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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Settembre 2014 |
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UE: LA COMMISSIONE JUNCKER: UNA SQUADRA SOLIDA ED ESPERTA ORIENTATA AL CAMBIAMENTO |
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Bruxelles, 11 settembre 2014 - Ieri il presidente eletto Juncker ha reso nota la composizione della sua squadra e il nuovo aspetto della prossima Commissione europea. Dopo aver vissuto uno dei periodi più impegnativi della sua storia, una delle maggiori sfide dell´Unione europea sarà convincere i cittadini che la situazione cambierà. Per attuare il cambiamento, la Commissione deve essere aperta alle riforme. L´organizzazione della nuova Commissione europea sarà razionalizzata in modo tale da concentrarsi sulle grandi sfide politiche che l´Europa si trova ad affrontare: reinserire le persone in posti di lavoro dignitosi, stimolare maggiori investimenti, assicurare nuovamente prestiti bancari all´economia reale, creare un mercato digitale connesso, attuare una politica estera credibile e assicurare l´indipendenza dell´Europa in materia di sicurezza energetica. La nuova struttura della Commissione riflette questi orientamenti politici, sulla base dei quali Jean-claude Juncker è stato eletto dal Parlamento europeo. Il presidente eletto ha personalmente svolto colloqui con tutti i commissari designati ed è convinto che la sua squadra solida ed esperta, lavorando collettivamente, potrà ottenere risultati in modo più efficiente. Il presidente eletto Jean-claude Juncker ha dichiarato: "In un periodo come questo, senza precedenti, i cittadini europei si aspettano da noi risultati. Dopo anni di difficoltà economiche e di riforme spesso dolorose, i cittadini europei si attendono un´economia funzionante, posti di lavoro duraturi, una maggiore protezione sociale, frontiere più sicure, la sicurezza energetica e opportunità digitali. Presento oggi la squadra che riporterà l´Europa sulla strada verso l´occupazione e la crescita. La configurazione della nuova Commissione europea risponde alla sua funzione. Dobbiamo essere aperti al cambiamento, dobbiamo dimostrare che la Commissione può cambiare. Oggi vi presento una Commissione europea politica, dinamica ed efficiente, capace di dare all´Europa un nuovo inizio. Ho assegnato i portafogli alle persone, non ai paesi. Sto mettendo in campo 27 giocatori, ognuno con uno specifico ruolo, per una squadra vincente." Un nuovo modo di lavorare - Il nuovo collegio avrà sette vicepresidenti, sei[1] più l´Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (Federica Mogherini), ognuno a capo di un project team. I vicepresidenti guideranno e coordineranno il lavoro di vari commissari secondo configurazioni che possono cambiare in funzione delle esigenze e dei nuovi progetti che sorgeranno nel tempo (cfr. Allegato 2). I project team rispecchiano gli orientamenti politici, ad esempio "Occupazione, crescita, investimenti e competitività", "Mercato unico digitale" o "Unione dell´energia". In tal modo sarà assicurata l´interazione dinamica di tutti i membri del collegio, eliminando i compartimenti stagni e abbandonando le strutture statiche. I vicepresidenti fungeranno da veri sostituti del Presidente. Il presidente eletto Jean-claude Juncker ha dichiarato: "Nella nuova Commissione non vi sono commissari di prima o seconda classe ma team leader e membri delle squadre, che lavoreranno insieme con spirito di collegialità e reciproca dipendenza. Voglio superare la mentalità a "compartimenti stagni" e introdurre un nuovo modo collaborativo di lavorare in settori in cui l´Europa può veramente cambiare le cose." Il presidente attende con interesse le audizioni dei commissari designati dinanzi al Parlamento europeo che costituiranno il processo democratico per illustrare e passare al vaglio gli obiettivi e il programma politico della Commissione. Importanti novità - Il primo vicepresidente (Frans Timmermans) sarà il braccio destro del presidente. Per la prima volta c´è un commissario specificamente incaricato del programma "legiferare meglio" per garantire che ogni proposta della Commissione sia veramente necessaria e che i suoi scopi non possano essere conseguiti meglio dagli Stati membri. Il primo vicepresidente avrà altresì il ruolo di custode della Carta dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto in tutte le attività della Commissione. Il nuovo portafoglio Mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi (di cui sarà responsabile Elžbieta Bieńkowska) sarà il motore interno dell´economia reale. È anche la prima volta che sono specificamente menzionate le piccole e medie imprese, spina dorsale della nostra economia. Il nuovo portafoglio Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane (di cui sarà responsabile Pierre Moscovici) assicurerà che le politiche dell´Unione in materia fiscale e doganale siano parte integrante di un´Unione economica e monetaria approfondita e autentica e contribuiscano al buon funzionamento del quadro complessivo di governance economica dell´Ue. È stato creato un solido portafoglio per i consumatori. La politica per i consumatori non è più disseminata fra diversi portafogli ma occupa un posto di primo piano all´interno del portafoglio della commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere (Věra Jourová). Come annunciato nel suo discorso dinanzi al Parlamento europeo il 15 luglio scorso, il presidente eletto ha altresì creato un portafoglio specifico in materia di migrazione (di cui sarà responsabile Dimitris Avramopoulos) per dare priorità a una nuova politica sulla migrazione che affronterà con determinazione la migrazione irregolare, rendendo nel contempo l´Europa una destinazione attraente per i migliori talenti Alcuni portafogli sono stati riorganizzati e razionalizzati. In particolare, il portafoglio Ambiente e il portafoglio Affari marittimi e pesca (di cui sarà responsabile Karmenu Vella) sono stati combinati per riflettere l´identica logica della crescita "blu" e "verde". Le politiche ambientali e di tutela dell´ambiente marino possono e devono avere un ruolo fondamentale nella creazione di posti di lavoro, nella tutela delle risorse, nell´incentivazione della crescita e nello stimolo degli investimenti. La tutela dell´ambiente e il mantenimento della competitività europea devono andare di pari passo, mirando entrambe a un futuro sostenibile. È stata applicata la stessa logica nel decidere di creare un commissario responsabile delle politiche in materia di clima ed energia (ruolo che sarà ricoperto da Miguel Arias Cañete). Aumentare la quota delle energie rinnovabili non significa solo elaborare politiche responsabili in materia di cambiamento climatico, bensì anche rispondere a un imperativo industriale, se l´Europa vuole ancora disporre di energia a prezzi competitivi a medio termine. Entrambi i nuovi portafogli contribuiranno al project team "Unione dell´energia", diretto e coordinato da Alenka Bratušek. Il portafoglio per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento (di cui sarà responsabile Johannes Hahn) pone l´accento, insieme a un potenziamento della politica di vicinato, sul proseguimento dei negoziati di allargamento, tenendo conto al contempo che nei prossimi cinque anni non vi saranno allargamenti dell´Unione europea, come indicato dal presidente eletto Juncker nei suoi orientamenti politici. Il nuovo portafoglio Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali (di cui sarà responsabile Jonathan Hill) riunirà le competenze e le responsabilità esistenti in una nuova direzione generale e garantirà che la Commissione sia attiva e attenta nell´attuare la nuova disciplina di vigilanza e di risoluzione nel settore bancario. Incarichi giusti alle persone giuste - Nell´assegnazione dei portafogli il presidente eletto Juncker ha prestato grande attenzione a raggiungere l´adeguato equilibrio tra generi, affiliazioni politiche e competenze. Esperienza politica - Una squadra solida ed esperta: la Commissione Juncker proposta è formata da 5 ex primi ministri, 4 vicepremier, 19 ex ministri, 7 commissari confermati e 8 ex deputati al Parlamento europeo. Undici membri dispongono di una solida preparazione economica e finanziaria, mentre otto vantano una vasta esperienza nelle relazioni internazionali. La Commissione Juncker dispone delle competenze necessarie per affrontare le sfide economiche e geopolitiche che l´Europa si trova attualmente ad affrontare (cfr. Allegato 4). Legittimità democratica - Un terzo dei membri della nuova Commissione (9 su 28), compreso il presidente eletto, ha partecipato alla campagna elettorale in occasione delle ultime elezioni europee di quest´anno, dialogando con i cittadini e chiedendo il loro sostegno. Il fattore donna - In seguito a intensi negoziati e all´insistenza del presidente eletto Juncker sulle candidature femminili, la Commissione Juncker è composta da 9 donne e 19 uomini e 3 dei 7 vicepresidenti sono donne. Prossime tappe - La fase successiva consiste nel voto di approvazione dell´intero Collegio dei Commissari, compresi il presidente e l´alta rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché vicepresidente della Commissione europea, da parte del Parlamento europeo. Prima però le commissioni parlamentari procedono, per competenza, alle audizioni dei Commissari designati, come previsto dall´articolo 118 del regolamento del Parlamento europeo. Una volta ricevuta l´approvazione del Parlamento, la Commissione è ufficialmente nominata dal Consiglio europeo, come prevede l´articolo 17, paragrafo 7, del Tue. |
