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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Novembre 2014
GIUSTIZIA EUROPEA : GREEN NETWORK SPA/AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS  
 
Lussemburgo, 27 novembre 2014 - La direttiva 2001/77 mira a promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili alla produzione di elettricità. Per facilitare la scelta dei consumatori tra elettricità prodotta da fonti energetiche non rinnovabili, richiede la garanzia di origine di tale tipo di elettricità. Le garanzie di origine rilasciate a norma della direttiva sono reciprocamente riconosciute dagli Stati membri. Secondo la legge italiana gli operatori che abbiano prodotto o importato energia elettrica devono immettere nel sistema elettrico nazionale, nell’anno successivo, una quota di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili (l’«elettricità verde»). E’ possibile adempiere a tale obbligo acquistando l’equivalente quota da altri produttori oppure acquistando certificati verdi dal gestore della rete di trasmissione nazionale (Gestore servizi energetici Gse Spa, «Gse»). I soggetti che importano energia elettrica da Stati membri possono richiedere al Gse l’esenzione dall’obbligo di acquistare certificati verdi, corredando tale richiesta con copia della garanzia di origine rilasciata, ai sensi della direttiva 2001/77. In caso di importazione da paesi terzi, l’esenzione è subordinata alla stipula di un accordo tra l’Italia e lo Stato terzo, che prevede che l’elettricità importata prodotta da fonti rinnovabili è garantita come tale . Nel 2005, la Green Network ha importato in Italia 873 855 Mwh di energia elettrica proveniente dalla Svizzera e prodotta in Svizzera da fonti rinnovabili. Nel 2006 il Gse ha respinto l’istanza [4] di esenzione dall’obbligo di acquistare certificati verdi, ha imposto alla Green Network l’acquisto di 378 certificati verdi, per un importo totale di Eur 2 367 792 e le ha inflitto una sanzione amministrativa pari a Eur 2 466 450. Il Consiglio di Stato cui è stata sottoposta la controversia, chiede alla Corte se l’Unione europea disponga di una competenza esterna esclusiva, che osti ad una disposizione nazionale, che prevede l’esenzione dall’obbligo di acquistare certificati verdi alla società che importa energia elettrica da uno Stato terzo, con riserva di previa conclusione, tra lo Stato membro e lo Stato terzo interessato, di un accordo in forza del quale si garantisce che l’energia elettrica così importata è verde. Nella sua sentenza odierna la Corte ricorda che la direttiva obbliga gli Stati membri a far sì che l’origine dell’elettricità verde possa essere garantita come tale secondo criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori stabiliti da ciascuno Stato membro e a prevedere il rilascio di garanzie di origine. Un accordo come quello tra l’Italia e uno Stato terzo è appunto destinato ad assicurare che garanzie di origine emesse dalle autorità di tale Stato terzo saranno riconosciute, nel mercato dello Stato membro, come attestanti che l’energia elettrica importata dallo Stato terzo è energia verde. La Corte constata che un siffatto accordo amplia il campo di applicazione del meccanismo armonizzato di certificazione delle garanzie di origine emesse negli Stati membri, consentendo a garanzie di origine emesse in Stati terzi di beneficiare, nel mercato dell’energia elettrica dello Stato membro, di uno status analogo a quello di cui godono le garanzie di origine rilasciate negli Stati membri. Ne risulta che un accordo di tale tipo può modificare la portata delle norme comuni per il riconoscimento dell’energia verde. La Corte specifica ancora che la direttiva riconosce agli Stati membri un ampio margine discrezionale. Tuttavia, essa intende promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili alla produzione di elettricità nel mercato interno. Essa si fonda sull’idea che fonti energetiche rinnovabili possono creare occupazione locale, avere un impatto positivo sulla coesione sociale, contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti e permettere di conseguire più rapidamente gli obiettivi di Kyoto. Ne consegue che i meccanismi di sostegno nazionali devono in via di principio condurre ad un rafforzamento della produzione nazionale di elettricità verde. La circostanza che uno Stato membro concluda un accordo con uno Stato terzo può interferire con gli obiettivi della direttiva e con l’obbligo degli Stati membri di aumentare la loro produzione di elettricità verde e partecipare in tal modo al raggiungimento dell’obiettivo indicativo globale a livello dell’Unione stessa. La Corte ricorda che per definire se un settore sia già disciplinato da norme dell’Unione è necessario tener conto non solo dello stato attuale del diritto dell’Unione nel settore di cui trattasi, ma anche delle sue prospettive prevedibili di evoluzione. Pertanto, l’Unione europea dispone di una competenza esterna esclusiva che non ammette una disposizione nazionale, che prevede l’esenzione dall’obbligo di acquistare certificati verdi a motivo dell’immissione, nel mercato nazionale del consumo, di energia elettrica importata da uno Stato terzo, mediante la previa conclusione, tra lo Stato membro e lo Stato terzo interessati, di un accordo in forza del quale si garantisce che l’energia elettrica importata è prodotta come «verde».  
   
   
MED-DESIRE AL PRIMO FORUM SULL’ENERGIA SOLARE DI BARCELLONA IL PROGETTO SULLE POLITICHE ENERGETICHE NELLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO COORDINATO DALLA REGIONE PUGLIA SARÀ PRESENTE INSIEME AGLI ALTRI 5 PROGETTI DEL SOLAR CLUSTER DELL’ENPI.  
 
