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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Ottobre 2014
CENTRALE SNAM: PROPOSTA SOLUZIONE ALTERNATIVA APPROVATO EMENDAMENTO IN CONSIGLIO REGIONALE DELL’ ABRUZZO  
 
L´aquila, 29 ottobre 2014 - "Una nuova disposizione normativa che va verso la ricerca di una soluzione alternativa per l´allocazione della centrale Snam di Sulmona". E´ il commento dell´assessore all’ Ambiente Mario Mazzocca, ieri a margine della seduta del consiglio regionale. Seguendo il solco di quanto operato dalla regione Puglia per il Gasdotto Trans-adriatico (conosciuto con l´acronimo inglese di Tap) il Consiglio regionale ha votato, infatti, un emendamento alla L.r. Del 28 aprile 2014 n.26 (disposizioni regionali per il coordinamento della pianificazione paesaggistica con gli altri strumenti di pianificazione) e all´art. 14 della L.r. N.96/96, con il quale s´individua il termine di sei mesi per superare l´intesa negata tra Regione e Governo. In sostanza, sulle opere per le quali è stata negata l´intesa, la legge prevede che la soluzione individuata venga valutata e comparata entro sei mesi, di concerto con gli organi statali competenti e in ottemperanza al principio di leale collaborazione, con soluzioni alternative elaborate dalla Regione al fine di individuare una proposta che accolga le ragioni alla base della negazione e che abbia minore impatto ambientale e il più basso impatto sismico. L´emendamento è stato presentato dall´Assessore Mazzocca, integrato dal consigliere Ranieri del Movimento 5 Stelle e sottoscritto anche dal consigliere Sospiri.  
   
   
RISORSE ENERGETICHE, INTESA REGIONE-SANT’AGATA DI PUGLIA AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DI MODELLI SOSTENIBILI DI GESTIONE E UTILIZZO DELLE RISORSE ENERGETICHE  
 
Bari, 29 ottobre 2014 - Firmato a Bari il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia – Servizio Mediterraneo ed il Comune di Sant’agata di Puglia (Fg). Obiettivo: realizzare sul territorio del Comune pugliese interventi e iniziative per la sperimentazione di modelli sostenibili di gestione e utilizzo delle risorse energetiche previste nell’ambito del Progetto Strategico Alterenergy (Energy Sustainability for Adriatic Small Communities). Al via, dunque, azioni di formazione, informazione e capacity building rivolte a funzionari della pubblica amministrazione locale, ai rappresentanti del partenariato economico-sociale ed alla cittadinanza di Sant’agata. Non solo: in agenda anche l’elaborazione di alcuni studi di fattibilità per la realizzazione di specifici interventi, l’aggiornamento del Piano Integrato di Sostenibilità Energetica e Ambientale (Paes) esistente e dell’analisi del bilancio energetico e delle emissioni di Co2 relative al territorio comunale. L’intesa prevede, infine, iniziative pilota infrastrutturali nell’ambito della gestione sostenibile delle risorse energetiche che la Regione Puglia si impegna a realizzare, per un importo di quasi due milioni di euro, su una scuola elementare ed una media-professionale. L’intervento complessivo in particolare, denominato “Scuole Sostenibili”, include anche l’acquisto di scuolabus elettrici. “Il Progetto, finanziato nell’ambito del Programma Transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013, ha dato una svolta decisiva alla cooperazione adriatica in materia di fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di un esemplare percorso di condivisione su un tema epocale quale quello delle nuove frontiere dell´approvvigionamento energetico sostenibile". Così l’Assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli che ha sottoscritto l’accordo con il Sindaco del Comune di Sant’agata di Puglia Luigi Russo, entusiasta della sperimentazione Alterenergy e soprattutto delle ricadute positive in termini di sviluppo economico locale. La piccola comunità pugliese in provincia di Foggia, infatti, insieme alle altre 57 comunità target selezionate in tutta l’area Adriatica, diventerà presto un modello, un caso pilota in tema di energie rinnovabili e risparmio energetico, entrando così a far parte di una filiera virtuosa delle piccole e medie imprese settoriali, in linea con le strategie dell’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità “20-20-20”. L’approccio “business” sostenuto da Alterenergy, inoltre, supporterà investimenti e percorsi di internazionalizzazione di largo respiro. Primo step in agenda: una Convention Adriatica in Albania (24-25 novembre 2014) che raccoglierà organismi di rappresentanza delle imprese e le Pmi (settori Res e Rue) operanti nel bacino adriatico. Il Progetto Strategico Alterenergy conta su un partenariato di 18 organizzazioni, composto da Regioni, Ministeri ed Agenzie governative per l’energia appartenenti a tutti i Paesi dell’area Adriatica: Italia (Puglia - Servizio Mediterraneo Lead partner, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Veneto), Albania, Bosnia Herzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia.  
   
   
ROMA ALLA CAPITALE IL RICONOSCIMENTO DI LEGAMBIENTE PER LA ‘BEST PRACTICE IN TEMA DI EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI PUBBLICI’  
 
Roma, 29 ottobre 2014 - È stato assegnato a Roma Capitale il riconoscimento di Legambiente per la migliore pratica degli enti locali in tema di efficienza energetica degli edifici pubblici. A ricevere il premio, nell’ambito della conferenza nazionale per le città "Ecosistema Urbano" organizzata a Torino da Legambiente e giunta alla 21esima edizione, l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini. La ‘best practice’ romana alla base del riconoscimento dell´associazione è la nuova gara del calore, il contratto predisposto dall’assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana in collaborazione con il Gestore Servizi Energetici, volto a trasformare il tradizionale appalto di fornitura del calore per gli edifici pubblici. Ribaltando la tradizionale filosofia “pago quello che consumo”, il nuovo appalto configura un rapporto a risparmio condiviso in cui il risparmio messo da parte grazie agli interventi di efficientamento sugli edifici viene utilizzato per pagare i fornitori. In questo quadro, il merito dell’amministrazione capitolina è lo stare lavorando per rendere possibile, anche attraverso il protocollo con il Gestore, l´utilizzo del "conto termico" per finanziare anche le diagnosi energetiche e il monitoraggio, lasciando questa attività in capo alla pubblica amministrazione. Per il successo di un contratto di prestazione energetica, si ritiene infatti fondamentale che il controllo sulle prestazioni sia in capo ad un soggetto terzo. “L’efficienza energetica e la lotta all’inquinamento sono temi centrali nel programma di governo della città di Roma ma anche impegni vincolanti che l’Italia ha assunto di fronte alla comunità internazionale”, ha detto l’assessore Paolo Masini. “Roma Capitale - ha proseguito - ha messo in campo con questa amministrazione una serie di importanti iniziative in campo di politica energetica finalizzate a generare investimenti per l’efficientamento energetico del proprio patrimonio immobiliare, più di 1800 edifici di cui quasi 1000 scuole, con l’obiettivo di ridurre i consumi, abbattere le emissioni di Co2 e rilanciare l’economia edile grazie all’attivazione dei ‘green jobs’ “. “Il riconoscimento di oggi, che arriva pochi giorni dopo l’annuncio dell’arrivo delle Casette dell’Acqua e del piano Led in sinergia con Acea, rappresenta la conferma che la nostra città è già una ‘buona pratica’ su molti temi: quelli dell’innovazione, dell’attenzione all’ambiente e - ha concluso - di un nuovo approccio al consumo dei beni comuni”.  
   
