorse del Por Fesr della nuova programmazione andranno quindi utilizzate per far fronte alle principali criticità che tuttora sussistono nel sistema produttivo piemontese, come ad esempio l’esigenza di maggiore qualificazione produttiva, di crescita dimensionale e la capacità di attrarre sul territorio investimenti da parte di grandi imprese con ricadute positive per le Pmi. "Sui progetti presentati oggi si avvia il negoziato con l’Unione Europea – ha dichiarato l’assessore De Santis in conferenza stampa- Nel giro di qualche mese questi programmi verranno approvati e da lì in poi si potrà agire concretamente attivando misure anche pluri-fondo, che concentrino le risorse sugli obiettivi più strategici. E’ opportuno concentrare le risorse sulle iniziative che facciano "massa critica", come i progetti di ricerca e innovazione più qualificati, i contratti di insediamento, la finanza di impresa. Verosimilmente occorre anche semplificare e ridurre le svariate misure di sostegno alla creazione d’impresa presenti sia nel Por Fesr sia nel Por Fse, tenendo conto della legge nazionale sulle start up e intervenendo sulle reali criticità del sistema". |
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CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA |
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Napoli, 15 luglio 2014 - Si è riunita l’ 11 luglio a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, la Giunta ha approvato lo schema di protocollo di intesa con l’Agenzia Città del Fare, e i Comuni di Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna e Crispano per interventi nei settori idrico, fognario, della messa in sicurezza degli edifici pubblici, di riqualificazione di impianti sportivi. Con la sottoscrizione del protocollo, la Regione si impegna a finanziare gli interventi per 6 milioni e mezzo, con fondi a valere sugli obiettivi operativi 1.4, 1.7 e 6.3 del Por Fesr, ed a prevedere meccanismi di verifica intermedia e finale rispetto al raggiungimento degli obiettivi. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Daniela Nugnes, sono stati stanziati 60 milioni per il piano regionale di forestazione; approvate le linee di indirizzo per la programmazione annuale delle risorse disponibili nel settore della bonifica integrale, al fine di conseguire il contenimento delle spese nella gestione economico-finanziaria degli enti, e di realizzare altre azioni di sostegno, a partire dalle azioni di risanamento finanziario; infine, la Giunta ha aderito alla Fondazione Osservatorio sulla criminalità in agricoltura. Su proposta dell’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, è stato dato il via libera all’approvazione dello schema di protocollo di intesa con la Provincia di Salerno e il Comune di Pisciotta, in forza del quale viene affidata a quest’ultima la gestione del tratto residuale della ex Ss. 447 di Palinuro compreso tra il km. 15+500 e il km. 18+500, località Rizzico. |
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IL VENETO PRESENTA MYPAY: OGGI SEMINARIO SUI PAGAMENTI ELETTRONICI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. |
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Venezia, 15 luglio 2014 - E’ in vigore per le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo di accettare pagamenti con modalità informatiche da parte di cittadini e imprese. La Regione del Veneto ha sviluppato, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, l’infrastruttura tecnologica e l’applicativo Mypay che sarà gratuitamente disponibile agli Enti interessati consentendo di allineare la propria amministrazione agli obblighi di legge vigenti. Si tratta della prima realizzazione fra le Regioni italiane di interconnessione con il Nodo Nazionale dei Pagamenti Spc (Sistema Pubblico di Connettività) e il progetto veneto sarà proposto come modello perché possa essere applicato, riutilizzando soluzione ed esperienze, su tutto il territorio nazionale Il tema dei pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazioni sarà al centro di un seminario informativo che, per iniziativa della Regione del Veneto e dell’Agenzia per l’Italia Digitale, si terrà nella mattinata di martedì 15 luglio a Venezia, nella sede regionale Grandi Stazioni. Interverranno il vicepresidente Marino Zorzato, Agostino Ragosa Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) e Roberto Rinaldi Vice Capo Dipartimento Mercati e Sistemi di Pagamento della Banca d’Italia. L’evento, che prevede relazioni, interventi e una tavola rotonda, è rivolto agli amministratori locali ed ai decisori delle pubbliche amministrazioni venete e farà il punto sui dettati normativi, sulle tecnologie disponibili e sulle soluzioni come il progetto veneto Mypay che ha fra i suoi punti forti anche la creazione di una sorta di “gruppo di acquisto” a livello nazionale fra le pubbliche amministrazioni centrali e locali, con l’obiettivo di ottenere commissioni più vantaggiose e quindi minori costi per i cittadini che devono effettuare i pagamenti. |
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V.D. AOSTALA GIUNTA APPROVA UNA STRATEGIA REGIONALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE |
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Aosta, 15 luglio 2014 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunica che la Giunta regionale ha approvato nella seduta di venerdì 11 luglio, il documento della Strategia regionale di specializzazione per la ricerca e l’innovazione, per il periodo di programmazione 2014-2020, il cui coordinamento è stato realizzato dall’Assessorato, con il supporto del Dipartimento Politiche strutturali e affari europei della Presidenza della Regione. «Il documento approvato – sottolinea l’Assessore Pierluigi Marquis - è un importante passaggio verso l’avvio operativo della prossima programmazione, che consentirà l’accesso alle risorse finanziarie dedicate alla crescita del sistema economico e produttivo regionale, come il Fesr, Feasr e Fse, rese disponibili nel quadro della Politica di coesione 2014-2020. La Strategia contiene una visione di sviluppo che è diretta espressione del contesto valdostano, su cui si basa il set di priorità e strumenti operativi dedicati al sostegno della crescita e della competitività del tessuto produttivo, condizione essenziale per il rafforzamento strutturale dell’economia regionale e l’incremento dell’occupazione». «Il piano d’azione – prosegue l’Assessore – si è sviluppato attraverso un ampio e articolato percorso di partecipazione che ha visto coinvolti il tessuto imprenditoriale regionale, il sistema dei Centri di ricerca e di eccellenza presenti in Valle e tutte le rappresentanze locali, che hanno fattivamente collaborato alla definizione e alla validazione della Strategia, formulando osservazioni, suggerimenti e utili spunti di riflessione» . La Smart Specialisation Strategy è dunque orientata a costruire un vantaggio competitivo durevole, basato sulla capacità di diversificazione e sulla specializzazione tecnologica al fine di consentire l’adattamento dei sistemi produttivi territoriali al rapido e costante mutamento delle condizioni del sistema economico. «L’approvazione in Giunta del documento – aggiunge l’Assessore Marquis - è un passaggio fondamentale per l’avvio del percorso di validazione della Strategia nel quadro nazionale ed europeo delle politiche di intervento