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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Novembre 2014
CULTURA, OMAGGIO A FRANCESCO BIAMONTI, ALLA SUA LIGURIA “FRAGILE E DI FRONTIERA”, SABATO 29 NOVEMBRE A “VIVERE DI GUSTO” A PALAZZO DUCALE, A GENOVA  
 
 Genova. Un ricordo e un omaggio a Francesco Biamonti aprirà sabato 29 novembre, in mattinata, a Palazzo Ducale, la seconda edizione di "Vivere di gusto, economia e cultura dell´homo culinarius", il Salone della cultura alimentare, presentato nei giorni scorsi in Regione Liguria che si aprirà venerdì. Francesco Biamonti, scomparso nel 2001, grandissimo scrittore ligure di San Biagio della Cima, nell´Imperiese, è stato ed è una bandiera di una Liguria fragile, racchiusa fra mare e collina. Una Liguria di "frontiera", dell´estremo Ponente, che Biamonti ha saputo raccontare e romanzare con grande passione e lirismo, trasmettendo al lettore emozioni, profumi, il rumore del vento e delle onde, con una bravura assoluta. Tanti gli interventi di Biamonti sul "paesaggio perduto" conosciuto dalle diverse generazioni, una sorta di Eden, raccontava, che gli uomini e, soprattutto gli scrittori, hanno bisogno di ricostruire, sia pure solo immaginandolo mentalmente. A "Vivere di Gusto" , il presidente dell´associazione amici di Francesco Biamonti Corrado Ramella presenterà il docu-film di Francesco Biamonti "L´uomo e l´acqua", un documentario, poco conosciuto, in cui lo scrittore raccontava del fragile territorio di Liguria.  
   