   
OPERE PUBBLICHE, DA GIUNTA CAMPANIA VIA A 4 INTERVENTI PER 7,6 MILIONI DI EURO  
 
Napoli, 29 ottobre 2014 - "Sono stati pubblicati quattro nuovi decreti di ammissione a finanziamento per 7,6 milioni di euro da destinare alla realizzazione di importanti opere pubbliche." Lo rende noto l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza. "Tre riguardano - ha evidenziato Cosenza - la messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole dei comuni colpiti dal terremoto del Matese del 29 dicembre scorso. Si tratta, in particolare, dell´istituto statale J.f. Kennedy di Cusano Mutri, in provincia di Benevento (per il quale sono state stanziate risorse per 1 milione 491mila euro); i lavori di adeguamento e messa in sicurezza della palestra annessa alla scuola S. Guidi e del centro di prima accoglienza di protezione civile del comune di Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento (al quale vengono destinati 400mila euro); la realizzazione di un nuovo polo scolastico e di un edificio strategico nel comune di Gioia Sannitica, in provincia di Caserta (per un valore di 3 milioni 700mila euro). Si tratta di importanti opere di messa in sicurezza sismica delle scuole e fanno parte di un più ampio progetto per gli edifici strategici dei comuni ad alta pericolosità sismica. Il quarto decreto di ammissione a finanziamento è relativo - ha proseguito Edoardo Cosenza - al completamento della sede comprensoriale di protezione civile nella comunità montana del Vallo Di Diano per il quale sono stati stanziati 2 milioni 51mila euro. A seguito della pubblicazione dei decreti, che si aggiungono a quelli già pubblicati nei mesi scorsi in attuazione delle misure previste dall’accelerazione della spesa - ha concluso Cosenza - i Comuni potranno far partire subito le gare per la realizzazione delle opere."  
   
   
IRAP, LOMBARDIA: LE ALER NON LA PAGHERANNO PIÙ  
 
Milano, 29 ottobre 2014 - "Le Aler lombarde non pagheranno più l´Irap". Lo ha fatto sapere l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, spiegando che la manovra rientra nella Legge di Bilancio per il 2015 approvata dalla Giunta. "Si tratta di un provvedimento - ha aggiunto - che dà un po´ di fiato alle aziende che si occupano di edilizia popolare". Il provvedimento vale circa 5,7 milioni di euro, 3,9 dei quali vanno a beneficio dell´Aler di Milano. Anche Comune Milano Esenti Aler Da Imu - Ricordando la difficile situazione economica in cui versa in particolare quella di Milano, Bulbarelli ha poi auspicato che anche l´Amministrazione cittadina faccia la sua parte, "esentando l´Aler dal pagamento di una tassa che continua a gravare per intero, e cioè per circa 8,5 milioni di euro all´anno". "Il Comune - conclude Bulbarelli - rinunci a un introito che non può essere richiesto a chi svolge una funzione sociale e cominci a riconoscere il contributo di solidarietà che non ci risulta abbia mai versato all´Aler Milano".  
   
   
OCCUPAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI STANZIARE 1,8 MILIONI DI EUR A VALERE SUL FONDO DI GLOBALIZZAZIONE PER GLI EX DIPENDENTI DELLA WHIRLPOOL EUROPE S.P.A. IN ITALIA  
 
Bruxelles, 29 ottobre 2014 - La Commissione europea ha proposto ieri di assegnare all´Italia 1,8 milioni di Eur a valere sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 608 ex dipendenti della Whirlpool Europe S.r.l. A trovare un nuovo posto di lavoro. Gli esuberi si sono registrati nella Provincia autonoma di Trento. La proposta è sottoposta ora al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell´Ue per approvazione. László Andor, Commissario Ue responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha commentato: "La crisi ha avuto ripercussioni negative sulla domanda di elettrodomestici. Di conseguenza, nell´Ue la produzione di elettrodomestici ha registrato una contrazione a partire dal 2008. Questa proposta di destinare 1,8 milioni di Eur del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione aiuterà a riqualificare più di 600 lavoratori Whirlpool in esubero a Trento per consentire loro di trovare nuove opportunità lavorative in altri settori più promettenti." L´italia ha chiesto il sostegno del Feg per 608 lavoratori rimasti senza lavoro in occasione della chiusura dell´impianto della Whirlpool a Spini di Gardolo (Trento) specializzato nella produzione di frigoriferi. Tutti i lavoratori in esubero dovrebbero beneficiare della misura. Il pacchetto offrirà ai lavoratori consulenza e orientamento, tutoraggio, valutazione delle competenze, formazione generale, riqualificazione e formazione professionale nonché un orientamento alla creazione di un´impresa. Queste misure saranno accompagnate da incentivi all´assunzione, da un contributo ai costi del trasporto e da un´indennità per la ricerca di lavoro. Il costo totale stimato del pacchetto è di circa 3,1 milioni di Eur dei quali 1,8 milioni di Eur proverranno dal Feg.  
   
   
BOLZANO - INCONTRO TRA VERTICI DELLE CAMERE DELL’EUREGIO  
 
Bolzano, 29 ottobre 2014 - Si è svolto presso la Camera dell’economia di Innsbruck un incontro tra il Presidente della Camera dell’economia del Tirolo, Jürgen Bodenseer, il Presidente della Camera di commercio di Trento, Giovanni Bort e il Presidente della Camera di Commercio di Bolzano, Michl Ebner. L’obiettivo era definire le richieste comuni dell’economia dell’Euregio al mondo politico, per presentarle in occasione del successivo colloquio ai tre Presidenti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino. Le principali richieste in merito a traffico e mobilità espresse con una forte presa di posizione dai tre Presidenti delle Camere di commercio e dell’economia hanno riguardato la Galleria di base del Brennero con le sue tratte di accesso, l’ampliamento degli scali merci a Hall e a Trento, la costruzione in tempi brevi dei rispettivi terminal di accesso a Monaco, Rosenheim e Verona fino all’ultimazione della Galleria di base del Brennero, un collegamento con possibilità di scalo merci per gli operatori altoatesini e infine un deciso “no” al limite di velocità di 100 km all’ora sulle autostrade del Brennero e della Valle dell’Inn. Ai tre Governatori dell’Euregio è stato inoltre chiesto la possibilità di intervento sull’introduzione del divieto di transito settoriale in Tirolo, l’armonizzazione delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sul tratto autostradale tra Kufstein e Avio in modo da ottenere dati paragonabili, e infine una bocciatura o almeno una deroga per l’economia regionale per quanto riguarda la limitazione dei trasporti attraverso la prevista Borsa dei transiti alpini. In merito alla promozione del territorio i tre Presidenti delle Camere hanno sottolineato quanto sia importante che le tre regioni dell’Euregio contribuiscano attivamente alla reindustrializzazione dell’economia, promuovendo e affiancando soprattutto la localizzazione e la costituzione di imprese manifatturiere innovative e collaborando più intensamente nei settori della ricerca, della formazione e dell’innovazione.  
   