a sostegno della crescita attraverso gli investimenti in ricerca e innovazione». «Il documento – spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin - contiene la strategia per le politiche di ricerca e innovazione a livello regionale, in coerenza con la strategia nazionale ed europea, e individua un limitato set di ambiti tematici in cui si intende investire nel corso dei prossimi anni, alla luce di chiari elementi che ne dimostrano l’importanza e l’impatto per il sistema produttivo regionale: a tal riguardo, la strategia S3 ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio valdostano ed aumentarne la competitività, favorendo l’espressione e lo sviluppo delle potenzialità imprenditoriali nel sistema locale, valorizzando il concetto di Montagna intelligente, sostenibile e eccellente. I prossimi mesi vedranno la Regione impegnata nel processo di approvazione definitiva della Strategia da parte dei ministeri competenti – Mise e Miur – e degli organi responsabili a livelli europeo dell’attuazione della Politica di coesione 2014-2020. E, a questo proposito, il Presidente Rollandin spiega: «Il documento deve essere presentato ai competenti Servizi della Commissione europea e dello Stato a corredo del Programma investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (Fesr) entro il 22 luglio 2014: a tal riguardo, la strategia S3 intende essere un punto di riferimento all’interno della programmazione 2014-2020 nell’ambito delle politiche regionali di ricerca industriale e di innovazione, in un’ottica di complementarietà e sinergia con gli strumenti già esistenti e le altre fonti di finanziamento. Nei prossimi mesi si lavorerà per recepire le osservazioni emerse in sede di negoziato e per rendere operativo fin da subito tale documento». |
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TORINO: OGGI L’ASSEMBLEA DEI 315 SINDACI DEL TERRITORIO, IN VISTA DELLA COSTITUZIONE DELLA CITTA’ METROPOLITANA |
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Torino, 15 luglio 2014 - Con le elezioni del 25 maggio e i successivi ballottaggi sono state elette le nuove amministrazioni comunali del territorio provinciale e il sistema istituzionale territoriale è dunque nella pienezza dei suoi poteri. Tra le scadenze più impegnative che stanno di fronte agli amministratori locali vi é la costituzione della Città Metropolitana, istituita con la legge Delrio: una riforma istituzionale complessa e fortemente innovativa, che richiede un coinvolgimento attivo e diretto di tutti i 315 Sindaci della Città Metropolitana di Torino. Per poter condividere il percorso, gli adempimenti e gli obiettivi dei prossimi mesi il Sindaco di Torino Piero Fassino e il Vice-presidente della Provincia Alberto Avetta hanno convocato un’assemblea dei Sindaci della Città Metropolitana di Torino per martedì 15 luglio alle 9,30, presso l´Auditorium della sede della Provincia di Torino, in corso Inghilterra 7. |
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BILANCIO 2013, PRESIDENTE MARINI: GIUDIZIO CORTE CONTI CONFERMA VIRTUOSITÀ REGIONE UMBRIA |
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Perugia, 15 luglio 2014 – La Corte dei Conti – Sezione regionale del controllo per la Regione Umbria ha deliberato, al termine dell´udienza pubblica dell’ 11 luglio, la parificazione del rendiconto generale della Regione Umbria per l´esercizio finanziario 2013. "Devo rivolgere il mio ringraziamento alla Corte dei Conti – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, prendendo la parola al termine dell´udienza - per il giudizio di parificazione del bilancio della Regione che conferma l´Umbria tra quelle Regioni italiane che, grazie alla virtuosità del suo esercizio finanziario, non contribuiscono a danneggiare i conti dello Stato. E devo ringraziare la Corte anche per i rilievi effettuati, perché ciò ci spinge a migliorare ancora le nostre politiche di bilancio". La presidente ha quindi richiamato l´importanza "politica e programmatica" del giudizio di parificazione del bilancio della Corte dei Conti che aiuta la Regione a mettere a coerenza la sua gestione finanziaria con gli obiettivi programmatici di governo, così come va perseguita una maggiore coerenza tra la disciplina di bilancio delle Regioni con la legislazione dello Stato in questa materia: "È sintomatico, infatti – ha affermato la presidente – il rilievo della Corte circa il ritardo della trasmissione da parte della Giunta regionale al Consiglio del rendiconto generale dell´esercizio finanziario, non certo dovuto a una volontà di non rispettare i termini di legge, quanto invece alla necessità di rispettare altri adempimenti che pure devono essere eseguiti". "Resta il fatto politico ben più rilevante – ha proseguito Marini - che la Corte ha ben evidenziato nel suo giudizio, di un bilancio che continua ad avere un virtuoso rapporto tra la sua capacità di spesa corrente e costi generali per funzionamento e personale. Ciò ci ha consentito di liberare significative risorse che abbiamo investito soprattutto nelle politiche sociali e sanitarie, compensando in parte i drastici tagli dei trasferimenti statali proprio su questi capitoli". La presidente Marini ha poi sottolineato come, nel complesso, la Regione Umbria per la sanità vanti risultati di bilancio e di qualità del servizio di tutto rispetto: "La nostra - ha affermato - è tra le sole quattro Regioni italiane a non essere mai stata costretta a piani di rientro da deficit", mentre per ciò che riguarda le risorse comunitarie relative alla programmazione 2007-2013 "in Umbria sarà utilizzato l´intero ammontare a nostra disposizione". Anche in merito al rilievo che la Corte dei Conti ha effettuato sulla maggiore spesa per farmaci e per le collaborazioni esterne, la presidente Marini ha tenuto a precisare come "per quanto riguarda la spesa farmaceutica ospedaliera questa è da anni sottostimata dallo Stato e dunque dal Fondo sanitario nazionale. In ogni caso, su questa spesa incidono notevolmente farmaci per la cura di malattie oncologiche o onco-ematologiche; in Umbria preferiamo magari spendere un po´ di più, ma non rinunciare a dare ai nostri cittadini adeguate risposte alla loro domanda di salute". Quanto alle spese per le collaborazioni esterne (peraltro drasticamente ridotte negli anni dalla Regione), la presidente Marini ha affermato che talvolta "dietro la freddezza dei numeri ci sono questioni importanti che riguardano le persone. Infatti, la spesa in questione – ha concluso - riguarda i cosiddetti ‘precari della pubblica amministrazione´". |
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A FANO LA GIUNTA REGIONALE INCONTRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUI PRINCIPALI TEMI DELLA CITTÀ |