   
IL PATRIMONIO CULTURALE. ISTRUZIONI PER L’USO DEL FUTURO  
 
 Tomaso Montanari Storico dell’arte, insegna presso l’Università “Federico Ii” di Napoli, è autore di libri e innumerevoli saggi in riviste scientifiche nazionali e internazionali, scrive per Il Fatto Quotidiano e per l’edizione del Mezzogiorno del Corriere della Sera. Ha ricevuto premi nazionali e onorificenze per il suo impegno a favore della tutela del patrimonio storico, artistico, naturale, paesaggistico. Tra i suoi ultimi libri Istruzioni per l´uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà - Alfabeto figurativo. Trenta opere d´arte lette ai più piccoli - Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l´arte e la storia delle città italiane Angela Barbanente è Professore Ordinario di Tecnica Urbanistica e Pianificazione Territoriale nel Politecnico di Bari. Dal 2005 è Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia; dal 2010 le precedenti deleghe all’Urbanistica, al Paesaggio e alle Politiche abitative sono state integrate dalle deleghe ai Beni Culturali e Aree Protette. È stata ricercatrice del Cnr presso l’Istituto per la Residenza e le Infrastrutture Sociali di Bari e ha svolto attività di ricerca e didattica all’estero; è stata membro del Consiglio direttivo e della Giunta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, nonché componente dei comitati scientifici e delle redazioni di molte riviste specializzate. È autrice di numerose pubblicazioni con editori nazionali e internazionali. Quello di una bimba di due anni che esplora e sovverte il suo ambiente quotidiano è detto gioco, ma che cosa ci autorizza a usare la stessa parola per il calcio o per gli scacchi? E che dire di quanti hanno parlato dell´arte, della letteratura e della filosofia come di sublimi giochi intellettuali? Ermanno Bencivenga si inoltra nel labirinto delle mille accezioni del termine gioco, fra sentieri tortuosi, svolte impreviste e vicoli ciechi. Quanta fisica c´è in un lancio di frisbee, o in una Hot Wheels lanciata su una curva parabolica? Cosa direbbero oggi i genitori della versione del Piccolo chimico che conteneva provette con piombo e uranio? In quante mosse si può risolvere il cubo di Rubik? Lo sapevate che i Lego sono usati dalla Nasa per simulare gli spostamenti dei rover su Marte? Sono tante le curiosità che troverete in questo libro, piccolo catalogo del giocattolo divertente. Giovedì 27 Novembre 2014, Palazzo della Cultura, Ore 18.30, A che gioco giochiamo? Ermanno Bencivenga, Davide Coero Borga, Modera Edoardo Altomare. Ermanno Bencivenga è ordinario di Filosofia alla University of California, ad Irvine. Autore di numerosi saggi di logica, estetica, filosofia del linguaggio e storia della filosofia, ha fondato e diretto per trent’anni la rivista internazionale di filosofia Topoi. Uno dei suoi interessi di studio è l’agire ludico dell’uomo, che si trasforma in esperienza passiva e ripetitiva via via che si perde il senso profondo del gioco libero e creativo, ormai trasposto in una dimensione organizzata e industrializzata. Collabora con Il Sole 24 ore. Tra i suoi ultimi libri Filosofia in gioco - Parole in gioco. Il linguaggio stralunato della filosofia - La filosofia in sessantadue favole Davide Coero Borga, scienziato del giocattolo, si occupa di scienza, tecnologia, ricerca, ambiente e salute. Progetta e produce exhibit, giochi e giocattoli. Nel 2011 elabora l’idea di Dmostra La scienza prende forma, un’officina creativa dove si disegnano e producono oggetti, si immaginano nuovi linguaggi, grammatiche, percorsi. Come Dmostra lavora con musei, festival, enti, scuole, aziende, tenendo le fila di contenuti, design, allestimenti, animazione, aspetti editoriali e racconti di storie nuove. È componente della redazione di Nautilus-raiscuola. Tra i suoi ultimi libri La scienza del giocattolaio Gran finale del Libroscopio, Venerdì 28 novembre, Sala Consiliare del Municipio, Ore 19.00, Spettacolo “La fisica sognante” di Federico Benuzzi, artista e scienziato che in una conferenza-spettacolo “scientificamente” stravagante spiegherà divertendoci le leggi fisiche alla base di alcuni numeri tecnici di giocoleria. Sabato 29 novembre , Dalle ore 9.00 , Intera giornata dedicata ai laboratori interattivi: dalla fisica alla geometria, alla matematica, alla scultura digitale, alla stampa 3D passando per psicologia, chimica, scienze, astronomia, economia, ecologia, riciclo, scacchi, salute, informatica e robotica: un modo di apprendere divertendosi, gradito alle scolaresche di tutta la provincia. Ricercatori, divulgatori scientifici, docenti, studenti delle scuole del territorio tutti uniti nell’intento di “metter in gioco” modalità e strategie di sperimentazione scientifica. Novità di quest’anno la sezione “Speed Science - Tu chiedi e la scienza risponde”: ricercatori di vari rami del sapere pronti a fornire risposte su dubbi e curiosità scientifiche. Alle 18.30 un’interessantissima conferenza dal titolo “Sostenibilità, agricoltura intensiva e sicurezza agroalimentare” aggancerà ulteriormente il Libroscopio al nostro territorio (vocazione agricola di Noicattaro). Il caffè ludico-scientifico “Da grande sarò un genio” con giochi di logica e allenamento per il cervello, animato dallo scoppiettante ludomastro Carlo Carzan, concluderà un’edizione del Libroscopio davvero ri-creativa. Www.presidiodellibronoicattaro.org  https://www.Facebook.com/illibroscopio    
   
   
TEATRO A CARMAGNOLA  
 
Torna, presso il Teatro Elios di Carmagnola (Piazza Verdi, 4) la rassegna teatrale organizzata con il sostegno di Provincia di Torino, Città di Carmagnola, Sistema Teatro Torino e Provincia, Fondazione Trg Onlus a cura di Uno teatro, in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Sul palco, fino ad aprile 2015, saliranno professionisti della scena che presenteranno spettacoli capaci di incontrare i diversi gusti del pubblico. Otto compagnie teatrali, da Piemonte, Trentino, Marche e Toscana, per un cartellone di sei appuntamenti, un venerdì sera al mese, con proposte variegate. Www.comune.carmagnola.to.it    
   