Barcellona, 27 Novembre 2014 - Impatto sociale, formazione, politiche e sfide nel settore solare: questi sono gli elementi chiave che saranno affrontati durante il primo Mediterranean Solar Forum, in programma il prossimo 27 novembre a Barcellona (Spagna). Med-desire e gli altri 5 progetti sul solare del programma Enpi Cbc Med (Foster in Med, Shaams, Med Solar, Didsolit-pb e Sts-med) parteciperanno a questo evento organizzato da Ascame e dalla Camera di Commercio di Barcellona nell’ambito dell’ottava edizione della Settimana Mediterranea dei Leader Economici (Barcellona, 26-28 novembre). Il Mediterranean Solar Forum sarà incentrato sulla Green Economy e analizzerà le sfide e le opportunità rappresentate dal mercato dell’energia solare per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo nel bacino del Mediterraneo. Il forum sarà inaugurato da Philippe de Fontaine Vive, Vicepresidente della European Investment Bank; Teresa Ribeiro, Vicesegretario Generale per l’Energia dell’Unione per il Mediterraneo; Omar Moro, Presidente della Commissione per le Energie Rinnovabili di Ascame e Ahmed El Wakil, Presidente della Commissione Ambiente di Ascame. Juan Pablo Jimenez, coordinatore del progetto per l’Istituto Andaluso di Tecnologia (Iat), rappresenterà Med-desire e ne illustrerà attività e obiettivo principale, ossia supportare la sostenibilità energetica nelle regioni target attraverso la diffusione di metodi e best practice in ambito legale, normativo, economico e organizzativo, utili a rimuovere gli ostacoli attualmente esistenti alla produzione di energia solare. Il tutto attraverso l’implementazione di maggiori e diffuse competenze di tecnici e professionisti locali, meccanismi finanziari su misura e strumenti di incentivazione del mercato, un ampio consenso tra gli stakeholder pubblici e privati sul ruolo centrale delle energie rinnovabili per lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente. Per maggiori informazioni su Med-desire www.Med-desire.eu  
   
   
ALER, È NATA LA NUOVA AZIENDA BRESCIA-CREMONA-MANTOVA  
 
Brescia, 27 novembre 2014 - Da oggi le ´vecchie´ Aler di Brescia, Cremona e Mantova non esistono più come soggetti singoli. Si è completato infatti il progetto di fusione per incorporazione, che ha dato vita a un´unica azienda, che si occuperà della gestione delle case popolari delle tre città. Il nuovo progetto è stato illustrato, ieri mattina, in una conferenza stampa, cui ha partecipato anche l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli. Nuovo Soggetto Più Snello E Pronto Per Intervenire - "Oggi - ha detto Bulbarelli - portiamo a compimento ciò che indica la prima parte della riforma della Legge 27. Con questo nuovo soggetto unico, più snello, e quindi più pronto a intervenire là dove serve, pensiamo di poter rispondere ancora meglio al fabbisogno abitativo di numerose famiglie, contenendo, allo stesso tempo, le spese. Il tema della casa, oggi, latente per tanto tempo, è tornato sulla bocca di tutti". "La professionalità dei direttori è fuori discussione - ha aggiunto l´assessore - e lo hanno dimostrato anche in questo caso, concludendo prima dei termini previsti dalla Legge un processo non certo facile". Anche i presidenti delle altre Aler lombarde stanno completando il percorso facilitato dal grande lavoro di confronto e condivisione portato avanti nell´ultimo anno. Con Azzeramenti Cda Risparmi Per 3 Milioni Anno - Bulbarelli ha anche ricordato che, con la riduzione da 13 a 5 Aler e l´azzeramento dei Consigli di amministrazione, si avrà un risparmio annuo di 3 milioni di euro. Un Patrimonio Di Oltre 21.000 Alloggi - La nuova Aler dovrà gestire un patrimonio di 21.376 alloggi (14.800 dell´azienda stessa e 6.576 in gestione), che derivano dall´acquisizione di: - per quanto riguarda Brescia, 7.165 case dall´Aler e 3.974 dal Comune - per quanto riguarda Cremona, 4.071 case dall´Aler e altri 1.702 dal Comune - per quanto riguarda Mantova, 3.564 dall´Aler e altri 900 dal Comune. Abusivismo Praticamente Inesistente - "Fortunatamente - ha fatto notare l´assessore - l´abusivismo in questi territori è inesistente e anche la morosità sui canoni si è attestata su un fisiologico 13,67 per cento (14,26 a Brescia, 13,7 a Cremona e 12,16 a Mantova). E´ un po´ più alta, invece, quella relativa al mancato pagamento delle fatture, che si è attestata al 21,76 per cento (21,81 Brescia, 26,35 Cremona e 19,47 a Mantova). Oltre 2 Milioni Per Il Recupero Degli Alloggi Sfitti - Uno dei punti cardine, se non quello più importante, delle linee programmatiche dell´Assessorato regionale alla Casa è quello del recupero degli alloggi sfitti: "In quest´area - ha spiegato Bulbarelli -, grazie al nostro stanziamento di 2.461.024 milioni di euro, contiamo di recuperare 218 alloggi (87 a Mantova, 43 a Brescia e 88 a Cremona)". Incontro Con Prefetto Brassesco Su Sfratti Nel Privato - Al termine dell´incontro in Aler, Bulbarelli ha incontrato il prefetto della città della Leonessa Narcisa Brassesco, per affrontare il tema degli sfratti negli alloggi privati. "E´ una questione molto delicata e molto sentita - ha concluso l´assessore -, per la quale ci stiamo muovendo, cercando di aiutare concretamente chi si trova in una situazione di morosità incolpevole".  
   