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INTERVENTO DI IERI DI JEAN-CLAUDE JUNCKER PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA: LA SQUADRA GIUSTA PER IL CAMBIAMENTO |
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Bruxelles, 11 Settembre, 2014 – “ Sono molto lieto di essere qui oggi, in questa sala stampa, di essere. Come vecchi ricordi sono portati - a momenti insieme con il Presidente Barroso. Vorrei cogliere questa occasione per esprimere José Manuel mio rispetto e apprezzamento per il suo lavoro e la sua dedizione alla testa della Commissione europea nel corso degli ultimi 10 anni. Con le sue mani sicure ha portato con successo questa istituzione attraverso mari tempestosi. Voglio anche ringraziarvi per tutto il sostegno e la cooperazione amichevole durante questa transizione graduale lui. La mia elezione da parte del Parlamento europeo è avvenuta sulla base di un programma politico: gli orientamenti politici che ho di cui il 15 luglio, prima che il Parlamento europeo e il 16 luglio, prima del Consiglio europeo. Tu sei il nostro programma per i prossimi cinque anni - sono sicuro che tutti avete studiato attentamente. Oggi, posso ora annunciare che li implementare nella pratica, e come questo dovrebbe essere fatto. Con l´inizio di un nuovo periodo della Commissione di ufficio, abbiamo una straordinaria opportunità, ma anche l´obbligo di un nuovo inizio e per affrontare le sfide che attendono l´Europa. Questo include affrontare la situazione geopolitica estremamente problematico, per rafforzare la ripresa economica e di creare un´Europa unita che i nostri cittadini con posti di lavoro e crescita. Per questo compito ora ho esattamente la squadra giusta. E ´stato affatto un compito facile. Nel mio tempo sono stato coinvolto in molti formazione del governo, ma poi ho avuto il vantaggio di essere in grado di selezionare ciascun membro stesso. Questo non era il caso con la formazione della Commissione. A questo proposito sono particolarmente a tali Stati di indebitati, che mi ha lasciato una scelta avendo gli stessi proposti diversi candidati qualificati. 1 Chi siamo Così qui è la mia scelta. Oggi conduco la mia squadra in campo, e sono convinto che questa è una squadra vincente. Dopo una vera e propria maratona intervista di 27 conversazioni che ho avuto la scorsa settimana con tutti i candidati, vi presento oggi il mio candidato. E posso garantire a tutti / ogni dettaglio della competenza ed esperienza personalmente: La mia squadra comprende nove ex Primo Ministro o Vice Primo Ministro, 19 ex ministri, sette membri dell´attuale Commissione e 8 (ex) membri del Parlamento europeo. 11 membri hanno una solida esperienza in materia economica e finanziaria, come erano responsabili di ministro o come commissari per una di queste aree. 8 membri hanno una vasta esperienza in materia di politica estera, perché hanno lavorato, come l´ex ministro degli Esteri e il Ministro per gli affari europei e commissari con un portafoglio rilevante Overseas. In breve, questa Commissione è armato con la competenza e l´esperienza necessarie per affrontare le sfide economiche e geopolitiche che attendono l´Europa. Il compito di ottenere nove donne commissari nella mia squadra, è stata una vera lotta. Fine di luglio ho avuto solo tre candidati. Così ho passato tutto il mese di agosto al telefono, parlavo giorno e notte con i capi di Stato e di governo per aumentare il numero di donne candidate. Ho almeno raddoppiato il numero. Ma anche Giovedi scorso ho dovuto lottare per due dei candidati. Ora mi trovo qui con nove candidati nella squadra - forse non è un enorme progresso in termini di parità di genere, ma almeno non è un passo indietro. E così ho mantenuto la mia parola: tre posti di Vice-presidenziale per andare donne forti e competenti (Kristalina Georgieva, Alenka Bratušek e Federica Mogherini). Portafogli chiave come la politica regionale, del commercio, della giustizia, dei consumatori, la parità di genere, la concorrenza, il mercato interno e l´industria vanno a donne. Sono anche orgoglioso di dire che (almeno) un terzo dei membri del team, me compreso, realizzata nella campagna elettorale europea. Ci sarà una commissione politica. Questa è la mia squadra, e il lavoro di squadra è la mia preoccupazione. 2 Il nostro modo di lavorare Ho preso la decisione di apportare alcune modifiche e per fornire un vento fresco. Voglio che eseguire in modo efficiente ed efficace i nostri doveri. La forma della funzione deve aggiungere. Per questo motivo, la nuova organizzazione della Commissione riflette le nostre priorità. Mi auguro che la Commissione nel suo insieme è più della somma delle sue parti. Nel mio Commissione, vi è un giocatore di team leader e squadra. Il Vice-presidente sarà soddisfatto non solo con un posto d´onore, sono affidati alla gestione piuttosto e coordinamento di team di progetto. Ciò a sua volta allinearsi con gli orientamenti politici: per esempio, si tratta di progetti prioritari dare come "Nuovi impulsi per l´occupazione, la crescita e gli investimenti", "Una robusta Union Energy con una politica lungimirante sul cambiamento climatico" o "Un mercato unico digitale". Non si tratta di gruppi di lavoro statici. La loro composizione è dinamico e può cambiare - a seconda delle esigenze, e lo sviluppo del progetto nel tempo. Diversi membri della Commissione contribuiranno a progetti, o di lavorare in alcuni casi su diversi progetti. Lasciami due compagni di esempi citati: In primo luogo , il Commissario Cecilia Malmström, responsabile per il commercio è il team di progetto "Più peso sulla scena internazionale", sotto la direzione di Federica Mogherini, così come partecipare al "Agenda per l´occupazione, la crescita e gli investimenti" sotto la direzione di Jyrki Katainen. In secondo luogo , il Commissario Věra Jourová responsabile per la giustizia, dei consumatori e la parità di genere avrà il compito dei nostri sforzi per condurre corso di fasciame standard europei e uniformi di protezione dei dati e di fornire un contributo per il team di progetto "mercato unico digitale" sotto la direzione di Andrus Ansip così. Věra lavorerà anche a stretto contatto con il Primo Vice Presidente Frans Timmermans, che è responsabile per lo stato di diritto e della Carta dei diritti fondamentali. La nostra cooperazione sarà così molto più vicino e più dinamico. Concetti di preclusione che non accadrà. Ciascun membro del Collegio ha un portafoglio, e ognuno / uno di essi dovrà svolgere la sua / il suo ruolo in questa nuova, più cooperazione centrato sul lavoro. Il Vice-presidente agirà a nome mio. In modo che possano avere successo nei loro progetti prioritari, mi fornirà il Vice-presidente con poteri speciali. Ad esempio, ho intenzione di registrare una nuova iniziativa nel programma di lavoro della Commissione, o mettere all´ordine del giorno della Commissione, non sulla base di argomentazioni convincenti e una chiara giustificazione gode del sostegno del relativo vicepresidente. Vedete, in questo nuovo sistema sarà Vice-presidente ed i Commissari essere reciprocamente dipendenti . Come sempre con gli sport di squadra, per chi ogni tanto gioca da solo, perde. Chi gioca come squadra vince. Un commissario avrà