   
ROMAEUROPA CLOSING PARTY: MUSICA PER GLI OCCHI IL 30 NOVEMBRE ALLA PELANDA  
 
Domenica 30 novembre il duo inglese Addictive Tv, rinomato in tutto il mondo per la sua capacità di elaborare e far suonare in tempo reale immagini video, chiuderà la 29esima edizione del Romaeuropa Festival alla Pelanda del Macro Testaccio con un party d’eccezione in cui presenterà, in Prima Assoluta per l’Italia, “Orchestra of Samples”, mastodontico progetto risultato di una ricerca audio-video durata ben quattro anni: un viaggio intorno al mondo per registrare e filmare improvvisazioni di 100 musicisti dal Sud America all’Africa attraversando l’Europa. Percussioni brasiliane, spagnole, tunisine, cantanti giapponesi e messicani, flautisti egiziani, israeliani e russi, e strumentazioni futuristiche europee compongono l’archivio utilizzato da Addictive Tv per costruire un’orchestra virtuale. Un “supergruppo” composto da artisti provenienti da ogni parte del mondo e tra loro sconosciuti, a cui si aggiunge eccezionalmente per il live a Romaeuropa Festival la band Frank Sent Us (che ha conquistato il pubblico italiano ed internazionale con i suoi brani pop costruiti con una metodologia di lavoro simile a quella degli Addictive Tv). Il motto degli Addicitive tv potrebbe essere “Musica per i miei occhi” il duo formato da Graham Daniels e Mark Vidler crea infatti musica con un tratto particolare: E’ musica che puoi vedere. Una particolarità che gli è valsa non solo l’attenzione del Times e di riviste come Dj Magazine e Paste, ma anche quella di numerose case di produzione cinematografiche (Paramount, Universal, 20th Century Fox) che hanno usato il loro talento per creare delle versioni alternative dei trailer di film come Iron Man, Fast&furios o Slumdog Millionaire del premio oscar Danni Boyle. La loro metodologia di lavoro è al contempo semplice e unica: Graham e Mark scannerizzano meticolosamente film e video musicali o televisivi andando a caccia di suoni e immagini da campionare e da riutilizzare come materiale di composizione per i loro set, poi mixano audio e video in sincrono in modo tale che l’audio si rifletta nel video e viceversa: si possono ascoltare campioni audio presi molto spesso da film e contemporaneamente vedere sui megaschermi la fonte originale del suono, il video stesso. Http://www.addictive.tv/    
   
   
VIAGGIO MUSICALE TRA LE REGIONI ITALIANE IL 29 A OLEGGIO  
 
Evento in beneficenza sabato 29, con inizio alle 20:30, al Teatro Civico di Oleggio. In programma un viaggio virtuale nel nostro Paese alla scoperta delle regioni italiane, del nostro territorio e della nostra cultura attraverso la voce e la musica dei cantautori più significativi, raccontata dalla voce di Eva Robin´s. Www.comune.oleggio.no.it    
   