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Ancona, 15 luglio 2015 - “Il lavoro integrato tra i diversi livelli amministrativi è fondamentale per affrontare la crisi finanziaria che il nostro Paese ancora vive. È per questo che la Regione persegue un modello di governance multilivello, la collaborazione con i Comuni e le altre istituzioni locali per ricercare le migliori soluzioni alle questioni aperte”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il 12 luglio incontrando insieme alla Giunta regionale il sindaco di Fano Massimo Seri accompagnato dalla Giunta comunale. “Abbiamo definito la metodologia e il focus degli argomenti principali che riguardano la vita di questa comunità – ha commentato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - La metodologia consiste nell’avviare un processo di collaborazione ampio, di tipo progettuale, che riguarda la governance di questa comunità, in stretta correlazione con la programmazione regionale. Un approccio innovativo: non più soltanto incontri di carattere puntuale, riferiti alle criticità del momento, ma un percorso di governo condiviso in cui le due amministrazioni collaborano in maniera sistemica. Un confronto che, sui singoli temi, proseguirà con gli approfondimenti dei rispettivi assessori. I temi principali affrontati questa mattina sono la sanità, i fondi europei in relazione al porto e al suo dragaggio, al completamento della strada delle barche, alla difesa della costa. È stato ribadito l´impegno della Regione per le infrastrutture, a partire dalla costruzione della società di progetto per la Fano-grosseto, che ci ha visto in prima linea nell’elaborazione di uno strumento originale in grado di sbloccare l´iter dell´opera. Un´infrastruttura di grande importanza, non solo per la viabilità e la logistica, ma anche, nella sua funzione di collegamento con la Toscana, per la più complessiva strategia turistica e culturale della Regione”. “Viviamo momenti complicati e occorre fare sistema per risolvere i problemi della comunità – ha ribadito il sindaco Massimo Seri – La Regione Marche ha dimostrato di essere innovativa e di disporre di una notevole capacità progettuale, come nel caso della Macroregione adriatico ionica che aprirà nuove opportunità di crescita per tutto il territorio. I cittadini attendono dalla nuova amministrazione comunale un cambiamento di passo rispetto al passato. Intendiamo essere all’altezza delle attese, ricercando una sinergia con la Regione sui principali temi della comunità”. Numerosi sono stati i temi affrontati nel corso della mattinata di confronto, a partire dalla sanità. La Regione sta lavorando al bando per la realizzazione del nuovo ospedale di Marche Nord. Sarà un bando di partenariato pubblico e privato, con contratto di concessione per la progettazione e la costruzione dell’immobile, finanziato con una disponibilità pubblica di 47 milioni di euro che verranno dalla valorizzazione del patrimonio e con un mutuo di 18 milioni che sarà acceso dall’Azienda ospedaliera Marche Nord. Lo ha confermato l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani. “Il bando è il punto di caduta di un percorso avviato in questi anni – ha detto Mezzolani - Non ci sono risorse statali e non ci saranno in futuro, per gli investimenti sanitari. Abbiamo l’obbligo allora di trovare forme alternative di finanziamento. Tutto questo lo tradurremo nel bando che stiamo predisponendo. L’area prescelta di Fosso Sejore è stata concordata e condivisa con le precedenti amministrazioni di Pesaro e Fano. Se le comunità locali vorranno ora indicarne un’altra, per la Regione non ci sono problemi, sapendo però che bisogna fare in fretta e che la scelta fatta ha rappresentato un punto di equilibrio faticoso da raggiungere, che andrebbe ricercato anche per individuare l’eventuale nuova destinazione”. Tra le questioni sollevate dal sindaco, quello del porto, per i suoi risvolti sull’operatività dell’infrastrutture e sulla ricadute occupazionale delle attività. L’assessore Paola Giorgi ha ribadito che la Regione ha investito, dal 2003, oltre 6 milioni di euro nel porto di Fano. Entro settembre 2014 sarà pronta la cassa di colmata del porto di Ancona che dovrà ricevere i fanghi dei dragaggi dei porti marchigiani. “Entro fine luglio - ha riferito la Giorgi - concluderemo tutti gli incontri tecnici con le amministrazioni firmatarie dell’accordo di programma per definire i trasferimenti e programmare le nuove attività di dragaggio necessarie per rendere pienamente operativi gli scali portuali marchigiani”. |
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INSEDIAMENTI PRODUTTIVI, DECRETI FINANZIAMENTO A 4 COMUNI DELLA CAMPANIA |
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Napoli, 15 luglio 2014 - Il consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico Fulvio Martusciello, ha consegnato l’ 11 luglio, presso la sede della Regione Campania, i decreti di finanziamento di progetti a favore di 4 comuni, a valere sulla delibera di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Erano presenti Antonio Pio Morcone, sindaco di Castelfranco in Miscano (Bn); Giuseppe Fiorillo, sindaco di Rocca San Felice (Av); Emmanuele De Libero, sindaco di San Lorenzo Maggiore (Bn); Gelsomino Centanni, sindaco di Calabritto (Av). Questi gli stanziamenti di cui i Comuni saranno beneficiari: € 3.500.000,00 al Comune di Castelfranco di Mescano (Bn) per la realizzazione di infrastrutture nel Piano di insediamento produttivo (Pip); € 1.577.283,29 al Comune di Rocca San Felice (Av) per realizzare il centro servizi e le opere di completamento dell´area Pip; € 2.708.082,00 all´amministrazione di San Lorenzo Maggiore (Bn) per l´acquisizione ed infrastrutturazione delle aree destinate ad insediamenti produttivi 1° e 2° lotto; infine € 2.514.755,00 al Comune di Calabritto (Av) per completare l´area Pip e per l´impianto di depurazione. Il totale dell´importo stanziato è pari a €, 10.300.120,29. "Oggi altri 4 decreti sbloccati, che riguardano la provincia di Avellino e la provincia di Benevento. Con l’avvio e la realizzazione dei progetti - ha detto Fulvio Martusciello - facciamo ripartire l’economia regionale ed immettiamo nel nostro sistema produttivo risorse che possono essere utilizzate immediatamente. Già da lunedì i sindaci possono partire con le gare pubbliche per l’aggiudicazione dei lavori, per produrre subito sui territori nuova occupazione e più sviluppo. Abbiamo rispettato con il massimo impegno il cronoprogramma per la decretazione degli stanziamenti, senza perdere un solo giorno e un solo euro di fondi comunitari. Come hanno sottolineato anche i sindaci dei Comuni beneficiari, mantenendo gli impegni. E’ questa la Regione che sa essere vicina ai cittadini e ai territori. "Abbiamo sentito la Regione al fianco della provincia di Benevento: il rapido avvio a questi stanziamenti avrà un effetto benefico per il territorio sannita", ha sottolineato Antonio Pio Morcone, sindaco di Castelfranco in Miscano (Bn). "Il procedimento amministrativo ha rispettato i tempi previsti. Tutto si è concluso positivamente in meno di un anno permettendoci di ricevere un contributo finanziario rilevante da parte della Regione Campania", ha concluso Gelsomino Centanni, sindaco di Calabritto (Av). |
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CALABRIA: EFFETTUATI IN SETTIMANA PAGAMENTI PER CIRCA 34 MILIONI DI EURO |
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Catanzaro, 15 luglio 2014 - L’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini comunica- tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta - che “senza intaccare il plafond previsto dal patto di stabilità, la Regione ha effettuato in settimana pagamenti per circa 34 milioni di euro”. "Con puntualità e trasparenza – dice ancora Mancini - manteniamo aggiornati i calabresi sulla gestione delle risorse". In sostanza, circa 29 milioni di euro, a valere sul Por Fesr, sono stati liquidati su disposizione del dipartimento cultura. Il pagamento si inquadra all´interno della priorità "Istruzione" del Piano di azione e coesione, che ha tra gli obiettivi la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici scolastici e l´acquisizione di attrezzature didattiche e digitali. Nello specifico, fra gli altri principali pagamenti effettuati ci sono 2.000.000 di euro per il dipartimento turismo , 800.000 euro per il dipartimento lavori pubblici, 1.700.000 per il dipartimento lavoro, circa 29.000 euro per le politiche sociali. |