   
CONFIDI, LOMBARDIA: SOSTEGNO A NUOVO CREDITO IN TOTALE TRASPARENZA  
 
Milano, 29 ottobre 2014 - L´avviso pubblico per favorire l´accesso al credito delle imprese tramite i Confidi è "un intervento strutturale", che intende "sostenere nuovo credito e non coprire situazioni di insolvenza passate". Quanto si sta facendo "ha come principale obiettivo quello di garantire soprattutto un credito sicuro alle nostre imprese e una maggiore sostenibilità del sistema Confidi. E questo non può che essere perseguito attraverso la strutturazione di un sistema di garanzie rinnovato e semplificato, grazie anche al conseguimento di economie di scala tramite percorsi di crescita dei volumi e riduzione dei costi operativi". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo, in Consiglio regionale, nel dibattito relativo a una mozione sul tema dei Confidi. Consultazione - "L´avviso è l´esito, tra l´altro - ha aggiunto l´assessore - di un ampio percorso di consultazione e di confronto, che ha visto coinvolti il Sistema camerale, i Confidi, le associazioni e Banca d´Italia (che lo ha riconosciuto come un´eccellenza italiana). Il consenso è stato forte, soprattutto da parte di quei soggetti che rappresentano la maggioranza delle imprese lombarde. Il percorso di consultazione ha garantito la trasparenza su obiettivi, finalità e criteri fin dal suo inizio". Criteri Premialità - In merito alle obiezioni sollevate nella mozione, l´assessore ha ribadito che "la delibera 2470/2014 non altera alcun requisito strutturale, ma introduce un criterio di premialità per i Confidi, che si presentano in forma aggregata, in assoluta coerenza con tutto il percorso attuato e condiviso fino ad ora". Pertanto "nulla cambia in sede di presentazione delle domande, in quanto la documentazione richiesta è esattamente la stessa. Per chi ha già presentato la domanda verrà tenuta in considerazione ai fini della valutazione la documentazione già trasmessa, salvo il Confidi decida, entro il nuovo termine (28 novembre), di presentarsi in forma aggregata. Dunque nessun aggravio dal punto di vista procedurale". Ricorso Al Tar - Riguardo al ricorso al Tar, Melazzini ha sottolineato che la cautelare è stata respinta e con una chiara motivazione espressa nell´ordinanza: "la determinazione di una soglia minima di punteggio rientra nella discrezionalità dell´Amministrazione e, in ogni caso, non appare, prima facie, irragionevole, tenuto conto degli obiettivi perseguiti con l´intervento di cui trattasi ed espressamente dichiarati nei provvedimenti oggetto di esame". Ruolo Nuovo - "Dai Confidi - ha concluso Melazzini - ci aspettiamo la capacità di cogliere l´opportunità data con l´intervento regionale: dunque un forte percorso aggregativo, che consenta di avere meno Confidi ma più performanti e solidi, con un ruolo nuovo, più credibili nell´interlocuzione con il sistema bancario e in grado di posizionarsi sul mercato come garanti radicati nel territorio, dando un valore aggiunto anche nel rapporto con le imprese".  
   
   
PROGETTO MANIFATTURA: VIA LIBERA AI FONDI STATALI DEL PAP  
 
Trento, 29 ottobre 2014 - La Giunta provinciale ha approvato, in via definitiva, l’aggiornamento del Programma attuativo provinciale (Pap) 2007-2013, che mette a disposizione risorse nazionali per oltre di 48 milioni di Euro complessivi, appartenenti al Fondo di Sviluppo e Coesione. Il documento concentra tutte le risorse nella realizzazione del “Progetto Manifattura” che, come si ricorderà, riguarda la riconversione a scopo produttivo dell´area ex-Manifattura Tabacchi, di circa 9 ettari, a ridosso del centro storico di Rovereto. Arriva così a compimento l’iter che ha visto, nello scorso anno, l’approvazione in via preliminare del medesimo documento di programmazione, il successivo inoltro ai ministeri romani e, infine, la sua presa d’atto da parte del Cipe con propria deliberazione. Le risorse di derivazione statale vengono destinate come dicevamo alla realizzazione del “Progetto Manifattura”, riguardante la riconversione a scopo produttivo di un’area di circa 9 ettari a ridosso del centro storico di Rovereto, recentemente dismessa dalla precedente attività e potenzialmente a rischio di degrado urbano e sociale. L’area in questione coincide con la storica Manifattura Tabacchi, inaugurata nel 1854 e definitivamente chiusa nel 2008. L’intervento contenuto nel Pap, il Progetto Manifattura appunto, ha lo scopo di recuperare all’uso produttivo l’antico opificio, per farne sede di un cluster nel settore delle “clean tech”, in particolare applicate al settore delle costruzioni. Il Progetto intende fornire ulteriore sviluppo ad un percorso avviato già da tempo, utilizzando la ristrutturazione di una grande fabbrica dismessa come occasione per promuovere anche a livello internazionale la filiera italiana delle costruzioni sostenibili. E´ attualmente in corso la gara per l´affidamento dei lavori dell´ambito B ossia la parte produttiva e di servizi per un importo in base d´asta di 44,46 milioni di euro. E´ già stata completata la demolizione degli vecchi edifici industriali degli anni sessanta e sono in corso i lavori di scavo e delle opere provvisionali. Si conta di aggiudicare i lavori nel corso del 2015 e di realizzare le opere entro il 2018. Lo strumento amministrativo che governerà le fasi di realizzazione, gestione e rendicontazione del Progetto Manifattura è stato individuato nell’accordo di programma quadro, strumento ormai collaudato di governance pubblica volto alla realizzazione di opere: con la medesima delibera della Giunta provinciale di approvazione dell’aggiornamento del Pap, è stato approvato anche lo schema di Accordo che accompagnerà l’attuazione del progetto e che sarà trasmesso a Roma per la sottoscrizione da parte dei Ministeri competenti. L’ente realizzatore che curerà la parte concretamente attuativa del Progetto Manifattura, è stato individuato in Trentino Sviluppo S.p.a.  
   
   
ALLUNGAMENTO DELL’ETÀ LAVORATIVA: DALL’ITALIA PARTE UN ROADSHOW EUROPEO  
 
Bologna, 29 ottobre 2014 – Si è svolto ieri presso Unipol il workshop “Rethinking Careers: innovare i processi Hr per affrontare l’allungamento dell’età lavorativa”, organizzato da Fondazione Sodalitas, Impronta Etica e Csr Europe. Questo incontro ha dato ufficialmente avvio al Roadshow europeo che nei prossimi 12 mesi raggiungerà anche Paesi quali la Repubblica Ceca, la Germania e la Spagna allo scopo di mobilitare le imprese più avanzate del Continente verso un orizzonte di lifelong employability. Il percorso “Rethinking Careers: How to deal with longer working lives in Hr processes”, che rientra nella più ampia Campagna Skills for Jobs, è promosso da Csr Europe insieme con Impronta Etica, Fondazione Sodalitas, Business & Society Belgium, Enel e Gdf Suez e in partnership with Age Platform Europe. Il contesto italiano In Italia la popolazione sta invecchiando rapidamente. L’allungamento della vita e la persistente bassa natalità faranno sì che nel 2050 il 38,7% degli uomini ed il 43,9% delle donne avranno più di 60 anni, con un incremento di circa 17 punti percentuali rispetto al 2000. Questo andamento demografico, sommato agli effetti prodotti dalla recente riforma delle pensioni che ha innalzato l’età pensionabile collegandola alla speranza di vita, farà aumentare in modo significativo i lavoratori nelle fasce di età oltre i 55 anni, già aumentati di oltre 11 punti percentuali negli ultimi 10 anni. Una proposta concreta: il “Lifelong Employability Assessment” (Lea) di Csr Europe Oggi le imprese non approcciano alla gestione delle età in modo strategico, ma nella maggioranza dei casi si limitano ad implementare iniziative sporadiche. A fine 2013 Csr Europe - insieme ai suoi partner - ha condotto il primo “Lifelong Employability Assessment”, coinvolgendo 11 aziende, per valutare la capacità delle imprese di integrare nei processi di gestione delle risorse umane una prospettiva che includa l’allungamento della vita lavorativa in termini di pianificazione strategica delle risorse umane, competenze e sviluppo delle carriere, condizioni lavorative, flessibilità e mobilità. Questo tool è un importante strumento di valutazione per le imprese, un utile assessment sulla base del quale costruire il proprio approccio alla gestione delle età in azienda in modo strategico, strutturato e coerente. In Italia il "Lifelong Employability Assessment" (Lea) di Csr Europe è stato testato da Enel, Gruppo Hera e Società Reale Mutua di Assicurazioni, che hanno rilevato attraverso questo processo l’importanza delle dimensioni dell’ascolto e del dialogo intergenerazionale, della valorizzazione delle skills e del superamento degli stereotipi.  
   