bisogno del sostegno di un Vice-presidente di impostare una nuova iniziativa sul programma di ordine del giorno o di lavoro della Commissione. L´altro modo, il Vice-presidente sarà dipendente dai contributi dei membri della Commissione, come parte del team di progetto in modo che possano completare i loro progetti assegnati con successo. Altra importante novità è la creazione di un posto di primo vicepresidente. Frans Timmermans sarà la mia mano destra. Egli sarà inoltre responsabile per l´area del miglioramento della regolamentazione e garantire che tutte le proposte della Commissione dei principi di proporzionalità e di sussidiarietà saranno rispettati. Molti a parole da questi principi, però, ho preso la decisione di trattare con loro in un modo concreto e pratico, da trasferisco Frans Timmermans questa responsabilità. Sono serio quando dico che voglio un´Unione europea che mostra in grande formato domande e ambizione ed eccelle nelle piccole cose di moderazione e modestia. A proposito del nuovo ruolo di Vice-presidente, farò cinque nuovi portafogli di creare: il portafoglio "stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione mercato dei capitali" Portfolio "Mercato interno e industria", il "clima ed energia" Portfolio Portfolio "Affari economici e finanziari, Fiscalità e Dogane "e il portafoglio" ambiente, politica marittima e della pesca ". Vorrei anche assicurare che la politica dei consumatori gioca un ruolo importante in quanto sarà una parte importante e integrante del portafoglio giustizia. Infine, il Vicepresidente / Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dovrà garantire che la Commissione sta utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per garantire che la nostra risposta alle attuali sfide geopolitiche sia efficace e coerente fallisce. A tal fine, hanno deciso che qui nel palazzo Berlaymont, in contatto con me e tutti i membri della Commissione, stabilire la loro sede operativa. Sono molto benvenuti Conclusione Lo slogan della campagna del Parlamento europeo è stato "time` c´è di più". Ho preso a cuore. Questa Commissione si occuperà di più. Si lavorerà politico e orientata ai risultati. Conto su di politici con esperienza. Ci concentreremo su un minor numero di iniziative, ma rendere il nostro lavoro più efficace. Noi non precludere, ma lavorare come una squadra. Agiremo come politici, non come tecnocrati. E ci riusciremo. Prima di arrivare alle tue domande, mi permetta di prendere l´opportunità di introdurre un nuovo volto. Sono lieto di annunciare che Margaritis Schinas non sarà solo il nuovo volto nella sala stampa, ma anche la nuova voce, dicendo nel suo ruolo come il nuovo capo dei portavoce della Commissione europea. Avrete molto presto l´opportunità di incontrare Margaritis. Tuttavia, egli non è il solo: egli Mina Andreeva e Natasha Bertaud cavalletto laterale, sai già già. |
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PETIZIONI: IL PARLAMENTO EUROPEO TI DÀ L´OPPORTUNITÀ DI ESSERE ASCOLTATO |
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Bruxelles, 11 settembre 2014 - Hai un problema relativo all´Ue? Il Parlamento europeo può aiutarti. La commissione per le Petizioni del Parlamento europeo garantisce che le denunce dei cittadini siano ascoltate al più alto livello. Ecco una breve guida su come presentare una petizione e una foto delle 1986 petizioni presentate nel 2012. Che cosa è una petizione? Si tratta di un reclamo o una richiesta riguardante l´applicazione del diritto comunitario o un appello al Parlamento europeo per l´adozione di una posizione su un tema specifico. Nel 2013, la Commissione alle Petizioni ne ha registrate 2.885. Nel 2012 erano 1.986. Chi può presentare una petizione? Ogni cittadino dell´Unione europea, residente in uno degli Stati membri, o un membro di una associazione, società e di una organizzazione con sede in uno Stato membro può presentare una petizione. Di quali argomenti può trattare la vostra petizione? L´oggetto della petizione deve essere legato alle questioni di interesse o competenza dell´Unione europea, quali la tutela dei consumatori, l´occupazione e la politica sociale, il riconoscimento delle qualifiche professionali e di altri problemi legati alla attuazione del diritto o dei diritti dell´Unione enunciati nei trattati. I temi maggiormente trattati nel 2012: diritti fondamentali 25,1%, ambiente 14,1%, mercato interno 7,2%, la salute 5.5%, diritti dei consumatori 5.1%, il benessere degli animali 3%. Come può essere presentata la petizione? Puoi inviare la petizione online o tramite posta in una delle 24 lingue ufficiali. Nel 2012, il 70% (1387) delle petizioni sono state presentate per via elettronica, il 30% (599) per posta. Lingua di presentazione nel 2012: tedesco 25,1%, inglese 18,1%, spagnolo 15,3%, italiano 11,2%, francese 6,2% Cosa succede dopo aver inviato una petizione? Se la vostra petizione è stata dichiarata accettabile, la commissione può valutare diverse opzioni: chiedere alla Commissione europea di avviare un´indagine preliminare e fornire informazioni in merito al rispetto della normativa comunitaria pertinente o contattare Solvit, un´unità che cerca soluzioni per i cittadini, nel caso di problemi con la burocrazia europe; deferire la petizione ad altre commissioni del Parlamento europeo per maggiori informazioni; in alcuni casi eccezionali preparare e presentare una relazione completa al Parlamento che sarà votata in plenaria o per la quale sarà effettuata una missione conoscitiva nel paese in questione; prendere qualsiasi altra azione ritenuta opportuna per tentare di risolvere il problema o di fornire una risposta adeguata al firmatario. |
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IMMIGRAZIONE, AL VIA IL PROGETTO DI FORMAZIONE CIVICO-LINGUISTICA ´PETRARCA 4´ |
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Torino, 11 settembre 2014 - È stata presentata ufficialmente ieri mattina la quarta edizione del progetto regionale " Petrarca 4 " di cui la Regione Piemonte è capofila e che è finanziato con le risorse del Fondo Europeo per l´integrazione dei cittadini dei Paesi terzi. Presso il Centro Incontri della Regione Piemonte si è tenuta la riunione di lancio della nuova edizione del progetto, alla quale hanno partecipato gli enti partner: 14 centri per l´istruzione degli adulti (Cpia); 5 enti di formazione; la società di valutazione Asvapp; la società di assistenza tecnica S&t. Un evidente passo in avanti rispetto all´edizione precedente di Petrarca è stato compiuto in merito ai Cpia che sono aumentati sensibilmente. Il progetto Petrarca è finalizzato alla formazione civico-linguistica dei cittadini di Paesi terzi attraverso l´erogazione di corsi di diverso livello con un´attenzione particolare alle persone di recente arrivo in Italia, con target specifici (quali donne o ragazzi al di fuori della scuola dell´obbligo) o con difficoltà nell´usufruire dell´offerta formativa del territorio. Il progetto è attivo dal 2011 ed è in costante crescita: con la prima edizione furono realizzati 10 corsi e i beneficiari furono 589; con la seconda i corsi furono 118 e i beneficiari furono 1.519; con la terza edizione i corsi furono 191 e i beneficiari 2.400 . " Il progetto Petrarca è anche un´antenna sul territorio utile ad accrescere la consapevolezza sia per chi usufruisce dei corsi organizzati, sia per chi vive a stretto contatto con loro. Le risorse del progetto saranno destinate alla formazione, ma saranno utili anche a sopperire le difficoltà che hanno i territori. Particolarmente importanti le risorse che verranno destinate al trasporto, ma anche al babysitting visto che il 69% di chi usufruisce dei corsi è donna " - ha dichiarato l´assessora regionale con delega all´immigrazione Monica Cerutti. Durante " Petrarca 3 " sono stati realizzati 171 corsi standard, 16 corsi sperimentali rivolti alle donne extracomunitarie (percorsi per le mamme), 3 corsi sperimentali tenutisi la domenica e il corso sperimentale di formazione a distanza . Tra i beneficiari (2.400) si rileva un trend che indica in tutte le province una maggiore partecipazione delle donne rispetto agli uomini (69%) . La nazionalità maggiormente rappresentata nei corsi è quella marocchina seguita da quelle cinese (9.4%), indiana (5.4%), senegalese (5.1%), nigeriana (4.6%), egiziana (3.6%), albanese (3.3%), macedone (2.8%), bengalese. Per garantire la frequenza, i corsi di formazione sono stati, e