   
EDILIZIA: A RESTRUCTURA 2014 LA BEST PRACTICE´ DEL MUDE PIEMONTE  
 
Torino, 27 novembre 2014 - Centosettantasette Comuni aderenti in Piemonte, di cui 82 on-line, 73 in Emilia Romagna tutti on-line, 9129 professionisti accreditati, 75.552 pratiche inoltrate, di cui 37.548 nella regione emiliana: sono i dati della diffusione sul territorio del sistema Mude Piemonte, il modello unico digitale per l’edilizia, utilizzato anche durante le fasi di ricostruzione post-sismica in Emilia. Un esempio di semplificazione amministrativa, i cui risultati e le prospettive saranno presentati nell’ambito di “Restructura 2014”, venerdì 28 novembre dalle 14 all’Oval del Lingotto. Il Mude è un sistema unificato per presentare via web ai Comuni qualsiasi pratica edilizia, dalla comunicazione di inizio lavori alla segnalazione certificata e denuncia inizio attività, dal permesso di costruire all’agibilità. Un mezzo per semplificare le attività amministrative, uniformare la modulistica regionale, dematerializzare la documentazione e condividere tutte le informazioni fra amministrazioni, cittadini, professionisti e imprese. “Il modello – ha detto l’assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia – è il risultato della sinergia fra Comuni, ‘enti terzi’ e rappresentanti delle categorie professionali partecipanti al tavolo di coordinamento regionale. Un lavoro di squadra che ha portato i suoi frutti. Nel 2013 Mude ha ricevuto il premio ‘e-government: i campioni del riuso’, consegnato alla Regione Piemonte allo Smau di Milano nel 2013. È stato anche citato nel rapporto ‘Doing Business in Italy 2013’ quale modello più avanzato in Italia per l’invio delle pratiche alla Pubblica amministrazione”. Il Mude mette a disposizione un modello unico per acquisire sia le informazioni di carattere edilizio, di competenza dei Comuni, sia catastale, gestite dall’Agenzia delle Entrate, garantendo una gestione integrata di tutte le informazioni. “Un sistema collaudato – ha aggiunto Valmaggia - per semplificare i rapporti fra i cittadini e le pubbliche amministrazioni e per favorire processi di governo del territorio rapidi, semplici e trasparenti”. Nell’ambito di “Restructura 2014” saranno presentati, oltre al Mude, tutti i progetti che la Regione sta promuovendo per la semplificazione in materia urbanistica ed edilizia, come la predisposizione dei provvedimenti attuativi della riforma della normativa urbanistica regionale, realizzata con la legge regionale n. 3 del 2013, con l’obiettivo di rendere semplici e univoche le procedure relative alle varianti urbanistiche.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA VENDE L’IMMOBILE VIA MODENA  
 
Firenze, 27 novembre 2014 – Il 24 novembre, all´inizio della settimana, l´immobile di via Modena a Firenze è stato venduto dopo un´asta pubblica: un edificio ottocentesco nel centro della città oramai inutilizzato e messo a suo tempo nel piano delle dismissioni della Regione, 1800 metri quadri e cinquecento di giardino, sette appartamenti, uffici e locali su sei piani, compresi seminterrati e mansarde. La Regione incasserà 3 milioni e 919 mila euro. In passato l´asta pubblica era andata deserta. Il primo bando risale ad alcuni anni fa. L´edificio ha ospitato una delle biblioteche della Regione e la Soprintendenza regionale per i beni librari. Adesso è stato acquistato da un soggetto privato e se ne prevede, in tempi brevi, un utilizzo in ambito culturale. "Dopo avere riorganizzato gli uffici e ottimizzato gli spazi a loro disposizione, la Regione ha deciso di vendere gli immobili che sono risultati ´svuotati´ o improduttivi" spiega l´assessore al bilancio e al patrimonio, Vittorio Bugli. "Stiamo proseguendo sulla strada indicata – dice - , razionalizzando la gestione del patrimonio per abbassare i costi di funzionamento e dismettendo nel tempo gli affitti dove possiamo utilizzare immobili di proprietà". Naturalmente non saranno venduti gli immobili che producono reddito: dalle locazioni la Regione incassa ogni anno circa 2 milioni e mezzo. Un lavoro dunque che prosegue ed altre aste sono infatti già previste a dicembre. La giunta ha approvato nel giugno 2012 l´ultimo elenco di immobili da dismettere: 45 case ed appartamenti, 31 terreni e 26 edifici non ad uso abitativo. Con l´aspettativa di incassare 45 milioni. Altri, ricevuti in dote da più enti disciolti, erano stati venduti nel corso degli anni. Nel bando pubblicato a settembre e che scade il 16 dicembre figurano in vendita un ex convento a Subbiano in provincia di Arezzo, un complesso immobiliare a Figline e Incisa Valdarno, un altro a Massa Marittima e Grosseto e di nuovo nel capoluogo maremmano un appartamento e tre autorimesse. Sette aste distinte, per un valore complessivo iniziale di oltre un milione e mezzo di euro. Tutti i dettagli su www.Regione.toscana.it/regione/finanza/patrimonio-immobiliare-in-vendita    
   
   
AOSTA, RIUNIONE DELLA CONSULTA REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI  
 
Aosta, 27 novembre 2014 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica comunica che domani, giovedì 27 novembre, alle ore 17.00 nella sede nell’Assessorato, è convocata la Consulta regionale dei lavori pubblici per discutere della predisposizione del Programma triennale dei lavori pubblici e dell’avvio della Stazione Unica degli Appalti. «Per mantenere gli impegni assunti in occasione della precedente riunione tenutasi il 31 luglio - precisa l’Assessore Mauro Baccega - ho convocato la Consulta, nella quale sono rappresentate tutte le realtà, private e pubbliche, affinché ci si possa confrontare sulla predisposizione della programmazione dei lavori pubblici per il prossimo triennio 2015/2017, tenuto conto delle risorse finanziarie a disposizione individuate nel disegno di legge di predisposizione del prossimo bilancio di previsione, attualmente all’attenzione delle Commissioni consiliari. Come ho già avuto modo di affermare in Consiglio - prosegue l’Assessore Baccega - dal 2015 la programmazione dei lavori pubblici si allinea, sia temporalmente che sostanzialmente, con le attività di predisposizione del bilancio regionale, così da garantirne la copertura finanziaria, tenuto conto degli obblighi di contenimento della spesa e di ottimizzazione della distribuzione delle risorse su tre annualità, anche in funzione delle reali esigenze determinate dallo stato di attuazione dei singoli interventi. Questo ci permetterà - conclude l’Assessore Mauro Baccega - di predisporre il programma triennale 2015/2017 in anticipo rispetto agli anni passati, entro il mese di gennaio 2015.”  
   