   
NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE PIEMONTESI: NEL III TRIMESTRE 2014 RISULTA STABILE IL BILANCIO ANAGRAFICO DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE REGIONALE  
 
Torino, 29 ottobre 2014 - Nel terzo trimestre 2014 il sistema imprenditoriale piemontese si caratterizza per una sostanziale stazionarietà: nel periodo luglio-settembre 2014, infatti, sono nate 4.915 aziende in Piemonte (dato inferiore rispetto a quello registrato nello stesso trimestre del 2013), a fronte di 4.441 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio). Il saldo è positivo per 474 unità (nel Iii trimestre 2013 il saldo era negativo), dato che porta a 448.972 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2014 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,11%, lievemente superiore rispetto a quello rilevato nello stesso periodo del 2013, ma inferiore alla media nazionale (+0,27%). “In base ai dati raccolti nel Registro imprese delle Camere di commercio, il numero delle imprese piemontesi nel Iii trimestre 2014 è stabile: diminuisce il numero delle aziende cessate e timidamente ne nascono di nuove. Continuano a resistere le imprese più strutturate, che puntano su innovazione e internazionalizzazione, capaci di fare rete. Oggi più che mai, le imprese hanno bisogno del nostro aiuto, di servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, di incentivi fiscali per le start up e l’imprenditoria femminile e giovanile, di un accesso al credito semplificato, di politiche volte all’attrazione di investimenti e alla promozione dei nostri prodotti di eccellenza. Politiche, queste, che le Camere di commercio attuano da sempre, per creare un terreno fertile all’insediamento di imprese nel nostro territorio e per aiutare quelle già insediate a irrobustirsi e a crescere” ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte. A livello provinciale, Alessandria e Novara concretizzano una lieve espansione, registrando crescite del +0,34% e del +0,30%; Cuneo rileva un tasso del +0,18% e Asti uno del +0,11%. Risultano, invece, inferiori al dato medio regionale i tassi di crescita delle altre province: si va dal +0,05% di Vercelli al -0,04% del Verbano Cusio Ossola, passando per il +0,04% di Torino. La provincia di Biella si contraddistingue per la performance peggiore, registrando un tasso del -0,16%. Dall’analisi per classe di natura giuridica, si osserva come le altre forme (+0,64%) e le società di capitale (+0,62%) continuino a manifestare il maggior dinamismo, mentre la base imprenditoriale delle imprese individuali risulta stabile (+0,03%). Lievemente negativa, invece, la dinamica delle società di persone, che rilevano un tasso tendenziale del -0,10%. Valutando i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come il turismo abbia manifestato la performance migliore (+0,92%), seguito dal comparto degli altri servizi (+0,32%). Risultano, invece, sostanzialmente stabili gli stock del commercio (+0,16%) e dell’industria in senso stretto (+0,04%), mentre l’agricoltura e le costruzioni hanno registrato un tasso di crescita negativo (-0,15% ciascuno).  
   
   
VOUCHER PER PICCOLE IMPRESE DELLA TOSCANA CHE INVESTONO IN INNOVAZIONE  
 
 Firenze, 29 ottobre 2014 – Piccole ma innovative. Via libera all´intervento per agevolare la realizzazione di progetti di investimento in microinnovazione da parte di piccole e piccolissime imprese. Lo ha approvato ieri la giunta, su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, con l´obiettivo di favorire l´acquisizione di servizi qualificati da parte di imprese che non hanno la forza di investire su progetti medio-grandi o che vogliono aumentare la propria capacità di essere competitive. "Si tratta di un intervento – spiega l´assessore Simoncini – che vuole essere complementare rispetto ai nuovi bandi per ricerca e sviluppo. In particolare punta proprio ad andare a coprire quella fascia di progetti e di aziende che non sono in grado di rientrare in altre tipologie di intervento. Il costo dell´intervento finanziato grazie ai voucher è infatti compreso fra i 10 e i 50 mila euro. Grazie a questo strumento, reso possibile grazie all´anticipazione da parte della Regione di risorse sul nuovo Por Fesr 2014-2020, rafforziamo ulteriormente il pacchetto di iniziative a favore dell´innovazione del sistema produttivo, incrementando le opportunità a disposizione del sistema delle micro e piccole imprese". La novità è introdotta grazie all´aggiornamento del catalogo dei servizi qualificati e alle direttive di attuazione per il bando "Aiuti alle micro, piccole e medie imprese per l´acquisizione di servizi innovativi", che sarà emanato nei prossimi giorni e la cui gestione sarà a carico di Sviluppo Toscana spa. Le risorse stanziate sono nel complesso 600 mila euro, che potranno successivamente essere implementate grazie ad economie e con l´arrivo effettivo delle risorse del precedente programma.  
   
   
COMUNE DI MILANO E ASSOCIAZIONE PIÙ PROMUOVONO L’ETICA NELLE IMPRESE E TRA I PROFESSIONISTI  
 
Milano, 29 ottobre 2014 – Le imprese usano la combinazione di competenze come motore di sviluppo? L’opinione pubblica è sensibile al tema dell’etica? I professionisti creano e rispettano l’etica? A queste e altre domande risponderà “Etica Professionale nelle imprese” il progetto per promuovere un’indagine esplorativa nelle imprese sull’importanza dall’etica per costruire un contesto equo e sostenibile. Il progetto è realizzato da Piu’ - Professioni Intellettuali Unite in collaborazione con il Comune di Milano. A presentare i contenuti del progetto, questa mattina a Palazzo Marino, gli assessori Franco D’alfonso (Commercio e Attività produttive) e Cristina Tajani (Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico) con Claudio Antonelli Presidente Piu´. ”Una ricerca e un convegno che si pongono in sintonia con il pensiero dell’Amministrazione - spiegano gli assessori Franco D’alfonso e Cristina Tajani -. L´etica è un fondamento dell´impresa, anche perché contribuisce a produrre migliori utili rafforzando il concetto senza il quale non esiste libero mercato. Libero mercato che non vuol dire assenza di regole e controlli, ma confronto dal quale emerge il migliore. L´etica diventa così un moltiplicatore economico, oltre che essere precetto morale. Qualora poi diventi conquista anche per la comunità economica e la società civile ne trarranno vantaggio reciproco”. “Da parte nostra c’è grande soddisfazione – dichiara Claudio Antonelli, Presidente Piu’ - per l’appoggio pieno del Comune di Milano a questa iniziativa. E’ un’espressione d’impegno politico a rigenerare lo spirito etico in questa città laboriosa e produttiva; uno spirito nascosto sotto le ceneri da troppi anni”. Il progetto “Etica Professionale nelle imprese”, analizzando il contesto economico e sociale in cui operano imprese e professionisti, vuole individuare casi emblematici di attenzione all’etica professionale oltre a diffondere negli stakeholder la consapevolezza e l’opportunità di comportamenti etici utili allo sviluppo d’impresa. Un´indagine che si propone di agire sulle imprese per influenzare l’atteggiamento del mondo professionale verso comportamenti sempre più etici. Il progetto si concluderà a giugno 2015, con un convegno pubblico in cui verranno illustrati i risultati e le best practice raccolte. Tutte le informazioni sul progetto saranno disponibili sul sito www.Professionipiù.it    
   