saranno, supportati da una prima fase di accoglienza e verranno affiancati da servizi di supporto idonei a garantire la frequenza ( babysitting, tutoraggio, mediazione sociale, etc.. ). Inoltre, accanto alla formazione linguistica, sono state organizzate specifiche azioni per l’orientamento ai servizi e la conoscenza del territorio. Petrarca ha consentito ai beneficiari di acquisire competenze civico linguistiche, nonché ha offerto loro strumenti ed opportunità per conoscere il territorio, i servizi, i diritti e i doveri dei cittadini, favorendo così il loro processo di integrazione nel tessuto sociale e migliorato la loro conoscenza del luogo in cui vivono. Inoltre durante il progetto sono state attivate alcune buone pratiche sul territorio: collaborazioni con i Comuni e le associazioni per ovviare alle difficoltà di trasporto emerse in alcuni territori; grazie all’acquisto di supporti informatici (Tablet e Lim) all’interno del progetto è stata sperimentata in alcune classi una modalità didattica innovativa. Anche per la quarta edizione Petrarca a formazione sarà affiancata da attività di supporto volte a consentire la frequenza tenuto conto delle esigenze dei beneficiari e dei territori (babysitting, mediazione, trasporti, etc…). Inoltre la Regione Piemonte intende mettere a sistema alcune azioni già svolte in precedenza legate ad attività di approfondimento su specifiche tematiche e/o conoscenza dei servizi (consultorio, scuola, servizi al lavoro, servizi sanitari, etc...). Nel corso del progetto si prevede indicativamente la realizzazione di 231 corsi. Il progetto Petrarca è dotato anche di un sito internet : www.Petrarca.eu |
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VILLA UMBRA - SEU: GIOVANI AVVOCATI A LEZIONE DI EUROPA CON STAGE RETRIBUITI |
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Perugia, 11 settembre 2014 – Si è conclusa la parte d´aula del percorso formativo dal titolo "Justus Lipsius: strengthening and development of new skills in the European legal sector", rivolto a 18 giovani avvocati che intendono offrire ai propri assistititi un servizio di tutela dei diritti legato anche a tematiche di diritto comunitario. Questo progetto, il cui coordinamento e gestione è affidato al Seu - Servizio Europa, rientra nel quadro del programma permanente "Leonardo Da Vinci mobilità transnazionale" e prevede ora diciotto tirocini formativi retribuiti della durata di dodici settimane presso studi legali del Belgio e Lussemburgo. I tirocini saranno effettuati tra settembre/novembre 2014 e gennaio/marzo 2015, in due flussi di mobilità. Il percorso formativo ha l´obiettivo di contribuire a colmare il ´gap´ che esiste tra l´ambito universitario-formativo e professionale nazionale e quello europeo, nonché a promuovere l´acquisizione di competenze trasversali proprie dei contesti lavorativi multiculturali e multilinguistici. Alla fine del programma saranno stati formati esperti con conoscenza del sistema di tutela processuale dei diritti nell´ordinamento comunitario, in grado di assistere le imprese e le istituzioni in un quadro di riferimento europeo, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista giuridico. I soggetti ospitanti collaboreranno attivamente con il Seu nella promozione, implementazione, monitoraggio e valutazione dei tirocini. Il Seu fa affidamento inoltre sul contributo di esperti locali e dell´associazione degli Allievi del Seu. Illustrando le finalità dell´iniziativa, l´amministratore unico del Seu, Alberto Naticchioni, ha espresso soddisfazione "soprattutto per il contributo alla preparazione professionale e per la possibilità di collegare il sistema locale all´Europa, anche nel settore della tutela legale a beneficio dei cittadini". "Il Seu - ha dichiarato Naticchioni - consolida e valorizza il proprio ruolo di Scuola Europea di eccellenza in Umbria così come era stato concepito fin dalla sua fondazione per volontà della Regione Umbria insieme agli altri maggiori Enti locali. Mi auguro - ha aggiunto - che questo ulteriore riconoscimento possa spingere i soci del Seu a credere fortemente nella sua attività e garantire il suo funzionamento per i prossimi anni". |
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NOMINA COMMISSARI EUROPEI, LOMBARDIA: BUON LAVORO, NOI PRONTI A DIALOGARE |
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Milano, 11 settembre 2014 - "Desidero congratularmi con i commissari nominati Phil Hogan all´Agricoltura, Karmen Vella all´Ambiente, Pesca e Affari marittimi, Vitenis Andriukaitis alla Sicurezza alimentare, ai quali formulo i migliori auguri di buon lavoro. Fin da subito la Lombardia è disponibile a dialogare con l´Unione europea, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, con l´obiettivo di contribuire a risolvere le problematiche in atto e a migliorare l´agricoltura, l´ambiente a la sicurezza alimentare nel loro insieme". Lo dice l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, alla luce delle nomine della Commissione presieduta da Jean-claude Juncker. "La Lombardia è la prima regione agricola d´Italia e fra le prime per l´agroalimentare in Europa - prosegue Fava -. Li attendiamo nella nostra terra, della quale siamo particolarmente orgogliosi. Siamo certi che i commissari comprenderanno i motivi". Questioni Lombarde Sul Tavolo - Fra le questioni lombarde sul tavolo, che richiedono l´intervento dell´Unione europea, l´assessore ricorda "la ´Direttiva nitrati´, le misure rivolte al settore lattiero-caseario, con riferimento particolare anche all´embargo russo e alla fine del regime quote latte, ma anche l´esigenza di un´etichettatura più completa per la tutela del consumatore e per la difesa della sicurezza alimentare e dei marchi comunitari Dop e Igp". "Siamo disponibili a lavorare insieme" ribadisce Fava. |
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MARONI: ´TAGLI´ GOVERNO NON PENALIZZINO NOSTRA REGIONE |
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Milano, 11 settembre 2014 - "Mi preoccupo solo se si tratta di tagli indiscriminati. La Regione Lombardia ha fatto la ´spending review´ prima che si iniziasse a usare questo termine. Abbiamo solo 3000 dipendenti con 10 milioni di abitanti, la Sicilia con metà della popolazione ha 30.000 dipendenti. E un discorso analogo si potrebbe fare per i ministeri. Quindi, i tagli vanno bene, ma se saranno penalizzanti per i lombardi, io non ci sto e metteremo in atto la controffensiva necessaria". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della presentazione del Trittico lombardo di ciclismo, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni del premier Matteo Renzi, che ieri sera ha annunciato una manovra economica "di tagli, la più grande mai fatta nel nostro Paese". |
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MANTOVA, DELRIO: REGIONE LOMBARDIA AL LAVORO PER SCONGIURARE RICADUTE SU CITTADINI |
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Mantova 11 settembre 2014 - Regione Lombardia sta facendo tutto quanto possibile affinché l´applicazione della Legge Delrio e il conseguente riordino delle Province non abbiano ricadute negative sui cittadini. Questa la rassicurazione data dal sottosegretario alla Presidenza con delega alle Riforme istituzionali Daniele Nava e dagli assessori Paola Bulbarelli (Casa, Housing sociale e Pari opportunità) e Gianni Fava (Agricoltura) che, a Mantova, hanno incontrato gli amministratori locali alla presenza del prefetto Carla Cincarilli e del presidente della Provincia Alessandro Pastacci. Governo Garantisca I Fondi - "La richiesta forte partita dalla Regione - ha esordito Nava - è quella di fare chiarezza al più presto. Lo Stato deve garantire alle nuove Province i soldi per le funzioni fondamentali che ad esse continua ad affidare. Inoltre, abbiamo chiesto in sede di Conferenza unificata che, con l´accordo, sia pubblicato anche il Dpcm". In gioco ci sono dunque funzioni fondamentali "che si traducono in servizi o disservizi per i cittadini". Si tratta infatti di scuole, del trasporto dei disabili, della manutenzione delle strade provinciali, delle opere pubbliche che su queste insistono e della programmazione ambientale. "Regione Lombardia - ha precisato Nava - in questi anni ha delegato centinaia di funzioni alle Province. Siamo una realtà particolare, con 10 milioni di abitanti, più di diversi Stati europei. Credo dunque che per le nostre peculiarità sia necessario che siano