   
KELLER, IL MISE PRESENTA RECLAMO CONTRO IL NO ALL’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA ENTRO IL 2 DICEMBRE ANCHE LE REGIONI SICILIANA E SARDEGNA FARANNO ALTRETTANTO  
 
 Roma, 27 novembre 2014- Il Ministero della Sviluppo Economico comunica la propria decisione di presentare reclamo contro il decreto del Tribunale di Cagliari che ha rigettato la richiesta di accesso all’Amministrazione Straordinaria e dichiarato il conseguente fallimento di Keller Elettromeccanica S.p.a. Che, nei suoi due stabilimenti di Carini (Palermo) e Villacidro (Medio Campidano), occupa circa 500 lavoratori. A tale decisione- maturata ieri nel corso di una riunione che si è tenuta nel Dicastero di Via Veneto- si associano anche la Regione Siciliana e la Regione Sardegna che quindi, a loro volta, inoltreranno reclamo nei termini di legge, ovvero entro il 2 dicembre. Entro Il 2 Dicembre Anche Le Regioni Siciliana E Sardegna Faranno Altrettanto  
   
   
IMPRESE, LOMBARDIA: APPALTI PUBBLICI PER PROMUOVERE INNOVAZIONE  
 
Milano, 27 novembre 2014 - "L´attestazione di merito che ci ha rivolto la Commissione Europea come apripista di best practice in Italia e in Europa per implementare la strategia dell´appalto pubblico pre-commerciale, già avviata in sanità, in altri settori nei quali la pubblica amministrazione è il maggior acquirente, conferma ancora una volta come Regione Lombardia sia una delle regioni italiane ed europee più all´avanguardia e innovativa". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo all´evento europeo ´Modernizing the public sector and boosting economic growth through Innovation Procurement´. L´iniziativa, che si svolge nell´ambito del semestre di Presidenza Italiana dell´Unione Europea, ha l´obiettivo di approfondire il tema dell´uso strategico degli appalti pubblici per promuovere l´innovazione e far emergere imprese innovative in molti settori (come ad esempio la sanità e l´istruzione) nei quali la pubblica amministrazione è il maggior acquirente sul mercato. Progetto Pilota - "E´ la prima volta in Italia - ha sottolineato Melazzini - che viene organizzata un´iniziativa di questo genere, che si qualifica come un vero e proprio progetto pilota su cui è puntata l´attenzione del Governo centrale e delle altre Regioni. Il suo buon esito potrà infatti costituire un riferimento per la costituzione di linee guida nazionali per la diffusione dello strumento dell´appalto pre-commerciale nelle amministrazioni pubbliche". Prodotti E Servizi - "Sappiamo - ha poi aggiunto Melazzini - che l´80 per cento delle innovazioni prodotte non vanno sul mercato: questo è il problema del processo innovativo. Regione Lombardia vuole porsi come attivatore di ricerca e sviluppo e intende concorrere, anche attraverso la procedura dell´appalto pre-commerciale e agli appalti di innovazione, a creare nuovi mercati per prodotti e servizi innovativi nei settori, come la salute, in cui è il principale committente. Auspico in questo senso che anche il mondo dell´industria, possa stringere con noi partnership sempre più forti nel rispetto dei reciproci ruoli e nella condivisione di obiettivi comuni". Ricerca E Innovazione - "Regione Lombardia - ha concluso Melazzini - è in controtendenza rispetto a una visione miope che vede la ricerca e l´innovazione solo come un costo: noi vogliamo raddoppiare gli investimenti raggiungendo il 3 per cento del Pil lombardo, per contribuire in modo forte allo sviluppo competitivo dell´intero Paese".  
   
   
IN VENETO AL LAVORO UNA “MACCHINA ANTITAROCCHI” PER LA SICUREZZA DEL CONSUMATORE. PRESENTATO UNO SPETTROMETRO A RAGGI X. “IN 30 SECONDI PIZZICA PRODOTTI E OGGETTI DANNOSI ALLA NOSTRA SALUTE. CONSUMATORI PIU’ TUTELATI”.  
 
Mestre (Ve), 27 novembre 2014 - “Una vera e propria macchina antitarocco, che passa al setaccio categorie sensibili di prodotti, come abbigliamento e accessori, articoli per l’ufficio e scuola, articoli per la casa, articoli per la preparazione e conservazione di alimenti e bevande, cosmetici e giocattoli, in grado di rilevare elementi altamente dannosi alla salute come bromo, cadmio, cromo, mercurio, piombo”. Con queste parole l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato ha presentato oggi a Mestre lo “Spettrometro a raggi X”, un macchinario portatile altamente tecnologico, che consente di eseguire analisi sui prodotti in modo semplice e rapido, scoprendo se contengono sostanze che possono essere nocive agli utilizzatori. Erano presenti, tra gli altri, esponenti della Camera di Commercio di Venezia, che sperimenterà la novità, di Unioncamere del Veneto e delle Associazioni dei Consumatori. “La Regione l’ha acquistato pensando innanzitutto ai suoi cittadini che, in qualità di consumatori, sono purtroppo vittime di cosa fatte male, di prodotti insicuri, di tarocchi spacciati per oro – ha detto Manzato. Da oggi abbiamo una nuova arma per difenderci, perché lo Spettrometro consente l’analisi immediata e preventiva di qualsiasi campione sequestrato, facendo seguire poi la fase di conferma definitiva mediante analisi specifica di laboratorio, qualora il prodotto sia considerato “dannoso” o “pericoloso” per la salute umana”. “Il controllo sul territorio, da parte delle Autorità competenti, di oggetti pericolosi per la salute, fino ad oggi si perfezionava prelevando gli oggetti sospetti e procedendo con l’analisi che avveniva in laboratorio – ha ricordato Manzto - con conseguenti alte spese, tempi lunghi e inutile dispendio di risorse qualora il materiale testato fosse perfettamente idoneo e salubre. Da qui la necessità di dotarsi di un apparecchio scientifico che riuscisse a dare in breve tempo, e direttamente sul luogo controllato, le informazioni preliminari sui materiali di composizione degli oggetti sospetti, necessarie a catalogare l’oggetto stesso come pericoloso o non pericoloso”. Lo strumento assomiglia ad un trapano portatile o un asciugacapelli e da qui si può ben intuire la sua maneggevolezza. Manzato ha assicurato peraltro che “nel rispetto della Legge, l’accensione e l’utilizzo è possibile solo digitando una password e adoperandolo in una certa maniera. Questo è necessario ai fini della sicurezza che è qui garantita a livelli molto alti. Un operatore non addetto non potrà utilizzare lo strumento, nemmeno inavvertitamente. L’utilizzo errato viene inibito via software, in modo da evitare incidenti anche involontari. Il corretto utilizzo è assolutamente sicuro per l’operatore e l’ambiente vicino”. Posizionando lo strumento a contatto sopra l’oggetto che si intende analizzare, viene attivato un debole fascio di raggi X che va a irradiare lo strato superficiale del campione in esame. Tale radiazione eccita la materia colpita che a sua volta emette una radiazione di fluorescenza caratteristica e specifica. “La Camera di Commercio di Venezia sarà l’ente designato a seguire il progetto pilota – ha concluso Manzato - autorizzata alla detenzione e all’utilizzo dello strumento, avendo adeguatamente formato e informato il personale coinvolto”.  
   