   
AOSTA CENTRO SAINT-BÉNIN, MOSTRA ALESSANDRO MENDINI. EMPATIE UN VIAGGIO DA PROUST A CATTELAN  
 
L’assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta informa che sarà inaugurata venerdì 12 dicembre 2014, alle ore 18, al Centro Saint-bénin di Aosta, la mostra Alessandro Mendini. Empatie. Un viaggio da Proust a Cattelan, omaggio all’architetto e designer milanese, tra i più celebri a livello internazionale. L’esposizione, curata da Alberto Fiz, è organizzata dall’Assessorato in collaborazione con l’Atelier Mendini, che ha ideato un allestimento spettacolare e coinvolgente composto da una serie di strutture verticali policrome, simili a paraventi, collocate nella navata centrale dell’ex-chiesa sconsacrata, in grado di modificare radicalmente la percezione dello spazio e la sua fruizione. In occasione dell’inaugurazione, è prevista la performance musicale Costume per Donna e Arpa in cui viene riproposto un emblematico lavoro del 1976 realizzato da Mendini durante il periodo del “contro design” dove l’arpa e l’arpista sono avvolte da un unico abito a maglia puntinista, tanto da creare una vera e propria living sculpture. Sono oltre 80 le opere esposte tra dipinti, disegni, progetti, sculture, mobili, oggetti d’arredo creati dall’inizio degli anni settanta sino a oggi, in un percorso che si caratterizza per una serie di incontri e contaminazioni con grandi esponenti della letteratura, del design e dell’arte. Ne emerge un viaggio romanzesco quanto affascinante, in cui tra gli spazi del Centro Saint-bénin fanno la loro comparsa i dialoghi con Marcel Proust, Ettore Sottsass, Kazimir Malevich, Alberto Savinio, Frank Stella e Maurizio Cattelan. Mendini si rivolge a ciascuno di questi autori considerandoli parte integrante del suo processo creativo. «Con questa esposizione dedicata ad Alessandro Mendini - dichiara l’Assessore Emily Rini - intendiamo presentare al pubblico un’iniziativa d’eccellenza nell’ambito dell’arte contemporanea, che costituirà il fiore all’occhiello della stagione culturale invernale ad Aosta. Personalità di taratura internazionale, Mendini ha ideato espressamente per il Centro Saint-bénin di Aosta un progetto espositivo originale, di cui siamo particolarmente orgogliosi, che consente di rileggere il suo percorso creativo in chiave inedita e rappresenta un viaggio nella storia dell’arte moderna e contemporanea.» Emblematico è il caso di Marcel Proust a cui è legata una delle opere più famose di Mendini, la Poltrona Proust del 1978, proposta in mostra insieme a numerose altre declinazioni (lo è, ad esempio, la Poltrona Proust Geometrica del 2009) dove appare evidente come la ridefinizione dell’elemento di arredo passi attraverso la letteratura assumendo un aspetto mentale in un ricordo che si materializza intorno all’idea della decorazione puntinista di Georges Seurat e Paul Signac. L’oggetto deve produrre primariamente un pensiero ancor prima di una funzione in una progressiva ipotesi utopica destinata al raggiungimento di una sintesi possibile, afferma Mendini che nello “spazio” Proust al Centro Saint-bénin ha voluto proporre una serie di opere che si connettono direttamente con la celebre poltrona. Lo stesso principio vale per il suprematista russo Kazimir Malevich la cui teoria del colore viene applicata da Mendini a Neo Malevic, una scultura in cartapesta dipinta a mano che ha le vaghe sembianze di un totem africano. Il desiderio di sviluppare la componente tridimensionale della pittura investe anche Alberto Savinio. Se, come afferma Mendini, la mitologia è fonte infinita di utopie, il percorso dell’esposizione prosegue attraverso la messa in scena di un altro colloquio ricco d’implicazioni, quello con l’amico Ettore Sottsass con cui Mendini ha condiviso il desiderio di liberare il design da ogni ipotesi di funzionalismo, restituendo agli oggetti un’anima scanzonata e ribelle. La mostra prevede anche l’incontro con Frank Stella, protagonista dell’arte americana e anticipatore del movimento minimalista da cui, in seguito, prenderà le distanze. Il fil rouge che unisce Mendini e Stella è il Groninger Museum nella cittadina olandese di Groningen inaugurato nel 1994. L’edificio, che poggia sull’acqua come una nave e ha una straordinaria assonanza con l’Isola dei giocattoli di Savinio, è stato concepito da Mendini come un complesso polimaterico dove architettura, design e pittura trovano una nuova coniugazione. Di fronte ad un outsider come Frank Stella non poteva che trovare posto Maurizio Cattelan. Con lui Mendini ha dato vita ad un duetto gustoso accostando la miniatura della sua celebre Scivolavo, la sedia inclinata verso terra del 1975, con la reinterpretazione fotografica che ne ha fatto Cattelan utilizzando la Scivolavo come specchio conturbante e sensuale. Recentemente Mendini ha collaborato al catalogo della mostra torinese Shit and Die curata da Cattelan. L’esposizione è accompagnata da un ampio catalogo monografico in italiano e francese edito da Silvana Editoriale (30,00 €) con un saggio di Alberto Fiz, un contributo critico di Daria Jorioz e una raccolta di testi di Alessandro Mendini. Architetto, designer e artista, Alessandro Mendini è nato a Milano nel 1931. Nel 1959 si laurea in architettura. Lo Studio Nizzoli Associati è il suo primo luogo di lavoro. Nel 1970 abbandona la progettazione architettonica per dedicarsi al giornalismo specializzato in architettura e design. Dirige la rivista Casabella dal 1970 al 1976 e l’anno successivo fonda Modo che guida fino al 1979. E’ Giò Ponti, quello stesso anno, a consegnargli la direzione di Domus incarico che prosegue sino al 1985. A distanza di 25 anni, da marzo 2010 riprende per dodici mesi e dodici numeri la direzione della rivista. Negli anni settanta Mendini prende parte a gran parte delle esperienze di radical design che vedono la luce in questo periodo. Nel 1973 è tra i fondatori di Global Tools, un gruppo che fa parte del controdesign e si oppone con forza alla tradizione proponendo tematiche nuove come il corpo, la nuova edilizia, la comunicazione sociale e individuale. Nel 1979 gli viene assegnato il Compasso d’Oro per la sua attività di approfondimento teorico. In questi anni pubblica anche alcuni libri. Nel 1979 entra nello Studio Alchimia, fondato nel 1973 da Alessandro Guerriero, che punta alla creazione di oggetti con riferimenti alla cultura popolare e al kitsch, al di fuori della produzione industriale e della loro funzionalità. Una sfida nei confronti dei principi progettuali per inseguire il sogno alchimistico, per trasformare anche il materiale più povero in oggetti di valore. Con lui lavorano, tra gli altri, Ettore Sottsass e Michele De Lucchi. Nel 1981 vince con Alchimia un altro Compasso d’Oro per la realizzazione del Mobile Infinito. Nel 1989 apre, con il fratello Francesco, l´Atelier Mendini a Milano. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali come Alessi, Philips, Cartier, Bisazza, Swatch, Hermès, Venini. E´ membro onorario della Bezabel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, è Chevaler des Arts et des Lettres in Francia, ha ricevuto l´onorificenza dell´Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano ed è stato professore di design. Ha organizzato diverse esposizioni e seminari in Italia e all’estero. I suoi lavori si trovano in vari musei, nella collezione permanente del Gilmar Paper Company, al Museo d’Arte Moderna di New York, negli archivi dell’Università di Parma e al centro Pompidou di Parigi. Con l’Atelier Mendini ha operato in diversi paesi progettando, tra l’altro, le fabbriche Alessi a Omegna, la nuova piscina olimpionica a Trieste, alcune stazioni della metropolitana e il restauro della Villa Comunale a Napoli, il Byblos Art Hotel-villa Amistà a Verona, i nuovi uffici di Trend Group a Vicenza, il recupero di tre aree industriali con edifici destinati a spazi commerciali, uffici, residence e abitazioni a Milano Bovisa, la passeggiata a mare di Catanzaro Lido; una torre a Hiroshima in Giappone; il Museo di Groningen in Olanda; un quartiere a Lugano in Svizzera; il palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover e un edificio commerciale a Lörrach in Germania, e altri edifici in Europa e negli Stati Uniti. In Corea l’Atelier Mendini ha progettato la sede della Triennale di Milano a Incheon, e a Seoul sviluppa vari lavori di architettura, di interni e di design. Quest’anno gli è stato conferito il suo terzo Compasso d’Oro, alla Carriera, l’European Prize for Architecture 2014 a Chicago e la Laurea Honoris Causa dall’Accademia di Belle Arti di Wroclaw in Polonia. La mostra è aperta dal martedì alla domenica 9,30-12,30 e 14,30-18,30. Lunedì chiuso. Il costo dell’ingresso € 6,00 intero, € 4,00 ridotto, gratuito per i minori di 18 anni.  
   