introdotte delle differenziazioni da Regione a Regione". La Delrio, secondo Nava, vuole dare "un´immagine di risparmio, ma lo fa senza tener conto dei possibili gravi disagi che possono ripercuotersi sui cittadini". La Scelta Di Autonomia Di Regione Lombardia - Nava ha poi ricordato come Regione Lombardia, in una vera ottica di attuazione del principio di sussidiarietà, negli anni abbia scelto di delegare alle province oltre 200 funzioni. "D´accordo col presidente Maroni - ha spiegato - vogliamo provare a lasciare alle Province le deleghe già assegnate, ma non possiamo permetterci di essere ciechi, perché l´efficienza deve venire prima di ogni ideologia". E, secondo il sottosegretario, l´Agricoltura è esempio dove l´efficienza e la tempistica devono essere salvaguardate "anzitutto per non perdere finanziamenti europei". Tornando invece al principio di solidarietà, Nava ha spiegato come questa Legge stia presentandosi "un po´ un´inversione di tendenza rispetto all´idea di delegare al locale quello che può essere fatto dal territorio". "Si rischia il corto circuito - ha concluso - e noi dobbiamo far sì che la riforma impatti il meno possibile sui cittadini e sui servizi ad essi erogati. Questi sono giorni fondamentali, siamo arrivati al dunque". Fava: Riordino Ha Creato Solo Confusione - "Questo riordino o presunto tale ha creato più confusione che certezze". Non ha usato mezzi termini l´assessore Fava per definire la Legge Delrio. "Il ritardo sui decreti attuativi - ha proseguito - non ha infatti né aiutato né agevolato questo percorso, anzi". Secondo l´assessore, inoltre, le tante notizie che "impazzano" in questi giorni sui vari percorsi "spesso in maniera strumentale, non aiutano a mantenere un atteggiamento sereno". "Vorremmo ricondurre la situazione a quella che è - ha aggiunto Fava -. Per quanto riguarda l´agricoltura, è difficile pensare di poter prendere le deleghe delle Province. Probabilmente qualche scelta saremo chiamati a farla ´di ritorno´, ferma restando la nostra volontà di mantener assolutamente inalterati i livelli occupazionali. La nostra idea non è certo quella diportare gente a Milano, ma di garantire servizi sul territorio. Mantova è una realtà molto articolata, è forse la meno Provincia di tutte le Province, è dunque difficile riconoscersi in un´entità propria. Per questo saremo chiamati a dare delle risposte precise e il metodo non può che essere quello della condivisione". Bulbarelli: Troppa Confusione, Servono Certezze - L´assessore Paola Bulbarelli ha portato il suo saluto, ricordando anzitutto che la Delrio è passata con "solo" 226 voti favorevoli a fronte di 158 contrari "nei quali noi tutti ci riconosciamo" e 6 astenuti. "Nell´immediatezza - ha detto - spariscono 3.000 amministratori provinciali. Resta un presidente, un´assemblea dei sindaci e il Consiglio provinciale. Nessuno di loro sarà eletto dal popolo e percepirà un compenso. E´ una cosa un po´ strana" . L´assessore ha quindi detto che al momento "c´è molta confusione. Il Governo non ha ancora condiviso criteri e scelte con le Regioni e speriamo che questo non ricada sui cittadini, che non dovranno essere penalizzati". "Ancora non sappiamo chi farà cosa - ha concluso - servono risposte certe e chiare". Strutture Dello Ster A Disposizione - Nava, Fava e Bulbarelli hanno garantito la totale disponibilità della Sede territoriale di Mantova e di Eupolis per aiutare nella gestione di eventuali problematiche che dovessero emergere in seguito all´applicazione della riforma, in particolare per quanto riguarda la gestione associata cui sono chiamati numerosi piccoli Comuni. |
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A VENEZIA IL 25 SETTEMBRE LA CONFERENZA INTERNAZIONALE CONCLUSIVA DEL PROGETTO “MESSE” |
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Venezia, 11 settembre 2014 - Che cosa sta cambiando nei rapporti tra imprese profit, imprese non profit e amministrazioni pubbliche? Con quale quadro di riferimento - comunitario, nazionale e regionale - con quali politiche, risorse e opportunità si confrontano oggi le imprese sociali venete? Mentre va a regime la programmazione europea 2014-2020, dopo la grande convenzione di Strasburgo, quali spazi si aprono in concreto per consolidare l’apporto originale delle imprese sociali alla crescita di un´economia intelligente, sostenibile e solidale? Nel confronto internazionale, quali sono le esperienze più emblematiche e feconde di simbiosi tra le imprese sociali e il loro contesto geografico e funzionale? Come favorire il dispiegarsi del loro potenziale innovativo in terreni diversi dal tradizionale ambito socio-sanitario, come ambiente, cultura, gestione di beni comuni, istruzione, turismo? Quali le eccellenze che possono essere esportate o replicate, quali le criticità sui cui occorre lavorare? Su quali profili è auspicabile una cooperazione più stretta e sistematica tra le realtà portatrici di buone pratiche? E, ultimo ma non meno importante, il versante finanziario: tra agenzie pubbliche, grandi gruppi del credito e istituti bancari specializzati, il ventaglio di prodotti e servizi disponibili è adeguato ad accompagnare il percorso evolutivo di nuove imprese sociali e di cooperative consolidate? E soprattutto, procedure e tempi sono compatibili con le esigenze di un settore in rapido cambiamento e crescente internazionalizzazione? Da queste domande prenderà le mosse la Conferenza Internazionale Conclusiva del Progetto Messe (Mechanism for Enhancement of Synergy and Sustainability among Enterprises) in programma a Venezia, Palazzo Grandi Stazioni, giovedì 25 settembre. Oltre ai partner da nove Paesi (Bulgaria, Germania, Grecia, Italia, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Ungheria) e alle autorità di gestione del programma di cooperazione transnazionale, interverranno rappresentanti delle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, docenti, esperti e protagonisti di esperienze innovative. Accanto all’articolato mondo della cooperazione, si prevede un’ampia presenza di imprese profit coinvolte in iniziative di responsabilità sociale. A partire da un primo bilancio dei risultati del progetto e dalla condivisione dei servizi prodotti, si compirà un giro d’orizzonte sull’impatto di Messe nei vari contesti, sulle indicazioni emerse per le politiche regionali in materia e sulle opportunità di ripresa, approfondimento e allargamento del partenariato grazie ai bandi futuri. Una specifica sessione sarà interamente dedicata alla presentazione di casi di successo nella cooperazione e contaminazione tra imprese profit e non profit. “Sarà un appuntamento di grande rilievo - sottolinea Marialuisa Coppola, assessore regionale all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione - per relatori, partecipanti, contenuto e metodo. Segnerà un passo avanti nell’impegno nella promozione di un vero e proprio sistema dell’impresa sociale e nella direzione dell’impiego sempre più qualificato e mirato dei finanziamenti europei”. |
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PIEMONTE: APPROVATA LA LEGGE CHE ISTITUISCE IL SEGRETARIO GENERALE |
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Torino, 11 settembre 2014 - Il Consiglio regionale ha approvato ieri a larga maggioranza il disegno di legge, proposto dall’assessore al Personale Giovanni Maria Ferraris, che modifica ed innova la legge regionale 23 del 2008, che disciplina l’organizzazione dell’Ente Regione. Oltre ad alcune modifiche di efficienza amministrativa, il testo prevede l’introduzione della figura del Segretario generale della Giunta regionale, direttore non gerarchicamente sovraordinato agli altri, ma con ruolo di coordinamento funzionale per l’attuazione del programma politico della Giunta. All’interno dei propri compiti egli sovrintende funzionalmente alla gestione dell’azione amministrativa della Giunta regionale, coordina le direzioni regionali per il perseguimento degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dagli organi di direzione politico-amministrativa, cura il raccordo per l’attuazione delle politiche in tema di organizzazione, di personale e di articolazione di nuovi assetti strutturali. La nomina del Segretario generale da parte dell’esecutivo, su proposta del presidente della Regione, avviene con procedure di evidenza pubblica, in base ad una selezione tra professionalità che possano essere anche esterne all’amministrazione. Il percorso che