   
´LEGALITÀ MI PIACE´: REGIONE LOMBARDFIA IMPEGNATA, SERVE FRONTE COMUNE  
 
Milano, 27 novembre 2014 - "Sul tema della legalità Regione Lombardia è impegnata in prima linea ed intende proseguire il lavoro di squadra con i soggetti istituzionali e privati del territorio, perché solo attraverso una visione di sistema del fenomeno, che si traduca in strategie comuni, coordinamento e corresponsabilità di tutti gli attori in gioco, è possibile contrastare fenomeni criminosi di ogni tipo". È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, che ieri mattina, è intervenuto, su delega del Presidente Maroni, all´ evento ´Legalità, mi piace!´, inserito nell´ambito della giornata nazionale, organizzata da Confcommercio, contro i fenomeni criminali che colpiscono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. 2,5 Milioni Da Regione Per Sicurezza - "Solo negli ultimi mesi - ha spiegato Parolini - Regione Lombardia ha destinato 2,5 milioni di euro a favore degli esercizi commerciali e in particolare dei negozi di vicinato, sempre più esposti alla microcriminalità, per investimenti per la sicurezza e ha messo in campo numerose iniziative sul fronte della contraffazione e dell´abusivismo commerciale, che rappresentano ulteriori facce della criminalità nel commercio". Imprenditori Vittime Di Intimidazioni - "Vi è poi un altro tema preoccupante che emerge dal confronto con i commercianti - ha aggiunto Parolini - ed è quello delle azioni intimidatorie subite dagli imprenditori del settore. Questo aspetto subdolo e insidioso, che non deve essere nascosto dal silenzio, interroga profondamente la politica e la società in tutti i suoi aspetti, soprattutto di fronte al protrarsi di una crisi economica che rischia di impoverire il tessuto produttivo lombardo e lo rende potenzialmente più esposto ai ricatti delle mafie". Fronte Comune - Secondo l´assessore regionale "questa partita si gioca insieme: non dobbiamo lasciare nessuno da solo, la domanda di sicurezza che i cittadini, gli esercenti, gli imprenditori esprimono è una richiesta sacrosanta, alla quale le Istituzioni, in modo coordinato e ognuna secondo il proprio ruolo, debbono efficacemente rispondere. La Giunta di Regione Lombardia intende continuare il proprio impegno e soprattutto si rende disponibile a mettere in campo un rinnovato fronte di azione comune per sostenere tutto il comparto".  
   
   
COMMERCIO; APPROVATO BANDO PER "CCN", ASSESSORE UMBRIA: "OLTRE 2 MLN DI EURO A SOSTEGNO IMPRESE CENTRI STORICI PERUGIA E TERNI”  
 