   
A NOVI LIGURE UNA RASSEGNA DI PRESEPI NEL MONDO  
 
Fino a lunedì 8 dicembre, sarà possibile visitare la quinta edizione dedicata ai presepi nel mondo, ospitata presso il palazzo Dellepiane (locali ex Mariposa) di Novi. La mostra, organizzata dal Gruppo di Volontariato Vincenziano Aic Italia “Ignis Ardens” di Novi, in collaborazione con il Comune di Novi e il supporto del Csva, ospita una settantina di presepi provenienti da diverse parti del mondo e i lavori eseguiti dagli alunni delle scuole elementari ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 1- 0:30 alle 12:30 e dalle 16.30 alle 19. Www.comunenoviligure.gov.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?id=5725    
   
   
LA MAGIA DEL PRESEPE  
 
Anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, il complesso monumentale di San Francesco - Museo Civico di Cuneo organizza un’iniziativa laboratoriale indirizzata al pubblico degli adulti, concepita come momento di creatività ed al contempo di piacevole apprendimento. Un delizioso presepe sotto vetro sarà il prodotto finale del laboratorio. Sabato 13 dicembre, a partire dalle ore 15.00, presso il Museo Civico di Cuneo, in via Santa Maria 10, avrà pertanto inizio il laboratorio La magia del Presepe. Il costo di partecipazione è di 10,00 €. Il materiale necessario sarà fornito dagli operatori. Www.comune.cuneo.gov.it