   
FVG, RICERCA: CONSIDERARE ESIGENZE TERRITORIO CAMBIATO DA CRISI  
 
Udine, 29 ottobre 2014 - "E´ fondamentale evitare la sovrapposizione degli strumenti e dei progetti di ricerca, rafforzare la rete degli enti d´eccellenza, intensificare i rapporti a livello internazionale e promuovere la collaborazione tra i parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia Giulia in considerazione delle esigenze provenienti dal territorio, che la crisi ha profondamente cambiato". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Ricerca, Loredana Panariti, a Udine al convegno "Verso una strategia regionale della ricerca", nell´ambito del quale sono stati presentati i risultati del "Libro bianco della ricerca e dell´innovazione regionale". L´incontro, al quale hanno partecipato numerosi ricercatori, ha offerto diversi spunti di riflessione a chi si occupa della definizione degli interventi nel settore della ricerca e dell´innovazione. La strategia che il Friuli Venezia Giulia, dopo il confronto attraverso l´istituzione degli specifici tavoli, in tale ambito si darà, "dovrà comunque basarsi su un cambio di mentalità - ha ricordato l´assessore Panariti - finalizzato a migliorare la situazione". Allo scopo della valorizzazione e di un maggior coordinamento tra i parchi tecnologici e gli enti di ricerca del Fvg, è già stato stipulato un accordo con i competenti ministeri, ha ricordato l´esponente dell´esecutivo regionale. I relatori hanno evidenziato un´eccessiva diversificazione (per finalità e tipologia) degli enti di ricerca in regione che sarebbero quindi caratterizzati da una non sufficiente specializzazione e poca clientela straniera. Diffusa sarebbe la presenza dei progetti di ricerca di piccole dimensioni e l´assenza dei giovani ricercatori (fino ai 30 anni) negli enti di tipo pubblico. Nella nostra regione sono attivi oltre 8 mila ricercatori, dei quali meno della metà ha un contratto a tempo indeterminato; richiesta sarebbe anche una maggiore parità di genere. La filiera Fvg della ricerca, è stato sottolineato, ha bisogno di una "governance" unitaria, che le permetta di rafforzarsi, sviluppare progetti trasversali e quindi competere su mercati mondiali. Molto sentita è tra gli addetti ai lavori anche la questione della stabilizzazione del personale di ricerca precario, così come la formazione continua e un programma di rientro per i ricercatori all´estero, sui quali poter investire. I risultati del lavoro di ricerca sono stati presentati da Francesca Visintin (Università di Udine), Domenico De Stefano (Università di Venezia e Trieste), Marco Cantalupi, Adriano Coslovich (entrambi Osservatorio mercato del Lavoro), Ruggero Cortellino (Direzione centrale Ricerca) e Domenico Tranquilli (dell´ex Agenzia regionale del Lavoro).  
   
   
EX TRIBUTI ITALIA, LIGURIA: GOVERNO INTERVENGA SUBITO SULLA SERTI DI CHIAVARI CON RUOLO DI VIGILANZA PER GARANTIRE LAVORATORI  
 
Genova, 29 ottobre 2014 - "Il Ministero dello sviluppo economico deve intervenire subito convocando un tavolo nazionale per dare una copertura di reddito ai lavoratori della ex Tributi Italia e valutare eventualmente l´ipotesi di revocare l´affidamento alla Serti subentrata lo scorso gennaio.". Lo chiede al Ministro Guidi l´assessore al lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco dopo aver ricevuto martedì 28 ottobre pomeriggio una delegazione di lavoratori e sindacalisti sulla vertenza riguardanti i lavoratori della sede centrale di Chiavari dell´azienda di riscossione dei tributi che dopo essere passata alla Serti non sembrano aver migliorato la loro situazione. "Dopo essere subentrata alla Tributi Italia, la Serti aveva dato assicurazioni rispetto all´assunzione di tutti i lavoratori di Chiavari – spiega l´assessore Vesco – con la promessa di un rilancio dell´azienda, per porre fine al lungo periodo di ammortizzatori sociali. Ma a distanza di 10 mesi dalla cessione da parte del commissario straordinario Luca Voglino, la situazione non è migliorata, si registrano continui ritardi nei pagamenti, contributi previdenziali non versati, sospensioni immotivate e soprattutto nessuna acquisizione di nuove gestioni a seguito di partecipazioni a gare di appalto". L´assessore della Liguria si appella dunque al Governo "affinché intervenga riappropriandosi di un ruolo di vigilanza e valutando anche un´ipotesi estrema di revocare l´affidamento alla Serti per individuare nuovi imprenditori piu´ solidi e competenti".  
   
   
START CUP PIEMONTE VALLE D´AOSTA 2014  
 
Torino, 29 ottobre 2014 - Si è svolta a Torino la cerimonia di premiazione dell’edizione 2014 del concorso Start Cup Piemonte Valle d’Aosta, iniziativa alla quale la Regione aderisce dal 2011, assegnando il premio Start Cup Valle d’Aosta. Il riconoscimento, al quale corrisponde un assegno di 7mila 500 euro, è stato assegnato quest’anno al progetto Rubriking, realizzato da un gruppo di lavoro di 9 persone, con a capo i Project manager Riccardo De Toma e Michele Roncaglione. Rubriking è un’innovativa rubrica di contatti generata in modo automatico attraverso un sistema di relazioni sicuro e garantito. La rubrica statica di vecchia generazione lascia il posto alla versione più evoluta e dinamica, uno strumento multifunzionale che assolve alle esigenze tipiche delle aziende, dei professionisti e dei privati, in termini di mantenimento e gestione dei propri contatti. La rubrica diventa un contenitore accessibile ovunque e da qualsiasi dispositivo. Il team di Rubriking, composto da 2 founder e 7 collaboratori, raggruppa professionisti di vari settori: tecnico analista e funzionale, tecnico sviluppatore, tecnico Db, commerciale finanziario, grafico, esperto User Experience ed esperto risorse umane. Il gruppo ha intrapreso inoltre una collaborazione con gli studenti del Politecnico di Verrès. Come evidenzia l’Assessore Pierluigi Marquis «credo che questo concorso sia un valido strumento per incoraggiare e sostenere concretamente le imprese innovative. Non solo attraverso un contributo in denaro, ma anche offrendo ai vincitori l’opportunità di insediarsi in una delle due Pépinière d’Entreprises». Il Concorso, ogni anno, mette in gara i migliori progetti innovativi di impresa di Piemonte e Valle d’Aosta. L’iniziativa è promossa dal Politecnico e dall’Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, con il sostegno economico delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. In Valle d’Aosta, l’iniziativa è sostenuta dall’Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro ed è realizzata nell’ambito del progetto di animazione territoriale, di carattere economico, finanziato dal Programma operativo Fesr Competitività Regionale 2007/2013. L’attuazione del progetto è affidata a Vallée d’Aoste Structure, in qualità di ente gestore delle Pépinière d’Entreprises.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA: 800MILA EURO PER FAVORIRE PARTECIPAZIONE PMI A EXPO  
 
 Cagliari, 29 Ottobre 2014 - La Giunta presieduta da Francesco Pigliaru nella seduta di ieri ha stanziato 800mila euro per favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese sarde all´Expo 2015. "Le risorse saranno concesse alle aziende in forma associata", dice l´assessore dell´Industria, Maria Grazia Piras. Il contributo, in base alle direttive di attuazione approvate, sarà fino al 75 per cento dei costi ammissibili. Le piccole e medie imprese che intendono beneficiare del contributo in regime "de minimis" dovranno fornire informazioni su eventuali altri aiuti "de minimis" ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e nell´esercizio finanziario in corso, in modo da garantire il rispetto del Regolamento Ue in materia. Le agevolazioni concesse - si legge nelle direttive - non potranno essere cumulate con altri aiuti di Stato. Il provvedimento approvato oggi dall´esecutivo prevede di rimodulare le previsioni di spesa del Por Fesr Sardegna 2007-2013 riguardo alla linea di attività "Azioni di sistema e supporto all´internazionalizzazione delle imprese" con la finalità di autorizzare questa prima dotazione di 800mila euro per incentivare la partecipazione all´evento milanese. Dopo l´approvazione definitiva della delibera in Commissione consiliare competente, seguirà l´avviso pubblico con tutti i criteri per accedere al contributo.  
   