Perugia, 27 novembre 2014 - "Accrescere la competitività delle imprese commerciali e artigianali presenti nei centri storici di Perugia e Terni, attraverso investimenti innovativi, utili a rilanciare il settore grazie a progetti comuni che mettono insieme sinergie e potenzialità attrattive": così l´assessore regionale al commercio, Fabio Paparelli, ha spiegato le finalità del bando pubblico per la concessione di contributi per le imprese commerciali e artigianali costituite in Centri commerciali naturali (Ccn) nei centri storici delle due città capoluogo. "La trasformazione degli spazi urbani, i nuovi insediamenti residenziali e lo sviluppo di nuove forme commerciali aggregate, come i grandi centri commerciali ‘artificiali´, hanno introdotto modificazioni sociali tali da impoverire i nostri centri storici – ha sottolineato l´assessore. Il centro commerciale naturale servirà ad innescare un processo virtuoso, pubblico e privato, tale da invertire questa tendenza". Sono a disposizione finanziamenti regionali per complessivi 2 milioni di euro per le imprese del commercio e 200 mila euro per quelle artigiane, equamente ripartiti tra le due città, con l´obiettivo di sostenere sia i progetti comuni proposti dal Ccn, sia i progetti singoli delle imprese aderenti, complementari a progetti comuni e coerenti con quello di costituzione del Ccn. "Concretamente – ha spiegato Paparelli – i Ccn, realizzati nelle aree individuate dai Comuni nei centri storici di Perugia e Terni, si presenteranno come luoghi ben definiti, con specifici portali di ingresso ed adeguata segnaletica. E´ prevista la realizzazione di marchi, brand, loghi e materiale informativo e promozionale che consentirà ai consumatori di riconoscere gli esercizi che ne fanno parte. L´installazione di strumentazioni tecnologiche permetterà il controllo e la sicurezza degli spazi commerciali e delle aree interessate. Sarà inoltre possibile – ha aggiunto l´assessore - realizzare software per la fatturazione elettronica e fidelity card, carte convenzionate o altri sistemi innovativi di fidelizzazione dei consumatori e degli ospiti delle strutture turistico-ricettive della città, così come avvalersi del Pos Mobile per pagamenti elettronici, attraverso smartphone o carte contactless. Sistemi per l´accesso Wi-fi gratuito a Internet e per la realizzazione di portali web per il commercio elettronico si aggiungono al quadro degli interventi ammessi a finanziamento. Ciò supporterà le imprese umbre nella sfida dell´E-commerce. Infatti sono ancora pochi in Umbria gli esercizi attrezzati rispetto al mercato virtuale e ciò in una regione che è invece fra le prime in Italia per numero di compratori on line". "Anche sul fronte degli open data – ha aggiunto l´assessore – i Ccn saranno luogo di sperimentazioni innovative, con informazioni sugli esercizi commerciali e artigianali aderenti, orari, prezzi, servizi e accessibilità per lo sviluppo di App e servizi web, in coordinamento con i dati aperti del Comune sull´area del Ccn (Ztl, parcheggi, servizi di trasporto pubblico, orari servizi comunali ecc.). Sono infine previsti investimenti – ha concluso Paparelli - per realizzare e attivare, in collaborazione con le pubbliche amministrazioni, servizi logistici comuni per il trasporto di persone e merci, per la mobilità (noleggio per "car-sharing", "park & ride")". Il bando prevede un contributo pubblico a fondo perduto in conto capitale (regime "de minimis") nel limite massimo del 60% dell´investimento ammesso per i progetti comuni e del 50% dell´investimento ammesso per i progetti singoli. Le richieste di contributo dovranno essere presentate da almeno 30 piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda, esercitano attività commerciale o artigianale nelle aree dei centri storici di Perugia e Terni. Imprese singole o associate, comunque aderenti al medesimo Centro commerciale naturale, costituito o costituendo. A pena di esclusione, il progetto generale di ciascun Ccn deve prevedere almeno cinque progetti comuni riguardanti i sistemi per l´accesso Wi-fi gratuito a Internet, il portale web per il commercio elettronico e/o per la promozione, la fidelity card, marchi, brand, loghi, elementi caratteristici e distintivi, portali di ingresso. Il bando, approvato dalla Giunta regionale e frutto di un ampia partecipazione con le associazioni di categoria, verrà pubblicato il prossimo 28 novembre nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria nr. 55.  
   
   
BOLZANO: VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Bolzano, 27 novembre 2014 - L´assessore provinciale Waltraud Deeg commenta con soddisfazione la decisione del governo di assegnare un finanziamento di 10mila euro, tramite dei voucher, alle piccole e medie aziende che investono nella digitalizzazione e nell´ammodernamento tecnologico. "Un´oppurtunità da sfruttare anche in Alto Adige", commenta la Deeg. "La presenza sul mercato digitale - sottolinea Waltraud Deeg - e un utilizzo più diffuso delle tecnologie informatiche sono ormai diventate un "must" per ogni tipo di azienda, indipendentemente dalla sua dimensione". Dato che la struttura economica altoatesina è composta per la stragrande maggioranza da imprese piccole o piccolissime, l´assessore provinciale all´informatica appoggia il provvedimento inserito dal governo nazionale nel decreto "Destinazione Italia" grazie anche all´impegno del parlamentare altoatesino Daniel Alfreider. In sostanza, lo Stato prevede l´assegnazione di voucher del valore di 10mila euro a quelle aziende che investono per l´acquisto di hardware e software, oppure per l´allacciamento alla rete in fibra ottica. E proprio per quanto riguarda quest´ultimo punto, l´assessore Waltraud Deeg parla di investimento orientato al futuro. "In Alto Adige - spiega - abbiamo una strategia chiara e precisa sulla fibra ottica, ed entro il 2015 sarà completata la realizzazione delle condutture princiapli, i cosiddetti Backbone. A quelo punto sarano state poste le basi per sfruttare a pieno le enormi potenzialità di questa infrastruttura e della banda larga". In quest´ottica, la Deeg ricorda anche "l´importanza di una stretta collaborazione con i comuni per una gestione efficiente della rete portata avanti con criteri manageriali. Questa misura del governo si muove nella giusta direzione". Le richieste di sostegno da parte delle aziende potranno essere effettuate online sul sito del Ministero dello sviluppo economico (http://www.mise.gov.it/ ) non appena il decreto verrà "vistato" dal Ministero dell´economia e delle finanze.  
   
   
TARANTO: UN MODELLO DI GESTIONE PARTECIPATIVA PER I SERVIZI PUBBLICI  
 
Taranto, 27 novembre 2014 - E’ possibile immaginare un nuovo modello di gestione dei servizi pubblici attraverso i valori dell’economia civile e con il contributo partecipativo dei cittadini? Su questo si confronteranno i rappresentanti di Camera di commercio, Comune, Provincia, Amiu e Amat nel corso del seminario su “Economia civile e Utilities: governance, co-produzione, inclusione”, in programma il 28 novembre 2014, alle 17.30, nella sala Monfredi della Cittadella delle imprese. L’incontro è organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore-centro di Cultura G. Lazzati, in collaborazione con la Camera di Commercio di Taranto, Direzione generale del Comune di Taranto e con il patrocinio della Provincia. La sfida è quella di mantenere, anzi migliorare, l’efficienza di Enti e aziende pubbliche con l’introduzione di criteri di responsabilità territoriale e di cittadinanza attiva. Sperimentazioni e tentativi in questo ambito sono già in corso. Ne parlerà il dottor Johnny Dotti, uno dei massimi esperti italiani del settore che introdurrà l’incontro al quale interverranno il Presidente ed il Segretario generale della Camera di commercio, Luigi Sportelli e Francesco De Giorgio, il presidente della Provincia Martino Tamburrano, il Direttore generale del Comune di Taranto Giuseppe Mele, il Presidente del Cda Amiu Federico Cangialosi, l’Amministratore unico dell’Amat, Walter Poggi, il vicepresidente del centro di cultura “G. Lazzati” Vincenzo Mercinelli. Le conclusioni sono affidate al presidente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Domenico Amalfitano. Il seminario intende offrire un percorso di lavoro partendo dall’esame delle esperienze già in atto per riflettere sulla possibilità di una nuova governance dei servizi pubblici, attraverso il confronto diretto con gli amministratori delle aziende a partecipazione pubblica del nostro territorio.  
   