ha portato all’approvazione del disegno di legge si inserisce in un più ampio quadro volto ad ottenere maggiore razionalizzazione e migliore funzionalità dell’assetto organizzativo regionale. In questo senso sono stati compiuti alcuni importanti passi: è ormai in via di completamento il percorso di riorganizzazione delle direzioni, che passeranno da 16 a 11 consentendo all’Ente un considerevole risparmio. Sul fronte del piano occupazionale, grazie alle valorizzazioni e ai risparmi effettuati in materia di personale venerdì 5 settembre 2014 è stato sottoscritto un accordo inerente la stabilizzazione del rimanente personale precario della Regione a decorrere dal 1° ottobre 2014 e contenente l’impegno a portare a tempo pieno il personale stabilizzato nel più breve tempo possibile. Sono allo studio, infine, progetti per l’assunzione di persone con disabilità e per l´attivazione di procedure concorsuali pubbliche, che portino a nuove assunzioni. “Il disegno di legge approvato oggi - commenta l’assessore Ferraris - è il primo degli impegni concreti assunti da questa Giunta regionale in materia di organizzazione ed efficienza della macchina amministrativa. Uno sforzo di semplificazione, che si affianca alle molte azioni in essere volte al risparmio, ma soprattutto alla programmazione e alla crescita. L’obiettivo è quello di migliorare il funzionamento della macchina regionale e valorizzare il più possibile il capitale umano, puntando sulle prospettive, sulle competenze e sulla formazione ”. |
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MOLISE - GRADIMENTO GOVERNATORI, FRATTURA: STIMOLO A IMPEGNARCI ANCORA DI PIÙ |
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Campobasso, 11 settembre 2014 - "Uno stimolo a impegnarci ancora di più e meglio confermando la linea del rigore e della serietà che abbiamo seguito finora. Affrontiamo con spirito costruttivo il grado di apprezzamento espresso dai cittadini molisani elaborato da Monitoregione. Di fronte a un calo del gradimento, che non può lasciare indifferente nessuno sul piano politico ma soprattutto sul piano umano, è giusto riflettere insieme su come il governo regionale stia pagando lo scotto di scelte impopolari, ma necessarie, assunte in particolare per i servizi essenziali, sanità, trasporti, scuola, passando per le partecipate. Ogni decisione è presa, in linea con il giusto e doveroso contenimento della spesa, per garantire diritti e qualità dei servizi, per creare opportunità di rilancio economico e occupazionale del nostro territorio, anche quando gli sforzi non sono immediatamente percepiti e riconoscibili. Con la consapevolezza di poter anche non piacere, ma sempre mettendoci la faccia, stiamo portando avanti una politica di serietà e trasparenza a beneficio della qualità della vita che vogliamo assicurare a tutti i cittadini. Il percorso intrapreso, che pure vanta già importanti risultati nell´azione concentrata sulla ripresa e sullo sviluppo della nostra regione, non è un percorso breve e senza ostacoli. La fiducia non può venir meno adesso, la chiedo ancora. Il giudizio vero dei molisani a scadenza di mandato". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, in merito all´indagine condotta da Monitoregione (Istituto Datamedia) sul gradimento dei governatori italiani. |
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CV REGIONE ABRUZZO: OLTRE 855 ML DI POTENZIALI DEBITI |
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L´aquila, 10 settembre 2014 - Un curriculum vitae della Regione Abruzzo dal quale risultino tutte le informazioni necessarie per affrontare e risolvere le problematiche di carattere economico-finanziario o di contenzioso, derivanti da pretese di terzi nei confronti della Regione. Tale attività ricognitiva è stata formalizzata con la direttiva n. 1/2014 dallo stesso Presidente Luciano D´alfonso e annunciata all´atto della costituzione dell´attuale governo regionale, il 19 giugno scorso. In seguito alla direttiva, tutte le direzioni e le strutture regionali sono state impegnate a produrre una "dettagliata relazione, da redigersi sotto forma di un leggibilissimo quadro sinottico" dal quale sia possibile evincere la consistenza precisa dell´esposizione debitoria dell´ente. Sulla base dei dati forniti, la Giunta regionale ha approvato ieri un provvedimento con il quale prende atto che l´importo rilevato delle posizioni "potenzialmente debitorie" è pari a euro 855.601.443,22. Tale importo sarà sottoposto ad approfondimento e verifica da parte di un gruppo di lavoro appositamente costituito. |
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BOLZANO: INVESTIMENTI, APPALTI, SOSTEGNO |
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Bolzano, 11 settembre 2014 - La nuova legge sugli appalti, la riforma dell´amministrazione, la volontà di puntare sempre più su investimenti mirati anzichè sul sistema dei contributi a pioggia. Questi gli argomenti principali dell´incontro del 10 settembre fra il presidente Arno Kompatscher e i vertici del Südtiroler Wirtschaftsrings. La delegazione degli operatori economici di lingua tedesca era guidata dal presidente Philipp Moser, e Kompatscher ha illustrato le misure che la Giunta provinciale metterà in campo nei prossimi mesi per quanto riguarda la politica economica. "La nostra priorità - ha spiegato il presidente altoatesino - è quella di dare gli impulsi necessari a far crescere l´economia e, di conseguenza, a mantere un livello di occupazione stabile. Ci stiamo muovendo, ad esempio, anche a livello di opere pubbliche, con l´aumento degli investimenti nell´edilizia stradale nonostante un bilancio sempre più magro". Uno stimolo importante all´economia, secondo Arno Kompatscher, sta inoltre arrivando dalla scelta di anticipare il bonus fiscale decennale per gli interventi di ristrutturazione. "Abbiamo già ricevuto quasi 200 domande - ha spiegato - per un´ammontare totale vicino ai 6 milioni di euro". Oltre a ciò, la Giunta sta anche lavorando ad una nuova legge sugli appalti "che consenta di espletare le gare nella maniera meno burocratica possibile", ha aggiunto Kompatscher. Molto, naturalmente, dipende dallo stato di avanzamento delle trattative con Roma per il finanziamento dell´autonomia, ma secondo il presidente della Provincia un passo fondamentale da compiere è quello di riorganizzare l´amminstrazione. "In questo modo - ha sottolineato Arno Kompatscher - si potranno gestire le risorse a disposizione in maniera più efficiente, senza abbassare gli standard di qualità dei servizi offerti". Modus operandi simile anche per le quattro società pubbliche che operano nel settore economico, ovvero Alto Adige Marketing, Bls, Tis ed Eos. "La decisione di fondo sull´accorpamento in un´unica società è già stata presa - ha concluso il presidente altoatesino - entro la fine dell´anno verranno analizzate tutti i dettagli per poter poi entrare nella fase operativa di revisione del sistema". |
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LA CALABRIA INDICA LA DATA DELLE ELEZIONI REGIONALI |
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Catanzaro, 11 settembre 2014 - La Presidente f.F. Della Regione Calabria Antonella Stasi, in riferimento alla data per il rinnovo del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale, comunica di aver scritto al Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro: “Facendo seguito alla prima nota trasmessa in data 13.8.2014 (prot. 261316) e considerato che le dichiarazioni di adesione alle elezioni primarie hanno fatto slittare la data originariamente indicata per il 12 ottobre 2014, vista altresì l’ordinanza del Tar Calabria n. 472 del 4.9.2014 che ha disposto di adottare il provvedimento di indizione delle consultazioni elettorali entro dieci giorni dalla comunicazione della stessa, questa Presidenza intende adottare il decreto di indizione delle elezioni per il rinnovo del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale della Calabria, per la data del 23 Novembre 2014, prima data utile per l’espletamento degli adempimenti procedurali, anche alla luce delle modifiche alla legge elettorale regionale in discussione presso il Consiglio regionale nella seduta dell’11.9.2014, volte ad evitare il prosieguo del giudizio di legittimità costituzionale pendente. Ho scritto inoltre al Prefetto di Catanzaro poiché a norma dell’art. 2 della L. 108/1968 ‘La determinazione dei seggi del consiglio regionale e l´assegnazione