   
PROGETTO ACROSSEE: LE RETI DI CORRIDOIO E L’ECONOMIA NELL’AREA SEE PROSPETTIVE NELLA STRATEGIA ADRIATICO-IONICA  
 
Venezia, 29 ottobre 2014 – Il progetto europeo Acrossee, per la pianificazione e l’ottimizzazione dell’accessibilità transfrontaliera nel Sud Est Europa, ha fatto tappa a Portogruaro (Venezia). Martedì 28 ottobre presso il Polo Innovazione Strategica si è tenuto l’evento nazionale Acrossee – Le reti di corridoio e l’economia nell’area See (Spazio Economico Europeo): prospettive nella strategia Adriatico-ionica. Sito del progetto www.Acrossee.net L’incontro, organizzato dal Dipartimento per la Riforma dei Trasporti Sezione Logistica della Regione del Veneto (partner del Progetto), verteva sullo stato d’avanzamento del progetto a un anno dal protocollo d’intesa sulla logistica interregionale e sulle azioni sviluppate dalla Regione del Veneto. Sono seguite un’analisi sulle dinamiche del trasporto merci in Veneto e la strategia Adriatico-ionica per lo sviluppo ed il supporto alle politiche dei trasporti. Due focus saranno dedicati all’entrata ed uscita dall’Italia dei prodotti agricoli ed alle opportunità offerte dalla green logistic. Dopo la pausa con visita al Magazzino logistico Eastgate Park, la tavola rotonda “Possibili strategie di sviluppo nell’area Adriatico-ionica”. «Il progetto Acrossee si concluderà a fine anno e questi ultimi mesi sono dedicati alla finalizzazione degli output progettuali. In particolare i contributi alle istituzioni nazionali e comunitarie sulle prospettive di lungo termine per migliorare l’accessibilità dei Balcani occidentali in previsione della nuova programmazione europea 2014-2020» spiega Alberto Cozzi, referente Cei (Central European Initiative), Lead partner del progetto. «All’area balcanica, infatti, questa ha dedicato un programma di cooperazione transnazionale specifico, l’Adriatico-ionico, che dalle prime informazioni sembra dedicare particolare attenzione alla tematica degli attraversamenti transfrontalieri, uno dei temi chiave del progetto». Progetto Acrossee – Il progetto Acrossee, di cui è partner italiano l’Eurosportello del Veneto di Unioncamere Veneto, è un progetto co-finanziato dal programma di cooperazione transnazionale South East Europe con un budget totale di quasi 2,9 milioni di euro, che mira al miglioramento dell’accessibilità transfrontaliera nell´area del Sud Est Europa attraverso il coordinamento tra le amministrazioni nazionali e gli attori principali, alla luce della normativa comunitaria. Il progetto risponde ad un obiettivo generale, dal triplice valore : · contribuire al dibattito sull’estensione delle Ten-t ai Balcani Occidentali rafforzando le attuali iniziative che favoriscono l´intermodalità e la co-modalità dei corridoi europei transnazionali · contribuire all’adozione di un modello comune di trasporto per tutta l´area del Sud Est Europa, integrato con il resto dell´Europa · migliorare l´accessibilità transfrontaliera dei flussi di merci. Acrossee trae origine e nasce dalla lunga esperienza maturata nel corso di un precedente progetto europeo – Seetac (South East Europe Transport Axis Cooperation), che mirava a risolvere sia problematiche di ordine amministrativo, quali la mancanza di una cooperazione istituzionale strutturata ai passaggi di frontiera, sia problematiche di ordine operativo, come l’assenza di standard condivisi in materia di protezione, sicurezza e standard ambientali nelle diversi modalità di trasporto. Sotto la guida della Central European Initiative i partner del progetto (Ministeri dei trasporti, Camere di Commercio, Università, Associazioni di Trasporti e Industria, Regioni ed istituti dedicati agli studi di trasporti) si dedicheranno inoltre ad interventi di breve periodo con lo scopo di facilitare gli scambi e circolazione ai border crossings.  
   
   
GLI STABILIMENTI BALNEARI SONO IMPRESE TURISTICHE LIGURIA A MINISTRO FRANCESCHINI: PRESIDENZA ITALIANA INTERVENGA SU DIRETTIVA UE BOLKESTEIN  
 
Roma, 29 ottobre 2014 - Ci sarà anche la Direttiva Ue Bolkestein fra i punti di confronto delle regioni, con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini, , mercoledì 29 ottobre 2014, al Museo Madre di Napoli. Sull´avvio di una nuova trattativa per trovare rapidamente una soluzione per un provvedimento che nel 2020 imporrà l´asta per le concessioni balneari, sarà sicuramente schierata la Liguria, fra le più "colpite" dalla Bolkestein. Lo ha anticipato martedì 28 ottobre in mattinata , a margine del Consiglio Regionale, l´assessore al Turismo Angelo Berlangieri. "Il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell´unione Europea a Bruxelles dovrà dare al comparto balneare le certezze indispensabili a far ripartire gli investimenti e l´occupazione attraverso un provvedimento ad hoc. I cinque anni che fanno slittare la scadenza delle concessioni dal 2015 al 2020 sono meglio di niente, "ma non servono a nulla, non risolve il problema. Ci vuole una soluzione definitiva che garantisca gli investimenti privati e quelli pubblici e l´occupazione nel settore balneare nell´indotto", afferma l´assessore ligure al turismo. In pratica, la Liguria chiede al governo un percorso che consideri in maniera diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari "in quanto imprese particolari nel contesto delle aziende turistiche europee". E fatti concreti e adempimenti normativi che diano agli operatori le assicurazioni necessarie e indispensabili per programmare la loro attività futura. Altro punto che la Liguria chiederà di affrontare nel corso dell´incontro con in ministro Franceschini, gli aspetti dell´organizzazione turistica fra il centro e le regioni.  
   
   
AL VIA TOUR PRESENTAZIONE MICROCREDITO IN TUTTA LA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 29 ottobre 2014 - È già attivo il Tour Microcredito di Regione Puglia, l’itinerario di incontri e workshop di presentazione dell’Avviso Microcredito d’Impresa, lo strumento offerto dalla Regione Puglia che concede un prestito a tasso zero, in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie, alle microimprese pugliesi che non riescono ad ottenere un finanziamento dalle banche. “La settimana scorsa siamo stati a Casarano, domani saremo a Galatina e dopodomani a Canosa di Puglia, per poi proseguire per tutte le province pugliesi – ha detto l’assessore al Lavoro Leo Caroli – Vogliamo incontrare direttamente i microimprenditori e i professionisti pugliesi potenzialmente interessati alla misura, illustrando, attraverso questi workshop, le caratteristiche del bando, le attività finanziabili e il funzionamento del finanziamento. A fine settembre abbiamo presentato il nuovo bando, che permette anche ai professionisti e ai consulenti, di presentare istanza di finanziamento: dal 25 settembre ad oggi abbiamo già ricevuto centinaia di domande e altrettante sono “in compilazione”. Il tour informativo – ha concluso Caroli – contribuirà in modo determinante a far conoscere questa importantissima misura anticrisi a quella platea di piccolissime imprese, di ditte individuali, di artigiani, di professionisti e a tutti quei soggetti cui l’Avviso Microcredito è rivolto, che rappresentano il tessuto produttivo più diffuso e articolato del nostro sistema economico e che sono esclusi da qualunque misura di sostegno e ammortizzazione sociale”. Durante gli undici appuntamenti del Tour Microcredito, gli esperti di Puglia Sviluppo, società in house di Regione Puglia, informeranno i presenti delle caratteristiche del bando e delle modalità di presentazione della domanda. Al primo appuntamento, tenutosi la scorsa settimana a Casarano, seguiranno gli incontri di domani a Galatina e di dopodomani a Canosa. Il 5 novembre toccherà a San Severo, il 6 a Manfredonia. Il 12 e il 13 novembre sarà la volta rispettivamente di Bitonto e di Acquaviva delle Fonti, il 19 e il 20 di Fasano e Mesagne, per poi concludersi a Martina Franca il 26 e a Manduria il 27 novembre. Il Microcredito d’Impresa è un prestito a tasso zero, concesso in circa 60 giorni e senza bisogno di garanzie finanziarie, che la Regione Puglia concede alle microimprese pugliesi già esistenti, che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario, per realizzare nuovi investimenti. La misura è già attiva e non ci sono termini di scadenza per la presentazione delle domande. L’impresa che ottiene un finanziamento accede ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento Ue (nel 2014 il tasso è stato 0,37%). Attraverso il nuovo bando Microcredito, pubblicato sul Burp numero 134 del 25/09/14, possono partecipare e presentare domanda di finanziamento anche i singoli professionisti e consulenti come, ad esempio, medici, ingegneri, architetti, avvocati, giornalisti ecc. Il fondo Microcredito finanzia tutte le microimprese pugliesi che abbiano emesso la prima fattura almeno 6 mesi prima della domanda preliminare, che abbiano meno di 10 addetti e che non operino nei settori della pesca, dell’agricoltura, della zootecnia, delle attività finanziarie, assicurative ed immobiliari, del noleggio e del leasing, delle lotterie e scommesse, delle organizzazioni associative e del commercio. Tutte le altre microimprese operanti in altri settori possono, invece, richiedere il prestito. Richiedere il finanziamento è semplicissimo: è sufficiente collegarsi al sito www.Sistema.puglia.it/microcredito  e compilare on line la domanda preliminare. Se la domanda viene considerata idonea, Pugliasviluppo contatta il richiedente per un colloquio. Segue l’istruttoria: se la domanda è finanziabile, il prestito viene concesso in circa 60 giorni. L’intervento è cofinanziato con risorse derivanti dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 (Asse Ii “Occupabilità”) ed è parte del Piano Straordinario per il Lavoro. Ulteriori informazioni disponibili sul sito http://www.Microcredito.regione.puglia.it/  e www.Sistema.puglia.it/microcredito    
   