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GIOVANI E FONDI EUROPEI, ASSESSORE CAMPANIA: AD OCCUPABILITÀ SOSTITUIAMO OCCUPAZIONE |
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Napoli, 15 luglio 2014 - "È giusto unire in un unico dibattito il tema dei giovani e dell´utilizzo dei fondi europei: l´Europa rappresenta il futuro per i nostri giovani. Ma un´Europa che dia loro delle possibilità di vita. Sta a noi, anche cogliendo l´occasione del semestre italiano, disegnare una nuova strada per i giovani. Partendo dall´unificazione del fondo sociale e dei fondi strutturali, per mettere in rete una serie di interventi integrati e di filiera." Così l´assessore al Lavoro Severino Nappi intervenuto, in rappresentanza delle Regioni, al dibattito "Politiche del Lavoro, giovani e Fondi Strutturali Europei" nell´ambito della manifestazione nazionale "Luci sul Lavoro" organizzata ogni anno da Italia Lavoro, Agenzia del Ministero del Lavoro. “Garanzia giovani, in questo senso, è un´occasione da non perdere non solo per dare ai nostri ragazzi una prima possibilità, ma anche per modernizzare il nostro mercato del lavoro e tutti i suoi attori. Dobbiamo dire basta ad uffici che servono solo a rilasciare inutili certificati ma dobbiamo formare operatori in grado di accogliere realmente i ragazzi ed erogare loro dei servizi utili e veri. Questo è il modello Campania, questo è ciò su cui abbiamo puntato. Stavamo morendo di "occupabilità" adesso cerchiamo di ri-vivere di "occupazione", ha concluso Nappi. |
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UMBRIA: IL GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE PER FINANZIARE LE DOMANDE PER LA CASSA INTEGRAZIONE DEL 2014 |
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Perugia, 15 luglio 2014 - L´assessore regionale Stefano Vinti esprime pieno sostegno alle Organizzazioni sindacali e ai lavoratori per il presidio che si è tenuto, venerdì 11 luglio, davanti alla prefettura di Perugia, per il mancato pagamento, da parte del governo, della cassa integrazione in deroga del 2014. "A causa della mancata copertura finanziaria da parte del Governo sono oltre 5.000 le domande presentate dalle aziende ancora autorizzate", ha affermato l´assessore Vinti. In Umbria il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto del 23,2% nei primi cinque mesi dell´anno rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Secondo l´Osservatorio Cig della Cgil nazionale quarantadue sono le richieste delle imprese in crisi che fanno ricorso ai decreti di Cigs, per un totale nella regione di 80 siti aziendali. In tutto nella regione sono coinvolti 15.230 lavoratori, dei quali 7.615 a zero ore; 6.115 sono quelli che usufruiscono di quella ordinaria, 6.440 di quella straordinaria e 2.675 di quella in deroga. "La Regione Umbria, ha proseguito l´assessore, grazie alla propria procedura di autorizzazione per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, è tra le pochissime Regioni che è riuscita a completare le attività relative al 2013 e a consentire i conseguenti pagamenti ai lavoratori coinvolti. Ma ancora attendiamo le risorse nazionali per il 2014. Purtroppo, ad oggi, per il 2014 ad una prima assegnazione del Ministero del Lavoro dello scorso gennaio, grazie alla quale sono state chiuse le autorizzazioni per il 2013 ed avviate quelle relative all´anno corrente, non ne sono seguite altre. Siamo pronti a fare la nostra parte, ha concluso Vinti, ma chiediamo, con forza, che il governo e tutti gli enti coinvolti facciano altrettanto e provvedano ad erogare le risorse nazionali necessarie a fronteggiare l´emergenza lavoro nella nostra regione". |
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LAVORATORI ATIPICI, AL VIA IL FONDO DI GARANZIA GRAZIE ALL´INTESA REGIONE TOSCANA-BANCHE |
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Firenze, 15 luglio 2014 - Prestiti più facili anche per chi non ha un lavoro con contratto a tempo indeterminato. Il fondo di garanzia per agevolare l´accesso al credito di lavoratori a progetto, collaboratori, lavoratori a tempo determinato, disoccupati con contratto atipico in vigore o scaduto da meno di sei mesi sarà rifinanziato dalla Regione e reso operativo grazie ad un nuovo accordo, firmato l’ 11 luglio fra Regione Toscana e sistema bancario. La Regione garantirà per il lavoratore per prestiti fino a 15 mila euro. Il fondo ha una dotazione iniziale di 2 milioni e 224 mila euro destinati ad attivare un volume di garanzie pari a quattro volte questo importo. "Grazie all´intesa di oggi – commenta l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – si riparte con uno strumento che, varato nel 2008, si è reso ancora più indispensabile per fronteggiare la crisi che ha colpito duramente il lavoro precario. Fino ai primi mesi di quest´annp, quando è stato sospeso per consentir il passaggio di gestione, il fondo ha attivato 1200 prestiti, per un totale di oltre 10 milioni di euro. E´ un impegno che si inquadra nella più generale iniziative per contrastare il lavoro precario e assicurare le stesse opportunità a tutti i lavoratori". A chi si rivolge A beneficiare del fondo sono tutti i residenti in Toscana che siano titolari di un rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, o che lo siano stati nei 6 mesi antecedenti la richiesta. Come funziona La Regione ha affidato la gestione del fondo di garanzia al nuovo gestore unico degli strumenti di ingegneria finanziaria (Società Toscanamuove, composta da Fidi, Artigiancredito e Artgiancassa) che attiverà la garanzia su richiesta delle banche. I lavoratori interessati potranno presentare la domanda già a partire nei prossimi giorni, direttamente alle banche aderenti all´iniziativa. L´importo massimo del finanziamento è di 15.000 euro, rimborsabili dai 18 ai 60 mesi ad un tasso non superiore al 6%. Ogni banca potrà applicare condizioni di maggior vantaggio per il cliente, dandone comunicazione alla Regione. La garanzia sarà pari all´80% del finanziamento. La firma Firma il protocollo, per la Regione Toscana, l´assessore Gianfranco Simoncini. Le banche aderenti per il momento sono sette: Cassa di risparmio di San Miniato, Banca di Credito cooperativo di Cambiano, Monte dei Paschi di Siena, Federazione toscana Banche di credito cooperativo, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. |
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AMMORTIZZATORI IN DEROGA, ASSESSORE LIGURIA: “RINNOVATO ACCORDO CON PARTI SOCIALI E ISTITUZIONALI FINO AD AGOSTO” |