di essi alle singole circoscrizioni sono effettuate con decreto del Commissario del Governo da emanarsi contemporaneamente al decreto di convocazione dei comizi’. Il decreto di indizione delle elezioni, ai sensi 1 bis della legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 e s.M.i., acquisiti il parere del Presidente del Consiglio regionale e l’intesa con il Presidente della Corte d’appello di Catanzaro già richiesti, sarà presumibilmente adottato in data 15.9.2014 e pubblicato nelle forme di legge. Ho rappresentato sempre al Prefetto di Catanzaro, inoltre, la necessità di concludere con le Prefetture calabresi apposito protocollo d’intesa o altro atto negoziale equivalente, che, in analogia agli atti stipulati per le elezioni del 2010, consenta di utilizzare il supporto logistico e professionale delle Prefetture ai fini della conduzione del procedimento elettorale. Ho chiesto inoltre al Prefetto di informare questa Presidenza della Giunta per le iniziative da intraprendere anche per il coinvolgimento delle altre Prefetture, rimanendo a disposizione per ogni eventuale forma di coordinamento delle attività amministrative di rispettiva competenza. Ho scritto anche al Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico per avere un parere sulla data e in ossequio al principio di leale collaborazione ho informato formalmente il Ministro degli Interni e il Ministro degli Affari regionali per comunicare la data. Comunico inoltre che mi è stato formalmente notificato che con riferimento al ricorso su Istanza di sospensione della legge elettorale 6/62014 n.8 , il Presidente della Corte Costituzionale ha fissato discussione del giudizio per la Camera di Consiglio del 24 settembre”. |
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TORINO: DOVE E COME VOTERANNO GLI ELETTORI DEL NUOVO CONSIGLIO METROPOLITANO: A PALAZZO CISTERNA DEFINITI I DETTAGLI ORGANIZZATIVI DELLA CONSULTAZIONE DEL 12 OTTOBRE |
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Torino, 10 settembre 2014 - Viaggia a pieno ritmo la macchina organizzativa delle elezioni di secondo grado per la composizione del Consiglio della Città Metropolitana di Torino. Si voterà domenica 12 ottobre dalle 8 alle 20 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna - sede della Provincia, in via Maria Vittoria 12 a Torino - e in altri 10 seggi allestiti in altrettanti Comuni, scelti come rappresentativi dei rispettivi territori, in quanto sedi dei Consorzi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Avranno diritto al voto circa 3820 tra Sindaci e Consiglieri comunali in carica, i quali, con voto ponderato e preferenza ponderata, eleggeranno i 18 componenti del Consiglio Metropolitano, in rappresentanza dei 315 Comuni che daranno vita al nuovo Ente di area vasta. Stamani a Palazzo Cisterna si è tenuta una riunione tecnica, convocata dal Segretario Generale della Provincia, Giuseppe Formichella, nel corso della quale sono state concordate le modalità organizzative delle operazioni di voto con i Segretari Comunali e con i responsabili degli Uffici Elettorali dei 10 Comuni sedi di seggi. Entro lunedì 22 settembre dovranno essere presentate le liste, ognuna delle quali dovrà essere corredata da almeno 191 firme autenticate. Le Modalita’ Organizzative Del Voto - Come detto, i Sindaci ed i Consiglieri Comunali voteranno nel seggio centrale allestito a Palazzo Cisterna (con 41 aventi diritto al voto) e nelle sedi comunali di Chieri (240 aventi diritto al voto), Chivasso (256), Ciriè (422), Collegno (273), Ivrea (632), Moncalieri (289), Pinerolo (546), Rivarolo Canavese (573), Settimo Torinese (123) e Susa (425). E’ previsto anche un seggio “volante”, che consentirà l’espressione del voto da parte di Sindaci o Consiglieri comunali impossibilitati a recarsi al seggio perché ricoverati in ospedale. L’ufficio Elettorale Centrale sarà presieduto dal dottor Formichella e sarà istituito presso la Provincia, a Palazzo Cisterna. I Comuni in cui si voterà allestiranno con mezzi propri i seggi, le cabine elettorali, ecc. Il materiale di consumo (matite, schede, moduli per i verbali, ecc.) sarà fornito all’Ufficio Elettorale Centrale. Ogni seggio avrà quattro componenti titolari e due supplenti nominati dai Comuni, mentre il Presidente ed il Segretario saranno nominati dalla Provincia. Le eventuali spese per il pagamento degli straordinari al personale delle amministrazioni comunali interessate saranno rimborsate dalla Provincia ai Comuni. Per garantire il principio del voto ponderato in base alla consistenza demografica di ogni Comune, ogni singolo votante riceverà una scheda elettorale che avrà un colore corrispondente alla fascia demografica in cui (in base ai dati del Censimento 2011) è inserito il Comune di cui è rappresentante: azzurro sino a 3.000 abitanti, arancione da 3.001 a 5.000, grigio da 5.001 a 10.000, rosso da 10.001 a 30.000, verde da 30.001 a 100.000, marrone da 500.001 a 1.000.000. Nel territorio della Provincia di Torino non sono presenti Comuni tra i 100.001 e i 250.000 abitanti, i cui Consiglieri e Sindaci nelle elezioni di altre Città Metropolitane votano su di una scheda viola, così come non vi sono Comuni con popolazione tra 250.001 e 500.000 abitanti (in questo caso la scheda è gialla) o con oltre un milione di residenti (scheda blu). Un volta chiusi i seggi, le schede votate ed i verbali saranno consegnati all’Ufficio Elettorale Centrale, dove, nella mattinata di lunedì 13 ottobre, si svolgerà lo spoglio, alla presenza di rappresentanti di lista, i quali potranno ovviamente assistere anche alle operazioni di voto. Www.provincia.torino.gov.it |
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PARMA: ELEZIONI IN PROVINCIA, SI PARTE: IL 18 E IL 19 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE A PRESIDENTE E CONSIGLIERE HANNO DIRITTO AL VOTO 610 TRA CONSIGLIERI COMUNALI E SINDACI DEL TERRITORIO. |
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Parma, 11 settembre 2014 – Manca solo una settimana alla presentazione delle liste per l’elezione del Presidente e del Consiglio provinciale: le liste saranno presentate in Piazza della Pace, all’Ufficio elettorale, giovedì 18 settembre (dalle ore 8 alle 20) e venerdì 19 settembre (dalle ore 8 alle ore 12). Il Presidente - Sono eleggibili alla carica di Presidente della Provincia: i Sindaci del Parmense il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni e i Consiglieri provinciali uscenti. Il Presidente della Provincia sarà eletto dai Sindaci e dai Consiglieri dei Comuni della Provincia; ciascun elettore vota per un solo candidato alla carica di Presidente della Provincia. Il Presidente dura in carica 4 anni. Il Consiglio - Sono eleggibili alla carica di Consigliere provinciale i Sindaci, i Consiglieri comunali e i Consiglieri provinciali uscenti. Il Consiglio è eletto dai Sindaci e dai Consiglieri dei Comuni della Provincia. Il Consiglio provinciale viene eletto con voto attribuito a liste di candidati concorrenti in un unico collegio elettorale, corrispondente al territorio provinciale, tracciando un segno nella casella della lista prescelta. Ciascun elettore può esprimere, inoltre, nell’apposita riga della scheda, un voto di preferenza per un candidato alla carica di Consigliere provinciale compreso nella lista. Il Consiglio dura in carica 2 anni. E’ composto dal Presidente e da 12 componenti (popolazione 427.434 ab.) Le Liste - La candidatura a Presidente della Provincia deve essere sottoscritta da almeno il 15% dei 610 tra Sindaci e Consiglieri comunali aventi diritto al voto (92 elettori). Le liste dei candidati al Consiglio provinciale devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto (31 elettori). Ciascuna lista deve comprendere un numero di candidati non superiore al numero dei Consiglieri da eleggere e non inferiore alla metà degli stessi cioè: da almeno 6 e da non più di 12 candidati. Nessun candidato può accettare la candidatura in più liste. I candidati non possono sottoscrivere le liste. Nessun avente diritto al voto può sottoscrivere, per ciascuna elezione, più di una candidatura a Presidente e più di una dichiarazione di presentazione di lista a Consigliere provinciale. La firma di ogni sottoscrittore, in ogni caso, deve essere autenticata. I Consiglieri provinciali uscenti non possono essere sottoscrittori di lista, né procedere alle autenticazioni di firma. Per la presentazione delle candidature sono disponibili sul sito della Provincia gli appositi moduli. All’atto della presentazione, le liste dei candidati e delle candidature devono essere accompagnate da: elenco delle sottoscrizioni; dichiarazione di accettazione della candidatura; contrassegno di forma circolare in cui possono essere contenuti anche in forma composita simboli di partiti o gruppi politici rappresentati nel parlamento europeo o nazionale. A tale scopo è necessario presentare l’autorizzazione all’uso da parte del Presidente o segretario o legale rappresentante a livello nazionale o regionale o provinciale autenticata. Il Voto E’ Ponderato - Il voto è ponderato in base alla popolazione del comune a cui appartiene l’elettore. Le Altre Scadenze - Da sabato 20 a mercoledì 24 settembre: esame, a cura dell’ufficio elettorale, delle liste di candidati e della candidature ed eventuali integrazioni istruttorie. Entro mercoledì 1° ottobre: pubblicazione delle liste e dei candidati definitivamente ammessi nel sito web provinciale. Giovedì 9 ottobre (dalle 8 alle 20): svolgimento delle elezioni nel seggio costituito presso la sede della Provincia, in Piazza della Pace, 1. |