   
ILVA. PARERE VIA APPROVATO DALLA GIUNTA PER I PARCHI MINERALI E FOSSILI  
 
Bari, 27 novembre 2014 - “Il parere positivo con prescrizioni rilasciato dal Comitato Via per i parchi fossili e minerali dello stabilimento Ilva di Taranto è stato ratificato dalla Giunta Regionale per essere trasmesso al Ministero dell´Ambiente come passaggio del procedimento avviato dall´azienda per la realizzazione dell´opera. Il progetto, imponente per dimensione e fondamentale per la riduzione degli impatti ambientali dei depositi di materie prime, richiede, a giudizio dei tecnici del Comitato, alcuni accorgimenti tecnici che dovranno essere messi a punto in fase di progettazione esecutiva e di realizzazione”. A dichiararlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro. “Sarà necessario, ad esempio, porre una estrema attenzione alla garanzia di sicurezza per i lavoratori all´interno della struttura in relazione alle circolazione delle polveri nelle fasi produttive e dovrrà essere garantita – prosegue Nicastro - la corretta raccolta delle acque interne originate dalla bagnatura dei cumuli perché siano avviate ad opportuno trattamento per evitare contaminazioni della falda. Infine il tema paesaggistico: l´inserimento dell´opera alta circa 80 metri dovrà tener conto del contesto” “Sono i punti – prosegue Nicastro – che come Regione stiamo rappresentando anche sul tavolo nazionale della Conferenza di Servizi. Temi che permettono di restituire l´opera ad una corretta gestione e che permetteranno una sensibile riduzione degli spolverii causa della diffusione delle polveri sottili”.  
   
   
TRENTINO SVILUPPO: OPERATIVA LA FUSIONE DELLE TRE CONTROLLATE  
 
Trento, 27 novembre 2014 - È operativa da lunedì 24 novembre la fusione nella capogruppo Trentino Sviluppo delle tre società controllate Progetto Manifattura, Arca Casa Legno e Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine. È, questo, un passaggio che dal punto di vista operativo è già stato recepito nella nuova organizzazione di Trentino Sviluppo che comprende ora, nelle sue diverse aree, le competenze e il personale prima occupato nelle tre società incorporate. Un ulteriore passo nella direzione della semplificazione delle società che fanno capo alla Provincia autonoma di Trento anche in un’ottica di risparmio di costi e di massimizzazione dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi resi alle aziende, evitando sovrapposizioni e ridondanze negli iter amministrativi. L’operazione consentirà un risparmio di quasi 200 mila euro l’anno a partire dal 2015. La firma dell’atto di fusione, formalizzata dinanzi al notaio lunedì 24 novembre, completa l’iter avviato nella primavera scorsa. Da oggi quindi Arca Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine e Progetto Manifattura - tre società già controllate al 100% da Trentino Sviluppo – non esistono più come soggetti giuridici autonomi essendosi fuse per incorporazione nella “capogruppo” Trentino Sviluppo. Le attività svolte proseguono invece nell’ambito del nuovo assetto organizzativo di Trentino Sviluppo. L’operazione ha un impatto limitato per quanto riguarda il personale direttamente interessato, dal momento che Arca Casa Legno non aveva dipendenti, la Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine un solo dipendente così come Progetto Manifattura, dove lavorava in gran parte personale distaccato da Trentino Sviluppo. I vantaggi principali sono invece da ricercare sul fronte della semplificazione e della razionalizzazione dell’organizzazione complessiva della società di sistema e della sua polarizzazione su aree tematiche omogenee rispetto ai diversi progetti di filiera attivati, come ad esempio i poli delle cleantech e della meccatronica, l’edilizia sostenibile in legno ed il settore lapideo. Maggiore efficienza ed efficacia, quindi, nei servizi erogati a supporto delle aziende trentine, ma anche un contenimento dei costi reso possibile in particolare dall’eliminazione degli organi sociali e di alcuni processi amministrativi ridondanti. Si è infatti quantificato, già a partire dal 2015, un risparmio annuo di 194 mila euro, in linea con il Piano di miglioramento della pubblica amministrazione provinciale che prevede, a regime, la riduzione del 10% delle spese di funzionamento della Provincia e degli enti collegati.  
   
   
BOLZANO, SOLUZIONE PER SUNEDISON: RILANCIO DAL 2015  
 
Bolzano, 27 novembre 2014 - Un´intesa che tutela l´occupazione nel Burgraviato e rilancia il sito industriale: soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia Arno Kompatscher nell´incontro del 26 novembre con la nuova proprietà dell´ex Sunedison di Sinigo, che ha annunciato la volontà di riassorbire 160 lavoratori. Cordiale incontro in serata a Palazzo Widmann fra il presidente della Provincia Arno Kompatscher e i vertici della "Solland Silicon", la società italiana che sta perfezionando l´operazione di acquisizione dell´impianto Sunedison (ex Memc) di Sinigo. La delegazione guidata da Massimo Pugliese ha illustrato al presidente Kompatscher l´attività della società nel settore degli apparati per la produzione di energia da fonte solare, che ha unità produttive anche in Francia ed Olanda, nonché il businessplan previsto per il rilancio del sito meranese che produce policristallo. Complessivamente, questa la volontà della nuova proprietà, circa 160 dipendenti dell´ex Memc in cassa integrazione saranno riassorbiti: 80 già a partire da gennaio 2015 torneranno attivi nella produzione, gli altri entro giugno prossimo. Nel colloquio, presente anche il direttore della Ripartizione provinciale lavoro Helmuth Sinn, l´ad Pugliese ha riferito inoltre che con le organizzazioni sindacali è stata raggiunta un´intesa che regola il passaggio del personale sulla base delle condizioni vigenti nell´azienda di provenienza. A Palazzo Widmann si è parlato anche della fornitura di energia a prezzo ribassato per l´azienda di Sinigo e il presidente Kompatscher ha assicurato il suo impegno per una rapida conclusione dell´operazione. Il Presidente della Provincia ha espresso grande soddisfazione per il profilarsi dell´esito positivo della trattativa, sia sul piano della tutela dell´occupazione nel Burgraviato che del rilancio del sito industriale, e ha ringraziato tutte le parti che hanno avuto un ruolo attivo nel raggiungimento di questa soluzione. "I lavoratori e le loro famiglie possono tornare a guardare con fiducia al futuro", ha concluso Kompatscher.  
   