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Genova, 15 Luglio 2014 - È stato rinnovato l´accordo quadro tra la Regione Liguria e le parti sociali e istituzionali sulla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, cassa integrazione e mobilità, fino al 31 agosto 2014. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell´assessore al lavoro, Enrico Vesco. La nuova intesa riguarderà le domande arrivate dal 1 gennaio e fino al 31 agosto 2014, secondo quanto previsto dall´accordo iniziale sottoscritto l´8 aprile 2013, scaduto lo scorso 31 dicembre e poi prorogato fino a giugno. Il trattamento della cassa integrazione in deroga può essere concesso, secondo i nuovi limiti stabiliti dal Ministero del Lavoro, per periodi non superiori ad otto mesi nell´anno 2014. La mobilità in deroga, invece, il cui trattamento è autorizzato solo nei confronti di lavoratori che non possono usufruire di indennità di disoccupazione è concessa per un periodo massimo di cinque o di sette mesi, non ulteriormente prorogabili, in base al fatto che i lavoratori abbiano già beneficiato della mobilità in deroga per più o meno tre anni, anche non continuativi. Per tali lavoratori il periodo di fruizione complessivo non può superare i tre anni e cinque mesi. Sarà l´Inps, come sempre, ad erogare il trattamento solo ed esclusivamente entro i limiti dell´effettiva disponibilità finanziaria. Il rinnovo dell´accordo consente alle aziende che ne faranno richiesta di poter presentare la domanda anche se per il momento non potranno aver accesso materiale ai finanziamenti, in quanto la cassa integrazione e la mobilità in deroga sono già stati autorizzati dalla Regione e sono in corso di pagamento da parte dell´Inps solo fino a dicembre 2013. "Per poter pagare tutto il 2013 – spiega Vesco – abbiamo chiesto di utilizzare circa 12 milioni di euro della nuova tranche di 400 milioni messi a disposizione dal Governo e inizialmente destinati al 2014. A questo punto però attendiamo risposte concrete dall´esecutivo per poter ammettere a pagamento le nuove domande 2014". Ammontano circa 2.800 i lavoratori in attesa di ricevere una risposta. "A questo proposito – ha chiarito Vesco – ci auguriamo che dal Governo arrivino quanto prima segnali concreti, sia in merito ai nuovi finanziamenti per il 2014, sia per quanto riguarda le osservazioni puntuali presentate dalle Regioni sui nuovi criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga che il Governo vorrebbe adottare a livello nazionale per consentire parità di trattamento in tutta Italia. Tali criteri dovrebbero, secondo le Regioni, guardare al superamento di questi ammortizzatori a favore di una protezione universalistica di tutti i lavoratori in difficoltà occupazionale". |
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LOMBARDIA, AL VIA PROGETTO ´AZIONI DI RETE PER IL LAVORO´ |
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Milano, 15 luglio 2014 - "Oltre ad agire per i giovani, con il progetto ´Garanzia Giovani´, Regione Lombardia continua ad attivare altri piani, per sostenere la ripresa economica ed occupazionale". Lo afferma Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, sottolineando come la Regione continui la sua opera per dare alle persone in difficoltà occupazionale nuove opportunità di collocazione lavorativa, anche con un nuovo progetto rivolto a gruppi di lavoratori coinvolti in processi di crisi o in cerca di occupazione. Supporto Per Situazioni Complesse - "Per situazioni complesse, quali i processi di ristrutturazione o le crisi aziendali - prosegue l´assessore Aprea - serve una governance territoriale con la collaborazione dei diversi attori del territorio, rafforzando la relazione fra i diversi operatori al lavoro pubblico e privato, la partecipazione delle aziende, delle parti sociali, dei diversi stakeholder". "Da, oggi, 14 luglio, - annuncia - si apre la possibilità per questi soggetti di presentare domanda per progetti che potranno supportare il dialogo tra le parti, realizzare servizi rivolti a gruppi di lavoratori, facilitare l´incontro tra domanda e offerta di lavoro finalizzato al reinserimento lavorativo". 3 Milioni Per Ridurre Impatto Crisi - "L´obiettivo principale degli interventi - spiega la responsabile del Lavoro di Palazzo Lombardia - è il mantenimento dei livelli occupazionali e la riduzione dell´impatto della crisi sul territorio lombardo". "Regione Lombardia crede nella possibilità di un rilancio dell´economia - ricorda l´assessore Aprea - e offre opportunità concrete, in questo caso con lo stanziamento di 3 milioni di euro, per il coinvolgimento e la responsabilizzazione attiva di tutte le parti coinvolte. I progetti sono rivolti non solo a tutti i cittadini disoccupati o in cassa integrazione, ma rappresentano una buona opportunità per tutte quelle aziende che vogliono assumere nuovi lavoratori o che aprono un nuovo insediamento in Lombardia, in particolare in connessione con l´evento Expo 2015 e l´indotto generato". Condizioni - Ciascun progetto può avere un budget fino a 200.000 euro e può essere presentato da un ampio partenariato. Dopo una valutazione di ammissibilità da parte di Regione Lombardia saranno comunicate le proposte progettuali finanziate. Copia integrale dell´Avviso pubblico e dei relativi allegati è pubblicata nel Burl e sul sito di Regione Lombardia - Direzione generale Occupazione e Politiche del Lavoro ( www.Lavoro.regione.lombardia.it ). Per qualsiasi chiarimento o richiesta di informazioni è possibile scrivere a: partenariatolavoro@regione.Lombardia.it |
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ASSESSORE SCRIVE AI SINDACI DEL VENETO: A DISPOSIZIONE LE RISORSE STANZIATE DALLA REGIONE PER I PROGETTI DI PUBBLICA UTILITÀ RIVOLTI AI DISOCCUPATI ULTRATRENTACINQUENNI |
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Venezia, 15 luglio 2014 - “Vi scrivo per comunicare che la Regione del Veneto ha stanziato 3 milioni di euro (integrabili con ulteriori 3 milioni) per finanziare, anche per il 2014, progetti di pubblica utilità per l’impiego di disoccupati ultratrentacinquenni privi di qualsiasi ammortizzatore sociale e trattamento pensionistico”. Esordisce così l’Assessore regionale all’istruzione, alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan, nella lettera che ha inviato l’ 11 luglio ai Sindaci del Veneto per invitarli ad utilizzare le risorse stanziate lo scorso maggio dalla Giunta Regionale allo scopo di dare una risposta non assistenziale a quanti non hanno altre possibilità di integrazione di reddito. “L’esperienza positiva degli scorsi anni ci ha incoraggiato a proseguire su questa strada che mira a dare sollievo, in questo periodo difficile, sia ai Comuni, che hanno sempre meno risorse a disposizione per il territorio, sia ai tanti cittadini che, non trovando lavoro, ogni giorno si rivolgono all’amministrazione comunale per chiedere aiuto per la propria famiglia”, scrive l’Assessore nella sua lettera rivolta ai Sindaci del Veneto. Elena Donazzan evidenzia poi alcuni dati che mettono in luce l’efficacia della misura relativa ai lavori di pubblica utilità: “I dati relativi al triennio 2009-2011, infatti, hanno evidenziato come circa il 70% dei partecipanti abbia in seguito avuto altre esperienze lavorative, concretizzatesi per circa il 10% in lavori a tempo indeterminato. Considerato – dice l’Assessore - che si tratta dei primi tre anni della crisi economica più buia per l’Italia dal dopoguerra, questi dati ci hanno confortato sull’efficacia di questa misura, che mira non solo a dare un piccolo reddito, sia pur temporaneo, a persone in gravi difficoltà, ma soprattutto ad aiutare questi cittadini a reintrodursi in un circolo virtuoso”. Nel 2013 è stato istituito un fondo di 5.000.000 di euro per i progetti di pubblica utilità, destinando 800.000 euro ai progetti dei Comuni fino a 4.999 abitanti e 4.200.000 euro ai progetti dei Comuni sopra i 5.000 abitanti. Grazie a questo fondo, circa 1250 disoccupati hanno avuto modo di lavorare a favore del proprio territorio, con la realizzazione di 110 progetti, che hanno coinvolto 282 Comuni veneti. Quest’anno i Comuni veneti, o loro enti strumentali, potranno presentare domande, con procedura a sportello, fino al 12 dicembre 2014 o comunque fino a che la somma stanziata non sarà esaurita. Per maggiori informazioni sui lavori di pubblica utilità è possibile consultare la sezione dedicata sul sito della Regione del Veneto, http://www.Regione.veneto.it/web/lavoro/attivita-di-pubblica-utilita