   
ADI DESIGN INDEX: 31 AZIENDE SONO DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 29 ottobre 2014 - "Il vostro è un settore che continua a definire l´eccellenza italiana nel mondo. Ripetiamo spesso che l´Italia è il Paese delle eccellenze, ma forse non ci crediamo abbastanza". Così ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, nel corso del suo intervento all´Adi Design Index, la selezione del migliore design italiano, che costituisce la preselezione per il Premio Compasso d´Oro 2015-2016, che si è svolta nei locali dell´ Ansaldo, a Milano. Adi Unica Al Mondo - "Per questo - ha spiegato l´assessore - Regione Lombardia ha deciso di supportare una realtà organizzata come Adi (Associazione per il disegno industriale)che rappresenta un´unicità al mondo, capace di creare le collaborazioni e le opportunità per la nostra industria creativa". 31 Aziende Lombarde In Nomination - Sono 31 le aziende lombarde che con 40 creazioni partecipano ad Adi Design Index, considerato la ´nomination´ per il prossimo ´Compasso d´Oro´, tutte esposte nello spazio Ansaldo. "Sono convinto che il design sia un settore strategico per la Lombardia - ha aggiunto Parolini -, per questo abbiamo deciso di consegnare un attestato di riconoscimento di eccellenza a tutte le 31 aziende lombarde selezionate per questo primo traguardo, che precede il Compasso d´Oro. Si premiano prodotti industrializzati già in commercio, che spesso stupiscono per la perfetta integrazione tra creatività e produzione industriale". Design È - "Si è conclusa qualche giorno fa - ha sottolineato l´esponente della Giunta Maroni - la selezione per i 40 giovani designer che hanno partecipato al progetto ´Design Competition´, realizzato da Regione Lombardia con Adi e Federlegnoarredo, che, grazie alla collaborazione con altrettante aziende, gli consentirà di veder realizzato il prototipo dei loro progetti ed esporlo al Salone del Mobile 2015 e in alcuni eventi del ´fuori Expo´. Regione ha stanziato 660.000 mila euro per questo progetto, una cifra importante che però siamo convinti darà risultanti importanti". Al termine del suo intervento l´assessore Parolini ha consegnato i riconoscimenti di eccellenza alle 31 aziende lombarde selezionate per l´Adi Design Index e visitato la mostra delle loro creazioni.  
   
   
COMMERCIO: "CCN"; PRESENTATA BOZZA BANDO REGIONALE; ASSESSORE UMBRIA: "COSÌ SI SOSTIENE INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ"  
 