   
INNOVAZIONE: SINTONIA PROGETTUALE TRA AREA TRIESTE E REGIONE FVG  
 
Trieste, 27 novembre 2014 - "Ho riscontrato una forte sintonia con i progetti che la Regione sta portando avanti - ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, reduce dalla prima visita ufficiale all´Area Science Park di Trieste - e, da parte di Area, la capacità di proporre nuove modalità di intervento in cui il gioco di squadra dei parchi scientifici e degli incubatori consenta di esprimere al massimo il potenziale del nostro territorio anche in termini di nuove imprese innovative". Bolzonello, accompagnato dal vicedirettore centrale Attività produttive, Lydia Alessio Vernì, ha incontrato presidente e direttore generale del parco scientifico giuliano, Adriano De Maio e Stefano Casaleggi, con i quali si è soffermato sulle politiche di sviluppo e rilancio dell´economia del territorio, nelle quali un ruolo cruciale può giocarlo il potenziale innovativo espresso dal sistema dei parchi scientifici fortemente coordinati tra loro, degli enti di ricerca e delle università. "Nella visione condivisa della strategia di specializzazione - ha evidenziato il vicepresidente - questa progettualità dovrà portarci a rinnovare anche il tessuto imprenditoriale della nostra regione con nuove imprese giovani e innovative ma che abbiano anche la possibilità di restare sul mercato". Il primo passo, è stato detto, sarà definire delle linee strategiche per l´attuazione di un sistema regionale dell´innovazione in grado di sostenere la nascita di nuove imprese e la crescita della competitività di quelle esistenti, con obiettivi forti e misurabili e collegamenti a network nazionali e internazionali. Durante l´incontro è stata anche evidenziata la necessità di rafforzare il rapporto tra Regione e Area Science Park sui temi dell´innovazione e dello sviluppo d´impresa, ambito nel quale sono già diversi i progetti in corso che si arricchiranno di ulteriori programmi in un quadro di sviluppo del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
MATERA - IMPRENDITORIA ED EUROPA, INCONTRO IN CAMERA DI COMMERCIO  
 
Matera, 27 novembre 2014 - Il vicepresidente del parlamento europeo, on. Gianni Pittella, e la presenza di delegazioni francesi di Albi e Carcassonne, nell’ambito della collaborazione avviata con il progetto Mirabilia, caratterizzeranno la giornata di incontri promossi dalla Camera di Commercio di Matera per sabato 29 novembre, alle 10.00, presso il salone camerale, sul tema “Intraprendenza ed Europa. Creatività e innovazione per promuovere i processi di internazionalizzazione’’. L’iniziativa, realizzata con l’apporto di Regione Basilicata e Unioncamere-camere di commercio d’Italia, è di stretta attualità per il sistema produttivo locale e per le azioni messe in campo con Matera capitale europea della cultura per il 2019, e rientra nell’ambito del programma di incontri e attività segnati dai tempi della clessidra e dal ruolo dell’Ente sul tema “Un motore per le imprese e per lo sviluppo del territorio’’. Nel programma della giornata, dopo il saluto del presidente della Cdc Angelo Tortorelli, sono previsti gli interventi di Jean Francois Aguinaga (commissione europea Dg Enterprise, capo unità industrie creative), Giuseppe Tripoli (direttore generale per gli affari internazionali del Ministero per lo sviluppo economico e delegato per le piccole e medie imprese), Patrizia Minardi (direttore culturale e del sistema turistico e della cooperazione internazionale della Regione Basilicata) e Flavio Burlizzi direttore di Unioncamere dell’ufficio di Bruxelles. Sugli esempi di buone pratiche interverranno Michel Bossi presidente della Camera di commercio du Tarn (Francia), Clara Montero, direttrice della promozione della cultura del governo Basco (Spagna), Martin Schmid rappresentante a Bruxelles della camera economica federale dell’Austria. Chiuderà i lavori, moderati dal giornalista economico Rosanna Lampugnani del Corriere del Mezzogiorno, l’on. Gianni Pittella. La presenza delle delegazioni transalpine segue alla visita che il presidente dell’Ente camerale, Angelo Tortorelli, e il segretario generale Luigi Boldrin hanno effettuato nel luglio scorso in Francia. In quella occasione venne sottoscritto ad Albi con il presidente dell’Ente camerale francese Michel Bossi, per il progetto “Uniamo Unesco- Mirabilia ’’, che lega siti e territori patrimonio dell’Umanità da valorizzare con una offerta che ha nelle valenze storiche, culturali, artistiche, ambientali fattori di forte appeal sul mercato delle vacanze. Il protocollo di intesa, che vede la Cdc di Matera, ideatore e capofila del progetto Mirabilia, mettere in rete gli enti camerali di Brindisi, Genova, La Spezia, Messina, Padova, Perugia, Salerno, Udine e Vicenza, sede di beni tutelati dall’Unesco, si affianca a quelli già siglati con Toledo, Segovia e Avila in Spagna, con Sofia in Bulgaria, con l’Argolide in Grecia, con Mardin in Turchia e con Brno in Repubblica Ceka.