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GARANZIA GIOVANI CAMPANIA, DA OGGI I COLLOQUI PER LA PROVINCIA DI NAPOLI |
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Napoli, 15 luglio 2014 - Da oggi partono i coloqui per i giovani di Napoli e provincia che hanno già aderito a Garanzia Giovani Campania. Nei prossimi giorni seguiranno quelli per le altre province, mentre i primi colloqui a Benevento si sono svolti stamattina. La fase iniziale consiste in un primo incontro collettivo che servirà a spiegare i contenuti del progetto. Subito dopo seguiranno gli incontri per la presa in carico individuale da parte degli operatori pubblici e privati. A quel punto i giovani, dopo aver sottoscritto il patto di servizio, cominceranno ad usufruire dei servizi e delle offerte di Garanzia Giovani Campania. Nel corso di questo mese, sono programmati in totale circa 3500 colloqui. "I nostri centri per l´impiego - sottolinea l´assessore al lavoro della Provincia di Napoli Maria Luisa Galdieri - stanno facendo un grande sforzo per garantire un´opportunità ai ragazzi napoletani. A loro va il mio primo ringraziamento. Questa collaborazione interistituzionale rappresenta il modello sul quale stiamo costruendo il sistema di governo del mercato del lavoro in Campania." "La Campania - dice l´assessore regionale al Lavoro Severino Nappi - rispetta i tempi di attuazione di Garanzia Giovani. Gli uffici sono pronti a fornire ai nostri ragazzi ciò che per loro abbiamo immaginato e programmato con molta attenzione. Accanto all´orientamento e alla loro presa in carico, abbiamo pensato per loro a una serie di misure spendibili, considerate le specificità del nostro territorio. C´è ancora troppa diffidenza intorno ad azioni come questa. Ma l´importante è partire, cominciare a fare le cose con i migliori auspici, sapendo che tutto è perfettibile, ma non impossibile", conclude Nappi. |
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LA REGIONE LAZIO IN PRIMA LINEA PER CONTRASTARE LA CRISI ECONOMICA E OCCUPAZIONALE A LATINA |
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Roma, 15 luglio 2014 - In un momento di profonda crisi industriale per il territorio, la Regione si impegna a costruire una strategia comune per rilanciare l’economia e l’occupazione nella provincia di Latina. Un tavolo per superare la crisi del comparto produttivo pontino. Ha coinvolto l’assessorato allo sviluppo economico e quello al Lavoro e alla Formazione: diverse le analisi e proposte discusse insieme alle istituzioni del territorio. Un nuovo modello di sviluppo fondato sulle potenzialità del territorio. Per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo la Regione intende promuovere nuovi investimenti, a cominciare dal buon utilizzo dei Fondi Europei. Si riparte dai settori chiave del territorio pontino: l’agroalimentare, il chimico-farmaceutico e l’economia del mare. Tra le altre cose per favorire la ripresa la Regione intende aprire anche un incubatore dedicato allo sviluppo, alla formazione e al lavoro, che nascerà proprio nella Provincia di Latina. Gli impegni per il futuro di questo territorio. Nei prossimi incontri, che si terranno entro fine mese, si procederà a una mappatura e a un’analisi del territorio: verranno esaminate tutte le criticità e le possibili strategie da mettere in atto per contenere le crisi occupazionali e garantire il processo di sviluppo e competitività. All’incontro parteciperanno anche l’assessorato all’agricoltura e l’assessorato al turismo. Saranno presenti anche le organizzazioni, i rappresentanti degli enti locali e le università. |
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GIOCO D´AZZARDO: BENE SEQUESTRO SALA VIA SOLARI, OBIETTIVO È MILANO CITTÀ NO SLOT |
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Milano, 15 luglio 2014 – “Ottimo lavoro della Polizia di Stato, che ha messo sotto sequestro una sala scommesse non autorizzata in via Solari 41. Questo intervento della Questura conferma che il lavoro di squadra tra istituzioni è importante per contrastare il gioco d’azzardo e allontanare dalla città criminalità e degrado a tutela dei cittadini”. Lo ha detto la vicesindaco e assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris, che ha aggiunto: “Vogliamo che Milano diventi sempre più ‘città no slot’: per questo vanno messi in campo tutti gli strumenti e tutte le armi della legalità a disposizione delle diverse istituzioni, per non dare tregua a un fenomeno che è diventato una vera e propria emergenza sociale”. Il Comune di Milano ha già bloccato 11 locali nelle ultime settimane, dalle periferie verso il centro: si trovano in via Astesani 29, via Medeghino 34, via Ciaia 3, corso Indipendenza 6, viale Corsica 64, via Bernardino De Conti 6, corso Garibaldi 49, via Bugatti 9, piazza Bolivar 4, via Padova 79 e corso Vercelli-via Cimarosa 4. |
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OPERE PUBBLICHE, ASILO NIDO A LA SPEZIA, SCUOLE DI AVEGNO E CALICE LIGURE |
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Genova, 15 Luglio 2014 - “Avegno, Calice Ligure e La Spezia sono tre comuni che, con le opere che presentiamo oggi, hanno messo mano a investimenti significativi sia in campo scolastico, con la realizzazione delle nuove scuole, che in quello sociale, con l’ampliamento del nido”. Lo ha detto, venerdì 11 luglio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa alcuni interventi di edilizia scolastica insieme con gli assessori Giovanni Boitano e Lorena Rambaudi, il sindaco di Avegno Franco Agostino Canevello, il sindaco e il vice sindaco di Calice Ligure Salvatore Paonessa e Livio Sterla, e il vicesindaco della Spezia Cristiano Ruggia. I lavori per l’ampliamento dell’asilo nido in via di Monale alla Spezia, sono stati commissionati dal Comune della Spezia per l’importo di 1 milione 350 mila euro provenienti da fondi Por Fesr 2007-2013 (721 mila euro) e da fondi comunali (629 mila euro). L’intervento, iniziato nel luglio 2012, è terminato lo scorso aprile, è operativo dal mese di maggio e sarà inaugurato il prossimo mese di settembre. Il quartiere dove è stata ampliata la struttura è costituito da fasce sociali a basso reddito, presenta un alto tasso di immigrazione con prevalenza di residenti latino-americani, in particolare dominicani. L’ampliamento dell’unico asilo nido pubblico del quartiere consente di soddisfare la crescente domanda di accoglienza di bambini tra i 3 e 36 mesi, facilitando l’inserimento nel mondo del lavoro dei genitori e la socializzazione dei bambini, con particolare riferimento ai figli di