Perugia, 29 ottobre 2014 - "Rendere l´offerta delle imprese commerciali e artigianali insediate nei centri storici di Perugia e Terni più attrattiva e competitiva, attraverso progetti aziendali supportati da investimenti innovativi": è questa per l´assessore regionale al commercio, Fabio Paparelli, la principale finalità del bando della Regione Umbria per la concessione di contributi per la valorizzazione delle reti di impresa costituite in Centri commerciali naturali (Ccn), dotati di una autonoma struttura organizzativa. La bozza del bando è stata oggetto di due incontri partecipativi, a Perugia e a Terni, a cui hanno partecipato le associazioni di categoria. "Il bando – ha spiegato Paparelli - favorisce sia i progetti comuni proposti dal Ccn, sia i progetti singoli delle imprese aderenti che siano complementari ai progetti comuni e coerenti con quello generale di costituzione del Ccn. I finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Umbria, complessivamente 2 milioni di euro per le imprese del commercio di Perugia e Terni e 200 mila euro per quelle artigiane, equamente ripartiti, prevedono un contributo pubblico a fondo perduto in conto capitale (regime "de minimis") nel limite massimo del 60% dell´investimento ammesso per i progetti comuni e del 50% dell´investimento ammesso per i progetti singoli. Ai fini dell´ammissibilità, e a pena di esclusione – ha spiegato l´assessore, il progetto generale di ciascun Ccn deve prevedere almeno i 5 progetti comuni riguardanti i sistemi per l´accesso Wi-fi gratuito a Internet, il portale web per il commercio elettronico e/o per la promozione, la fidelity card, marchi, brand, loghi, elementi caratteristici e distintivi, portali di ingresso. Le richieste di contributo dovranno essere presentate da almeno 30 piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda, esercitano attività commerciale o artigianale nelle aree dei centri storici di Perugia e Terni. Imprese singole o associate, comunque aderenti al medesimo Centro commerciale naturale innovativo e stabile, costituito o costituendo. Il bando - ha concluso Paparelli – rappresenta una scommessa per la Regione Umbria, un nuovo strumento a disposizione delle imprese per sostenere l´economia attraverso l´innovazione, uno dei fattori ormai ineludibili per stare sui mercati e per essere competiviti. Le risorse regionali andranno a sostenere lo start up di iniziative e progetti che poi dovranno camminare con le proprie gambe". "Condivisione" sull´impostazione e le finalità del bando sui Ccn è stata espressa dalle associazioni di categoria presenti agli incontri ed in particolare da Confcommercio dell´Umbria che "ha apprezzato lo sforzo della Regione e la disponibilità ad ascoltare le imprese nella fase di definizione del provvedimento". Nel corso degli incontri - afferma Confcommercio Umbria – le imprese hanno evidenziato la necessità di migliorare la bozza del bando, soprattutto da un punto di vista burocratico così da facilitarne la partecipazione. Una indicazione colta dall´assessore che si è impegnato a verificare con i propri uffici la possibilità di superare alcuni tecnicismi. Confcommercio Umbria ha poi annunciato che sta lavorando, assieme alle altre associazioni del commercio e dell´artigianato, per raccogliere idee e proposte degli imprenditori che favoriscano la presentazione di progetti su cui concentrare le risorse - come peraltro auspicato dalla Regione, al fine di ottenere risultati più incisivi e duraturi per l´economia e la socialità di queste aree strategiche. "Ci sarà molto da lavorare, ha concluso Confcommercio Umbria. Gli sforzi della Regione e delle imprese che vorranno investire in questi progetti devono essere ora sostenute dal sistema creditizio locale. Anche le banche sono chiamate a fare la loro parte". La Scheda: Entrando nel merito dei progetti ammissibili a finanziamento i progetti comuni, riferiti anche a porzioni dell´intera area del Ccn, possono riguardare esclusivamente i seguenti interventi: acquisto e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di sistemi per l´accesso Wi-fi gratuito a Internet all´interno degli spazi commerciali; acquisto e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di impianto di filodiffusione volto alla trasmissione di contenuti audio pubblicitari all´interno degli spazi commerciali e nelle aree pubbliche ricomprese all´interno del Ccn – verificare adempimenti per Tosap e Siae; acquisto e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di strumentazioni tecnologiche per il controllo e la sicurezza degli spazi commerciali e delle aree da essi interessate; realizzazione o implementazione di un portale web per il commercio elettronico e/o per la promozione del Ccn e delle imprese aderenti; acquisto di strumenti e/o soluzioni di Pos Mobile per pagamenti elettronici attraverso smartphone o carte contactless; realizzazione di fidelity card e carte convenzionate o altri sistemi innovativi di fidelizzazione per i consumatori delle imprese del Ccn e per gli ospiti delle strutture turistico-ricettive della città per acquisti presso tutte le imprese aderenti al Ccn; realizzazione e/o sviluppo di marchi, brand, loghi (in formato vettoriale) per la riconoscibilità del Ccn da riprodurre negli spazi commerciali, vetrine, shoppers e materiale informativo e promozionale. Realizzazione di interventi per dotare di elementi caratteristici e distintivi di appartenenza al Ccn l´aspetto esteriore degli esercizi per la loro migliore identificazione e appartenenza al Ccn stesso. Per questi ultimi interventi, tenuto conto delle oggettive peculiarità delle aree interessate, è ammissibile la realizzazione parziale dei progetti, sia in termini di area che di numero di imprese aderenti al Ccn; acquisto e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di soluzioni tecnologiche per la realizzazione di vetrine interattive per indicare quali prodotti sono in store e dove si trovano; attivazione di Qr code/realtà aumentata sui prodotti per dare informazioni sulla provenienza e qualità degli stessi o sul gradimento degli altri acquirenti; realizzazione di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche volte a favorire l´accessibilità e la fruibilità almeno di parte delle superfici di vendita; red/mc E ancora, la realizzazione e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di apposita segnaletica e di "portali di ingresso" per una chiara individuazione dell´area del Ccn; acquisto di apparecchiature e strumenti per realizzare sistemi di informazione e comunicazione quali infopoint e similari; investimenti per realizzare e attivare, in collaborazione con le pubbliche amministrazioni, servizi logistici comuni per il trasporto di persone e merci, per la mobilità (noleggio per "car-sharing", "park & ride"); realizzazione da parte del Ccn di eventi e materiale informativo per la promozione, che dovrà essere realizzato con prodotti riciclabili o biodegradabili. Nel caso in cui per le manifestazioni e gli eventi sia necessario l´acquisto di attrezzature fisse o mobili, da installare in spazi esterni, sarà necessario produrre, in sede di rendicontazione, copia del relativo titolo autorizzatorio ovvero lettera di assenso dell´amministrazione competente; predisporre servizi di assistenza post vendita al cliente (es. Consulenza per organizzazione servizio consegna a domicilio e assistenza post vendita); pubblicazione come "dati aperti" di informazioni degli esercizi commerciali e artigianali aderenti al Ccn su orari, prezzi, servizi e accessibilità per lo sviluppo di App e servizi web, in coordinamento con i dati aperti del comune inerenti l´area commerciale del Ccn (Ztl, parcheggi, servizi di trasporto pubblico, orari servizi comunali ecc.); realizzazione software per fatturazione elettronica. Per quanto riguarda i progetti singoli, riferiti a ciascuna impresa aderente al Ccn, e comunque complementari e connessi ai progetti comuni presentati dal Ccn, possono riguardare: interventi di manutenzione straordinaria, nella misura massima pari al 10% del contributo concesso a ogni singola impresa riferito all´investimento del progetto singolo. Tali interventi sono subordinati alla presentazione del relativo titolo autorizzatorio; acquisto e installazione (comprensiva delle opere murarie strettamente funzionali all´installazione stessa) di sistemi e di apparati di sicurezza interni ed esterni; acquisti di beni mobili strumentali all´attività (impianti, macchinari ed attrezzature, arredamento, vetrine, insegne), compresi hardware e software per la informatizzazione di attività strettamente connessi e complementari con i progetti comuni; acquisto e installazione di impianti di illuminazione e/o di impianti di climatizzazione ad elevata efficienza energetica; acquisto di "chiusure trasparenti comprensivi di infissi", con valore di trasmittenza inferiore a 1,50 W/mq °K; acquisto e installazione di elettrodomestici di classe pari o superiore ad A+.  
   
   
ROSSI INCONTRA CEVITAL: "A PIOMBINO TUTTE LE CONDIZIONI PER UN RILANCIO"  
 
Firenze 29 ottobre 2014 - "A Piombino ci sono le condizioni politiche, sociali e lavorative per un rilancio complessivo". Queste la parole del presidente Enrico Rossi al termine dell´incontro, assai cordiale, avuto ieri con Issad Rebrab, fondatore e presidente del gruppo algerino Cevital, in seguito alla presentazione della sua offerta vincolante al Commissario straordinario Nardi per la cessione delle attività del Gruppo Lucchini. L´interesse algerino fa seguito ad una prima offerta vincolante del Gruppo indiano Jsw. "La scelta tra le offerte in campo - ha proseguito il presidente Rossi - compete al commissario Nardi. Il carattere particolare della proposta algerina è la sua proiezione mediterranea, che ridarebbe all´Italia, alla sua industria e alla sua portualità, la sua vocazione, anche in considerazione dei futuri sviluppi e mutamenti di scenario in Africa del Nord e nel resto del continente europeo mediterraneo". L´ospite ha illustrato al presidente la realtà Cevital, presente in settori con 15.000 dipendenti ed un fatturato annuo di 2,5 miliardi di euro: dal 2012 ha rilevato impianti produttivi in Francia e Spagna nel settore dell´edilizia ed elettrodomestici secondo una strategia di co-localizzazioni complementari sulle due sponde del bacino mediterraneo, ovvero competenze e produzioni specialistiche da una parte, produzione su larga scala ed accesso a mercati in crescita dall´altra. Rebrab ha poi spiegato al presidente Rossi i tre punti della proposta di Cevital per il rilancio del sito di Piombino con più di 400 milioni di investimenti, di cui 120 nel 2015. Per la siderurgia prevede l´apertura di due forni elettrici e di un nuovo laminatoio (in aggiunta ai due esistenti) per una capacità a regime di 2 milioni di tonnellate annue rispetto ad un fabbisogno, solo in Algeria, di 3,5 milioni, con l´obiettivo di reimpiegare in 2 anni la maggior parte della manodopera esistente. Per la logistica la creazione di un polo di import-export per le attività dell´intero Gruppo Cevital (serramenti, vetro piano, elettrodomestici, siderurgia, agroalimentare, ecc.), mentre per l´agroalimentare, previa bonifica dei terreni, la produzione di etanolo / biodiesel, di mangimi ed olio vegetale, nonché di zucchero con un impatto occupazionale significativo. Rossi ha risposto affermando che la competitività di Piombino è sostenuta dai due accordi di programma firmati tra Governo e Regione, Comune ed Autorità portuale, rispettivamente nel 2013 con 130 milioni dalla Regione per gli adeguamenti del porto con l´escavo a 20 metri e la realizzazione di nuove banchine, e nel 2014 per la riqualificazione del polo siderurgico di Piombino con ulteriori 70 milioni dalla Regione per bonifiche ed incentivi agli investimenti, a cui si aggiungono 70 milioni di risorse nazionali. Una considerazione a cui monsieur Rebrab ha risposto ribadendo "la volontà di voler effettuare un investimento duraturo ed orientato ad una crescita in Toscana". L´incontro, a cui hanno partecipato anche il rappresentante di Cevital in Italia, Farid Tidjani e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Giuliano Fedeli, si è concluso con uno scambio di doni. Rossi ha consegnato all´ospite una copia del suo libro "Viaggio in Toscana" ricevendone in cambio la sua autobiografia con la dedica "vedere in grande, cominciare dalle cose piccole e andare veloci".