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IN OTTOBRE ELEZIONI NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE PORDENONE |
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Trieste, 11 settembre 2014 - Domenica 26 ottobre avranno luogo, dalle 8 alle 18, le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Pordenone, che sarà composto da 26 consiglieri e resterà in carica per 5 anni. Si tratta di elezioni di secondo grado e l´attuale sistema tiene conto della trasformazione delle Province voluta a livello nazionale ed è stato definito in Friuli Venezia Giulia già lo scorso febbraio dalla legge regionale 2/2014. Ad eleggere il nuovo Consiglio saranno, con voto diretto e segreto, i sindaci ed i consiglieri in carica nei Comuni del Pordenonese, che peraltro sono anche gli unici soggetti eleggibili nel nuovo organismo. L´attività consigliare non verrà interrotta ma, nel periodo che intercorre tra la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali e la proclamazione dei nuovi consiglieri (e quindi dal prossimo 26 settembre al 26 ottobre), il Consiglio provinciale in carica potrà adottare solamente atti urgenti e improrogabili. Sino al suo rinnovo continueranno invece ad operare normalmente il presidente e la Giunta, che concluderanno il loro mandato quando, nel corso della sua prima seduta, il Consiglio della provincia di Pordenone provvederà ad eleggere il nuovo presidente ed i nuovi assessori, scegliendoli al suo interno. Assieme all´operazione di voto, l´attribuzione dei seggi e la proclamazione degli eletti, tutti gli adempimenti relativi alla ricezione ed all´ammissione delle candidature competeranno all´Ufficio elettorale provinciale. Temporaneo e costituito presso l´Amministrazione provinciale entro il quinto giorno successivo alla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali, l´Ufficio sarà presieduto dal segretario generale della Provincia o da un suo delegato e sarà composto da altri due funzionari provinciali designati dallo stesso segretario generale. Le liste dei candidati andranno presentate entro lunedì 7 ottobre (dalle 8 alle 16), dovranno venir sottoscritte da almeno il 3 per cento degli aventi diritto al voto e comprenderanno un numero di candidati non superiore a quello dei consiglieri da eleggere e non inferiore al 15 per cento. |
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LAVORO, ASSESSORE CAMPANIA: NO AL METODO DELLA VIOLENZA E DELLA SOPRAFFAZIONE |
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Napoli, 11 settembre 2014 - "Non si tratta di incontrare lavoratori, che ogni giorno soprattutto a Palazzo Santa Lucia e non solo a Palazzo San Giacomo, trovano ascolto e spesso soluzioni. Si tratta piuttosto di stabilire se il metodo della violenza e della sopraffazione dia diritto a corsie preferenziali." Così l´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi. "Per quarant´anni in questa città è successo così: noi abbiamo scelto di dire no, anche prendendoci dei rischi. Cosa è discutere di legittime rivendicazioni di alcuni lavoratori, cosa è paralizzare la città, spacciando per un diritto la pretesa di trasformare dei tirocini retribuiti in un contratto di lavoro pubblico, in barba ad ogni legge. Questo non può essere considerato legittima espressione delle proprie idee. E la responsabilità è di chi getta benzina sul fuoco. D´altra parte, è il caso di ricordare allo stesso sindaco de Magistris che siamo di fronte a vertenze nazionali, ed è strano che lui non lo sappia. In ogni caso resto del convincimento che queste forme di ricatto, che tra l´altro si saldano col mondo clientelare della disoccupazione organizzata, cesseranno quando tutte le istituzioni mostreranno la stessa fermezza. Pure al tempo della crisi, proteste per questo genere di vertenza sono purtroppo patrimonio soltanto di questa città, che non merita la ribalta nazionale per i disordini che si stanno verificando in questi giorni", conclude Nappi. |
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GIOVANISÌ IN TOUR, PROSSIMA TAPPA A PRATO IL 16 SETTEMBRE |
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Firenze 11 settembre 2014 - Le prime tappe sono state a Pisa, Arezzo e Forte dei Marmi. Dopo la pausa estiva "Giovanisì in tour" si rimette in marcia. Il prossimo appuntamento sarà martedì 16 settembre, dalle 21 alle 23, negli spazi dell´Officina Giovani a Prato in piazza Macelli, davanti all´ex ospedale Misericordia e Dolce. "Come tutti i progetti anche Giovanisì, per essere efficace, deve essere costruito insieme a chi lo userà - aveva detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, all´inizio del viaggio. Un progetto, quello toscano, nato tre anni anni fa e che preceduto molte misure di Garanzia Giovani. "Così, a tre anni dall´avvio - spiegava Rossi ad aprile -, abbiamo pensato fosse giusto andare a cercare i giovani e chiedere il loro punto di vista, le loro critiche anche e le loro idee proposte per il futuro. Mi aspetto cose importanti da questo giro sul territorio, perché Giovanisì continua, non è uno spot ma un modo concreto per assicurare ai giovani veri diritti". Per la tappa di Prato la parola chiave aggiuntiva sarà: tessuto non tessuto. Durante la serata ogni partecipante potrà esprimere in due minuti proposte, idee o criticità sulle tematiche. Il presidente Rossi risponderà a interrogativi, domande, critiche, dando priorità all´ascolto. L´ingresso è libero, ma è obbligatoria l´iscrizione: basta inviare una mail a iscriviti@giovanisi.It L´hashtag per seguire in diretta l´evento su twitter sarà #Giovanisìtourpo: saranno selezionate due domande a cui il presidente Rossi risponderà durante l´incontro. "Giovanisì in tour" proseguirà fino a dicembre e si concluderà con un evento finale in cui si tireranno le fila di tutte le istanze e le proposte emerse. |
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MARONI: BISOGNA BLOCCARE IMMIGRAZIONE CLANDESTINA |
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Milano, 11 settembre 2014 - "L´allarme sul rischio terrorismo va bene, ma, oltre a segnalare il pericolo, bisogna mettere in atto le misure adeguate per prevenire e contrastare questi fenomeni eversivi. Mi pare, invece, che il Governo non stia facendo granché". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, riferendosi alle recenti dichiarazioni del ministro dell´Interno in Parlamento sul fatto che l´Italia "è un obiettivo non secondario per i fondamentalisti dell´Isis". Fermare Clandestini - "L´invasione di clandestini, alla quale assistiamo quotidianamente - ha osservato il governatore - è uno dei passaggi che possono portare terroristi nel nostro Paese. Se si vuole davvero prevenire il rischio terrorismo, bisogna bloccare l´immigrazione clandestina". Da Regione Niente Fondi - "I soldi dei lombardi li spendiamo per i lombardi. Anche perché come Regione, non siamo stati coinvolti in nessun piano del Governo per l´emergenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, per ribadire l´intenzione di non destinare fondi all´accoglienza dei cosiddetti profughi. "Assistiamo all´arrivo di questi clandestini - ha chiarito - senza essere né coinvolti, né informati. Quindi facciamo solo quello che la legge ci impone di fare, niente di più". |
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