immigrati. L’intervento consiste nel recupero di spazi inutilizzati per ampliare l’asilo nido insieme con l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi e agli standard degli asili nido. L’edificio è disposto su quattro livelli e ospitava la scuola materna, il consultorio familiare e l’asilo nido. Con la nuova realizzazione il consultorio è stato spostato in un altro edificio del quartiere. I lavori hanno riguardato il recupero dei locali liberati dal consultorio e la loro ridistribuzione interna, la razionalizzazione degli spazi e il miglioramento della sicurezza. La superficie dell’asilo nido passa da circa 600 a quasi 1000 metri quadrati. Sono state abbattute le barriere architettoniche, l’edificio è stato adeguato alle norme di prevenzione incendi e di sicurezza, è stata rifatta la parte impiantistica, è stata sistemata l’area verde e sono state eseguite altre opere di manutenzione e recupero dell’edificio. Le opere edili sono terminate a dicembre 2013. Un paio di mesi fa si sono concluse le operazioni di arredo degli spazi, garantendo un pieno utilizzo dei nuovi ambienti. Al momento è in corso l’installazione dei pannelli per soddisfare la metà del bisogno di energia elettrica necessaria all’intera struttura; l’attività si concluderà entro fine mese. Gli interventi per la nuova scuola elementare di Avegno in località Chiesa sono stati commissionati dal comune di Avegno per l’importo di 1 milione e 732 mila euro provenienti da fondi Par Fas 2007/2013 (820 mila euro) e da fondi comunali (912 mila euro). I lavori, iniziati nel gennaio 2012, si concluderanno nella prima metà di dicembre 2014; nello stesso periodo è prevista l’inaugurazione della scuola. La nuova scuola sorge sull’area di un edificio in disuso della parrocchia di Avegno, che era anticamente adibito a scuola materna. L’intervento è stato eseguito in due fasi: la prima, già terminata, ha visto l’acquisizione dell’immobile, la sua demolizione e la preparazione dell’area; la seconda, in corso, riguarda la costruzione della nuova scuola primaria che verrà realizzata accanto all’attuale edificio scolastico comunale dove è situata la scuola elementare. L’edificio sarà dotato di pannelli solari termici e fotovoltaici e si svilupperà su tre livelli. Il piano terra, di 317 metri quadrati, ospiterà mensa, cucina, locali spogliatoi per il personale, servizi igienici per disabili e uno spazio per attività collettive. Al primo piano, di 432 metri quadrati, verranno realizzate 5 aule, con superficie minima di 50 metri quadrati l’una, l’aula insegnanti e i servizi igienici. Dal primo piano si accederà direttamente al giardino attrezzato per attività ricreative. Al secondo piano, di 234 metri quadrati, verranno collocati l’aula per le attività polivalenti (132 mq), i locali spogliatoi e i servizi igienici. Esternamente la copertura verrà utilizzata per realizzare uno spazio di 983 mq per le attività all’aria aperta, oltre allo spazio giochi per bambini della scuola, dotato di pavimentazione antitrauma. La nuova scuola rispetterà le norme per il superamento delle barriere architettoniche grazie all’installazione di un ascensore. La struttura sarà dotata di uscite di sicurezza con scala e passerella in grigliato metallico come vie di fuga. Grazie ad un ulteriore finanziamento Fas e al contributo del Comune anche l’attuale scuola elementare verrà trasformata in scuola dell’infanzia. I lavori per la nuova scuola materna e elementare di Calice Ligure in località Santa Liberasono stati commissionati dal comune di Calice Ligure per l’importo di 3 milioni 80 mila euro provenienti da fondi Par Fas 2007/2013 (1 milione 540 mila euro) e da fondi comunali provenienti da permute di immobili (1 milione 540 mila euro). L’opera, iniziata nel giugno 2011, si concluderà a fine febbraio 2015. L’inaugurazione è prevista per giugno 2015 e la struttura sarà operativa a settembre 2015. L’intervento riguarda la realizzazione di un polo scolastico in una nuova sede, in sostituzione dell’attuale che si trova nel centro cittadino, in una costruzione degli anni sessanta, che ospita la scuola primaria e dell’infanzia. L’edificio attuale, che nel tempo ha subito aggiunte per far fronte alle nuove richieste di utenti e servizi, è formato da due piani e da una limitata area esterna. L’obiettivo del progetto è di risolvere la carenza di spazi all’interno del complesso scolastico e dare ai bambini una struttura più moderna, funzionale e sicura. Le famiglie che gravitano sulla scuola, oltre che da Calice Ligure, provengono da Rialto, che non è sede di scuola dal 2001, e da Finale Ligure, in particolare dalle frazioni di Perti e Finalborgo. Le previsioni per i futuri anni scolastici indicano un aumento di alunni gravitanti sulla scuola per varie motivazioni: aumento demografico, una maggiore natalità, fenomeni immigratori, la provenienza di bambini e di alunni da altri comuni e il ritorno dalla costa all’entroterra di giovani famiglie. L’intervento consiste in una sostituzione edilizia: l’attuale scuola e un altro immobile di proprietà comunale in frazione Carbuta vengono valorizzati per cofinanziare la costruzione del nuovo plesso scolastico che andrà a sostituire quello esistente. La nuova struttura sarà dotata di spazi esterni e potrà essere utilizzata anche per attività extrascolastiche. Il complesso si compone di due corpi: uno monopiano, che ospiterà la scuola dell’infanzia, di circa 600 metri quadrati, divisa in due aule e in grado di ospitare 60 bambini; il secondo corpo avrà due piani e ospiterà la scuola primaria, di circa 500 metri quadrati ogni piano, suddivisa in 5 aule, in grado di ospitare 130 alunni. Le due costruzioni saranno collegate tra loro da un fabbricato con funzioni di cerniera, che ospiterà la scala e l’ascensore. Oltre a cucina e mensa saranno realizzate aule polifunzionali e laboratori. La struttura sarà all’avanguardia nel risparmio energetico con l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, l’utilizzo di bioarchitettura, l’impiego di risorse naturali (acqua piovana e clima), l’utilizzo di materiali e tecniche ecocompatibili appartenenti alla cultura locale (tinteggiature, intonaci e isolanti termici). |
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TOSCANA: UNA STRUTTURA ESTERNA PERCHÉ I BAMBINI NON DEVONO CRESCERE IN CARCERE" |
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Firenze 15 luglio 2014 - "I bambini non hanno nessuna colpa e non devono crescere in carcere. Per questo, pur non essendo una nostra competenza ma del Ministero di grazia e giustizia, abbiamo deciso di finanziare la realizzazione di un Istituto a custodia attenuata per madri con bambini". Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi in riferimento alla vicenda del piccolo Giacomo che ha vissuto fino all´età di sei anni a Sollicciano con la madre. Il problema delle madri con figli minori detenute o in attesa di giudizio è noto da tempo, tanto che la Regione ha finanziato, con un primo stanziamento di 420.000 euro e con uno successivo di 221.000 euro approvato nell´ottobre scorso, la realizzazione a Firenze in un immobile destinato ad ospitare 8 madri imputate o detenute con altrettanti figli fino a tre anni di età, visto che complessivamente il fabbisogno storico in Toscana per questo genere di detenute è appunto di 8 unità. Troverà posto in una struttura di proprietà dell´Opera Divina Provvidenza Madonnina del Grappa situata in via Pietro Fanfani 17 e appositamente ristrutturata. L´icam, ovvero l´Istituto a custodia attenuata per madri con bambini, verrà ultimato entro la primavera del 2015. L´immobile si comporrà di camere singole e avrà molti spazi in comune per attività sociali, culturali, cucina, giardino. La Madonnina del Grappa ha messo a disposizione l´immobile, la Regione ha finanziato l´intervento, la Società della salute di Firenze (che ha presentato il relativo progetto) ne curerà la realizzazione e il Ministero si occuperà della gestione. Una volta ultimato, l´Icam prevede che per la sua gestione il Ministero della Giustizia potrà contare sul supporto di tanti soggetti che si occuperanno degli aspetti sociali di sostegno alle mamme e ai bambini, prima tra tutti le Madonnina del Grappa. Quella che tecnicamente si presenterà come una sezione a custodia attenuata, avrà un´organizzazione interna di tipo comunitario. Il personale di polizia penitenziaria vestirà abiti civili.Per selezionare il personale sarà avviato un apposito percorso formativo che verrà curato dall´Ospedale degli Innocenti. Ai bambini sarà garantito l´accesso ai servizi territoriali. Pare che proprio dopodomani il Consiglio comunale di Firenze approverà l´ultimo nulla osta edilizio che porterà alla realizzazione dell´istituto. |
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I NUOVI BANDI DELLA REGIONE LAZIO PER SOSTENERE CHI E’ IN DIFFICOLTA’ PIÙ DI 7 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE TANTE INIZIATIVE A FAVORE DI CHI SI TROVA IN CONDIZIONI DI DISAGIO E SOLITUDINE. |
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Roma, 15 luglio 2014 - La Regione torna a investire sul sociale con tante opportunità per chi sta affrontando un momento difficile anche a causa della crisi. L’obiettivo è sostenere chi si trova in condizioni di disagio e solitudine, a partire dal dramma della casa o da chi ha problemi per mangiare. Tre nuovi bandi. Si chiamano ´Fraternità´, ´Innova tu´ e ´Bene in Comune´. Ecco qualche informazione in più sui bandi, che saranno pubblicati nella seconda metà di luglio: Fraternità. È rivolto a tutte le realtà del sociale: associazionismo, volontariato, cooperazione e impresa sociale, enti religiosi e fondazioni. Sostiene progetti di rigenerazione dei luoghi di aggregazione sociale, culturale e sportiva. Inoltre ha anche l’obiettivo migliorare i servizi e essere più vicini a anziani, giovani, donne, immigrati di prima e seconda generazione, persone con disabilità e con patologie psichiatriche. Tra le altre cose promuove la piccola imprenditoria femminile e le reti familiari di mutuo aiuto. Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per un contributo massimo di 20mila euro a progetto. È previsto, inoltre, il finanziamento fino al 25% dell´importo totale per l´acquisto di beni strumentali, come i pc e altre attrezzature. Innova tu. Attraverso questo bando la Regione valorizzare per la prima volta in modo diretto le impese del settore. L’obiettivo è far nascere nuovi progetti di impresa sociale per offrire risposte e soluzioni innovative ai bisogni dei cittadini più fragili, coniugando lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro. Potranno partecipare le imprese sociali e le cooperative sociali. I progetti dovranno riguardare: l’agricoltura sociale, il co-working, i nuovi modelli di erogazione di servizi alla persona, le social street e il welfare di quartiere, i progetti di coabitazione e assistenza tra famiglie come i condomini solidali, la rigenerazione urbana dei quartieri degradati, lo sviluppo di app e sistemi informatici per i contact center di pronto soccorso sociale. I progetti potranno ricevere un contributo massimo di 50mila euro, in tutto la Regione mette a disposizione per questo bando 1 milione e 500 mila euro. Il bando è stato costruito anche grazie alle idee dei cittadini attraverso una consultazione online aperta a tutti. Bene in comune. È rivolto agli enti locali e ai soggetti pubblici. In particolare finanzia 1 milione di euro a diversi progetti: per gli anziani, per l’invecchiamento attivo, per iniziative intergenerazionali e per la valorizzazione dei servizi territoriali, come i centri anziani. Con 650mila euro, invece, la Regione sostiene servizi socio-assistenziali che abbiano una ricaduta sociale significativa. I progetti dovranno riguardare preferibilmente la creazione di servizi sociali a carattere innovativo o sperimentale e l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità o svantaggio sociale. Saranno premiate in particolare le iniziative che punteranno sul coinvolgimento attivo dei cittadini e sulla possibilità di replicare il progetto anche in altri territori. “Quando siamo arrivati il Lazio era una Regione senza opportunità e senza solidarietà, che lasciava sole le persone in difficoltà- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: le politiche di risanamento di questo anno di lavoro ci permettono di rimettere a disposizione risorse di coloro che, anche per colpa della crisi, sono rimasti indietro. Dopo lo straordinario successo del bando per l´inclusione sociale e contro la povertà- ha detto ancora Zingaretti- il Lazio sta diventando la Regione dove torna la solidarietà e tornano le opportunità. Siamo orgogliosi di poter dire che, proprio in virtù della crisi e non malgrado la crisi siamo tornati a investire nel campo della solidarietà”. |
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LOMBARDIA: ADAMELLO ULTRA TRAIL´ È UNA CORSA DA EROI |
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Milano, 15 luglio 2014 - "Una gara con numeri davvero impressionanti e nuova dimostrazione che nella nostra regione si sanno organizzare eventi sportivi". L´ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, presentando la gara per skyrunner ´Adamello Ultra Trail´. Sono intervenuti alla presentazione i consiglieri regionali Donatella Martinazzoli e Gian Antonio Girelli. Percorso Di 175 Km - "La gara di skyrunning - ha ricordato l´assessore Rossi - scatterà da Vezza d´Oglio (Brescia) e si svilupperà, tra Lombardia e Trentino, per 175 km (con un dislivello positivo di 10.500 metri), sui Camminamenti della Grande Guerra, dal 25 al 27 settembre". Evento Sportivo, Ambientale E Storico - "Si tratta di un evento che ha un grande tasso sportivo - ha sottolineato l´assessore - che si svolge su un tracciato che ha un alto valore sotto il profilo paesaggistico-ambientale attraversando i parchi dello Stelvio e dell´Adamello e sotto quello storico-culturale con l´interessamento dei Camminamento della Grande Guerra". Vetrina Per Il Territorio - "La manifestazione è possibile - ha detto l´assessore Rossi - grazie a un sapiente e capace lavoro organizzativo dell´Alta Valle Camonica che consentirà agli atleti, davvero eroici, che si misureranno nella prova". "E grazie a questa gara - ha aggiunto - ci sarà una possibilità in più per valorizzare le bellezze del territorio". Assoluto Valore - "L´´adamello Ultra Trail´ - ha concluso l´assessore Rossi - è una gara di assoluto valore regionale e internazionale che Regione Lombardia sostiene con convinzione anche come omaggio alla fatica che le atlete e gli atleti che la correranno passando i diversi ´cancelli´ lungo i 175 chilometri del tracciato". |
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